Il racconto dellinformazione R. Barthes in Struttura del fatto di cronaca, 1962 (contenuto in Saggi...

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Il racconto Il racconto dell dell informazione informazione R. Barthes in R. Barthes in Struttura del fatto di cronaca Struttura del fatto di cronaca , 1962 (contenuto in , 1962 (contenuto in Saggi Saggi critici critici , Einaudi, 1966: 230-238) osservava che le notizie di , Einaudi, 1966: 230-238) osservava che le notizie di cronaca presentano una struttura invariante. Il fatto di cronaca cronaca presentano una struttura invariante. Il fatto di cronaca fa costante riferimento a una fa costante riferimento a una “ informazione doppia informazione doppia” , cioè a una , cioè a una struttura argomentativa in cui sono presenti almeno due struttura argomentativa in cui sono presenti almeno due elementi: l elementi: l’ evento vero e proprio e lo sfondo contestuale in cui evento vero e proprio e lo sfondo contestuale in cui è inserito. Da un lato si pone una regolarità del mondo, è inserito. Da un lato si pone una regolarità del mondo, dall dall’ altra la sua trasgressione. La regolarità, l altra la sua trasgressione. La regolarità, l’ abitudine, la abitudine, la quotidianità vengono presupposte ma in realtà costruite. quotidianità vengono presupposte ma in realtà costruite. […] […] il fatto di cronaca è letteratura il fatto di cronaca è letteratura , anche se è considerato , anche se è considerato cattiva letteratura cattiva letteratura” (p. 237). (p. 237). R. Barthes, R. Barthes, Introduzione all Introduzione all’ analisi strutturale dei racconti analisi strutturale dei racconti , è all , è all’ origine del origine del narrative turn narrative turn (anche se questa espressione compare solo nel (anche se questa espressione compare solo nel 1995). 1995). Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto (1983), Mondadori Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto (1983), Mondadori «Quasi tutti i testi scritti raccontano una storia, anche un «Quasi tutti i testi scritti raccontano una storia, anche un saggio filosofico, anche un bilancio di società anonima, saggio filosofico, anche un bilancio di società anonima, anche una ricetta di cucina» anche una ricetta di cucina»

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Il racconto Il racconto delldell’’informazioneinformazione

R. Barthes in R. Barthes in Struttura del fatto di cronacaStruttura del fatto di cronaca, 1962 (contenuto in , 1962 (contenuto in Saggi Saggi criticicritici, Einaudi, 1966: 230-238) osservava che le notizie di cronaca , Einaudi, 1966: 230-238) osservava che le notizie di cronaca presentano una struttura invariante. Il fatto di cronaca fa costante presentano una struttura invariante. Il fatto di cronaca fa costante riferimento a una riferimento a una ““informazione doppiainformazione doppia””, cioè a una struttura , cioè a una struttura argomentativa in cui sono presenti almeno due elementi: largomentativa in cui sono presenti almeno due elementi: l ’’evento evento vero e proprio e lo sfondo contestuale in cui è inserito. Da un lato si vero e proprio e lo sfondo contestuale in cui è inserito. Da un lato si pone una regolarità del mondo, dallpone una regolarità del mondo, dall ’’altra la sua trasgressione. La altra la sua trasgressione. La regolarità, lregolarità, l’’abitudine, la quotidianità vengono presupposte ma in abitudine, la quotidianità vengono presupposte ma in realtà costruite.realtà costruite.

““[…] […] il fatto di cronaca è letteraturail fatto di cronaca è letteratura, anche se è considerato cattiva , anche se è considerato cattiva letteraturaletteratura”” (p. 237). (p. 237).

R. Barthes, R. Barthes, Introduzione allIntroduzione all’’analisi strutturale dei raccontianalisi strutturale dei racconti, è all, è all’’origine origine del del narrative turnnarrative turn (anche se questa espressione compare solo nel (anche se questa espressione compare solo nel 1995).1995).

Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto (1983), MondadoriCalvino, Mondo scritto e mondo non scritto (1983), Mondadori«Quasi tutti i testi scritti raccontano una storia, anche un saggio «Quasi tutti i testi scritti raccontano una storia, anche un saggio

filosofico, anche un bilancio di società anonima, anche una filosofico, anche un bilancio di società anonima, anche una ricetta di cucina»ricetta di cucina»

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Christian Salmon, Christian Salmon, Storytelling. La fabbrica Storytelling. La fabbrica delle storie, Fazi, 2008delle storie, Fazi, 2008

La nostra è la specie che si racconta. LLa nostra è la specie che si racconta. L ’’arte di raccontare arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa delldell’’uomo sulla terra e ha costituito un importante uomo sulla terra e ha costituito un importante strumento di condivisione dei valori sociali. Ma a partire strumento di condivisione dei valori sociali. Ma a partire dagli anni novanta del Novecento, negli Usa come in dagli anni novanta del Novecento, negli Usa come in Europa, questa capacità narrativa è stata trasformata dai Europa, questa capacità narrativa è stata trasformata dai meccanismi dellmeccanismi dell’’industria culturale e dei media e dal industria culturale e dei media e dal capitalismo globalizzato nel concetto di capitalismo globalizzato nel concetto di storytellingstorytelling: una : una potentissima arma di persuasione.potentissima arma di persuasione.

Il successo dello Il successo dello storytellingstorytelling delinea un nuovo campo di lotte delinea un nuovo campo di lotte democratiche, che comprenderà anche la violenza democratiche, che comprenderà anche la violenza simbolica che grava sullsimbolica che grava sull’’agire degli uomini.agire degli uomini.

La lotta per lLa lotta per l’’emancipazione passa per la fiera riconquista dei emancipazione passa per la fiera riconquista dei mezzi di espressione e narrazione.mezzi di espressione e narrazione.

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Secondo Peter Brooks, la comunicazione politica e il Secondo Peter Brooks, la comunicazione politica e il giornalismo fanno un uso eccessivo della nozione di giornalismo fanno un uso eccessivo della nozione di racconto. La realtà è ormai avviluppata da un filo narrativo racconto. La realtà è ormai avviluppata da un filo narrativo che filtra le percezioni e stimola le emozioni. Le grandi che filtra le percezioni e stimola le emozioni. Le grandi narrazioni che hanno segnato la storia dellnarrazioni che hanno segnato la storia dell’’umanità da umanità da Omero a Tolstoj, da Sofocle a Shakespeare raccontavano Omero a Tolstoj, da Sofocle a Shakespeare raccontavano miti universali e trasmettevano le lezioni delle generazioni miti universali e trasmettevano le lezioni delle generazioni passate, lezioni di saggezza, frutto della esperienza passate, lezioni di saggezza, frutto della esperienza accumulata.accumulata.

Lo Lo storytellingstorytelling percorre il cammino inverso: incolla sulla percorre il cammino inverso: incolla sulla realtà racconti artificiali, blocca gli scambi, satura lo realtà racconti artificiali, blocca gli scambi, satura lo spazio simbolico. Non racconta lspazio simbolico. Non racconta l’’esperienza del passato ma esperienza del passato ma disegna i comportamenti, orienta i flussi di emozioni, disegna i comportamenti, orienta i flussi di emozioni, sincronizza la loro circolazione, costruisce ingranaggi sincronizza la loro circolazione, costruisce ingranaggi narrativi seguendo i quali gli individui sono portati a narrativi seguendo i quali gli individui sono portati a identificarsi in certi modelli e a conformarsi a determinati identificarsi in certi modelli e a conformarsi a determinati standard.standard.

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Il racconto del giornaleIl racconto del giornale

Ogni giornale racconta una storia, istituendo così Ogni giornale racconta una storia, istituendo così una diversa temporalità sociale una diversa temporalità sociale

> racconto del giornale> racconto del giornale

Ogni giornale contiene diversi racconti, cioè Ogni giornale contiene diversi racconti, cioè rapporti su eventi, alcuni più articolati, a rapporti su eventi, alcuni più articolati, a puntate, altri più semplici, che si esauriscono in puntate, altri più semplici, che si esauriscono in una sola giornatauna sola giornata

> racconti nel giornale> racconti nel giornale

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NarrazioneNarrazione Per la semiotica la dimensione narrativa è Per la semiotica la dimensione narrativa è

costitutiva di qualsiasi discorso: il senso si costitutiva di qualsiasi discorso: il senso si organizza narrativamenteorganizza narrativamente

Tre dimensioni narrative, che devono Tre dimensioni narrative, che devono essere tenute distinte:essere tenute distinte: La narratività come principio organizzativo del La narratività come principio organizzativo del

SensoSenso Il racconto dellIl racconto dell’’enunciatore (macroracconto enunciatore (macroracconto

della testata e racconto delldella testata e racconto dell’’enunciatore)enunciatore) I racconti enunciati (singole notizie intese come I racconti enunciati (singole notizie intese come

storie)storie)

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Livello superficiale e Livello superficiale e livello profondolivello profondo

Livello superficialeLivello superficialell ’’assetto narrativo del testo giornalistico si distingue da altri assetti assetto narrativo del testo giornalistico si distingue da altri assetti

discorsivi possibili (tipo espositivo, descrittivo, argomentativo, discorsivi possibili (tipo espositivo, descrittivo, argomentativo, ecc.; cfr. tipologie testuali, Bonomi). Su questo piano si possono ecc.; cfr. tipologie testuali, Bonomi). Su questo piano si possono distinguere articoli narrativi e articoli non narrativi; parti narrative distinguere articoli narrativi e articoli non narrativi; parti narrative e parti non narrative nello stesso articolo.e parti non narrative nello stesso articolo.

Livello profondoLivello profondocerti modelli culturali di organizzazione di grandi blocchi di senso certi modelli culturali di organizzazione di grandi blocchi di senso

forniscono al livello superficiale forniscono al livello superficiale una logica sottostante delluna logica sottostante dell’’azione e azione e alcune regole implicite di comportamentoalcune regole implicite di comportamento. Qui si colloca . Qui si colloca una logica una logica delldell’’azione di tipo culturale e socialeazione di tipo culturale e sociale che, per quanto nascosta, che, per quanto nascosta, detta agli attori in gioco le regole di comportamento, assegnando detta agli attori in gioco le regole di comportamento, assegnando agli eventi che accadono un senso sulla base di tale logica.agli eventi che accadono un senso sulla base di tale logica.

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Livello superficiale: tipi testuali

Ogni enunciazione testuale è il compimento di un Ogni enunciazione testuale è il compimento di un tipo di comunicazione ricorrente nella società e tipo di comunicazione ricorrente nella società e normalizzato nella sua strutturanormalizzato nella sua struttura

Ogni tipo testuale assolve una Ogni tipo testuale assolve una funzione specificafunzione specifica cioè trasmette informazioni di tipo peculiare cioè trasmette informazioni di tipo peculiare (distinzione (distinzione backgroudbackgroud//foregroundforeground):):

Nella retorica classica:Nella retorica classica:Narrativi, descrittivi, argomentativi, espositiviNarrativi, descrittivi, argomentativi, espositivi

Secondo Werlich (1976):Secondo Werlich (1976):Narrativi, descrittivi, argomentativi, informativi, Narrativi, descrittivi, argomentativi, informativi, regolativiregolativi

Secondo De Beaugrande-Dressler (1981): Secondo De Beaugrande-Dressler (1981): Narrativi, descrittivi, argomentativiNarrativi, descrittivi, argomentativi

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Livello profondo: Livello profondo: narrativitànarratività

Per Greimas Per Greimas (Sémantique structurale(Sémantique structurale, 1966, trad. it. , 1966, trad. it. Meltemi, 2000) il senso nasce fin dall’inizio come Meltemi, 2000) il senso nasce fin dall’inizio come senso orientato, tensione, nucleo narrativo senso orientato, tensione, nucleo narrativo organizzato che attende di essere sviluppato in modo organizzato che attende di essere sviluppato in modo compiuto.compiuto.

La narratività è una sorta di grammatica che articola La narratività è una sorta di grammatica che articola la struttura universale dell’immaginario, una forma di la struttura universale dell’immaginario, una forma di intelligenza sintagmatica che articola ogni forma di intelligenza sintagmatica che articola ogni forma di significazione ai livelli più astratti del senso (P. Magli, significazione ai livelli più astratti del senso (P. Magli, SemioticaSemiotica, Marsilio, 2004)., Marsilio, 2004).

Modello molto astratto delle azioni che viene ricavato Modello molto astratto delle azioni che viene ricavato dalla struttura sintattica delle lingue umane.dalla struttura sintattica delle lingue umane.

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Schema di organizzazione Schema di organizzazione del sensodel senso

Uno Uno schema ricorrenteschema ricorrente è alla base dell è alla base dell’’organizzazione del organizzazione del senso:senso: Un agente (umano, ambientale, culturale, ecc.),Un agente (umano, ambientale, culturale, ecc.), dotato di un programma ddotato di un programma d’’azione (programma narrativo), azione (programma narrativo), con uno scopo, con uno scopo, una serie di fasi intermedie, una serie di fasi intermedie, un esito.un esito.

Principali oggetti di studio della semiotica narrativa Principali oggetti di studio della semiotica narrativa strutturalista: strutturalista: Logica delle azioni (Logica delle azioni (dimensione pragmaticadimensione pragmatica)) Organizzazione dei valori (ogni soggetto si muove sulla base Organizzazione dei valori (ogni soggetto si muove sulla base

di una di una assiologia di riferimentoassiologia di riferimento))

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Elementi della Elementi della narrativitànarratività

AttanteAttantetermine che Greimas ha ricavato dal linguista Lucien termine che Greimas ha ricavato dal linguista Lucien

Tesnière (Tesnière (Elementi di sintassi strutturaleElementi di sintassi strutturale, 1959):, 1959):

«Abbiamo già detto di essere stati colpiti dalla osservazioni di Tesnière che paragonava «Abbiamo già detto di essere stati colpiti dalla osservazioni di Tesnière che paragonava l’enunciato elementare a uno spettacolo: il soggetto è colui che fa l’azione; l’oggetto, l’enunciato elementare a uno spettacolo: il soggetto è colui che fa l’azione; l’oggetto, qualcuno o qualcosa che subisce l’azione. La proposizione non è altro, in realtà, che qualcuno o qualcosa che subisce l’azione. La proposizione non è altro, in realtà, che uno spettacolo che l’uno spettacolo che l’homo loquenshomo loquens offre a se stesso». offre a se stesso».

Gli attanti son pure funzioni sintattiche e appartengono al livello Gli attanti son pure funzioni sintattiche e appartengono al livello profondo del Percorso Generativo, alla sintassi narrativa.profondo del Percorso Generativo, alla sintassi narrativa.

Su questa base Greimas elabora due categorie attanziali: Su questa base Greimas elabora due categorie attanziali: soggetto/oggetto, destinante/destinatario, soggetto/oggetto, destinante/destinatario, aiutante/opponente.aiutante/opponente.

L’attante è chi fa o subisce un atto, è dunque definito da un L’attante è chi fa o subisce un atto, è dunque definito da un predicato (un verbo), spesso modalizzato (volere,dovere, predicato (un verbo), spesso modalizzato (volere,dovere, sapere, potere).sapere, potere).

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ModalitàModalità predicati che modificano altri predicatipredicati che modificano altri predicati..

Modalità virtualizzanti: dovere, volereModalità virtualizzanti: dovere, volere

Modalità attualizzanti: sapere, potereModalità attualizzanti: sapere, potere

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Schema narrativo Schema narrativo canonicocanonico

ManipolazionManipolazionee

(volere/dovere: (volere/dovere: modalità modalità virtualizzanti)virtualizzanti)

SanzioneSanzione

Momenti Momenti cognitivicognitivi

CompetenzCompetenzaa(potere/(potere/sapere: sapere: modalità modalità attualizzanti)attualizzanti)

PerformanPerformancece

Momenti Momenti pragmaticipragmatici

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ManipolazioneManipolazione

Manipolare nel senso, non necessariamente Manipolare nel senso, non necessariamente negativo, di indurre qualcuno a fare qualcosa (far negativo, di indurre qualcuno a fare qualcosa (far fare).fare).

MMomento inizialeomento iniziale, cognitivo (fare persuasivo)., cognitivo (fare persuasivo).

AllAll’’origine della manipolazione corigine della manipolazione c’’è una è una istanza istanza destinantedestinante (può essere una persona o la propria (può essere una persona o la propria coscienza) che stipula con il Soggetto operatore coscienza) che stipula con il Soggetto operatore una sorta di una sorta di contrattocontratto sulla base del quale il sulla base del quale il soggetto accetta un incarico, intraprende un soggetto accetta un incarico, intraprende un programma programma (acquisisce un volere e un dovere(acquisisce un volere e un dovere))

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CompetenzaCompetenza Programma narrativo dProgramma narrativo d’’usouso; acquisizione delle competenze ; acquisizione delle competenze

necessarie a realizzare una certa performance (essere del necessarie a realizzare una certa performance (essere del fare)fare)

CognitiveCognitive PratichePratiche EmotiveEmotive

La competenza è una catena modale orientata.La competenza è una catena modale orientata.Modalità: qualificazioni del soggetto che modificano il suo fare: Modalità: qualificazioni del soggetto che modificano il suo fare:

virtualizzanti: volere-doverevirtualizzanti: volere-dovere realizzanti: potere-sapererealizzanti: potere-sapere

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PerformanzaPerformanza

Programma narrativo di baseProgramma narrativo di base; ; momento centrale: trasformazione narrativa, momento centrale: trasformazione narrativa, passaggio allpassaggio all’’azione per la realizzazione azione per la realizzazione delldell’’obiettivo: trasformazione di sé e dellobiettivo: trasformazione di sé e dell’’altro altro (far essere)(far essere)

AiutantiAiutantiOpponentiOpponenti

Obiettivo = oggetto di valoreObiettivo = oggetto di valore

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SanzioneSanzione Momento finaleMomento finale, cognitivo (essere dell’essere), cognitivo (essere dell’essere)

Valutazione finale dellValutazione finale dell’’azione compiuta: il azione compiuta: il Soggetto, compiuta lSoggetto, compiuta l’’azione, si ripresenta al azione, si ripresenta al cospetto del Destinante e sottopone il proprio cospetto del Destinante e sottopone il proprio operato al suo giudizio (fare interpretativo)operato al suo giudizio (fare interpretativo)

La sanzione può spettare al destinante, La sanzione può spettare al destinante, allall’’aiutante, al soggetto stessoaiutante, al soggetto stesso

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ConflittualitàConflittualità Ogni azione ha natura polemico-conflittuale: allOgni azione ha natura polemico-conflittuale: all ’’interno di ogni interno di ogni

racconto si dà un contrasto polemico tra due programmi: vi racconto si dà un contrasto polemico tra due programmi: vi sono dunque due Soggetti, due Destinanti e due valori sono dunque due Soggetti, due Destinanti e due valori contrapposti.contrapposti.

Ogni storia coinvolge un soggetto e un antisoggetto che gli si Ogni storia coinvolge un soggetto e un antisoggetto che gli si opponeoppone

Fondamentale nella strutturazione della notizia è la messa in Fondamentale nella strutturazione della notizia è la messa in rilievo di questa struttura conflittuale sottostanterilievo di questa struttura conflittuale sottostante..

Possibilità di narrare una notizia dal punto di vista del soggetto Possibilità di narrare una notizia dal punto di vista del soggetto o dello dell’’antisoggettoantisoggetto

Cambiando i soggetti cambiano anche i programmi narrativiCambiando i soggetti cambiano anche i programmi narrativi

Ogni programma narrativo attiva implicitamente delle Ogni programma narrativo attiva implicitamente delle presupposizionipresupposizioni..

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Dallo schema canonico al Dallo schema canonico al livello discorsivolivello discorsivo

Il percorso narrativo si concretizza attraverso Il percorso narrativo si concretizza attraverso procedure di procedure di Attorializzazione (passaggio da attanti a attori)Attorializzazione (passaggio da attanti a attori) Spazializzazione (contestualizzazione spaziale) Spazializzazione (contestualizzazione spaziale) Temporalizzazione (collocazione in un momento storico, Temporalizzazione (collocazione in un momento storico,

aspetto: puntuale, continuo, frammentario, ricorsivo, aspetto: puntuale, continuo, frammentario, ricorsivo, omogeneo)omogeneo)

Tematizzazione (incarnazione di determinati valori)Tematizzazione (incarnazione di determinati valori) Figurativizzazione (attribuzione di una sembianza)Figurativizzazione (attribuzione di una sembianza)

Producono un effetto di veridizione, relativo alla Producono un effetto di veridizione, relativo alla legittimazione del discorso giornalistico come verolegittimazione del discorso giornalistico come vero

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Attori e attorializzazioneAttori e attorializzazione Sul Sul piano virtuale: attantipiano virtuale: attanti, funzioni dello schema , funzioni dello schema

narrativo:narrativo: Soggetto, antisoggetto, destinante, destinatario, aiutante, Soggetto, antisoggetto, destinante, destinatario, aiutante,

opponenteopponente Sul Sul piano reale,piano reale, dell dell’’enunciato: enunciato: attori, soggetti attori, soggetti

specificispecifici, individui, , individui, che occupano le posizioni che occupano le posizioni attanzialiattanziali Un attore può incarnare un ruolo attanziale o più ruoli, ad Un attore può incarnare un ruolo attanziale o più ruoli, ad

es. soggetto e destinante di se stesso (effetto eroico o es. soggetto e destinante di se stesso (effetto eroico o colpevolizzante), oppure soggetto e destinatario di colpevolizzante), oppure soggetto e destinatario di manipolazione (effetto vittimizzante)manipolazione (effetto vittimizzante)

Può essere caratterizzato dal ruolo attanziale e da un ruolo Può essere caratterizzato dal ruolo attanziale e da un ruolo tematico (es. il ladro, il terrorista, il portaborse ecc.) e da tematico (es. il ladro, il terrorista, il portaborse ecc.) e da una fisionomia figurativa (aspetto esteriore): una fisionomia figurativa (aspetto esteriore): figurativizzazionefigurativizzazione

Ogni racconto (e ogni testata) può scegliere livelli diversi Ogni racconto (e ogni testata) può scegliere livelli diversi di individuazione (nome, età, volto, storia personale ecc.) di individuazione (nome, età, volto, storia personale ecc.) ad esempio di autori di atti terroristici e di vittimead esempio di autori di atti terroristici e di vittime

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Attore individuale e Attore individuale e collettivo secondo Greimascollettivo secondo Greimas

Unità integraleUnità integrale Totalità Totalità partitivapartitiva

Totalità integraleTotalità integrale Unità partitivaUnità partitiva

Insieme di soggetti individuali differenziati: es. assemblea, famiglia, militari

Attore collettivo concreto ma indifferenziato: es. folla, famiglia, l’esercito

Insieme astratto: società, paeseSingolo individuo considerato

autonomamente

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Tempo della narrazioneTempo della narrazione

Genette, Genette, Figure III Figure III (1972), trad.it., Einaudi, Torino, (1972), trad.it., Einaudi, Torino, 1976 (pp. 259-265): «Con una dissimmetria le cui 1976 (pp. 259-265): «Con una dissimmetria le cui ragioni profonde ci sfuggono, ma che è ragioni profonde ci sfuggono, ma che è iscritta nelle iscritta nelle strutture stesse della linguastrutture stesse della lingua (o, per lo meno, nelle (o, per lo meno, nelle grandi “lingue di civiltà” della cultura occidentale), grandi “lingue di civiltà” della cultura occidentale), posso benissimo raccontare una storia senza posso benissimo raccontare una storia senza precisare il luogo in cui si svolge, e se questo luogo precisare il luogo in cui si svolge, e se questo luogo sia più o meno vicino a quello in cui la racconto, sia più o meno vicino a quello in cui la racconto, mentre mi è quasi impossibile non situarla nel mentre mi è quasi impossibile non situarla nel tempo rispetto al mio atto narrativo, poiché devo tempo rispetto al mio atto narrativo, poiché devo necessariamente raccontarla a un tempo del necessariamente raccontarla a un tempo del presente, del passato o del futuro. Ne deriva forse il presente, del passato o del futuro. Ne deriva forse il fatto che fatto che le determinazioni temporali della istanza le determinazioni temporali della istanza narrativa sono chiaramente più importanti delle sue narrativa sono chiaramente più importanti delle sue determinazioni spazialideterminazioni spaziali».».

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TemporalizzazioneTemporalizzazione Individuazione di un determinato momento Individuazione di un determinato momento

storico, di un certo tipo di durata (aspetto: storico, di un certo tipo di durata (aspetto: incoatività, duratività, frammentarietà, incoatività, duratività, frammentarietà, ricorsività):ricorsività): Temporalità puntuale, che rompe, frammenta Temporalità puntuale, che rompe, frammenta

la temporalità rituale e sociale, ripetitivala temporalità rituale e sociale, ripetitiva Temporalità ricorsiva: qualcosa si è ripetuto di Temporalità ricorsiva: qualcosa si è ripetuto di

nuovonuovo Temporalità confusa e indistinta: tempo Temporalità confusa e indistinta: tempo

contenitore in cui gli eventi si sovrappongono contenitore in cui gli eventi si sovrappongono e non costruiscono una sequenzialitàe non costruiscono una sequenzialità

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LuoghiLuoghi Spazializzazione: contestualizzazione Spazializzazione: contestualizzazione

spaziale di un certo programma dspaziale di un certo programma d’’azioneazione

I giornali si differenziano per il diverso I giornali si differenziano per il diverso grado di specificazione del contesto e di grado di specificazione del contesto e di costruzione dello spazio, che può essere:costruzione dello spazio, che può essere:

Umanizzato: luoghi dotati di storia, di una identità Umanizzato: luoghi dotati di storia, di una identità socio-politica, di una identità linguistico-culturalesocio-politica, di una identità linguistico-culturale

Geografico: oggettivo, quantificabile, relazionale Geografico: oggettivo, quantificabile, relazionale (individuazione di vicinanza e distanza di un luogo (individuazione di vicinanza e distanza di un luogo da un altro luogo)da un altro luogo)

PoliticoPolitico

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TematizzazioneTematizzazione

Declinazione umana, politica, geografica, Declinazione umana, politica, geografica, sociale, di un tema trattatosociale, di un tema trattato

Logica dei valoriLogica dei valori

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Strategie di Strategie di narrativizzazione ed effetto narrativizzazione ed effetto

di veridizionedi veridizione

Le forme della attorializzazione, Le forme della attorializzazione, spazializzazione e temporalizzazione sono spazializzazione e temporalizzazione sono fondamentali nel legittimare come vero il fondamentali nel legittimare come vero il racconto del giornaleracconto del giornale

Page 26: Il racconto dellinformazione R. Barthes in Struttura del fatto di cronaca, 1962 (contenuto in Saggi critici, Einaudi, 1966: 230-238) osservava che le notizie.

Tipi di notizia sulla base Tipi di notizia sulla base dello schema canonicodello schema canonico

CompleteComplete PreparatoriePreparatorie PerformativePerformative SanzionatorieSanzionatorie

Considerare a quale di questi tipi tende la singola Considerare a quale di questi tipi tende la singola notizia è utile per mettere a fuoco le notizia è utile per mettere a fuoco le presupposizioni (conoscenze pregresse) presupposizioni (conoscenze pregresse) attribuite al lettore. Ad esempio una notizia attribuite al lettore. Ad esempio una notizia performativo-sanzionatoria presupporrà il performativo-sanzionatoria presupporrà il momento manipolatoriomomento manipolatorio