Il quaderno didattico San Michele Maggiore - suggestioni dalla ...

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Il quaderno didattico San Michele Maggiore - suggestioni dalla chiesa delle incoronazioni a cura di Gabriella Fusi è stato messo a disposizione dall’autrice per tutti gli interessati all’argomento, in particolare per studenti e docenti della scuola secondaria. E’ inoltre disponibile in cartaceo presso la Biblioteca dei Musei Civici.

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Il quaderno didatticoSan Michele Maggiore - suggestioni dalla chiesa delle incoronazioni

a cura di Gabriella Fusiè stato messo a disposizione dall’autrice

per tutti gli interessati all’argomento,in particolare per studenti e docenti della scuola secondaria.

E’ inoltre disponibile in cartaceo presso la Biblioteca dei Musei Civici.

PAVIAQUADERNI DI STORIA E CULTURA DELLA

CITTÀnumero 2

SAN MICHELE MAGGIORESUGGESTIONI DALLA CHIESA DELLE INCORONAZIONI

Un percorso didattico per la scuola secondaria

a cura diGabriella Fusi

COMUNE DI PAVIASETTORE CULTURA

Biblioteca Bonetta - Sezione ragazzi

FONDAZIONE BANCADEL MONTE DI LOMBARDIA

SCUOLA MEDIA STATALELEONARDO DA VINCI

2

PAVIAQUADERNI DI STORIA E CULTURA DELLA CITTÀ

numero 2

progetto diCostantino Leanti

della BIBLIOTECA CIVICA BONETTA - SEZIONE RAGAZZI

SAN MICHELE MAGGIORESUGGESTIONI DALLA CHIESA DELLE INCORONAZIONI

Un percorso didattico per la scuola secondaria

a cura di

Gabriella Fusi

si ringrazia Antonio Brusa, Donata Vicini,Giorgio Beretta, Donata Toma

hanno collaborato Patrizia Iannazzo, Michele Sacchetti

progetto graficoMETA comunicazione - Pavia

stampaIndustria Grafica Pavese - Pavia

consegnato alla stampa nel maggio 2005

in copertina I ragazzi in visita al S. Michele

Le pagine che seguono sono rivolte ai ragazzi della scuola secondaria, perchépossano approfondire una pagina di storia medievale attraverso lo studio delSan Michele, utilizzando le immagini contenute nel repertorio decorativodella basilica.

Usiamo il monumento come documento, un documento materiale, perciò piùaccessibile ai giovani, ma anche documento colto, e come tale difficile da legge-re e da interpretare, documento ricco di informazioni relative a molteplici aspet-ti della storia del suo tempo.

Ci comportiamo come uno storico che si trova di fronte a un grande archivio ico-nografico: selezioniamo i documenti utili alla nostra ricerca, li interroghiamoper ricavarne tutte le possibili informazioni, li interpretiamo ragionando sul con-testo storico e culturale al quale appartengono, quindi scriviamo le scoperte a cuisiamo pervenuti.1

Alla conclusione del percorso comprenderemo tutta la attualità del monumento,il quale ci offre una sintesi straordinaria di storie e culture diverse, che sonoall’origine dell’Europa.2

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PAVIAQUADERNI DI STORIA E CULTURA DELLA CITTÀ

numero 2

SAN MICHELE MAGGIORESUGGESTIONI DALLA CHIESA DELLE INCORONAZIONI

Un percorso didattico per la scuola secondaria

a cura di

Gabriella Fusi

Per la grammatica del documento cfr:A. Brusa e L. Bresil, Laboratorio, 3 voll. Ed. Scolastiche Bruno Mondatori, Milano,1994-96;A. Brusa, L. Bresil, F. Impellizzeri, Il nuovo racconto delle grandi trasformazioni. Guida per l’insegnante,Ed. Scolastiche Bruno Mondatori.J. Le Goff, Il Medioevo alla origini dell’identità europea, Bari, 1998Idem, Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, Bari, 2004

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1

Nel testo le diverse operazioni didattiche sono evidenziate dai colori:

Prerequisiti: conoscenze necessarie per procedere nel lavoro.

Selezione: individuazione-osservazione del documento iconografico

Interrogazione: ricerca di informazioni dai documenti e relativescoperte (tappe del percorso conoscitivo) Interpretazione: ricerca dell’intenzione comunicativa del documento

Scrittura: costruzione di testi parzialmente strutturati utilizzabili anche come verifiche

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Figura 1 - San Michele Maggiore, facciata

La basilica è a croce latina, a trenavate, con transetto sporgentecoperto con volta a botte.

La navata centrale, ora suddivisain quattro campate con volte a cro-ciera, era in origine scandita in duesole grandi crociere, impostate suipilastri maggiori.

Ad ogni campata della navata cen-trale corrispondevano quattro cam-patelle laterali, due per ogni lato,secondo uno “schema alternato”.

Le campate laterali sono sovrastatedai matronei.

All’incrocio della navata centralecon il transetto, si eleva il presbite-rio, che si conclude con il coro econ l’abside semicircolare.

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Figura 2 - Pianta della chiesa con la attuale soluzione delle volte.

Per le immagini del monumento cfr. A. Peroni, San Michele di Pavia, Pavia 1967

Dalla sezione longitudinaledella chiesa, come potevaessere nelle forme origina-rie, si rileva la presenza diun’ampia cripta e di un altotiburio all’incrocio dei duebracci della croce.

Nel disegno si notano lemonofore sopra i matronei.Queste furono eliminate conla ricostruzione delle volte,dovuta al restauro del XVsecolo.

Figura 3 - Sezione della chiesa con l’originale sistema alternato delle volte.

Un po’ di arte… l’architettura

Le conoscenze per cominciare...

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L’attuale edificio è una prestigiosa chiesa romanica, costruita nella primametà del XII secolo.

La sua storia, tuttavia, inizia molti secoli prima, al punto che una leggen-da la vuole fondata dall’imperatore Costantino.

La prima costruzione del San Michele probabilmente risale all’epoca deiLongobardi, che elessero il Santo loro patrono e ne diffusero il culto.

Allora Pavia contava numerose chiese dedicate a San Michele.

A Pavia fu coniata la prima moneta longobarda. Essa raffigurava proprioSan Michele.3

Nel X secolo l’edificio compare nei documenti con il titolo di San Michele“Maggiore” e viene indicato come chiesa palatina, cioè legata al palazzodei re, che doveva trovarsi pochi isolati più a Nord.4

Il monumento attuale è una ricostruzione, avvenuta, presumibilmente, tra il1117, anno in cui un terremoto distrusse molti edifici, e il 1155, anno del-l’incoronazione di Federico Barbarossa, che fu celebrata nella basilica.

Il prestigio del S. Michele è dovuto storicamente alla sua tradizione di chie-sa legata alla cerimonia dell’incoronazione dei re italici fino al 1155.

Un po’ di storia…

E. Bernareggi, Il sistema economico e la monetazione dei Longobardi nell’Italia superiore, Milano 1969, pp. 76 e sgg.Per il Palazzo regio Cfr. A. Settia, Pavia carolingia e postcarolingia, in Storia di Pavia II 1987, pagg. 103 e sgg.; Idem,Pavia nell’età comunale, in Storia di Pavia III, tomo 1, 1992, pagg. 9-25.

4

3

7

Il luogo dove, secondo la tradizione, doveva avvenire l’incoronazione delRe, è segnato da cinque cerchi di marmo. Quello centrale, più grande, èstato rifatto durante i restauri dell’Ottocento. In esso è stata incisa la scrit-ta in latino che espressamente fa riferimento alla cerimonia.5

REGIBUSCORONAM FERREAM

SOLEMNI RITU ACCEPTURISHEIC

SOLIUM POSITUM FUISSEVETUS OPINIO

TESTATUR

La tradizione risale al sec. XI:

“Sicut Roma coronat imperatorem in Ecclesia Sancti Petri cum papa suo, itaPapia cum episcopo suo coronat regem in ecclesia Sancti Micaelis maioris,ubi est lapis unus rotundus cum quattuor aliis lapidibus rotundis”.6

(Come Roma incorona l’imperatore con il suo papa nella chiesa di San Pietro, così Pavia con il suo vescovoincorona il re nella chiesa di San Michele maggiore, dove di trova una pietra rotonda con quattro altre pietrerotonde.)

Il luogo dell’incoronazione

Cfr. A. Peroni, op. cit. pag. 153. Cfr. A. Peroni, op. cit. pag. 156, nota 68, in cui si riporta il testo latino tratto dalle Honorantiae civitatis Papaie della prima metà del sec. XI.

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5

8

Con il cerchio rosso è evidenziato l’edificio di San Michele all’interno deltracciato di un isolato romano.

Il cerchio blu indica l’area dove doveva sorgere il Palazzo reale.7

• In quale posizione si trovava la chiesa rispetto al palazzo?

La chiesa era molto lontana dal Palazzo.La chiesa era poco più a sud del Palazzo, nella stessa direzione.La chiesa faceva parte dal Palazzo.

La chiesa e il palazzo reale…

Palazzo antico di Teodorico, riutilizzato dai Longobardi, riedificato da Ugo di Provenza nel 926, distrutto dai pavesi nel 1024Cfr. D. Vicini, La civiltà artistica. L’architettura. in Storia di Pavia II, Milano1987, pag. 320.Idem, Pavia e Certosa. Guida storico-artistica, Pavia 1988, pag. 68.

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San Michele nello spazio urbano

Ti viene proposto un particolare della veduta aerea del centro storico diPavia. Dalla pianta della città risulta evidente la permanenza della formaa scacchiera di origine romana.

Figura 4

9

L’edificio occupa l’intera area dell’isolato.

L’edificio occupa la zona sud dell’isolato, con la facciatarivolta a Ovest.

L’ala sud del transetto si estende fino al limite meridionaledell’isolato.

La facciata è arretrata rispetto alla linea della strada in mododa creare una piazzetta davanti alla chiesa.

La parete Nord del transetto si apre anch’essa su una piazzet-ta che si allunga fino al limite settentrionale dell’isolato.

• Osserva la collocazione della chiesa all’interno dell’isolato romano.

SI NO

SI NO

SI NO

SI NO

SI NO

Figura 5 - Mappa di Pavia del 1850 c .

Figura 6 - Planimetria della zona di San Michele con le coordinate del reticolo romano.(Per le figg. 4, 5, 6 Cfr A. Peroni, cit. 1967, pagg. 33, 34).

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• Rifletti sui i seguenti elementi:

1. La forma dell’edificio, che presenta due facciate e due direzionid’ingresso perpendicolari: una da ovest, la principale, e una da nord.

2. La posizione della chiesa rispetto al Palazzo reale.

3. La presenza di due piazze, che si aprono nello spazio urbano in corrispondenza delle due facciate.

• Come puoi interpretare la combinazione di tali elementi?

- Esisteva una relazione urbanistica tra il palazzo reale e la basilica dove si svolgeva la cerimonia ufficiale dell’incoronazione.

- Chi celebrava i riti religiosi deteneva anche il potere politico in città.

Seguendo il percorso scoprirai che la cerimonia dell’in-coronazione aveva un significato politico molto forte...

A Pavia, in San Michele, con il rito dell’incoronazione del re, si mette-vano a fuoco due questioni.

1. I rapporti tra il potere temporale e il potere spirituale in Occidente. 2. I rapporti tra l’Impero d’Occidente e l’Impero d’Oriente.

Scoprirai anche che la nostra basilica porta i segni di queste problematichee ne testimonia tutta la ricchezza culturale.

Apriamo una parentesi sullo scenario europeo dell’epoca…

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San Michele e l’Occidente…Un luogo verso il quale il mondo politico occidentale guardava allora erala sede dell’Imperatore, dove il rapporto tra palazzo reale e cappellapalatina era molto stretto.

Si tratta del complesso monumentale di Aquisgrana, in Germania,costruito per volontà di Carlo Magno, centro del potere degli imperatoricarolingi, e luogo prescelto da Federico Barbarossa per la sua incorona-zione a re di Germania.

Il rapporto stretto tra palazzo reale a Nord e Chiesa Palatina a Sud, è evi-denziato dalla serie di edifici di collegamento.

• Osserva la ricostruzione ideale che è stata fatta sulla base della documentazione esistente.

La Cappella Palatina, di cui resta l’impianto architettonico, fu edificatasul modello bizantino della chiesa di San Vitale di Ravenna.

Questo testimonia la volontà di Carlo Magno di guardare all’Imperod’Oriente come a un modello da imitare.

Da Carlo Magno ai suoi successori, l’Impero d’Oriente rappresentaval’unico, legittimo erede della autorità e della cultura dell’Impero Romano.

Figura 7 - Modello della Residenza Palatina con Cappella Palatina a sud (riconoscibile per la cupola ottagonale),Atrium, Aula regia a nord (edificio rosso sulla sinistra dell’immagine)ed edifici accessori (Ricostruzione di Leo Hugot, 1981 Museo Burg Frankenberg) da Leo Hugot, il Duomo di Aquisgrana, Aquisgrana 1994

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I Re tedeschi scendevano in Italia per ricevere la corona imperiale a Roma,dal Papa, perché il Pontefice rappresentava l’unica autorità che poteva con-ferire all’Imperatore d’Occidente una dignità pari a quella dell’Imperatored’Oriente. In cambio il Papa riceveva devozione e protezione.

Il rapporto di supremazia tra l’autorità dell’Imperatore e quella dellaChiesa si metteva in discussione costantemente.

Anche i luoghi e i gesti assumevano un valore simbolico a vantaggio del-l’una o dell’altra parte.

• Osserva negli esempi che ti vengono proposti la posizione che occupanoil Re (sul trono) e il Vescovo (sull’altare) in tre edifici religiosi differenti.

• Chi sta in alto, chi in basso?

• Prova ad interpretare le differenti posizioni abbinando la coppia di immagini di sinistra con le corrispondenti affermazioni di destra.

Scoprirai attraverso i luoghi differenti rapporti di forzatra le due istituzioni.

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Nella cerimonia dellaincoronazione il Re sitrova nella navata cen-trale della chiesa, men-tre il Vescovo, che cele-bra sull’altare, dall’altodel presbiterio scendeverso di lui, sottoline-ando il suo ruolo disuperiorità.

Fig ……..

Figura 8 - Aquisgrana, Cappella Palatina, fondata da Carlo Magno nel 786.Trono di Carlo Magno e veduta della cappella dall’altezza del trono.

Ai due lati dell’altare osulle pareti oppostesono disposti, sullostesso piano, i seggi delre e del vescovo che siriconoscono reciproca-mente pari dignità.

Fig ……..

Figura 9 - Pavia, San Michele Maggiore. Veduta del presbiterio da Sud e veduta della navata da Est con il luogo dell’incoronazione.

Il re segue la cerimoniareligiosa da una posi-zione sopraelevata,segnalando il prestigiodella sua autorità.

Fig ……..

Figura 10 - Monreale, Duomo. Veduta dell’altare e dei due seggi laterali, per il Re e per il Vescovo. posti frontalmente.Palermo, Cappella Palatina. Il seggio del Re è posto nella parete opposta all’altare, sullo stesso piano.

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• Nel seguente testo inserisci i termini mancanti scegliendoli tra quelli sotto riportati.

L’attuale basilica di San Michele è un edificio ……………… costruito nellaprima metà del sec. XII, sul luogo di chiese precedenti. L’intitolazione a SanMichele risale all’epoca dei ………………… , essendo questo popolo devotoal Santo.

Dal 939, quando per la prima volta è citata con l’appellativo di Maggiore, risul-ta assolvere alle funzioni di cappella palatina.

La basilica riflette ancora nella struttura architettonica e nell’inserimento nellospazio urbano, l’antico rapporto con il ………………… dei re, che si trovavapoco più a nord e che venne distrutto nel 1024.

Tale rapporto assume significato in quanto la chiesa fu luogo delle……………………… dei re dal X al XII secolo. L’ultima incoronazione di cuisi ha testimonianza fu quella di .…………………………… avvenuta nel 1155.

La cerimonia dell’incoronazione, a partire da Carlo Magno assume un partico-lare significato simbolico in quanto, dopo la caduta dell’Impero Romanod’Occidente, l’unico Imperatore che ereditava legittimamente il titolo era l’im-peratore d’………........…….. , che viveva a Costantinopoli.In Occidente l’unica autorità riconosciuta era quella del ……….. .Pertanto gli imperatori germanici erano riconosciuti ufficialmente solo se veniva-no incoronati dal Papa, che in questo modo si garantiva la loro protezione.Di qui il rapporto di ……………………………… e di rivalità sul piano delpotere e del prestigio.

Dunque una cerimonia di incoronazione, a Roma per il titolodi………………… , come a Pavia per il titolo di Re d’Italia era ricca di signi-ficati.

La Basilica di San Michele presenta due percorsi d’ingresso differenziati, forsea ricordo di antichi cortei; due luoghi assegnati ai protagonisti del rito; alVescovo, sull’…….........….. , e al Re, nel ............................................... .Si crea una complessa sintassi, fatta di gesti e di immagini.

Tentiamo di scoprirla proseguendo nel nostro percorso.

ALTARE - CENTRO DELLA NAVATA - FEDERICO BARBAROSSA - IMPERATOREINCORONAZIONI - LONGOBARDI - ORIENTE - PALAZZO - PAPA - RECIPROCA DIPENDENZA - ROMANICO

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Il Vescovo e il Re

Mettiamo a confronto il peso che avevano le due autorità.nella cerimonia dell’incoronazione

Per fare ciò …

• Ricerchiamo negli elementi decorativi dell’edificio i simboli del potere temporale e quelli del potere spirituale.

• Prendiamo in considerazione il luogo in cui tali elementi si trovano rispetto ai personaggi (Vescovo e Re) che si muovono all’interno della chiesa.

Figura di vescovo (Sant’Ennodio?) nel braccio nord deltransetto

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Nel presbiterio, il luogo dell’altare, sopraelevato rispetto al piano dellenavate, il pavimento era rivestito di un grande mosaico.

Figura 11 - Mosaico pavimentale del presbiterio.La prima immagine rappresenta la porzione di mosaico salvatasi dalla distruzione e attualmente visibile sul presbiterio.La seconda immagine rappresenta la ricostruzione dell’intero mosaico fatta sulla base dei documenti. (Cfr. A. Peroni,Il mosaico pavimentale di San Michele Maggiore a Pavia. Materiali per un’edizione, A. Gustavo Vinay, Studi medievali,XVIII, 1977, pagg. 705-743).

Il mosaico del presbieterio

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• Individua le raffigurazioni presenti nel mosaico, usando la mappa che ti viene proposta.

I Mesi:Dicembre, Novembre, Gennaio,

Febbraio, Marzo, Aprile. 8

Davide e Golia

Labirinto9

Teseo e il Minotauro

Figure allegoricheai quattro angoli

I Mesi:Maggio, Giugno, Luglio,

Agosto, Settembre, Ottobre.

Pesce nel Mare

ANNO IN TRONO

La posizione dell’Anno al centro della teoria dei Mesi, sei a sinistra sei a destra, ricorda il Cristo fra gli Apostoli e ideal-mente si collega alla concezione medievale secondo la quale il Re, attraverso la consacrazione, diventava il vicario di Cristosulla terra, una persona “mixta”, umana per natura, divina per grazia dopo l’unzione.

La rappresentazione dei mesi con i rispettivi lavori agricoli, il cosiddetto “Calendario illustrato”, ebbe una grande diffusio-ne in Italia e in Francia nel XII e XIII sec. (se ne contano 47 in Italia e 80 in Francia).Si tratta di cicli realizzati con le tecniche della scultura, dell’affresco, del mosaico e delle vetrate.

In Italia i calendari su mosaico negli edifici religiosi sono spesso situati in un posto d’onore nella chiesa, nel coro, sottol’altare (Aosta, Piacenza), o nella navata centrale in prossimità del coro (Bobbio, Otranto).Così si crea quell’accostamento ideale tra onore e modestia tipico del medioevo.(Cfr. Jacques le Goff, Il tempo del lavoro. Agricoltura e segni dello zodiaco nei calendari medievali, in Storia e dossier 22,(ottobre 1988)

La inconsueta distribuzione dei mesi (a parte lo scambio dicembre-novembre, forse frutto di errore nell’esecuzione), chenon segna l’inizio dell’anno né con la Primavera né con il mese di Gennaio, credo possa spiegarsi con l’intenzione di affian-care degnamente la figura dell’Anno-Re con quei mesi primaverili che tradizionalmente erano rappresentati da giovani inatteggiamento festoso per il rinnovarsi della natura: Marzo,coi capelli scomposti dal vento, in atto di suonare due olianti,Aprile che coglie i fiori, Maggio che taglia l’erba (altrove è un cavaliere), Giugno che coglie le ciliegie. Vengono così postialle estremità i mesi che rappresentano le fatiche del lavoro.

Trascuriamo per necessità l’analisi di tutti i simboli presenti nel mosaico, che con una valutazione globale si possono ricon-durre ai temi della lotta tra Bene e Male e al Percorso dell’Uomo verso la Redenzione.

8

9

18

Figura 12 - Mosaico del presbiterio, raffigurazione dell’Anno.

• Portiamo la nostra attenzione sulla fascia superiore del mosaico,dove campeggia la figura dell’Anno.

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• Osserva la raffigurazione dell’Anno al centro della fascia superiore del mosaico.

• Nel seguente schema sottolinea nella colonna di sinistra gli attributi chericonosci nell’immagine dell’Anno, quindi collega ogni elemento indivi-duato con il corrispondente significato simbolico indicato a destra.

E’ il simbolo del potere del Re e dell’Imperatore, simile albastone del comando militare

E’ simbolo di culto, di sacralità e diautorità. E’ posta sul capo di chi la indossa

Eleva fisicamente e simbolicamente,conferendo unadignità particolare a chi vi siede sopra.

Simboleggia la terra. Il Re e l’Imperatore lo tengono inmano durante le cerimonie, da quella dell’incoronazione aquelle ufficiali, per indicare un potere terreno e, per esten-sione, sul mondo.

Globo

Luna

Corona

Scettro

Aureola

Trono

Dunque, l’Anno rappresenta il Re / Imperatore, con i simbolidel suo potere temporale.

Questa raffigurazione del monarca ha la sua origine in Occidente neiritratti imperiali del Sacro Romano Impero e dell’Impero Germanico

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• Osserva le seguenti immagini: sono un disegno e tre miniature che ritraggono, rispettivamente, Carlo Magno, Carlo il Calvo, Ottone II e Ottone III.

• Trova in esse gli attributi che hai individuato nella raffigurazione dell’Anno, scegliendoli tra quelli sotto elencati.

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Come poteva diffondersi questa rappresentazione del Re?

• Osserva i sigilli imperiali, che dovevano accompagnare, nei territori dell’impero le comunicazioni ufficiali e individua gli stessi elementi.

Figura 13Carlo Magno (Aquisgrana 1134), Corrado III (1147), Federico Barbarossa (1155).(Die zeit der staufen, vol. I e II Kataog der Ausstellung Wurttehbergisches Landes Museum, Stuttgart 1977)

• Quali elementi trovi rappresentati sia nella figura dell’Anno a Pavia sia nei ritratti imperiali?

trono - croce - scettro - mantello - corona - globo

Dunque, a Pavia la rappresentazione dell’Anno nel presbiterio delSan Michele corrisponde alla rappresentazione ufficiale delritratto imperiale in Occidente.

• Come interpreti la loro rappresentazione con gli attributi del potere?

- Gli angeli si presentano come dignitari di corte richiamando gli attributi del re.- Gli angeli sono sempre raffigurati come dei sovrani.

Una curiosità… Nelle lunettedei portali del San Michele trovila raffigurazione degli angeli,rappresentati tradizionalmente adifesa del luogo religioso.

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• Nella navata centrale, il luogo dell’incoronazione era circondato da due serie di capitelli scolpiti con le storie del Vecchio Testamento.

I capitelli della navata...

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• Leggi le seguenti narrazioni della Bibbia, quindi collegale con le immagini scolpite sui capitelli, che trovi di seguito, inserendo il numero corrispondente.

1 L’angelo e il diavolo si contendono l’anima dell’uomo giusto che giace nel letto di morte. Vince l’angelo che porta in paradiso l’anima (rappresentata, in alto, come un bambinello che esce dal corpo).

2 Il re persiano Dario affida il governo del paese al profeta Daniele, suscitando l’invidia degli alti funzionari. Questi fanno approvare dal re un decreto secondo il quale chi avesse adorato un dio che non fosse l’Imperatore sarebbe stato gettato nella fossa dei leoni. Daniele continua a pregare il suo dio per tre volte al giorno. Il re Dario lo fa gettare nella fossa dei leoni, ma gli augura che il suo Dio lo salvi. Il giorno dopo va da Daniele e lo trova privo di ogni ferita, lo libera e fa mettere nella fossa i suoi calunniatori, che vengono divorati.

3 Sansone, giudice di Israele, mentre è in viaggio con i genitori per incontrare la futura sposa, è assalito da un leone, lo affronta e riesce a squartarlo con le mani nude.

4 Susanna è la bella sposa di Ioakim, un ricco ebreo, che vive a Babilonia dove riunisce spesso nella sua casa altri ebrei, che come lui si trovano esiliati a Babilonia, per discutere di questioni giuridiche.Tra questi vi sono due anziani, i quali, vedendo Susanna al bagno, se ne invaghiscono. Volendo unirsi a lei, la minacciano di denunciarla di adulterio, se non acconsente a concedersi a loro. Susanna rifiuta, subisce la condanna a morte,ma rivolge la sua preghiera al Signore. Interviene Daniele, che si oppone alla testimonianza degli accusatori, li fa parlare separatamente e, poichè le loro versioni sui presunti luoghi degli incontri amorosi si contraddicono, li fa condannare al posto della donna.

5 Dopo aver posto Adamo nel Paradiso terrestre, Dio dà al primo uomo un solo ammonimento:non dovrà cibarsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Eva cade nella tentazione del serpente che promette che sarebbero diventati come Dio, conoscitori del bene e del male se avessero mangiato il frutto proibito. Eva mangia il frutto e lo porge anche ad Adamo. In quel momento entrambi si accorgono della loro nudità, ne provano vergogna e si coprono con foglie di fico.

6 Il Signore vuole mettere alla prova Abramo chiedendogli di offrire in sacrificio il proprio figlio Isacco. Abramo si reca con l’asino nel luogo indicato da Dio per compiere il sacrificio. Costruisce l’altare e vi dispone la legna, lega Isacco e si appresta a colpire il figlio col coltello che ha portato con sé. Ma compare in volo l’angelo del Signore che lo ferma. Al posto di Isacco verrà sacrificato un ariete.

7 Dio Supremo Giudice in trono decide le sorti degli uomini che si presentano al suo cospetto.

8 Caino e Abele, figli di Adamo ed Eva, offrono a Dio un sacrificio, ciascuno in base alla propria attività: Caino, l’agricoltore, offre un covone di grano; Abele, il pastore, un agnello del suo gregge. Il Creatore accetta l’offerta di Abele (vedi la mano sull’agnello), mentre respinge quella di Caino.Caino di adira e uccide il fratello.

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Danielefra i leoni ( ? )

n°….

Morte delGiusto

n°….

Sansone eil leone

n°….

Donna tradue palme(Susanna?)

n°….

25

Sacrificiod’Isacco

n°….

Giustiziadivina

n°….

Adamo edEva

n°….

Caino eAbele

n°….

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• Riporta sulla pianta della chiesa il riferimento agli elementi che conosci.

1 ___________________2 ___________________3 ___________________4 ___________________5 ___________________

6 ____________________7 ____________________8 ____________________9 ____________________

10 ____________________Mosaico pavimentale

Il sacrificio d’Isacco

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5

6

78

9

10

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Tutti i temi trattati evidenziano la lotta tra il Bene e il Male.

Tutti i racconti riconducono al tema della Giustizia Divina.

Nei capitelli di sinistra l’intervento di Dio riguarda le vicende degli uomini, nar-rate nel Vecchio Testamento.

Nei capitelli di destra Dio è presente nella storia dell’origine e del destinodell’Umanità.

Un tema comune ai capitelli riguarda l’incoronazione dei re.

I capitelli esaminati circondano l’area della chiesa dove si svolge il rito dell’in-coronazione, tra l’altare e il luogo indicato dai cinque cerchi marmorei.

I capitelli con le storie del Vecchio Testamento sono distribuiti indifferentemen-te nella navata centrale.

L’Imperatore nella posizione a lui assegnata era circondato da rappresentazionidella Potenza di Dio.

Il Vescovo sull’altare vedeva nel mosaico pavimentale una rappresentazione delRe con i relativi simboli del potere.

Le raffigurazioni dei capitelli e del mosaico avevano solo un valore decorativo.

• Esamina la disposizione dei racconti biblici e indica quale delle seguenti affermazioni può essere pertinente.

• Indica tra le seguenti affermazioni quella che ti sembra più adatta ad indicare le suggestioni che si creavano durante la cerimonia dell’incoronazione del re.

Il Re era raffigurato di fronte al Vescovo, mentre la Giustizia Divina era di fron-te al Re.

I due poteri, temporale e spirituale, si mettevano a confronto attraverso immagi-ni simboliche.

Le scultore e il mosaico erano solo elementi decorativi.

V F

V F

V F

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Solo due volte in San Michele troviamo il riferimento al Nuovo Testamento ela rappresentazione di Gesù Cristo:

1. nel portale nord, dove si trova l’ingresso dal transetto (fig. 14)

2. nel portale sud, dove si trova l’uscita dalla navata destra (fig. 15)

Prima di analizzare le due rappresentazioni devi immaginare un percorso del Re edel suo corteo nella basilica.10

Il Re entrava daltransetto nord,osservando lesculture dell’archi-trave del portale.

Cfr. M. T. Mazzilli Savini, La scultura romanica pavese, in Storia di Pavia III, tomo 3, Milano 1996, pag. 260.Cfr: A. Peroni, San Michele Maggiore, in Storia di Pavia III, tomo 3, Milano 1996, pag 95.2

1

Percorreva l’alanord del transetto.

Raggiungeva illuogo dell’incoro-nazione al centrodella chiesa.

Seguiva la cele-brazione religiosada un luogo a luiriservato, nel tran-setto sud.

Usciva dal portale che si apriva nella navata destra, accompagnato da teste coronate, accoppia-te, su corpi di cavalli.

1 2

3 4

5

Svolgendo gli esercizi precedenti avrai notato che nelle sculture sacre del SanMichele sono rappresentate soprattutto immagini dell’Antico Testamento,dove Dio si manifesta come Giudice Supremo.

Il percorso del Re...

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• Osserva le sculture che si trovano sull’architrave del portale nord e sull’architrave del portale sud.11

Portale nord

Cristo è nel tondo centrale affiancato dai due vescovi S. Nicola e S. Ennodio.

Sull’architrave esisteva un’incisione ora illeggibile:

PER ME SALVUS ERIT QUI PER ME VOTA VOVEBIT(grazie a me sarà salvo chi attraverso me innalzerà preghiere)

• Sottolinea nel testo latino le parole che si ripetono e riconoscile nella traduzione.

A chi si riferiscono? .........................................

Quale ruolo è attribuito a Cristo?

Cristo è la via per la salvezza SI NOA Cristo vanno rivolte le preghiere SI NOI vescovi pregano Gesù Cristo per la loro salvezza SI NO

• Quale messaggio, secondo te, veniva trasmesso al Re che entrava nella chiesa per essere incoronato?(tieni conto sia dell’incisione sia delle figure scolpite)

Si ricordava il potere di Cristo e il ruolo di mediazione dei Vescovi.

Si preannunciava una grande ricchezza di sculture nella chiesa.

Figura 14 - Architrave del portale nord

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Portale sud

Al centro è raffigurato Gesù Cristo con S. Pietro e S. Paolo

Sull’architrave esisteva un’incisione ora illeggibile:

ORDINO REX ISTOS SUPER OMNIA REGNA MAGISTROS(Io, da re, do a costoro - Pietro e Paolo - la missione di governare su tutti i regni della terra)

• Come è rappresentata l’immagine di Cristo?

Cristo è maestro fra i discepoli a lui più viciniCristo è Signore: fonda la Chiesa, conferendo i simboli dell’istituzione:a Pietro le chiavi, a Paolo il rotulo della legge.

• Quale messaggio, secondo te, veniva trasmesso al Re che usciva dalla chiesa dopo essere stato incoronato?

Si ricorda che Cristo ha fondato la Chiesa e da questa discendel’autorità del ReSi ricorda che S. Pietro e Paolo hanno fondato la Chiesa.

Dunque, anche l’immagine di Cristo è rappresentata nelle vesti diSovrano, come il Dio del Vecchio Testamento all’interno della chiesa. Si ribadisce la superiorità della Chiesa sul potere temporale del Re.

Figura 15 - Architrave del portale sud

31

• Fa la guerra

• Contende il potere temporale e spirituale

• Stabilisce rapporti economici

• Sostituisce in prestigio

• Dà legittimità

• Protegge

• Imita

• Contende il potere temporale

• Rifletti sulle relazioni che esistevano tra le Istituzioni poste ai vertici del triangolo, quindi affianca alle frecce le espressioni sotto elencate (ne scarterai due).

Imperatoredi

Occidente

Papa

Imperatoredi

Oriente

32

San Michele e l’Oriente…• Portiamo la nostra attenzione sulle sculture della facciata.

Sopra il portale centrale, è posta la scultura raffigurante il santo:

L’Arcangelo Michele

Figura 1 - Pavia S. Michele, scultura della facciata. (Da A. Peroni, op. cit. pag. xxx)

33

Che cosa si sa della devozione a S. Michele?

• La fama dell’Arcangelo guerriero discende dal Vecchio Testamento e dall’Apocalisse, dove appare come paladino del Bene, inviato da Dio,Supremo Giudice.

• Il culto del Santo ha origini antiche, in Oriente, dove assume i simboli che erano di una divinità, Mitra, identificazione del Sole, indicato dalla sfera che tiene in mano. Il globo in S. Michele diventa simbolo della sovranità di Dio sul cosmo.

• L’Iconografia, cioè la rappresentazione, del Santo si consolida prima in Oriente, poi in Occidente, con qualche differenza.12

1) Nell’area bizantina

si preferisce rappresentare S.Michele in abiti da dignitario dicorte piuttosto che in armatura: ilSanto indossa una preziosa tunicacon mantello e stola e tiene nellamano destra la lunga bacchettadegli “ostiari”, coloro che avevanoil compito di custodire il luogosacro. La rappresentazione è stati-ca, frontale, appiattita sullo sfon-do, simmetrica in tutte le sueparti...

Figura 2Anonimo.Arcangelo S. Michele, 1299.Mosca, Galleria Tret’Jacov.(Da R. Giorgi, op. cit. pag. 275)

2) In Occidente

S. Michele è rappresentato preva-lentemente come Guerriero conarmatura, in atto di sconfiggere ildemonio, spesso rappresentato daldrago. La rappresentazione tende asignificare il gesto del guerrieroche sconfigge il nemico.Altre volte il Santo è raffiguratocome l’inviato da Dio a “pesare leanime” (psicostasia) per il giudizioestremo.

Figura 3Maestro di Castelsardo.Arcangelo Michele, 1498-1500Tuili, Parrocchia di S. Pietro.(Da R. Giorgi, op. cit. pag. 277)

Cfr. R. Giorgi, Santi, Dizionario dell’Arte, Milano 2002, pagg. 274-278A. Cattabiani, Calendario, Milano 1988, pag. 296

12

34

• Osserva le seguenti rappresentazioni dell’Arcangelo, che si trovano a Monte S. Angelo, sul Gargano, in Puglia, proprio nel primo santuario dedicato a S. Michele sorto in Occidente.

• Inserisci accanto al numero della figura la lettera corrispondente alla iconografia che riconosci.

a se la rappresentazione accoglie l’iconografia bizantina; b se la rappresentazione accoglie l’iconografia occidentale;c se la rappresentazione tiene conto di entrambe le tipologie.

• Puoi anche costruire un diagramma di Venn

Potrai trovare delle indicazioni che ti permetteranno di analizzarela rappresentazione di San Michele posta al centro della facciatadella basilica di Pavia.

....................... .......................

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Figura 1Trono reale. S. Michele con vessillo.Sec. VIII - IX

Figura 2Trono reale. S. Michele pesatore di anime.Sec. VIII - IX

Figura 3Cattedra episcopale. S. Michele e il drago. Sec. XI

Figura 4Statua di S. Michele “del pozzetto”.Sec. XV

Figg. 1, 2, 3, 4 Foto Litho sud-Napoli, Ed. Padri Benedettini.

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• Confronta l’ iconografia del S. Michele di Pavia con le rappresentazioni che hai esaminato, quindi scegli tra le seguenti affermazioni quelle che la descrivono correttamente.

a) Il Santo è rappresentato frontalmente, in modo statico, privo di movimento e di profondità.

b) Le ali, appiattite sul fondo in modo perfettamente simmetrico, incorniciano la figura.

c) Lo sguardo, fisso e inespressivo, rende la rappresentazione astratta e simbolica.

d) Il gesto dell’uccisione del drago crea un effetto dinamico che conferisce una forte tridimensionalità, con effetti di chiaroscuro.

e) Il drago, posto ai piedi del Santo è solo un elemento della composizione, privo di carica narrativa.

f) L’arcangelo è rappresentato come un guerriero.

g) L’arcangelo indossa lunga tunica e stola come un dignitario di corte.

h) Tra le mani stringe la lancia che uccide il demonio.

i) Trattiene tra le mani simboli del potere imperiale.

• Riscrivi la descrizione della nostra scultura unendo le affermazioni che hai selezionato.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

37

Avrai incontrato qualche difficoltà ad individuare gli oggetti cheS. Michele tiene tra le mani.

Nella mano destra il Santo tiene il flabello, tradizionale simbolo del potere;nella mano sinistra stringe la nappa, anch’essa legata al potere imperiale inOriente: in origine era il panno che l’imperatore o i suoi magistrati gettava-no nell’arena per dare inizio alla corsa; insieme allo scettro era un attribu-to tipico dei consoli, i più alti funzionari dell’impero di Bisanzio.

Cerca conferma a quanto hai appreso confrontando la scultura del S. Micheledi Pavia con le immagini che trovi di seguito.

Si tratta di alcuni esemplari di dittici, tavolette che servivano per la raccoltadei codici in Oriente. (Erano lavorate nella parte esterna con intento celebrativo. Quelle

dei consoli bizantini del V e VI sec. Portano anche il nome del ministro imperiale al quale si

riferiscono)13

• Elenca gli elementi comuni alla scultura del San Michele di Pavia,tenendo conto anche degli esercizi precedenti.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dunque, il modello per la nostra scultura era bizantino.

Cfr. Catalogo mostra Milano capitale dell’Impero Romano (286 – 402 d. c.), Milano, Palazzo Reale 199013

38

Quali altri riferimenti all’Oriente interessano la nostra basilica?

Osserva: nella facciata principale, sopra ai due portali laterali, sono scolpitedue figure di santi vescovi: Sant’Ennodio e Sant’Eleucadio.

Ennodio, Vescovo di Pavia ebbe tanta fama per le sue ambascerie presso l’Imperatore

d’Oriente. Introdusse la cultura greca nella Chiesa pavese: a lui è attribuita la consuetudine

di recitare l’Uffizio in San Michele in lingua greca e la esistenza di un fondo di libri greci,

sempre in San Michele.

Eleucadio, santo greco, fu Vescovo di Ravenna. La tradizione favoleggiava addirittura che

il corpo di Sant’Eleucadio fosse stato trasferito da Ravenna a Pavia ai tempi dell’imperatore

Costantino.

• Sottolinea le espressioni che si riferiscono all’Oriente, poi completa il seguente testo.

La basilica di San Michele ebbe come .................... principali deisanti che o ricordavano l’Oriente o erano addirittura .............. .Inoltre nella basilica si celebrava in ................. greca e esistevaun patrimonio di .................... greci.

14

LIBRI – LINGUA – GRECI - PROTETTORI

Cfr. G. Merkel, L’epitaffio di Ennodio e la basilica di San Michele a Pavia, Roma 1896, pag.145.14

39

• Inserisci nelle due colonne gli elementi del mondo occidentale e del mondo orientale presenti nella basilica di San Michele.

• Dopo aver completato la tabella riordina e usa le espressioni che vi hai inserito per comporre un breve testo che descriva il San Michele come luogo di sintesi di diverse culture.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Amplierai il lavoro in classe

OCCIDENTE ORIENTE

Rito... Iconografia...

Iconografia... ...

Rapporti fra... ...

Rappresentazione di Dio... ...

... ...

Al termine del percorso che hai seguito, ti viene proposto un pensiero dello storico Georges

Duby15. Riguarda in generale l’arte romanica, di cui, come si è detto, il nostro San Michele

rappresenta un esempio di altissima qualità.

“All’origine dell’idea che l’arte romanica sia un’arte popolare vi è la credenza che essa

sia primitiva. Ciò che dà l’illusione della ingenuità è il fatto che nelle rappresentazioni

delle figure, nella pittura e nella scultura, l’artista romanico non copia la realtà, ma opera

una semplificazione che può dare l’idea della incapacità infantile di tradurre la comples-

sità delle cose vere.

L’arte romanica è invece un’arte astratta, che dà l’illusione di essere popolare.In realtà l’organizzazione delle basiliche romaniche, come la loro decorazione hanno un

carattere solo accessoriamente educativo per le folle.

Esse trasmettono infatti un messaggio complesso, suscettibile di essere decifrato solo da

pochi. Gli utenti di queste opere sono coloro stessi che le hanno concepite.”

∑• Ti senti di condividere questa idea?

∑• Avendo compreso la complessità delle culture che coesistono nel San Michele, trovi ele

menti di attualità nella sua storia?

Discutine in classe…

G. Duby, Il sogno della storia, Milano 1986, pagg. 82-84.15

40

I ROMANI

Epoca repubblicana e imperiale

89 a. C. Pavia (Ticinum) è fondata dai RomaniCon la caratteristica forma a scacchiera impostata sull’in-crocio delle due strade principali, il cardo e il decumano(attuali Strada Nuova e Corso Cavour).

Lo sviluppo della città avviene in epoca imperiale.

286 d. C. : La Tetrarchia(Due Augusti e due Cesari)L’Impero romano viene diviso in due parti:Impero d’Oriente e Impero d’Occidente.I due imperi seguiranno sorti diverse, nonostante alcunitentativi di riunificazione (Costantino, Giustiniano)

330 d. C.: L’imperatore Costantino, convertitosi alCristianesimo, rifonda la capitale dell’Impero a Bisanzio,che prende il nome di Costantinopoli. E’la nuova capitalecristiana, che lascia decadere la Roma pagana…

L’impero continua ad Oriente.In Occidente nascono nuovi regni.

In Occidente…

Negli ultimi anni dell’Impero Romano d’Occidente Paviadiventa un centro militare molto importante: qui si svolgo-no fatti importanti per i cambiamenti politici dell’epoca.

408 Onorio a Pavia sconfigge e manda a morte Stilicone.

476 Odoacre pone l’assedio a Pavia e vi sconfigge Oreste.

489 Teodorico, re dei Goti, sconfigge a Pavia Odoacre edentra in città, scegliendola come capitale, insieme aRavenna e a Verona.

Teodorico amplia le mura, fa costruire le terme, un anfi-teatro e il Palazzo Reale, centro amministrativo e intellet-tuale del regno.

In Oriente…527 Diventa imperatore Giustiniano.Egli decide di ricongiungere i due imperi.

In Occidente…553 Giustiniano, dopo una guerra durata vent’anni controi Goti, ricongiunge l’Italia, con capitale Ravenna, all’im-pero d’Oriente.

568 I Longobardi invadono l’Italia

Pavia e dintorni… San Michele fra Occidente e Oriente

41

571 Alboino, re dei Longobardi, dopo un assedio di treanni, s’impadronisce di Pavia, che diventa città capitale.

Il Palazzo Reale è un importante centro amministrativo edi studi giuridici(viene emanato nel 643 l’Editto di Rotari, le prime leggiscritte dei Longobardi).

I Longobardi, convertitisi al Cristianesimo, introducononel Nord Italia il culto del loro patrono, San Michele.Numerose chiese in Pavia sono dedicate al santo in epocalongobarda.

728 Liutprando cede al Papa i territori di Sutri, che vannoa costituire il primo nucleo dello Stato della Chiesa.

I Franchi sono chiamati in Italia dal Papa che si senteminacciato dai Longobardi.

754 / 756 Re Astolfo è assediato per due volte a Pavia dalre dei Franchi Pipino (chiamato in Italia dal Papa contro iLongobardi).

773 Carlo Magno, figlio di Pipino, pone l’assedio a Pavia.

774 A Pavia Carlo Magno sconfigge Desiderio e assumeil titolo di re dei Longobardi.

800 Carlo Magno viene incoronato a Roma Imperatoredel Sacro Romano Impero.

In Oriente…

L’Impero mantiene il suo ruolo di difensore dellaCristianità.La Chiesa orientale celebra con rito greco.

In Occidente…

Dopo Carlo Magno l’impero si divide, dando origine ai treRegni (Francia, Germania, Italia). Il titolo di imperatore restaal re di Germania che viene incoronato a Roma dal Papa.

Impero e Regno italico

Si succedono i Re d’Italia, incoronati a Pavia, nellachiesa di S. Michele.Papa e Imperatore si contendono il prestigio della supre-ma autorità.

42

X sec.In Occidente… Impero ottoniano

In Oriente… l’Impero attraversa un periodo di gran-de splendore.

Gli imperatori bizantini riconquistano la Puglia e laCalabria, togliendola a Longobardi e Arabi...

I rapporti fra i due imperi sono buoni:i Bizantini vogliono mantenere la pace in Italia; gliOttoni vogliono imitare lo splendore e il potere diBisanzio e creare, come in Oriente un impero difensoredella Cristianità.

XII sec:In OccidenteLotta fra Comuni e Impero…

1152 In Germania viene eletto re Federico diHohenstaufen, detto Barbarossa.

1155 Federico Barbarossa viene incoronato red’Italia a Pavia nella chiesa di San Michele.

1176 I Comuni dell’Italia Settentrionale sconfiggonol’esercito imperiale a Legnano.

1183 Pace di Costanza.Carte tematiche da A. Brusa,Il racconto delle grandi trasformazioni, vol. 1 bEd. Scolastiche Bruno Mondadori, Milano 2001

4 3

INDICE

Le conoscenze per cominciare 3Un po’ di arte 3Un po’ di storia 4Il luogo dell’incoronazione 5La chiesa e il palazzo reale 6

San Michele e l’Occidente 9Il Vescovo e il Re 13Il mosaico del presbiterio 14I capitelli della navata 20Il percorso del Re 26Il portale Nord e il portale Sud 27

San Michele e l’Oriente 30Il Santo: fama, culto, iconografia 31La chiesa e il riferimento all’Oriente 36

Pavia e dintorni (cronologia) 38

A. Brusa e L. Bresil, Laboratorio, 3 voll. Ed. Scolastiche Bruno Mondatori, Milano 1994-96.

G. Duby, Il sogno della storia, Milano 1986.

J. Le Goff., Il Medioevo alla origini dell’identità europea, Bari 1998.

J. Le Goff., Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, Bari 2004.

M. T. Mazzilli Savini, La scultura romanica pavese, in Storia di Pavia III, tomo 3, Milano 1996.

A. Peroni, San Michele di Pavia, Pavia 1967.

A. Peroni, Il mosaico pavimentale di San Michele Maggiore a Pavia. Materiali per un’edizione,A. Gustavo Vinay, Studi medievali, XVIII, 1977.

A. Peroni, San Michele Maggiore, in Storia di Pavia III, tomo 3, Milano 1996.

A. Settia, Pavia carolingia e postcarolingia, in Storia di Pavia II, Milano 1987.

A. Settia, Pavia nell’età comunale, in Storia di Pavia III, tomo I, Milano 1992.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE