IL PROFUMO DI CRISTO - Parrocchia di Santo Spirito · “Ragazzi in Parrocchia 2015” nasce come...

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Brani dall’intervento di padre Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità latina di Aleppo, che a Rimini al Meeting di agosto, ha rac- contato la vita sulla «linea di fuoco». A 50 metri dai terroristi, la mancanza di tutto e la testimonianza di chi ogni giorno ama e perdona. Per introdurre la situazione dei cristiani, di tutto il popolo siriano, posso dire soltanto una parola: siamo nel caos, nel disordine totale. Aleppo è divisa in decine di parti, control- late da vari gruppi jihadisti. Noi viviamo nella zona della città sotto il Governo. Ci manca tutto: innan- zitutto la sicurezza, perché ci sono i bombardamenti dei miliziani che non risparmiano le case, le moschee e le chiese, i bambini e gli anziani. Diverse parti della città sono state completamente distrutte, come la zona vicina a noi, quella della cri- stianità antica, che ora è solo ruderi. I bombardamenti sono continui e si avvicinano al nostro convento, alla nostra bellissima chiesa di San Francesco: siamo proprio sulla linea di fuoco e non sappiamo quando ci colpiranno. Siamo sotto tiro. L’emor- ragia continua e semina morte: tanti mutilati, tanta emigrazione, tanto terrore ed amarezza nel cuore. I prezzi del cibo sono alle stelle e la gente non ce la fa. I più ricchi se ne sono ormai andati, con noi sono rimasti i più poveri. Poi mancano le medicine e i servizi sanitari perché tanti medici hanno lasciato il Paese. Manca l’acqua. Ed è una mancanza micidiale, che è andata peggiorando. I gruppi jihadisti controllano le pompe e tirano l’acqua verso il fiume per impedire alla gente di bere. Nelle case non c’è né acqua né elettricità. Abbiamo una sete incredibile. E ci sono state anche morti per questo. Come si può convincere un cri- stiano a rimanere? Perché dovrebbe rimanere? È meglio scappare. Ci ha sorpreso scoprire che tanti nostri giovani cristiani con studi di alto livello hanno accettato di buttarsi in mare per arrivare in qualche Paese sicuro. Sempre di più lasciano la Siria o la lasceranno. Per noi cristiani del Medioriente, in particolare di Aleppo, è come vivere l’Apocalisse, che io medito quasi ogni giorno: i Via Pisacane, 39 40026 Imola (BO) - Tel. 0542 20415 Fax 0542 22590 - e-mail: [email protected] Anno 10 | numero 3 | luglio-settembre 2015 Bollettino di informazione per la vita della comunità parrocchiale continua a pag. 4 Alcune persone dell’Oratorio “U. Marani” in visita al Santuario di Loreto e a Recanati (12 settembre 2015) INCONTRI DI FORMAZIONE E CATECHESI Inizio catechismo 2ª, 3ª, 4ª e 5ª elementare: sabato 3 ottobre dalle 14.30 alle 16. Confessioni dei bambini, tutti i sabati del catechismo, dalle 14 alle 14.30. ACR Ragazzi medie: il sabato 14.45 alle 16.30. Gruppo Giovanissimi: incontro settimanale in ora e data da stabilire insieme. Giovani universitari e lavoratori: incontro in luogo e ora da stabilire e incontri diocesani. Gruppo sposi e famiglie: secondo e ultimo sabato del mese. DATE DEI SACRAMENTI Battesimi - Preferibilmente la prima domenica di ogni mese e nelle feste principali dell’anno liturgico. Confessioni - Ogni venerdì al mattino dalle 9 alle 10 e al pomeriggio dalle 16 alle 16.30. Il sabato dalle 14.30 alle 15.30. La domenica prima delle sante Messe. Ci si può sempre rivolgere ai sacerdoti prendendo un appuntamento. Prima Comunione - domenica 8 maggio 2016 continua a pag. 3 TESTIMONIANZA INTERVENTO AL MEETING IL PROFUMO DI CRISTO n3-2015.indd 1 16/09/2015 20:44:46

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Brani dall’intervento di padre Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità latina di Aleppo, che a Rimini al Meeting di agosto, ha rac-contato la vita sulla «linea di fuoco». A 50 metri dai terroristi, la mancanza di tutto e la testimonianza di chi ogni giorno ama e perdona.

Per introdurre la situazione dei cristiani, di tutto il popolo siriano, posso dire soltanto una parola: siamo nel caos, nel disordine totale. Aleppo è divisa in decine di parti, control-late da vari gruppi jihadisti. Noi viviamo nella zona della città sotto il Governo. Ci manca tutto: innan-zitutto la sicurezza, perché ci sono i bombardamenti dei miliziani che non risparmiano le case, le moschee e le chiese, i bambini e gli anziani. Diverse parti della città sono state completamente distrutte, come la zona vicina a noi, quella della cri-stianità antica, che ora è solo ruderi. I bombardamenti sono continui e si avvicinano al nostro convento, alla nostra bellissima chiesa di San Francesco: siamo proprio sulla linea di fuoco e non sappiamo quando ci colpiranno. Siamo sotto tiro. L’emor-ragia continua e semina morte: tanti mutilati, tanta emigrazione, tanto terrore ed amarezza nel cuore.I prezzi del cibo sono alle stelle e la gente non ce la fa. I più ricchi se ne sono ormai andati, con noi sono rimasti i più poveri. Poi mancano le medicine e i servizi sanitari perché tanti medici hanno lasciato il Paese. Manca l’acqua. Ed è una mancanza micidiale, che è andata peggiorando. I gruppi jihadisti controllano le pompe e tirano l’acqua verso il fiume per impedire alla gente di bere. Nelle case non c’è né acqua né elettricità. Abbiamo una sete incredibile. E ci sono state anche morti per questo.Come si può convincere un cri-stiano a rimanere? Perché dovrebbe rimanere? È meglio scappare. Ci ha sorpreso scoprire che tanti nostri giovani cristiani con studi di alto livello hanno accettato di buttarsi in mare per arrivare in qualche Paese sicuro. Sempre di più lasciano la Siria o la lasceranno. Per noi cristiani del Medioriente, in particolare di Aleppo, è come vivere l’Apocalisse, che io medito quasi ogni giorno: i

Via Pisacane, 39 40026 Imola (BO) - Tel. 0542 20415 Fax 0542 22590 - e-mail: [email protected]

Anno 10 | numero 3 | luglio-settembre 2015 Bollettino di informazione per la vita della comunità parrocchiale

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Alcune persone dell’Oratorio “U. Marani” in visita al Santuario di Loreto e a Recanati (12 settembre 2015)

INCONTRI DI FORMAZIONE E

CATECHESIInizio catechismo 2ª, 3ª, 4ª e 5ª elementare: sabato 3 ottobre dalle 14.30 alle 16. Confessioni dei bambini, tutti i sabati del catechismo, dalle 14 alle 14.30. ACR Ragazzi medie: il sabato 14.45 alle 16.30.Gruppo Giovanissimi: incontro settimanale in ora e data da stabilire insieme.Giovani universitari e lavoratori: incontro in luogo e ora da stabilire e incontri diocesani.Gruppo sposi e famiglie: secondo e ultimo sabato del mese.

DATE DEI SACRAMENTI

Battesimi - Preferibilmente la prima domenica di ogni mese e nelle feste principali dell’anno liturgico. Confessioni - Ogni venerdì al mattino dalle 9 alle 10 e al pomeriggio dalle 16 alle 16.30. Il sabato dalle 14.30 alle 15.30. La domenica prima delle sante Messe. Ci si può sempre rivolgere ai sacerdoti prendendo un appuntamento.Prima Comunione - domenica 8 maggio 2016

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TESTIMONIANZA

INTERVENTO AL MEETING

IL PROFUMO DI CRISTO

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“Ragazzi in Parrocchia 2015” nasce come una proposta di esperienza di vita comunitaria e intende dare il proprio contributo alla sviluppo della persona in continuità con famiglia, scuola ed altri enti edu-cativi del territorio. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di favorire nei bambini l’accettazione e la valorizzazione delle diversità.Le linee guida di quest’anno sono partite dal racconto di Jean Giono “L’uomo che piantava gli alberi”, si è costruito un piccolo orto vicino alla sponda del canale e un albero (stile EXPO2015) per ricordare ciò che si svolgeva nella settimana.Si è cercato di aiutare i bambini e i ragazzi a prendersi cura dei compagni, degli animatori ed edu-catori ma anche delle cose che ci circondano. Si è sperimentato uno stile di vita solidale e alcuni gesti di condivisione (come la visita agli anziani del ricovero).Ogni giornata era strutturata per proporre ai bambini e ai ragazzi

attività di vario genere, accompa-gnati da un tema: da questo tema sono nati momenti di riflessione e situazioni di laboratori, giochi di squadra ecc.Diverse le attività di “laboratorio” che hanno favorito la creatività, l’impegno e la costanza e consen-tono ai bambini di stupirsi delle proprie capacità manuali.Un paio di mattine o pomeriggi a set-timana sono stati dedicati allo svol-gimento dei compiti delle vacanze.Non è mancato l’aspetto ludico con uscite di una giornata intera in parchi divertimento, parchi acqua-tici, parchi avventura.

“RAGAZZI IN PARROCCHIA 2015”

RINGRAZIAMENTINel corso di quest’anno diversi enti pubblici e privati hanno contributito a diverse iniziative, soprattutto per la scuola materna e i doposcuola. Ringraziamo pertanto per i loro contributi: la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, la Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e la Banca di Imola e la Fondazione Santa Maria Goretti. Un plauso a tutti gli organi direttivi per la sensibilità dimostrata a favore dei giovani e dei più piccoli.

DOPOSCUOLA ELEMENTARI E MEDIEPer informazioni sui doposcuola consultare il sito internet parrocchiale (www.parrocchiasantospirito.com) oppure contattare le responsabili: Maria Elena Bertuzzi (0542-20415 - 340-957.1418 per le medie) e Lucia Castellari (0542-28693 - 338-970.1700 per le elementari).

RICERCA VOLONTARI: per i ragazzi delle Medie, se qualche professore in pensione o studente universitario desidera offrire un po’ delle proprie competenze e del proprio tempo può mettersi in contatto con la responsabile del doposcuola.

La Decennale Eucaristica è l’ap-puntamento dell’anno che ha carat-terizzato la prima parte di questo 2015. Oltre a mostra sull’Eucaristia e ad altri appuntamenti di cui si è già parlato, il 4 giugno scorso la chiesa si è gremita per la solenne proces-sione del Corpus Domini guidata dal Vescovo Ghirelli.Nel periodo estivo è iniziata l’espe-rienza di Ragazzi in Parrocchia di cui si parla in un altro articolo in questo giornalino. Oramai assodata come esperienza ha visto coinvolti una trentina di animatori, 120 bam-bini (nelle 9 settimane: 7 tra giugno e luglio e 2 in settembre) e le 3 responsabili: Maria Elena, Antonella e Eleonora.Nel mese di luglio è rimasto insieme al parroco anche don Gaetano: una presenza ormai nota e conosciuta. Nella sua Diocesi insegna nel Semi-nario Maggiore ad oltre 300 semina-risti e approfitta del tempo estivo per

rinsaldare i legami con Santo Spirito e per il riposo.Il grande caldo di questa estate da record ha rallentato un po’ tutti, anche se sono stati effettuati alcuni lavori all’edificio della chiesa e della canonica. Sul tetto di quest’ultima è stata rifatta la guaina ormai con-sumata e sugli altri tetti è stato fatto un trattamento di conservazione. Le spese di questi interventi si aggirano a circa 8mila euro. L’inve-stimento consistente che negli anni passati è stato fatto con gli impianti fotovoltaici continua a dare i suoi frutti. Purtroppo si è dovuta porre una “pezza” nell’impianto sopra alla chiesa in quanto una parte dei pannelli ha avuto dei problemi di fabbrica e ciò ha comportato una dra-stica riduzione della produzione nei mesi invernali (che sono anche quelli con minore produzione), quindi il danno è stato limitato.

Il cronista

Don Vitus Nwosu è il nuovo sacerdote che sostituisce don Norbert. Viene a Santo Spirito a partire da ottobre e anch’egli studierà la specializzazione in teologia a Bologna. Proviene dalla medesima Diocesi di Nsukka affermando in questo modo un legame importante per la nostra comunità parrocchiale. Ora è alle prese con le lezioni di Italiano in modo che potrà iniziare il suo ministero con una qualche base della lingua. Siamo pronti ad accoglierlo nel migliore dei modi. Nato nel 1982, don Vitus è stato ordinato sacerdote l’11 luglio 2009 e ha svolto servizio pastorale come parroco.

DOMENICA 27 - PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

sante Messe ore 8 - 10.30 - 12 - 18.30ore 17.45 Rosario e benedizione eucaristica - 18.30 santa Messada lunedì 28 settembre a mercoledì 30 settembreEsercizi spirituali parrocchialiSi invita a partecipare in particolar modo alla santa Messa della sera alle 18.30 in cui sarà affrontato il tema: “La famiglia e il volto misericordioso di Dio”

LUNEDÌ 28 SETTEMBRE - PREGHIERA PER LE FAMIGLIE

IN DIFFICOLTÀ ore 7 santa Messa - ore 7.30 lodi mattutineore 18 santo Rosario - ore 18.30 santa Messa con vespri e omelia (animata dalle suore di Santa Teresa)

MARTEDÌ 29 SETTEMBRE - PREGHIERA PER LE FAMIGLIE

GIOVANI ore 7 santa Messa - ore 7.30 lodi mattutineore 18 santo Rosario - ore 18.30 santa Messa con vespri e omelia (animata dall’Acr e dai Giovanissimi)ore 20.45 santo Rosario in cappellina e coroncina della Divina Misericordia

MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE - PREGHIERA PER LE FAMIGLIE

SEPARATEore 7 santa Messa - 7.30 lodi mattutineore 18 santo Rosario - ore 18.30 santa Messa con vespri e omelia (animata dai Giovani e Adulti dell’Ac)

GIOVEDÌ 1 OTTOBRE - PREGHIERA PER I FIDANZATI ore 13 benedizione dei bambini, genitori e insegnanti della scuola dell’infanziaore 18 santo Rosario - ore 18.30 santa Messa

VENERDÌ 2 OTTOBRE - PREGHIERA PER VEDOVI

E ANZIANIAl mattino comunione agli ammalati nelle caseore 14.30 benedizione dei bambini e dei ragazzi del doposcuola per l’inizio dell’anno scolasticoore 15.30 Vespri - ore 16 santa Messa e cenacolo dello Spirito Santoore 18 santo Rosario - ore 18.30 santa Messa

SABATO 4 OTTOBRE - PREGHIERA PER I BAMBINI

E I RAGAZZIDalle 14 alle 15 confessioni in chiesaore 14.30-16.30 giochi e iscrizioni con i bambini del catechismoPROCESSIONE CON L’IMMAGINE DELLA B.V. DELLA CORAGLIA:ore 20.15 inizio del Rosario presso la famiglia Minghetti in via dei Colli 3. Alle 20.30 inizio della processione per le vie dei Colli, Rivazza, Santerno, Pisacane, della Resistenza, Tozzoli, Aporti, Lambruschini, Calanchi, Flaminio, Cattaneo, De Santis, Bruno, Montessori, Bruno, Cattaneo, Calanchi. Conclusione con Litanie e benedizione nella rotonda di via Calanchi.

DOMENICA 4 OTTOBRE - GIORNATA COMUNITARIA

sante Messe alle ore 8 - ore 10.30 S. Messa con mandato ai catechisti ed educatori - 12Al termine della messa delle 10.30 si terrà nel salone dell’Immacolata l’assemblea del Circolo “U. Marani”, a seguire pranzo (prenotazione obbligatoria) e nel pomeriggio giochi, laboratori ecc. per bambini, giovani e adulti.ore 16.30 battesimi - ore 17.45 Adorazione eucaristica - ore 18.30 santa Messa

SETTIMANA DELLA RIPRESA“MARIA ALLE NOZZE DI CANA:

«FATE QUELLO CHE EGLI VI DIRÀ» (GV 2,5)”

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Che ricchezza quest’anno! Ci saranno molti stimoli e occasioni di conversione: il Sinodo delle Famiglie, il Convegno Ecclesiale della Chiesa italiana a Firenze e la straordinaria grazia del Giubileo della misericordia.“Si alzò e andò in fretta” l’icona biblica dell’anno ci sprona alla generosità, con uno sguardo capace di cogliere e pronto a rispondere alla domanda (più o meno esplicita) che nasce nel cuore e nella vita nostra e dei fratelli che incontriamo ogni giorno. C’è un’urgenza di bene che non significa rispondere in maniera appros-simativa e improvvisata, bensì guardare con attenzione e operare un discerni-mento personale e comunitario per poter dare una parola di speranza e prima ancora una presenza fraterna. Esserci e affrontare le sfide che la vita ci pone quotidianamente o straordinariamente è condizione del nostro essere adulti.Nelle iniziative di quest’anno vogliamo

provare a seguire queste indicazioni: riconoscere che viviamo già nella bontà misericordiosa del Padre, che siamo popolo di Dio in cammino, che le diffi-coltà dell’altro sono anche le nostre, che possiamo insieme rispondere in maniera più efficace ai problemi che ognuno di noi incontra. “Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza! Non lasciamoci rubare la forza missionaria!” ((Evangelii Gaudium n. 209) Vogliamo guardare ai luoghi della nostra vita (famiglia, parrocchia, lavoro, città, cultura) attraverso la misericordia del Padre. Il comune denominatore dell’anno è la Misericordia e questo ci riporta a Maria, “Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne… Maria attesta che la miseri-cordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere

nessuno”. (24 Bolla del Giubileo)Per ascoltare nella nostra vita la voce del Padre misericordioso, ecco la Scuola della Parola: a Imola ogni secondo sabato del mese alla chiesa del Suffragio. I ritiri spirituali, quelli unitari in silen-zio e quelli di un giorno nei tempi forti, saranno le nostre oasi per tornare alla casa del Padre e ripartire. In Avvento, per il ritiro giornaliero verrà offerta una pro-posta unitaria da realizzare con modalità proprie in ogni parrocchia o in maniera inter-parrocchiale, in modo che l’Ac possa essere strumento anche per quegli adulti non aderenti che si spendono nelle comunità e che magari non hanno occa-sione di sostare in preghiera e riflessione; quello quaresimale del 6 marzo invece sarà un ringraziamento dell’intero settore dopo la 24 ore per il Signore.Due percorsi differenti di formazione; una mostra “Occhi misericordiosi e mani operose” sulle icone presenti nel nostro territorio della Madonna della misericordia e su alcuni persone che con generosità hanno speso la propria vita in risposta all’amore ricevuto. La mostra sarà a disposizione delle parrocchie che ne faranno richiesta. La seconda proposta è un percorso formativo per agli adulti

e i giovani, Misericordia in famiglia, in parrocchia, in città. Saranno 3 incontri pubblici in cui riflettere-ascoltando e 3 incontri laboratoriali in cui riflette-re-condividendo e confrontandosi. Siamo particolarmente contenti di condividere questa opportunità con il settore Giovani: il confronto tra generazioni reca sempre un arricchimento reciproco.Un’altra novità nella collaborazione con l’ACR: la giornata famiglie si svolgerà nello stesso giorno della Festa della Pace. Questo permetterà nelle famiglie una testimonianza reciproca, oltre che a far vedere alle famiglie degli acierrini che l’Ac è associazione che accompagna tutta la vita, non solo i bambini e i ragazzi. Una scelta libera e personale, che ci fa vivere la Chiesa nella gioia di riconoscerci figli e quindi fratelli! “Mai un’Azione Cattolica ferma, per favore! Non fermarsi: andare! Andare per le strade delle vostre città …, e annunciare che Dio è Padre …: si può vivere da fratelli, portando dentro una speranza che non delude.” (Papa Francesco all’Ac)

Laura Pantaleoni e Damiano Foschi

Caro Noè, ti scriviamo perché al campo scuola ACR diocesano di quest’anno abbiamo parlato di te. Siamo partiti con gli altri ragazzi della diocesi, riempiendo l’autobus come gli animali della tua Arca, verso Oltre il Colle. Ed insieme per una settimana abbiamo vissuto

un’esperienza di amicizia e di fede. Come veri amici ogni giorno lavora-vamo per gli altri impegnandoci nei gruppi di studio e di lavoro, come dovrebbe essere in ogni famiglia, come ci ha insegnato Gesù. Secondo noi il momento più bello è stato quello della veglia alle stelle... sicu-ramente pure tu le avrai viste brillare

dalla tua arca e anche noi abbiamo contemplato la bellezza del creato. Durante la recita degli educatori non è mancata neanche la pioggia... per fortuna non è stato un altro diluvio!Durante i momenti di preghiera abbiamo contemplato, come te, la bellezza del creato e, insieme ai nostri Don, abbiamo scoperto come le persone meno considerate, possono essere, in realtà, le più importanti.Per ora ti salutiamo, chissà che nuovo amico incontreremo al prossimo campo!

Maria Tinti e Benedetta Foschi

Cresime - domenica 10 aprile 2016. Per gli adulti si concorda un percorso di incontri e il sacramento viene conferito dal vescovo nelle seguenti feste: 6 gennaio - Pasqua - Pentecoste - 1ª domenica di settembre.Unzione degli infermi - terza domenica di quaresima (28 febbraio 2016) e su richiesta.

LITURGIA E SPIRITUALITÀ

Santo Rosario: prima delle messe feriali della sera; ogni martedì alle ore 20.45 e coroncina della Divina Misericordia. Prima della messa vespertina festiva.Adorazione eucaristica: ogni venerdì (esclusi luglio e agosto) dalle 15.30 alle 18.30. Primo venerdì del mese (da ottobre a giugno): adorazione notturna fino alla mezzanotte (turni a scelta).Cenacolo dello Spirito Santo: il venerdì alle 16.30 - al Santuario della B.V. della Coraglia: il primo lunedì del mese alle ore 14.30.“24 ore per il Signore”: 4 e 5 marzo 2016

CARITAS PARROCCHIALE

Il secondo e il quarto giovedì del mese (dalle 16 alle 18) distribuzione del pacco viveri per famiglie bisognose della parrocchia. Per il vestiario, bollette o altro occorre rivolgersi alla Caritas diocesana (via IX Febbraio - tel. 0542-23230).

DALLA PRIMA PAGINA

LA PROPOSTA DIOCESANA del Settore Adulti di Azione cattolica

CON GLI OCCHI DI MARIA

NELLA MISERICORDIA DEL PADRE

A OLTRE IL COLLE (BG) dal 18 al 25 luglio dalla nostra parrocchia 8 ragazzi e un’educatrice

DAL CAMPO SCUOLA DIOCESANO DI I-II MEDIA

“CARO NOÈ...”

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PARROCCHIA DI SANTO SPIRITO: Aut. del Trib. di Bologna n. 7628 del 31.01.2006 - Periodico della comunità parrocchiale di Santo Spirito. DIRETTORE RESPONSABILE: don Marco Renzi. IMPAGINAZIONE: Pietro Golini. STAMPA: Nuova Grafica (v. Calamelli, 1 - Imola - BO - Tel. 0542 28121) - CONTATTI: [email protected] - Tel. 0542 20415 fax 0542 22590

cavalli della morte, della sete, delle malattie arrivano non si sa quando, in modo imprevedibile, improvviso. È un’instabilità totale, continua.Come viviamo lì? Noi frati a soli 50-60 metri dalle milizie jihadiste, cosa dobbiamo fare? La gente povera ci guarda e spera, aspetta da noi tante cose. Le risposte non sono solo “pas-sive” - anche in senso positivo: biso-gna avere pazienza, portare la croce ogni giorno -, ma anche immediate. La nostra risposta, che è la risposta della fede, della Risurrezione, ha un’azione positiva: vuol dire anche essere sempre attenti allo Spirito che soffia, ai bisogni della gente cristiana e musulmana. Quando bussa una signora per chiedere l’acqua non importa se velata o no, importa che sia assetata. Lo stesso per i bambini affamati, per chi scappa dalle bombe e ha bisogno di sicurezza.Io e i miei confratelli soffriamo molto, non per la nostra sofferenza personale soltanto, che è preziosa e importante, ma perché vediamo l’uomo derubato della sua dignità: è la sofferenza di Gesù crocifisso oggi nell’umanità, nel cristiano come nel musulmano. Ascoltando profondamente la voce del Signore e il grido degli innocenti, riusciamo a capire come rispondere. Occorre veramente, nel momento della grande croce, imparare da Gesù che durante la sua crocifissione di tre ore, ha saputo pensare agli altri, al futuro di Maria, di Giovanni e alla salvezza di quelli che erano vicini, del buon ladrone; ha pensato nonostante tutta la sofferenza, a come salvare non solo tutto il mondo con l’opera redentrice, ma proprio il vicino che soffriva con lui; pensava a una cosa bellissima: il perdono. Perdonare. Perdonare i crocifissori, anche quando loro non lo chiedevano.La nostra risposta è creativa, viene dalla fede, dall’esempio di Gesù. Per la mancanza dell’acqua nelle case, abbiamo preso in affitto autisti e piccoli camioncini con cisterne e pompe. L’ultima volta c’erano 500 famiglie in lista e noi riuscivamo a farne solo 30 o 40 al giorno. Abbiamo aperto il pozzo del convento e con i volontari, da mattino a sera, distri-buiamo ogni giorno tantissimi litri. Ringraziamo Dio di avere l’acqua potabile. La gente viene anche da lontano, da mattina a sera. Moltissimi anziani soli non ce la facevano a por-tare l’acqua a casa e così con volontari dai 12 ai 18 anni, gliela portiamo, almeno un giorno sì e un giorno no.Ci siamo trasformati: qualche volta guardo me stesso e rido, perché, amante dello studio e dei discorsi teologici, mi trovo a fare il vigile del fuoco, l’infermiere, il badante e, solo alla fine, il sacerdote. Ma è molto bello, perché è questa l’e-sperienza vera del consa-crato, come del laico che si sente chiamato a servire ed edificare la Chiesa.

La paura regna nei cuori, la soffe-renza è molto grande, non solo per i cristiani, ma anche per i musul-mani che si vergognano di quello che succede. Non sappiamo quando finirà, proprio come la persecuzione dei primi cristiani. Ma non importa quando e come finisce, l’importante è testimoniare Gesù Cristo, non saper salvare noi stessi. Bisogna pensare ad una soluzione anche politica, operare, ma il nostro primo compito è testimoniare la vita cristiana, portare la croce amando, perdonando, pen-sando anche alla salvezza degli altri.Siamo a 60 metri dai terroristi che seminano la morte e il terrore nei cuori. Però, ogni giorno, nella nostra comunità offriamo la sofferenza per la loro salvezza, preghiamo per loro, li perdoniamo. Una signora che vive vicino a noi, dove la maggior parte delle famiglie era cristiana, si lamentava perché sono arrivati tanti musulmani, hanno preso in affitto o comprato le case dei cristiani. Lei sentiva che qualcosa di molto grande

era cambiato - il respiro nelle strade, lo sguardo - ed era a disagio. Le ho detto: «Non è forse il Signore che permette di cambiare la gente, l’am-biente attorno a noi, perché il pro-fumo di Cristo arrivi anche a loro? Non potrebbe essere una bellissima missione che il Signore risorto chiede a noi?». Quindi non c’è un disagio, ma solo il pensiero di quello che chiede a noi il Maestro risorto, di come possiamo testimoniare la fede alle persone che arrivano.Abbiamo tanto da trasmettere. Abbiamo imparato anche dalla storia della Chiesa che un cristiano non ha paura di niente, del confronto, della diversità, di aprire le frontiere. Non ha paura di vivere con nessuno. Il cristiano ha un tesoro così forte nel cuore che può dialogare con tutti liberamente senza perdere la sua natura; anzi la sua natura è fatta di dialogo. È quello che noi cristiani lì nel mezzo della città semidistrutta, cerchiamo di fare con tutti. E tante volte riusciamo a trasmettere valori

senza neanche parlare. Pochi giorni fa, viene da me un musulmano, che ha lavorato sempre con noi: «Padre, a guardare come la gente viene ad attingere l’acqua, con il sorriso, con una grande pace nel cuore, senza litigi, senza alzare la voce... Io, che ho girato tutta Aleppo e vedo che si ammazzano per attingere ai pozzi, mi meraviglio: voi siete pieni di pace, di gioia. Riuscite a con-

dividere con gli altri, anche con i musulmani, con tanta pace. Padre, voi siete diversi».Molti sognano di scappare: è nor-male, sperimentano tutto il male che si può immaginare. Ma siamo con-vinti che se il Signore ha piantato in un giorno della storia, all’inizio della Chiesa, l’albero della cristianità nella cultura della Siria, in Medioriente, noi cristiani di oggi non abbiamo il diritto di portare via quest’albero d’ulivo e piantarlo altrove, perché la volontà del Signore è essere frut-tuosi lì. Lì è la radice della nostra fede, nella terra dove è passato san Paolo: è la terra dei nostri martiri e tante famiglie sono convinte che rimanere è una grande missione. Immaginate se tutti i cristiani lascias-sero il Medioriente e venissero in Europa: quanto tempo ci vorrebbe dal Signore stesso e dal Suo Corpo mistico, la Chiesa, per impiantare di nuovo il cristianesimo. La nostra pre-senza è una missione e rimaniamo lì. Non ci arrendiamo: amiamo di più, perdoniamo di più, testimoniamo di più. Con la fede, la speranza e la carità, continuiamo questo nostro cammino che è una Via crucis.Sappiamo che la vita cristiana non è una passeggiata neanche per voi, qui, per un bambino che cerca di fare un cammino serio con il Signore, per chi vive in Italia, in Germania, negli Stati Uniti... È sempre un cammino per una via stretta: tante difficoltà, ma tante vittorie. Iniziamo con la sofferenza, viviamo anche la morte, ma non abbiamo paura, perché abbiamo la forza della Risurrezione. Non è questo il primo mistero cri-stiano? Con la fede sappiamo che le nostre sofferenze hanno un grande significato: significato redentore per noi e per quelli che ci ammazzano, anzi per tutto il mondo. Ragione per vivere, ragione per morire.Io ad Aleppo vedo tantissimi segni della Risurrezione: avere, per esem-pio, la messa quotidiana da quando è iniziata la crisi ad oggi, per me è già un miracolo. Che siamo ancora vivi è un grande miracolo. Apprezziamo di più il dono della vita. Siamo sempre più pieni di gratitudine verso Dio che ci dà molto.Tornando alla «mancanza» del titolo del Meeting: vedere nei cristiani, nei sacerdoti, nei Vescovi la ricerca di Dio, la sete di vivere in comu-nione con Dio, per me è un segno della Risurrezione. Anche nei nostri fratelli di altre religioni vedo il risveglio di una grande ricerca, il sentire una grande mancanza. Davanti al fondamentalismo, ven-gono domande essenziali: ma il cammino che facevamo è la verità? Quanta ricerca di Dio, anche tra i nostri fratelli musulmani: quelli che bussano alla nostra porta, che si domandano di Gesù Cristo, che entrano in chiesa per ascoltare la Parola. Tanto anelito, tanta sete che si risveglia. Nella persecuzione, nelle sofferenze che viviamo, siamo sicuri che anche questo è un grande segno che Gesù risorto è presente, ancora lì, ad Aleppo.

(dal mensile Tracce - settembre 2015)

DALLA PRIMA PAGINA

p. Ibrahim Alsabagh

L’oratorio estivo della parrocchia di Aleppo in contrasto con la foto delle case distrutte dai bombardamenti

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