IL PRIMO IMPATTO - WordPress.com · 2016. 12. 12. · Diciamo che il postino qua ha il suo bel da...

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1 Partner locale: FUNDAR www.fundar.org.ni Luogo: Léon, Nicaragua Periodo: Settembre 2016 Agosto 2017 Beneficiari: Cooperativa Marcelino Mendez Organizzazione Inter-Agire/COMUNDO di invio: Piazza Governo 4 6500 Bellinzona [email protected] www.comundo.org/it Cooperante: Marco Ventriglia E-mail: [email protected] Costo annuale: 22’730 CHF (volo, contributo per vitto e alloggio, cassa malati e assicurazioni sociali) Somma scoperta: 4’600 CHF Somma raccolta: 2'440 CHF INDICE Il nuovo contesto ................................................................................................................................................................ 2 Lavoro in FUNDAR............................................................................................................................................................. 5 Alla scoperta del Nicaragua ........................................................................................................................................... 7 Alcuni scatti ........................................................................................................................................................................... 8 INFORMAZIONI IL PRIMO IMPATTO Cooperante N.° bollettino Marco Ventriglia Bollettino uno Periodo Data di pubblicazione Primo trimestre settembre ottobre novembre Dicembre 2016 Si può sostenere il progetto con versamenti a: Inter-Agire/COMUNDO Piazza Governo 4 6500 Bellinzona Conto CCP 69-2810-2 IBAN: CH74 0900 0000 6900 2810 2 Specificare "progetto MARCO VENTRIGLIA"

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    Partner locale: FUNDAR

    www.fundar.org.ni

    Luogo: Léon, Nicaragua

    Periodo: Settembre 2016 –

    Agosto 2017

    Beneficiari: Cooperativa Marcelino

    Mendez

    Organizzazione Inter-Agire/COMUNDO

    di invio: Piazza Governo 4

    6500 Bellinzona

    [email protected]

    www.comundo.org/it

    Cooperante: Marco Ventriglia

    E-mail: [email protected]

    Costo annuale: 22’730 CHF

    (volo, contributo per

    vitto e alloggio, cassa

    malati e assicurazioni

    sociali)

    Somma scoperta: 4’600 CHF

    Somma raccolta: 2'440 CHF

    INDICE Il nuovo contesto ................................................................................................................................................................ 2 Lavoro in FUNDAR ............................................................................................................................................................. 5 Alla scoperta del Nicaragua ........................................................................................................................................... 7 Alcuni scatti ........................................................................................................................................................................... 8

    INFORMAZIONI

    IL PRIMO IMPATTO

    Cooperante N.° bollettino

    Marco Ventriglia Bollettino uno

    Periodo Data di pubblicazione

    Primo trimestre settembre – ottobre – novembre

    Dicembre 2016

    Si può sostenere il progetto con versamenti a:

    Inter-Agire/COMUNDO

    Piazza Governo 4 – 6500 Bellinzona

    Conto CCP 69-2810-2

    IBAN: CH74 0900 0000 6900 2810 2

    Specificare "progetto MARCO VENTRIGLIA"

    mailto:[email protected]

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    Il nuovo contesto

    IL MIO ARRIVO

    Dopo un’ultima notte insonne a preparare le

    valigie e a ripensare al perché stessi partendo, mi

    ritrovo in aeroporto a Milano in procinto di

    prendere quell’aereo che mi avrebbe portato in

    Nicaragua, tierra de lagos y volcanes. Dopo un

    breve scalo ad Atlanta, mi accingo ad atterrare a

    Managua; è il 23 di agosto e sono circa le 20.

    Ecco vedere in lontananza le luci che disegnano la

    capitale di notte. Dall’aereo la mia attenzione

    viene catturata da una fila interminabile di

    maestosi alberi illuminati, i famosi àrboles de la

    vida, che si ergono lungo le vie principali di

    Managua. Federico, il coordinatore di CoMundo

    in Nicaragua, mi sta aspettando in aeroporto e

    prima di portarmi in hotel andiamo a bere una

    birretta per chiacchierare un po’ e distendere la

    tensione che avevo accumulato durante il viaggio.

    Con gioia e curiosità cerco di interagire il più

    possibile ma la stanchezza prende il sopravvento.

    Non dormivo da parecchio tempo!!!

    I primi due giorni li ho passati a Managua fra

    lunghi briefing con Federico e lo staff di

    CoMundo, e l’iscrizione al consolato svizzero.

    Giovedì 25 Federico mi ha accompagnato a León

    dove ho conosciuto i membri di FUNDAR, il

    direttore della scuola di spagnolo e la mia famiglia

    con cui avrei passato le prime due settimane.

    LA CITTÀ DI LEÒN

    L’impatto con la città è stato super positivo. È sì il

    secondo agglomerato per numero di abitanti del

    Nicaragua (ricordo a chi legge che la popolazione

    si attesta a circa 200 mila abitanti), ma

    tralasciando la parte periferica, si può percorrere

    la città a piedi da nord a sud in circa un’ora

    mentre da est a ovest in un’ora e mezza. León è

    tranquilla di giorno e vibrante di notte, un numero consistente di università ha sede in questa città

    coloniale e da alcuni anni essa si è aperta al

    turismo.

    Nelle ore di punta il traffico di León diventa

    abbastanza caotico per le vie del centro. Il numero

    di taxi e di triciclos è altissimo e il costo per

    andare da un estremo all’altro della città è di

    trenta Córdoba, ovvero l’equivalente di un Franco

    Svizzero. Al contrario di quello che si possa

    pensare, il sistema di mezzi pubblici della città di

    León e delle zone limitrofe è molto efficiente.

    Non esistono fermate del bus come le abbiamo

    noi, una tabella oraria o colori che caratterizzano

    linee differenti. Tutti però sanno che in quel

    determinato posto prima o poi passerà uno dei

    classici school bus americani, che hanno sì

    raggiunto la pensione negli Stati Uniti, ma che qui

    come anche in altre parti del mondo possono

    La Gigantona

    La Gigantona è una festa tradizionale di

    León che ha il suo culmine in dicembre. Essa

    è rappresentata come una grande bambola

    che può essere alto fino a tre metri costruita

    su un telaio di legno e adornata con gioielli e

    costumi colorati. La Gigantona rappresenta

    la donna spagnola bianca e alta che giunse

    con i conquistadores spagnoli. Gli indigeni

    crearono questa figura come forma di burla

    nei confronti della dama nonostante la sua

    bellezza, la sua altezza e il suo candore. Il

    nano Cabezon invece è una figura di piccola

    statura ma con una grande testa che

    simboleggia il meticcio intelligente. La

    Gigantona e il nano Cabezon danzano a

    ritmo dei tamburi. Si può ammirare questa

    celebrazione lungo le strade coloniali di

    León. Esiste anche una speciale

    competizione che si svolge ogni 8 dicembre

    presso la piazza centrale di León, dove

    giudici locali scelgono La Gigantona più

    bella (vedi foto).

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    vivere una “seconda giovinezza” venendo

    riproposti come mezzo di trasporto pubblico;

    molto spartano ma vi assicuro estremamente più

    divertente che dalle nostre parti.

    León è una delle due città coloniali più importanti

    del Nicaragua (l’altra è Granada) e com’è lecito

    aspettarsi, ancora oggi la città mostra quelle

    caratteristiche che i coloni spagnoli portarono in

    questa parte di mondo più di 500 anni fa. Al

    centro possiamo trovare la Cattedrale di Santa

    Maria de Gracia le cui facciate sono attualmente

    in ristrutturazione. Adiacente alla chiesa c’è il

    parco che ospita quasi giornalmente numerosi

    eventi di carattere culturale e musicale. Le vie che

    si sviluppano attorno alla cattedrale sono

    esattamente parallele e simmetriche; in altre

    parole la città è composta da “piccoli cubetti” che

    formano i vari barrios (quartieri). Il Nicaragua

    però ha una particolarità: non esistono indirizzi di

    strade. Qui vengono presi dei punti di riferimento

    e da questi si indica la direzione di casa e/o

    dell’ufficio. Per esempio l’indirizzo dell’ufficio in

    cui lavoro è; hotel el Convento, media cuadra al

    norte, lado derecho, casa azul, barrio el Sagrario.

    Diciamo che il postino qua ha il suo bel da fare!

    Oltre che essere luogo d’aggregazione, il parco

    centrale di ogni città di questo paese è dotato di

    internet gratuito; da una parte si dà la possibilità

    alla gente che non possiede l’accesso a beneficiare

    di questo potente mezzo di comunicazione,

    dall’altra ho notato che soprattutto i giovani sono

    letteralmente “incollati al cellulare”. Ad ogni

    modo una decisione del genere comporta sia

    aspetti positivi che negativi. La dipendenza dalla

    tecnologia è un problema comune agli adolescenti

    di mezzo mondo e non sono di certo io a poter

    giudicare sulla bontà di rendere gratuito l’accesso

    a internet. Credo che noi in primis dobbiamo

    educarci a trasmettere una corretta educazione

    sull’uso di questa tecnologia ai nostri figli; lascio

    quindi al lettore trarre le sue conclusioni.

    FESTE E TRADIZIONI

    La storia più recente del Nicaragua vanta epoche

    di lotte, dittature e di guerriglia, durante la quale il

    paese ha sofferto considerevolmente. Nonostante

    ciò i nicaraguensi non hanno mai abbandonato le

    loro tradizioni. Piuttosto le difficoltà del paese

    hanno contribuito a rafforzare il loro attaccamento

    a ciò in cui credono, ed è per questa ragione che

    ogni singola città grande o piccola che sia, ospita

    annualmente una o più feste patronali durante le

    quali il popolo si riversa per le strade partecipando

    a variopinte processioni o chiassosi cortei. Sono

    dunque molte le feste tradizionali, per la maggior

    parte di matrice religiosa. Nel riquadro seguente

    ho cercato di fare una panoramica delle più

    importanti e suggestive che hanno avuto luogo qui

    Feste tradizionali

    Il 14 settembre si celebra la battaglia di San Jacinto avvenuta nel 1856. In quell’episodio storico,

    soldati del Nicaragua (composti per lo più da campesinos) sconfissero truppe ben più equipaggiate

    e preparate, composte da filibustieri e capeggiate da un comandante statunitense.

    Il giorno seguente, il 15 settembre, si celebra invece l’indipendenza dalla Spagna, conquista nel

    1821 e che porta alla creazione della Repubblica Federale del Centroamerica. Solo nel 1838 il

    Nicaragua si stacca dai paesi che componevano questa macroregione per diventare una Repubblica

    indipendente.

    Il 24 di settembre si tiene la festa patronale di León in cui si festeggia la Virgen de la Merced. Per

    tutto il giorno diversi gruppi di uomini si alternano per trasportare l’immagine della Madonna della

    Mercede lungo le strade della città.

    I festeggiamenti in onore dell’Immacolata Concezione avvengono annualmente tra il 7 e l’8 di

    dicembre e si tengono in tutto il paese. Il nome con cui i nicaraguensi chiamano la festività è La

    Gritería e trova le sue origini nel corso del diciottesimo secolo. Durante questa celebrazione i

    devoti sfilano in processione trasportando una raffigurazione dell’Immacolata e gridando appunto

    ¿Quien que causa tanta alegría? (Chi è che provoca tanta allegria?) con risposta obbligata ¡La

    Concepción de María! (La Concezione di Maria!). A seconda della città in cui si celebra, La

    Gritería è caratterizzata da varianti differenti; ad esempio nella regione di León si balla per le

    strade proprio con La Gigantona, come è stato descritto nel riquadro precedente.

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    a León durante questi primi tre mesi di

    permanenza. Solo nel prossimo bollettino saranno

    inserite foto e commenti della noche buena

    (Natale) e della noche vieja (Capodanno).

    ALLOGGIO E VITA SOCIALE

    Ho passato le prime due settimane alloggiando

    presso una famiglia composta da mamma, figlia, il

    fidanzato della figlia e il loro figlioletto. Con mio

    grande stupore, fra un discorso e un altro, è

    venuto fuori che doña Marta (l’appellativo doña è

    una forma di rispetto dato alle signore di una certa

    età) pratica una forma di buddismo, che ha poi

    trasmesso anche alla figlia, e con grande calore mi

    ha invitato a partecipare a una seduta di

    meditazione. Aspetto molto singolare in quanto la

    maggioranza della popolazione del Nicaragua

    segue e pratica le varie “declinazioni” della

    religione cristiana. Questo mi ha avvicinato molto

    a loro, semplici e affettuosi. Ne è prova l’invito

    che ho ricevuto per il compleanno del nipotino.

    Per tutto il mese successivo ho accettato l’idea di

    vivere in ufficio. È bene precisare che gli spazi di

    FUNDAR sono ricavati da un normalissimo

    appartamento, equipaggiato con tutto il necessario

    per viverci, eccetto che la cucina. Questo mi ha

    permesso con tutta tranquillità di cercarmi un

    posto che rispondeva alle mie esigenze. Ero alla

    ricerca di un ambiente familiare da condividere

    con altre persone, coinquilini di lunga

    permanenza, meglio se con altri cooperanti, così

    da allacciare un rapporto più stretto e duraturo.

    Alla fine ho trovato una via di mezzo, ossia un

    appartamento condiviso con giovani che

    alloggiano per un breve o medio periodo. L’idea è

    di cambiare nuovamente a gennaio verso qualcosa

    di più stabile; affaire à suivre!

    Sono abituato a viaggiare, anche per lunghi

    periodi e questo negli anni ha sviluppato in me un

    senso di apertura verso ciò che è diverso dalla mia

    realtà in Svizzera. Un vero e proprio shock non

    c’è stato, devo essere onesto! Anzi, forse uno: il

    caldo!!! Dopo un iniziale periodo di assestamento

    ho cercato di stabilire delle attività per ricreare

    una certa routine quotidiana.

    Ho iniziato a frequentare delle lezioni di chitarra

    nella casa de cultura della città. Grazie

    all’insistenza della mia collega Fabiola, ho

    iniziato a andare in palestra e svolgere tre volte a

    settimana attività fisica. Purtroppo la nota dolente

    è il calcio. La cultura nord americana ha molto

    influenzato la vita nicaraguense, soprattutto a

    livello sportivo. Lo sport nazionale è il baseball e

    León ha una delle squadre più forti del

    campionato. Una volta mi è capitato di andare ad

    assistere a una partita. Se da una parte il tifo è

    considerato il più caldo del torneo, dall’altro non

    vi nego che dopo tre ore di partita stavo iniziando

    ad odiare questo sport! Tornando alla questione

    calcio, tuttora sono alla ricerca di una squadra con

    cui giocare, un modo per mantenermi in forma e

    certamente anche per ampliare la mia rete di

    conoscenze sociali. La squadra più vicina a León

    gioca nella serie B nicaraguense e grazie a dei

    contatti nei prossimi giorni potrei “strappare” un

    accordo di massima per allenarmi con loro. Vi

    terrò aggiornati!

    Devo ammettere che il primo mesetto di vita

    quaggiù l’ho passato a capire dove mi trovassi

    attraverso lunghe passeggiate per la città e intere

    serate a leggere e informami. Diciamo che la

    solitudine è stata mia amica per un certo periodo.

    A settembre sono venute a trovarmi, per darmi il

    benvenuto, Giulia prima e Nicole in seguito, due

    cooperanti ticinesi che come me stanno lavorando

    in Nicaragua. Inoltre anche il Nicaragua a suo

    modo mi ha dato e tuttora mi sta dando il

    benvenuto. La seconda settimana ho preso la

    Chychunguya, una malattia tropicale trasmessa da

    una zanzara infetta che ti costringe a letto con

    febbre, fitte addominali, eruzione cutanea tipo

    varicella e forti dolori alle articolazioni. In questi

    mesi ho provato “l’ebbrezza” nel percepire scosse

    di diversi sismi di debole intensità e di udire il

    fragore di un vulcano eruttare, ma tra il 24 e il 25

    novembre la natura ha voluto esaltare la sua forza.

    In primis l’uragano “Otto” che, entrato dalla costa

    atlantica come uragano di categoria 2 (raffiche di

    venti fino a 180 km/h) ha attraversato la parte sud

    del paese terminando la sua corsa nell’oceano

    Pacifico. In seguito un terremoto di magnitudo 7.2

    avvenuto in mare aperto a pochi km da León, ha

    scosso il paese e creato un’allerta tsunami, poi

    rientrata nel breve volgere di qualche ora. Per

    fortuna non ci sono stati gravi danni e León non è

    stata toccata dall’uragano “Otto”. Il bello del

    Nicaragua è anche questo, si vive a strettissimo

    contatto con la natura e diciamo che ormai ci ho

    preso l’abitudine.

  • 5

    Lavoro a Fundar

    COOPERATIVA MARCELINO MENDEZ

    Il rafforzamento delle capacità amministrative e

    finanziarie della cooperativa Marcelino Mendez

    (cooperativa composta da donne pescatrici e

    “raccoglitrici” di conchiglie della comunità La

    Ballona, nella Riserva Naturale dell’estuario

    Padre Ramos) era il centro del mio progetto

    principale. Come ho imparato in questo primo

    trimestre, qui le cose possono mutare

    rapidamente, talvolta modificando in maniera

    sostanziale le attività e i risultati previsti.

    “Purtroppo” questo è successo. Purtroppo lo

    pongo fra virgolette perché in questo tipo di

    contesto così fragile e aleatorio le priorità

    cambiano. Anche le scarse risorse influiscono sui

    piani. Ed è qui che spirito di adattamento,

    flessibilità e ingegno si mettono in moto per

    trovare soluzioni. Ci sono stati alcuni problemi di

    carattere logistico in seno all’organizzazione.

    Questi, sommati alle tempistiche molto lunghe

    della cooperativa da rispettare, hanno dilatato di

    molto l’inizio della mia collaborazione. Per

    fortuna dopo la mia seconda visita alla comunità

    di metà novembre, si è deciso di comune accordo

    di iniziare la collaborazione. Il 13 e 14 dicembre

    soggiornerò nella loro comunità e si lavorerà

    soprattutto su due punti:

    il miglioramento della gestione del denaro

    liquido e come ripartire in modo equo i

    ricavi fra i membri della cooperativa;

    stabilire una base sui diversi strumenti da

    utilizzare e sviluppare per migliorare

    l’immagine della cooperativa in

    prospettiva di un’eventuale entrata nel

    turismo sostenibile.

    Rendo attento il lettore che la cooperativa è

    composta per la maggioranza da persone che non

    sanno né leggere né scrivere e che vivono in un

    contesto rurale a circa 3 ore di bus da dove mi

    trovo io (vedi punto numero 2 nell’immagine alla

    pagina seguente). Questo non vuol dire

    assolutamente che queste donne non sono

    all’altezza, anzi!! Dalle parole di Fabiola ho

    capito che il loro lavoro sono in grado di farlo in

    modo impeccabile e che comprendono di avere le

    potenzialità per migliorare le proprie entrate.

    Quello che manca loro sono gli strumenti e la

    logica tecnica. Dovrò sicuramente guadagnarmi la

    loro fiducia attraverso la chiarezza dei concetti e

    la sensibilità con cui trasferire i pensieri.

    GRUPPO APICOLO MAO

    Fra i miei compiti ci sono anche la promozione e

    la diffusione dell’esperienza della cooperativa

    Marcelino Mendez con altre iniziative socio-

    economiche sostenibili che FUNDAR appoggia

    nei dipartimenti di León e Chinandega. Ed ecco

    che si è introdotta questa seconda collaborazione

    con un gruppo di giovani e meno giovani di una

    piccola comunità chiamata Miguel Angel Ortez

    (da qui l’acronimo MAO) che si trova nel pueblo

    di Telica a circa 20 km da León (vedi punto

    numero 5 nell’immagine alla pagina seguente). Il

    leader di questo gruppo è il guardaparco

    dell’omonima riserva naturale ai piedi del vulcano

    Telica, mentre i membri del gruppo fanno parte

    della brigata antincendio del comune. Qualche

    anno fa FUNDAR ha voluto appoggiare questa

    comunità nell’introdurre l’apicoltura, un’attività

    economica che potesse accrescere le loro entrate.

    Dopo un paio di visite al gruppo, sono stati

    identificati due obiettivi da raggiungere:

    Il nuovo blog

    Dopo questo primo trimestre di adattamento,

    a inizio dicembre ho aperto il mio blog su

    cui potrete visualizzare tutte le informazioni

    circa la mia persona, il paese che mi ospita,

    il progetto e le varie organizzazioni

    coinvolte. Grande spazio sarà dato agli

    articoli e alle foto che pubblicherò di volta in

    volta. Il sito per accedere al blog è il

    seguente:

    https://aquimellamanmarcos.wordpress.com.

    Aquì me llaman Marcos, questo è il titolo del

    blog. La curiosità è che da quando mi trovo

    qua chiunque, e dico chiunque, attacca al

    finale del mio nome una “S”. Ho già

    provveduto a cambiare i connotati sul

    passaporto.

    https://aquimellamanmarcos.wordpress.com/

  • 6

    migliorare le vendite di miele;

    introdurre un’offerta di guida turistica.

    Per quanto riguarda la vendita di miele, il prodotto

    l’ho personalmente provato ed è di ottima qualità.

    Il primo lavoro che ho svolto è stato quello di

    migliorare l’etichetta del prodotto, rendendola più

    attrattiva e completa nelle informazioni circa i

    valori nutrizionali del miele. Ad oggi si sta

    cercando di analizzare chi possano essere i clienti

    target di questo miele per essere più mirati nelle

    vendite. La raccolta si terrà fra dicembre e

    gennaio e solo nel prossimo bollettino potrò

    informarvi con maggior dettaglio sull’andamento.

    Per quanto riguarda invece il secondo punto, con

    il consenso dei membri del gruppo si è deciso di

    puntare molto sull’attività di guida turistica al

    parco naturale e al vulcano. Come già sottolineato

    in precedenza, il turismo sta crescendo e sempre

    più mochileros (giovani sacco in spalla) si

    avventurano a queste latitudini attratti dal vulcano

    Telica. La grande conoscenza del territorio

    circostante da parte dei membri del gruppo,

    sommata alle bellezze naturali che circondano

    questo luogo, possono portare a una nuova

    opportunità. In questo senso si è avviata l’idea di

    creare una brochure e una pagina Facebook con

    tutte le informazioni. A gennaio verrà effettuata

    una spedizione al vulcano per tracciare la via con

    il GPS e accordarsi sull’offerta completa che il

    gruppo è in grado di offrire: come l’ascesa con

    l’ausilio del cavallo, il pernottamento sul vulcano

    o nella comunità, visita all’apicoltura, ecc.

    GIOVANI DE LAS PEÑITAS

    Per diversi anni

    FUNDAR ha

    lavorato con la

    scuola a Las

    Peñitas, un

    villaggio che si

    affaccia sul

    Pacifico a circa 25

    km da León (vedi punto numero 1). Circa tre anni

    fa un cooperante italiano, che lavorava sempre

    con FUNDAR, ha iniziato un’attività con i ragazzi

    di questa comunità: allenamenti al gioco del

    calcio. Quando i miei compagni hanno saputo

    della mia grande passione per questo sport, mi

    hanno offerto di riprendere in mano questa attività

    e di riproporlo ai giovani de Las Peñitas.

    Inizialmente c’è stato grande entusiasmo e per tre

    martedì ci siamo ritrovati sulla spiaggia per

    imparare le basi del calcio. Non mi ero mai

    cimentato nel ruolo di allenatore e devo dire che

    preparare degli esercizi non è stato per nulla

    evidente. Purtroppo il problema è che i ragazzi

    non devono solo andare a scuola il mattino, ma

    per necessità sono costretti a dare una mano il

    pomeriggio ai propri genitori. Con il team di

    FUNDAR si è quindi pensato a una soluzione.

    Aspettare il mese di gennaio, quando riaprono le

    scuole, e parlare con il direttore dell’istituto

    sull’eventualità di inserire in modo ufficiale

    un’ora di calcio nel programma scolastico.

    EDUCAZIONE AMBIENTALE

    L’ultimo compito che rientra nelle mie mansioni è

    lo sviluppo di programmi di educazione

    ambientale, specialmente rivolti a scuole ed enti

    locali. Per questo la responsabile mi ha incitato a

    seguire le lezioni impartite da Fabiola e Chepe

    nelle varie scuole elementari che hanno un

    accordo con FUNDAR. Questo per permettermi di

    avere una visione globale dell’organizzazione,

    evitando di focalizzarmi solo nella parte

    economica dei progetti.

    Gli argomenti di educazione ambientale spaziano

    su differenti tematiche come:

    la flora e la fauna;

    la tartaruga marina;

    la foresta tropicale e subtropicale.

    Abbiamo deciso che avrei dovuto preparare una

    lezione di circa 45 minuti da presentare il 24 di

    novembre a una classe. Ho scelto il tema del

    corteggiamento, della riproduzione e della

    gravidanza nel regno animale, nelle piante e

    nell’essere umano. Non è stato semplice

    raccogliere tutte le informazioni ma giovedì 24

    alle 8 del mattino era pronto ed eccitato; ahimè a

    causa dell’uragano le scuole sono state chiuse

    precauzionalmente facendo slittare la

    presentazione della lezione a gennaio.

  • 7

    Alla scoperta del Nicaragua

    POSTI VISITATI

    I posti visitati attualmente non sono moltissimi.

    Sono stato per due volte a Managua; al mio arrivo

    e durante un seminario di tre giorni con tutti gli

    altri cooperanti svizzeri che operano in Nicaragua.

    Credo ormai di conoscere abbastanza bene León

    con le sue innumerevoli chiese. Ho raggiunto la

    cima del vulcano Cerro Negro, un vulcano attivo

    distante da León una trentina di km. In seguito ci

    siamo lanciati lungo un pendio ripido con una

    tavola mimando lo snowboarding. Non sono

    riuscito a raggiungere la cima del vulcano Telica

    per una questione di tempo, in compenso spesso e

    volentieri vado per il fine settimana nella spiaggia

    di Las Peñitas, dove posso rilassarmi e ricaricare

    le batterie. POSTI CHE VISITERÒ

    Come si evince, in questi primi mesi ho preferito

    vivermi León piuttosto che avventurarmi per altri

    luoghi. Sicuramente verrà il momento in cui

    prenderò il mio zainetto e partirò alla scoperta di altre città durante i fine settimana. Oggi però ho la

    fortuna di aspettare un mio carissimo amico da

    Berlino col quale viaggerò per tre settimane a cavallo delle feste natalizie.

    Atterrerà domenica 18 dicembre a Managua per

    ripartire sabato 7 gennaio. Ho viaggiato con lui in moltissimi luoghi: Australia, sud-est asiatico,

    Europa, America del sud e ora Nicaragua.

    Conoscendolo son sicuro che rimarrà

    piacevolmente sorpreso da quello che questo paese può offrire. Così finalmente anch’io potrò

    conoscere altri lati di questo meraviglioso paese.

    Di seguito vi mostro i posti che ho selezionato, così se avete curiosità potete cercali su internet.

    1) León 4) Vulcano Masaya 7) Isola di Ometepe

    2) Vulcano Telica 5) Granada 8) Solentiname

    3) Momotombo 6) San Juan del Sur 9) Corn island

    Elezioni in Nicaragua

    Si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo

    sulla legittimità di queste elezioni. Il fatto è

    che questo non è il mio paese, posso farmi

    un’idea sulla situazione politica ma credo

    che non sia pertinente da parte mia esprimere

    un giudizio di valore, anche se può essere

    facile intuire quale potrebbe essere.

    Daniel Ortega ha vinto di nuovo le elezioni

    senza un rivale degno di nota. Nominando

    sua moglie vice presidente e gran parte della

    famiglia che occupa posti di rilevanza, si è

    garantito il potere a vita. Qui mi fermo. Per

    chi volesse saperne di più può contattarmi!

    Membri di FUNDAR

    Mi sembra giusto e carino farvi conoscere

    brevemente i miei compañeros de trabajo.

    Partiamo da Doña Rosa che è la responsabile

    dell’ufficio a León ed è laureata in biologia.

    Si occupa di coordinare tutte le attività e

    attualmente lavora a Managua. Veniamo a

    Doña Arlen, laureata in ecologia e un master

    in gestione di bacini idrografici, si occupa

    della raccolta fondi e in questo momento è la

    responsabile di un nuovo progetto che

    inizierà a gennaio e tratta della gestione

    dell’acqua residuale. Fabiola invece è la

    persona che mi segue all’interno

    dell’organizzazione, è laureata in ingegneria

    ambientale e sta terminando il suo master in

    sviluppo rurale sostenibile. È la responsabile

    dell’educazione ambientale ed è tecnica di

    sede. Chepe è un altro elemento con cui

    lavoro spesso, è laureato in biologia e si

    occupa prevalentemente di biodiversità ed è

    anch’egli tecnico di sede. Infine Jacky è la

    nostra assistente amministrativa, lavora solo

    il mattino e oltre che occuparsi di lavoro

    amministrativo, mantiene l’ufficio pulito e in

    ordine. Oltre a questo ha un’attività

    commerciale al di fuori di Fundar.

  • 8

    Alcuni scatti

    Cattedrale di León

    Cima del vulcano Telica

    Riunione con alcuni membri della cooperativa

    Marcelino Mendez

    Lezione in una scuola elementare alla periferia di León

    Un b

    amb

    inone

    att

    ento

    all

    a l

    ezio

    ne

    ;)

  • 9

    Gruppo di sostegno

    Grazie a te che…

    partecipando ai miei eventi,

    scrivendomi una mail o un messaggio,

    incoraggiandomi,

    sostenendomi,

    appoggiandomi nella mia scelta,

    comprendendo la mia scelta,

    essendoci nel momento del bisogno,

    venendomi a trovare,

    finanziandomi,

    decidendo anche te di partire,

    entrando a fare parte di COMUNDO,

    …fai parte del mio gruppo di sostegno e mi

    accompagni in questa esperienza.

    GRAZIE DI CUORE

    Riu

    nio

    ne c

    on a

    lcun

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    bri d

    el gru

    pp

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    i ap

    icoltu

    ra M

    AO

    Festa patronale di Leòn

    Cratere del vulcano Cerro Negro

    Parte del team di FUNDAR durante una manifestazione a favore delle

    tartarughe marine