Il Programma di Sel per Monza!

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    SOGNIAMO UNA MONZA CHEAmministrative 2012

    LA NOSTRA VISIONE

    Sinistra Ecologia Libert Monza si propone come forza politica di sinistra e promuove la partecipa-

    zione attiva di tutti i cittadini monzesi al governo del territorio, nella consapevolezza che la vera de-

    mocrazia si compie a partire dal basso, dal primo livello, quello comunale.

    Nella propria azione politica in citt SEL si ispira ai valori democratici sanciti dalla Costituzione e a

    un concetto di etica pubblica che restituisca nuova linfa e significato alla politica e alle istituzioni, ilcui principale obiettivo deve tornare a essere quello di amministrare per il bene della comunit.

    Pertanto, dopo un attento studio delle esigenze e delle risorse cittadine, SEL ha iniziato a lavorare

    sul territorio per migliorarne la vivibilit e la sostenibilit, focalizzando la propria attenzione su te-

    matiche quali lambiente, il lavoro, le politiche sociali, le politiche giovanili, i beni comuni, la cultura,

    la legalit e la trasparenza, lefficienza dellamministrazione comunale.

    SEL Monza sogna una citt a misura duomo, una citt verde, in cui i cittadini diogniet possano pe-

    dalare su piste ciclabili sicure e utilizzare mezzi pubblici efficienti in modo da ridurre il traffico urbanoche soffoca Monza; una citt che difenda le parti del suo territorio non ancora compromesse e urba-

    nizzate, che favorisca la riqualificazione e la valorizzazione degli edifici esistenti e delle aree dismesse.

    SEL Monza sogna di coinvolgere i cittadini, le associazioni e i comitati presenti sul territorio in un

    nuovo progetto di governo partecipato il cui obiettivo sia realizzare uno sviluppo sociale ed econo-

    mico che aumenti il benessere di ciascun individuo e assicuri la tutela dei pi deboli, specialmente

    nellattuale situazione di crisi economica.

    SEL Monza sogna una citt viva, dinamica da un punto di vista culturale, in cui i cittadini di ogni et

    e, soprattutto, i giovani abbiano gli spazi adeguati per incontrarsi e scambiarsi idee, sentimenti, pas-sioni nella consapevolezza che la socializzazione fondamentale per la crescita di ogni individuo

    e cittadino.

    Sinistra Ecologia Libert per Roberto Scanaga sindaco 1

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    SEL Monza sogna una citt in cui il lavoro di ciascun cittadino sia un diritto, un valore da tute-

    lare e una risorsa per lintera comunit.

    SEL Monza sogna una citt solidale, che sia a fianco dei pi deboli, dei pi poveri e delle per-

    sone sole.

    sogniamo una Citt Bene Comune.

    PARTECIPAZIONE ........................................................................................................2

    AMBIENTE, TERRITORIO, MOBILIT, SCELTE SOSTENIBILI...........................................3

    LAVORO ED ECONOMIA..............................................................................................7

    POLITICHE SOCIALI .....................................................................................................8

    SCUOLA E POLITICHE GIOVANILI ..............................................................................12

    ACQUA, VILLA REALE, PARCO ...................................................................................14

    CULTURA, SPORT, TURISMO .....................................................................................16

    LEGALIT, TRASPARENZA, DIRITTI ............................................................................17

    AMMINISTRAZIONE COMUNALE..............................................................................19

    PARTECIPAZIONEPartecipare non vuol dire solo votare, n solo dare lappoggio a un candidato o solo militare in unmovimento politico. La partecipazione dipende dal grado di centralit o marginalit sociale, cio pi facile per chi istruito, ha un reddito e svolge unattivit, mentre senzaltro pi difficoltosaper chi si trova costretto in ruoli sociali periferici. La nostra idea di lavorare per cercare di sanarequesto deficit di partecipazione di massa attraverso la critica sociale, nella convinzione che ci nonpotrebbe che avere ripercussioni positive sulla performance complessiva del sistema politico, anchea livello di amministrazione di una citt.

    La politica in vistoso ritardo rispetto ai processi reali e ai bisogni delle persone e agisce semprenel quadro del rispetto delle compatibilit (delle alleanze di governo del momento, economiche,di risorse etc.); poco si preoccupa di dar voce a interessi e valori di grosse fette di popolazione cheoggi non si considerano adeguatamente rappresentate. Noi vogliamo captare con antenne sensi-bili proprio quei fronti pi esposti. Partecipare, per noi, ha senso, nella rivendicazione del welfaretotale: lavoro e servizi.Partecipare dunque per cambiare: passare dalla delega totale, dallinseguire la politica parti-tica alla responsabilizzazione della politica attraverso il coinvolgimento dei cittadini nei pro-cessi di trasformazione sulla base di quelleffetto generalizzante che hanno ancora oggi alcunieventi sociali importanti: la lotta alle politiche che tutelano il grande capitale bancario, finan-ziario ed economico e scaricano i costi della crisi del capitalismo sui lavoratori e sulle fasce pi

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    disagiate della popolazione, la lotta alla evasione fiscale, la difesa del posto di lavoro sia nel pub-blico che nel privato, le rivendicazioni rispetto a un giusto salario e al salario sociale, la difesadellambiente, della giustizia e della legalit.Per cambiare per bisogna conoscere ed essere puntualmente informati rispetto a ci cheunamministrazione comunale pu essere chiamata a fare, quali input strategici possono veniredalle istituzioni (sindaco, giunta comunale, consiglio comunale) rispetto a temi scottanti e, sulpiano operativo, che investimenti e risorse si vogliono mettere a disposizione per il raggiungi-

    mento delle priorit individuate e condivise.Solo unopinione pubblica pi informata, pi attiva e coinvolta, lascerebbe minor spazio al-lazione di gruppi di pressione portatori dinteressi particolari limitandone, di fatto, linfluenzasulla comunit e percorrendo la lunga marcia verso il cambiamento. Intendiamo quindi:- creare una rete di contatti con associazioni, comitati cittadini, gruppi di giovani, per la condi-visione di scelte strategiche e di rilevanza ambientale per la citt, in modo partecipato, man-tenendo sempre lattenzione su scelte responsabili e sostenibili, di utilit e interesse generale;- costruire un nuovo progetto di governo partecipato in cui i cittadini possano esercitare il lorodiritto alla partecipazione su tutti i temi e le scelte fondamentali di governo della citt che pro-

    durranno effetti a lungo termine come PGT, Piano Urbano del Traffico (PGTU) e quello per laMobilit (PUM), Piano Energetico Comunale (PEC), parcheggi, Villa, Parco, Acqua.Il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali potr avvenire in varie modalit: tramitela convocazione di periodiche assemblee pubbliche, dibattiti, serate informative sulle principalidecisioni dellamministrazione, in presenza del sindaco e/o di assessori e consiglieri comunali;tramite la costituzione di consulte di quartiere e consulte tematiche con cui lamministrazionedovr interfacciarsi periodicamente; tramite le risorse offerte dalla rete (ad es. creazione di unsito internet in cui i cittadini possano fare proposte e votare le priorit per la citt, sul modelloCanegrate Partecipa).

    AMBIENTE, TERRITORIO, MOBILIT, SCELTE SOSTENIBILI1. Per una citt che rispetti lambiente

    Secondo la definizione dellInternational Council for Local Environmental Initiatives (1994), as-sociazione internazionale fondata nel 1990 che raggruppa governi locali e organizzazioni go-vernative impegnate al raggiungimento di un futuro sostenibile:

    Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che offra servizi ambientali, sociali ed

    economici di base a tutti i membri di una comunit, senza minacciare loperabilit dei si-

    stemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi.

    Vogliamo partire da questa interpretazione di sviluppo sostenibile, che ci piace, nel proporrela nostra sfida per una Monza sostenibile, consapevoli che le dimensioni economiche, socialie ambientali sono strettamente correlate, mai disgiunte, e che ogni intervento programmaticodebba tener conto delle reciproche interrelazioni, perch la qualit della vita dei cittadini le-gata al rispetto dellambiente, che non deve essere consumato come se fosse una risorsa infi-nita ma deve essere trattato come un bene comune da tutelare.

    A tal fine, per migliorare la qualit della vita in citt, proponiamo:- la creazione di un coordinamento per la sostenibilit che includa singoli cittadini, associa-zioni, organizzazioni no-profit, con lobiettivo di realizzare sinergia fra dimensione ambientale,

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    sociale ed economica, stimolare il processo verso la sostenibilit, definire un piano delle areeda salvaguardare per interessi generali;- incentivi al comportamento sostenibile (per esempio, politiche di riduzione dei prezzi sul bi-glietto per chi utilizza abitualmente mezzi pubblici);- lincremento e la riqualificazione delle aree verdi dedicate ai bambini (pi parchetti, pi areegioco, tenute con pi cura);- lincremento e tutela del patrimonio arboreo della citt;

    - la riqualificazione del fiume Lambro che deve ridiventare vivo e pulito;- linserimento delle aree agricole della Cascinazza nel Plis (Parchi Locali di Interesse Sovra co-munale) della Media valle del Lambro;- la promozione allacquisto di prodotti alimentari da produttori locali (km0, filiera corta; vedicapitolo Lavoro ed Economia);- la promozione allutilizzo dellacqua pubblica;- leducazione ambientale nelle scuole e azioni rivolte alle famiglie per la promozione di stili di vitasostenibili, efficienza energetica, riduzione degli sprechi (luce, acqua, riscaldamento, elettricit);- utilizzo sul territorio di energia elettrica da fonti rinnovabili a basso impatto ambientale (pan-

    nelli solari termici, fotovoltaico): i lampioni e i semafori utilizzeranno piccoli pannelli fotovoltaiciper lenergia elettrica necessaria; i tetti degli edifici scolastici, palestre, piscine (Nei, Pia Grande)dovranno essere dotati di pannelli fotovoltaici, con immissione in rete delle eccedenze prodotte;- leliminazione di tutte le lampadine a incandescenza nel circuito degli edifici comunali e in-centivi alla sostituzione nelle abitazioni delle vecchie caldaie per il riscaldamento;- di aumentare la raccolta differenziata, ponendoci lobiettivo dell80% introducendo la rac-colta dei prodotti assorbenti; agevolare e semplificare il corretto smaltimento dei rifiuti delleimprese, sopratutto quelle piccole, con la possibilit della riduzione della tassa sui rifiuti al rag-giungimento degli obiettivi.

    - lincentivo al riuso, attraverso listituzione di un mercatino comunale del riuso (particolar-mente interessante per oggetti dal ciclo di vita breve, quali ad esempio giochi, accessori e ve-stiario per bambini, ecc.).- sempre in tema di riuso, la promozione di mercatini definiti soffitte in piazza, sul modello deivide grenier francesi: mercatini rionali in cui i residenti possano vendere a prezzi modici gli og-getti conservati in soffitta o in cantina di cui si vogliono disfare. Lamministrazione potrebbe fa-vorire queste iniziative rilasciando permessi e condizioni speciali a questo tipo di transazioni.

    2. Per una citt che rispetti il territorio, recuperi e valorizzi il patrimonio edilizio esistente, pi

    verde e spazi di socializzazione

    Con la sentenza 3665 del 14 febbraio 2011 la Cassazione definisce il territorio bene comune.Un piano di governo del territorio deve essere, dunque, lo strumento per realizzare il progettoche i cittadini monzesi scelgono di darsi, partendo dal presente e guardando al futuro, per unacitt che deve colmare la distanza con le migliori realt europee.Diversamente, limpostazione metodologica e filosofica della nuova Variante al PGT vigente,presentata dallattuale amministrazione alla citt di Monza non ha tenuto conto della compa-tibilit, del grado dintegrazione, della sostenibilit e della valorizzazione del territorio.

    Gli obiettivi compresi nella Variante, che ridefiniscono il disegno complessivo della citt, sonoazioni di pura devastazione e non di recupero, ricucitura e continuit del tessuto urbano.Per queste ragioni, non condividiamo la variante al PGT approvato dalla giunta Mariani, che con-

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    ceder 4 milioni di metri cubi di nuovi volumi edificabili su unarea di circa 1.4 milioni di metriquadrati di superficie, una vera e propria colata di cemento, i cui effetti moltiplicheranno la ren-dita fondiaria urbana, comportando seri conflitti rispetto allinsieme delle politiche pubbliche.Non solo, la Giunta Mariani rimasta costantemente assente sugli effetti e sulla necessit deglispazi verdi, cio gli effetti sullequilibrio fisico e psicologico delluomo, oltre alla funzione este-tica del verde, che eleva enormemente la qualit del paesaggio urbano, e labbattimento del-lanidride carbonica dellatmosfera.

    Proponiamo quindi che al Piano Urbanistico Comunale (PUC) sia affiancato in modo funzio-nale anche il Piano del Verde Urbano, la cui assenza provoca un enorme spreco di denaro pub-blico e rende meno fruibile il verde per i cittadini. Nella formazione di un nuovo strumentourbanistico occorre che la futura amministrazione comunale capisca e prenda coscienza delruolo, assolutamente fondamentale, che gli spazi verdi svolgono per la vivibilit della citt.Una rete di spazi verdi, nelle zone centrali come in quelle periferiche, quantitativamente suffi-cienti e di buona qualit, collegati da percorsi pedonali e ciclabili continui e protetti dal trafficoveicolare, costituisce il modello di riferimento per le politiche amministrative del verde urbano.Possiamo quindi dire che una citt tanto pi vivibile quanto pi sa mettere insieme costruito

    e natura. Gli spazi verdi sono parti fondamentali della citt, del suo valore culturale e dellim-maginario collettivo. Lesistenza di questi spazi naturali, allinterno del contesto urbano, sonolunico elemento che rende possibile la sopravvivenza delluomo nellambiente del tutto arti-ficiale rappresentato dalla citt.In alternativa allattuale previsione di consumo e degrado del suolo proponiamo:- una moratoria del PGT che ne permetta un riesame in tempi rapidi nella direzione delle os-servazioni presentate dai comitati di cittadini, dalle associazioni e dalle opposizioni in consigliocomunale;- un rilancio urbanistico basato sul recupero e la valorizzazione del solo patrimonio edilizio ab-

    bandonato e/o obsoleto allinterno di una chiara ed equilibrata strategia di sostenibilit am-bientale per la realizzazione di aree culturali, centri di aggregazione e/o nuovi interventi diedilizia residenziale pubblica e sociale, convenzionata, campus universitari;- il rafforzamento delle aree verdi urbane, che devono essere tutelate, facilmente agibili e benpulite, in un giusto rapporto con le aree edificate;- di favorire il riuso di appartamenti e uffici inutilizzati, attraverso la creazione di unagenziaper promuovere lincontro tra domanda e offerta a canoni calmierati (sociale, moderato, con-cordato e convenzionato);- interventi di riqualificazione nei quartieri popolari e nelle periferie, come servizi pubblici de-centralizzati, spazi per la cultura e la socializzazione, aree verdi, campi da basket, campetti calcio;- leliminazione di tutto lamianto ancora utilizzato (per esempio sui tetti delle scuole);- orti urbani, comunali, convenzionati da dare in gestione a singoli cittadini, piccole coopera-tive o dimpresa sociale;- lattivazione di concorsi di progettazione per una citt sostenibile, con servizi di qualit, nuovetecnologie per il risparmio energetico, fonti rinnovabili.

    3. Per una citt respirabile, vivibile, dal traffico scorrevole, con mezzi pubblici efficienti, nella

    quale ci si possa muovere con sicurezza in bicicletta e a piediPer rendere concreta lidea di una Monza sostenibile necessario porre grande attenzione,oltre che alla tutela dellambiente e del territorio, alla mobilit sostenibile, condizione indi-

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    spensabile per una migliore qualit di vita. Mobilit sostenibile significa meno traffico, aria pu-lita, meno rumore, spazi pubblici restituiti ai pedoni, rete ciclabile e sicurezza nelle strade.A tal fine le nostre proposte sono:- immediato riesame e aggiornamento del Piano Urbano del Traffico (PGTU), nellultima ver-sione proposta nel 2008 dallamministrazione comunale, alla luce di una nuova strategia di svi-luppo urbano sostenibile secondo una visione integrata e non disgiunta al PGT;- il potenziamento del trasporto pubblico e condiviso (servizi a chiamata, pi taxi) che deve di-

    ventare pi rapido, pi efficiente e meno costoso per i contribuenti; oltre alle fasce orarie con-siderate di punta vanno potenziate quelle serali/notturne nei pressi di stazioni e piazzeprincipali e su base stagionale;- paline segnaletiche intelligenti (a pannelli fotovoltaici) alle fermate degli autobus per infor-mazioni su transito del mezzo, coincidenze e orari dei treni, razionalizzazione del traffico concorsie preferenziali, info-mobilit;- la progressiva migrazione verso soluzioni di trasporto pubblico eco-compatibili;- il miglioramento della ciclabilit in citt e verso i comuni limitrofi: oggi esistono solo tratti dipiste ciclabili fra loro non connessi che rendono la completa percorribilit difficile e spesso pe-

    ricolosa. Servono interventi di cucitura per realizzare una rete diffusa di percorsi e ambiti per-fettamente fruibili nella citt (centro e periferie) e per il raggiungimento dei comuni vicini (es.Concorezzo, Brugherio, Lissone) pienamente percorribile in bicicletta, evitando circumnaviga-zioni, e consentendo agli utenti di seguire le vie pi brevi;- riqualifica di tutta la ciclabile lungo il canale Villoresi che da via Buonarroti collega viale Lom-bardia: se ben illuminata durante le ore serali e ripulita dalle sterpaglie, ben segnalata negliattraversamenti, la ciclabile costituirebbe una valida soluzione per lattraversamento della cittpermettendo il raggiungimento di diverse zone in totale sicurezza;- completamento della ciclabile lungo il Villoresi, da via Buonarroti a SantAlbino (via Botti-

    celli/Bande Nere), in sinergia con il consorzio di gestione del canale;- tutte le rotatorie dovranno essere dotate della segnalazione prevista dalla normativa vigenteper la sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali;- la realizzazione e/o riqualificazione di depositi coperti e sicuri destinati ai veicoli a due ruote inprossimit di stazioni ferroviarie, aree autobus, navette, M1 Bettola, al fine di favorire lintegrazionemodale degli spostamenti in bicicletta e/o moto con treno, autobus, bus navetta, metropolitana;- piccoli spazi riservati al parcheggio per le biciclette (ad esempio barre a U rovesciate) diffusiin modo capillare, lungo le strade, nelle piazze, in centro come nelle periferie;- introduzione del servizio di bike-sharing: Piazza Trento Trieste, Stazione, Binario-7, parcheggioParco di Monza, aree autobus pubblici e nelle periferie in prossimit di ampie aree di parcheggio;- potenziamento del servizio di car-sharing (oggi sono disponibili solo 3 auto in citt, proponiamodi estendere il servizio anche nelle periferie in convenzione con meccanici e/o concessionari);- la sottoscrizione della Carta di Bruxelles per una mobilit sostenibile: chiediamo che Monzasia fra le citt firmatarie di tale progetto impegnandosi ad attuare politiche adeguate finalizzatea raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020 e aridurre del 50%, entro lo stesso termine, gli incidenti mortali che colpiscono i ciclisti miglio-rando la sicurezza delle strade;

    - listituzione di uno sportello per la mobilit sostenibile al servizio del cittadino, per informazioni,richieste, segnalazioni su trasporti pubblici locali, taxi, mobilit ciclistica e pedonale, sicurezza,car-sharing, car-pooling, cicloturismo, integrazione modale nei trasporti, associazioni cittadine;

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    - azioni atte a ridurre il livello dinquinamento in citt: introduzione di giornate ecologiche e pro-grammi di riduzione del traffico urbano (definite e concordare con i comuni limitrofi) da pro-gettare preventivamente, da realizzare in modo sistematico e da attivare nelle fasi di preallarmeinquinamento (oggi Monza fra le citt pi inquinate in Italia, con un livello medio di PM10 at-torno a 47,4microg/m3, il limite di 50microg/m3 e il superamento della soglia, in media, peroltre 120 giorni lanno);- lampliamento delle Zone a Traffico Limitato e Zone Pedonali;

    - sviluppo di una rete di collegamenti stradali e di parcheggi, anche di tipo pedonale e ciclabile,che agevolino laccesso al nuovo capolinea M1 Bettola;- rilancio del progetto per la nuova fermata ferroviaria di Monza Est (Giunta Faglia) e proget-tare quelle di Monza sud (zona San Rocco) e Monza ovest;- promozione e diffusione del servizio PIEDIBUS per le scuole elementari e medie (si veda ilcapitolo Scuola e politiche giovanili).

    LAVORO ED ECONOMIARiteniamo indispensabile unamministrazione capace di efficienti proposte per il rilancio del-

    leconomia locale, del lavoro e di nuove professioni; unamministrazione che sia un valore ag-giunto nel favorire i giovani nel mercato del lavoro, attraverso la creazione di un tavolopermanente di confronto con il contributo delle parti sociali per la valutazione e il monitorag-gio delle misure e degli interventi necessari a creare nuovi posti di lavoro.Ci impegneremo affinch la futura amministrazione favorisca loccupazione, promuovendo lastabilit del lavoro nelle fabbriche, nelle piccole/medie aziende, nelle cooperative; contrastiogni forma di lavoro nero dintesa con lIspettorato del Lavoro; rappresenti i lavoratori coinvoltinei processi di ristrutturazione e crisi aziendale e i lavoratori autonomi nei loro rapporti con laRegione e il Governo.

    Alcune misure atte a creare nuove opportunit di lavoro e occupazione:- valorizzazione dei prodotti alimentari da produttori locali (Monza e Brianza): lidea che lam-ministrazione comunale incentivi lutilizzo di prodotti locali alimentari (filiera corta, km0) perla distribuzione in tutte le mense scolastiche (asili, materne);- sostegno alle forme di autorganizzazione dei lavoratori, professionali e intellettuali, precari enon, che siano strumento di valorizzazione delle persone e della loro professionalit;- favorire le imprese con proposte innovative nel campo delle nuove tecnologie e dello svi-luppo sostenibile, con posti qualificati per il sostegno ai giovani talenti: un progetto che ri-chiede la partecipazione delle universit, dellimprenditoria;- sostegno a progetti aziendali innovativi sia per il processo di produzione sia per il prodotto siaper leco sostenibilit;- favorire lartigianato locale attraverso convegni, mostre e occasioni di confronto che coinvol-gano le piccole imprese, gli artigiani e la cittadinanza con lobiettivo di promuovere idee per losviluppo di nuove attivit di produzione e vendita, per lindividuazione di clienti e sponsor. Leimprese interessate potrebbero finanziare e sostenere i nuovi progetti, le nuove creazioni, at-traverso piccole produzioni, tentando un lancio nel mercato, in modo che limpresa sia arric-chita dalle molte soggettive creativit presenti in citt;

    - azioni atte a favorire i giovani imprenditori che dimostrano di voler contribuire allo sviluppo eco-nomico della citt con proposte concrete e realizzabili; a tale scopo aperture di uno sportellomunicipale dedicato allimprenditoria giovanile per il confronto e lorientamento nel mondo

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    dellimpresa, dove trovare assistenza operativa e legale, risolvere pratiche fiscali, proposte dimarketing territoriale a supporto della visibilit di soggetti interessati al progetto (portale delleidee), consulenza per laccesso al microcredito, avvalendosi di risorse qualificate come dirigentidazienda in pensione, avvocati, fiscalisti che possano contribuire allavviamento dimpresa;- incrementare accordi con banche per prestiti agevolati alle imprese e agli artigiani monzesi (ac-cesso al micro credito) nella morsa della crisi economica che mette a rischio continuamente postidi lavoro;

    - aumento dei corsi di formazione professionale per la riqualificazione del personale cassainte-grato e disoccupato;- attivazione di concorsi dedicati ai giovani, sui temi ambientali, citt sostenibile, risparmio energe-tico, nuove fonti per una citt sostenibile, informatica, networking, sofware open-source da utiliz-zare nelle scuole, amministrazione, aziende, avvalendosi anche di fondi europei;- sostegno alle attivit culturali di strada, per permettere ai giovani artisti di creare occasioni di ani-mazione in citt, attraverso giocolieri, clown di strada, festival dello spettacolo, teatro per bambini.

    Economia solidale

    Lamministrazione comunale pu farsi promotrice di nuove forme di scambio economico chefavoriscano i produttori agricoli (preferibilmente biologici/lotta integrata, ecc) e artigiani lo-cali, questo allo scopo di: 1. stimolare leconomia locale, 2. ridurre limpatto ambientale dovutoal trasporto merci (km0), 3. incentivare il consumo consapevole e la produzione biologica,quindi favorire il consumo di prodotti pi sani, 4. rafforzare il senso di comunit e quindi mi-gliorare la qualit della vita attraverso il sostegno a reti di economia solidale che puntano sul-lauto-organizzazione di consumatori e produttori e sullincontro diretto tra tali soggettieconomici (filiera corta).Per fare questo lamministrazione deve:

    - costituire una commissione per lattuazione degli stili di azione per un Comune sostenibile,etico e solidale in cui coinvolgere il Des, la Retina, i Gas (Gruppi dAcquisto Solidale) e simili, pro-duttori, artigiani, cittadini, allo scopo di avviare un confronto costante che focalizzi sulle con-crete esigenze dei soggetti coinvolti nella rete solidale e sulle azioni da intraprendere perdiffondere una cultura del consumo consapevole (conferenze, incontri, opuscoli, pubblicazioni);- praticare il consumo critico e responsabile allinterno del Comune (mense scolastiche peresempio), leco-bilancio, la diminuzione dellimpronta ecologica;- favorire le imprese con certificazione sociale e ambientale;- non accettare come sponsor imprese dai comportamenti scorretti;- sostenere il DES (Distretto di Economia Solidale) dando ampio spazio ai mercati degli agricol-tori locali e biologici, ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), alle banche del tempo;- promuovere e praticare lo sviluppo solidale attraverso la cooperazione decentrata con progettidi microcredito, il commercio equo, il turismo responsabile, la pratica della pace (la conoscenzadelle varie culture e la convivenza dei popoli), la finanza etica.

    POLITICHE SOCIALIPuntiamo a ricostruire le politiche sociali attraverso processi partecipativi, coinvolgendo i cit-

    tadini nellindividuazione delle priorit. I servizi sociali, la salute, sono un diritto fondamen-tale, un bene comune che non pu essere soggetto a logiche di mercato.Oggi la crisi economica sta mettendo a dura prova il tessuto sociale della citt; i lavoratori, le

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    famiglie, i pensionati, i piccoli imprenditori si trovano a fronteggiare difficolt economiche inat-tese; bisogna dunque intervenire, attraverso un indirizzo di spesa a sostegno delle fasce piesposte e delle famiglie colpite duramente dalla crisi.

    1. Politiche per la salute

    Occorre tutelare la salute dei cittadini, soprattutto di quelli economicamente pi deboli, conazioni forti e incisive a livello regionale per garantire gli attuali standard operativi degli ospe-

    dali di Monza.Riteniamo fondamentale, in offerta dei servizi sociali, individuarne le priorit e rafforzare il rap-porto con i Comuni facenti parte dellAmbito territoriale di competenza ASL.

    Il San Gerardo

    Nellambito delle politiche per la salute, una questione cogente per Monza la ristrutturazionedellOspedale San Gerardo per la quale la Regione Lombardia ha stanziato 16.100.000 euro.Ci impegniamo a verificare leventuale presenza dirregolarit nellassegnazione dellappalto elinsorgere di potenziali svantaggi per i lavoratori e i pazienti dellospedale.

    2. Servizi sociali e welfare municipale

    I costi del welfare municipale devono essere sostenuti con:- specifiche e coraggiose scelte prioritarie di bilancio (partecipato);- azioni di riorganizzazione dei servizi che ne consentano la razionalizzazione senza sacrificiodegli standard di qualit.Il Comune dovr svolgere un ruolo di regia e garanzia capace di mobilitare e focalizzare tuttele energie possibili della citt per favorire la nascita di un welfare di comunit, che pu esseresviluppato dallesperienza dei cittadini che operano nel volontariato, dalla cultura della re-

    sponsabilit sociale dimpresa e dalla partecipazione attiva.Nella logica del welfare comunitario necessario:- incrementare i fondi per le giovani coppie (sposate o di fatto), per lacquisto della prima casa,per i figli;- migliorare la correlazione tra rette/tariffe e reddito familiare effettivamente percepito (ISEE);- controllo delle tasse comunali, in particolare acqua e rifiuti, cercando di ottimizzare il servi-zio abbassando le quote pagate dai cittadini.

    3. Sostegno alle famiglie

    Definizione di un pacchetto dinterventi per famiglie che si trovano in situazione di difficolt,attraverso:- meccanismi di progressivit delle tariffe dei servizi sociali rigorosamente improntata al rap-porto reddito/carico familiare;- bonus iscrizioni scuole, mense scolastiche (garanzia nei controlli sulle richieste di agevolazioni);- prevedere interventi integrativi di promozione e sostegno alla maternit, prima e dopo la nascita;- intervenire economicamente a sostegno delle ragazze madri e del genitore separato che do-vesse essere temporaneamente senza una casa e/o con ridotte capacit economiche;

    - servizi di assistenza allinfanzia soprattutto dopo la fine dellorario scolastico e nei periodi divacanze;- creazione di una rete di sostegno reciproco tra famiglie (babysitter/micronidi/nidi famiglia) e

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    valorizzazione del volontariato (sia per anziani sia per i giovani), ad esempio coinvolgendo inonni nelle attivit scolastiche, orti, musica, e i giovani in quelle ricreative;- lattivazione di percorsi di formazione professionale e linguistica (ove necessario) per le nu-merose badanti e tate presenti in citt.

    4. Politiche per lintegrazione

    Proponiamo:

    - la creazione di una consulta migranti che diventi il luogo di incontro, proposta e risoluzionedi conflitti, fra i rappresentanti dei cittadini migranti, i rappresentanti dellamministrazione equelli delle associazioni che a Monza lavorano nellambito;- listituzione di strumenti quali i centri per la mediazione dei conflitti e i laboratori di quartiere,luoghi dove i cittadini possano incontrarsi e rendere lincontro produttivo per il quartiere e lacitt, come gi sperimentato in diversi comuni quali Sesto S. Giovanni, Cinisello Balsamo, e altri;- la presenza del Comune, dei suoi uffici e delle sue attivit su tutto il territorio, adottando mi-sure di decentramento (per esempio decentrando la polizia municipale);- la partecipazione dei cittadini e dellassociazionismo alla creazione di attivit aggregative, cul-

    turali e ricreative su tutto il territorio;- politiche dintegrazione tramite scambi culturali, feste di quartiere multietniche, spettacoli in-terculturali;- borse di studio da destinare agli studenti di origine extracomunitaria pi meritevoli;- di favorire gli scambi culturali e commerciali con i luoghi di provenienza dei migranti anche at-traverso iniziative di gemellaggio e di cosviluppo;- di sostenere la rete di volontariato e lassociazionismo presente sul territorio;- la cura e il rilancio dei luoghi dincontro, quali i giardini pubblici ma anche i luoghi di maggiorfrequentazione serale e notturna, nel centro come nelle periferie, secondo metodi che ricer-

    chino la sintesi fra i diversi utilizzatori degli spazi, nella consapevolezza che la sicurezza derivainnanzitutto dalla vitalit e dalla cura di vie, piazze e giardini pubblici;- di garantire, infine, forme democratiche di rappresentanza dei cittadini stranieri regolarmentepresenti sul nostro territorio.

    5. Sostegno ai disabili

    Le politiche per la disabilit che SEL Monza intende promuovere mirano a migliorare lambiente fi-sico e sociale delle persone disabili e invalide, in linea con quanto sancito dalla legge 104 del 1992.Infatti, troppo spesso, lattuale sistema politico, economico e sociale in cui viviamo non tiene contodi tali individui i quali, avendo maggiore difficolt nel vivere quotidiano, meritano invece una par-ticolare attenzione. Partendo da questo presupposto, SEL Monza simpegna a farsi portavoce, nellesedi istituzionali, delle legittime necessit di queste persone per cercare di realizzare una citt chesia a misura di tutti i suoi cittadini. In questottica prenderemo contatto con le associazioni terri-toriali che si occupano della cura delle persone disabili e invalide, in modo da migliorare la cono-scenza e comprensione di tale realt sociale al fine di rendere la propria azione efficace.Alcune proposte sono:- individuare allinterno del comune un consigliere comunale di riferimento per le politiche

    sulle disabilit;- il mantenimento e laumento delle agevolazioni fiscali previste dallagenzia delle entrate diMonza, in base alla natura e alla consistenza della minorazione;

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    - la stipulazione di convenzioni tra il comune, i cinema e i teatri di Monza per ridurre al minimoil biglietto di ingresso e in alcuni casi renderlo gratuito;- come previsto dalla legge 104/1992, proponiamo di inserire nel bilancio risorse per far fronteal trasporto individuale di persone disabili non in grado di servirsi di mezzi pubblici;- creare opportunit lavorative in accordo con le associazioni degli industriali, degli artigiani edel mondo della cooperazione sociale;- sostegno alle esperienze di telelavoro, attraverso facilitazioni allaccesso alla rete e collega-

    menti veloci a domicilio;- prevedere interventi strutturali per garantire il totale utilizzo di tutti i servizi pubblici, al fine direalizzare laccessibilit universale della nostra citt sul modello delle grandi metropoli europee.

    6. Sostegno agli anziani

    Pensiamo a progetti che costruiscano ruoli e funzioni sociali fondamentali per la citt, perchgli anziani costituiscono una risorsa, un giacimento di esperienze e di competenze che devonoessere utilizzate: ex dirigenti, commercianti, artigiani, insegnanti e altre professioni intellet-tuali, molte professioni operaie; un patrimonio che pu e deve essere utilizzato per azioni di

    recupero e sostegno alle attivit scolastiche (orti, artigianato, musica), di avviamento al lavoro(sostegno ai giovani) e allesercizio di professioni (consulenze). Pensiamo inoltre:- al volontariato di quartiere, per forme di cura e di assistenza domiciliare (spesa a domicilio per lepersone non autosufficienti) che il Comune riconosce (distintivo) e supporta (corsi primo soccorso)- ampliamento del servizio dei nonni civici: assistenza ingresso/uscita delle scuole elemen-tari, attraversamento delle vie, piedibus, accompagnamento alla fermata dello scuolabus;- convenzioni con cinema e teatri (a prezzi ridotti) per gli anziani nonni che accompagnanonipoti e/o bambini;- creazione di un album per gli anziani volontari, che il Comune recluta per le diverse esigenze

    e funzioni.

    Per gli anziani pi fragili e/o non autosufficienti, proponiamo una rete dinterventi e servizi adomicilio attraverso una collaborazione pi efficiente con il servizio di Assistenza DomiciliareIntegrata (ADI) dellASL che va integrato con listituzione di una figura di tutor per le famiglie.Per le assistenti familiari (badanti) bisogna fare emergere il mercato nero attraverso il sistemadei buoni (voucher) erogati dal Comune, per incoraggiare le famiglie alla regolarizzazione elistituzione dellalbo delle badanti.

    7. Politiche per la sicurezza

    La politica non pu rinunciare al proprio ruolo rispetto alle politiche di sicurezza, affrontandoquesto come un problema di competenza esclusiva del diritto penale. La necessit di sicurezza daparte della popolazione non va affrontata con politiche neo-igieniste, atte a immunizzare una partedi popolazione da possibili contaminazioni. Se i principali problemi di sicurezza, di conflitto cit-tadino, nascono dallimpiego comune di spazi pubblici ma con finalit diverse e forse anche con-traddittorie, che si tratti di migranti, giovani chiassosi fuori dai locali notturni, o dellutilizzo delmarciapiede da parte di pedoni e automobilisti, necessario evitare quelle politiche di sicurezza

    che prevedono come soluzione lesclusione di una categoria da quellutilizzo, amplificando cosil conflitto e linsicurezza derivata dalla mancanza di dialogo.Bisogna avviare un processo che trasformi la coabitazione forzata in coabitazione armonica.

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    Ci si potr attuare solo dal momento in cui si avvier un percorso comunitario, dove linsicu-rezza e la paura vengano riconosciute e superate tramite pratiche comuni attive della popola-zione. necessario che anche le istituzioni siano promotrici fra la popolazione di questo processocomune, e tramite adeguate politiche di sostegno contribuiscano a far risorgere la fiducia dellapopolazione nellamministrazione.

    SCUOLA E POLITICHE GIOVANILI

    1. ScuolaLa scuola un bene comune da tutelare. Vogliamo scuole pubbliche di eccellenza aperte tuttoil giorno, tutti i giorni, tutto lanno perch siano il centro della vita sociale e culturale dei quar-tieri, per contrastare il disagio, promuovere interazione tra generi, culture e generazioni diffe-renti, valorizzare e diffondere il patrimonio di buone pratiche scolastiche ed extrascolastichepassate ed esistenti, esaltare i talenti di ognuno, sperimentare e innovare attraverso ricerca eformazione continua.Ci poniamo lobiettivo di:- promuovere una rete delle scuole per rendere omogenea lofferta formativa in relazione ai

    bisogni reali emergenti della popolazione scolastica (percorso formativo: materne, elementari,medie e scuola superiore);- incrementare progetti formativi per laggiornamento dei docenti e per linnalzamento com-plessivo della qualit dei processi insegnamento-apprendimento;- promuovere attivit di ricerca e sperimentazione (sia scientifica sia umanistica), co-finanziateda/con fondazioni, sponsor, fondi UE;- garantire scuole sicure, curate e funzionali;- sostenere il tempo pieno per tutti i bambini e le bambine e attuare progetti che arricchiscanoi Piani di offerta formativa (Pof);

    - aiutare le fasce pi deboli con borse di studio di merito dedicate;- riservare grande attenzione agli aspetti quotidiani, a partire, dalla qualit al momento del pranzo:incremento dei cibi biologici, di prodotti locali e a filiera corta, di prodotti a filiera controllata;- promuovere leducazione alimentare e al consumo;- formare organismi a partecipazione mista (ente locale, assistenti sociali, Asl, scuole) per fa-vorire lintegrazione scolastica dei diversamente abili e dei bambini e ragazzi stranieri;- ottimizzare il servizio scuolabus rivolto ai bambini e alle bambine delle scuole primarie e se-condarie di primo grado;- istituire in modo sistematico il servizio PIEDIBUS per le scuole primarie e secondarie diprimo grado (accompagnamento collettivo pedonale, con conseguente abbattimento dei costia zero sia per lamministrazione che per le famiglie, riduzione dellimpatto ambientale rispettoallaccompagnamento in auto, stimolazione alla socialit ed educazione allo spostamento apiedi invece che in auto), eventualmente con lintervento dei nonni civici; azioni incentivanti al-lutilizzazione del servizio (punteggi/calcolo isee).- promuovere abbonamenti a costo ridotto per gli studenti delle scuole secondarie;- rendere disponibili agli studenti aree WiFi con accesso gratuito;- aumentare lofferta di sale per studio serale (nelle biblioteche o nei centri di aggregazione

    culturale);- aumentare lofferta degli asili nido e materne comunali, perch sempre pi famiglie fanno ri-chiesta di questo servizio.

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    Lamministrazione deve mantenere la gestione diretta delle strutture o avere il ruolo dindi-rizzo, coordinamento e accompagnamento per le gestioni in appalto attraverso convenzionieque (per offrire alle famiglie e agli educatori le stesse condizioni di servizio a gestione diretta)e garantendo il rispetto degli standard di qualit richiesti.

    2. Politiche Giovanili

    Alcune proposte sono:

    - siano valorizzati i luoghi dincontro per giovani esistenti, quali le biblioteche, attrezzandoliadeguatamente ( assurdo che oggi la biblioteca civica non disponga di una rete wi-fi gratuita,ad esempio) e animandole tramite iniziative culturali adeguatamente pubblicizzate; prevedereper ciascuna biblioteca periferica un giorno di apertura serale;- garantire lapertura serale della biblioteca civica tutta la settimana;- coinvolgimento degli studenti nella gestione delle biblioteche, in particolare nelle ore serali,per diminuire i costi di gestione;- vengano create una serie di iniziative culturali indirizzate ai giovani, quali incontri, dibattiti,cine-forum a prezzi sociali, o attivit ricreative, quali concerti, in cui trovino spazio i gruppi gio-

    vani o studenteschi, che adeguatamente calendarizzati costituiscano un invito per le ragazze ei ragazzi a uscire la sera. Luoghi che siano anche loccasione per i giovani di apprendere tra-mite modelli differenti dallinsegnamento frontale;- creazione di un tavolo di dialogo permanente a cui partecipino lassessore/gli assessori alle po-litiche giovanili e allistruzione, un rappresentante degli studenti per scuola superiore e le varieassociazioni che operano nel campo dei giovani e della scuola che ne facciano domanda;- valorizzare i luoghi in cui i giovani possano maturare esperienza politica. Per questo propo-niamo che venga compiuta una campagna allinterno delle scuole per informare gli studenti deipropri diritti e doveri e dei ruoli spesso dimenticati che essi possono ricoprire, con i loro poteri;

    - apertura di un tavolo di dialogo fra f.o.a. Boccaccio e amministrazione comunale, nel ricono-scimento del valore culturale e sociale delle iniziative del centro sociale, che ponga come obiet-tivo il termine delloccupazione abusiva in una soluzione legale; tale processo dovr prevedereuna presa di responsabilit del collettivo f.o.a. Boccaccio in una forma legalmente riconosciuta;- favorire azioni finalizzate alla partecipazione giovanile: concerti, cultura, scienza e nuove tec-nologie; tali azioni saranno scelte e discusse attraverso la Rete Giovani. I fondi per queste ini-ziative potrebbero essere, in parte, recuperati da fondi EU per la divulgazione scientifica,culturale e dei saperi oppure tramite sponsorizzazioni da privati e/o fondazioni;- favorire azioni finalizzate al coinvolgimento dei giovani nelle scelte strategiche per la citt (so-stenibilit, mobilit, ambiente, lavoro) sostenendoli nelle partecipazioni a bandi EU, Regionalie Comunali in un mix di finanziamento con fondazioni e/o privati.

    Welfare per i giovani

    - sconti e convenzioni per cinema e teatri;- abbonamenti mezzi pubblici ridotti per gli studenti della scuola secondaria e per gli universitari;- convenzioni per autobus, treni, parcheggio biciclette (introduzione biglietto unico);- promozione e valorizzazione del volontariato giovanile in citt e del servizio civile come oc-

    casioni di crescita e maturazione personale oltre che di attiva partecipazione alla vita sociale,prevedendo una retribuzione minima per lattivit volontaria che copra le spese e una parte siadi guadagno.

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    ACQUA, VILLA REALE, PARCO1. Acqua, Bene comune e pubblico

    Vogliamo affermare il concetto di acqua come bene comune e non merce di mercato.SEL Monza, a garanzia della volont espressa, lo scorso giugno, da 27 milioni di italiani, attra-verso lo strumento referendario, si impegner affinch la futura amministrazione garantisca lagestione pubblica dellacqua potabile e delle risorse idriche, verificando la possibilit che il Co-mune riacquisti le quote di AGAM, oggi AGAM-ACSM S.p.A, riportando la societ a totale ca-

    pitale pubblico.Inoltre proponiamo di:- verificare che la gestione del servizio idrico e la distribuzione avvengano con efficienza, senzasprechi n oneri aggiuntivi per i cittadini;- insistere con la campagna di sensibilizzazione, iniziata a livello nazionale, per mettere in lucele problematiche, comprendere limportanza e la necessit di un corretto utilizzo dellacquapubblica;- favorire lutilizzo dellacqua pubblica, certificarne la sua qualit e, dove necessario, intervenireper migliorarne la qualit in tutti i quartieri della citt.

    2. Villa Reale

    Il Consorzio della Villa Reale di Monza, costituito dalla Regione Lombardia, dal Comune diMonza, dal Comune di Milano e dal Ministero dei Beni Culturali, ha assegnato i lavori alla Ita-liana Costruzioni, la quale dovr occuparsi del cambio duso del monumento neoclassico,ingentilito con luso abusivo del termine restauro, confondendolo con quello di ristruttura-zione.La ristrutturazione (trasformazione), e non restauro (conservazione), riguarda la gestionedella parte centrale e parte dellala nord, la cui superficie complessiva di circa 9.000 metri qua-

    drati, per un periodo di tempo uguale a 22 anni (inizialmente era di 30 anni), dietro un corri-spettivo, a favore del Consorzio, di 60 mila euro annui, invece dei 30 mila iniziali.Il totale della somma messa a disposizione di euro 25,6 milioni, di cui 17,2 milioni riguardanola quota che la parte pubblica metter sul piatto, mentre la parte privata metter a disposi-zione 8,4 milioni di euro.Si tratta di una vera e propria svendita del monumento neoclassico, ma ancora pi impressio-nante la proposta e la conseguente realizzazione del progetto, il quale prevede di destinarela met dello spazio utile ad attivit commerciali e artigianali al piano terra, eventi e mostre alprimo e secondo piano nobile, spazi ricreativi e di ristorazione al piano Belvedere. evidente che non esiste nessuna relazione fra le funzioni che dovrebbe svolgere il monu-mento in questione, con la sua imponenza storico-artistica e museale, e le nuove attivit com-merciali che dovranno svolgersi per i prossimi 22 anni.La giunta Mariani, cerca di convincere la citt di non riuscire a farsi carico del costo riguardantela parte pubblica, e che senza questa idea, davvero geniale, e il conseguente bando, la VillaReale non potr essere restaurata. Una vera e propria menzogna.La prima domanda che ci poniamo : i soldi pubblici messi a disposizione per il privato, i qualiandranno anche a finanziare le opere di asservimento degli spazi commerciali, da soli, non sa-

    rebbero sufficienti per il restauro delle parti artisticamente e storicamente pi rilevanti?Facciamo alcuni esempi.La Venaria Reale (Rggia) Torino: per gli interventi di restauro, lo Stato intervenuto con

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    oltre 200 milioni di euro. Per la Villa Reale (Rggia) Monza: lamministrazione comunale nonha prodotto alcuna azione nei confronti di quella statale.La Rggia di Caserta e la Venaria Reale, sono state totalmente restaurate e gestite dalla partepubblica. Questo ha comportato non soltanto un indotto significativo, ma anche un aumentodellattivit produttiva dellintera area.La seconda domanda che ci poniamo : a questo punto, perch la gestione non viene fatta pro-pria e amministrata dal Comune di Monza? Cosi facendo si potrebbero introitare somme da uti-

    lizzare per il recupero di altre parti della Villa Reale.Il bando non prevede nientaltro per quanto riguarda la restante superficie della Villa (circa10.000 metri quadrati), che continueranno a restare nello stato di degrado attuale, i cui oneridi manutenzione continueranno a pesare sulla propriet, cio sul Comune di Monza. Nellostesso bando, non si prevede la doverosa istituzione di una Commissione di esperti incaricatidalla propriet, ovvero dal comune, che ne garantisca lattivit gestionale del privato. Que-stultimo avr dunque libert totale sia sulle attivit commerciali che su quelle museali.Il Consorzio dovr assumere un ruolo guida (Governance Pubblica) su decisioni importanti esulla definizione della scaletta delle iniziative che saranno proposte per la Villa Reale, con il

    solo scopo di valorizzare e proteggere la questione pubblica e culturale del bene, coinvolgendonelle scelte di valorizzazione culturale e artistica anche fondazioni, associazioni cittadine, entino-profit e sociali.Riteniamo inoltre che debba essere istituita una Commissione di esperti, nominata dal Con-sorzio, affinch ogni iniziativa sia sottoposta al parere preventivo del settore artistico, storicoed economico e della sovraintendenza.Le attivit commerciali (bar, piccole aree vendita) dovranno essere a esclusivo supporto del-lattivit principale, cio di quella culturale, il cui profitto dovr essere a beneficio della sola col-lettivit e non dellente privato. Inoltre, il consorzio dovr occuparsi del Parco reale definendo

    un piano di rilancio e rinascita.

    SEL Monza simpegna perch sia invertita la tendenza, ormai diffusa, che per realizzare nuoveopere o per restaurarne altre, si segua una gestione modello Villa Reale, in cui il pubblico finanziala maggior parte delloperazione e decide di affidarsi a un privato per recuperare i pochi soldi chemancano, con il privato che va in seguito a gestire lopera, ricavandone introiti per decenni futuri.

    3. Parco

    Puntiamo a tutelare il parco in ogni suo aspetto, sia ambientale sia culturale.Gli interventi, ordinari e strutturali, sia annuali sia pluriannuali, dovranno essere finalizzati allatutela del parco nel suo complesso ecosistema.Alcune proposte di base sono:- il sostegno ad attivit culturali e scientifiche con le scuole primarie ed elementari da tenersi nelparco per educare al rispetto dellambiente, degli animali che lo abitano e della loro biodiversit;- la valorizzazione dei percorsi interni al parco per passeggiate guidate e/o attivit sportive (se-gnaletica dei percorsi e/o chilometraggio per i numerosi amatori che si allenano quotidiana-mente);

    - le cascine devono essere recuperate e utilizzate per le numerose iniziative dellassociazioni-smo cittadino, per lo sport, come aree di ricreazione per gli anziani e per le iniziative delle scuole;- il parcheggio del parco deve essere collegato con autobus (eco-compatibili) al centro della

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    citt (ma anche in prossimit della stazione ferroviaria) per permettere ai turisti e ai cittadinidi accedere al parco con facilit senza lutilizzo, in prossimit, dellauto propria; vanno a tal finestudiati i percorsi ciclabili per garantire laccesso al parco da diversi punti della citt.

    CULTURA, SPORT, TURISMO1. Cultura e tempo libero

    La nostra citt pu e deve fare della cultura un motore di cambiamento, di arricchimento, din-

    tegrazione, di auto-promozione per lItalia e verso lEuropa.Sogniamo una citt viva, con pi luoghi e occasioni dincontro culturale per scambiare conoscenze,per far nascere nuove idee con particolare attenzione ai giovani e alle seconde generazioni. So-gniamo una nuova politica per la cultura che dia slancio a una citt dormiente, chiusa e priva distimoli; una citt in cui i cittadini possano ritrovare il desiderio di uscire e partecipare a degli eventi.A tal fine, proponiamo:- unazione sinergica dellente comunale e delle numerose e importanti associazioni culturalioperanti da anni nella nostra comunit per la definizione di un piano strategico per il rilanciodelle attivit culturali e formative e al fine di organizzare eventi di rilevanza nazionale, come

    spettacoli e rassegne, teatrali o cinematografiche, mostre, fiere del libro, concerti, ecc.;- il sostegno a ogni forma di attivit culturale, musicale e creativa, favorendo la produzione ela diffusione artistica e culturale nellassegnazione degli spazi comunali;- la finalizzazione del progetto di realizzazione, nellex-distretto militare di piazza San Paolo,della nuova Biblioteca Civica;- la promozione del patrimonio culturale cittadino nellarte, nella musica, nel teatro, nella sto-ria, attraverso le scuole, con uscite didattiche, laboratori e concorsi sponsorizzati dal Comunee/o da fondazioni.

    2. SportLo sport un tema di fondamentale importanza nella vita di una citt, come modello di ag-gregazione, socializzazione giovanile e come strumento di prevenzione; per queste ragioni ci im-pegneremo perch vengano svolte campagne di promozione nelle scuole, di sensibilizzazionealla pratica dello sport e per avere strutture sportive adeguate.Gli obiettivi che riteniamo prioritari sono:- accurata manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti delle strutture sportive sco-lastiche (palestre, piste esterne);- aumentare lofferta di attivit sportive per il dopo-scuola nelle scuole elementari e medie(piscina, basket, calcio, palestra);- potenziare lofferta dei centri sportivi (polifunzionali) comunali; lassegnazione a privati dellagestione dovr essere fatta su base di criteri di welfare, con prezzi accessibili e scalabili (fino allacompleta gratuit) per i cittadini in condizioni di disagio economico e per particolari categorie,a cominciare dai diversamente abili;- il centro Natatorio Sportivo Pia Grande di Monza dovr diventare un centro di eccellenza perMonza e la Brianza, attraverso una gestione efficiente che ne valorizzi il servizio e le strutture,oggi penalizzato da una cattiva gestione da parte delle societ appaltatrici (Swim Planet prima

    e Sport Management di Verona poi);- agevolazioni a sostegno delle famiglie per la partecipazione dei bambini delle scuole ele-mentari e medie alle attivit sportive offerte come prolungamento dellorario scolastico;

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    - agevolare linserimento in strutture sportive private alle famiglie con figli in condizioni di di-sagio attraverso differenziazioni delle rette su base ISEE;- superare lattuale modello organizzativo dello sport monzese che in massima parte si basa susociet private che si gestiscono autonomamente, attraverso listituzione di un tavolo tecnicocomposto dallassessorato allo sport e dai rappresentanti delle varie associazioni sportive at-tive in citt per definire e mettere in atto importanti iniziative sportive e manifestazioni di ri-levanza regionale, rivolte soprattutto alle categorie giovanili;

    - verifica dei criteri di finanziamento alle societ e ai centri sportivi, che dovranno avvenire sullabase della presenza di: seri programmi per lavviamento allo sport come strumento dintegra-zione delle fasce pi deboli; coinvolgimento delle scuole per favorire lattivit sportiva di base;iscrizioni senza selezione, aperte al merito sportivo; presenza di personale propriamente formato(es. Scienze Motorie e Sportive).

    3. Turismo

    Il turismo come opportunit per Monza di diventare internazionale, aperta allinnovazione, so-stenibile, perch riteniamo che solo il confronto con le grandi citt europee possa rendere Monza

    pi aperta, nuova, capace di mettersi in gioco, per leffetto vetrina che esso porta con s.Proponiamo quindi:- la definizione di progetti e percorsi culturali di qualit per i turisti;- il rilancio delle potenzialit dellufficio per il turismo come strumento strategico per la pro-grammazione e la creazione di servizi e per laccoglienza dei visitatori stranieri, anche attra-verso il coinvolgimento dei giovani, per assicurare guide, assistenza e supporto ai turisti;- lorganizzazione di eventi di varia natura e portata come momenti catalizzatori di promozionedella citt;- nuovi gemellaggi, quali momenti di crescita e scambio culturale,sportivo, economico fra comunit.

    LEGALIT, TRASPARENZA, DIRITTISogniamo una citt capace di lottare contro ogni tipo di mafie e che sia in grado di dare sup-porto al controllo delle infiltrazioni e alla lotta alla criminalit organizzata a ogni livello socialee politico. Lamministrazione nella sua azione politica e nella gestione di bandi, gare e appaltidovr essere trasparente; avr il dovere di informare i propri cittadini e dovr essere capace diperseguire la democrazia partecipativa effettiva, condizioni queste necessarie sia per la tra-sparenza dei percorsi decisionali che per la pi ampia interazione tra cittadini e amministratori.A tal fine proponiamo:- listituzione di una commissione antimafia, che sia strumento istituzionale guida per definireproposte e strategie di contrasto a ogni tipo dinfiltrazione mafiosa e della criminalit organiz-zata, nonch strumento di vigilanza sulle attivit dellamministrazione, partecipate, assegna-zione appalti, finanziamenti e servizi pubblici;- la collaborazione con lispettorato del lavoro e con lASL per il controllo delle attivit nei can-tieri pubblici (contrasto a lavoro nero, caporalato, violazione sicurezza), da estendere anche aicantieri privati;- bandi, gare, appalti, affidamenti di servizi dovranno avvenire nella massima trasparenza e

    nellambito di una reale concorrenza basata su qualit e innovazione e specificit del servizio;andranno escluse dagli appalti le imprese che non garantiscono losservanza delle norme di si-curezza, ambientali e sulla regolarit delle condizioni di lavoro;

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    - attivazione di un protocollo per fornire al pubblico e al privato adeguate procedure che con-sentano di agire in perfetta trasparenza;- la creazione di un ufficio per il sostegno ai cittadini vittime della criminalit, dellusura, del racket(in collaborazione con le associazioni dei commercianti), che sia di supporto umano, sociale e le-gale al cittadino, affinch non sia solo, ma possa trovare sostegno psicologico e conforto sociale;- disponibilit a gestire beni sequestrati alla criminalit organizzata da destinare, in seguito, adattivit dimportanza sociale;

    - forte sensibilizzazione degli studenti di tutte le scuole (di ogni ordine e grado), attraverso larete delle scuole, sui temi delleducazione alla legalit;- adesione da parte del Comune di Monza allAssociazione Libera e alle sue pi rilevanti ini-ziative nel campo della lotta contro tutte le mafie.

    Sogniamo una citt dei Diritti

    Una citt in cui, attorno ai principi di eguaglianza e laicit, si possano sviluppare politiche chevalorizzino le differenze, una societ inclusiva, plurale e interculturale, che permetta alla so-ciet, di essere pi giusta, di progredire in modo pi veloce e di essere pi ricca, come dimo-

    strano le esperienze delle grandi metropoli europee. Una citt attenta ai diritti dei bambini,con scuole efficienti, spazi in cui giocare sicuri e puliti, spazi verdi e attivit culturali; attenta agliadolescenti e al loro diritto di aggregazione e di partecipazione alla vita pubblica.Alcune proposte sono:- listituzione di un registro unioni civili, coerentemente alladozione di politiche e di atti nondiscriminatori;- promuovere azioni atte a contrastare ogni forma di discriminazione, in particolare a quelle chesi riferiscono agli orientamenti sessuali;- coinvolgere gli stranieri nelle decisioni politiche della citt attraverso il riconoscimento del di-

    ritto di voto ai referendum e le altre consultazioni cittadine e/o comunali (tale diritto pu es-sere introdotto con una semplice modifica dello Statuto);- assunzionedellimpegno politico di farsi promotori verso le istituzioni nazionali perch siacambiatala legge sulla cittadinanza e venga approvata la legge che riconosce il diritto di voto amministrativo;- sostegno alle imprese sociali: cooperative, organizzazioni not for profit, ong;- promuovere il dovere di tutti i cittadini al rispetto delle leggi, delle regole di convivenza so-ciale e culturale;- istituzione di uno sportello dei Diritti in ogni quartiere, cui potranno rivolgersi tutti i cittadini,per raccogliere segnalazioni su condizioni di strade, semafori, ciclabili, passaggi pedonali,scuole, parchi e giardini, micro delinquenza, funzionamento dei servizi pubblici, gestione ri-fiuti; che sia anche di supporto e consulenza ai cittadini.Non ultima, attenzione ai diritti degli animali, da attuarsi attraverso serie campagne educative,che partano dalle scuole, sulla tutela e il rispetto degli animali (vedi fiera di San Giovanni, cheva rivista) e per lincremento delle adozioni dei cani e dei gatti attraverso il coinvolgimento diENPA e altre associazioni cittadine animaliste.

    Le carceri Monzesi

    Crediamo nel valore rieducativo, e non punitivo, dellesperienza carceraria, che ha il compitodi riabilitare i detenuti al fine di consentire un loro ritorno alla vita sociale. In questottica, SELsimpegna a fare pressioni a livello nazionale affinch siano varati i fondi per la riqualificazione

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    del carcere monzese. Infatti, attualmente, le condizioni del carcere sono lesive della dignitumana e impediscono che si compia quella funzione rieducativa che ogni societ civile e de-mocratica dovrebbe esigere.

    AMMINISTRAZIONE COMUNALE1. Risorse, organizzazione e azione Amministrativa, costi della politica

    Ogni amministrazione necessita di entrate da cui attingere per far fronte alla spesa pubblica.

    Pertanto, lidentificazione degli obiettivi in ciascunarea dintervento va di pari passo con la de-terminazione delle risorse necessarie per il finanziamento delle azioni previste.Nella definizione dellequazione obiettivi-risorse, SEL Monza muove da un principio fonda-mentale: lallocazione efficiente delle entrate disponibili e la riqualificazione delle aree urbanedismesse, considerate fonte di futuri proventi e di benessere cittadino.La futura amministrazione dovr dunque essere consapevole della necessit dellautonomiafinanziaria e capace di scelte razionali finalizzate alla riduzione degli sprechi.Occorrer inoltre porre lattenzione al tema dei costi della politica affinch non siano solo i cit-tadini a dover pagare il peso di scelte compiute dai governi nazionali che hanno di fatto ta-

    gliato pesantemente i finanziamenti a tutti gli enti locali.Proponiamo quindi di:- semplificare la struttura amministrativa organizzandola per obiettivi e progetti;- evitare lassegnazione degli incarichi direttivi in conseguenza dellesito delle elezioni (spoil sy-stem), affermando invece il principio dimparzialit dellamministrazione;- riconoscere lautonomia e la responsabilit individuale dei dirigenti e dei dipendenti, che deveessere misurata sui risultati, cui correlare la corretta gestione degli incentivi per riconoscerneil merito, la competenza e lefficienza;- sottoporre a rigorosa verifica tutte le esternalizzazioni, che non devono riguardare i servizi fon-

    damentali per la missione del Comune e le funzioni strategiche di programmazione e controllo;- apertura di tavoli di confronto con associazioni e comitati cittadini da tenere periodicamente(ad esempio su base mensile) per la verifica dello stato delle attivit in corso dopera, pro-grammazione, risultati e scadenze;- migliorare e potenziare la rete informatica quale strumento per rendere pi efficiente ed ef-ficace linformazione tra pubblica amministrazione, imprese e cittadini, e in particolare perlerogazione di servizi avanzati al cittadino, con una coniugazione mirata alla vivibilit urbana.

    Per quanto riguarda i costi della politica:- riduzione del numero degli assessori;- eliminazione o riduzione dellindennit degli assessori e del presidente del consiglio comunale;- riduzione delle spese di rappresentanza;- taglio dei costi delle societ partecipate comunali, attraverso la riduzione del numero dei con-siglieri, ove possibile, e dei relativi stipendi e gettoni di presenza;- riduzione del 20% del gettone presenza dei consiglieri comunali, dello stipendio del sindacoe degli assessori, con risparmio da destinare a iniziative sociali;- riduzione dei consumi energeticicomunali attraverso lapplicazione del Piano Energetico Comunale

    (riscaldamento, condizionamento, illuminazione pubblica, energia elettrica, pannelli fotovoltaici);- utilizzo di soluzioni informatiche Open Source per ridurre le spese dovute alle licenze di uti-lizzo di SW proprietari.

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    2. Bilancio Partecipato

    Il bilancio partecipato prevede il coinvolgimento dei cittadini nellindividuazione delle prioritdi investimento in alcuni ambiti delle politiche dellamministrazione comunale.Lamministrazione comunale mette una parte delle proprie risorse a disposizione dei cittadini,i quali, discutendo e confrontandosi sui bisogni, sulle priorit da dare agli investimenti stabili-scono come investire queste risorse su porzioni del territorio comunale (quartieri, circoscri-zioni, quartieri sociali) nonch su ambiti tematici (lavori pubblici, politiche per lambiente, per

    leducazione, per la salute, per la cultura).SEL convinta che lamministrazione partecipata nasce ed destinata a svilupparsi nel mo-mento in cui le istituzioni sanno adeguare la propria struttura amministrativa con processi didecentramento e sanno instaurare un rapporto con le diverse iniziative partecipative, con-frontandosi e determinando scelte e decisioni condivise.La partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni di distribuzione delle risorse, deve essereconsiderata unelevata forma di democrazia, unelevata potenzialit al fine di perseguire un fortee migliore equilibrio tra bisogni da soddisfare e risorse limitate. Nonostante i bilanci degli EntiLocali siano caratterizzati, in misura notevole, da scarsi trasferimenti erariali, dallobbligo di ac-

    cantonare risorse e di conseguenza dalla scarsa capacit di investimenti dettata dal Patto di Sta-bilit, bisogna comunque alzare, nonostante i vincoli di bilancio cui le amministrazioni comunalisono tenute per legge, le possibilit di incidere sulla percentuale del bilancio comunale.

    2. Etica Pubblica

    Puntiamo a unamministrazione che sia da esempio per i cittadini e quindi sia orientata a sceltesostenibili, di tutela ambientale e di buona politica; unamministrazione che valorizzi il propriocapitale umano e dia spazio alla formazione professionale.Occorre riaffermare ancora una volta, con determinazione, la cultura del diritto rispetto a quella

    del favore, vero e unico antidoto contro le pratiche di una politica clientelare e mafiosa, inprimo luogo sul piano culturale, che hanno bisogno di sudditi obbedienti e non di cittadini con-sapevoli.A tal fine proponiamo:- di pubblicare nel sito del Comune lelenco degli organismi, le delibere di nomina e lelencodegli incarichi e dei compensi corrisposti;- di escludere da altri incarichi consiglieri e assessori comunali nel caso di conflitti dinteressetra le istituzioni e aziende rappresentate;- la trasparenza nella gestione economico-finanziaria, degli appalti pubblici di servizi dutilit,manutenzione verde pubblico, strade e servizi;- la divulgazione delle scelte, dei costi e degli obiettivi dellazione amministrativa;

    In questo senso, ribadiamo la centralit delle proposte in ambito di economia solidale (si vedacapitolo Lavoro ed economia), in particolare listituzione di una commissione comunale in ma-teria.

    Infine, proponiamo che la futura amministrazione si adoperi affinch Monza possa aderire alla

    rete dei Comuni Virtuosi , attraverso una seria progettazionedegli interventi sulla gestione del territorio, impronta ecologia della macchina comunale, ri-fiuti, mobilit e nuovi stili di vita.

    mpatosucartariciclata