Il Segno Editoriale Piccolo prontuario per l’estate · Nella vita non bisogna solo fare il bene...

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1 E’ estate e questa stagione richiama cose piacevoli come le ferie, il diver- timento, lo svago. Sento la neces- sità di offrire qualche chiarimen- to su 3 parole in particolare: gioia, piacere, divertimento. Che siano 3 cose importan- ti è fuori di dubbio e però è un attimo travisarle e svuotarle di valore. Ad esempio c’è chi scambia il piacere per gioia e il divertimento per felici- tà. Divertimento e gioia Il divertimento è qualcosa che si fa, la gioia è un mo- vimento del cuore. Il diverti- mento è un’ attività, la gioia uno stato d’animo. Il divertimento distende e dà piacere, la gioia è una contentezza profonda e duratura. Il divertimento può far gioire, ma non è automatico questo passag- gio. La gioia è l’ esultanza del cuore, il divertimento è qualcosa di esterno a sé (sciare, giocare a carte, balla- re in discoteca, pescare ..), che a differenza della gioia può ar- rivare a stancare. Il divertimen- to, pur piacevole, può comportare sudore e fatica (v. ad es. una parti- ta a calcetto), la gioia no perché è un movimento del cuore, non del corpo. Il piacere Il piacere è la soddisfazione di un bisogno ed è passeggero. Il piacere sessuale o di una sigaretta o di una birra e di un letto su cui riposare o di una buona pizza… dura 5 minuti o 1 ora o un paio d’ ore, non di più. Mentre la gioia è legata al bene, il piacere è legato a un bisogno. La gioia E’ quella profonda pace che nasce dall’a- ver fatto il bene. Più si fa il bene e più si sta bene. Nella vita non bisogna solo fare il bene ma anche stare bene. Il segreto della gioia non sta nell’ avere ma nell’ essere: essa è legata al primato dell’ essere sull’avere, sul fare e sull’ apparire. La gioia tende ad essere un’ esperienza del “giorno dopo”, essa cioè fiorisce non subito ma in un secondo tempo. Mentre la trasgressione soddisfa subito ma in se- guito lascia amaro in bocca, il bene subito costa ma in seguito dona gioia. La gioia, essendo legata all’essere, è connessa so- prattutto a due realtà: all’amore (“Chi ama molto soffre molto e gioisce molto; chi ama poco soffre poco e gioisce poco”) e a Dio (“Dove è Dio sbocciano la gioia e ogni altro valore”). Infine, la gioia non è solo una disposizione interiore, ma anche una decisione e un impegno. Non a caso la Bibbia dice: “Rallegratevi, siate nella gioia!”. E’ con questa esortazione biblica che vi saluto a vi auguro una bellissima estate. Don Fernando Piccolo prontuario per l’estate “O Dio aiuta mio figlio a essere migliore senza che si creda il migliore.” (Preghiera di una mamma) RESPONSABILE Don Fernando Borciani www.parrocchiasantilario.it BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI SANT’ILARIO D’ENZA 0522 672210 Editoriale Il Segno N 7 LUGLIO/AGOSTO - ANNO II

Transcript of Il Segno Editoriale Piccolo prontuario per l’estate · Nella vita non bisogna solo fare il bene...

1

E’ estate e questa stagione richiama cose piacevoli come le ferie, il diver-

timento, lo svago. Sento la neces-sità di offrire qualche chiarimen-

to su 3 parole in particolare: gioia, piacere, divertimento.

Che siano 3 cose importan-ti è fuori di dubbio e però

è un attimo travisarle e svuotarle di valore. Ad esempio c’è chi scambia il piacere per gioia e il divertimento per felici-

tà.

Divertimento e gioiaIl divertimento è qualcosa

che si fa, la gioia è un mo-vimento del cuore. Il diverti-mento è un’ attività, la gioia uno stato d’animo. Il divertimento distende e dà piacere, la gioia è una contentezza profonda e duratura. Il divertimento può far gioire, ma non è automatico questo passag-gio. La gioia è l’ esultanza del cuore, il divertimento è qualcosa di esterno a sé

(sciare, giocare a carte, balla-re in discoteca, pescare ..), che

a differenza della gioia può ar-rivare a stancare. Il divertimen-

to, pur piacevole, può comportare sudore e fatica (v. ad es. una parti-ta a calcetto), la gioia no perché è

un movimento del cuore, non del corpo.

Il piacereIl piacere è la soddisfazione di un bisogno ed è passeggero. Il piacere sessuale o di una sigaretta o di una birra e di un letto su cui riposare o di una buona pizza… dura 5 minuti o 1 ora o un paio d’ ore, non di più. Mentre la gioia è legata al bene, il piacere è legato a un bisogno.

La gioia E’ quella profonda pace che nasce dall’a-ver fatto il bene. Più si fa il bene e più si sta bene. Nella vita non bisogna solo fare il bene ma anche stare bene. Il segreto della gioia non sta nell’ avere ma nell’ essere: essa è legata al primato dell’ essere sull’avere, sul fare e sull’ apparire. La gioia tende ad essere un’ esperienza del “giorno dopo”, essa cioè fiorisce non subito ma in un secondo tempo. Mentre la trasgressione soddisfa subito ma in se-guito lascia amaro in bocca, il bene subito costa ma in seguito dona gioia. La gioia, essendo legata all’essere, è connessa so-prattutto a due realtà: all’amore (“Chi ama molto soffre molto e gioisce molto; chi ama poco soffre poco e gioisce poco”) e a Dio (“Dove è Dio sbocciano la gioia e ogni altro valore”). Infine, la gioia non è solo una disposizione interiore, ma anche una decisione e un impegno.Non a caso la Bibbia dice: “Rallegratevi, siate nella gioia!”. E’ con questa esortazione biblica che vi saluto a vi auguro una bellissima estate.

Don Fernando

Piccolo prontuario per l’estate

“O Dio aiuta mio figlio a essere migliore senza che si creda il migliore.”(Preghiera di una mamma)

RESPONSABILE Don Fernando Borciani www.parrocchiasantilario.itBOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI SANT’ILARIO D’ENZA

0522 672210

EditorialeIl Segno

N 7 LUGLIO/AGOSTO - ANNO II

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All’autentica forma della famiglia, costi-tuita da padre, madre e figlio, sta giun-gendo in questo nostro tempo un attac-co di dimensioni molto profonde. E’ in gioco la visione dell’essere stesso, di ciò che in realtà significa l’essere uomini. Mi viene in mente l’affermazione, diventata famosa, di Simone de Beauvoir: “Donna non si nasce, lo si diventa” (“On ne naît pas femme, on le devient”). In queste pa-role è dato il fondamento di ciò che oggi, sotto il lemma “gender”, viene presenta-to come nuova filosofia della sessualità. Il sesso, secondo tale filosofia, non è più un dato originario della natura che l’uo-mo deve accettare e riempire personal-mente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi. La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto pre-costituito, ma che è lui stesso a crearsela. Secondo il racconto biblico della crea-zione, appartiene all’essenza della crea-tura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina. Questa dualità è essenziale per l’essere umano,

così come Dio l’ha dato. Proprio questa dualità come dato di partenza viene con-testata. Non è più valido ciò che si legge nella Bibbia: “Maschio e femmina Egli li

creò” (Gen 1,27). No, adesso vale che non è stato Lui a crearli maschio e femmina, ma finora è stata la società a determinar-lo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo. Maschio e femmina come realtà della creazione, come natura della perso-na umana non esistono più. L’uomo con-testa la propria natura. Egli è ormai solo spirito e volontà. La manipolazione della natura, che oggi deploriamo per quanto riguarda l’ambiente, diventa qui la scel-ta di fondo dell’uomo nei confronti di se

stesso. Esiste ormai solo l’uomo in astrat-to, che poi sceglie per sé autonomamen-te qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono contestati nella loro esigenza creazionale di forme della per-sona umana che si integrano a vicenda. Se, però, non esiste la dualità di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà prestabilita dalla creazione. Ma in tal caso anche la prole ha perso il luogo che finora le spettava e la partico-lare dignità che le è propria. Bernheim mostra come essa, da soggetto giuridico a sé stante, diventi ora necessariamente un oggetto, a cui si ha diritto e che, come oggetto di un diritto, ci si può procurare. Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio, qua-le immagine di Dio viene avvilito nell’es-senza del suo essere. Nella lotta per la fa-miglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo.

(Dal discorso di Papa Benedetto XVI alla Curia romana del 22.12.2012)

Domenica 25 maggio è arrivato il mo-mento tanto atteso dai bambini di quar-ta elementare: la Prima Comunione! Dopo mesi di preparazione insieme alla catechiste Elisabetta, Emma, Giovanna e Sabatina, eccoli lì, tutti in fila, con le mani giun-te, pronti a ricevere Gesù Eucarestia. Noi delegati lo dobbiamo confessare: ci siamo proprio commossi! È incredibile come dei bimbi di dieci anni possano rende-re speciale, grazie alla loro semplicità e alla loro spon-taneità, un sacramento che,

con il passare del tempo, rischia di diven-tare un’abitudine e di essere vissuto in modo superficiale. Credo che la Liturgia di domenica scorsa sia stata una bella occasione per riaccendere l’amore per

l’Eucarestia e per farci comprendere al meglio le parole di Papa Francesco, che abbiamo scelto come “motto” per questo speciale evento: “Sempre la parola di Dio e l’Eucarestia ci riempiono di gioia!”. La

gioia di cui parla il Santo Padre è  quel sentimento vero e auten-tico che può essere vissuto, solo da chi ha partecipato all’incontro con Gesù, quel sentimento che domenica era racchiuso nel dol-ce sorriso dei bimbi che hanno ricevuto la Prima Comunione.

Maria Teresa Crasci

Voce della chiesaIl Segno

Prima ComunioneIl Segno

La questione del “genere”

25 maggio - Le Prime Comunioni a S. Ilario

Essere maschi e femmine è un dato naturale o culturale?

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LETTERA DEL VESCOVO AI GIOVANI

https://www.facebook.com/IlSegnoSantIlarioDEnza

Cari giovani, l’anno prossimo proseguiremo i nostri incontri qui in Cattedrale durante la Quaresima secondo un calendario che vi sarà comunicato. Vorrei però comunicarvi ora una cosa che mi sta molto a cuore. Molti di voi mi hanno scritto che i nostri incontri hanno toccato temi importanti per la vita di ognuno di voi e molte domande sono emerse: come è possibile vivere nella quotidianità ciò che ci siamo detti? Come posso fare della mia vita qualcosa di grande? Come scoprire il mio posto nel mondo e così realizzarmi come uomo e come donna? Per aiutarvi a rispondere a queste domande ho pensato ad un cammino importante da vivere assieme a partire dal prossimo anno, con cadenza mensile, aperto a tutti coloro che vogliono iniziare a prendere sul serio la propria vita ed essere aiutati a capire cosa chiede Dio da loro. Sarà un cammino di discernimento aperto a 360° per comprendere se Dio vi chiama sulla strada del matrimonio, della vita consacrata o del sacerdozio. È dunque aperto a tutti, ragazzi e ragazze, coppie di fidanzati o single, dai 18 anni in su. Assieme a voi ci sarà don Daniele Scorrano e un’équipe che si sta costituendo attorno a don Alessandro Ravazzini, responsabile del Servizio Diocesano Vocazioni, formata da giovani coppie di sposi, seminaristi, persone consacrate e altri giovani. Non lasciate cadere questa possibilità! Venite assieme ai vostri amici, invitate altri! Non c’è nulla di più interessante nella vita dell’avventura che ci porta a scoprire come realizzare la nostra esistenza. Sarà come andare ad un pozzo per attingere acqua fresca che possa dissetare la nostra sete di vita. Per questo abbiamo pensato di chiamare questa esperienza: "Il pozzo di Giacobbe", avendo negli occhi e nel cuore l’immagine di Gesù che, seduto su quel pozzo, dialoga con la Samaritana (cfr. Gv 4, 5-42). Sono certo che questo itinerario, che raccoglie anche l’eredità di "Per un passo nel cammino", vi aiuterà a vivere innanzitutto ciò in cui siete già immersi: lo studio universitario, il lavoro, il vostro impegno in parrocchia e nella società.

Per poter preparare adeguatamente questo percorso e per comunicarvi tutte le informazioni sulle date e i luoghi, vi prego di segnalare la vostra presenza a questo indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Diffondetelo tra i vostri amici. Vi aspetto numerosi! Il vostro vescovo

MassimoReggio Emilia, 16 maggio 2014

ESERCIZI SPIRITUALI 2014Gli esercizi spirituali sono un’esperienza di alcuni giorni, durante i quali viene ripensata e reimpostata la propria vita alla luce del Vangelo, attraverso la preghiera, il silenzio, la riflessione e l’ ascolto. Solitamente si svolgono in località montane, al riparo dal chiasso e invitanti la riflessione personale. Per info occorre rivolgersi in parrocchia. Già da ora si conoscono le date: 8 / 10 settembre > i ragazzi delle Scuole Superiori 19 / 21 settembre > i giovani

FESTA DEI GIOVANI A S. ILARIO 12/14 SETTEMBRE

NON MANCARE!

ORATORIO ESTIVO fino agli inizi di agosto!!!

BUONE VACANZE!

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Vita ParrocchialeIl Segno

Non solo nel Calcio, anche nel Basket ci si è trovati campioni!

FC 70 - E’ TEMPO DI VACANZA

Eccovi una breve notizia dal campionato di Basket di pri-ma divisione. La Sunny Day vince il campionato di prima divisione FIP ed approda nel campionato di promozione.Dopo aver concluso al primo posto la stagione regola-re, ha sconfitto in semifinale la Boiardo Scandiano e poi in finale con gara unica ha battuto una nobile decaduta come il Marconi Castelnuovo: sotto per 71 a 61. Grande soddisfazione a conferma della ottima tradizione del

Basket Santilariese. Allenatori: Violi Marco e Ferrari Gio-vanni. Accompagnatore: Manghi Francesco. Giocatori :G. Medici, L. Medici, N. Simoni, R. Masini, G. Spaggiari, F. Usai, P. Gianotti, G. Garimberti, G. Moggi, E. Reggiani, G. Rosi , D. Spaggiari, U. Reggiani, F. Reverberi, O. Ligabue, F. Del Monte.

Marco Violi

Ultimati i festeggiamenti per la promozione in seconda Categoria della prima squadra, si è conclusa in maggio an-che l’attività sportiva delle squadre Giovanissimi Sperimentali (5° elementare, I° e II° media), e Ragazzi Sperimentali

dell’ FC 70 (III° media, I° e II° superiore).In particolare i piccoli atleti della squa-dra Giovanissimi hanno concluso l’anno agonistico partecipando insieme alla S. Messa il 6 giugno. Don Fernando al ter-mine della S. Messa, complimentandosi per gli ottimi risultati ottenuti, ha augu-rato ai giovani atleti di allenarsi per “es-sere PRIMI anche nel coltivare l’amicizia con Gesù”. La serata è proseguita con la SUPER GRIGLIATA che alcuni papà han-no preparato per atleti, genitori e allena-tori. Con qualche foto dell’annata e della serata conclusiva auguriamo a ragazzi e famiglie BUONE VACANZE …

Federico Simonazzi

Vita ParrocchialeIl Segno

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E’ estate, siamo in clima di vacanze. Che bello, stacche-remo dai nostri soliti ritmi per fermarci a riposare. Final-mente potremo dedicare il tempo a ciò che più ci piace. Per quanto mi riguarda trovo molta soddisfazione nel pensare dove trascorrere un periodo tranquillo con la mia famiglia: ritroverò serenità e riassaporerò il gusto della vicinanza con i miei cari. E quando si è in un bel posto, la natura aiuta a riconciliarci con il mondo, tutto ci sembra tornare a posto, le cose storte si raddrizze-ranno, le tensioni familiari si stempereranno, il rapporto con i figli sarà sereno così come lo sarà coi nostri com-pagni di avventura. E’ corretto recuperare le stanchezze di una quotidianità che per tutto l’anno con tutte le sue tensioni non è stato facile da gestire. E’ doveroso fare il punto della situazione, rivedere con tranquillità sen-za l’ansia del quotidiano quello che non è andato per il verso giusto oppure riconfermarsi per ricominciare a camminare più spediti. Mi chiedo, è giusto acconten-tarci di questo, che non è certo poco? La nostra famiglia e le nostre relazioni più care sono importanti ma non ci è chiesto di allargare gli orizzonti?Tutto parte da noi, il nostro vivere trova spunto dalle nostre idee, dalle relazioni, dalla nostra voglia di met-

terci in gioco. Vi chiedo di buttare nel bagaglio da viag-gio qualche indumento diverso, mi spiego meglio:- Tra i bei vestiti che ci faranno stare meglio mettiamoci il pensiero di chi non avendo lavoro non può permet-tersi nessun tipo di abbigliamento e si accontenta di quello donato.- Tra i sogni di una ripartenza tranquilla a settembre mettiamoci anche chi non può permettersi di pagare la retta dell’asilo al proprio figlio e lo terrà lontano dai suoi amici, da una vita normale.- Insieme alle nostre certezze mettiamoci anche l’incer-tezza di chi a settembre non avrà prospettive di lavoro e il pagamento dell’affitto della bolletta del gas e della luce saranno un serio problema per il suo futuro.- E nel ritornare sotto il nostro tetto pensiamo a chi per le più svariate ragioni è costretto a cercare ospitalità.La vacanza non è solo un periodo di riposo ma un’oc-casione importante per rielaborare la nostra vita e le nostre scelte. Facciamo in modo che questo tempo ci illumini e il grido di bisogno che ci circonda entri un po’ di più a far parte del nostro quotidiano.

Paolo Pioli

La terza stagio-ne teatrale orga-nizzata da Teatro L’Attesa presso il Piccolo Teatro

in Piazza si è conclusa felicemente. Gli spettacoli hanno ricevuto un alto gradimento dal pubblico, che in più di un’occasione ha riempito la sala dimostrando molta at-tenzione alla programmazione e commentando molto positivamente le proposte. In particolare, la rassegna mattutina per le scuole e quella pomeridiana domenicale per famiglie hanno riscosso un notevole successo, ma è bene ricordare anche tre spettacoli del cartellone serale, che, per ragioni diverse, hanno dimostrato ancora una volta che il buon teatro regala grandi emozioni e stimoli alla riflessione e al pensiero: “Nuova Barberia Carloni” di “Teatro Necessario” ha visto il nostro pubblico piangere dalle risate, dimostrando che la comicità e l’umorismo vivono grazie alla creazione veramente artistica e non agli stucchevoli stereotipi televisivi; “C’era un’orchestra ad Auschwitz” della compagnia milanese “Alma Rosè” ha commosso con una recitazione improntata a grande mi-sura e sobria raffinatezza raccontando la storia incredibile dell’orchestra femminile del lager più tristemente noto; Secondo Orfea. “Quando l’amore fa miracoli”, presenta-ta anche come occasione di formazione per i giovani, ha

vinto la sfida di raccontare il Vangelo con grande umori-smo e altrettanta sensibilità. Accingendoci a preparare la nuova stagione teatrale, che vorremmo segnata ancora di più da temi che vanno al cuore dell’umano, mediante le radici profonde del piangere e del ridere, non possiamo non ricordare la frase di Jerzy Grotowski che presentava il cartellone 2013-2014: “Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere tra te e me”: a Teatro L’Attesa interessa soprattutto che il luogo-teatro sia uno spazio di condivisione delle emozioni, delle riflessioni, della cultura e della spiritualità di ognuno. Lo desideria-mo aperto a chiunque, una casa-piazza abitabile da tut-ti, senza preclusioni, senza obblighi di schieramenti e di appartenenze, senza pre-giudizi. Lo pensiamo come un luogo di sosta, dove interrompere le faccende e gli affari, sospendere la corsa indaffarata di ogni giorno, e dedica-re un momento al pensiero e alle nostre “voci di dentro”. Per imparare qualcosa di nuovo, per far scaturire idee che non pensavamo di avere, per metterle in circolo e scambiarle. Possiamo iniziare questo scambio da subito: chi avesse in mente uno spettacolo da suggerire per la prossima stagione o un’idea da realizzare nello spazio del Piccolo Teatro in Piazza, ci scriva a: [email protected] e saremo ben felici di cominciare a discuterne.

Daniele Castellari

CONSIDErAZIONI SuLLA STAgIONE 2013/14

La valigia delle vacanze

CulturaIl Segno

RiflessioneIl Segno

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Ricorrenze del meseIl Segno

Gli esercizi spirituali 2014

I l

prossimo

16 agosto sarà San Rocco. “S. Rocco”

non é una spiaggia famosa, neppure una montagna su-

perba, né solo un parco accogliente. Perché questa ri-

correnza occupa un posto privilegiato nel cuore dei san-

tilariesi? Certamente “S. Rocco” offre la ricchezza del suo

silenzio: un silenzio pronto ad ascoltare i desideri di tanti

di godere un po’ di salute, i problemi di non pochi che

cercano un conforto, i propositi di quanti si misurano con

progetti di vita. “S. Rocco” abita nel verde riposante e, un

tempo, si onorava di una Croce sul luogo che custodiva

la vita spenta e il martirio delle vittime dell’epidemia del

1631. La Croce non c’è più, ma il ricordo indimenticabile ha

suggerito addirittura di costruire un OrATOrIO, piccolo,

di buon pregio, dedicato a un piccolo grande Santo: Lui,

Rocco di Montpellier, che ha speso la sua vita nell’eroico

servizio di quanti incontrava sulla “VIA ROMEA”, mentre

si recava pellegrino alla tom-

ba dei SS. Apostoli Pietro e Pa-

olo, facendo sosta ad ACQuA-

PENDENTE. Qui si incontrò

con una popolazione di vitti-

me della peste, poi, nel ritorno,

in un’ altra sosta a PIACENZA,

fu vittima dell’epidemia, ma ne

uscì salvo e così poté rientrare

nella sua MONTPELLIEr. E’ pur

vero che la sua storia risale secoli

prima, nel 1300 ma i fatti del do-

l o r e del 1600 ne richiamarono nome

e meriti e fu scelto lui, S. Rocco, come conforto nei pesanti

problemi, che nella storia si ripetono in troppi momenti!

La storia di S. Rocco acquistò il sapore di un’ alleanza con

quanti sono vittime di dolore e di morte: il suo esempio

diventò come un “battesimo” per difendere e confortare

tra tante miserie! I tempi passano e cambiano, ma il cuore

di tanta bontà continua a battere, arricchendo di speran-

za e pazienza tante famiglie e non si spegne, ma continua

ad ardere anche per i nostri tempi: altre epidemie, altre

vittime e tragedie moderne. Ci sostiene la certezza che

non siamo soli e gli esempi di bontà ci educano.Don Franco

16 AgOSTO - S. rOCCO Storia, fede... e il paese di S. Ilario

Nella foto Questo fu il primo “collegio di insegnanti” a sup-porto della festa con il profumo e il gusto del buon gnocco di campagna.

Gli “esercizi spirituali” sono un’ esperienza di alcuni giorni, durante i quali viene ripensata e reimpostata la propria vita alla luce del Vangelo, attraverso la preghiera, il silenzio, la riflessione e l’ ascolto. Solitamente si svolgono in località montane, al riparo dal chiasso e invitanti alla riflessione personale. Tali “esercizi” quest’anno si terranno presso il Seminario di Marola, che è una fra le più belle località dell’ Appennino reggiano. Le date relative agli “eserci-zi” dei ragazzi e dei giovani sono riportate nello “spazio giovani” del presente periodico, mentre quelle degli adulti e degli sposi sono le seguenti:

31 ottobre – 1/2 novembre.

Per info occorre rivolgersi in parrocchia.

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Caro Sergio,hai terminato la tua vita e al traguardo il tuo Signore ti ha accolto con le parole che leggo nel tuo ricordo funebre: “entra, servo buono e fedele, nella gioia del tuo Signore”.Ti ho conosciuto circa quaranta anni fa e sei stato per me una guida preziosa per la conoscenza della vita santilariese. Mi hai fatto conoscere in particolare i problemi delle ditte di Sant’Ilario e le condizioni de-gli operai che in esse lavoravano. Tutti ti conoscevano come il difensore dei diritti degli operai: hai lottato con loro per ottenere un trattamento umano in fabbrica e con la perseveranza l’hai spuntata. Godevi della stima e dell’amicizia dei colleghi lavoratori e non solo… an-che degli imprenditori che apprezzavano la tua com-petenza e il tuo equilibrio.Ci siamo poi trovati fianco a fianco in Consiglio Comu-nale per parecchi anni e nonostante i tuoi molteplici impegni sei stato per tutti un esempio di preparazione seria sugli argomenti che si trattavano e gli stessi avversari politici ti rico-noscevano meritevole di profonda stima. Hai servito con amore sincero il tuo paese e la tua parrocchia, sempre pronto a metterti a disposizione di

chi aveva bisogno del tuo consiglio o del tuo intervento.Tutti ricordiamo la tua grande amicizia con Giorgio Picchi, vi considera-

vate “due fratelli” uniti negli impegni e nelle deci-sioni. Siete stati per tutti noi un grande esempio di comunione e di fraternità da imitare.Con la tua Iride hai creato una famiglia splendida con figli esemplari. Avevi le mani d’oro che sapevi impegnare in mille modi per costruire, riparare, provvedere a tutto ciò che poteva servire in fami-glia. Anch’io ho goduto della tua abilità: una culla che ha ospitato tanti miei nipoti e che conservo an-cora come un bel ricordo.Anche di fronte alla grande prova della perdita di Fausto, insieme alla tua famiglia, ci hai dimostrato la grande fede che ha animato la tua vita. Siamo-certi che insieme a Fausto godrai la gioia eterna del Paradiso.

Con affetto e stima, un’amicaGuidetti Ernestina

LA FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO DELLA SCUOLA MATERNA “S. GIUSEPPE”

In memoria di Sergio garimbertiI nostri defuntiIl Segno

SPAZIO BIMBIIl Segno

Il 30 maggio, presso la nostra scuola dell’infanzia parrocchia-le San Giuseppe si è concluso l’anno scolastico in una magica atmosfera con una cena sull’erba per bimbi, genitori, nonni e amici. In questa occasione abbiamo “diplomato” i bambini grandi che a Settembre inizieranno la Scuola elementare. E’ stato un bel momento di condivisione e di festa, con anche un pizzico di commozione e nostalgia per i bambini che ci hanno salutato per intraprendere il loro wnuo- vo cammino di vita alla scuola elementare. Il no-stro giardino era avvolto in

una magica luce di lanterne, rallegrato da bandierine, pallon-cini e acchiappasogni; i genitori e i nonni hanno collaborato in modo fattivo con le insegnanti, tra risate e convivialità contri-buendo così all’ottima riuscita della serata. Buone vacanze a tutti e arrivederci a Settembre da tutto lo staff.

Paola Razzoli coach, Emma e Valeria,Marina e Paola, Anna e Chiara, Agnese e Elisa-

betta, le cuoche Rosa e Danie-la.

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1 venSerata di festa a conclusione dell’Oratorio estivo

16 sabFesta di S. Rocco

S. Messe: 8.00 e 10.00 (Oratorio di S. Rocco) / 19.00 (chiesa)

2 sab Perdono di Assisi o Indulgenza della Porziuncola 17 dom ore 17.00 Adorazione eucaristica

3 dom Partenza del pellegrinaggio in Terra Santa di don Fernando e i giovani 18 lun

4 lun 19 mar

5 mar ore 19.00 S. Messa per i malati della comunità 20 mer

6 mer 21 gio

7 gio 22 ven

8 ven 23 sab Rientro delle famiglie dal campeggio9 sab 24 dom

10 dom 25 lun

11 lun 26 mar

12 mar 27 mer

13 mer ore 21.00 Marcia di preghiera vicariale in parrocchia a Olmo 28 gio

14 gio 29 ven

15 ven Solennità di Maria Assunta in Cielo (festa di precetto) 30 sab ore 16.00 Matrimonio di Rabitti Agostino e Inoretti Martina

31 dom Raccolta di generi alimentari a favore della Caritas

1 mar

Camp

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a Tor

gnon

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d’Aos

ta) de

i raga

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delle

Med

ie

ore 19.00 S. Messa per i malati della comunità 15 mar

2 mer 16 mer

3 gio 17 gio

4 ven 18 ven

5 sab 19 sab

6 dom ore 17.00 Matrimonio di Rapicano Stefano e Proietti Valeria 20 dom ore 17.00 Adorazione del SS.mo Sacramento

7 lun 21 lun Inizio del campeggio dei ragazzi di 1°/2° Superiore

8 mar 22 mar

9 mer 23 mer

10 gio 24 gio

11 ven 25 ven

12 sab 26 sab

13 dom

ore 11.30 Battesimo di Antonio Zerbini e Mila Gualerzi 27 dom Raccolta di generi alimentari a favore della Caritas

ore 17 Battesimo di Giada Messori, Bianca Paterlini e Camilla Prati 28 lun

Inzio del campeggio dei ragazzi di 3°/4°/5° superiore 29 mar

ore 21.00 Marcia di preghiera vicariale in parrocchia a Olmo 30 mer

14 lun 31 gio

ANAgrAFE

I DEFUNTI DI OGNI MESE VENGONORICORDATI IN UN’APPOSITA MESSA

MENSILE

OFFErTE PEr “IL SEgNO”:

N.N. 10.00 euro; N.N. 20 euro; N.N. 20.00 euro; N.N. 70.00 euro; N.N. 10.00 euro; N.N. 10.00 euro; N.N. 20.00.

AgENDA DEL MESE DI LugLIO E AgOSTO

Funerali

Battesimi• Leonard Ahmetaj , 08/06/2014• Emanuele Barone , 08/06/2014• Anna Chantal Bolognesi,

24/06/2014

• Milena Chioatto, 26/05• Oriele Tagliavini, 31/05• Viviana Mazzali, 05/06• Osanna Vidali, 07/06• Sergio Garimberti, 07/06• Graziella Bordi, 10/06• Chiara Viani, 12/06• Camillo Corradin, 16/06• Germana Vezzani, 17/06• Giuliano Zecchetti, 17/06• Enrico Palmia, 20/06• Ernesta Vezzani, 21/06• P. Claudio Guarnieri, 27/06

Matrimoni• Luca Paterlini e Martina Gialdini,

14/06/2014

REDAZIONE: Don Fernando Borciani, Pietro Moggi, Alberto Fontana, Paolo Pioli, Stefano Pioli, Giulio Musi, Guido Roncada, Giulia Lorenzani.

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: don Fernando Borciani, Giulia Lorenzani, Maria Teresa Crasci, Francesco Rossi, Marco Violi, Federico Simonazzi, Alberto Fontana, don Franco Ruffini, Stefano e Paolo Pioli, il personale della scuola materna ‘S. Giuseppe’, Daniele Castellari, Ernestina Guidetti, Matteo Zaccarelli.

Chi intende contribuire economicamente al presente periodico può lasciare la propria offerta presso la segreteria parrocchiale il Giovedì e il Sabato mattina dalle 10.00 alle 12.00, o tramite bonifico bancario presso Banca Reggiana ag. S.Ilario, IBAN IT60M0705866500000000058378 , intestato a Parrocchia di Sant’Eulalia.

IL SEgNOBollettino della parrocchia di Sant’ Ilario d’Enza

Luglio-Agosto 2014E-mail:

[email protected] IN REDAZIONE 04/07/2014