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AZIENDAOSPEDALIERA AZIENDAOSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE UNIVERSITARIA SENESE Policlinico S. Maria alle Scotte Policlinico S. Maria alle Scotte Il progetto U.F.O. della A.O.U. Senese: Il progetto U.F.O. della A.O.U. Senese: un sistema per la gestione in sicurezza un sistema per la gestione in sicurezza delle terapie oncologiche delle terapie oncologiche dott. S. Giorgi dott. S. Giorgi Area Galenica Area Galenica Simposio Ebewe Italia Simposio Ebewe Italia XXIX CONGRESSO NAZIONALE SIFO Napoli 13 ottobre 2008 Mostra D Oltremare

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AZIENDAOSPEDALIERA AZIENDAOSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESEUNIVERSITARIA SENESE

Policlinico S. Maria alle ScottePoliclinico S. Maria alle Scotte

Il progetto U.F.O. della A.O.U. Senese:Il progetto U.F.O. della A.O.U. Senese:

un sistema per la gestione in sicurezza un sistema per la gestione in sicurezza

delle terapie oncologiche delle terapie oncologiche

dott. S. Giorgidott. S. Giorgi

Area GalenicaArea Galenica

Simposio Ebewe ItaliaSimposio Ebewe Italia

XXIX CONGRESSO NAZIONALE SIFO

Napoli 13 ottobre 2008

Mostra D’Oltremare

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Abstrat:Abstrat:

• L’Area galenica del Policlinico L’Area galenica del Policlinico S.Maria alle Scotte di SienaS.Maria alle Scotte di Siena

• Il progetto U.F.O.Il progetto U.F.O.

• Progetto Oxaliplatino liofilo: Progetto Oxaliplatino liofilo: l’impatto organizzativo ed l’impatto organizzativo ed economicoeconomico

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fotoTitoli di studio:Laurea in Farmacia 1988

Specializzazione in Scienza e Tecnologie Cosmetiche 1993

Specializzazione in Farmacia ospedaliera 2001

Carriera professionale:Farmacia privataFarmacia pubblicaServizio Farmaceutico territorialeFarmacia Ospedaliera

RAQRAQ Area Galenica Policlinico Area Galenica Policlinico S.Maria alle Scotte di SienaS.Maria alle Scotte di Siena

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Dr.a M.G. RossettiF.R.L

spec. tir.

Dr. S.GiorgiR.A.Q

spec. tir.

Dr. A. D'ArpinoR.R.S.

tir. tir.

Dr.a I. CortiR.Q.

I.P. I.P. T.L.B. T.L.B. T.L.B. T.L.B.

L’Area galenica del Policlinico L’Area galenica del Policlinico S.Maria alle Scotte di SienaS.Maria alle Scotte di Siena

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foto

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1

Controlloqualità

3

UfficioSala riunioni

Controllo qualità

2 5

4

6

L’Area galenica del Policlinico L’Area galenica del Policlinico S.Maria alle Scotte di SienaS.Maria alle Scotte di Siena

Grado “A”Grado “A” Grado “B”Grado “B” Grado “C”Grado “C” Cappe chimicheCappe chimiche

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15001 galenica non sterile

36250Totale

5006 sacche Ig vena

5005 colliri

280004 allestimento CTA

55003 NPT

2502 galenica non sterile

Numero preparazioniLaboratorio

L’Area galenica del Policlinico L’Area galenica del Policlinico S.Maria alle Scotte di SienaS.Maria alle Scotte di Siena

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Il progetto U.F.O.Il progetto U.F.O.

•UnitàUnità•FarmaciFarmaci•AntiblasticiAntiblastici

ObiettivoObiettivo: Gestione dell’intero ciclo lavorativo: preparazione, trasporto,: Gestione dell’intero ciclo lavorativo: preparazione, trasporto,somministrazione, smaltimento, eliminazione degli escreti contaminati, somministrazione, smaltimento, eliminazione degli escreti contaminati, manutenzione degli impiantimanutenzione degli impianti

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Il progetto U.F.O.Il progetto U.F.O.

•UnitàUnità

•FarmaciFarmaci

•OncologiciOncologiciObiettivoObiettivo:: Gestione delle problematiche del malato oncologico Gestione delle problematiche del malato oncologico in totoin toto

senza sottovalutare nessuno degli aspetti clinici connessi, senza sottovalutare nessuno degli aspetti clinici connessi,

utilizzando tutte le professionalità necessarie.utilizzando tutte le professionalità necessarie.

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ObiettivoObiettivo: la gestione del processo oncologico: la gestione del processo oncologiconelle varie fasi: nelle varie fasi: validazione dei protocollivalidazione dei protocolli, , prescrizioneprescrizione, ,

allestimento, allestimento, gestione della qualità secondo N.B.P. F.U. XI edgestione della qualità secondo N.B.P. F.U. XI ed, , tracciabilità di tutte le fasi di allestimentotracciabilità di tutte le fasi di allestimento, ,

trasporto, somministrazione, trasporto, somministrazione, gestione del rischio clinicogestione del rischio clinico, , stoccaggio, smaltimento dei rifiuti, trattamento degli escreti, stoccaggio, smaltimento dei rifiuti, trattamento degli escreti,

confronto costante fra medici e farmacisticonfronto costante fra medici e farmacisti, , gestione degli incidenti, formazione del personale.gestione degli incidenti, formazione del personale.

U.F.O.U.F.O.

Il progetto U.F.O.Il progetto U.F.O.

U.F.AU.F.A

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Il progetto U.F.O.Il progetto U.F.O.Allestimento CTAAllestimento CTA Somministrazione CTASomministrazione CTA Smaltimento CTASmaltimento CTA

Da 5 a 1Da 5 a 1 Da 22 a 3Da 22 a 3

Area GalenicaArea Galenica • CSCoCSCo•CSCpCSCp•CSCeCSCe

Da 27 a 4Da 27 a 4

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paziente

medico

medico

farmacista

tecnicipreparatori

prodottofinito

prodotto finito al centrosomministrazione

CSCsomministrazione

Prescrizione

Prescrizione

CUP del CSC

Prenotazione

Prenotazione

prescrizione

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F F FailureFailureM M ModesModesE E EffectsEffectsA A AnalysisAnalysis

Metodologia usata per analizzare le modalità di guasto o di difetto

di un processo, prodotto, o sistema.

Consiste nella scomposizione del Consiste nella scomposizione del processo in esameprocesso in esame in sottoinsiemi elementari.in sottoinsiemi elementari.Dall’analisi dei “guasti” per Dall’analisi dei “guasti” per ciascun sottoinsiemeciascun sottoinsieme

P= probabilità di P= probabilità di accadimentoaccadimentoG= gravità dell’effettoG= gravità dell’effettoR= possibilità di rilevamento R= possibilità di rilevamento da parte dei controllida parte dei controlli

Ad ognuno dei Ad ognuno dei 3 fattori sarà 3 fattori sarà assegnato un assegnato un punteggio da 1 punteggio da 1 a 10a 10

La FMEA permette di individuare i modi di guasto più critici mediante il calcolo

dell’IPR o RPN (Indice di Priorità di Rischio)

RPN= P x G x R

La FMEA è stata applicata al processo di allestimentoLa FMEA è stata applicata al processo di allestimento e somministrazione degli antiblastici e somministrazione degli antiblastici PRIMAPRIMA e e DOPODOPO la centralizzazione, la centralizzazione,

sia per l’operatore che per il pazientesia per l’operatore che per il paziente

Nell’intero ciclo di gestione dei CTA una qualsiasi imprecisioneNell’intero ciclo di gestione dei CTA una qualsiasi imprecisionepuò provocare un grave danno al paziente in termini di tossicità o può provocare un grave danno al paziente in termini di tossicità o

nel migliore dei casi diminuzione dell’efficacia terapeuticanel migliore dei casi diminuzione dell’efficacia terapeutica

Gestione del rischio clinicoGestione del rischio clinico

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Controllo di qualità in entrataControllo di qualità in entrata

• Dati anagrafici nella Dati anagrafici nella documentazionedocumentazione

• Farmaco prelevatoFarmaco prelevato• DiluenteDiluente• DMDM

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RicostituzioneRicostituzione

Viene eseguito un doppio controllo sul Viene eseguito un doppio controllo sul prelievo effettuato, dall’operatore prelievo effettuato, dall’operatore sottocappa e dal coordinatoresottocappa e dal coordinatore

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Controllo di qualità in uscitaControllo di qualità in uscita

Dati anagraficiDati anagrafici

Dosaggio farmacoDosaggio farmaco

Validità e conservazioneValidità e conservazione

Data e ora allestimentoData e ora allestimento

Volume finaleVolume finale

Diluente utilizzatoDiluente utilizzato

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Controllo di qualità in repartoControllo di qualità in reparto “Controllo medico” “Controllo medico”

Corrispondenza fra farmaco Corrispondenza fra farmaco prescritto e allestito al prescritto e allestito al

singolo pazientesingolo paziente

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Controllo di qualità in repartoControllo di qualità in reparto “Controllo elettronico” “Controllo elettronico”

Vengono scannerizzati i codici a barre Vengono scannerizzati i codici a barre di:di:

PazientePaziente

SomministratoreSomministratore

Farmaco nella sequenza indicata nella Farmaco nella sequenza indicata nella scheda di somministrazionescheda di somministrazione

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Rischio per l'operatore

0

100

200

300

400

A B C D E F G H

Eventi

Valo

ri IP

R

Prima dellariorganizzazione

Doporiorganizzazione

Rischio per il paziente

050

100150200

1 2 3

Eventi

Valo

ri IP

R

Prima dellariorganizzazione

Doporiorganizzazione

Gestione del rischio clinicoGestione del rischio clinico

11 Sbaglio della quantitàSbaglio della quantità(ricostituzione)(ricostituzione)

22 Sbaglio della quantitàSbaglio della quantità(diluizione)(diluizione)

33 Etichetta errataEtichetta errata(etichettatura)(etichettatura)

AA Rottura per caduta Rottura per caduta (Ricezione farmaci)(Ricezione farmaci)

EE Rischio caduta (Manipolazione)Rischio caduta (Manipolazione)

BB Rottura per cadutaRottura per caduta

(Stoccaggio)(Stoccaggio)FF Rischio caduta (Preparazione)Rischio caduta (Preparazione)

CC Urto carrelloUrto carrello(Trasporto al rep.)(Trasporto al rep.)

GG Inalazione (PreparazioneInalazione (Preparazione))

DD Rischio cadutaRischio caduta(Stoccaggio in rep.)(Stoccaggio in rep.)

HH Versamento farmaco Versamento farmaco (somministraz.)(somministraz.)

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Progetto Oxaliplatino liofilo:Progetto Oxaliplatino liofilo:Verifica dell’impatto organizzativo ed economicoVerifica dell’impatto organizzativo ed economico

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??

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Progetto Oxaliplatino Progetto Oxaliplatino liofiloliofiloMissionMission

Impatto organizzativoImpatto organizzativo�Tempi di solubilizzazione del liofiloTempi di solubilizzazione del liofilo

�N. di manovre - DM impiegatiN. di manovre - DM impiegati

�Gestione dei residui di produzioneGestione dei residui di produzione

Impatto economicoImpatto economico

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Progetto Oxaliplatino liofilo Progetto Oxaliplatino liofilo

Tempi di solubilizzazione del liofiloTempi di solubilizzazione del liofilo

trascurabilitrascurabili

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128117

0

20

40

60

80

100

120

140

oxa sol oxa lio

DM impiegati in unmese

Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

N. manovreN. manovre

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Progetto Oxaliplatino liofiloProgetto Oxaliplatino liofilo

Gestione dei residui di produzioneGestione dei residui di produzione

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dosaggio medio

0

50

100

150

200

250

3001 6

11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 66 71 76 81 86

preparazioni mese giugno 2008

mg Serie1

147,12147,12

Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

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Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

avanzi per giornata lavorativa

0

20

40

60

80

100

120

140

160

1 6 11

16

21

26

31

36

41

46

51

56

61

66

71

76

81

n. alles tim enti

mg

oxa lio

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Stabilità chimico-fisicaStabilità chimico-fisica

Progetto Oxaliplatino liofiloProgetto Oxaliplatino liofilo

Stabilità microbiologicaStabilità microbiologica

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Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

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Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

AREA GALENICA PROCESSI PRODUTTIVI STERILI:

CONVALIDA DELL'AMBIENTE, DEL PROCESSO, DEGLI OPERATORI

PO 11

Rev. 0Data

01/12/2005

Pag. 1 di 4

Convalida di processoConvalida di processo(cap. 11 paragrafo 11.1(cap. 11 paragrafo 11.1.preparati obbligatoriamente sterili .preparati obbligatoriamente sterili

N.B.P. F.U. XI ed.)N.B.P. F.U. XI ed.)

Modalità di conservazioneModalità di conservazione

Utilizzo di sistemi chiusiUtilizzo di sistemi chiusi

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Stabilità chimico-fisicaStabilità chimico-fisica

Scheda tecnicaScheda tecnica Dati aggiuntiviDati aggiuntivi Dati home-madeDati home-made

SAQSAQ

Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

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N.B.P. F.U.XI ed.Cap. 10 STABILITA’ DEL PREPARATO

Il farmacista nell’assegnazione della data limite per l’utilizzazione delle preparazioni da lui Il farmacista nell’assegnazione della data limite per l’utilizzazione delle preparazioni da lui effettuate, oltre ai fattori connessi con la natura della preparazione e con la procedura effettuate, oltre ai fattori connessi con la natura della preparazione e con la procedura stessa, stessa, deve consultare ed applicare la pertinente documentazione e letteratura di carattere deve consultare ed applicare la pertinente documentazione e letteratura di carattere generale ed in particolare, se disponibile, quella concernente la singola e specifica generale ed in particolare, se disponibile, quella concernente la singola e specifica preparazione in atto tenendo anche presente:preparazione in atto tenendo anche presente:•La natura delle sostanze ed i processi che possono indurre degradazione (fotosensibilità, La natura delle sostanze ed i processi che possono indurre degradazione (fotosensibilità, termolabilità ecc.)termolabilità ecc.)•La natura del contenitore e le possibili interazioni contenitore-preparazione inclusi eventuali La natura del contenitore e le possibili interazioni contenitore-preparazione inclusi eventuali fenomeni di adsorbimentofenomeni di adsorbimento•Le previste condizioni di conservazioneLe previste condizioni di conservazione•La compatibilità con gli eccipientiLa compatibilità con gli eccipienti•La possibile degradazione degli eccipienti stessiLa possibile degradazione degli eccipienti stessi•La durata della terapiaLa durata della terapia

Anche per quanto riguarda la stabilità dei prodotti sterili Anche per quanto riguarda la stabilità dei prodotti sterili il il farmacista, oltre a quanto riportato nel capitolo farmacista, oltre a quanto riportato nel capitolo 11.11. Aspetti Aspetti microbiologicimicrobiologici dei preparatidei preparati, , deve fare riferimento, se disponibile, deve fare riferimento, se disponibile, a documentazione e letteratura concernente la singola a documentazione e letteratura concernente la singola preparazione.preparazione. Nei casi di assenza di informazioni il preparato Nei casi di assenza di informazioni il preparato deve essere utilizzato entro 30 giorni dalla data di preparazione.deve essere utilizzato entro 30 giorni dalla data di preparazione.

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In-use stability liofiliIn-use stability liofiliPrincipio Principio attivoattivo

Scheda Scheda tecnicatecnica

Dati aggiuntiviDati aggiuntivi RiferimentiRiferimenti

Bortezomib Bortezomib 1mg/ml in 1mg/ml in fisiologicafisiologica

8 h8 h •5 giorni protetto dalla luce a 5 giorni protetto dalla luce a 5°C5°C

In contenitori di vetro;In contenitori di vetro;

•5 giorni protetto dalla luce a 5 giorni protetto dalla luce a 5°C5°C

In contenitori di PP;In contenitori di PP;

•3 giorni alla luce a 22°C3 giorni alla luce a 22°C

In contenitori di PP;In contenitori di PP;

““Stability of bortezomib 1mg/ml Stability of bortezomib 1mg/ml solution in syringe and glass vial”solution in syringe and glass vial”

André P,Isternino S, Toledano A, André P,Isternino S, Toledano A, Schlatter J, Fain JE.Schlatter J, Fain JE.

Ann Pharmacotherapy;39;1462-Ann Pharmacotherapy;39;1462-1466.20051466.2005

Oxaliplatino Oxaliplatino liofilo liofilo “Ebewe”“Ebewe”

5 mg/ml in 5 mg/ml in glucosio al glucosio al 5%5%

24 h24 h •28 giorni protetto dalla luce a 28 giorni protetto dalla luce a 2-8°C2-8°C

In contenitori di vetro;In contenitori di vetro;

•28 giorni alla luce a 25°C28 giorni alla luce a 25°C

In contenitori di vetro;In contenitori di vetro;

““Sability of oxaliplatin Ebewe Sability of oxaliplatin Ebewe lyophilisate after recostitution. lyophilisate after recostitution. Dawnlodable on Infostab Dawnlodable on Infostab website.see pubblication abd website.see pubblication abd stability and compaibility.”stability and compaibility.”

Ebewe Pharma 2007Ebewe Pharma 2007

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In-use stability soluzioniIn-use stability soluzioni

Principio Principio attivoattivo

Scheda Scheda tecnicatecnica

Dati Dati aggiuntiviaggiuntivi

RiferimentiRiferimenti

DoxorubicinaDoxorubicina

2 mg/ml2 mg/ml 24 h24 h

1. 180 giorni protetto 1. 180 giorni protetto dalla luce a 4°Cdalla luce a 4°C

in contenitori di vetro;in contenitori di vetro;

2. 28 giorni protetto 2. 28 giorni protetto dalla luce a 4°C.dalla luce a 4°C.

1. 1. Stability of refrigerated olutions of doxorubicina hydrocloride.Stability of refrigerated olutions of doxorubicina hydrocloride.

Hofman DM;Grossano DP,Damin LA,WoodckHofman DM;Grossano DP,Damin LA,Woodck

Am J Hosp Pharm;36:1536-1538.1979Am J Hosp Pharm;36:1536-1538.1979

2. Stability of Doxorubicin “Ebewe” after first openibg2. Stability of Doxorubicin “Ebewe” after first openibg

Ebewe Pharma 2007Ebewe Pharma 2007

Oxaliplatino Oxaliplatino soluzionesoluzione 24 h24 h

SAQSAQ

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ConclusioniConclusioni

Oxaliplatino liofilo è sovrapponibile Oxaliplatino liofilo è sovrapponibile

a oxaliplatino soluzione. a oxaliplatino soluzione.

Non impatta negativamente con Non impatta negativamente con

la nostra organizzazionela nostra organizzazione

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Fabbisogno annuale di Fabbisogno annuale di oxaliplatinooxaliplatino

Progetto Oxaliplatino liofiloProgetto Oxaliplatino liofilo impatto economicoimpatto economico

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N.allestimenti oxa/anno 2007 1071N.allestimenti oxa/anno 2007 1071 3,77% 3,77% degli allestimenti totali

% di spesa con oxaliplatino sol. % di spesa con oxaliplatino sol.

Spesa totale CTA/anno € 4.057.482Spesa totale CTA/anno € 4.057.482

10,2%10,2% sul totalesul totale

Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofilo

N.allestimenti CTA anno 2007 28.427N.allestimenti CTA anno 2007 28.427

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• Quota % di oxa. Quota % di oxa. sol. sul costo tot. sol. sul costo tot. CTA anno 2007 CTA anno 2007 10,2%10,2%

• Quota % di oxa. Quota % di oxa. lio. sul costo tot. lio. sul costo tot. CTA anno 2007 CTA anno 2007 5,4%5,4%

Progetto OxaliplatinoProgetto Oxaliplatino liofiloliofiloimpatto economicoimpatto economico

10,2

5,4

0

2

4

6

8

10

12

sol lio

% sultotale

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ConclusioniConclusioni

In una organizzazione come la nostra In una organizzazione come la nostra il liofilo può essere impiegato il liofilo può essere impiegato producendo un buon risparmio producendo un buon risparmio

economicoeconomico

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Montecatini, 20 gennaio 2007

Grazie per l’attenzione