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IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
SCENEGGIATURA DESUNTA di Nicol Tangerini
SCUOLA D’ARTE CINEMATOGRAFICA FLORESTANO VANCINI
DOCENTI: VITO CONTENTO, ADRIANO SFORZI
1.EST. FORESTA VICINO A QUANTICO, VIRGINIA – GIORNO
Clarice Starling, giovane donna brillante e intraprendente, allieva dell’Accademia dell’FBI di Quantico, arriva correndo e afferra la fune appesa lungo l’altura, scalandola rapidamente. Una volta in cima si guarda velocemente a torno, il viso è grazioso e delicato, la felpa grigia col simbolo dell’FBI, usata per gli allenamenti, è zuppa di sudore, i capelli, scompigliati e umidi le cadono sulle spalle, raccolti da una coda arruffata. Clarice è da sola nel bosco, durante l’allenamento mattutino, accenna un sorriso soddisfatto e torna a correre tra gli alberi spogli del bosco.
Dopo poco, tra la foschia, si intravede una rete di arrampicata per l’addestramento militare, Clarice la supera con precisa destrezza terminando la discesa dalla rete con una capriola sulla schiena. Mentre sta per ripartire una voce la interrompe
UFFICIALE (v.f.c)
Starlig! Starling!
Un ufficiale dell’FBI vestito con un impermeabile sportivo le si avvicina.
UFFICIALE
Il Sig. Crawford vuole vederla
nel suo ufficio.
CLARICE
Grazie Signore.
Con un leggero affanno si affretta oltre il bosco, supera un albero con fissi dei cartelli con le scritte HURT(MALE), AGONY(AGONIA), PAIN(DOLORE), LOVE-IT(LO AMO), PRIDE(ORGOGLIO), quest’ultimo rovinato e quasi illeggibile. Continua scendendo una piccola collinetta, mentre un gruppo di cadetti le passa a fianco correndo verso il bosco. Più avanti, vicino all’entrata, altri allievi si stanno addestrando, chi corre e chi si arrampica su corde verticali poste lungo la parete di cemento, Clarice entra velocemente dal portone rettangolare dell’Accademia dell’FBI.
L’ edificio di addestramento di Quantico è imponente e spigoloso, le due torri principali sono unite da corridoi di vetro nei quali si intravedono passare alcuni allievi, tra cui Clarice che, sempre di fretta, si sta dirigendo verso l’ufficio del direttore.
2.INT. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO
Clarice scende la scalinata, una sua compagna le passa a fianco, lei le sorride, la saluta e si battono il cinque velocemente incrociandosi
ARTERIA
Clarice!
CLARICE
Ciao!
Clarice entra in una classe dove gli allievi stanno pulendo le armi da fuoco, passa accanto ad uno di loro sfiorandogli per un secondo il braccio
CLARICE
Ero quasi arrivata alla fine, ma mi hanno
detto di rientrare.
ALLIEVO
Buona fortuna!
Clarice entra in ascensore insieme ad un gruppo di allievi vestiti in modo ordinato con una polo rossa e pantaloni beige. Alcuni di loro la squadrano perplessi, straniti di
vedere una ragazza, sudata e in tuta da allenamento, salire insieme a loro, ma Clarice alza lo sguardo e li ignora.
3.INT. CORRIDOIO DIPARTIMENTO SCIENZE COMPORTAMENTALI-GIORNO
L’ ascensore si apre, Clarice è da sola, svolta l’angolo del corridoio, dove appare il cartello DIPARTIMENTO DI SCIENZE COMPORTAMENTALI. Sulle pareti sono appesi vari documenti, foto segnaletiche di serial killer, articoli di giornale. Clarice cerca con lo sguardo in ogni porta prima di fermarsi davanti ad all’ufficio dell’assistente di Crawford, dove lui e un altro uomo stanno parlando.
DETECTIVE
Stai cercando Crawford?
CLARICE
Si, Signore.
DETECTIVE
Dovrebbe tornare tra un paio di minuti.
Perché non aspetti nel suo ufficio?
CLARICE
Ok.
4.INT. UFFICIO CRAWFORD -GIORNO
Clarice entra nell’ufficio di Crawford, l’arredamento sembra un po’ tralasciato: i mobili sono pieni di libri e fascicoli, il tavolo a sinistra è sommerso da fogli e documenti di ogni genere. Clarice si ferma davanti alla scrivania, affianco si intravede il divano di pelle con un cuscino bianco e delle lenzuola ripiegate. Quando si gira, impaziente di scoprire il motivo della chiamata, si blocca all’istante. Lo sguardo incredulo e angosciato, fissa la parete dell’ufficio dove sono appese le foto di scene del crimine avvenuti in città di recente. Corpi di giovani donne distesi a terra, arti, schiena e petto scuoiati e sanguinanti e al centro un articolo di giornale: BILL SKINS FIFTH (BILL SCUOIA LA QUINTA), al margine della pagina, il volto delle ragazze uccise.
Dalla porta entra il Sig. Crawford, uomo alto ed elegante, occhiali spessi e capelli ordinati, indossa un impeccabile abito grigio. Si pone in modo gentile e garbato.
CRAWFORD
Starling. Clarice . Buongiorno.
CLARICE
Buongiorno Signor Crawford.
CRAWFORD
Mi dispiace averti strappato al corso così
senza preavviso.
Crawford si toglie la giacca e l’appoggia sulla sedia, Clarice è in piedi davanti alla scrivania, curiosa e a tratti un po’ impacciata.
CRAWFORD
I tuoi istruttori mi dicono
che vai bene. Sei tra i migliori della tua classe.
CLARICE
Beh io lo spero. Ma non gli hanno ancora affissi
i voti.
Crawford si siede.
CRAWFORD
È saltato fuori un lavoro e ho pensato proprio
a te. No, veramente non è un lavoro, diciamo,
un incarico interessante. Accomodati.
CLARICE
Si, Signore.
Clarice si siede velocemente.
CRAWFORD
Mi sei rimasta impressa da quando hai seguito
il mio seminario. Mi mettesti in difficoltà con
quel rapporto sui diritti civili, negli anni in cui
Hoover era a capo della CIA Ti diedi il massimo.
CLARICE
Quasi il massimo.
CRAWFORD
Vediamo, due specializzazioni, di cui una in
criminologia, diplomata a pieni voti,
apprendistato estivo nella clinica Resilgen.
Qui dici che finiti gli studi vuoi venire a lavorare
con me nella sezione scienze del comportamento.
Clarice si passa la mano vicino l’orecchio, giocando con l’orecchino di perla, tre cerotti sciupati le circondano le dita, oltre ad essere una brillante studentessa si allenava duramente.
CLARICE
È vero, mi piacerebbe molto Signore.
CRAWFORD
Mmh, stiamo interrogando tutti gli assassini
recidivi già in prigione, per stilare un loro profilo
psicologico di tipo comportamentale. Potrebbe
esserci di grande aiuto nei casi irrisolti. La maggioranza
è stata felice di parlare con noi. Tu parli con facilità?
CLARICE
Non ancor Signore.
CRAWFORD
Per ora quello che ci interessa di più si
rifiuta di collaborare. Voglio che tu vada
a trovarlo in manicomio oggi stesso.
CLARICE
Chi è il soggetto?
CRAWFORD
Hannibal Lecter, lo Psichiatra.
CLARICE
Hannibal il cannibale.
CRAWFORD
Non mi aspetto che si metta a parlare con
te, ma almeno possiamo dire che abbiamo ritentato.
Se non volesse collaborare fammi un rapporto
chiaro, immediato, com’è lui, com’è la sua cella
se scrive, se disegna e se lo fa, che cosa disegna.
Qui c’è un dossier su Lecter, una copia del nostro
questionario e un distintivo speciale per te.
Crawford passa un plico di fogli a Clarice e il distintivo.
CRAWFORD
Voglio avere un rapporto sulla mia scrivania
entro le 8.00 di mercoledì.
CLARICE
Ok.
Clarice prende il materiale consegnatogli e si alza con decisione, ma l’incarico, per quanto importante, la incuriosisce maggiormente.
CLARICE
Mi scusi Signore. Ma perché questa
urgenza? Lecter è in prigione da parecchi
anni ormai, c’è qualche connessione tra lui
e Buffalo Bill forse?
CRAWFORD
Vorrei che ci fosse. Ora ascolta attentamente, Starling.
CLARICE
Si, Signore.
Il timore verso Lecter è evidente mentre Crawford si raccomanda con Clarice di fare attenzione.
CRAWFORD
Non ti fidare di Hannibal Lecter. Il Dottor Cilton,
in ospedale, metterà in atto tutte le misure di sicurezza
previste nel suo caso. Non prendere iniziative per nessuna
ragione al mondo, e non gli raccontare nulla di personale
Starling. Credimi, non ti creare nessun problema per Hannibal
Lecter. Fai solo il tuo lavoro e non ti dimenticare mai chi è.
CLARICE
Perché che cos’è che….
5.EST/INT. OSPEDALE DI PSICHIATRIA DI BALTIMORA -GIORNO
L’ospedale Psichiatrico e Giudiziario di Baltimora è un edificio sinistro di mattoni rossi e tetti spioventi.
DOTT. CHILTON (voce fuori campo)
.È un mostro! Uno psicopatico puro.
Il Dottor Chilton, un uomo avido, dall’atteggiamento beffardo e dallo sguardo maniacale.
DOTT. CHILTON
È così raro catturarne uno vivo. Dal punto di
vista scientifico Lecter è il nostro elemento più prezioso.
Clarice è a disagio, vestita con un tailleur marrone e una magliettina bianca, è molto più carina di quello che vorrebbe sembrare.
DOTT. CHILTON
Sa, abbiamo molti investigatori qui, ma devo
dire che non ne ricordo nessuno di così attraente.
Passerà la notte a Baltimora? Perché questa può
essere una città piuttosto divertente se la guida è quella giusta.
CLARICE
Sono sicura che questa è una gran città, Dott. Chilton
ma, le mie istruzioni sono quelle di parlare con il
Dott. Lecter e fare rapporto questo pomeriggio.
DOTT. CHILTON
Capisco, facciamo in fretta allora.
I due si incamminano per l’ospedale, passando dagli uffici e scendendo le scale che portano alle celle dei detenuti, mentre il Dott. Chilton parla di Lecter con la spavalderia di chi possiede qualcosa di prezioso.
DOTT. CHILTON
Abbiamo tentato di studiarlo naturalmente,
ma è troppo complicato per i test standard.
È lampante, ci odia tutti! Pensa che io sia la sua
nemesi.
Crawford è molto astuto ad usare lei non crede?
CLARICE
Che vuol dire Signore?
DOTT. CHILTON
Una donna attraente per indurlo ad aprirsi.
Non credo che Lecter abbia visto una donna
da otto anni a questa parte, se dovesse
essere di suo gusto beh… si fa per dire.
Clarice alza gli occhi al cielo scocciata dall’affermazione frivola e quasi sessista del Dott. Chilton.
CLARICE
Mi sono diplomata all’UVA Dottore e non
è una scuola di bellezza!
DOTT. CHILTON
Bene, allora dovrebbe ricordare quali sono le regole.
Arrivano alle celle passando per un corridoio di mattoni grigi, un detenuto scortato da due guardie li passa accanto, la guardia apre la porta a sbarre di ferro e li fa entrare mentre Chilton continua con le precauzioni
DOTT. CHILTON
Non si avvicini a quel vetro, non lo tocchi,
non gli passi nulla se non carta soffice
Continuano a camminare, un'altra guardia li apre una porta a sbarre e Chilton si ferma un attimo lasciando che Clarice lo superi.
DOTT. CHILTON
Niente matite o penne, niente punte metalliche
o attaccate sulla carta, usi il porta vivande scorrevole
in ogni caso, se tenta di passarle qualcosa, non accetti.
Sono stato chiaro?
CLARICE
Chiarissimo Signore.
Un'altra porta viene chiusa dietro di loro. Dopo pochi scalini si soffermano per un attimo, una porta a sbarre rossa li separa dalle celle di isolamento dove sono rinchiusi i più brutali assassini del paese, tra questi, Hannibal Lecter.
DOTT. CHILTON
Pomeriggio dell’8 luglio 1981, si lamentò per
dei dolori al petto e fu portato in infermeria,
il boccaglio e i legacci gli furono tolti per un’ecografia,
quando l’infermiera si piegò le fece, esattamente questo.
Chlinton tira fuori dal taschino della giacca una foto e la mostra a Clarice. Le sbarre si aprono, Clarice fissa la foto, non sembra turbata o spaventata o almeno finge di non esserlo.
DOTT. CHILTON
I dottori fecero in modo di sistemarle la mandibola
nel migliore dei modi e salvarle almeno un occhio.
Il polso non superò mai gli 85 battiti, anche quando
ingoiò la lingua della donna. Lo tengo qui dentro.
CLARICE
Dott. Cilton? Se Lecter sente che lei è suo nemico
allora avremmo più fortuna forse se entro da sola.
Che ne pensa?
DOTT. CHILTON
Avrebbe potuto suggerirmelo in ufficio,
così avrei risparmiato tempo
CLARICE
Si Signore. Ma poi io avrei perso il privilegio
della sua compagnia, signore.
Risponde Clarice ricambiando la stessa ironia che il Dott. Chilton aveva usato prima con lei. Il Dott. Cilton si rivolge alla guardia che sorveglia le celle, un uomo di colore alto e robusto, che indossa un camice bianco.
DOTT.CHILTON
Quando ha finito accompagnala fuori.
La guardia chiude la porta blindata, a sinistra i monitor delle telecamere di sorveglianza inquadrano il Dott. Chilton che risale le scale. Un’altra porta a sbarre di ferro li divide dalle celle di isolamento. Sembra un piccolo ufficio, seduto dietro la minuscola scrivania un’altra guardia di colore e dietro un vetro antiproiettile, un poliziotto in divisa sta sistemando le armi da fuoco sulla parete.
BARNEI
Salve, sono Barnei. Le ha detto di non avvicinarsi al vetro?
CLARICE
Si l’ha fatto, Clarice Starling.
Si stringono la mano.
BARNEI
Piacere di conoscerla Clarice, può appendere il cappotto lì se vuole.
CLARICE
Ok. Grazie.
Clarice appende il cappotto mentre Barnei apre la porta a sbarre. Clarice oltrepassa la porta e entra nel corridoio di mattoni che porta alle celle
BARNEI
È dopo gli altri, ultima cella, si tenga sulla destra.
Barnei chiude la porta con forza, Clarice sussulta e guarda Barnei un po’ agitata.
BARNEI
Metto fuori una sedia per lei.
CLARICE
Si benissimo, grazie.
BARNEI
Resterò di guardia, andrà tutto bene.
Barnei preme un bottone rosso e la porta davanti a Clarice si apre meccanicamente.
6.INT. OSPEDALE -CELLE DI ISOLAMENTO-GIORNO
Clarice, a piccoli passi, inizia a camminare. Un detenuto, che sorride in modo tetro, la saluta. Clarice lo guarda per un secondo e continua a camminare.
DETENUTO 1
Ciao.
In un'altra cella, un detenuto appena vede Clarice si agita e la segue quasi arrampicandosi tra le sbarre della cella.
MIX (DETENUTO)
Sento l’odore della tua figa!
Clarice senza farsi distrarre prosegue verso l’ultima cella. Dietro un vetro spesso due dita, compare una scrivania piena di fogli, sul muro, sono appesi disegni a pastello nero e in piedi, al centro della cella, Hannibal Lecter. Gli occhi infossati, i capelli pettinati all’indietro e la divisa blu da detenuto abbottonata accuratamente.
LECTER
Buongiorno.
CLARICE
Dott. Lecter, mi chiamo Clarice Starling, posso parlare con lei?
LECTER
E’ della squadra di Jack Crawford vero?
CLARICE
Si lo sono.
LECTER
Posso vedere le sue credenziali?
CLARICE
Certo.
Clarice cerca in tasca il distintivo e lo mostra a Lecter da lontano.
LECTER
Più vicino per favore.
Clarice allunga il braccio senza fare neanche un passo in avanti.
LECTER
Più vicino.
Clarice accenna due passi verso il vetro spesso della cella, anche Lecter avanza di un passo, lo sguardo angosciate ma allo stesso tempo cortese osserva il distintivo.
LECTER
Questo scade tra una settimana.
Non è proprio dell’FBI vero?
CLARICE
Sono ancora in addestramento all’accademia.
LECTER
Jack Crawfor ha mandato una recluta per me?
CLARICE
Si sono una studentessa, sono qui per imparare da lei. Forse può decidere da sé se sono abbastanza qualificata per farlo o no.
LECTER
La tua è una risposta ingannevole agente Starling.
Lo sguardo di Lecter non lascia andare Clarice neanche per un secondo.
LECTER
Siediti! Prego.
Clarice si siede sulla sedia lasciata da Barnei davanti alla cella.
LECTER
Allora, dimmi, cos’ha provato a dirti Mix, il multiplo Mix, della cella accanto?
Ti ha fischiato? Che ti ha detto?
CLARICE
Ha detto, sento l’odore della tua figa.
LECTER
Capisco, strano io non l’ho sentito.
Lecter si avvicina ai fori per l’aria del vetro, e respira profondamente, come inebriato dall’odore di Clarice.
LECTER
Tu usi Havien come crema idratante.
Lecter inspira nuovamente.
LECTER
E qualche volta porti Ler Dutein, ma non oggi.
CLARICE
Ha fatto lei questi disegni Dottore?
LECTER
Ah, questo è il Duomo, visto dal Bel Vedere.
Il foglio stropicciato raffigura una perfetta rappresentazione de Duomo di Firenze, così precisa da sembrare una fotografia.
LECTER
Conosci Firenze?
CLARICE
Tutti quei dettagli a memoria Signore?
LECTER
La memoria, agente Starling, è quello che ho al posto di una bella vista.
CLARICE
Allora forse vorrà comunicarci il suo punto di vista su questo questionario.
LECTER
Oh no no no, stavi andando così bene,
non eri rimasta insensibile alla gentilezza,
avevi stabilito un clima di fiducia, riferendomi
quell’imbarazzante verità di Mix, e ora questa
domanda di cattivo gusto sul tuo questionario.
Non si fa così.
CLARICE
Le sto solo chiedendo di dare un’occhiata Dottore.
O lo fa o non lo fa.
LECTER
Si, Jack Crawford deve avere davvero molto da fare se è costretto
ad assumere degli studenti come aiutanti.
È occupato a dare la caccia al nuovo arrivato,
a Buffalo Bill, quanto è cattivo quel ragazzo.
Lo sai perché lo chiamano Buffalo Bill?
Spiegamelo per favore, i giornali non lo dicono.
CLARICE
È iniziato con una battutaccia sull’omicida di Kansas City,
qualcuno ha detto “A questo piace scuoiare gobbe.”
LECTER
Perché pensi che stacchi la pelle, agente Starling?
Stupiscimi con la tua perspicacia.
CLARICE
Lo eccita. Molti assassini recidivi tengono
dei trofei delle loro vittime.
LECTER
Io non lo facevo.
CLARICE
No, no lei se le mangiava le sue.
LECTER
Adesso me lo puoi passare.
Clarice si avvicina al vetro e posa il questionario nel porta vivande e si risiede. Lecter prende il questionario, si lecca il dito guardando Clarice e sfoglia la prima pagina.
LECTER
Agente Starling, tu pensi di sezionarmi con questo strumento spuntato?
CLARICE
No! Io pensavo che la sua conoscenza…
LECTER
Sei molto ambiziosa vero? Sai cosa mi sembri
con la tua borsetta pulita e le scarpette a buon prezzo?
Mi sembri una campagnola. Un’ energica campagnola
ripulita con poco gusto. Sei stata nutrita bene e questo
ha allungato le tue ossa, ma non ti sei spinta più in là
di una generazione, rispetto a quei rifiuti umani da cui provieni, vero?
E quell’accento che hai tentato così disperatamente
di perdere è pura Virginia Occidentale, che fa tuo padre?
Fa il minatore? Puzza ancora di lampada a petrolio?
So come ti hanno scoperta in fretta i ragazzi,
tutti quei noiosi, puzzolenti palpeggiamenti
sui sedili posteriori delle macchine, mentre tu avevi un solo sogno,
andartene via, cercare qualunque cosa ti desse la possibilità di arrivare all’FBI.
CLARICE
La sua analisi è chiara. Ma è abbastanza forte da rivolgere
su sé stesso questa potente intuizione?
Che ne dice? Perché non, perché non si guarda
dentro e non descrive quello che vede?
O devo pensare che le fa paura?
Lecter si avvicina allo scorri vivande e ripone il questionario, chiudendolo volutamente con forza, il gesto prepotente fa sussultare Clarice.
LECTER
Uno che faceva un censimento, una volta, tentò di interrogarmi.
Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti.
Lecter sbarra gli occhi verso Clarice e stringe i denti in un sibilo agghiacciante. Clarice rimane senza parole davanti a quel breve racconto.
LECTER
Vola di nuovo a scuola ora, piccola Starling.
Lecter si gira dando le spalle a Clarice.
LECTER (sussurra)
Vola, vola, vola, vola.
Clarice si alza lentamente scossa dalla fine della conversazione con Lecter, senza aggiungere nient’altro, si incammina verso l’uscita.
LECTER (v.f.c)
Vola, vola, vola, vola.
Dei rumori equivoci provengono dalla cella a fianco. Mix è nudo e sdraiato di lato sulla branda della cella mentre si masturba compulsivamente urlando.
MIX
Mi sono morso il polso così posso morire.
Guarda il mio sangue!
All’improvviso Mix si gira verso Clarice e le lancia dello sperma sul viso.
MIX
L’ho presa! AH AH AH!
DETENUTO
Mix! Stupida checchetta!
Mix continua ad urlare e saltare sul letto.
DETENUTO 2
Legatelo cazzo, legatelo!
Clarice è sconvolta e spaventata, dal fondo del corridoio la voce di Lecter la chiama urlando.
LECTER
Agente Starling! Torna indietro! Agente Starling!
Clarice corre verso di lui e si avvicina al vetro della cella di Lecter fino ad esserne faccia a faccia.
LECTER
Non avrei permesso che ti succedesse questo. La scortesia per me è una deformità inconcepibile.
CLARICE
Allora faccia questo test per me.
LECTER
No, ma ti renderò felice ugualmente, ti darò la possibilità di avere la cosa che ami di più.
CLARICE
Quale Dottore?
LECTER
Una promozione naturalmente. Ma ascolta attentamente,
guarda dentro te e il resto di te stessa.
Vai a cercare la Signorina Moide, una mia vecchia paziente.
CLARICE
Dottore.
LECTER
M-O-I-D-E.
CLARICE
Dottore.
LECTER
Non credo che Mix riuscirà a calmarsi per me non è completamente pazzo.
VAI ORA! (urlando)
Clarice si gira velocemente, percorre il corridoio quasi di corsa, stando più lontana possibile dalle celle, mentre i detenuti urlando sporgo le braccia tra le sbarre verso di lei. La porta si apre meccanicamente e Clarice esce di fretta.
7.EST. OSPEDALE DI PSICHIATRIA DI BALTIMORA -GIORNO
Clarice esce dalla porta dell’Ospedale quasi correndo, si porta la mano alla bocca trattenendo per poco le lacrime. Dietro di lei quattro poliziotti stanno scortando due detenuti dentro l’ospedale. Gli occhi di Clarice si bagnano di lacrime mentre si avvicina alla macchina, lo sguardo è spento, come fosse senza alcuna speranza.
All’improvviso i ricordi del passato le tornano alla mente.
8.EST. CASA DI CLARICE DA BAMBINA- GIORNO
Una macchina nera con lo stemma da sceriffo sulla portiera è parcheggiata sul vialetto della casa di Clarice. La veranda della casa affaccia sulla stretta strada principale, da ambo i lati, qualche casa vicina è circondata dal verde dei campi. Un uomo in divisa, il padre di Clarice, scende dall’auto e saluta un anziano signore che sta passeggiando sulla strada con in braccio una bambina.
PADRE DI CLARICE
Ciao Bill!
Clarice, a quel tempo una bambina di 10 anni, si avvicina a passi felpati alla macchina. Il padre finge di non averla vista.
PADRE DI CLARICE
Chi è la?
CLARICE
Papà!
Clarice si butta tra le braccia del padre.
PADRE DI CLARICE
Ciao Clarice! bambina mia.
Il padre prende in braccio Clarice e le bacia la guancia.
CLARICE
Hai preso degli uomini cattivi oggi papà?
Il padre fa una giravolta con Clarice tra le braccia.
PADRE DI CLARICE
No, angelo mio, sono tutti scappati via.
CLARICE
E tu spara.
Il padre sorride all’ingenua osservazione e insieme camminano verso casa. Sulla strada passa un Pick-up nero con a bordo un cane, l’autista saluta con un cenno della mano il signore con in braccio la bambina che stava passeggiando sul ciglio della strada.
9.EST. OSPEDALE DI PSICHIATRIA DI BALTIMORA- GIORNO
Clarice col volto tra le mani sta piangendo appoggiata alla sua macchina parcheggiata davanti all’ospedale.
10.EST. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO- GIORNO
Clarice sta sparando al poligono di tiro del’ accademia, indossa occhiali protettivi e cuffie antirumore. Spara 7 colpi uno dietro l’altro.
11.INT. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO
Clarice e un suo compagno di accademia entrano in una stanza, simulando un’irruzione per sventare una rapina. Le luci sono spente e la stanza viene illuminata a tratti dalle luci artificiali dei lampeggianti rossi e blu della polizia. Due allievi sono seduti schiena contro schiena mentre l’addestratore che indossa una maglia rossa simula il rapinatore. Una rete divide la stanza, dall’altra parte un gruppo di allievi osserva l’addestramento. Clarice e il suo compagno alzano la pistola contro di lui.
COMPAGNO DI CLARICE
Mani in alto non muoverti!
CLARICE
Girati! Le mani dietro la schiena, pollici in alto!
L’addestratore si gira e segue gli ordini di Clarice, mentre lei infila la pistola nella fondina e prende le manette, una pistola le punta la testa da dietro e preme il grilletto.
ADDESTRATORE
Sei morta Starling.
Le luci si accendono e l’addestratore dietro le spalle di Clarice, un uomo alto e calvo, si complimenta con il compagno.
ADDESTRATORE
Bel lavoro Jason. Entrata giusta e comando perfetto.
Starling, qual è la tua zona di pericolo?
CLARICE
Nell’angolo Signore.
ADDESTRATORE
Hai controllato l’angolo?
CLARICE
No signore.
ADDESTRATORE
12.EST. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO
Clarice e la sua compagna di addestramento Arteria stanno correndo vicino al fiume.
ARTERIA
3-1-0-9?
CLARICE
Rompere porte o finestre per entrare o uscire.
CLARICE
Regola 4-0-4?
Un gruppo di allievi maschi stanno correndo in direzione opposta, un paio di loro, dopo averle superate, si girano ridacchiando e scuotendo la testa.
13.INT. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO BIBLIOTECA-GIORNO
Clarice sta leggendo degli articoli su Hannibal Lecter in uno schermo, lo sguardo è concentrato, tra e labbra stringe una penna mentre con la mano gira la manopola del proiettore per far scorrere le immagini. Dal giornale The Washington Dispatch leggiamo alcune didascalie “riconoscimento professionale allo psichiatra di Baltimora” “psichiatra accusato di omicidio” “altri orrori nel processi cannibal”
CLARICE (v.f.c)
Dottore della morte ha cucinato le sue vittime e poi le ha servite per cena ai suoi amici
Da dietro Clarice arriva Arteria.
ARTERIA
Clarice, al telefono, è il guru.
CLARICE
Crawford? Grazie Arteria.
Clarice si alza e va a rispondere alla telefonata di Crawford.
14a/b. INT.ACCADEMIAA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO BIBLIOTECA/ INT. UFFICIO CRAWFORD-GIORNO
Crawford è seduto alla scrivania del suo ufficio, Clarice è in piedi al telefono fissi della Biblioteca dell’Accademia.
CRAWFORD
Starling.
CLARICE
Signore.
CRAWFORD
È morto Mix.
CLARICE
Morto? Come?
CRAWFORD
L’inserviente l’ha sentito parlottare con Lecter tutto il pomeriggio, piangeva l’hanno trovato al controllo serale, ha ingoiato la sua lingua.
Clarice rimane per un attimo in silenzio, lo sguardo sconvolto dalla notizia.
CRAWFORD
Starling?
CLARICE
Si sono, sono ancora qui signore, solo non so come sentirmi davanti a tutto ciò.
CRAWFORD
Non devi sentirti in nessun modo, Lecter l’ha fatto per divertirsi.
Starling, so che è andata male oggi, ma hai fatto un nome alla fine, Moide, nessuna notizia su di lei?
CLARICE
Dunque, Lecter ha alterato o distrutto la maggior parte della storia dei suoi pazienti prima della cattura, perciò non esiste nessuno che si chiami Moide, ma ho pensato
che il riferimento “dentro te” nascondesse qualcosa di molto vicino a Lecter. Così ho immaginato potesse riferirsi a Baltimora, ho guardato nell’elenco telefonico e c’ è un locale che si chiama Dentro il tuo Magazzino, appena fuori dal centro della sua città.
15.EST. LOCALE YOUR SELF STORAGE -DENTRO IL TUO MAGAZZINO-NOTTE
L’insegna del locale YOUR SELF STORAGE (DENTRO IL TUO MAGAZZINO) è illuminata nella notte. Clarice è insieme al proprietario del locale, un uomo anziano e curvo dal viso magro e barbuto, sotto il cappotto è vestito in modo elegante con camicia e cravatta. Sono davanti al garage affittato da Lecter, la porta rossa metallica del garage è chiusa, all’esterno l’edificio è vecchio e rovinato.
PROPRIETARIO DEL LOCALE
L’unità 31 fu affittata per dieci anni, completamente pagata in anticipo. Il contratto era a nome di una certa signorina di nome Ester Moide.
CLARICE
Così nessuno è stato qui dal 1980?
PROPRIETARIO DEL LOCALE
No, che io sappia. La riservatezza è la più grande preoccupazione dei miei clienti.
Clarice cerca di aprire la porta del garage, ma anche usando tutta la sua forza la maniglia non si gira.
CLARICE
Si, non darò alcun disturbo prometto. Sarò fuori prima che se ne accorga.
PROPRIETARIO DEL LOCALE
Posso aiutarla?
CLARICE
Si in effetti, qui!
Il proprietario mette una mano sulla maniglia cercando di aiutare Clarice ad aprire la porta, ma nonostante gli sforzi di Clarice la maniglia non si gira di un millimetro.
CLARICE
È bloccata!
PROPRETARIO DEL LOCALE
Potremmo tornare domani con mio figlio.
CLARICE
Che ne dice di lui?
Clarice fa un cenno verso l’autista del proprietario ancora seduto in auto.
PROPRIETARIO DEL LOCALE
Ah si certo potrei chiedere al mio autista di aiutarla, ma detesta il lavoro fisico.
CLARICE
Va bene. Dunque, lei stia qui, tornerò tra un minuto.
Clarice prende il cric che ha in macchina e lo posiziona sotto il garage, con fatica riesce ad alzarlo solo qualche decina di centimetri.
CLARICE
Eh si è bloccata. Vuole darmi quella torcia Signore?
Clarice prende a torcia e di stende a terra, guarda oltre la porta del garage illuminandolo con la torcia. Prende un bigliettino dalla giacca e lo passa al proprietario.
CLARICE
Se questa porta dovesse crollare o qualunque cosa succedesse, questo è il numero del nostro ufficio di zona a Baltimora. Loro sanno che lei è con me, li chiami se
dovesse accedere qualcosa.
PROPRIETARIO DEL LOCALE
Si signorina Starling.
Clarice striscia lentamente sotto la porta del garage. Si ferisce alla gamba con un vecchio chiodo che spunta dalla porta, lascia andare un gemito di dolore, si pulisce velocemente il sangue con il dito ed entra nel garage.
16.INT. GARAGE -NOTTE
Dentro il garage si intravede nel buio una montagna di vecchi mobili e altre cianfrusaglie accatastati l’un all'altro Clarice illumina pian piano tutt’intorno con una torcia, su un mobile impolverato è appoggiata un’aquila impagliata piena di ragnatele, sulle scansie attaccate al muro ci sono busti e gambe di manichini accatastati uno sopra l’altro, lì di fianco, un vecchio pianoforte. Tra mobili, lampade, vasi e ogni genere di oggetto, Clarice illumina un enorme telo coi colori della bandiera americana, sotto il quale è nascosto qualcosa. Clarice toglie il telo e trova una macchina ferma ormai da anni la portiera è bloccata, fa il giro e apre quella dall’altro lato. Dentro, un manichino senza testa è seduto sul sedile posteriore, vestito come una ricca signora di un gala, con uno scialle di pelliccia, una collana di perle e dei lunghi guanti di raso, tra le dita rigide tiene un bocchino per sigarette. Clarice prende un fazzoletto dalla tasca e sfoglia due pagine del libro appoggiato sul sedile di fianco al manichino. Un rumore metallico la spaventa, si guarda intorno, poi qualcosa cattura la sua attenzione. Proprio vicino al manichino un fazzoletto rosa ricamato copre una specie di vaso, Clarice toglie lentamente il fazzoletto. La testa ormai putrefatta di una persona galleggia nel liquido trasparente.
17.EST. OSPEDALE PSICHIATRICO DI BALTIMORA-NOTTE
Clarice parcheggia velocemente di fianco al muro dell’ospedale, scende dalla macchina e corre sotto la pioggia verso l’entrata dove Barnei la sta aspettando.
BARNEI
Di qua, ti stanno aspettando. Attenta.
CLARICE
Grazie.
18. INT. OSPEDALE -CELLA DI LECTER-NOTTE
Clarice è seduta a terra, vicino al vetro della cella di Lecter, di fianco ad un televisore acceso ma senza audio.
CLARICE (v.f.c)
Ester Moidel, è un anagramma vero Dottore? Ester Moidel
CLARICE
Il resto di me. Vuol dire che lei ha affittato quel garage?
Il porta vivande si apre all’improvviso, Clarice guarda dentro e vede un asciugamano piegato, cerca Lecter con lo sguardo ma la cella è troppo buia e lui è ne steso sul letto ne seduto sulla sedia. Clarice prende l’asciugamano e si strofina i capelli
CLARICE
Grazie.
LECTER
Il tuo sangue si è fermato.
Anche Lecter è seduto sul pavimento, l luce fioca del corridoio ne illumina solo le gambe e le mani appoggiate sulle ginocchia.
CLARICE
Come lo...? Niente, è solo un graffio. Dottore di chi è la testa nella bottiglia?
LECTER
Perché non mi chiedi di Buffalo Bill?
CLARICE
Perché sa qualcosa su di lui?
LECTER
Potrei, se vedessi il rapporto della polizia. Me lo potresti procurare?
CLARICE
Perché non parliamo della Signorina Moidel? Lei voleva che trovassi lui.
LECTER
Il suo vero nome è Benjamin Raspail, un mio vecchio paziente, di cui gli affetti romantici diventarono, diciamo, esotici. Non l’ho ucciso te l’assicuro, l’ho solo fatto
sparire dopo che l’ho trovato, quando aveva mancato a tre appuntamenti.
CLARICE
Ma, se lei non l’ha ucciso, allora chi l’ha fatto Signore?
LECTER
Chi lo può dire? Meglio così per lui davvero, la sua terapia non stava portando a nulla.
CLARICE
Il suo vestito, il trucco, Raspail era un travestito?
LECTER
Nella vita? Oh no, un comune maniaco depressivo. Noioso, molto noioso. Ora penso a lui solo come una specie di esperimento. Il primo tentativo di trasformazione di un
assassino alle prime armi. Cos’hai provato quando l’hai visto Clarice?
CLARICE
All’inizio ho avuto paura, poi mi ha divertito.
LECTER
Jack Crawford ti sta aiutando a fare carriera vero? Evidentemente gli piaci e anche lui piace a te.
CLARICE
Non ci ho mai pensato.
LECTER
Credi che Jack Crawford ti desideri sessualmente? È vero che è molto più vecchio, ma pensa che se la immagini la scena di ----, fotterti.
CLARICE
Non mi interessa, se devo essere sincera questo è il genere di cose che avrebbe detto Mix.
LECTER
Non più ormai.
Le luci si accendono d’improvviso.
LECTER
Grazie Marci.
La cella di Lecter è più vuota del solito, sulle pareti non c’è più un disegno, nessun foglio sparso qua e là sulla scrivania, nessun libro.
CLARICE
Che è successo ai suoi disegni?
LECTER
Una punizione. Per mix, proprio come il programma sul vangelo. Quando te ne andrai alzeranno il volume. Il Dott. Cilton si gode i suoi meschini tormenti
CLARICE
Che intende con trasformazione Dottore?
Lecter si alza e fa due passi avanti verso Clarice.
LECTER
Sono stato in questa stanza per otto anni Clarice.
Lecter si gira e fa qualche passo verso al muro, lo sguardo profondo come se stesse immaginando qualcosa nella sua mente.
LECTER
So che non mi faranno mai uscire vivo da qui. Quello che voglio è una vista. Una finestra da dove vedere un albero o anche dell’acqua. Voglio essere in un’istituzione
federale, lontano da Dottor. Cilton.
CLARICE
Cosa intende per assassino alle prime armi? Sta dicendo che ha ucciso di nuovo?
LECTER
Ti sto offrendo un profilo psicologico di Buffalo Bill, basato sulle mie prove del caso.
Lecter si gira e guarda Clarice.
LECTER
Ti aiuterò a catturarlo Clarice.
Clarice si alza in piedi tenendo lo sguardo su Lecter.
CLARICE
Lei sa chi è vero? Mi dica chi ha decapitato il su paziente Signore.
LECTER
Ogni cosa a suo tempo. Io ho aspettato Clarice, per quanto tempo tu e il vecchio Jack sapete aspettare? Il nostro piccolo Billi deve essere già in cerca di un’altra
signora speciale.
19. EST. STRADA DI MEMPHIS TENNESSEE -NOTTE
Catherine, una ragazza riccia e paffuta è in macchina per la strada buia della periferia di Memphis. La radio suona la canzone di Tom Petty “American Girl”, la ragazza canta a memoria tutta la canzone. Buffalo Bill la sta osservando con un binocolo notturno mentre lei parcheggia la macchina vicino al muro di un condominio, sulla finestra in alto un gatto miagola seduto sul davanzale.
CATHERIN
Ciao micio micione.
Catherine scende dall’auto, prende la busta con la spesa da dietro il sedile e si avvia verso l’entrata del condominio.
CATHERIN
Arrivo subito.
Li accanto Buffalo Bill, uomo sulla 40ina, capello biondo tenuto lungo sopra le spalle, finge di star traslocando, indossa un giubbotto sportivo e un cappellino, con fatica cerca di caricare un vecchio divano su un furgoncino.
BUFFALO BILL
Ah cazzo…porca puttana.
Catherine si ferma un attimo a guardarlo, lui tira su il divano e prima di riuscire a caricarlo sul furgone lo lascia cadere.
CATHERIN
Posso aiutarla?
BUFFALO BILL
Lo farebbe? Grazie.
CATHERIN
Di niente, l’ho vista un po’ in difficoltà.
BUFFALO BILL
Si, l’ho portato un bel po’, solo non riesco a caricarlo sul camion da solo. Ecco lo prendo da qui.
Sollevano il divano e lo appoggiano da un lato sul furgone.
CATHERIN
Ok.
BUFFALO
Si lo metta giù va bene. Salga sul camion, voglio cercare di tirarlo su.
CATHERIN
Si.
Catherine sale sul furgone e tira il divano verso di se mentre Buffalo Bill da sotto lo spinge sul furgone.
BUFFALO BILL
Davvero apprezzo quello che fa, grazie, grazie.
CATHERIN
Ok, fatto.
BUFFALO BILL.
Ora provi un po’ più indietro.
CATHERIN
Ecco. A posto?
BUFFALO BILL
Si.
Buffalo Bill sale sul camion.
BUFFALO BILL
Va bene. Lei più o meno porta il 44?
CATHERIN
Prego?
Buffalo Bill tira tre forti pugni a Catherine, lei sviene, lui le accarezza i capelli poi chiude le portiere del furgone.
20. INT/EST. FURGONE -NOTTE
Catherine è stesa sul divano svenuta, buffalo Bill la gira con violenza e le sposta i capelli del colletto della giacca per leggere l’etichetta: taglia 14.
BUFFALO BILL
Bene.
Buffalo Bill taglia il vestito della ragazza lungo la linea della schiena e le accarezza delicatamente la pelle, nel primo dito, un anellino molto femminile, tra il pollice e l’indice un tatuaggio con la scritta “LOVE” e di fianco una specie di croce con dei puntini vicino agli angoli.
BUFFALO BILL
Bene, bene.
Buffalo Bill butta il vestito appena tagliato per strada, dove è rimasta la busta della spesa della ragazza. Mette in moto il furgone e se ne va. Il gatto che miagolava dalla finestra, unico spettatore di quella notte, rimane impotente a guardarli andare via.
21. EST/INT ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO
La Marine Corps Base Quantico che ospita, al suo interno, l’Accademia dell’FBI conta diversi dipartimenti che si estendono per cento chilometri quadrati tra i boschi della Virginia.
UN ALLIEVO (v.f.c) Presa!
Clarice è in palestra nel mezzo dell’allenamento di Box ai colpitori, riceve i colpi del compagno sullo scudo, dopo 10 si gira verso un altro allievo, stringe i denti dalla fatica e continua a ricevere colpi a raffica dal compagno. Il fischio dell’addestratore alle spalle di Clarice ferma i colpi del compagno e alza le mani e fa due passi indietro.
ADDESTRATORE (v.f.c) Starling!
Clarice si gira, un addestratore con un impermeabile giallo la sta chiamando. ADDESTRATORE
Fuori. Clarice lo segue e l’amica che si stava allenando li di fianco, la guarda con aria preoccupata. 22. EST. ACCADEMIA D'ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO Nel giardino esterno, una macchina nera sta scappando dalla polizia durante una simulazione di inseguimento e passa con velocità dentro una perfetta ricostruzione di un quartiere della Virginia. Un’altra macchina le chiude la strada da davanti fermando la sua corsa, il finto rapinatore scende e inizia a correre, i due allievi vestiti in divisa escono dalle auto e gli puntano le armi contro.
ALLIEVO FBI! Fermo! Fermi lì!
Clarice e l’addestratore passano a fianco camminando velocemente, senza degnare di uno sguardo la simulazione.
ADDESTRATORE Prendi la tua roba. Parti e vai con Crawford.
CLARICE Dove?
ADDESTRATORE Hanno trovato il corpo di una ragazza nel West Virginia. È rimasto parecchio in
acqua, tipica storia alla Buffalo Bill. 23a/b. EST. CONTEA CLAY WEST VIRGINIA/INT. ELICOTTERO -GIORNO Il fiume New River del West Virginia si snoda tra i boschi. Clarice guarda dal finestrino dell’elicottero, sulle ginocchia il registro dell’UFFICIO FEDERALE DI INVESTIGAZIONE dove venivano elencate le prove del crimine. Clarice ne sfoglia la prima pagina e inizia a leggerlo.
CRAWFORD Le tiene in vita per tre giorni, non sappiamo perché. Non ci sono prove di violenza o
maltrattamenti fisici prima della morte, tutte le mutilazioni che vedi sono successive.
Sotto un’altra pagina del registro Clarice trova le foto dei corpi deceduti delle ragazze, in una foto, i piedi erano stati legati e la pelle era deteriorata dall’acqua del fiume dove il corpo era stato lasciato.
CRAWFORD
Dunque, tre giorni, poi le uccide, le scuoia e se ne libera. Ogni corpo in un fiume diverso. L’acqua non lascia tracce o impronte di nessun tipo.
Clarice osserva la foto di una ragazza, il suo corpo giace prono a terra, la schiena sanguinolenta completamente senza pelle, gli occhi ancora aperti sembra guardino verso l’obbiettivo di che aveva scattato la foto.
CRAWFORD Questa è Fredricka Bimmel, la prima. Il suo corpo è stato il solo che si è preso
la briga di appesantire, per questo è stata la terza ragazza trovata. Dopo di lei è diventato pigro.
Un’altra foto di una ragazza, questa volta la foto non raffigurava un cadavere, ma una bella ragazza in posa per una fotografia. Un bel sorriso, capelli scuri e ricci, portati con un taglio corto sulle spalle. Crawford tira fuori un cartina geografica e la mostra a Clarice.
CRAWFORD Ok. I cerchi stanno per dove le ragazze sono state rapite. E le frecce per dove i corpi
sono stati trovati. La nuova di oggi è emersa qui, Helck Rver West Virginia. L’aereo atterra sulla pista, ad aspettare Clarice e il Sig. Crawford due poliziotti del West Virginia e un investigatore con l’impermeabile. 24. EST/INT. MACCHINA- STRADA DEL WEST VIRGINIA-GIORNO Clarice e Crawford sono in macchina con l’investigatore. Clarice è seduta dietro e continua a leggere il registro con le prove degli omicidi.
CRAWFORD Guardalo con attenzione, poi dimmi che ne pensi.
CLARICE È un maschio, bianco, gli assassini recidivi tendono a far prede nel proprio gruppo
etnico. Non è un vagabondo, ha la sua casa da qualche parte, non ha un appartamento.
CRAWFORD Perché? CLARICE
Quello che ne fa di loro richiede molta cautela. Ha un’età tra i 30 e i 40 anni, una gran forza fisica, unita all’autocontrollo di un uomo più maturo. È cauto, preciso,
non è un impulsivo, non si fermerà mai. CRAWFORD Perché no?
CLARICE Perché è soddisfatto e sta andando sempre meglio ne suo lavoro.
CRAWFORD Non male Starling. Domande?
CLARICE Si Signore. Non ha dato ancora nessun parere sul mio rapporto sull'offerta fatta dal
Dottor. Lecter. CRAWFORD
La sto considerando. CLARICE
È per questo che mi ha mandato lì vero? Per ottenere il suo aiuto sul caso Buffalo Bill. Beh se fosse così vorrei, tornare lì solo per quello, tutto qui.
CRAWFORD Se ti avessi mandato lì con un solo ordine di servizio Lecter l’avrebbe capito
immediatamente, si sarebbe messo a giocare con te, poi non avrebbe detto una parola.
La macchina arriva alle Pompe Funebri Grieg, dove è stato portato il cadavere della ragazza trovata nel fiume. Molti ragazzi, amici della vittima sono presenti. 25.INT. POMPE FUNEBRI GRIEG-GIORNO Un agente di polizia, Clarice, Crawford ed infine l’investigatore, entrano nelle Pompe Funebri, l’arredamento è casalingo, ci sono fiori bianchi sul tavolino davanti all’entrata e una scala di legno dipinta di bianco. Due bambini sono seduti sui gradini della scala, mentre due signori anziani sono nel corridoio affianco all’entrata. L’agente di polizia entra in una stanza dove 4 agenti stanno parlando tra loro, si rivolge al più anziano, un signore panciuto con dei grossi baffi.
AGENTE DI POLIZIA Mi scusi sceriffo Perckins? Questi sono quelli dell’FBI.
Crawford velocemente sorpassa l’agente e si presenta prima ancora che lui abbia finito la frase.
CRAWFORD Sceriffo Perckins, Jack Crawford, FBI
Crawford e lo Sceriffo Perckins si stringono la mano, poi Crawford presenta Clarice. CRAWFORD
Agente speciale Derring, Agente Starling. Grazie per averci invitati ad operare nella vostra giurisdizione.
SCERIFFO PERCKINS(con tono svogliato) Non vi ho chiamati io, è stato qualcuno dell’ufficio de procuratore. Vi tratteremo con
ogni cortesia, ma proprio ora io… CRAWFORD
Sceriffo… Crawford fa due passi avanti verso lo sceriffo.
CRAWFORD (sussurrando)
Questo tipo di crimine sessuale ha alcuni aspetti che vorrei discutere in privato, sa cosa voglio dire.
Lo Sceriffo Perckins guarda Clarice, profonde occhiaie gli circondano gli occhi spenti e svogliati. Senza rispondere lo Sceriffo si gira e apre la porta della stanza li affianco ed entra insieme a Crawford. Clarice rimane ferma in mezzo a 6 agenti di polizia che la guardano quasi straniti dalla sua presenza. Clarice, abituata ad essere squadrata anche alla scuola di addestramento evita i loro sguardi, appoggia due borse che teneva in mano, si toglie la sciarpa e si gira verso la porta aperta a spiraglio di fianco a lei. Una musica triste e melodiosa proviene da un pianoforte nella stanza, le persone sono vestite in abito elegante, la stanza è piena di fiori e delle sedie di legno lucido sono disposte in ordine davanti ad una bara aperta. Clarice spalanca la porta ed entra, lo sguardo è fisso su quella bara e sull’uomo elegante e bianco steso all’interno, una bambina davanti alla bara si china e da un bacio al defunto.
CRAWFORD (v.f.c.)
Oscar cerca in Dottor. Heiken OSCAR (v.f.c.)
Si signore. Lo sceriffo Perckins esce dalla stanza mentre Crawford si affaccia dalla porta.
CRAWFORD Starling siamo qui dietro.
Crawford entra di nuovo nella stanza. SCERIFFO PERCKINS
Di a Lamar di venire quando finisce con quella musica. 26. INT. STANZA DELLE POMPE FUNEBRI- GIORNO Tutti gli agenti di polizia insieme allo Sceriffo Perckins al dottore a Lamar, Crowford e Clarice sono nella stanza dove è stato lascito il cadavere della giovane ragazza, ancora chiuso nel saccone. Gli agenti chiacchierano tra loro, Crawford sta cercando di mettersi in contatto con l’FBI con una specie di telefono/trasmettitore della polizia.
CRAWFORD Si lo manderemo tra un’ora. Mi serve un collegamento sulla 6, Cicago, Detroit ,
cosa? Cosa? CLARICE (rivolgendosi a tutti gli agenti nella stanza, che si zittiscono)
Scusatemi, scusatemi Signori, Signori ufficiali ascoltate, ci sono altre cose che dobbiamo fare per lei, so che tutti voi l’avete portata fin qui e che i suoi vi
ringrazierebbero se potessero, per la vostra gentilezza e sensibilità, ma ora, per favore andate e lasciate che siamo noi ad occuparcene.
Gli sguardi degli agenti sono tutti puntati verso Clarice. CLARICE
Potete andare. Grazie, grazie.
Gli agenti infine escono dalla stanza, per ultimo lo sceriffo Perckins. CRAWFORD
Si giusto, West Virginia si, Hell Criger, aspetto la comunicazione. Crawford mette giù la cornetta, si spalma un po di crema balsamica sotto il naso e passa il barattolino al suo collega.
CRAWFORD (lanciandogli il barattolo) Rey.
Anche Rey si spalma un po di crema sotto le narici e porge il barattolo a Clarice. Clarice lo prende e si gira di spalle per spalmarsi la crema balsamica sotto il naso.
CRAWFORD (v.f.c) Dottore, Lamar, diamogli un’occhiata.
Il dottore, un uomo anziano e paffuto con un paio di occhiali tondi, apre la zip del saccone contenente il cadavere, con un gesto veloce scopre il corpo della ragazza facendo un piccolo balzo all’indietro per via del fetore che emana il cadavere, anche Lamar e Crawford fanno una smorfia di disgusto.
LAMAR Gesu!
Clarice intanto gira il rullo sull’inchiostro nero per prendere le impronte della ragazza, anche lei sospira lentamente per il fetore.
CRAWFORD Ok Starling.
CLARICE (sussurrando)
Bill. Clarice si avvicina al corpo e lentamente parla ad un registratore portatile per documentare lo stato del cadavere.
CLARICE Ferita a punto di stella con punto d’entrata sullo sterno. Segni di imbavagliamento.
DOTTORE Una morte iniqua.
CLARICE Una morte iniqua.
DOTTORE Dovrà andare all’istituto di patologi di stato a Clacston. Farà meglio a tornare a quel
servizio, Lamar vi aiuterà, Dio onnipotente. CRAWFORD
Che altro vedi Starling? CLARICE
Beh, non è di qui, sulle orecchie ci sono tre buchi e ha dello smalto lucido, è una di città. Due unghie sono rotte e c’è dello sporco, come della sabbia sotto, come se
avesse cercato di liberarsi scavando attraverso qualcosa.
CRAWFORD Rey fotografa i suoi denti, faremo un fax al servizio persone scomparse.
Lamar apre le labbra della ragazza e Ray fotografa i denti. CRAWFORD
Ne facciamo un’altra. Rey scatta un’altra foto alla bocca della ragazza. Clarice prende la foto scattata e la osserva.
CLARICE Ha qualcosa in gola.
LAMAR Quando un corpo riemerge dall’acqua molte volte capita di trovare foglie e altre
cose in bocca. Rey prende un paio di pinzette, cercando di afferrare qualcosa nella gola della ragazza. Tira fuori un bozzolo di un insetto.
CRAWFORD
Che cos’è? Una specie di seme? LAMAR
No, signore è il bozzolo di un insetto. Rey mette il bozzolo in un vasetto di vetro.
LAMAR Ma non c’ è modo per cui possa entrare così in fondo.
CLARICE
A meno che qualcuno non ce lo spinga. REY
Sarà più facile da fotografare se la voltiamo, Lamar dammi una mano. Clarice guarda il vasetto e lo apre per mettergli dentro un po di liquido per conservare la prova.
LAMAR (v.f.c) Si certo signore.
REY (v.f.c) Jack!
Clarice e Crawford si avvicinano al cadavere che ora è in posizione prona. Sulla schiena della ragazza due squarci enormi.
REY Che ne pensi di questo?
CRAWFORD Sembra diverso rispetto alle altre vittime. Fai un primo piano.
CLARICE (parlando al registratore)
Sono state prelevate due ampie sezioni a forma di diamante sopra i glutei, punto d’uscita della ferita a forma di sella a livello della seconda o terza vertebra toracica… 26. EST/INT.MACCHINA- STRADA DEL WEST VIRGINIA-NOTTE
CLARICE (v.f.c) … a circa sei pollici dalla scapola destra.
La macchina di Crawford e Clarice torna al dipartimento passando per le strade delle campagne del West Virginia, il cielo è scuro ma ancora si intravede l’arancione del tramonto all’orizzonte. Crawford si rivolge a Clarice con confidenza, girandosi indietro dal sedile davanti per guardarla negli occhi, Clarice è appoggiata con la schiena al finestrino.
CRAWFORD Starling, quando ho fatto credere a quello sceriffo che era meglio non parlare di fronte ad una donna, ti ha infastidito vero? Era solo del fumo Starling, dovevo
liberarmi di lui.
CLARICE Non fa niente Signor Crawford, i poliziotti ti guardano per vedere come reagisci, non
importa. CRAWFORD
Colpito. Crawford si gira e si mette a riposare chiudendo gli occhi, Clarice continua a pensare al cadavere.
CLARICE (parlando al registratore) Segni di costrizione sono stati trovati attorno ai polsi, non attorno alle caviglie.
Questo potrebbe indicare che lo scuoiamento è avvenuto dopo la morte. 27. INT. MUSEO -NOTTE Clarice entra nel museo preceduta dall’addetto alla sicurezza. Grandi ricostruzioni di scheletri di dinosauri riempiono l’enorme sala del museo. Clarice avanza per un corridoio stretto, arrivata ad un cornicione guarda in basso. Due ricercatori del museo dall’aria imbranata stanno giocando a scacchi con al posto delle pedine degli scarafaggi.
DOTTOR BILCER (v.f.c) Aspetta Rich, tocca ancora a me.
RICH (v.f.c.) Non è giusto, l’hai attirato col cibo.
DOTTOR BILCER (v.f.c) Sciocchezze, tocca ancora a me.
Rich prende lo scarafaggio in mano e ci soffia due volte come fosse un dado, prima di riposizionarlo al centro della scacchiera.
RICH
Piano e bene caro eh. CLARICE (sorridendo)
Se lo scarafaggio muove uno dei pezzi vale ancora? Rich si gira a guardarla, un ragazzo giovane con un spesso paio di occhiali che indossa una camicia a quadri, mentre l’altro, sempre molto giovane, che indossa un maglioncino infeltrito, guarda Clarice sorridendo, con un evidente strabismo agli occhi verso il centro.
RICH Certo che vale, come gioca lei?
RICERCATORE Agente Starling?
Clarice sorride e mostra il distintivo ai due ragazzi. I tre si incamminano nello stretto corridoio, Rich tiene in alto il vasetto con dentro il bozzolo guardandolo attentamente.
RICH Da dove diavolo proviene questo? Praticamente è una poltiglia.
CLARICE È stato trovato nel palato molle di una vittima di omicidio, il corpo è stato trovato
nell’Alca River, West Virginia. DOTTOR BILCER
È buffalo Bill vero? CLARICE
Temo di non potervi dire nient’altro su questo. DOTTOR BILCER
L’abbiamo sentito alla radio. RICH
Vuol dire che rappresenta un indizio in un vero caso di omicidio? Fantastico! DOTTOR BILCER
Lo ignori non ha la specializzazione. I tre entrano in una stanza del museo, di fianco alla porta c’è una riproduzione gigante di un millepiedi. 28. INT. STANZA DEL MUSEO-NOTTE La stanza è buia, illuminata solamente dalla luce del microscopio. Sul tavolo centinaia di farfalle dai diversi colori sono separate da contenitori quadrati.
RICH (guardando nel microscopio) Eh forse, Ceratonia Sfinge. Ok controlliamo la morfologia.
Rich prende in mano il bozzolo e lo incide con una lametta nel centro. Il secondo ricercatore continua a guardare Clarice curioso.
DOTTOR BILCER Che cosa fa quando non investiga agente Starling?
CLARICE (sorridendo)
Tento di studiare, Dottor Bilcer. DOTTOR. BILCER
Non va mai fuori per un hamburger o una birra? Un allegra enoteca? CLARICE
Cerca di adescarmi dottore? DOTTOR. BILCER
Si. RICH (v.f.c)
Dio. DOTTOR. BILCER Che hai trovato?
Rich guarda con gli occhi sbarrati il bozzolo ormai aperto. RICH
Agente Starling, le presento il signor Pacherontias Tick. DOTTOR. BILCER
Bizzarro. RICH
Più noto ai suoi amici come lepidottero testa di morto. CLARICE
E da dove viene? RICH
È questo che è strano, vivono solo in Asia. CLARICE
Asia? DOTTOR. BILCER
In questo paese devono essere allevati a posta con uova importate. RICH
Eh qualcuno l’ha cresciuto l’amico, gli ha dato miele e solana, l’ha tenuto al caldo. Qualcuno gli ha voluto bene.
29. INT. CASA DI BUFFALO BILL-NOTTE Una grossa falena vola sulla pianta, di fianco, sul tavolino, un vassoio con sopra un bozzolo e una farfalla, dei barattolini con dentro altri insetti, un paio di pinzette. Il rumore delle ali della falena si fa più forte, affianco al tavolino altre decine e decine di farfalle chiuse in gabbie da allevamento. La stanza è buia e trasandata, i muri non sono rivestiti o imbiancati, come se fossero le pareti di una grotta, a lato un vecchio e sporco frigorifero con a fianco un acquario illuminato senza pesci al suo interno, al centro un letto da obitorio appeso con delle catene al soffitto e un vassoio con una serie di coltelli sopra.
CATHERINE (v.f.c, urlando) EHIIII!
Nell’altra stanza ci sono 4 manichini vestiti con abiti degli anni 80’ messi quasi in posa davanti ad uno specchio.
CATHERINE (v.f.c, urlando) MI FACCIA USCIREE!!
Più avanti altri manichini senza vestiti e senza testa e seduto ad una scrivania di spalle, Buffalo Bill, in sottofondo il rumore di una macchina da cucire. Buffalo Bill è seduto alla scrivania completamente nudo, una piccola lampada emana una luce fioca e giallastra, a fianco un armadio pieno di vestiti accatastati.
CATHERINE (v.f.c, urlando) EHIIII! PER FAVORE NON SE NE VADAA!! EHIII!!
Un piccolo cagnolino bianco passa attraverso la porta della stanza, percorre uno stretto corridoio a s, si ferma sull’orlo di una voragine scavata nel pavimento simile ad un pozzo e inizia ad abbaiare.
CATHERINE (v.f.c, urlando) MI AIUTI PER FAVORE!! LA PREGO PERCHÉ NON MI RISPONDE??
30. EST/INT. ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO La sigla di un telegiornale introduce le notizie del giorno, nella hall dell’accademia alcuni studenti sono seduti sulle poltroncine guardando lo schermo del televisore “Buongiorno sono Dana Friuti, Jim Cassel per lo sport e io sono Tim Lacron, questa è la notizia più importante della mattinata”. Clarice e la sua compagna di addestramento arrivano nella hall e si fermano ad ascoltare il notiziario “Chatrine Martin, la figlia 25enne del senatore Rut Martin, inclusa dapprima tra le persone scomparse, si crede ora sia stata rapita dal pluriomicida noto come Buffalo Bill. Fonte di polizia di Mentis indicano che la .. della ragazza scomparsa è stata identificata, era tagliata sulla schiena, quello che è diventato una specie di sinistro e ormai tristemente noto biglietto da visita. Cartine Martin è figlia unica del senatore Rut Martin, l’ancor giovane senatore repubblicano de Tennessee, anche se il rapimento non è, a questo punto, dovuto a ragioni politiche, tuttavia ha mobilitato il governo nelle più alte sfere. Raggiunto per un commento, sulle piste da sci di Stone nel Vermont lo stesso presidente ha detto di essere, cito le sue parole, vivamente preoccupato” Clarice e la sua compagna si avvicinano ma alcuni studenti che hanno sentito la notizia si accalcano davanti la televisione, Clarice gentilmente li passa avanti.
CLARICE Scusa.
“proprio qualche minuto fa il senatore Martin ha registrato un drammatico appello personale” sullo schermo appare la madre della vittima, una signora distinta ed elegante, dallo sguardo triste ma sicuro “sto parlando ora alla persona che tiene prigioniera mia figlia. Catherine è molto gentile e buona, le parli e lo vedrà, lei è più forte, è in sua custodia, so che può provare amore e compassione” Sullo schermo si
susseguono foto di Catherine da piccola. “ha un’ottima opportunità di mostrare a tutto il mondo che sa essere pietoso oltre che forte, che è abbastanza grande da trattare Catherine meglio di quanto il mondo abbia trattato lei, lei ce l’ha questa forza, per favore è mia figlia Catherine”. Lo sguardo di Clarice è completamente immerso nel discorso della donna sullo schermo.
COMPAGNA DI ADDESTRAMENTO (v.f.c.) Ragazzi è pazzesco.
COMPAGNO DI ADDESTRAMENTO (v.f.c) Continua a ripetere il nome.
“la lasci senza farle del male, dovunque vuole in questo paese…” CLARICE
Se vede Catherine come una persona e non solo come oggetto è più difficile farla a pezzi.
“per favore, liberi la mia bambina.” 31. INT. OSPEDALE PSICHIATRICO DI BALTIMORA-GIORNO il Dottor Chilton cammina velocemente lungo il corridoio che porta alle celle di isolamento, cerca di raggiungere Clarice che cammina sicura e spedita verso le celle.
DOTTOR CHILTON Quello che sta facendo signorina Starling è venire nel mio ospedale per un
interrogatorio e per la terza volta rifiutare di condividere con me le informazioni. Il dottor Chilton raggiunge Clarice e le si ferma davanti impedendole di proseguire.
CLARICE Signore, le ho detto che è solo un’indagine di routine sul caso Raspein.
DOTTOR CHILTON È un mio paziente ho dei diritti.
CLARICE Questo lo capisco signore.
Clarice cerca di andare avanti ma dopo un passo Chilton le si para davanti nuovamente.
DOTTOR CHILTON Per l’ultima volta l’avverto, non sono una specie di secondino signorina Starling.
CLARICE (con tono sicuro e irremovibile) Questo è il numero dell’ufficio del procuratore generale, per favore, o discute di
questo con lui o mi fa fare il mio lavora chiaro? Clarice passa oltre Chilton e si incammina verso la cella di Lecter. Chilton rimane fermo con un’espressione rancorosa sul volto, poi stringe gli occhi come se avesse avuto un’idea e si dirige verso il suo ufficio. 32. INT- CELLA DI LECTER -GIORNO
Clarice è in piedi oltre lo spesso vetro della cella di Lecter, tiene in mano un fascicolo e si rivolge a Lecter con tono speranzoso e gentile. Lecter è seduto su una sedia, con la schiena appoggiata al muro.
CLARICE Se il suo profilo ti aiuta a catturare Buffalo Bill in tempo per salvare Catherine
Martin. Il senatore le promette il trasferimento al DE OSPITAL di Oneida Park, New York, con una vista sui boschi che ci sono nelle vicinanze, vale ancora la massima
sicurezza naturalmente. Lo sguardo di Lecter riflette la sua gratitudine e la sua sorpresa nel sentire cosa Clarice gli sta proponendo.
CLARICE Potrebbe avere accesso ai libri in maniera funzionale, la cosa più importante, una
settimana all’anno potrebbe lasciare l’ospedale e andare qui. Clarice appoggia al vetro una cartina geografica di un’isola.
CLARICE Plum Island. Ogni giorno di quella settimana potrebbe passeggiare per la spiaggia,
nuotare nell’oceano per un’ora, tutto questo sempre sotto sorveglianza naturalmente.
Lo sguardo di Lecter rimane incredulo e meravigliato dalle parole di Clarice. LECTER (sussurrando)
Si.
CLARICE (appoggiando i due fascicoli, uno per volta nel portavivande) Ed ecco qui, una copia del rapporto su Buffalo Bill. Una copia dell’offerta del
senatore. Questa è un’offerta non negoziabile, definitiva. Se Catherine Martin muore, non ottiene nulla.
Clarice chiude il portavivande rumorosamente e guarda Lecter negli occhi. Lecter si sporge apre il portavivande e guarda uno dei fascicoli.
LECTER Centro di ricerca sulle malattie animali di Plum Island. (chiude il portavivande)
sembra affascinante. CLARICE
Questa è solo una parte dell’isola, questa è una spiaggia molto bella, ci sono i nidi delle rondini di mare, c’è un bel…
LECTER Rondini di mare. Se ti aiuto Clarice anche noi faremmo un accordo. Qui pro quo, io ti dico delle cose e tu mi dice delle cose, non però su questo caso ma solo su di te, qui
pro quo, si o no? (alzando il tono della voce) si o no Clarice? la povera piccola Catherine sta aspettando.
CLARICE Va bene dottore.
LECTER Qual è il tuo più brutto ricordo da bambina?
CLARICE La morte di mio padre
LECTER Parlamene e non mentire me ne accorgerò.
CLARICE Era un poliziotto, una notte sorprese due ladri che uscivano dal retro di un drug
store, gli spararono. LECTER
Morì subito?
CLARICE No era molto forte, resistette più di un mese. Mia madre morì quando ero molto
piccola, così mio padre era diventato tutto per me e quando mi lasciò non mi rimase niente, solo i miei dieci anni.
LECTER Sei molto sincera Clarice, penso varrebbe la pena di conoscersi affondo nella vita
privata. CLARICE
Quindi qui pro quo dottore. LECTER
Allora dimmi della signorina West Virginia era una signorina molto robusta CLARICE
Si LECTER
Grande di fianchi? Larga? CLARICE
Lo erano tutte. LECTER
Che altro? CLARICE
Aveva un insetto inserito deliberatamente in gola. Questo non è stato ancora reso pubblico, non sappiamo che significhi.
LECTER Era una farfalla?
CLARICE Si, un lepidottero, proprio come quello che abbiamo trovato nella testa di Benjamin
Raspein un’ora fa. Perché li mette li dottore? LECTER
Il significato del lepidottero è il cambiamento, in paco, crisalide o pupa e da li verso la bellezza. Anche il nostro Bill vuole cambiare.
CLARICE Nella letteratura non c’è correlazione tra transessualità e violenza, i transessuali
sono molto passivi. LECTER
Ragazza intelligente. Stai marciando talmente bene che lo prenderai lo capisci? CLARICE
No, mi dica perché? LECTER
Dopo l’omicidio di tuo padre se rimasta orfana, che è successo poi? Clarice abbassa lo sguardo.
LECTER
Non credo che la risposta sia in quelle scarpe di seconda scelta Clarice. CLARICE
Sono andata a vivere con la cugina di mia madre e suo marito, avevano un ranch. LECTER
Un ranch con del bestiame? CLARICE
Pecore e cavalli. LECTER
Quanto tempo hai vissuto lì? CLARICE
Due mesi. LECTER
Perché così poco? CLARICE
Sono scappata. LECTER
Perché Clarice? il proprietario ha preteso delle attenzioni? Ti ha sodomizzato? CLARICE
No. Era un uomo molto corretto. Qui pro quo dottore. LECTER
Bill non è un vero transessuale, pensa di esserlo, tenta di esserlo, immagino abbia tentato di essere un sacco di cose.
CLARICE
E lei ha detto che ero molto vicina a poterlo catturare, che voleva dire? LECTER
Ci sono tre centri principali per la chirurgia dei transessuali, Jhon Hopckins, l'università del Minnesota e il Columbus medical center. Non sarei sorpreso se Bill
avesse fatto domanda per il cambiamento di sesso in uno o tutti e tre i luoghi e fosse stato rifiutato.
CLARICE Su quale base l’avrebbero rifiutato?
33. INT. UFFICIO DI CILTON-GIORNO Chilton ha in mano un registratore collegato alla cella di Lecter, con un piccolo auricolare riesce a sentire tutta la conversazione tra i due.
LECTER (v.f.c) Per dei seri disturbi infantili associati a violenza, il nostro Bill non è nato criminale
Clarice, è stato reso tale da anni di sistematiche violenze. Bill odia la sua stessa identità e pensa che questo lo renda un travestito, ma la sua patologia è mille volte
più selvaggia e più terrificante. 34. INT. CASA DI BUFFALO BILL-NOTTE Buffalo Bill un uomo sulla 40ina, capelli biodi lunghi fino alle spalle dall'atteggiamento e tono di voce effeminati, ha in braccio il suo cagnolino, si affaccia dalla grossa voragine in cui tiene imprigionata Catherine.
BUFFALO BILL Sfregarsi la lozione sulla pelle va fatto ogni volta che viene ordinato.
CATHERINE (con tono disperato) La mia famiglia pagherà in contanti, qualunque riscatto richiesto lo pagheranno.
BUFFALO BILL Sfregarsi la lozione sulla pelle o altrimenti useremo ancora il tubo. (il cane abbaia) si
lo farà Pregius prenderà il tubo.
CATHERINE (piangendo e ansimando) Ok, ok, lo farò, ok.
Catherine si gira di spalle e inizia a sfregarsi la crema sul corpo continuando a piangere, mentre Buffalo Bill le cala un cestino con una corda con attaccato una lampadina accesa.
CATHERINE Se mi lascia andare non dirò nulla promesso. vede mia madre è una donna molto
importante, io credo che lei già lo sappia. BUFFALO
Ora mettere la lozione nel cesto. CATHERINE (piangendo)
Per favore, per favore, voglio andare a casa.
BUFFALO Mettere la lozione nel cesto
CATHERINE (piangendo) Ho bisogno di mia madre, per favore mi lasci.
BUFFALO (urlando) Metti quella fottuta lozione nel cesto!
Catherine mette la lozione nel cesto e Buffalo lo tira su. Mentre il cesto risale la lampadina illumina le pareti della voragine dove Catherine è imprigionata, su di esse, graffi e segni di sangue delle precedenti vittime di Buffalo. Catherine li vede e inizia ad urlare disperata. Buffalo Bill la guarda e la imita urlando come lei. 35. INT. CELLA DI LECTER-GIORNO Chilton è sdraiato sopra il letto della cella di Lecter, giocherellando con una penna, mentre Lecter è legato ad una specie di porta pacchi verticale, indossando una camicia di forza e una maschera d’acciaio che lo copre dal naso alla bocca, accanto a lui, Barnei.
CHILTON (con tono compiaciuto) Pensi ancora di camminare su qualche spiaggia e vedere gli uccellini? No, non credo,
ho chiamato il senatore Rut Martin, non ha mai sentito parlare di patti con te. Ti hanno imbrogliato Hannibal! (rivolgendosi a Barnei) stai fuori e chiudi la porta.
Barnei esce dalla cella, Chilton si alza dal letto e si avvicina a Lecter. CHILTON
Non c’è mai stato mai nessun patto con il senatore, ma invece ora c’è. Lecter osserva la penna lasciata sul letto da Cilton.
CHILTON Io l’ho progettato, naturalmente ho lavorato solo come condizione a mio favore.
Identifica il nome di Buffalo Bill e se la ragazza verrà ritrovata in tempo il senatore Martin ti farà trasferire nella prigione starale di Pressure Mountain nel Tennessee.
Rispondimi Hannibal, rispondimi ora o per Dio non lacerai mai più questa cella. Chi è Buffalo Bill?
LECTER
Il suo nome è Harnold, dirò il resto al senatore in persona, ma solo nel Tennessee e ho anche io delle condizioni da dettare.
Chilton soddisfatto esce dalla cella di fretta. CHILTON (v.f.c. rivolgendosi a Barnei)
Fallo sistemare e preparalo per l’uscita. 36. INT. UFFICIO DI CRAWFORD-GIORNO Crawford è al telefono col direttore della polizia.
DIRETTORE (v.f.c.) Jack, Hannibal Lecter viene trasferito a Menfis
CRAWFORD
Trasferito? DIRETTORE
Hai fatto fare una specie di proposta fasulla a Lecter da una recluta a nome del senatore?
CRAWFORD Si ho gettato l’amo, era necessario.
DIRETTORE Beh è matta come un cavallo Jack. Paul Kregner del dipartimento di giustizia è qui,
gli chiederà di portarlo a Menfis. 37. EST. AEROPORTO INTERNAZIONALE DI MENFIS-NOTTE Le auto della polizia arrivano a tutta velocità all’aeroporto di Menfis con le sirene accese che risuonano e lampeggiano nel buio. Lecter viene scortano giù dall’aereo dalle guardie di sicurezza, legato al lettino, con la camicia di forza e una mascherina che li copre dal naso fino al mento, lo sguardo inquietante guarda il vuoto.
TENETE BOYLE Benvenuto a Menfis dottor Lecter, sono il tenente Boyle, questo è il sergente
Patrick, la tratteremo tanto bene quanto lei tratterà noi, sia un gentiluomo e avrà tre pasti caldi e una branda.
Il dottor Chilton arriva alle spalle di Lecter, con lo sguardo compiaciuto di chi ha ottenuto quello che voleva.
TENENTE BOYLE (rivolgendosi a Chilton) Signore, se firma qui il trasferimento sarà legale.
Chilton cerca la penna nella giacca ma senza trovarla TENENTE BOYLE (porgendo la penna a Chilton)
Tenga signore usi la mia. Ad assistere al trasferimento di Lecter sono presenti sei pattuglie della polizia, un’ambulanza e una limousine, da cui scende il senatore Rut Martin, accompagnata dalle sue guardie del corpo, uomini in abito e cappotto eleganti. Uno di loro fa cenno ai poliziotti e al dottor Chilton di avvicinare Lecter. Il corpo legato di Lecter viene portato più avanti mentre il senatore Rut Martin si avvicina lentamente guardandolo con occhi pieni di speranza.
DOTTOR CHILTON (sorridendo compiaciuto) Senatore Martin ecco il dottor Hannibal Lecter.
SENATORE MARTIN Dottor Lecter, ho con me una fidatila che garantisce i suoi nuovi diritti, vuole
leggerlo prima che lo firmi? Uno degli uomini del senatore porge ad una delle guardie i documenti.
LECTER
Non voglio rubare il suo tempo né quello di Catherine contrattando qualche meschini favori. Clarice Starling e quell’orribile Jack Crawford ne hanno già perso troppo di tempo, prego solo che non abbiano già condannato la povera ragazza.
Lasci che l’aiuti ora, mi fiderò della sua parola quando tutto sarà finito. SENATORE MARTIN
Ha la mia parola. Paul? (rivolgendosi ad uno dei suoi uomini) LECTER
Il vero nome di Buffalo Bill è Harnold Isbit, l’ho incontrato una volta sola. Fece riferimento a lui, il mio paziente Benjiamin Raspain, nell’aprile o maggio 1981. Erao
amanti, capisce? Ma Benjiamin Raspain si era spaventato molto, evidentemente Harnold aveva ucciso un cliente occasionale e fatto delle cose con la pelle.
PAUL (con tono autoritario) Ci serve l’indirizzo e una descrizione fisica.
LECTER Mi dica senatore, ha svezzato da sé Catherine?
SENATORE MARTIN Cosa?
LECTER L’ha allattata lei?
PAUL Aspetti un momento. SENATORE MARTIN
Si. L’ho fatto. LECTER
Ha indurito i suoi capezzoli vero? PAUL (con tono arrabbiato)
Gran figlio di puttana! LECTER
Amputate la gamba ad un uomo e sentirà ancora il solletico. Dimmi mamma, quando la tua bambina sarà sul tavolo mortuario, dove sentirai il solletico?
Gli occhi del senatore Martin si riempiono di lacrime. SENATORE MARTIN
Portate questo essere orripilante a Baltimora. Il senatore Martin si gira per andarsene.
LACTER (ad alta voce) Un metro e 85, di corporatura robusta, di circa 95 chili, capelli biondi, occhi blu
chiaro. Avrà circa 35 anni ora, disse di vive a Philadelphia, ma potrebbe aver mentito. È tutto quello che ricordo al momento, ma se mi viene in mente altro glielo
farò sapere.
Il senatore e i suoi uomini si fermano e guardano Lecter che sta rivelando alcuni indizi su Buffalo Bill, appena finito si rigirano per andarsene, ma ancora una volta Lecter li ferma.
LECTER (ad alta voce) Senatore ancora una cosa, amo il suo vestito.
38. EST.MEMPHIS / DAVANTI AL SHELBY COUNTY COURTHOUSE MEMPHIS-NOTTE La città di Memphis è illuminata dalle moltitudini di luci dei grattaceli e palazzi.
CHILTON (v.f.c) Posso dirle ora che in un incontro di oggi pomeriggio con il senatore Martin, il dottor
Lecter ha accettato di collaborare alle indagini per trovare il rapitore di Catherine Martin, Buffalo Bill.
Davanti all’edificio, una folla di giornalisti è accalcata di fronte al Dottor Chilton. CHILTON
Beh, è stato solo grazie alla mia ottima conoscenza sulla mente di Lecter che abbiamo compiuto questo passo avanti
GIORNALISTA 1(allungando il microfono verso Chilton) E il vero nome di Buffalo Bill?
CHILTON Il vero nome di Buffalo Bill è una questione di cui ora devono prendere nota le
autorità competenti. Dietro a Chilton, in lontananza compare Clarice, che appena vede Cilton intervistato dai giornalisti accelera il passo ed nell’edificio.
GIORNALISTA 1 Ci può dare qualche informazione importante.
CHILTON Il mio nome è Frederick Cilton.
GIORNALISTA 2 Come si scrive?
CHILTON È Ch…
39. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-NOTTE Clarice è davanti alla scrivania all’ingresso, con in mano un grande foglio arrotolato, due poliziotti le stanno controllando i documenti e il distintivo dell’accademia dell’FBI.
POLIZIOTTO Lei è con il gruppo dottor Chilton?
CLARICE
L’ho solo visto fuori Signore. POLIZIOTTO
Avvicinarsi a Lecter è consentito a pochi, abbiamo ricevuto minacce di morte. CLARICE
Capisco Signore. I poliziotti guardano Clarice con attenzione, capendo di essere davanti ad una persona non pericolosa.
POLIZIOTTO Firmi e consegni la pistola.
Clarice appoggia sulla scrivania il foglio e prende fuori la pistola dalla fondina che porta nella cintura e ne toglie i proiettili. Dietro di lei, seguito da alcuni giornalisti, passa Paul, uno degli uomini del senatore Martin.
PAUL (parlando ai microfoni dei giornalisti) Beh non è tutto mio il merito, vorrei ricordare il senatore Martin, il dipartimento di
Giustizia, quelli dell’FBI, le persone dell’ospedale di stato di Philadelphia e ora la parte più difficile, arrestare il sospetto. Scusatemi devo prendere l’aereo.
Paul accenna una corsa verso l’uscita per liberarsi dei giornalisti. Clarice lo guarda poi consegna la pistola e i proiettili ai poliziotti di fronte a lei. Clarice prende l’ascensore, mentre l’ascensore sale lei sta scrivendo sul suo taccuino, deve compare la scritta “LOUIS FREUD”, Clarice ne cancella le lettere e cerca di comporre altre parole, come fosse un anagramma. Di fianco a lei in ascensore, un poliziotto le rivolge una domanda.
POLIZIOTTO 2 È vero quello che dicono?
CLARICE (alzandola testa verso di lui) Eh?
POLIZIOTTO 2 Che è una specie di vampiro?
CLARICE Non c’è un nome per quello che è.
40. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-CELLA DI LECTER-NOTTE Il tenente Boyle è all’ingresso della stanza dove è rinchiuso Lecter e Clarice è di fronte a lui, aspettando di entrare e parlare finalmente con Lecter
TENENTE BOYLE Conosce le regole Signorina.
CLARICE Si tenete Boyle, l’ho interrogato in precedenza.
TENETE BOYLE
Avanti. Clarice avanza nella stanza, uno spazio enorme, dall’aspetto formale, con grandi quadri appesi alle pareti e un lucido parquet, al centro della stanza, la gabbia di Lecter. Le altissime sbarre di acciaio della gabbia sono circondate da dei spartitraffico in legno posti almeno ad un metro di distanza, oltre la quale non è possibile avvicinarsi alla gabbia. Un poliziotto seduto davanti alla cella vede Clarice e si alza per lasciare parlare i due. Lecter è seduto al centro della cella, di spalle, con un libro in mano, senza neanche girarsi riconosce Clarice.
LECTER Buonasera Clarice.
CLARICE Ho pensato che rivolesse i suoi disegni Dottore.
Clarice appoggia il grande foglio arrotolato a terra, oltre lo spartitraffico. CLARICE
Solo finché non ottiene la sua vista. LECTER
Pensiero gentile. O Jack Crawford l’ha mandata per un’ultima moina prima che siate entrambi fuori dal caso.
Clarice lentamente gira intorno alla gabbia. CLARICE
No, sono venuta di mia volontà. Lecter abbassa il libro e si gira verso Clarice.
LECTER La gente dirà che siamo innamorati (scuote impercettibilmente la testa) Entrects
Island, è stata una mossa molto carina Clarice. Sua? CLARICE
Si LECTER
Si, una bella cosa, ma peccato per la piccola Catherine. Tic-tac, tic-tac (sussurrando) CLARICE
Compaiono i suoi anagrammi Dottore. Harnold Isbit, solfito di ferro noto anche come l’oro degli sciocchi.
LECTER Oh Clarice, il tuo problema è che hai bisogno di trarre più divertimento dalla vita.
CLARICE Lei mi stava dicendo la verità a Baltimora Dottore, per favore continui.
LECTER Ho letto i rapporti sul caso, tutto quello che ti serve per trovarlo è scritto lì.
CLARICE Allora mi dica come
LECTER
Prima regola Clarice, semplicità. Leggi Marco Aurelio, di ogni singola cosa chiedi, che cos’è in se. Qual è la sua natura, che cosa fa quell’uomo che cerchi.
CLARICE Uccide le donne.
LECTER No, questo è accidentale, qual’ è la prima, la prima cosa che fa. Uccidere che bisogni
soddisfa? CLARICE (camminando intorno alla gabbia)
Rabbia, essere accettato socialmente, frustrazione sessuale. LECTER
No! Desidera. Questo è nella sua natura. E come cominciamo a desiderare Clarice? cerchiamo fuori le cose da desiderare? Fai uno sforzo prima di rispondere.
CLARICE No, solo che…
LECTER Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno. Non senti degli occhi che
girano intorno al tuo corpo? E i tuoi occhi non cercano fuori le cose che vuoi? CLARICE
Va bene, e ora per favore mi dica come… LECTER
No. È il tuo turno di parlare Clarice, le tue ferie sono finite ormai. Perchèé hai lasciato il ranch?
CLARICE (guardando il tenente Boyle e la guardia all’ingresso) Dottore, non abbiamo più tempo per queste cose.
LECTER Noi calcoliamo il tempo nello stesso modo vero Clarice. questo è tutto il tempo che
avrai sempre. CLARICE
Più tardi, senta per favore mi ascolti, abbiamo solo 5 minuti. LECTER (a voce alta)
No! Ascolterò ora. Dopo l’omicidio di tuo padre eri un’orfana, avevi 10 anni, sei andata a vivere in un ranch con pecore e cavalli nel Montana. E?
CLARICE
E una mattina sono semplicemente fuggita. LECTER
Non proprio Clarice. cosa ti ha spinto? A che ora sei partita? CLARICE
Presto, era ancora buio. LECTER
Poi qualcosa ti ha svegliato, era un sogno? Che cos’era?
CLARICE Ho sentito uno strano rumore.
LECTER Cos’era? CLARICE
Era, un grido. Una specie di grido, come una voce di un bambino. LECTER
E che hai fatto? CLARICE
Sono andata di sotto, fuori. Mi sono avvicinata furtivamente alla stalla, avevo tanta paura a guardare dentro, ma dovevo.
LECTER E che hai visto Clarice? che hai visto?
CLARICE Gli agnelli, stavano urlano.
LECTER Stavano macellando gli agnellini?
CLARICE Urlavano come pazzi.
LECTER E sei corsa via?
CLARICE No, prima ho tentato di liberarli. Ho aperto il cancello del loro recinto, ma non
scappavano, rimanevano lì, non scappavano. LECTER
Ma tu potevi e l’hai fatto. CLARICE
Si, ne ho preso uno e corsi via il più velocemente possibile. LECTER
Dove volevi andare Clarice?
CLARICE Non lo so, non avevo né cibo né acqua e faceva molto freddo, molto freddo. Pensai
che potevo salvarne almeno uno, ma era pesante, pesante. Riuscii a fare solo qualche miglio lo sceriffo mi trovò subito. Il proprietario era così in collera che mi
mandò a vivere all’orfanotrofio luterano a Bosmann. Non vidi mai più il ranch. LECTER
Che ne è stato del tuo agnello Clarice? CLARICE
Lo uccisero.
LECTER Ti svegli ancora qualche volta vero, ti svegli e senti il grido di quegli innocenti.
CLARICE Si.
LECTER E pensi che se riuscissi a salvare la piccola Catherine, potresti fargli smettere vero? Pensi che se Catherine vive non ti sveglierai al buio con quell’orribile grido di quei
poveri esseri innocenti. CLARICE (ansimando) Non lo so, non lo so.
LECTER Grazie Clarice. grazie.
CLARICE Mi dica il suo nome Dottore.
Il rumore di una porta che si chiude in lontananza ferma la conversazione tra i due, Lecter respira profondamente alzando la testa.
LECTER Il dottor Chilton suppongo. Penso che vi conosciate.
Chilton arriva velocemente con tre poliziotti al seguito. CHILTON (rivolgendosi a Clarice)
Ok, andiamo! CLARICE
Ora è il suo turno dottore. CHILTON
Fuori. CLARICE
Mi dica solo… I poliziotti scortano Clarice vero l’uscita.
POLIZIOTTO 3 Mi dispiace signora ho degli ordini la devo far salire sull’aereo, prego.
LECTER Piccola coraggiosa Clarice, me lo farai sapere quando quegli agnelli avranno finito di
gridare vero? CLARICE (mentre viene scortata dai poliziotti all’uscita)
Mi dica il suo nome dottore! LECTER (urlando)
Clarice! il questionario (sussurrando) Lecter allunga la mano che tiene il questionario fuori dalle sbarre. Clarice si libera dalla presa dei poliziotti e corre verso Lecter, afferrando al volo il questionario.
LECTER Arrivederci Clarice.
Mentre la mano di Clarice afferra il questionario, il dito di Lecter sfiora lentamente quello di Clarice. L’istante dopo i poliziotti afferrano Clarice e la portano via. 41. EST/INT AEROPORTO -NOTT L’aereo decolla, la città, dall’alto, è illuminata da mille e mille luci che si riflettono nella notte. Clarice cammina lentamente, assorta nei suoi pensieri, nel corridoi aeroporto tra i passeggeri appena scesi. 42. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-CELLA DI LECTER-NOTTE Sulla scrivania di legno nella cella di Lecter un registratore a cassette suona una melodia classica, di fianco, il ritratto di Clarice con in braccio un agnellino, disegnato con un pastello su un foglio bianco. Lecter è seduto dietro una tenda che fa da separatore. In fondo alla stanza il tenente Boyle e il sorgente Pembry gli stanno portando la cena su un vassoio, uno pezzo di carne, un po di mais e piselli e una patata bollita.
SORGENTE PEMBRY Quando vuole dottore.
LECTER Solo un altro minuto.
Lecter è seduto con gli occhi chiusi. SORGENTE PEMBRY
(appoggiando il vassoio a terra vicino alle sbarre) Il figlio di puttana ha chiesto un’altra cena, costolette di agnello, molto al sangue.
TENENTE BOYLE Mi chiedo cosa vorrà a colazione. Qualche maledetto animale dello zoo.
Il tenente Boyle passa il manganello al collega, mentre questo ride alla battuta. Lecter, sempre seduto dietro il separatore, fa uscire un pezzo di ferro grande come uno spillo dalla bocca, si alza e va davanti ai poliziotti.
LECTER Buonasera signori.
SORGENTE PEMBRY Bene Lecter, a terra.
TENETE BOYLE Stesso esercizio di prima per favore.
Lecter tiene nascosto tra le dita lo spillo di ferro, si avvicina alle sbarre e si siede di spalle, portando le mani all’indietro per farsi ammanettare.
LECTER Quando vuole sorgente Pembry.
Il sorgente si piega e ammanetta Lecter alle sbarre, controllando che siano chiuse a dovere.
SORGENTE PERTIC
Ok. Lecter con lo spillo di ferro cerca di nascosto di aprire le manette, mentredi due poliziotti entrano nella cella.
TENENTE BOYLE (rivolgendosi al sorgente Pertic) Prendimi il vassoio.
TENENTE BOYLE Grazie.
Il sorgente Pembry prende il vassoio e lo passa al Tenente Boyle. Il tenente fa per appoggiare il vassoio sulla scrivania piena di disegni.
LECTER Attenzione ai disegni.
Il tenente Boyle appoggia il vassoio per terra, di fianco a Lecter, arrotola i disegni sulla scrivania e gli appoggia da una parte. Nel momento in cui si piega per riprendere il vassoio, Lecter con un gesto svelto gli ammanetta il polso alla gabbia.
TENETE BOYLE (urlando) Pertic attento!
SORGENTE PEMBRY No!
Lecter da un calcio alla porta di ferro che sbatte contro il sorgente, poi si alza e gli morde rabbiosamente il volto con i denti. Il viso di Lecter è sporco di sangue attorno alla bocca, sbatte ripetutamente la testa del sorgente Pembry contro le sbarre della gabbia per poi spruzzargli negli occhi lo spray al peperoncino che il sorgente aveva in tasca. Il sorgente Pembry urlando di dolore cade a terra, sfregando gli occhi, la guancia è lacerata e sanguinante. Il tenente Boyle cerca di aprire le manette ma dalla fretta e dalla paura gli cadono le chiavi. Lecter è in piedi di fronte a lui, con gli occhi gelidi e senz’anima, inizia a colpirlo ripetutamente con il manganello, fino ad ucciderlo. Il corpo del tenente Boyle giace a terra, coperto di sangue. Lecter ascolta la musica classica provenire dal registratore seguendo con la mano la melodia. Il sorgente Pembry, che si era trascinato fuori dalla gabbia cercando di scappare, ansima di dolore, Lecter lo sente, guarda vicino al cadavere del tenente, prende un coltellino e lentamente esce dalla gabbia.
LECTER
Quando vuole sorgente Pembry.
43. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-INGRESSO-NOTTE L’ascensore sta salendo di piano, i poliziotti di guardia guardano perplessi la lancetta dell’ascensore che si muove.
SORGENTE TATE Qualcuno è salito al quinto?
POLIZIOTTO
No. Non è salito nessuno. SORGENTE TATE
Chiama Pembry, digli di… Un forte rumore di spari spaventa le guardie.
SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente) Spari dal quinto, ripeto, spari dal quinto.
POLIZIOTTO BOBBY (guardando la lancetta dell’ascensore) Sorgente Tate!
La lancetta dell’ascensore, dal quinto piano, sta scendendo. POLIZIOTTO
Ma che diavolo sta succedendo? Non capisco… SORGENTE TATE
Silenzio! Bobby, prendi il comando. POLIZIOTTO BOBBY
Bene sorgente. POLIZIOTTO
Guardate! Si è fermato. La lancetta si è fermata al terzo piano.
SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente) Isolate tutto l’edificio. Mandatemi una squadra di emergenza e un’ambulanza,
immediatamente. Noi saliamo. 44. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS- 3 PIANO- NOTTE I poliziotti salgono le scale con le pistole alla mano, davanti il sorgente Tate. L’ascensore è vuoto.
SORGENTE TATE (urlando) Pembry? Boyle?
Dalla porta a vetri della stanza dove era rinchiusi Lecter, si intravede una strana figura a forma di angelo. 45. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-CELLA DI LECTER-NOTTE I poliziotti irrompono nella stanza. Appeso alle sbarre della cella, il corpo di Boyle, legato a braccia aperte con una bandiera blu, bianca e rossa, dietro la schiena, come se fossero le sue ali ed il ventre completamente squartato.
TENETE BOYLE (facendo segno ai colleghi di procedere) Avanti.
I poliziotti corrono per la stanza cercando Lecter, uno di loro si avvicina a Pembry che giace disteso a terra coperto di sangue.
POLIZIOTTO Lecter se né andato sorgente.
SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente) Il prigioniero è scomparso.
POLIZIOTTO 3
È scomparsa anche la pistola di Boyle. SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente)
Ripeto, Lecter è scomparso ed è armato. (parlando ai colleghi) sul tetto non ci sono lenzuola, forse ha fatto una fune,
controllate tutte le finestre. Dov’è finita quell’ambulanza? POLIZIOTTO BOBBY (guardando il corpo di Pembry)
È vivo(sussurrando). Sorgente Tate! È vivo! SORGENTE TATE
Aiutalo presto, prendigli le mani figliolo, parlagli! POLIZIOTTO BOBBY
Che cosa gli dico? SORGENTE TATE
È Gim Pembry, parlagli su dannazione! (parlando alla ricetrasmittente) Lecter è scomparso e armato, ha preso la pistola di
Boyle. POLIZIOTTO BOBBY (sussurrando a Pembry)
Pembry riesci a sentirmi? Uno dei poliziotti con in mano la pistola di Pembry, fa cenno al sorgente Tate che la pistola ha sparato un colpo.
SORGENTE TATE Pembry se l’è cavata per un pelo, c’è la possibilità che Lecter sia ferito.
POLIZIOTTO BOBBY (sussurrando a Pembry) Continua a respirare. Ecco, stai facendo un buon lavoro, sei proprio bravo, sei bravo,
sei proprio bravo Pembry. 46. EST. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-NOTTE Le squadre di emergenza chiamate dal sorgente Tate arrivano di corsa con le sirene accese, da una delle auto scendono tre poliziotti con dei fucili.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA Ponti?
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA 2 Pronto.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA 3
Pronto all’azione. I tre poliziotti corrono dentro l’edificio. Anche l’ambulanza è arrivata, gli infermieri prendo le barelle e i kit medici e si avviano di fretta verso l’edificio. 47. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-NOTTE Il sorgente Pembry è steso sul lettino, Bobby è sempre di fianco a lui che gli stringe la mano sporca di sangue.
POLIZIOTTO BOBBY Sta tranquillo ce la farai, ce la farai Pembry.
Gli infermieri dell’ambulanza lo soccorrono. INFERMIERE
mi serve l’ossigeno, l’ossigeno! stringi bene INFERMIERE 2
Mi serve la cinghia INFERMIERE
Sbrigati con quella pompa! Pembry inizia ad avere le convulsioni. Gli infermieri si dirigono velocemente vero l’ascensore.
INFERMIERE Lo stiamo perdendo! All’ascensore! Via di qui, via di qui!
48. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-ASCENSORE-NOTTE Bobby, che si sfrega le mani insanguinate con uno straccio, alcuni poliziotti, gli infermieri e il sorgente Tate sono in ascensore, insieme a Pembry legato sul lettino.
SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente) Roger Tenete. Qui è Tate, sono in ascensore, sto portando giù Pembry, sembra che
resista, isolati i tre ultimi piani, isolata la tromba delle scale principale, pensiamo che sia al due.
Uno degli infermieri si china a sistemare il lettino dove è disteso Pembry, mentre dall’alto inizia a cadere qualche goccia di sangue. Quando guardano in alto vedono una macchia di sangue sul portello dell’ascensore.
SORGENTE TATE (parlando alla ricetrasmittente) Siamo quasi sicuri che sia da qualche parte al secondo piano, è tutto per ora, chiudo. 49. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-INGRESSO-NOTTE L’ascensore si apre all’ingresso, gli infermieri escono velocemente portando via la barella con Pembry. Bobby e la poliziotta escono dall’ascensore e pontano la pistola al portello, il sorgente Tate blocca l’ascensore col pulsante rosso e chiama un poliziotto della squadra di emergenza.
SORGENTE TATE (sussurrando al poliziotto)
È sul tetto dell’ascensore. 50. INT. SHELBY COUNTY COURTHOUSE DI MEMPHIS-TROMBA DELL’ASCENSORE/INGRESSO-NOTTE La porta dell’ascensore viene aperto e il poliziotto della squadra di emergenza controlla con uno specchietto nella tromba dell’ascensore. Giù in basso, disteso sul tetto dell’ascensore, il corpo di Lecter macchiato di sangue.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA (parlando alla ricetrasmittente) Lo vedo ha in mano una pistola, non si muove.
All’ingresso un altro poliziotto della squadra di emergenza risponde alla ricetrasmittente.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA 2 (parlando alla ricetrasmittente) Un’informazione, ci serve vivo.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA (guardando Lecter giù dalla tromba dell’ascensore)
Lecter! Metti le mani sulla testa. Lecter non si muove.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA (rivolgendosi al collega accanto a lui) Mira alle gambe.
Il poliziotto lì accanto prende la pistola e spara un colpo, che va a conficcarsi nella coscia di Lecter, il corpo ancora non si muove.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA (parlando alla ricetrasmittente) Nessun movimento.
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA 2 (parlando alla ricetrasmittente) Tieni pronta la pistola, entriamo in azione.
All’ingresso i poliziotti si mettono in posizione, mirando al portello dell’ascensore. POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA 2 (parlando alla ricetrasmittente)
Apriamo la porta, sorveglia le sue mani. Se ci sarà da sparare lo faremo noi. È chiaro?
POLIZIOTTO SQUADRA D’EMERGENZA (alla ricetrasmittente v.f.c) Ricevuto.
Uno dei poliziotti entra nell’ascensore con una scaletta, fa due scalini, tenendo puntata la pistola verso il portello e li apre. Un corpo sanguinante rimane a penzoloni. 51. EST/INT. STRADA DI MEMPHIS/AMBULANZA-NOTTE L’ambulanza corre per la strada dentro una galleria. All’interno uno degli infermieri si mette in contatto con l’ospedale con il ricetrasmettitore dell’ambulanza.
INFERMIERE Memphis General, questa è l’unità di soccorso, stiamo procedendo con un agente di
polizia, maschio,50 anni, gravemente ferito al volto, arma sconosciuta, unità attrezzata in caso di attacchi, ma per ora è fuori pericolo.
Dietro alle spalle dell’infermiere, il corpo steso sulla barella si muove, la mano si alza afferrando le garze con cui gli infermieri gli hanno coperto il volto. L’uomo che doveva essere il sorgente Pembry si alza e si avvicina all’infermiere, che sempre di spalle continua a parlare alla ricetrasmittente.
INFERMIERE Segni vitali buoni, polso, 90-130
RICETRASMITTENTE DALL’OSPEDALE (v.f.c) 90’
INFERMIERE si esatto 90, polso 84, stiamo arrivando a sirene spiegate. Il paziente è sotto 10l di
ossigeno.
L’uomo ha la faccia di Pembry, completamente deturpata dalla ferite, si avvicina la mano al volto e si toglie la “maschera”, sotto di essa, il viso di Lecter rosso del sangue del sorgente fissa le spalle dell’infermiere. 52. INT ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO CORRIDOIO/STANZA DI CLARICE-NOTTE Arteria è al telefono fisso dell’accademia, lo lascia cadere e si mette a correre per il corridoio andando quasi contro ad uno degli allievi che stanno camminando.
ARTERIA Attento!
Clarice è nella sua stanza, in accappatoio, coi capelli bagnati. ARTERIA
Hanno trovato l’ambulanza in un garage all’aeroporto di Memphis. L’equipaggio era morto, ha ucciso anche un turista. Gli ha preso i vestiti e i soldi, ma ora potrebbe
essere dovunque. Clarice continua a camminare avanti indietro per la stanza, con lo sguardo ingrottato, mordicchiandosi in dito.
CLARICE Non sta cercando me.
ARTERIA Davvero? CLARICE
Non lo farebbe. Non posso spiegartelo, lui, lui lo considererebbe scortese. È finita, è morta.
ARTERIA Non è colpa tua se è finita così
CLARICE Il fatto è che Lecter ha detto che tutto quello che ci serviva per catturarlo è lì, in
quelle pagine, solo che io non riesco… ARTERIA
Il dotto Lecter ha detto tante cose. CLARICE (prendendo in mano il fascicolo e sfogliandone una pagina)
È qui Arteria. 53. INT CASA DI BUFFALO BILL-NOTTE Le mani di Buffalo Bill stanno cucendo, con la macchina da cucire, l’orlo di un pezzo di pelle umana. Sulla scrivania ci sono gomitoli di filo di diverso colore e una bottiglia di Whisky. 54. INT ACCADEMIA DI ADDESTRAMENTO DI QUANTICO-GIORNO Clarice e Arteria sono sedute sulla scrivania di uno degli uffici dell’accademia. Stanno studiando il caso, intorno a loro fogli e documenti su Buffalo Bill, Arteria tiene in mano la cartina geografica dove sono annotate sparizioni e ritrovamenti delle vittime.
ARTERIA (riferendosi alla cartina geografica) Questa è la scrittura di Lecter?
“Clarice questi posti così sparsi a caso, non ti sembrano terribilmente sparsi a caso? Come le elaborazioni di un cattivo bugiardo? Saluti Hannibal Lecter”
CLARICE Terribilmente a caso? Che vuol dire?
ARTERIA Non del tutto a caso forse? Come se fosse un tracciato.
CLARICE Si ma non c’è alcun tracciato, il computer l’avrebbe scoperto, si trovano anche in un
ordine caotico. ARTERIA
A causa di quell’unica ragazza? Quella che ha fatto colare a picco? CLARICE
Fredricka Bimmel, di Belvedere Ohio. Clarice apre il registro delle vittime sulla foto di Fredricka Bimmel, una ragazza in carne dai capelli corti e ricci. La prima rapita, il terzo corpo trovato. Perché?
ARTERIA Non si è spostata l’ha fatta affondare.
CLARICE Qual è la prima regola del dottor Lecter?
ARTERIA La semplicità.
CLARICE E che fa questo tipo? Desidera. E com’è che noi cominciamo a desiderare?
ARTERIA Desideriamo quello che vediamo.
CLARICE (annuendo) Ogni giorno.
ARTERIA Porca puttana Clarice.
CLARICE
La conosceva. 55. EST. STRADA DI BELVEDERE OHIO-GIORNO La macchina di Clarice passa sul ponte di Belvedere Ohio, per poi arrivare nel quartierino dei genitori di Fredricka Bimmel. La macchina si ferma davanti ad una casa bianca, vicino alla ferrovia dove passa il treno, la gente raccoglie il bucato e guarda dalla finestra come in un tranquillo quartiere di provincia. Clarice si avvicina ad un signore di fianco ad un baracchino di legno con sopra una gabbia con alcune rondini chiuse dentro.
CLARICE Signor Bimmel?
SIGNOR BIMMEL Sono io. CLARICE
Buongiorno, mi chiamo Clarice Starling, FBI (mostrando il distintivo) 56. INT CASA DEI SIGNORI BIMMEL-GIORNO La casa dei Bimmel è una modestissima casa di provincia, dall’arredamento dozzinale e ordinario. Il signor Bimmel è un uomo alto, vestito con una camicia a quadri, un giubbotto marrone e una cuffia.
CLARICE Gradirei che mi lasciasse dare un’occhiata in giro signor Bimmel.
SIGNOR BIMMEL Non ho più niente da dire ormai, la polizia è già stata qui molte volte. Fredicka era
andata a Chicago con l’autobus per parlare di lavoro. È stato un colloquio tranquillo, e non è più tornata. La stanza da letto è come l’ha lasciata, di sopra.
Clarice sale di sopra e lentamente entra nella stanza di Clarice. sulla scrivania ci sono ancora i libri che stava leggendo e le foto di lei con una sua amica, sulla parete è appesa la foto di lei con suo padre che tiene in mano una colomba, Clarice osserva attentamente cercando qualche indizio. Sul mobile vicino al muro c’è una casa delle bambole, delle cornici con delle foto, delle statuine e un cofanetto. Clarice apre il cofanetto, dentro una piccola ballerina gira su se stessa sotto ad una musichetta da carillon. Clarice osserva il cofanetto, tira la superficie del coperchio, che si stacca, dentro ci sono nascoste delle fotografie. Clarice sfoglia le foto che ritraggono Fredricka in mutande e reggiseno. Clarice appoggia le foto e continua a gironzolare per la casa. Nella stanza a fianco, vede dalla finestra il padre della ragazza, vicino c’è un manichino con un metro intorno al collo. Clarice apre l’armadio dietro il manichino e cerca tra i vestiti appesi, uno di questi, un vestito azzurro a fiori, ha delle cuciture a rombo sulla schiena, come le lacerazioni che sono state trovate sui corpi delle vittime di Buffalo Bill. Clarice corre a telefonare a Jack Crawford.
CLARICE Sta facendo un vestito da donna, usando donne vere e sa cucire l’amico è un sarto o
qualcosa, è per questo che sono tutte così robuste… JACK CRAWFORD (al telefono v.f.c)
Starling CLARICE
…le deve tenere in vita, così può farle morire di fame a poco a poco, e prenderle… JACK CRAWFORD (al telefono v.f.c)
Starling, starling, starling. 57a/b. EST/INT. AEREO FBI/INT CASA DEI SIGNORI BIMMEL-GIORNO L’aereo miliare dell’FBI sta volando sulla città.
JACK CRAWFORD (al telefono v.f.c) Sappiamo chi è e dov’è siamo già sulla strada.
CLARICE (al telefono v.f.c) Dove?
Jack Crawford è seduto ai comandi. JACK CRAWFORD
Callumet City, alla periferia di Chicago. Saremo sul posto tra 45 minuti con la squadra.
CLARICE (al telefono v.f.c) Bene.
Clarice è al telefono a casa Bimmel. CLARICE
Queste sono buone notizie signore, ma come? JACK CRAWFORD (al telefono v.f.c)
Il Johns Hopckins ha tirato fuori dei nomi, gli abbiamo inseriti nella voce, noti criminali.
JACK CRAWFORD Il nome del soggetto è James Gand alias Jhon Grent, la descrizione di Lecter è stata
accurata, ha solo mentito sul nome. Ascolta la dogana ha dei documenti che appartengono a lui, due anni fa bloccarono uno scatolone proveniente da Los
Angeles, bachi vivi provenienti dal Surigan, il destinatario era un certo James Gant. CLARICE
Chicago è solamente a 400 miglia da qui, verrò li tra… JACK CRAWFORD
Nono Starling, non c’è tempo, lo cerchiamo per omicidio, non per rapimento, mi serve inchiodarlo all’omicidio Bimmel prima che sia incriminato. Tu tira fuori
qualcosa di buono a Belvedere. CLARICE
Si signore farò del mio meglio. JACK CRAWFORD
Starling, non l’avremmo trovato, senza di te, non sarà dimenticato. CLARICE (sorride)
Grazie signore, grazie molte signor Crawford. L’aereo militare dell’FBI gira bruscamente verso sinitra. 58.INT. CASA DI BUFFALO BILL-GIORNO Intrappolata dentro la voragine scavata nel terreno, Catherine sta legando ad un filo un osso di pollo, del pranzo che Buffalo Bill le aveva calato nella voragine.
CATHERINE (sussurrando) Grazie per le briciole pezzo di merda. Ho avuto un’idea migliore.
Nell’altra stanza Buffalo Bill si sta truccando allo specchio, con un pennellino prende un pò' di ombretto grigio, sulla mano il tatuaggio LOVE con a fianco il disegno di una
croce con dei puntini ai lati. Catherine prende in mano il secchiello che ha legato allo stesso filo e lo lancia fuori dalla voragine.
CATHERINE Ok Presurres, una piccola tregua.
Pressures, il cagnolino, che riposa nella sua cuccia, sente il rumore del secchio che cade a terra. Buffalo Bill intanto si trucca le sopracciglia con l’ombretto grigio, sul capo, indossa i capelli di una delle sue vittime, come fossero una parrucca.
CATHERINE Pressures? Avanti bella, forza Pressures, Pressures?
Buffalo Bill continua a truccarsi, sul fianco destro, un altro tatuaggio, una specie di sorriso a metà, che cola sul lato in gocce rosse. Catherine continua a fischiare e chiamare il cagnolino.
CATHERINE Forza Pressures, ho un buon bocconcino per te, forza vieni a prenderlo!
Buffalo Bill si tocca il piercing con un piccolo ciondolo che ha nel capezzolo. CATHERINE
Pressures? Sei lì piccola stronza? Il cagnolino esce dalla sua cuccia e va verso la voragine.
CATHERINE Vieni a prenderlo, bella bambina!
Buffalo Bill indossa una collana con un piccolo ciondolino viola. CATHERINE (singhiozzando) Pressures? Vieni per favore.
Buffalo Bill, davanti allo specchio, si allaccia al collo un’altra collana, questa volta più lunga che gli cade sul petto, con un ciondolo argento. Sulla scrivania una seri di rossetti colorati e una spazzola color oro, come quelle delle principesse dei cartoni. Catherine inizia a piangere.
CATHERINE (piangendo) Vieni Pressures.
Buffalo Bill si mette il rossetto fucsia, spalmandolo sulle labbra con un pennellino. Catherine continua a piangere guardando al di sopra.
BUFFALO BILL (continuando a mettersi il rossetto) Vorresti scoparmi?
Pressures arriva alla voragine, guarda in basso nella voragine, poi afferra l’osso che Catherine aveva legato al filo e inizia a tirarlo.
CATHERINE (tirando il filo) Avanti prendi quel laccio, avanti, avanti, avanti.
BUFFALO BILL Io mi scoperei.
CATHERINE (tirando il filo) Avanti.
Catherine tira il filo più forte, Pressures arrivato all’orlo della voragine molla la presa, il secchio legato all’estremità del filo, lo urta leggermente poi cade finendo a dosso a Catherine.
BUFFALO BILL Mi scoperei a non finire, proprio a non finire.
CATHERINE (piangendo) No, no, no.
Buffalo Bill sistema la telecamera e la accende, fa due passi indietro, indossando solo una vestaglia a fiori inizia a ballare in modo sensuale davanti alla telecamera. Catherine piange disperata, mentre Pressures, sull’orlo della voragine, abbaia. Buffalo Bill continua a ballare e a cantare, poi si ferma un attimo sistemandosi il pene tra le gambe e si allontana facendo in modo che la telecamera lo riprenda completamente nudo. Alza le braccia e piega la gamba di lato, fermandosi come in posa. 59. EST. AIR NATIONAL GUARD HQ CHICAGO -GIORNO Un gruppo di poliziotti in divisa nera, armati di fucile, corrono sulla pista di atterraggio degli aerei, arriva una macchina della polizia con le sirene accese, di fianco Crawford e altri agenti, si mettono a correre seguendo la macchina. 60 a/b. EST. STRADA DI BELVEDERE OHIO/INT. BAR MOXLEY -GIORNO Il Moxley bar fa angolo sulla strada, dentro, Clarice sta parlando con Stacy, una ragazza amica di Fredricka, con una frangetta corta a metà della fronte e i capelli mossi.
STACY è un buon lavoro fare l’agente dell’FBI, si viaggia spesso, voglio dire, si va in posti
migliori di questo. CLARICE (sorridendo)
Qualche volta si. STACY
Freddi era così contenta per me quando ho avuto questo posto in banca. Prei e Marry Lenilon nel'autoparlante tutto il giorno, che ne sapeva, pensava fosse tanto
eccitante e invece sono solo sciocchzze CLARICE
Stacy, Fredricka ha mai nominato un uomo di nome Jamie Gam o James Gam o Jhon Grent?
STACY (scossando la testa) No.
CLARICE Potrebbe avere avuto un amico di cui non eri a conoscenza?
STACY No di sicuro, se avesse avuto un amico l’avrei saputo, il cucito era la sua vita
CLARICE
Avete mai lavorato insieme? STACY
Ah certo, io e Pam alla Desy l’aiutavamo a fare delle modifiche per la signora Ligmen.
Clarice scrive le informazioni su un taccuino. CLARICE
Puoi darmi l’indirizza della signora Ligmen? Ho bisogno di parlarle. 61 a/b. EST. CASA DI CALUMET CITY/CASA DI BUFFALO BILL-GIORNO Due agenti della polizia vestiti in divisa da antisommossa, si fermano dietro un pino vicino ad una piccola casetta sulla strada di Calumet City. Buffalo Bill prende dal terrario un insetto, una specie di falena, lo guarda attentamente e gli sfila una parte del corpo, avvicinandosi l’insetto al viso.
BUFFALO BILL
Così potente, così bello. Pressures inizia ad abbaiare. I poliziotti si avvicinano alla casa. Buffalo Bill cerca Pressures che continua ad abbaiare.
BUFFALO BILL Pressures? pressures? Pressures?
CATHERINE Qua giù sacco di merda.
Buffalo si sporge dalla voragine e vede Pressures in braccio a Catherine. Crawford si nasconde dietro ad un albero, vicino alla casa. Buffalo Bill cala un secchio giù nella voragine con una luce accesa attaccata.
BUFFALO BILL Mettilo in questo secchio.
CATHERINE No, lei mi procuri un telefono e lo cali quaggiù, adesso!
I poliziotti continuano ad avvicinarsi. BUFFALO BILL
Ah la mia barboncina, Pressures cara, stai bene? CATHERINE (stringendo Pressures)
Sta soffrendo molto signore, ha bisogno di un veterinario Un furgone del fioraio si ferma davanti alla casetta e Crawford e un poliziotto si nascondono dietro.
CATHERINE Si è rotto una zampa cadendo, lo so se la sta leccando.
BUFFALO BILL (urlando) Ehi non fare del male al mio cane!
CATHERINE Allora non mi costringa a farlo.
BUFFALO BILL (urlando) Tu non sai che cos’è il dolore!
Un poliziotto in borghese esce dal furgoncino del fioraio con in mano un pacco regalo. Buffalo Bill furioso, torna in stanza, sbattendo a terra un secchio poggiato nel corridoio.
CATHERINE (v.f.c) Farebbe meglio a procurarmi un telefono o lo ucciderò!
Il poliziotto sotto copertura va verso l’ingresso della casa, Crawford e un altro poliziotto sono dietro al furgone, mentre un altro agente è sul lato destro della casa, vicino alla porta sul retro. Buffalo Bill entra in stanza, butta giù uno dei manichini e si morde le mani dalla rabbia.
BUFFALO BILL (a denti stretti)
Vaffanculo. CATHERINE (urlando)
L’ammazzo se non mi porta un telefono! Buffalo Bill prende una pistola da sotto il letto.
BUFFALO BILL Che scena del cazzo!
Il poliziotto sotto copertura all’entrata, suona il campanello, nello stesso momento, nella casa di Buffalo Bill, la campanella della porta suona risuonando per tutta la casa. Nessuno apre la porta, Crawford fa cenno al poliziotto di riprovare. Nuovamente il poliziotto suona il campanello e nella casa di Buffalo Bill il rumore della campanella risuona dappertutto. Buffalo Bill entra in cucina per andare a aprire la porta, vestito al volo con dei jeans ed una camicia gialla, si allaccia in fretta i pantaloni appena indossati.
BUFFALO BILL Ok, ok, arrivo.
Crawford prende la ricetrasmittente nel furgone del fioraio. CRAWFORD (alla ricetrasmittente)
Stiamo entrando. Butta la ricetrasmittente nel furgone e si avvia verso l’entrata, dietro di lui, dall’altra parte della strada due poliziotti pronti all’azione puntano i fucili verso la casa. Buffalo Bill apre la porta, Clarice è davanti a lui, mostrando il distintivo.
CLARICE Buon pomeriggio, mi dispiace disturbarla, io stavo cercando la famiglia Lipman.
i poliziotti percuotono ripetutamente la porta della casa fino a sfondarla, uno entra dalla finestra rompendo il vetro.
BUFFALO BILL (chiudendo la porta)
I Lipman non vivono più qui. CLARICE (fermando con la mano la porta)
Mi scusi signore ho proprio bisogno di parlare con lei. I poliziotti fanno irruzione nella casa, che sembra deserta.
BUFFALO BILL che problema c’è agente?
CLARICE Sto indagando sulla morte di Fredricka Bimmel.
I poliziotti rimangono fermi, nella sala vuota della casa, si fa avanti il collega di Crawford, un poliziotto vestito elegante come lui, con impermeabile e vestito.
POLIZIOTTO Non c’è nessuno qui Jack.
Lo sguardo di Crawford si gela all’istante, dopo aver capito di aver sbagliato indirizzo.
CRAWFORD (Sussurrando) Clarice.
62. EST/INT. CASA DI BUFFALO BILL-GIORNO Clarice è sull’uscio della casa di Buffalo Bill, lui tiene la porta socchiusa, sporgendo solo la testa.
CLARICE Lei si chiama? BUFFALO BILL Jack Gordon.
CLARICE Bene signor Gordon, dunque Fredricka lavorava per la signora Lipman, la conosceva?
BUFFALO BILL No, oh aspetti, era una ragazza bella robusta?
CLARICE (Con un’espressione infastidita) Si era bella robusta.
BUFFALO BILL Sisi, io potrei averla vista, no io ho letto di lei sul giornale. La signora Lipman aveva un figlio però, forse potrebbe aiutarla, ho il suo biglietto da visita da qualche parte,
vuole entrare (aprendo la porta a Clarice) CLARICE Posso?
BUFFALO BILL Si.
CLARICE Grazie.
Clarice entra e Buffalo Bill chiude la porta della stanza. La casa di Buffalo Bill, vicina alle rotaie della ferrovia, è isolata dal resto del paese, intorno, oltre agli aberi, ci sono solo alcune case in lontananza e una vecchia roulotte.
BUFFALO BILL (v.f.c) Crede di essere vicino alla cattura di qualcuno?
CLARICE (seguendo lentamente Buffalo Bill) Si, penso di si. Lei ha rilevato questo posto, dopo la morte della signora Lipman?
BUFFALO BILL (cercando il numero del figlio della signora Lipman) Si io, ho comprato questa casa due anni fa.
La casa è piuttosto buia, la luce entra fioca dalle fessure delle tapparelle semichiuse. Gli oggetti son accatastati sul tavolo e nei mobili come se nessuno li toccasse da tempo.
CLARICE (guardandosi attorno) Ha lasciato qualche documento di affari per caso? Moduli delle tasse? Elenchi di
impiegati?
BUFFALO BILL No, niente del genere assolutamente. Dica ha saputo qualcosa l’FBI? La polizia qua
attorno non sembra avere il minimo indizio. Clarice continua a guardarsi intorno, oltre alle cianfrusaglie piene di polvere il suo sguardo nota delle matasse di filo colorato, in quel momento una grossa falena vola appoggiandosi su una delle matasse. Lo sguardo di Clarice si blocca incredulo e spaventato, girandosi lentamente verso Buffalo Bill.
BUFFALO BILL Voglio dire avete qualcosa? Come una descrizione? Impronte digitali o altre cose del
genere? CLARICE
No. Non ne abbiamo. Buffalo Bill continua a cercare tra i biglietti da visita quello del figlio della signora Lipman, mentre Clarice velocemente porta la mano alla fondina slacciando la linguetta.
BUFFALO BILL (allungando il bigliettino a Clarice) Ecco qua il numero.
CLARICE (con voce ferma ma spaventata) Molto bene signor Gordon. Posso fare una telefonata per favore?
BUFFALO BILL Certo che può fare una telefonata.
Clarice velocemente tira fuori la pistola e la punta contro Buffalo Bill. CLARICE
Fermo! Metti le mani sulla testa! (v.f.c) girati! Allarga le gambe!
Buffalo Bill alza lentamente le mani facendosi scivolare a dosso i bigliettini da visita che ha in mano.
CLARICE Le mani dietro la schiena!
(v.f.c) pollici in su! Buffalo Bill si gira e corre in cucina.
CLARICE Fermo!
Clarice lo segue, si ferma un attimo di spalle al muro, poi sente il rumore di una porta che si chiude ed entra nella cucina. Si toglie il giubbotto e apre di scatto la porta che scantinato, la porta rimbalza contro il muro e lei la ferma con il piede. Con la pistola sempre puntata avanza lentamente verso le scale che portano al piano di sotto. Scende i gradini e trova due porte di fronte a lei, sceglie quella di fronte e la apre lentamente. Clarice avanza piano nel corridoio buio, tremando e respirando affannosamente, in sottofondo sentiamo Pressures abbaiare.
CATHERINE (urlando v.f.c)
Aiuto! Su una porta nel corridoio è appesa una cartina geografica, Clarice la apre velocemente puntando avanti la pistola. La stanza è vuota, attaccate allo stipite della pota le foto di Buffalo Bill con delle donne, al centro, un manichino con il vestito di pelle, ancora incompleto, che Buffalo Bill stava cucendo. In sottofondo continuano a sentirsi rumori metallici, l’abbaio di Pressures e la voce indistinta di Buffalo Bill.
CATHERINE (urlando v.f.c) Aiuto! Aiuto!
Clarice, terrorizzata, continuando a tremare, avanza nel corridoio e apre di scatto l’ultima porta sulla destra. Questa volta sbuca nella stanza dove Buffalo Bill ha scavato la voragine. Si guarda intorno con la pistola puntata in avanti.
CLARICE Catherine Martin? CATHERINE (v.f.c)
Si! CLARICE
FBI, lei è salva! Clarice chiude la porta e la ferma incastrando un badile sotto la maniglia.
CATHERINE (urlando v.f.c) Porca puttana, mi faccia uscire da qui!
Clarice gira intorno la voragine, guardandosi intorno e chiude l’altra porta. CLARICE
Va tutto bene Catherine, dov’è? CATHERINE (urlando v.f.c)
Come diavolo faccio a saperlo, mi faccia uscire! CLARICE
Catherine deve stare tranquilla! Faccia stare zitto quel cane! Clarice si inginocchia vicino all’orlo della voragine e guarda in basso.
CATHERINE (urlando v.f.c) Mi faccia uscire di qui!
Clarice vede Catherine sporca e terrorizzata, con in braccio Pressures. CLARICE (sussurrando)
Oh mio dio. Catherine, la farò uscire da lì, ma ora mi ascolti, devo lasciare questo posto, tornerò subito!
CATHERINE (urlando v.f.c) No, no, non mi lasci qui figlia di puttana! No, non mi lasci qui, quello è un pazzo
maledetto, aspetti, devo uscire di qui! CLARICE
Catherine! Gli altri agenti saranno qui a momenti ormai!
CATHERINE (urlando v.f.c) Aspetti! Non se ne vada! Torni qui!
CLARICE Sta zitta!
Clarice va di spalle alla porta chiusa, la apre velocemente e inizia a camminare. Davanti a lei il lettino da obitorio appeso al muro. Un rumore la fa voltare di scatto, una falena vola nella stanza. Clarice avanza nel corridoio, davanti vede i manichini vestiti anni 80’ nella stanza di Buffalo Bill, si mette di spalle ad una porta nel corridoio e la apre velocemente. Dentro la stanza è semivuota, solo una vasca vicino alla parete, con all’interno un cadavere ormai putrefatto immerso in un liquido putrido e melmoso. In quel momento la luce salta e Clarice rimane completamente al buio. Gli occhi di Buffalo Bill, che indossano delle lenti per la visione notturna, guardano Clarice strisciare terrorizzata al muro, stringendo forte la pistola. Clarice arranca al buio, la pistola è puntata alla cieca e la mano le trema visibilmente, cercando di trovare un’uscita inciampa per terra e cade. Buffalo Bill è dietro di lei, Clarice si alza e cerca con la mano di aggrapparsi a qualcosa, Buffalo Bill allunga il braccio e fa per accarezzarle i capelli e il viso, poi allunga la pistola e tira giù la leva del caricatore. In quel momento Clarice, sentendo il rumore del caricatore, si gira velocemente ed inizia a sparare colpi a raffica, Buffalo Bill viene colpito un paio di volte, un proiettile va a colpire anche la finestra dietro di lui, rompendo il vetro e facendo entrare nuovamente la luce. Buffalo Bill è esanime, steso a terra, con il petto ricoperto di sangue e le mani irrigidite da dolore. Clarice tremando ricarica la pistola di pallottole, la punta contro il corpo, ormai morto di Buffalo Bill, dando un calcio alla pistola che Buffalo Bill ha lasciato cadere nella sparatoria. Di fianco, attaccato al muro, dei ritagli di giornale mostrano gli articoli degli omicidi di Buffalo “BUFFALO
BILL RICHIAMA LA QUINTA VITTIMA” “TERRORE!” “UN’ALTRA VITTIMA DI BUFFALO BILL” “BUFFALO BILL SCUOIA LA QUINTA”, tra questi una foto di Buffalo Billi con in braccio una donna nuda. Appesa al soffitto una decorazione con disegnata una farfalla che gira mossa dal vento. 63. EST. CASA DI BUFFALO BILL-GIORNO Crawford e i poliziotti sono arrivati sul vero luogo del delitto, l’ambulanza è parcheggiata di fronte alla casa e Catherine, che stringe Pressures tra le braccia, viene scortata da due infermieri. Clarice scende le scale, si stringe le braccia al petto, Crawford le va in contro mettendogli un braccio intorno alle spalle.
CRAWFORD Stai bene? CLARICE
È polvere da sparo, non è niente sto bene. Clarice appoggia la testa alla spalla di Crawford, nascondendo una parte del volto, i giornalisti sono arrivati e una telecamera la sta già riprendendo.
GIORNALISTA
Agente Starling, come ha trovato Buffalo Bill a questo indirizzo? 64. INT DIPARTIMENTO DELLA GIUSTIZIA-GIORNO Clarice e i suoi compagni dell’accademia, vengono premiati e gli vengono assegnati i distintivi dell’FBI.
------- Clarice M. Starling
DIRETTORE DELLA POLIZIA Congratulazioni.
CLARICE Grazie.
Clarice passa sul palco e viene fotografata col direttore della polizia mentre entrambi reggono il suo nuovo distintivo dell’FBI, tra il pubblico che applaude c’è anche Arteria, che sorridendole, le fa l’occhiolino, appoggiato alla porta, Crawford la guarda, accenna un timido applauso sorridendo orgoglioso.
------- Ernest W. Stivens
Al rinfresco dopo la premiazione, si serve la torta, con sopra raffigurato lo stemma dell’FBI e il the, Clarice sta chiacchierando con Crawford e i due ricercatori del museo, il dottor. Bilcer e Rich, quando Arteria le arriva alle spalle.
ARTERIA Agente speciale Starling?
CLARICE Oh, agente speciale Marvin?
ARTERIA
Al telefono CLARICE
Grazie. Scusatemi RICH (prendendole il bicchiere)
Dai a me. CRAWFORD
Starling. Clarice segue Crawford, il dottor Bilcer la guarda ammaliato andare via.
RICH (passando la fotocamera al Dottor Bilcer) Pich, ci fai una foto?
Rich abbraccia Arteria e si mettono in posa. Crawford si apparta con Clarice per complimentarsi.
CRAWFORD (guardandola orgoglioso) Volevo solo complimentarmi con te, non sono molto bravo in questo genere di cose
perciò preferirei finire qui.
CLARICE Ok, certo, grazie signor Crawford.
I due si guardano con ammirazione e si stringono la mano. CRAWFORD (v.f.c)
Tuo padre sarebbe stato fiero di te. Clarice sorride.
CRAWFORD Non dimenticare la tua telefonata.
Crawford si gira e se ne va. 65a /b. INT. DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA/EST. LUOGO SCONOSCIUTO-GIORNO Clarice afferra la cornetta del telefono fisso.
CLARICE Starling.
LECTER (v.f.c) Bene Clarice.
Il dottor Lecter, appoggiato al muro, con indosso un paio di occhiali da sole e una parrucca bionda, parla ad un telefono fisso.
LECTER Gli agnelli hanno smesso di gridare?
CLARICE Dottor Lecter.
LECTER Non cercare di rintracciarmi, non parlerò abbastanza a lungo.
Clarice guarda oltre l’angolo del muro Crawford uscire dall’edificio. CLARICE (v.f.c)
Dov’è, dottor Lecter? LECTER
Non ho intenzione di farti visita Clarice, il mondo è più interessante se tu ci sei. LECTER (v.f.c.)
Così fai in modo di farmi la stessa cortesia. CLARICE
Sa che non posso fargli questa promessa. LECTER
Vorrei potessimo parlare più a lungo ma… Da un piccolo aereo stanno scendendo dei passeggeri, tra questi il dottor Chilton.
LECTER (v.f.c) Sto per avere un vecchio amico per cena stasera.
LECTER (mettendo giù la cornetta) Addio.
CLARICE (v.f.c) Dottor Lecter…
Clarice si appoggia al muro, lo sguardo gelido e fisso. CLARICE
Dottor Lecter? Dottor Lecter? Dottor Lecter? Il dottor Chilton cammina veloce e agitato di fianco ad una guardia di sicurezza.
DOTTOR CHILTON Molto importante, mi scusi, il sistema di sicurezza è in funzione?
GUARDIA DI SICUREZZA Abbiamo un corpo di tiratori scelti.
DOTTOR CHILTON Grazie apprezzo molto tutto questo.
Lecter seduto su un tavolino di un bar guarda Chilton allontanarsi, si mette un cappello di paglia, si alza e lo segue lentamente, mischiandosi tra la folla.