Il Signore viene! Viene nella misericordia · foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia -...

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foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - zona pastorale VII - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini domenica 27 novembre 2016 "La mia amica mi ha detto...", "Ho sentito che il Papa adesso...", "L'aborto non è più un peccato!". Ne ascoltiamo proprio "di tutti i colori", anche a riguardo di realtà gravissime; e magari ci basta il sentito dire. Smettiamola di comportarci così; perché si tratta della nostra Vita! Ascoltiamo invece qualche passaggio della bellissima lettera di papa Francesco dedicata alla chiusura del Giubileo, dove precisa anche il suo intervento sul perdono. Misericordia et misera sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia». Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Vorrei che tutti noi meditassimo le parole dell’Apostolo, scritte verso la ne della sua vita. Le sue parole hanno una forza prorompente per provocare anche noi a riettere sulla nostra esistenza e per vedere all’opera la misericordia di Dio nel cambiare, convertire e trasformare il nostro cuore: "Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di ducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia" (1 Tm 1,12-13). Il Sacramento della Riconciliazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana; per questo richiede sacerdoti che mettano la loro vita a servizio del "ministero della riconciliazione" (2 Cor 5,18) in modo tale che, mentre a nessuno sinceramente pentito è impedito di accedere all’amore del Padre che attende il suo ritorno, a tutti è oerta la possibilità di sperimentare la forza liberatrice del perdono. (n. 11) In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario. Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone ne a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo aermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione. (n. 12) A chi voleva giudicarla e condannarla a morte (l'adultera), Gesù risponde con un lungo silenzio, che vuole lasciar emergere la voce di Dio nelle coscienze, sia della donna sia dei suoi accusatori. Chiediamo allo Spirito il dono di questo "silenzio", che si vive nell'incontro con il sacerdote per la Confessione: faremo l'esperienza autentica del perdono e della liberazione dai pesi più gravi che ci opprimono. d Peppino Missione cittadina Per la preparazione della missione cittadina sabato 26 e domenica 27 novembre, prima del termine delle ss. Messe, verrà distribuito un questionario sulla vita liturgica della nostra comunità. Portare una penna. Mandato ai visitatori Domenica 27 novembre, alle ss. Messe delle 10.00 e delle 11.30, mandato ai fedeli che porteranno, a partire dal 28 novembre, l’augurio della comunità in occasione del s. Natale nelle case dove i sacerdoti non saranno riusciti a passare per la benedizione. Presentazione della lettera alla città Mercoledì 30 novembre ore 21.00 al “Pertini”. Adorazione eucaristica per le vocazioni Giovedì 1 dicembre, primo del mese, al termine della s. Messa delle ore 9.00 adorazione per i giovani e le vocazioni. Serata per le medie Sabato 3 dicembre ore 19.30 cena in oratorio e giocone. Sono invitati tutti i ragazzi e le ragazze dalla prima alla terza media. Busta mensile Sabato 3 e domenica 4 dicembre raccolta mensile delle buste per i campi dell’oratorio. CALENDARI DELL’AVVENTO Sabato 26 e domenica 27 novembre, al termine delle ss. Messe sarà possibile acquistare il calendario dell’Avvento con le finestrelle e un dolce regalo per ogni giorno fino a Natale. LE DUE RIGHE DEL PARROCO MISERICORDIA ET MISERA Il Signore viene! Viene nella misericordia AVVISI BENEDIZIONE NATALIZIA DELLE CASE In settimana don Peppino e don Simone passeranno dalle 18.00 alle 20.30, per la Benedizione, nelle seguenti vie: Lunedì 28 novembre: Spluga (dispari) Sempione (dispari) Martedì 29 novembre: Sempione (pari) Tonale (pari) Moncenisio 8b Mercoledì 30 novembre: Tonale (dispari) Moncenisio 8a/c Giovedì 1 dicembre: Pasubio, Monte Santo Venerdì 2 dicembre: Monte Santo Gran Sasso

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domenica 27 novembre 2016

"La mia amica mi ha detto...", "Ho sentito che il Papa adesso...", "L'aborto non è più un peccato!". Ne ascoltiamo proprio "di tutti i colori", anche a riguardo di

realtà gravissime; e magari ci basta il s e n t i t o d i r e . S m e t t i a m o l a d i comportarci così; perché si tratta della nostra Vita! Ascoltiamo invece qualche passaggio della bellissima lettera di papa Francesco dedicata alla chiusura del Giubileo, dove precisa anche il suo intervento sul perdono.

Misericordia et misera  sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e c o e r e n t e d i q u e s t a p e r f a r comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia». Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Vo r r e i c h e t u t t i n o i meditassimo le parole dell’Apostolo, scritte verso la fine della sua vita. Le sue parole hanno una forza prorompente per provocare anche noi a riflettere sulla nostra esistenza e per vedere all’opera la misericordia di Dio nel cambiare, convertire e trasformare il nostro cuore: "Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia" (1 Tm 1,12-13). I l S a c r a m e n t o d e l l a Riconci l iazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana; per questo richiede

sacerdoti che mettano la loro vita a s e r v i z i o d e l " m i n i s te ro d e l l a riconciliazione" (2 Cor 5,18) in modo t a l e c h e , m e n t r e a n e s s u n o sinceramente pentito è impedito di accedere all’amore del Padre che attende il suo ritorno, a tutti è offerta la possibilità di sperimentare la forza liberatrice del perdono. (n. 11) In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso l i m i t a t a m e n t e a l p e r i o d o giubilare  viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario. Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia g u i d a , s o s t e g n o e c o n f o r t o nell’accompagnare i penitenti in q u e s t o c a m m i n o d i s p e c i a l e riconciliazione. (n. 12) A chi voleva giudicarla e condannarla a morte (l'adultera), Gesù risponde con un lungo silenzio, che vuole lasciar emergere la voce di Dio nelle coscienze, sia della donna sia dei suoi accusatori.

Chiediamo allo Spirito il dono di ques to " s i l e n z io " , che s i v ive nell'incontro con il sacerdote per la Confessione: faremo l'esperienza autentica del perdono e del la liberazione dai pesi più gravi che ci opprimono.

don Peppino

Missione cittadina Per la preparazione della missione cittadina sabato 26 e domenica 27 novembre, prima del termine delle ss. Messe, verrà distribuito un questionario sulla vita liturgica della nostra comunità. Portare una penna.

Mandato ai visitatori Domenica 27 novembre, alle ss. Messe delle 10.00 e delle 11.30, mandato ai fedeli che porteranno, a partire dal 28 novembre, l’augurio della comunità in occasione del s. Natale nelle case dove i sacerdoti non saranno riusciti a passare per la benedizione.

Presentazione della lettera alla città Mercoledì 30 novembre ore 21.00 al “Pertini”.

Adorazione eucaristica per le vocazioni Giovedì 1 dicembre, primo del mese, al termine della s. Messa delle ore 9.00 adorazione per i giovani e le vocazioni.

Serata per le medie Sabato 3 dicembre ore 19.30 cena in oratorio e giocone. Sono invitati tutti i ragazzi e le ragazze dalla prima alla terza media.

Busta mensile Sabato 3 e domenica 4 dicembre raccolta mensile delle buste per i campi dell’oratorio.

CALENDARI DELL’AVVENTO Sabato 26 e domenica 27 novembre, al termine delle ss. Messe sarà possibile acquistare il calendario dell’Avvento con le finestrelle e un dolce regalo per ogni giorno fino a Natale.

LE DUE RIGHE DEL PARROCO

MISERICORDIA ET MISERA Il Signore viene! Viene nella misericordia

AVVISI

BENEDIZIONE NATALIZIA DELLE CASE In settimana don Peppino e don Simone passeranno

dalle 18.00 alle 20.30, per la Benedizione, nelle seguenti vie:

Lunedì 28 novembre: Spluga (dispari) Sempione (dispari) Martedì 29 novembre: Sempione (pari) Tonale (pari) Moncenisio 8b Mercoledì 30 novembre: Tonale (dispari) Moncenisio 8a/c Giovedì 1 dicembre: Pasubio, Monte SantoVenerdì 2 dicembre: Monte Santo Gran Sasso

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parroco DON PEPPINO BARLOCCOcasa: 026175418 cellulare: 3397718970email: [email protected]

CALENDARIO LITURGICO

CONTATTI

sabato 26 novembre

ore 9.00 fam. Bruni e Chimirri ore 18.00 fam. Palladino e Bastioni

+ DOMENICA 27 NOVEMBRE terza di Avvento

ore 8.30 ore 10.00 Velia, Alfeo, Teresa e Antonio ore 11.30 pro populoore 18.00 lunedì 28 novembre

ore 9.00 Lilia De Agostini ore 18.00 Nerio Rabbachin, Onelio Fioratti, Ottavia Gazziero

martedì 29 novembre

ore 9.00 Emilio Grazioli, Vittoria Rocchetta ore 18.00 Giuliano Farmella

mercoledì 30 novembre sant’Andrea apostolo - festa

ore 9.00 Ambrogio, Francesco e Angeloore 18.00 Domenico Sassi, Jorge Chalco giovedì 1 dicembre

ore 9.00 Fernanda, Valentino, Luigia, Antonioore 18.00 Giuseppa Taormina venerdì 2 dicembre

ore 9.00 Luigi D’Amico ore 18.00 Maria De Carolis, Marcello Marano sabato 3 dicembre san Francesco Saverio

ore 9.00 Giovanni e Santa ore 18.00

+ DOMENICA 4 DICEMBRE quarta di Avvento

ore 8.30 ore 10.00 ore 11.30 pro populoore 18.00

Consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti

vicario parrocchiale DON SIMONE RIVA casa: 026121251cellulare: 3336104649email: [email protected]

caritasufficio: 026182586

Finito il Giubileo, oggi torniamo alla normalità, ma rimangono ancora alcune riflessioni sulle opere di misericordia, e così continuiamo su questo. La riflessione sulle opere di misericordia spirituale riguarda oggi due azioni fortemente legate tra loro: consigliare i dubbiosi e insegnare agli ignoranti, cioè a coloro che non sanno. La parola ignorante è troppo forte, ma vuol dire quelli che non sanno qualcosa e a cui si deve insegnare. Sono opere che si possono vivere sia in una dimensione semplice, familiare, alla portata di tutti, sia – specialmente la seconda, quella dell’insegnare – su un piano più istituzionale, organizzato. Pensiamo ad esempio a quanti bambini soffrono ancora di analfabetismo. Questo non si può capire: in un mondo dove il progresso tecnico-scientifico sia arrivato così in alto, ci sono bambini analfabeti! È un’ingiustizia. Quanti bambini soffrono di mancanza di istruzione. È una condizione di grande ingiustizia che intacca la dignità stessa della persona. Senza istruzione poi si diventa facilmente preda dello sfruttamento e di varie forme di disagio sociale. La Chiesa, nel corso dei secoli, ha sentito l’esigenza di impegnarsi nell’ambito dell’istruzione perché la sua missione di evangelizzazione comporta l’impegno di restituire dignità ai più poveri. Dal primo esempio di una “scuola” fondata proprio qui a Roma da san Giustino, nel secondo secolo, perché i cristiani conoscessero meglio la sacra Scrittura, fino a san Giuseppe Calasanzio, che aprì le prime scuole popolari gratuite d’Europa, abbiamo un lungo elenco di santi e sante che in varie epoche hanno portato istruzione ai più svantaggiati, sapendo che attraverso questa strada avrebbero potuto superare la miseria e le discriminazioni. Quanti cristiani, laici, fratelli e sorelle consacrate, sacerdoti hanno dato la propria vita nell’istruzione, nell’educazione dei bambini e dei giovani. Questo è grande: io vi invito a fare un omaggio a loro con un bell’applauso! [applauso dei fedeli] Questi pionieri dell’istruzione avevano compreso a fondo l’opera di misericordia e ne avevano fatto uno stile di vita tale da trasformare la stessa società. Attraverso un lavoro semplice e poche strutture hanno saputo restituire dignità a tante persone! E l’istruzione che davano era spesso orientata anche al lavoro. Ma pensiamo a san Giovanni Bosco che preparava al lavoro dei ragazzi di strada, con l’oratorio e poi con le scuole, gli uffici. È così che sono sorte molte e diverse scuole professionali, che abilitavano al lavoro mentre educavano ai valori umani e cristiani. L’istruzione, pertanto, è davvero una peculiare forma di evangelizzazione. Più cresce l’istruzione e più le persone acquistano certezze e consapevolezza, di cui tutti abbiamo bisogno nella vita. Una buona istruzione ci insegna il metodo critico, che comprende anche un certo tipo di dubbio, utile a porre domande e verificare i risultati raggiunti, in vista di una conoscenza maggiore. Ma l’opera di misericordia di consigliare i dubbiosi non riguarda questo tipo di dubbio. Esprimere la misericordia verso i dubbiosi equivale, invece, a lenire quel dolore e quella sofferenza che proviene dalla paura e dall’angoscia che sono conseguenze del dubbio. È pertanto un atto di vero amore con il quale si intende sostenere una persona nella debolezza provocata dall’incertezza.

LA PAROLA DEL PAPA

Dall’Udienza generale di Papa Francesco - 23.11.2015

DOMENICA 18 DICEMBRE - ORE 15.00PRESEPE VIVENTE IN ORATORIO