Il signoraggio bancario spiegato a mio figlio - Capirlo per poterlo spiegare a tutti

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pensareliberi.com http://pensareliberi.com/2011/09/17/il-signoraggio-bancario-spiegato-a-mio-figlio-per-tutti/ Il “signoraggio” bancario spiegato a mio figlio. Capirlo per poterlo spiegare a tutti. Uno degli argomenti nativamente in scaletta sul blog è proprio quello relativo all’argomento del “signoraggio bancario”. Passateci la battuta, ma il signoraggio ormai è inflazionato come tema. Così abbiamo sempre rimandato la pubblicazione di un articolo su tale argomento. Il motivo fondamentale di questa mancanza risiede nel fatto che l’argomento “signoraggio e sistema monetario internazionale” è ben affrontato, argomentato e diffuso da molti siti e blog che da anni si occupano di fare informazione specifica. Questi siti e blog offrono informazioni dettagliate, fonti e bibliografie più che esaustive, per non parlare del l’ottimo lavoro svolto dagli esperti che seguono il problema. Così abbiamo preferito non proporre l’ennesimo, ridondante, articolo sul signoraggio, Volendo contribuire alla comprensione del fenomeno del sistema monetario internazionale abbiamo deciso di affrontare il tema da un punto di vista discorsivo, da parte di un figlio curioso che chiede al padre. Così abbiamo deciso in redazione di articolare e pubblicare le risposte che inviamo ai nostri lettori e ad alcuni giornalisti che ci chiedono per esempio che cosa si intenda per “debito virtuale o reale”, avendo a disposizione consulenze di esperti nel settore, come nel caso della proposta del dott. Miclavez , autore di Euroschiavi e Euflazione, ospitato, tra l’altro, tra i nostri articoli. Tra tutte le risposte ai lettori visionate al riguardo di questo tema, abbiamo deciso di pubblicare un caso strettamente personale, ciò che è accaduto due settimane fa tra il nostro co-redattore Marco Cutolo e suo figlio che frequenta il secondo liceo scientifico. Di seguito il dialogo father to son. Sabato 27 Agosto 2011, ore 21 - <<Papà tu ti occupi di debito pubblico e di economia per le testate e i blog per i quali scrivi?>> - <<Diciamo di si, tanti se ne occupano in questo momento anche perché è uno degli argomenti portanti di questo periodo di crisi economica. Perché me lo chiedi?>> - <<Perché voglio cercare di capire cos’è il debito pubblico e poi su internet, su facebook, non si parla di altro se non di questo e del signoraggio bancario. Molte cose non le capisco, pare essere un argomento complesso.>> - <<In realtà l’argomento non è complesso. Uno dei segreti della riuscita di questo sistema economico monetario sta proprio nella sua banalità, così semplice che è facile sfugga alla mente. Non ti fare spaventare dall’istituzionalità delle argomentazioni. Quando si parla di debito pubblico si parla dello stesso debito che tu concepisci benissimo riguardo l’acquisto di una lavatrice a rate. E’ la stessa identica cosa. Nessuno è più proprietario delle sue ricchezze e del suo benessere, nè della sua salute. E’ tutto

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Volendo contribuire alla comprension e del fenomeno del sistema monetario internazionale abbiamo deciso di affrontare il tema da un punto di vista discorsivo, daparte di un figlio curioso che chiede al padre. Così abbiamo deciso in redazione di articolare e pubblicare le risposte che inviamo ai nostri lettori e ad alcuni giornalisti che ci chiedono per esempio che cosa si intenda per “debito virtuale o reale”, avendo a disposizione consulenze di esperti nel settore, come nel caso della proposta del dott. Miclavez, autore di Euroschiavi e Euflazione.

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pensareliberi.comhttp://pensareliberi.com/2011/09/17/il-signoraggio-bancario-spiegato-a-mio-figlio-per-tutti/

Il “signoraggio” bancario spiegato a miofiglio. Capirlo per poterlo spiegare a tutti.

Uno deg li arg omenti nativamente in scalettasul blog è proprio quello relativoall ’arg omento del “sig norag g io bancario”.Passateci la battuta, ma il sig norag g io ormai èinflazionato come tema. Così abbiamo semprerimandato la pubblicazione di un articolo sutale arg omento. Il motivo fondamentale diquesta mancanza risiede nel fatto chel’arg omento “sig norag g io e sistemamonetario internazionale” è ben affrontato,arg omentato e diffuso da molti siti e blog che da anni si occupano di fareinformazione specifica. Questi siti e blog offrono informazioni dettag liate, fonti ebibliog rafie più che esaustive, per non parlare del l ’ottimo lavoro svolto dag li espertiche seg uono il problema. Così abbiamo preferito non proporre l ’ennesimo, ridondante,articolo sul sig norag g io,

Volendo contribuire alla comprensione del fenomeno del sistema monetariointernazionale abbiamo deciso di affrontare il tema da un punto di vista discorsivo, daparte di un fig lio curioso che chiede al padre. Così abbiamo deciso in redazione diarticolare e pubblicare le risposte che inviamo ai nostri lettori e ad alcuni g iornalisti checi chiedono per esempio che cosa si intenda per “debito virtuale o reale”, avendo adisposizione consulenze di esperti nel settore, come nel caso della proposta del dott.Miclavez, autore di Euroschiavi e Euflazione, ospitato, tra l ’altro, tra i nostri articoli.

Tra tutte le risposte ai lettori visionate al rig uardo di questo tema, abbiamo deciso dipubblicare un caso strettamente personale, ciò che è accaduto due settimane fa tra ilnostro co-redattore Marco Cutolo e suo fig lio che frequenta il secondo liceo scientifico.Di seg uito il dialog o father to son.

Sabato 27 Agosto 2011, ore 21

- <<Papà tu ti occupi di debito pubblico e di economia per le testate e i blog per i qualiscrivi?>>

- <<Diciamo di si, tanti se ne occupano in questo momento anche perché è uno deg liarg omenti portanti di questo periodo di crisi economica. Perché me lo chiedi?>>

- <<Perché vog lio cercare di capire cos’è il debito pubblico e poi su internet, su facebook,non si parla di altro se non di questo e del sig norag g io bancario. Molte cose non lecapisco, pare essere un arg omento complesso.>>

- <<In realtà l ’arg omento non è complesso. Uno dei seg reti della riuscita di questosistema economico monetario sta proprio nella sua banalità, così semplice che èfacile sfug g a alla mente. Non ti fare spaventare dall ’istituzionalità delle arg omentazioni.Quando si parla di debito pubblico si parla dello stesso debito che tu concepiscibenissimo rig uardo l ’acquisto di una lavatrice a rate. E’ la stessa identica cosa. Nessuno èpiù proprietario delle sue ricchezze e del suo benessere, nè della sua salute. E’ tutto

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prestato, tutto a debito, in tutto il mondo. Più una nazione è ricca più il suo debito è alto.E’ come se in questa casa fosse vietato possedere qualcosa e fosse obblig atorio averetutto in prestito a rate e con g li interessi. In un mondo così chi ha più cose diconseg uenza ha più debito.>>

- <<E questo sarebbe il sig norag g io bancario?>>

- <<No, questo è il sistema economico basato sul debito. Il sig norag g io è solo unapiccola parte di questo sistema anche se nell ’ultimo decennio se ne sono esasperati il imiti tanto che il sig norag g io bancario si è trasformato molto. Si continua ad usarequesto termine per sintetizzare il concetto di privatizzazione della moneta e delg uadag no che le banche private come la BCE e la Federal Reserve ne ricavanodistribuendola, ormai a prestito e a debito.>>

- <<Non credo di aver capito.>>

- <<Ok. Cercherò di raccontarti la storia in modo da farti degli esempi faciliperché sta nella semplicità il trabocchetto. Sei pronto? Seguimi bene.>>

- <<Ci sono!>>

- <repubbliche marinare, in particolare quelledi Genova e Venezia. Dai porti di queste cittàpartivano navi cariche di beni dirette versoaltre nazioni, città, repubbliche. Le mercitrasportate venivano vendute o in cambio dialtre merci o in cambio di monete (g ettoni inverità) d’oro. Tutti i beni avevano un valore dimercato basato sull ’equiparazione con altribeni o sul relativo valore in oro dell ’epoca.>>

- <<Come og g i?>>

- <<Da questo punto di vista si, esattamente come og g i. Quindi le navi trasportavanomerci e monete d’oro. Puoi capire il rischio che si correva nei mari durante i viag g i dalporto di Genova sino in Turchia a causa dei pirati e del rischio di essere derubatidell ’oro una volta sbarcati a destinazione. Nessun ladro può rubarti sotto il naso 10carcasse di mucche, ma può benissimo portarti via un piccolo forziere di monete d’oro.Per risolvere questo g rave problema la repubblica marinara di Genova, forte del suoimpero e del suo mercato in tutto il mediterraneo, decise di creare la prima monetacartacea, anzi, il primo “titolo” pag abile a vista al portatore, numerato, protocollato,certificato. Perché tutto funzionasse però c’era bisog no che nei luog hi di destinazionedei mercati vi fossero deg li istituti deleg ati dalla repubblica di Genova, affinché sipotessero cambiare questi titoli ricevendo in cambio oro. Così nacquero le banche. Imercanti caricavano le navi di merci e invece di caricare forzieri di oro andavano inbanca e si facevano dare un titolo che valeva quanto oro si sarebbero dovuti portare.Questo oro veniva versato in banca in cambio del titolo.

A destinazione i mercanti vendevano la merce che trasportavano e ne acquistavano altraper caricare le navi, ma non pag avano più con l ’oro (sia in forma di “moneta” o g ettone,sia in forma di l ing otto) bensì con questo titolo. Il mercante straniero riceveva taletitolo g razie al quale poteva andare in una banca affil iata in zona, presentarlo e riceverein cambio tanto oro quanto valeva il titolo. Quindi se il portatore aveva un titolo chevaleva 100 g ettoni d’oro, presentandolo in banca questa prendeva il titolo, lodistrug g eva dopo averlo protocollato come “cambiato” e conseg nava al portatore 100g ettoni d’oro.>>

- <<Così sono nate le banche?>>

- <<In un certo senso… diciamo che era nato il servizio di deposito bancario. Un servizio

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- <<In un certo senso… diciamo che era nato il servizio di deposito bancario. Un servizioutile direi.>>

- <<Eh si, utile e intellig ente!>>

- <<Già. Ma a qual punto, una volta che il sistema di credito a distanza era statoaccettato ufficialmente in tutto il mediterraneo, accadde l ’imprevisto! I titoli avevanoacquistato talmente tanta fiducia nei portatori che erano pochi coloro i quali avendoneuno si scomodavano per andarlo a cambiare per ritornarsene con le sacche piene di oro.Primo per scomodità di trasporto, secondo per il rischio di essere derubati. Così pochicambiavano il titolo in oro e molti invece compravendevano beni scambiandosi i titoli.Ora si che si può dire che erano nate le banche! Queste avevano i caveau pieni di riservedi oro e la popolazione mediterranea faceva mercato con i loro titoli perché si fidavanodel sistema. Il titolo valeva sicuramente tanto oro quanto riportato sulla facciata deltitolo.>>

- <<Ed era vero?>>

- <<Accidenti se era vero!>>

- <<E cosa c’è di sbag liato in questo?>>

- <<In questo niente, ma la storia non finisce qui. Si affaccia il primo lato oscuro delsistema bancario nel momento in cui le banche si accorg ono di avere molto orodepositato e inutilizzato, quindi fermo.>>

- <<Perché tutti util izzavano la moneta cartacea e i titoli lasciando l ’oro in banca comedeposito reale della loro ricchezza.>>

- <Riserva frazionaria“. Questo sistema permetteva alle banche di poter disporredel’80% dell ’oro depositato per i suoi affari.>>

- <<Affari? Di che tipi di affari poteva occuparsi una banca?>>

- <credito e risparmio.>>

- <<Ma i clienti sapevano di questo meccanismo, di questo sistema, di questo businessfatto con i loro soldi e con le loro riserve di oro?>>

- <<Qui la cosa inizia a farsi complicata. I clienti non potevano sapere questo o non sisarebbero più fidati di una banca che utilizza l ’80% dei tuoi risparmi per prestarli ing iro e g uadag narci. Quindi nacquero nuovi tipi di contratto, nuove clausole. Si facevafirmare il contratto dove questo veniva detto, ma in forma molto poco chiara epoco trasparente, altrimenti, ripeto, nessuno avrebbe più affidato i suoi risparmi a unabanca. Inoltre, per invog liare g li utenti a versare i loro risparmi in banca, venneinventato il tasso di interesse sui soldi versati sul conto, quindi anche il clienteg uadag nava se affidava i suoi risparmi alla banca. Conveniente no? Perché tenermi l ’oroo i soldi/titoli sotto il materasso quando depositarli in baca sig nificava ancheg uadag narci nel tempo?

Certo nessuno si domandava seriamente come fosse possibile fare soldi dal nulla, comefosse possibile che una banca da una somma X versata potesse ritornarti indietro unasomma X + q. Come si dice “a caval donato non si g uarda in bocca”. Ai clienti veniva data,distribuita, una parte di g uadag ni derivanti dai finanziamenti. In effetti il sistema erag eniale. In questo modo si facevano soldi dal nulla e inoltre si distribuiva tra lapopolazione più moneta e oro di quanta in realtà non ce ne fosse in deposito, in realericchezza. Fu così che per la prima volta la ricchezza reale divenne man manoricchezza statistica. Questo sistema è andato avanti per secoli, evolvendosi estrutturandosi sempre di più. Inoltre è facile capire come il fare soldi dal nulla avesseportato le banche a diventare straordinariamente ricche! Lo stesso sistema dellaricchezza statistica venne utilizzato dalla assicurazioni, ma questa è un’altra storia che ti

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sarà più facile capire ora che inizi a conoscere il sistema economico basato sullamoneta.>>

- <<Quindi il sig norag g io cosa sarebbe?>>

- <<Non ho mai parlato di sig norag g io. Molti confondono questo termine e loutilizzano a sproposito per indicare un problema più g rande, le cui orig ini ti stospieg ando. Alcuni util izzano questo termine come convenzione per intendere il concettodi “nuovo sistema monetario internazionale”.>>

- <<Nuovo?>>

- <<Esattamente. Come ti stavo dicendo il sistema si è evoluto sempre di più e laricchezza dell ’occidente g aloppava in modo così veloce che il sistema economico emonetario faticava a seg uirla. I soldi iniziarono a non bastare più, soprattutto dopo larivoluzione industriale sino ai g iorni nostri. Così le banche furono “costrette” a rivederei numeri, ad osare, ritoccando come prima cosa la percentuale di riserva frazionaria.Inizialmente la riserva frazionaria era del 20%, pensa che og g i è al di sotto dell ’1.5%(uno virg ola cinque). Questo si è ottenuto con una sponsorizzazione dei prodottifinanziari. Siccome l ’unico ostacolo al ribasso della percentuale della riservafrazionaria era rappresentato dai cittadini che ritiravano i soldi ag li sportelli, si ècercato di diminuire drasticamente questo fenomeno, cercando di incentivare sempre piùi contribuenti a investire il loro denaro e a non prelevarlo, ne a tenerlo fermo.

Questo enorme flusso di denaro, queste continue iniezioni di moneta portarono subitocome conseg uenza un fenomeno finanziario chiamato inflazione.>>

- <<E cosa è l ’inflazione?>>

- <<Se dovessi parlarti dell ’inflazione dovrei aprire un g rande capitolo a parte. Quindi,al fine di proseg uire con l ’il lustrazione del funzionamento del sistema bancario, tirimando a una definizione da manuale che ti lascio per compito:

In economia il termine inflazione indica un generale e continuo aumento deiprezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzionedel potere d’acquisto della moneta.

Con l’innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno benie servizi, conseguentemente l’inflazione è anche un’erosione del potered’acquisto.

Vi sono diverse possibili cause dell’inflazione. L’aumento dell’offerta di monetasuperiore alla domanda, stimolando la domanda di beni e servizi e gliinvestimenti, è unanimemente considerata dagli economisti una causadell’aumento dei prezzi nel lungo periodo. Altre cause sono l’aumento dei prezzidei beni importati, l’aumento del costo dei fattori produttivi e dei beniintermedi, in seguito all’aumento della domanda o per altre ragioni.Nell’ambito dell’aumento del costo dei fattori produttivi svolge altresì un ruolol’aumento del costo del lavoro. Da approfondire qui:http://it.wikipedia.org/wiki/Inflazione

Capirai da solo che questo sistema, così portato all ’estremo, non poteva reg g ere se nonincentivando un sistema del debito, secondo il quale tutto, dal denaro ai beni, dovevatendere ad essere prestato.>>

- <<Altrimenti addio riserva frazionaria…>>

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- <sottraendo di fatto ai cittadini la sovranità monetaria. Secondo te i privatiavevano a cuore il controllo dell ’inflazione avendo in mano la g estione del denarodell ’intera popolazione mondiale? Tu lo avresti avuto così a cuore?>>

- <<Onestamente credo di no… e quindi cosa è successo?>>

- <<I privati si fecero carico del controllo dell ’emissione monetaria e di tenere sottocontrollo l ’inflazione in cambio del g uadag no provig ionale sulla percentuale sui soldig estiti ed erog ati. Saltiamo qualche decennio e parliamo direttamente dalla BCE (BancaCentrale Europea). La BCE ancora og g i g uadag na il 3% del valore facciale (quelloindicato sulla facciata delle monete, ad esempio 100€) per og ni moneta stampata edistribuita. Immag ina tutti i miliardi di euro che veng ono immessi solo nel mercatoeuropeo e fatti due conti!>>

- <<Il 3%? Ma è una percentuale che non ha alcuna g iustificazione!>>

- <libero mercato. A questo punto ti domando: quale interessa avevano realmente lebanche private visto che g uadag navano il 3% su og ni moneta stampata?>>

- <<Beh, questa è facile: cercare di stampare quanta più moneta possibile.>>

- <<Elementare conseg uenza. Ma non ti sei chiesto una cosa o l ’hai persa di vista. L’oro,in tutto questo meccanismo, le riserve auree, che fine hanno fatto?>>

- <<Da quello che ho capito sino ad ora le riserve auree non corrispondevano più allaricchezza messa in circolazione da un bel po’ di tempo direi.>>

- <si basa completamente sulla fiducia che noi portatori abbiamo in essa. Ed è quiche interviene il concetto di sig norag g io! Ma per sig norag g io non intendo quellospieg ato nei l ibri di storia rig uardante il periodo del feudalesimo e nemmeno il concettoaccademico bocconiano. Per questo concetto scolastico ti rimando ancora una volta a uncompito da fare a casa e a informarti sul concetto ufficiale di sig norag g io inteso siacome usanza medioevale sia come sig norag g io bancario. Ti parlerò invece delsig norag g io per come viene applicato in pratica og g i ed ha a che fare con lavirtualizzazione del sistema monetario e sulla virtualizzazione del concetto di debito.>>

- <<Virtualizzazione? In che senso?>>

- <<Nel senso che il sistema bancario e monetario così come te l ’ho spieg ato sino ad orain pratica non esiste più. Ti faccio un esempio tra come era prima e come è ora:

Partiamo dal presupposto scritto sopra secondo il quale a g aranzia del valore realedella moneta non vi è più nulla, niente oro, niente ricchezza, se la moneta scompare, diconseg uenza, scompare la ricchezza monetaria (ma non economica).

Quando la moneta e il debito erano reali:

Io prendo dell ’oro, tutte le mie riserve d’oro e visto che non posso g irare con ling otti ecompravendere con blocchi di oro decido di stampare tanta moneta quanto oro ho. Se iopresto questa moneta a te e tu non me la ridai, tu con quella moneta puoi comprartitanto oro quanto vale. Quindi io ci ho perso il valore equivalente al valore della monetache ti ho prestato. Per esempio ti ho prestato 10.000€? Se tu non me li ridai ci ho persoesattamente 10.000€.

Oggi invece funziona così:

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Prendo dei post-it, diciamo 1000 post-it e l i pag o in totale 10€.

Poi su og ni post-it faccio stampare una cifra in euro, diciamo 10€. (Valore nominale)

Io presto a te 1000 post-it per un valore stampato pari a 10.000€. Ma io non ho messo inquei post-it 10.000€ della mia ricchezza, ma solo 10€ più l ’inchiostro e il lavoro…assumiamo indicativamente 20€. (Valore intrinseco)

Se tu non mi ridai i post-it che ti ho prestato, io quanto ho perso nominalmente?10.000€, ma realmente? 20€.

Io ovviamente faccio il g ioco di arrabbiarmi come se tu mi avessi rubato ben 10.000€, madentro di me sono arrabbiato realmente solo per la perdita del 20€.

L’Arg entina ai tempi del crack finanziario disse a tutti i suoi debitori: “sappiamo che ildebito è virtuale… vog liamo parlarne davanti a tutti o facciamo finta di niente emanteniamo il g ioco sino a che non si calmano le acque?”.

L’Islanda Idem: “decidiamo di non pag arvi 4 miliardi di euro”. Se veramente l ’Ing hilterraavesse perso 2 miliardi di euro (e altri 2 miliardi l ’Olanda) non se ne starebbe li buonacome se non fosse successo niente. Sono state combattute g uerre e stermini di popoli permolto meno. Perchè? Semplicemente perchè le banche e il reg no ing lese non hannoperso 4 miliardi realmente, ma solo una microscopica parte di essi.

Ho cercato di spieg are la differenza tra valore nominale e valore intrinseco in “soldoni”.Il sig norag g io, in pratica e non in teoria, è proprio questo, avallato e permessodalla privatizzazione della moneta. Inflazione? Gli Stati occidentali decisero sindag li anni 60/70 di privatizzare la moneta vendendo il servizio della manutenzionedell ’inflazione ai privati ai quali hanno venduto la sovranità monetaria. Il punto è che èstato solo un g rande ing anno perchè, come vediamo, nessuno si è occupato dimantenere equilibrata l ’inflazione e si è stampato mig liaia di volte più denaro di quantaricchezza possedessimo. Ed eccoci qui.>>

- <“post-it” però riporta un concetto nuovo e delle percentuali di sig norag g io moltodiverse da quelle che mi hai indicato prima. Inoltre da alcuni documenti in rete si parladi un sig norag g io pari al 103%, in sostanza si dice che la BCE ci presta 100€ (che g lisono costate 30cents per la fabbricazione e distribuzione) e alla scadenzadell ’obblig azione che si da in cambio della moneta (che certifica alla banca che quellamoneta vale effettivamente 100€ e non 30cents) g li Stati, ovvero i cittadini, devonoridare 103€ alle banche private e sarebbe così che il debito pubblico cresce incontinuazione. Ma da questo punto di vista le percentuali non corrispondono. Insomma

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la BCE ci g uadag na il 3% o il 103% su og ni moneta emessa? C’è una bella differenza!>>

- <<L’incoerenza è solo apparente, nel senso che bisog na disting uere tra teoria,contrattualistica e pratica. Come ti ho spieg ato sopra, og g i, in pratica e non in teoria, ilsistema è molto simile a quello dei post-it. Per contratto tra Stati e banche private questeultime g uadag nano il 3% del valore nominale di og ni moneta emessa, non prestata, maemessa e distribuita. Neg li anni è accaduto che proprio a causa di tutto lo sceleratosistema che ti ho descritto, tutti g li Stati si sono continuamente indebitati siano adarrivare a un punto di insostenibilità. A questo punto g li Stati hanno iniziato ad averebisog no di moneta, di l iquidità, di finanziamenti che esulano dal rapporto orig inale chereg ola il sistema Stato-banca privata. Gli Stati a chi chiedono soldi in prestito?>>

- <<Inizio a capire… alle banche, alla BCE!>>

- <ordina sovranamente la stampa di 100€, per contratto la BCE ne ricava 3€. Quindiil “sig norag g io” equivale al 3%. Ma se lo Stato chiede in prestito alla BCE della monetacosa succede?>>

- <<Succede che lo Stato deve ridare indietro alla BCE i 100€ più i 3€ derivantidal contratto di stampa e distribuzione. Quindi il signoraggio bancario è di 100€+ 3€ – 30cents. Ma è legale tutto questo?>>

- < leg ale, ma sicuramente non è giusto, soprattutto nei confronti dei cittadini chenon hanno mai scelto questo sistema economico/monetario!>>

- <<Ora tutti g ridano a g ran voce di uscire dall ’euro!>>

- <<L’euro è una moneta privata e fa parte del sistema economico basato sul debito e sulvalore virtuale e non reale. Quindi qualsiasi movimento si faccia con l ’euro, come con ildollaro, si crea matematicamente per sua natura debito e debito sig nifica povertà. Lamoneta unica europea sarebbe una bella cosa, ma dovrebbe essere europea, del popoloeuropeo e non privata come spieg ato sopra… esattamente come per il dollaro.>>

- <<Insomma, nessuno vuole pag are questo debito perché si dice non esista, ma è così?>>

- <ormai dal nulla), ma la Francia e così via.>>

- <<Quindi come se ne esce?>>

- <<Nessun cittadino è disposto a perdere i propri risparmi, soprattutto se i risparmisono consistenti. Il problema è che questa crisi economica andrà a toccare tutti,soprattutto i g randi risparmiatori e non si può tornare indietro. I medi e g randirisparmiatori sappiano che i loro risparmi sono solo debito e qualora non fosseroinvestiti sono solo carta straccia senza alcun supporto di ricchezza reale sotto, comepuò essere l ’oro.>>

- <<Leg g o su facebook proprio ora di qualcuno che propone di ritirare tutti i soldi dallebanche e di comprarci dell ’oro!>>

- <<Mi dispiace fig lio mio, ma ti stai dimenticando di quanto abbiamo detto al rig uardodella riserva frazionaria. La tua banca ha soldi solo per 1% dei correntisti. Su 100correntisti che hanno versato ipoteticamente la stessa somma, solo uno riesce a ritirarei suoi risparmi.>>

- <<E g li altri?>>

- <<Per g li altri non c’è niente da fare, per quanto la teoria dica che il FMI (fondomonetario internazionale) g arantisca un rimborso in 10 anni di cifre al di sotto dei100.000€, ma in pratica non è così.>>

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- <<Perché il FMI non ha fondi.>>

- <<Esattamente! E forse, dico forse, quei fondi di cui si parla non li ha mai avuti.>>

- <<Quindi in questo momento chi non ha niente, chi è povero o chi ha poco èfortunato?>>

- <<Oddio, fortunato è una parola g rossa, diciamo che non perderà nulla di più diquanto non abbia g ià perso a causa di questo scelerato sistema socio-economico e nonmi riferisco solo ai soldi, ma anche a cose più importanti, come i fig li e la famig lia,mentre chi ha molto perderà matematicamente molto e questo vale soprattutto percoloro che nei soldi hanno investito g ran parte della loro esistenza.>>

- <<Quindi un cambiamento è necessario arrivati a questo punto. Ma cosa bisog na fare?>>

- <far sapere che sappiamo tutto e che conosciamo il passato e sappiamo capire ilpresente. Che questo scempio non si ripeta più, per i nostri fig li perchè non possiamopiù pensare solo a noi; cercando di salvare noi neg heremmo un futuro deg no ai nostrifig li e soprattutto sarebbe assurdo cercare di salvare l ’insalvabile.

Facciamo sapere che sappiamo… questo è fondamentale per cominciare acambiare le cose.>>

- <<Domani ne parlerò a scuola!>>