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    La citt di Firenze una delle citt italiane pi studia-

    te dal punto di vista naturalistico (Ordine dei Dottori

    Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Fi-

    renze, 1986) ed ornitologico in particolare (Dinetti %

    Ascani, 1990; Turner et al., 2004; Dinetti, 2005). La

    terza edizione dellAtlante degli uccelli nidicanti nel

    comune di Firenze ha permesso di censire 86 specie

    (Dinetti, 2009).

    Lo scopo di questo lavoro quello di mettere a punto

    una prima sistematizzazione delle osservazioni orni-tologiche effettuate in un giardino condominiale del

    centro storico di Firenze, anche con nalit rivolte alla

    tutela e adeguata gestione dello stesso giardino e degli

    alberi ivi presenti.

    AREA DI STUDIO

    Il luogo di osservazione il giardino comune del condo-

    minio sito in Lungarno del Tempio 34, 50121 Firenze.

    Il comprensorio appartiene al Quartiere 2, nella sua

    parte connante al Quartiere 1, che quello del centrostorico. Nel Piano Strutturale di Firenze il giardino

    Abstract - Ornithological notes from a private green area in Florence downtown

    This article focuses on the ornithological survey which was carried out from 2011 to 2016 in the garden

    of a block of ats in Florence, near the city centre, out of mere naturalistic interest and not on a standard-

    ized base. The site in question is subject to planning restrictions, due to its landscape value: it belongs to

    the urban green infrastructure and is qualied as an ecological corridor of the River Arno. No less than 21

    bird species were identied in the survey; the presence of 12 of them is strictly related to the kind of treeswhich grow in the garden (in particular Cedrus deodara, Cedrus atlanticaand Pinus pinea). A noteworthy

    phenomenon is the recurring passage of some migratory birds belonging to the aforesaid species (Grey

    Heron Ardea cinereaand Great White Egret Casmerodius albus) that visit the place each year in the same

    season. Various species of birds were observed while building their nests above the terrace of a at facing

    the garden; the birdwatching went on from the hatch, the growth and the rearing of the nestlings to their

    rst ight. This green area in the middle of the city plays a remarkable ecological role: as a semi-natural

    reserve it protects biodiversity in an urban context.

    Key words: ornithological survey, birdwatching, urban birds, urban garden, Florence.

    Riassunto - Oggetto del presente articolo sono le osservazioni ornitiche condotte negli anni dal 2011 al2016 in maniera occasionale e per semplice interesse naturalistico, nel giardino di un condominio di Firen-

    ze, vicino al centro storico della citt. Il sito in questione vincolato come bene paesaggistico e fa parte

    della rete ecologica intra urbana, in particolare come corridoio ecologico del fume Arno. Sono state indivi-

    duate 21 specie, di cui 12 legate strettamente alla presenza degli alberi del giardino (in particolare Cedrus

    deodara, Cedrusatlanticae Pinuspinea). Fra queste, da segnalare il passaggio ricorrente di migratori (Ai-

    rone cenerino Ardeacinereae Airone bianco maggiore Casmerodiusalbus) che ogni anno visitano il luogo,

    sempre nei soliti periodi. Sulle terrazze del palazzo si osservata la costruzione di nidi da parte di varie spe-

    cie, di cui stata seguita la cova, lo sviluppo e lo svezzamento dei nidiacei, fno allinvolo. Il sito assolve ad

    una vocazione ecologica, quale spazio semi-naturale a tutela della biodiversit in un contesto antropizzato.

    SPECIE ORNITICHE OSSERVATE IN UNAREA VERDE

    CONDOMINIALE NEL CENTRO DI FIRENZE

    Barbara De Cesare

    Lungarno del Tempio 34 - 50121 Firenze (Italia)

    [email protected]

    INTRODUZIONE

    Ecologia Urbana 28 (1) 2016: 21-26

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    Barbara De Cesare

    vincolato come benepaesaggistico e tra gli Invariantiappare come tessutostoricoedirelazioneconilpae-saggioaperto. Alla voce corridoi ecologici presen-te come rete ecologica intra urbana e come corrido-ioecologicofumeArno.Nella sua parte pi estesa, dove situata una vascadi circa 10-12 metri di diametro, sono presenti albe-rature varie in numero di 40 esemplari, risalenti allacostruzione del comprensorio (anni 70 del Secolo scor-so), che pertanto hanno unet riconducibile a 50 annicirca. In particolare, per quello che riguarda piante digrandi dimensioni, sono presenti: Cedrus deodara (7piante), Cedrus atlantica (4 piante, 2 argentate), Pi-ceaabies (1 pianta), Pinuspinea (12 piante), Magno-liagrandiora (9 piante), Cupressus sempervirens (6piante), Celtis australis (1 pianta). Gli alberi pi alti

    del giardino (pini e cedri) sono tutti inseriti in classe dialtezza 16-20 metri, mentre magnolie e cipressi nellaclasse 11-15 metri.Il perimetro esterno del giardino, cos come quello in-terno e quello dei lucernari, delimitato da una siepedi pitosforo. Sono inoltre presenti magnolie da ore,

    palme, piccoli aceri ornamentali e vari tipi di arbusti,tra cui alcune aralie e molti oleandri. Le piante gras-se di maggiori dimensioni sono le agave. Nella vascacentrale, che accoglie numerosi pesci e recentementeospitava anche una rana, si trovano piante di ninfeebianche, gialle e rosa, iris non bulbose, papiro ed altre

    specie acquatiche. Sebbene non siano presenti alberimonumentali, e solo alcuni cedri siano di particolarepregio, il valore ornamentale risulta elevato proprioper un insieme di alberature cos vario e non comune inun contesto di citt, che proprio in quanto tale dive-nuto nel tempo un elemento rappresentativo del luogo.La caratteristica del giardino la distribuzione dellepiante libera da schemi e non regimata da geometrieinnaturali. Questa caratteristica di spontaneit dellavegetazione, unitamente alla presenza di una vasca, loha reso un luogo privilegiato di sosta per lavifauna quipresente.

    METODOLOGIA DI INDAGINE

    Oggetto di indagine la parte centrale del giardino, enon le aree pi esterne connanti con gli edici limi-tro, che pure ospitano alberi ad alto fusto ed arbusti.

    infatti proprio questa parte che lo scrivente ha avutomodo di osservare direttamente dalle nestre del pro-prio appartamento, che sono allaltezza delle chiomedegli alberi pi alti. Questi in alcuni casi superano lal-tezza anche del 6 piano delledicio (Cedrus deodaraeCedrus atlantica).

    La specie ornitiche rilevate non derivano da un censi-mento specico, che senzaltro avrebbe rivelato molte

    pi presenze (soprattutto per le specie di piccola dimen-

    sione), ma piuttosto da una attivit di birdwatching

    condotta in maniera non standardizzata, e pertanto

    frutto di osservazioni effettuate in modo occasionale,

    negli anni dal 2011 al 2016; sempre nel periodo checomprende lo svernamento e la nidicazione, no alli-

    nizio dellestate.

    RISULTATI E DISCUSSIONE

    La Tabella che segue contiene la Check-list delle specie

    osservate, e di seguito si completa con alcune note. In

    totale sono state osservate 21 specie, di cui 12 legate

    strettamente alla presenza degli alberi del giardino.

    Facendo una valutazione sommaria, sembra che da al-

    cuni anni la presenza di diverse specie sia costante.

    Lesistenza di un vasca centrale e della vegetazione de-terminano la presenza di molti insetti, controllata dai

    pipistrelli, di cui si osserva il volo la sera. Nella sta-

    gione primaverile, assieme al volo dei pipistrelli si pu

    osservare quello circolare di diversi esemplari di altri

    piccoli uccelli dalle caratteristiche timoniere forcute,

    cosa che fa pensare a qualche specie del gruppo delle

    rondini, di cui stato riferito da altri condomini.

    Il Colombaccio Columba palumbus diventato seden-

    tario negli ultimi 5 anni, mentre prima la sua presenza

    non era stata notata. Il primo nido stato costruito nel

    giardino, proprio accanto alla terrazza di chi scrive,

    protetto dalle intemperie dal piano attico sovrastante.Un luogo nascosto in parte alla vista dalla vegetazione

    delle piante del balcone adiacente e privilegiato anche

    dalla presenza di un grande Cedrus deodarache si pro-

    tende allaltezza del nido. Questo Cedrus deodarache

    fronteggia il nido di fatto luogo privilegiato di sosta

    per i colombacci, e un ruolo di riferimento viene svol-

    to in particolare anche da un Cedrus atlanticacolloca-

    to in posizione centrale nel giardino, sulla cui cima si

    possono osservare avvicendarsi giornalmente le coppie

    e stanziare anche per ore. Sembrano esplicare la loro

    territorialit in particolare proprio dalla cima di tale

    albero, su cui si sono osservati anche rituali di corteg-

    giamento e accoppiamento.

    Anche la maggior parte delle presenze di Picchio mura-

    tore Sitta europaeasono state avvistate su questo Ce-

    drus atlantica, cos come avviene anche per gli indivi-

    dui di Storno Sturnus vulgaris. Lo stesso albero sembra

    rivestire una importante funzione di riferimento anche

    per gli aironi (Airone cenerino e Airone bianco maggio-

    re), con altri punti di appoggio e osservazione costituiti

    dai tre grandi Cedrus deodara.

    La presenza dellAirone cenerino Ardea cinereapu es-

    sere databile a partire dal 2010, quando si osservatoil primo esemplare immaturo. Da allora si sono osser-

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    Specie ornitiche osservate in unarea verde condominiale nel centro di Firenze

    Germano reale Anas platyrhynchos Presenza occasionale, in primavera

    Airone bianco maggiore Casmerodius albus Migratore, ricorrente ogni annoAvvistamento di un singolo esemplare(fne dicembre-gennaio e/o primavera)Ultima osservazione 15 gennaio 2016 (sulla cima di un Cedrus atlantica, sul Cedrusdeodara, in vasca per la tipica passeggiata di pesca, e sul prato intorno alla vasca)

    Airone cenerinoArdea cinerea Migratore abituale visite regolari dal 2010Avvistamento di un singolo esemplare (fne dicembre-gennaio e/o primavera)Ultimo avvistamento nel gennaio 2015 (sulla cima di un Cedrus atlantica, su un Ce-drus deodara, in vasca per la pesca, camminata sul prato bordo vasca)

    Piccione di cittColumba livia forma domestica Sedentario, presenza rilevata nellultimo anno

    ColombaccioColumba palumbus SedentarioNidifcante nel sito da almeno 5 anni

    Civetta Athene noctua Presenza occasionale

    Martin pescatore Alcedo atthis Presenza occasionale, in primaveraPresso la vasca centrale

    Ballerina biancaMotacilla alba Presenza occasionale, sul prato, in primavera

    Pettirosso Erithacus rubecula Presenza costanteAvvistamento quotidiano di singoli esemplari

    Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros Avvistamenti occasionali di femmine (su cedri)

    Merlo Turdus merula Sedentario e nidifcante (presenza numerosa e costante)

    Capinera Sylvia atricapilla Sedentario presenza costanteOsservazione di singoli esemplari maschi e femmine

    Cinciarella Cyanistes caeruleus Sedentario, presenza costanteAvvistamento di singoli esemplari

    Cinciallegra Parus major Sedentario, presenza costanteAvvistamento di pi esemplari, su Cedrus atlantica

    Cincia mora Periparus ater Sedentario, presenza costanteAvvistamenti di gruppi di esemplari, su Cedrus deodara

    Picchio muratoreSitta europaea SedentarioAvvistamenti di gruppi di esemplari, su Cedrus atlantica

    Gazza Pica pica Sedentario, presenza limitata ma costante

    Cornacchia grigia Corvus cornix Presenza periferica al giardino quasi solo di transitoIn calo negli ultimi due anni

    Storno Sturnus vulgaris Soste discontinue di alcuni individui, sulle cime dei cedri e anche sul pratoPi raramente passaggi di gruppi numerosi, in rapida entrata e uscita dalle chiomedei pini

    Passera dItalia Passer italiae Sedentario e nidifcantePresenza numerosa e costante

    Fringuello Fringilla coelebs Avvistamenti di singoli individui di maschi e femmine

    vati passaggi di individui in due-tre ed a volte anche

    quattro visite allanno, a fne dicembre-gennaio e/o in

    primavera. Dopo una breve sosta sulla cima del Cedrus

    atlantica, su cui si posa allarrivo, lairone prosegue

    con una lenta camminata caratteristica nella vasca,

    per la pesca. Lattivit si protrae in genere per linteratarda mattinata. Pi irregolare la presenza dellAirone

    bianco maggiore Casmerodius albus, che ha attitudini

    analoghe. Nel periodo primaverile si potuto anche os-

    servare nella vasca il passaggio e la sosta di una coppia

    di Germano reale Anas platyrhynchos, e si riferisce la

    presenza in giardino di una Civetta Athene noctua di

    cui si sente il richiamo notturno.

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    Barbara De Cesare

    DATI SULLE NIDIFICAZIONI

    Negli ultimi anni si assistito alla costruzione di diver-si nidi sulle terrazze prospicienti al giardino e alla stra-da pubblica (Lungarno). Di seguito si riportano alcune

    osservazioni, in base alle specie.

    Piccione di citt

    Nel 2008 sulla terrazza esposta a sud est sul giardi-no condominiale, una coppia di piccioni ha deposto leuova direttamente sulla terra in un vaso rettangolaredi grandi dimensione che ospitava un oleandro. La cova proseguita indisturbata, nonostante lininterrottapresenza umana in terrazza per la manutenzione dellepiante. Abbiamo seguito lo svezzamento dei piccoli intutte le sue fasi, portato a termine con successo.

    Colombaccio

    stato possibile osservare tutte le fasi della costru-zione di un nido, accanto alla terrazza esposta a nord-ovest, che si affaccia sullinterno del giardino, da partedi una delle prime coppie di colombacci avvistate. Cia partire dalla ricerca del maschio dei rametti di cedropi adatti, ed alla sistemazione da parte della femmi-na. A seguire, la cova, nascita e sviluppo dei piccoli,avvenuta ogni anno nel solito nido, che veniva ristrut-turato e riutilizzato, probabilmente dagli stessi genito-ri. Sono sempre state deposte due uova ad ogni covata.La crescita dei nidiacei dura un lasso di tempo intornoalle 4-5 settimane. In un caso uno dei due piccoli, menocapace dellaltro di nutrirsi, morto lasciando che lal-tro si sviluppasse pi velocemente, mentre in un altrocaso vi stata luccisione di entrambi i nidiacei (cheavevano ormai quasi le dimensioni di un piccione comu-ne adulto) da parte di cornacchie, che allepoca eranopi numerose. Successivamente la coppia ha depostosubito altre uova, ed in seguito non vi sono stati pro-blemi, anche per il posizionamento da parte nostra didissuasori ma soprattutto grazie alla presenza uma-na sulla terrazza, quale deterrente.

    La vicinanza di una branca di Cedrus deodaraprospi-ciente al nido, facilita il primo volo dei giovani. Suc-cessivamente lalbero stesso diventa il luogo in cui ilgenitore continua lo svezzamento, no alla completa

    indipendenza. Si potuto constatare che, quando losvezzamento ha successo per entrambi i piccoli, questiabbandonano il nido quasi simultaneamente, e linvolo pi rapido. Nellunico caso in cui rimasto un soloesemplare nel nido, nonostante il maggiore grado disviluppo, la decisione di involarsi stata pi difcile,

    ed stata necessaria una maggior insistenza da partedel genitore.

    I colombacci dimostrano di non temere la presenzaumana, divenuta consueta, e per questo si sono potute

    osservare da vicino le fasi dello sviluppo e nutrizione,con il cosiddetto latte di piccione, senza notare al-cun disturbo nei genitori, che sono tornati ogni anno edhanno sempre deposto le uova due volte consecutiva-mente e in un caso ben tre volte. Allepoca della compe-tizione con le cornacchie i genitori sorvegliavano il nidodalla cima del Cedrusatlanticasituato centralmente eche tuttora il loro riferimento sso. Da questo era

    possibile controllare le traiettorie delle cornacchie, chestanziavano invece su un alto cipresso situato moltomarginalmente al giardino, e che attualmente ancorausato come posatoio. Ad oggi altri nidi sono presentisui Cedrus deodarapi alti, dove si osservano frequen-temente coppie di esemplari.

    Merlo

    Gli individui di Merlo Turdus merulahanno costruito unnido tra due vasi sulla terrazza esposta a sud-est, chesi affaccia su una parte pi esterna del giardino e sullasua viabilit interna. stato riutilizzato per due anniconsecutivi, sebbene rimaneggiato. I merli non teme-vano la presenza umana, che era vicina anche per lecure delle piante. Nel primo anno lultimo dei piccoli,rimasto solo nel nido, morto per una infestazione diparassiti, mentre nel secondo anno uno dei nidiacei rimasto solo perch la madre ha dovuto seguire gli altriche avevano abbandonato precocemente il nido. Lulti-mo di essi ha terminato lo svezzamento nella terrazza,

    nutrito direttamente da noi e con visite della madre,nch non stato in grado di raggiungere da solo il pa-rapetto e di volare.

    Fringuello

    Pochi anni fa un nido di Fringuello Fringilla coelebsera ospitato alla base ramicata di un arbusto in vaso

    sulla terrazza prospiciente i lungarni ed esposta a sud.Non abbiamo voluto disturbare con la nostra presenzale varie fasi della cova e dellallevamento dei piccoli.Dei cinque nati, solo uno ha avuto dei problemi ad unazampa, ed stato portato allallora referente della Lipu

    di Firenze.

    LE MANGIATOIE

    Attualmente sono in uso mangiatoie su due terrazzedellappartamento (una esposta a sud, laltra a nord):si tratta di semplici vaschette di plastica di medie di-mensioni, cm 20 x 30 circa, solitamente posizionatenei vasi che contengono le piante o in semplici oriere.

    Quella esposta a sud collocata allinterno di una con-ca rettangolare con un arbusto che ospita gli uccelli inattesa o semplice riposo. Nel vaso adiacente, sotto un

    pitosforo in primavera vengono collocate delle vaschet-te dacqua molto gradite anche per il bagno.

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    Specie ornitiche osservate in unarea verde condominiale nel centro di Firenze

    Tipicamente, i gruppi di Passera dItalia in attesa si

    osservano in inverno sulle cime degli alberi, e la mat-

    tina presto arrivano appena viene messo loro il cibo,

    spesso accompagnati da merli. In molte occasioni si

    constatata la presenza di una sentinella, che avvisavocalmente il gruppo, appena si accorge della presenza

    del cibo. Il Pettirosso Erithacus rubecula, la Capinera

    Sylvia atricapillae il Picchio muratore Sittaeuropaea

    non gradiscono troppo la presenza delle altre specie, e

    di solito vengono avvistati prima dellarrivo degli altri,

    o durante un intervallo tra un pasto e laltro dei passe-

    ri. Il Pettirosso e il Picchio muratore solitamente hanno

    passaggi quotidiani quasi sempre ai soliti orari, men-

    tre i passeri e i merli sono una presenza quasi continua

    nellarco della giornata. Solo poche volte il Picchio mu-

    ratore ha avuto al seguito la prole.

    La mangiatoia esposta a nord invece un lungo sotto-vaso collocato in una oriera vuota, e le frequentazioni

    sono analoghe. Proprio questa mangiatoia, due anni fa

    stata visitata quasi esclusivamente da una femmina

    di Merlo e dai suoi quattro giovani, che hanno quoti-

    dianamente frequentato la terrazza in gruppo no a

    che non sono diventati adulti, e si pertanto potuto

    osservare una differenza attitudinale tra i piccoli, sin

    da prima della muta. Tali differenze hanno riguarda-

    to le scelte alimentari, con comportamenti individuali

    caratteristici e ben riconoscibili. Ad oggi questi merli

    visitano ancora singolarmente le terrazze, e alcuni si

    sono aggregati ai passeri. La madre ha portato una se-conda nidiata anche lanno successivo, ma le presenze

    sono state pi individuali e meno di gruppo.

    I colombacci non hanno mai attinto alle mangiatoie,

    tranne in rari casi e solo in assenza di altre specie.

    CIBO FORNITO

    Il preparato per le mangiatoie composto in percentua-

    le variabile da:

    pane integrale secco inumidito sminuzzato;

    riso sofato; mela/pera o altra frutta disponibile, sminuzzata in

    piccoli pezzi;

    semi e granaglie;

    pastoncino a base di uovo e miele, o uovo sodo smi-

    nuzzato, fornito nel periodo pi freddo o in quello

    della nidicazione;

    pastoncino universale a base di prodotti del pani-

    cio, oli e grassi vegetali, cereali, frutta disidrata-

    ta, uva sultanina.

    Talvolta vengono preparate apposite torte, come

    suggerito dalle riviste speciche, anche con frutta sec-ca o farina di mais, da sminuzzare assieme agli altri in-

    gredienti, soprattutto nel periodo invernale. Per gli in-

    settivori vengono collocate anche le apposite tavolette

    o palline, in vendita nei negozi specializzati. Terminata

    la nidicazione, i genitori insegnano ai piccoli a nu-

    trirsi indipendentemente, portandoli alle mangiatoie.

    In questi periodi la frequentazione di adulti e giovani

    notevole.

    CONCLUSIONI

    Questo primo elenco, accompagnato da una serie di

    note, conferma come anche nei centri storici delle citt

    sia possibile osservare un discreto numero di specie or-

    nitiche (Dinetti & Lebboroni, 2012). Sar nostro inte-

    resse proseguire ed approfondire il censimento, anche

    con lutilizzo di procedure standardizzate, convinti che

    una maggiore conoscenza della biodiversit urbana si

    pu tradurre anche in azioni di conservazione e adegua-

    ta gestione della natura presente nelle citt.

    BIBLIOGRAFIA

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    ne di Firenze e Lipu. Tipograa Bandecchi & Vivaldi,

    Pontedera (PI).

    Dinetti M. & P. Ascani, 1990. Atlante degli Uccelli Nidi-canti nel Comune di Firenze. Assessorato allAmbiente

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    Dinetti M. & M. Lebboroni, 2012. Birdwatching in citt:

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    ze. GE9, Firenze.

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    banization and the separation of humans from nature.

    BioScience 54 (6): 585-590.

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    Barbara De Cesare

    Figura 1. Airone cenerino Ardea cinerea.

    Grey Heron Ardea cinerea

    Figura 2. Larea verde studiata.

    The garden in Florence.