Il Sindaco Pisapia

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ASPETTANDO IL MIRACOLO MINGOIA · Alle pagine 6 e 7 SCONTRI A BELGRADO Serbiinpiazza perRatkoMladic JANNELLO e BERTUCCIOLI · Alle pagine 4 e 5 PALERMO KO: 3 a 1. BENE LA FERRARI Inter, è sua la Coppa Italia AlonsosecondoaMonaco Servizi e commento di BUCCHIONI · Nel QS RISCHIO EPIDEMIA: CASI IN CINQUE PAESI Ilbatteriokillerspavental’Europa InGermaniagiàdiecimorti GIARDINA e FRASSOLDATI · Alle pagine 2 e 3 BALLOTTAGGIO A MILANO LA MORATTI PUNTA ALLA RIMONTA PISAPIA ALLA CONQUISTA DI PALAZZO MARINO COMUNQUE VADA SARÀ UNA SORPRESA Milano 9 771124 211498 10530 Fondato nel 1956 LUNEDÌ 30 maggio 2011 | Anno 56 - Numero 20 1,00 | 2.440.000 lettori (dati audipress 2010/III) | www.ilgiorno.it

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Il Sindaco Pisapia

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Page 1: Il Sindaco Pisapia

ASPETTANDOILMIRACOLO

MINGOIA · Alle pagine 6 e 7

SCONTRIABELGRADO

Serbi inpiazzaperRatkoMladic

JANNELLOe BERTUCCIOLI · Alle pagine4e 5

PALERMOKO:3a1.BENELAFERRARI

Inter, è sua la Coppa ItaliaAlonsosecondoaMonaco

Servizi e commento diBUCCHIONI · Nel QS

RISCHIOEPIDEMIA:CASI INCINQUEPAESI

Il batteriokiller spaventa l’EuropaInGermaniagiàdiecimorti

GIARDINAe FRASSOLDATI · Alle pagine2 e 3

BALLOTTAGGIO A MILANOLA MORATTI PUNTA ALLA RIMONTA

PISAPIA ALLA CONQUISTADI PALAZZO MARINO

COMUNQUE VADA SARÀ UNA SORPRESA

Milano

9 771124 211498

10530

Fondato nel 1956

LUNEDÌ 30 maggio 2011 | Anno 56 - Numero 20 € 1,00 | 2.440.000 lettori (dati audipress 2010/III) | www.ilgiorno.it

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Martedì 31 maggio 2011www.ilgiorno.it

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Redazione: via A. Stradivari, 4 - 20131 Milano - Tel. 02 27799111 - Fax: 02 27799537 · Pubblicità: S.P.E. Tel. 02 575771 - Fax: 02 57577630

BONEZZI · All’interno

IL DUELLO

Ilsindaco:collaboreròconLetiziaIl vincitore: «Insiemeper l’Expo».L’avversaria: l’hochiamatopercomplimentarmi

ILBELRENÈREDELGOSSIP

ILCOMMENTO

D ONNEmisteriose,frequentazioni conpersonaggi poco

raccomandabili. Finora,circolano solo indiscrezionisulla sospensione dellasemilibertà aRenatoVallanzasca. Una cosa è certa:il bel Renè fa sempre parlare disé, nel bene e nelmale. Più nelmale, per la verità, visto che lasua faccia d’angelo fa spessodimenticare ai più di qualicrimini efferati si siamacchiatonella lunga carriera criminale.In tutto, 260 anni di carcere equattro condanne all’ergastolo.Ci voleva solo unaDama biancain cerca d’autore. Insomma, gliocchi azzurri del bandito dellaComasinaavrebbero colpitoancora nel segno, nonostante lacompagnadi sempre lo difendaa spada tratta. D’altro canto, ilmago delle evasioni paga ilprezzo della notorietà: è vero ono che qualche tempo fa è statopersino girato un contestatofilm sulla sua vita lontano dallepatrie galere? Comedire, onorie oneri. Quel che più inquieta èil fatto che le cronachegossipare, che hanno lasciato isicuri lidi delle riviste patinateper invadere anche le paginedei quotidiani, abbianoabbandonato per un attimo ibuchi delle serrature altrui permettersi a spiare tra le sbarredi una cella. Non è troppo?

ROSSI · All’interno

ProcessoRuby,difesaall’attaccoPioggiadi eccezioni: «Il premiernonva giudicatoaMilano»

di NICOLA PALMA

ANASTASIOe MINGOIA · All’interno

MARIOMANTOVANI

GIANFRANCOFINI

Comunali Pisapia vince sulla Moratti con 10 punti di vantaggio, centomila in piazza Duomo · Servizi all’interno

vs

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•• 2 MILANOATTUALITA’ MARTEDÌ 31 MAGGIO 2011

Coordinatore regionale del Pdl

MarioMantovani

«I risultati del primo turnodicono che il Popolo della

Libertà in cittànon ha perso consenso»

ILDUELLO:

«È tornato al votoun elettorato di sinistra chemancava da anni e questoha influito sull’esito finale»

Pisapia sindaco, trionfo alle urne: 50mila consensi in piùL’avvocato stacca la Moratti di dieci punti. Letizia deve arrendersi nonostante il recupero di 24mila voti

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

IL DIVARIO diventa un solco.Profondo e irrecuperabile. Giulia-no Pisapia batte Letizia Morattiper 67.783 voti. Ben 25.322 votiin più di distacco rispetto al pri-mo turno di 15 giorni fa (42.461voti il divario tra i due rivali il 15e 16 maggio). A parità di affluen-za, o quasi, tra primo turno(673.185 i votanti, il 67,5 per cen-to) e il ballottaggio (671.417 i vo-tanti, il 67,3 per cento).La percen-tuale dei consensi tra il neosinda-co e l’ormai ex sindaco non men-te: al secondo turno Pisapia rag-giunge il 55,1 per cento, laMorat-ti si ferma al 44,9 per cento. Oltredieci punti percentuali didistacco. Quasi quattro inpiù in confronto al primoturno (Pisapia al 48 percento, la Moratti al41,6 per cento).

UNA SFILZA di nu-meri che dimostranoche il tentativo di ri-monta della Moratti,di fatto, non èmai par-tito. A parità di votan-ti, il distacco tra i due ri-vali è diventato più am-pio tra primo turno e bal-lottaggio. Gli elettori delTerzo polo, che al primoturno avevano consegnatoil 5,5 per cento al candida-

to sindaco Manfredi Palmeri,nonhanno votato inmassa laMo-ratti, anzi. In pochi, invece, sem-brano aver seguito il comporta-mento annunciatodaPalmeri: vo-tare scheda bianca o nulla. Dalprimo turno al ballottaggio, infat-ti, sia le «bianche» (5.257 al primoturno, 2.560 al secondo turno)che le «nulle» (10.335 contro5.279) si sono dimezzate. L’altravariabile che poteva allontare oavvicinare Pisapia e la Morattiera il comportamento degli eletto-ri «grillini», che al primo turnohanno assegnato un ottimo 3,2per cento al candidato sindacoMattia Calise. I seguaci delMovi-mento Cinque Stelle di Beppe

di ROSSELLA MINOTTI

— MILANO —

HA GLI OCCHI lucidi, Matteo Salvini (nella fo-to), anche se con la tempra di sempre scende, uni-co, ad affrontare le troupe televisive e i giornalistimentre ai piani alti di via Bellerio Bossi e i suoisono riuniti in un gran consiglio di guerra. La di-fesa? «Abbiamo fatto di tutto di più». L’accusa?«È stato un voto contro Berlusconi». Monoliticocome sempre il blocco Lega. In segno di lutto inpochi indossano i tradizionali accessori in verde,cravatta o foulard. Dito puntato contro la campa-gna sbagliata del Pdl. «Evidentemente— riba-disce Salvini— imilanesi si sono infastidi-ti perché non volevano sentir parlare dimanifesti sulle Br, di giudici e di ladrid’auto. Volevano sentir parlare di asili edei problemi della città». Poi, com’è nelsuo fortissimo carattere, passa subitoall’attacco: «Adesso abbiamo a PalazzoMarino quattro consiglieri dellaLega che non ne faranno passa-re una.La sinistra ha fatto unacampagna elettorale intelli-gente, molto intelligente,ora però deve governarela città. Perché a linea 4del metrò bisogna co-struirla». Sulla Morattinon infierisce l’europarla-

mentare: «No ai processi del lunedì, quando siperde si perde tutti».Meno tenero Igor Iezzi, il se-gretario provinciale del Carroccio che resta fuoridai giochi del Comune: «Letizia Moratti inizial-mente la campagna sbagliata inizialmente l’ha su-bita, poi però ne ha sposato quantomeno il meto-do.L’accusa su Skydell’auto rubata l’abbiamopa-gata tantissimo, e non solo in termini di consen-so. Nei giorni successivi, quando andavamo in gi-ro a fare campagna, la gente ci diceva che racconta-vamo un sacco di bugie». Iezzi ha anche stilato undecalogo degli errori cui attribuire la sconfitta: «ilcomizio di Berlusconi davanti al tribunale, il dare

del senzacervello a chi votava a sinistra, il con-certo di Gigi D’Alessio, la frase del premieradObama, Lassini e i suoimanifesti, Lassi-ni che va sul pullman del Milan, l’affittodelle case Aler aumentato pochi giorni pri-madel voto, laMoioli che ha fattomale l’as-sessore alle politiche sociali dando i soldi

agli immigrati, la pagina facebook delsindaco, la Santanchè con la fantasti-ca battuta “Se vince Pisapia a Palaz-zoMarino ci sarà droga libera”.L’ormai ex assessore AlessandroMorelli sfodera più o meno lostesso elenco, e sintetizza in un«Grazie Silvio!» più che ironi-co l’amarezza della sconfitta,che tra i giovani di via Belle-rio è davvero tanta.

IL CARROCCIO SALVINI: PROCESSI INUTILI. IEZZI: TROPPI SBAGLI

Amarezza leghista: «Grazie Silvio»

*

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••3MILANOATTUALITA’MARTEDÌ 31 MAGGIO 2011

Leader del Fli

GianfrancoFini

«Pisapia ha raccolto anchei voti del centrodestra chenon ne può più di anatemie brutte figure del governo»

«Mi piacerebbe cheil centrodestra riflettessesu ciò che è accaduto»

lite adestra

Pisapia sindaco, trionfo alle urne: 50mila consensi in piùL’avvocato stacca la Moratti di dieci punti. Letizia deve arrendersi nonostante il recupero di 24mila voti

LA FESTA

Giuliano Pisapia mentreraggiunge piazza Duomodove lo attendono circa50mila sostenitoriNella folla, bandiere rossee arancioni

Grillo, come previsto dopo il pri-mo turno, sembrano aver preferi-to Pisapia alla Moratti.

LA MORATTI è riuscita alme-no a evitare un distacco «alla na-poletana».Nel capoluogo parteno-peo il dipietrista Luigi De Magi-stris ieri ha battuto il berlusconia-no Gianni Lettieri 65,3 a 34,6 percento. Più di 30 punti di divariotra i due candidati sindaco. L’or-mai ex sindaco diMilano, invece,ha limitato i danni. Anche se l’at-tesa «remuntada», come detto,non è nemmeno iniziata. La Mo-ratti, comunque, al ballottaggio èriuscita a conquistare 24.473 votiin più rispetto a quelli del primo

turno: 15 giorni fa l’avevano vota-ta 273.401 milanesi, ieri invecegli elettori filo-Letizia sono stati297.874. Ciò significa che buonaparte di coloro che al primo tur-no avevano votato Moratti sonotornati ai seggi e che l’ex sindacoha guadagnato consensi tra glielettori delTerzo polo e dei candi-dati sindaco minori. Ma Pisapiaha fatto meglio e «doppia» la Mo-ratti, visto che conquista 49.795voti in più rispetto a 15 giorni fa.Sta in questo dato, in fondo, lachiave del risultato finale.

GLI SFORZI del sindaco,del Pdl e della Lega nellepiazze e neimercati citta-dini non sono bastatiper evitare la sconfit-ta. Difficile, d’altraparte, colmare ildivario accumu-lato al primo tur-no. Soprattuttoin una competi-zione elettoralein cui l’elettoratodi centrosinistra ètornato inmassa a vota-re per far vincere Pisapia eper dare un segnale di sfrat-to al Governo Berlusconiproprio da Milano, la cittàdel presidente del Consi-glio e leader del Pdl. E cosìil divario tra Pisapia e laMoratti è diventato unsolco. Profondo e irrecu-perabile.

*

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Mercoledì 1 giugno 2011www.ilgiorno.it

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SERVIZIO · All’interno

Verbali giù del 13%

Multe in caloIl boomdell’Ecopassèun ricordo

IL DUELLO

Mantovani:orarilanciamoilPdlIl coordinatoreprontoa cedere il passo,«ma c’è da fare».La Adamo:vicesindaco?Vedremo

ARIA FRIZZANTEDA 8 SETTEMBRE

PALMA · All’interno

ILCOMMENTO

PROVATEa cercare unamaglietta arancione in unnegozio. Non ne troverete

più, se non firmando un paccodi cambiali fino al 2045. Il ventoè cambiato, e imilanesi siadeguano. Tira un’ariettaleggera leggera. Quella da 8settembre. Data fatidica in cuitrovare un fascista eradiventato assai difficile. Siamocosì: il lattaio è contento, lamaestra va in giro con lasciarpina arancio di Pisapia eal bar commentano che «lei eratanto antipatica». Sarà. Vannea trovare uno che ammetta diavere rivotato laMoratti alballottaggio. Eppure ci sono.Ma stanno in silenzio, odissimulano pubblicamente.L’applauso è partito anche inComune, con il giretto d’onoredi Pisapia. Conversione a «U»rapidissima. E li sentireteanche dire, se il vento dura, di«non avermai votatoBerlusconi». E proprio inComune è partito il rompete lerighe. Non c’è laMotonaveBaionetta ad aspettare la fugadei generali e del re a Pescara,maaPalazzoMarino, oggi,scadono tutti i contratti degliuomini della comunicazione. Gliuffici di assessori, dirigenti eportavoce si svuotano. Con unadifferenza.Nel 1943 la fuga eraobbligata. Loro, invece,sarebbero rimasti volentieri alproprio posto. SERVIZIO · All’interno

Partecipate, poltrone a rischioAttesa sulle scelte del centrosinistra, tremano 240 manager

di GUIDO BANDERA

MINGOIA· all’interno

GIANCARLOALBORI

FRANCESCOMARIA GIRO

Scala, accordoadhocLaCgil chiude: subitoil contratto nazionale

ComuneS’insedia Pisapia. E Berlusconi lascia SERVIZI · All’interno

vs

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Page 8: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ MERCOLEDÌ 1 GIUGNO 2011

LETAPPE

In casodi dimissioni immediate

anche della Morattidue pidiellini (Armando

Vagliati e Fabio DePasquale) entrerannoal posto suo e di Silvio

Convocatoprobabilmenteper il 20 giugno

Oltre a Berlusconi ancheLetizia Moratti potrebbe

dimettersi primadi entrare in aula

Dopo oltre diciott’annidi amministrazioni

targate centrodestrail Comune di Milano

torna nelle manidi una giunta

di centrosinistra

CAMBIODELLAGUARDIA

LaMoratti in mattinatasaluterà collaboratori

e dipendentiAlle 16 nella Sala

dell’Orologio GiulianoPisapia assumerà la guida

di Palazzo Marino

Momento storico

ILNODOSULL’EXPOLAMORATTI È ANCORACOMMISSARIOSTRAORDINARIODECIDERÀSERESTARETALESOLODOPOESSERSICONSULTATACOLPREMIERSILVIOBERLUSCONI

Gli ingressi

L’avvicendamento

Il primo Consiglio

— MILANO —

UNA PIAZZA GREMITA co-me non mai di donne, felici e ra-diose, e di giovani. Gli stessi, chesecondo le prime analisi dei flussielettorali, hanno votatomassiccia-mente per Pisapia contribuendodecisamente all’ottimo risultatoelettorale.Da qui la scelta delle donne mila-nesi, all’indomani della vittoria,di prendere carta e penna e scrive-re al neoeletto sindaco «una lette-ra aperta» per sollecitarlo, dice Ila-ria Cova, portavoce del Comitatodonnemilanesi «ad una scelta cheveda accanto a te in qualità di vice-sindaca una donna». In verità ègià nel programma e circolano giàdei nomi da giorni, da MarilenaAdamo a Patrizia Toia ma spiega

ancora Cova, «c’è sempre una cer-ta preoccupazione fintanto chenon si arriva alla nomina ufficia-le, finchè insomma non si passadal programma alla pratica». Edecco la lettera aperta. «Noi voglia-mo un riconoscimento alla mobi-litazione delle donne - riprende adire Cova - . Le donne milanesicon le quali, caro Giuliano, abbia-mo riempito le piazze del 29 gen-naio, del 13 febbraio, dell’8 marzoe abbiamo “circondato” PalazzoMarino durante la campagna elet-

QUOTE ROSA GIUNTA AL FEMMINILE,

Le donne all’avvocato: ora mantieni le promesse

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

IL MOMENTO STORICO è fis-sato per oggi alle 16, aPalazzoMa-rino, nella Sala dell’Orologio. Ilnuovo sindaco Giuliano Pisapiadebutta nella sede del Comune.Passaggio di consegne con il pri-mo cittadino uscente LetiziaMo-ratti.Unmomento storico, sì, per-ché dopo oltre 18 anni di ammini-strazioni comunali targate centro-destra, Milano entrerà nella nuo-va era del centrosinistra. Grandimanovre negli uffici di PalazzoMarino. Il trasloco della Morattidal suo ufficio si è praticamentegià concluso. L’ormai ex primocittadino questa mattina saluteràper l’ultima volta i collaboratori ei dipendenti del Comune, in atte-sa dell’arrivo dell’atto di procla-mazionedi Pisapia sindacoda par-te dell’ufficio centrale elettorale.

LA MORATTI lascia PalazzoMarino. Ma sul suo futuro resta-no ancora da sciogliere due nodi:l’ex sindaco conserverà l’incaricodi commissario straordinario perl’Expo 2015 e resterà in Consigliocomunale? Sul primo punto, laMoratti intende prendere la pro-pria decisionedopo essersi consul-tata con il premier Silvio Berlu-sconi. Quanto allo scranno inConsiglio comunale, i boatos dan-noLetizia verso le dimissioni im-mediate dall’assemblea di Palaz-zo Marino. Ciò significa che l’exsindaco non parteciperà dagliscranni dell’opposizione alla pri-ma seduta del Consiglio comuna-le, convocatamolto probabilmen-te il prossimo 20 giugno. Lo stes-so discorso vale per Berlusconi,eletto a Palazzo Marino con28.474 preferenze. Non sarà lui a

presiedere la prima seduta comeconsigliere «anziano», cioè il piùvotato, ma il più eletto nella listadel Pd, Stefano Boeri (13.100 pre-ferenze). In casodi dimissioni del-laMoratti e di Berlusconi, suben-treranno due pidiellini, ArmandoVagliati e Fabrizio De Pasquale.

PISAPIA, intanto, ieri ha inizia-to la sua prima giornata da sinda-co in pectorenegli uffici di viaLar-ga per un saluto ai dipendenti co-munali. Il neoprimo cittadino,poi, è andato a SanSiro, nei caseg-giati popolari di viaMar Jonio, dadove ha lanciato questo messag-gio: «Voglio mantenere gli impe-gni chehopreso in campagna elet-torale». Nel pomeriggio, invece,Pisapia ha visitatoOnorinaBram-billa, vedova dello storico coman-dante partigiano Giovanni Pesce,morto nel 2007. Il primo cittadi-no, infine, si è recato negli studidiTelenova. E da lì ha lanciato unaffondoda riformista contro il lea-der di Sel Nichi Vendola, che lu-nedì è stato il protagonista di uncomizio in Piazza Duomo: «AVendola voglio bene. Ma quandova in una città che non conoscedovrebbe ascoltare più che parla-re». Non basta. Pisapia ha anchereplicato all’attacco a lui rivoltodaBeppeGrillo («Vince sempre ilsistema, è l’Italia di Pisapippa»):«Grillo stavolta parla senza cono-scere la realtà. Quando si fannoproposte serie, si raccoglie il votoanche dei grillini». Polemiche aparte, Pisapia domani, in occasio-ne della festa della Repubblica,parteciperà alla sua prima cerimo-nia da sindaco con tanto di fasciatricolore. E ieri ha incassato la te-lefonata di «congratulazioni» e«auguri di buon lavoro» da partedel candidato sindaco del TerzopoloManfredi Palmeri.

Pisapia debutta in Comune, Berlusconi invece se ne vaOggi passaggio di consegne con la Moratti. Il premier si dimette da consigliere. Il sindaco sferza Vendola e Grillo

ILARIA COBA (COMITATO)«Serveun riconoscimentoforte allamobilitazionefemminile di questimesi»

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••3MILANOATTUALITA’MERCOLEDÌ 1 GIUGNO 2011

LERISPOSTEDELPRIMOCITTADINOAGRILLO:NONSADI COSASTAPARLANDOAVENDOLA: GLI VOGLIOBENE,MA IN TRASFERTASAREBBEMEGLIOASCOLTARECHEPARLARE

BOERIALPOSTODELCAVALIEREBERLUSCONI VERSOL’ADDIOAPALAZZOMARINO. APRESIEDERE IL PRIMOCONSIGLIOSARÀ IL CONSIGLIERE«ANZIANO»BOERI

LOSFOTTÒDELCARROCCIOSALVINI: «CERTOLACITTÀÈGIÀPIÙGENTILENIENTECARTEATERRAEAUTO INSECONDAFILAÈ ILMIRACOLODI SANPISAPIA»

torale, presenti moltissime delle180 candidate delle liste che tihanno sostenuto, aspettano una ri-sposta che sia all’altezza del loroinvestimento e che riconosca la lo-ro forza e la loro competenza sullacittà. La democrazia paritaria nonsi nutre infatti solo di numeriequivalenti tra uomini e donne,ma si fonda sulla sfida di unosguardo differente sul governometropolitano: per Milano è arri-vato il momento di scegliere condecisione questa strada, già per-

corsa dall’Europa più avanzata».

INTANTO, IERI mattina, Giu-lianoPisapia ha incontrato le don-ne lavoratrici e i lavoratori del Co-mune che lo hanno accolto congrande gioia. «C’èmolto da lavora-re. In questi anni le professionali-tà comunali sono state a lungomortificate, sostituite dai troppiconsulenti.Ora c’è voglia di riscat-to - diceTatianaCazzaniga, segre-taria Funzione pubblica Cgil - Ilsindaco sa. La situazione più gra-ve è quella dei servizi all’infanziama ci sono altri settori di rivede-re. Intanto è stato bandito un con-corso per due posti di dirigentenel settore amministrativo». Stefania Consenti

UNA LETTERA APERTA AL VINCITORE

Le donne all’avvocato: ora mantieni le promesse

Pisapia debutta in Comune, Berlusconi invece se ne vaOggi passaggio di consegne con la Moratti. Il premier si dimette da consigliere. Il sindaco sferza Vendola e Grillo

TATIANA CAZZANIGA (CGIL)«Incontro emozionantemaora c’è da riorganizzarelamacchina comunale»

DECISOMatteo Salvini inbasso e a destra,

insieme aUmberto Bossi eLetizia Moratti

durante l’eventodi chiusura

della campagnaelettorale

di ROSSELLA MINOTTI

— MILANO —

IL DAY AFTER diMatteo Salvini è, come sempre,in prima linea. Tutti ai posti di combattimento, i le-ghisti, pronti a fare una sana e padana opposizione.Matteo, com’è stata la primagiornata dopo lasconfitta?

«Piena di impegni e richieste. Su Facebook mi arri-vano centinaia di messaggi, proposte, suggerimenti.Oggimi faccio il mercato di via Gaeta, in zona Affo-ri. Insomma la prima giornata da opposizione suiproblemi concreti diMilano, e non ci spaventa. Imi-lanesi ci hanno chiesto di fare opposizione e la fare-mo».Amarezza quanta?

«Ah certo quando perdi non sei mai contento. Hovisto però che la città è già più gentile, gioiosa, alle-gra. Nessuno butta più le carte per terra, nessunoparcheggia in secondo fila, non ci sono più le cacchedi cane per strada. È il miracolo di San Pisapia».Lei alla vigilia del ballottaggio è stato sostitui-to nel ruolo di vicesindaco, in una ipoteticagiunta Moratti, da Castelli. Però in tanti, nellabase leghista, la volevanoal posto di De Cora-to.

«Per carità, Salvini vicesindaco aggiungeva o toglie-va solo lo 0,1 per cento.Comunque la settimanapros-sima riuniamo i nostri 35 consiglieri di zona e i 4consiglieri comunali, fra i quali ci sonomolti giova-ni alla prima esperienza. Verificheremo che Pisapiamantenga almeno lametà dellemirabolanti promes-se che ha fatto».Su Radio Padania sembra crescere l’insoffe-renzadellabasenei confronti delPdlediBerlu-sconi.

«Radio Padania Libera ha i microfoni aperti, se unovuole tastare il polso e l’umore dei nostri, non solo aMilano ma a Novara e Bologna l’accende e ascolta.Che effettivamente ci siano alcune esternazioni sucerte fissazioni di Berlusconi, che non sono capite, è

vero. Detto questo noi ora parliamo diMilano, dellacittà, e dell’opposizione che faremo col Pdl».I vertici della Legahannomandato lei in primalinea a parlare della sconfitta con le tv.

«Bisogna metterci la faccia sia quando si vince siaquando si perde. Ora vedremo qual è la squadra diPisapia, chi fa che cosa. D’altronde siamo natiall’oposizione come Lega, e lì torniamo. E poi vo-glio proprio vedere cosa fanno questi».La tentazione Pd e le offerte di Bersani?

«A oggi ci sono dodici Pd diversi, non si capisce chiè il Partito Democratico. Quando la sinistra avrà leidee più chiare e parlerà con una voce unica vedre-mo».

Salvini: non c’è tempoper mettersi a piangere

La Lega sa fare opposizioneIl vicesindaco mancato: li mettiamo alla prova

Page 10: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2011

DavideBoni

ILDUELLO

SVOLTAAPALAZZOMARINO

Milano non è Bari: speriamoquindi che Vendola non sia mai

preso ad esempio da parte dellaneo amministrazionemilanese

Mentre Vendola abbracciai suoi fratelli rom emusulmani

dalla Puglia emergono datiinquietanti sull’aumento di tasse

VS

LAPOLEMICA

DOPOESSERESTATOBACCHETTATODALNEOSINDACOPERL’INTERVENTO INDUOMOILLEADERDI SELSI SCUSA. PISAPIA: TUTTOOK

Chiedo scusa a GiulianoPisapia per il verbo«espugnare» usato durantei festeggiamenti a Milano

Questomio errore non scalfiràil nostro legame saldato neigiorni delle vittorie

— MILANO —

UN «RISULTATO straordina-rio» dicono, all’unisono, RobertoCornelli, Francesco Laforgia eStefano Boeri. Nell’ordine: segre-tariometropolitano, coordinatoredei circoli e capolista del Partitodemocratico. A comunali conclu-se, i democratici possono vantaresei presidenti di zona su nove (glialtri tre sono comunque espressio-ne della coalizione di centrosini-stra), 20 consiglieri comunali su48, in totale, e su 29 se si conside-rano quelli di maggioranza. Il Pdè il secondo partito in città, a unniente dal Pdl: 28.64 contro 28.74per cento al primo turno. «Ci hapremiato — spiega Cornelli — illavoro di radicamento finalizzatoalla costruzione del consensonel-le periferie». Boeri, campione dipreferenze al primo turno, sotto-linea anche la «la lezione di sen-so di responsabilità rispettoall’elettorato» data all’indomanidelle primarie, quando proprioBoeri, candidato sindaco del Pd,fu sconfitto da Giuliano Pisapia.La vittoria di quello che sarebbepoi diventato il sindaco diMilanoprovocò, come si ricorderà, le di-

missioni dei vertici locali del par-tito proprio in virtù dell’appoggiodi questi a Boeri. Respinte le di-missioni, il Pd ha poi fatto squa-dra, senza altre esitazioni, intornoa Pisapia, divenendo il perno del-la coalizione del centrosinistra.Ma l’architetto in predicato di di-ventare assessore nella Giunta Pi-sapia spiega il successo elettorale

dei democratici anche con la capa-cità «di intercettare gli spostamen-ti del ceto medio che solitamentesi rivolgeva al centrodestra, deigiovani e del mondo cattolico».«Il Pd—conclude Boeri—ha sa-puto porsi come soggetto riformi-sta sui temi della scuola pubblica,dell’integrazione, della casa,dell’ambiente». è Laforgia, quin-

di, a parlare dell’immediato futu-ro: «Ora ci impegnamo a far salta-re qualsiasi mappatura preconfe-zionata dei diversi apporti e bilan-cini: bisogna evitare l’errore fattodalla destra di considerare il pote-re come qualcosa da occupare».Parole riferite anche e soprattuttoai criteri per la formazione dellaGiunta: «Rinnovamento e compe-

tenze sono i soli criteri da tenerpresente— dice, a proposito Cor-nelli—:nessunpaletto perGiulia-no Pisapia». Ma, come ovvio con-siderando i risultati elettorali, ilPd, primo partito della coalizio-ne, con Sel ferma al 4.7 per cento,aspira a sei assessorati. E in que-ste ore è iniziato il confrontoall’interno dei partiti e tra i parti-ti, il sindaco e la coalizione. La ro-sa del Pd per la squadra di gover-no comprende al momento ottonomi. Che dovranno scendere a6, tre uomini e tre donne. In lizzaStefanoBoeri, PiefrancescoMajo-rino, Davide Corritore, Pierfran-cesco Maran, Maria Grazia Gui-da, Marilisa D’Amico, PatriziaToia,Marilena Adamo e CarmelaRozza. Secondo le ultime, Boeripotrebbe fare il vicesindaco, nonl’assessore a Expo o Urbanistica.Maran sembra destinato al ruolodi capogruppo cittadino, succe-dendo a Majorino. Quanto alledonne, la Adamo, parlamentare,si èmessa a disposizione come tut-ti ma è pronta a restare a Roma.L’altra esclusa potrebbe essere laRozza. Selmanderà inGiuntaDa-niela Benelli e Ines Quartieri. Giambattista Anastasio

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

UNA STRETTA di mano, con-vinta finalmente. E sorrisi, diquelli che piacciono ai fotografi.Ore 16.02, sala Tempere di Palaz-zo Marino: i numerosi flash im-mortalano l’inizio del mandatodel sindaco Giuliano Pisapia, ilpassaggio di consegne tra LetiziaMoratti e quello che fino a tregiorni fa era il suo sfidante. Leti-zia gli fa strada verso la sala, glistringe la mano, sorride con luipoi gli lascia la scena: via senza di-re nulla. «Poche parole— dice al-lora Pisapia—per ringraziareLe-tizia Moratti e quanti in questi 5anni si sono impegnati per Mila-no. Domani (oggi ndr) — annun-

cia— PalazzoMarino sarà apertoa tutti, spero di incontrare anchebambini e anziani». In occasionedellaFesta della Repubblica, la se-de del Comune starà aperta, infat-ti, dalle 16 alle 17. «Ringrazio —conclude Pisapia — i dipendentidel Comune, so che tra loro ci so-no professionalità importanti e davalorizzare». L’applauso dei pre-senti dentro la sala, una cinquanti-na di persone assiepate fuori, da-vanti a Palazzo Marino, anche

con le bandiere arancioni. «Giulia-no, Giuliano» cantano dalla piaz-za. Giuliano («Voglio che i mila-nesi mi chiamino così» ha detto)è ancora dentro, però. Ci resteràun’ora abbondante. Prima l’in-contro con Giuseppe Mele poicon Antonio Acerbo, segretario edirettore generale (dimissiona-rio) del Comune. Nel frattempo,Pisapia firma i primi atti da sinda-co. Primo tra tutti il provvedimen-to per la «pubblicità della procla-mazione degli eletti nei consiglidi zona», l’atto chedà il via all’atti-vità dei parlamentini. «LamiaMi-lano ripartirà proprio dalle perife-rie» dirà poi. Prima di concedersiai fotografi, un colloquio privatocon la Moratti: «Ci siamo parlati

con molta serenità — riferisce ilsindaco— e con reciproco rispet-to: credo che anche questo sia unsegnale della volontà di un lavorocomune per il futuro di Milano».«Lavoro comune»: la Morattisembra intenzionata a lasciare lanomina a commissario straordina-rio all’Expo. «Su Expo — com-menta Pisapia — ci dovrà essereun gioco di squadra complessi-vo».A proposito diExpo, laGiun-ta regionale ha approvatomartedì

lo statuto della Newco destinata arilevare le aree: «Un atto dovuto— commenta il sindaco — ,nonsi poteva far cadere quell’impe-gno in vista dell’appuntamentocol Bie il 14 giugno. Certo è chequello che è stato deciso martedìè provvisorio».L’idea dell’assesso-rato all’Expo potrebbe essere rivi-sta: «Ci sono in Comune ufficiche si occupano già dell’Esposizio-ne». Possibile si decidadi ampliar-ne nome e deleghe. Quanto allaGiunta, Pisapia conferma l’inten-zione di dare alle donne la metàdegli assessorati. E sul vicesinda-co dice: «Ho le mie idee». E ieri aPalazzoMarino c’era ancheMan-fredi Palmeri: il posto da presi-dente del Consiglio comunalesembra suo.

Il primo giorno da sindaco. «Chiamatemi solo Giuliano»Stretta di mano e parole cordiali con la Moratti, poi l’incontro coi funzionari. Oggi Comune aperto al pubblico

Nichi Vendola

Presidente del consiglio regionale

L’APPELLO

«Serve un lavoro di squadraper l’Expo».Unmessaggiorivolto anche aLetizia

IL BENVENUTO

I dipendenti comunalilo accolgono con applausie una gerbera arancione

LACERIMONIAA sinistra, la folla che attendel’arrivo di Giuliano Pisapiaper l’insediamento a PalazzoMarino. A destra, mentre riceveunmazzo di gerbere arancioniin omaggio al colore dellacampagna elettorale. Nellapagina accanto il sindaco conLetizia Moratti

Leader di Sel

LANUOVAMAGGIORANZA IPOTESI VICESINDACO PER BOERI. TRA I NOMI PER LA SQUADRA ANCHE LA TOIA. MARAN CAPOGRUPPO

Il Pd punta a sei assessorati, «ma non mettiamo nessun paletto»

Page 11: Il Sindaco Pisapia

••3MILANOATTUALITA’GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2011

ILNUOVOCONSIGLIO

MANFREDIPALMERI SEMBRADESTINATOAFARE IL PRESIDENTEDELCONSIGLIOCOMUNALEANCHENELLAGIUNTAPISAPIA

La gallery integraledell’insediamentoa Palazzo Marinodi Pisapia si trova su

Il primo giorno da sindaco. «Chiamatemi solo Giuliano»Stretta di mano e parole cordiali con la Moratti, poi l’incontro coi funzionari. Oggi Comune aperto al pubblico

GUARDALEFOTO

www.ilgiorno.it/milano

INAULAGian Domenico Pisapia, a destra, con il collegaRaffaele Della Valle

DAGIOVANEAncoraGian Domenico Pisapia, durante la pausa diun processo nel 1969

di MARIO CONSANI

— MILANO —

«QUESTO CODICE me lorinfacceranno fino alla morte». ProcessoEnimont, estate del ’94. Il professor GianDomenico Pisapia, padre riconosciutodell’allora “nuovo” Codice di procedurapenale, ripete la battuta mentre escedall’aula dopo averla detta al pm AntonioDi Pietro, allora grande accusatore diMani pulite. Tonino gli aveva appenachiesto se l’allora segretario del priGiorgio LaMalfa, suo assistito, volessepatteggiare il reato di illecitofinanziamento pubblico ai partiti. Allarisposta negativa, Di Pietro allargò lebraccia: «Professore, cosa vuole: questocodice lo ha scritto lei e mi ha dotato dipoteri immensi». L’anziano penalista lìper lì se la cavò con quella battuta, ma poivolle tornare sull’argomento rivolgendosi

ai giornali che l’avevano riportata: «I“poteri immensi” di cui godono oggi ipubblici ministeri - scrisse - non erano névoluti né previsti dal nuovo codice, che èstato stravolto da leggi successive».Se ne sarebbe andato di lì a poco, ilprofessore, che poco prima, da quasiottantenne, aveva debuttato comecandidato dei Progressisti alle elezionipolitiche e poi avrebbe respinto, già moltomalato, l’offerta del presidente dellaRepubblcia Scalfaro di entrare a far partedel nascente governo Dini comeministrodegli Interni.Nato a Caserta, figlio di un direttore dibanca, laureato a ven’tanni, GianDomenico Pisapia è stato indubbiamenteil più famoso avvocato penalista italiano.Impossibile ricordare tutti i processi piùfamosi che lo videro impegnato. Era talela sua autorevolezza che fu protagonista diuna vicenda senza precedenti. Una volta

telegrafò al presidente della Corte d’ assiseche stava processando per l’omicidio di unbenzinaio a scopo di rapina un certoPasquale Virgilio, chiedendogli che ildibattimento si fermasse: «Statecondannando un innocente». E poitestimoniò in aula di aver ricevuto laconfessione del vero assassino.Ovviamente non poteva rivelarne il nome,essendo legato al segreto professionale. Mala sua parola bastò a che nemmeno ilpubblico ministero scegliesse di chiederela condanna di Virgilio. E due anni piùtardi i veri responsabili dell’ omicidio dipiazzale Lotto vennero arrestati econfessarono. Ma non solo di assassini edergastoli si occupava il professor Pisapia,naturalmente. Celebre è rimasta, neglianni ’60, la sua contromossa nel processoai liceali del Parini per la “Zanzara”, ilgiornale studentesco che aveva lanciato unsondaggio piuttosto inusuale, per queitempi, sulle abitudini sessuali dei ragazzi.

Vinse esibendo un introvabile librettodell’ abate Oraison che, con il visto delVaticano, e sotto il titolo “Come amare”,si addentrava in dettagli piuttostoespliciti. E a lui dovette probabilmentel’assoluzione anche VincenzoMuccioli,l’inventore di San Patrignano, sottoprocesso per le catene ai tossicomani chenon riuscivano ad evitare le tentazionidella roba. Condannato a un anno e mezzoin primo grado, Muccioli venne assolto inappello. L’avvocato Pisapia, in coppia conil collega Alberto Dall’ Ora, tra i difensorianche di Enzo Tortora, riuscì aconvincera la Corte con un’ arringa di cuiil presidente volle conservare laregistrazione: «Quei metodi erano unanecessità legata alla crisi di astinenza -disse il professore - era la spiaggiaestrema... Occorreva trovare la mediazionefra diritto e vita. Altrimenti noi avremmoi codici contro la vita, com’è scritto in unvecchio libro di Pascal».

IL PAPÀDELPRIMOCITTADINO È STATO IL PIÙ FAMOSO AVVOCATO PENALISTA ITALIANO. DIFESE «LA ZANZARA» E MUCCIOLI

Pisapia padre, il professore che donò poteri immensi ai pm

CONL’INGEGNEREGian Domenico Pisapia con Carlo De Benedettia Palazzo di Giustizia nel 1982

Page 12: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ SABATO 11 GIUGNO 2011

LANUOVAGIUNTA LATABELLADIMARCIA«ORAPOSSODIREDIAVERFORMATOLAGIUNTAIN MENO DI 10 GIORNI». MERCOLEDÌ PRIMA RIUNIONECONGLI ASSESSORI, IL20 IL PRIMOCONSIGLIO

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

IN CAMPAGNA elettorale ave-va promesso di riservare metà de-gli assessorati alle donne e auspi-cato che fosse donna anche il vice-sindaco. Promessa e auspicio cheil sindaco Giuliano Pisapia nonha tradito. A Milano una Giuntacosì rosa non si eramai vista. Il vi-ce di Pisapia sarà Maria GraziaGuida, direttrice della Casa dellaCarità, in quota Pd, con delega aEducazione e Istruzione, Rappor-ti con il Consiglio comunale e At-

tuazione del programma. Quindi,l’ex assessore provinciale DanielaBenelli (Area metropolitana, de-centramento e servizi civici), la so-ciologa del centro studi Cgil, Cri-stina Tajani (Politiche per il lavo-ro, Sviluppo economico,Universi-tà e ricerca), la manager del grup-po Sanpellegrino Chiara Bisconti(Benessere, Qualità della vita,Sport e tempo libero), l’avvocatoAdaLucia De Cesaris (Urbanisti-ca, Edilizia privata) e la direttricedel carcere di Bollate, Lucia Ca-stellano (Casa, Demanio, Lavoripubblici). L’altrametà della squa-

dra vede schierati Stefano Boeri,l’architetto curatore del master-planExpo e campione di preferen-ze nella lista Pd, che si occuperàdi Cultura, Expo,Moda e Desing,Franco D’Alfonso (Commercio,Attività produttive, Turismo,Marketing territoriale), ex mana-gerFininvest, consulente d’azien-daper imercati internazionali, co-ordinatoredella lista «Milano civi-ca per Pisapia», storico socialista euomo vicino al sindaco, il capo-gruppodel PdPiefrancescoMajo-rino (Politiche sociali e serviziper la salute), l’altro, giovanissi-

Pisapia, svolta rosa: sei donne in squadraGuida vicesindaco. Perfetta parità fra sessi. Il primo cittadino: «L’avventura inizia adesso»

Io ho ascoltato tuttima poi ho presole mie decisioniin autonomia, se avròsbagliato sarà colpa mia

Questa Giunta è il fruttodi una grande stagionedi partecipazione, ora iniziauna grande avventura dentroe nell’interesse della città

IO, SINDACOAUTONOMO

GLI ASSESSORI.. .

STEFANOBOERICULTURA, EXPOMODAEDESIGNEtà: 54 anniArchitetto

Partito: Pd

MARCOGRANELLISICUREZZAEtà: 47 anni

Dirigente Caritas

Partito: Pd

BRUNOTABACCIBILANCIO

E PATRIMONIOEtà: 64 anni

Libero professionista

Partito: Api

PIERFRANCESCOMAJORINOPOLITICHE SOCIALIE SERVIZI SALUTEEtà: 38 anniProfessione: politico

Partito: Pd

SCELTEDI STAGIONE

FRANCOD’ALFONSOCOMMERCIO

Età: 55 anniManager

Partito: lista civica

P. FRANCESCOMARAN

MOBILITÀEtà: 31 anni

Partito: Pd

Page 13: Il Sindaco Pisapia

••3MILANOATTUALITA’SABATO 11 GIUGNO 2011

LAGIORNATA

Alle 16, l’appuntamento aPalazzo Marino per le fotodi rito e l’incontrocon la stampa. Pisapiaha svelato lacomposizione della suaGiunta e gli assessorihanno risposto alle primedomande

Dopo la sospensionedi giovedì sera le ultimetrattative per formareùla squadra riprendonoal mattino per chiudersiintorno all’ora di pranzoPoi l’appuntamentocon la stampa

Il pomeriggio

Lamattina

NESSUNCONFLITTO«NONÈVEROCHEHOFATTOLE6DELMATTINODISCUTENDOCON I PARTITINÉCHEHOSBATTUTOIPUGNISULTAVOLO:LACOALIZIONEÈUNITA»

LESIGNOREDI GIULIANOLUCIACASTELLANO, CHIARABISCONTIEADALUCIADECESARISSONOLETRE«INDIPENDENTI»VOLUTEDAPISAPIA

PALLAALCENTROILVICESINDACOGUIDA,MARCOGRANELLIETABACCIPERLACOMPONENTECATTOLICANESSUNASSESSORATOALLA SINISTRARADICALE

mo, campione di preferenze deidemocratici, Piefrancesco Maran(Mobilità, Ambiente, Arredo ur-bano e verde) e Marco Granelli(Sicurezza e coesione sociale, Poli-zia locale, Protezione civile e Vo-lontariato), altro esponente catto-lico del Pd. Infine, Bruno Tabac-ci al Bilancio: l’onorevoledell’Api non si dimetterà dal par-lamento. Il sindaco terrà le dele-ghe a Partecipate, Innovazione.Risorse Umane, Giovani, Agendadigitale, Comunicazione. Altroimpegno sul quale aveva insistitoPisapia era il «no alle spartizioni

di partito». Riletti in questa chia-ve, i dodici nomi degli assessoridicono che nessun posto in squa-dra è stato riservato alla sinistraradicale (Federazione della Sini-stra), che deve accontentarsi dellapresidenzadel Consiglio comuna-le: ieri il sindaco ha fatto espressa-mente il nome di Basilio Rizzo.Nessun posto neppure per l’Italiadei Valori e i Radicali. Mentre iprimi ipotizzano già l’appoggioesterno, i secondi assicurano, tra-mite il neoconsigliere comunaleMarco Cappatto, «pieno sostegnoa Pisapia». Da parte sua, il sinda-

co dice: «Ho ascoltato tutti mapoi ho preso le decisioni in pienaautonomia. Sono consapevole chec’è chi pensa di non aver ricevutoil giusto riconoscimento per ilcontributo dato in campagna elet-torale. Li ringrazio tutti e li invitoa continuare a lavorare per il benedella città». Pisapia ha voluto unaGiunta con una buona base catto-lica (Guida,Granelli, uomodiRo-sy Bindi, Tabacci) e civica, trami-te le «indipendenti» Castellano,Bisconti e De Cesaris. Il resto alPd (cinque assessori) e a Sel(due).

Pisapia, svolta rosa: sei donne in squadraGuida vicesindaco. Perfetta parità fra sessi. Il primo cittadino: «L’avventura inizia adesso»

Da persona che sarà garantedi maggioranza eminoranzacredo sia giusto che BasilioRizzo sia indicato presidentedel Consiglio comunale

Proporrò Valerio Onidae Umberto Ambrosoliper il Garante dellatrasparenza e Piero Bassettiper l’internazionalizzazione

DANIELABENELLIMUNICIPALITÀEtà: 59 anni

Partito: Sel

L’INVESTITURADIBASILIO RIZZO

LANOMINADI TRESAGGI

. . .E LE ASSESSORE

MARIA GRAZIAGUIDA

VICESINDACOEtà: 56 anni

Direttrice Casadella carità

Partito: Pd

LUCIACASTELLANOCASA EDEMANIOEtà: 47 anniDirettrice del carceredi Bollate

Partito: indipendente

CHIARABISCONTISPORT-BENESSEREEtà: 44 anniDirigente Nestlé

Partito: indipendente

CRISTINATAJANI

POLITICHEDEL LAVORO

Età: 32 anniDirigente sindacale

Partito: Sel

ADA LUCIADE CESARISURBANISTICAEtà: 51 anniAvvocato

Partito: indipendente

Page 14: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

L’archistar leaderdi preferenze si occuperàanche degli eventi legatiall’Esposizione del 2015

L’ex direttrice del carceremodello di Bollate dovrà

affrontare la spinosaquestione delle case Aler

La numero due di Pisapiaè stata per anni

al fianco di don Colmegnaalla Casa della Carità

L’ex responsabile dellaCultura in Provincia

dovrà occuparsidel decentramento

L’ex dirigentedella San Pellegrinoavrà anche la delega

al Benessere

Il socialista ha giàincontrato i commerciantiper il via libera all’isola

pedonale sui Navigli

GLI ASSESSORI

L’ESORDIOAPALAZZOMARINO

LA CONFERMA arriva dal suobraccio destro, Pao-lo Glisenti: «LetiziaMoratti resterà in Consiglio co-munale — come noto da giorni — e lo farà con ungruppo autonomo».Un gruppo che, per ora, ha in leil’unico componente, come concesso dalle norme aicandidati sindaci. Non intende defilarsi, la Moratti.«Resterà inConsiglio per tutti i cinque anni delman-dato di Giuliano Pisapia» assicura, ancora, Glisenti.Intendeporsi comepunto di riferimento dell’opposi-zione, per questo ha convocato per oggi una riunio-ne dei consiglieri di minoranza (Pdl, Lega Nord maanche Lista Terzi-Moioli). Una riunione mirata aconcordare il discorso da tenere lunedì, durante ilprimoConsiglio comunale del quinquennioPisapia,ma anche a indicare e concordare le linee program-

matiche dell’opposizione. Un fatto che nel Pdl, se-condo indiscrezioni, ha creato qualchemalcontento.All’interno del partito c’è chi avrebbe preferito che,dopo la sconfitta elettorale, laMoratti si facesse defi-nitivamente da parte. «Meglio sarebbe stato se aves-se tenuto la carica di commissario Expo e avesse la-sciato il Consiglio, invece ha fatto il contrario» mor-mora qualcuno. È accaduto l’esatto contrario. NelPdl, però, è corsa contro il tempo per arrivare a lune-dì col capogruppogià designato e scongiurare l’ipote-si della votazione. Il partito è letteralmente spaccatoin due tra l’ala mantovaniana che sostiene GiulioGallera e l’ala ciellina che, col supporto dei fedelissi-mi diGuidoPodestà, spinge invece per CarloMasse-roli. Per RiccardoDeCorato sarà studiato un incari-co ad hoc. Giambattista Anastasio

La Moratti in Consiglio con un gruppo autonomo

IL CIELLINOMASSEROLI«TANTI CATTOLICI HANNOAPPLAUDITO LA VITTORIADI PISAPIA, VISTI I PRIMI ATTI DELLA SUAGIUNTAMI CHIEDO SE SIANO ANCORA CONVINTI DELLA SCELTA»

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

AI MICROFONI si presenta so-loMariaGraziaGuida. Al vicesin-daco relazionare sull’esito dellaprima riunione della Giunta co-munale targata Giuliano Pisapia.«Una riunione operativa» sintetiz-za laGuida. LaGiunta hamesso apunto la delibera con gli indirizzigenerali del programma del man-dato, delibera che sarà sottopostaoggi ai consiglieri comunali.Quindi sono state perfezionate al-cune nomine: Davide Corritoresuccede ad Antonio Acerbo comedirettore generale del Comune,Maurizio Baruffi, finora portavo-ce del sindaco, succede ad Alber-to Bonetti Baroggi. Come antici-pato ieri, entrambi percepirannomeno dei loro predecessori: ilcompenso del direttore generalescende da 230 a 210mila euro lor-di all’anno (taglio del 10 per cen-to), il compenso del capo di gabi-netto passa da 160 a 140mila eurolordi annui (taglio del 15 per cen-to). Solo le prime decurtazioni.

Guida e Baruffi confermano cheil numero dei dirigenti esternipasserà dai 32 lasciati in ereditàdalla gestioneMoratti a 14 e che icompensi saranno rivisti, anchein questo caso, con tagli nell’ordi-ne del 15 per cento. L’obiettivo èparificare i compensi degli ester-ni a quelli delle posizioni apicali

interne a Palazzo Marino. Secon-do i primi calcoli il Comune ri-sparmierà 2milioni di euro all’an-no. «L’obiettivo — spiega la Gui-da—èduplice: fare economiamaanchemandare un segnale alla cit-tà, il segnale di una politica chebadi all’interesse comune». For-malizzate anche le deleghe. Senza

sorprese, rispetto a quanto annun-ciato venerdì, giorno di insedia-mentodella nuovaGiunta. «E sen-za alcuna polemica», assicuranoBaruffi e Guida. L’attenzione eratutta sulle deleghe a Stefano Boe-ri, dopo il botta e risposta tra il ne-oassessore e l’amministratore de-legato di Expo Spa, Giuseppe Sa-

StefanoBoeriCultura

Lucia CastellanoAssessore alla casa

MariaGrazia GuidaVicesindaco

Daniela BenelliAreemetropolitane

ChiaraBiscontiSport

FrancoD’AlfonsoCommercio

La Giunta debutta con il «sì» al Gay PridePatrocinio alla sfilata, è polemica. Pisapia: Alemanno ha fatto lo stesso e a Roma è stato un successo

Page 15: Il Sindaco Pisapia

••3MILANOATTUALITA’GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2011

L’avvocato dovràoccuparsi del Pianodi governo del territoriovarato dall’ex Giunta

L’esponente dell’areacattolica del Pdprende il postodi Riccardo De Corato

Ruolo di prestigioper l’ormaiex capogruppo del Pda Palazzo Marino

L’ex dirigente dellaCamera del Lavorodovrà dare risposteanche ai giovani precari

Toccherà al più giovaneconiugare il programmaverde di Pisapia e quellodei referendari

Il rutelliano già al lavoroper studiare i contidel Comune e l’ereditàdella Giunta Moratti

GLI ASSESSORI

L’ARCIGAY«IL VENTO INCITTÀÈDAVVEROCAMBIATO:ERANOQUINDICI ANNI CHENONVEDEVAMOILPATROCINIODELCOMUNEALL’INIZIATIVA»

NOMINEECOMPENSI RIDOTTICORRITORENUOVODIRETTOREGENERALEEBARUFFI A CAPODELGABINETTO, CONFERMATII TAGLI AI COMPENSI: «UN SEGNALEALLA CITTÀ»

la. A Boeri, come annunciato ve-nerdì, resta la delega all’Expo, co-sì declinata: «promozione, valoriz-zazione, diffusione della manife-stazione e condivisione dei suoi ri-sultati». Sembra che di organizza-tivo ci sia poco. Poco potere deci-sionale. La Guida conferma, pe-rò, quanto detto daPisapiamarte-

dì a Parigi: «Boeri sarà assesso-re di Expo a 360 gradi, è chiaroche gli aspetti organizzativicompetano a Expo Spa». «Saròl’interfaccia del Comune conExpo, come concordato col sinda-co: nonc’è alcun caso»dice lo stes-so Boeri.Ad aprire il primo caso è invece ilpatrocinio gratuito concesso dallaGabinetto del sindaco, tra gli altrieventi, anche alla «Gay Pride Pa-rade, la manifestazione dell’orgo-glio gay, in programma il 25 giu-gno. «Bella notizia, il vento è dav-vero cambiato—commentaMar-co Mori, presidente dell’Arcigay—: erano 15 anni chenon vedeva-mo il patrocinio del Comune». «Itanti cattolici chehanno applaudi-to alla vittoria di Pisapia sono an-cora convinti della scelta?» chie-de polemico il ciellinoCarloMas-seroli, ex assessore. «Dopo il gran-de successo della manifestazionedi Roma— replica Pisapia— neiconfronti della quale lo stesso sin-daco Gianni Alemanno ha avutoparole di apprezzamento, ancheMilanoha ritenuto opportuno pa-trocinare il Gay Pride».

LEDELEGHEAGLI ASSESSORIFORMALIZZATE LECOMPETENZE DEI DODICIDELLA SQUADRA. A BOERI LA VALORIZZAZIONEDELL’EXPO: «COMEDAACCORDI COLSINDACO»

LuciaDeCesarisUrbanistica

MarcoGranelliSicurezza

Pierfrancesco MajorinoPolitiche sociali

Cristina TajaniPolitiche del lavoro

PierfrancescoMaranMobilità

BrunoTabacciBilancio

AL LAVORO

Il sindaco GiulianoPisapia

e nella foto grandela prima seduta

della Giunta

La Giunta debutta con il «sì» al Gay PridePatrocinio alla sfilata, è polemica. Pisapia: Alemanno ha fatto lo stesso e a Roma è stato un successo

Page 16: Il Sindaco Pisapia

•• 12 CRONACAMILANO DOMENICA 4 SETTEMBRE 2011

LAFESTADELPD

ALAMPUGNANO

Dibattiti,gadgetetantapioggiaPisapia va alla «cena arancione»Sindaco in visita agli stand e al ristorante Valtellina. Ma niente pizzoccheri

RISTORO BAGNODI FOLLAGETTONATISSIMAL’OSTERIADELLOGNOCCOFRITTOMAC’ÈCHI VAALTIBETANO

«GIULIANO!». IL POPOLO

DEMOCRATICOACCLAMA

ILNUMEROUNO INCOMUNE

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

I PIZZOCCHERI allaValtelline-se? Macché. Il sindaco GiulianoPisapia preferisce il risotto con ifunghi.Lo chef del ristoranteVal-tellina, comunque, non si offen-de. Festa del Pd nell’area del Pa-lasharp. Cena «arancione» ieri se-ra per Pisapia. Sotto il tendonedel ristorante più gettonato dellakermesse democratica si accalca-no quasi 500 persone. C’è chi vuo-le semplicemente mangiare e chiinvece vuole vedere più da vicinoil primo cittadino più amato dalcentrosinistramilanese.Ad affian-care Pisapia, i vertici cittadini delPd: il segretario provinciale Ro-berto Cornelli e la capogruppo in

Comune Carmela Rozza. Lui, Pi-sapia, non si sottrae al bagno difolla. Fin dal tardo pomeriggio,quando arriva nell’area della Fe-sta per partecipate a un incontronello Spazio Coop. A intervistareil sindaco ci pensa la giornalistadi Repubblica Concita De Grego-rio. Sotto il tendone, più di cin-quecento persone.

IL DIBATTITO inizia con unpo’ di ritardo rispetto all’orario fis-sato delle 18. Il motivo? La linea1 della metropolitana bloccata daPalestro a Pagano rallenta l’afflus-so del popolo arancione alla festa.E, come se non bastasse, alle18.30 scoppia un tremendo tem-porale. La luce che fa funzionare imicrofoni salta un paio di volte.La folla si accalca dentro il tendo-neper nonbagnarsi. L’areadavan-ti al Palasharp si trasforma in unlago. Il dibattito va avanti. La

piogga smette dopounamezzoret-ta. Pisapia termina il dibattito eva a fare un giro tra gli stand dellaFesta democratica, che quest’an-noha adottato lo slogan «DaMila-no avanti tutti!». Il sindaco passada libreria, spazio dibattiti e spa-zio giovani. E poi avanti fino agli

stand dove vendono un po’ di tut-to, fino all’Osteria dello Gnoccofritto e al Ristorante tibetano. Fo-to. Autografi. L’entusiasmo delpopolo del centrosinistra per ilprimocittadino chehabattutoLe-tiziaMoratti resta alto, nonostan-te dal 1˚ settembre il bigliettodell’Atm non costi più un euro

ma 1,5 euro. Il mini-tour neglispazi della festa, intanto, prose-gue. L’ultima tappa, come da pro-gramma, è al ristorante Valtelli-na. Cosamangia il sindaco?Risot-to con i funghi, un po’ di affettato,il tutto bagnato dal vino «Infer-no».E i pizzoccheri? Sarà per l’an-no prossimo.

TEMPORALE I militanti del Partito democratico costrettia camminare su una passerella di legno improvvisataper raggiungere gli stand della Festa del Pd nell’area del Palasharp

I L G IORNO

DEL LA C U L T U R A

PERCHÉVENIREACONOSCERE

NOIEBREI

ROBERTOJARACH*

CONFRONTO PUBBLICOIl primo cittadino parladei temi di attualitàallo Spazio Coop

PERCHÉ i milanesioggi dovrebbero venireal Tempio di via

Guastalla? Per conoscerci.Saremo anche a PalazzoSormani, con una mostra sui150 anni dell’Italia unita vistiattraverso la stampa ebraica.Noi ebrei siamo la minoranzapiù antica del Paese, quellaitaliana è la comunità ebraicapiù antica del mondo dopoIsraele. AMilano, invece, leprime famiglie s’insediaronoproprio grazie all’Unitàd’Italia che consentì agli ebreidi esercitare i diritti ottenuti conlo Statuto Albertino. Nei primianni Venti in città sicontavano 19 bancheappartenenti a famiglie ebree.Qui l’intreccio tra la comunitàe la società, ad eccezione dellaparentesi dolorosa tra il ‘38 e il‘45, è stato sempre molto stretto,con un forte riconoscimento daparte delle istituzioni. Siamouna minoranza ascoltata,perché non abbiamo problemidi rappresentatività: esistonoorganizzazioni - la Comunità el’Unione delle comunitàebraiche italiane - nelle qualigli ebrei si riconoscono. Perciòpossiamo e vogliamo offrire ilnostro contributo alle altreminoranze presenti sulterritorio. Il tema di questaGiornata europea della culturaebraica è “Ebraismo 2.0”.Abbiamo puntato subito sullenuove tecnologie. Strumenticome la webradio Jewbox,creata da un gruppo di giovanientusiasti, Mosaico, il sito dellacomunità, la nuova edizionedigitale di Pagine ebraichepossono parlare a tutti.Per continuare a conoscerci. * Presidente della Comunità ebraica di Milano

Una bancarella che vendeabiti etnici alla Festadel Partito democraticonell’area del Palasharp

Uno dei punti di ristoropresenti a LampugnanoLa kermesse del Pd andràavanti fino al 19 settembre

I militanti democraticisi concedono un paninotra un dibattitoe un giro tra gli stand

Page 17: Il Sindaco Pisapia

DOMENICA 4 SETTEMBRE 2011 CRONACAMILANO 13 ••

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

PUNTA SULLA FAMIGLIA,«la famiglia come noi la intendia-mo», assicura che presto Milanoavrà «un registro delle coppie difatto» e anticipa che parlerà diquesti temi anche con il Papa,quando nel giugno prossimo Be-nedettoXVI arriverà nel capoluo-go lombardo per l’Incontro mon-diale delle famiglie. Il sindacoGiuliano Pisapia si presenta allaFesta del Partito democraticonell’area del Palasharp e non sisottrae alle domande sui temi eti-ci. «Un tema che — ammette —divide anche la nostra coalizio-ne».

IL PRIMO CITTADINO parlasotto il tendone dello Spazio Co-op affollato da simpatizzanti de-mocratici durante il tremendotemporale che si è abbattuto ieripomeriggio su Milano. «Cosa di-

rò al Papa? Le stesse cose che hogià detto alle autorità della gerar-chia cattolica durante la campa-gna elettorale — replica il primocittadino ai cronisti —. Che io ri-spetto i principi della Chiesa, mail mio compito deve anche tenerconto di situazioni diverse». Sì,perché il sindaco durante il con-fronto pubblico afferma che «a

Milano dobbiamo riconoscere undato di fatto: le famiglie tradizio-nali ormai sono una minoranza.Certo, la Costituzione affermache la famiglia è quella fondatasulmatrimonio. Io la penso diver-samente. Milano avrà il registrodelle coppie di fatto». Applausiconvinti del popolo del Pd. Ma

per i democratici milanesi non èsolo tempo di pensare alla fami-glia e all’incontro con BenedettoXVI. Sulle prime pagine dei gior-nali c’è la vicenda giudiziaria cheha coinvolto uno degli esponentipiù in vista del Pd, Filippo Pena-ti, indagato per le tangenti relati-ve all’ex area Falck di Sesto SanGiovanni. Pisapia, che pure non èdel Pdma sa benissimo che la suamaggioranza a Palazzo Marino siregge sul partito di PierLuigiBer-sani, affronta così il caso Penati:«Lancio un appello a quell’unitàche ci ha fatto vincere la campa-gna elettorale. Si sta riflettendo suuna situazione imprevista, impre-vedibile e inaccettabile, che misembra creare problemi anche nelcentrodestra. Milano, comunque,non sta vivendo una nuova Tan-gentopoli».

IL RISCHIO DI TANGENTI einfiltrazioni mafiose incombe an-che sugli appalti dell’Expo. Pisa-

pia incalza il centrosinistra in Co-mune: «Milano deve avere a bre-ve la commissione antimafia».Quanto al progetto Expo, il sinda-co-commissario per l’evento del2015 afferma: «Condivido l’ideadi un ridimensionamento diExpo, ma bisogna lasciare tuttoquantonecessario affinché l’even-to sia attrattivo e lasci qualcosausufruibile dai milanesi. In parti-colare le vie d’acqua e il recuperodella Darsena».

L’ULTIMO TEMA caldo è l’au-mento del biglietto del tram e ipossibili nuovi rincari delle tasse.Come evitarli? Pisapia annunciachedomani si insedierà la task for-ce comunale per combattere l’eva-sione fiscale e quella sui tram.Obiettivo: recuperare le sommeevase ogni anno per la Tarsu («20milioni di euro all’anno») e i bi-glietti del tram («4 milioni di eu-ro»): «Se ci impegniamo perchéqueste somme rientrinonon avre-mo bisogno di nessun aumento epotremomigliorare i servizi».

FESTADEL PD IL SINDACO: PRESTO IL REGISTRO. LE FAMIGLIE TRADIZIONALI? UNA MINORANZA

Pisapiapuntasullecoppiedi fatto«Prontoaparlarne anchealPapa»

— MILANO —

«OGNI GIORNO chepassa, sul piano politico, lavicenda di Penati si aggrava.Aveva costruito un sistemadi potere parallelo (nonparlo di responsabilitàpenali, quelle le vedremo).Lo dico con l’amarezza dichi sa di aver sbagliato. Pertroppo, in troppi,praticamente tutti,l’abbiamo ritenuto uninterlocutore comunqueobbligato e ne abbiamosottovalutato la concezionedistorta del poteremedesimo». È questal’autocritica dell’assessorecomunale alle Politichesociali, PierfrancescoMajorino, esponente dipunta del Pd milanese.Un’autocritica pubblicataieri sulla sua paginaFacebook, che ha scatenatocommenti, anche stizziti, daparte di alcuni simpatizzatidemocratici. A cui Majorinoreplica così: «Io con Penatiho litigato aspramente, adesempio sulla sicurezza, elui non mi voleva— direiesplicitamente— comecapogruppo del Pd inConsiglio comunale nel2008. Tuttavia ci ho semprediscusso, a volte perfinoinvidiando esplicitamente lasua capacità di passare comeuno “pragmatico” e di“governo”. Ammettere chenon c’eravamo accorti diquanto stesse accadendo(ripeto: a prescindere dallarilevanza penale) vuol direcredere di dover fare unpartito per il futuroradicalmente diverso. Unpartito che si dà regole dicontrollo interno e“reciproco” con gliamministratori molto piùefficaci, affrontando ancheesplicitamente il tema deicosti della politica». M.Min.

SORRISI Il sindaco Giuliano Pisapia alla Festa del Pd col capogruppo in Comune Carmela Rozza e il segretario provinciale Roberto Cornelli

ILDIBATTITONELPD

Majorinofaautocritica:sottovalutatiimetodi distortidiPenati

RINCARI E TANGENTI

«Se recuperiamoTarsu eAtmnonaumenteremo le tariffePenati?NonèTangentopoli»

Page 18: Il Sindaco Pisapia

MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2011 CRONACAMILANO 11 ••

ILPIANO

Fisco e casa agevolatiper riportare aMilanoi talenti fuggiti all’estero

LA SVOLTA IL SINDACO ANNUNCIA LA NUOVA LINEA DI PALAZZO MARINO

«Basta pubblicità in piazza Duomo»Pisapia alla kermesse del Kuwait: ci sono altri luoghi del centro

— MILANO —

DA UN LATO, la legge nazionale«Controesodo» che garantisce sgravifiscali, Irpef in testa, per quanti hannolavorato almeno due anni all’estero eintendono tornare in Italia. Dall’altro, leiniziative allo studio del Comune: visti epermessi di soggiorno facilitati per ipartners e i figli dei cervelli milanesi diritorno, agevolazioni - tramite un sitointernet a loro dedicato - per ritrovarecasa in città e uno sportello dedicato achi desidera riprovare a farsi unacarriera a Milano. Ancora - per iniziare -un censimento tramite il quale ilComune chiede ai migranti eccellenti diregistrarsi alla relativa anagrafe e disegnalare i servizi e le opportunità di cuihanno bisogno per tornare nelcapoluogo lombardo. Questi lo spirito e icontenuti di «Welcome Talent!», ilprogetto appena lanciato dall’assessorecomunale al Lavoro, Cristina Tajani, incollaborazione con le associazioni«Controesodo» e «Italents, dalla fugaalla rete dei talenti». «Ogni anno —spiega la Tajani — circa 50 mila under40 lasciano l’Italia per andare incontro aopportunità di lavoro migliori all’estero.Una ricchezza che ora intendiamoriportare in patria e, nello specifico, aMilano. La nostra città è una pista dipartenza per molti giovani talentiitaliani, sappiamo di lavorare incontrotendenza, ma il Comune diMilano e le istituzioni non possonoignorare la realtà di un Paese che espellei giovani più qualificati e, con loro, ilproprio futuro. Lo sportello unico e ilcensimento, che partono oggi (ieri ndr)sono le prime azioni per fare di Milanoanche uno scalo di ritorno». Giambattista Anastasio

di MASSIMILIANO MINGOIAe NICOLA PALMA

— MILANO —

«NO ALL’USO di piazzaDuomo per fi-ni pubblicitari». E ancora, portare glieventi in altre piazze, sia del centro chedella periferia. Il sindaco Giuliano Pisa-pia annuncia la nuova linea di PalazzoMarino in fatto di manifestazioni sul sa-grato dellaCattedrale. «Solo iniziative po-litiche e kermesse nazional-popolari -aveva anticipato qualche giorno fa l’asses-sore al Commercio, Franco D’Alfonso,in un’intervista al Giorno -. Ci sono altriluoghi da valorizzare». A scatenare l’en-nesimapolemica sul «suk» di piazzaDuo-mo, la tensostruttura biancamontata perDon’t wait discover Kuwait, la cinque gior-ni, iniziata ieri, dedicata alla promozioneculturale dell’emirato. Un accordo sanci-to dalla precedente amministrazione econfermato giocoforza dalla nuovaGiun-

ta: «Gli impegni vanno rispettati - pre-mette Pisapia proprio al termine del suointervento sotto le due cupole installatevicino piazzaMercanti -ma poi si valute-rà caso per caso, facendo anche propostealternative che interessino altre zone del-

la città che si possono così valorizzare».Il concetto è chiaro: «Bisogna ragionarecomplessivamente sull’utilizzodelle piaz-ze di Milano - riflette il sindaco - sapen-do che ci sono tante piazze belle per ospi-tare momenti che possono arricchire lacittà». Conunpunto fermo: «PiazzaDuo-mo deve rimanere aperta sia per rispetto

alla Cattedrale sia per rispetto alla città».Nel periodo natalizio, ad esempio, «asso-lutamente certo» l’albero, confermaPisa-pia, allestito grazie a sponsor privati. Epoco altro.

NIENTE GIOIELLERIA di Tiffany,tanto per intenderci. «Questa piazza nonpuò essere un luogo dove si possono uti-lizzare più di tanto gli spazi per finalitàpubblicitarie». Tuttavia, il Comune do-vrà attendere il 2012 per varare il nuovocorso: «Fino ad allora - la precisazionedell’assessore D’Alfonso - ci limiteremoa gestire la situazione, anche se in questimesi abbiamo già rispedito al mittentetutte le richieste che non contribuisconoa valorizzare un patrimonio come la piaz-za più importante della città». A gennaio,poi, nascerà una commissione interasses-sorile, presieduta dal responsabile dellaCultura, Stefano Boeri, cui sarà delegatala concessione delle autorizzazioni. «Sivaluterà caso per caso».

TENDONE

La tensostrutturamontata in piazza

Duomo per la cinquegiorni dedicata

alla promozioneculturale del Kuwait

IL CRITERIO

Il Comune: si valuterà caso per casoanche facendopropostealternativeche interessinopiù zonedella città

Page 19: Il Sindaco Pisapia

MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2011 CRONACAMILANO 11 ••

ILSINDACOSIRACCONTA

DADIMENTICAREDATENERE

Fra Garibaldi e il Chesalvo Guevara, anzivado io in soffitta

IlPisapia inedito:«Marx?DastudiareMala lottadiclasseèrobadamuseo»Nel suo libro-intervista il primo cittadino cita l’icona Lenin, ma difende la «legge bavaglio»

Nella sceltafra Padre Pioo Madre Teresa, salvoMadre Teresa

— MILANO —

DAL PROSSIMO 1˚ di-cembre i cassintegratimila-nesi potranno viaggiare gra-tis sui mezzi pubblici. LaGiunta Pisapia ha trovatole risorse, 500 mila euro,per consentire ai lavoratoriin mobilità di potersi spo-stare senza timbrare il bi-glietto da 1,50 eurodell’Atm. L’assessore allePolitiche sociali Pierfrance-sco Majorino esulta: «Ab-biamo trovato il doppio del-le risorse stanziate dallaGiunta Moratti». In Consi-glio comunale, intanto, ieriè proseguito il dibattito sul-le agevolazioni per l’uso deimezzi pubblici previste dal-

la Giunta dopo l’aumentodel biglietto Atm, in parti-colare gli abbonamenti gra-tuiti per gli anziani e quelliper gli under 26. A sorpre-sa, all’inizio della sedutadell’assemblea di PalazzoMarino, sono stati presenta-ti oltre 500 emendamentidal consigliere del Pdl An-dreaMascaretti.

UNA MOSSA di ostruzio-nismo che però non è stataportata alle estreme conse-guenze. Ieri sera, infatti, re-stavano solo una cinquanti-na di emendamenti da esa-minare. Tra gli altri, anchele proposte dell’ex sindacoLetiziaMoratti di una ridu-zione del 50 per cento degli

abbonamenti per i disoccu-pati e per le famiglie con fi-gli. La Moratti attacca laGiunta Pisapia: «La mano-vra tariffaria costerà aimila-nesi 40 milioni di euro. Sitratta di un’operazione ini-qua, che penalizza le fami-glie e i lavoratori, già dura-mente colpiti dalla cirsi eco-nomica e per i quali non èprevista alcuna agevolazio-ne». L’aula è convocata an-cheper oggi, quandoproba-bimente si arriverà all’ap-

provazione della delibera».Non si fa attendere la repli-ca del capogruppo del PdCarmelaRozza: «LaMorat-ti continua a ignorare tre co-se. Innanzitutto che l’au-mentodel bigliettononpor-ta aumenti agli abbonamen-ti, per cui tutti sono incenti-vati ad abbonarsi. E conl’aumento del biglietto sicoprono anche le agevola-zioni». Infine, secondol’Agenziamobilità ambien-te e territorio, a settembrel’Atm ha avuto un incre-mento di passeggeri dell’1per cento.Nonostante il rin-caro dei biglietti da 1 a 1,50euro. M.Min.

La bandiera rossala teniamo lì

L’internazionalismo sì,ma non quello comunista

Un simbolo da mettereal museo. Anche la lottadi classe al museoMa con molti visitatori

LOSCONTROCONBOERI GLI STATI UNITI MAI AMATI

No, non va in soffittaÈ un filosofo

Resta da studiaree da discutere

Fra Turati e Lenin?Se si tratta

di salvare l’iconadico Lenin

Lenin PadrePio

«SULL’EXPO C’È STATA FRIZIONENONHAAPPREZZATO CHE ILBIEHAACCANTONATO LA SUA IDEA»

«L’AMERICA?NONÈUNLUOGOCHEMI ATTRAE, MANONCHIUDOGLI OCCHI DI FRONTE AOBAMA»

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

«MARX?No,Marx non va in sof-fitta. Era un filosofo. Resta da stu-diare e discutere. La bandiera ros-sa?Ma no, teniamola lì. La falce eil martello? Direi di sì, magari di-ciamo: al museo. La lotta di clas-se? Anche quella al museo, ma unmuseo che abbia molti visitatori,soprattutto giovani. I rapporti so-ciali, oggi, si muovono in altre lo-giche.L’internazionalismo comu-nista? Se mi avessi detto “l’inter-nazionalismo“ ti avrei rispostono. Ma quello “comunista“ ti di-co sì, eccome. Il centralismo de-mocratico? In soffitta, in soffitta.“Che” Guevara o Garibaldi? Sal-vo “Che“ Guevara. Anzi, vado ioin soffitta! Madre Teresa o PadrePio? Salvo Madre Teresa. Turatio Lenin? Se si tratta di salvarel’icona, dico Lenin». Il sindacoGiuliano Pisapia si presta al giocodelle bandiere da continuare asventolare o damettere in soffitta,nel libro intervista «Due arcobale-ni nel cielo diMilano»— in libre-ria da domani (Bompiani, euro15) — e ne esce un ritratto curio-so, sorprendente per certi versi,del sindaco dal volto gentile cheha riportato il centrosinistra allaguida del Comune dopo quasivent’anni di opposizione.

PISAPIA difende la sua identitàpolitica radicata a sinistra, ma glicapita anche di spiazzare il letto-re. Ad esempio quando difendequella che è stata definita la «leg-ge bavaglio»: «È inaccettabile inun Paese democratico e civile ve-dere questioni che non c’entrano

nulla con le indagini sciorinatesulla stampa per pura spettacola-rizzazione. La campagna controquella legge? Non mi vede d’ac-cordo.È sbagliata.Non è il proble-madi “salvaguardare i potenti”. Epoi capita troppo spesso che, a se-conda dell’orientamento politico,vengano pubblicati determinatiatti e non altri». L’ala più giusti-zialista del centrosinistra non sa-rà per nulla d’accordo con questeparole del sindaco. Ma tant’è. Pi-sapia va avanti per la sua strada.Si definisce «un sindaco di sini-

stra con una coalizione di centro-sinistra». Critica il funzionamen-to del Consiglio comunale: «Vedola tendenza a passare ore e ore adiscutere e a polemizzare in ma-niera non costruttiva e spesso alsolo fine di ottenere l’attenzionedei media. Spero che ciò derividal fatto che siamo all’inizio dellalegislatura e che l’attuale opposi-zione non abbia ancora digerito lasconfitta elettorale». Racconta perla prima volta del suo scontro conl’assessore all’Expo, e suo rivale al-le primarie, StefanoBoeri: «Sì, c’è

stata qualche frizione. Non ha ap-prezzato il fatto che il Bie abbiaprima accolto e poi ridimensiona-to il progetto a cui aveva parteci-pato». Nega di aver aspirazioni daleader del centrosinistra: «Nonpenso affatto a un’autocandidatu-ra. Ho preso l’impegno di occu-parmi di Milano». Elenca i leaderda inserire nel pantheondemocra-tico: Berlinguer, De Gasperi ePertini. Ma cita anche, «per unarivalutazione», Moro e Fanfani.Nomina i suoi amici, o meglio, «irapporti di stima» nel centrode-stra: Antonio Martino, AlfredoMantovano, Pier Ferdinando Ca-sini, Dario Rivolta. Ammette dinon amare gli Stati Uniti: «Ci so-no stato poco.Non è un luogo chemi attrae. Ma non posso chiuderegli occhi di fronte al cambiamen-to tra società e politica che la presi-denza di Barack Obama ha fattointravedere. Restano le diffidenzenei confronti di alcuni aspetti delsistema».

LE PAGINE sul Pisapia giovane,le prime, regalano aneddoti inedi-ti. Come quello dell’allora studen-te universitario Giuliano alla Cat-tolica nel giorno in cui le forzedell’ordine caricano imanifestan-ti capeggiati da Mario Capanna,appena espulso dall’università:«Capii che il dialogo con il poterenon era uno scenario realistico».Da allora, dal ’68, dai rapporti con«Servire il popolo», dalla tesi uni-versitaria in scienze politiche sul-la «storia dei movimenti politiciextra-istituzionali», Pisapia distrada ne ha fatta: da avvocato pe-nalista, da parlamentare indipen-dente, da candidato alle primariee alle Comunali. Da sindaco.

TRASPORTO PUBBLICO DAL 1˚ DICEMBRE AIUTI AI LAVORATORI IN MOBILITÀ. L’AMAT: IL RINCARO DEI TICKET NON INCIDE SUGLI UTENTI

Atm gratis per i cassintegrati. E a settembre più passeggeriSCONTRO IN CONSIGLIO

Mascaretti presenta500 emendamentiLa Moratti all’attacco

Falceemartello

Garibaldi

Marx

Internazionalismo

Page 20: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

LEAUTORITÀ

“di GIAMBATTISTAANASTASIO

— MILANO —

Sindaco, ha mai assi-stito alla Prima dellaScala o per Giuliano

Pisapia quello distasera saràundebuttoas-soluto?

«Sarà un esor-dio assoluto.Negli anniscorsi ho rice-vuto invitima ho prefe-rito assiste-re alle repli-che delle se-rate succes-sive.Preferi-sco godermigli spettacolisenza teleca-mere e riflet-tori».S t a s e r anon potràevitarené te-lecamere né

riflettori: comevivequestavi-gilia?

«Sono emozionato ma anche unpo’ intimorito. Emozionato per-ché, da sindaco, avrò il piacere el’orgoglio di ricevere tante perso-nalità in occasione di uno spettaco-lo grandioso. Intimorito perchémi troverò in una situazione allaquale non sono abituato: sono an-dato più volte alla Scala ma, comedicevo prima, in altre occasioni».Ha accennato all’orgoglio diricevere tantepersonalità.Sa-rebbero potute essere di piùsenonavestemesso invendi-ta i biglietti solitamente datiinomaggioalleautorità loca-li e straniere...

«Sa che in queste settimane tantisuoi colleghi delle tv e dei giornalistranieri mi hanno voluto sentiresu questa scelta?»E loro che dicono?

«Scelta esemplare».Niente buffet, personalità diprestigio senza biglietto: vabene l’austerity ma non si ri-schia di sminuire la Prima?

«InGiunta il problema ce lo siamo

LAGRANDEPRIMA

di NICOLA PALMA

— MILANO —

SINTONIA TOTALE tra il regi-staRobert Carsen e ilmaestroDa-niel Barenboim. Almeno a con-frontare le dichiarazioni dei duesul Don Giovanni di Mozart.«Non libertino ma libero, un soleche illumina chi gli sta intorno»,le parole usate dal regista canade-se per definire il protagonista dellibretto diDaPonte. «Unuomo li-bero, schiavo solo della volontà disedurre: chi di voi non hamai co-nosciuto un tipo simile?», gli faeco il direttore d’orchestra. Affa-scinato dal personaggio che stase-ra farà damattatore alla Primadel-la Scala. Ieri pomeriggio, con unamezz’ora di giustificato ritardo,Barenboim è arrivato al TeatroRinghiera di via Boifava, in com-pagnia del sovrintendente Stépha-ne Lissner, per una lezione suldissoluto punito: sala gremita emaxischermo all’esterno. Un ap-puntamento, quello del Gratoso-glio, voluto dallaGiunta comuna-le e presentato dall’assessore Stefa-no Boeri: «È giusto - ha affermatol’archistar - che le cose importan-ti che accadono a Milano venga-no comunicate anche negli spazilontani dal centro».

ILLUMINANTE e ironico co-me di consueto il neo direttoremusicale del Piermarini: «Ci so-no poche opere - ha esordito Ba-renboim, sul palco insieme al cri-ticomusicale EnricoGirardi - do-ve sia la musica che il libretto so-no dei capolavori: una di queste èDon Giovanni, dove c’è un rap-porto strettissimo tra la grandemusica diMozart e un libretti co-

me quello di Da Ponte: vannosempre insieme, una è al serviziodell’altro, come in un permanen-te ping pong». Parole da innamo-rato, quelle dell’artista israelo-ar-gentino, che riserva un compli-mento speciale al compositore au-striaco: «È stato unodei primi eu-ropei, capace di esprimersi in piùlingue: è tedesco nel Flautomagi-co, è certamente italiano nel DonGiovanni». Già, Don Giovanni,che Carsen fa simbolicamente re-suscitare dagli Inferi: «Il registaha volutomostrare - confermaBa-renboim senza svelare i dettaglidell’allestimento - Don Giovannicome uno che conosce paura: tut-ti lo pensanomorto, invece lui tor-na. Evidentemente, tutto il mon-do è burla». Burla che va di paripasso con il dramma nell’opera inscena stasera: «Forse è per questo- sorride ilmaestro - che tanti regi-

sti sono arriva-ti alla conclusio-ne che non è pos-sibile metterla inscena». Stavolta ciprova Carsen, conuna regia ideata ap-postaper il Pierma-rini e che al Pier-marini è dedicata:«Sarà teatro nel tea-tro», taglia cortoBa-renboim. In attesadi salire sul podio:«A me piace il 7 di-cembre - conclude -perché ho il senti-mento che tutta Mi-lano respiri e viva laScala: la mattina va-do a fareunapasseg-giata e si “sente” laScala dappertut-to».

«Mi ha convinto Benigni: per la Scala metto lo smoking»Pisapia, al debutto, racconta la sua vigilia: «Emozionato e intimorito. E pensare che da giovane non mi interessava»

IL MAESTRO DANIEL BARENBOIM

«Un vero eventoTutta la cittàrespira l’opera»

Il 7 mattina vado semprea fare una passeggiatae si sente la Scaladappertutto: questomi piace moltissimo

I lavoratori dei locali notturni di Milano stufidelle condizioni in cui li costringe il lorocontratto di lavoro si riversano davanti allaScala e inscenano una violenta protesta cherichiede il deciso intervento della polizia permettere fine ai tafferugli

Stavolta a scatenare i disordini sono gliextraparlamenti di Autonomia Operaia. Gli

scontri con la polizia sono violentissimi. Alla finemolti manifestanti vengono fermati e gli agenti

sequestrano numerose bottiglie molotov

Habituè della Scalail premier debuttanel Palco realeAl suo fiancoil ministro dei Beniculturali LorenzoOrnaghi. In teatroci saranno ancheCorrado Passera,Piero Giarda e AnnaMaria Cancellieri

1973

1976

L’ATMOSFERADELDEBUTTO

Monti

Page 21: Il Sindaco Pisapia

MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011 MILANOATTUALITA’ 3 ••

PodestàNapolitanoAnche quest’annoil numero unodella Provincia saràaccompagnato dallafiglia Arianna, che oggicompie gli anni. NelPalco reale anche ilgovernatore Formigonie il presidentedel Consiglioregionale Boni

Il capo dello Statoè arrivato ieri serada MantovaOggi avrà una seriedi incontri privaticompreso il colloquiocol cardinale AngeloScola. Prima dellaScala farà visitaalle Gallerie d’Italia

“ “posto. Ma questa scelta ha dimo-strato il contrario, ha finito col da-re più valore alla Scala e alla suaPrima. All’estero hanno apprezza-to e quei biglietti sono stati acqui-stati per lo più da milanesi. Li ab-biamo venduti tutti e 110 anche sealcuni costavano2mila euro.Qual-cuno ha preferito rinunciare ad al-tro pur di aver quei biglietti: abbia-mo restituito la Prima agli appas-sionati. Non dimentichiamoci,poi, che il ricavato (200 mila eurondr) sarà devoluto in parte a Bor-getto di Vara, Comune ligure col-pito dall’alluvione, e in parte adun progetto sociale che resterà alla

nostra città».

È sembrata una scelta dema-gogica, quella sui biglietti.

«Non è così. Abbiamo ritenuto ne-cessario e indispensabile dare unsegnale di sobrietà in un momen-to di crisi per tanti concittadini.Le isituzioni devono dare l’esem-pio. E i primi a rinunciare ai bi-glietti sono stati gli assessori e iconsiglieri comunali».

Non si è lamentato nessunadelle autorità escluse?

«No, anzi ho ricevuto telefonate elettere di plauso».

Qualeprogetto saràrealizza-to in città grazie ai biglietti?

«L’ipotesi più plausibile è ristrut-turare una scuola oggi abbandontae trasformarla inun centro di acco-glienza per famiglie impoveritesicon la crisi».

Austerità: lei comesaràvesti-to stasera?

«Scegliere l’abito è stato un dilem-ma.Mi sono confrontato con ami-ci, parenti, con chiunque. Alcunimihannodetto che, per rispetto al-la Scala, nonpotevononpresentar-

mi in smoking. Altri hanno dettoche bisognava dare unulteriore se-gno di sobrietà alla città».

E alla fine?«Mi ha convinto Roberto Benigni.L’ho visto in tv con lo smoking eallorami sono detto: l’abito non fadavvero il monaco. E se sta bene alui, lo smoking posso metterlo an-ch’io. Poimi hanno colpito i ragaz-zi, domenica, alla Prima dei giova-ni. Lì ho rischiato la gaffe».

Perché?«Era domenica e si trattava di in-contrare dei giovani, così mi eromesso un golf. Poi li ho visti quasitutti in giacca e cravatta e allora so-

no corso a Palazzo Marino e sonotornato alla Scala incravattato. Ve-dere quei ragazzi in abito eleganteper rispetto al teatromiha ulterior-mente rasserenato sulla scelta del-lo smoking.Manonme lo sono fat-to fare su misura».

Oggi come a inizio anni ’70:crisi economicaebloccodel-le auto. In quegli anni hamai partecipato alle con-testazionidavantial tea-tro la sera della Prima?

«Non sono mai andato acontestare e lanciare uovaalla Scala. All’epoca nonero uno studente ma unostudente-lavoratore».Il giovane Pisapia comevedeva la Prima della?«Non mi entusiasmava.Non ne capivo il significa-to per la città né capivo ilsenso di tutta quellamondanità. Oggi è diver-so».

Oggi come la vede?«La Prima illumina Mila-no, ricorda al mondo lacentralità culturale della no-stra città».

LANOTTEDEI DEBUTTANTIPISAPIAALLAPRIMADASINDACO,BARENBOIMESORDISCECOMEDIRETTOREMUSICALECARSENAL PRIMO ALLESTIMENTOPER LA SCALA

PALCOREALEPOSTI D’ONOREPERNAPOLITANOEMONTIDELEGAZIONEDIMINISTRI ALPIERMARINI:GIARDA,ORNAGHI, PASSERAECANCELLIERI

«Mi ha convinto Benigni: per la Scala metto lo smoking»Pisapia, al debutto, racconta la sua vigilia: «Emozionato e intimorito. E pensare che da giovane non mi interessava»

Li abbiamo venduti tuttie ad acquistarli sono statii milanesi: abbiamo ridatola Prima agli appassionatiAll’estero hanno apprezzato

La Prima nonmientusiasmava, non ne capivoil significato per la cittàné il senso di tutta quellamondanità. Oggi è diverso

DAVANTIALTEATROPRESIDIO INPIAZZADEI SINDACATI DI BASEATTESI STUDENTIUNIVERSITARI, CENTRISOCIALI E LAVORATORI DELLOSPETTACOLO

NEGLI ANNISETTANTA

La fine degli anni 70 è rimastacelebre per la violenza che ha

scatenato. E che si ripete con gliestremisti di sinistra davanti al

teatro alla Scala

1998

Marina Ripa di Meanamostra il seno con lascritta «No fur», no alle pellicce. Stavolta aprotestare sono gli animalisti, che partiti incorteo da piazza Santo Stefano, approdano inpiazza della Scala poco beffando un serviziod’ordine a dir poco disattento.

1984

È il famoso anno delle uovamarce sulle pelliccedelle signore e dei petardi fra i piedi digentleman in smoking, con Pertini e Craxicostretti ad entrare da un ingresso secondario.Una contestazione in piena regola con in primafila 300 operai della Marelli appena licenziati

PROTAGONISTI

Il sindaco GiulianoPisapia. A sinistra:

il direttored’orchestra Daniel

Barenboim

I BIGLIETTI TOLTIALLEAUTORITÀ

1977

Page 22: Il Sindaco Pisapia

Fondato nel 1956

GIOVEDÌ 8 dicembre 2011 | Anno 56 - Numero 290 € 1,00 | 2.590.000 lettori (dati Audipress 2011/II) | www.ilgiorno.it Milano

9 771124 211498

11208

Previdenzaemattone

LarivoltadellabenzinaCarburanti al top inEuropa,monta laprotesta. Stangatada1.600euroa famigliaPensioni: sogliaa1.400europer il recuperodel carovita?Spiragli sull’Imu

L’Istat bocciaMonti«Così crea povertà»

Servizi· Da pag. 2 a pag. 10

Servizio · Apagina 4

MARIOMonti non deverispondere aglielettori, non farà

mai un comizio, parla aicittadini con la signorilefreddezzadell’economistache si rivolge al cervellopiuttosto che all’animadellepersone. Secondo RenatoMannheimer, con la terribilemanovra di domenicascorsaMonti ha persosoltanto nove punti digradimento (da 73 a 64),mantenendo comunque unaposizione elevatissima,superiore a quella di Prodi edi Berlusconi all’inizio deiloromandati. In quel casogli elettori sconfitti nonpotevanoapprezzare ivincitori. In questo ilconsenso è abbastanzabipartisan, anche se l’88 percento del Pd (che porta ilcentrodestra sul filo del 50per cento) è dovuto anche alfatto che conMonti è finitol’incuboBerlusconi. Ilgradimento – se durevoleanche nelle prossimesettimane – dimostrerebbeche gli italiani hannoaccettato lamanovra.Eppure l’ondata dimessaggiche hamandato quasi in tilti computer di ‘Porta a porta’è di segno esattamentecontrario. Lamanovra èfatta di tagli, di tasse e diincentivi alla crescita. Ilproblemaè che i tagli esoprattutto le tasse (acominciare da quellaimmediata sui carburanti)pesano subito. La crescitaarriverà.

[Segue a pagina 10]

ILCOMMENTO

LA FREDDEZZADEL TECNICO

LarispostaaTwilight

IlDracula‘splatter’diArgentomorde in 3 DDANESE· A pagina38

di GABRIELECANÈ

·Apagina6

Napoli in festa,battuto il VillarrealAvanti in ChampionsFIESOLI eFRANCI·NelQuotidianoSportivo

QUEI TAGLIDA APPLAUDIRE

di BRUNOVESPA

EDITORIA

DA MONTICHIARI A ROMA PER I BEAGLES

Era il re dei Casalesi

Preso nel suobunkeril camorrista ZagariaFEMIANIe commentodiBONI·Alle pagine12e13

LASTORIA

GATTA,GIUDICI,GIORGI, PALMAecommentodiMINOTTIallepagg33,34e35BONEZZI eMONACO· InMilano

VIVONO IN BOX angusti dove non arrivanomai luce naturale e aria e dovenon possonomuoversi. Quello è tutto il mondo che conoscono fino a quandoin furgone lasciano la loro «casa» per finire nei laboratori di vivisezione. Èil destino dei beagles, cani dalle lunghe orecchie e dagli occhioni dolcissimi.Pare siano particolarmente adatti alla vivisezione e in tutto il mondo liallevano proprio per questo. Anche aMontichiari, in provincia di Brescia.Qui c’è un’azienda, la Green Hill, dove vivono in attesa della morte 2.500cani adulti, oltre alle cucciolate. Ogni mese partono daMontichiari 250cani diretti ai laboratori. In loro difesa si sono alzate le proteste deglianimalisti. E si è mobilitato anche il sindaco diMontichiari che è andato aRoma perché Green Hill chiuda. [Segue a pagina 14]

di LAURAACCORDINO

GRAZIE

PRESIDENTE

UN’OVAZIONE PER NAPOLITANO ALLA PRIMA DELLA SCALA

Nel Palco Reale ospitiil Capo dello Stato,

il presidentedel Consiglio Mario Monti

e il sindaco GiulianoPisapia con le consorti

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•• 8 MILANOATTUALITA’ GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2011

I PREMIATI

Contestato dalla Lega, per la posizioneaperta nei confronti dell’immigrazione, ilpremio al cardinal Dionigi Tettamanzi, exarcivescovo di Milano.

In alto, la Premiata ForneriaMarconi, storico grupporock italiano, autore di«Impressioni di settembre»e di un memorabile albumcon Fabrizio De André.A destra, Guido Rossi, 80anni, giurista e avvocato, exsenatore, presidente Consobe commissario straordinariodella Figc.

Le figlie e la moglie diVincenzo Capacchione, ilcardiologomorto lo scorsogiugno per un aneurisma,dopo avere eseguito unintervento d’urgenzaperfettamente riuscito.

A sinistra, EugenioFinardi, una delle iconedella musica italiana,autore di canzoniindimenticabili come«Lamusica ribelle» o«Extraterrestre».

LECIVICHEBENEMERENZE

Eugenio Finardi

Il cardinaleTettamanzi

I Capacchione

LaPfmeRossi

IL PARALLELOCONLONDRAIL SINDACO: LONDRAPERPULIRE IL FIUMETAMIGICI HAMESSO DIECI ANNI. NOI VOGLIAMOMETTERCIMOLTOMENOPERPULIRE L’ARIADIMILANO

— MILANO —

SI FATICA ad avanzare tra le bancarelle della tradizionale fiera degliOh Bej Oh Bej ieri al suo primo giorno di apertura. In piazza Castello,ai fianchi e dentro al parco Sempione, sono numerosi i cittadini che«buttano l’occhio» sui banchi per farsi un’idea dei regali ma pochi, poi,reggono in mano un sacchetto di merce acquistata. «Si fa un giro, perora» molti spiegano, e si tratta soprattutto di famiglie e di coppie. C’èanche qualche gruppo di signore di mezza età, e una di loro osserva,«qui di natalizio e di tipico c’è veramente poco». A non mancare sonosicuramente i «firuni» di castagne, tradizionali emolto richiesti, soprat-tutto daimilanesi over 60 che li cercano,mimetizzati tra merce di altrogenere. «Faccio il tifo per gli Oh bej oh bej - è il commento di StefanoMaullu, assessore al commercio della regione Lombardia - spero soloche l’ennesimo blocco del traffico voluto da Pisapia non contribuiscaad ammazzare anche questo appuntamento storico per la nostra città».«La tradizionale fiera di Sant’Ambrogio è un evento per Milano - ag-giunge Maullu - con settecento anni di storia alle spalle e ricadute im-portantissime per l’economiameneghina, specie di questi tempi. Neglianni passati abbiamo avuto edizioni con punte di 100.000 visitatori algiorno, e i dati della Camera di Commercio ci dicono che questa setti-mana un milanese su cinque visiterà la rassegna». Ma la fiera è ancheun discreto business. «Il ponte di Sant’Ambrogio vale per la città unindotto di 31 milioni» - prosegue l’assessore - e mandarlo all’aria para-lizzando la città proprio in questi giorni potrebbe davvero essere undanno incalcolabile per la nostra economia. Ma purtroppo la decisioneè stata presa e dunque ne pagheremo le conseguenze. Speriamo almenoche vengano rinforzati i mezzi pubblici».

LAFIERA FOLLA AL PRIMO GIORNO DI APERTURA

Castello in festa per gli Oh bejBancarelle prese d’assalto

ma molti guardano senza comprare

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GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2011 MILANOATTUALITA’ 9 ••

59 27PREMIATI MEDAGLIED’ORO

Molti musicisti ieri sulpalco del Dal Vermeper la cerimoniadi consegna degliAmbrogini. Fra questi, ilcantautore EugenioFinardi e la PfmPremio anche a GuidoRossi e, alla memoria,a Marco Colombaionie Vincenzo Capacchione

Premiato l’exarcivescovo di Milano,Dionigi Tettamanzi. Unascelta contestata dallaLega Nord per leaperture del cardinalenei confronti degliimmigratiIl Carroccio non lo haapplauditoalla cerimonia

LACRISI ECONOMICAIL PRIMOCITTADINO: LACRISI ECONOMICAÈDEVASTANTE,MILANONEAVVERTEGLI EFFETTIQUESTASITUAZIONESI VINCERESTANDOUNITI

L’AFFONDODELCARROCCIOIL LUMBARDMORELLI SULCARDINALE:NONÈUNPASTOREDI ANIME,MADI VOTILAREPLICA: LACHIESA ÈALSERVIZIO DI TUTTI

LAMORATTI ASSENTEL’EXSINDACOMANCAALL’APPELLOALBANCODELLAPRESIDENZAASSENTEANCHE ILRADICALECAPPATO

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

AMBROGINI D’ORO tra emergenzasmog e polemiche sulla Grande medagliad’oro all’ex arcivescovo di Milano DionigiTettamanzi. Teatro Dal Verme. Ieri matti-na. Cerimonia di consegna delle 59 civichebenemerenze edizione 2011. Primo discor-so alla città nel giorno di Sant’AmbrogioperGiulianoPisapia. Il sindaco sale sul pal-co delDal Verme e confessa la sua preoccu-pazione per l’inquinamento fuori control-lo: «È un problema drammatico. Non cidormo la notte. Rifletto e parlo con gliesperti, sgombrando la mente da facili slo-gan e ideologie.Ho capito che ci vorrà tem-

po e che ci sarà bisognodimisure struttura-li che avranno effetto a lungo termine». Pi-sapia, comunque, lancia un segnale di spe-ranza: «A Londra per pulire le acque delTamigi ci hannomesso dieci anni. Noi vo-gliamo metterci molto meno per pulirel’aria diMilano. Ce la faremo». Il primo cit-tadino parla anche della «crisi devastantedi cuiMilano avverte gli effetti inmodope-sante», «una crisi che si vince restando uni-ti e sostenendo i più deboli».

LA CIVICA BENEMERENZA più atte-sa, intanto, è quella a Tettamanzi. Tutti inpiedi, politici e pubblico, quando l’ex arci-vescovo viene chiamato sul palco a ritirare

il premio. Nel banco della presidenza si al-za anche il leghista AlessandroMorelli, manon applaude, mentre l’altro lumbard LucaLepore batte le mani.Morelli spiega: «Pre-ferisco i pastori di anime a quelli di voti». Ilcapogruppo del Carroccio Matteo Salvini,arrivato alDalVerme a fine cerimonia, rin-cara la dose: «Nessuna simpatia per quellaparte di Chiesa che fa politica e usa islamicie romper accusare imilanesi di essere egoi-sti. Benvenuto al nuovo arcivescovo Ange-lo Scola». Tettamanzi replica con il sorrisosulle labbra: «Come vescovo non possonon amare tutti, in particolare coloro chehannobisognodi comprendere che il servi-zio che la Chiesa compie non è a favore dialcuni escludendo altri». L’applausometro,

prima della premiazione di Tettamanzi,aveva toccato alti picchi per le civiche bene-merenze alla memoria di Vincenzo Capac-chione eMarco Colombaioni e per gli Am-brogini a Pfm, Eugenio Finardi e persona-le dell’ospedale San Raffaele (a sorpresa sialzano i capigruppo del centrosinistra, nonquelli del centrodestra).

ASSENTI per cause di forzamaggiore allacerimonia, dueMedaglie d’oro: la giornali-sta Rossana Rossanda e il cantante liricoCarlo Bergonzi. Tra i capigruppo, invece,l’assenza più vistosa è quella dell’ex sinda-co, ora consigliere di opposizione, LetiziaMoratti. Manca all’appello anche il radica-le Marco Cappato.

L’inquinamento avvelena gli AmbroginiScontro su Tettamanzi, la Lega non applaudePisapia: «Lo smog? Non ci dormo la notte. Meno di dieci anni per pulire l’aria»

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Venerdì 9 dicembre 2011www.ilgiorno.it

e-mail: [email protected]

Redazione: via A. Stradivari, 4 - 20131 Milano - Tel. 02 27799111 - Fax: 02 27799537 · Pubblicità: S.P.E. Tel. 02 575771 - Fax: 02 57577630

· Servizio all’interno

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aMilano

Indagini sul ritrovamento

Lasalmadi Mikesottoesamein piazzale Gorini

Incontro inPrefettura

Monti-Geithner

due ore di vertice

55

Smog,nienteautoperduegiorniOggiedomanistopal trafficodalle10alle18.Atmpotenzia imezzipubblici

IL DOMINATOREDELL’ARIA

ILCOMMENTO

DI UNAQUALITÀ bisognadare atto al sindacoPisapia. Il coraggio. Per

la prima volta nella storia diMilano, infatti, viene decretatoper otto ore e per due giorni difila un blocco totale del traffico.Duro da digerire, e che non hamancato di suscitare polemichemolto aspre. Gli attacchi piùmarcati arrivano non tanto enon solo dall’opposizione,madai commercianti, cheintravedono il rischio dicomprometteremomenti chiavenegli acquisti prenatalizi,peraltro in una fase di crisipesante. I dubbi sonomolti.In primis sull’efficacia delprovvedimento. LaRegione, peresempio, sostiene che il pm10non dipende così tanto daltraffico e che comunque lo smognon è tra le prime cause dimortalità. Il secondo riguardapoi la premessa della giunta,annunciata soltanto qualchesettimana fa: lo stop serve più aintrodurre una nuovamentalitàambientale che ad abbattere lepolveri. Dunque?Pisapia ha ascoltato tutti, maalla fine ha tirato dritto. Un po’comeMonti, si è votato a scelteimpopolari, pur di curare ilgrandemalato: l’aria.Maqui sta il punto. Anche tuttii Comuni dell’hinterlandnonhannoaderito all’iniziativa.Poco coraggio o poca fiducia neirisultati? E alla fine hannolasciato solo l’ultimodominatore dell’aria. GIUDICI e PALMA · All’interno

Barenboim: Milano mi amaIl direttore musicale: «Una Prima straordinaria»

· Servizi all’interno

di ENRICO FOVANNA

ANASTASIO· All’interno

Scala Il sindaco Pisapia: l’opera più forte delle vanità

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•• 6 MILANOATTUALITA’ VENERDÌ 9 DICEMBRE 2011

LAGRANDEPRIMA

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

SINDACO PISAPIA, alla vigilia della Prima sieradettoemozionatoper il suo debuttomaan-che un po’ intimorito perché non le era mai ca-pitato di trovarsi nella situazione della Prima:televisioni, riflettori, personalità.Orache laPri-ma è andata, ci svela come l’ha vissuta?

« L’ho vissuta benissimo. È stata rispettata, purnell’eleganza e nella solennità dell’evento liricopiù importante a livello internazionale, quella so-brietà che avevo chiesto e auspicato. Un fatto che,

invece di declassare la Prima della Scala, le ha da-to ancora più valore proprio perché ad essere pro-tagonista della serata è stata soprattutto l’operadel DonGiovanni».

Che le rimarrà impresso di questa sua primavolta?

«I messaggi che mi hanno inviato via cellulare imiei assessori...»

Che le hanno scritto?«È stata una prima straordinaria dal punto di vistadell’operama anche dal punto di vista della parte-cipazione. Questa Prima è stata soprattutto un ap-

LASODDISFAZIONEPIÙGRANDE«HOAVUTOMESSAGGI ENTUSIASTI DAGLI ASSESSORICHEERANOTRA LAGENTE EMI AGGIORNAVANOSULLAGRANDEPARTECIPAZIONE DEIMILANESI»

Pisapia: l’opera più forte della vanità«Pur nell’eleganza, è stata rispettata la sobrietà che quest’anno avevamo richiesto»

RAGGIANTI

In alto, CaterinaBalivo insieme alcompagnoGuido

Maria BreraA destra, il

presidente dellaTriennale Davide

Rampellocon lamoglie

LA DIRETTRICE

L’industrialeSergio Dompé èintervenuto alla

prima insieme allafiglia NatalieA sinistra, ildirettore

generale della Rai,da pochi mesi incarica, Lorenza

Lei

ISTITUZIONI

A destra, GiuseppeSala e il

vicepresidente dellaRegione AndreaGibelli. Sopra,

Antonella Boralevi

IL PREFETTO

Gian Valerio Lombardi,prefetto di Milano, incompagnia della moglieRosaria

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VENERDÌ 9 DICEMBRE 2011 MILANOATTUALITA’ 7 ••

puntamento con la città. Al di là dei circa duemilafortunati presenti in teatro l’opera, infatti, è statamandata in diretta anche in teatri di periferia, ci-nema, auditorium, nelle carceri di Bollate e SanVittore. Eho ricevutomessaggi entusiasti dagli as-sessori che erano lì, nei cinema e nelle periferie:mi hanno via via aggioranato sulla grande parteci-pazione dei milanesi a questi eventi, sulla granderisposta della città. Un punto importante, questo,per una cultura che sia davvero diffusa dal centroalla periferia».

Ha definito il Don Giovanni di Carsen uno spet-

tacolo straordinario. Promuove in toto regia escenografia o c’è qualcosa dell’una o dell’al-tra che non le è piaciuto?

«La scenografiami ha colpitomolto.Molto sugge-stiva l’idea di usare lo specchio cheha riflesso l’in-terno della sala del Teatro.Ha permesso di viverel’opera ancora piùda vicino, ci ha fatto sentire par-te integrante di quanto avveniva sul palco, così co-me una delle ultime scene, dove il personaggiodel Commendatore era lì con noi sul palco reale.Uno spettacolo straordinario che mi è piaciutonel suo complesso».

UNOSPETTACOLODI DEMOCRAZIA

«ALDI LÀDEIDUEMILAFORTUNATI PRESENTI IN TEATROL’OPERAERA INDIRETTAANCHE INTEATRIDI PERIFERIACINEMAENELLECARCERI DI BOLLATEESANVITTORE»

Le altre immagini della grande Primadella stagione scaligera saranno pubblicatenei prossimi giorni sulle paginedella Cronaca di Milano

Pisapia: l’opera più forte della vanità«Pur nell’eleganza, è stata rispettata la sobrietà che quest’anno avevamo richiesto»

Tutte le foto sul«Giorno»

L’ARCHISTAR

A sinistra una sobriaquanto impeccapile GaeAulenti, celebre architettofriulana

L’ARTISTA

In alto, Inge Feltrinelli,famosa fotografa di

celebritieshollywoodiane

A sinistra, VittorioGrilli, viceministro

all’Economia, con laconsorte

IL SINDACO

A destrail sindacoGiuliano

Pisapia, insmokingno-logo,

con la moglieCinzia Sasso

A sinistrail presidentedel Consiglio

regionaleDavide Boni

con laconsorte

L’IMPRENDITORE

In alto, il vicepresidentedella Fondazione Teatroalla Scala, Bruno Ermolliinsieme alla sua signora

LA

STILISTA

A destra, lacelebre

designerMarta

Marzotto, cheda anni nonmanca maiuna Prima,

vestita con unprezioso ed

elegantecaffetano di

Cavalli

Page 30: Il Sindaco Pisapia

SABATO 17 DICEMBRE 2011 CRONACAMILANO 13 ••

Sea, giallo sull’offerta indianaMa Pisapia esulta: conti salvi

Pronti a dare 40 milioni di più, ma arrivano tardidi MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

UNMINUTO e 180 passi. Tanto civuole per andare a piedi da PalazzoMarino a via Silvio Pellico 19, unodegli ingressi del Palazzo dellaRagio-neria dove ieri, entro e non oltre le10, erano attese le offerte per la garadel Comune su Sea-Serravalle. Unminuto. Centottanta passi. Intorno aquesti due dati banali ruota il giallodell’offerta del fondo indiano Srei,pronto a sborsare 425milioni di europer aggiudicarsi il 29,75 per cento del-la Sea, la società che gestisce gli aero-porti di Malpensa e Linate.

L’OFFERTA degli indiani è statabocciata perché protocollata con die-ci minuti di ritardo e alla fine ad ag-giudicarsi il 29,75 per cento della Seaè stato il fondo F2i di Vito Gambera-le che ha offerto 385 milioni più uneuro. Un euro in più rispetto alla ba-

se d’asta di 385 milioni di euro. Il le-gale rappresentate di Srei VinodSahai, però, sostiene di essere arriva-to al Palazzo dellaRagioneria in tem-po, alle 9.55: «Alle 9.50 ero nella por-tineria di Palazzo Marino. Mi è statodetto che l’offerta andava presentata

in via Silvio Pellico 19, uno degli in-gressi del Palazzo della Ragioneria.Ci sono arrivato alle 9.55». Primadel-la scadenza del bando fissata per le10. «Una volta entrato al Palazzo del-la Ragioneria — continua Sahai —mihanno fatto aspettare alcuniminu-ti prima di accompagnarmi all’uffi-cio protocollo al primopiano».Offer-

ta protocollata alle 10.10. Fuori tem-po massimo. Il legale rappresentatedi Srei non ci sta: «Lamia presenza aPalazzo Marino alle 9.50 è stata con-fermata dal direttore del settore Par-tecipateMariangela Rimoldi».

IL SINDACO Giuliano Pisapia, in-tanto, esulta: «L’esito della garaodierna permette a Milano di rispet-tare il Patto di stabilità per il 2011».Entro il 29 dicembre, infatti, F2i do-vrà versare la prima trance di 340mi-lioni di euro, che riporterà in attivo ilbilancio 2011. L’opposizione, però,attacca. Il capogruppoPdlCarloMas-seroli dice: «La farsa si è compiuta.Vince F2i con un’offerta di un euroin più. Una vergogna». Il leghistaMatteo Salvini rincara la dose:«L’esclusione degli indiani toglie aimilanesi 40 milioni di euro». La re-plica del sindaco: «Polemiche stru-mentali utili solo a creare confusio-ne».

— MILANO —

IL CONSIGLIO comunale ha votatola riduzione del canone sui passi carraie la Lega è rimasta da sola a fare oppo-sizione in aula. L’emendamento sulladelibera per la revisione della Cosap,concordato fra maggioranza e Pdl, èstato approvato in aula con i voti delcentrosinistra e del principale gruppo

d’opposizionema con l’astensione del-laLega. Lamodifica prevede una ridu-zione dei «coefficenti» che definisco-no la nuova tariffa sui passi carrai, del10% per quelli commerciali e del 30%per quelli non commerciali.

DOPOILvoto sul principale punto og-getto d’accordo, gran parte del Pdl halasciato l’aula. A fare opposizione

nell’assemblea di palazzo Marino alprovvedimento sullaCosap resta laLe-ga: «Restiamocontrari a questa delibe-ra perché profondamente ingiusta», hadetto l’ex assessore al Turismo Ales-sandroMorelli.Il Carroccio ha comunque chiesto unasospensione della seduta per un con-fronto con la maggioranza sulla prose-cuzione dei lavori.

Sconti sulle tasse per i passi carrai, il Carroccio vota contro

SODDISFATTO Giuliano Pisapia felice per l’esito dell’asta

CONTRASTO Alessandro Morelli,consigliere comunale della Lega Nord

IL SINDACO

«L’esito della gara ci permettedi rispettare il Patto di stabilità»Pdl e Lega vanno all’attacco

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•• 2 MILANOATTUALITA’ MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2011*

EMERGENZAINQUINAMENTO

— MILANO —

DAL PRESIDENTE della Re-gione, Roberto Formigoni, al sin-daco Giuliano Pisapia, passandoper il presidente della Provincia,Guido Podestà, tutti esprimono«apprezzamento» per gli impegniassunti dal ministro all’Ambien-te, Corrado Clini, ieri a PalazzoLombardia, in occasione del verti-ce sullo smog con i governatori egli amministratori locali dellequattro regioni del bacino pada-no: Lombardia, Piemonte, Vene-to ed Emilia Romagna. Il mini-stro e gli enti locali hanno concor-dato di collaborare alla stesura del

«Piano aria nazionale», prossimoincontro il 16 gennaio. Il Pianoaria nazionale recepirà—ha fattosapere il ministro — quel proto-collo d’intesa scritto a PalazzoIsimbardi dalla Provincia con iComuni dell’hinterland: «I prov-vedimenti devono essere presi suscala metropolitana» ha ribaditoClini. «Il nostro metodo, quello

della concertazione— commentaPodestà— è stato apprezzato e ri-conosciuto dal ministro». «Un in-contro utile, costruttivo. Sicura-mente un buon inizio di percor-so. Siamo fiduciosi» dice il sinda-co Giuliano Pisapia. Il presidentedella Regione, Roberto Formigo-ni, esprime «grande apprezzamen-to» per la disponibilità dimostra-ta dal responsabile delle politicheambientali del governo Monti.Ma il governatore non ha manca-to di sfruttare l’incontro con Cli-ni per chiedere all’esecutivo il re-integro dei fondi per il trasportopubblico locale, ritenuti dallo stes-

soministro «strategici permiglio-rare la qualità dell’aria». Per ora,Clini si è impegnato a garantire40milioni alle 4 regioni (11 quelliche spettano alla Lombardia) perrinnovare (con Euro 6 e veicolielettrici) il parco circolante deimezzi pubblici. Un cofinanzia-mento, in realtà. Poco a fronte dei

266 milioni di euro di tagli, pro-prio alla voce «trasporto pubbli-co». «Ho chiesto al ministro — fasapere Formigoni — il reintegrodei fondi, una richiesta che le Re-gioni porteranno domani (oggi,ndr) all’incontro con il Governo». Gi.An.

Autoelettriche

Bikesharing

Carsharing

VEICOLI VERDILOSTANZIAMENTO ANNUNCIATO DALMINISTROSERVIRÀ ADACQUISTAREMEZZI ELETTRICI E EURO 6PER IL TRASPORTO PUBBLICO INPIANURA PADANA

Fiera

Via

le A

bru

zzi

Monumentale

Via

le E

. Bazzi Piazzale

Lodi

Garibaldi

Via Piranesi

Area C

D’ARCO

L’idea è che lo stanziamentodi 500mila euro copragli ingressi in centroai quali non si può rinunciareCome quelli per gli ospedali

TeleriscaldamentoEffetto Area C: in centro26mila auto in menoEcco il piano di AtmBus, potenziate 20 linee. In metrò ora di punta estesa

IL VERTICE IL MINISTRO INCONTRA LE REGIONI

Smog, Clini lancia il piano per il NordFormigoni: trasporti, ci ridiano i fondi

Utilizzano l’energiachimica immagazzinatain un serbatoio costituitoda una o più batteriericaricabili

Traducibile come«condivisione della

bicicletta», è uno deglistrumenti di mobilità

non inquinante

L’auto condivisa si usasu prenotazione,prelevandola eriportandola in unparcheggio vicinoal proprio domicilio

È una soluzione sicuraed economica per laproduzione di acquaigienico sanitaria e ilriscaldamento degliedifici residenziali

MARANE I FONDIPER I POVERI

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

VENTISEIMILA INGRESSIin meno nella Cerchia dei Bastio-ni dal 16 gennaio 2012. Vale a di-re: ventiseimila ingressi in menonel centro storico dal giorno incui entrerà in vigore «Area C»,l’Ecopass come da riforma dellaGiunta Pisapia. La stima è ripor-tata nel documento comune sotto-scritto da Atm e Amat («AgenziaMobilità Ambiente Territorio») epresentato all’amministrazionecomunale proprio per predispor-re al meglio l’avvio della nuovacongestion charge nel centro stori-co. All’interno della Cerchia, se-condo lo stesso documento, saran-no oltre 31mila i pendolari inmo-vimento, con picchi di 3.700 pen-dolari nell’ora di punta che va dal-le 8 alle 9 del mattino nei giorniordinari, e picchi fino a 5.000 pen-dolari nei giorni di eventi - quali isaldi - o di festività.

PER FRONTEGGIARE il mag-gior afflusso di passeggeri, Atm eAmat hanno messo a punto unpiano di potenziamento del tra-sporto pubblico. Molto si puntasulle linee di superficie. Sarannoprolungati i percorsi di quattro li-nee di autobus: 37, 39, 67 e 74. Sitratta di linee che oggi si fermanoal confine dell’area a pagamento eche dal 16 gennaio entreranno in-vecenel centro storico per allegge-rire il carico di passeggeri in me-tropolitana.

L’obiettivo è evitare che si ricorraalla metropolitana per i piccolispostamenti, evitare, cioè, quantoavviene oggi quando si è diretticentro: si scende dall’autobus e cisi immette sulle banchine delmetrò per le poche fermate neces-sarie ad arrivare in piazzaDuomoedintorni.Nonbasta. Sarannopo-tenziate in tutto 20 linee di super-ficie, bus ma anche tram. Ancheinquesto caso il potenziamento ri-guarderà le linee dirette in cen-tro, quale quella del tram3.Quin-dici linee saranno potenziate nel-le ore di punta, in particolare nel-la fascia che va dalle 8 alle 9 delmattino. Cinque linee saranno po-tenziate anche nelle ore di morbi-

da, quelle di minor afflusso.

QUANTO alle metropolitane,sulla linea rossa correranno duetreni in più rispetto ad ogginell’ora di punta che va dalle 8 al-le 9: dal 16 gennaio si passeràquindi da 43 a 45 convogli. Finoad aprile sulle linee verde e gialladella metropolitana il servizio ga-rantito nell’ora di punta che vadalle 8 alle 9 sarà esteso di un’ora.Detto altrimenti, fino alle 10 delmattino i treni viaggieranno conla frequenza di corsa assicuratagià oggi dalle 8 alle 9. Ad apriledovranno arrivare nuovi convoglisia per la linea gialla che per la li-nea verde ed allora si procederàad aumentare i convogli come nelcaso della linea rossa. Senza conta-re, poi, nel 2012, l’avvio della nuo-va metropolitana 5. Il piano diAtm eAmat punta a decongestio-nare il trasporto pubbliconell’area nord-est della città e, inparticolare, i flussi di passeggeriregistrati alle stazioni Repubbli-ca, Centrale e Cadorna. Conte-stualmente all’avvio di Area C sa-ranno definiti i criteri per accede-re al fondo da 500 mila euro allostudio di Palazzo Marino per fi-nanziare il pedaggio alle fasce eco-nomicamente più deboli. «Il fon-do— dice l’assessore alla Mobili-tà Piefrancesco Maran — serviràa coprire la spesa per gli sposta-menti necessari, quali quelli ver-so gli ospedali o, in alcuni casi, ilposto di lavoro». [email protected]

I NUMERIUndici milioni per rinnovareil parco circolante deimezziMa il taglio è di 266milioni

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MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2011 MILANOATTUALITA’ 3 ••*

IL GOVERNATORE

«ABBIAMOCHIESTO ALMINISTRODI AFFIANCARCI NELMONITORAGGIOPERFARCAPIRE LERAGIONI DELLEMISURE»

IL PRESIDENTEDELLAPROVINCIA

GUIDOPODESTÀ: «IL PROTOCOLLO DEI 134SINDACI DELLA PROVINCIA SARÀCONSIDERATONELLA STESURADELPIANOPER L’ARIA»

di NICOLA PALMA

— MILANO —

«SIAMO DISPONIBILI al confronto ma saremo sempre contrari aprovvedimenti puramente dimostrativi». Non usa mezzi terminiSimonpaolo Buongiardino, delegato dell’Unione del Commercio.

Aquali provvedimenti si riferisce?«Al blocco del traffico innanzitutto. Ormai è stato dimostrato che nonserve a risolvere l’emergenza smog. D’altra parte, però, danneggia lecategorie produttive della città: è dura accettare il calo delle vendite,certamente causato anche dalla crisi economica, e poi vedere che lescelte del Comune non sortiscono effetti nella lotta all’inquinamento.Amio giudizio, la decisione del sindaco di non revocare lo stop alleauto nel weekend di Sant’Ambrogio ha denotato unaparticolare insensibilità nei nostri confronti: sono statefavorite alcune realtà commerciali dell’hinterland a scapitodegli operatori milanesi».

In un’intervista al Giorno, il sindaco Pisapia haaffermato che, in caso dimancato accordo con glialtri Comuni, Milano andrà per la sua strada,anche attraverso nuovi blocchi del traffico.

«Nel caso PalazzoMarino proseguisse su questa strada,esprimeremo il nostro forte dissenso: siamo semprepronti al dialogo, e in questi anni lo abbiamodimostrato, ma non possiamo accettare di buon gradoprovvedimenti a mero carattere dimostrativo».

Tra questi c’è anche la prescrizione di chiudere leporte degli esercizi commerciali?

«Certo, non c’è dubbio. Non si può impedire in modocoercitivo ai negozianti di adottare una modalità dirapporto con il cliente ormai consolidata da anni: èstata una scelta sbagliata, e per fortuna il Comune hacorretto il tiro».

In questi giorni si parla tanto di lobby, sia a livellonazionale che nelle realtà locali. A tal proposito, ilsindaco ha detto che non si farà condizionare.

«E fa bene».

E voi commercianti?«Noi lavoriamo solo per difendere gli interessi della parteproduttiva della città: è giusto che un amministratore nonsi faccia condizionare, ma è altrettanto sacrosanto cheascolti le nostre istanze». [email protected]

INCENTROSTORICO

CONLENUOVEREGOLENELLA CERCHIASI SPOSTERANNO COIMEZZI 31MILA PENDOLARIPICCHI DI 3.700 ALL’ORADI PUNTA

Non è solo colpa delle autooccorrono politiche severesui riscaldamentioccorre, soprattuttoche ci sia un progetto

di GIULIA BONEZZI

— MILANO —

RISPONDE dopo parecchi squilli. «Scusi, ero in bicicletta». E tantobasterebbe per inquadrare il rapporto di Lella Costa, attrice, colproblema smog. Parafrasando Kennedy, «non chiederti cosa può fareil Comune, ma cosa puoi fare tu».

Cosa bisognerebbe fare, in generale?«Intanto impostare un ragionamento lungo, per non trovarci solo adaffrontare l’emergenza, come accade da tempo. Mi avvilisce che civoglia sempre un’ordinanza, sempre seguita da polemiche. L’aria è ditutti, tutti respiriamo lo smog; non ci sono privilegi che tengano».

Il blocco del traffico?«Ricordo l’ultimo esperimento di targhe alterne che si fece aMilano: ci si rese conto che quello era il numero di auto che lacittà riusciva a gestire».

Lametà.«Non è solo colpa delle auto, occorrono politiche severe suiriscaldamenti; occorre, soprattutto, un progetto. Ma piùancora che tutti noi, invece di star lì a chiederci cosa puòfare la città, cominciamo a domandarci cosa possiamofare noi. Anzi, a farlo. Ho la sensazione che quel chedavvero è mancato, in questi anni, è stato un lavoroculturale, la condivisione dell’idea che il Paese starebbemeglio se tutti ci facessimo carico di un pezzettino».

Il suo pezzettino?«Muovermi in bicicletta. Anche la sera tardi».

Al Comune però si potrebbero chiederemezzipubblicimigliori.

«Senz’altro: per quanto mi sia simpatico il sindaco, nonsi può chiedere di lasciare a casa l’auto quando la

metropolitana ti fa aspettare 18 minuti».

E poi aMilano tutto si vede tranne la solidarietà civicacui fa appello lei.

«Mi pare un andamento generale: “Bene le riforme purché nontocchi a me”. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare».

Sul traffico c’è una divisione “milanesi controhinterland“?

«La mia sensazione è che passi sopra la testa dei cittadini. Etutti faremmo bene a chiederne conto ai nostri eletti. Cosa, senon la salute, è il bene comune?». [email protected]

Se il Comune riproporràil blocco del trafficomanifesteremo il nostrodissenso: ormai è chiaroche non serve a nulla

CONTRARI AL BLOCCO

«No a provvedimentia scopo dimostrativoIl Comune ci ascolti»

FAVOREVOLI AL BLOCCO

«Basta egoismiOgnuno si sforzidi fare la sua parte»

SIMONPAOLOBUONGIARDINO

LELLACOSTA

Page 34: Il Sindaco Pisapia

•• 4 MILANOATTUALITA’ MARTEDÌ 10 GENNAIO 2012

— MILANO —

«L’INTER non è certo una squadra scarsa...». Comedire, i milanisti, nemmeno i più ottimisti, pensavanodavvero che quest’anno i cugini potessero rimanereconfinati nella parte bassa della classifica. Certo, rifletteFabrizio Cesariello, numero due del club LombardiaRossonera (presidente Andrea Raccis), «fortunatamentehanno perso tanti punti all’inizio».

Vincesse l’Inter, però, tornerebbe a -5.«Loro si giocano tutto, non c’è dubbio.Noi abbiamo la chancedi assestare un colpo quasi definitivo: ricacciarli a -11 signifi-cherebbe estrometterli dalla lotta per lo scudetto».

Pronostici?«Per carità, tanto poi succede il contrario. Diciamo che mi auguro dirivedere il Diavolo caparbio che ho visto l’altro giorno a Bergamo: segiochiamo daMilan, non ce n’è per nessuno».

Milan e Inter stanno anche disputando un derby di mercato. En-trambe le società sono sulle tracce di Carlos Tevez: come finirà?

«Tevez è un grande giocatore, e a tutti farebbe comodo averlo. Piutto-sto, mi sorprende l’improvviso interesse dei cugini, anche perché ilgiocatore ha già espresso la sua volontà: vuole il Milan».

Al derby, però, non ci sarà. Né da una parte né dall’altra. Chideciderà questa stracittadina?

«Tutto dipenderà dall’atteggiamento della squadra: se l’orchestrasuonerà al meglio, emergeranno anche i nostri solisti».

Un nome su tutti?«Ne faccio due: Thiago Silva in difesa e Ibrahimovic in attacco».

Chi teme dell’Inter?«Non ci sono giocatori che mi preoccupano particolarmente, anche seuno come Pazzini ci ha sempre dato fastidio in passato».

Andrà allo stadio?«Certo».

Sa che in estate cominceranno i lavori per rendere San Siro unimpianto all’inglese: niente fossato, via le barriere. Voi tifosi visentite pronti alla rivoluzione?

«Benvenga, purché si approfitti dell’occasione permigliorare tutti i ser-vizi del Meazza». Nicola Palma

All’incontro a PalazzoReale hanno partecipatoanche il rossoneroGianluca Zambrottae il nerazzurro EstebanCambiasso. Il milanistaha ricordato la finaledi Champions traJuve e Milan (luimilitava tra ibianconeri),l’interista deisegretidell’Interdel triplete.

Le presenzeLe presenzedel recordmandel recordmanPaolo MaldiniPaolo MaldiniAl secondo postoAl secondo postoBeppe Bergomi (44)Beppe Bergomi (44)

I gol realizzatinelle stracittadine di AL’ultimo portala firma di AntonioCassano su rigore

QUI ROSSONERI FABRIZIO CESARIELLO

«Loro si giocheranno tuttoIo mi fido di Ibra e ThiagoOcchio a Pazzini in area»

Mourinho perde il primo derbysulla panchina dei nerazzurriA decidere il match, un colpo di testadel fantasista brasiliano Ronaldinho

Il Biscione si prende la rivincitacinquemesi dopo: aprono Adriano

e Stankovic, gol inutile siglatodal centravanti verdeoro Pato 56

4942-1

Stracittadina d’estate, alla secondadi campionato. I nerazzurrischiantano i cugini: apre Thiago Mottapoi completano lo showMilitosu rigore, Maicon e Stankovic

1-0A Palazzo Reale ieril’incontro «Palla alcentro. Calcio d’inizio»con la presentazione dellibro in versionerossonera e nerazzurra«La “Madunina” svetta inEuropa», scritto da MarcoD’Avanzo. Il sindaco,di fede interista,ha curato la prefazionedi entrambe le versionedel volume. In sala anchel’assessore Bisconti

I campioni

0-4

ASPETTANDOILDERBY

L’incontro

15/02/2009Inter-MilanGironediritorno

28/09/2008Milan-InterGironed’andata

«LAMADUNINA»È IL LIBROPRESENTATOAPALAZZOREALEESCRITTODAMARCOD’AVANZOÈUNASTORIA ROSSONERAENERAZZURRA

Pisapia carica l’Inter: «È una sfida-scudetto»Esordio al Meazza per il sindaco: la stracittadina preferita? Quella del ’71 con gol di Corso

29-08-2009Milan-InterGironed’andata

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

È IL SUO PRIMO DERBY da sindaco. «E speronon sia l’ultimo», scherza Giuliano Pisapia. Lui, in-terista doc, sta pensando di andare a San Siro dome-nica sera per il derby della Madonnina. «Un prono-stico?Da nerazzurro posso dire che spero vinca l’In-ter e mi auguro sia una partita con tanti gol e un belgioco». Lamemoria del primo cittadino corre indie-

tro nel tempo, fino al 1971: «È il derby che ricordocon più emozione, anche perché vidi un gol bellissi-mo, quello diMariolino Corso». Era il 7marzo 1971,Pisapia aveva 22 anni. Inter 2, Milan 0. Primo a golcon classica punizione a foglia morta del «sinistro diDio», Corso appunto. «Come mi sto preparando alderby? Con gioia ed entusiasmo. È una partita im-portante per lo scudetto. La rimonta dell’Inter è en-tusiasmante e mi fa ben sperare. Tevez al Milan o

Page 35: Il Sindaco Pisapia

MARTEDÌ 10 GENNAIO 2012 MILANOATTUALITA’ 5 ••

— MILANO —

«POTREBBE anche venir fuori un pari: non sarebbeun cattivo risultato». In effetti, sulla ruota di San Sironon esce da un po’. Certo, Luca Cipriani, presidente diMilano Interista (260 iscritti, di cui una novantina abbo-nati), preferirebbe di gran lunga la vittoria: «Arriviamo

al derby in un momento positivo...». Dopo l’inizio choc, inerazzurri di Ranieri hanno infilato una striscia di vittorie

che li ha riportati a -8 dalla capolista Milan.Di solito, nei derby vince chi è sfavorito...

«Non ci credo, il derby resta una gara particolare. Speriamo didisputarla al meglio, con tutti i giocatori a disposizione: sarebbe

dura scendere in campo senzaMaicon e Sneijder. E poi, è ora di vin-cere uno scontro diretto: finora li abbiamo persi quasi tutti».

Stracittadina anche sul fronte-mercato: Tevez sì o no?«È uno determinante, come Ibra, ma non so se serve all’Inter: seSneijder torna ai suoi livelli, possiamo tranquillamente farne a meno».

Un calciatore che ruberebbe al Milan?«DicoNocerino. Quest’estate ho sperato che venisse da noi. Alla fine, èandato al Milan, e sta facendo un grande campionato».

A decidere il match, però, saranno gli attaccanti. Teme Ibra?«È un grande giocatore, anche se negli ultimi anni è stato Pato il piùpericoloso: spesso ci ha fatto gol».

E l’Inter?«Confido nella ritrovata vena realizzativa del PrincipeMilito».L’anno prossimo, la stracittadina potrebbe giocarsi in un Meaz-za rinnovato, all’inglese: cosa ne pensa?

«Bisogna adeguarsi alle novità e farsi trovare pronti. Poi toccherà alleforze dell’ordine sanzionare i tifosi indisciplinati. Certo, ci sono anchealtre cose da cambiare».

A cosa si riferisce?«Al calendario della Serie A: prima parlano di stadio aperto alle fami-glie, poi ci costringono a seguire le partite di sera.Diventa un problemaper i ragazzi che il giorno dopo devono andare a scuola. Forse è perquesto che si vedono sempre meno spettatori».

La soluzione?«Far giocare al pomeriggio, alle diciotto al massimo». N.P.

Il sindaco lanciaun appello a Milan e Inter:«Auspico che le societàprendano spunta dallanostra anteprima dellaPrima della Scaladedicata ai giovani eoffrano bigliettiscontati per lostadio a giovani ea chi non puòpermettersi dipagarli. Io losto giàfacendo»

QUI NERAZZURRI LUCA CIPRIANI

«Arriviamo carichi alla garama potrebbe uscire un pariSpero nei gol del Principe»

I derbydi campionatosin qui disputaticon 64 vittorie

dell’Intere 60 del Milan

Il Diavolo spegne la remuntadadei nerazzurri di Leonardo

La prima rete di Pato arriva dopomeno di unminuto, poi ancora Pato

e rigore finale di Cassano

176

L’undici del Triplete si aggiudicaanche la seconda sfida stagionale

A segno Milito e Pandev, Julio Cesarpara un rigore a Ronaldinho

Loscontoper i giovani

0-1

Zlatan Ibrahimovic, al primo derbyin maglia rossonera, è subito decisivoÈ proprio lo svedese a realizzareil rigore che spacca la stracittadina

2-0

46%

3-02/4/2011Milan-Inter

Gironediritorno

GLI STADI VUOTIPERRISOLVERE IL PROBLEMA IL SINDACO PROPONECHE LE DUE SQUADRE CITTADINE IN CERTE PARTITEOFFRANO I BIGLIETTI A PREZZI SCONTATI AI GIOVANI

IL TIFOSOMILANISTA«L’INTERSI GIOCA TUTTO, NONC’ÈDUBBIO.NOI ABBIAMO LACHANCEDI ASSESTAREUNCOLPODEFINITIVO: RICACCIARLI A -11»

LAVOCEDELBISCIONE«POTREBBE ANCHEVENIR FUORI UNPARIEDETTO IN TUTTA SINCERITÀ PERNOINONSAREBBEUNCATTIVORISULTATO»

24/01/2010Inter-MilanGironediritorno

54%

Pisapia carica l’Inter: «È una sfida-scudetto»Esordio al Meazza per il sindaco: la stracittadina preferita? Quella del ’71 con gol di Corso

Secondo tesarà ilMilanavincere il derby?

all’Inter? L’importante è che arrivi aMilano». Paro-le pronunciate dal sindaco ieri pomeriggio a PalazzoReale, durante l’incontro «Palla al centro. Calciod’inizio. Storia di Milan e Inter dalla Champions alderby», l’occasione per presentare il libro, in doppiaversione rossonera e nerazzurra, «La “Madunina”svetta in Europa», scritto da Marco D’Avanzo. Ladoppia prefazione è di Pisapia. In sala il milanistaGianluca Zambrotta, l’interista Esteban Cambiasso

e l’assessore allo Sport Chiara Bisconti. Il sindacoparla anche del problema degli stadi vuoti: «Mi pia-cerebbe avvenisse un’iniziativa tipo l’anteprima del-la Prima della Scala dedicata ai giovani. Auspico cheMilan e Inter, piuttosto che lasciare posti vuoti, perdeterminate partite offrano i biglietti a prezzi sconta-ti ai giovani o a chi non può permettersi di pagarli.Io, con i biglietti-omaggio che ricevo, faccio così».

[email protected]

14-11-2010Inter-MilanGironediandata

Page 36: Il Sindaco Pisapia

•• 8 CRONACAMILANO DOMENICA 15 GENNAIO 2012

LASFIDASUIDIRITTI

LEREAZIONI«Registro delle coppie di fatto nel 2012»La promessa di Pisapia scatena lo scontroIl sindaco: ne sono orgoglioso. Il centrodestra: provocazione, arriva il Papa

Il presidente Pd dellaCommissione AffariIstituzionali (foto):«Stiamo lavorandodamesi alla deliberaIl modello di riferimentoè quello di Torino»

— MILANO —

UN NUOVO stadionell’areaExpo dopo il 2015.Il sindaco Giuliano Pisapiarilancia un’ipotesi di cui siè iniziato a parlare nel2007, quando l’Inter sem-brava determinata a traslo-care da San Siro e costruirsiuno stadio di proprietàiper-moderno. Tra le areeprese in considerazione,proprio quella ai confini traMilano e Rho che ospiteràl’Esposizione universale.Sì, perché dopo il 2015 unaparte dei terreri (una metàresterà a verde con tanto diparco agroalimentare) do-vrà essere riutilizzata. Inchemodo?Aquesta doman-

da il primo cittadino ieri,durante la trasmissione diFazio Fazio «Che tempoche fa», ha risposto così:«Ci sarà una grande sedepubblica. Potrebbe essereuna sede Rai o un grandestadio anche per la musica,per non dare fastidio ai cit-tadini». Ogni riferimentodi Pisapia alle ormai tradi-zionali proteste estive deiresidenti che abitano a ri-dosso del Meazza prima edurante i concerti è pura-mente voluto.

AL DI LÀ del rock a SanSiro, però, il tema è il futu-ro dell’area Expo. Il nume-ro uno di Palazzo Marino

ha parlato in più di un’occa-sione della realizzazione diuna sede Rai sui terreniespositivi. Ma è la primavolta che avanza l’ipotesi diun nuovo stadio al postodei padiglioni. Dall’Inter,però, non arrivano segnalidi progetti già avviati inquesta direzione. Per ora lasocietà nerazzurra è soprat-tutto impegnata a completa-re i lavori di riqualificazio-ne del Meazza insieme al

Milan, a partire dall’elimi-nazione del fossato tra cam-po e tribune, che a partiredalla prossima stagione cal-cistica renderà l’impiantomilanese simile a quelli in-glesi.

DA PIÙ di dieci anni sonoMilan e Inter a gestire SanSiro, di proprietà delComu-ne, tramite un consorzio ap-pena ribattezzato M-I SanSiro srl. L’ipotesi del traslo-co della Scala del calcionon sembra interessare allasocietà rossonera, mentrequella nerazzurra, se l’ipote-si areaExpodiventasse con-creta, potrebbe tornare a far-ci un pensierino. M.Min.

Il leghista: «Nell’annodel Forum della famigliaPisapia annunciail registro delle coppie difatto: si sta configurandol’ennesimo scivolone diun sindaco confuso»

IL PROVVEDIMENTO L’INCONTRODI GIUGNO

ILREGISTROAPRIRÀL’ACCESSOAI SERVIZI COMUNALI ANCHEAINUCLEI OMOSESSUALI

INESTATEALPARCONORDL’INCONTRODELLEFAMIGLIECONBENEDETTOXVI

VERSO IL 2015 IL PRIMO CITTADINO: DOPO L’EVENTO SU QUEI TERRENI UNA SEDE RAI O UN IMPIANTO CALCISTICO ANCHE PER I CONCERTI

Nuovo stadio nell’area Expo, il Comune rilancia il progetto

Il capogruppo pidiellinoa Palazzo Marinoattacca: «La promessadel sindaco Pisapiaè un’evidenteprovocazione, quasiun affronto alla Chiesa»

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

«IL REGISTRO delle unioni difatto diventerà realtà entroquest’anno. Manterrò l’impegnoe ne sono orgoglioso». Dagli studidi «Che tempo che fa», il program-ma di Fazio Fazio andato in ondaieri sera suRaiTre, il sindacoGiu-liano Pisapia fissa la scadenza peruno degli obiettivi della sua am-ministrazione comunale. Milanoavràun registro delle coppie di fat-to, comprese quelle omosessuali elesbiche, entro il 2012, per far ac-cedere ai servizi sociali e al dirittoalla casa anche le famiglie non tra-dizionali, non sposate né eteroses-suali. Una promessa che Pisapiaha scritto nel programmaelettora-le e aveva già ribadito a settem-bre, durante la festa del Pd. Ora ciritorna con tanto di data.La presi-dente della commissione Affariistituzionali di Palazzo Marino,Marilisa D’Amico (Pd), assicurache la scadenza sarà rispettata:«Stiamo lavorando da mesi alladelibera sul registro delle unionidi fatto, il modello che abbiamopreso come riferimento è quellodel Comune di Torino. In più lecoppie di fatto milanesi potrannoaccedere alle agevolazioni per itrasporti, ad esempio gli abbona-menti Atm scontati per le fami-glie con quattro o più figli».

AVANTI con il registro. Proprionell’anno in cui Milano ospiteràla giornata mondiale della fami-glia.A giugnoBenedettoXVI è at-teso al ParcoNord.Una concomi-tanza, quella tra il registro e l’arri-vo del Papa, che scatena le reazio-

ni dell’opposizione di centrode-stra inComune.Duro il capogrup-po del Pdl Carlo Masseroli: «Lapromessa di Pisapia è un’evidenteprovocazione, quasi un affrontoalla Chiesa». Affondo ribadito dalleghista AlessandroMorelli. Il se-gretario del Pd Pier Luigi Bersa-ni, intanto, parla di «buona inizia-tiva». Ma qualche malumore tra i

democratici in Comune c’è, inparticolare sull’iter con cui il sin-daco vuole portare avanti la deli-bera: prima il «sì» della Giunta,poi la discussione in Consiglio.La capogruppo Pd Carmela Roz-za non ci sta: «È un iter sbagliatoperché i diritti civili non si affron-tano per posizione politica, manel confronto sereno fra culture.Il registro deve nascere in Consi-glio». Polemiche a parte, FabrizioMarrazzo (Gay Center) esulta:«Bene il registro, ora aspettiamola legge sul riconoscimento dellecoppie omosessuali».

[email protected]

INTER EMILAN

Nerazzurri interessatia una nuova strutturaRossoneri più freddi

AlessandroMorelli

ALLA RAI

GiulianoPisapia

ieri nellostudio

di FabioFazio

A destra,Marilisa

D’Amico

CarloMasseroli

MarilisaD’Amico

I DUBBI NEL PD

Bersani: «Buona iniziativa»Ma laRozza boccia l’iterproposto dal primo cittadino

FUTURO Lo stadio Meazza potrebbe lasciare il campoa una nuova struttura, probabilmente in zona Expo

Page 37: Il Sindaco Pisapia

GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2012 CRONACAMILANO 5 ••

di DANIELE MONACO

— MILANO —

«IL POPULISMO di AdrianoCelentano non ha limiti. È unavergogna. Noi paghiamo la Rai elui usa i nostri soldi per fare la suabeneficenza». CarloMasseroli, ca-pogruppo del Popolo delle Liber-tà in consiglio comunale, sferraun attacco frontale alla scelta delMolleggiato di devolvere il cachetdella sua partecipazione al Festi-val di Sanremo in favore di Emer-gency e di alcune famiglie biso-

gnose scelte da sette sindaci d’Ita-lia. «Sono convinto - aggiungeMasseroli -, che Celentano abbiapreso questa decisione per ripulir-si la coscienza dopo che si è solle-vato il polverone delle polemichesul suo enorme compenso, cherappresenta uno schiaffo moraleai poveri in difficoltà in questomomento economico pieno di sa-crifici». Se una parte della politicaattacca, il mondo dello spettacolodifende il cantante della viaGluck: «Celentano è uno degli ul-timi “primitivi” - afferma il Mae-stro Dario Fo -: non agisce concalcolo, né con freddezza e non sifa prendere dalla psicosi di arraffa-

re. Credo che fare beneficenza fos-se davvero la sua intenzione ini-ziale. Purtroppo però chi ha la co-scienza sporca, ad esempio chinon paga le tasse, sospetta sempredi chi si comporta in modo disin-teressato».Ma l’affondo diMasse-roli non si ferma qui: «Sono stupi-to dalle parole del sindaco e di chiplaude a Celentano, che fa benefi-cenza alle associazioni scelte dalui, con i soldi pagati da ciascunodi noi. Preferirei che ciascun ita-liano potesse decidere come usarequei soldi e a chi fare beneficen-za». Su questo aspetto è inveceMarioLavezzi a soccorrere ilMol-

leggiato: «La beneficenza si fa dinascostoma, visto che è nata la po-lemica, Celentano ha fatto benead annunciare a chi e come avreb-be donato il denaro - spiega il can-tautore -.Tuttavia,Adriano è sem-pre stato attento ai problemi socia-li e anche altre volte ha aiutatoEmergency. Di più: questo gestopotrebbe essere un esempioper al-tri e laRai dovrebbe fissare un tet-to ai compensi per gli artisti e da-re un buon servizio pubblico».Proprio la Rai è l’altro obiettivopolemico di Masseroli: «La beffa

di Celentano arriva nei giorni incui siamo obbligati a pagare la te-levisione di Stato. Se vogliamo es-ser seri sulle liberalizzazioni si pri-vatizzi la Rai, oppure l’aziendapubblica resti sulmercatoma sen-za il canone, alle stesse regole deiprivati». Sull’argomento intervie-ne Diego Abatantuono: «Credoche la Rai abbia investito su Ce-lentano pensando al denaro dellapubblicità che la sua performancefarà riguadagnare. Il dibattito sulcanone ci può stare, ma va fatto apartire dai tanti dirigenti che lavo-ranomale e fanno danni all’azien-da pubblica, ad esempio facendoperdere quote di audience ai tele-giornali. Non va fatto su chi portaascolti come Celentano».

ILDONODELMOLLEGGIATO

IL CACHET ILGESTO

www.ilgiorno.it/milano

69%

31%

IL CANTANTERICEVERÀUNACIFRASTELLAREPERPARTECIPAREASANREMO

L’ARTISTAHAPROMESSOCHEDEVOLVERÀILCOMPENSOAI POVERI

Il dibattito lo aprireisui dirigenti che fanno danniall’azienda pubblicanon su chi porta ascolticome Celentano

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

SINDACO GIULIANO PISAPIA, ha parlato conAdriano Celentano a proposito della scelta delcantante di devolvere il cachet che gli ha riser-vato il Festival di Sanremo a sette città tra lequali ancheMilano? Che vi siete detti?

«Sì, ho parlato conAdriano Celentano e con suamo-glie, ClaudiaMori.Quandomihanno chiamato emihanno parlato dell’iniziativa sono stato molto con-tento e ho apprezzato questa scelta. Perché unisce ilNord e il Sud del Paese, grazie al coinvolgimento didiversi Comuni. E unisce anche l’Italia con il mon-do, perché parte del cachet sarà devoluto a favore diospedali di Emergency. Ma devo dire la verità: nonsono rimasto particolarmente colpito dalla sua sceltaperché Celentano è rock, è un personaggio dal qualepossiamo aspettarci di tutto, compreso un gesto digrande generosità come questo».Le ha spiegato perché tra le sette città destina-tarie del cachet ha scelto ancheMilano?

«Evidentemente ha ritenuto che Milano sia tornataa essere una città rock».Che pensava del cachet riservato dalla Rai a

Celentano prima che il cantante decidesse didevolverlo?Permolti350milaeuroperunase-rata o 750 mila euro per tre serate sono unemolumento davvero troppo alto.

«LaRai fa delle scelte che rispondono anche a criterieconomici, evidentemente hanno ritenuto che gli in-troiti da pubblicità, sponsor e altre fonti potesserosostenere un cachet di quella portata».L’opposizione comunale però è critica: “Celen-tano - dice il capogruppo del Pdl, CarloMasse-roli - fa beneficenza con soldi nostri”.

«Èuna critica che non capisco. Sono soldi cheCelen-tano avrebbe potuto tenere per sé. Non capisco cosaci sia da criticare sul fatto che in unmomento di cri-si come quello attuale, difficile permolti e insosteni-bile per alcuni altri, Adriano abbia deciso di devolve-re quei soldi a famiglie in difficoltà e a ospedali cheda tempo lavorano in situazioni estreme».Come selezionerete le famiglie destinatariedell’elargizione?

«Non lo abbiamo ancora deciso. Purtroppo a Mila-no, così come in tutta Italia, non sarà difficile, in que-sto momento, trovare delle famiglie numerose chenon ce la fanno proprio ad arrivare alla fine del me-se». [email protected]

«Adriano ha scelto Milanoperché è tornata una città rock»Il sindaco Pisapia: gesto generoso, sbaglia chi lo critica

DIEGOABATANTUONO

DarioFo

CarloMasseroli

Penso che la beneficenzasi faccia di nascostoma visto che c’è polemicaAdriano ha fatto bene a direa chi avrebbe dato i soldi

Ègiusto che il Comuneaccetti la beneficenzadiAdrianoCelentano?

GiulianoPisapia

AdrianoCelentano

LE REAZIONI DARIO FO LO GIUSTIFICA: È UN PRIMITIVO, HA AGITO D’ISTINTO

L’ira di Masseroli: basso populismonoi paghiamo la Rai e lui regala i soldi

MARIOLAVEZZI

Page 38: Il Sindaco Pisapia

••15DOMENICA 11 MARZO 2012

I TEMI

Il Pdl vuole unmanifestodavanti a Palazzo MarinoIl Pd: testo bipartisanlunedì in Consiglio

Il primo cittadino oggiincontrerà il consoleindiano per parlaredei militari arrestati

Mozioni in aula

33%

Vertice col console

www.ilgiorno.it/milano

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

«LO STRISCIONE per i maròin Galleria? Non penso che vadatolto». Il sindaco Giuliano Pisa-pia getta acqua sul fuoco della po-lemica sul poster che il Pdl ha sro-tolato venerdì pomeriggio da unafinestra del proprio gruppo consi-liare affacciata sull’Ottagono. Unblitz, orchestrato dal consiglierepidiellino Riccardo De Corato,chenon è piaciuto pernulla al pre-sidente del Consiglio comunaleBasilio Rizzo, che un paio d’oredopo la posa dello striscione hamandato i vigili urbani con l’ordi-ne di rimuoverlo. Ilmotivo? Il di-vieto di esporre manifesti sugliedifici comunali senza autorizza-zione. Niente da fare. De Corato,che è anche parlamentare, si è ri-fiutato di dare le chiavi ai ghisa:«Questo è l’ufficio di un deputato

e ci vuole l’autorizzazione del Par-lamento». Risultato: lo striscionecon i volti diMassimilianoLator-re e SalvatoreGirone (ancora dete-nuti in India con l’accusa di averucciso due pescatori) e la scritta«Salviamo i nostrimarò» anche ie-ri sventolava in Galleria. Con ilbenestare di Pisapia.

IL SINDACO oggi pomeriggioincontrerà il console indianoSanjay Kumar Verma. «È ora dipassare dagli striscioni ai fatti —sottolinea il numero unodi Palaz-zo Marino —. Darò delle idee sucome aiutare Italia e India a risol-vere il problema». Pisapia si vesteda diplomatico ma domani inConsiglio comunale la sua mag-gioranzadovrà tentare di sbroglia-re il nodo che riguarda lemozionisullo striscione pro-marò da met-tere sulla facciata di PalazzoMari-no.Lunedì scorso il Pdl ha propo-sto una mozione che chiedeva di

esporre un manifesto con la scrit-ta «Salviamo i nostrimarò».Nien-te di fatto. Il centrosinistra ha im-pedito che il documento venissediscusso. Ma ora la capogruppodel PdCarmelaRozza sta lavoran-do a una «mozione unitaria» cheprevede lo striscione e la scritta«Riconsegnate i marò all’Italia».Pisapia si augura «una discussio-ne costruttiva». Il Pdl annunciabattaglia. Il coordinatore GiulioGallera parla di «ripensamentodel sindaco» sullo striscione appe-so inGallera.DeCorato rincara ladose: «L’incontro di Pisapia conil console è solo propaganda perrecuperare le figuracce di questigiorni». Il Pdl domani intende ri-proporre in aula la stessamozionedi lunedì scorso. Se sarà bocciata,l’opposizione valuterà se votarequella proposta dalla maggioran-za. «Tutto dipende dalla scritta»,prende tempo De Corato.

[email protected]

UN FACCIA A FACCIA in nome della sinistra arancione. Il sindacoGiuliano Pisapia e il vincitore delle primarie del centrosinistra aGeno-vaMarcoDoria, che ha sconfitto il candidato del Pd come fece Pisapia,ieri pomeriggio sono stati i protagonisti della presentazione del libro«La sinistra arancione.DaMilano all’Italia?» (L’Ornitorinco, 116 pagi-ne, 10 euro) di Tomaso Greco e Jacopo Perazzoli alla Feltrinelli Ex-press in Stazione Centrale. Doria: «Forti analogie con Pisapia». Pisa-pia: «A Genova sfida possibile». Ma Pisapia ha frenato su una lista disindaci arancioni in vista delle elezioni politiche.

Patto arancione a sinistra conDoria

67%

Giusto sceglieredi privatizzarelaSea?

Marò, sì di Pisapiaal poster inGalleria

«Ma ora servono fatti»Il sindaco: lo striscione Pdl può restare

— MILANO —

SCELTE DOLOROSE per nonfar diminuire i servizi aimilanesi.L’affaire Sea potrebbe concluder-si così, ma ancora nulla è deciso.Parole di Giuliano Pisapia. Il sin-daco, davanti alla platea delleAcli, è sembrato fare un passo inavanti nella direzione della vendi-ta del 25 per cento delle quote del-la Sea (la società controllata dalComune che gestisce gli aeroportidiLinate eMalpensa) per far repe-

rire al Comune i 300milioni di eu-ro indispensabili per acquistare30 nuovi treni della linea 1 dellametropolitana in vista dell’Expo2015. Un’operazione già descrittadall’assessore al Bilancio BrunoTabacci. Pisapia, per ora, non laconferma, ma sottolinea: «Se do-vremo fare scelte dolorose che ga-rantiranno a tutti il posto di lavo-ro dove c’è, credo saranno da ri-spettare, perché l’unica cosa chenon possiamo fare è diminuire i

servizi difficili da erogare in unadura situazione di bilancio». I 5mila lavoratori della Sea, intanto,si preparano allo sciopero fissatoil prossimo 27 marzo. «Il dirittodi sciopero è intoccabile e lo ri-spetterò sempre», afferma Pisa-pia. Un lancio di agenzia, intanto,afferma cheTabacci avrebbe defi-nito «illegittimo» lo sciopero. Im-mediata la replica diOnorioRosa-ti (Cgil): Il sindacato è una forzaresponsabile». M.Min.

AEROPORTI «NULLA È DECISO. LO SCIOPERO? DA RISPETTARE»

Vendita Sea, la Giunta: possibili scelte dolorose

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

A MENO di una settimana dalladata spartiacque di venerdì 17marzo, il Comune lancia un appel-lo a quanti, dal 16 gennaio ad og-gi, sono entrati inAreaC senza pa-gare il pedaggio o, nel caso dei re-sidenti in centro e del traffico diservizio, senza regolarizzare lapropria posizione iscrivendosi aldatabase. «Da lunedì 19 — ricor-da la nota di Palazzo Marino —ogni ingressonellaCerchia deiBa-stioni dovrà essere accompagnatodall’attivazione del tagliando ilgiorno stesso in cui lo si effettua o

al massimo entro la mezzanottedel giorno successivo».Detto altri-menti: da lunedì 19 si torna allanormalità, il pedaggio va pagatonel giro di 24 ore. Pena, 87 euro dimulta. Secondo i dati di PalazzoMarino, in questi primi due mesisi sono registrati al database28.354 residenti in centro. Secon-do le stime diffuse daAmat primadell’avvio della congestion char-ge, il totale dei veicoli intestati aresidenti o domiciliati in centro

ammonta a 41.900 unità. All’ap-pello mancherebbero quindi13.500 targhe. Quanto al trafficodi servizio, i veicoli già registratisono 18.375. Certo è che finora gliingressi nella Cerchia già pagatisono 477 mila. Tale è, infatti, ilnumero dei codici Pin attivati.Quale che sia la modalità di paga-mento scelta, l’automobilista de-ve infatti attivare un codice sevuole procedere a saldare il contocon Area C. Oltre 300mila i codi-

ci attivati tramite il tagliando gior-naliero, quello da 5 euro, 14.600tramite i tagliandi che consento-no più ingressi. In 83 mila hannoscelto il Telepass, 15 mila le ri-chieste di attivazione del Rid sulconto corrente bancario, modali-tà di pagamento. Intanto il sito -non istituzionale - www.areacmi-lano.it ha lanciato un sondaggiosulla segnaletica predisposta dalComune. Leggibile o no? «No»,secondo i primi commenti. giambattista.anastasio

IL 17 SCADE LA MORATORIA. ALL’APPELLO MANCANO 13 MILA RESIDENTI

Area C, il Comune ai ritardatari: 7 giorni per pagare

BrunoTabacci

GiulianoPisapia

Page 39: Il Sindaco Pisapia
Page 40: Il Sindaco Pisapia

•• 2 MILANOATTUALITA’ MERCOLEDÌ 28 MARZO 2012

La polizia ha sgomberatoi manifestanti che hannooccupato il cortiledi Palazzo Marino

BLITZAPALAZZOMARINO

Le tensioni

L’INCURSIONEALLE 14.15DI IERI 26MILITANTI DELCANTIEREHANNOOCCUPATO IL CORTILEDELCOMUNEEPOI FATTO IRRUZIONE IN SALAALESSI

— MILANO —

C’È UN ELEMENTO «confor-tante» e un altro inquietante a pro-posito dei No Tav a Milano. Par-tiamo dai numeri: secondo gli in-vestigatori della Digos la protestacontro la Torino-Lione in Val diSusa non ha attecchito. Almenonon ha fatto presa come i leaderdel Movimento si attendevano(«ma questo non consente né diabbassare al guardia, né di mini-mizzare la protesta», ammonisco-no gli esperti). La brutta notizia èche il bacino da cui «pescano» iNoTav è sconfinato: centri socia-li, anarchici, insurrezionalisti, an-tagonisti, collettivi. Una galassia,appunto. Dove a turno prendonoil sopravvento componenti più omeno violente. Un movimentomolto articolato, senza regia, sen-za cupola e con strategiemultiple.A volte in contrapposizione (l’at-tentato dell’altro ieri è stato scon-fessato dai No Tav).

A MILANO, a portare acqua almulino dei cosiddetti «valligiani»sono in tanti: il Cantiere, gli exdella Bottiglieria occupata, gli exdel Conchetta, Cox 18, il Torchie-ra.Case occupate, centri sociali co-

stretti a chiudere e a spostarsi, adoccupare piscine, capannoni e poisgomberati. Quartiere generale ilTicinese, ma non solo. Senza di-menticare anche i centri sociali or-mai quasi conquistati alla legalità,da via dei Transiti, dove ancorafunziona il laboratorio popolare eil Lencavallo. Frange estremiste,numericamente insignificanti ri-spetto al seguito degli storici Cen-tri sociali milanesi. E poi gli exanarchici, dalla famosa casa di viaDe Amicis al collettivo anarchicoturbolento negli anni 90 che ave-va firmato gli attentati a palazzoMarino, all’intendenza di Finan-

za, alla caserma dei carabinieri. Einfine il variegato mondo dei col-lettivi studenteschi. L’elenco èlungo e cambia di continuo, pro-prio perché la stagione deglisgomberi, soprattutto con la giun-ta Moratti, ha cercato di prosciu-gare lo stagno dove sguazzano ipotenziali agitatori. Non semprecon successo. Ma il paradosso èfin troppo evidente: nonostantequesto bacino, le iniziative deiNoTavhanno raccolto adesioni «mo-deste». Negli ultimi due mesi, daquando la questione della Val diSusa ha ripreso vigore, a Milanoci sono state nove manifestazio-

ne, tra blitz nelle stazioni (Centra-le, Rogoredo e Lambrate) corteipiù omeno spontanei, occupazio-ni di scuole, librerie e strade.

L’IRRUZIONE inComunedi ie-ri non è altro che la replica diquanto avvenne il primomarzo alliceo classico Carducci. Anche inquella occasione una conferenzadel procuratore Caselli era stataboicottata.E il 24 gennaio alla Fel-trinelli di corso Buenos Aires il«movimento» aveva protestatocontro l’uscita del film Acab (sul-le violenze alG8). Lamobilitazio-ne parte dai siti storici degli anta-gonisti, Indymedia, innanzitutto,ma non solo. E con i socialnetwork la parola d’ordine si pro-paga in tempo reale a distanza dicentinaia di chilometri. Così si de-cide di bloccare la stazione Cen-trale o di impedire l’incontro inComune. Si tratta di un «manipo-lo» di giovani. Alcune centinaia,sostengono alla Digos. Che han-no una formazione politica diver-sissima, dai centri sociali ai collet-tivi studenteschi anarchico-insur-rezionalisti. Questi ultimi riman-gono attualmente quelli col poten-ziale violento più evidente e peri-coloso. T.F.

— MILANO —

CONDANNA pressoché unani-medel blitzNoTav aPalazzoMa-rino. Con sfumature diverse. Siparte dal Pd: «L’irruzione in SalaAlessi è un atto squadrista — at-tacca il deputato Emanuele Fiano—. Il movimento No Tav si con-ferma purtroppo animato da pul-sioni che niente hanno a che farecon l’espressione democratica deldissenso». Sulla stessa linea il ca-pogruppodel Pd inComune, Car-mela Rozza: «Ho visto solo tantaarroganza e molta presunzione»afferma Rozza. Fuori dal coro delcentrosinistra il presidente delConsiglio comunale, Basilio Riz-zo, che definisce la protesta «legit-tima» perché «tutti sono liberi diparlare». Di tutt’altro tenore leprese di posizione del centrode-stra. Che pone l’accento sul pre-sunto atteggiamento «buonista»della Giunta Pisapia nei confron-ti dei centri sociali. «Colpevole ac-condiscendenza», la definizionedel pidiellino Giulio Gallera, che

reputa «grave» il fatto che «invecedi procedere immediatamente al-lo sgombero del cortile e all’arre-sto di chi ha fatto irruzione si èaperta una trattativa capitanatadai rappresentanti dei centri so-ciali in Consiglio comunale, LucaGibillini eMirkoMazzali».Duris-simo l’ex vicesindaco RiccardoDe Corato: «Non era mai accadu-to che questi squallidi personaggiorganizzassero una squallida bra-vatadel genere: la curaPisapia-Li-monta è clamorosamente fallita».Gli fa eco il leghistaMatteo Salvi-ni: «Con Palazzo Marino occupa-to il sindaco Pisapia raccogliequello che ha seminato, amoreg-giando con no global e centri so-ciali». Condanna senza se e senza

ma anche da Guido Podestà:« So-no capaci solo di imporre la pro-pria ideologia antidemocratica eincivile». Indignati anche Formi-goni («Escalation inaccettabile»)e Roberto Maroni: «La Tav nonc’entra — chiosa l’ex ministrodell’Interno—questi sono violen-ti che devono essere contrastaticon ogni mezzo». Sconcertato ilpresidente dell’Anpi Lombardia,Antonio Pizzinato, che commen-ta così lo striscione esposto daimanifestanti («Non usate la me-moria dei vecchi partigiani con-tro i partigiani di oggi»): «Sono lo-ro che si mettono contro i parti-giani — afferma Pizzinato — chesi sono battuti per unPaese demo-cratico e senza violenza».

L’area deiNoTavdai centri socialiall’ala anarchica

Ecco la galassia degli antagonisti

Ancora una volta assistiamoad azioni intimidatoriecondotte da nonmeglioprecisati gruppi No TavGrave lo striscione anti-Anpi

LE REAZIONI CONDANNA DALL’ANPI

Pdl e Lega attaccano il sindaco«Raccoglie quel che ha seminato»Fiano (Pd): un atto da squadristi

I punti caldi in cittàVIA DE AMICIS

Gli eredi dellafamosa casadel collettivoanarchico

che fu accusatodi attentatidimostrativi

IL PRESIDENTE

Basilio Rizzo, che guidail Consiglio comunaleè stato il primo a scendereA destra, il procuratoreGiancarlo Caselli

GUIDOPODESTÀ

VIA MONTEROSA

Il centro socialeIl Cantiere

è fra i più attiviMolti i giovani

che ne fanno parteAttivo il supportoal fronte No Tav

BOTTIGLIERIA

Stabile in viaSavonaoccupato

e sgomberatodiverse voltenell’arco

degli ultimi anni

TRANSITI

Nello stabileoccupato

in zona Loretosi era conclusoun corteodei No Tav

Page 41: Il Sindaco Pisapia

MERCOLEDÌ 28 MARZO 2012 MILANOATTUALITA’ 3 ••

L’assaltodei giovaniNo Taval portonedi Palazzo MarinoIl blitz si èconcluso conl’interventodella polizia

L’invasione

L’OBIETTIVONELMIRINO DEIMANIFESTANTI IL CONVEGNO«LEGALITÀ DIFFICILE» DI QUATTRO OREDOPOCON LA PARTECIPAZIONE DEL GIUDICE CASELLI

GLI ALTRIBERSAGLICONTESTATI ANCHE I PARTIGIANICRITICHEALLAGIUNTACHEHACONCESSOILPRESTIGIOSO SPAZIO PERLACONFERENZA

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

PIAZZADELLASCALA. Ore 14.15. Il blitz deiNoTav scatta fulmi-neo. Ventisei militanti del centro sociale Cantiere irrompono all’inter-no di PalazzoMarino. Poco possono fare i due vigili urbani piazzati difronte all’ingresso della sede del Comune. Gli antagonisti, quasi tuttigiovanissimi, occupano prima il cortile di Palazzo Marino, poi dieci diloro riescono a entrare nella prestigiosa Sala Alessi, dove quattro oredopo è in programma il convegno «Legalità difficile». Tra i relatori an-nunciati, il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli, colui che loscorso gennaio ha fatto scattare gli arresti nei confronti di 26 manife-stanti No Tav della Val di Susa. I manifestanti del Cantiere occupanoPalazzo Marino proprio per contestare la presenza di Caselli al conve-gno.Manelmirino finiscono anche l’Anpi, tra gli organizzatori dell’in-contro, e la Giunta «arancione» guidata dal sindaco Giuliano Pisapia,rea, secondo i disobbedienti, di aver concesso la sala per il convegnocon l’«odiato» Caselli. I militanti del Cantiere srotolano subito lo stri-scione «Non usate la memoria dei vecchi partigiani contro i partigianidi oggi. Da che parte fischia il vento?» e intonano il coro «Mio nonnopartigiano me l’ha insegnato, la Resistenza non è reato». Il presidentedel Consiglio comunale BasilioRizzo e il consigliere di SelMirkoMaz-zali, entrambi esponenti della sinistra radicale, tentano una mediazio-ne con gli occupanti. Rizzo avanza due proposte: far parlare i giovanidurante il convegno conCaselli o ospitarli per un altro incontro il gior-no dopo. Niente da fare. Le proposte sono rispedite al mittente. Gian-marco Peterlongo, 22 anni, uno dei portavoce dei Cantiere, è netto:«Non vogliamo far passare sotto silenzio la presenza di Caselli a Palaz-zoMarino. I manifestanti No Tav devono essere scarcerati».

LATRATTATIVA si interrompe. Si passa alle maniere forti. Le for-ze dell’ordine trascinano fuori a forza i manifestanti dalla Sala Alessi edal cortile del Comune. Nessun ferito. Gli antagonisti sgomberati daPalazzoMarino si siedono a terra in piazza della Scala. Il presidio duraun’oretta. I cori contro la Giunta Pisapia non mancano. Poi i manife-stanti si alzano e se ne vanno. Sono le 17.Manca ancora un’ora al conve-gno. A quel punto scende in campo il sindaco Giuliano Pisapia, che inuna nota assicura: «Il convegno con Caselli si farà. Nessuno pensi diintimidirci con atti di violenza e sopraffazione». La condanna del blitzantagonista è netta: «La libertà di espressione è alla base della nostraconvivenza democratica ed è alla base della nostra Costituzione. Non èaccettabile che si cerchi di impedire lo svolgimento di un convegnoorganizzato a PalazzoMarino da numerose associazione, tra cui l’Anpi,sul temadella legalità conuna figura esemplare comequella diGiancar-lo Caselli». Carlo Smuraglia (Anpi), infine, replica così ai manifestantiche si definiscono «i nuovi partigiani»: «Non abusisinodella parola par-tigiano, c’è chi ha perso la vita per affermare la libertà di tutti».

[email protected]

L’INTERVENTODEGLI AGENTIDOPOUNATRATTATIVA CONMAZZALI ERIZZOARRIVANOLE FORZEDELL’ORDINEPERSGOMBERARE IMANIFESTANTI

Non era mai accadutoche simili personaggiorganizzasserouna protesta così squallidaLa cura arancione ha fallito

Non abusino della parolapartigiano perchéc’è gente che ha persola vita per affermarela libertà di tutti

— MILANO —

GIUNTO regolarmente al dibattito sulla legalitàprevisto per le 18, accolto da unminuto di applau-si da aprte delle molte persone che riempivano laSala Alessi, il procuratore capo di Torino Gian-carlo Caselli ha stigmatizzato subito la scelta deiNo Tav di occupare per protesta Palazzo Marino.«Ringrazio la gente presente in sala - ha detto -che testimonia essere contro chi manifesta, dicia-mo così in maniera piuttosto discutibile, delleidee che con la democrazia non ha nulla a che ve-dere. Una sala così piena è riaffermazione che lademocrazia è rispetto di tutto e tutti ma non di

chi non ha rispetto degli altri». E circa il timoreche prova su certe ripetute manifestazioni di dis-senso da parte degli antagonisti, risponde in mo-do altrettanto chiaro: «Se non mi sentissi minac-ciato leggendo certe scritte sui muri, che speronon si ripetano, sarei superficiale». Ma ne ha an-che per l’associazione dei partigiani e in particola-re per il presidente Smuraglia, che riguardo allacontestazione dei No Tav aveva detto: «E’ unacontestazione a Caselli oalla libertà di tutti? E’ una contestazione a chiun-que voglia esprimere il proprio pensiero». «SeSmuraglia - è la secca replica di Caselli - avvoca-to, professore e presidente dell’Anpi ha detto

quelle cose avrà le sue buone ragioni».Infine Caselli interviene anche sul tema delconvegno, la legalità: «Noi magistrati - dice -registriamo e ricostruiamo i fatti accaduti,ma spetta alla politica, che deve rivendica-re il suo ruolo, trarre spunti dagli ele-menti dell’attualità. Bisogna trovareunità di intenti, non soloformale, come è accaduto dopo lestragi di Falcone e Borsellino. Perquesto è importante che la Commis-sione sia stata votata dal Consigliocomunale all’unanimità: in demo-crazia non è consentito dividersisul contrasto alle mafie»

LA REPLICA IL PROCURATORE CAPO HA PARTECIPATO AL DIBATTITO SULLA LEGALITÀ

«Se non mi sentissi minacciato sarei un superficiale»

Nessuno pensi di intimidircicon violenza e sopraffazioneLa libertà di espressioneè alla base della nostraconvivenza democratica

Occupato il ComuneProtesta controCaselliPisapia: è inaccettabile

L’azione del Cantiere per bloccare un convegno

RICCARDODECORATO

CARLOSMURAGLIA

GIULIANOPISAPIA

Page 42: Il Sindaco Pisapia

•• 4 MILANOATTUALITA’ VENERDÌ 6 APRILE 2012

GIOIELLI INVENDITA LAMISSIVA

I 71MARCHI PRESTIGIOSI SUGGERISCONOALCOMUNEUNACOGESTIONE:L’AREAÈVALUTATAUNMILIARDODI EURO

— MILANO —

SANTO VERSACE, il presidente di Altagam-ma, «conferma tutto» quel che ha detto l’assesso-re al BilancioBrunoTabacci, il suo vicinodi ban-co alla Camera, sulla proposta di creare una Fon-dazione per laGalleria tra l’associazione dei gran-dimarchi italiani dellamoda e del design e il Co-mune, pubblica al 51 per cento e privata al 49. Peri dettagli rimanda ai dirigenti di Altagamma, cheieri non erano raggiungibili, ma intanto prendecorpo l’idea di trasformare il salotto di Milano inun bis del Quadrilatero dellaModa. Idea che nonsconvolge la quasi confinante cittadella delle grif-fe, o almeno non Guglielmo Miani, presidentedell’associazione di viaMontenapoleone che ne èl’arteria. «Non ne sapevo nulla - confessa -. Maben venga un’operazione che valorizzerebbe unbene così importante per Milano come la Galle-ria, utilizzandolo per promuovere le eccellenzeitaliane e il lusso». Miani la Galleria la conosce:non solo è amministratore delegato di Larusmia-ni, griffe di sartoria che vi ebbe il suo storico ne-gozio,ma i suoi zii gestiscono l’altrettanto storicoBarZucca, oggi tornato Camparino. E al bivio traconsiderare l’operazione Altagamma una minac-cia o un volan opta decisamente per il volano: «Bi-sogna ricordarsi, e ne è un esempio la recente vit-toria di Prada nel bando per occupare gli spazidel McDonald’s con un’offerta ben superiore a

quella di Apple, che ci sono imprenditori che ri-schiano per supportare l’Ottagono».

CON QUALCHE precisazione, però. Primo, da-to che Altagamma riunisce le griffe del Made inItaly, «amio avviso ènecessario offrire pari oppor-tunità di accedere a una vetrina così importanteai brand stranieri che investono a Milano». Fer-mo restando il mix tra boutique e caffè, «che pe-raltro cerchiamo di promuovere anche in viaMontenapoleone, dove negli ultimi 18 mesi han-no aperto due ristoranti e altri arriveranno in fu-turo. Bisognerebbe invece limitare le attività nonstrategiche per una galleria del lusso». Tipo il fastfood. Ferma restando anche una differenza so-stanziale tra ilmonumento e un’arteria tipoMon-tenapo: «LaGalleria èmèta di turismo anche cul-turale, non solo per shopping. Questo comportadinamiche diverse in termini di fatturato, impat-to, attrattività». E mobilità: «Mi batto ogni gior-no per far comprendere cheMontenapoleone de-ve restare aperta al traffico, proprio perché hauna clientela completamente differente». E ipotiz-zando un ingresso dei privati in Galleria col 49per cento, «il chemi auguro comporti investimen-ti adeguati al valore dell’immobile di cui parlia-mo», le nuove risorse «dovrebbero servire anchea riqualificare altre strade importanti per il turi-smo.Ad esempio imarciapiedi di viaMontenapo-leone». Giulia Bonezzi

[email protected]

LA REAZIONE MIANI, LEADER DEI COMMERCIANTI DI MONTENAPOLEONE

Anche il Quadrilatero ci sta«Ma le griffe straniere restino qui»

SNOBBATOL’edificio al 10 di corsodi Porta Romananon è stato assegnatodurante l’asta

IMMOBILI IN VENDITA, A SEGNO 2 GARE SU 5

Sede di Porta Romanal’asta fa ancora flop

Alla Giunta 2 milioni

35

SantoVersace

ATTRATTIVAIl Comunedi Milanopotrebbe accettarel’ingresso di altri socinella proprietàdello storicoimmobileche si affacciasu piazza Duomo

Gli edificisulmercato

CEDUTOLo stabile di viaLelio Basso 9vendutoall’asta

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

— MILANO —

PER LA PRIMA VOLTA sulmercato conunbando riveduto e corret-to.Ma non è servito: il palazzo gioiello del patrimonio comunale, quel-lo al civico 10 di corso di Porta Romana, valore di partenza di 39.6 mi-lioni di euro, è rimasto invenduto. La nuova asta si è chiusa il 31 mar-zo, ma senza offerte. L’immobile fu al centro di un caso chiusosi soload ottobre 2011. Nel 2007 gli uffici comunali non ritennero di dovertogliere dal bando di vendita, alla voce «pesi e gravami», il vincolo didestinazione d’uso che obbligava l’eventuale acquirente a riservare gli11 mila metri quadrati del palazzo ad uffici pubblici. La delibera difine 2011ha eliminato quel vincolo, il palazzo è stato rimesso sulmerca-to insieme agli altri immobili inseriti nei fondi immobiliari «Milano1» e «Milano 2» della società Bnp Paribas Reims Sgr, in cui il Comuneha delle quote. Alla data del 31 marzo, giorno di chiusura dell’ultimaasta, risultano venduti 2 immobili sui 4 del fondo 2 messi sul mercato.Oltre allo stabile di corso di Porta Romana, che rientra nel fondo 1.Settimana prossima si terrà una riunione tra gli esperti di Bnp ParibasReims e i broker per mettere a punto nuove strategie di vendita pro-prio per l’immobile di corso di Porta Romana. «In questo momento ilmercato è fermo—dice Alberto Segneghi, responsabile Fondi pubbli-ci di Bnp Reims—. Quel palazzo può essere acquistato solo da svilup-patori immobiliari». Oltre ai 39.6 milioni di euro di base d’asta, chicompra dovrà spenderne altri 20 per lavori di ristrutturazione. «Il gros-so del patrimonio immobiliare del fondo — precisa però Segneghi —sarà messo in asta quest’estate, intorno a luglio». Nulla è perduto, in-somma. Intanto il Comune e la società immobiliare devono acconten-tarsi della cessione - concretizzatasi nella gara del 31 marzo - del casci-nale di via Lelio Basso 9 e dei capannoni di via Galileo Ferraris 7. Ilprimo vale 1.050.000 euro, il secondo 700.000 euro. Invenduti, oltre alpalazzo di corso di PortaRomana, gli immobili di piazzaleAbbiategras-so e via Don Calabria: valore complessivo di 7 milioni di euro. [email protected]

Milioni di euro di incassoper gli affitti

nel caso l’operazioneportasse a una revisionedei canoni di locazione

Page 43: Il Sindaco Pisapia

VENERDÌ 6 APRILE 2012 MILANOATTUALITA’ 5 ••

IL RUOLOPOLITICO

L’ASSESSORE AL BILANCIO E SANTO VERSACESONOVICINI DI SCRANNO INPARLAMENTOUNCONTATTOAGEVOLATODAGLI INCONTRI

IL CONTROLLOPUBBLICO

NELLAPROPOSTADEI PRIVATI SI ASSICURAALL’AMMINISTRAZIONELAMAGGIORANZACON IL 51%DIUNFONDO IMMOBILIARE

PERTURISTI

L’OBIETTIVODEI PRIVATI ÈUNSALOTTOCHEDIVENTIUNLUOGODEDICATOALLOSHOPPINGPERSTRANIERI

— MILANO —

«LA GALLERIAnon può essere solo un luogo esclusivo.Nel Salottodevono avere spazi anche le associazioni culturali e i giovani del Con-servatorio». La capogruppo del Pd Carmela Rozza frena sull’offertarivolta al sindaco Giuliano Pisapia dalla Fondazione Altagamma.L’idea di un Salotto che diventi un paradiso delle griffe e sia dedicatoesclusivamente allo shopping dei turisti stranieri non sembra convin-cere il maggior partito della maggioranza a Palazzo Marino. Giustomercoledì, prima che l’offerta delle griffe diventasse di pubblico domi-nio, alcuni consiglieri del Pd, da Mattia Stanzani a Carlo Monguzzi,avevano difeso la presenza in Galleria di McDonald’s, che invece do-vrà lasciare spazio a Prada. Monguzzi ieri su Facebook ha precisato ilsuo pensiero: «All’Ottagono in Galleria non mi piacciono né McDo-nald’s né Prada. Non ci fossero vincoli giuridici ed economici preferi-rei che ci fosse una libreria con tavolini dove gustare tisane o buonvino senza dover accendere unmutuo». Un’idea del Salotto molto di-versa da quella presentata da Santo Versace al Comune. L’opposizio-ne, intanto, punta il dito contro l’assessore Bruno Tabacci. Sì, perchésembra essere statoTabacci, vicino di scrannodiVersace inParlamen-to, il regista dell’operazione griffe nel Salotto. Il capogruppo del PdlCarloMasseroli attacca: «Dopo quello che sta accadendo per la Galle-ria si può parlare dimetodoTabacci: una trattativa privata che diven-terà una gara pubblica di cui si conosce già il vincitore. La Galleriacome la Sea». Masseroli contesta il metodo ma anche il meritodell’operazione: «Chi l’ha detto che in Galleria ci debbano essere solole griffe della moda? L’interesse pubblico è che la Galleria viva 24 oreal giorno. Magari anche conmarchi come Apple». RiccardoDe Cora-to, infine, nota: «Anche sulla Galleria nella maggioranza rosso-aran-cione la scena è sempre la stessa: confusione e risse». M.Min.

REAZIONI MASSEROLI: VICENDA SIMILE ALLA SEA

Il Pd: no a un luogoper ricchiIl Pdl critica ilmetodoTabacci

49%

51%35

127

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

UN «PARADISO» DELLE GRIFFE di alta modain Galleria Vittorio Emanuele grazie a una cogestio-ne pubblico-privato del Salotto dei milanesi che po-trebbe fruttare a Palazzo Marino, proprietario dellaGalleria, 450milioni di euro.La proposta è contenu-ta in una lettera datata 15 marzo e indirizzata al sin-dacoGiulianoPisapia.Lamissiva è firmata dal parla-mentare dell’Api Santo Versace in qualità di presi-dente della Fondazione Altagamma, che raggruppa71marchi di prestigio tra cuiFerrari, Valentino,Ver-sace, Tod’s, Salvatore Ferragamo, Artemide, Ducati,Zegna, Etro, Illy, Loro Piana, Max Mara e Techno-gym, giusto per citarne alcuni. Il rutelliano Versaceè vicino di scranno a Montecitorio dell’assessore alBilancio Bruno Tabacci. Un contatto che sembraaver agevolato, e nonpoco, la presentazione dellama-nifestazione di intereresse per la Galleria da partedella Fondazione Altagamma al Comune.

TABACCI, non a caso, promuove l’idea del «Salottodella moda» e aggiunge: «La prossima settimana ilsindaco incontrerà i vertici di Altagammaper appro-fondire il discorso». Valore stimato della Galleria:unmiliardo di euro. La formula che potrebbemette-re d’accordo Comune e griffe? «Una cogestione concontrollo perpetuo della Galleria da parte di PalazzoMarino», spiega Tabacci. Lo strumento con cui rag-giungere l’obiettivo? Un fondo immobiliare di cui ilComune avrebbe il 51 per cento delle quote e i priva-ti il 49 per cento. La formula èmessa nero su bianco

nella lettera inviata al sindaco. Nella missiva si pro-pone di «realizzare un progetto di merchandisingche coinvolta anche i piani superiori della Galleria»,si parla del «conferimento del cespite (la Galleria,ndr) a un fondo immobiliare gestito da Sgr (societàdi gestione del risparmio, ndr)». La proposta prevededi «predisporre un piano economico-finanziario chepromuova il mantenimento perpetuo della titolaritàe della proprietà al Comune attraverso lamaggioran-za delle quote del fondo». Ai privati già in affitto inGalleria sarebbe «offerta una prelazione» per entrarenella quota minoritaria del fondo (il 49 per cento).Per Palazzo Marino «l’incasso previsto è di 450 mi-lioni di euro». «L’adeguamento del valore locativo»del 51 per cento del fondo porterebbe nelle casse co-munali «35 milioni di euro all’anno». Un affaroneper il Comune, che ora incassa appena 127mila eurodall’affitto dei piani alti dellaGalleria. Tabacci sotto-linea il dato economico: «Adesso la Galleria fruttapraticamente zero. Questa offerta invece la valuta unmiliardo di euro».

SOLDI A PARTE, lo scetticismo della maggioran-za in Comune è determinato dall’aspetto culturaledell’operazione. Sì, perché l’obiettivo di Altagammaè strettamente commerciale: «Determinare un vola-no di sviluppo del turismo finalizzato allo sviluppodel turismoda shopping». Indicate anche le naziona-lità dei turisti su cui si punta: «Stati Uniti, Canada eGiappone». Insomma, la Galleria che diventa un pa-radiso delle shopping per attirare turisti danarosi.

[email protected]

Galleria, offerta al Comune:compriamometà del Salottoin cambio di 450milioni

Lettera di Versace (Altagamma) al sindaco Pisapia

La percentualeche passerebbe

nelle manidel nuovo

socio privato

La quota di proprietàdella Galleria cheresterebbe nellemani di PalazzoMarino

L’affitto annuoin migliaia di euroche oggi PalazzoMarino raccogliedalla locazionedei piani alti

BrunoTabacci

Page 44: Il Sindaco Pisapia

•• 4 MILANOATTUALITA’ MERCOLEDÌ 16 MAGGIO 2012

Il vento arancioneprometteva centri per igiovani e spazi per la

cultura. In realtà nullaè stato realizzato

È intollerabile che visiano grattacieli lasciati amarcire mentre i cittadini

non hanno luoghiin cui ritrovarsi

Le occupazioni sonouna forzatura della

legalità che le istituzioninon possono

e non devono accettare

Milano ha bisogno dispazi e Pisapia si sta

impegnando per darerisposte concrete in

questo senso

Il caso della Torre Galfa èla prova di come a Milano

ci sia bisogno di nuovispazi di aggregazione

La decisione del prefettoè incontestaile: non si

possono tolleraredelle violazioni

di legge così evidenti

HANNODETTO

ILGRATTACIELOOCCUPATO

RobertoCornelliSegretario del Pdmilanese

RomanoLaRussaConsigliere regionale del Pdl

Paolo FerreroSegretario di Rifondazione

RobertoBiscardiniSegretario del Psi milanese

GuidoPodestàPresidente della Provincia

IL PRESIDIOCONDARIOFOIL PREMIONOBELHASOLIDARIZZATOALUNGOCONGLI ANTAGONISTI DELCOLLETTIVO:«STUPIDOSVUOTARELATORREPERNONUSARLA»

Sgombero all’albaLa torre Galfa

torna libera e vuotaMacao, nove attivisti denunciati

RobertoFormigoniPresidente della Regione

— MILANO —

E ALLA FINE LE FORZEdell’ordine hanno sgomberato,all’alba, la Torre Galfa. Occupatada una decina di giorni da un col-lettivo che ha voluto attirare l’at-tenzione sulla mancanza di spazisociali. Sgombero avvenuto nellamassima tranquillità, i giovani, intutto una ventina, presenti aquell’ora negli spazi del Colletti-vo Macao non hanno opposto al-cuna resistenza come raccontaGiulia: «Tutto si è svolto nellamassima tranquillità. Dieci di noisi sono offerti volontari per l’iden-tificazione. Il signor Ligresti ci haregalato un container dove ripor-re le nostre cose, ma noi abbiamodeclinato l’invito. Utilizzeremomezzi nostri». E Dario Fo, fra iprimi a sostenere i ragazzi del Col-lettivo Macao, ha criticato losgombero della Torre Galfa. «Ri-prendersi una torre per tenerlevuota come prima è un gesto im-becille, inutile», ha affermato ilPremio Nobel. «Il diritto c’è se sifa qualcosa per la comunita», haosservato. «Qui abbiamo gente

pronta ad agire per i diritti - ha ag-giunto - loro (chi sgombera, ndr.)sono nell’inutilità dei gesti».«Non possiamo prescindere daciò che accade oggi in Italia - hapoi continuato -, la classe politicadà i numeri, c’è il pericolo tsuna-mi che crolli tutto». Sul posto ègiunto il presidente del consigliocomunale, Basilio Rizzo. Presentianchedon Virginio Colmegnadel-la Casa della Carità e il consigliereregionale Giulio Cavalli. Per oregli accessi a viaGalvani sono rima-sti chiusi al traffico. A richiamaregente in via Galvani, ai piedi dellatorre, un tam tam partito su twit-ter nel medesimo istante in cui leforze dell’ordine si sono schierateall’ingresso della struttura, all’al-ba, per l’intervento richiesto dallaproprietà.

«L’ESPERIENZA di Macao haevidenziato - dicono all’unisonoalcuni consiglieri comunali dimaggioranza dei diversi partiti daMonguzzi a Mazzali - come unacittà come Milano abbia bisognodi spazi sociali, la politica e l’am-

— MILANO —

SI PRESENTA di fronte ai gio-vani di Macao poco dopo le18.30 e annuncia che il Comuneè pronto a mettere a loro disposi-zione l’ex Ansaldo di via Torto-na, «spazi che ricordano una par-te della storia di Milano». Il sin-dacoGiulianoPisapia incassa ap-plausi tiepidi ma anche qualchefischio in via Galvani, dove ierigli occupanti della Torre Galfasgomberata di prima mattina sisono radunati in assemblea per-manente. Una «no stop» di inter-venti, spesso critici nei confron-ti del primo cittadino. Il «popolodi Macao» accusa Pisapia di nonaver impedito lo sgombero delgrattacielo di proprietà del grup-po Ligresti.

VOCI che rimbalzano fino a Pa-lazzo Marino. Alla 10, in via DeAmicis, durante la commemora-zione pubblica di Antonio Cu-stra, Pisapia si schiera con gli or-mai ex occupanti abusivi: «Tuttii temi che riguardano la culturanon si possono risolvere con glisgomberi». E ancora: «Macao èun’esperienza molto positiva, unmetodo innovativo che in Italiae in Europa ha già avuto succes-so». Non solo. Il sindaco fa capi-re che il Comune sta pensando

all’assegnazione diretta di unospazio ai giovani sbattuti fuoridalla Torre Galfa. Alle 12.30 Pi-sapia raduna gli assessori pro-prio per discutere di quale spa-zio assegnare a Macao, «voglia-mo dare una risposta positivanel rispetto delle regole». L’in-contro dura cinque ore. I boatosdi Palazzo Marino parlano di unconfronto aspro e di posizioni di-stinte e distanti tra gli assessori.La sintesi? Offrire l’ex Ansandoai giovani di Macao. Bando o as-segnazione diretta? La formularesta ancora un po’ ambigua. Inogni caso Pisapia decide di anda-re in via Galvani a comunicarela proposta del Comune. «Ci met-to la faccia», dirà poco dopoall’assemblea di Macao. Il sinda-co ammette che sul fronte dell’as-segnazione degli spazi pubblici«abbiamo qualche ritardo» ma

assicura che in «poche settima-ne, forse anche prima» l’ex Ans-aldo sarà a disposizione dei gio-vani: «Spero che la vostra prossi-ma assemblea si possa tenere lì,io ci sarò. Un giovane di Macaochiede al sindaco di poter resta-re nella Torre Galfa fino ad allo-ra. Pisapia replica con una battu-ta: «Stasera (ieri, ndr) non fatetroppo casino in piazza».

L’OPPOSIZIONE in Comuneattacca Pisapia. Carlo Masseroli(Pdl) parla di «gestione malde-stra» del caso da parte del sinda-co e di «inaccettabile trattativaper l’assegnazione dei nuovi spa-zi». Il presidente della ProvinciaGuidoPodestà nota: «Leoccupa-zioni abusive sono una forzaturadella legalità». Massimiliano Mingoia

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ASSEMBLEA APPLAUSI E FISCHI AL SINDACO

Pisapia boccia il blitze offre un’alternativa:«Andate all’Ansaldo»

IN STRADA

Gli attivistidi Macaoprotestanoper losgomberoin modoallegroe colorato

Page 45: Il Sindaco Pisapia

MERCOLEDÌ 16 MAGGIO 2012 MILANOATTUALITA’ 5 ••

62%www.ilgiorno.it/milano

LAPROPOSTALIGRESTI OFFRE AGLI OCCUPANTI UN CONTAINERDOVEMETTERELEATTREZZATTUREMALORORIFIUTANO: GRAZIE, FACCIAMODASOLI

38%

SgomberatalaTorreGalfaÈgiusto?

ministrazione si devono fare cari-co di questo fatto.

Siamo sicuri che questa ammini-

strazione darà seguito a quello

che faceva parte del programma

elettorale e cioè dare cultura e spa-

zi sociali alla città. Lo sgombero

pare essere avvenuto a seguito diuna querela della proprietà, a cuistamattina sono seguite 9 denun-ce. Crediamo fermamente chequesta situazione nonmeriti di fi-nire in un’aula di giustizia , chie-diamoquindi alla proprietà di riti-rare la querela o di impegnarsi anon presentarla, al fine di nonfar pagare giudiziariamente aquesti giovani, il loro deside-rio di cultura. Siamo pureconvinti che gli sgomberinon risolvano i problemidegli spazi sociali e di cul-tura».

PRESENZEIn alto, Dario Fo che haprotestato per lo sgomberoe il sindaco Giuliano Pisapiamentre parlaal collettivo

Page 46: Il Sindaco Pisapia

DOMENICA 20 MAGGIO 2012 MILANOATTUALITA’ 3 ••

ILNUOVOBLITZ

Palazzo Citterio è un edificio del ’700acquistato dallo Stato nel 1972 ma chiusoda 28 anni. Due anni fa era stato in parteriaperto per una mostra di Paul McCarthy

IL PROGETTO LOSCONTRONELPD

LOSTABILEOCCUPATO IERIDOVREBBEOSPITAREPARTEDEI QUADRI DELLA PINACOTECA

LAROZZACONTROBOERI:ERRORIDI ALCUNIASSESSORIIL PDL: SUBITO LO SGOMBERO

L’edificio settecentesco

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

OCCUPATO Palazzo Citterio, arischio la Grande Brera. Il nuovoblitz del collettivo Macao dopo laTorre Galfa — il grattacielo delgruppo Ligresti occupato lo scor-so 5 maggio e sgomberato dalleforze dell’ordine dieci giorni do-po— «mette in pericolo» uno deiprogetti culturali più importantiper la Milano dei prossimi anni:la Grande Brera. È l’assessore co-munale alla Cultura Stefano Boe-ri a lanciare l’allarme. Sì, perchéPalazzo Citterio dovrebbe servireper l’ampliamento della Pinacote-ca di Brera. «Siamo costernati per-ché dopo 20 anni di disattenzio-ne, il Ministero dei Beni cultura-li, la Soprintendenza, l’Accade-mia di Brera e il Comune avevanotrovato un accordo su un progetto

che si basa su un finanziamen-to di 21milioni di euro, dicui 12milioni per rimette-re a posto una parte impor-tante di Palazzo Citterio».Una riqualificazione— sot-tolinea l’assessore — che«permetterà finalmente dimostrare al grande pubblicoquel bene comune che è costi-tuito dalle straordinarie opere

della Pinacoteca che ora non sonovisibili perché nascoste nei depo-siti». Boeri ricorda che le prossi-me tappe del progetto prevedono«entro autunno i bandi di gara ela prossima primavera i lavori aPalazzo Citterio».

TAPPE a forte rischio dopo l’oc-cupazione da parte dei giovani diMacao. La Giunta Pisapia bocciaancheper questo il blitz del collet-tivo dei «Lavoratori dell’arte». Anome di tutto l’esecutivo parla ilvicesindaco Maria Grazia Guida:«Non condividiamo in alcun mo-

do questa nuova occupazione pri-va di senso». Linea dura, dettatadal sindaco Giuliano Pisapia econdivisa anche da Boeri, l’asses-sore più aperto al dialogo con igiovani di Macao durante l’occu-pazione della TorreGalfa. In queigiorniBoeri aveva distinto tra spa-zi privati come il grattacielo e spa-zi pubblici come l’ex Ansaldo, of-ferta agli occupanti abusivi. Unapresa di posizione subito contesta-ta daCarmelaRozza, la capogrup-po del Pd, lo stesso partito di Boe-ri. Dopo l’occupazione di PalazzoCitterio, la Rozza torna alla cari-ca: «Forse qualche assessore nonha ben interpretato il suo ruolo».Ogni riferimento a Boeri e Pier-francescoMajorino, anche lui delPd, sembra voluto. Riccardo DeCorato (Pdl) affonda il coltellonella piaga: «Gli abusivi diMacaoseguono i consigli di Boeri. Ora ilquestore faccia sgomberare Palaz-zoCitterio». Il capogruppo pidiel-linoCarloMasseroli rincara la do-se: «La nuova occupazione mettein evidenza che la situazione èsfuggita di mano a Pisapia».

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Torre Galfa

via Galvani

Palazzo Citterio

via Brera

D’ARCOD’ARCO

IL COLLETTIVO DOPO LA TORRE GALFA

Macao concede il bis:occupato Palazzo CitterioGrande Brera a rischio

ASSALTO

I componentidel collettivoMacao prendonopossesso deglispazi di PalazzoCitterio, a BreraIl Comune orareagisce:atto inaccettabile (Newpress)

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Page 48: Il Sindaco Pisapia

•• 8 CRONACAMILANO MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012

DEBITIETASSE

700

50,01

18

IL CENTRODESTRA

I milioni di euroche Palazzo Marinootterrebbe scendendoal 18% nelle quotedella Sea

La percentuale dellequote Sea che PalazzoMarino intendemetteresul mercatoper fare cassa

La quotapercentualeche ilComuneintendeconservarecol sistemadella goldenshare

MASSEROLI (PDL): CONSULTAZIONESEGNODIDEBOLEZZADELSINDACOLACESSIONE?SCELTADI DESTRA

di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

VENDITA DEL 50,01 per centodella Sea, ma solo dopo una con-sultazione popolare che confermiquesta decisione. È questa la lineadella maggioranza di centrosini-stra inComune sul futurodella so-cietà che gestisce gli aeroporti diLinate e Malpensa. Linea fissatadal sindaco Giuliano Pisapia do-po il vertice politico di domenicanotte e un incontrodiGiunta con-vocato ieri pomeriggio. La cessio-ne del 50,01 per cento con unban-do internazionale e non con laquotazione in Borsa è valutata700 milioni di euro. Soldi che ilprimo cittadino vorrebbe utilizza-re per «investimenti a favore dellacittà». Dai nuovi treni della me-tropolitana a nuove case popolari.Per ottenere l’obiettivo, però, Pa-lazzo Marino dovrebbe scendereben al di sotto della maggioranzadi Sea: dopo lo scambio di azioniSea-Serravalle con la Provincia, alComune resterebbe il 18 per cen-to della Spa aeroportuale. Addiocontrollo pubblico? Pisapia repli-ca così: «Se venderemo una quotamaggioritaria di Sea, il Comunemanterrà il controllo sulle lineestrategiche della società». Lo stru-mento utilizzato? La golden share,cioè la vendita con il manteni-

mento di poteri speciali. Il sinda-co annuncia che venerdì, il gior-no dell’approvazione del bilanciopreventivo, la Giunta metterà ne-ro su bianco la linea sulla Sea: ameno di sorprese, la cessione del50,01 per cento. Dopo il passag-gio inConsiglio comunale—con-tinua Pisapia — «apriremo unagrande consultazione con la cittàe in base a questa prenderemo ladecisione finale». Che tipo di con-sultazione?Un referendummuni-

cipale? Il primo cittadino prendetempo: «Lo statuto comunale pre-vede vari tipi di consultazione, lanostra coalizione altri: assembleenelle Zone e incontri con le forzesociali. Vedremo». L’opzione del-la consultazione è emersa domeni-ca notte durante unduro confron-to tra Pisapia e il presidente delConsiglio comunale Basilio Riz-zo.L’esponente della sinistra radi-cale prima si è detto «nettamentecontrario» alla cessione del 50,01per cento di Sea, ha minacciato ledimissioni dalla presidenza

dell’assemblea e poi ha propostodi indire un referendum su Sea:«Farò campagna per il no. Se i cit-tadini voteranno sì, mi adeguerò.Ma la consultazione non prevedadomande a cui si può dare solouna risposta positiva come nelletrasmissioni tv di Catalano».Mag-gioranza divisa. Pisapia ne pren-de atto ma rilancia: «È una diver-genza che non può che far tornarel’unità». La pensa diversamente ilcapogruppo del Pdl Carlo Masse-roli: «La scelta della consultazio-ne è un segnale di enorme debo-lezza da parte della maggioranza.La vendita del 50,01 per cento del-la Sea? Una decisione di destrache Pisapia non ha il coraggio diprendere e che la Moratti non erariuscita ad assumere». La capo-gruppo Pd Carmela Rozza ribat-te: «La Giunta e la maggioranzaprenderanno una decisione. Il re-ferendum è una scelta di traspa-renza, un atto di coraggio da partedi Pisapia». Intanto i sindacaticonfederali, a cui la linea dellaGiunta è stata anticipata ieri mat-tinadall’assessore al BilancioBru-no Tabacci, bocciano la venditadel 50,01 per cento. «Meglio laquotazione in Borsa», ribadisceOnorio Rosati (Cgil). E a Linateieri pomeriggio è già scattata l’agi-tazione dei lavoratori della Sea.

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Sea, referendum per vendere il 50%Maggioranza divisa, no dei sindacatiPisapia: ampia consultazione. Rizzo: io voterò contro

L’OPERAZIONEIl Comune avrebbe700milionimascenderebbeal 18%«Controllo con golden share»

Page 49: Il Sindaco Pisapia

MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012 CRONACAMILANO 9 ••

NEL2012PALAZZOMARINOPREVEDEDIARRIVAREAQUOTA153MILIONI: NEL 2011L’INCASSOSI FERMAVAA126MILIONI

ARRIVAL’AUMENTO: SI PASSADAI 32MILIONI DEL2011AI 56MILIONIDI QUEST’ANNO, BEN24MILIONI INPIÙ

LECONTRAVVENZIONI L’IMPOSTASULREDDITO ILPATTODI STABILITÀL’OBIETTIVOÈAPPROVARE IL PIANOENTRO IL 30GIUGNOPERAVERE ILBONUSDA20MILIONI PREVISTODALGOVERNO

IL 2012 sembra essere l’anno buono. Final-mente il Comune dovrebbe riuscire a liberarsi del 18,6per cento della Serravalle, la società che gestisce l’A7 e le tangen-ziali milanesi. Una quotaminoritaria poco appetibile dal mercato dopoche nel 2005 la Provincia dell’era Penati aveva conquistato la maggio-ranza della Spa autostradale. Da allora Palazzo Marino ha cercato dicedere le sue quote della Serravalle. Senza successo. Ma entro il 15 lu-glio dovrebbe andare in porto lo scambio di azioni Sea-Serravalle traComune e Provincia. Palazzo Marino cederà la Serravalle (145 milionidi euro), ma non senza versare un conguaglio per il 14,5 per cento diSea della Provincia.

Bilancio, stangatasumulte stradalie addizionale IrpefSanzioni: 400 mila euro al giorno

ÈPREVISTA per oggi l’approvazione del Piano di governo del ter-ritorio riveduto e corretto dalla Giunta Pisapia. Ameno di rallenta-menti dell’ultima ora. Anche ieri in Consiglio comunale è continua-ta la discussione delle proposte dimodifica al documento urbanisti-co, proposte divise in 99 gruppi. Ma anche ieri la polemica tra mag-gioranza e opposizione non è mancata. I consiglieri del Pdl sonousciti dall’aula replicando una protesta già attuata nel corso dellescorse sedute dell’assemblea. «Non ci sono stati i termini e lemodali-tà per svolgere un dibattito regolare — va all’attacco il pidiellinoRiccardoDeCorato— enon partecipiamo alla seduta di questa sera(ieri, ndr) coerentemente con quanto fatto nell’ultima seduta».

145

99

1,06%

12 di MASSIMILIANO MINGOIA

— MILANO —

TRA LE PIEGHE della bozzadel bilancio preventivo che arrive-rà inGiunta comunale venerdì, ec-co spuntare il dato che riguarda lemulte da codice della strada: 191,7milioni di euro, di cui 38,7milionidi euro da contravvenzioni relati-ve agli anni scorsi. Insomma, Pa-lazzo Marino nel 2012 prevede diincassare dalle multe agli automo-bilisti 153milioni di euro. In prati-ca oltre 400 mila euro al giorno.Una stangata non da poco. Supe-riore a quella del 2011, anno in cuil’amministrazione comunale misea bilancio 126 milioni di euro dal-lemulte, 27milioni di euro inme-no rispetto al 2012.

LA STANGATA sulle sanzionida codice della strada non saràl’unica del bilancio preventivo chelaGiunta guidata dal sindacoGiu-liano Pisapia intende adottare perfar quadrare i conti comunali e ri-spettare il Patto di stabilità impo-sto dal Governo. Gli ultimi boatoscomunali parlano di un rincaronon da poco dell’addizionale Ir-pef.Da 32milioni di euro di incas-

si nel 2011 a 56milioni di euro nel2012: 24 milioni di euro in più.Addio allo schema applicato l’an-no scorso: esenzione dall’addizio-nale per le famiglie con redditi fi-no a 33.500 euro e 0,2 per centoper tutti i redditi superiori. Loschema del 2012 conferma l’esen-zione per i redditi fino a 33.500 eu-ro e l’aliquota dello 0,2 per centodai 33.500 ai 55 mila euro. Dai 55mila ai 75 mila euro, invece, si ap-plicherebbe un’aliquota dello 0,3per cento e oltre i 75mila euro del-lo 0,5 per cento.

GLIALTRINUMERIdel Bilan-cio? Un nodo ancora da sciogliereriguarda l’Imu, la nuova impostamunicipale unica sulle case. Sulleprime case laGiunta intende appli-care l’aliquota-base dello 0,4 percento (122 milioni di euro nellecasse comunali). Sulle seconde ca-se, invece, l’amministrazione co-munale pare intenzionata a alzarel’aliquota-base dello 0,76 per cen-to fino all’aliquota massimadell’1,06 per cento (495 milioni dieuro). Ma alla fine la super-Imusulle seconde case potrebbe riguar-dare solo quelle sfitte, con scontiper gli alloggi popolari e per quellidi proprietà di anziani finiti in ca-se di riposo.Le altre entrate riguar-dano il recupero dell’ex Ici (18mi-lioni di euro), la tassa sui rifiuti(281 milioni di euro dalla Tarsu),il canone di occupazione di suolopubblico (43,5 milioni di euro dalCosap), la pubblicità (20 milionidi euro) e i dividendi della societàpartecipate (26 milioni di euro daSea e A2A). L’obiettivo resta quel-lo di approvare il bilancio preven-tivo entro il 30 giugno per conqui-stare il bonus da 20 milioni di eu-ro per Milano previsto dal Gover-no per gli enti locali che rispetta-no il Patto di stabilità.

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Pgt, l’approvazione finale è attesa per oggiMa l’opposizione continua la sua protesta

PARTECIPATESerravalleallaProvincianello scambioconSea

I milioni di valoredel 18,6 per centodella Serravalle

di proprietàdel Comune

BrunoTabacci

Le categoriedi proposteda esaminare

Per l’Imumaxi-aliquotaGirodi vitesulle seconde caseLa percentualedell’aliquotada applicarealle seconde case

Tassadi soggiorno

Contanole stelle

I milioni di eurodi incassi previstidall’applicazionedella tassadi soggiornoa partire dal 1˚ luglio

SALASSOBloccata l’aliquotasulla prima casaridotta al minimoil Comune ora cercadi recuperare soldidalle seconde abitazionitassandole al massimoconsentito dalla legge