il progetto · prevenzione e cura delle malattie infettive e sessualmente trasmissibili. FORMAZIONE...
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La gestione delle malattie infettive a decorso cronico:
il progetto
‘MEDITERRANEO’
Raspagliesi M; Campione SR; Desiderio C; Uccellatore P; Leonforte S; Coco G; Sofia S; Vecchio O; Sapienza S; Favetta A; La Corte A; Iacobello C1) Az. Osp. per l’Emergenza Cannizzaro; 2) Ass. Terra Amica Onlus; 3) Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica (DIEEI) Università degli studi di Catania
Obiettivi prioritari degli interventi previsti nel Piano sono:
Delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni.
Facilitare l’accesso al test e l’emersione del sommerso
Garantire a tutti l’accesso alle cure
Favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento
Migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone PLWHA
Coordinare i piani di intervento sul territorio nazionale
Tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone PLWHA
Promuovere la lotta allo stigma
Promuovere l‟Empowerment e coinvolgimento attivo delle popolazione chiave
PIANO NAZIONALE DI INTERVENTICONTRO HIV e AIDS
(PNAIDS)
PIANO NAZIONALE DI INTERVENTICONTRO HIV e AIDS
(PNAIDS)
In particolare, il Piano si propone di conseguire nel triennio (2017-19):
L’incremento della percentuale dei casi diagnosticati e mantenuti in cura fino al raggiungimento del 90% delle persone PLWHA che si stimano viventi in Italia
L’attivazione di un percorso diagnostico terapeutico definito in almeno l‟80% dei Centri clinici deputati all’assistenza delle persone PLWHA
Il mantenimento di livelli di viremia <50 copie/mL in più del 90% dei pazienti trattati (<5% di fallimenti virologici/anno)
La riduzione a meno del 5% all’anno della perdita di contatto da parte dei Centri clinici con i pazienti seguiti dai centri
La riduzione del 50% dei casi di diagnosi tardiva di infezione (AIDS presenter, conte di CD4 ≤200/μL)
La riduzione del 25% dei casi che si presentano con CD4 > 200 <350/
L’allineamento con action plan dell’OMS/EU
PIANO NAZIONALE DI INTERVENTICONTRO HIV e AIDS
(PNAIDS)
PROGETTO MEDITERRANEO
Progetto di ricerca-azione su
immigrazione e HIV, HBV E HCV, volto alla
formazione e sensibilizzazione di
mediatori culturali in grado di contribuire
alla prevenzione della diffusione delle
malattie infettive nella popolazione
immigrata.
MEDITERRANEO: AIDS e mediatori tra le terre
BENEFICIARI DIRETTI
immigrati
presenti nel territorio
BENEFICIARI INDIRETTI
operatori degli enti pubblici e privati
che partecipano alla formazione e alle azioni, condividendo e confrontando
strategie e modalità operative
collettività
che verrà sensibilizzata su educazione alla salute, in particolare sui comportamenti di
prevenzione e cura delle malattie infettive e sessualmente trasmissibili
FORMAZIONE
SENSIBILIZZAZIONE
TEST HIV, HBV e HCV
Modello sensibilizzazione LONG ACTING
Il questionario P.P.A.
è stato costruito con items che testano le conoscenze generiche che la popolazione immigrata ha • riguardo alle differenze tra Aids e Hiv, • riguardo le modalità di trasmissione,• riguardo le informazioni sulle precauzioni adeguate da attuare nei rapporti sessuali, • riguardo le conoscenze della modalità di esecuzione del test, etc.
Fig. 2
CARA MINEO
16/09/2014
MEDITERRANEO: AIDS e mediatori tra le terre
MEDITERRANEO: AIDS e mediatori tra le terre
PROGETTO “MEDITERRANEO: CULTURAL ASSISTENT COUNSELOR E HBV, HCV E HIV
351
302
653
127TEST HIV
QUESTIONARI
QUESTIONARIO P.P.A.tot. 653
28
257
185
68
42
8
0 50 100 150 200 250 300
< 18
Tra 18 e 27
Tra 28 e 37
Tra 38 e 47
Tra 48 e 57
> 58
RANGE ETA’
82%
18%SESSO
MASC…FEM…
143
115
211
53
66
0 50 100 150 200 250
Elementare (tra 0 e 5)
Media (tra 6 e 8)
Superiore (tra 9 e 13)
Percorso accademico…
NR
LIVELLO ISTRUZIONE
58%32%
3%1%
6% Celibe/Nubile
Sposato/a
Separato/Divorziato
Vedovo/a
STATO CIVILE
Fig. 4
108
20
18
1
71
30
18 18
59
1217
34
83
14 115
1
21
12
1 4
57
2
17
3 15
1 1 3
12
1 1 2 10
20
40
60
80
100
120
Senegale
se
Rom
ena
India
na
Srila
nkese
Fili
ppin
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Nig
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Tunis
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Ghanese
Cost
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'avorio
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bia
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Som
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Togo
Egiz
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Maro
cchin
a
Colo
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Kenya
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Russ
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Serb
o
Bengale
se
Mali
Congo
Mauritiano
Alg
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Bulg
aria
Burk
inafa
so
Uru
guai
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loru
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Guin
ea
Koso
vo
Arg
entina
Etiopia
Zam
bia
NAZIONALITA’
QUESTIONARIO P.P.A.tot. 653
Fig. 3
17%
7% 9% 10%
22%16%
77%
41%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
TRASMISSIONE HIV
105
QUESTIONARIO P.P.A.tot. 653
SI NO
146
QUESTIONARIO P.P.A.tot. 653
SI
NO
33%
10% 11%
31%
56%40%
75%56%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
TRASMISSIONE HBV
39%13%
57%
30%
10% 17%
36%
64%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
TRASMISSIONE HCV
ANNO 2016-17
RICERCA
RICERCA
ANNO 2016-17
RICERCA
ANNO 2016-17
ANNO 2016-17
www.mediaids.org
www.mediaids.org
Risultati attesi• La struttura innovativa caratterizzata dal sistema ICT, potrà
valutare e quantificare l’impatto congiunto di avere in una stessa rete utenti e operatori, e come avviene la diffusione della giusta e corretta consapevolezza sanitaria.
• I dati raccolti da questa rete consentiranno di fare analisi data-driven al fine di estrarre conoscenza da utilizzare per gestire al meglio tutti gli aspetti sanitari, ovvero evoluzione della malattia, cure e assistenza, legati agli utenti in questione.
• I dati ci permetteranno di ottimizzare e prevedere le azioni future da intraprendere per migliorare il sistema riducendo le criticità a partire dall’osservazione degli stessi utenti.
• Si potrà, anche, valutare quali siano i nodi più influenti, a partire da misure di centralità, come ad esempio la “eigenvector centrality”.
• Attraverso questo progetto si intende diffondere una cultura di empowerment basata sulla consapevolezza e l’incremento della conoscenza collettiva e singola.
Conclusioni: La piattaforma informatica creata, intende raggiungere un
numero maggiore di soggetti che possono richiedere chiarimenti e confronto riguardo i temi connessi all’infezione da HIV,HBV,HCV e MST e permettere di sensibilizzare e individuare le persone a rischio, così da abbassare i tassi di incidenza.
La rete sociale, in ambito healthcare, è una innovativa struttura di comunicazione che consente di veicolare in modo dinamico e veloce le informazioni attraverso il “contagio sociale”, ovvero l’azione per cui l’informazione o il comportamento che si propaga nella rete può convincere un nodo ad adottare l’idea o il comportamento che si sta diffondendo,
permette il confronto tra pazienti e può veicolare supporto e aiuti real-time da parte degli operatori.
Queste attività permettono di allargare ulteriormente il numero di soggetti sensibilizzati e divulgare il modello di sensibilizzazione a cascata
“Freud non ha mai ignorato il fatto
che al di là della questione di etica e di morale
si pone anchela questionedi alleviare
la sofferenza”
MEDITERRANEO:Digital prevention of HIV, HCV e HBV
Responsabile progettoDr. M. Raspagliesi
Co-Responsabile progettoDr. C. Iacobello
Co-Responsabile progettoProf. A. La Corte
Co-Responsabile progettoDr. S. Sapienza
MEDITERRANEO:Digital prevention of HIV, HCV e HBV
Dr.ssa P. Uccellatore Dr.ssa C. Desiderio Dr.ssa S. Campione
Dr.ssa S. LeonforteDr. O. Vecchio
MEDITERRANEO:
Digital prevention of HIV, HCV e HBV
Dr. A. Di StefanoDr.ssa. M. Scatà
Dr. G. Siracusano Ing. E. GuardoIng. E. Catania
PROGETTO “MEDITERRANEO
www.mediaids.org
www.terraamica.org
Grazie per l’attenzione