IL PUNTO ESPORTARE IN IRAN IL PARLAMENTO IRANIANO … · della R.I. dell'Iran presso la Repubblica...

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E' con grande piacere che la Camera di Commercio e Industria Italo - Iraniana saluta il suo nuovo Presidente onorario S.E. Abolfazl Zohrevand, da poche settimane Ambasciatore della R.I. dell'Iran presso la Repubblica Italiana al posto dell'Amb.Ghassemi, rientrato nel suo Paese. L'ho incontrato personalmente il 19 settembre e si è instaurato subito un rap- porto di stima e simpatia, come spesso avvie- ne nei contatti tra i nostri due Paesi. Ha accet- tato volentieri la Presidenza onoraria della Camera, che fin dalla nascita della C.C.I.I. è affidata all'Ambasciatore della R.I. dell'Iran in Italia a testimonianza dello stretto rapporto che la nostra Camera ha con la rappresentanza del Governo iraniano nel nostro Paese, come del resto a Tehran la Camera nostra omologa con l'Ambasciata d'Italia in Iran. Il ruolo delle due Camere è infatti di fondamentale importanza nel vegliare allo sviluppo dell'interscambio commerciale e degli investimenti nei due Paesi sia quando il clima politico è disteso sia, ancor di più, quando il quadro politico specie inter- nazionale si complica per ragioni estranee al mondo economico e delle imprese. Come ho recentemente dichiarato in un'intervista alla Radio iraniana, gli scambi tra Italia ed Iran so- no cresciuti in maniera equilibrata negli ultimi anni, superando come interscambio nel 2005 i cinque miliardi di euro, con un forte aumento avvenuto in maniera continua negli ultimi an- ni. Il trend è continuato nei primi tre mesi del 2006 ma poi ha iniziato a rallentare se non ad invertire di rotta. Ciò non è positivo perché si deve considerare che invece non sono state an- cora sfruttate tutte le potenzialità che ha l'Italia con l'Iran nell'interscambio. L'Italia ha un'im- prenditorialità diffusa: non ci sono molte gran- dissime aziende ma ci sono invece medie e piccole imprese, diffuse su tutto il territorio ita- liano. In passato l'Italia aveva una popolazione molto giovane: l'Iran di oggi è esattamente quello che era l'Italia negli anni '50-'60, per cui ha tutte le possibilità di espandersi, come ave- va l'Italia negli anni '60. Le problematiche po- litiche non devono distoglierci dal rapporto forte e continuo che c'è tra i nostri due Paesi e che ha voluto sottolineare il Presidente irania- no Ahmadinejad quando, in sede di Assemblea generale dell'ONU nel settembre scorso, ha voluto incontrare come unico Capo di governo occidentale il Presidente del Consiglio Prodi, quasi a ricambiare il segnale politico che Prodi stesso aveva lanciato dieci anni prima all'Iran quando, primo Capo di governo occidentale, si recò in visita ufficiale in Iran e riaprì il dialogo prima politico e poi economico del Paese con la Comunità internazionale. La R.I. dell'Iran si avvia a divenire il principale Paese di riferi- mento in Medio Oriente, al centro di un mer- cato di oltre 300 milioni di consumatori, con una vasta rete di intensi rapporti economici che vanno dalla Russia alla Cina al Giappone all'India agli Emirati e all'Africa Orientale. Questo è lo scenario economico con cui do- vremo confrontarci come imprese, al di là dei problemi politici che mi auguro si possano ri- solvere nei prossimi mesi e su cui si intravede già qualche spiraglio.Le due Camere bilaterali ancor più in questo momento appaiono di fon- damentale importanza per rafforzare i legami economici, che rappresentano un punto di for- za essenziale per mantenere strettamente l'or- mai tradizionale rapporto di amicizia, interesse e simpatia tra i nostri due Paesi. Ing Rosario Alessandrello Presidente C.C.I.I. Pubblicazione periodica della Camera di Commercio e Industria Italo Iraniana numero 21 Gennaio 2007 1/07 00144 Roma - Via dell’Elettronica, 18 Tel. +39 06 5926206 (r.a.) Fax +39 06 5903683 e-mail: [email protected] www.ccii.it IL PUNTO ··· ··· ESPORTARE IN IRAN IL PARLAMENTO IRANIANO STANZIA 2,5 MLD DOLLARI IN PIÙ PER IMPORT BENZINA Il Parlamento iraniano ha deciso il primo novembre di concedere al governo un fi- nanziamento di altri 2,5 miliardi di dolla- ri per continuare a importare benzina, ri- nunciando quindi per il momento ad ogni progetto di razionamento del carburante. L'Assemblea, scrive l'agenzia Irna, ha ap- provato con 115 voti favorevoli e 66 con- trari una modifica del bilancio dello Stato che stanzierà 5 miliardi di dollari in fondi disponibili per l'acquisto di benzina sui mercati esteri. Un miliardo in meno ri- spetto alla richiesta di 6 miliardi di dolla- ri avanzata dal governo del Presidente Mahmud Ahmadinejad. Un primo stanzia- mento di 2,5 miliardi di dollari, deciso nel marzo scorso, all'inizio dell'anno irania- no, si era esaurito durante l'estate anche a causa dell'impennata dei prezzi dei deri- vati del petrolio. Il Parlamento ha deciso che il miliardo di dollari che verrà rispar- miato rispetto alle richieste iniziali dell'e- secutivo, venga impiegato per sviluppare la rete dei trasporti pubblici. L'Iran, pur essendo il quarto produttore di petrolio al mondo e il secondo nell'Opec dopo l'Arabia Saudita, non ha le capacità di raf- finazione sufficienti per alimentare ca- mion e automobili circolanti, il cui nume- ro cresce sensibilmente ogni anno. Teheran è quindi costretta ad importare circa il 40 per cento dei 70 milioni di litri di benzina consumati ogni giorno. IRAN: IN FORTE AT- TIVO LA BILANCIA DEI PAGAMENTI Ammonterà entro la fine dell'anno ad oltre 16,2 miliardi di dollari l'attivo di conto cor- rente della bilancia dei pagamenti iraniana con 2,2 miliardi in più rispetto all'anno scor- so e pari al 7,7% del PIL da quanto emerge da uno studio dell'Economist Intelligence Unit. Un rapporto del Centro Ricerche del Parlamento iraniano sostiene che a fine marzo 2006 le importazioni sono aumenta- te del 60% negli ultimi 5 anni con un dra- stico cambiamento nella composizione. Il rapporto paragona la composizione delle importazioni nell'ultimo quinquennio e conclude che la quota relativa ai beni in- termedi è aumentata dal 47% al 60%, i beni di consumo importati hanno registra- to un incremento dell' 89%, mentre l'im- portazione di beni di investimento è dimi- nuita dal 39% al 22%. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una crescita di 25 miliardi di dollari delle riserve valuta- rie iraniane (+ 52%), con 71 miliardi di dollari alla fine del 2006. Secondo il rap- porto, il ritmo di crescita continuerà an- che l'anno prossimo, fino a raggiungere la somma di 96,5 miliardi di dollari alla fine del 2007. Oltre 80 aziende italiane hanno preso parte al primo Seminario tecnico “Esportare in Iran” organizzato dalla CCII in collaborazione con Assolombarda e realizzato a Milano il 12 lu- glio. All’incontro, aperto dal Dott. Fabio Aromatici, Direttore Area Mercato e Impresa di Assolombarda, ha fatto seguito l’intervento del Cons. Azarsa, Responsabile Affari Economici e Commerciali dell’Ambasciata della R.I. dell’Iran, che ha sottolineato le potenzialità of- ferte dal mercato iraniano, in forte crescita eco- nomica, con un tasso di aumento del PIL del 7,1%. Il Cons. Azarsa ha inoltre sottolineato l’importanza del nuovo programma di privatiz- zazioni in corso di avvio, che coinvolgerà nu- merose imprese industriali e di servizi nei pros- simi mesi ed ha ricordato le ottime relazioni di- plomatiche tra Italia ed Iran: ciò ha sicuramen- te favorito il notevole volume dell’interscam- bio commerciale tra i due paesi, che nel 2005 ha superato i 5.2 miliardi di euro. L’Avv. Antonio De Capoa ha invece presentato una pa- noramica delle principali esigenze e necessarie precauzioni per un imprenditore italiano che si interfaccia con il mercato iraniano, mentre l’Avv. Cavanna, dell’Ufficio di Teheran dello Studio Legale de Capoa, ha illustrato le norma- tive relative alla contrattualistica per accordi e partenariati in Iran attualmente vigenti, soffer- mandosi in particolare sulle principali forme giuridiche per investimenti in Iran sia attraver- so licenze di investimento estero che attraverso strumenti previsti per investimenti diretti per i quali non è necessario l’ottenimento della li- cenza. Un dettagliato approfondimento sulle certificazioni e le ispezioni necessarie per esportare in Iran è stato presentato dal Dott. Lionello della SGS, che ha sottolineato come la decisione di far ispezionare le merci può essere presa dall’importatore iraniano in maniera vo- lontaria, può essere imposta dalla banca che apre la lettera di credito o può essere un pas- saggio obbligatorio imposto dall’ISIRI, l’Institute of Standard and Industrial Research of Iran. La procedura varierà a seconda dei sin- goli casi. La presentazione degli aspetti banca- ri, finanziari ed assicurativi vigenti per il mer- cato iraniano ha visto gli interventi di UBAE, SACE E SIMEST. Il Dott. Matranga, Direttore Generale dell’UBAE, ha illustrato le modalità di intervento delle banche italiane a supporto delle operazioni in Iran, sottolineando che nel 2006 l’UBAE ha in particolare aperto verso l’Iran lettere di credito per un valore di 25 mi- lioni di dollari, con un aumento del volume d’affari sul Paese del 40% rispetto al 2005. La Dott.ssa Targetti della Simest ha illustrato nei dettagli le modalità di intervento della SIMEST a favore dell’internazionalizzazione delle im- prese italiane per l’Iran, mediante venture capi- tal ed assistenza finanziaria. Il Dott. Ascari del- la Sace, ha evidenziato come l’Iran continui ad essere il primo paese nel portafoglio SACE: at- tualmente le garanzie in essere in Iran sono pa- ri per il 2006 al 22,3% dell’intero portafoglio. E’ stato stanziato un plafond rotativo di 380 mi- lioni di euro in conto capitale (di cui 76 milio- ni a BT). La Sace copre tutte le operazioni in Iran con garanzia sovrana. Attualmente l’Iran è in categoria 5/7, secondo le valutazioni dell’OCSE. Ha concluso i lavori il Dott. Pier Luigi d’Agata, Segretario Generale della CCII, che ha sottolineato come sia importante per le imprese italiane continuare a muoversi verso nuovi mercati come quello iraniano, al fine di superare il difficile momento economico che sta attraversando il nostro paese.A tale scopo la CCII, quale partner specializzato sull’Iran delle imprese e delle Organizzazioni imprenditoriali e Camere di Commercio italiane, si pone l’o- biettivo di indicare alle aziende del nostro pae- se le potenzialità offerte dal mercato iraniano, supportarle nei processi di esportazione, di joint venture, di investimenti e nella partecipa- zione ai tender della R.I. dell’Iran, al fine di fa- cilitarne la presenza sul mercato iraniano ed implementare i rapporti per lo sviluppo econo- mico dei due Paesi. 1° FORUM DELLE CAMERE DI COMMERCIO MISTE ED ESTERE IN ITALIA “Punto di incontro e di promozione delle attività di impresa” è stato il leit motiv del pri- mo Forum delle Camere di Commercio Miste ed Estere in Italia svoltosi a Roma presso la sede di Unioncamere il 10 ottobre 2006. Durante i lavori le 25 Camere di Commercio miste esistenti in Italia si sono confrontate con il mondo delle Istituzioni ed il sistema eco- nomico-produttivo. Attraverso gli oltre 4000 associati le CC miste ed estere in Italia of- frono i loro servizi in 53 Paesi del mondo, dando da un lato preziose indicazioni alle im- prese italiane sul modo di fare business nei diversi Paesi rappresentati, dall’altro alle im- prese estere su come dialogare con il sistema Italia.Per maggiori informazioni sulle Camere di Commercio Miste ed Estere in Italia è a disposizione la Guida edita da Unioncamere ed il sito web: www .cameremiste.it .

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E' con grande piacere che la Camera diCommercio e Industria Italo - Iraniana saluta ilsuo nuovo Presidente onorario S.E. AbolfazlZohrevand, da poche settimane Ambasciatoredella R.I. dell'Iran presso la RepubblicaItaliana al posto dell'Amb.Ghassemi, rientratonel suo Paese. L'ho incontrato personalmenteil 19 settembre e si è instaurato subito un rap-porto di stima e simpatia, come spesso avvie-ne nei contatti tra i nostri due Paesi. Ha accet-tato volentieri la Presidenza onoraria dellaCamera, che fin dalla nascita della C.C.I.I. èaffidata all'Ambasciatore della R.I. dell'Iran inItalia a testimonianza dello stretto rapporto chela nostra Camera ha con la rappresentanza delGoverno iraniano nel nostro Paese, come delresto a Tehran la Camera nostra omologa conl'Ambasciata d'Italia in Iran. Il ruolo delle dueCamere è infatti di fondamentale importanzanel vegliare allo sviluppo dell'interscambiocommerciale e degli investimenti nei due Paesisia quando il clima politico è disteso sia, ancordi più, quando il quadro politico specie inter-nazionale si complica per ragioni estranee almondo economico e delle imprese. Come horecentemente dichiarato in un'intervista allaRadio iraniana, gli scambi tra Italia ed Iran so-no cresciuti in maniera equilibrata negli ultimianni, superando come interscambio nel 2005 icinque miliardi di euro, con un forte aumentoavvenuto in maniera continua negli ultimi an-ni. Il trend è continuato nei primi tre mesi del2006 ma poi ha iniziato a rallentare se non adinvertire di rotta. Ciò non è positivo perché sideve considerare che invece non sono state an-cora sfruttate tutte le potenzialità che ha l'Italiacon l'Iran nell'interscambio. L'Italia ha un'im-prenditorialità diffusa: non ci sono molte gran-dissime aziende ma ci sono invece medie epiccole imprese, diffuse su tutto il territorio ita-liano. In passato l'Italia aveva una popolazionemolto giovane: l'Iran di oggi è esattamentequello che era l'Italia negli anni '50-'60, per cuiha tutte le possibilità di espandersi, come ave-va l'Italia negli anni '60. Le problematiche po-litiche non devono distoglierci dal rapportoforte e continuo che c'è tra i nostri due Paesi eche ha voluto sottolineare il Presidente irania-no Ahmadinejad quando, in sede di Assembleagenerale dell'ONU nel settembre scorso, havoluto incontrare come unico Capo di governooccidentale il Presidente del Consiglio Prodi,quasi a ricambiare il segnale politico che Prodistesso aveva lanciato dieci anni prima all'Iranquando, primo Capo di governo occidentale, sirecò in visita ufficiale in Iran e riaprì il dialogoprima politico e poi economico del Paese conla Comunità internazionale. La R.I. dell'Iran siavvia a divenire il principale Paese di riferi-mento in Medio Oriente, al centro di un mer-cato di oltre 300 milioni di consumatori, conuna vasta rete di intensi rapporti economici chevanno dalla Russia alla Cina al Giapponeall'India agli Emirati e all'Africa Orientale.Questo è lo scenario economico con cui do-vremo confrontarci come imprese, al di là deiproblemi politici che mi auguro si possano ri-solvere nei prossimi mesi e su cui si intravedegià qualche spiraglio.Le due Camere bilateraliancor più in questo momento appaiono di fon-damentale importanza per rafforzare i legamieconomici, che rappresentano un punto di for-za essenziale per mantenere strettamente l'or-mai tradizionale rapporto di amicizia, interessee simpatia tra i nostri due Paesi.

Ing Rosario AlessandrelloPresidente C.C.I.I.

Pubblicazione periodica della Camera di Commercio e Industria Italo Iraniana

numero 21Gennaio 20071/07

00144 Roma - Via dell’Elettronica, 18 Tel. +39 06 5926206 (r.a.) Fax +39 06 5903683 e-mail: [email protected] www.ccii.it

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ESPORTARE IN IRAN IL PARLAMENTOIRANIANO STANZIA 2,5MLD DOLLARI IN PIÙPER IMPORT BENZINAIl Parlamento iraniano ha deciso il primonovembre di concedere al governo un fi-nanziamento di altri 2,5 miliardi di dolla-ri per continuare a importare benzina, ri-nunciando quindi per il momento ad ogniprogetto di razionamento del carburante.L'Assemblea, scrive l'agenzia Irna, ha ap-provato con 115 voti favorevoli e 66 con-trari una modifica del bilancio dello Statoche stanzierà 5 miliardi di dollari in fondidisponibili per l'acquisto di benzina suimercati esteri. Un miliardo in meno ri-spetto alla richiesta di 6 miliardi di dolla-ri avanzata dal governo del PresidenteMahmud Ahmadinejad. Un primo stanzia-mento di 2,5 miliardi di dollari, deciso nelmarzo scorso, all'inizio dell'anno irania-no, si era esaurito durante l'estate anche acausa dell'impennata dei prezzi dei deri-vati del petrolio. Il Parlamento ha decisoche il miliardo di dollari che verrà rispar-miato rispetto alle richieste iniziali dell'e-secutivo, venga impiegato per svilupparela rete dei trasporti pubblici. L'Iran, puressendo il quarto produttore di petrolio almondo e il secondo nell'Opec dopol'Arabia Saudita, non ha le capacità di raf-finazione sufficienti per alimentare ca-mion e automobili circolanti, il cui nume-ro cresce sensibilmente ogni anno.Teheran è quindi costretta ad importarecirca il 40 per cento dei 70 milioni di litridi benzina consumati ogni giorno.

IRAN: IN FORTE AT-TIVO LA BILANCIADEI PAGAMENTIAmmonterà entro la fine dell'anno ad oltre16,2 miliardi di dollari l'attivo di conto cor-rente della bilancia dei pagamenti iranianacon 2,2 miliardi in più rispetto all'anno scor-so e pari al 7,7% del PIL da quanto emergeda uno studio dell'Economist IntelligenceUnit. Un rapporto del Centro Ricerche delParlamento iraniano sostiene che a finemarzo 2006 le importazioni sono aumenta-te del 60% negli ultimi 5 anni con un dra-stico cambiamento nella composizione. Ilrapporto paragona la composizione delleimportazioni nell'ultimo quinquennio econclude che la quota relativa ai beni in-termedi è aumentata dal 47% al 60%, ibeni di consumo importati hanno registra-to un incremento dell' 89%, mentre l'im-portazione di beni di investimento è dimi-nuita dal 39% al 22%. Il Fondo MonetarioInternazionale ha previsto una crescita di25 miliardi di dollari delle riserve valuta-rie iraniane (+ 52%), con 71 miliardi didollari alla fine del 2006. Secondo il rap-porto, il ritmo di crescita continuerà an-che l'anno prossimo, fino a raggiungere lasomma di 96,5 miliardi di dollari alla finedel 2007.

Oltre 80 aziende italiane hanno preso parte alprimo Seminario tecnico “Esportare in Iran”organizzato dalla CCII in collaborazione conAssolombarda e realizzato a Milano il 12 lu-glio. All’incontro, aperto dal Dott.FabioAromatici, Direttore Area Mercato e Impresa diAssolombarda, ha fatto seguito l’intervento delCons. Azarsa, Responsabile Affari Economici eCommerciali dell’Ambasciata della R.I.dell’Iran, che ha sottolineato le potenzialità of-ferte dal mercato iraniano, in forte crescita eco-nomica, con un tasso di aumento del PIL del7,1%. Il Cons. Azarsa ha inoltre sottolineatol’importanza del nuovo programma di privatiz-zazioni in corso di avvio, che coinvolgerà nu-merose imprese industriali e di servizi nei pros-simi mesi ed ha ricordato le ottime relazioni di-plomatiche tra Italia ed Iran: ciò ha sicuramen-te favorito il notevole volume dell’interscam-bio commerciale tra i due paesi, che nel 2005ha superato i 5.2 miliardi di euro. L’Avv.Antonio De Capoa ha invece presentato una pa-noramica delle principali esigenze e necessarieprecauzioni per un imprenditore italiano che siinterfaccia con il mercato iraniano, mentrel’Avv. Cavanna, dell’Ufficio di Teheran delloStudio Legale de Capoa, ha illustrato le norma-tive relative alla contrattualistica per accordi epartenariati in Iran attualmente vigenti, soffer-mandosi in particolare sulle principali formegiuridiche per investimenti in Iran sia attraver-so licenze di investimento estero che attraversostrumenti previsti per investimenti diretti per iquali non è necessario l’ottenimento della li-cenza. Un dettagliato approfondimento sullecertificazioni e le ispezioni necessarie peresportare in Iran è stato presentato dal Dott.Lionello della SGS, che ha sottolineato come ladecisione di far ispezionare le merci può esserepresa dall’importatore iraniano in maniera vo-lontaria, può essere imposta dalla banca cheapre la lettera di credito o può essere un pas-saggio obbligatorio imposto dall’ISIRI,l’Institute of Standard and Industrial Research

of Iran. La procedura varierà a seconda dei sin-goli casi. La presentazione degli aspetti banca-ri, finanziari ed assicurativi vigenti per il mer-cato iraniano ha visto gli interventi di UBAE,SACE E SIMEST. Il Dott. Matranga, DirettoreGenerale dell’UBAE, ha illustrato le modalitàdi intervento delle banche italiane a supportodelle operazioni in Iran, sottolineando che nel2006 l’UBAE ha in particolare aperto versol’Iran lettere di credito per un valore di 25 mi-lioni di dollari, con un aumento del volumed’affari sul Paese del 40% rispetto al 2005. LaDott.ssa Targetti della Simest ha illustrato neidettagli le modalità di intervento della SIMESTa favore dell’internazionalizzazione delle im-prese italiane per l’Iran, mediante venture capi-tal ed assistenza finanziaria. Il Dott. Ascari del-la Sace, ha evidenziato come l’Iran continui adessere il primo paese nel portafoglio SACE: at-tualmente le garanzie in essere in Iran sono pa-ri per il 2006 al 22,3% dell’intero portafoglio.E’ stato stanziato un plafond rotativo di 380 mi-lioni di euro in conto capitale (di cui 76 milio-ni a BT). La Sace copre tutte le operazioni inIran con garanzia sovrana. Attualmente l’Iran èin categoria 5/7, secondo le valutazionidell’OCSE. Ha concluso i lavori il Dott. PierLuigi d’Agata, Segretario Generale della CCII,che ha sottolineato come sia importante per leimprese italiane continuare a muoversi versonuovi mercati come quello iraniano, al fine disuperare il difficile momento economico chesta attraversando il nostro paese.A tale scopo laCCII, quale partner specializzato sull’Iran delleimprese e delle Organizzazioni imprenditorialie Camere di Commercio italiane, si pone l’o-biettivo di indicare alle aziende del nostro pae-se le potenzialità offerte dal mercato iraniano,supportarle nei processi di esportazione, dijoint venture, di investimenti e nella partecipa-zione ai tender della R.I. dell’Iran, al fine di fa-cilitarne la presenza sul mercato iraniano edimplementare i rapporti per lo sviluppo econo-mico dei due Paesi.

1° FORUM DELLE CAMERE DI COMMERCIOMISTE ED ESTERE IN ITALIA“Punto di incontro e di promozione delle attività di impresa” è stato il leit motiv del pri-mo Forum delle Camere di Commercio Miste ed Estere in Italia svoltosi a Roma pressola sede di Unioncamere il 10 ottobre 2006. Durante i lavori le 25 Camere di Commerciomiste esistenti in Italia si sono confrontate con il mondo delle Istituzioni ed il sistema eco-nomico-produttivo. Attraverso gli oltre 4000 associati le CC miste ed estere in Italia of-frono i loro servizi in 53 Paesi del mondo, dando da un lato preziose indicazioni alle im-prese italiane sul modo di fare business nei diversi Paesi rappresentati, dall’altro alle im-prese estere su come dialogare con il sistema Italia.Per maggiori informazioni sulleCamere di Commercio Miste ed Estere in Italia è a disposizione la Guida edita daUnioncamere ed il sito web: www.cameremiste.it.

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PRESIDENTE: Ing. Rosario Alessandrello - VICEPRESIDENTE: Ing. Massimo D’Aiuto - SEGRETARIO GENERALE: Dott. Pier Luigi d’Agata - REDAZIONE E COORDINAMENTO EDITORIALE: Dott.ssa Raffaella CauliNEWSTESTATA IN CORSO DI REGISTRAZIONE STAMPA: SARO ITALIA SRL - ROMA

IRAN - BIELORUSSIA: NUOVI ACCORDI COMMERCIALILa firma di otto accordi di cooperazione economica, riguardanti tra l'altro il commercio eattività in campo petrolifero, ha concluso il 7 novembre la visita di due giorni del presiden-te bielorusso Alexander Lukashenko in Iran. In una conferenza stampa congiunta,Lukashenko e il suo collega iraniano Mahmud Ahmadinejad hanno espresso la volontà nonsolo di sviluppare dagli attuali 45 a 350 milioni di dollari all'anno l'interscambio, ma anchedi rafforzare la cooperazione in campo politico e di sicurezza fra i due Paesi, entrambi nelmirino delle critiche degli Stati Uniti.''Ho promesso al presidente Ahmadinejad - ha sottoli-neato Lukashenko - che se gli accordi saranno finalizzati, faremo del nostro meglio per da-re assistenza all'Iran e rispondere ad ogni richiesta che possa avere''. Durante la permanen-za a Teheran il presidente bielorusso ha incontrato anche la Guida suprema del Paese,Ayatollah Ali Khamenei.

cinema: PREMIO RELIGION TODAYLa forte presenza della Filmografia iraniana con nove pellicole in con-corso, ha connotato la IX edizione del festival Religion Today svoltosi aTrento dall'11 al 14 ottobre. Il premio per il miglior cortometraggio èandato all'iraniano A Letter for Andre, di Zohreh Zamani e AliHajipoor. Il film riguarda i problemi tipici dei filmmaker. Che farequando il protagonista del film muore prima che sia stata girata unasola sequenza? Il protagonista è un cristiano di ottantotto anni, che siè preso cura di una donna musulmana e del suo bambino, dopo averloro affittato una casa. Il premio per il miglior film a soggetto è anda-

to al film iraniano He, di Rahbar Ghanbari. E' la storia dell'onorato cittadino in un pic-colo villaggio, invitato a diventare mullah in un villaggio più ricco, in una comunità piùsostanziosa, occasione che gli consentirebbe di portare elettricità, strade e sanità nel po-sto lasciato alle spalle. Egli esita, a causa dei forti legami che lo vincolano al villaggio d'o-rigine e a causa dell'amore che i compaesani nutrono per lui. Il giovane regista RouhollahHejazi, che ha diretto il mediometraggio the Moon Faced in concorso tra i film a sogget-to, ha proposto la storia di un padre che vede morire i primi due figli e si deve recare pres-so il santuario a pregare per la salute del terzo. Lungo il cammino farà degli incontri e glicapiteranno eventi significativi e simbolici. La produttrice di When All Were Asleep,Fereshteh Taerpour, ha sottolineato la necessità della metafora nel linguaggio cinemato-grafico iraniano, ed il film che ha scelto di realizzare ricorre a questo mezzo, nella fatti-specie per narrare la storia di una vecchia donna che desidera andare alla Mecca primadi morire. Questo non è possibile ma i ragazzi che le sono molto affezionati organizzanoper lei un viaggio che diventerà più che altro mistico e spirituale. Il regista FereydoonHasanpour ha avuto, nell'ottica di richiamare un pubblico numeroso nelle sale a dispet-to dell'argomento di nicchia, la possibilità di dirigere due famosi attori iraniani, accantoad altri non professionisti e bambini. Day Break è un lungometraggio sulla pena di mor-te dove gli ipnotici occhi cristallini dell'attore Hossein Yari suppliscono alla carenza didialoghi: quasi l'intera pellicola si svolge nell'attesa di una risoluzione, che non arriva, al-l'interno della cella di un carcere. Life on Other Hand è invece un documentario direttoda Jamshid Mojaddadi, e tratta di un trapianto del cuore di un donatore diciassettennenel petto di un altro ragazzo realizzato a Mashad.

ROTARY MILANO FIERAINCONTRO SULL’IRANIl 25 ottobre, su invito dell'Ing.Garzone dellaTechint, il Segretario Generale della C.C.I.I.Dott.Pier Luigi d'Agata ha incontrato assiemeall'Ing.Garzone i soci del Rotary Milano Fierapresso la sede in Corso Venezia a Milano, peruna conversazione sull'Iran: passato, presente efuturo. La serata ha visto la presenza di numero-si rotariani, in prevalenza imprenditori e profes-sionisti che, al termine dell'incontro che ha de-stato grande interesse, hanno sollevato numero-se domande di approfondimento sulla situazio-ne politica, economica e sociale del Paese anchealla luce dei possibili scenari internazionali.

NUOVO CANALE TELEVISIVODELLA BBC IN LINGUA FARSISarà operativo nel gennaio del 2008 il nuo-vo canale televisivo della BBC in linguafarsi, che affiancherà la già esistente radio.Inizialmente il palinsesto coprirà otto ore algiorno per sette giorni la settimana dalle 17all'una di notte (G.T.) che corrispondono al-l'audience massima nell'orario di Teheran. Ilcanale satellitare avrà la sua sede a Londra,e sarà in chiaro visibile con parabola o conconnessione via cavo. Il costo iniziale sti-mato per un valore di 15 milioni di sterlinesarà coperto interamente dal governo bri-tannico.

IRAN - USA: NO A IMPRONTE DIGITALI PER VISITATORI AMERICANINonostante il trattamento severo riservato ai cittadini della Repubblica islamica in entrata negliUsa, che comporta il rilevamento delle impronte digitali, il governo del presidente MahmudAhmadinejad “é contrario” ad applicare la reciprocità per i visitatori provenienti dagli Stati Unitid'America. A dichiararlo nei primi giorni di novembre il portavoce dell'esecutivo,Gholamhossein Elham. “Noi - ha spiegato Elham - siamo favorevoli a preparare il terreno per-chè i cittadini dei due Paesi possano effettuare facilmente visite reciproche”. Da quando, a par-tire dagli attentati dell'11 settembre del 2001, sono diventate più severe le norme per l'ingressonegli Usa di cittadini iraniani, si sono levate più voci, nel Parlamento e in altre istituzioni diTeheran, perchè venisse applicata una reciprocità almeno nella rilevazione delle impronte digi-tali per gli Americani che entrano in Iran. Ma ciò non è avvenuto.

LibriLA CUCINA COLOR ZAFFERANOYasmine Crowther - Edizioni Guanda2006.In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati im-primono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza diMaryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella aTeheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della fi-glia Sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillitàdella sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventùdalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, ladonna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fan-tasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono es-sere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cre-sciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella me-moria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delleloro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profonda-mente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre la terra natia dei suoi avi. In un rincor-rersi di colori, profumi di spezie e giochi di luce, La cucina color zafferano è un romanzointenso e poetico, una storia di ritorni in nome di valori non dimenticati e di un amore cheha resistito al tempo.

IL TRIONFO SPIRITUALENELL’ARTEÈ stato il tema della Settimana Culturale della RepubblicaIslamica dell'Iran che si è svolta a Roma dal 16 al 23 settembre,presso l'Accademia di Belle Arti. Vi hanno partecipato un gruppodi 15 artisti, tra cui sei musicisti, che hanno presentato diversemanifestazioni dell'arte iraniana. Oltre alle tecniche più note co-

me la pittura e la fotografia, sono sta-te in mostra diverse lavorazioni tipi-che della Persia come la miniatura,l'incisione su rame e legno, la ce-ramica, la calligrafia, la tessitura.E' stata, infine, allestita una sala da

thè tradizionale persiana. Nelle foto alcuni momenti dell'inau-gurazione della mostra alla presenza di Gaetano Castelli, diret-

tore dell'Accademia di Belle Arti diRoma, Gianfranco Imperatori Presidentedell'Accademia di Belle Arti di Roma, S.E. Abolfazl Zohrevand Ambasciatore del-la Repubblica Islamica dell'Iran ed AliReza Esmaeili Direttore dell'Istituto cul-

turale dell'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran di Roma.

EXPORT PRODOTTI ALIMENTARINASCERÀ NUOVO GRUPPO AZIENDALE IRANIANOLa Cooperativa iraniana degli esportatori di frutta e verdura sta pianificando la creazione diun'azienda logistica per le spedizioni internazionali dei prodotti alimentari con l'impiego di200 camion-containers refrigerati ed un investimento di 50 miliardi di Rials (pari a5.000.000 di euro circa) per promuovere l'esportazione di frutta e verdura fresca. Nel pro-getto c'è l'intenzione di collaborare attivamente con il Ministero del Commercio nell'operadi carico e scarico di altre merci deperibili nell'ordine di grandi quantità. Con il sostegno delGoverno per quanto riguarda l'esenzione dai dazi doganali di importazione per i 200 carri-containers refrigerati e mutui a basso tasso per costruire terminal nella capitale Teheran enella città di Karaj che dista 42 chilometri ad ovest. La neoazienda potrebbe essere operati-va già l'anno prossimo secondo quanto riferito da un funzionario dell'Associazione iranianadegli esportatori di frutta e verdura.

MOSTRE: IMMAGINI DA COLLEZIONESHIRIN NESHATGalleria Nazionale d'Arte Moderna-RomaSi è svolta dal 14 ottobre al 19 novembre 2006“Fervor” esposizione fotografica dell'artista iranianaShirin Neshat. L'esposizione, la prima di un ciclo in-titolato Immagini da collezione in cui sono presenta-ti, attraverso un'opera, artisti di fama internazionaleal momento assenti nelle collezioni della GalleriaNazionale d'Arte Moderna di Roma. Fervor, opera del 2000 di Shirin Neshat provenien-te dalla collezione Calabresi, è tratta dall'omonima video-installazione dell'artista la cuiindagine si concentra sulla difficoltà e sulla complessità della condizione delle donneiraniane. Shirin Neshat, nata a Qazvin nel 1957 vive attualmente tra il suo paese di ori-gine e New York ed esplora da alcuni anni la ricchezza della cultura islamica.

Courtesy Collezione Calabresi