IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO · 2017-02-19 · della sicurezza e della salute...

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT” 24 febbraio 2017 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO Marco Scuri – Fondazione Istituto Sacra Famiglia – Cesano Boscone (MI) Marco Scuri – Fondazione Istituto Sacra Famiglia – Cesano Boscone (MI)

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”24 febbraio 2017

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA

SICUREZZA SUL LAVORO

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA

SICUREZZA SUL LAVORO

Marco Scuri – Fondazione Istituto Sacra Famiglia – Cesano Boscone (MI)Marco Scuri – Fondazione Istituto Sacra Famiglia – Cesano Boscone (MI)

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

OBIETTIVO:

Eliminare o, dove non è possibile, limitare gli eventidannosi possibili, al fine di eliminare o ridurre i casidi infortunio o malattia professionale.

SICUREZZA SUL LAVOROSICUREZZA SUL LAVORO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

NOMENCLATURANOMENCLATURA

PERICOLO/FATTORE DI PERICOLO

Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore (per esempio materiali o attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro ecc.) avente il potenziale di causare danni (Circolare Min. Lav. 7 agosto 1995 n. 102/95).

FATTORE DI RISCHIO (hazard)

Potenziale sorgente di infortunio o danno per le persone o situazione che potrebbe determinare infortuni o danni per le persone (BS 8800).

POTENZIALE DANNOSO

Possibilità che una o più proprietà di un elemento del sistema produttivo, sotto determinate condizioni d’uso o di stato, possano causare eventi dannosi (infortuni, patologie).

PERICOLO/FATTORE DI PERICOLO

Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore (per esempio materiali o attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro ecc.) avente il potenziale di causare danni (Circolare Min. Lav. 7 agosto 1995 n. 102/95).

FATTORE DI RISCHIO (hazard)

Potenziale sorgente di infortunio o danno per le persone o situazione che potrebbe determinare infortuni o danni per le persone (BS 8800).

POTENZIALE DANNOSO

Possibilità che una o più proprietà di un elemento del sistema produttivo, sotto determinate condizioni d’uso o di stato, possano causare eventi dannosi (infortuni, patologie).

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PERICOLO E POTENZIALEPERICOLO E POTENZIALE

Agente dannoso: oggetto fisico;Proprietà dannosa: peso, forma..Fattori di pericolo: distanza da

dirupo, distanza da aree di lavoro, posizione…

Rischio: caduta di oggetti dall’alto.

Evento dannoso: venir colpiti da…

Da: A. Gottfried, M. Trani; MANUALE DI SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI

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1. Venire a contatto con… (fonti di energia, sostanze nocive...).

2. Calpestare... (oggetti acuminati, taglienti…).

3. Colpirsi con… (attrezzi, massa contundente in uso…).

4. Ingerire (sostanze tossiche/nocive).

5. Pungersi/tagliarsi con…(utensili, oggetti affilati, rugosità superficiale,…).

6. Subire lesioni muscolo/scheletriche spostando o sollevando senza sforzo materiale (oggetti, carrelli, letti…).

7. Urtare contro… (un ostacolo fisso, una sporgenza, un oggetto depositato,…)

EVENTI DANNOSI - 1EVENTI DANNOSI - 1

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8. Mettere un piede in fallo per… (un dislivello, una buca…)

9. Fare un movimento scoordinato o difficoltoso per… (imprudenza, condizioni ambientali, postura lavorativa…)

10. Impigliarsi o agganciarsi a… (una macchina, un elemento sporgente).

11. Subire lesioni muscolo/scheletriche in seguito allo spostamento di un carico pesante.

12. Venir afferrati da… (un congegno in movimento, un braccio meccanico…)

13. Venir colpiti da… (massa contundente, schegge, schizzi, fiammate, scariche elettriche, da un collega…).

EVENTI DANNOSI - 2EVENTI DANNOSI - 2

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

14. Essere investiti da… (un veicolo, un carrello…)

15. Essere morsi da... (animali, insetti…).

16. Essere punti da insetti.

17. Essere schiacciati da… (un oggetto in movimento o in caduta).

18. Essere sommersi da (acqua, liquidi, sostanze fluide…)

19. Essere urtati da… (oggetti in movimento, veicoli, carrelli, altri lavoratori…)

20. Essere travolti con violenza da…(liquidi, masse solide…).

21. Rimanere incastrati tra… (bancali, oggetti traslanti…).

EVENTI DANNOSI - 3EVENTI DANNOSI - 3

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22. Inalare vapori o gas tossici o nocivi (polveri, fibre aerodisperse…).

23. Essere esposti a... (condizioni atmosferiche particolari, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, rumore, vibrazioni…).

24. Cadere dall’alto (scale, impalcature, piattaforme, elementi impropri,…).

25. Cadere in piano su pavimentazione scivolosa.

26. Cadere in profondità in… (botola, scavi, buche…)

27. Avere incidenti a bordo di veicoli guidati da altri

28. Avere incidenti alla guida di… (veicoli, mezzi per spostamento materiali…).

EVENTI DANNOSI - 4EVENTI DANNOSI - 4

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ESERCITAZIONE

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

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PREVEDIBILITA’PREVEDIBILITA’

v L’evento dannoso occorso era prevedibile? v L’evento dannoso occorso era prevedibile?

DOMANDE IN CASO DI ACCADIMENTO DI EVENTO DANNOSO:DOMANDE IN CASO DI ACCADIMENTO DI EVENTO DANNOSO:

Le risposte a queste domande possono essere trovate prima o dopo l’accadimento effettivo di un evento avverso.

E’ opportuno progettare il sistema produttivo individuando gli agenti dannosi, gli eventi dannosi potenzialmente connessi, il rischio associato all’accadimento dell’evento dannoso

Le risposte a queste domande possono essere trovate prima o dopo l’accadimento effettivo di un evento avverso.

E’ opportuno progettare il sistema produttivo individuando gli agenti dannosi, gli eventi dannosi potenzialmente connessi, il rischio associato all’accadimento dell’evento dannoso

v Stante la sua prevedibilità, era prevenibile? v Stante la sua prevedibilità, era prevenibile?

v Cosa è stato fatto per prevenirlo?v Cosa è stato fatto per prevenirlo?

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NOMENCLATURANOMENCLATURA

v Probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego, ovvero di esposizione, di un determinato fattore (Circolare Min. Lavoro 7 agosto 1995 n. 102/95);

v Probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego, ovvero di esposizione, di un determinato fattore (Circolare Min. Lavoro 7 agosto 1995 n. 102/95);

RISCHIO (risk)RISCHIO (risk)

Al concetto di rischio devono essere sempre associate:

• la probabilità che un evento dannoso si verifichi;

• l’entità delle conseguenze che possono scaturire dal verificarsi di tale evento dannoso.

Al concetto di rischio devono essere sempre associate:

• la probabilità che un evento dannoso si verifichi;

• l’entità delle conseguenze che possono scaturire dal verificarsi di tale evento dannoso.

v Combinazione tra la probabilità di accadimento e l’entità del danno generato relativi a un evento avverso, associabile ad un fattore di rischio (BS 8800)

v Combinazione tra la probabilità di accadimento e l’entità del danno generato relativi a un evento avverso, associabile ad un fattore di rischio (BS 8800)

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RISCHIORISCHIO

R = f (D, P)

R = D x P

R = f (D, P)

R = D x P

Dove:

• D è l’entità delle conseguenze per il lavoratore in caso di esposizione al fattore di rischio

• P è la probabilità che un evento avverso di esposizione dell’operatore si verifichi

Dove:

• D è l’entità delle conseguenze per il lavoratore in caso di esposizione al fattore di rischio

• P è la probabilità che un evento avverso di esposizione dell’operatore si verifichi

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ESERCITAZIONE

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

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CURVE DI ISORISCHIOCURVE DI ISORISCHIO

[Probabilità][Probabilità]

[Danno][Danno]

Rischio Accettabile

Rischio Accettabile

PROTEZIONE

PREVENZIONE

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Il rischio residuo deve risultare sotto il livello di accettabilità

• Nel tempo, il livello di rischio accettabile scende

• Definire le priorità di intervento in base al livello di rischio stimato e di sostenibilità economica (costo/beneficio)

• La valutazione deve essere rivista periodicamente per considerare le modifiche organizzative e l’emersione di rischi occulti.

AZIONI CORRETTIVEAZIONI CORRETTIVE

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LIMITAZIONE DEL RISCHIOLIMITAZIONE DEL RISCHIO

Da: A. Gottfried, M. Trani; MANUALE DI SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI

1

3

45

2

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ELIMINAZIONE DEL PERICOLOELIMINAZIONE DEL PERICOLO

Da: A. Gottfried, M. Trani; MANUALE DI SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI

Nuova Analisi del rischio

0

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

D.LGS 81/08D.LGS 81/08

• LEGISLAZIONE SULLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO.In Italia è presente una cospicua legislazione riguardante la prevenzione degli infortuni e l’igiene dei luoghi di lavoro che viene riordinata nel D.Lgs. 81/08 “Testo Unico della Sicurezza”.

Normativa precedente:• D.Lgs. 626/94 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento

della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”• D.Lgs. 494/96 “Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le

prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili”

• DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”.• DPR 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro”.

�NON E’ UNA LEGGE CHE SI LIMITA AD IMPORRE L’ATTUAZIONE DI DETERMINATE MISURE PER IL CONTENIMENTO DEL RISCHIO DI INFORTUNIO E/O MALATTIE PROFESSIONALI.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”In vigore dal 15 maggio 2008

Attuazione di 8 direttive europee emanate tra l’89 e il ‘90 riguardanti:

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

Miglioramento sicurezza e salute dei lavoratori

Luoghi di lavoroSicurezza per le attrezzature di lavoro

Dispositivi di Protezione Individuale

Movimentazione Manuale dei carichi

Uso attrezzature munite di videoterminali

Sostanze pericolose

Esposizione ad agenti biologici

Cantieri temporanei o mobili

Esposizione ad agenti fisici

Protezione da atmosfere esplosive

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• La sicurezza non si ottiene solo garantendo la pedissequa applicazione di norme specifiche, ma analizzando i rischi effettivi a cui i lavoratori sono esposti e attuando misure per la loro rimozione o limitazione attraverso un sistema aziendale deputato a questo scopo.

• La prevenzione in senso globale assume il ruolo di protagonista nel processo di tutela della sicurezza dei lavoratori.

L’INNOVAZIONE DEL D.LGS 81/08L’INNOVAZIONE DEL D.LGS 81/08

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• L’informazione e la formazione dei lavoratori sono identificate come il carburante fondamentale perché la macchina della prevenzione possa funzionare.

• Il Decreto obbliga tutti i soggetti appartenenti all’azienda (datore di lavoro, lavoratori subordinati ed equiparati) ad essereprotagonisti della propria sicurezza.

• Le misure di prevenzione e protezione dagli infortuni, dagli incidenti e dalle malattie professionali sono un diritto dei lavoratori, i quali, però, sono direttamente coinvolti nel processo di attuazione.

L’INNOVAZIONE DEL D.LGS 81/08L’INNOVAZIONE DEL D.LGS 81/08

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Misure di emergenza da attuare in caso di incendio, evacuazione, primo soccorso

Misure di emergenza da attuare in caso di incendio, evacuazione, primo soccorso

Informazione, formazione, consultazione e partecipazione

dei lavoratori alla sicurezza

Informazione, formazione, consultazione e partecipazione

dei lavoratori alla sicurezza

Limitazione al minimo dei lavoratori esposti al

rischio

Limitazione al minimo dei lavoratori esposti al

rischio

Programmazione della prevenzione adeguando le

condizioni tecnico-produttive ed organizzative

Programmazione della prevenzione adeguando le

condizioni tecnico-produttive ed organizzative

Eliminazione (o limitazione) dei rischi in

relazione alle conoscenze tecnologiche

Eliminazione (o limitazione) dei rischi in

relazione alle conoscenze tecnologiche

Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non

lo è o lo è meno

Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non

lo è o lo è meno

Limitazione nell’utilizzo degli agenti chimici, fisici e biologici

Limitazione nell’utilizzo degli agenti chimici, fisici e biologici

Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine e impianti

Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine e impianti

Controllo sanitarioControllo sanitario

Valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza

Valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza

Priorità nella scelta delle misure di protezione

collettiva ed integrazione con dispositivi di protezione

individuale

Priorità nella scelta delle misure di protezione

collettiva ed integrazione con dispositivi di protezione

individuale

Programmazione delle misure di di

miglioramento

Programmazione delle misure di di

miglioramento

Istruzioni e procedure di lavoroIstruzioni e procedure di lavoro

Rispetto dei principi ergonomici nella concezione

dei posti di lavoro e nella scelta delle attrezzature

Rispetto dei principi ergonomici nella concezione

dei posti di lavoro e nella scelta delle attrezzature

Uso della segnaletica di sicurezzaUso della segnaletica di sicurezza

MISURE GENERALI DI

TUTELAArt. 15

D.Lgs. 81/08Allontanamento del

lavoratore dal rischio per motivi sanitari

Allontanamento del lavoratore dal rischio per

motivi sanitari

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

DESIGNA i lavoratori addetti alla lotta antincendio, al

pronto soccorso, alla gestione

dell’emergenza, all’evacuazione in caso di pericolo

grave

DESIGNA i lavoratori addetti alla lotta antincendio, al

pronto soccorso, alla gestione

dell’emergenza, all’evacuazione in caso di pericolo

grave

PERMETTE ai lavoratori di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza

attraverso Rappresentanti dei Lavoratori per la

Sicurezza

PERMETTE ai lavoratori di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza

attraverso Rappresentanti dei Lavoratori per la

Sicurezza

DISPONE affinché i lavoratori che operano

in aree a rischio specifico siano

adeguatamente istruiti e addestrati

DISPONE affinché i lavoratori che operano

in aree a rischio specifico siano

adeguatamente istruiti e addestrati

EFFETTUA la Valutazione di tutti

i Rischi ed ELABORA il

documento di Valutazione dei

Rischi

EFFETTUA la Valutazione di tutti

i Rischi ed ELABORA il

documento di Valutazione dei

Rischi

INFORMA immediatament

e i lavoratori esposti al

rischio

INFORMA immediatament

e i lavoratori esposti al

rischio

TIENE CONTO delle capacità e delle condizioni dei lavoratori quando affida loro compiti

TIENE CONTO delle capacità e delle condizioni dei lavoratori quando affida loro compiti

DESIGNA il responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione

NOMINA il Medico Competente

DESIGNA il responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione

NOMINA il Medico Competente

AGGIORNA le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi ed

al grado di evoluzione tecnica

AGGIORNA le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi ed

al grado di evoluzione tecnica

FORNISCE ai lavoratori i DPI

necessari e RICHIEDE l’osservanza delle

disposizioni

FORNISCE ai lavoratori i DPI

necessari e RICHIEDE l’osservanza delle

disposizioni

ADOTTA le misure necessarie ai fini della tutela della

sicurezza

ADOTTA le misure necessarie ai fini della tutela della

sicurezza

OBBLIGHI DELDATORE DI LAVORO

Art. 18D. Lgs. 81/08

FORNISCE al Servizio di Prevenzione e Protezione e al

Medico Competente le informazioni inerenti i rischi, l’organizzazione e i processi

FORNISCE al Servizio di Prevenzione e Protezione e al

Medico Competente le informazioni inerenti i rischi, l’organizzazione e i processi

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Datore di Lavoro

PrepostoPreposto

Dirigente

Preposto

Dirigente

Dirigente Dirigente Dirigente Dirigente

PrepostoPreposto

STRUTTURA DELLA SICUREZZASTRUTTURA DELLA SICUREZZA

Lav. 1 Lav. 2 Lav. 3 Lav. 4 Lav. 5 Lav. n

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

E’ la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa;

Art. 2.1.d - D.Lgs 81/08 e smi

DIRIGENTEDIRIGENTE

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

COMPITI DEI DIRIGENTI (1)COMPITI DEI DIRIGENTI (1)

1. Sono corresponsabili (con il Datore di lavoro) dell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione predisposte dal Datore di Lavoro, nell’ambito della struttura organizzativa di cui rappresentano gli organi di vertice.

2. Devono collaborare col Datore di Lavoro nell’organizzazione e direzione degli interventi di prevenzione e protezione, evidenziando e segnalando, qualora non possano provvedervi direttamente, eventuali manchevolezze o necessità di adeguamento dell’ambiente di lavoro.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

COMPITI DEI DIRIGENTI (2)COMPITI DEI DIRIGENTI (2)

Devono inoltre:

• assicurare la formazione e l’addestramento di tutti i lavoratori appartenenti alla propria U.O. sull’impiego adeguato e sicuro di attrezzature, apparecchiature e sostanze pericolose in uso;

• disporre e vigilare affinché siano osservate e fatte osservare dai propri preposti le misure di prevenzione e protezione previste;

• garantire nella propria U.O. l’applicazione da parte del personale delle procedure e dei regolamenti di sicurezza;

• attivarsi e coordinarsi con le funzioni aziendali preposte per la tenuta a norma delle attrezzature, degli impianti e dei macchinari in uso nella propria Unità Organizzativa;

• evitare di porre in essere attività che possano esporre a rischio i lavoratori, prima che sia effettuata una valutazione del rischio e che siano attuate tutte le misure di prevenzione e protezione indicate dal SPP.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

E’ la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

Art. 2.1.e - D.Lgs 81/08 e smi

PREPOSTOPREPOSTO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

COMPITI DEI PREPOSTICOMPITI DEI PREPOSTI• attivarsi al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi imprevisti

che si possono verificare;

• vigilare sulla corretta osservanza degli obblighi di prevenzione, sulla effettiva applicazione delle misure di prevenzione e sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione;

• vigilare sulla corretta esecuzione delle attività secondo le modalità previste nelle procedure di sicurezza esistenti;

• fornire indicazioni e suggerimenti in merito ai sistemi e alle misure di sicurezza, nonché ai dispositivi di protezione adottati o adottabili;

• segnalare alle funzioni aziendali preposte tutti i guasti, le rotture, i malfunzionamenti, nonché le esigenze di manutenzione e controllo, che riguardano impianti, apparecchiature e strutture della propria U.O. di appartenenza.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Articolo 299 D.Lgs 81/08

Le posizioni di garanzia relative a:

• Datore di Lavoro

• Dirigente

• Preposto

gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti.

ESERCIZIO DI FATTOESERCIZIO DI FATTO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

LAVORATORE (art. 20 D.Lgs. 81/08)LAVORATORE (art. 20 D.Lgs. 81/08)

CIASCUN LAVORATORE DEVE PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA E DELL’ALTRUI SICUREZZA E SALUTE CONFORMEMENTE ALLA SUA FORMAZIONE, ALLE ISTRUZIONI E AI

MEZZI FORNITI DAL DATORE DI LAVORO

CIASCUN LAVORATORE DEVE PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA E DELL’ALTRUI SICUREZZA E SALUTE CONFORMEMENTE ALLA SUA FORMAZIONE, ALLE ISTRUZIONI E AI

MEZZI FORNITI DAL DATORE DI LAVORO

• Osserva le disposizioni e le istruzioni impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai Preposti.

• Utilizza correttamente (secondo istruzioni, destinazioni d’uso, disposizioni interne) apparecchiature, attrezzature di lavoro, sostanze e preparati pericolosi, dispositivi di sicurezza e DPI.

• Segnala immediatamente al Datore di Lavoro, al Dirigente o al Preposto deficienze delle attrezzature e dei dispositivi, e ogni eventuale situazione di pericolo.

• Si adopera direttamente e nell’ambito delle sue competenze o possibilità, per eliminare o ridurre ogni pericolo o deficienza.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

LAVORATORE (art. 20 D.Lgs. 81/08)LAVORATORE (art. 20 D.Lgs. 81/08)

• Non compie di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza o che possono compromettere la sicurezza propria e di altri.

• Partecipa ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro.

• Non rimuove o modifica, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo.

• Si sottopone ai controlli sanitari previsti.

• Contribuisce all’adempimento di tutti gli obblighi necessari a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVOROOBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

In particolare il Datore di Lavoro deve:

• Effettuare la valutazione del rischio

• Designare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);

• Designare gli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP);

• Nominare il Medico Competente.

In particolare il Datore di Lavoro deve:

• Effettuare la valutazione del rischio

• Designare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);

• Designare gli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP);

• Nominare il Medico Competente.

L’art. 31 del D.Lgs 81/08 prevede l’istituzione da parte del Datore di Lavoro di un Servizio di Prevenzione e Protezione.

L’art. 31 del D.Lgs 81/08 prevede l’istituzione da parte del Datore di Lavoro di un Servizio di Prevenzione e Protezione.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ESERCITAZIONE

CASO DI INFORTUNIOCASO DI INFORTUNIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

QUANDO NON SERVE IL RSPPQUANDO NON SERVE IL RSPP

• Nelle piccole aziende con basso livello di rischio non citate nell’art.2 del D.Lgs 334/99, nelle aziende industriali fino a 200 addetti, nelle industrie estrattive con meno di 50 lavoratori;

• Nelle strutture di Ricovero e Cura fino a 50 lavoratori;

• Per le strutture di Ricovero e Cura con più di 50 lavoratori il Servizio di Prevenzione e Protezione deve essere interno;

• In ogni caso il DdL non può delegare l’esecuzione della Valutazione del Rischio e la designazione del RSPP.

Il DdL può svolgere direttamente i compiti del SPP, previa specifica formazione:Il DdL può svolgere direttamente i compiti del SPP, previa specifica formazione:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

E’ uno strumento del Datore di Lavoro (e del Dirigente), in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, che svolge un ruolo consultivo e organizzativo all’interno dell’impresa;

Il datore di lavoro (e il Dirigente) fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a:

1. la natura dei rischi;2. l’organizzazione del lavoro, la programmazione e

l’attuazione delle misure preventive e protettive;3. la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;4. i dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali;5. i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.

Art 33.3 D.Lgs 81/08 smi

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP)

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP)

Alla individuazionedelle misuredi sicurezza

Alla valutazionedei rischi

Alla individuazionedei fattori di rischio

PROVVEDE

Le proceduredi Sicurezza

Le misure diSicurezza e i

ELABORA

Il programma diInformazione e

Formazione

PROPONE

Alle riunioniperiodiche e

offre consulenzaal DdL

PARTECIPA

L'informativasui rischi generali

e le misure diprevenzione

FORNISCE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Sistemi di controllo

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

COMPITI DEL RSPPCOMPITI DEL RSPP

• Coordinare le attività del Servizio di Prevenzione e Protezione:Ø Valutazione del rischioØ Definizione delle misure di contenimento e degli strumenti di controlloØ Definizione delle procedure di sicurezzaØ Proporre i programmi di formazione e informazione per i lavoratoriØ Fornire l’informativa generale sui rischi.

• Fornire consulenza al Datore di Lavoro per la scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);

• Visitare, congiuntamente al Medico Competente, gli ambienti di lavoro (almeno una volta l’anno);

• Partecipare alla riunione periodica di prevenzione e protezione.

Compiti specificatamente affidati al RSPP dal D.Lgs 81/08:Compiti specificatamente affidati al RSPP dal D.Lgs 81/08:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Se non su specifico incarico o specifica richiesta del Datore di Lavoro o Dirigente:

• Non cambia i sistemi organizzativi, procedure, strutture e responsabilità;

• Non autorizza processi, prodotti, sostanze, modifiche strutturali, scelte organizzative;

• Non acquista;

• Non vigila sull’esecuzione delle attività;

• Non si occupa dell’addestramento e della formazione specifica dei lavoratori

• Non svolge altre funzioni di “linea”.

COSA NON FA IL SSPCOSA NON FA IL SSP

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

CAPACITA’ E COMPETENZE RSPPCAPACITA’ E COMPETENZE RSPP

• Essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma d’istruzione secondaria superiore.

• Capacità e requisiti professionali adeguati alla natura dei rischi professionali presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.

• Corso specifico in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psicosociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.

• Frequenza a corsi di aggiornamento con cadenza almeno quinquennale.

Deve avere attitudini e capacità adeguate. Queste sono definite all’art.32 del D.Lgs 81/08:Deve avere attitudini e capacità adeguate. Queste sono definite all’art.32 del D.Lgs 81/08:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

METODO:

L’eliminazione/limitazione degli infortuni non èraggiungibile attraverso singole azioni specifichebensì con l’istituzione di un sistema organizzativospecificatamente progettato ed implementato perottenere tale obiettivo.

Il sistema impone una struttura organizzativa,compiti specifici e presidio continuativo deiprocessi.

SICUREZZA SUL LAVOROSICUREZZA SUL LAVORO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

IL VERO RUOLO DEL RSPPIL VERO RUOLO DEL RSPP

• Coinvolgere tutto il personale dell’azienda sui temi della sicurezza.

• Promuovere l’informazione, la formazione e la diffusione della cultura della sicurezza.

• Promuovere la discussione e la risoluzione di tutte le problematiche della sicurezza nell’ottica del miglioramento continuo.

• Generare e controllare i meccanismi procedurali e infrastrutturali necessari per mantenere il sistema sotto controllo.

Il RSPP deve creare un sistema aziendale di gestione della sicurezza, svolgendo tutte le attività di coordinamento ed integrazione delle varie funzioni aziendali. In particolare, deve:

Il RSPP deve creare un sistema aziendale di gestione della sicurezza, svolgendo tutte le attività di coordinamento ed integrazione delle varie funzioni aziendali. In particolare, deve:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

AMBITO DI AZIONEAMBITO DI AZIONE

• Complessa struttura organizzativa caratterizzata da processi trasversali (diagnosi e cura/custodia e assistenza/amministrazione e servizi);

• Ampia gamma di rischi presenti;

• Forte presenza di pubblico (pazienti e visitatori) che sono parte attiva del ciclo produttivo;

• Ruoli e responsabilità non sempre definiti nel dettaglio.

Alcune problematiche dell’organizzazione in ospedale:Alcune problematiche dell’organizzazione in ospedale:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Nuove attività e modifiche dei processi non comunicati;

• Assenza di controllo sull’osservanza delle misure di prevenzione e di monitoraggio delle condizioni di sicurezza;

• Assenza di un sistema formalizzato e condiviso di segnalazione delle situazioni pericolose;

• Funzioni aziendali poco coinvolte nella risoluzione dei problemi;

• Lacune nella formazione sui rischi specifici.

PROBLEMI IN OSPEDALEPROBLEMI IN OSPEDALE

Problemi tipici dell’organizzazione della sicurezza:Problemi tipici dell’organizzazione della sicurezza:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

D.Lgs 231/2001: responsabilità amministrativa delle societa' per reati penali in ambito di sicurezza sul lavoro commessi dai membri dell’organizzazione.

Lesioni gravi, gravissime ed omicidio colposo sono i reati potenzialmente correlati alla sicurezza sul lavoro

LA RICHIESTA NORMATIVALA RICHIESTA NORMATIVA

D.Lgs 81/2008: adozione di un modello di organizzazione e di gestione della sicurezza sul lavoro per esimere la società dalle responsabilità connesse al D.Lgs 231/2001.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Deve essere adottato ed efficacemente attuato un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi alla sicurezza (Art. 30.1).

D.Lgs 81/08 Art. 30.1D.Lgs 81/08 Art. 30.1

In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente

alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 oppure

al British Standard OHSAS 18001:2007

si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell'organizzazione e nell'attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.

D.Lgs 81/08 Art. 30.4D.Lgs 81/08 Art. 30.4

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

DOCUMENTI DI RIFERIMENTODOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• OHSAS 18001 (2007): Occupational health and safety management systems - Specification;

• OHSAS 18002 (2008): Occupational health and safety management systems: implementation guide.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

IL CICLO DI DEMINGIL CICLO DI DEMING

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

OHSAS 18001OHSAS 18001

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

SGSL

Plan

Do

Check

Act

Obiettivi Miglioramento

Aspetti Legali

Valutazione dei rischi

Struttura e Responsabilità

Attrezzature impianti manutenzione

Formazione e Informazione

Emergenze

Consultazione

Documentazione

Controllo Operativo

Sorveglianza e misurazione

Infortuni, NC, AC, AP

Conformità legale

Audit

Riesame direzione

DPI

Luoghi di lavoro

Agenti chimici

Agenti fisici

Agenti biologici

Appalti

Sorveglianza sanitaria

Ecc…

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

FINALITA’FINALITA’

Integrare la sicurezza nei processi: primaIntegrare la sicurezza nei processi: prima

• Funzioni di gestione

• Garantire la prestazione

• Funzioni di sicurezza

• Garantire la sicurezza

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

FINALITA’FINALITA’

Integrare la sicurezza nei processi: dopoIntegrare la sicurezza nei processi: dopo

• Funzioni di gestione

• Garantire la prestazione in sicurezza

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

Direttore Generale (Datore di Lavoro)

Direzione RisorseUmane

Direzione Scientifica

Direzione Amministrativa

DirezioneSanitaria Reparti Clinici

Servizio PrevenzioneProtezione

Servizio PrevenzioneProtezione

POSIZIONE DEL SPPPOSIZIONE DEL SPP

Reparti Ricerca

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

1) Trasferire la responsabilità della sicurezza alle funzioni;

2) Assegnare al SPP 3 funzioni:

• creare e mantenere l’infrastruttura (sistemi operativi)

• essere punto di riferimento e consulente

• verificare il sistema e promuovere il miglioramento

3) Generare meccanismi automatici di gestione degli aspetti di sicurezza;

4) Istituire forte coinvolgimento dell’Alta Direzione sullo stato generale e sullo stato di avanzamento delle attività

OBIETTIVI DA RAGGIUNGEREOBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Ogni funzione (reparti clinici, servizi, funzioni di supporto) è responsabile degli aspetti di sicurezza inerenti alle proprie attività;

• Il responsabile di ogni unità organizzativa deve identificare, segnalare e gestire ogni problema di sicurezza inerente alla sua area di pertinenza;

• E’ compito di ciascuna funzione attivare le altre funzioni coinvolte nella risoluzione di un problema di sicurezza della propria area;

• E’ compito dei responsabili delle unità organizzative identificare all’interno della propria area ruoli e responsabilità operative per la tutela e il contenimento del rischio.

RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’

Trasferire le responsabilità alle funzioni:Trasferire le responsabilità alle funzioni:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Promuovere la tematica della sicurezza attraverso l’informazione generale, la costituzione di gruppi di lavoro ed eventuali comitati.

• Stabilire e promuovere regole comuni (procedure, regolamenti, istruzioni)

• Verificare e controllare periodicamente lo stato di sicurezza (DVR), promovendo piani di adeguamento/miglioramento

• Offrire supporto e consulenza per la risoluzione dei problemi di sicurezza

• Gestire i rischi generali (struttura, incendio, impianti…)

• Manutenere e aggiornare la documentazione

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Va quindi ridisegnato il ruolo del SPP e del suo responsabile. Dovrà:Va quindi ridisegnato il ruolo del SPP e del suo responsabile. Dovrà:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

POLITICA DELLA SICUREZZA

Piano di sicurezza

EmergenzePiano Formazione

Piani

Esercitazioni

Verifiche Ispettive

Azioni Correttive

Segnalazioni Rischio

Formazione Informazione

Nuove Attività

DPIAntiblastici

Lavoratrici Gestanti

Rischio Biologico

Rifiuti

Sostanze Pericolose

Appalti

Apparecchiature Attrezzature

Infortuni

Gestione Impianti

ARCHITETTURA DEL SISTEMAARCHITETTURA DEL SISTEMA

DVR

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PUNTO DI PARTENZA:

La progettazione del sistema deve partire daun’analisi dei rischi presenti nelle attivitàeffettivamente svolte e da una successivavalutazione della tollerabilità di tali rischi. L’analisipermette di individuare le azioni di sistema chepossono tenere costantemente il rischio sottocontrollo.

SICUREZZA SUL LAVOROSICUREZZA SUL LAVORO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

• Disarticolare spazialmente o funzionalmente l’attività dell’impresa.

• Strutturare le fasi esecutive dei processi nel tempo e nello spazio.

• Identificare gli agenti dannosi presenti e gli eventi dannosi ad essi associati.

• Identificare la attività con un potenziale dannoso.

• Stimare il rischio associato a ciascun evento dannoso, considerando la probabilità di manifestazione dell’evento e l’entità del danno provocato.

• Decidere se il livello di rischio stimato è trascurabile o tollerabile.

• Disarticolare spazialmente o funzionalmente l’attività dell’impresa.

• Strutturare le fasi esecutive dei processi nel tempo e nello spazio.

• Identificare gli agenti dannosi presenti e gli eventi dannosi ad essi associati.

• Identificare la attività con un potenziale dannoso.

• Stimare il rischio associato a ciascun evento dannoso, considerando la probabilità di manifestazione dell’evento e l’entità del danno provocato.

• Decidere se il livello di rischio stimato è trascurabile o tollerabile.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

STRUTTURA DEL DOCUMENTOSTRUTTURA DEL DOCUMENTO

NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVRANNO ESSERE REGISTRATE LE SEGUENTI INFORMAZIONI:NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVRANNO ESSERE REGISTRATE LE SEGUENTI INFORMAZIONI:

• Attività a rischio;

• Agenti dannosi (Fattori di rischio);

• Personale esposto;

• Misure di contenimento del rischio adottate;

• Entità del danno associato all’evento dannoso;

• Probabilità residua che il danno si verifichi;

• Livello stimato del rischio;

• Azioni da implementare in seguito alla valutazione eseguita;

• Dettagli relativi al documento (esecutore, verificatore, date ecc…).

• Attività a rischio;

• Agenti dannosi (Fattori di rischio);

• Personale esposto;

• Misure di contenimento del rischio adottate;

• Entità del danno associato all’evento dannoso;

• Probabilità residua che il danno si verifichi;

• Livello stimato del rischio;

• Azioni da implementare in seguito alla valutazione eseguita;

• Dettagli relativi al documento (esecutore, verificatore, date ecc…).

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Analisi del processo lavorativoAnalisi del processo lavorativo

Qualifiche esposteQualifiche esposte

Identificazione dei fattori di rischioIdentificazione dei fattori di rischio

Analisi e stima dei rischiAnalisi e stima dei rischi

Valutazione del rischioValutazione del rischio

Piano di controllo del rischio (misure migliorative)

Piano di controllo del rischio (misure migliorative)

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PASSI PRINCIPALI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

PASSI PRINCIPALI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

• Per reparto/servizio

• Per aree omogenee di attività

• In relazione alla struttura fisica (fabbricati/padiglioni)

• Per attività

• Per tipologia di rischio

• Per qualifica/mansione

• Per reparto/servizio

• Per aree omogenee di attività

• In relazione alla struttura fisica (fabbricati/padiglioni)

• Per attività

• Per tipologia di rischio

• Per qualifica/mansione

DEFINIRE LA DIMENSIONE SECONDO LA QUALE CONVIENE MAGGIORMENTE SVOLGERE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO:DEFINIRE LA DIMENSIONE SECONDO LA QUALE CONVIENE MAGGIORMENTE SVOLGERE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ANALISI DEL PROCESSO LAVORATIVO - 1

ANALISI DEL PROCESSO LAVORATIVO - 1

SUDDIVIDERE I PROCESSI PRINCIPALI IN SOTTO-PROCESSI (ATTIVITA’) SEQUENZIALI E PER CIASCUNA IDENTIFICARE:SUDDIVIDERE I PROCESSI PRINCIPALI IN SOTTO-PROCESSI (ATTIVITA’) SEQUENZIALI E PER CIASCUNA IDENTIFICARE:

• Dove viene svolta, la sua durata e la frequenza di esecuzione;

• Da chi viene svolta e chi altro si trova nell’area di svolgimento;

• Il livello di formazione e informazione degli operatori;

• La presenza di istruzioni operative, protocolli, procedure interne o generali che regolino l’attività;

• Impianti, apparecchiature, attrezzature impiegate;

• Dimensione, forma, caratteristiche di superficie e di peso dei materiali che vengono manipolati;

• Distanze ed altezze sulle quali occorre spostare i materiali;

• Dove viene svolta, la sua durata e la frequenza di esecuzione;

• Da chi viene svolta e chi altro si trova nell’area di svolgimento;

• Il livello di formazione e informazione degli operatori;

• La presenza di istruzioni operative, protocolli, procedure interne o generali che regolino l’attività;

• Impianti, apparecchiature, attrezzature impiegate;

• Dimensione, forma, caratteristiche di superficie e di peso dei materiali che vengono manipolati;

• Distanze ed altezze sulle quali occorre spostare i materiali;

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ANALISI DEL PROCESSO LAVORATIVO - 2

ANALISI DEL PROCESSO LAVORATIVO - 2

• Sostanze impiegate, anche in termini di utenze centralizzate (gas, aria compressa, ecc…);

• Stato fisico (solido, liquido, gas, vapore, polvere, fumi…) e caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di tali sostanze;

• Materiali di risulta (rifiuti, reflui, vapori) generati;

• Presenza delle schede di sicurezza delle sostanze e dei manuali d’uso delle apparecchiature;

• Evidenze delle misure e dei controlli effettuati su persone, ambiente e attrezzature/impianti;

• Infortuni, incidenti, ‘quasi incidenti’ occorsi nel passato.

• Sostanze impiegate, anche in termini di utenze centralizzate (gas, aria compressa, ecc…);

• Stato fisico (solido, liquido, gas, vapore, polvere, fumi…) e caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di tali sostanze;

• Materiali di risulta (rifiuti, reflui, vapori) generati;

• Presenza delle schede di sicurezza delle sostanze e dei manuali d’uso delle apparecchiature;

• Evidenze delle misure e dei controlli effettuati su persone, ambiente e attrezzature/impianti;

• Infortuni, incidenti, ‘quasi incidenti’ occorsi nel passato.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ATTIVITA’ A RISCHIOATTIVITA’ A RISCHIO

Util

izzo

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Lavo

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Ausiliario m m m m m m m m m

Segretaria m

Reparto di Oncologia MedicaReparto di Oncologia Medica

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Rischi territoriali, aree esterne e accessi

• Aree di transito interne

• Strutture, spazi di lavoro interni e arredi

• Porte, vie di uscita in caso di emergenza

• Scale fisse e portatili

• Ponteggi fissi e movibili, sistemi di accesso e posizionamento a fune

e altre attrezzature per lavori in quota

• Macchine ed attrezzature elettriche

• Attrezzature manuali e portatili, utensili

• Rischi territoriali, aree esterne e accessi

• Aree di transito interne

• Strutture, spazi di lavoro interni e arredi

• Porte, vie di uscita in caso di emergenza

• Scale fisse e portatili

• Ponteggi fissi e movibili, sistemi di accesso e posizionamento a fune

e altre attrezzature per lavori in quota

• Macchine ed attrezzature elettriche

• Attrezzature manuali e portatili, utensili

Rischi per la sicurezza:Rischi per la sicurezza:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Manipolazione diretta di oggetti

• Immagazzinamento di oggetti e materiali

• Rischi elettrici

• Attrezzature in pressione

• Reti ed apparecchi di distribuzione gas, liquidi, impianti termici

• Mezzi di sollevamento

• Mezzi di trasporto

• Rischi di incendio ed esplosione

• Agenti chimici pericolosi per la sicurezza

• Manipolazione diretta di oggetti

• Immagazzinamento di oggetti e materiali

• Rischi elettrici

• Attrezzature in pressione

• Reti ed apparecchi di distribuzione gas, liquidi, impianti termici

• Mezzi di sollevamento

• Mezzi di trasporto

• Rischi di incendio ed esplosione

• Agenti chimici pericolosi per la sicurezza

Rischi per la sicurezza:Rischi per la sicurezza:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Agenti chimici pericolosi per la salute

• Agenti cancerogeni e mutageni

• Agenti biologici pericolosi

• Ventilazione dei locali e inquinamento indoor

• Climatizzazione e microclima

• Illuminazione degli spazi e delle postazioni di lavoro

• Rumore

• Vibrazioni

• Igiene degli ambienti, servizi igienici, locali di refezione e riposo

• Agenti chimici pericolosi per la salute

• Agenti cancerogeni e mutageni

• Agenti biologici pericolosi

• Ventilazione dei locali e inquinamento indoor

• Climatizzazione e microclima

• Illuminazione degli spazi e delle postazioni di lavoro

• Rumore

• Vibrazioni

• Igiene degli ambienti, servizi igienici, locali di refezione e riposo

Rischi per la salute:Rischi per la salute:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• contatto con i pazienti.

• contatto e manipolazione di liquidi biologici.

• punture, tagli, abrasioni.

• microbiologia.

• colture cellulari e colture di virus.

• manipolazione di sostanze mutagene.

• contatto e manipolazione di rifiuti contaminati.

• contatto con i pazienti.

• contatto e manipolazione di liquidi biologici.

• punture, tagli, abrasioni.

• microbiologia.

• colture cellulari e colture di virus.

• manipolazione di sostanze mutagene.

• contatto e manipolazione di rifiuti contaminati.

Agenti biologici:Agenti biologici:

SOSTANZE - 1SOSTANZE - 1

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• sostanze, reagenti e solventi vari.

• coloranti, conservanti (glutaraldeide, formaldeide, etc...).

• disinfettanti, detergenti.

• chemioterapici.

• gas anestetici e gas tecnici.

• sostanze, reagenti e solventi vari.

• coloranti, conservanti (glutaraldeide, formaldeide, etc...).

• disinfettanti, detergenti.

• chemioterapici.

• gas anestetici e gas tecnici.

Agenti chimici:Agenti chimici:

SOSTANZE - 2SOSTANZE - 2

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

•agenti allergizzanti.

•materiali allergizzanti (lattice).

•disinfettanti, detergenti.

•agenti allergizzanti.

•materiali allergizzanti (lattice).

•disinfettanti, detergenti.

Agenti allergenici:Agenti allergenici:

SOSTANZE - 3SOSTANZE - 3

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Radiazioni ionizzanti

• Radiazioni non ionizzanti (campi elettrici, campi magnetici,

radiofrequenze, radiazioni ottiche artificiali (IR, visibili, UV), laser,

radiazioni ottiche naturali…)

• Altri agenti fisici (infrasuoni, ultrasuoni, atmosfere iperbariche…)

• Carico di lavoro fisico, movimentazione manuale di carichi o di

pazienti

• Movimenti ripetitivi, posture incongrue

• Lavoro al videoterminale

• Radiazioni ionizzanti

• Radiazioni non ionizzanti (campi elettrici, campi magnetici,

radiofrequenze, radiazioni ottiche artificiali (IR, visibili, UV), laser,

radiazioni ottiche naturali…)

• Altri agenti fisici (infrasuoni, ultrasuoni, atmosfere iperbariche…)

• Carico di lavoro fisico, movimentazione manuale di carichi o di

pazienti

• Movimenti ripetitivi, posture incongrue

• Lavoro al videoterminale

Rischi per la salute:Rischi per la salute:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Erogonomici dei sistemi di lavoro, degli ambienti e delle postazioni

• Ergonomia delle macchine altre attrezzature

• Fattori psicosociali e di stress

• Organizzazione del lavoro, compiti funzioni e responsabilità

• Pianificazione, gestione e controllo della sicurezza

• Informazione dei lavoratori, preposti e dirigenti

• Formazione e addestramento dei lavoratori, preposti e dirigenti

• Partecipazione dei lavoratori, preposti e dirigenti

• Erogonomici dei sistemi di lavoro, degli ambienti e delle postazioni

• Ergonomia delle macchine altre attrezzature

• Fattori psicosociali e di stress

• Organizzazione del lavoro, compiti funzioni e responsabilità

• Pianificazione, gestione e controllo della sicurezza

• Informazione dei lavoratori, preposti e dirigenti

• Formazione e addestramento dei lavoratori, preposti e dirigenti

• Partecipazione dei lavoratori, preposti e dirigenti

Fattori ergonomici, organizzativi e gestionali:Fattori ergonomici, organizzativi e gestionali:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Istruzioni, prassi e procedure di lavoro in sicurezza

• Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

• Uso dei dispositivi di protezione individuale

• Sorveglianza sanitaria

• Gestione delle emergenze e pronto soccorso

• Controlli verifiche e manutenzioni

• Gestione degli appalti e delle interferenze

• Istruzioni, prassi e procedure di lavoro in sicurezza

• Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

• Uso dei dispositivi di protezione individuale

• Sorveglianza sanitaria

• Gestione delle emergenze e pronto soccorso

• Controlli verifiche e manutenzioni

• Gestione degli appalti e delle interferenze

Fattori ergonomici, organizzativi e gestionali:Fattori ergonomici, organizzativi e gestionali:

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ESERCITAZIONE

INDIVIDUAZIONE FATTORI DI RISCHIOINDIVIDUAZIONE FATTORI DI RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

EVENTI DANNOSI

MALATTIE

INFORTUNI

PROBLEMI• SOGGETTIVITA’• PROPENSIONE

AL RISCHIO• VISIONE• PREGIUDIZIO• ANCORAGGI• PRECONCETTI

PARASSITI

PREVENZIONE

• FATTORI DISICUREZZA

• FORMAZIONE• PREVENZIONE

COLLETTIVA

PROTEZIONE

• DISPOSITIVI COLLETTIVI

• DISPOSITIVI INDIVIDUALI

• VACCINI

MISURE• ORGANIZZATIVE

O DI PROCESSO• PROCEDURALI• TECNICHE

AGENTI DANNOSI+

PROPRIETA’DANNOSE

• PER LA SALUTE• PER LA

SICUREZZA• ERGONOMICI• ORGANIZZATIVI E

GESTIONALI• Comportamenti• Prassi• Procedure• Conoscenze• Strutturali• Tecnici• Interferenze

STIMA del rischio

EventiNear MissIncidenti/spandimentiStatistiche/LetteraturaEsposizione (ev. stocast.)

Danni possibiliFrequenza/Limiti di esposizione (TLV…)Livello di esposizione (ev. deterministici.)

GRAVITA’

FREQUENZA

RISCHIO

VALUTAZIONE CURVE

ISORISCHIO

ACCET-TABILE?

ELIMINAZIONE DEL FATTORE DI RISCHIO O LIMITAZIONEDEL SUO

POTENZIALE DANNOSO

NUOVI RISCHI?

POTENZIALE DANNOSO

FATTORI DIRISCHIO

condizioni in cui un fattore di rischio può generare un evento dannoso

Potenziale sorgente di evento dannoso

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ANALISI E STIMA DEL RISCHIOANALISI E STIMA DEL RISCHIO

SI TRATTA DI INDIVIDUARE TUTTI I FATTORI DI PERICOLO PRESENTI NELLE ATTIVITA’ ANALIZZANDO LA POTENZIALE ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI AGLI EVENTI DANNOSI:

SI TRATTA DI INDIVIDUARE TUTTI I FATTORI DI PERICOLO PRESENTI NELLE ATTIVITA’ ANALIZZANDO LA POTENZIALE ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI AGLI EVENTI DANNOSI:

• In condizioni di normale attività lavorativa, considerando tutti gli elementi di protezione e contenimento del rischio presenti.

• In condizione di guasto o di evento avverso accidentale.

• In condizioni di emergenza generale.

• In relazione ad attività saltuarie o occasionali.

• In condizioni di normale attività lavorativa, considerando tutti gli elementi di protezione e contenimento del rischio presenti.

• In condizione di guasto o di evento avverso accidentale.

• In condizioni di emergenza generale.

• In relazione ad attività saltuarie o occasionali.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

ENTITA’ DEL DANNOENTITA’ DEL DANNO

a) Parte del corpo potenzialmente interessataa) Parte del corpo potenzialmente interessata

• Danno lieve (ferite superficali, escoriazioni, irritazioni, malesseri temporanei e reversibili...)

• Danno modesto (lacerazioni,lievi fratture o ustioni, dermatiti, asma, danni che possono portare ad invalidità minori...)

• Danno grave (amputazioni, ferite multiple o mortali, fratture complesse, sviluppo di tumori o altre patologie che possono compromettere la vita dell’individuo...)

• Danno lieve (ferite superficali, escoriazioni, irritazioni, malesseri temporanei e reversibili...)

• Danno modesto (lacerazioni,lievi fratture o ustioni, dermatiti, asma, danni che possono portare ad invalidità minori...)

• Danno grave (amputazioni, ferite multiple o mortali, fratture complesse, sviluppo di tumori o altre patologie che possono compromettere la vita dell’individuo...)

b) Natura del danno, possibilmente definendo livelli di gravità: b) Natura del danno, possibilmente definendo livelli di gravità:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PROBABILITA’ DI ESPOSIZIONEPROBABILITA’ DI ESPOSIZIONE

NELLA STIMA DELLA PROBABILITA’ DEVONO ESSERE CONSIDERATI I SEGUENTI FATTORI:NELLA STIMA DELLA PROBABILITA’ DEVONO ESSERE CONSIDERATI I SEGUENTI FATTORI:

• Tutti i dati raccolti nell’analisi del processo lavorativo e delle qualifiche esposte.

• La conformità alle norme tecniche e alla legge cogente delle attrezzature e dei sistemi di prevenzione e protezione.

• L’adeguatezza delle misure di controllo del rischio e del loro sistema di verifica.

• Tutti i dati raccolti nell’analisi del processo lavorativo e delle qualifiche esposte.

• La conformità alle norme tecniche e alla legge cogente delle attrezzature e dei sistemi di prevenzione e protezione.

• L’adeguatezza delle misure di controllo del rischio e del loro sistema di verifica.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PROBABILITA’ DI ESPOSIZIONEPROBABILITA’ DI ESPOSIZIONE

IN PARTICOLARE VANNO CONSIDERATI:IN PARTICOLARE VANNO CONSIDERATI:

• Il numero di persone esposte, la frequenza e la durata dell’esposizione al fattore di rischio.

• Lo storico degli infortuni o degli “eventi sentinella” connessi ad una data esposizione.

• La probabilità di guasto di impianti, apparecchiature o l’interruzione delle sorgenti di alimentazione.

• Il numero di persone esposte, la frequenza e la durata dell’esposizione al fattore di rischio.

• Lo storico degli infortuni o degli “eventi sentinella” connessi ad una data esposizione.

• La probabilità di guasto di impianti, apparecchiature o l’interruzione delle sorgenti di alimentazione.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PROBABILITA’ DI ESPOSIZIONEPROBABILITA’ DI ESPOSIZIONE

• La probabilità di guasto (o usura) sui sistemi di protezione.

• La probabilità di errori accidentali o di intenzionali violazioni delle regole di sicurezza da parte di persone che:

• non sono informate sui rischi connessi ad alcune attività;

• non hanno le competenze o le capacità necessarie per eseguire un’attività;

• possono sottostimare il rischio a cui sono esposti;

• possono sottostimare l’importanza dell’impiego corretto dei mezzi di protezione individuali o collettivi.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

PROBABILITA’ALTA

AREA DI RISCHIO

INACCETTABILE

MEDIA

BASSA

MAGNITUDO TRASCURABILE MODESTA ELEVATA

PROTEZIONE

PREVENZIONE

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

VALUTAZIONE DEL RISCHIO - 1VALUTAZIONE DEL RISCHIO - 1

• Valutare se le misure di contenimento del rischio sono sufficienti a considerare il fattore di rischio sotto controllo.

• Valutare se è garantito il rispetto delle norme e delle leggi cogenti.

• Valutare se il livello di rischio è stato ridotto al minimo livello ragionevolmente perseguibile.

• Identificare le aree o le attività su cui è necessario pianificare degli interventi migliorativi.

• Valutare se le misure di contenimento del rischio sono sufficienti a considerare il fattore di rischio sotto controllo.

• Valutare se è garantito il rispetto delle norme e delle leggi cogenti.

• Valutare se il livello di rischio è stato ridotto al minimo livello ragionevolmente perseguibile.

• Identificare le aree o le attività su cui è necessario pianificare degli interventi migliorativi.

L’obiettivo è quello di determinare se il rischio stimato è tollerabileL’obiettivo è quello di determinare se il rischio stimato è tollerabile

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

VALUTAZIONE DEL RISCHIO - 2VALUTAZIONE DEL RISCHIO - 2

• Inizialmente si applicano metodi qualitativi semplici.

• Stime numeriche e indicatori misurabili vengono adottati in fase di analisi dei casi in cui non è possibile fare una stima qualitativa o dove questa ha evidenziato deficienze.

• Si utilizzano valutazioni numeriche dove le norme tecniche definiscono valori precisi di soglia del rischio (rumore, sostanze chimiche con TLV/BEI, contaminazioni batteriche…).

• Inizialmente si applicano metodi qualitativi semplici.

• Stime numeriche e indicatori misurabili vengono adottati in fase di analisi dei casi in cui non è possibile fare una stima qualitativa o dove questa ha evidenziato deficienze.

• Si utilizzano valutazioni numeriche dove le norme tecniche definiscono valori precisi di soglia del rischio (rumore, sostanze chimiche con TLV/BEI, contaminazioni batteriche…).

Normalmente non è necessario in questa fase avere una stima numerica precisa del rischioNormalmente non è necessario in questa fase avere una stima numerica precisa del rischio

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

AZIONI CORRETTIVEAZIONI CORRETTIVE

• Dove è possibile, sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, oppure lo è di meno.

• Dove possibile, adattare le procedure lavorative alle esigenze, alle capacità e alle competenze dell’individuo.

• Mantenere le attrezzature e i sistemi di prevenzione e di protezione aggiornati secondo lo sviluppo tecnologico.

• Adottare misure di protezione collettiva prima che misure di protezione individuale (da utilizzare come ultima risorsa).

• Unire interventi tecnici/strutturali ad interventi procedurali o di riorganizzazione del lavoro.

• Dove è possibile, sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, oppure lo è di meno.

• Dove possibile, adattare le procedure lavorative alle esigenze, alle capacità e alle competenze dell’individuo.

• Mantenere le attrezzature e i sistemi di prevenzione e di protezione aggiornati secondo lo sviluppo tecnologico.

• Adottare misure di protezione collettiva prima che misure di protezione individuale (da utilizzare come ultima risorsa).

• Unire interventi tecnici/strutturali ad interventi procedurali o di riorganizzazione del lavoro.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Introdurre programmi di manutenzione e verifica periodica degli elementi di rischio.

• Considerare sempre la necessità di potersi trovare ad agire in emergenza.

• Per ciascun intervento pianificato, individuare indicatori misurabili che possano dimostrare l’efficacia dell’azione svolta in termini di riduzione del rischio.

• Affiancare ad ogni intervento un programma di formazione e di addestramento per il personale esposto al rischio.

• Introdurre programmi di manutenzione e verifica periodica degli elementi di rischio.

• Considerare sempre la necessità di potersi trovare ad agire in emergenza.

• Per ciascun intervento pianificato, individuare indicatori misurabili che possano dimostrare l’efficacia dell’azione svolta in termini di riduzione del rischio.

• Affiancare ad ogni intervento un programma di formazione e di addestramento per il personale esposto al rischio.

AZIONI CORRETTIVEAZIONI CORRETTIVE

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Necessità di istituire una sistema organizzativo strutturato che presidi in ciascun processo gli aspetti di sicurezza;

• Sostituire al concetto di “responsabile della sicurezza” quello di responsabile del sistema di gestione della sicurezza;

• Attribuzione della responsabilità di attuazione delle misure di prevenzione alle singole funzioni nonché di individuazione delle fonti di rischio;

CONCLUSIONI - 1CONCLUSIONI - 1

Il nuovo paradigma della sicurezza impone:Il nuovo paradigma della sicurezza impone:

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

• Forte coinvolgimento di tutto il personale, in particolare di quello direttivo, utilizzando anche forme di incentivazione;

• Necessità di coinvolgimento diffuso della struttura aziendale nell’identificazione dei pericoli e nella valutazione dei rischi;

• Conduzione del sistema con elevato orientamento alla relazione, forte connotazione culturale/organizzativa ed elevato sforzo negoziale;

• Forte rilevanza delle dinamiche di gruppo e delle attività di integrazione.

CONCLUSIONE - 2CONCLUSIONE - 2

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 1 Lieve Si sono verificati o si possono verificare danni

che hanno prodotto inabilità temporanea conppprrrooogggnnnooosssiii <<<===333 giorni di guarigione. Nell’ambito dell’attività è stata individuata unatipologia di incidente durante una fasedell’attività che potrebbe causare dddaaannnnnniii llliiieeevvviii aaapppeeerrrsssooonnneee ooo cccooossseee. Sono presenti, o possono esserlo, aaagggeeennntttiiibbbiiiooolllooogggiiiccciii dddeeelll gggrrruuuppppppooo 111, sostanze e/o preparatitttooossssssiiiccciii pppeeerrr iiinnngggeeessstttiiiooonnneee,,, nnnoooccciiivvviii pppeeerrr iiinnnaaalllaaazzziiiooonnneeeeee///ooo cccooonnntttaaattttttooo cccuuutttaaannneeeooo ooo iiirrrrrriiitttaaannntttiii.

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MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 2 Modesto Si sono verificati o si possono verificare danni

che hanno prodotto inabilità temporanea conppprrrooogggnnnooosssiii >>>333 mmmaaa <<<===333000 giorni di guarigione.Nell’ambito dell’attività è stata individuata unatipologia di incidente durante una fasedell’attività che potrebbe causare dddaaannnnnniiimmmooodddeeessstttiii aaa pppeeerrrsssooonnneee ooo cccooossseee. Sono presenti, o possono esserlo, aaagggeeennntttiiibbbiiiooolllooogggiiiccciii dddeeelll gggrrruuuppppppooo 222, sostanze e/o preparatimmmooollltttooo tttooossssssiiiccciii pppeeerrr iiinnngggeeessstttiiiooonnneee eee///ooo cccooonnntttaaattttttooocccuuutttaaannneeeooo,,, iiinnnfffiiiaaammmmmmaaabbbiiillliii.

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CORSO AVANZATO “HOSPITAL RISK MANAGEMENT”

MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 3 Grave Si sono verificati o si possono verificare danni

che hanno prodotto effetti irreversibili conprognosi >>>333000 gggiiiooorrrnnniii di guarigione. Nell’ambito dell’attività è stata individuata unatipologia di incidente durante una fasedell’attività che potrebbe causare dddaaannnnnniii gggrrraaavvviii aaapppeeerrrsssooonnneee ooo cccooossseee. Sono presenti, o possono esserlo, aaagggeeennntttiiibbbiiiooolllooogggiiiccciii dddeeelll gggrrruuuppppppooo 333 eee 444, sostanze e/opreparati cccaaannnccceeerrrooogggeeennniii eee tttooossssssiiiccciii pppeeerrriiinnngggeeessstttiiiooonnneee,,, aaallltttaaammmeeennnttteee iiinnnfffiiiaaammmmmmaaabbbiiillliii.

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MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 1 Basso Il fattore di rischio può provocare un danno solo

in circostanze occasionali o sfortunate dieventi. Non sono noti o sono noti solo rari episodi giàverificatisi. Non esiste una correlazione tra attivitàlavorativa e fattori di rischio. Esiste unacorrelazione tra attività lavorativa ed un migliorandamento infortunistico e/o malattieprofessionali su un periodo di temposignificativo (tre-cinque anni).

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MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 2 Medio Il fattore rischio può comportare un danno,

anche se non in maniera automatica o diretta.E’ noto qualche episodio che, per tipologiaconsiderata, ha dato luogo a danno. L’attività lavorativa comporta la probabilità diintervento sull’attrezzatura di lavoro infunzionamento o sulla formazione delpersonale addetto. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattoredi rischio e le anomalie dell’andamentoinfortunistico e/o malattie professionali su unperiodo significativo (tre-cinque anni).

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MODELLO PROPOSTOMODELLO PROPOSTO

SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:SCALA DELLA PROBABILITA’ DEL DANNO:

Valore Livello Definizione dei criteri di giudizio 3 Alto Si sono registrati danni per la tipologia

considerata (incidenti, infortuni, malattieprofessionali). L’attività lavorativa richiede una particolareorganizzazione del lavoro perché presentainterferenze, sovrapposizioni, incompatibilità dioperazioni o altro. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattoredi rischio ed il peggioramento dell’andamentoinfortunistico e/o di malattie professionali su unperiodo significativo (tre-cinque anni). Sono state segnalate situazioni di rischiopotenziale per danni gravi.

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TABELLA DI VALUTAZIONETABELLA DI VALUTAZIONE

Lieve1

Modesto2

Grave3

Bassa1

RISCHIOTRASCURABILE

- 1 -

RISCHIOTOLLERABILE

- 2 -

RISCHIOMODERATO

- 3 -

Media2

RISCHIOTOLLERABILE

- 2 -

RISCHIOMODERATO

- 4 -

RISCHIOSOSTANZIALE

- 6 -

Alta3

RISCHIOMODERATO

- 3 -

RISCHIOSOSTANZIALE

- 6 -

RISCHIOINTOLLERABILE

- 9 -

Intensità del DannoIntensità del DannoP

roba

bilit

àP

roba

bilit

àR = P x DR = P x D

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PIANO DI CONTROLLO DEL RISCHIOPIANO DI CONTROLLO DEL RISCHIO

ALLA LUCE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO VA SVILUPPATO UN PIANO CHE DEFINISCA:ALLA LUCE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO VA SVILUPPATO UN PIANO CHE DEFINISCA:

• Se sono necessari interventi per ridurre un rischio o per assicurare che i sistemi di protezione presenti rimangano efficaci.

• Per ciascuna attività, gli interventi (tecnici e organizzativi) necessari, coerentemente correlati al livello di rischio valutato.

• Un elenco dettagliato di azioni da implementare, ordinabile per livello di priorità.

• Una base su cui determinare le modalità operative di esecuzione (WBS), le date di completamento di ciascun intervento e i responsabili di attuazione delle azioni stabilite.

• Se sono necessari interventi per ridurre un rischio o per assicurare che i sistemi di protezione presenti rimangano efficaci.

• Per ciascuna attività, gli interventi (tecnici e organizzativi) necessari, coerentemente correlati al livello di rischio valutato.

• Un elenco dettagliato di azioni da implementare, ordinabile per livello di priorità.

• Una base su cui determinare le modalità operative di esecuzione (WBS), le date di completamento di ciascun intervento e i responsabili di attuazione delle azioni stabilite.

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TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)

TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)

TRASCURABILE1

Non è richiesto nessun intervento e non vi è la necessitàdi conservare nessun tipo di documentazione

TOLLERABILE2

Non sono necessari ulteriori controlli. Può essere presain considerazione una soluzione con un miglior rapportocosti-benefici o un miglioramento che non richiedaaggravi economici addizionali.

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MODERATO

3-4

E’ necessario individuare e programmare miglioramenti perridurre il rischio, ma i costi della prevenzione dovrebberoessere attentamente valutati e limitati. Dovrebbero esserepresi in considerazione interventi di prevenzione e protezioneper ridurre il rischio entro un certo periodo di tempo definito.

Quando il rischio moderato è associato a delle conseguenzeche potrebbero essere estremamente dannose (Danno Alto),potrebbe essere necessaria un ulteriore indagine per stabilirepiù precisamente la probabilità che si verifichi il danno perdeterminare la necessità di misure di miglioramento.

TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)

TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)

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SOSTANZIALE6

Non si dovrebbe avviare l’attività lavorativa fino a che ilrischio non è stato ridotto. Devono essere utilizzate unnumero considerevole di risorse per ridurre il rischio.Dove il rischio riguarda attività in corso, devono esserepresi provvedimenti urgenti.

INTOLLERABILE9

Le attività lavorative non dovrebbero essere iniziate ocontinuate fino a che il rischio non è stato ridotto. Se nonè possibile ridurre il rischio anche con ingenti risorse,l’attività lavorativa deve essere vietata.

TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)

TABELLA DI AZIONI CORRETTIVE (BS 8800)