Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva...

100
Opere provvisionali izzato da: . Rag. MARCELLO SANTOPIETRO zionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956 D.P.R. n. 547/1955 D. Lgs. n. 235/2003 D. Lgs. n. 494/1996 Pi.M.U.S.

Transcript of Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva...

Page 1: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Opere provvisionali

Realizzato da:

Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETROFunzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta

D. Lgs. n. 626/1994

D.P.R. n. 164/1956

D.P.R. n. 547/1955

D. Lgs. n. 235/2003

D. Lgs. n. 494/1996

Pi.M.U.S.

Page 2: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

D. Lgs. n. 494 del 14 agosto 1996

Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.D. Lgs. N. 528 del 19 novembre 1999 - Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. N. 494/96, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili.

I DD. Lgs. 626.94 e 494/96, superando la logica della frammentarietà degli interventi a favore della prevenzione, hanno posto al centro del sistema prevenzionale il principio della

partecipazione e collaborazione

Lavoratore

tra il

Datore LavoroSoggetti

protagonisti della sicurezza e salute

nei luoghi di lavoro.

L’informazione del rischio da lavoro, le cause e modalità di accadimento degli infortuni e delle malattie professionali rilevate statisticamente,

costituisce la base di preparazione della “ cultura della prevenzione “.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 3: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

La Direttiva cantieri

La "Direttiva Cantieri" - 92/57/CEE - è la normativa europea che riguarda la tutela

della salute e della sicurezza dei lavoratori nei "Cantieri temporanei e mobili" ed è

stata recepita dallo Stato italiano con il D.Lgs. 494/96 e modificata successivamente

con il D.Lgs. 528/99 entrato in vigore il 18 aprile 2000.

E' una norma che ha l’obiettivo di organizzare le attività del cantiere, per ridurre i rischi di infortuni sul lavoro, considerando che la sicurezza si possa progettare a monte, prevedendo i rischi presenti e le relative misure di prevenzione da applicarsi in quel determinato cantiere.

La direttiva si applica a tutti quei lavori edili e di genio civile che comportino un "cantiere temporaneo e mobile".

www.marcellosantopietro.135.it << >><<<

Page 4: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Cantiere temporaneo o mobile

Art. 2 - Cantiere temporaneo o mobile è qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di genio civile:

Sono inoltre lavori edili o di genio civile gli scavi, il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati, la ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento, la riparazione, lo smantellamento, il consolidamento, il ripristino e il montaggio di impianti di cui al D.Lgs. 626/94

I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 5: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… cantiere temporaneo o mobile

Per cantiere temporaneo o mobile si intende qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di genio civile e/o i lavori che comportano "rischi rilevanti".

Si definiscono lavori edili i lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro.

Si definiscono lavori di genio civile gli scavi, il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati, la strutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento, la riparazione lo smantellamento, il consolidamento, il ripristino, il montaggio e smontaggio di impianti.

Si definiscono lavori comportanti "rischi rilevanti" le attività in cui ci sia una grave possibilità di seppellimento (scavi), caduta dall’alto (lavori eseguiti in elevazione), esposizione a sostanze chimiche o biologiche, lavori in prossimità di linee elettriche in tensione, lavori in cassoni ad aria compressa ecc.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 6: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Lavoratoreautonomo

Responsabiledei lavoriCommittente

Il Datoredi lavoro

Accanto alle nuove figure introdotte dal D. Lgs. 494.96, rimangono presenti le altre già riconosciute dal precedente ordinamento quale il Datore di Lavoro delle Imprese appaltanti, cui competono responsabilità civili e penali in materia di sicurezza, infatti dal momento in cui svolge un’attività produttiva deve porsi ilproblema delle misure necessarie per garantire la sicurezza nell’azienda, creando le strutture a tal fine necessarie (art. 2087 c.c. e d.lgs. 626.94, art. 3 - misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori).

Coordinatoreper la progettazioneCoordinatore

per l’esecuzione dei lavori

Figure coinvolte

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 7: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Soggetti incaricati della sicurezza

cantiere

Qualunque luogo in cui si effettuanolavori edili o di genio civile

Committente

Responsabile lavori

Soggetto per conto delquale l’intera opera vienerealizzata indipendentemente daeventuali frazionamentonella sua realizzazioni

Soggetto incaricato dalCommittente per laPROGETTAZIONE o l’ESECUZIONE o il CONTROLLO

Dell’esecuzione dell’opera

CoordinatoreDesignato dal Committente o

dal Responsabile dei lavori

Soggetto incaricato dalCommittente per laPROGETTAZIONE o l’ESECUZIONE o il CONTROLLOdell’esecuzione dell’opera

Lavoratore autonomo - Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell’opera senza vincolodella subordinazione

PROGETTAZIONE di

ESECUZIONE di

• Piano di sicurezza/coordinamento• Piano generale sicurezza• Fascicolo

• Applicazione piano• Adeguamento piano/fascicolo• Coordinamento/cooperazione• Informazione• Consultazione/partecipazione RSL• Sospensione lavori per inadempienza, per pericolo grave ed imminente

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 8: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Committente

Il committente è il soggetto per conto del quale vengono realizzati lavori edili o di ingegneria civile: si tratta in generale di lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, il rinnovamento di opere fisse, permanenti o temporanee.

Per interventi privati in genere il Committente è lo stesso proprietario, in caso invece di lavori condominiali in genere è l'amministratore di condominio, in caso di aziende invece sarà il titolare della azienda o il legale rappresentante.

In caso il Committente volesse delegare altra persona agli obblighi e responsabilità di legge, potrà farlo avvalendosi di una delega ad un Responsabile dei Lavori.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 9: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… committente

Il D. lgs, n°494/96 e 528/99 di modifica ed integrazione al medesimo, hanno posto particolare attenzione al momento precedente della realizzazione dell'opera, quello della progettazione, attribuendo la responsabilità all'autore dell'opera ed affidandone con la pianificazione dei lavori anche quella delle misure di prevenzione.

La responsabilità è diventata quindi campo obbligato, non solo per i datori di lavoro delle imprese, ma anche per i committenti ed i loro mandatari: responsabili dei lavori, coordinatori ...

Così come già nell'art. 7 del D. Lgs. 626 che delinea i compiti del datore di lavoro committente e dei datori di lavoro delle ditte appaltatrici, o a lavoratori autonomi incaricati dei lavori, il D.L. 528/99 obbliga il Committente dell'opera edilizia a:

Verifica dei requisiti tecnico-professionali

Informazioni da fornire alla ditta appaltatrice

Cooperazione fra datori di lavoro, appaltatori e committenti.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 10: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… committente

Inoltre gli articoli 3, 6, 9 del D. Lgsl. 528/99 definiscono i compiti del committente già dalla fase di progettazione, che deve fornire gli strumenti necessari per la pianificazione dell'opera in sicurezza e le forme di coordinamento:Nomina il coordinatore per la progettazione dell'opera e per l'esecuzione dell'operaVerifica degli adempimenti dei coordinatori (POS e PSC)Notifica preliminareTrasmissione del piano di sicurezza e di coordinamento alle imprese Provvedimenti per situazioni a rischio Verifica dei requisiti tecnico-professionali

Il committente può esimersi da questi compiti se nomina il Responsabile dei lavori, figura incaricata per la progettazione, esecuzione e controllo dell'esecuzione dellaopera, quindi nomina i coordinatori: il Coordinatore in fase di progettazione che predispone il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) e il Coordinatore in fase di esecuzione che ne garantisce l'applicazione e l'adeguamento.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 11: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Responsabile dei lavori Art. 2 - c

Persona incaricata dal Committente che assume la gestione di tutti gli aspetti

tecnico-amministrativi in tema di sicurezza (progettazione o esecuzione o

controllo dell’esecuzione dell’opera), con relative obbligazioni e responsabilità.

Non si tratta di una delega da parte del Committente, al quale fanno capo responsabilità “ per culpa in eligendo “ (art. 3 - 6 - 11 - 13), ma di una scelta di “ figura professionalmente “ più competente che lo sostituisca nell’adempimento degli obblighi.

Negli appalti pubblici la predetta figura innovativa richiama quella del “ direttore dei lavori “, addetto al controllo tecnico-amministrativo e la verifica dell’opera secondo capitolato e progetto, denominato ai sensi dell’art. 7 della legge n. 109 dell’11.2.94 “ responsabile unico del procedimento “.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 12: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Committente (o Responsabile dei lavori) : obblighi principali

Prevedere sempre la durata dei lavori, cosa che può risolversi nel determinare l'impresa che eseguirà i lavori o il tecnico incaricato della progettazione.

Inviare la notifica preliminare quando l'entità dei lavori supera i 200 uomini-giorno

Inviare la notifica preliminare e nominare anche i coordinatori per la sicurezza, quando inizialmente o per varianti intervenute in corso d'opera si prevede la presenza anche non contemporanea di più imprese e si verifica una delle seguenti condizioni: l'entità dei lavori supera i 200 uomini-giorno

Non si applica invece se l'impresa che opera nel cantiere è una sola, in questo caso sarà l'impresa, purché sia adeguatamente applicato quanto previsto all'art. 7 D.Lgs.626/94 e successive modifiche, ad avere la responsabilità diretta della sicurezza del cantiere, e non per indicazione normativa del 494/96, ma del 626/94, in quanto gli operai che lavorano nello specifico cantiere hanno un solo datore di lavoro; di conseguenza la sicurezza degli stessi deve essere rintracciata nel Documento di Valutazione di Rischi (DVR), che potrà avere un'appendice particolare per il cantiere in cui si interviene, cioè un Piano Operativo di Sicurezza (POS) allegato.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 13: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Durata dei lavori e “Uomini – giorno”

Per uomini/giorno si intende il numero medio dei lavoratori che quotidianamente è impiegato nel cantiere, per tutta la durata dei lavori e indipendentemente dalla continuità temporale con cui questi si svolgono.

Si assume come unità di misura il numero medio di uomini impiegati per giorno lavorativo(u/g).

10 uomini x 10 giorni = 100 U/G;

5 uomini x 20 giorni = 100 U/G;

(1 uomo x 90 giorni) + (10 uomini x 1 giorno) = 100 U/G.

Per poter parlare di cantiere temporaneo e mobile, oltre alle tipologie di lavoro elencate, occorre che siano soddisfatte alcune condizioni riguardanti l’impiego di mano d’opera per un determinato periodo.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 14: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Obblighi del committente responsabile lavori

• Committente• Responsabile lavori

Nomina coordinatoriObbligo notifica

Requisiti articolo 10

Progettazioneesecutiva

Esecuzione lavori

Coordinatore

Incarico

contestuale

CANTIEREsoglie obbligo

Presenzacontemporanea

Entitàpresunta

Rischiparticolari

Pianogenerale

Più imprese anchenon contemporanee

100 u/g

500 u/g

30 gg

20 u

300 u/g

AllegatoII

h>2 m

h>1,5 m

30.000 u/g

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 15: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Coordinatore per la progettazione Art. 2 - e

Il Coordinatore per la Progettazione è designato dal committente o dal responsabile dei lavori contestualmente all'affidamento dell'incarico di progettazione esecutiva dell'opera, nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea:

Con entità presunta di almeno 200 uomini-giorno

I cui lavori comportano i rischi particolari elencati nell'Allegato II del D.L. 528/99. Il Coordinatore per la Progettazione durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte.

redige il piano di sicurezza e di coordinamento

predispone il fascicolo tecnico dell'opera

Anche il committente o il responsabile dei lavori, se in possesso dei requisiti necessari, possono svolgere le funzioni di coordinatore per la progettazione e sostituirlo in ogni momento.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 16: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Coordinatore per l’esecuzione dei lavori Art. 2 - f

Con entità presunta di almeno 200 uomini-giorno

i cui lavori comportano i rischi particolari elencati nell'Allegato II del D.L. 528/99.

E’ designato dal committente o dal responsabile dei lavori prima dell'affidamento dei lavori, nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea:

provvede a:

verificare l'applicazione del piano di sicurezza e di coordinamento da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi

verificare il Piano Operativo di Sicurezza (POS) complementare del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) con eventuali proposte di modifica da parte delle imprese appaltatrici segue

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 17: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Coordinatore per l’esecuzione dei lavori Art. 2 - f

provvede a:

organizzare la cooperazione, il coordinamento e l'informazione reciproca tra datori di lavoro e lavoratori autonomi

segnalare al committente o al responsabile dei lavori le inosservanze alle disposizioni di sicurezza, proponendo la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto

eventuale comunicazione dell'inadempienza ad ASL e Direzione Provinciale del Lavoro in caso di mancato intervento di committente/responsabile dei lavori

sospendere i lavori in caso di pericolo grave ed imminente, fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 18: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

La notifica preliminare

E' un documento che il committente deve trasmettere ad ASL competente e a Direzione Provinciale del lavoro prima dell'inizio dei lavori per consentire all'organo di vigilanza di pianificare le proprie attività di controllo.

Il documento contiene tutti i dati relativi all'identificazione del cantiere e delle figure a tutela dei lavoratori.

L'adempimento è obbligatorio nei casi seguenti:

entità non inferiore a 200 uomini-giorno anche se in presenza di un'impresa

cantiere con rischi particolari e vi operano più imprese anche se non contemporaneamente I contenuti sono definiti nell'Allegato III del D. Lgs. 494/96

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 19: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… Notifica preliminare

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 20: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Lavoratore autonomo Art. 7

E' il soggetto che concorre con la propria attività professionale alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione.

E' obbligato ad utilizzare le attrezzature di lavoro secondo le disposizioni sulla sicurezza, ad usare i dispositivi di protezione individuale e ad adeguarsi alle indicazioni fornite in tema di sicurezza dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori e/o dal responsabile dell'impresa appaltatrice, qualora lavori in subappalto.

I lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri e sono in condizioni di rischio sono tenuti ai seguenti obblighi:

si devono adeguare alle disposizioni di sicurezza fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori

sono soggetti come i lavoratori subordinati, alle disposizioni relative all'uso delle attrezzature di lavoro ed all'uso dei dispositivi di protezione individuale.

Il committente o il responsabile dei lavori deve verificare l'idoneità tecnico-professionale dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare, anche attraverso l'iscrizione alla CCIAA

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 21: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Valutazione dei rischi

raffronto dati di probabilità evento lesivo per la scelta di adeguate misure di sicurezza preventiva.

Il punto di partenza per la valutazione è rivolto al rispetto delle “ misure generali di tutela “ dettati dall’art. 3 del D.Lgs. n. 626/94 che si concretizza nel cercare soluzioni sempre migliorative nel campo prevenzionale: nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o preparati impiegati, sistemazione dei posti di lavoro, organizzazione.

Nel redigere il piano di sicurezza si dovrà fare riferimento alle seguenti definizioni:

pericoloinsieme di probabilità e di gravità di possibili eventi che possono causare danni lesivi;

situazione pericolosa

valutazione globale dei rischi

circostanze in cui il lavoratore viene esposto ad un pericolo;

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 22: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Rischi particolari allegato II

1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a m. 1,5 o di caduta dall’alto da altezza superiore a m. 2,0, se particolarmente aggravati dalla natura dell’attività o dai procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera;2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un’esigenza legale di sorveglianza sanitaria;3. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti;4. Lavori in prossimità di linee elettriche aeree e conduttori nudi di tensione;5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento;6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie;7. Lavori subacquei con respiratori;8. Lavori in cassoni ad aria compressa;9. Lavori comportanti l’impiego di esplosivi;10. Lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati pesanti.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 23: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Piano di sicurezza e coordinamento - PSC

La Direttiva Cantieri ha introdotto, nei processi edilizi che rientrano nella medesima, due importanti strumenti operativi di pianificazione della sicurezza che il Committente già in fase di progettazione dell'opera ed in ogni caso prima delle richieste di offerte deve far redigere dal Coordinatore alla Progettazione :

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento

(PSC)

Il Fascicolo tecnico dell'opera

Art. 12

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 24: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… Piano di sicurezza e coordinamento Art. 12

Il Piano va redatto per i cantieri in cui è prevista la presenza, anche non contemporanea, di più imprese se:

L'entità presunta del cantiere è pari o superiore a 200 uomini-giorno

I lavori comportano rischi particolari rientranti nell'Allegato II del D.L. 528/99

segue

rapporto

uomini

giorni

Pari osuperiorea 200

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 25: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Piano di sicurezza e coordinamento Art. 12

è lo strumento operativo sul quale viene impostata la cooperazione ed il coordinamento, con la sequenza temporale delle fasi di lavoro, l'utilizzazione degli impianti comuni, mezzi logistici, e di protezione collettiva.

Il committente trasmette il PSC alle imprese invitate a presentare le offerte e l'impresa aggiudicataria lo deve trasmettere alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi.

Il coordinatore per l'esecuzione ha il compito di verificarne l'applicazione da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi, di mettere in atto opportune azioni di coordinamento.

A loro volta ciascuna impresa esecutrice deve trasmettere il proprio POS al coordinatore che ne valuta la congruità con il PSC. Oltre agli atti formali è opportuno che siano previste riunioni con tutte le imprese in ogni fase di lavoro nuova e che siano formalizzate le procedure di coordinamento. In sostanza il PSC deve essere costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle fasi critiche del processo di costruzione

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 26: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… piano di sicurezza e coordinamento

Il piano dovrà analizzare in particolare, in relazione alla tipologia del cantiere interessato, i seguenti elementi:

Misure relative all'impatto ambientale del cantiere;

Apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva necessari, in relazione alla specificità dell'opera ed alla sua localizzazione;

Misure di prevenzione dei rischi derivanti dalla presenza simultanea e successiva di più imprese e/o lavoratori autonomi;

Prescrizioni operative specifiche, correlate alla complessità dell'opera ed alle eventuali fasi critiche;

Gestione del rapporto temporale tra le varie fasi di lavoro;

Disciplina dell'utilizzo comune di infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva da parte di vari soggetti;

Modalità di cooperazione e coordinamento delle attività e reciproca informazione tra le varie imprese e/o lavoratori autonomi.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 27: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Il fascicolo tecnico dell’opera

viene elaborato dal Coordinatore per la progettazione contestualmente alla redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento principalmente per due scopi:

identificare e descrivere i rischi che, ad opera conclusa, si presenteranno nelle eventuali successive manutenzioni

raccogliere tutta la documentazione tecnica riguardante l'opera stessa al fine di costituire il "dossier" dell'opera

Per le opere di piccola entità può essere sufficiente raccogliere la documentazione sulla struttura (calcoli statici, nominativi di progettisti, costruttori, ecc.) sugli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento, gas, ecc.), sull'area in cui è presente il sito, sulle eventuali opere destinate ad essere utilizzate dai manutentori per la loro sicurezza.

Il fascicolo viene definito compiutamente nella fase di pianificazione ed eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell'evoluzione del cantiere, mentre dopo la consegna dell'opera è aggiornato dal committente.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 28: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Piano operativo di sicurezza - POS

è un documento, redatto dal datore di lavoro, in cui devono essere riportate le informazioni relative a quello specifico cantiere e valutati i rischi a cui sono sottoposti gli addetti dell'impresa.

Il POS non deve quindi costituire unicamente un adempimento amministrativo, in mancanza del quale la ditta operatrice viene sanzionata, ma soprattutto un documento essenziale ed indispensabile al fine di prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi ed in grado di fornire una serie di elementi indicativi di comportamento e indirizzo sulla sicurezza.

Il POS, contrariamente al piano di sicurezza e coordinamento, che in alcuni casi non è obbligatorio redigere, deve essere sempre redatto da tutte le imprese che entrano in un cantiere temporaneo o mobile per svolgere il proprio lavoro. Quindi il POS deve essere sempre presente in cantiere. Si parla di piano operativo (POS) in presenza del piano di sicurezza e coordinamento (PSC) di cui è un'integrazione; quando non c'è il Piano di Sicurezza e Coordinamento il Piano Operativo viene definito Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS).

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 29: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… piano operativo di sicurezza

Tutte le ditte che abbiano lavoratori dipendenti sono tenute alla redazione del POS

• Imprese edili in genere • Impiantisti • Lattonieri • Fabbri • Falegnami • Vetrai • Imbianchini e tinteggiatori • Giardinieri Il predetto piano descrive, nel rispetto dei DD. Lgs.

n. 277/91- n. 626/94 e n. 494/96, l’analisi e relativa valutazione dei rischi in funzione dell’opera che si andrà a realizzare e la stima dei costi interessati per la sicurezza.

Nel relativo programma dei lavori saranno regolamentate: “ interferenze “ e “ incompatibilità “, utilizzo di attrezzature, D.P.I., approvvigionamenti di materie prime dall’esterno e servizi comuni.

Il Coordinatore per l’esecuzione valuterà la congruenza del POS, potrà chiedere eventuali adeguamenti, coordinare i vari piani dell’imprese che operano in cantiere per fasi di lavoro, stabilirà riunioni con l’imprese, accederà al cantiere per verificare il rispetto del piano stesso, parte integrante del contratto di appalto.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 30: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Fascicolo della sicurezzaDocumento: U.E. 260 del 26 maggio 1993

Il Coordinatore designato dal Committente, nella fase di allestimento del cantiere è tenuto ad approntare un fascicolo in cui vanno registrate le caratteristiche dell’opera e gli elementi utili in materia di sicurezza e di igiene in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi.

Nel corso dell’esistenza dell’opera il committente o proprietario annoterà tutte le modifiche che interverranno nel capitolo C - dotazione.

Il fascicolo comprende due capitoli:

Parte A - Manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera - si elencano sia i pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso dei lavori successivi sia i dispositivi e/o i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.

Parte B - Equipaggiamenti in dotazione all’opera - compare un riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 31: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Requisiti tecnico-professionali

Capacità organizzative struttura aziendale con figure previste (SPP, RSL, MC, DDL, DIR. PREP, deleghe), capacità di elaborare il Piano Operativo per la sicurezza e capacità di applicare e far applicare il piano di sicurezza e coordinamento);

Forza lavoronumero di lavoratori dipendenti, formazione ed addestramento e addetti alle emergenze e al pronto soccorso, idoneità sanitaria e corsi specifici in caso di lavori con amianto.In caso di appalti pubblici per esempio l'impresa deve garantire la presenza di una forza lavoro in relazione almeno all'effettuazione del 70% dei lavori della categoria prevalente (Legge quadro in materia di lavori pubblici L. 109/94).

Attrezzaturepossesso e proprietà, effettuazione delle verifiche obbligatorie (rif. D. Lgsl. 359/99), documento di valutazione dei rischi

Affidabilità anti-infortunistical'insieme dei requisiti rispetto alle capacità organizzative, forza lavoro, attrezzature.

Art. 3 c.8

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 32: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… requisiti tecnico-professionali

Art. 3 c. 8 D. Lgs. 494.96

Tecnica Professionale

Disponibilitàdi mezzi e attrezzature previsti per l’esecuzione dei lavori

Disponibilitàdi mezzi e attrezzatureantinfortunistiche idonee alla tipologia dei lavori da eseguire

Disponibilitàdei “Dispositivi di protezioneindividuali” idonei e specifici

Iscrizione CCIAApos.ne Inps, Inail e Cassa ediledich.ne relativa al contratto

Requisiti richiesti daLegislazioni speciali l. 46.90, ecc.

Numero dei lavoratorinecessari per l’esecuzione dei lavori

Formazione professionaledei Lavoratori impegnati

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 33: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Coordinamento – Consultazione RLS Lavoratori

• Consultazione• Coordinamento

Piano sicurezza coordinamento

Piano generale sicurezza

Piani

Modifiche piani

Piani generali di sicurezza

Modalità operative

Disposizioni coordinamento

Consultazione preventiva R.L.S.

Proposte modifiche piani

R.S.L. consultati preventivamente

Coordinatore esecuzione sicurezza

Verifica attuazione accordiparti sociali

Assicura il coordinamento

Coordina per ilMiglioramento sicurezza

Richiesta chiarimenti sui contenuti

A

B

C

D

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 34: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pianificazione

L’analisi di valutazione dei rischi riferiti alle varie fasi occorrenti per la realizzazione dell’opera, la stessa temporizzazione dell’impegno uomini-giorni per ogni fase operativa, l’eventuale presenza in cantiere di più imprese, lavoratori dipendenti o autonomi, interferenze e sovrapposizioni, utilizzo di mezzi comuni deve essere disciplinata per evitare che situazioni di pericolo possano essere trascurate rispetto ai tempi di esecuzione dei lavori.

L’utilizzo di diagrammi temporali riferiti alle singole imprese potrà essere uno strumento per raggiungere l’obiettivo della prevenzione con i dovuti aggiustamenti ove si rendano necessari.

La pianificazione anche per verificare la congruenza tra il piano operativo di sicurezza e il piano di sicurezza e coordinamento.

Il diagramma di Gantt è uno strumento che serve per pianificare i tempi di realizzazione di un progetto, dell'attività lavorativa quotidiana, di un anno di lavoro, ecc., e per verificare in itinere il rispetto degli stessi. Nel diagramma di Gantt le diverse attività vengono, dunque, ordinate secondo una precisa progressione temporale.

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 35: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pianificazione

(esempio)

02468

10

050100150200250300

Settimane Unità lavoro Uomini-giorni

Settimane Unità lavoro Uomini-giorniProgettazione cant. 1 1 5Preparazione cant. 1 4 20Scavi 2 4 40Fondazioni 3 4 60Struttura-ferro 3 4 60Elevazione c.a. 5 5 125Solai 6 5 150Copertura 1 5 25Ponteggi 1 3 15Tompagnature 6 6 180Finiture 8 6 240Infissi 2 4 40Impianti-servizi 3 4 60Rimozione cant. 1 2 10

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 36: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Guida agli obblighi del committente o del responsabile dei lavori

Obblighi

Tipologia di opera

Cantieri con presenza di più imprese anche se non contemporanea.Entità presunta del cantiere:maggiore o uguale a 200uomini-giorno

Cantieri con presenzadi più imprese anche senon contemporaneaOpere con rischiparticolari

Cantieri con un’unicaimpresaEntità presunta del cantiere:maggiore o uguale a 200uomini-giorno

Cantieri che solo in corsod’opera richiedono piùimprese anche se non contemporanea / di entitàmaggiore o uguale a 200uomini-giorno

Cantieri che solo in corsod’opera richiedono piùimprese anche se non contemporanea / e conrischi particolari (all. II)

Altri cantieri rientrantinell’ambito di applicazionedel decreto “ cantieri “

Trasmetterenotifica

preliminareprima dell’inizio

dei lavori

Richiedereidoneità tecnico

professionale, regolaritàcontributiva, indicazione

dei contratti collettiviapplicati, ecc.

Nominareil coordinatore

per la progettazione

Nominareil coordinatore

perl’esecuzione

Comunicarealle imprese i nominativi

dei coordinatoriSpedire

copia dei piani disicurezza

Art. 3D.Lgs. n. 626/94

Art. 7D.Lgs. N. 626/94solo per lavori

eseguiti all’internodell’azienda

www.marcellosantopietro.135.it >><<<<<

Page 37: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Guida ai documenti richiesti in funzione della tipologia delle opere

Documenti

Tipologiadi cantiere

Cantieri con presenzadi più imprese anche se

non contemporaneaEntità presunta del cantiere:

maggiore o uguale a 200uomini-giorno

Cantieri con presenzadi più imprese anche se non

contemporaneaOpere con rischi

particolari (all. II)

Cantiericon un’unica impresa

Entità presunta delcantiere

maggiore o uguale a 200uomini-giorno

Cantieri che solo in corsod’opera richiedono più

impreseanche se non contemporanea edi entità maggiore o uguale a

200 uomini-giorno

Cantieri che solo in corsod’opera richiedono piùimprese anche se noncontemporanea e con

rischi particolari (all. II)

Altri cantieririentranti nell’ambito di

applicazioni deldecreto “ cantieri “

NotificaPiano di

sicurezza ecoordinamento

Pianooperativo

disicurezza

Piano disicurezza sostitutivo

solo per lavori pubblici

Fascicolocon le

caratteristichedell’opera

www.marcellosantopietro.135.it <<<<<

Page 38: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Opere provvisionali

D.P.R. n. 547/1955

Prevenzione - Sicurezza per TUTTI i settori

D.P.R. n. 164/1956

Prevenzione - Sicurezza settore COSTRUZIONI

D.Lgs. n. 626/1994

D.Lgs. n. 494/1996

Miglioramento continuo “ riduzione rischi “

D. Lgs. n. 235/03

www.marcellosantopietro.135.it<<< >>

Page 39: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Il D. Lgs. 8/7/2003 n. 235 

Nello stesso decreto sono fissate delle prescrizioni di sicurezza relative alle scale a pioli, all'impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi  ed all‘impiego di ponteggi.

Per i “ ponteggi “ è previsto un piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.)in relazione alla complessità del ponteggio scelto ed inoltre che gli stessi siano montati e smontati ad opera di lavoratori  che abbiano ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste.

rispetto ad un piano stabile.

integra il Titolo III D. Lgs. n. 626/94 (uso delle attrezzature di lavoro) con l'aggiunta degli articolo 36 bis, 36 ter, 36 quater e 36 quinquies fissa dei requisiti minimi che devono essere rispettati per l'uso di attrezzature per lavori in quota definiti come tali quei lavori che espongono i lavoratori al

rischio di caduta da una quota posta ad una altezza superiore a 2 metri

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 40: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

La valutazione del problema della caduta dall’alto

Obiettivi

Analizzare il problema infortunistico e dall’analisi dei dati definire le cause del fenomeno, verificando la possibilità di proporre soluzioni migliorative attraverso la definizione di Linee Guida comportamentali ad uso dei diversi utenti

Stato dei lavori

Abbiamo eseguito : • Analisi infortunistico del problema• Analisi delle imprese che operano nel settore• Analisi degli strumenti di sicurezza a disposizione• Analisi dei prodotti proposti

nel montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati

D.Lgs 494/96 - Art. 4. Obblighi del coordinatore per la progettazione1. Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 12, comma 1; b) predispone un fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento U.E. 26/05/93. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 31, lettera a), della legge 5 agosto 1978, n. 457.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 41: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Opere Provvisionali

Queste opere hanno una durata limitata da un punto di vista temporale e pertanto devono essere rimosse non appena è cessata la necessità per la quale cui sono state erette.

Le opere provvisionali rappresentano un aspetto fondamentale nella redazione dei "piani di sicurezza" previsti negli artt. 4, 12 e 13 del D. Lgs. n. 494 del 1996.

La loro limitata durata temporale non deve far sottovalutare il problema progettuale, di messa in opera e conservativo che in alcuni casi diventa importante per la corretta progettazione ed esecuzione dell'opera stessa.

sono tutte quelle opere che forniscono ausilio alla realizzazione dei lavori civili.

si distinguono in: opere di servizio

opere di sicurezza opere di sostegno

1

23 rovvisionali

Opere

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 42: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

…opere provvisionali

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 43: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Tipologie di opere provvisionali per lavori in quota

• Ponti su ruote (trabattelli)• Ponti su cavalletti• Puntelli e strutture di puntellazione• Scale a mano• Altre attrezzature: reti, pali di sicurezza

Tra le differenti opere provvisionali lo studio dei ponteggi riveste sicuramente un ruolo primario perché essi sono presenti nella quasi totalità dei cantieri edili, e sovente raggiungono dimensioni notevoli.

• Ponteggi in legname• Ponteggi metallici a tubi e giunti• Ponteggi metallici a telai prefabbricati• Ponti a sbalzo e mensole metalliche• Andatoie e passerelle• Ponteggi e piattaforme meccanizzate

Quelli in legno non vengono quasi più usati, mentre i ponteggi in acciaio sono estremamente diffusi, sul mercato si trovano disponibili due diverse tipologie: a tubi e giunti; a telai prefabbricati del tipo chiuso, a portale, ad acca.

I ponteggi possono essere in legno o in acciaio.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 44: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Il ponteggioè una struttura reticolare provvista solitamente di impalcati.

Consiste in una serie di diversi elementi costitutivi da collegare fra loro al fine di ottenere una struttura rigida, in grado di crescere non solo in senso verticale ma anche orizzontalmente, adattandosi con grande facilità e modularmente alle caratteristiche geometriche e dimensionali dell'edificio da erigere.

I ponteggi vengono solitamente realizzati per la costruzione o ristrutturazione di edifici.

In questo caso vengono considerati dispositivi di protezione collettiva

contro le cadute dall’alto.

Scale biodirezionali Scale monodirezionaliRistrutturazione copertura

con rete di protezione

Gli impalcati possono essere costituiti da tavole di legno o di acciaio indipendentemente dal materiale con cui è costruita la struttura portante.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 45: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 46: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggi in legname

Si realizzavano facendo uso di elementi lignei più o meno lavorati (tronchi, tavole, assi) messi in opera e collegati fra loro mediante fasce, corde, chiodi in vari materiali

Per i ponteggi in legno non esistono particolari restrizioni di messa in opera o controlli strutturali, salvo quelli imposti dalla buona tecnica, dalla tradizione costruttiva e dai dettami della norma legislativa (artt. 7, 16-29 del D.P.R. n. 164 del 1956).

I ponteggi in legno non vengono quasi più usati

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 47: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio a tubi e giunti

Il ponteggio a tubo-giunto di contro richiede mano d’opera altamente specializzata e tempi di lavorazione mediamente più lunghi.

Giunto semplice Giunto ortogonale Giunto girevole Chiave avvitamentogiunti

basetta

Consente di collegare due tubi in qualsiasi posizione e a distanze non prefissate,

rende possibile l'adeguamento della struttura provvisionale ad ogni tipo di facciata

o manufatto, consentendo di fatto la realizzazione

delle forme più particolari ed irregolari.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 48: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

il tubo: è un elemento metallico in acciaio di sezione circolare con diametroesterno di 4,8 cm e spessore di 3,5 mm;

Ponteggio a tubi collegati con giunti di serraggio

gli accessori : si tratta di spinotti di collegamento tra i tubi, basette di appoggio e altre tipologie di giunti studiati per soddisfare diverse combinazioni.

E’ costituito essenzialmente da tre elementi:

il giunto: è un elemento di acciaio costituito da due manicotti posti secondo due assi ortogonali che permettono l’assemblaggio dei tubi. I manicotti sono orientabili per permettere unioni con angolazioni diverse;

Il serraggio con chiave dinamometrica, effettuato secondo le prescrizioni dell'autorizzazione, è un utile controllo di sicurezza.

Le caratteristiche di resistenza dei giunti non devono essere minori di quelle delle aste che collegano.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 49: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio a telai prefabbricati

I tempi di montaggio mediamente più corti e mano

d’opera poco specializzata rendono questo sistema

molto appetibile; tuttavia si deve considerare la scarsa

versatilità del prodotto dovuto a distanze orizzontali e

verticali prefissate che costringono spesso ad integrarlo

con altri tipi di materiali come tubo - giunto e tavole

di legno.

Tavola con botolaTavola fermapiedi Tavola con sei ganci

Questa tipologia di ponteggi rappresenta, per la semplicità di montaggio, la più

utilizzata soprattutto dalle aziende non specializzate.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 50: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio a telai prefabbricati (collegati con aste, ganci, occhielli, ecc.).

E’ realizzato con elementi strutturali in acciaio alti 2 metri e larghi 1,05 a forma di telaio con due controventi di irrigidimento agli angoli.

I telai sono collegati longitudinalmente con dei correnti e controventati con delle diagonali, entrambi fissati con degli spinotti già predisposti sui montanti verticali,costituendo così un sistema di rapido e facile impiego.

corrente

telaio testata

telaiettodiagonale

Scaletta ponteggi torre vano

traverso

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 51: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Installazione dei ponteggi metallici fissi

Si possono verificarsi due casi:

Il ponteggio deve essere eretto in base ad un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all’esercizio della professione, comprendente:calcolo, disegno esecutivo

Altezza superiore a 20 metri e montaggio secondo uno schema diverso da quelli tipo previsti nell’autorizzazione ministeriale.

Altezza inferiore a 20 metri e montaggio secondo uno degli schemi tipo previsti nell’autorizzazione ministeriale.

Il ponteggio deve essere montato, ancorato e costituito da tutti gli elementicaratteristici secondo lo schema tipo indicato nell’autorizzazione (o libretto delponteggio) e corredato dal disegno esecutivo (anche eseguito a mano libera),dal quale risulti il tipo di ponteggio usato e l’indicazione degli appoggi e degliancoraggi nonché le generalità e la firma del responsabile del cantiere che neattesti la conformità allo schema tipo.

1

2

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 52: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

D.P.R. n. 164/1956

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 53: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Art. 31 e 34 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"

La relazione di cui all'articolo precedente deve contenere:1) descrizione degli elementi che costituiscono il ponteggio, loro dimensioni con le tolleranze ammissibili e schema dell'insieme;2) caratteristiche di resistenza dei materiali impiegati e coefficienti di sicurezza adottati per i singoli materiali;3) indicazione delle prove di carico, a cui sono stati sottoposti i vari elementi;4) calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego;5) istruzioni per le prove di carico del ponteggio;6) istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio del ponteggio;7) schemi-tipo di ponteggio con l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza dei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo per ogni singola applicazione.

Art. 31 “ Relazione tecnica “

Gli elementi metallici dei ponteggi (aste, tubi, giunti, basi) devono portare impressi, a rilievo o ad incisione, il nome o il marchio del fabbricante.

Art. 34 “ Nome del fabbricante “

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 54: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Sottoponte di sicurezza

Gli impalcati ed i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza con la stessa pianta, con la stessa resistenza e posto ad una distanza non maggiore di 2,50 m.Limitatamente a lavori in conglomerato cementizio è consentito il sottoponte in corrispondenza di ogni piano.

La sua funzione è quella di trattenere cose e/o persone eventualmente cadute dal ponte sovrastante per rottura dello stesso.

Può essere omesso solo per l’esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione di durata non superiore a 5 giorni.

Diagonale in pianta

Parapetto di testata

in tubi e giunti

Tavola fermapiede

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 55: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

opere provvisionali di servizio: ponte di servizio

Art. 27 - Sottoponti Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a m. 2,50. La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi, per i ponti a sbalzo e quando vengano eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a cinque giorni.

Ponte di servizio• Impalcati formati da assi di cm. 5;• Tavola fermapiede alta almeno cm. 30;• Distanza massima dal muro cm. 20;• Basette poggianti su superficie solide.

Art. 56 - Impalcati e parapetti dei castelli

D.P.R. n. 164.56

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 56: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: stilata

m. 1.8

nel caso di ponteggi a telai prefabbricati è una serie di telai sovrapposti e contenuti in un unico piano verticale; altrimenti, per ponteggi a tubi e giunti, per “stilata” si intende uno o più moduli così costituiti: due montanti uniti, a mezzo di giunti, con tubi orizzontali, traversi.

Ogni stilata standard dista dalla successiva 180 cm; è possibile però, previo calcolo e progetto specifico, aumentare tale valore in modo da mantenere invariata la sicurezza.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 57: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: campo

Corrente posteriore

Corrente posteriore

Montante dei telai

Telaietto parapettoa tutti moduli

Tavolafermapiede

Tavolafermapiede

Impalcato

Diagonalein pianta

Impalcato sottopontedi sicurezza

E’ la parte di ponteggio compresa tra due stilate contigue

min. cm. 20

min. cm. 100

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 58: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: controventatura

E’ l’insieme di collegamenti strutturali necessari per realizzare collegamenti diagonali nei piani atti ad irrigidire la struttura ed impedire gli spostamenti

Diagonale in pianta

Diagonale di facciata

Tavola fermapiede

Corrente posteriore

Corrente posteriore

Tavola fermapiede

1° parapetto

2° parapetto

1° parapetto

2° parapetto

Corrente posteriore

Diagonale di facciata

Impalcato del piano di lavoro

Impalcato del sottopontedi sicurezza

e le rotazioni dei nodi :

• di facciata;

• in pianta;

• trasversali.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 59: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: corrente - mancorrente

Corrente è un tubo disposto orizzontalmente che collega tra loro longitudinalmente due telai o comunque due montanti consecutivi.

Mancorrente è un corrente posto ad altezza di 1 metro dal piano di calpestio e facente parte del parapetto per proteggere dalla caduta il personale al lavoro sul ponteggio.Può essere costituito in alcuni casi da un telaietto appositamente realizzato dal costruttore per collegare due telai prefabbricati e svolgere funzione di parapetto.

Telaietto di parapetto

mancorrente

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 60: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: diagonale - giunto

I diagonali sono aste metalliche per rinforzare ed irrigidire la struttura lungo le diagonali principali congiungendo gli angoli estremi ed opposti dei vari nodi nei punti necessari stabiliti dalla autorizzazione o dal progettista.

Si definisce “giunto” l’elemento che permette di realizzare il collegamento rigido fra le varie aste in corrispondenza di quelli che saranno i nodi.

Ortogonale a 4 bulloni Ortogonale a 2 bulloni Ortogonale orientabile Semplice a bulloni

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 61: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: impalcato – mensola e montante

Impalcato è l’elemento strutturale costituito da tavolati,

idoneo a realizzare piani di calpestio, ponti di carico o

sottoponti per consentire il transito del personale e la

movimentazione dei materiali alle varie quote.

Mensola

Mensola

Montante

La mensola è l’elemento strutturale che permette l’ampliamento del piano di lavoro verso l’opera servita con sbalzo dell’area intelaiata.

Il montante è il tubo verticale su cui vengono scaricati tutti i carichi agenti sul ponteggio, propri e di servizio.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 62: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: parasassi - mantovana

Art. 5 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956 “ Luoghi di transito “Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e simili deve essere impedito con barriere o protetto con l'adozione di misure o cautele adeguate.

Ogni zona dell’edificio o della costruzione, nella quale c’è accesso e transito normale di persone, deve offrire protezione contro la caduta di carichi e materiali dall’alto del ponteggio.

Eventualmente va impedito l’accesso sotto tale zona.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 63: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: (t) parasassi - mantovana

E’ l’elemento strutturale necessario a realizzare strutture di protezione contro la caduta di materiali minuti dall’alto sull’area di transito e non transennata.Per offrire protezione contro la caduta di carichi e materiali dall’alto del ponteggio devono essere realizzate delle apposite strutture parasassi a partire dall’altezza del solaio di copertura del piano terreno.

Tavole in legno

Realizzato con tubi e giunti

Zona delimitata ai pedoni

Queste strutture devono essere robuste e riproporsi ogni 12 metri.

Lo sbalzo in avanti deve essere inferiore a circa 110 - 150 cm.

mantovana

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 64: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: telaio di coronamento

E’ il più alto di tutti i telai sovrapposti costituenti il ponteggio.

Telaio di coronamento

Viene impiegato per il montaggio del parapetto a protezione del più alto impalcato di servizio utilizzabile. Il telaio di coronamento è presente anche alla sommità della torre-vano per permettere all’ascensore di cantiere di arrivare a servire tutti i piani.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 65: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: torre-vano e traverso

Il traverso è l’elemento strutturale (tubo) utilizzato per la realizzazione degli elementi orizzontali del telaio prefabbricato a sua volta costituente una stilata e che sorregge i tavolati.

La torre-vano è l’opera provvisionale in cui alloggia e si muove l’ascensore da cantiere.

traverso

Nei ponteggi a tubi e giunti, s’intende l’elemento orizzontale che composto, a mezzo di giunti, con due montanti costituisce una stilata.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 66: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

opere provvisionali: andatoie e passarelle

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 67: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Art. 24 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"

“ Parapetti “

Corrente posteriore

Corrente posteriore

Telaietto parapetto

Gli impalcati e ponti di servizio, le passerelle,

le andatoie, che siano posti ad un'altezza maggiore

di 2 metri, devono essere provvisti su tutti i lati

verso il vuoto di robusto parapetto costituito da

uno o più correnti paralleli all'intavolato, il cui

margine superiore sia posto a non meno di 1 metro

dal piano di calpestio, e di tavola fermapiede alta

non meno di 20 centimetri, messa di costa e aderente

al tavolato.

Correnti e tavola fermapiede non devono lasciare una

luce, in senso verticale, maggiore di 60 centimetri.

Sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere

applicati dalla parte interna dei montanti.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 68: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Art. 56 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"

Gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali.Per il passaggio della benna o del secchione può essere lasciato un varco purché in corrispondenza di esso sia applicato un fermapiede alto non meno di 30 centimetri. Il varco deve essere ridotto allo stretto necessario e delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione del tiro deve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura.Dal lato interno dei sostegni di cui sopra, all'altezza di m. 1,20 e nel senso normale all'apertura, devono essere applicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm. 20,da servire per appoggio e riparo del lavoratore.Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore non inferiore a cm. 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse dimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripianimedesimi.

“ Impalcati e parapetti dei castelli “

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 69: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: parapetto

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 70: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Art. 20 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"

“ Disposizione dei montanti “ I montanti devono essere costituiti con elementi accoppiati, i cui punti di sovrapposizione devono risultare sfalsati di almeno un metro; devono altresì essere verticali o leggermente inclinati verso la costruzione.Per le impalcature fino ad 8 metri di altezza sono ammessi montanti singoli in un sol pezzo; per impalcature di altezza superiore, soltanto per gli ultimi 7 metri i montanti possono essere ad elementi singoli.Il piede dei montanti deve essere solidamente assicurato alla base di appoggio o di infissione in modo che sia impedito ogni cedimento in senso verticale ed orizzontale.L'altezza dei montanti deve superare di almeno metri 1,20 l'ultimo impalcato o il piano di gronda.La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a m. 3,60; può essere consentita una maggiore distanza quando ciò sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere, perché, in tal caso, la sicurezza del ponteggio risulti da un progetto redatto da un ingegnere o architetto, corredato dai relativi calcoli di stabilità.Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggi a rombo.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 71: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: parapetto in quota

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 72: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Art. 68 - D.P.R. n. 164, 7 gennaio 1956"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni"

Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.Qualora le aperture vengano usate per il passaggio di materiali o di persone, un lato del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile, che deve essere aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio.Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m. 0,50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone.

“ Difesa delle aperture “

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 73: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

opere provvisionali: copertura di vani e botole

Tavole spessore cm. 5

max cm. 180

Min.cm. 100

Min.cm. 100

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 74: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponteggio: intavolati Art. 23 D.P.R. n. 164.56

L’intavolato dell’impalcato deve essere realizzato con tavole di almeno 5 x 20 cm., fra loro aderenti e fissate in modo da non scivolare.

Le tavole non devono presentare parti a sbalzo e devono poggiare sempre su quattro traversi;

le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 cm.;

le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro e all’opera in costruzione.

Le tavole dei ponteggi metallici, con interasse tra i traversi di m. 1,80, devono avere una sezione minima di cm. 4 x 30 oppure cm. 5 x 20, nella pratica si evidenzia la necessità diutilizzare comunque tavole di spessore cm. 5 -.

m. 4,00

m. 1,80 m. 1,80

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 75: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponteggio: intavolati metallici

Sono disponibili sia per i comuni ponteggi metallici con interasse tra i traversi di m. 1,80, sia per i nuovi ponteggidi m. 2,50, sui quali sono peraltro obbligatorie.La tavola metallica semplifica le operazioni di montaggio, smontaggio e magazzinaggio.

Garantisce inoltre un elevato grado di sicurezza (il produttore ne certifica le caratteristiche).

E’ vietato utilizzare i pannelli per casseforme come elementi di impalcato, per ponteggi od altre opere provvisionali di sicurezza.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 76: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponteggio: distanza Art. 23, c. 3 - D.P.R. n. 164.56

Lo spazio libero fra il piano di lavoro e la facciata

della costruzione deve essere minore di 20 cm.

Distanza max dal murocm. 20

Se lo spazio libero fra il piano di lavoro e la

facciata della costruzione è superiore a 20 cm.

occorre un parapetto anche verso l’interno

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 77: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponteggio: basetta

Serve per stabilire una pressione all’appoggio che bisogna eventualmente ulteriormente distribuire per diminuirla.Preliminarmente deve quindi valutarsi la resistenza del terreno, ma in genere è necessario pensare di impiegare tavole di ripartizione per diminuire la pressione al suolo a valori accettabili.

Le basette possono essere :

basette regolabili basette semplici

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 78: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: ancoraggioSi definisce in tal modo l’elemento o il sistema che vincola il ponteggio agganciandolo ad una struttura idonea a sopportare le azioni ad essa trasmesse, in modo che ne resti impedito il movimento e resti stabile contro il ribaltamento e la caduta.

Normalmente si parla di un ancoraggio ogni circa 22 mq. di superficie del ponteggio metallico (un ancoraggio ogni due piani di ponte - 3,60 m - ed in orizzontale ogni tre campi -5,40 m –In tutti i casi che escono dagli schemi standard si dovrà provvedere con un calcolo specifico.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 79: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

A CRAVATTA - Con fissaggio a tubi e giunti dietro a strutture rigide dell’edificio servito, quali pilastri e muri intorno ai quali vanno bloccati i tubi mediante i giunti. Il sistema realizzato sarà rigido al punto da reggere a tutte le sollecitazioni agenti.

… ponteggio: tipi di ancoraggio

AD ANELLO - Richiede la possibilità di aggancio ad una parete abbastanza solida da attraversare con un tondo di acciaio sagomato ad anello ad U alle due estremità e del diametro da calcolare secondo lo sforzo applicato e comunque non minore di 6 mm.. Tale tipo di ancoraggio può essere realizzato solo nel caso di nuove costruzioni, prima che sia stato realizzato il getto di conglomerato cementizio, così da poter vincolare il tondino dell’anello all’armatura metallica portante, onde realizzare un blocco resistente unico.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 80: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

A VITONE - Viene realizzato con elemento di bloccaggio estensibile a vite per forzare su due pareti di contrasto parallele ed ortogonali al vitone stesso, purché queste offrano la sufficiente resistenza a compressione e l’asta possa resistere al carico di flessione.

… ponteggio: tipi di ancoraggio

A TASSELLO - Permettono di collegare la struttura del ponteggio con ancoraggi ben equidistanziati anche se le pareti non offrono punti dove realizzare ancoraggi dei precedenti tre tipi. In tal caso bisogna continuare a progettare l’ancoraggio con coefficiente di sicurezza 2,5; sarà necessario verificare la tenuta del materiale base a contatto con il tassello stesso.

Giunto ortogonale

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 81: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… ponteggio: elementi metallici

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 82: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio metallico

I ponteggi metallici sono soggetti a rigorosi criteri costruttivi e di applicazione, infatti possono essere commercializzati ed impiegati solo dopo che il fabbricante abbia ottenuto l'autorizzazione da parte del Ministero del lavoro.

All'atto dell’acquisto del ponteggio, parte integrante della struttura provvisionale è “ il documento “ rilasciato in copia conforme con i relativi allegati che certificano l’utilizzo:

la relazione di calcolo che analizza i diversi schemi tipo previsti, con l'indicazione dei massimi sovraccarichi ammessi per ogni schema, nonché l'altezza e la larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo per ogni singola applicazione.

i certificati di prove effettuate sia sulle singole componenti del ponteggio che sulle conformazioni tipo indicate dal costruttore.

le istruzioni per il montaggio, l'impiego e lo smontaggio del ponteggio.

per quanto previsto all'art. 34 del D.P.R. n. 164 del 1956, su ogni elemento di cui lo stesso si compone (basetta, spinotto, montante, piano di calpestio, corrente, traverso, diagonale, ecc.), deve comparire, inciso o in rilievo, il nome o il marchio del fabbricante.

Per ponteggi superiori a m. 20, di notevole complessità o fuori dagli schemi-tipo discende l'obbligo del calcolo di una specifica verifica, e del disegno esecutivo, redatti e firmati da ingegnere o architetto abilitato all'esercizio della professione.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 83: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponteggio: sorveglianza - autorizzazione

Art. 37 - D.P.R. n. 164.56

Sorveglianza – deve essere esercitata in continuità, sulle impalcature, specialmente dopo una sosta prolungata per inutilizzo o dopo un temporale.Vigilare costantemente in particolare sul buono stato degli ancoraggi e dei morsetti.

Art. 30 - D.P.R. n. 164.56

AutorizzazioneIl ponteggio all’acquisto deve essere provvisto di autorizzazione all’impiego del Ministero del Lavoro e di Relazione Tecnica

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 84: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio autosollevante

Ponteggio metallico costituito da un piano di lavoro collegato solidamente a strutture verticali colonnari ancorate all’opera, aventi funzioni di sostegno e di guida, nei movimenti di salita e discesa e durante la sosta.

colonna colonna

basamentobasamento

frontale

laterale

Per i fabbricanti obbligo di fornire, con le apparecchiature, i disegni esecutivi ed una relazione tecnica firmata (autorizzazione ministeriale all’uso), nonché le istruzioni sul montaggio, impiego e smontaggio delle strutture, con l’indicazione del carico ammissibile per m2 del piano di lavoro, in relazione all’altezza ed alla distanza massima tra le strutture portanti, nonché copia dell’atto di autorizzazione all’impiego.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 85: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponteggio autosollevante: ancoraggio - prevenzione

ancoraggioad anello

ancoraggio

ancoraggio

Ancoraggio alla parete dell’edificio secondo le indicazioni contenute nell’autorizzazione ministeriale all’uso. Gli ancoraggio possono essere “a cravatta”, o eseguiti ancorando nei getti dei solai “ferri piegati ad U”, ai quali collegare il ponteggio.

Dotazione per gli addetti di idonei attrezzi e, a seconda dei rischi specifici a cui sono esposti, dei seguenti dispositivi di protezione individuali: • guanti da lavoro; • elmetti; • calzature di sicurezza; • cinture di sicurezza;

Transito vietato di persone e/o di mezzi alla base del ponteggio e nelle immediate vicinanze, durante l’utilizzazione utilizzando appositi cartelli e altri sistemi (transenne o altre delimitazioni);

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 86: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Ponte su ruote

• I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti.• Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti.• Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato.• Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente.

• Per la salita e discesa devono essere utilizzate le scalette interne od un sistema anticaduta.• La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.• I ponti su ruote non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 87: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

…ponte su ruoteI ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani.

• il ponte è costruito conformemente alla norma UNI HD 1004

“ Torri mobili da lavoro ”;• il costruttore fornisce la certificazione del superamento delle

prove di carico e di rigidità;• l’altezza del ponte non supera i 12 m se utilizzato all’interno di

edifici e 8 all’esterno;• per i ponti su ruote utilizzati all’esterno degli edifici sia

realizzato, ove possibile, un fissaggio;• per il montaggio, uso e manutenzione del ponte su ruote sono

seguite le istruzioni indicate dalla norma stessa.

Secondo il recente Decreto 27/03/98 può esserci deroga quando:

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 88: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

ponti su cavalletti Art. 51 D.P.R. n. 164.56

I ponti su cavalletti, non essendo dotati di parapetto, non devono avere altezza superiore ai metri 2 e possono essere utilizzati per lavori interni od al suolo: • con le normali tavole di sezioni minima cm. 20 x cm. 5 e lunghezza di 4 metri • è d’obbligo utilizzare tre cavalletti (interasse cm. 180 e sbalzi di cm. 20; • la larghezza dell’impalcato non deve essere inferiore a cm. 90.

cavalletto

ponte su cavalletti

m. 4.00

m. 1.80

h. max m. 2.00

listello antiscivolo

utilizzo regolare

utilizzo non regolare

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 89: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Puntelli e strutture di puntellazione

Nella realizzazione delle opere provvisionali i sistemi di puntellazione meritanosicuramente particolare attenzione.La puntellazione provvisoria rappresenta una operazione molto importante nella realizzazione di un solaio o pareti in calcestruzzo adiacenti a pareti già esistenti, rocce od altro. L’entità della puntellazione dipende dai carichi che graveranno sul piano di posa durante la fase di montaggio e dal peso che andrà ad aggiungersi a seguito del getto di calcestruzzo.

norma UNI EN1065

La norma UNI EN1065 introduce una serie di prescrizioni atte a certificare la qualità dei puntelli telescopici regolabili in acciaio con filettatura coperta o scoperta e destinati all'uso in cantiere, la stessa fissa i criteri per la classificazione dei puntelli in base alla categoria in “A,B,C,D,E“ed  alla massima lunghezza di estensione.

UNI EN1065

a croce a piastracon manici con levasolaio puntellato

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 90: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Scale a mano Art. 8 D.P.R. n. 164.56

Le scale portatili a pioli, dette anche scale a mano, devono:

• avere dimensioni appropriate all’uso;• essere sufficientemente resistenti nell’insieme e nei singoli elementi;• i pioli devono essere incastrati nei montanti.

Le scale in legno non devono avere:

• listelli inchiodati;• è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno inchiodati sui montanti;• è vietata l’uso di scale difettose e pericolose, quando risultano inutilizzate devono essere eliminate.

Il pericolo principale connesso all’uso di scale è quellodi caduta di persone che può essere causata da difettodella scala o da un suo errato impiego

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 91: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… scale a mano Art. 8 D.P.R. n. 164.56

La scala deve risultare di lunghezza adeguata e, in generale deve sporgere di almeno un metro oltre il piano di accesso.

m. 1

• Durante l’uso, le scale devono essere sistemate e vincolate e non sono ammissibili sistemazioni precarie di fortuna.• Durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala

Contro il pericolo di sbandamento o di slittamento, le estremità inferiori dei montanti devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli mentre quelle superiori devono avere ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli.

La scala deve distare dalla verticale di appoggio per circa un ¼ della sua lunghezza.

scala

gabbia ponteggio

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 92: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Le reti di sicurezza

sono sistemi di protezione anticaduta collettivi. non eliminano il rischio di caduta ma servono a ridurne le consequenze. Nel settore edile si sono affermati differenti utilizzi delle reti di sicurezza durante l'esecuzione delle opere che in forma generale possono essere così elencati:- esecuzione di strutture in cemento armato;- messa in opera di coperture;- montaggio di strutture metalliche per edifici industriali;- costruzione di ponti, viadotti e strutture sopraelevate, etc.

Nella messa in opera e nell’impiego delle reti si devono rispettare, le indicazioni e le raccomandazioni che il costruttore (o fornitore) è tenuto a fornire insieme alla certificazione di conformità CE.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 93: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Le funi, ancoraggi

Nei lavori sui tetti dovranno essere definite prioritariamente (art. 36-bis, comma 1 punto a) del d.lgs.626/94, così come modificato dall’art. 5 del d.lgs. 235/03) le misure collettive di protezione contro i rischi di caduta (parapetti, impalcati, reti, ecc.), commisurate all’effettiva valutazione del rischio.

Nel caso in cui l’esecuzione di un lavoro di natura particolare richieda l’eliminazionetemporanea di un dispositivo di protezione collettiva contro le cadute, il datore di lavoro deve adottare misure di sicurezza equivalenti ed efficaci, e il lavoro non può essere eseguito prima dell’adozione di tali misure.

I rischi residui, individuati dalla valutazione, devono essere eliminati o ridotti mediante l’uso di dispositivi di protezione individuali di posizionamento o di arresto della caduta(cinture, imbracature, ancoraggi, collegamenti con funi, ecc.).

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 94: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

… le funi, ancoraggi

I DPI contro la caduta dall’alto possono venire utilizzati:- nelle lavorazioni in prossimità del bordo di tetti piani;- in prossimità del bordo di timpani;- sulle maglie di griglie;- per i lavori di montaggio;- per lavorazioni di piccola entità;- su scale a pioli.

• Possono essere utilizzate solo attrezzature marcate CE e certificate per l’uso in cantiere (imbracature, sistemi di collegamento e aggancio (corde, fasce, ecc.), dispositivi di sicurezza per l’altezza, ammortizzatori di caduta, dispositivi di trattenuta mobili).• Fissare i DPI contro la caduta dall’alto a parti portanti o a elementi preposti all’aggancio. • Questi devono garantire, per un operatore agganciato, di resistere aduno carico di strappo di 750 kg. – • Usare solo ganci a carabina che sono provvisti di una sicurezza contro l’apertura involontaria.

www.marcellosantopietro.135.it<<< <<

Page 95: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pi.M.U.S.- Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio

Il datore di lavoro

provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS), in funzione della complessità del ponteggio scelto. Tale piano può assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati.

Art. 36–quater D. Lgs. n. 626.94

Il Pi.M.U.S. non è una valutazione dei rischi dell’impresa (POS) ma un “ documento “ dell’attrezzature.

Un documento che a partire da quelli già esistenti (libretto del costruttore, disegnoesecutivo …) completa le informazioni sull’opera provvisionale da impiegare inrelazione al contesto: ad esempio le caratteristiche dei vincoli di appoggio, diancoraggio, le procedure per il montaggio, uso e smontaggio, lo stoccaggio e le verifiche

www.marcellosantopietro.135.it<<< >>

Page 96: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pi.M.U.S. : campo di applicazione

Per il settore delle costruzioni questa disposizione

si deve applicare per ogni cantiere in cui si fa uso

di attrezzature come i ponteggi, allestiti per attività

lavorativa che espongono il lavoratore al rischio di

caduta da una quota posta ad altezza superiore a

2 metri rispetto ad un piano stabile.

Art. 36–quater D. Lgs. n. 626.94

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 97: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pi.M.U.S.: Obbligo redazione

Per ponteggio si intende

Il Pi.M.U.S. deve essere redatto per ogni ponteggio impiegato in un cantiere.

Nel caso di più ponteggi saranno redatti più Pi.M.U.S.

ponteggio in legno

• ponteggio metallico• ponteggio a telaio prefabbricato (PTP)• ponteggio a tubo e giunto (PTG)• ponteggio multidirezionale a montanti e traversi prefabbricati (PMTP)

Ponte a sbalzo

Ponte su ruote - trabattello

Sono esclusi i “ponti su cavalletti”, intendendo quelli telescopici fino e 2 metri o quelli in legno,Poiché sono attrezzature che non espongono i lavoratori al rischio di caduta da una quota postaAd altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile.

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 98: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pi.M.U.S.: il redattore

Deve essere una “persona competente”.

Per persona competente si può intendere:

• il datore di lavoro che in qualche modo ha direttamente maturato

esperienze nel campo dei ponteggi

• il tecnico interno/esterno abilitato a progettare un ponteggio

• il preposto ai lavori come definiyo dal DPR 164.1956

• il soggetto RSPP che deve effettuare la valutazione dei rischi e

scegliere le attrezzature idonee e le procedure per il loro uso

• il soggetto ASPP o latro con competenze tecniche nel campo dei

ponteggi :

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 99: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

estremi ponteggio • Tipologia degli elementi (a telaio prefabbricato, a tubo e giunto direzionale, trabattello• Natura• Marca• Modello• Caratteristiche prestazionali (per manutenzione e costruzione)• Schemi grafici identificativi del tracciato di ponteggio impiegato

Pi.M.U.S.: estremi ponteggio – anagrafica soggetti - documentazione

anagrafica soggetti1. Redattore Pi.M.U.S.2. Proprietario ponteggio3. Impresa addetta al montaggio, trasformazione, uso e smontaggioa. Soggetti responsabili dell’impresab. Preposto addetto al controllo e verifica (formazione)c. Addetti al montaggio, manutenzione e smontaggio (formazione)

• Se conforme all’aut.ne min.le- Libretto del ponteggio – schemi tipo

• Se non conforme- Libretto del ponteggio – progetto (firmato da tecnico abilitato)

documentazione

www.marcellosantopietro.135.it<<< >><<

Page 100: Opere provvisionali Realizzato da: Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta D. Lgs. n. 626/1994 D.P.R. n. 164/1956.

Pi.M.U.S.: ulteriori prescrizioni

• Montaggio di elementi complementari: ancoraggio sistema provvisorio;

mantovana o parasassi; installazione teli; cartelloni o grafici; istallazione

pezzi speciali( travi carraie, bagnoli, ecc.).

• Elenco attrezzature/macchine: tipologia; marca modello; condizioni d’uso;

vincolo delle macchine e delle attrezzature.

• Elenco D.P.I. : tipologia; destinatari;note dei D.P.I. utilizzati.

• Elenco D.P.C. : tipologia; certificazione; istruzioni di montaggio/smontaggi o

dei DPC utilizzati.

• Sistema di protezione anticaduta: ancoraggio; connettore; dissipatore; cordino;

imbracatura anticaduta; punto di ancoraggio; linea di trattenuta; paletto.

• Allestimento area cantiere

• Caratteristiche delle superficie di appoggio e di ancoraggio.

• Procedure di: montaggio; trasformazione; per l’uso; smontaggio; stoccaggio.

• Verifiche di: primo impianto; periodiche; straordinarie.

• Piano di salvataggio persone.

www.marcellosantopietro.135.it<<< <<