Il Risparmio che fa scuola | Il portale per Studenti e Docenti … · 2020. 3. 26. · Il Risparmio...
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GUIDA OPERATIVAPER I DOCENTI
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Il Risparmio che fa Scuola è il progetto educativo pluriennale con il quale
Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti, in collaborazione con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si propongono di dare agli
studenti delle scuole di ogni ordine e grado le competenze economico-finanziarie
e di Cittadinanza necessarie per utilizzare il risparmio come strumento di sviluppo
per il Paese.
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Poste Italiane
Poste Italiane è la più grande infrastruttura di servizi in Italia. Opera nel recapito, nella logistica
e offre servizi e prodotti di risparmio, investimento, assicurativi e di pagamento ai cittadini,
alle imprese e alla pubblica amministrazione; adotta un approccio multicanale che si avvale
di tutti i suoi punti di contatto: dalla rete dei 12.845 uffici postali agli oltre 30mila portalettere,
fino alle applicazioni digitali. La sua offerta di prodotti incontra da sempre il gradimento degli
investitori, tanto da farle meritare l’appellativo di “cassaforte” sicura del risparmio degli italiani.
Grazie alla presenza capillare su tutto il territorio nazionale e ai grandi investimenti in tecnologie
ha un ruolo centrale nel processo di crescita e modernizzazione del Paese.
Poste Italiane sostiene, inoltre, iniziative di solidarietà e sviluppo in ambito culturale, realizza
progetti per la tutela dell’ambiente e l’ottimizzazione del consumo energetico. L’azienda
è anche impegnata nel ridurre l’impatto ambientale delle sue attività: possiede oltre mille
veicoli elettrici e adotta una serie di iniziative di mobility management tra le più avanzate
che consentono di risparmiare ogni anno 8 mila tonnellate di CO2. Dal 2015 Poste Italiane
è quotata alla Borsa di Milano; i suoi maggiori azionisti sono il Ministero dell’Economia
e delle Finanze e la Cassa depositi e prestiti.
www.posteitaliane.it
Cassa depositi e prestiti
Cassa depositi e prestiti è l’Istituto Nazionale di Promozione che dal 1850 accompagna
la crescita del Paese. Nasce a Torino per ricevere depositi quale luogo di “fede pubblica”.
La sua missione è promuovere lo sviluppo del sistema economico e industriale italiano,
finanziando gli investimenti pubblici, sostenendo la cooperazione internazionale, catalizzando
lo sviluppo delle infrastrutture del Paese, accompagnando le imprese lungo il loro ciclo
di vita, favorendo la nascita di start-up, investendo in imprese di rilevanza nazionale.
Cassa depositi e prestiti inoltre sostiene l’export e l’internazionalizzazione e contribuisce allo
sviluppo del mercato immobiliare italiano quale principale operatore del social and affordable
housing (abitazioni a prezzo accessibile) e la riqualificazione di aree strategiche per il Paese.
Tutto questo è reso possibile per mezzo della raccolta che avviene attraverso i Buoni e Libretti
Postali, garantiti dallo Stato, e l’emissione di titoli obbligazionari.
www.cdp.it
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Gentile Docente,
grazie per aver scelto di partecipare a questo percorso educativo
di conoscenza, formazione e azione che vede coinvolti i diversi gradi
di istruzione sulla base di un unico filo conduttore: l’educazione al risparmio
in tutte le dimensioni della vita personale e sociale come parte integrante
dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
È in questa prospettiva originale e innovativa nelle modalità come
nei contenuti Costituzionali che Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti,
in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, propongono l’educazione economico-finanziaria: l’obiettivo è
raccogliere
il contributo di tutte le discipline per attivare processi cognitivi e sviluppare
competenze fondamentali per la Cittadinanza economica dei più giovani.
Si tratta di aiutarli a scoprire strade percorribili per costruire un mondo
migliore, insegnando loro ad assumere fin da piccoli il ruolo di protagonisti
del cambiamento.
Nella presente Guida Operativa al percorso condividiamo con lei, e per suo
tramite con i suoi colleghi, il macro-obiettivo formativo: sensibilizzare
gli studenti ad adottare uno stile critico e attivo rispetto alle dinamiche sociali
ed economiche nelle quali sono quotidianamente coinvolti. La metodologia
didattica proposta è esperienziale e multidisciplinare, da interpretare secondo
il contesto scolastico di riferimento.
Questa Guida Operativa si integra con la “Guida Teorica” che si può
consultare sul portale del progetto, www.ilrisparmiochefascuola.com:
entrambe hanno l’obiettivo di fornire il necessario supporto alle attività
in classe e a casa.
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Il perché di un nuovo progetto Il denaro è una presenza costante nella vita quotidiana dei preadolescenti, ma non sempre
le famiglie lo considerano un tema di attenzione educativa nel rapporto con i figli. In questo
si riflette la scarsa educazione economico-finanziaria che in Italia caratterizza il mondo adulto,
come segnalato da numerose ricerche.
È la scuola che rappresenta, secondo le indicazioni OCSE, “il canale più adatto ed efficace
per educare finanziariamente i giovani”.
Raccogliendo questa raccomandazione, l’art. 1 della Legge 107 del 13 luglio 2015 esplicita
la necessità dell’introduzione di una conoscenza economica di base tra le competenze
indispensabili che tutti gli studenti devono maturare.
L’apertura dei normali curricoli scolastici a percorsi di cultura economico-finanziaria consente
di promuovere scelte responsabili in ordine all’uso del denaro, così come da tempo fa parte
dei programmi la promozione di comportamenti altrettanto responsabili in tema di risorse
ambientali, energetiche, alimentari.
È questa la più contemporanea concezione dell’economia da proporre alle giovani generazioni,
dove la responsabilità personale si intreccia con quella sociale e civile: maturare in tutti
i campi la capacità di prendere decisioni basate su principi di equità e sostenibilità.
Una prospettiva valoriale che inserisce a pieno titolo l’educazione al Risparmio nell’ambito
dell’educazione alla Cittadinanza.
Comprendere che le scelte in ambito economico finanziario sono complesseè per tutti, in particolare per i giovani che per gradi devono avviarsi all’autonomia economica, una skill fondamentale. Quali sono i costi e i benefici delle mie scelte come consumatore? Quando acquisto un prodotto, sono consapevole del suo costo in termini di impatto sull’ambiente e di opportunità di lavoro? Sono domande a cui gli studenti potranno imparare a rispondere nel corsodelle attività didattiche previste da Il Risparmio che fa Scuola.
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Promuovere comportamenti di Cittadinanza economica nella vita quotidianaL’iniziativa educativa accompagna lungo percorsi non tanto legati alla “quantità” di denaro,
quanto all’uso che ne viene fatto, connesso a stili di vita basati su modelli di consumo
consapevole, anti-spreco, di sostenibilità ambientale e sociale.
Il progetto attiva così un uso valoriale del denaro e più nello specifico di risparmio dinamico
e multidimensionale attraverso l’integrazione di esperienze derivanti dal vissuto di ragazzine
e ragazzini nella fase delicata del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, nuove conoscenze
e apprendimenti lessicali, riferimenti alle discipline che costituiscono il curricolo scolastico.
METODOLOGIAIl progetto promuove una visione multidisciplinare dell’economia. Le attività del percorso
suggerito nella presente Guida Operativa e le notizie e curiosità proposte nel magazine
individuale fanno riferimento agli insegnamenti di lingua 1 e 2, storia e geografia, matematica,
scienze, tecnologia, arte e musica.
L’approccio didattico è laboratoriale (learning by doing). Valorizza le competenze strumentali
e disciplinari già acquisite, le diverse abilità e in generale il protagonismo degli studenti
in un periodo, la preadolescenza, in cui è forte il bisogno di affermazione di sé e di autostima,
con effetti positivi per l’inclusione delle differenze.
In ogni unità oraria di progetto, il docente assume il ruolo di facilitatore di autoapprendimento:
raccoglie esperienze; propone situazioni concrete contestualizzate nella vita quotidiana
scolastica ed extrascolastica per far riflettere gli studenti sul tema del risparmio; motiva
con giochi di ruolo e compiti di responsabilità; privilegia la componente relazionale
ed affettiva, ludica e collaborativa (cooperative learning e team working) con utilizzo attivo
di devices digitali disponibili a scuola e a casa.
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TEMPI DI SVILUPPO E PATTO FORMATIVOOgni Istituto ed équipe docente potrà decidere tempi e modalità di sviluppo (concentrato
in una settimana dedicata, distribuito su più settimane etc.) in relazione alla programmazione
di classe e alle conoscenze già possedute dagli studenti.
Alcune delle attività proposte possono essere svolte in contemporanea da più gruppi di lavoro
che, motivati dalla consegna, lavorano in parallelo e presentano le conclusioni ai compagni
con l’aiuto di cartelloni realizzati a casa o nell’ora di arte e/o di presentazioni digitali preparate
nell’ora di tecnologia.
La modalità teach to learn presenta diversi vantaggi: ottimizza i tempi di sviluppo
del percorso; crea una stimolante situazione di autoverifica degli apprendimenti; esercita
competenze di sintesi e di comunicazione.
Si sottolinea l’importanza che in un progetto di Cittadinanza economica siano gli studenti
stessi a mettere in gioco competenze personali e spirito di iniziativa. Allo scopo,
prima dell’avvio delle attività didattiche, sarà importante condividere con loro un preciso patto
formativo.
OBIETTIVI TRASVERSALICompetenze personali e relazionali: autostima, creatività, capacità di porsi e risolvere
problemi, di vivere l’errore come crescita, di scegliere e di prendere decisioni, spirito
di iniziativa, imprenditorialità, orientamento al risultato, all’innovazione, al cambiamento,
empatia, capacità di comunicazione e lavoro in gruppo.
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I CONTENUTIIl percorso si sviluppa in tre moduli relativi a tre aree di contenuto.
Area 1: Il risparmioApprofondimento del concetto di risparmio come uso senza sprechi di risorse
in campo finanziario, ma anche ambientale, alimentare, della mobilità, e di
consumo come responsabilità individuale.
Area 2: LA CONDIVISIONEVisione a lungo termine del risparmio. La somma delle risorse risparmiate
dai singoli, affidate agli intermediari autorizzati e investite si traducono
in investimenti e vantaggi per la comunità.
Area 3: LA QUALITà DELLA VITAConsapevolezza dei risultati del risparmio condiviso e investito in termini
di benessere di ciascuno.
LA PROVA FINALEDI VERIFICA EDUCATIVAE CREATIVACoscienza del ruolo che ciascuno può avere in termini di cittadinanza attiva.
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GLI STRUMENTI Il docente ha poi a disposizione i seguenti strumenti:
Un magazine personale
In una copia per studente, il magazine usa un linguaggio semplice
e diretto per proporre brevi notizie e curiosità attinenti ai temi di progetto.
In particolare, il magazine mette in evidenza insoliti collegamenti
tra economia e storia, geografia, matematica, arte, musica e tecnologia.
Quattro semplici e divertenti “rompicapi” hanno lo scopo primario
di stimolare l’attenzione nella lettura.
Un inserto da ritagliare coinvolge direttamente la famiglia.
Un action book (disponibile solamente sul portale)
Sostiene l’attività finale di controllo del raggiungimento degli obiettivi
di cittadinanza. Una proposta di verifica operativa prevista come
ideazione di un progetto di utilità sociale a favore del territorio.
Nell’action book sono suggerite possibili idee di progetto e di sviluppo
creativo degli elaborati.
IL PORTALE www.ilrisparmiochefascuola.com
Il portale è lo strumento di supporto alle attività di progetto con informazioni e attività integrative mirate ai diversi gradi di scuola. Sul portale, i familiari possono informarsi sul progetto e partecipare alle attività digitali interattive. I docenti trovano direttamente online un tutorial e se necessario possono scaricare altre copie dei materiali cartacei.
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Area 1: Il RisparmioIl traguardo educativo è far avvicinare gli studenti al tema del risparmio, mettendo a fuoco l’importanza di una gestione responsabile del denaro e le sue implicazioni nella vita quotidiana e in progetti a medio-lungo termine.
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Sessione di lavoro 1Aspetto centrale del tema del risparmio è la sua multidimensionalità, cioè la sua connessione
con le risorse come il tempo, l’acqua, l’ambiente, la salute e così via.
In questa accezione, il risparmio non ha più solo una ricaduta immediata nella qualità
della vita individuale e collettiva ma si pone come ponte tra presente e futuro e fondamenta
di quest’ultimo.
Lancio del tema“Il risparmio” Per introdurre il tema del risparmio e avviare una prima riflessione si possono invitare
gli studenti a vedere il video “Il prodigo e l’avaro”, realizzato dagli studenti del Liceo Cannizzaro
di Palermo, vincitore del video-contest Il Risparmio che fa Scuola dell’anno scolastico
2016/17.
In classe, è possibile facilitare la discussione ponendo alcune domande guida: “Come
si comportano i due protagonisti? Ti riconosci in uno di loro? In quali comportamenti
dell’uno e dell’altro? Cosa ti suggerisce il finale del video?”
Possiamo a questo punto presentare il tema centrale che andremo ad approfondire,
“Il risparmio”, e le attività che permettono di esplorarne i significati.
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Sarà anche l’occasione per assegnare un compito a casa particolare: riprenderecon i familiari un po’ di storia della Costituzione italiana, nonché di trovare gli articoli che suggeriscono l’attenzione al lavoro, alla cultura, all’ambiente, all’artee alla scienza (articoli 1, 9 e 33) e contribuiscono in modo determinantea una cittadinanza attiva e responsabile.
Attività 2RISPARMIO VS SPRECO: IL RISPARMIO È MULTIDIMENSIONALEIl compito, assegnato a due gruppi, è quello di stilare un elenco di azioni e comportamenti
che promuovono il risparmio in tutti i campi. Stimoliamo la riflessione ponendo alcune
domande tipo: “Pensate alla parola risparmio. A cosa potete abbinarla? Cosa è possibile
risparmiare?”
L’obiettivo è quello di far emergere che il denaro non è l’unica risorsa che può essere risparmiata:
si può infatti parlare di risparmio di energia, di tempo, di suolo, di cibo, nella mobilità e così via.
Per esempio pensiamo alla città, un ambiente complesso dove si intrecciano scambi
economici, culturali e sociali e concentriamoci per esempio sul tema dell’abitare. Costruire
o ristrutturare in un’ottica di risparmio energetico, abbattere le barriere architettoniche,
migliorare le infrastrutture tecnologiche significa ridurre gli sprechi, incidere sul miglioramento
della qualità della vita e rispondere alla più moderna domanda di attenzione verso nuove
strategie sostenibili e socialmente sensibili.
Attività 1 UN RIFERIMENTO ALLA COSTITUZIONE: ART. 47Si propone la lettura e l’analisi dell’articolo 47 della Costituzione italiana che inizia così:
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”.
Chiediamo agli studenti di trascrivere questo testo su un cartellone da appendere alla parete
come riferimento base alle attività successive, per far capire a fondo che cosa è il risparmio
e che cosa si intende oggi con le parole “in tutte le sue forme”.
Attività 3EFFETTI ECONOMICI DEL RISPARMIO MULTIDIMENSIONALE: UN GIOCO DI RUOLOMettiamo alla prova i comportamenti anti-spreco con uno studio di casi da proporre sotto
forma di simulazione al fine di far sperimentare come ogni giorno ci imbattiamo in scelte
che hanno conseguenze economiche sulla nostra vita, così come sulla sfera sociale
e ambientale che abbiamo imparato a riconoscere. Proponiamo la seguente situazione:
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Dal punto di vista matematico invece può essere l’occasione per formalizzareuna valutazione economica. L’insegnante, dopo aver definito il costo dei prodotti al negoziante, può chiedere ai gruppi di sviluppare i calcoli nelle diverse situazioni proposte nella simulazione: proponendo un 3x2, scontando del 50% o del 20%, individuando una percentuale di sconto che possa essere contemporaneamenteun incentivo all’acquisto con un minimo margine di guadagno. A fronte dei calcoli ottenuti quanti studenti sarebbero dell’idea di mantenere il prezzo pieno e rischiare che il prodotto rimanga invenduto? Quanti modificherebbero il pianodi azione iniziale? Quest’ultima analisi può fornire lo spunto per cambiare punto di vista e mettersinei panni del consumatore per analizzare nuovamente le diverse opzioni messein campo dal venditore e ragionare questa volta rispetto ai propri stili di acquisto. I ragazzi sono attratti dalle offerte o sono diffidenti? Sono abituati a calcolare matematicamente l’effettivo risparmio? Sono abituati a valutare l’effettivo bisognodi un bene o prevale in loro il desiderio di “non lasciarsi sfuggire un affare”?
Siete i titolari di un negozio di alimentari. Sono le 18.00 e state riordinando la merce in vista
della chiusura. Guardando nel banco frigo vi accorgete che alcuni prodotti stanno per scadere.
In particolare:
• tre confezioni di yogurt da 125 g ciascuna
• una confezione di petti di pollo da 400 g
Cosa decidete di fare? Scrivete su un foglio un vostro piano di azione in cui mettete
in evidenza le scelte che farete e le loro ricadute in termini di costi/benefici per la vostra
attività economica, per l’ambiente e per la collettività.
N.B. Se si nota che i ragazzi hanno difficoltà a individuare una strategia per risolvere il problema
si può proporre come spunto la seguente lista di azioni:
• attivate una collaborazione con un’associazione di volontariato che distribuisce beni
alimentari ai bisognosi perché passino ogni settimana a ritirare in beni in scadenza;
• buttate via i prodotti in scadenza;
• sistemate i prodotti in scadenza in un apposito scaffale per le offerte scontando i prodotti del 50%;
• utilizzate voi stessi i prodotti in scadenza e li sostituite con prodotti freschi per non rimanerne
sprovvisti;
• non prendete iniziative e sperate che qualcuno faccia l’acquisto, intanto ordinate nuove
confezioni di yogurt e pollo per non rimanerne sprovvisti;
Ogni gruppo motiva le proprie scelte e si discute dell’effetto economico del risparmio
multidimensionale. Sarà difficile una quantificazione esatta ma si possono mettere in evidenza
a livello qualitativo i costi ambientali ed economici legati, per esempio in questo caso, al trasporto
delle merci, al consumo di suolo e di risorse per l’allevamento, al consumo di acqua, così come
alla possibilità di utilizzare al meglio le risorse donandole alle mense dei poveri.
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Sessione di lavoro 2Non sempre si dà la giusta importanza al rapporto dei preadolescenti con il denaro. Eppure
esso è legato al loro processo di sviluppo. Ha a che fare con la crescita di autonomia, con il
rapporto con la famiglia e con il gruppo, con la possibilità di effettuare scelte personali e infine
con il futuro soprattutto in termini di competenze di vita.
Il gestire in autonomia delle somme più o meno grandi di denaro segna un primo accesso
sostanziale e concreto ai ruoli adulti.
Lancio del tema“i giovani e il denaro” I ragazzi di oggi sono fortemente influenzati dalle pubblicità ampiamente diffuse attraverso
la rete, i social media e i media digitali che suscitano spesso l’impulso ad acquistare.
Bisogna inoltre tener conto che adolescenti e preadolescenti sono in qualche misura
naturalmente predisposti alle novità e quindi al consumo. A rendere ancora più complesso
il quadro contribuisce l’uso di modalità di acquisto in cui il denaro “non si vede né si tocca”,
basti pensare a carte di credito, bancomat e sistemi di pagamento online.
Per tutti questi motivi è importante un’educazione all’uso responsabile dei soldi.
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Attività 1 I GIOVANI E IL DENAROChiediamo ai gruppi di rappresentare i dati di una ricerca condotta dalla Doxa (società
di ricerche e analisi di mercato) attraverso dei grafici.
Possono realizzarli con fogli di calcolo o su carta e poi realizzare un poster dal titolo “I giovani
e il denaro in un’indagine Doxa”.
La ricerca si trova online. È stata effettuata dalla Doxa nel 2016 su un campione di 504 genitori
e 501 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni e ha raccolto i seguenti dati:
• Gran parte dei ragazzi ha del denaro a disposizione (87% del totale);
• Il denaro proviene dai regali in occasioni di compleanno/festività (74%), in cambio di buoni
risultati scolastici (51%) o se si comportano bene (33%);
• Circa la metà del campione, il 47%, ha una paghetta fissa;
• Il 75% dichiara di risparmiare una volta ogni 3 mesi depositando i soldi nel salvadanaio;
• I giovani utilizzano il proprio denaro per acquisti sia nei negozi fisici (96%) sia in negozi online
(75%);
• Il 40% dichiara di aver utilizzato il proprio denaro personale per aiutare la famiglia o per fare
donazioni, almeno una volta nell’ultimo anno.
Dall’analisi dei dati appena completata facciamo in modo che emerga la riflessione sul nesso tra lavoro e denaro e successivamente ampliamolo, visto che i ragazzi stanno ancora assolvendo l’obbligo scolastico. Mettiamo in evidenza la relazione tra “lavoro” e l’impegno (per esempio i buoni risultati scolastici), il tempo e lo scambio di prestazione (il comportarsi bene può essere anche declinato come svolgere piccole mansioni retribuite).
Attività 2 LO VOGLIO!Verifichiamo le conoscenze e la capacità di organizzarsi per soddisfare un desiderio risolvendo
le problematiche finanziarie che questo comporta proponendo ai gruppi un caso specifico
in cui identificarsi e su cui pronunciarsi elaborando le informazioni in una “storia”, da raccontare,
scrivere o disegnare, su carta o al computer, in classe o a casa e da condividere in classe.
Davide vuole imparare a suonare la chitarra. Dopo una ricerca presso i negozi specializzati
trova un’occasione a 115 euro. Tra due mesi compirà gli anni e conta su 50 euro in regalo
dai parenti. Come riuscirà a comprare la chitarra?
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Attività 3 PIANIFICARE LE SPESE, IL RISPARMIO E GLI OBIETTIVIL’obiettivo di questa attività è quello di mettere a fuoco la differenza tra spese occasionali
e spese fisse, spese necessarie e accessorie e importanza di pianificare e tenere nota
delle varie spese.
La chitarra è una spesa che si fa una volta, occasionale. Ma è una spesa importante
e necessaria per esprimersi con la musica. Da questa spesa è possibile dedurre un preciso
valore che ha mosso gli acquisti. Quali altre spese occasionali indicano lo stile di vita di una
persona? Abbigliamento, sport, libri di narrativa?
Chiediamo ai gruppi di stendere le note spesa pensando ciascuno a una persona a cui dare
un nome e un’età, tratteggiandone hobby, stili di vita e valori.
Ogni gruppo presenta il lavoro svolto e può nascere un primo confronto.
Quali spese sono invece obbligatorie e fisse nel tempo indipendentemente dalla persona?
Facciamo fare un elenco partendo dalle spese minime obbligatorie di una qualsiasi famiglia.
Lo scontrino è un tagliando di riscontro che attesta il pagamento di un benee un servizio. Il suo rilascio è normato dalla legge. Gli studenti ne hanno mai osservato uno con attenzione? Portiamone uno in classe relativo alle spese fisse, per esempio alimentazione,e procediamo a un’analisi dettagliata per verificare se gli studenti riesconoa leggerne il contenuto: dati del negoziante, orario dell’acquisto, modalitàdi pagamento, importi delle merci... Si possono proporre semplici problemi per individuare quali calcoli sono “sottintesi” e provare a trasformarli in un’espressione matematica.
Chiediamo di dividersi in gruppi e di scrivere il finale della storia scegliendo una di queste
ipotesi:
Chiede ai genitori o ai nonni di averla in regalo.
Riceve ogni settimana una paghetta di 10 euro e aspetta di avere tutti i soldi necessari
all’acquisto.
Si offre per lavori in casa.
Si fa anticipare la cifra mancante che poi restituisce.
Quale ipotesi sceglie il gruppo e con che motivazioni?
Discutiamo insieme sulle varie soluzioni.
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Attività 4 COSTI DIRETTI E INDIRETTI CON RIFERIMENTO A VALORI POSITIVI E NEGATIVI Nell’acquisto di un prodotto la variabile costo diretto è prodotto di numerose voci di costo
indiretto. Conoscerle e valutarle con quello che le Indicazioni Nazionali per il primo ciclo
di istruzione definiscono “uno sguardo tecnologico”, permette di fare scelte di consumo
più critiche e responsabili, che liberano risorse e ne generano di nuove.
“Lo sguardo tecnologico su oggetti e sistemi di dimensione e complessità differente
– un cavatappi, un frullatore, un ciclomotore, un ristorante, una centrale termica, una discarica –
consente di mettere in evidenza una molteplicità di aspetti e di variabili: dalle risorse
materiali o immateriali utilizzate alle fasi del processo di fabbricazione o costruzione, dagli
aspetti organizzativi della produzione o della fornitura del servizio ai problemi di dismissione
e smaltimento. Questo particolare approccio, caratteristico della tecnologia, favorisce
lo sviluppo nei ragazzi di un atteggiamento responsabile verso ogni azione trasformativa
dell’ambiente e di una sensibilità al rapporto, sempre esistente e spesso conflittuale,
tra interesse individuale e bene collettivo, decisiva per il formarsi di un autentico senso civico”.
Il costo di un oggetto o servizio di qualità è dato dagli investimenti del produttore su ricerca
e processi sostenibili e innovativi, attenzione alla sicurezza, rispetto dei diritti di chi lavora.
Al contrario, dietro un prodotto, in particolare se ha un costo troppo basso, ci sono elementi
che ostacolano il progresso, come materie prime di bassa qualità, lavoro “in nero”, processi
produttivi poco rispettosi dell’ambiente.
Quali elementi possiamo prendere in considerazione per una mappa del consumo responsabile
che porti a definire il valore economico di un prodotto, ma anche il valore etico di una scelta?
Costo, design, luogo di produzione, sicurezza sul lavoro; investimenti in ricerca e innovazione;
rispetto dei diritti del lavoro; basso impatto ambientale; previsione di economia circolare,
cioè di prodotti pensati per essere completamente riciclati.
Stendiamo la mappa e cerchiamo per ogni voce un esempio tratto dai bilanci sociali
e di sostenibilità delle aziende produttrici.
Sintesi conclusivae devices digitaliIl prodotto finale di questa prima area di lavoro potrà essere realizzato alla LIM.
Concordiamo con gli studenti come organizzare per tema le informazioni raccolte a partire
dalle loro idee. Una rielaborazione un po’ più complessa ma interessante può richiedere
di organizzare quanto emerso usando degli insiemi che permettano di mettere in evidenza
come alcune azioni possano ricadere in più aree.
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Area 2: LA CONDIVISIONEIl traguardo educativo è far emergere negli studenti la consapevolezza che i risparmi dei singoli condivisi possono generare benefici privati contribuendo nello stesso tempo a far crescere un’economia responsabile dal punto di vista sociale e ambientale.
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Sessionedi lavoro 1Il tema di questa sessione permette di comprendere ancora più in profondità il nesso
tra l’educazione economico-finanziaria e l’educazione alla Cittadinanza. Si riprende
infatti il concetto di risparmio ma lo si collega alla condivisione di risorse e al ruolo delle
istituzioni di intermediazione finanziaria e creditizia capaci di raccogliere e coordinare
le diverse “individualità di risparmio”, dando loro la forma di “comunità di risparmio”.
Lancio del tema “La banca del tempo” Per sottolineare la condivisione di obiettivi, si può organizzare in classe un’esperienza di “Banca
del tempo”. Ogni studente può offrirsi per una o più attività in cui è particolarmente capace
per un massimo di 10 minuti per volta. Dopo aver effettuato la prestazione riceverà un “assegno”
da 10 minuti con cui potrà pagare un compagno per svolgere una attività in cui è più debole.
Sarà anche possibile chiedere un prestito: se ho bisogno di aiuto ma non ho ancora guadagnato
nulla potrò chiedere a un compagno di accettare un “pagherò”.
Le attività ammesse possono essere: un supporto per i compiti o lo studio di una determinata
disciplina, lo svolgimento di alcune mansioni operative di cui si è incaricati a turno a favore
della classe o della scuola (pulire la lavagna, raccogliere le verifiche, riordinare il tavolo
in mensa…) etc.
L’esperienza deve durare almeno un paio di settimane al termine delle quali confrontiamo i conti dei diversi studenti. Si può tener nota degli scambi su un file Excel, ma sarà più efficace se prepariamo degli assegni e dei “pagherò”.
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Attività 1 GLI INTERMEDIARI È importante sottolineare ai ragazzi che per svolgere sia la funzione di raccolta fondi e risparmi
sia di erogazione del credito è necessario affidarsi a intermediari finanziari abilitati.
Chiediamo di rilevare le banche e gli Uffici Postali presenti sul territorio. Quindi di approfondire
la conoscenza delle funzioni che svolgono le banche, se possibile, con interviste a familiari
informati.
Attività 2 IERI E OGGII gruppi si occupano di una ricerca sulla storia delle banche, accedendo alla biblioteca
della scuola o a informazioni online su siti autorevoli. Si chiederà di soffermarsi in particolare
sul passaggio da funzioni di prestito a interesse sostenuto dalla riserva privata dei prestatori,
alla raccolta di risparmi e gestione oggi digitale della circolazione del denaro depositato.
Possiamo dare precisi confini al lavoro.
Per la prima modalità bancaria, gli studenti possono usare nel motore di ricerca il nome
del Bardi, i banchieri fiorentini falliti nel 1300 per la mancata restituzione del prestito fatto
al sovrano inglese. Per la seconda, si può ricorrere alla storia e realtà delle Poste Italiane
e CDP e ricercare, sul sito web di CDP (www.cdp.it) tutti i riferimenti per quanto riguarda
i Buoni e Libretti Postali: cosa sono, come avvengono l’emissione, la distribuzione e il calcolo
del valore. Per tutte le altre curiosità, anche un po’ più “tecniche” gli studenti possono consultare
l’area FAQ della sezione dedicata, sempre sul sito web, ai Buoni e Libretti Postali.
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Cosa succede se non si è in grado di mantenere l’impegno preso? Le due attività permettono anche di ragionare su progetti importantiche orientano le proprie scelte economiche e di vita contrappostia finanziamenti per beni di consumo meno prioritari, sull’importanza di poterfar fronte a eventi imprevisti. Per arricchire di riferimenti il tema, si può proporre da un lato la letturain inglese di brani tratti da Little Dorrit di Dickens, dove si vedono le tragiche condizioni dei debitori insolventi nella Londra del 1800. Dall’altro far scoprirei SIC, Sistemi di Informazione Creditizia che permettono alle banchedi controllare l’affidabilità di chi chiede un prestito.
Attività 3LIFE EVENTS Chiediamo: ci sono eventi nella vita delle persone che possono impattare in modo significativo
sull’economia di una persona o di una famiglia? Un figlio, l’acquisto di una casa, un matrimonio
o una separazione, l’iscrizione a un master, il cambio di un lavoro, un imprevisto...
Attraverso la simulazione possiamo introdurre i concetti di prestito, indebitamento e
restituzione. L’attività dei gruppi consiste nella realizzazione di carte “imprevisto”, come per
esempio:
“Ho il mal di denti”; “si rompe il vetro dello smartphone”; “il gruppo più cool del momento
fa un concerto qui vicino”; “c’è la festa di compleanno di quello schianto di 3B, voglio dei
jeans nuovi!”.
Ogni gruppo farà pescare le carte ai compagni quindi chiederà e discuterà “pareri” su come
fronteggiare la spesa considerando che la disponibilità economica complessiva non varia.
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Sessionedi lavoro 2Come è avvenuto per il risparmio, così consideriamo una visione ampia e multidimensionale
del termine investimento. Il tempo speso nella propria formazione in vista di un lavoro migliore
o per accrescere le proprie competenze, il tempo dedicato a uno sport per mantenere
buone le proprie condizioni fisiche; il costo di un biglietto per una visita guidata in un museo
per ampliare la propria cultura sono esempi di investimento alla portata dei ragazzi.
Allo stesso modo possono essere letti gli investimenti finanziari: una maggior spesa oggi
per un elettrodomestico più efficiente in vista di un risparmio domani o, in senso propriamente
economico-finanziario, i risparmi individuali e collettivi utilizzati per sostenere un progetto,
per esempio di riqualificazione sociale.
N.B. In questo grado di scuola si pone l’attenzione degli studentisugli investimenti sociali e non sul tema più complesso e delicatodegli investimenti finanziari e del maggiore o minore rendimento che essi comportano in relazione al rischio che l’investitore è disposto a correre. Le attività 2 e 3 propongono una riflessione alla portata dei preadolescenti su calcolo delle probabilità e valutazione del rischio.
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La catena virtuosa collega il risparmio individuale al risparmio collettivo gestito da intermediari finanziari capaci di investirlo in modo etico finanziando soggetti pubblici e privati che non solo generano un rendimento ma hanno ancheun impatto positivo misurabile sulla collettività. Con alcuni esempi gli studenti possono comprendere più facilmente questo importante passaggio che collega locale e globale, individui e collettività. Nel sito di CDP, nella sezione “progetti” si possono analizzare alcuni progettidi questo tipo finanziati e realizzati, come per esempio il sostegno ad attivitàe associazioni che operano nel sociale, con un impatto economico annuodi 10 miliardi di euro.
Lancio del tema “La banca non è solo un salvadanaio” In che modo vengono utilizzati i risparmi una volta depositati in banca?
L’obiettivo dell’attività è far emergere che i risparmi dei singoli, condivisi in un unico fondo,
possono generare benefici privati e sociali. È l’occasione per approfondire in particolare
con l’aiuto dei siti istituzionali le peculiarità di Poste Italiane e CDP come anello importante
tra il risparmio individuale e gli investimenti orientati all’utilità sociale.
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Attività 1 IL RISPARMIO COME INVESTIMENTO DINAMICO Creiamo delle “carte profilo”: banche; cittadini; imprese; amministratori pubblici.
Poi creiamo delle “carte obiettivo”: finanziare un’impresa sociale; finanziare una start up
sulle nuove tecnologie; costruire un nuovo campo di pallacanestro; acquistare una casa;
pagare le tasse universitarie; ristrutturare una scuola materna; istituire un’oasi naturalistica
protetta; sostituire la caldaia di casa con una più efficiente.
Dividiamo la classe in gruppi. I diversi gruppi, con l’aiuto del docente espongono il ruolo
delle banche e degli altri attori nel realizzare uno per uno i diversi obiettivi in termini
di finanziamento, prestito, benefici economici e di altra natura (sociale, ambientale) individuali
e collettivi.
Attività 2IL DILEMMA DI MONTY HALL In un popolare show televisivo americano il presentatore mostra al concorrente tre porte
chiuse. Dietro a una di esse si cela il premio in palio, un’automobile; le altre due nascondono
una capra.
Il giocatore sceglie una delle tre porte chiuse. Il conduttore, che sa qual è quella vincente,
ne apre un’altra mostrando una capra. A questo punto il concorrente deve fare la scelta
definitiva tra le due porte chiuse rimaste: quella che ha indicato precedentemente o l’altra.
Per ottenere il premio, è più conveniente confermare la scelta oppure cambiare porta?
Per proporre il gioco alla classe si possono portare tre scatole, in due si mette
un animaletto di plastica e nella terza una macchinina. Prima si fanno giocare i ragazzi,
poi si fa calcolare la probabilità matematica, per far comprendere come esista
un comportamento più “conveniente”, che però non garantisce la vincita.
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Attività 3NON VOGLIO UNA VITA SPERICOLATAChiediamo quale di queste parole viene associata dai ragazzi al rischio: paura; destino;
incoscienza; sfida; avventura; divertimento; coraggio. Ogni studente può scegliere massimo
3 voci e assegnare un punteggio (3 max, 1 min). Stiliamo una graduatoria e confrontiamoci.
Discutiamo insieme sulle motivazioni per le quali si è disposti a rischiare: farsi notare, mettersi
in evidenza, sentirsi parte del gruppo, sentirsi capace di vincere la paura, divertirsi, sentirsi
grandi…
Chiediamo poi di produrre un elenco di comportamenti rischiosi in cui è possibile imbattersi
nella quotidianità e dei relativi danni: un infortunio durante l’attività sportiva, contrarre
l’influenza e così via. Una volta prodotto l’elenco, chiediamo di provare a dividere le voci
tra molto probabile e poco probabile.
Dalla discussione emergerà che non siamo tutti d’accordo né sulle voci da inserire in elenco
né sulla loro classificazione. È però importante valutare attentamente le probabilità sulla base
di tutti gli elementi.
Sintesi conclusivae devices digitaliInvitiamo i ragazzi a realizzare con gli smartphone delle interviste assumendo il ruolo
di “Mobile Journalist”. Nella prima fase di lavoro, a gruppi, gli studenti individuano le domande
prendendo spunto dai temi più dibattuti durante le attività svolte.
Poi intervistano i compagni raccogliendo più di una risposta. Prima di presentare il video
sarà necessario sottoporlo agli intervistati e far firmare una liberatoria che acconsente al suo
utilizzo. Il video, caricato su un blog di classe, sul sito della scuola o su qualche altro canale
digitale potrebbe diventare un ottimo strumento di comunicazione per altri studenti.
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Area 3: LA QUALITàDELLA VITAIl traguardo educativo è promuovere negli studenti il senso di appartenenza a una comunità di cittadini che contribuiscono a una gestione serena della vita e del futuro, abituandoli a esplorare con un atteggiamento positivo e creativo il panorama europeo e mondiale.
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Sessionedi lavoro 1I giovani di oggi stanno crescendo in un periodo storico dove parole come crisi,
indebitamento, disoccupazione, calo dei consumi generano un atteggiamento poco
fiducioso nei confronti del futuro che potrebbe indurre a rassegnazione, sfiducia
e passività.
L’educazione alla Cittadinanza economica si pone come un’opportunità per educare
a costruire il futuro: un futuro più equo, più sostenibile, più solidale. La competenza
economica può essere intesa come una delle sfere di progettazione di vita finalizzata
al benessere individuale e collettivo.
Lancio del tema “Chi è oggi il cittadino del mondo?” Vivere nella complessità della società contemporanea richiede che gli individui possiedano
una coscienza globale, ovvero capacità, valori e atteggiamenti che favoriscano un mondo
più sostenibile e inclusivo.
Per introdurre il tema iniziamo con un semplice gioco. Ciascun ragazzo e ciascuna ragazza
devono immaginare di mettersi davanti a uno specchio, di guardarsi negli occhi e di chiedersi:
“Sono un cittadino o una cittadina del mondo?”.
Ogni studente deve fornire la propria risposta, motivandola. Le risposte sono lo spunto
iniziale per arrivare a una carta di identità del “cittadino del mondo”. Partendo da semplici
affermazioni come: chi conosce le diverse cucine del mondo, chi viaggia, chi parla molte
lingue, chi è disposto a trasferirsi in un altro paese… si arriva a individuare le capacità
che contraddistinguono il “cittadino del mondo”. Per esempio: guardare la realtà da più punti
di vista, collegare locale e globale, pensare in modo critico, progettare ed agire in modo
responsabile per il bene comune.
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Con la classe si possono consultare le tabelle di alcune di queste dimensioni, per esempio quella relativa alla Salute, all’Istruzione, alle Relazioni sociali, Sicurezza, Benessere soggettivo e Ambiente. Facilmente gli studenti troveranno degli indicatori simili a quelli individuati da loro nell’attività precedente.
Attività 1 LA NATURA INSEGNA A SCEGLIERE STRATEGIE VINCENTI PER TUTTI Proiettiamo un’immagine presa dal mondo naturale che ritragga un caso di mutualismo,
come per esempio l’ape e il fiore. In ecologia il mutualismo è una relazione tra due esseri
viventi di specie diverse dalla quale entrambi traggono beneficio. Questo tipo di associazione
si instaura in natura perché i benefici superano i costi, ovvero l’associazione permette
di risparmiare energia che può essere investita in altre attività.
Analogamente a questo esempio concreto, la sfida moderna allo sviluppo economico, sociale
e ambientale del nostro pianeta consiste nel riuscire a generare benessere tanto per l’impresa,
quanto per la comunità che si relaziona con essa.
Attività 2MI INDICA LA STRADA PER IL BENESSERE? Partendo dalla dimensione locale, i ragazzi individuano una lista di indicatori della qualità
della vita del proprio territorio e realizzano una “mappa del benessere”. Immedesimandosi
anche in diversi attori del territorio (anziani, genitori di bimbi piccoli, adolescenti, negozianti
etc.) possono decentrare il proprio punto di vista.
Scegliendo qualche lettura relativa alle realtà di ragazzi della loro età che vivono in altre parti
del mondo, o i dati sociali relativi a diversi Paesi, non sarà difficile cogliere punti condivisi
e differenze, basterà prendere in considerazione temi come l’istruzione, lo sport e la salute.
Mostriamo la lista di indicatori ISTAT di Benessere Equo e Solidale (BES), l’approccio
multidimensionale che integra l’indicatore di attività economica classico (il PIL) con la misura
di 12 dimensioni del benessere: Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione tempi
di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Benessere
soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione e Qualità
dei servizi (declinati su 130 indicatori complessivamente).
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Sessionedi lavoro 2Uno degli obiettivi più importanti delle educazioni inclusa quella alla Cittadinanza e quella
specificatamente economico-finanziaria sta nel formare dei giovani cittadini non solo
informati e consapevoli ma anche attivi e propositivi, in grado di effettuare scelte personali
e di impegnarsi per un progetto di vita individuale e sociale.
In particolare in questo periodo storico che, caratterizzato da una forte crisi, apre però nuove
opportunità (anzi necessità!) di innovazione: nuovi ruoli, nuove professioni, nuovi approcci.
Lancio del tema “Dall’analisi all’azione” Ci è ormai chiaro che un’Istruzione migliore giova alle prospettive professionali e contribuisce
a ridurre la povertà, un uso più efficiente dell’energia ci rende più competitivi, crea nuovi posti
di lavoro e contrasta i cambiamenti climatici e che investimenti in una determinata area hanno
ricadute anche in altre poiché sono interconnessi e di reciproca utilità.
Per avere effetti significativi a scala globale diventa importante avere una strategia condivisa.
Per esempio, Europa 2020 è il programma dell’Unione Europea per la crescita e l’occupazione
per il decennio in corso. La strategia propone agli Stati membri obiettivi concreti, misurabili
e monitorati: aumentare il tasso di occupazione; investire in ricerca e sviluppo; ridurre
le emissioni di gas serra; aumentare la quota di energia ricavata da fonti rinnovabili e l’efficienza
energetica; ridurre il tasso di abbandono scolastico e aumentare il numero di trentenni
con un diploma d’istruzione superiore; ridurre la povertà e l’esclusione sociale.
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Attività 1 EUROPA STRATEGIA 2020 Proponiamo alla classe di individuare una o più azioni che possano avere una ricaduta anche
sulla collettività. Lasciamo che siano i ragazzi a dividersi in gruppi per individuarla: potrà
riguardare un progetto di miglioramento della raccolta differenziata, la gestione del verde
urbano nei pressi della scuola o di orti scolastici in collaborazione con un centro di anziani.
Ai team chiediamo un nome per la strategia, un progetto che metta in evidenza le ricadute
positive, come comunicare la strategia al resto della classe. In un secondo momento il lavoro
potrà essere utilizzato come una sorta di brainstorming per scegliere e definire un progetto
per la call to action finale.
Attività 2IN OTTICA EUROPEAMolte ricerche testimoniano che i giovani italiani hanno poca dimestichezza con i progetti
finanziati dall’Unione Europea. L’UE finanzia un’ampia gamma di progetti e programmi
nei settori più diversi: lo sviluppo urbano; l’occupazione e l’inclusione sociale; l’agricoltura;
la pesca; la ricerca e l’innovazione; gli aiuti umanitari. Sono specificatamente rivolti ai giovani
i programmi Erasmus+, che permettono di trascorrere un periodo di studio in un altro Paese
e i programmi Gioventù che incoraggiano il volontariato.
Per far conoscere ai ragazzi alcune opportunità, ovviamente tarate sulla loro età, la scuola
può aderire a uno dei programmi educativi promossi dall’UE. Il più noto è l’eTwinning
che promuove il gemellaggio tra classi per la realizzazione di un progetto comune.
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Attività 317 SFIDE GLOBALII Global Goals sono 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che i governi di 193 Paesi membri
dell’ONU si impegnano a perseguire entro il 2030. Riguardano questioni importanti
per lo sviluppo come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, il contrasto al cambiamento
climatico, l’accesso alla salute e all’educazione, il diritto alla crescita economica, all’accesso
alle infrastrutture.
Dopo aver introdotto i Global Goals attraverso il sito ufficiale o semplicemente proiettando
l’immagine che li sintetizza, possiamo spargere sul pavimento 17 fogli, uno per ciascun Goal:
ai ragazzi la sfida di trasformare il mondo! A coppie o a piccoli gruppi scelgono un foglio
e scrivono di getto le proprie idee per comunicare alla comunità locale i contenuti dell’Obiettivo
o un’azione/progetto realizzabile per contribuire a perseguirlo. Possono lavorare su più
di un obiettivo. Dopo il tempo assegnato si attaccano alle pareti della classe i 17 Global Goals
con le idee emerse e i ragazzi ne prendono visione.
Sintesi conclusivae devices digitaliCon uno strumento digitale come una bacheca virtuale, possiamo caricare le immagini
dei lavori dei team, in questa sessione e in generale in tutto il percorso, e invitare gli studenti
ad aggiungere i propri commenti in formato digitale. In questo modo il prodotto finale può
essere condiviso con la rete.
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LA PROVAFINALEDI VERIFICAeducativae creativa
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Arrivati a fine percorso si tratta di mettere in pratica quanto appreso sul risparmio, inteso
in modo dinamico come investimento in una destinazione di utilità sociale, cioè che crei
benessere per la comunità a cui appartiene chi ha investito i propri risparmi. Si tratta di definire
un “progetto” di miglioramento che sia convincente e incoraggi - sia pure in teoria - possibili
finanziatori.
Progettualità, innovazione e Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzioneLa progettualità è tra le competenze che le Indicazioni Nazionali in vigore dal 2012 per il
primo ciclo di istruzione prevedono siano raggiunte al termine della classe terza di Scuola
Secondaria di 1° grado, in particolare con il supporto della disciplina tecnologia: “è specifico
compito della tecnologia quello di promuovere nei bambini e nei ragazzi forme di pensiero
e atteggiamenti che preparino e sostengano interventi trasformativi dell’ambiente circostante
attraverso un uso consapevole e intelligente delle risorse e nel rispetto di vincoli o limitazioni
di vario genere: economiche, strumentali, conoscitive, dimensionali, temporali, etiche”.
L’action book del kit fornisce spunti di lavoro, a cui si aggiungono le idee maturate
dagli studenti che hanno compilato l’inserto del Magazine individuale.
Si tratterà di fare una prima selezione di tre proposte sulle quali lavorare seguendo
la metodologia indicata come specifica della progettualità tecnologica sempre nelle Indicazioni
Nazionali: “Selezionando temi e problemi vicini all’esperienza dei ragazzi si sviluppa in loro
una crescente padronanza dei concetti fondamentali della tecnologia e delle loro reciproche
relazioni: bisogno, problema, risorsa, processo, prodotto, impatto, controllo”.
Rilevazione del bisogno; impostazione del problema; reperimento delle risorse; definizione
del processo di produzione (in questo caso dell’idea); prodotto, cioè il risultato in questo caso
in forma di video, poster, presentazione, plastico o altro; impatto cioè passaggio attraverso
una prima verifica test, per esempio con una presentazione del progetto a compagni di altre
classi o ai genitori; controllo finale, in questo caso prima di presentare il progetto a possibili
“investitori”: i giurati della prova concorsuale.
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Progettualitàe Life SkillsMettere in piedi un progetto richiede risorse che i preadolescenti devono esercitare come
competenze di vita: spirito di iniziativa, empatia per bisogni e aspettative di chi dovrà
condividere i risultati del progetto, pensiero divergente per osservare l’esistente con occhi
diversi, curiosità nella ricerca di possibili esempi, creatività nelle proposte e rigore nella scelta
dell’idea più “giusta”, fantasia nella ricerca di risorse e collaborazioni.
Sintesi conclusivae devices digitaliInseriamo il nostro progetto nella piattaforma per il crowdfunding per le scuole
(https://schoolraising.it/) dove sono pubblicati i progetti di tante scuole italiane.
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