CAPITOLO PRIMO IL SINDACO DI IMBRANATOPOLI · E non c’è cura. Ora, a quanto ne so, rappresento...

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CAPITOLO PRIMO IL SINDACO DI IMBRANATOPOLI Non è facile ammetterlo, quindi ve la butto lì così, come viene. È tempo che affronti la realtà: ho quattordici anni e soffro di una malattia terribile, la Sindrome di Ismaele Lesogne. E non c’è cura. Ora, a quanto ne so, rappresento l’unico caso conclamato al mondo di Sindrome di Ismaele Lesogne. È infatti piuttosto improbabile che qualche luminare della professione medica abbia mai sentito parlare di questa patologia. Purtroppo datemi retta è tutto vero, ma il mio problema è: chi mi crederà? . ADOV Associazione Donatori di Voce Genova_Pubblicazione ad uso esclusivo e gratuito di persone con Difficoltà Specifiche di Apprendimento ai sensi dell'art. 71bis del Decreto Legislativo 9 aprile 2003 n 86, riproduzione vietata PAGINA 7

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CAPITOLO PRIMO IL SINDACO DI IMBRANATOPOLI Non facile ammetterlo, quindi ve la butto l cos, come viene. tempo che affronti la realt: ho quattordici anni e soffro di una malattia terribile, la Sindrome di Ismaele Lesogne. E non c cura. Ora, a quanto ne so, rappresento lunico caso conclamato al mondo di Sindrome di Ismaele Lesogne. infatti piuttosto improbabile che qualche luminare della professione medica abbia mai sentito parlare di questa patologia. Purtroppo datemi retta tutto vero, ma il mio problema : chi mi creder? .

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Per un certo periodo ho cercato di far finta di niente, ma questanno i sintomi sono diventati troppo evidenti e non possono pi essere ignorati. Non sto esagerando. Assolutamente. La Sindrome di Ismaele Lesogne pu trasformare una persona normale in un disastro ambulante, capace di totalizzare il cento per cento di punteggio nella classifica degli imbecilli senza rimedio. Per questo ho deciso di scrivere ogni cosa. Adesso finalmente tutti sapranno la verit, e invece di eleggermi sindaco di Imbranatopoli, si limiteranno a scuotere la testa, sorridere gentilmente e dire: Va bene. Ma certo, si capisce quel povero ragazzo soffre di Sindrome di Ismaele Lesogne. Non colpa sua.

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Forse per sto correndo troppo. Dovrei partire dallinizio e analizzare i fatti con precisione: dopo tutto credo proprio che il problema vada affrontato con metodo scientifico, se voglio convincervi che dico la verit. . Quindi, per cominciare, io mi chiamo Ismaele Lesogne. No, aspettate un attimo, so cosa state per dire, ed vero: ho lo stesso nome della malattia! Probabilmente adesso starete pensando che me la sono inventata, per poterla usare come scusa ogni volta che mi capita di comportarmi come un emerito deficiente. Invece non cos semplice. Bisogna capire che il mio nome proprio la malattia o almeno ne la causa principale. Non so esattamente come spiegare i particolari della faccenda; in fondo non sono uno scienziato. Io qui sono soltanto il paziente, ma ho le mie teorie. Eccovi la prima.

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TEORIA NUMERO UNO: la Sindrome di Ismaele Lesogne generata da un virus micidiale risultante dalla combinazione della parola Ismaele con la parola Lesogne.

Dunque, ci ho pensato a lungo, perci lasciate che vi esponga alcune delle mie conclusioni. Per come la vedo io, le singole lettere del mio nome, prese a una a una, sono innocue. Anche le combinazioni di lettere che formano le parole Ismaele e Lesogne possono essere giudicate abbastanza inoffensive. Per dimostrarlo, mi riferir agli altri membri della famiglia: nello specifico, mio padre Ron Lesogne, assicuratore e socio fondatore, nel 1980, del gruppo rock i Dugongy; mia madre, Carol Lesogne, consigliere comunale e boss delle attivit della famiglia, e mia sorella di dodici anni, Prue Lesogne.

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