IL REGIME - La Provincia di CremonaL. 150 Numer;o separat 30o cent Arretrat; . o cent 50. — Gl...
Transcript of IL REGIME - La Provincia di CremonaL. 150 Numer;o separat 30o cent Arretrat; . o cent 50. — Gl...
If^SSf
IL REGIME PREZZI DELLE INSERZIONI per mm. d'aliezz» (laigh. una colonna): Avvisi commerciali L. 3.00 _ AVVISI finanziari L 7,00 - Necrologie L 5,00 - Sentenze L. 5,00 — Cronaca (Echi di cronaca, di tpettacoli. nuovi, onorificenze, gite, viasg-, matnmow, nascile, lauree, diplomi ecc.) L 6.00 — Avviti eco. nomici (vedi rubrica) — Pagarnento amie — Rivolgersi esclmivamenle all'UNIONE PUBBLICITÀ' ITALIANA 5. A . : Filiale di CREMONA - Galleria 23 Marzo - Tel. 18-25 - Centrale di Mil ano e Succursali
Fondatore: ROBERTO F A R I N A C C I Pubblicazione mensile : " MAMME E BIMBI „ Rivista illustrata Anno L 15
M A R T E D Ì ' 5 OTTOBRE 1943-XXI - CREMONA - ANNO X X I X • If. 184
PREZZI D'ABBONAMENTO — Italia e Inipcro: Annuo L. 75; Semejtre L. 38; Trimestre L. 20; Estero L. 150; Numero separato cent. 30; Arretrato cent. 50 — Gli abtionanienti si ricevono ai nostri Uffici Dir. Red. Amm.: Piazza Costanzo Ciano - Telef. Redaz. 1574, 15-75; Amm 23-13 C. C. P. 17591
ADOGLIO INCITA GLI ITALIANI AL FRATRICIDIO I hi oserà raccogliere l'appello dell'ignobile traditore?
"La guerra continua,, Vittorio Emanuela ha co
stituito il suo governo. Sono tre spregevoli figuri che hanno preparata e offerta la capitolazione dell'Italia: Bado^ glio, Roatta, De Courten.
Il Marchese di Capotetto ha già lanciato il suo messaggio agli Italiani delle Provincie occupate dagli Anglo-ame-ricani.
« E' nostro stretto dovere, casi conclude^ di combattere a fianco degli Inglesi e degli Americani contro i Tede^ schi e gli Italiani degeneri ».
Ora finalmente abbiamo la spiegazione inequivocabile delTappello firmato dal re e dallo stesso Badoglio il 25 luglio in cui si affermava che la guerra sarebbe continuata.
Era già nel programma d^L governo dei 45 giorni di trw-dire la Germania e di mettere a disposizione del nemico le nostre Forze Armate.
E gli Italiani bonaccioni, per non usare un altro termine, hanno applaudito alla fine del Fascismo perchè finalmente l'emissario della monarchia dopo l'armistizio donava loro la pace. Si a/scorse-To presto che erano stati cinicamente turlupinati perchè gettati nella guerra civile e soprattutto insozzati di vergogna.
Il nostro suolo doveva diventare U. campo di battaglia contro i Tedeschi, contro i nostri camerati della Libia, deL la Russia e della Sicilia. E-rano convinti, i nefasti uomini del 25 luglio, che le no. stre città, le nostre campagne, le nostre montagne sarebbero state teatro di lotte accanite fra noi e le forze germaniche.
Pretesa assurda. Quando i nostri generali per lunghi me. si avevano invigliacchito i saldati; quando non si era fatto conoscere a costoro che la ri. tirata disordinata, non si poteva pretendere che gli Italiani in armi combattessero ancora per lo scopo di salvare la corona con la distruzione del nostro paese.
All'estero si è molto ironizzato sul fatto che pochi Tede-schi abbiano disarmato interi reggimenti, intere divisioni. La verità è che, ad eccezione dei generali e di molti ufficiali, che hanrio dato l'ordine di resistere fuggendo ai primi colpi di fucile, la massa dei nostri combattenti ha deposto le armi perchè trovava incori-cepibile, delittuoso, rivoltarle contro il camerata, il fratello di ieri.
Badoglio, non soddisfatto di aver gettato quasi nell'abisso la nostra Patria, pur di salvarsi assiema al complice Vittorio Emanuele, invita ancora gli Italiani a versare sangue perchè accettino i dodici punti della capitolazione.
Così i bolognesi che l'altro giorno hanno subito un nuovo grave bombardamento e che conoscono quale è la rilevante cifra dei morti, sanno anche chi ringraziare.
Le bombe di ogni calibro cadute sulla loro città provengono sì dagli Anglo-americani, ma anche dal governo di Badoglio. La stessa radio dalla quale il Marchese di Ca-poretto Ita parlato, ha l'altra sera magnificato l'incursione su Bologna e ha esaltato i partigiani che tentano di occupare nella Venezia Giulia le terre per le quali nell'altra grande guerra versammo fiumi di sangue.
Ma fra tanta tragedia non manca la nota comica. Il <»-siddetto Principe di Piemonte a un corrìspoiìdente 'del Dai ly Express di Londra, ha dichia-,
rato che il suo più bel giorno sarà quando potrà riassumere il comando delle sue Armate per cacciare i Tedeschi dall'Italia e sterminare i loro satelliti.
Ci voleva raml}iente londinese per trasformare in un combattente, in un eroe, il figlio di Vittorio Emanuele. Sì, perchè — come giustamente ha detto Mussolini ^-^ costui dopo aver sollecitato il comando di un gruppo di Armate, mai si avvicinò al fronte. Egli si limitava a sculettare per le vie di quelle città d^ve il pericolo era lontano.
Ma non s'accorgono questi buffoni di cosiddetti comandanti, di cadere nel ridicolo più, compassionevole? Se essi — come hanno strombazzato per quarantacinque giorni — i erano i veri esponenti e rappresentanti del popolo d'Ita- |
Ha, perchè sono fuggiti igno-minìosamente? Ed oggi hanno la sfacciataggine d'invitare gli Italiani delle provincie occupate a combattere contro i propri fratelli che si stanno riorganiz'zando per mettersi a fianco dei Tedeschi. Per quale prospettiva e per quale meta si guardano bene dal dirlo.
Ma da Londra parla Eden, il quale — senza prendere in considerazione Vittorio Emanuele e Badoglio — riafferma il suo programma: colpire senza pietà l'intero popolo italiano.
Ben diverso è il nostro programma: ogni sacrificio vo-gliamo affrontare per riconquistare il suolo sacro "della Patria e per poter ritornare nel nostro Impero, là dove ci attendono i morti, là dove ci attendono i vivi.
Il discorso di Goebbels, tenuto allo Sport Palasi di Berlino, discorso pieno di fede, pieno di speranza e di forza, aumenta la nostra volontà, la nostra certezza.
Un eroe da vendicare: EnORE MUTI
I PflSTDLllTI PER LJl RlNIlSCiTIl FISSATI DA MUSSOLINI
/ . - Riprendere le armi a fianco della Germania, del Giapponese degli altri alleati. Solo il sangue può cancellare una pagina così obbrobriosa nella storia della Patria.
2. - Preparare senza indugio la riorganizzazione delle nostre Forze Armate attorno alle formazioni della Milizia. Solo chi è animato da una fede e combatte per un'idea non misura l'entità del sacrificio.
3. - Eliminare i traditori, in particolar modo quelli cìie nelle ore 21,30 del 25 luglio militavano volontari da parecchi anni nelle file del Partito e sono passati nelle file del nemico,
4. - Annientare le plutocrazie parassitarie e fare del lavoro finalmente il soggetto dell'economia e la base infrangibile dello Stato.
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiMiMiiiiniiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii'mniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiHiiiiiiiaiiiiiM iintiiiiiiiiii
Una lettera di Farinacci alla Commissione
per gli illeciti arricsiiimenti L'Eccellenza Farinacci ha in
viato al Presidente, della Commissione per gli illeciti arricchimenti, la seguente lettera:
Eccellenza, durante la mia assenza dall'Italia per sfuggire all'assassinio premeditato dal-l'ignobile uomo che risponde al nome di Pietro Badoglio, la stampa italiana da lui inspirata, ha alimentato una campagna scandalistica nei miei ri. guardi. La ragione era più che evidente. Io fui il primo a denunciare il tradiinento del Marchese di Caporetto e a. staffilarlo a sangue dalle colonne del mio giornale.
Su di me si sono create delle leggende fino al punto che do. vrei restituire allo Stato centinaia e centinaia di milioni di cui oggi mi accontenterei invece di avere soltanto l'interesse del cinque per cento.
La mia. vita privata e pubblica è sempre stata inspirajta alla massima correttezza. Il fango che si è cercato di scagliarmi contro non mi ha colpito, né nli sono impressionato delle escandescenze del popolino su cui poggiava l'azione cosiddetta risanatrice del nuovo regime liberale.
Fin dal 28 agosto consegnai all'Ambasciata d'Italia a Berlino ••— posseggo regolare ricevuta — un mio lungo memoriale illustrativo e gius.tiflcati-vo perchè il ministro degli Esteri Guariglia Ve lo facesse recapitare. Debbo ritenere che questo sia avvenuto ed è perciò che oggi Vi chiedo che il mio caso sia esaminato con la xaassima urgenza.
Non perchè il Vostro responso debba servire a me che ho lai coscienza tranquillissima, ma per smascherare •-— se ve ne fosse il bisogno — ancora una volta Pietro Badoglio e tutta quella consorteria di giornalisti che dopo aver vissuto lautamente alle spalle del Fascismo, hanno venduto la penna a colui che ritenevano avesse sepolto per sempre ij regime mussoliniano.
Cosi potrò anche raccontarv i quello che è av^'enuto da parte dei Vostri organi esecu-tivL II saccheggio, il furto, la menzogna spudorata, la violazione di ogni norma di legge, furono perpetrati da autorità altolocate la cui condotta non ha nulla da invidiare ai sistemi della peggiore teppa. Forse si credeva ch'io fossi morto per sempre.
Mentre Vi chiedo di far luce su tutto il mio passato mi appresto a querelarmi contro i direttori dei giornali: Italia, Corriere della Sera, La Stampa, Gazzetta del Popolo, Resto del Carlino, Messaggero e altri per il reato di ingiurie e diffamazione.
Naturalmente chiamerò in causa anche i responsabili civili per il grave danno morale arrecatomi. Sarà cosi la prima volta che riuscirò in politica a concludere un affare.
Credetemi FlOBmiTO FAIUMACOI
LO SCEMPIO DI SANTA GORIZIA
Direttive di PavoHnl ai commissari repubblicani
Roma, 4 ottobre' Il segretario del Partito, Pavo-
lini, ha diramato queste direttive ai commissari delle Federazioni provinciali fasciste repubblicane;
In materia di politica interna nei riguardi degli avversari ed ex avversari è per lo meno inutile che si continui a fare eco qua e io a prese di pos':ioni, già verificatesi^ nel Fascismo di alcune prò. vincie d.'JLÌ primi giorni della ricostituzione. E' ormai intervenuta la dichiarazione del Duce al Consiglio dei misiistri. Essa serve di o- ' rientamento per tutti i repubblicani, senza bisogno di appelli a troppo generosi abbracci universali. Siano pertanto ben ricordati, dunque, i seguenti punti: '
1) La giustizia fascista sarà dura nel colpire i traditori del Fascismo. Il Partito li deferirà ai Tribunali Speciali.
2) Non possono trovare perdono gli autori di violenze materiali o morali ai fascisti e agli Italiani in genere, durante i 45 giorni dell'obbrobrio;
3) Una volta poste queste inderogabili premesse, è inteso che 'non bisogna incrudire la situazione. Abbiamo altro da fare che perseguitare gli antichi antifascisti.
Di più il Fascismo repubblicano è un partito nuovo e come tale s-pre le porte a tutti ed altresì è consapevole che una profonda revisione è in atto, per cui m.olts vecchie antitesi cadono e cadranno. In questo senso, sul terrena po.
lilQsiiiinioso contegno di alcuni comandanti liadogiiani - La città e l i borgate in preda t alle selvagge orde del famigerato Tito - Violenze e delitti orrendi di partigiani
Il magnifico comportamento di pareccfii reparti italiani - la liberazione delia città
(>M. Gorizia, ottobre ,
G.) — Siamo finalmente in grado di potere, sia pure sommariamente, scrivere la tragica cronistoria dei sanguinosi avvenimenti svoltisi dall' 8 all' 11 settembre u. s. nella nostra povera e martoriata città e nel Goriziano tutto.
In nessun'altra parte d'Italia — crediamo, ed a ragion veduta — l'ignominioso tradimento di Badoglio e dei suoi generali ha assunto un carattere così criminalmente fratricida e così oscenamente odioso come in questa nostra zona, cara al cuore di quanti Italiani sanno cosa essa fio. rappresentato e rappresenti per i nostri fratelli caduti nella penultima grande guerra e per noi ancora che, loro sopravvivendo, di Gorizia la Santa abbiamo fatto il simbolo del valore e dell'audacia di nostra gente.
Ma non vogliamo imprecare: a marchiare ,i responsabili dell'onta che li macchierà in eterno è sufficiente la nuda e scheletrica esposizione dei fatti. Ed i fatti cominciano appunto da quella tristissima sera dell' 8 settembre, quando popolo e militari appresero dalla radio l'inqualificabile defezione.
re e Anche però attenendoci a} solo
dovere di cronisti obiettivi, è giocoforza premettere che già da tempo oltre 20.000 uomini nostri erano schierati nel Goriziano tra Aidussina, Loqua, Santa Lucia di Tolmino, 'Tolmino, Idria, ecc., in perfetta efficienza di guerra. Schierati contro chif E' facile immaginarlo. Era anche logico presupporla. Ma non lo hanno immaginato né lo hanno presupposto i fanti d'Italia. E più ancora di loro gli alpini dell'eroica Divisione « Julia », reduci appena dalle steppe del Don, nelle quali, fianco a fianco, si erano superbamente battuti con l'alleato germanico e a questo rendevano leale omaggio, come da esso avevano ricevuto e ricevevano il sìncero riconoscimento da uomo ad uomo e da combattente a combattente. Il mattino del giorno stesso dell'ignobile armistizio, in fraterno simposio, ufficiali nostri ed ufficiali tedeschi si erano riuniti per cementare ancora di più ì vincoli di schietto cameratismo e per rinnovare il giuramento di tutto dare in stretta collaborazione per la mèta suprema dei loro sacrifici e del sangue versato: la Vittoria. Poche ore dopo, invece, la bruta realtà degli avvenimenti: l'inconcepibile . resa senza condizioni, il tradimento piit, nero e più infame verso l'alleato e l'amico di un minuto prima.
Stupore e sgomento, sdegno e dolore, vergogna ed umiliazione hanno dilaniato l'animo dei nostri soldati, i quali, superato lo stordimento della percossa inaspettata, si trovarono, ufficiali e soldati, concordi nel respingere l'assurdo ordine e di schierarsi senz'altro a lato dei Germa. nici.-Senonchè, se per la t Julia-» un tanto potè effettuarsi per la maggior parte dei suoi magnifici reparti, alcuni altri, al contrario, si ebbero una diversa sorte per colpa dei loro comandanti superiori. E valgano i fatti più delle . parole.
A Santa Lucia di Tolmino tostava in quei giorni il ITI" Reggimento Artiglieria tedesco, comandato dal colonnello Scharem. berg. A questa magnifica, figura dì loldaio e di combattente, mv^
tilato di guerra e fervidissimo amico dell'Italia, come le cose dimostrarono appresso, sì presentava a nome degli ufficiali del 3° Reggimento Alpini della « Julia », il capitano Attilio Romano, di cui lo Scharemberg si servì per diramare nella notte a tutte le formazioni della valorosa Divisione un proclama, nel quale era detto che i Tedeschi non potevano considerare nemici quegli stessi uomini che nell' ansa del Don si erano con essi bat-tuti fino all' inverosimile e con essi avevano sofferto, sparso il proprio sangue e disseminato di morti il conteso terreno.-
Ma gli avvenimenti precipitavano: già si aveva notizia che bande di partigiani slavi muovevano indisturbati verso Gorizia e verso gli altri paesi del Goriziano. Erano essi ì selvaggi e ini. serandi miliziani del famigerato Tito che, agli ofdini del comandante inglese William, ubriachi di odio antitaliano, procedevano saccheggiando e devastando ver. so i centri maggiori della nostra provincia. Occorreva provvedere senza ritardo. Il colonnello Scharemberg avanza subito con la sua colonna sulla strada che da Santa Lucia di Tolmino mena a Gorizia, mentre agli ufficiali e ai soldati italiani che gli si erano affiancati, lascia l'ordine di costituirsi subito in formazioni organiche. Difatti l'indomani mattina e nei giorni seguenti li vedremo all'opera con inimitabile spirito di combattività e di ardire. Sulla strada summenzionata, i Germanici trovano il primo sbarramento formato dal 9° Reggimento Alpini, al comando del colonnello Sibilla. Gioverà a tal punto rilevare che ufficiali e soldati già erano d'accordo di schierarsi a fianco del vecchio e fedele alleato; senonchè l'opera imbelle e sabotatrice del colonnello Sibilla rovinerà per breve tefnpo la generosa iniziativa.
Al comandante tedesco, che offre onorevolissime condizioni per un accordo, il Sibilla difatti risponde temporeggiando ed offrendo inutilmente dei colmi bicchieri di birra. (Storico).
Do rmicolo episodìa Sono le ore 23 dell' 8 settem
bre. Lo Scharemberg, messo nel. l'impossibilità, dal contegno del Sibilla, di seguirne la stolta tattica di prender tempo, si vede costretto a porgli un ultimatum di 40 minuti, scaduti i quali il comandante del 9° Alpini continua ancora nella farsa di tentennamento e di offerte di calici di birra. A mettere fine alla disgustosa scena interviene un capitano delle S. S. che lo arresta.
Non varrebbe la pena di narrare il ridicolo episodio se esso non avesse avuto perr^conseguen-za lo sbandamento e il disarmo dell' intero Reggimento Alpini. Quando però, poco dopo, lo Scharemberg avrà sentore del vero stato d'animo delle truppe, invie-rà un nostro ufficiale ad interrompere il loro viaggio di prigionia verso la Germania ed a farli tornare indietro al loro posto.
L'indomani mattina, 9 settembre, la colonna tedesca prosegue il suo cammino verso Gorizia. A poca distanza dal ponte di Sal-cano è schierata la Divisione f Torino », comandata dal colonnello Gatta. A quest'ultimo il comandante tedesco ripete le parole del proclama: nessuna inten-zione da parte germanica di corri. Htiere contro gli ftolioni; Molo
però, dato che il ponte è minacciato dai ribelli slavi, imposses-sarsi di esso. Il Gatta risponde iniziando il fuoco, al quale i Tedeschi controbattono, mentre truppe delle S. S. conquistano d'assalto, nel volgere di pochi minuti, la importante posizione. Ottenuto questo successo, lo Scharemberg fa cessare il fuoco nella speranza che il Gatta addivenga a trattative. Ma, vista inutile ogni sua opera di persuasione, alla sera il combattimento riprende e nella notte viene condotto a termine con lo sbandamento della Divisione « Torino ». che viene nella quasi sua totalità catturata.
U aerazione di Gorizia L'indomani, 10 settembre, ha
inizio l'investimento di Gorizia. Nella città intanto si perpetra, aus'pice uno dei più vili comandanti badogliani, il generale Ma-laguti, il più sozzo dei tradimenti che un italiano abbia mai potuto commettere a danno di altri italiani. Già difatti il suddetto comandante la difesa di Gorizia aveva consegnato la città inerme all'odio disfrenato dei partigiani slavi. Non solo, ma ad essi, stracciati, sporchile male armati, aveva altresì consegnato intatti depositi di armi e di munizioni non. che tutte le installazioni dell'Alta Scuola di pilotaggio. Pari nell'infamia al Malagutì è stato anche il comandante del 9" Reggimento Artiglieria alpina, che ha disarmato, senz'ombra di vergogna, i suoi uomini, cedendo ai partigiani tutti i pezzi e tutti i relativi proiettili.
Le bande comuniste dì Tito, avuta così facilmente ragione della città, si diedero ad ógni sorta di violenze e di delitti. Invano la popolazione italiana cercò di reagire, invano si lottò di strada in strada, e in talun punto di casa in casa. Il terrore comunista e l'odio slavo trionfarono nella giornata del 10 in pieno. Uomini vennero evirati o scannati; altri furono trucidati nella maniera più bestiale: impalandoli vivi. Donne e bambini vennero portati via come ostaggi, ed a coronamento di tutto ciò, incendi e saccheggi senza fine.
Già però nella giornata del 10 la colonna tedesca Scharemberg, rafforzata da reparii della » Julia » € da formazioni speciali di ufficiali italiani che, combattendo da semplici soldati al comando del tenente colonnello Carneva-lis, avevajio conquistato il S. Ga. briele, attaccava la città. Dopo aspri combattimenti, durante i quali i ribelli slavi subivano perdite oltremodo gravi (attorno a Santa Gorizia è un solo immenso cimitero di cadaveri in putrefazione) la mattina dell'11 settem. bre il tricolore d'Italia tornava a sventolare sulle case martoriate.
La' scena dell'ingresso in Gorizia delle truppe italo-tedesche ha assunto un tono di così intensa italianità e di così profonda emozione che non può essere descritta. Fra l'entusiasmo delirante dei superstiti della popolazione italiana, automezzi carichi di soldati tedeschi, di Camicie Nere, fanti, genieri, artiglieri, militi della Sanità e della Sussisten-za percorrevano la città inneggiando alla Patria fascista e con grandi bandieroni italiani.
Immediatamente venivano ri. costituiti la Federazione dei Fasci di Combattimento di Gorizia, i Fasci repubblicani di Gradisca, di Cormons « di molte altre località. Nella stessa vittoriosa gior.
omiDonzfl per lo tnlelfl delie Forze Armale Germosiclie
in data 29 settembre 1943 Per tutto il Territorio del
Comandante Militare Germa. nico dell'Italia Settentrionale ordino quanto segue:
PABAGRAI-X) 1 1) Chiunque commetta una
aggressione alla vita di un ap. partencnte alle Forze Armate Germaniche, oi>pure appartenente ad un Ufficio Germanico, verrà punito con la pena di morte.
2) Chiunque commetta un atto di violenza contro le For. ze Armato Germaniche, i loro impianti ed istituzioni,' verrà pure punito.
3) Nei casi meno gravi po. tra essere applicata la pena dell'ergastolo o la reclusione.
PARAGRAFO 2 Quest'ordinanza entra in vi
gore con la sua pubblicazione sulla stampa o con l'annuncio a mezzo della radio.
Il Comandante Superiore f.to ROÌIMEL F^eldmaresciallo
la liooiarda propaganda aflglo-sassone | S ' S X u Z i n f d f ^ ^ ; " ; p7-oi;enien2e, ormai giunti alla coincidenza di idee, purché siano buoni italiani, in difesa della bandiera e dell'onore dell'Italia. •
VerordDDoozDmSMze der deuiscHeD WetirmacDi
Vom 29 September 1943 Ich verordne fìir den Bereich des Militàrbefehlshabers Obe-ritalien, was folgt:
PARAGRAPH 1. 1) Wer gegen einen Ange-
horigen der deutschen Wehr-m,acht oder einer deutschen Dienststelle einen Angriff auf Leib oder Leben begeht, wird mit dem Tod bestraft.
2) Ebenso wird bestraft, wer eine Gewalttat gegen die deut-sche Wehrmacht, ihre Ànla-gen und Einrichtungen begeht.
3) In leichteren Fàllen kann auf Zuchthaus oder Gefdngnis erkannt werden.
PARAGRAPH 2 Diese Verordnung tritt mit
ihrer Verkiindung in der Presse oder im Rundfunk in Kraft.
Der Oberbefehlshaber gez. : ROMMEL
Generalfeldmarschalt
I devastatori delle nostre città incolpano i tedescbi delle rovine
Berlino, 4 ottobre La projMgtifìda nemica ;n.s:.5te
suHe difitruzioni efl'ettuate dai tedeschi prima di evacuare determinate località. Tali distruzioni riguardano esclusivamente impianti militari o comunque di interesse militare e rientrano, quindi, in quella che è la condotta delia guerra.
L'azione di propaganda nemica ha lo scopo di far ricadere su; tedeschi la colpa delle enormi devastazioni effettuate dagli stessi anglosassoni. Fino ^ orova contraria sono questi ultimi che hanno distrutto metodicamente le nostre piiì belle città ed hanno massacrato interi rioni popolari con fini esclusivamente terroristici e per indurre il popolo alla resa.
Ma il popolo italiano, l'autentico popolo italiano, non si è arreso; si sono arresi alcuni irresponsabili che hanno tentato di coinvolgere l'intera nazione. Le macerie visibili in ogni città d'Italia, le vittiime ancora insepolte, tutto spinge gli autentici italiani a non dimenticare, a non venire a nessuna transazione con un nemico che vuole spadroneggiare anche sul suolo italiano. E' il popolo anglo-vsassone, che essendo padrone del mondo, vuole ora respingerci fino all' ultiimo gradino della società civile.
GII Inglesi non manderanno carbone in Italia
Stoccolma, 4 ottobre Il commentatore della radio
britannica, Hole. parlando della situazione del fronte interno del suo Paese, ha dichiarato che nel-l ' imminente inverno gli Inglesi dovranno abituarsi al sapore dello scoiattolo ora che ne è stata concessa la caccia libera. Con-temporaneapiente Hole ha preparato gli animi dei suoi ascoltatori ad tma prossima riduzione delle as.segnazioni di carbone, ma li ha confortati assicrurando che non verrà inviato in Italia neanche un grammo di combustibile.
ProloDda slldiitia aDglo-saEsoDO nei traiiittìri iudogliaiii
Algeri, 4 ottobre Il commissario per l'interno
del Comitato francese, di ritorno da un viaggio di ispezione in Corsica, ha dichiarato che il maggior desiderio dei Corsi è che siano al più presto allontanate dall'isola le truppe di Badoglio.
Secondo il giornalista che ha raccolto questa dicliiarazione, i soldati italiani che si .sono dichiarati per Badoglio vei-ranno inviati nell'Asia anteriore e in India per essere impiegati contro gli arabi e i giapponesi. Le ragioni di questo progetto sono da ricercarsi nella profonda sfiducia che i Governi di Londra e di Washington nutrono nei confronti della cricca dei traditori badogliani.
la nomina di Buggero lontano a ministro dei lavori Pubblici
Roma, 4 ottobre n Duce, integrando la com
posizione del Governo fascista repubblicano, ha nominato mi. Bistro dei Lavori Pubblici il dott. Ruggero Romano, nato a Acireale (Catania) nel 189.5, squadrista, combattente, deco. rato di guerra, decorato al valor militare, già sottosegretario di Stato.
iiiimiuiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiimiiiiiuiniiuiuiiiiiiiniiiiiiumiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii passava in rivista ed esaltava il comportamento delle truppe italiane. E veramente queste magnifiche truppe devono aversi intera la gratitudine della Patria.
Siamo spiacenti di non poter citare tutti i reparti che si sono distinti; ma non vanno dimenticate le batterie del 3° Reggimento Artiglieria alpina, che al comando del capitano FrattarelH e di altri valorosissimi giovani hanno portato al vittorioso esito un contributo di efficacia inestimabile.
Per contro vanno segnalati al disprezzo di tutti gli Italiani, oltre i nomi dei comandanti bado-gliani già citati, quelli del generale Zanini del Corpo d'Armata di Udine, del generale Giorgettl della difesa della Piazza di Gori.
«oìo ji tìoJonneilo Scftoremdeffl I « a . • * if maggior* Florio, eis
mandante i RR- Carabinieri della stessa città, il quale ultimo in vigliaccheria ha superato .; suoi stessi capi. E' a costoro che dobbiamo lo sbandamento e la cattura di circa 20.000 7iostrl sol. dati, i quali altro torto non hanno avuto se non la disgrazia'immensa di essere guidati da ufficiali miserabili.
Oggi, nel sole autunnale, Gorizia e le altre cittadine del Goriziano rimarginano le loro ferite. I segni della devastazione e della morte sono troppo recenti perchè non si appalesino subito; ma al di là di ogni stranio patito, di ogni onta subita, s.i erge ferrea e incrollabile la volontà di combattere ad ogni costo per Fonare d'Italia.
E nel nome di Santa Gorizia, 003) sta/ '•'
Incredibile Era già stato firmato Vtcr-
mistizio ed il giorno 6 settembre formazioni angloamericane bombardarono Frascati. Le conseguenze furono disastrose. I morti si contarono a migliaia. Addosso ad un aviatore catturato si trovò una carta topografica indicante la dislocazione dei vari comandi tedeschi. Radio Roma del governo badogliano il giorno seguente dava la notizia che era stata bombardata Frascati unicamente perchè colà vi era il Comando germanico e che il generale Kesserling pur travolta dalle macerie si era salvato miracolosamente,
A molti sembrò strana questa radio trasmissione che precisava gli obiettivi colpiti. La verità è che Badoglio, che aveva consegnato la cartina topografica, voleva far sapere subito agli Angloamericani, con i quali aveva progettata la terroristica incursione, che tutto era andato bene e che poco mancò se fra le vittime non vi fosse anche il comandante tedesco.
Nello stesso modo furono concretati •— ad armistizio concluso — i bombardamenti di Napoli, Pescara e Potenza.
Si può essere più ignobili, più spregievoli?
Il traditore Badoglio aveva bisogno di migliaia e m,i-gliaia di morti italiani per convincere gli Anglo-americani che tutto era disposto ad osare per dare la dimostrazione del suo tradimento ai danni dell'alleata Germania.
Ed il re sapeva ogni cosa perchè già qualche giorno prima dell'otto aveva fatto trasportare sulle navi da guerra tutto ciò che vi era di prezioso al Quirinale ed a Villa Savoia. Infatti sulla nave Savoia rimasta ad Ancona in mani tedesche, furono rinvenute 54 casse ài argenteria appartenenti alla famiglia reale, che furono poi sequestrate e depositate presso la Banca d'Italia di Ancona.
V'è qualcuno ancora in Italia con idee nostalgiche per Vittorio Emanuela III? Non crediamo. In una c r m sola gli Italiani tono ntUi d'accordo: nella fine ignQmi-tnam Uetta monarchia^
e IL REGIME FASCISTA > — Martedì 5 Ottobre 1943 • Anso XXI
La priiDO asseDmiea del Fascio repiiiniriiniiicmiMcii DELUI cim^J^-Mi»! vmmm mm i Mim D mm li tMm mmom d li resi m hrfl l piii- Li SKleDipileiiiin»li fffliiii fmm m pYiYì su lestri IIYIKÌM • ffrnm M (HMDIMI I^ YUCI ii wmnmM mmi teieseii mm Ili le i i e ni pii sioi niiiti • ih iin» aDe lese m^ i tift i ^ mmMi niisie fisein die wmii MMliM ' ^iiiFe le ieriYfiisi iisdpUii lei iistn ci iM cn rmaioE li ilieii id diiiiiii per ma \ loro salari
L'inizio della riscossa ScE 3 a s u - i t r e g;crr-: p e r cì i ia-1giù) dovevano trasportarlo do-1 „ j ^ ^ ^ , , ^
j s a r e a raccolta : fedeli c i t m t e ; ^ ^ ^j j M / e r i Vavrebbero uni, ^ „ „ „ , , l e c r * e s o p r s t i m t o lE vecch ia , . * J » ^ ^ ^ . s i e c o r w e i T O
! fascisti, ehm tutto kanmo otte, f i* SBpiecatlzla <k« sella
m i t o « cA« / l a w u , ignobUmen- \ " » « * " P roTiacU a o « BÌ BOBO UU • t i t r aToIge re daBaEaroo ide mo-
TÌmeBto t e n d e a t e a d i s t r ugge re ; te tradito, non vi pub essere]
nessuna attenuante. Essi so-i
no venuti meno ad un giunu, \ le l o ro conqu is te .
iBTita la. g ioTea tà a «eirariii
guard ia àie i is m a n t e a m o s i g- 'ursmento in un moóa com-EiCK-ente. II salone dei G.U-F. a i P£ia22o della Rivoìaz ione era, all e 'Ore: dieci, letteralmente g remL t o . Kotianìo fra i p r e sen t i I r ap-• p r s e n t a n t i d i Bergaiao , P a m i a , Mantova, Milano, PaTìa. T ren to , Reggio Emilia; essi h a n n o TOlcto s a ì a t a i ^ il lo ro Far inacc i « rìces v e r e i l li€Ti,tc p e r le lo t t e che c i a t t endono . Sol taTolo del la Pre-ÉJdenza n sono pacchi d i ade-6iom d i coloro c h e per r a g i o a i mi l i iar j e GÌ l avoro sono assen t i cal ìa nos t ra c inà . T u t t i i visi dei p resen t ; son pallidi; è la eonuno-zjcne che iirva<ie i ' a s senb lea neL l 'a t tesa dì r ivedei* , dopo ia t ra gica pausa ài óne mesi , il lo ro dpo: Kober to Far inacc i , ve r so 11 cuaje p iù E: è accani ta i£ reazione badogliarta.
Far inacci su l Regima Fascista d a Qiiincici ann i andava tìenan-c ianco "ope ra incapace e traòi-t r ice cel io Sta_io Maggiore. _ Xel iTiiiìenoveeentociiiarBnla egli at-tacxd •• :'.2eateiae'ate Badoglio, ao -zrio nefasto pe rchè sabo ta to re celi a nos t ra guer ra , A B e m a e r a Etato da to inca.rioo. la se ra de l vent ic inque l u ^ i o s i tea. Taddei d i assassinarlo cesi come lo stess o Taddei tKcise con la sua pistola il più g r a n d e decora lo cT-la l ia ; E t t o r e MutL
Twin É fi^Md Alle c.eci e cinqiie ^r.trz nei-
l 'suia Roiierto Far inaccL T u t t ; : Ecsf.ano In piedi e i 'applatiso nu-t r . to g;; dà :1 saluto più eloquen- : t e li csn'-.-;.'-ata Ce--chiar; cne aveva g.s. a is t into l£ preside.nza ,£ cede a Far inacci l 'cvazione e nu t r . t a .
Far inacc i ccntmosso inir la r a o d i re :
'•^gìgiorno rilevato.
?HGn debbo nascondervi che
anche il contegno di una par.,
te della popolazione di Cre
mona mi ha profondamente
amareggiato. Io per i cremo
nesi non sono mai stato un
gerartxi, sano stato un fra
tello
debbono scontare | »ot to le band ie re r e p a b b U c a n e ed Ì
conseguenze. \ m. preztdera il s u o pos to di « t m . j
Questo però non ci deve \ b a t t i m e n t o p e r riconquistare l o . j
distogliere dai doveri che ab. \ ao^e della P a t r i a . j
biamo verso la Patria, verso j X u m e r o s o puaWico s i è poi '
h^suno - fascista e ^ ^ ^ ^ j ^ ^ ^ ^ ^^ ^ ^ .
non fasctsu - - ha mm . b a * - | ^ ^ ^ giovata nostra. Biso.
sato insana^nuo cuore. Ero, p ^ ^ ^ ^ / ^ Divisioni
orgogboso dt far del h ^ az ^ ^ ^ ^ ^ j ^ ^^^^^ bandiere e singoli e soprattutto alla cit- \ . , . . j ° *T . ry il nostri capi dovranno ripren. fa che tanto ho amato, t . nes-ì , •/ i *_• . x suno oserà dire che lo abbia \ j . . j„,„u- „».„
c o dei camerati tedescfii che fatto^per tornaconto persona,, ^^^ j ^ ^ ^ ^ ^^ ^ . ^ . ^ ^ ^ ^ . ^ le. La mia opera ^ ^^Pre\ j ^ ^ ^ ^ f„^^ j^Ui guerra. stata disinteressata. Eppure T , i n r„^^„i„ ^
. „ . . . . „ , r^i lo tomo daua Irermanm e aueir Ignobile ireneraie tto-t . . , , \ ^ , , n j I- ivi posso assu'urare che popolo
no, mandato da Badoglio a, j ^ • , » _ _ . ^ t n 7 - ed esercito formano un corpo
e si è r eca to i n via , dei M a n i n Fasc i s t i là dove la
perti di vergogna da un re e L a p i d e — d i s t r u t t a dagl i s g h e r r i di Badogl io — r i c o r d a v a il sacrificio de i nos t r i c amera t i .
U n a commiss ione s i è r eca t a poi a po rge re il s a iu to al Coman . do Mil i ta re Tedesco .
l'intero popolo italiano rico- \ -^^^•°^^<^'-^
da un generale fellone. Gra-
ziani, U magnifico maresciallo
che i soldati conoscono e a m -
Cremona, faceva pubblicare
dai giornali che io mi ero ar
ricchito sfruttando il popolo
tremonese, taglieggiando le
industrie, V agricoltura, il
commercio locali.
E' proprio vero che la ìrri.
conoscenza è più grande del
la misericordia di Dio.
foifiare iviiitì Ma. o camerati, questa non
esaminare tutto
hkmm fmmìà M Pirtiti hnìtii iplliisiii
I S C R I Z I O X L — S i a v v e r -
t e c h e l e i s c r i z i o n i a l F a s c i o
R e p a b b l i c a n o d i C r e m o n a r i
m a n g o n o a p e r t e fino a l 15
c o r r e n t e . D o p o t a l e d a t a sa
r a n n o a m m e s s i s o l t a n t o colo
r o c h e d i m o s t r e r a n n o d i c«-
s e r s i t r o v a t i n e l l a i m p o s s i
b i l i t à d i p r o v v e d e r e a l l a l o r o
i s o T z ì o n e .
F A S C I D E L L A P R O T I X -
CIA. — Gl i I s p e t t o r i d i ì t o n a
e 1 S e g r e t a r i P o l i t i c i i n ca
r i c a i l 25 l u g l i o s o n o i n v i t a t i
a p r e s e n t a r s i s u b i t o a q u e s t a
F e d e r a z i o n e ( P a l a z z o d e l l a
R i T o l u z i o n e ) p e r i m p o r t a n t i
c o m a n i c a z i o n L X e i p a e s i d o
r è I S e g r e t a r i P o l i t i c i s o n o
a s s e n t ì p e r Tari© r a g i o n i o
n o n i n t e n d o n o a d e r i r e a l n u o
v o m o v i m e n t p , sono^ I n c a r i c a
t i d i r i f e r i r e s u l l a v o r o s v o l t o
o i m e m b r i d e l d i r e t t o r i o o
v e c c h i c a m e r a t i c h e b a n n o
g i à i n i z i a t o i l l a v o r o d i rior
g a n i z z a z i o n e .
n C o m m i s s a r i o F e d e r a l e
Divieto di circolazione durante rallarme
D'ord ine del C o m a n d o Tedesco, si r a m m e n t a alla c i t t ad inanza
j che, d u r a n t e l ' a l la rme aereo sia s d i u r n o che n o t t u r n o , è r tgorosa-ì m e n t e p ro ib i to c i rco la re p e r 'ie I vie SUL a p ied i che con veicoli di I <^n: sor ta . ! A carico del c o n t r a v v e n t o r i sa-I r a n n o a d o t t a t e •eTer iss ime s a n . i zioni.
La valuta tedesca hi sempre corso
Le not iz ie pubbl ica te da i g ior . nal i j ,a l corso delia va lu ta ge rmanica h a n n o da to luogo ad equi-
! voche in te rp re taz ion i . La va lu ta ! g e r m a n i c a h a s e m p r e corso lega> ' le in I tal ia .
Si r i ch i ama a n c o r a una vol ta i l ' a t tenzione del pubbl ico suli 'or-! d i n a n z a re la t iva , e m a n a t a da l Co.
m a n d o delle t r u p p e g e r m a n i c h e di Milano.
VOCI DEL PUBBLICO
Per ADI terzi sessiiiii f esiai .?.j-iO'- D rer.o'-e
A -.-rcp-:«=.:c. c i r .p--eia scoi&^ti. .:a. Ir. o u e s : : g<.rr:: si t o n o svoi-ti qtia£;":ut: i gii e s a m i autus .naj i , e :n cu&i'. condiz ion i p e r mol t i g-iovan'i ce l i e inedie s u p e r i o r i , r i m a n d a t i ne i i a p r e c e d e n t e sessione di g^iugno, dopfo t m a n n o Ir-regola r i s s imo, è facile i nunag i -
n a r e . esosi tà . Con t u t t o q u a n t o è a c c a d u t o ^Zl'
- e ' no s t ro m a r t o r i a t o P a e s e , e Sletiiam-oc; per-o -n na r t i co i a re ne l l e m a g g i o n cii- ^ coscienza e eoo tà. è i n tu i t i vo i n q u s i e s t a t o d'a- co'-Pa e r a t u t t a -.:—e e d= SDirito mol t i s t-adeni: c'n: ci oOQ.igava a ce i i 'u i t imo a n n o delle med ie .ÌU- l'ufficio ad 2:.-jnga.re .a n ^ ce? p e - o - ^ a b b i a n o p o t u t o p r e p a r a r - ' . i t en i . a p e v e r e il nc s t ro te—-s i al le r i oa raz ion i d ' e same . po , a so i^ )o r i a re i r i sec i e i e ize-
Difat t i ' è a c c a d u t o c h e mol t i , 7 ^ ^ ? ^ W^^^^^^^r^ -^ t roDoi s t u d e n t i , sogge tU al le a r - p r ^ f ^ ; : ^ / ^ " - " ^ ^±rf^ '-tn: p e r la loro e tà di leva, sono ^ ^ ^ ^ o s ^ ? ^ -g=^^z^ s ta t i a n c o r a boccia i : i-i U-na o ='^- - ^ °^- P ^ - ^ ^ - " -
Qui b isogna in--ar.ce-<- i-^--
de- t e m p o pre^.oeo p e r se-ita.-^ r i '^sigamente davari!:,: a.io sp t . - i t '
io d; u n a Esar.o.-.a. c i un lit-'r. pcc'-aie, ecc onde effettuare -Ji p a g a m e n t o od t tns riC3C-icr.r.e.
S.nesso, q'.i=ndc e ra fr^aimer-» g iun to il n-Gsi.'-o t - : m c , e: s' e -.-I
•s t ; r i f i a t a re "operaz ione t-e.-cri il t i to 'o p r e s e n t a t o non e ra re?cl l a r e o p e r c h è il c o e u n ; e n t o ~ c ricoaoseiinffiito non srz F u r i e r i te. S! è a l lo ra imprera t j ; K-r.:-o gii Uffici e i i^sro is ipiegst : . sc-ca sa sdoà : d i jocas iprenÉtcn . e di
nos t ra , m i s t i recare-; in c j e :
iHare '_s f
solo, che da Adolfo Hitler aJ-
l'ultimo contadino sono fer
mamente decisi di condurre
la lotta fino aUa vittoria. Co
loro che vedono già gl'Ingle
si alle porte delle nostre prò.
vincie sono dei pavidi per co- j ta gettata dai tr ^ -^ - r J - . j - 51' ! fragili che i 'hanr
stttuzwne. La perdita di A a - j
poli era prevista. Le Divi
sioni tedesche hanno combat
tuto strenuamente a Salerno
; per avere il tempo di prepa-
Appello agli arditi del Reparto di Cremona
quarantacinqu
Molti invocano la le-
m e n t r e ancora i gittima vendetta, molti invo
yon vi pronuncierò un vero
e proprio discorso; l'emozio
ne che m'invade non me lo
permetterebbe. Basta per noi
questa presa di contatto: ba,
steranno i nostri propositi e
la nostra fede per alimentare
la riscosta e riconquistare il
popolo italiano specie quan-
e l'ora di ^^^. .^. .- . . .o t-^^.^v . , , . . . . , , , j . . 7-7 - \rare una terrea lutea diten-
queiw che ai ifcnobile e av- : . • ' _ . . • ' . „ - S i t a e controffensiva m posi-
venulo nei quarantacinque - . , , . ^ . , , , , . 7 , izioni favorevoli,
giorni. .Molti invocano la le-; n-- ^ . . * I rui presto ci norgamzzere-
1 ,. . . mo e ci armeremo, più pre-cano un perdono senza limiti. ' . , , , . .
^ , , \ sto giungerà l ora in cui un lo sono per la vm di mezzo: \^^^^ ^ . sole illuminerà que-nessun perdono pero a coloro ^^^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ „ ^ ^ ^ - ^
completa disfatta da uomini
indegni. Solo cosi potremo
esternare la nostra riconoscen-
che sono stati la causa della \
uccisione di centinaia di fa
scisti, dell' arreMo delle mi
gliori camicie nere, delle de
vastazioni compiute ai danni
delle nostre sedi e delle no
stre case, ai plutocrati che
za alla Germania che ci ha
messo nella possibilità di ri.
conquistare V onore perduto
e la nostra riconoscenza ad hamw armato i comunisti, ai j Adolfo Hitler che ha ritorna-
do'esso si accorgerà ancor <K j?®"*^*^* <=^« hanno ceduto le'totd Fascismo Benito Mus-
più dell'ignobile tradimentoìarmi ai partigiani. Per quei [solini,
del re e di un generale espo- } • • s .
Linee programmatiche nente della massoneria
Contro di me p^chè lonta
no e nella impossibilità di di
fendermi si è alimentata una
campapia scandalistica che.
doveva suggestionare e irrita- \ ^natiche del nostro lavoro. La
re il popolino. Ma di chiac- 1 parola d'ordine è andare ver-
in attesa dei lavori della Co
stituente, le linee program-
chiere ne sono state stampa,
te tante. Gli emissari di Bar
doglio a Cremona hanno avu
to tutto nelle loro mani, ma
non sono riusciti a pubblicare un documento, una lettera | " « ^ ^ « ^ « * umili vi sono gli
che potesse denunciare un at- ^of^ini migliori. E poi il la
to men che corretto da me
compiuto. Hanno frugato o-
Mussolini ha già tracciato, \ un atto di immediata ricono
scenza. Le loro condizioni in
rapporto all'attuale costo del
la vita non sono floride, men
tre ottime sono le condizioni
economiche degli agricoltori;
desidero che almeno i salari
siano aumentati del cinquanta
per cento. Ho già avuto il
consenso di numerosi agricol
tori di pura fede fascista.
so il popolo per il quale già
venti anni di regime fascista
avevano fatto molto. E questo
non per demagogia. Ci siamo
maggiormente convinti che
voro rappresenterà domani la
forza che potrà contrapporsi
gai angolo della mia aisa per olVoro dei paesi plutocratici,
trovare chissà cosa ma tono i Bisognerà pensare anche
rimasti delusi e hanno dovu- j aìle classi impiegatizie le cui
to alimentare la fantasia del j condizioni sono miserevoli,
popolino con le invenzioni j Se lo Statm non ha quattrini
più spudorate. Hanno trova-1 a sufficenza, li cerchi presso
to delle scarpe, dei vestiti, \ coloro che dopo essersi rim-
qualche macchina da scrivere, ì pinzati durante i tre anni di
un po' di biancheria che pe. j guerra si sono scagliati con-
rò non ho più ritrovato al mio ì ^^o il Fascismo, unicamente
ritomo. Ufficiali del terzo Ar
tiglieria, Questura e Inten
denza di Finanza {pensino
essi a individuare i responso,
bili) hanno rubalo a mansal-
va e hanno devastato con ani.
mo teppistico, quel che era
intrasportabile.
Il generale Florio con la
prostituta c(m la quale vive,
va a Cremona aveva chiesto
perfino «M'Intendente di Fi
nanza di avere una camera
da letto nel mie apparta
mento.
Ho pregato io stesso Musso
lini che la commissione ri
manesse in vigore perchè io
non ho nulla da temere dalla
giustizia. E voi sarete soddi
sfatti di aver creduto anche
durante la bufera nella mia
onestà.
Però non sono tanto irritato
per qwd che è avvenuto nei
ndm, confronti quanto per la
perteatzìone consumata ai
é^mni dei migliori amici miei.
E soprattutto contro il messL
cano rajmnento di Mussolini
avvenuto nella casa privata
dd re, MussoUni stava per la-
«dare Villa Savoia ^ma Vitto,
rio Emanuele gli continuava
a tener affettuosamente stret
ta la. mano perchè ancora non
era giunta V autolettiga con
la quale gli etnitsari di BadO'.
per conservare con l'aiuto di
Badoglio, i propri lauti gua-
dagni. Non è da oggi soltanto
che noi battiamo su questo
chiodo.
La nostra avversione alla
plutocrazia massonico-giudaL
ca, a quella categoria di bor
ghesi che ha brindato all'i
gnobile tradimento di Bado
glio deve essere accentuata.
Premiare i nosirì coniadini Debbo rivolgere un elogio
agli operai cremonesi che
nelle giornate dell' aimrchia
badogliano sono rimasti al lo-
ro posto e non si sono acco
munati con la ragazzaglia in.
cosciente e core isteriche fenu
minucce.
Ho già ricevuto delle Com
missioni di fabbrica; non
appena giunto a Cremona,
sono andato subito incontro
ai loro desideri. Già qualche
stabilimento doveva chiudere
in' conseguenza degli ultimi
avvenimenti ma sono riuscito
ad evitare che centinaia e
centinaia di lavoratori rima
nessero disoccupati.
Ma i conttidini del cremo
nese sono sttiti commoventi.
Essi non arrivavano a capaci
tarsi come il fascismo bene
fattore fosse stato spazzato in
un baleno. Domando per essi
Canerifi, i l lifore!
Camerati, sono contento di
questa nostra prima adunata;
oggi noi dobbiamo assumere
un impegno: lottare fino alle
estreme consepienze per la
nostra resurrezione. Non si
tratta più di perdere o di vin
cere la guerra; si tratta di vita
o di morte.
I l discorso di Far inacc i , spesse vol te i n t e r r o t t o d a app laus i ha p rovoca to alla fine u n a calorosa o%-az;one. Molte l ac r ime si scorgevano sui volti de i p r e sen t i .
Dopo brevi paro le p r o n u n c i a t e da a lcuni intei"venuti gli a s tan t i h a n n o e le t to p e r acc lamazione i seguent i c a m e r a t i :
LUCIANO GUIDA, Commissar io provvisor io p e r la Federazion e di C remona ;
T e n e n t e legionar io GIOVANNI S E R V E N T I , Commissar io provvisorio al Fasc io di Cremona .
E ' s t a ta poi n o m i n a t a Fa Commiss ione di d isc ipl ina c h e a v r à lo scopo di vag l ia re col m a s s i m o r igore le d o m a n d e di iscr iz ione al P.F.K. Di d e t t a Commiss ione f a n n o p a r t e i s eguen t i c a m e r a t i : s en io re Cerchìari Giovanni; sen io re Sperlari EUgio; c e n t u r i o n e Lombardi Pietro; c en tu r , J!ram-billa Mario; c a m e r a t a Aldovini Giuseppe.
Al t e r m i n e del le elezioni è stata d a t a l e t t u r a de l s e g u e n t e ord ine de l g io rno :
I I Fasc i smo Gi 'emonese sa lu ta l ' avvento della Repubbl ica .
Sa lu ta il G r a n d e R e k h che ha r iaffermata la s u a sol idar ie tà col Fasc i smo I ta l iano ed esp r ime la sua riconoscemea ad Adolfo H i . t ier che h a s ap u t o s o t t r a r r e il Duce alla conseena a l nemico .
Sa lu ta la memor ia del Fascis t i cadut i sot to il p iombo del ia reazione monarch ic« .badoc l iana .
Saluta t u t t i 1 camera t i , p r i m o fra t a t t i Rober to Far inacc i , c h e hanno sofferto il carcere , vol far i diffamazioni ed oi:ni sor ta di p e r . sedizioni .
Il Fasciamo Ci-emonese rivolKe nn p la iuo ai l avora to r i de l l ' indn. s t r ia , alle n a s s e twatad ioa «d al-
Ecc. Roierto Farinacci Creviona
II ritonjo del ba t t ag l i e ro e l i R e g i m e Fasc i s t a » m i h a procur a t o v iva gioia .
Dopo t a n t o squai lore , e disord ine , e sfoghi d i i re best ial i , ecco finalmente u n po ' d i luce.
Q u a n t o è a v v e n u t o ci h a serv i to a conoscere nel l ' an i mo tant a g e n t e che ci s t ava vic ino. Qt iant i i m p o s t o r i ! Q u a n t e carog n e :
T o r n e r e m o su l le r ov ine ancor a f u m a m i delie n o s t r e Sedi di Fasc io e ricosiruiremo.
R i c o s t r u i r e m o megl io ! Viva s e m p r e i l Vost ro « Regi
m e Fasc i s t a >. 11 Segre t a r io del Fasc io d i
Per ora i rabacchi non saranno tesserati I n m e r i i o aiia n u o v a t^ -sera
p e r il p re l ievo c e : tabsc.-iii, s: p rec isa che nessu.r.a d isposiz ione è a n c o r a s t a t a p resa dai ia Direzione gene-'-aie: a lmeno a tu t t ' og . g1. P e r t a n t o nei ia s e t t i m a n a corr e n t e v e r r a n n o n u o v a m e n t e cons e g n a t i alle R ivend i l e s igar i , sig a r e t t e e t r i n c i a t i con le s t e s se ! moda l i t à del passa to . S o l a m e n t e la q u a n t i t à d i tabacchi pos ta a d isposiz ione del ia popoiaz ione civile s a r à , con le n u o v e consegne , r i do t t a a l 25 pe r cen to deiia produz ione del ia Man i fa t tu ra . Perciò il pubbl ico pot.'-à n u o v a m e n te r i fo rn i r s i di u n a .uant i ta t ivo
d u e m a t e r i e e r i m a n d a t i pe rc iò non a l l ' anno pross i ino . loro pre-CÌLÌSO, m a aìia S n e del ia gue r r a -
Quas ; t u t t i ques t i s t u d e n t i si sono t rova t i ne l l ' imposs ib i l i tà di t .-ovare gl i i n s e g n a n t i p e r u n a adegua ta preparazio .ne; o perci iè sfollati con la fanaigiia nel le più ;Tr:pr.-.ìate locali tà isolate, o pe r -che cos t r e t t i in c i t t à t r a bomba.--dame.nt; duri.ssimi e il t u r b i n a r e di a v v e n i m e n t i poì i t ic ; eccezion a l i ; poi a l l ' improvviso , t r a u n a se r ie di comunfcat! con t r add i t t o ri a seconda deì le Provincie , ecco fri! esami da so s t ene re .
p e r n o a cade re in i i _-2dere Il pos tag i ro poss iamo usa,-;-;,
t an to p e r .sagare, c--sn-x; Der r.-s cuo te re , naa è r e c e s s a n o che, n o n so l t an lo noi . m a ancine -• r c -s t r i c r ed t t c r i o i nos t r i deò.:.-s i ano cor ren t i s t i pes ta l i .
Sp ieghiamoci megl io con t=: «-sempio :
T-zitì d e v e p a g a r e a Caio --:r.i cer ta somma e d h a n n o entrs."nt . un cen to c o r r e n t e posta le . T.z.o compile. 'à , s t a n d o s e n e CC-ZTC-ÌE. m e n t e a essa , u n c o m u n e nic-i-;.
rerszi e :i:cicGe_-£ s i i cabi le con p o s t i ? .-o
-O o ; assegno poèta e i^ E.'-a p revedib i le c'ne le c a d u t e eòe gii sono s ta t i fom. t~
fossero n u m e r o s e . t a m e n t e in fascieclr dà. In q u e s t o d r a m m a t i c o per iodo del c-onti c e :
naz ionale , non vi pa.'-e o p p o r t u n a , modu lo « p a s i g n o r D i re t to re , u n a t e rza ses- s u l e. e. n . d i Caio ». Ch luc r : s ione d"e.?am:, p e r e sempio nel la ;l modu lo d e n t r o -ana bus ta se : p r ima decade di n o v e m b r e , iimi- za francobollo, inc l r izza ta al-'.: ìatamenie a quegli nudanti che Scio ce': cont i -correnti n.-essc- ci psir ìa loro età suno già di leva è ins-sritto e Io i m m e t t e r à -n -.:.-. (a lcuni h a n n o a v u t o l 'esenzione quals ias i casse t ta c i impos;=2-
e. Il Se-:-r:zio d e : cos t i c-orre:
:!
periferica delia nostra città. Domenica rrìattina, nella Chiesa
di S. Ambrogio, il notaio -Anacleto • Donzelli, di anni 48 (sbi tante i-n [ I via Nazario Sauro 14 A) a\ 'vicina- ; i va il pensionato Luigi Cam'illoni | ^ 1 e porgendogli 4 mila e 500 l ire, io ì ^ ' pregava di volergli pagare Taf- !
fitto delia casa e di voler provve-1 de re ad alcune spese. Il Carniìlo-ni si scusava di non po te r accogliere l ' incarico e sapendo che il Donzeìii, da va r i aumi vedovo, conviveva con la figlia t redicenne Luisa, lo consigliava di usa re que . sf ultima per le sue incom'oenze. < Non posso — rispose con t o n o assente i l notato — perchè l'ho uccisa».
Impressionato, il Camiiloni informava il parroco delia Chiesa,
In questo tempo di infame vi-gliaccfaeria in cui la P a t r i a è sta-
radi tori . dai fedi-no venduta ai ne-
m i « j , »ni r ivolgo a voi vecchi e giovani ardi t i , impavidi come semp re davant i alla nos t ra grande sore l l a : la mor te ,
E ' l 'ora d 'mdossare la vecchia divisa non msi comple tamente dep u t a , di r i p rende re il non a r ru -ginito pugnale , le dirompent i bom. be a m a n o e cor re re contro il ne mico. E ' l 'ora di r innovare le nos t re av."enturose azioni di guerra pe r vincere e veramente salvare , come dopo Caporet to , l 'Italia, il stio popolo e r i d i r l e i l pe rdu to onore .
Voi siete il l ievito migl iore delle sane energie della Pa t r i a , siete la v i r tù del popolo : tocca a noi sopra t tu t to in quest 'ora, r i da re il voltb al la Pa t r i a con ia fede di sempre, d ismteressa tamente , integra lmente in assoluta dedizione.
Pa r t i amo ancora, r icost i tu iamo i nos t r i magnifici Repar t i , c red iamo nel la pa ro la del MarescirUo d'Italia Rc^oUo Oraz ian i che ci fornirà nuove «ed. adeguate Sf e col nostro il nemico. j — il p n m o n e r o o ai ques t a f e-1 ^g delia figlia, che recava t r e prò
Ri tornino sul nost ro labbro le j de raz ione F a s c i s t a R e p u b b j c a n a ; fonde ferite d ' a rma dà taglio : al ,rf,._ ,.a„„5,!_ ,..,„,^..n; ,vrf ,-ì cnr-! e che t u t t o r a s i dedica alla p r i - " ' - ' - " - --•— —i__i__..---
m a a p p a s s i o n a n t e fatica della ricos t ruz ione . Vi invia co=i l 'aialà! della vigilia di oggi e di s e m p r e il p iù fervido dei sa lu t i .
A -Noi! Il Commissa r io S tn io rd ina r i o
della F e d e r a z i o n e d i Bellun o : Gastone Rocca.
La Consu l t a : Aldo Berto; Ottorino
m i n o r e del passa to p resso la propr ia r ivend i t a , ne l l ' anno t e s t é deco-'^so) p e r czre
ad essi anco ra u n a possibi l i tà n e : I I ^ ^ I J A I M £ M I S « > n u o v o cl ima r i s o n o , e alle loro U C C i a e I O T i g n a fanUgHe. già aagosc l s t e , u n a spe-
Un tragico fatto di sangue, an- r a n z a dopo t an t i sacrifici com-cor più raccapricciante per gii in. i p iu t i ? spiegabili motivi che lo hanno j Cèn fede causato, è avvenuto in una via ! Prof. A. Varlonghi
trìr
che subito raggiungeva il Don-Chiusa S. Michele (Tor ino) : | zelli pe r chiedergli spiegazioni. piazza Rinaldo. ì « ^ ' °n so nul la . Non ricordo più
Ìi nuila! > questa l 'unica risposta.
P o i , il Donzelli s o g g i u n g e ^ : ( Proi-t-edete alle spese. Fa t ì r i
^^ ^.^t.f^ w r - - " ( funera l i . Io voglio cos t i tu i rmi» . t o a s e m p r e o s a r e e s e m p r e da- Subito a'.'\^ert!ta, la Ques tu-^ si r e s e n z a n u l l a c h i e d e r e - - ^ e l a por tava sul posto, a r res tava ì'uc-
farà t u t t o il r e s to e cic-è a i t e i . -:e rà la àomasa a; e e c i T.2.c, ia accr&d:;erà a quel lo di C;..;. n e d s r à sub i to comtinicazic: :^ s dom:c: l :c a d e n t r a m b i e tu i i c e o senza alct ina spesa n e oer l u r ; n é p e r l ' a l t ro .
Il g iuoco è fat to, m a DUO. t r : deve , c\5n::nuare. CSL-O. c h e h-- s-" J t o acc red i t a l a su l suo CC-T.M c o r r e n t e la s o m m a man-c=tasl: da Tiz.o, non è un fortunat.o mcr-ta ie che d e v e so l t an to r . scuc :e re e m s ; p a g a r e . Egli è deb . t c re a S e m p r o n i o cel la s t ^ s a o c i -.L-.Ì a l t r a sc«nma. Allora non deve
Dopo che il dvtt. ^5ario \ cc .mmeitere " e r r o r e c ; t>relev£.-; = le eb'oe prodig-ite le cure ] ca ; suo con to c o r r e n t e t>er r.-
Un ruzzolone dal treno L a cuoca .Angela LovisoLa di 43
anni , da Torino, di passaggio da Cremona per ragioni di s fo i i i r . en .
men t re i t ava scendendo dai reno met teva un p i e d i in fallo e
nel conseguente razzolo ce si pro-duceva una frat tura alla tibia sinistra. Cesura dei caso, essa iu r icovera ta m o; servazione all 'ospedale.
,s- si:-uo:_er;a lu i s t e s so e p e r :;-:: ma- idar la a SecaorGnio, ma er r -" . :e.-à anch ' eg l ; un pos'tasi--o'"c"il
Avvelenata da semi di ricino ""^ e. & a: e e di Sempronio. II s i s t ema p u ò s e g u i t a r e ell ' i r-P e r aver ingeri to dei semi di r i
cino è stata Ì^TÌ r icoverata , im. preda a si.ntcmi di avveìena.Tien-.o, ia cirKjua-ntenne Maria Pi rondi . ccntadina, ài Ca-aibutta.no. P&r
j ora. il suo stato non desta preoccupazioni.
-inito e tu t t i a-.TanEo t i sga tc e riscoaso, s t a n d o s e n e s c s è s e se.il z s psga.-e u n cen te s imo t>er -3s==, .oe-- francoc-clli, p e r msjtìuli, e:-:!
Fa tev i G-unque oorreniist-- r-i-stali e inv i ta te : vostr= cileni- a a .ven ta r lo .
STATO CfVaE 3 4 OUobre 1943
.MORTI N. 11 Ì H A T R D I O X I X. 2 ANNUNCI SANITARI
i egua te a rmi : con es- mattmia de l I b se t iemt»re X i a n a j visore e, ?n un sopraluogo alla stia anni ;=, sindeEic. ospedale Mas^xjrc t ro spir i to p iegheremo j cos t i tu i to — i n n o m e del Duce j abitazione, v i rin-veniva il cad.^ve-1 ìin^^-^o' — Ma:a=di .KT-^-S CJ=. Z-J^--'-
j — il p r i m o n e r b o di ques t a Fé-1 j . ^ ^jg^^ figlia, che recava t r e prò- ! c-iui-la M^--: , d-a^^i i „ ptr -icr*?. -is ii-» .\J \-A
nostre vecchie canzoni ed il sorriso delle ore aspre .
Andiamo tut t i a vendicare i nostri mor t i , ia cui memor ia per sensibilità l a t i n a port iamo nel cuore .
Vendichiam.o il nostro m.agni5-co eroe Et tore Muti le cui ossa ancora fremono per tan to obbto-brio a r reca to all ' I talia ed il cui spir i to aleggia fra noi e ci chiama alla bat tagl ia . •
Giovani ardit i , voi che avete ancora le carni lacerate e le bende sanguinanti dalle ferite deli 'ulti-mo combatt imento, gua roa te per j un a t t imo solo alla sozzura che ì ci circonda, abbiatene schilo. i
A noi è dovuto il compito di i ridare alla Pa t r ia il suo volto : ce j lo comandano i nostri mor t i , dal ; Carso a Guadalajara , dal ia Grecia ; alla Libia alla Tunisia; le loro madr i , spose, sorelle, bimbi, queste i imocenti c rea ture che non ved ranno più tornare i loro cari. Ce lo comandano ì nostri prigionieri , sempre t radi t i , sempre mai t ra t ta-tL Dobbiamo l iberare tut t i dall ' in-cubo che sovrasta la Patr ia , dobbiamo ancora dare l 'esempio di come si vince il nemico.
Conosco per averlo gridato U grido dell 'assalto, ancora dobbiam o gridarlo con volontà di r iscos. sa, con piena fiducia di vit toria.
Volontari della m o r t e : «A Noi!» per l 'Italia.
I l Comandante del Repar to di Cremona
Ten. Giovanni Serventi
la gola, alla regione sottoclavico lare sinistra e a l ginocchio dest ro . La ragazza era mor ta 24 ore prima, in seguito a forte emorragia causata dgDa ro t tu ra dei vasi san . guigni .
Il Donzelli è ora in carcere a disposizione della Procura . Il movente del deli t to è inspiegabi le: ma si r i t iene de'oba r icercarsi nel-
„ , , „ , ; lo stato mentale del notaio, tal-Guadaloppa; Carlo'^^j^^^ dedito all'alcool, che in
Lacci ; Franco Lodattu Car. l ^^ ^ j j j ^ j . -^ appar iva let-Alberto P r o ò a i j ; ?„„- ,„ ,„„ .„ inoh^rifn
I.a:g;2
T > - ^ -
•^S'. •O O-
lo More; Ettore Roma; Zanenga.
Bartolomeo
Consensi AU'Ecc. Fa r inacc i sono per
v e n u t e le seguen t i l e t t e re : Caro Farinacci, è il vecchio « far inacc iano »
Belloni — ricordi? — che ti scriv e e t i s a lu t a e t i abbracehr , nel la t ua i r r iduc ib i le Cremona , con l ' impeto camera t e sco d i ven-t ' ann i fa.
iHo sofferto, dopo il t r a d i m e n to de l 25 iug l i c : m i h a n n o impr ig iona to , p e r o rd ine di q u e l po rco di Badoglio; a p p e n a u-sci to dal ca rce re , pal lot tole com u n i s t e m i h a n n o t r a fo ra to la pel le . Sono usc i to oggi dall 'ospedale . Sono qui , vivo, t e s t a r d o e i r r iducib i le in ques t a mia No-v a r a che h a a v u t o t r e n t a c i n q u e Mar t i r i Fasc i s t i e, ne l n o m e del Duce , segn i ed o p e r e splendide , ne l v e n t e n n i o incancel labi le .
Caro Far inacc i , agii o rd in i ! E i n t a n t o ti abbracc iamo, fra.
tello pur i s s imo, con cuore , ne;r-vi, sp i r i to i m m u t a t i .
Amedeo Belloni.
Alla Eccellenza Farinacci Cremona
Voi s ie te s e m p r e a l l ' avanguar dia p r o n t o , deciso, audace , int r a n s i g e n t e .
Vi a m m i r o e Vi seguo con fede;: à i m m u t a t a e immutab i l e .
l i F a s c i s m o — specie quel lo nuovo — ha bisogno di u o m i n i delia Vostra t e m p r a e de l Vo-
te ra imente mebet i to
Furti di biciclette D'una bicicletta « Bianchi » del '
valore di L. 3 mila è stato deru- ;' bato Paolo Grandi , abi tante in i Piazza Lodi I. Egli aveva lasc ia to ; incustodita la macchina in un sot- J tcEcala del Palazzo deli'. '^driatica, ! in Piazza Cavour. 1
A Guido Cumisani, abi tante in via Dante 55. un ignoto ladro ha I sot t ra t to una bicicletta «narca Dia- ! na del valore d i L 500, che era ; s tata lasciata incustodite in via '
: rauro, :Ì-.\. — Jias-ai -• : sno-.L P=,::r;r3, c"in=> ~>. S * ^ ^ Ì Ì : ^ Ì : : (>«Pfdi:-e Maggiore — Gr-.r-p^ R;-<a. f a:ini i6, calìola-.a. Orpellale :vir.i-. i riale, K:\xiia. c'.^dda. — 3c-i_-!-::. r ,i • c.U> COT 5l3ccag--c3-: E.-TElr:2. c ' i - r . ; . ; ilioKhlc-yc. Osi^dale- Ma«i:vìrr. — -'r '• l-lciijia con. F raar i^ i C,:=M-; .P?. C Ì ; 3- ó;, C3MÌ:=-i'a, via Fal ' io r i ! ; ; , = • Cjror.i r;:u«-:;;* co=. F.c-Srr.^ '..- *: ; d"i3ni ó;. TTvOìvrato. '»i-,jod»'f Mi ; Klorc — Ca:;ido.-i Rorida, an^^ilr. ; anKÌ x:. ca^ai-nsa. CHpe-cialf M^.;.-- •:
— Carena Frar.cc^-o rois Tc^^—. *''" <rj>pi:-.a, d'an-': te iaTa-a:ore C'-r«li .M3E?i.>rr. T.nro'io.
.•.fj.-r:>-."i;: r/'hT^f-.. — »;-!.-•.•.-:= C : \ 5rpt>e, paiaii'*^i^re. o-^i Bt"r:t^cl:-o M ; ria. cameriera. — Te- '^ ra Err.r--". •;'; i tr'.c;-:a, Milano, con l>2^-.c=l r;cT-.= ; in=«-v:c!:te.
Don.OOLDONI OSTETRICIA GINECOLOGIA VIA PL A S l b 7
Teief.-23.óa _ Riceva 1 4 - 1 6
Siro coraggio. Io vi sa rò s e m p r e v ic ino nel la ! Mart i r i Fascisti,
lo t ta con t ro la va r iop in t a e tur-1 Una e B ianch i» del valore di pe canea dei giudei , filogiudei, i 700 l ire è stata ruba ta in Piazza m a s s o n i e ant i fascis t i vecchi e nuov i .
Sia p u r e in pochi , m a con la sp ina dorsa le d i r i t ta e n o n pie-ghevole .
Ala la! Vost ro Gino Sottochiesa
Reggio Emilia — Sono con Voi e dò la mia incondiz iona ta ades ione al Fascio Repubbl icano .
Capitano Aurelio Tonchi.
Rimini — Imposs ib i l i ta to in t e r v e n i r e a d i m a t a t i en imi p re sen t e ai gr ido di Viva il Duce, Viva Far inacc i .
Fernando Montelattici
•'• Verona — Dal 25 luglio la m i a a m m i r a z i o n e p e r n Duce e p e r
i Voi è a u m e n t a t a a d ism-isura. i Viva la r epubb l i ca !
S. Ten. Vanni Orpello Caminetti Rimini — Il t u o ritomo è sta
to p e r i vecchi c a m e r a t i u n a g r a n d e gioia. Il" t u e g io rna l e ci fa finalmente r e s p i r a r e .
Mancin i Ruggero
Apuania — Dopo u n a dolorosa in t e rminab i l e sos ta è g i u n t o qui nel le p r i m e o r e di oggi il « R e g i m e Fa.scista ». P e r noi, con esso è r i t o rna to il sole.
Giovanni Morriconi
Padova — Vi abbraccio con af. fet to en tus iasmo fedeltà i m m u t a t i . Vostro
Meropiant
Cspediale a Francesco Olmi, dlmo ran te in v ia Mantova 7.
Nel cortile della sua abitazione in via Manzoni 7. Samuele Giar-dina aveva collocato una biciclet. ta del valore di L. 1500. Essa è scomparsa.
Nel posteggio di Piazza Ospedale, .Angela Stefanini — abi tante in via Brescia 51 — aveva depositato una bicicletta d a donna del valore di L. 1500. -Al suo r it omo , la macchina era spari ta .
Edvige Priori , d imorante in via Alfeno Varo 11, è stata deruba ta d'una bicicletta del valore di lire 500, che l 'aveva abbandonata nel corti le della sua abitazione.
Una bicicletta del valore di lire 2.000 fu sot t rat ta nel propr io cortile, a P r imo Baggì, a'oitante in via S. Erasmo 7.
La parola fedeltà ha un significato profondo, Inconfondibile, vorrei dire eterno nell'animo tedesco.
HUSSOLIIVI wmnt-MumnHiuuuinnniiHuMHiH^paHHi
Incidenti e disgrazie Il capomastro Luigi .Azzali di
70 anni, da Pieve Delmo.na. mentre in bicicletta stava r i tornando alla propria abitazione, in seguito ad un falso movimento cadeva dalla macchina, producendosi una grave contusione al torace. Accompagnato all 'ospedale, egli vi è stato- r icoverato in osservazione per una probabi le f ra t tura costale.
— Accidentalmente il meccsni-co Francesco Compiani di ann i 19. abi tante in Cremona, r iportava abrasioni var ie al corpo. Al Pronto Soccorso il sani tar io che gli ha pres ta te le p r ime cure lo ha fatto r icoverare in osservazion e per una sospetta f ra t tura all 'osso frontale.
— Il manovale Ferroviar io P ie . t ro Sgalbazzini d 'anni 58, da Pieve San Giacomo, è stato ieri r icover a to all 'ospedale per una fra t tura r ipo r t a t a accidentalmente a l l a spalla sinistra.
Alla Guardia Medica Guaribi le In otto giorni è stato
giudicato l 'operaio Virgilio Par -migiani di 44 anni, ab i tante in via Cario Speranza 6, il quale p re sentava una ferita da taglio al dito medio della mano sinistra.
— La filatrice Ennche t t a Sardi di anni 33, domiciliata in via Gior-dano 1, è stata dichiarata ?uaribi-bile in cinque giorni per escoriazioni e abrasioni al ginocchio d e . etro,
Buona Usanza Rag. - i i r in i . rn P T - G I . T A N : — T^frr^-
;?ì te: .^Etonirt-.a e Cin.<*p?>e Gali: lire ro — C-jpU: Kiiiri::: : Girelli ra-KÌc-r.iei Plinio l:re ;=.
INES M.ARIA M.\RTIXT r . : -At .TlF RI. — I-e =;y-ore B-~t:n-; Orinira. C-'-lonelli . \ r . :on:«;a . Dei Brr.e A=::s. Posi-ani Abda, Tonare";; Mar-la o.' roriO : Bcreliuc lire =o; :s!'a=i:a .AM-^r..!c:;i;.i lire ^o; Artigianerì: S Michele lire =-- Maoezzooi I.-JÌ2; e famiglia: B-:cn ra=ic!-e lire 100; Prut-iidenza lire :--»-: Ciec'ni Margberi'.^ l ire ITO. — Tif.?^-z l a : Pa,<tificio ex-Ctnnbatteati lire :»•> - ArtiKÌanelli : iuK. Nino tanf rasch i iire .?o. — 0.=piij Ri:ia!ti : r.irelii r.^rlo-nier Plinio lire j?. — ArtisiiEeiii : Rosetta e dozt. Gino Feraboli iiro =:•: Kijzi Lina lire -o — Bor^a Luis; G r a n d i : prof. Vittorio C.rxndi lire =0 - .^rtiuMnelii: cocìngi Borshi Fera-boii lire 30.
PROF. BENCIOLINI Wiirii Snellisti Isfitili l if i .
Orecchio-Naso-0ofa Visi te Bri giorni f c i t f
iUìe 1-0 U i e n , ; 0 d«i ie !5 a'iie •?
INALATORfO
C R E M O N A V I » C a d o l i n i , 18 - Tel. lO-is
Papamentì e riscossioni senza rischio né perditempo
In fatto di I>ot:. Ti-LLIO FERABOLI. - Ciechi j ^ ^ ^ i - ^On e
Marg-facriia : la zìa Amelia Far ina vedova Feraboli lire ic». — Le cnirine I-lnsma, Lidia I-a Polla Feraboli ; Oas.i S. Rita lire loo. Derelitte lire 100. — Borsa Lnigi Grand: : professor Vittorie Grandi lire 50.
-lERVENTI TF.RKMS.K ìoriiao anni-vE-rsarioì — Il tiglio Getìzini . i r r igo *-Sonlomi'-ti l ire 3?; Ciechi M.. l ire 15.
B07.7-ETTI EGIDIO. — ProrvkleBr* : ing. Mino Larifranchi e fam., l ire 5» — Famiirlia Bozzetti : Infanzia lire 100; Orfanotrofio Maschile lire 50; Rcstanri Chiesa S. Pietro l i re roo. — -\rtieia- nclli : fam. Talaiaazzini .\nsrelo lire 50. — Ospizi Kinniii -\ttilio Boctasavia ' i re »5.
Gr. Uff L i n c i CARINI. — Fratelli Rossi : -ambulatorio Pediatrico Ospedale Jfagsiore, lire 50. — Ospizi Riuniti : -Attilio Boccasaria lire 3>,
GIUSF,PPIN.\ MARIANI ved. T.A-r .L I . \B fE . — S. -Antonio: «li inquilini della Casa di via San Francesco lire 50. — Ciechi MarrrheriSa ; Lina re ie t t i e dott Triicco lire :o.
FHDELI G i r S F P P E — Artieianelli : la famislia lire . o
isc.C;
L'ororlo delie Ferrovie (in v igore da! i o t tobre)
P . \ R T E > Z E CODOCNO: i,:o r.o- (Milanol, 19,39 MANTOVA: S.TT, :i,-,o. TREVIGLIO: =,1.1 iMilano), 17^5». BRESCIA: 4„^5, 1$,^^. Fn>KN7,A: 5,1". Ja.^o. PIACENZA.: 7,08. 18,5;.
A R R I V I CODOGNO: 8,oj (Milano), n),i7, «,09
(Milano). MANTOV.\ : 6,53, 19,33. TREVIGLIO: 7.st {MUano), «,43. BRESCIA.: 7,16, 30,48. FII)BNZ.\ : 7,46 10,57. PIACENZ-i : 8.04, 20,50.
Spattscoli d'o99Ì CINEMA IT-'VLIA: Destino di sanifTis. SI-PERCINEMA : L'assedio dell'Alrazar. C1XR-M.\ E N l . C . : L'uiuraiu.
Gioco del Lorio Esfrazioni del 2 ottobre:
TORINO 75 71 61 45 83
no median te gli assegni postali luì fomit i , che assum.ono la io
pagament i e propr io il e
•i.fnanere a-icora a ^-^-e-n' quat i e pericolosi, QuèÌ-te"ope"-l zioni si possono r idu r re ai massimo della se-mpiicità, deli 'ecorò-mia e della sicurezza. Basta ap.-i r e u n comodo e sicitro Ccnt-o Corren te Posta le . D Conto Corr en t e Posta le consente infat t i al t i tolare, ne l modo più s icuro di effettuare, i a qua lunque località incassi e pagament i a mezzo de ' la posta, senza a l lontanars i dal propr io domicilio. L ' ape r tu ra di un Conto Corren te Pos ta le si ott iene facendone domanda suiVap posito modulo di cui sono fomiti tutt i gli uffici dì posta, I paga , ment i del corrMitista si effetusa-
a — - O -
ma d i : Assegni localizzati, p e r dispor.
r e U pagamento presso un. determina to ufficio i>osta!e a favore di im qualsiasi beneficiario; Postagiro, p e r effettuare pagament i a favore di u n a l t ro corrent is ta ; Assegni al l 'ordine a favore di qualunque beneficiario, girabili al pari degli assegni bancar i e pagabili presso qualsiasi ufBcio postale.
Tu t t e le esazioni di somme dovu t e a l corrent is ta possono effet tuars i mediante invi to a i singoli debi tor i d i versare le somme m e . desime sul conto dello stesso cor-r e i t i s t a a mezzo di qualsiasi ufficiò postale. TaU versament i sono normalmente eseguit i con bollett ini che i corrent is t i t rasmettono a i loro cl ienti assieme a l le fat. tu re .
LTJfBcìo dei Conti Corrent i Postali informa il corrent is ta d i tutt e le operazioni di addebi to e di accredi to eseguite giomalmraib? sul suo conto.
Gii assegni postali evi tano le spese di affrancatura e di assicu. razione.
Gli uffici postali, a richiesta, d is t r ibuiranno gra tu i tamente una guida pra t ica t u l servizio d«i C o s . t i Corrent i .
gss « i f^EOIMÈ PASGiSTAtU^Mirtia 5 Ottòljti IMS . Anno XXI
iSU^JAMO li NOSTRO PASSATO f
Quanta grandezza e quanto avvilimento!
mmji^lfgii^ggffgf^l^^l^^
L'esortazione di Foscolo agli Italiani di rifarsi alle storie mai come in questo momento è stata di attualità. Rifarsi alle storie vuol dire non solo rivivere col pensiero il passato ma idealmente ricostruirlo investigandone le ragioni e comprèndendone lo spirito. C<^npren-dere, imparare, oonfrontare e dal confronto trarre argomento di esaltaiione e potente stimolo di lotta, oppure motivi di profonda mniliazione; questo il ii-ne pratico a cui ci conduce il confronto.
Che sempre vi siano state guerre e quindi rese, patti di armistizio a cui seguirono trattati di pace, è verità storica la-paìissiana. Ma per limitare la mdagine all 'età gloriosa del Ri-sorg mento e proprio agli iniz: quando un popolo insorgeva dalla Sicilia al l ' I ta l ia settentrionale o per conquistare la libertà o per cacciare lo straniero o il tiranno indigeno ai suoi servizi ci imbattiamo in tré mo-D}enti storici di eccezionale iui-portanza: 24 marzo 1849, quan. do il Piemonte chiede l'armistizio all 'Austria che jl 26 è definitivamente stilizzato; 30 giugno 1849 quando l'assemblea costituente romana dichiara di cessare da una difesa divenuta impossibile; quando l'assemblea costituente di Venezia nel 24 agosto 1849, pattuita la resa, rimette le sue funzioni go-vt: nati ve al Municipio e non ha contatto di sorta con lo straniero.
I-a <r briunal Novara » nella notte del 24 marzo del '49, dopo aspra e dura giornata di combattimento tra Piemontesi e Austriaci, chiuse il primo ciclo della guerra per l 'indipendenza e della monarchia Sabauda, interprete in quel momento delle as[)iraziom italiane. Carlo Al-I>crfo, che aveva invano cercato gloriosa morte sul campo, di-\enne, sebbene sconfitto, il re < della causa nazionale, il martire di Opor to» . La politica deila dinastia fu spinta irrepa-rahiJmente verso la causa italiana per la vendetta di Novara, il Piemonte fu la rocca della Xazione sconfitta. La leggenda ravvolse il vinto e prima anco»-la che la cantasse Carducci, la riconciliazione fra i martiri e li re che li aveva colpiti fu sentita dalla còscienza"Hèl popolo."' Còsi uno storico non servile, né adulatore di principi, ma libero e sereno. Una sconfitta, come quella di Novara, può, nel g'iOco delle forze storiche, trasformarsi in potente energia di >'ta e di liberazione.
-ila veniamo ai fatt i . Carlo .Milito — il cui esercito era co-.•.••.i;,'ia;o dal polacco Chrza-:i"'.v-Nk!, perchè a nessuno dei L :nra;i lìiemontesi si volle af-; ;.;:c la re.sponsabilità del co-]-.;i;d-..) e a i j)iìi erano concordi r.'l ritenere che in Piemonte Jl'.;; •,i iosse un generale che, '••'.'e ad avere qualità militari ;Ì-' •-•-^arie per prendere .il co-i.\ir.i<-) dt-'iTcsercito in tanto dif-:••;; coniìizioni, fosse anche ri-:;..:-'o indiscusso negli ultimi a. lenimenti i — aveva inoìtra-I • ;roposta di armistizio a Ka-d-;zky ma !e condizioni da que--•>:. i:r.poste erano tali che il re ."•jn sentiva di poterle accetta-ri', a meno di rinunciare alia s-a d'ignita regale, alle ragioni stesse della guerra, a quelle li-ì'"rià costituzionali da lui stes->'j giurate.
f.'uali erano le condizioni?: Hi ':i;i)egno di riconoscere i trat t.!:i del 1815, che spezzettarono i i:.jra e attenersi fedelmente ad essi ; l/) rinvio dei sudditi l'''';iì'ardi riljelli al l ' Imperatore, ' .v; a-.evano combattuto coi pie-Ji/'-tesi e co.sl pure degli Un-^ii'.resj e dei Polacclii; e) con-.'•'•:• .-ìa delle fortezze di Alcssan-d; a e di Casale al maresciallo a'-triaco, col territorio compre-yi .sulla sinistra del Po, tra. il 'fieno e la Sesia dalla sua sorgente fino a Vercelli, incluse le cirià; d) concessione della for-te7za d 'Alessandria; e) rientro della flotta sarda e delle truppe ijiemontesi che s'i trovavano a Venezia; / ) la convenzione e l'armistizio indipendente dalla approvazione delle Camere.
Carlo All>erto abdica, piuttosto che firmare questo disonorevole armistizio, a favore di ^'iitorio Emanuere I H e batte la via dell'esilio. Qual re, che aves.se il senso delia dignità nazionale, avrebbe potuto accettare siffatte condizioni di pace? Ma prima — come ne informa il Cibrario — di prendere la eroica deciiiione, convoca _ i generali, legge le condizioni suddette e li interroga se è possibile riprendere le ostilità. 0 -gnuno risponde negativamente. E allora « .siccome non vi è più mezzo di continuare le ostilità •— dice il Re — io abdico in questo istante la corona a favore di mio figlio Vittorio Emanuele ».
A questi spetta di rispondere a Radetzky. Gravissimo il «an-pito, gravissimo i l momento.
Nessuna possibilità di riprende, re le a rmi : l'esercito è demoralizzato e in condizioni di inferiorità rispetto al nemico. Ma non è nemmeno possibile accettare le condizioni poste da feld-maresciallo austriaco. Accettarle non solo era disonorevole, ma significava rin-unziare alla funzione storica dei Piemonte, tradire le speranze italiane, porsi contro l'imperativo della storia, ritornare al 1815.
Vittorio Emanuele ha l'esatta comprensione del momento storico e la visione dell'avvenire. Un imperativo gli si im»o-ne che è di dignità e di cosciea-za nazionale. « Piegarsi con dignità davanti al vincitore imbaldanzito ed avido di vendetta, ma non lasciarsi scliiacciare. Lottare con latina intelligenza, con macchiavellica audacia sul terreno diplomatico ed ottenere patti non durissimi. Ixigicamen te, il pericolo maggiore era che il Governo austriaco avrebbe cercato di tagliare tutte le teste dell 'idea rivoluzionaria, magari transigendo sulla indennità di guerra (duecento milioni) e .sul-le_ clausole territoriali dell'armistizio e della successiva pace ».
Più esattamente non si potrebbe delineare la psicologia politica del sovrano in quel momento. I l nuovo re, cedendo a: pressanti consigli, del gen. Cos. sato e di al tr i 'si avvia a 'Vignale per un abboccamento con Ra detzky. 11 colloquio durò p iù ' di un 'ora e Vittorio Emanuele fu irremovibile nel non cedere sui punti sui quali il maresciallo maggiormente e con tenacia insisteva, ma che, se accettati, costituivano la condanna, da parte del Piemonte, delle ragioni della guerra e il ritorno al regime as.soluto. Benché il re, fosse tut t 'a l t ro che un entusiasta dello Statuto — che limitava entro certi confini il potere regio — comprendeva però che l'avvenire della sua Ca.sa e del Piemonte dipendeva precìsa-mente dalla fedeltà o meno della monarchia alla Carta costituzionale. Obbedì a q-aesta realistica comprensione della realtà e sah-ò l'onore, il diritto,, l'avvenire della sua Casa non solo, ma ciò che più importa, le sorti della rivoluzione nazionale di cui il Piemonte sarebbe stato lo efficace jstrumento.
I l 26 marzo venne rimesso dal Radetzky al re il testo ufficiale e definitivo dell 'armistizio, che nei punti sostanziali e fondamentali differisce da quello del 24. Infa t t i : a) non si esige la fedeltà ai tiattat'i del 1815; b) non si impone il rinvio di soldati e ufticiali lombardi sudditi austriaci al campo nemico ma soltanto lo scioglimento dei corpi di volontari con la aggiunta dell ' impegno de! maresciallo di accordare prima della stipulazione del trattato di pace « piena ed intera amnistia a tutti i militari lombardi, ungheresi e polacchi che ritornassero negli Stati di S. M. lo Imperatore » ciò che effettivamente accadde ; e) si riconferma col permesso del Re di Sardegna e finché dura l'armistizio, l'occupazione del territorio piemontese già in precedenza delimitato ; d) conviene che la flotta sarda « con tutte le vele e i battelli a vapore lasci l'Adriatico nello spazio di quindici giorni per condursi negli Stati Sardi » ; e) si riconosce il di> ritto, conferito dalla Costituzione al re di dichiarare i a guerra e far la pace, ma non si esige che il futuro trattato di pace .sia concluso all'infuori del Parlamento.
1 negoziati p«r la pace — come fa rilevare uno storico austriaco — si svolsero più che tra il vinto e il vincitore tra eguali, ma in modo che il vin to, avvedutamente, si comportava da vincitore. E i negoziati furono lunghi e difficili e spesso interrotti appunto per questa ragione: se ne era accorto il gen. Hess, capo di Stato Maggiore di Radetzkv, il quale scrivendo al De Bormida, plenipotenziario piemontese a Milano per la stesura del trattato di pace, .asseriva : € Io non pos.so impedirmi di rilevare una espressione che vi è sfuggita nella vostra lettera, ove dite che le vostre domande saranno ragionevoli. Mi sembra che se vi è qualcuno che abbia il diritto di far delle domande, questo no» -può essere che VAustria ingiustamente assalita nel suo proprio territorio e che due volte vittoriosa ha dato reiterate prove di una moderazione senza esempi », ^
Si noti che in Piemonte esisteva una corrente tutt 'al tro che insignificante la quale era legata.al passato e oontrarm alla libertà co.stituzionale e attaccata all 'Austria e al suo sist^ ma politico. Si tenga pure presente che le condizioni dell e-sercito al l 'entrata in campagna erano tutt'altro che tali da as sicurargli la vittoria e che mol-
Parole chiare ai lavoratori
Uit fortino tedesco sulla Manica iHuiiiiiuiHiiiriiiiiiiiniiiiiUiiiiiiHiiiniliiiiiniuiHniiiiiiiniiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiisiiiiiniiiiiiuiiiiiiMiinniliiiiiiiiiiiiiiiiuuiiiiiHiiiHiiiiiiuiiuiiiiiiiiiiiiiiiiii
HL C > A S O IMIIiOLIOLR
L'ULTIMA SUA FARSA Uex onorevole Migliali ci
aveva scritto più volte dalla Francia. Egli riconosceva i suoi errori politici confessando che il fascismo veramente aveva ritihato il prestigio dell'Italia nel mondo ed aveva risolto in un modo magnifico
,le questioni sociali. Si dichiarava nauseato dei fuorusciti italiani che tramavano contro l'Italia tanto che ad un certo punto si decise di passare al servizio dell'A imbasciata nostra per « apprezzatissimo » servizio di informazioni.
Verso la Germania si mostrava ammiratore fervente e ne giustificava la guerra contro le nazioni giudeo - plutocratiche. Nelle sue lettere ci chiedeva infine di preparare Vambiente perchè stanco, vecchio e malato, poteste ritor-. nare a Cremona a chiudere gli
bica organizzata dall ' Unione Popolare alla vigilia del conflitto. Quella r iunione aveva io scopo di spingere masse di Italiani a mobili tarsi cort la Franc ia contro il nos t ro paese. E in quella corrispondenza io ero segnalato fra gli oratori-ciò che bas tava per giudicarmi. Ebbene io non era presente* bureau » era fatta contro di me a quella r iunione avendo ma nifestata la mia avversione a cosi insana politica.
Quando r i torna i in F ranc ia tu t t i gli e lementi si offrirono per al let tare ed ecci tare il cosiddetto antifascista. L'I tal ia svi luppava fat icosamente la sua politica imperiale men t r e in quest i ambient i si accentuavano l 'opposizione e l'odio cont ro le sue conquiste...
* * * Duran te la guer ra di Spagna
furono ben pochi gli i taliani di qui, non fascisti, che non furono travolt i dalle correnti qui soverchiant i . Io fui fra
zazioni che sostenevano 11 predominio degli imperial ismi dominan t i contro le na tura l i rivendicazioni della Germania e dell 'Italia.
*** Nel novembre 1939 una for
male denuncia al « deuxiéme
da uno dei pa t ron i francesi dell 'Unione Popolare italiana. E r o accusato in quel momento così torbido di essere uno degli agent i al soldo di Roma.
Voi invece mi chiamaste agente di Mosca.
* * « Vi dirà il Console Orlandini
quel che ho fatto, quale è s tata la mia opera. Non è 'qni consenti to di specificarvi come abbia cercato in quest i u l t imi m^-si di adempiere al mio compito sia presso il Console sia presso il gen. Tuccì che aveva- una funzione polìtica. Voi conoscete la si tuazione che qui si era determinata , aggrava ta nei ri-
quei pochi e non solo mi asten- guardi degli i tal iani e dell 'Ita-ni dalle numerose manifesta- ' lia Voi comprendere te che era
-Jj»u JL (^ tAU^tAh'h ^ fpluLuthiiri ù4^Ml. A^fi:*^ tMC*^^ tèi ^^>Mh' tH^
Jv-*^*J fljAt^ttk I** 6i**t^ a*uA* (^*Ì4,t4rì/*u. h'€>i,0*^À*<*^**^f*'*^^^'^-Ut^^
occhi per sempre, accanto alla sorella adorata.
Fessi, arcifessi come sem-pre, finimmo per commuoverci e ci adoperammo perchè egli ritomasée nella nostra città. Le benedizioni della sua famiglia per noi furono copiose. Senonchè avvenne il colpo di Stato del 25 luglio. Migliali ritornò da trionfatore. La vecchiaia e la malattia scomparirono come per incanto; riprese immediato contatto con i soresinesi ed i ca-stelleonesi, e annunciò la ripresa del suo movimento.
Di fronte a questo suo contegno dobbiamo abbandonare il nostro riserbo pubblicando brani di sue lettere. Dopo di che MigìioU può ritornare a Cremona che nessuno gli torcerà un capello.
«... Ricordavo la pubbllcazio-i ne apparsa sul vostro giornale concernente una grande assem-
zionl, ma non mancai di segnalare spesso il mio dissenso.
In ambiente di intel let tuali insorsi contro lo scr i t tore spagnolo Benjamin che pretendeva a nome dei cattolici di pero ra re la causa repubblicana.
« « * E quando dopo Monaco essa
si rivelò come uno s t rumen to della politica francese per pugnalare l 'emigrazione i tal iana e la guerra , non ebbi t imore ad espr imere la mia opposizione. Essa fu tale da po r t a rmi nel se t t embre 1939 a rompere anche i rappor t i col segretar io di codesta Unione.
• * * * I lunghi anni di espatr io più
di qua lunque cosa valsero a farmi desiderare il mio paese e ad apprezzarne lo sforzo pe r accrescere il prestigio e la potenza nel mondo.
* * * Avevo visguto qualche anno
in Germania e profondamente ho condiviso il suo bisogno di r inasci ta e di r ivincita. E mi opposi contro tu t t e le organiz-
ve ramen te u n fronte anche questo come si espr imeva quest 'al to funzionario pe r resister e e operare . Egl i po t rà dire il mio modesto e silenzioso contr ibuto.
* « 4>
VI dicevo che ho accolto ques ta prova dolorosa dalle m a n i di Dio, considerandola u n bene. Non è una frase, pe r me. Q u a r a n t ' a n n i di lot te dure, spesso atroci; quindici ann i di espatrio, cioè u n a sequela di resis tenze e di u r t i ne l fianco di u n t ronco: bas tano pe r la riflessione necessaria agli ultimi giorni della mia vita. Inolt r e io so che, se ho molto erra to di f ronte agli uomini , sono infini tamente piti colpevole in faccia a Dio; e la sua protezione costante, che mi salvò da mille pericoli, r ende più grave la mia colpa ».
Per controllare queste noti-zie scrivemmo una lettera al Console Generale d'Italia a Parigi, il quale, in data 29 luglio 1941 rispondeva:
••<••••••< iiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiii u n i i iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiii Hill
tissime deficienze si rivelarono per noi im debito d'onore, un A .._ • „-„u! _:_..._• • ^ • (]Q ,gj.g ^1 co.scienza». E l'am
nistia è concessa. E su questo sentimento vivo e forte si basavano i plenipotenziari nelle loro trattative. A tanto giungono che la indennità di guerra da 200 milioni è ridotta a 75.
Confronti? Il lettore li farà da sé: e da questo confronto, chiaro emergerà questa verità: i padri , vissuti un secolo fa, avevano una tale concezione del dovere e dell'onore nazionale che mai avrebbero sottoscritto un patto di armistizio come quello d e i r s settembre 1943, che, forse, uno Stato, ridotto militarmente allo stremo delle forze, senza onore e senza dignità, avrebbe potuto concludere, p ivis i 1 padri dalle conce--zioni ideologiche un sentimento e un nome sacro tutti li univa: la Patr ia e l'onore. Nel 1943?
Rirum Scriptor
durante j fxxjhj giorni in cui durò la guerra, che era assolutamente impossibile continuare. Ma nei piamontesi, rinnovati dallo spirito della libertà, altissimo era il senso dell'onore e della dignità nazionale.
I l gen; de Launay, capo del Governo, tracciava le direttive ai plenipotenziari convocati a Milano per discutere il trattato di pace', fra l 'altro li esortava a far capire all 'Austria che se « la massa della fopolaztone ragionevoli ha visto con dis-piacere la coniinuatione di una guerra da fui non si poteva spe-rare un felice risultato e desidera la pace, essa ha tuttavia conservato in mezxo alle nostre sventure il sentimento delia di' gndà e dell' onore nazionale >. Come pure i plenipotenziati per la pace, insistono per la amnistia ai lombardi che avevano preso parte alla guerra; e k
«Rispondo alla tua le t tera del 18 corr. Il Miglioli ha già lasciato Par igi ed è s ta to trasferito in Italia a cura dell 'autori tà tedesca. Egli Infatti, che frequentava il fuorusciti-smo italiano, ha reso apprezzati servizi a quest 'Ambasciata.
Solo da lui Eì sono po tu te avere informazioni precise su uomini e cose.
GUSTAVO ORLANDINI»
Numerose Iscrizioni al P.R.F. di Chiavari e Lavagna
Cbiav«ri, 4 ottobre Alla noetra sede del Fascio le
nuove iacrizloni continuano con grande soddisfazione; le vecchie Camìcie Nere ed 1 fedeli di tutte le ore «1 sono presentati in massa aderendo al P. iR. F.
Anche nella vicina Lavagna, nella Casa Littoria, le iscrizioni del vecchi fascisti sono numerose. A questo proposito ricordiamo la masèima: amiamo la qualità e non la quantità.
L'ora solennemente tragica che è scoccata sullji Patria nostra deve obbligare tutti gli Italiani, e soprattutto la grande massa dei lavoratori, che rappresentano la maggioranza deila nostra popolazione, a riflettere, spassionatamente da ogni deniagogica ideologia politica, sulla realtà degli avvenimenti attuali che stanno per determinare la situazione politica e, soprattutto, sociale del domani.
Lavoratori Italiani, Italiani tutti di sani e onesti ideali, ricordatevi che dal vostro atteggiamento presente risulterà l'agiatezza d la miseria dei vostri figli e delle vostre generazioni future.
L'Italia povera, l'Italia proletaria scese in guerra al fianco di Nazioni altrettanto povere e prò. letarie, per combattere la struttura borghese-plutocratica di Nazioni che, sotto un tallone di ferro spietatamente pesante e inesorabile, schiacciavano le sacrosante aspirazioni del popoli proletari.
I Governi demo-plUtocrattcl dei nostri nemici, con un gioco degno defle tradizioni del prestigiatore Wilson che con i suoi famosi « punti » già ingannò e tradì l'Eu. ropa, vogliono ora dimostrare che la via perseguita dall'Italia con il Patto Tripartito è falsa e che essi soli sono i veri amici, 1 liberatori del popolo italiano.
La spudoratezza non potrebbe essere più mostruosa e per farsene un'idea basta esaminare ciò che è sempre avvenuto dei popoli governati dagli amministratori delle loro maestà: il dollaro e la sterlina.
Gli inniunerevoli scioperi e le agitazioni, che, repressi nel sangue, hanno sempre serpeggiato in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America, servono a documentare come gli stessi popoli delle ricchissime Nazioni anglo-sassoni siano oppressi dal tallone del capitalismo. La libertà politica di tali Nazioni è congegnata in modo da blandire illusoriamente le masse operaie, per mascherare al popolo la schiavitù imposta dalla Clas.se plutocratica dominante.
Tutti i partiti esistono nei regimi democratici, ma uno solo regna: quello- dei grandi uornini d'affari che, pure in minoranza, si affermano con la potenza dell'oro sui sudore del lavoratore che sfruttano.
I discorsi politici, le polemiche a volte tolleranti, a volte incoraggianti per fare meglio risaltare l'incastellatura di «artone della politica liberale, non hanno clie valore di palestra; ciò che conta sono le leggi e le leggi sono redatte dagli uomini del capitale: sono leggi borghesi.
Se cosi non fosse, se il popolo americano avesse effettivamente avuto la possibilità di decidere, oggi il popolo statunitense non morirebbe sui campi di battaglia europei.
Roosevelt aveva promesso alle madri americane che nessun loro figlio sarebbe morto sul campi di Europa, ma una volta Innalzato al seggio presidenziale, la sacra promessa fatta a milioni di n c -dri non ha più avuto alcun valore e il plutocratico dittatore della sedicente libera America ha curato solo gli interessi deila cricca super-capitalista statunitense.
Il sangue americano ohe si sta spargendo in Europa serve so!o a procrastinare negli Stati Uniti, nell'interesse di pochi, la rivoluzione che era fomentata dalla lotta di classe e dalla crescente disoccupazione, la quale, proprio mercè la guerra, viene neutralizzata con l'essere assorbita dall'Industria bellica e dall'esercito della bandiera stellata.
Il sangue americano òhe viene versato in Europa serve solo a procurare immensi guadagni alla plutocrazia americana attraverso le forniture di guerra, con Il miraggio degli ancora più vasti lucri che, a guerra terminata e vinta, potrebbero venire dalla ricostruzione delle città europee distrutte e dalla affermazione della produzione americana su tutti 1 mercati del mondo.
Queste, o lavoratori italiani, sono le Nazioni che, nella loro struttura politica, sociale, economica attuale, vi promettono l'agiatezza e la libertà, quantìo una agiatezza e una libertà effettive non l'hanno volute ancora concedere al loro stessi popoli.
Lavoratori italiani, lavoratori di ogni ceto e di ogni categoria, qui non si tratta di inebriarsi, con sogni oppiati, alla metafisica del comunismo o di bearsi davanti allo scenario, da palcoscenico d'operetta, della libertà democratica; qui si tratta, ora che la lotta è scoppiata ed è nel suo massimo furore, di schierarsi dalla parte che effettivamente combatte l'eterno nemico del lavoro e del proletariato: la plutocrazia. Per essere liberi, perchè il popolo sia effettivamente sovrano in casa propria, è necessario ohe la Plutocrazia sia rovesciata e distrutta.
Questa è la guerra che il Tripartito ha iniziato, è la guerra del povero contro il ricco, è la guerra ohe bisogna portare a termine con la vittoria.
Lavoratori, chi di voi, nell'Interesse proprio e del suol figli, si rifiuterà di combattere o di appoggiare con tutte le proprie energie la grande guerra, la sacra guerra della liberazione del proletariato?
Oggi il popolo italiano non può appoggiare che un unico Partito: il Fascismo; non può avere che un unico alleato: 11 Soolal-nazlonalismo.
Non chiacchiere, ma fatti. Cosa ha fatto li Fascismo per 11 popolo?
Molto; la legislazione del lavoro; la protezione della maternità e infanzia; la bonifica di immense terre cedute ai contadini; la costruzione di comode e igieniche case popolari; la creazione di istituti aseistenziall e dì previdenza Ohe garantiscono la tran. quillltà del lavoratore e della i-i-spettiva famiglia; ospedali, sanatori, colonie marine e montane, acquedotti, strade e autcsstrade, ferrovie ecc.
Tutto questo in soli vanfcun anni di Governo mussoliniano.
Ma Mussolini che viene éal popolo e al popolo appartiene, a-vrebbe desiderato di fare molto di più » l'avrebbe fatto, se non ei fosse trovato davanti a tm'eco-nomia nazionale già sconcolta dalla guerra del 1915, aggravata dall'egoismo irriducibile dei no-Btrl ex alleati e perturbata da altre due guerre, nonché da con
tinue oomiplìcazionl estere, le quali, facendo prevedere un gran, de conflitto mondiale, non consigliavano movimenti sociali troppo radicali, possìbili solo in un periodo di pace consolidata e du. ratura.
Andare verso il popolo, era la parola d'ordine di Mussolini. E verso 11 popolo ih modo totalitario e definitivo, il Duce sarebbe andato a guerira ultimata e vinta. Solo allora si sarebbe potuto giudicare la portata della politica mussoliniana.
O impiegati, funzionari e pensionati statali Cihe, per gli esigui stiipendi e pensioni percepiti eotto qualsiasi Governo Waliaco, avete condotto un'esistenza .iinprointata da sacriiflci che, possiamo ben dire, vi santificano; l'origine del vostri disagi è derivata da una causa unica: la povertà della nostra bella Italia, strozzata e avvilita tutte le volte che sul tappeti delle Conferenze internazionali, a-vanzava qualche richiesta sia pu. re umana, giusta e modesta.
Per migliorare le iproiprie con. dizioni, è quindi evidente ohe il popolo Italiano debba creare uno Stato ricco in una Nazione indipendente da qualsiasi ricatto straniero; debba conquistare quel, le fonti di benessere che derivano dal possesso delle materie prime indispensabili alla vita di un popolo; debba infine e soprattutto essere libero nel proprio mare.
Come il privato cittadino, non dotato di beni di fortuna, può salire i vari gradini della scala sociale e conseguire l'agiatezza e la ricohezza a base di volitivi saori-fici, così le Nazioni possono conquistarsi un posto nel mondo col prezzo del proprio sangue: la storia lo insegna. Ogni popolo ha il destino che ha saputo conquistarsi.
Lavoratori Italiani, lavoratori afflitti, da secolari miserie, è venuto il giorno della riscossa. Diffidate delle trame e menzogne borghesi deirinterno e anglosassoni: la borghesia odia ì] Fascismo e il Socialnazionalismo, perchè i due Partiti popolari l'hanno già umiliata sohierandosi sem. pre dalla parte del proletariato.
Chi è contro il Fascismo e il Socialnazionalismo è contro il popolo, se il popolo combatte questi due Partiti, combatte se stesso; se il Tripartito perdesse la guerra, il popoio sarebbe definitivamente stritolato dal tallone di ferro della plutocrazia. Chi dubita della vittoria dei popoli proletari, non ha il coraggio del-la lotta di classe, non può avere speranza nel domani.
La Francia rlvoluzioparia, nel 1703, nei momento In cui maggiormente infuriava la rivoluzione all'intenno, disarmata e affamata, respinse e vinse gli eserciti nemici che la circondavano e così fece trior.fare 1 diritti dell'uomo.
Italiani, il nostro posto è al fianco dei Tedeschi che sono nostri alleati e non nemici; essi sono qui per garantire che il tradimento iniziatosi da un Governo illegale; perchè sovrappostosi con un colpo di Stato al legittimo Governo fascista, non abbia fatali e irreparabili conseguenze per il nostro popolo, per U vero popolo lavoratore italiano. Ohi desidera un accordo con gli Anglosassoni, desidera vendere i nostri emigranti ai plutocrsti angloamericani. Non credete a tutte le fandonie di marca anglosas-
mm* eh» rmgtme dìifuae mtì. ecn-to dei Tedesdhl.
Un popolo che, ootn« M « « « « -nlco, ama la mufiica e ha dato musicisti insigni, che ama la poe-sia e ha dato poetii immortali, che ama la cultura classica, che ha dato così largii! contrifbuti alla civiltà mondiale con scoperte scientifiche e invenzioni, non è un barbaro, ma un popolo da additarsi all'ammirazione e alla riconoscenza del mondo intero.
Proletari, lavoratori italiani di ambo 1 sessi, aiutiamo i Tedeschi lealmente, se non lo possiamo con le armi, aiutiamoli con tutte Je nostre forze lavorative, col no. stro grande entusiasmo e la .nostra più ferrea volontà per buttare fuori l'invasore, per meritare il sacrificio dei nostri Morti, per vincere la nostra guerra, per riscattare il lavoro dall'oro.
Con i mezzi dei quali dispongono la Germania £ il Gia/ppone, con una ferrea volontà di coim-battere a ogni costo^ con ogni mezzo e per qualsiasi durata di tempo, la guerra dovrà eisere vinta e in nome del popolo e per il popolo la vincerano!
Viva il popolo!
Carlo Visani-Scozzi
"n Popolo repubblicano» uscito a Pavia
Pavia, 4 ottobre Ha ripreso le pubblicazioni,
sotto la direzione del Commissario federale Piefxo Asti e con la nuova testata de II Popolo Re-pubblicano, il vecchio trisettima-nale della locale Federazione fascista. E' stato nominato un comitato di redazione con a capo il camerata Fausto Pivari.
nobile iDcitaineDto alla distinliDa Possano, 4 ottobre
Il Vescovo di Fossano, mona. Borra, ha indirizzato ai fedeli della sua Diocesi un nobile messaggio, invitandoli ad implorare con ih preghiere « ia potente intercessione di Maria, Regina deL la Vittoria e Regina della Pace, affinchè il Signore, abbreviando i giorni della dura prova, conceda, per sua misericordia, il r itomo della tranquillità nell'ordine, nella giustizia e nella carità ». Parlando dei doveri dell'ora presente, il Vescovo ha ammonito: e Con austera e dignitosa disciplina ogmmo tenga il suo posto, freni ogni forma di egoismo che aggrava la situazione di tutti, agisca con correttezza nei confronti di chiunque, apra l'émi-mo a sentimenti di cristiana carità e trovi nella preghiera il più dolce del conforti, rafforzando la certezza che Iddio saprà dirigere gli avvenimenti, anche se dolorosi, al nostro maggior bene». Ed ha concluso: «Pe r tutta questa opera, che deve essere frutto di continuo ed Illuminato consìglio, i parroci e i sacerdoti si tengano a contatto con l loro fedeli con grande zelo di amor patrio e di cristiana fraternità ».
i l i o ID DO vioiento pogllato Buenos Aires, 4 ottobre
A Santiago del Cile si è riunito U Congresso degli studenti sudamericani, al quale avevano aderito le rappresentanze di tutti gli Stati dell'America Latina. Alle discussioni di problemi culturali si è presto insinuato il problema politico che ha scisso il Congresso in due parti avverse. Soprattutto l'aperta difesa del comunismo, inscenata dalla rappresen. tanza cilena, ha determinato H ritiro delle rappresentanze studentesche dell'Argentina, del Perù, dell'Ecuador e di altri StatL
[ori! I l i itoÈati i DIliTliOGIIiflIl TECNICI'PROFESSIONALI
diretti da]]' insegnante cieco RENZO CAMOZZI coadiuvato da scelto personale diplomato
Via Milazzo. 3 < CREMONA - Tel. 17-99
Genitori J I Vostri figli saranno dili
gentemente preparati e diverranno velocitaimi ed esperti dattilografi se li affiderete a questi Corsi di Dattilografia Tecnici-Professionali.
Lezioni continnate di dattilografia pratica con perfetto insegnamento " OLIVETTI „.
NORME PER LE iSCRiZfOIVI Al CORSI DI DATTILOGRAFIA TECNICI-PROFESSIONALI.
1° Chiunque desideri iscri-versi ai Corsi di Dattilografia
U Isiài» ailirni V « «ItlBlnlM mWli j„^^à presentare un documento «IH adoptrili psr I'ÌBUJBMIUIII ia quiiti Coni , „ „ , conlermare le sue gè
neralità. 11° 1 minorenni dorranno essere accompagnati dai genitori o
da chi ne fa le veci. P R O a R A M M A
1° I Corsi avranno la durata di 3 mesi a partire dal giorno di iscrizione, eseguendo ore 2 di dattilografia giornaliera a scelta d'orario, essendo le lezioni impartite tutti giorni dalle ore 8 alle ore 22.
Il" All'allievo nel primo mese di Scuola verri insegnata la Dattilografia con perfetto insegnamento "OJ-JVETTl, senza il bisogno di guardare la tastiera.
111° All'allievo nel secondo mete di Scuola verranno insegnati tutti i movimenti della macchina, ti prepareri scdvendo su fogli uso bollo semplici e con carta carbone a copie e nel contempo farà una preparazione commerciale.
IV° L'allievo nei terzo mese di Scuola dopo il perfezionamento acquisterà gradatamente la velociti necessaria per conseguire ed ottenere il diploma.
NORME PER L'ALLIEVO CHE INTENDESSE ACCELERARE I CORSI
1° I Corsi avranno la durata di 2 mesi eseguendo ore 3 di Dattilografia giornaliere ottenendo cosi il medesimo scopo.
FORNITURE CHE FARA' LA SCUOLA ALL'ALLIEVO DURANTE I CORSI
All'allievo verrà fornito il seguente materiale: 1° Carta da scrivere per macchina. 11° N. 1 libro (Corso teorico e pratico di Dattilografia) del
dott. G. Pero. I IF N. 1 libro (Modulario ed eserein di pratica dattilografico
commerciale) per diventare dattilografo pratico (Prof. G. Malcaagi).
ONORARIO FISSATO DAL DIRETTORE DEI CORSI
La quota è fissata per tutta la dorata dei Coni in L, 350,—. In essa è compresa la fornitura di qnanto tu indicato.
Tale quota dovrà sssere pagata in 3 rate anticipate pei chi intendesse fare il Corso regolare, in 2 rate per chi fari il Corto accelerato.
Genitori I Potete affidare a questi Corti anche i Vottri figli che abbiano
frequentato tolamente le Scuole elemeittari : il Direttore no garantisce il bnon esito.
' -, >ll."*ifejj:.«e 3»l:iTsf'A.f*<:^%.-L-.-. 'V^-r-^è&Sik^ ii^ifct:' =
« IL KBOIMB FASCISTA > — MarttA 5 Ottokn l f4 t . ABHO XXI
LJLTTIATE: ^s[O^^IZIE: VITTORIOSI CONTRATTACCHI TEDESCHI
AD OCCIDENTE DEL MEDIO NIPRO III lenfalivl sovlefici negli allrì settori - La lotta in Campania e in Corsica - 46 aerei anglo-sassoni abbattuti in occidente
Dal Qnar t ie r Genera le del F u h r e r , 4 o t tob re
E Comando S u p r e m o delle F o r z e A r m a t e ge iananiche oomu-Dica:
Parecchi attacchi di carattere locale, eseguiti dai Sovietici contro la ristretta testa di ponte del Cuban, sono stati sanguinosamente respinti.
Sul medio Nipro i nostri attacchi contro i gruppi di forze nemiche attestate sulla linea occidentale del fiume, malgrado l'accanita resistenza sono stati coronati da bìwri successo.
Nella regione del -fronte del Pripet e nella zona ad ovest di Smolensk, i Sovietici Uanno anche ieri nuovamente attaccato con grandi forze.
Sui restanti settori del fronte orientale non si sono avuti che combattimenti di carattere locale, anche se in parte vìvaci.
Sul fronte dell'Italia m,eridio-nale, puntate di gruppi angloamericani, sostenuti da carri armati, sono state respinte nella regione a nord di Napoli. A nordovest di Foggia, parecchi carri armati sono stati distrutti.
In Corsica il nemico ha •fieri ripetutamente attaccato le posizioni delle nostre retroguardie intomo a Bastia, ma è stato sempre respinto dopo breve lotta.
In Istria le truppe tedesche hanno continuato vittoriosamente la loro azione di annientamento di bande comuniste. Dopo il rastrellamento del territorio ad est di Gorizia, sono state ormai liberate le zone ad est e a sudest di Trieste. Alcuni gruppi di bande sono stati affrontati e distrutti.
Formazioni aeree nemiche hanno ieri bombardato località dei territori occidentali occupati. Sono state arrecate perdite alle popolazioni e notevoli devastazioni, soprattutto nei quartieri di abitazione di alcune città olandesi.
Durante la scorsa notte bombardieri nemici hanno attaccato la città di Kassel. I danni specialmente nei quartieri vecchi della città sono notevoli. La popolazione ha subito perdite. Nel corso di dette incursioni le forze della difesa hanno abbattuto 44 velivoli avversari. Due ulteriori apparecchi, fra cui un idroplano quadrimotore, sono stati abbattuti nelle acque ad ovest dell'Inghilterra.
Batterie germaniche di lunga gittata hanno bombardato la scor. sa notte le coste britanniche colpendo varie località, fra cui Do-ìver e Folkestone.
In questi circoli competeaiti ci
s i comunica c h e l 'a t t ivi tà offens iva dei Sovietici, a causa del le g rav i perd i te r ipor ta te , con t inua ad essere d u r a m e n t e con tenu ta dallo sch ie ramento ge rman ico . Sulla tes ta d i p o n t e del Ouban i bolscevichi h a n n o esegui to u n at-taoco: respin t i la p r i m a vol ta so no t o rna t i ieri a l l 'a t tacco. I grana t i e r i tedeschi efficacemente a p poggiat i da azioni di fuoco di aer e i da picchia ta sono, pe rò , r i mas t i p a d r o n i delle posizioni cos t r ingendo l ' a t taccante a d u n a disord ina ta r i t i r a ta . Nt imerosi aerei sovietici h a n n o o p e r a t o contaro le posizioni g e r m a n i c h e de l Medio Nipro . Resp in t i gli a t t ac chi avversar i , le t r u p p e g e rman i che sono passa te al con t ra t t ac co infl iggendo ai rossi g r av i perdite e c a t t u r a n d o n u m e r o s i p r i gionier i .
Nel corso di ques t i v i t tor ios i comba t t imen t i difensivi nel la zon a del Cuiban, li ISS» Regg imento Cacciatori è r iusc i to a d iv idere le F a n t e r i e sovietiche dal le forze corazzate e r e sp inge re tu t t i gli at tacchi della Fan t e r i a e dei car r i nemicL I n ques to s e t t o r e de l f ronte la p r i m a l inea è r imas t a ai tedeschi .
Sul Nipro cen t r a l e i Sovietici h a n n o s fe r ra to n u m e r o s i a t t acch i in divers i p u n t i che sono s ta t i tu t t i resp in t i . Nos t r i con t ra t tac chi in diversi p imt i d i ques to setto re h a n n o condot to alla d i s t ru zione d i u l te r ior i t e s t e d i sba rco nemiche . Il r a s t r e l l a m e n t o del t e r r eno r iconquis ta to è in corso, con gravi pe rd i t e p e r 1 Sovietici.
U n a Divisione ge rman ica d i Art igl ier ia con t rae rea , o p e r a n t e sul se t tore mer id iona le del fronte russo, h a consegui to ier i la sua mil lesima vi t tor ia . Quat t rocentoquindici apparecch i sono s ta t i abba t tu t i dalla valorosa u-ni tà a pa r t i r e da l 27 febbraio di ques t ' anno .
Si a p p r e n d e inolta-e c h e un i t à di vigilanza della Mar ina d a g u e r r a h a n n o aibbattuto su l 2 ottobre , ne l Mar Nero, d u e aere i da b o m b a r d a m e n t o sovietici .
Nella UQtte su l 3 o t t o b r e poi, come è già s ta to annunz ia to , ae re i da comibatt imento ge rman ic i h a n n o a t tacca to ae reapor t i b r i . tannic i neU ' togh i l t e r ra meridionale . Gli aeroplani h a n n o sorvolato gli obiett ivi , in p a r t e a volo radente , iniziando un vivace b o m b a r d a m e n t o d i va r i a n a t u r a . In segui to agli a t tacchi tedeschi s i è sv i luppa to un ten ta t ivo dì reazione che cessò immedia tamente , pe rchè gli imipianti del campo sono r imas t i g r a v e m e n t e
danneggia t i da l le bombe . Nella s tessa n o t t e ae re i d a comba t t i m e n t o g e rman i c i h a n n o a t taccato a l t r i obie t t iv i mi l i t a r i nel l ' Ingh i l t e r r a mer id iona le .
Su ta l i a t t acch i del la Luftwaf-fe si aipprendono o ra ques t i ulter ior i par t ico la r i . Gli a p p a r e c chi da, c o m b a t t i m e n t o tedeschi ohe a v e v a n o p e r ab ie t t ivo gli ae ropor t i mi l i t a r i de l l ' Ingh i l t e r ra s u d o r i en ta l e h a n n o a t t acca to in p a r t e a bassa quota , p rop r io m e n t r e s i svolgeva u n in tenso traffico aereo . Sono s t a t e l anc ia te nu m e r o s e b o m b e c h e h a n n o causat o g r a v i d a n n i a l le p is te à i de-CoUàgglp e ai comand i s i tuazion i s u i campi d i aviazione.
Il nuovo orario dell'oscuramento
B o m a , 4 o t t o b r e I I M i n i s t e r o d e l l ' I n t e r n o ,
i n segruito a l r i p r ì s t i n o de l l ' o r a s o l a r e , h a d i s p o s t o c h e a d e c o r r e r e d a ogg i , 4 o t t o b r e , 1* o s c u r a m e n t o a b b i a t e r m i n e p e r t u t t e l e P r o v i n c i e a l l e o r e 5.
H a d i s p o s t o i n o l t r e c h e l ' o r a r i o d e l l ' o s c u r a m e n t o s i a a n t i c i p a t o a l l e o r e 19,30 p e r l e P r o v i n c i e a n o r d d e l p a r a l l e l o d i L i t t o r i a e a l l e o r e 19 p e r q u e l l e a s u d d i t a l e p a r a l l e l o .
L'iffensiva sovietica trasformata io UD successo gernanico
Madrid , 4 o t t o b r e I l Comando g e r m a n i c o h a t r a .
s fo rmato l'offensiva es t iva dei Soviet ici in u n successo del le a r m i t edesche — scr ive il cr i t ico mil i ta re d i u n g io rna le madr i l eno . S ta l in è s ta to cos t re t to a logo ra re le s u e A r m a t e senza r i u sc i r e a r i g u a d a g n a r s i che u n te r r i to r io di scarso va lo re economico e che n o n p r e s e n t a affatto van tagg i s t ra tegic i .
Il nuovo comandante delPArma dei Carabinieri
R o m a , 4 o t t o b r e Il generale di Corpo d'Ar
mata in S.P.E., Archimede Mi-ski, è stato nominato, con decorrenza dal 1" ottobre, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri.
GoeMitls esilia l i laboriosi tenacia e l'iicnlMlDe volonB iti moli lelesci
"Chi depone le armi ha perduto non solo la guerra, ma
perde il diritto alla pietà ed alla comprensione
StODiro Davale m\mìm lufljio ie [oste otcideDlaii \\mxi\
Sain t Malo, 4 o t t o b r e Nel le p r i m e o r e de l m a t t i n o di
oggi h a a v u t o luogo lungo le co. s t e occidental i del la F r a n c i a u n o scon t ro t r a forze nava l i g e rman i che e cacc ia to rped in ie re brit ann ic i .
L e u n i t à t edesche sono r ien t ra t e alla loro base dopo a v e r e condot to a t e r m i n e con successo la loro operaz ione . L e p e r d i t e brit a n n i c h e n o n sono anco ra p re cisate.
r
Parigi bombardata da piloti francesi degauilisti
Par ig i . 4 o t t o b r e L a capi ta le f rancese è s ta ta
ier i n u o v a m e n t e b o m b a r d a t a d a appa recch i anglosassoni . Numerose sono le v i t t i m e f ra la popolazione.
Viva ind ignaz ione h a causa to la scoper ta che i m e m b r i dell 'equipaggio di u n o dei bombardieri abba t t u t i sono di nazional i tà f rancese e a p p a r t e n g o n o a l le forze di D e Gaulle.
iiiiiiiiuiiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiiuimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiniiiiiiiii^
IVEL. 1 V A P O L . E T A I V O
Si combatte g sud di Giugliano
L i LIBEBTii' DEI "LIBEBilTOBI.
L'arruolamento degli italiani R o m a , 4 o t too re
I l London Tirnes, ne l l ' e sp r ime-r e la sua preoccupaz ione p e r lo s ta to in cui s i t r o v e r e b b e la popolazione d i Napol i , p reoccupaz ione ohe d i m o s t r a l ' impotenza a r i so lve re i p r o b l e m i i n u n a città inves t i t a da l l a g u e r r a , avverte c h e fra le p ros s ime i m p r e s e civili ang lo -amer i cane sono l 'arr u o l a m e n t o degli I ta l ian i ( tes tuale) p e r d a r e loro la possibi l i tà di g u a d a g n a r s i la t r a v e r s a t a , ed ha a g g i u n t o : t a le a r r u o l a m e n t o influirà c e r t a m e n t e sug l i a l t r i Pae si ed a v r à il s u o effetto s u l pros e g u i m e n t o de l l ' invas ione del l ' 1-tal ia e de l l 'Eu ropa .
Prec iso , e sa t to . >«-•
L'ingaggio degli operai italiani nella organizzazione Todt
R o m a , 4 o t t o b r e In re laz ione a l c o m u n i c a t o di
r e t t o agli opera i i t a l ian i in d a t a 30 s e t t e m b r e u. s. di m e t t e r s i a disposizione del l ' o rganizzaz ione Todt , si prec isa che p e r gli opera i di R o m a e p rov inc ia l ' ingaggio è ape r to da l 4 o t t o b r e corr e n t e . P e r le a l t r e P rov inc ie l'ingaggio po t r à in iz iars i il g io rno 5 o t tobre , come d a p r e c e d e n t e comunicaz ione .
l'avversario respinto sullo posizioni di partenza - Oltre yn centinaio ili carri armati distrutti
Zona di operazioni, 4 o t tobre L'at t ivi tà dell 'Aviazione del
l'Asse sul fronte dell ' I tal ia meridionale è intensissima. Appa. recchi veloci da combat t imento hanno attaccato ieri, nel settore or ientale del fronte, colonne motorizzate anglo-americane in mas sa su impor tan t i s t rade di riforn imento . Numerosi automezzi carichi di t ruppe e mater ia le b e l . lieo sono andat i d is t rut t i con riusci t i a t tacchi di sorpresa. I danni causati dalle bombe germaniche hanno gravemente ostacolato l'afflusso dei rifornimenti anglo.americani . Anche in al tr i se t tor i del fronte rapidi attacchi d i apparecchi da combat t imento hanno infl i t to ai nemici perdi te i n uomini e mater ia l i .
Sulle operazioni terres t r i ricev iamo i seguenti part icolar i . Dopo aver subito la perdi la di 13 carr i armat i , t ipo « S h e r m a n n » , di 21 autot raspor t i b l indat i e di numeros i uomini i l nemico h a dovuto desistere dal tenta t ivo di sfondare 11 fronte germanico a nord di Napoli. Le forze gernla . niche hanno in seguito indis tur -ha t amen te sgomberarlo le zone collinose a nord di Napoli conducent i verso i l nord r i levant i forze corazzate facenti p a r t e de l . la I I I Armata nord-americana che avevano l 'obiettivo d i raggiungere la locali tà di San Giugl iano.
L 'ar t ig l ier ia germanica h a -preso so t to u n fuoco serrato le posizioni e le autocolonne nemiche muoventes i sn (terreno scoperto. Anche apparecchi d i s t ru t to r i e ds. b o m b a r d a m e n t o hanno col la . lutato. «fficacemenU all'azione^
I Siciliani residenti in Romania aderiscono in massa al P. R. F.
Bucares t , 4 o t t o b r e Tut t i i Siciliani appar tenen t i
alla colonia i tal iana in Romania hanno dato la loro adesione a l Fascio di combat t imento r epub blicano fascista. Si t r a t t a d i ol tre cento persone.
.^^
II veto air ex Re Carol di costituire un Governo
di fuorusciti romeni nel Messico Buenos Aires , 4 o t tob re
Il Governo mess icano ha proib i to all 'ex-re Carol di cos t i tu i re in u n a q u a l u n q u e c i t t à del Messico u n Governo di fuorusci t i romeni .
II Presidente del Cile gravemente infermcf
B u e n o s Aires , 4 o t t o b r e Le condizioni di salute del P r e
sidente del Cile, dottor Rios, destano vive apprensioni negli ambienti politici del paese.
Ber l ino , 4 ottoDre I l cap i t ano del le S. S. Skorzeni ,
lo stesiJo c h e c o m a n d a v a il rep a r t o d i p a r a c a d u t i s t i c h e h a libe ra to il Duce , h a consegnato , a n o m e de l F u h r e r , a t r e agricoltor i la Croce a l m e r i t o d i g u e r r a in occasione de l la g r and io sa adun a t a t e n u t a al P a l a z z o ^ dello Spor t di Ber l ino p e r ce l eb ra re la festa del raccol to .
I l Pa lazzo dello Spor t d i Berl ino aveva l ' aspet to de l le g r a n d i g io rna te . Squadr ig l i e di aeroplani vo l tegg iavano i n c e s s a n t e m e n . te ne l l ' a r i a d e s t a n d o il p i ù schiett o e n t u s i a s m o fra la g r a n d e folla i n t e r v e n u t a . I t r e agr ico l tor i decorat i del la piii a l t a decoraz ione g e r m a n i c a d i g u e r r a , c h e si sono p a r t i c o l a r m e n t e d i s t in t i nel l ' organizzaz ione dell ' e conomia germ a n i c a e d e u r o p e a sono precisam e n t e K u r t Zsch i rn t , c a p o de l servizio naz iona le del g r ano , Helm u t Koe rne r , d i r e t t o r e d e l Dip a r t i m e n t o del l ' Agr ico l tu ra de l Commissa r i a to de l Re ich dell 'Uc ra ina e il vice-capo de l l ' ammin i s t r az ione mi l i t a r e d o t t o r F r i t z R e i n h a r d t , inca r ica to del la sovra-i n t e n d e n z a del l ' ag r i co l tu ra del te r r i to r io m i l i t a r e g e r m a n i c o i n F r a n c i a :
11 m i n i s t r o Goebbels h a pronunc i a to u n discorso in cu i h a esord i to o s s e r v a n d o come sia da cons idera rs i quas i im miraco lo il tetto c h e al l ' inizio de l qu in to anno d i g u e r r a la r az ione mens i l e d i p a n e abb ia p o t u t o e s se re aum e n t a t a d i 400 g r a m m i p e r persona . Con c h i l o g r a m m i 9.600 a l m e s e d i p a n e ogni c i t t ad ino german ico h a oggi 100 g r a m m i dì p iù di q u a n t i n e avesse all ' inizio del la g u e r r a .
Questo r i su l t a to è dovu to alle favorevol i condizioni c l imater i che c h e h a n n o favor i to la Germ a n i a q u e s t ' a n n o e s o p r a t t u t t o alla labor ios i tà d e l . con tad ino t e . desco che h a s a p u t o risponderà in p ieno al le e s igenze i rnpos te dal la g u e r r a . *
Goebbels è passa to , qu ind i , ad esa l t a r e l ' a t t e g g i a m e n t o de l popolo g-ermanico s a p r a t t u t t o ne l le reg ioni sogge t t e a b o m b a r d a m e n to ae reo af fermando c h e la popolaz ione de l Re ich s a r à largam e n t e c o m p e n s a t a u n è i o m o delle sofferenze e dei dolor i del la g u e r r a . L a n o s t r a un ica salvezza — h a prosegu i to l ' o ra to re — ris iede in u n a pace v i t to r iosa c h e dia al nos t ro popolo possibi l i tà d i es i s tenza p r o p o r z i o n a t e alle s u e necess i tà .
Pronti a lutti 1 sacrilicl P e r q u e s t o no i s i amo p r o n t i a
s o p p o r t a r e t u t t i i sacrifici p e r approf i t t a re di un 'occas ione unica c h e la s tor ia ci offre. Se qualcuno ambi sce ad u n a vi ta comoda in c o n t r a s t o con le leggi dell 'onore, r ivolga il pens ie ro a i sol. da t i al f ron te . 'Troverà così nuove ene rg ie e n u o v e possibi l i tà di soppor t az ione .
Ma d i simil i egoist i v e n e sono pochi f o r t u n a t a m e n t e d a noi . I nos t r i nemic i sbagl iano di g rosso Se c r edono d i v e d e r e u n a regola in pochi casi isolati . Ess i n o n h a n n o n e m m e n o la p iù l o n t a n a idea della n o s t r a forza pol i t ica i n t e r n a e della vo lon tà incrollabi le de l popolo t edesco d i consegu i r e la vi t tor ia .
I nnanz i t u t t o alla t e s t a del la n o s t r a Nazione vi è u n F u h r e r e n o n u n r e t r a d i t o r e . I r e ger-
'ff
m a n i c i si t r o v a n o solo ne l l e fiabe segu i to 11 m i n i s t r o , l 'Eserc i to te-e ne l le ope re t t e . La G e r m a n i a e u n o S ta to r epubb l i c ano total i tario. I n secondo luogo n o n vi è ne l l 'Ese rc i to tedesco n e s s u n solda to , s ia esso g e n e r a l e o sempl i ce fan te , c h e a n t e p o n g a qua ls ias i a l t ro s e n t i m e n t o a l l 'onore . I n t e r . zo luogo, po l i t i camen te il popolo tedesco è p e r f e t t a m e n t e m a t u r o p e r c h è s ia d i spos to a r i p e t e r e l ' e spe r imen to de l n o v e m b r e 1918.
P a s s a n d o a p a r l a r e di u n a ser ie d i p rob lemi a t tua l i il Min is t ro h a qu ind i affrontato il t e m a del la g u e r r a ae rea .
11 d u r i colpi c o n t i n u e r a n n o p r o b a b i l m e n t e ad es se re s f e r r a t i a n c h e n e l f u t u r o da l l ' avver sa r io . C o m u n q u e , il t e m p o , in ques t a
-epoca de l l ' anno , n b n p e r m e t t e s e m p r e i n c u r s i o n i i n g r a n d e s t i l e q u a n d o n o n le imped isce comp l e t a m e n t e , al lo s t e s so m o d o com e os tacola la difesa. I n ogn i caso la n o s t r a difesa perfezionata h a causa to g r a v i s s i m e p e r d i t e al n e m i c o . Sin d a q u e s t o m o m e n to si p u ò d i r e c h e q u a l c h e successo de l l ' avversa r io n o n com. p e n s a affatto le s u e e n o r m i pe r di te d i u o m i n i e ma te r i a l i . L e cos idde t te for tezze vo lan t i pot r e b b e r o esse re c h i a m a t e le b a r e volant i .
Se i l r i t m o de l l e p e r d i t e de l nemico c o n t i n u e r à con la s tessa in tens i t à poss i amo g u a r d a r e con fiducia al f u t u r o .
Q u a n t o g r a v i s i ano le p e r d i t e c ausa t e dal la g u e r r a a e r ea ne l n o s t r o P a e s e t u t t i lo s a p p i a m o . Ques ta g u e r r a i n t e r e s sa a l t r i c ampi assa i i m p o r t a n t i , que l lo p e r e semp io del la p roduz ione bell ica c h e n e l n o s t r o P a e s e è s t a t a tocca ta in m i n i m a p a r t e dall'offesa del cielo.
Le lorze dilensive S a p p i a m o b e n e c h e la g u e r r a
a e r ea de l nepi ico m i r a m e n o alle n o s t r e font i d i p roduz ione c h e a l m o r a l e de l popolo g e r m a n i c o . Ma la difesa pass iva in G e r m a n i a ha real izzato g r a n d i p rogress i . Voglio con ciò a l l u d e r e allo sgombero d i a lcune g r a n d i c i t t à c h e già h a d i m o s t r a t o la s u a efficacia.
In fa t t i , in u n o degli u l t i m i attacch i n e m i c i t e r ro r i s t i c i c o n t r o Ber l ino , fra i m o r t i s i c o n t a r o n o solo d u e b a m b i n i . Ques to r i su l t a to si d e v e a p p u n t o alla t empes t iv i t à del lo s g o m b e r o de i ragazzi e del le d o n n e ».
Il m i n i s t r o ha qu ind i affrontato 11 t e m a del la r a p p r e s a g l i a che t a n t o s t a a c u o r e de l popolo t e desco.
« P e r mot iv i facili a c o m p r e n d e r e — h a de t to Goebbels — nul la posso specif icare ; m a s i ano s i cu r i g l i Ing les i c h e s ' i l luderebbero di g rosso se c redesse ro c h e le n o s t r e p r o m e s s e di r app resa glie cos t i tu i scono s e m p l i c e m e n t e u n bluff o d t m affare p ropagan dis t ico.
L ' I n g h i l t e r r a conoscerà a s u e spese u n g iorno il v a l o r e del la nos t r a p r o m e s s a n.
A n c h e p e r q u a n t o c o n c e r n e la g u e r r a s u b a c q u e a , Goebbels h a d ich ia ra to c h e gli anglo-apaerica-ni s ' i n g a n n e r e b b e r o s e credessero s u p e r a t o il per iodo degli l i -Boote. In un g i o r n o n o n lon t ano q u e s t o per ico lo r i so rge rà in tu t ta la s u a vas t i t à .
I n q u a n t o al per icolo bolscevico che gli al leat i p a r e non vo
desco poss iede forze d i fens ive p iù che sufficienti p e r t e n e r e il bolscev i smo m i l i t a n t e l o n t a n o dal le f ron t i e re del Reich .
I m o v i m e n t i d i r i p i e g a m e n t o de l le u l t i m e s e t t i m a n e al f r o n t e es t sono s t a t i possibi l i solo g ra zie ai g r a n d i v a n t a g g i t e r r i t o r i a l i consegui t i da l la G e r m a n i a neg l i u l t imi d u e a n n i e c h e r i spose ro a d u n a concez ione t a n t o audace q u a n t o obie t t iva .
T r a t t a n d o de l l ' impor t anza della lo t ta a d est, Goebbels h a pros e g u i t o :
« I l per ico lo bolscevico è r iconosc iu to i n t u t t o .il m o n d o a n c h e da coloro c h e c h i u d o n o gli occhi p e r n o n veder lo . L a vas t i t à d ì t a l e per icolo apisare l a m p a n t e a chi v i s i t r o v a vicino m e n t r e app a r e n e b u l o s a a chi v i s i t rova lon tano ».
Il destioo Heii'ltiiiiii Goebbels è passa to q u i n d i a
p a r l a r e della g u e r r a al sud . € Il de s t i no del l ' I ta l ia — egli
h a d e t t o — d i m o s t r a c h e da ques t a g u e r r a n e s s u n o p u ò s fuggi re . La g u e r r a ha a s s u n t o ta l i p roporz ioni da cons ig l ia re in ogn i caso di t e n e r e le a r m i in m a n o p e r d i f ende re ad ogn i costo la vi ta . Chi d e p o n e ie a r m i h a perd u t o la g u e r r a , n o n solo, m a perde il d i r i t t o al la p ie tà e alla comp r e n s i o n e ». . I l m i n i s t r o Goebbels è passa to q u i n d i a t r a t t a r e de l la g u e r r a e della s u a poss ibi l i tà in l inea gen e r a l e . /
Goebbels h a q u i n d i r i ve l a to di a v e r p a s s a t o r e c e n t e m e n t e alcun i g io rn i in compagn ia del F u h r e r e di a v e r cons t a t a to con emozione che cosa sia il v e r o f ron te de l Re ich e di a v e r e a m m i r a t o ne l F u h r e r u h u o m o dalla inesau r ib i l e forza in te r io re , p r o n t o ad af f rontare q u a l u n q u e ostacolo ed ogni p rova . * E ' lo s tesso uom o c h e h a affrontato e r isol to i n n u m e r e v o l i p rob lemi , colui che t a n t o a m m i r a m m o q u a n d o il nazionalsocia l ismo l o t t a v a p e r il po te re ».
I R e p e n t i n a m e n t e , il 3 corr., | 7 6 a n n i lasc iava la t e r r a per ji Cielo
Letizia Soldi ved. Quinzanl
Visse d i fede, d i umil tà , di sa. crific-o. Ai tìgli S u o r LUCINA A L B E R T O , FERDLNANDO, ETTORE, IDA e GIACOMO, che desolat i la p i a n g o n o u n i t a m e n t e al fra te l lo L I B E R O , a l genero, alle n u o r e , ai n ipo t i e d ai pa ren t i tutti, lasciò e sempi d i p rec la r i virt ù c h e r e n d o n o i m m o r t a l e il suo r i co rdo .
I fune ra l i a v r a n n o luogo in S t a g n o L o m b a r d o merco led ì 6 c o r r e n t e , a l l e o re 8,30, pa r t endo dal la casc ina Co lombare ; poi la ca ra Sa lma p rosegu i r à p e r S. Danie le R i p a Po , ove g iunge rà alle o r e 11,30, p e r e s se re t umula t a neUa toanba d i famigl ia .
S i d i spensa dal le v is i te e si r ing raz i ano t u t t i coloro c h e in qual u n q u e m o d o o n o r e r a n n o la cara E s t i n t a .
Stagno Lombardo, 5 ottobre 1943
Ie r i , a l l e o r e 18, dopo ima vi ta t u t t a consac ra t a alia famiglia, c o r o n a t a d a u n a lunga e rasseg n a t a sofferenza, c o n t u t t i i confort i della Rel ig ione s p i r a v a
Maddalena Quaini ved. Premi
N e d a n n o il doloroso annunc io i figli AJMELIA con il m a r i t o G I U S E P P E G U A R N E R I e figli, MARIA, UGO con la mogl ie MAR I A G A R A V E L L I e figli, il fratel lo, le sore l le , i l cogna to , le cog n a t e e d i p a r e n t i t u t t i .
I funera l i a v r a n n o luogo i n Cas tagn ino , C o m u n e di Castel-ve rde , il g i o r n o 6 e. m., alle o re 9,30, p a r t e n d o dal la Cascina Bre-da p e r la Pa r rocch ia l e , indi l a Sa lma p r o s e g u i r à p e r il Cimiter o di C r e m o n a .
Si r i n g r a z i a n o an t i c ipa t amen te t u t t i co lo ro c h e in quals ias i pio-do su f f r aghe ranno l ' a n i m a c a r a de l l 'Es t in t a .
Castelverde, 5 ottobre 1943
Mn lì Mk a denontiare la perilila ilei "[levelaDil,,
Bueno.s Aires , 4 o t tob re Solo ieri è s ta ta resa nota nella
capitale, br i tannica la perdi ta del transat lant ico Cleveland, di 18.000 tonnellate , il cui affondamento era stato ufficialmente annuncia--to dal Comando germanico dieci mesi or sono, e precisamente ne l novembre dello scorso anno.
Il dirialore Sralin passalo di moda
R o m a , 4 o t t o b r e Rad io L o n d r a informa c h e ì
d i t t a to r i sono passa t i di m o d a p e r c h è non r a p p r e s e n t e r e b b e r o , c o m e i regimi democra t i c i , l 'inte ra vo lon tà del popolo. Quindi anche 'S t a l i n s a r e b b e un d i t t a t o r e fuori m o d a i n q u a n t o a v r e b b e p r o v a t o : 1) di n o n r a p p r e s e n t a r e la vo lon tà del popolo r u s s o ; 2) d i n o n p o t e r so s t ene re u n a g u e r r a di popolo s e n o n a fianco dei democra t i c i . Pe rc iò su l front e o r ien ta le n o n sono in defin.'.
C i r conda t a dall 'affetto de; suoi car i , che t a n t o adorava , è manca ta i m p r o v v i s a m e n t e ier i 3 ottobre , alle o re 20,
Rachele Sipri ved. Galuzzi
L o a n n u n c i a n o c o s t e r n a t i le figlie ELSA, IOLANDA c o n i l m a r i t o ITALO G E R M A N I e l a piccola G I U S E P P I N A . ARMAN-DA, i n ipot i , la cognata , i cogna t i ed 1 p a r e n t i t u t t i .
L a ca ra Sa lma p a r t i r à da Fop-cello di S t a g n e L o m b a r d o il giorn o 5 corr . , a l le o re 15, e d ar r i v e r à al Cimi te ro di C r e m o n a p e r esserv i t u m u l a t a v e r s o le 16 dello s tesso g io rno . L'Ufficio f ime-b r e v e r r à ce l eb ra to i n Ca t t ed ra le il gioKno 11 corr. , a l le o r e 8,30.
^ t iva i Russ i che c o m b a t t o n o , m a gliano" p r e n d e r e su l "serio, ha prò-1 gli anglo-amer icani .
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiijiiiiiiiiHiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Dopo violenti combaUiment i durat i più ore il nemico ha lascialo sul terreno a sud di San Giù. gliano 13 carri a rma t i d i s t ru t t i ed è stato ricacciato da contrai-tacchi germanici sul le propr ie posizioni di par tenza , lasciando nelle man i dei Tedeschi, o l t re a numerosi pr igionier i , r i levant i quan t i t à di mater ia le bell ico.
Questo successo difensivo è par t ico larmente impor t an te , perchè permet te alle i nd i s tu rba t e forze tedesche di p repara re l a l i . nea difensiva a n o r d di Napoli .
Lungo l 'ala or ienta le del fronte i ta l iano mer id iona le la V i l i Armata b r i t ann ica cerca di farsi s t rada lungo l a fascia costiera. Aerei veloci germanici h a n n o bombarda to con successo in ques ta zona le forze inglesi. L ' avan . zata di u n a formazione corazzata inglese lungo la s t r ada a t t raverso le mon tagne è s t a t a impe . d i ta da u n a u n i t à tedesca da sbar ramen to i cui pezzi anticarro h a n n o incendia to 107 carr i arm a t i e va r i au tomezz i da t r a spor to .
Significativa in m e r i t o a l la distruzione di Napol i è l'affermazione che l ' invialo speciale della Reuter fa, e cioè che la città si trova in condizioni pietose dopo tre annì_ dì bombardamenti, che hanno ridotto in un cumulo di macerie tutte le zone comprese fra il porto e il corso Umberto. La popolazione va incontro alla piii terribile fame.
Cominciano dunque le gioie del la dominazione anglo-aroeri-cana. L'esempio dovrebbe insegnare qualcosa a coloro che hanno avuto finora l a fo r tuna di r è . s tare esclusi da l l 'ondata cr iminale degli Ao£lo-americanj .
AMMISSIONI NEMICHE
La parte più difficile dilla prova deve ancora venire
Roma , 4 o t t o b r e Il ministro della Marina s ta tu
ni tense Knox, secondo una informazione da fonte inglese, ha dichiara to in occasione d i ima sua vìsita nel l 'Europa che la fortezza europea non è stata ancora presa d'assalto. La par te più difficile e più costosa della guer ra deve ancora veni re . E ' assolutamente infondato di a t tendere in un tempo breve la fine 'della guerra . Pe r quanto r iguarda la guer ra dei sottomarini , egli ha dichiarato che nell 'Atlantico è nuovamente divampata con piena efficenza.
DICHIARAZIONE DI EDEN
L'onta dell'Italia non verrà maj cancellata
Stoccolnva^ 4 o t tobre I l col laboratore diplomatico del
Times riferisce che il ministro di S. M. Bri tannica, Eden, ha informato i l Governo dell 'Unione Sovietica ed i governi fantasma ju goslavo e greco che l 'onta di cui si è macchiata l ' I talia non ve r r à mai cancellata.
I l signor Eden non perde ma i nessuna occasione per dimostrare il suo at taccamento a l povero popolo jtalUutck
Tokio, 4 o t tob re Il Quar t i e r Genera le Imper i a
le comunica : F o r z e della .Marina e un i t à de l .
l'Aviazione^ d u r a n t e il mese di s e t t e m b r e , h a n n o affondato ne l le acque n ippon iche e in a l t r e zone di operazioni , compless ivamen te sei sommerg ib i l i nemic i .
Si apprende inoltre che il generale di Brigata, Staferland, capo di S. M. generale della Nuova Guinea, è rimasto ucciso in un incidente di volo.
La T ransocean , poi, comunica che bombardieri e cacciatori dell'aviazione della Marina da guerra giapponese, hanno attaccato, durante la giornata di venerdì, a varie riprese un convoglio nemico protetto da 45 apparecchi' da caccia nelle viciname di Siloa sull'isola delle Salomone Velia, Lavello, riuscendo ad affondare due trasporti nemici di medio tonnellaggio mentre due altri so. no stati incendiati. Un incrociatore nemico ed una piccola nave di trasporto sono stati inoltre danneggiati. Durante i duelli aerei svoltisi intorno al convoglio attaccato il nemico ha perduto 10 apparecchi mentre da parte giapponese 5 macchine non risultano ritornate alla. base.
All'ultima ora ci si comunica che il generale britannico Smith, in un articolo pubblicato dal S u n d a y Times , scrive che nella lotta contro il Giappone il fattore tempo non è dalla parte degli Anglo-americani, ma tutt'al più del Giappone, tanto più che questi ha modo di consolidarsi nei territori conquistati, il che renderà più difficile l'impresa di togliergli i vantaggi acquisiti.
D'altro canto si annuncia che in seguito a una decisione del Governo nipponico, le fabbriche di macchinari sono state dichiarate necessarie ai fini della guer ra e godono del privilegio della precedenza nella ripartizione delle materie prime e della mano d'opera, e sottostanno a speciale controllo oovjernativo. Le }al{bri-
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiii unii miHi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiriiiiiiiimimiiiiimmiiniiiiuiiiuu
pa ren ta to con la « Victoria regia », le cui foglie possono raggiungere il d iametro di un met ro e mezzo, av rebbe dimostrato di poter far crescere le propr ie foglie di ben un cent imetro al l 'ora, dato che le det te foglie raggiSngono la loro massima grandezza nello spazio di circa set te giorni . P e r quanto r i guarda le piante europee , la loro velocità di crescita è pera l t ro notevolmente inferiore a quella de l le p ian te dianzi c i ta te . In genera le esse crescono di circa 5 millesimi di mil l imetro al minuto, pe r quanto esistano delle specie dì p iante r ampican t i che r iesco ; no a far crescere gli steli con i quali si a r rampicano agli a lber i o alle bacchet te che a tale scopo si infiggono ne l te r reno nel le lo-; ro vicinanze, da 5 a 7 cent imetr i al giorno.
Sei sommergibili angle-sassoni affondati dai Nipponici in s e t t e m b r e
La guerra nelle Salomone : due trasporti nemici colati a picco ed altri
due incendiati nelle acque di Siloa - Anche un incrociatore ed una unità minore colpiti - Violenti combattimenti nel Chiangsi
che di alluminio, le acciaierie e i cantieri sono stati dichiarati da parecchio tempo impianti di necessità bellica.
Per quel che riguarda infine le operazioni in Cina si ha che il Quartier Generale delle forze di Ciung King ha diramato oggi un bollettino col quale annuncia che nella provincia di Chiangshi sono sempre in corso accaniti combattimenti. Questi combatti-mefiti sono cominciati sul fiume Fu, dove, il 25 settembre, i Giapponesi hanno attraversato il fiume. Il comunicato soggiunge che i Cinesi contrattaccarlo le posizioni giapponesi.
Le perdite aeree nipponicfie e quelle dei nordamericani
R o m a , 4 o t t o b r e F a c e n d o u n confronto fra le
perd i t e del l 'Aviazione n ippon ica e que l le del l 'Aviazione n o r d - a m e . r icana , un por t avoce de l l 'Arma aerea de l Giappone h a fa t to la seguen te d i ch ia raz ione : p e r ogni apparecch io n ippon ico c h e n o n r i en t r a alla base v a n n o p e r d u t i da 4 a 5 aere i amer ican i . Ta le d ich ia raz ione va m e s s a in relaz ione con quel la r e c e n t e m e n t e fa t ta a W a s h i n g t o n su l l a efflcien. za de l l 'Arma ae rea n ippon ica .
. ^—»« —
Le avventure londìne si dell'ex re Zoga
Berna , 4 o t t o b r e Presso il Tr ibuna le d i seconda
istanza si è r iaper to il processo per diffamazione intentato dall 'ex r e di Albania, Ahmed Zogu, contro il set t imanale londinese Sunday Pictoral .
Come informa i l corrispondente della Goteborg Posten, il settimana le aveva tempo fa pubbl i , cato che l 'ex sovrano e r a d i origini prole tar ie e che aveva usurpato i l t rono con astuzia e in-
ga dall 'Albania, l 'ex-re avrebbe por ta to via gran pa r t e del tesoro abanese, circa due milioni di sterl ine. Inol tre , a Londra , sarebbe stato coinvolto in un losco affar e di donne, pe r cui una signora dell 'aristocrazia inglese si sarebbe recen temente uccisa a Whi . tehall .
Nel corso del processo in prima istanza, Ahmed Zogu si è e-nerg icamente difeso dalle accuse r ivoltegli dal set t imanale. Soprattu t to ha voluto precisare che la sua famiglia è t r a le più ant iche e nobili del l 'Albania centrale . Quanto al tesoro albanese ha detto che il pre l ievo delle somm e è stato fatto con il consenso del Governo in carica, che — com'è noto — è fuggito al l 'estero col re . Circa il suicidio della dama londinese l 'ex-sovrano ha dichiarato di non aver nul la in comune con essa, la quale è assolutamente sconosciuta a l l 'am. biente della sua Corte.
Il processo si chiuderà t r a breve. La stampa di Londra vi dedica lunghi ed ampi resoconti .
« ^ ^
Piroscafo inglese distrutto da uà iacendio
B o m a , 4 o t t o b r e I l piroscafo inglese Laria è r i
masto dis t rut to in seguito ad u n incendio. I danni sono ingenti . Il fuoco non è stato ancora domato-
La p r e s e n t e s e r v e d i pa r t ec i paz ione p e r s o n a l e . Sen t i t i r in g r a z i a m e n t i a t u t t i i buon i c h e o n o r e r a n n o con opere d i b e n e la ind iment i cab i l e E s t i n t a .
Forcella di Stagno Lombardo,
4 ottobre 1943
Trag ica s o r t e s t r o n c a v a inas p e t t a t a m e n t e i n T o r t o n a la v i t a labor iosa ed ones ta de l
Cav.
Evanyelista Garavelli Capostazione di V Classe
s t r a z i a t i dal dolore n e d a n n o il desola to a n n u n c i o l ' a d o r a t a figlioletta ORNELLA, la m a m m a G I U S E P P I N A LUZZAGO v e d o v a G A R A V E L L I , l e sore l le M A R I A c o n il m a r i t o ing. GINO i^ODI-GNANI , J O S I T A con il m a r i t o ing . A C H I L L E MANCINI, i cog n a t i SOLAVO, i n ipo t i ed i paren t i t u t t i . '
BORSA DI MILANO Chiusura dei 4 ottobre
Inizio di settinmna improntato a feiinczza, per ffTetto di un'accentuata prevalenza di domande rimaste uua e là imperfette, causa mancanza di materiale.
La velocità del le piante Berl ino , 4 ottoibre
La massima velocità nella c re scita del le p iante si crede sia stata r i scontra ta in u n a specie di canna erbosa di bambù dell 'isola di Ceylon, la quale in una sola giornata aumenta d i ben 60 cent imetr i la propr ia lunghezza. Al cuni ann i or sono si è potuto cons ta tare u n al t ro p r imato nel la velocità di créscita delle p iante e
I precisamente in Giappone. Qui gannì. In occasione del la sua fu- lupa tacci* di ligUo •cquatjco ini
61 ,- Adriatica 560 —
Rend. 3.50% 79 75 Cieli 1085 — Redim. 5% 67 60 Dinamo 1200 — Redim. 3,50% 60 2S Edison 1280 —
2300 — Bresciana 1170 — Ass. GcDci. 4010 — Valdarno 2550 —
1200 — Piacentina 990 — 2 3 8 0 - Salda 245 —
570 — Emiliana 1400 -_ Nav. Gen. II. 36 5C Es. Iicino 635 — Cot. Cantoni 7525 — S, F. I. U
» Furtea 4100 — Cisalpina , » V. Ticino 600 _ S. E. S. O 305 — » Olcese 2800 — S. 1. P. 1055 —
Teis. Stami». 3 9 0 0 . - Tirso Cucirini 1650 — Vìzzola 2230 _ Linif. Naz. 1 9 5 0 - Meridelett 790 — Man. Rcuatì 2250 — Orobia 752 _ Rotondi 2150 — Ovcsticjno 63 ' ' — Tosi 4 9 5 _ Terni 328 — Cot. Mcrid. 425 — Unes 3 7 0 _ Un. ManiE. l'.3iì — Marcili e C 1 9 8 _ Lan. Gavaido 2010 — Tecnom. IL 3 1 0 _ Lan. Rossi 1750 — Teli 200 — Lan. Targclti 3 8 5 _ S. T. E. T.
200 —
F. I . S. A. C. 340 — Diitillerit 623 — Cascami Seta 9 1 0 _ Eridania 2330 — Bernasconi 296 — Raffi L. L. ' Fibre Tessi 230 — Rom. luce. 287 _ Soia Viscosa 950 _ A. N. I. C 83 _ Pacchetti 660 _ Italiana Gas —.— Scotti • C 106 — Mira-Lariza 93 SS Uva 199 — Petr. d'Italia 25 — Metallui. II. 430 — Aedes Amiata 680 — Iniz. Edil. 94 — Montecatini 341 — Fondi Rojlici 7 8 S _ Dalotine 200 — Beni Stabili 630 _ Min. Siele 615 — Saturnia - - — Ansaldo 198 — Past. Baroni 83 _ Bieda 305 _ CarL Burgo I0.'?4 _ Bianchi 140 _ Ciga 330 _ Isotta Fiasch 92 _ [talcementi ISSÒ _ FIAT 720 — Pirelli IlaL 3050 _ Reggiane 105 — Pirelli e C, 1500 _ Franco Toai 338 — Terme A-cqui ~ —
Mario Man gani Kedatt res pons.
I l r i t o funebre a v r à luogo m a r t e d ì 5 corr . , alle o r e 16, n e l l a Cappel la de l Cimi te ro d i Crem o n a .
Cremona, 5 ottobre 1943
RINGRAZIAMENTO
L a F a m i g l i a e d i p a r e n t i de l l a c o m p i a n t a
Ines Guaiteri in Martini p r o f o n d a m e n t e commoss i dell 'att e s taz ione d ì s ìnce ro affetto d i q u a n t i vol lero in q u a l u n q u e m o do o n o r a r n e la ca r a memor i a , r i volge a t u t t i u n r i n g r a z i a m e n t o r i conoscen te .
Cremona. 4 ottobre 1943
AVVISI ECOHOMia I M P O R T A N T E Azienda ce r ca
commess i p e r v e n d i t a lane-r ia , d r a p p e r i a , s e t a , ra jon , co toncr i a . D e t t a g l i a r e refer e n z e , pos t i occupa t i . Casset-t a 2I-R. - U n i o n e PubbUci tà I t a l i ana - C r e m o n a .
S9% Ed, t Cremqn^ Mtv>vji i , .Ctenpsa
Gli articoli, le co r r i apondeaze . i d isegni , le fotografie, deToao essere indi r izza t i alla redazione d e e l i R e g i m e F a s c i s t a » , l i a z z a Guglie loio Marconi , 1 - Cremon*.
I manoscritti , i disegal , l e f o . tografle MOK Tengoso natltii^tt « a c à e M a « s pubblicatil.