Anno XXVI • N. 8 • 26 febbraio 2016 • www.agendabrindisi.it

il settimanale dei brindisini

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3ATTUALITA’

Castelli - Nei giorni scorsiho avuto l’occasione di re-carmi in Molise e ho avutol’opportunità di visitare ilCastello Pandone di Venafro(in provincia di Isernia), unpaesino di circa 11.000 abi-tanti situato ai confini con ilLazio e la Campania dellaquale un tempo faceva parte.Venafro è dominato da unborgo e dal castello, formatoda vari nuclei: il primo è unastruttura megalitica svilup-patasi in un complesso forti-ficato nel X secolo. Le variedominazioni (Longobarda,Normanna, Angioina e Ara-gonese ecc.) ci hanno conse-gnato quello che oggi visi-tiamo. E lo visitiamo constupore sia per i bei affreschiche ornano le sale del pianonobile, il cui tema predomi-nante sono i cavalli (verapassione della cinquecente-sca famiglia Pandone), siaper l’ottimo restauro che harestituito un piccolo gioielloalla comunità. Tutto ciò èstato possibile grazie allabravura e all’impegno delSoprintendente del MoliseDaniele Ferrara (ora a Vene-zia) che è stato anche l’ispi-ratore di un museo (divenutonazionale) ospitato in alcunesale superiori.

La visita provoca inevita-bilmente due considerazioni.La prima, scontata e di ca-rattere generale, è che l’Ita-lia è un paese di infinite me-raviglie - moltissime dellequali sconosciute ai più - e illoro intelligente «sfrutta-mento» potrebbe e dovrebbeessere la voce più rilevantedel nostro scassato bilancionazionale. La seconda, tor-nando in loco, fa rilevare co-me in un paese di poche mi-gliaia di anime sia stato pos-sibile valorizzare al meglioun piccolo monumento men-tre da noi, presunta città,non solo si è stati incapaci difare altrettanto, con i duebellissimi castelli sul mare,ma si assiste al lento e ineso-

In quegli anni una studentes-sa fece la tesi di laurea su unfenomeno particolare: le ri-cadute negative, in una zonaben definita del leccese, del-l’inquinamento prodotto daipoli industriali di Brindisi eTaranto. Qualche giorno fa,dopo 22 anni, l‘associazionedi volontariato «Salute Sa-lento» ha anticipato alcunidati del report elaborato dallaRepol (Rete per la prevenzio-ne oncologica leccese) cheha presentato un dossierpresso il Museo «Sigismon-do Castromediano» di Lecce.Il quadro emerso è preoccu-pante: nel Salento, i casi ditumore sono in aumento: in«50 comuni dell’area centra-le salentina l’Istituto superio-re di sanità (Iss) ha indivi-duato un eccesso di tumoridel polmone negli uomini:3.846 decessi registrati, con-tro i 3.447 attesi». Anche se,secondo i dati 2012 dell’Iss,la mortalità per tutte le possi-bili cause, inclusi i tumori, èin linea con il dato delle altrearee del Sud Italia, i numeririmangono allarmanti.

Giorgio Assennato, diretto-re generale dell’ARPA Pu-glia, comunque rassicura: «Siè creata la falsa idea chel’aumento dei tumori nel Sa-lento sia dovuto all’inquina-mento ambientale. Non è co-sì ... L’allarme che si é creatonegli ultimi tempi sulla rela-zione tumori e inquinamentoè frutto dei media. Non tuttele neoplasie infatti, sono daattribuire all’inquinamentoambientale che invece puòrappresentare la causa deter-minante solo per alcuni tipidi tumori, che proprio nel Sa-lento, sono in misura ridotta.Terra meravigliosa la provin-cia salentina, con qualchecriticità relativa all’inquina-mento industriale, ma co-munque sotto controllo».Torchiarolo docet.

(Nella foto il Castello Pan-done di Venafro, in provinciadi Isernia - Foto T. M.)

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OPINIONI IN LIBERTÀ DIGIORGIO SCIARRAZONA FRANCA

rabile degrado del CastelloAlfonsino che pur essendostato oggetto, anni addietro,di un parziale e discutibilerestauro, ora è in completabalìa dell’incuria e dei van-dali. Probabilmente in un al-tra realtà avrebbe avutotutt’altra fortuna. La mortifi-cazione provocata da que-st’ultima constatazione nonpuò che farci incazzare dibrutto: siamo degli incapaci!

Dissesto - Adesso è certifi-cato dalla Corte dei Conti:siamo sull’orlo del dissestofinanziario. L’organo di con-trollo lo dice chiaro e tondodando ragione a quei «gufi»che paventavano tale situa-zione votando contro i prov-vedimenti dell’Amministra-zione Consales. Non ci vole-va un mago per capirlo, matant’è. Eppure le entrate sonostate corroborate da un cospi-cuo «contributo» dell’Enelche aveva versato diversi mi-

lioni di euro nelle casse citta-dine per Ici-Imu, compresigli arretrati.

Alla luce dei rilievi del-l’organo di garanzia sarebbequanto meno doveroso daparte di qualcuno avere unminimo di pudore. Mi spiegomeglio. Non può essere solocolpa di Mimmo Consales,dal momento che gli atti am-ministrativi della maggioran-za sono passati attraverso laGiunta (più volte cambiata) eil Consiglio comunale: chi haalzato la manina per appro-vare quei provvedimenti,bocciati dalla Corte dei conti,dovrebbe avere il buon sensodi starsene a casa e non averela presunzione di voler gesti-re la res pubblica.

Ambiente - Era il 1994,nel pieno della battaglia re-fendaria per la metanizzazio-ne della centrale Brindisi Sud(Cerano) e la chiusura diquella Nord (oggi Edipower).

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Direttore responsabileAntonio Celeste

Collaborano:Carlo Amatori

Antonio Caputo

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Gabriele D’Amely Melodia

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Il ritorno a «casa» di Giulia VecchioA cinque anni dalla matu-

rità Giulia Vecchio, talentuo-sa attrice teatrale (scuolaStrehler) e nota al grandepubblico per la fiction «Ilparadiso delle signore», var-ca la soglia del Classico«Marzolla». Un’occasioneinformale, un incontro-inter-vista con alcune classi chesubito si trasforma in un dia-logo affettuoso, fatto di con-divisione di formazione edesperienze. Non è l’unico ta-lento made in «Marzolla»:degli stessi anni possiamocitare Francesco Rina, attoreanche lui, che con Giulia halavorato; Mattia Campeggio,che si è affermato come ori-ginale e raffinato fashion fo-tographer approdato a Vo-gue. Ma oggi c’è lei, Giulia.Bella e solare non rispondesolo, piuttosto racconta, dicome abbia avvertito fortis-simo il richiamo del palco-scenico ancora liceale, anzi,lo dice sorridendo, folgoratamentre era a teatro, quellogreco di Siracusa per assiste-re alla Ifigenia in Aulide diEuripide. E dunque, da quel-lo studio del teatro antico siè rafforzato l’amore per laforma d’arte teatro, tempratodall’impegno, dalla determi-nazione e da una ferrea di-sciplina come sotto la guidadi Luca Ronconi.

Nessuna concessione al di-vismo, nessun incoraggia-mento banale agli studenti

SCUOLA

che l’ascoltano e guardanocome si fa con una sorellamaggiore, piuttosto un invitoa studiare molto e consape-volmente, un invito a riflet-tere sulle cose, a scegliere ead indagare. Mai fermarsi,afferma, mai appagarsi di sé.Nessun modello preciso cuisomigliare, nessun regista oattore in particolare con cuivorrebbe lavorare: «cercochi mi faccia crescere», ag-giunge semplicemente.

Inevitabile parlare del suorapporto con Brindisi, lei chene è lontana e che forse vedela città con occhi diversi.«Sono qui le radici, qui tor-no quando posso». Esatta-mente come ha fatto oggi,riabbracciando anche i suoiex docenti. La luce che le fabrillare gli occhi ci mette incondizione di strapparle unapromessa - e non c’è volutomolto -, ossia di tornare an-cora qui nel «Marzolla» perincontrare tutti gli studenti eregalarci una delle sueperformance. A presto, Giu-lia ti aspettiamo a casa.

Daniela Franco

Nucleo 2000Mercoledì 2 marzo (ore18.00), nella sala confe-renze ACLI in Corso Um-berto 124 (secondo pia-no), il Circolo Nucleo 2000ospiterà la prof.ssa Ro-sanna Basso, docente distoria contemporanea del-lʼUnisalento, e la dr.ssaKatiuscia Di Rocco, di-rettrice della Biblioteca«De Leo», che tratterannoil tema «Venire al mondo:pratiche antiche e consue-tudini moderne». Farannoriferimento anche al nuovolibro in uscita «Levatrici»di Rosanna Basso.

DIARIO

Nonna Checcacompie 104 anni

Buon compleanno a super nonnaChecca per i suoi 104 anni (domeni-ca 28 febbraio 2016) dai figli Antonioe Giovanni Caforio, le nuore Annari-ta e Carmelina, i nipoti FrancescaAngelo Francesca Valentina MarcoDiego Margherita e i pronipoti AliceAchille e Margot ... ti vogliamo bene!Auguri anche da Agenda Brindisi perquesto bellissimo traguardo!

Laurea II livelloper Ilaria Aiello

Mercoledì 17f e b b r a i o2016, pressolʼUniversitàdegli Studi«Aldo Moro»di Bari, ladottoressa I-laria Aiello,d iscutendoin lingua in-glese la tesidal t i tolo«Metaphorand other

tropes in the economic discourse»ha conseguito la laurea di II livelloin «Traduzione Specialistica» conla votazione di 110/110. Relatore ilChiar. mo Prof. Gaetano Falco. Or-gogliosi il papà Carlo, la mammaGrazia e la sorella Sara le augura-no un futuro ricco di successi.

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Proroga mostra «Edgardo Simone»MAP

plici richieste per consen-tire alle scolaresche degliistituti elementari, medi esuperiori di poter fruire divisite guidate. Gli spazidella chiesa delle ScuolePie ospitano 24 opere diEdgardo Simone, che illu-strano la produzione deglianni italiani dal 1911 al1927 e quella della stagio-

Prorogata f ino al 12marzo la mostra «Edgar-do Simone. Piccola espo-sizione», organizzata dal-la società CRACC, spinoff dellʼUniversità del Sa-lento, nellʼambito delle at-tività del Dipartimento diBeni Culturali, ordinatadal professor MassimoGuastella e allestita nelMAP - Museo dellʼArtePresente, già Chiesa diSan Michele Arcangelodelle Scuole Pie di Brindi-si (centro storico, Via Ta-rantini 37). Giovedì 25febbraio, nella stessa se-de del MAP, si è tenuta u-na conferenza stampa nelcorso della quale sonostati resi noti i numeri diquesta mostra incentratasullʼopera dellʼartista diBrindisi (dove nacque nel1890), che sta riscontran-do notevole successo dipubblico. La mostra è sta-ta possibile anche grazieal contributo di ABA Fede-ralberghi Brindisi, PalazzoVirgilio, Amici dei MuseiBrindisi, e in collaborazio-ne con Club Unesco Brin-disi, Fondazione Bibliote-ca Arcivescovile «De Leo”Diocesi di Brindisi, Archi-vio di Stato Brindisi, Con-fraternita dei Musici.

«In questi ultimi giornisono giunte numerose ri-chieste di visitare la mo-stra - dice Guastella - nonsolo dalla città ma ancheda altri centri della regio-ne, e soprattutto dallescuole del territorio, chestanno avanzando molte-

ne americana dal 1928 al1948, anno della mortedellʼartista brindisino, av-venuta a Hollywood dovelavorava come scenografoper le case cinematografi-che della Metro-Goldwyn-Mayer e della UniversalPictures. Con il consensodei prestatori e degli eredidellʼartista (Carito, Di Giu-lio, Ruggiero e Russo), èstato possibile posticiparela chiusura della mostra asabato 12 marzo».

Ancora due settimane diapertura, dunque, per po-ter ammirare tre gessi pati-nati, lʼopera giovanile «Ri-tratto del padre» (1911),quindici piccoli bronzi tracui «Tango», «La bambinache sorregge il fratellino» e«Leda e il Cigno», il boz-zetto in terracotta per ilMonumento ai caduti diMonopoli che, assieme alMonumento ai Caduti diBrindisi di piazza SantaTeresa (foto), è rappresen-tativo delle grandi operemonumentali che lo sculto-re realizzò numerose in I-talia da Verona a Napoli,dal ferrarese alla Basilica-ta, e quattro ceramiche ti-piche della produzione a-mericana; non ultimo il di-pinto «Ritratto di Leda», lagiovane sorella dellʼartistache in questi giorni vienerestaurato, allʼinterno delpercorso espositivo, daFrancesca Marzano, conun intervento di pulitura econservazione che puòessere seguito diretta-mente dai visitatori.

MedicinaNella sede dellʼAsso-ciazione «Brindisi Cuo-re» (Ex ospedale DiSumma) continua lʼinte-ressante ciclo di incon-tri divulgativi di educa-zione alla salute. Mer-coledì 2 marzo (inizioalle ore 18.00) il dr. Fi-lippo Taveri, nefrologo,parlerà della relazionetra cuore e reni: pre-sentazione delle strut-ture funzionali renali;relazione tra ipertensio-ne ateriosa secondariae cuore; relazione trascompenso cardiaco econtrollo renale tramitesistemi diuretici e na-triuretici; insufficienzarenale acuta e cronicacome patologie relativecausali al cuore.

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CULTURA

Affittasi uteroQuando ero piccolo, in quella fase

incerta che delimita l’età dell’inno-cenza da quella della malizia, ognivolta che vedevo su delle persianechiuse un cartello con la scritta «Siloca», fantasticando di aver trovatouno di quei misteriosi casini di cui a-mici più grandicelli mi avevano par-lato, equivocavo sul significato diquello strambo verbo. Pensavo infat-ti che volesse dire, tout court, «Siscopa». L’ingenuo qui pro quo po-trebbe un domani in qualche modoavverarsi se fosse approvata una re-golamentazione dell’abominevolepratica del cosidetto «utero in affit-to». Qui non è il caso di parlarne inmaniera seria e dettagliata, pertantomi limiterò soltanto a segnalarvi chegià in passato più volte si è fatto ri-corso a questo tipo di ... locazione.Un recente post su Facebook ricor-dava come, nella Genesi, è scrittoche Rachele, sterile, esortò il maritoGiacobbe a congiungersi con la ser-va Bila per farle partorire un figliosu commissione. Io aggiungo cheanche ai tempi dell’antica Roma siverificarono molti casi analoghi. NelI sec. a.C. un tale Ortensio, amico diCatone il Giovane, chiese a costui diprestargli l’amata moglie Marzia perdonargli un po’ di prole: e così fu.Alla morte di Ortensio la brava Mar-zia tornò sotto il tetto coniugale. Ilcaso non è certo unico. Ci narra Plu-tarco che presso i romani era moltofrequente che una donna incinta lo-casse il proprio ventre per dare il fi-glio ad un altro uomo. Non per nien-te, in latino, una donna incinta sichiamava venter...

Gabriele D’Amelj Melodia

Paco Roca e la storia di Miguel

Europa, si ritroveranno acombattere contro il nazi-fascismo, convinti che,dopo aver liberato la Fran-cia, gli Alleati avrebberoliberato anche la Spagna.

Disegnato in manierastraordinaria e raccontatocon raffinatissima capacitànarrativa, I Solchi del de-stino trascende il livellonarrativo del fumetto e vaperfino oltre il graphicjournalism alla Joe Sacco.Il lavoro di Roca è impa-reggiabile innanzitutto perla ricerca storica, per lavolontà dell’autore di nongiocare con la Storia aproprio piacimento, ma dirappresentarla e raccontar-la attraverso il disegno euna scrittura eccellente.L’opera rappresenta tantoil dramma umano quantoquello individuale di chi laguerra la combatté e lasubì inerme. Un’operazio-ne di recupero della nostra

Metti che un fumettistastia cercando di scrivereuna storia sugli esuli spa-gnoli che combatterono ilfascismo durante l’ultimaguerra e, su consiglio diuno storico, si reca inFrancia alla ricerca di uncerto Miguel, combatten-te antifascista, esiliato altermine della Guerra civi-le spagnola e poi soldatoal fianco delle truppe al-leate nella liberazionedella Francia. Metti chequesto fumettista è PacoRoca, disegnatore notoall’umanità per il capola-voro Rughe. Aggiungi poiche la storia di Miguel èquella di un eroe di guer-ra dimenticato, testimoneoculare di quelli che furo-no gli anni della cosiddet-ta Retirada republicana.

I solchi del destino ètutto ciò e anche altro: uncapolavoro che dà spesso-re e risalto ad un genere,il fumetto, spesso consi-derato arte minore.

«E' strano, non mi ri-cordo dove ho messo lechiavi, però sono capacedi ricordare con precisio-ne quei giorni nel desertopiù di settant'anni fa».

Miguel, protagonista as-soluto di questa storia, ri-costruisce con i suoi ricor-di le vicende degli esuliantifascisti spagnoli i qua-li, prima in Africa e poi in

memoria storica indispen-sabile per ricordare queisoldati non francesi checontribuirono alla libera-zione della Francia: uomi-ni che combatterono laguerra non per il loro pae-se ma per convinzione.

Quella del fumettistaspagnolo è un’operazionenecessaria soprattutto perricordare a noi stessi, as-sorbiti da una quotidianitàalienante, quanto essereantifascisti oggi ha lo stes-so significato e la stessaimportanza di allora.

«Si pente di aver dedi-cato tanti anni di soffe-renza a un ideale chenon arrivò del tutto arealizzarsi?».

«Un ideale è sempre ir-raggiungibile. Mettemmofine al fascismo di Hitlere Mussolini. Anche se perun caso della storia nonpotemmo farla finita an-che con Franco. Però lot-tammo con tutte le nostreforze. Mi pentirei di nonaverci provato».

«Io non lo so se sareicapace di lottare cosìper un ideale».

«Nessuno lo sa finchénon arriva il momento. Ame toccò viverlo. Ero lì ecombattere contro il fa-scismo mi sembrò neces-sario come l'aria che sirespira».

Alfieri D’Alò

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Eventi internazionali ...

brindisini! - Sono stati pre-sentati alla BIT di Milano,tre eventi internazionali cheavranno luogo nella nostracittà: «Hortus Brindisi»,mostra mercato dell’orto edel giardino (24-25 aprile)presso il Parco Cillarese;Regata Internazionale Veli-ca Brindisi-Corfù (dall’8 al10 giugno); CampionatoMondiale di MotonauticaF2 in-Shore (25 e 26 giu-gno). Saranno predisposteadeguate misure di sicurez-za antiscippo targato Bari!

Tale e quale - Alla vigiliadel 66° Festival della Canzo-ne Italiana di Sanremo, Car-lo Conti dichiarò alla stam-pa: «Ho voluto, come vallet-to, Gabriel Garko perchè, sulpalcoscenico dell’Ariston civoleva un bell’uomo». «Talee quale» a Fabio Fazio che,per lo stesso motivo, tre annifa, volle, al suo fianco ... Lu-ciana Littizzetto.

Ghiatoru e la ... nautica

- Piazza Cairoli, solita pan-china. Diamanu legge ilgiornale ad alta voce, alloscopo di catturare l’atten-zione di Ghiatoru: «Senti,senti cumpà. A propositodello scippo del Salone del-la Nautica, il presidente diConfundustria Brindisi, Ma-rinò, ha suggerito di pensarea nuove iniziative nautichee di rimboccarci le maniche...». Pronta la risposta diGhiatoru: «Ma quali mani-che? Li bàresi sànno futtùtupùru la ... camìsa!».

Ai miei tempi … nellagiornata dedicata ai defunti,presso alcune tombe del ci-mitero, c’era una donna (nonla stessa), seduta sul gradi-no, vestita di nero con ‘faz-zulittòni’ in testa e con unrosario in mano. La donnapiangeva disperatamente e,‘ucculandu’, elencava i nomidei defunti sepolti in quella

l’altro, non essendoci posa-cenere per strada, i poverifumatori, per evitare salatemulte, sono costretti a met-tersi… ‘li muzzùni’ in ta-sca! Pare, inoltre, che iprossimi pacchetti di siga-rette, oltre al lugubre av-vertimento «Il fumo ucci-de», conterranno foto ‘hor-ror’ degne del mio migliorDario Argento? Eppure cisarebbe una soluzione logi-ca e semplice: vietare lavendita delle sigarette.Questo il commento diGhiatoru a questa ipotesi:«Ti ddà rècchia, le Cassedello Stato, non ci volùnu assèntiri …!».

Se io fossi un medico …

in presenza di una diagnosimolto preoccupante, non a-vrei la faccia di bronzo dichiedere allo sfortunato pa-ziente la tariffa piena dell’a-bituale onorario! Come ac-cade normalmente, a dimo-strazione che la sensibilitànon è esente dal ticket delbuonsenso!

Modi di dire - «Gesù ncivègna …». Esclamazione ti-picamente parrocchiale di u-na volta, mirata ad esorciz-zare la presenza del diavoloin una paurosa situazione.

Dialettopoli - Pìu pìu (di-cesi di quando piove a cati-nelle); scarcagnàri (insisterenel sapere qualcosa degna dipettegolezzo da diffonderesubito); rrancitùtu (andato amale); fimminarùlu (dicesidi persona che in una donnavede una preda da conqui-stare); capusòtta (personafalsamente ingenua); sciu-vitìa (giovedì); minchiàta(grossa fregatura).

Pensierino della settima-

na - Quando avete qualcosada sussurare alla persona cheamate, è sufficiente che laguardiate negli occhi. Ilmessaggio giungerà in tem-po reale. Altro che ... SMS!

Situazione permanente-

mente vergognosa! - E’ tra-scorso circa un anno daquando segnalammo lo statoindecoroso (o pietoso?) incui versa il prospetto dellasede della Croce Rossa Ita-liana, una volta vanto dellanostra città. Possibile che lamiopia sia una malattia in-guaribile di coloro che sonopreposti alla conservazionedegli edifici pubblici?

Ma dove fumare? - So-no sempre più numerosi idivieti nelle zone e nei luo-ghi proibiti ai fumatori! Tra

edicola funeraria. Il compen-so pattuito era in rapporto al-la durata della sceneggiata… strappalacrime!

Punti di vista - Gazzettadel Mezzogiorno del 13febbraio, prima pagina:«Assalto con la ruspa, ma ilcolpo sfuma, in una gioiel-leria di Torchiarolo». Quoti-diano del 13 febbraio (ossiadello stesso giorno), primapagina: «Torchiarolo. Il ca-terpillar spacca tutto. Ladriin fuga con gioielli». Dellaserie: quando una notizia èuna opinione!

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Si ride dall’inizio alla finein «Sogni e bisogni», lospettacolo che vedrà in sce-na Vincenzo Salemme e lasua compagnia al TeatroVerdi di Brindisi giovedì 3marzo (sipario ore 20.30).Una mattina di Ferragosto,nella vita monotona e banaledi un uomo, Rocco Pellec-chia, il suo organo sessualeurla una vera e propria di-chiarazione di indipendenzadal corpo e dalla mente del«titolare», e si costituiscecome entità a se stante.

Dopo anni di dura convi-venza, il “tronchetto della fe-licità”, come ama farsi chia-mare a dispetto di ogni altrovezzeggiativo, decide infattidi separarsi dal suo proprie-tario, che lo costringe a un’e-sistenza compassata e privadi sogni e progetti ambiziosi,rivendicando lo status di veroprotagonista della vita e dellascena. Mentre l’uno è oziosoe annoiato, l’altro ha sete divita, è appassionato, vivace estanco di subire la pigriziadel padrone, che intendespronare una volta per tutte.

«Sogni e bisogni» è l’irri-verente commedia scritta daVincenzo Salemme (perGiobbe Covatta e FrancescoPaolantoni) nel 1995 e trattadal romanzo di Alberto Mo-ravia «Io e lui». Ma se nel li-bro di Moravia, il “lui” in pa-rola era solo una voce (del-l’inconscio) che lo ammoni-va, nella pièce teatrale il ses-so maschile si stacca fisica-mente dal corpo del suo «ti-tolare» per diventare egli

vo e di conseguenza anche e-steticamente. È in questosenso che il ‘tronchetto dellafelicità’ rappresenta un ri-chiamo alla vita, perché stac-candosi e reclamando il pro-prio ruolo, scuote Rocco dalsuo torpore abitudinario».

L’intreccio è ovviamentepopolato da altri personaggi:l’ispettore Savarese, interpre-tato da Antonio Guerriero,che cerca di risolvere il sin-golare caso, la coppia di por-tieri dello stabile, la moglieappassita e avvilita di Rocco.«Al di là degli accadimenti -ha concluso Salemme -, ‘So-gni e bisogni’ è una pièce diforte impatto comico che mipermette di aprire la confe-zione borghese della comme-dia e di intrattenermi con ilpubblico per rispondere alledomande più frequenti che cifacciamo sulla natura umana,soprattutto nei suoi aspetti inapparenza più semplici».

La vicenda, che mai diven-ta morbosa o sopra le righe,guadagna alla fine una sua«morale», basata sulla giustamisura fra sogni e bisogni,separando i sogni dalle ma-nie di grandezza e i bisognidalla pura fisiologia stanca eripetitiva, quella che Pellec-chia incarna fin troppo beneinfilando i calzettoni pesantie le pantofole da piscina.

Si comincia alle ore 20.30- Durata: un’ora e 40 minutisenza intervallo - Per tutte leinformazioni www.fondazio-nenuovoteatroverdi.it - Tel.(0831) 229230 - 562554.

Foto: Federico Riva

Risate sicure con«Sogni e bisogni»

Andrea Di Maria, teme le re-sponsabilità dei sogni e quel-le di una gioia sopita, lui chesi preoccupa di non sprecareluce e gas sperimentando l’il-luminazione a tempo o evi-tando il riso che cuoce a lun-go sui fornelli. Il personag-gio, che affronta la vita in tu-ta, che dopo il lavoro giacesul divano a masticare tvspazzatura, incurante dellamoglie e del mondo fuori, èun monito a tutti quelli checome lui si sono assopiti,stingendosi e sfiorendo.

«Non pretendo di far riflet-tere gli altri - ha spiegatoVincenzo Salemme, ancheregista e autore della comme-dia - ma tutto nasce da unamia riflessione sulla crisi del-l’uomo di mezza età, che silascia andare a livello emoti-

stesso uomo, una sorta diPellecchia bis, impersonatoda Salemme.

«Sono un inno alla vita evoglio essere protagonista.Non voglio stare con te, a me-no che tu non torni a deside-rare. Se non ricominci a so-gnare, tu non mi vedi più!». Aparlare è il pene di RoccoPellecchia, un impiegato cheha smesso di sognare prefe-rendo una vita in pantofole,condotta solo per pagare bol-lette e risparmiare sul contodel gas. E mentre il “tronchet-to” spinge l’omino inaridito auno spirito più attivo ed entu-siastico, il povero Rocco cer-ca di rabbonirlo, blandirlo,assecondarlo quanto basta perriportarlo nella sua sede natu-rale e al silenzio.

Pellecchia, interpretato da

VINCENZO SALEMME NEL «VERDI»

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Tra il settembre 1943 e ilfebbraio 1944, dopo l’armisti-zio con gli Alleati e la fuga diVittorio Emanuele III da Ro-ma, la città di Brindisi offrì ri-fugio all’intera dinastia Savoiae ai vertici militari diventandoa tutti gli effetti capitale d’Ita-lia. Un messaggio via radio,nel pomeriggio del 10 settem-bre 1943, invitava il coman-dante della piazza militaredella Marina di Brindisi, am-miraglio Luigi Rubartelli adandare incontro alla corvetta«Baionetta» ormai prossima alporto. Mai l’ammiraglio a-vrebbe immaginato d’incon-trare, una volta a bordo dellanave, coloro che tutta l’Italiacercava essendosene perse letracce: il re Vittorio EmanueleIII, la regina Elena, il principeUmberto, il capo del governomaresciallo Badoglio e vari e-sponenti di una corte e di unoStato in fuga dinanzi alle pro-prie responsabilità.

Antonio Mario Caputo nar-ra, in pagine dense di riferi-menti a luoghi e personaggidella nostra città, che, seppureincredula, offrì ospitalità a ciòche restava del governo. Lasperanza di vedere conclusa laguerra, benché frustrata dallatenacissima resistenza tede-sca, echeggiava in un clima digrande fervore. Il prezzo pa-gato alla guerra da Brindisi fualtissimo: decine di morti,centinaia i feriti, migliaia glisfollati. I danni materiali furo-no vastissimi: buona parte deifabbricati era stata danneggia-ta se non rasa al suolo daibombardamenti. Alimentazio-ne, alloggi e trasporti costitui-

no velocemente sulle loromacchine lucide, i tavoli era-no carichi di pratiche e fun-zionari diligenti compulsava-no, segnavano carte o discu-tevano dottamente».

Caputo descrive la quotidia-nità della piccola Capitale e levicissitudini di un governo ac-campato fra le rovine dell’an-tica città portuale; accertatocome non vi fossero in città nésoldati tedeschi né alleati, Vit-torio Emanuele decise di sta-bilirvisi. Fu ospitato nella pa-lazzina dell’Ammiragliato, al-l’interno della base navale diBrindisi, all’ombra del Castel-lo Svevo. Ospitalità fu offertanella caserma dei sommergibi-listi e negli alberghi Interna-zionale e Moderno, poi occu-pati dagli alti ufficiali alleatidella missione di controllo.

La città di Brindisi ha svol-to il ruolo di Capitale solo perpoco più di cinque mesi, ep-pure in quel tempo così bre-ve, ma convulso e di altadrammaticità, prese forma ungoverno che fu la cellula, ilprimo supporto del nuovoStato italiano, l’inizio dellastoria di una nuova nascita.Qui si cercò di ricomporrel’ormai sfaldato esercito ita-liano e di riprendere un mini-mo di attività amministrativa,dopo un inizio logisticamentecritico. Va ricordato che inBrindisi si decise di dichiara-re guerra alla Germania e diabolire le leggi razziali.

Storia e cronaca di una cittàche si propongono come sto-ria e cronaca della rinascitadella nazione.

Giacomo Carito

1943: Brindisi ...persino Capitale

con meraviglia in essa si rico-noscevano i caratteri della ci-viltà contemporanea. Per lestrade soleggiate passavanoautomobili, carabinieri in ca-sacca di cuoio su motocicletterosse, ufficiali e soldati benvestiti, borghesi corretti e in-daffarati. Negli uffici ministe-riali le dattilografe scriveva-

vano i punti di maggiore sof-ferenza. Vale per Brindisiquanto Agostino Degli Espi-nosa ebbe modo di scrivere aproposito di Salerno, altra ca-pitale provvisoria di un’Italiain ginocchio: «… tra le fessu-re della organizzazione mili-tare americana, si vedevacomparire la vita italiana e

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Origano, l’erba delle cicogneNome scientifico Ori-

ganum vulgare, è cono-sciuto e apprezzato in tut-to il mondo per la sua in-confondibile caratteristi-ca aromatica: il suo pro-fumo, infatti, provoca u-na reazione stimolante,tonica ed energizzante.L’origano è un’erbaceaperenne comune delle re-gioni del Mediterraneo epredilige le zone aspre einaridite dal sole.

Un’antica leggenda nar-ra che la scoperta delleproprietà terapeutiche del-l’origano la si deve allecicogne che se ne cibava-no dopo aver ingerito cibitossici. L’attenta osserva-zione del comportamentoanimale ha fatto sì che sene studiassero le caratteri-stiche e la composizioneper avvalorarlo come veroe proprio medicinale na-turale oggi molto usato inmedicina alternativa ed inerboristeria.

E’ un potente antibioticonaturale, antisettico, anti-spasmodico, ricco di vita-mine, presenta proprietàantiossidanti anche graziealla consistente presenzadi Omega 3 che contrasta-no l’infiammazione in tut-to il corpo e aiutano a pre-venire le malattie cardia-che e migliorare la circola-zione periferica; consiglia-to quindi nei casi di meta-

stimolante e tonico, anti-doto per gli ipocondriaci,rafforza l’autostima einfonde un diffuso sensodi benessere, indicato per ipigri e i sedentari. Usatolargamente nella medicinapopolare per contrastaremal di denti, gonfiori, maldi testa, allergie, stan-chezza, punture d’insetti emal d’orecchi. Negli ulti-mi anni alcune ricerchehanno evidenziato la ca-pacità dell’origano dicombattere le cellule can-cerogene che si sviluppa-no nell’uomo, e di conse-guenza una particolaretendenza nel combattereil tumore alla prostata.

Dell’origano vengonoutilizzate le foglie e lesommità raccolte in estatedurante la fioritura e suc-cessivamente essiccate.Utilizzate per la prepara-zione di tisane o infusi,aggiunti all’acqua del ba-gno, hanno proprietà ri-lassanti, nei decotti otti-mi nei periodi invernaliper calmare la tosse osemplicemente come di-gestivo o diuretico.

Largamente impiegatoin cucina come pianta a-romatica per insaporirele pietanze, è un’insetti-cida naturale disinfestan-te contro le invasionidelle formiche.

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bolismo lento e forte riten-zione idrica. Le proprietàterapeutiche dell’origanosono veramente infinite: lepiù significative sonoquelle analgesiche, coa-diuvanti nel processo dige-stivo, calmanti e coadiu-vanti per i dolori intestina-li. Ricco di potassio, cal-cio, sodio, fosforo, magne-sio, ferro, zinco, mangane-se, rame e selenio, oggi losi usa principalmente in a-romaterapia.

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Anno XXVI • N. 8 • 26 febbraio 2016 • www.agendabrindisi.it

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Vince EA7 MilanoBattendo in finale laSidigas Avellino(82-76), l’EA7 Em-porio Armani Mila-no ha vinto la quin-ta Coppa Italia dellasua storia. Il presi-

dente di Legabasket Fernando Mari-no ha consegnato il trofeo a GiorgioArmani, proprietario dell’Olimpia.Rakim Sanders ha vinto tutte le par-tite «senza domani», finali di eventi(2 Coppe Italia e 1 Supercoppa) ogare7 playoff (1 semifinale e 1 fina-le), ed è stato nominato MVP deiplayoff 2015 e della Coppa Italia2016. Per la terza volta la Final Eightè stata vinta dalla testa di serie nu-mero 2: era già accaduto nel 2006(Carpisa Napoli) e nel 2015 (Bancodi Sardegna Sassari). Più 67 lo scartofavorevole all’EA7 nelle 3 gare, nuo-vo record assoluto delle Final Eight,superando Siena 2010 che chiuse laCoppa Italia con +54; Treviso invecevinse nel 2007 col minimo scartocomplessivo, +11. I 79 tiri tentati daMilano (32 realizzati) e i 47 rimbalzitotali EA7 sono record per una finaledi Coppa Italia con la formula FinalEight. Settima finale di Final EightCoppa Italia per Luigi Lamonica,che diventa l’arbitro con più presen-ze davanti a Cicoria (6). Avellino haavuto una valutazione complessivasuperiore a quella di Milano: solo nel2006 la Lottomatica Roma aveva a-vuto una statistica simile contro lavincente Carpisa Napoli. Milano hasempre vinto i parziali del primo(+25 complessivo) e dell’ultimoquarto (+9); 1-2 nel secondo periodo(+3), 2-1 nel terzo (+30).

BASKET12

SERIE A Domenica biancoazzurri in campo a Venezia

Enel Brindisi, supersfida playoff Con la vittoria dellʼEA7

Milano sulla Sidigas A-vellino (82-76), si è chiu-sa la tre giorni della FinalEight milanese. Non so-no mancate le sorpresenelle sfide dei quarti, conSassari che ha letteral-mente gettato alle orti-che una gara già vinta:brava Cremona a cre-derci fino in fondo. Sotto-tono e malconcia ReggioEmilia battuta da Avelli-no, con gli irpini che han-no confermato l'ottimomomento di forma. Havinto la squadra più for-te, il roster meglio attrez-zato, la società indicatada tutti per la vittoria del-lo scudetto. La dirigenzabiancorossa non ha ba-dato a spese, e gli ultimiarrivati in maglia Olim-pia, Kalnietis e Batista,sono la ciliegina sullatorta. In un team formatoda giocatori interscam-biabili, uno come RakimSanders fa comunque ladifferenza. Ancora unavolta, l'ex Dinamo Sas-sari ha vinto la Coppa I-talia e ha portato a casail premio quale MVP del-la competizione. Non so-lo 17 punti messi a se-gno, ma tecnica, atleti-smo e tanta voglia di vin-cere: insomma, un gio-catore completo.

Da domenica si tornaa parlare di campionato.Impegno esterno per l'E-nel Brindisi che dopo tre

taglia. Tra gli uomini piùpericolosi della Reyer illungo Josh Owes, 12punti di media, 61% dadue, primo marcatore perVenezia. Interessante ilreparto esterni a disposi-zione del tecnico De Raf-faele, a cominciare dallacoppia Goss-Green, gio-catori in grado di cambia-re da soli l'andamento diun match. Imprevedibilinelle scelte offensive, do-tati di buona visione digioco e precisione nel tirodalla lunga distanza. Ar-ma tattica contro la zonaè i l cecchino Bramos,quasi il 45% dalla lineadei sei e 75. Roster lungoed esperto quello dellaReyer, con i vari Ress,Jackson, Ortner e Viggia-no, atleti che conosconobene questo campionato.

In casa Enel Brindisinon dovrebbero esserciproblemi di formazioneper coach Bucchi, chepotrà schierare la squa-dra al completo. Stare-mo a vedere se dal pri-mo minuto il tecnico siaffiderà ai lunghi Zerini-Anosike o sceglierà Ga-gic. In fermento i suppor-ters biancoazzurri chesaranno presenti nel pa-lasport di Mestre (circaun centinaio di tifosi).

Palla a due alle ore18.15, arbitreranno TolgaSahin, Michele Rossi eAlessandro Nicolini.

Francesco Guadalupi

vittorie di fila (Sassari,Trento e Cantù), sarà discena nel palaTalierciocontro l'Umana ReyerVenezia. Gara difficile,anzi difficilissima per ibiancoazzurri di coachBucchi, considerando l'a-ria non proprio felice chetira in casa Reyer. Dopol'avvicendamento in pan-china tra Carlo Recalcatie Walter De Raffaele,ma soprattutto la bruttafigura rimediata alla F8contro Milano, i lagunari-cercheranno in tutti i mo-di di conquistare la postain palio. Il match di anda-ta si chiuse con la vitto-ria di Brindisi (89-84),con un'ottima prova diBanks e Scott, entrambicon 20 punti. Per i venetibene Peric e Owens, ri-spettivamente 21 e 19.

Domenica sarà unastoria diversa, per Zerinie compagni un'altra bat-

Ress e Banks

COPPA ITALIA

13MIXER

Intrepida kocon P. Bologna

Era una garadura e difficile,con la P. Bolo-gna in lotta perconquistare u-na buona posi-zione nella gri-gl ia play-off.Sulla scia dellavittoria di Anco-na, la Guarnieri

Tour Operator cercava punti salvez-za. Partire con un parziale di 0-11nei primi cinque di gioco per le emi-liane non poteva disegnare uno sce-nario peggiore per le intrepide chehanno dovuto subire dalla sorte an-che gli infortuni nel corso della garadi Sara Lauria (problemi alla schie-na), Valentina Siccardi (infortunio alginocchio) e Federica Falcone (pro-blemi alla caviglia). Prima parte dellaseconda frazione tutta di marca emi-liana. Brindisi è frastornata e nellaterza frazione resta a secco per ottominuti prima del canestro di LorenaToscano (29-46). La tripla di Tosca-no a rispondere a quella di Nannucciche aveva fatto toccare il più ventialle viaggianti (29-49). Quarto che sichiude con Brindisi sotto 34-49.Doppia tripla biancazzurra di Tosca-no e Boccadamo per il 40-51, ci pen-sa Elisabetta Tassinari (17 punti fina-li per lei) a ricacciare indietro lʼIntre-pida 40-55. La Guarnieri Brindisi nonha più la forza ed i numeri per reagi-re e soccombe alla fine per 49-62.(Foto Stefano Albanese).

Guarnieri T. O. Brindisi-ProgressoBologna 49-62 (14-22; 27-33; 34-49)Guarnieri Brindisi: Toscano 12, Fal-cone 3, Mariutti, Fersino, Boccada-mo 13, Perez 3, Lauria, Miccoli, Sic-cardi 9, Tolardo 4, DʼAgnano 5.

Real Paradiso, sorpasso fallito

Continua la serie positi-va del Real Paradiso chesul campo neutro di No-voli domina lʼavversario diturno, il Trio Surbo, mapareggia lʼincontro, spre-cando negli ultimi minuti,con i l proprio migliorerealizzatore, Rini, il rigoreche gli avrebbe permessodi scavalcare in classificagli stessi leccesi.

Dopo dieci gare conse-cutive, segnando almenoun gol a partita, la squa-dra di mister Marangio siferma. Esce momenta-neamente dal lotto deiplayoff, consapevole chele avversarie più forti delcampionato le ha quasitutte incontrate. Adesso,senza distrarsi, dovràcontinuare per la propriastrada, non pensare allaclassifica, ma con presta-zioni di qualità che fin quile hanno permesso di ri-salire tante posizioni. At-tualmente il R.P. Brindisiè ritornato sesto in classi-fica ad un solo punto dalquinto posto detenuto dalCrispiano; a 2 punti dal

Surbo, quarto; a 5 dal La-terza, terzo; ed a 7 puntidalla seconda, ossia il S.Marzano. Nelle ult imecinque partite, i ragazzi diMarangio hanno subitoun solo gol, sempre consquadre aspiranti al saltodi categoria, mettendo inevidenza un reparto di-fensivo di primʼordine.

Il prossimo avversariosarà lʼAcquaviva che nonperde da cinque turni eha 25 punti in classifica(undicesimo), ha vinto 7volte, pareggiato 4 e per-so 8 partite. Ha realizzatoben 37 reti e ne ha subite25. In trasferta ha vinto 2partite, pareggiato 2 eperse 5 realizzando 10reti e subendone 14. Ilproprio maggiore realiz-zatore è Cristian Vascocon 8 reti. I ragazzi delpresidente Siliberto, ap-profittando del calendariofavorevole, potranno inpoche partite non solorientrare nella zona playoff, ma raggiungere i pri-missimi posti. Domenicasi giocherà nel «Fanuzzi»alle 15.00 e come già det-to lʼavversario sarà lʼAtle-tico Acquaviva. La ten-denza delle ultime partite,i buoni risultati ottenuti ela curiosità che il RealParadiso sta suscitandofanno prevedere una buo-na presenza di pubblico.Il presidente Siliberto invi-ta gli sportivi brindisini aseguire questa nuovarealtà calcistica.

BASKETCALCIO Ma la squadra resta in corsa per i playoff

ClassificaTrulli e Grotte 44San Marzano 39PS Laterza 37Trio Surbo 34RS Crispiano 33R. P. Brindisi 32Talsano 31Massafra 29Norba C. 27Mottola 26Acquaviva 25Ginosa 23Capurso 19Palagiano 16Azzurri SR 16DB Manduria 10Carbonara 1

ProssimaReal Paradiso Brin-disi-Acquaviva, Tal-sano-Massafra, Mot-tola-Carbonara, DBManduria-Ginosa,PS Laterza-Trio Sur-bo, Norba Conver-sano-RS Crispiano,Azzurri SR-SanMarzano, Capurso-Trulli e Grotte. Ripo-sa: Palagiano.

C’è sempre tempo per guardare ...

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Il rotocalco di pallacanestro curato da Antonio Celestelo trovi on-line sul canale YouTube Terzo Tempo

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ENEL BRINDISI - LA SERIE «A» E I PERSONAGGI DELLA PALLACANESTRO

SPETTACOLO14

Le ultime uscite di febbraioFebbraio ci saluta in

bellezza con tanti film inuscita. Tuttavia, in questonumero del giornale trat-terò solo alcuni dei titoliche troviamo nelle sale dagiovedì 25 febbraio.

«Lo chiamavano Jeeg

Robot» (fantascienza) -Ѐ un film del 2015 di Ni-cola Guaglianone e Me-notti, al secolo RobertoMarchionni, che segna ildebutto alla regia di Ga-briele Mainetti. Il lungo-metraggio è da conside-rarsi un omaggio all’ope-ra del fumettista giappo-nese GЀ Nagai, «JeegRobot d’acciaio». La pel-licola ci mostra un supe-reroe tutto italiano, chenon rientra semplicemen-te nel filone supereroisti-co, ma che ha lo scopo dimostrare una realtà chenon ci è estranea e lo facon lo sfondo della nostrabella capitale e di un suoquartiere storico e diffici-le: «Tor Bella Monaca».Ma che tipo di supereroeè il protagonista «EnzoCeccotti»? Un ladruncoloche durante una rappresa-glia cade nel Tevere edentra in contatto con unasostanza radioattiva. E finqui mi sa tanto di «Hulk»o «Uomo Ragno», con u-na piccolissima differen-za. Quale sarà il suo pri-mo pensiero una voltapresa coscienza dei suoipoteri? Fare soldi. Tutta-via, l’incontro con una ra-gazza, al di fuori dellanorma, farà capire ad«Enzo» di poter esseremigliore. Credere in quel-lo che potremmo essere ciaiuta a diventarlo. Sconsi-glio vivamente, tuttavia, ilcontatto con sostanze ra-dioattive. Le vesti del su-pereroe, tutto italiano, so-

nome Antonio (Fabio DeLuigi), felicemente sposa-to con Aurora (interpreta-ta da Vittoria Puccini) chefa carriera grazie al dolcedi quest’ultima (situazio-ne alquanto paradossale).Il successo può cambiareun uomo? Fabio De Luigicrede proprio di sì e portasul grande schermo gli ef-fetti, eticamente discutibi-li, di tale metamorfosi.

Dedico l’ultimo ap-profondimento al cinemaamericano con «The

Gods of Egypt» (fanta-stico), diretto da AlexProyas (che ricorderemonel 1994 per aver diretto«Il Corvo» con BrandonLee e nel 2009 «Segnalidal futuro» con NicolasCage). Cosa succedequando per anni si è uti-lizzata come venere ispi-ratrice la mitologia classi-ca, per fare rivivere sulgrande schermo le storienarrate dai «Giganti» pri-ma di noi? La mia rispo-sta è che si passa aallacultura egizia, da qualcheparte bisogna pure attin-gere. Così con l’Egittocome sfondo e tanti, maproprio tanti, effetti spe-ciali, prende vita la storiadel dio «Seth», un catti-vissimo Gerard Butler,che si è impadronito deltrono d’Egitto ed haschiavizzato il popolo.«Con demoni, dei e bestieinizia la grande battagliaper l’eternità».

La rubrica dedicata alcinema torna la prossimasettimana con tanti film dacommentare. Tra le primeuscite di marzo vedremoprotagonista un trullo cheracconterà, con un bravis-simo Uccio De Santis, lafantastica Puglia.

Valentina Marolo

no indossate da unostraordinario ClaudioSantamaria, che si è vistocostretto a ingrassare ven-ti chili per entrare nellaparte.

Continuiamo il nostrofocus con il film «Tira-

misù» (commedia), scrit-to, diretto ed interpretatoda Fabio De Luigi che fir-ma il suo debutto alla re-gia. Una pellicola dolcenel titolo, ma con un re-trogusto amaro. La tramaè basata sulla vita di uninformatore scientifico di

CINEMA

Solidarietà,evento Rotary

«Io amo la vi-ta» è un eventoorganizzato dalRotary ClubBrindisi Valesioa sostegno delprogetto «WeCare of You» dicui la socia Li-via Antonucci

ne è la coordinatrice. Il Club hascelto di dare un supporto fattivoalla Cooperativa Oltre l'Orizzonteperchè è una realtà di operatorisociali che è att iva da oltrevent'anni e presente nel territoriosvolgendo attività di assistenza,riabilitazione ed integrazione so-ciale alle persone diversamente a-bili e attività di sostegno alle lorofamiglie. Il progetto prevede di isti-tuire un ambulatorio medico pres-so la Cooperativa e la creazione diuno sportello di consulenza medi-co-specialistica gratuita a favoredegli stessi assi stiti supportato daausili medici specifici come ad e-sempio il defibrillatore, indispensa-bile in casi di emergenza.

Domenica 28 febbraio, presso ilPalazzetto Zumbo (Scuola Media«Salvemini»), dalle ore 16.00 alleore 20.00, si esibiranno diverseAssociazioni di varie disciplinesportive, zumba, kangoo, taekwon-do, pizzica, crossfit, tango e danzadel ventre. Grazie a loro, il pome-riggio sarà dedicato alla vita nellediverse forme: sport, salute, arte esolidarietà. Ed è proprio la solida-rietà nei confronti dei nostri ragazziche unisce il Rotary Club BrindisiValesio alla Cooperativa Oltre l'O-rizzonte. La manifestazione avrà loscopo di raccogliere fondi per ilprogetto e durante l'evento i ragaz-zi del Liceo Artistico «Simone-Du-rano» di Brindisi parteciperannocon una gradita sorpresa.

Saranno ospiti della manifesta-zione la campionessa italiana diHandbike Grazia Turco, FedeleCongedo (architetto esperto in pro-gettazione e attuazione di processidecisionali inclusivi) e Sandro Toffi.Lʼevento sarà coordinato dallagiornalista Maria Di Filippo.

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