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Collegio dei Geometri di Bergamo - V corso di formazione per coordinatori della sicurezza D.Lgs. 494/96 e 528/99 03-05/05/2005 Sicurezza e opere provvisionali per: 1.Scavi e opere accessorie 2.Demolizioni 3.Opere di ristrutturazione, ripristino e manutenzione Relatore: ing. Elio Longhi 1

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03-05/05/2005

Sicurezza e opere provvisionali per:

1. Scavi e opere accessorie

2. Demolizioni

3. Opere di ristrutturazione, ripristino e manutenzione

Relatore: ing. Elio Longhi

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Normativa di riferimento:

D.P.R. 547/55 - norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

D.P.R. 164/56 - norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni:

D.P.R. 320/56 - norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in sotterraneo

D.Lgs. 277/91 - attuazione direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma della Legge 30/07/90 n. 212

D.Lgs. 475/92 e 10/97- attuazione di direttive CEE relative ai dispositivi di protezione individuale

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D.Lgs. 626/94 - attuazione di direttive CEE relative al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul posto di lavoro

D.Lgs. 242/96 - modifiche e integrazione al D.Lgs. 626/94

Legge 447/95 - legge quadro sull’inquinamento acustico

D.Lgs. 242/96 - modifiche e integrazione al D.Lgs. 626/94

D.Lgs. 494/96 – attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza da attuare nei cantieri temporanei o mobili

D.Lgs. 528/99 - modifiche e integrazione al D.Lgs. 494/96

D.P.R. 222/03 - regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

Testo unico sulla sicurezza (ultima approvazione Consiglio dei Ministri del 18/11/2004) - NON ANCORA VIGENTE

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a) Scavi di sbancamento e splateamento

b) Scavi per cunicoli e pozzi e relative armature

c) Opere accessorie per fondazioni, quali pali, paratie, sottomurazioni ecc.

PARTE PRIMA

SCAVI E OPERE ACCESSORIE

N.B. Occorre richiamare l’importanza del rumore nelle opere di escavazione e movimentazione terra (vedi normativa specifica): per 80<I<85: informativaper 85<I<90: informativa e visita medica biennaleper I>90: presidi individuali e visita medica annuale

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SCAVI DI SBANCAMENTO E SPLATEAMENTO

(con rif. Art. 4 capo II “Disposizioni generali” e Art. 12 capo III “Scavi e fondazioni”D.P.R. 164/56)

Occorre prestare massima attenzione alla tipologia del terreno oggetto di intervento:

a) Proprietà meccaniche (consistenza, attrito interno, coesione, ecc.)

b) Presenza di manufatti interrati (fondazioni, cavidotti, fognature, ordigni bellici, ecc.) e/o di edifici adiacenti

c) Condizioni meteoriche (gelo, periodo piovoso, ecc.) e igrometriche (presenza di rogge e corsi d’acqua in genere, acqua di falda affiorante, ecc.)

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Rapporto tra angoli e pendenze in relazione alle caratteristiche meccaniche del terreno

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Scavi di sbancamento: avvertenze e richiami legislativi

•Pendenza dello scavo in relazione alla tipologia del terreno: si possono prevedere interventi successivi gradonati, sia per scavo, sia per trasporto del materiale di risulta

•Per altezza di scavo >1.5 m, è vietato lo scavo manuale alla base

•E’ vietata la presenza di operai nel campo di azione dei mezzi meccanici

•Prevedere rampe di accesso ai mezzi con un franco min. di cm 70 per lato; in caso di un solo lato protetto, prevedere, nei tratti > 20 m, opportune nicchie o piazzole di rifugio

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•E’ fatto divieto agli operai di lavorare in corrispondenza dell’attacco della parete di scavo, se non consolidato.

•La zona superiore di pericolo, per una distanza dallo scavo corrispondente alle caratteristiche del terreno stesso, deve essere segnalata con elementi spostabili durante il lavoro e con nastri o parapetti fissi a scavi ultimati

•Percorsi, scale e gradini ricavati nel terreno devono essere protetti da parapetto per dislivelli > 2 m

•A macchine inattive, benne e lame devono essere abbassate a terra

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In presenza di acqua, di fenomeni di disgelo, di rischi di franamento o di scavi in adiacenza a edifici o strade, è necessario prevedere un’armatura provvisoria di sostegno (nei casi di maggior gravità e rischio) o eseguire opere di consolidamento o protezione (teli plastici o spruzzatura di cemento)

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POZZI, SCAVI E CUNICOLI

(con rif. art. 13 capo III “Scavi e fondazioni”D.P.R.

164/56)

Tutti gli scavi superiori a m. 1.50 devono essere protetti opportunamente, in relazione alla tipologia del terreno, tramite armature di sostegno di tipo ligneo o metallico; queste devono sporgere di almeno 30 cm dal bordo dello scavo.Nei cunicoli devono essere evitati, in particolare, i franamenti delle pareti e della volta, anche con l’impiego di armature progressive, come nello scavo a marciavanti

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Lo scavo a marciavanti avviene inserendo tavole corte e massicce, dai bordi smussati, in scavi brevi e progressivi, con tubolari di rinforzo e sostegno:nei cunicoli si realizza una trave reticolare di sostegno, magari vincolata a una trave posta sulla sommità;negli scavi più aperti si ricorre a sbadacchi metallici o lignei (puntelli, anche regolabili)Per scavi sopra i 3 m è previsto un impalcato protettivo per gli operai addetti allo scavo, per il passaggio della benna di asportazione del materiale di risulta

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In alternativa ad armature in pannelli lignei da eseguire in opera, si possono utilizzare armature prefabbricate in acciaio o legno, a larghezza regolabile.

Per l’accesso ai cunicoli occorre osservare tali avvertenze (rilevabili da altri capi della norma):

•scale a pioli per h>1.5-2 m sporgenti 1 m dallo scavo•scale di larghezza minima pari a 60 cm per soli addetti e 120 cm per trasporto manuale di materiali•parapetti per dislivelli > 2 m•gradini in materiale non friabile o con paletti e tavole robusti•percorso max di fuga pari a 15 m = distanza tra le scale pari a 30 m

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Nelle opere di sottomurazione occorre:•verificare lo stato delle costruzioni e delle strutture adiacenti e sovrastanti•puntellare eventualmente le murature preesistenti•rinforzare le aperture e i vuoti delle stesse•porre eventualmente strumenti e spie di verifica delle fessurazioni•procedere nell’intervento con scavi a campione e alternati, con armature e getti assai celeri•rimuovere le strutture provvisionali solo a opere consolidate.

Nell’infissione di pali devono essere evitate tutte quelle vibrazioni che possono pregiudicare la stabilità o la sicurezza delle strutture adiacenti o vicine.Resta inteso che valgono tutte le protezioni e le avvertenze relative al personale addetto alla macchina e alle operazioni sui pali

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Particolare attenzione va posta negli scavi in sotterraneo all’interno degli edifici esistenti, tramite “terne” di piccole dimensioni: prevedere scavi a sezione ristretta e a campione, senza interferire con le basi di appoggio delle fondazioni esistenti, se non con l’impiego di sottomurazioni.

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DEPOSITO DI MATERIALE IN PROSSIMITA’ DI SCAVI

(con rif. Art. 14 capo III D.P.R. 164/56)

E’ proibito accumulare materiali in prossimità dello scavo.Quando ciò diventa indispensabile, occorre provvedere a idonee puntellazioni

PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI

(con rif. Art. 15 capo III D.P.R. 164/56)

In presenza di gas tossici o asfissianti o in condizioni di irrespirabilità, gli addetti allo scavo devono essere muniti di bretelle e funi di sicurezza collegate con personale esterno allo scavo.Devono inoltre essre dotati di apparecchi respiratori o, in alternativa, di maschere antigas (solo con completa garanzia).Particolare attenzione deve essere posta a lavorazioni con fiamme in presenza di gas pericolosi.Ove possibile, deve essre sempre eseguita una bonifica della zona di scavo, tramite idonea ventilazione.

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PARTE SECONDA

DEMOLIZIONI:

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a)Demolizione parziale, per parti o blocchi di edificio

b) Demolizione totale dell’intero corpo di fabbrica

c) Demolizioni limitate e contenute per sistemazioni, ristrutturazioni e recuperi

N.B. Occorre richiamare l’importanza del rumore nelle opere di demolizione (vedi normativa specifica): per 80<I<85: informativaper 85<I<90: informativa e visita medica biennaleper I>90: presidi individuali e visita medica annuale

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La demolizione può avvenire:oCon sistema meccanizzato (pale, mezzi demolitori, ecc.) oCon esplosivooManualmente, con impiego di martelli demolitori e attrezzi da lavoro, con le relative opere provvisonali (da eseguire in tempi successivi e in modo coordinato)

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RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA

(con rif. art. 71 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

Prima di procedere alla demolizione, soprattutto se manuale e a blocchi, è indispensabile eseguire una verifica delle condizioni di stabilità e sicurezza della struttura; inoltre va verificata la presenza di canne, vuoti, solai con innesti deteriorati nei muri, murature a sacco ecc.

Talora le demolizioni di parti di edificio comportano gravi problemi per altre strutture portanti, con notevole aumento dei rischi di cedimenti improvvisi e di gravi lesioni.

Particolare attenzione va posta per la presenza di serbatoi interrati, magari ancora parzialmente riempiti, e per gli impianti elettrici e meccanici in condizioni di pericolo.

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Vanno perciò eseguite tutte quelle opere ritenute indispensabili per assicurare provvisoriamente la struttura: rinforzi di travi e solette e puntellamenti di finestre, di archi e volte lesionati, di cornicioni e gronde pericolanti ecc.

Vanno evitate vibrazioni anomale dovute a martelli demolitori, che possano interessare strutture pericolanti o stabili adiacenti

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ORDINE DELLE DEMOLIZIONI

(con rif. art. 72 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

Tutte le demolizioni devono procedere dall’alto verso il basso, eseguite in modo tale da non pregiudicare la stabilità della struttura portante e degli elementi di collegamento, senza interferire con i corpi di fabbrica adiacenti.

In caso di rischio occorre puntellare (vedi sopra)

La successione dei lavori è definita in un programma, firmato dall’imprenditore e dal D.L.: resta a disposizione delle autorità di controllo (inserimento nella relazione 494 e nel POS d’impresa).

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MISURE DI SICUREZZA

(con rif. art. 73 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

Tutte le demolizioni devono essere esguite con ponti indipendenti dalla struttura da abbattere.

E’ vietato far lavorare gli operai su muri in demolizione, purchè h < 2 m; per 2 m <h< 5 m obbligatorio l’uso della cintura di sicurezza

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CONVOGLIAMENTO DEL MATERIALE DI DEMOLIZIONE

(con rif. art. 74 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

Il materiale di risulta deve essre convogliato presso l’area di accumulo e trasporto tramite opportuni canali, la cui bocca inferiore < 2 m da terra.

I canali devono infilarsi l’uno nell’altro e devono essere rinforzati sugli innesti.

Attenzione per la caduta di persone!

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Per elementi massicci e ingombranti, occore provvedere all’abbassamento con mezzi idonei.Occorre impedire il sollevamento di polvere, bagnando le murature e il materiale di risulta(eventuale utilizzo di mascherine protettive).

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SBARRAMENTO DELLA ZONA DI DEMOLIZIONE

(con rif. art. 75 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

La zona interessata da demolizioni devono essere delimitate con sbarramenti, evitando sosta e transito.

L’accesso al materiale a terra per il carico e il trasporto deve essere consentito solo a scarico dall’alto ultimato.

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Esecuzione a trazione o a spintaSolo per muri isolati con h < 5 mEsecuzione graduale, senza strappi e senza pericoli di stabilitàAttenzione alla presenza di personaleScalzamento previa puntellazione, da rimuovere con cura e a distanzaUso di martinetti per h < 3 mEvitare cadute brusche, con scuotimento del terreno e vibrazioni dell’edificio

DEMOLIZIONE PER ROVESCIAMENTO

(con rif. art. 76 capo IX “Demolizioni” D.P.R. 164/56)

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TETTI Demolizione preliminare di comignoli e caminiPuntellare cornicione, prima di procedere alla rimozione della struttura del tettoTogliere le tegole a sezioni in modo equilibratoProcedere dal di sotto o disporre tavole di ripartizionePredisporre sottopalco per h> 2 mIn mancanza di piano portante, prevedere cintura di sicurezza con aggancio sicuro

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Avvertenze e modalità di buon intervento

SOLAIMai accumulare materiale di demolizioneAttenzione ai travetti lignei nascosti nelle muratureRimuovere le putrelle in acciaio senza forzare sui muri, tagliarle e calarle legateRimuovere il materiale di riempimento tra putrelle con l’impiego di tavoleCautela nella demolizione di muri sovrastanti (alterazione dei vincoli perimetrali)Demolire prima i solai sovrastantiNon demolire solai senza verifica dei muri di contrasto e della messa in sicurezza dei muri portanti

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VOLTE E ARCHIDa verificare in funzione della tipologiaNelle volte multiple procedere a puntellazioneNelle volte a folio procedere dal centro verso l’esternoSbadacchiare le spalleUtilizzare un impalcato sottostante di lavoroPuntellare sempre gli archi da demolire

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SCALE E BALCONIMai salire su gradini o monconi di pietra da demolireAttenzione alle mensole sporgenti o scaricate dal peso delle murature sovrastanti

MURI E STRUTTURE VERTICALIMai lasciare troppa distanza tra i setti da demolireAltezza massima libera del muro pari a circa 20 volte lo spessoreDemolizione per grandi massi (con mezzi meccanici, masse oscillanti, esplosivi, ecc.)Demolizione in piccoli blocchi (manuale, con martello demolitore o piccone)Per opere in c.a.: utilizzo di sega diamantata o disco abrasivoPer opere in acciaio: utilizzo di cannello

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PARTE TERZA

OPERE DI RISTRUTTURAZIONE, RIPRISTINO E MANUTENZIONE:

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a)Sistemazione facciate e opere accessorie

b) Interventi sulle coperture

c) Ripristini interni murari e impiantistici

N.B. Per tutte le opere non considerate precedentemente si rimanda ai capi IV, V e VI (ponteggi in legno, metallici fissi e mobili), VII (trasporto del materiale) e VIII (costruzioni edilizie) del D.P.R. 164/56

N.B. Occorre richiamare l’importanza del rumore nelle opere di demolizione (vedi normativa specifica): per 80<I<85: informativaper 85<I<90: informativa e visita medica biennaleper I>90: presidi individuali e visita medica annuale

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Problemi specifici connessi con le opere di manutenzione, ristrutturazione e ripristino:

•Possibile cattivo stato di conservazione dell’immobile•Presenza di impianti e macchinari spesso funzionanti•Presenza di persone estranee al cantiere (abitanti, pedoni di passaggio, lavoratori di aziende, ecc.)•Urgenza nello svolgimento delle opere per tempi ristretti e ben determinati

Opere di consolidamento staticoOpere di restauroOpere di ripristino funzionale e/o architettonicoOpere di manutenzione straordinariaOpere di manutenzione ordinaria

Prevedere accurato controllo dell’esistente.

Si possono distinguere varie modalità di intervento:

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a)Sistemazione facciate e opere accessorie

Particolare attenzione va posta a:

Delimitazione dell’area di interventoSabbiature di facciata, con danni per polveri e rischi per le macchine ad aria compressaApprovvigionamenti di materiale con elevazione al pianoPulizia ai piani e a terraInterferenze con condomini e inquilini

Si possono utilizzare:

Ponteggi idonei (con mantovane parasassi) e a norma

Elevatori esterni di servizio

Ponti mobili e trabattelli

Piattaforme mobili di tipo idraulico

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b) Interventi sulle coperture

Criteri fondamentali di sicurezza:

Accesso dall’esterno, per altezze limitate o con impiego di piattaforme meccanicheAccesso dall’interno per altezze elevateProtezione esterna con ponteggio a tutta altezza o con ponti a sbalzo fissati sul cornicione di grondaIn assenza di protezioni, obbligatorio l’uso di imbragatura, con funi di sicurezza da fissare con un tenditore omologato a un supporto sicuro (linea di vita o ancoraggi murati e verificati: non impiegare comignoli o camini !)Su strutture poco sicure predisporre tavole lignee di ripartizione e una rete sottostante di sicurezza

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In corrispondenza di lucernari o vetrate, controllarne sempre la solidità e porre tavole ripartitrici del carico Su vuoti e su aperture nelle solette superiori a 50 x 50 cm, prevedere parapetto con h> 100 cm: la sua rimozione è consentita solo per interventi momentanei ed è da ripristinare a lavoro ultimatoAttenzione a gas e sfiati nocivi o tossici provenienti da caminiNella rimozione di coperture in cemento-amianto, attenersi strettamente alla normativa vigente, sia in fase di asportazione, che di imballaggio, che di smaltimento (vedi)L’abbassamento delle macerie al piano di carico può avvenire con cestelli o con tramogge, in sicurezza per lavoratori e persone esterne al cantiere

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Per le opere murarie interne valgono tutte le avvertenze e i criteri relativi alla costruzione nuova; la limitatezza degli interventi o la necessità di ultimare i lavori in tempi rapidi non deve far venire meno i criteri fondamentali di sicurezza.

c) Ripristini interni murari e impiantistici

In particolare:

Per le demolizioni e l’abbassamento delle macerie al piano di carico: vale quanto detto nella parte secondaPer gli scavi interni e le sottomurazioni: vedi la parte primaPer gli interventi di costruzione di nuovi muri o di intonaci, pavimenti ecc: vedi la normativa generalePer gli ascensori, verificare sempre l’arresto della cabina e l’impedimento di utilizzo durante lo svolgersi dei lavoriPer gli altri impianti, controllare sempre che le macchine siano in arresto e non sotto tensione Per la protezione sui vuoti si rimanda al paragrafo precedente

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Per le opere interne di sicurezza, si richiama di porre attenzione all’impiego corretto di trabattelli e all’utilizzo dei cavalletti secondo le seguenti norme (art.51):Utilizzati per lavori interni con h max = 2 mNon montati su altri ponteggi o sovrapposti tra loroAppoggiati in piano su pavimento regolareCavalletti irrigiditi con tiranti e diagonaliLuce max = 3.6 m (su 2 cavalletti con assi da 30 x 5, su 3 cavalletti con assi di minor sezione), con sbalzi < 20 cm

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Per ponteggi e impalcature in legname: rif. Artt.16-29 D.P.R. 164/56 Per ponteggi metallici fissi: rif. Artt.30-38 D.P.R. 164/56Per ponteggi mobili: rif. Artt. 39-54 D.P.R. 164/56

Per il trasporto dei materiali: rif. Artt. 55-62 D.P.R. 164/56. In particolare per gli argani:Per argani di h > 5 m obbligatorio dispositivo di impedimento della libera discesa del caricoSollevamento di materiale ingombrante solo con cassoni metallici o benne: proibite piattaforme e imbragatureMontanti di supporto controventati e fissati alla struttura o ponteggioOperai addetti all’argano o al ricevimento del carico al piano: protetti da parapetto o con cintura di sicurezza