IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i...

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• Anno 19 - Numero 170 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 19 Luglio 2010 9 771120 606304 00719 NELL’INSERTO, TUTTE LE SCADENZE DEL MESE DI AGOSTO PER FISCO E LAVORO * con «Manuale lavoro vol. 3 - Ritenute alla fonte e contributi previdenziali» a € 7,90 in più; con cd «Formulario per la gestione del personale degli enti locali» a € 9,90 in più; con guida «La manovra 2010» a € 6,00 in più DI MARINO LONGONI L e pensioni difendono quota 40, ma ar- retrano di tre passi sul tema dell’allun- gamento della vita lavorativa. E a pagare il prezzo più salato saranno le giovani generazioni. Questa la sintesi, in materia previdenziale, del maxi-emendamento alla manovra economica sul quale il se- nato ha già votato la fiducia (la camera sarà chiamata a votare lo stesso testo entro il 30 luglio). Il 1° luglio ItaliaOggi dava infatti noti- zia di un emendamento del relatore che avrebbe spostato in avanti la fatidica so- glia dei 40 anni di lavoro, finora sufficien- ti per maturare il diritto alla pensione di anzianità. Si scatenava un putiferio e il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, era costretto a una marcia indietro, con la scusa che si sarebbe trattato di un re- fuso (smentito qualche giorno dopo dal collega Giulio Tremonti). Ma la quota 40 era salva. Il maxi-emendamento però non rinun- cia a porre un freno alla spesa previden- ziale. E lo fa cucendo sull’ordinamento previdenziale tre nuove toppe: l’aggior- namento triennale a partire dal 2015 dei requisiti anagrafici sulla base dell’incre- mento della speranza di vita, l’allunga- mento delle finestre di uscita dal lavo- ro, l’innalzamento a 65 anni dell’età di pensionamento delle donne del pubblico impiego. Con la prima toppa si allungherà la per- manenza al lavoro di due o tre mesi ogni tre anni. Con la seconda si costringono dipendenti e autonomi a lavorare qual- che mese in più (senza alcuni beneficio sull’assegno pensionistico) prima di po- ter incassare la pensione. Con la terza toppa si viene a creare un gradone, per le donne del pubblico impiego, al di fuori da ogni logica. A ciò si aggiunga che, come si dimostra con l’articolo pubblicato a pag. 5, l’allun- gamento della vita media è causa anche di un’automatica revisione dei coefficienti di trasformazione. Il risultato, in questo caso, è una riduzione media del 10% dell’assegno previdenziale dei lavoratori attuali rispetto a chi è già in pensione. Tutte misure necessarie, se l’obiettivo è quello di salvare i conti pubblici dalla ca- tastrofe. Il problema fondamentale è che tutte queste riforme finiscono per scari- care tutti i pesi sulle spalle delle giovani generazioni, che di fatto ben difficilmen- te possono oggi ipotizzare di andare in pensione prima dei 70 anni o prima di aver maturato 40 anni di contributi. Per quanto tempo saranno disposti a pagare le laute pensioni di chi li ha preceduti, con la prospettiva di andare a riposo con un tozzo di pane? © Riproduzione riservata Pensioni, tre passi indietro Le forbici della manovra si fermano di fronte ai 40 anni di contributi, ma si andrà a riposo sempre più tardi e con l’assegno ridotto del 10% www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Gli studi legali i anco a i anco delle imprese alla conquista del Mediterraneo da pag. 29 Giocando si impara. Così simulazioni e serious game formano manager e dirigenti da pag. 49 I N E VIDENZA * * * Primo piano/1 - Compensazione a maglie larghe: la ma- novra amplia le pos- sibilità per le imprese Stroppa a pag. 6 Primo piano/2 - Il redditometro in dirittura d’arrivo: accertamenti a 360° con ampia prova contraria Tozzi a pag. 7 Primo piano/3- Tempi sprint per l’accertamento: ridotti i passaggi formali degli atti Bongi da pag. 8 Fisco - Trasporto di merci al test della rifor- ma della territorialità dell’Iva Ricca da pag. 12 Impresa - Dopo la vicenda di Po- migliano si ripropone la questione dell’efficacia della contrattazione Cirioli a pag. 16 Spendere Meglio - Viaggi: il last minute è superato. Conviene l’ac- quisto all’ultimo secondo Lovelock a pag. 18 Documenti - Il decreto con la proroga del siste- ma di controllo Sistri www.italiaoggi.it/docio7 D c ma http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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• Anno 19 - Numero 170 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 19 Luglio 2010 •

9 771120 606304

0 0 7 1 9

• NELL’INSERTO, TUTTE LE SCADENZE DEL MESE DI AGOSTO PER FISCO E LAVORO •* con «Manuale lavoro vol. 3 - Ritenute alla fonte e contributi previdenziali» a € 7,90 in più; con cd «Formulario per la gestione del personale degli enti locali» a € 9,90 in più; con guida «La manovra 2010» a € 6,00 in più

DI MARINO LONGONI

Le pensioni difendono quota 40, ma ar-retrano di tre passi sul tema dell’allun-

gamento della vita lavorativa. E a pagare il prezzo più salato saranno le giovani generazioni. Questa la sintesi, in materia previdenziale, del maxi-emendamento alla manovra economica sul quale il se-nato ha già votato la fiducia (la camera sarà chiamata a votare lo stesso testo entro il 30 luglio).Il 1° luglio ItaliaOggi dava infatti noti-zia di un emendamento del relatore che avrebbe spostato in avanti la fatidica so-glia dei 40 anni di lavoro, finora sufficien-ti per maturare il diritto alla pensione di anzianità. Si scatenava un putiferio e il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, era costretto a una marcia indietro, con la scusa che si sarebbe trattato di un re-fuso (smentito qualche giorno dopo dal collega Giulio Tremonti). Ma la quota 40 era salva.Il maxi-emendamento però non rinun-cia a porre un freno alla spesa previden-ziale. E lo fa cucendo sull’ordinamento previdenziale tre nuove toppe: l’aggior-namento triennale a partire dal 2015 dei requisiti anagrafici sulla base dell’incre-mento della speranza di vita, l’allunga-mento delle finestre di uscita dal lavo-ro, l’innalzamento a 65 anni dell’età di pensionamento delle donne del pubblico impiego.Con la prima toppa si allungherà la per-manenza al lavoro di due o tre mesi ogni tre anni. Con la seconda si costringono dipendenti e autonomi a lavorare qual-che mese in più (senza alcuni beneficio sull’assegno pensionistico) prima di po-ter incassare la pensione. Con la terza toppa si viene a creare un gradone, per le donne del pubblico impiego, al di fuori da ogni logica.A ciò si aggiunga che, come si dimostra con l’articolo pubblicato a pag. 5, l’allun-gamento della vita media è causa anche di un’automatica revisione dei coefficienti di trasformazione. Il risultato, in questo caso, è una riduzione media del 10% dell’assegno previdenziale dei lavoratori attuali rispetto a chi è già in pensione.Tutte misure necessarie, se l’obiettivo è quello di salvare i conti pubblici dalla ca-tastrofe. Il problema fondamentale è che tutte queste riforme finiscono per scari-care tutti i pesi sulle spalle delle giovani generazioni, che di fatto ben difficilmen-te possono oggi ipotizzare di andare in pensione prima dei 70 anni o prima di aver maturato 40 anni di contributi. Per quanto tempo saranno disposti a pagare le laute pensioni di chi li ha preceduti, con la prospettiva di andare a riposo con un tozzo di pane?

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Pensioni, tre passi indietroLe forbici della manovra si fermano di fronte ai 40 anni di contributi, ma si andrà a riposo sempre più tardi e con l’assegno ridotto del 10%

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

Gli studi legali i anco a i anco delle imprese alla conquista

del Mediterraneo da pag. 29

Giocando si impara. Così simulazioni e serious game

formano manager e dirigenti da pag. 49

IN EV IDENZA* * *

Primo piano/1 - Compensazione a maglie larghe: la ma-novra amplia le pos-sibilità per le imprese

Stroppa a pag. 6

Primo piano/2 - Il redditometro in dirittura d’arrivo: accertamenti a 360° con ampia prova contraria

Tozzi a pag. 7

Primo piano/3- Tempi sprint per l’accertamento: ridotti i passaggi formali degli atti

Bongi da pag. 8

Fisco - Trasporto di merci al test della rifor-ma della territorialità dell’Iva

Ricca da pag. 12

Impresa - Dopo la vicenda di Po-migliano si ripropone la questione dell’efficacia della contrattazione

Cirioli a pag. 16

Spendere Meglio - Viaggi: il last minute è superato. Conviene l’ac-

quisto all’ultimo secondo

Lovelock a pag. 18

Documenti - Il decreto con la proroga del siste-

ma di controllo Sistri

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2 Lunedì 19 Luglio 2010 ITALIOGGISETTE PREVIEW

AVVOCATIOGGI* * *

IOLAVORO* * *

Giacomo Musso responsabile vendite del canale indiretto di Egl Italia

Giacomo Musso è il nuovo responsabile vendite del canale indiretto di Egl Italia spa, consociata del gruppo svizzero Egl AG e pri-mario operatore nel mercato dell’energia elettrica e gas naturale. Musso, 41 anni, con alle spalle importanti espe-rienze nel settore dell’energia, ha assunto la responsabilità delle vendite verso le piccole e medie imprese e la gestione della rete di agenzie commer-ciali sul territorio nazionale riportando al direttore sales & marketing Martina Moli-nari.

Valzer di poltronein Finmeccanica

Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica ha deciso nuove desi-gnazioni con riferimento ad alcune società del gruppo: Giuseppe Giordo è stato designato amministratore dele-gato di Alenia aeronautica; Giovanni Bertolone è stato nominato direttore centrale operazioni di Finmeccanica; Giuseppe Cosentino è stato designato presidente di Oto Melara; Renzo Lu-nardi è stato designato amministra-tore delegato della Wass; Alberto De Benedictis è stato designato presidente di Elsag datamat. De Benedictis con-serva anche la carica di amministra-tore delegato di Finmeccanica Uk; Giuseppe Veredice è stato designato presidente di Selex sistemi integrati conservando la carica di presidente di Ansaldo energia.

Filippo Ferruo designatoalla presidenza di Federalimentare

Filippo Ferrua è stato eletto alla presidenza di Federalimentare per il quadriennio 2011-2014. Nato a Cuneo nel 1946, Ferrua è laureato in giu-risprudenza all’universi-tà di Padova e abilitato all’esercizio della profes-sione di avvocato. Dopo un’esperienza di dirigente presso cartiere Burgo, ha assunto nel 1993 l’incarico di direttore affari generali e legali del gruppo dolcia-rio Ferrero di Alba, di cui

nel 2000 diviene direttore centrale del per-sonale e organizzazione e quindi nel 2001 direttore generale della Ferrero spa. Attual-mente è consigliere delegato Ferrero e legale rappresentante per gli affari generali, legali, del personale, della proprietà industriale.

Vittorio Raccamari alla guida dei commercialisti delle Tre Venezie

È il trevigiano Vittorio Raccamari il nuovo presidente della Conferenza permanente fra i presidenti degli ordini dei dottori commer-cialisti e degli esperti contabili delle Tre Ve-nezie. Raccamari, già vicepresidente, eletto all’unanimità nel corso della riunione tenu-tasi a Trento, succede a Marco Pezzetta, che ha ricoperto la carica nell’ultimo biennio.

PROFESSIONI IN MOVIMENTO

Fare il tirocinio ■ difendendo la p.a.

La pratica forense all’Avvocatura dello stato: accesso per titoli e for-mazione sul campo (gratuita).

a pag. 50

Un detective contro ■ i reati informatici

Per sventare e prevenire le truffe in rete le aziende si afi dano al chief security ofi cer.

a pag. 51

La formazione punta ■ sui serious game

Giochi e simulazioni sempre più utilizzati dalle aziende per l’aggiornamento. E i occano le opportunità professionali.

alle pagg. 52 e 53

Le aziende alle prese ■ con i social network

Gli strumenti a disposizione delle aziende per gestire (e controllare) gli accessi dei lavoratori.

a pag. 55

Oltre seicento ■ opportunità di lavoro

Sicuritalia seleziona 400 persone. ItalicainTour cerca 150 franchisee. Ottanta posti in Primi sui motori

a pag. 56

Mediterraneo, un bacino ■ di opportunità «legali»

Il 2010 è l’anno dell’area euro-me-diterranea di libero scambio. Un’op-portunità che vale 45 miliardi per aziende e studi: tanto è stato l’inter-scambio commerciale nel 2009

alle pagg. I, II e III

Giustizia rapida? ■ Applica la Sharia

Si amplia il numero di casi, a Londra, nei quali cittadini non musulmani si rivolgono agli arbitrati islamici per dei nire le loro controversie

a pag. IV

L’avvocato con ■ il pallone nel Dna

Pieri lippo Capello, partner dello studio legale Guardamagna e i -glio dell’allenatore Fabio, raccon-ta la sua carriera professionale di esperto di diritto sportivo

a pag. V

La testimonianza ■ scritta entra al Tar

Come nel processo civile, così anche in quello amministrativo cambiano le regole per la discipli-na delle prove. AvvocatiOggi spie-ga le novità del nuovo Codice

alle pagg. VI e VII

PROFESSIONI IN MOVIMENTOPROFESSIONI IN MOVIMENTO

Bonelli Erede Pappalardo rinnova il consiglio degli associati

Rinnovato il consiglio degli associati di Bonelli Erede Pappalardo. Sono stati eletti Andrea Carta Mantiglia, Roberto Cera, Umberto Nicodano, Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-chi. Il nuovo consiglio resterà in carica fino all’assemblea di bilancio relativa all’eser-cizio 2012. L’assemblea ha poi confermato nel ruolo di presidente Alberto Saraval-le, già a guida dello studio dal settembre 2007.

Dewey & LeBoeuf strappa cinque professionisti a Ughi e Nunziante

Cinque nuovi in-gressi per Dewey & LeBoeuf. Tutti pro-venienti da Ughi e Nunziante. A parti-re da Rino Caiazzo, che entra in studio in qualità di partner responsabile del neo costituito diparti-mento di diritto della concorrenza. Caiazzo è stato vicepresidente del Comitato sul di-

ritto della concorrenza e diritto del commercio internazionale dell’Iba ed è consulente legale onorario dell’ambasciatore britannico in Italia. L’avvocato svolgerà la sua attività presso l’uf-ficio di Roma, insieme ai componenti del suo team che si uniscono a Dewey & LeBoeuf in qualità di associate Kathleen Stagi, Danie-le Pilla, Francesca Costantini, Enrico Di Tomaso.

Altri 12 professionisti per la sede padovana di Gianni Origoni Grippo

Nuovo potenziamento per la sede padovana di Gianni, Origoni, Grippo & partners. Dopo il recente arrivo dei tre soci Paolo Brugnera, Paolo Gnignati e Marco Ma-lipiero, la struttura dello studio raddoppia infatti le sue dimensioni, grazie all’ingresso dei team di Brugnera e Gnignati, composti da dodici professionisti che hanno seguito i soci da Simmons & Simmons.

Eversheds Bianchini consulente del governo albanese per l’idroelettrico

Lo studio di Tirana di Eversheds Bianchini è stato nominato consulente legale del ministe-ro dell’economia, del commercio e dell’energia della repubblica d’Albania per fornire suppor-to tecnico-economico-legale nelle fasi di avvio, sviluppo e messa in opera di un progetto idro-elettrico. Che progetto prevede la creazione di numerosi punti di sbarramento sul fiume Vjosa che dovrebbero consen-tire agli impianti di raggiungere una potenza installata superiore a 400 me-gawatt. «Consumi elettrici in forte cre-scita ed un potenzia-le di produzione nel settore idroelettrico che risulta secondo solo a Bosnia-Erzegovina e Romania», segnala Marco Lacaita, local partner della sede Ever-sheds Bianchini di Tirana, «rendono l’Albania un mercato particolarmente interessante per gli investitori».

Dla Piper assiste l’ingresso di Fondaco sgr nella società Nuovo Progetto Sant’Anna

Sergio Anania, partner corporate dello stu-dio legale Dla Piper, coadiuvato dall’associate Gianluca La Sorda, ha assistito Fondaco sgr nell’operazione di investimento, tramite il Fon-do ppp, nella società Nuovo Progetto Sant’Anna srl che ha realizzato e gestisce il nuovo Ospe-dale di Como. L’operazione, del valore di circa 8 milioni di euro, ha visto l’ingresso del Fondo PPP nel capitale di Nuovo Progetto Sant’An-na, con una quota del 49,5%. Il Fondo PPP è il primo fondo chiuso di diritto italiano che acquisisce partecipazioni di minoranza quali-ficata in società di capitali non quotate, situate sul territorio italiano e attive nell’ambito delle infrastrutture e nel settore della gestione dei servizi pubblici locali e delle rinnovabili. Manu-tencoop Facility Management spa, è stata assi-stita da Giovanna Bassi e Angela Fontana, del dipartimento affari legali interno.

Latham & Watkins nel i nanziamento concesso al fondo immobiliare Inpgi Hines

Latham & Watkins, con Riccardo Ago-stinelli e Marco Leonardi, ha assistito il fondo immobiliare Inpgi Hines Fund (gestito da Hines Italia sgr, e sottoscritto da Inpgi) nel finanziamento concesso da Efibanca e Banca Popolare di Lodi per l’investimento in un pro-getto di sviluppo a destinazione residenziale, nell’ambito della riqualificazione urbana di Porta Nuova a Milano. Oltre a Latham & Wa-tkins, Hines Italia sgr è stata assistita, per

gli aspetti relativi all’acquisizione e sviluppo dell’area dagli studi legali Libonati Jager e Gianni, Origoni, Grippo & partners.

a curadi Gabriele Ventura

Rino Caiazzo

Marco Lacaita

«L’ottimismo è il profumo della vita» re-citava Tonino Guerra in uno spot televisivo di qualche anno fa. Un inno alla vita spo-sato anche da Antonio Camporese, il neo-presidente dell’Adepp. Che di ottimismo si alimenta. I vertici dell’Associazione degli enti di previdenza dei professionisti, infatti, seppur in ritardo di un mese a causa del trambusto della manovra economica, sono stati rinnovati per dare maggiore compat-tezza al comparto. Gli ex presidenti, Mauri-zio de Tilla e Antonio Pastore da tempo non più al vertice delle rispettive casse degli avvocati e dei dottori commercialisti, sono usciti di scena. E i dissidenti (cinque enti che avevano lasciato l’Adepp perché non si sentivano più rappresentanti) sono rien-trati. Il presidente che ha preso per mano l’Associazione e l’ha accompagnata fuori dal tunnel in cui si era persa per via delle lotte intestine, dunque, ha ora davanti a sé un triennio di duro lavoro; visti i diversi

fronti aperti per il settore della previden-za professionale: l’housing sociale, le ri-forme per l’adeguatezza delle prestazioni e la sostenibilità dei bilanci, l’autonomia gestionale (ri)messa in discussione dalla Manovra ecc. Ma Camporese, dicevamo, è ottimista. Altrimenti non avrebbe trovato il tempo per occuparsi anche dell’Adepp. Visto che a casa sua (l’Inpgi) avrebbe un po’ di lavoro arretrato. Se non altro perché la Cassa dei giornalisti è l’unica nel pano-rama delle gestioni previdenziali private a non garantire la riserva delle cinque annualità previste per legge (siamo a 4,8). Ah sì, c’è poi quel piccolo problemino della «gobba negativa». Sì, quel periodo che va dal 2021 al 2040 in cui i contributi degli attivi non basteranno a pagare le pensioni in essere. Ma Camporese ormai lo dice da anni: «Le pensioni dei giornalisti non sono a rischio». Viva l’ottimismo.

Moustique

L’ottimismo è il profumo dell’Adepp

Giacomo Musso

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3Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuP R I M O P I A N O

LA MANOVRA CORRETTIVA/Più vicina la riforma, ma manca il capitolo dei fondi integrativi

Pensioni, il conto va ai giovaniNuove generazioni penalizzate dall’innalzamento dei requisiti

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

La manovra correttiva gra-va sulle spalle dei giovani lavoratori. Almeno per la voce previdenza, per la

quale prevede un’energica (e importante) riforma delle pen-sioni. Una riforma che allonta-na l’accesso al pensionamento, con un’elevazione del requisito d’età mediante nuove fi nestre e con l’introduzione dell’aggan-ciamento continuo (triennale) alla speranza di vita. Risultato: chi oggi lavora andrà in pensio-ne più tardi, così compensando una parte degli oneri che oggi servono a far quadrare i conti del bilancio pubblico.

Riforma pensioni «zop-pa». Quella delle pensioni (si vedano pagine seguenti) è cer-tamente una delle principali novità della manovra corretti-va. Tre i capitoli portanti, come si vede in tabella; ma il grande assente è il quarto capitolo: la previdenza integrativa (i fondi pensione).

Nessun intervento è stato messo in cantiere, perdendo un’occasione di intervento per stimolare il risparmio previden-ziale privato (soprattutto se con incentivi) che, oggi più di ieri, si profi la necessario e indispensa-bile per «adeguare» i futuri as-segni pensionistici.

Le altre novità. Accanto al capitolo pensioni, di particolare rilevanza soprattutto per le im-prese è la riforma della riscos-sione dei contributi Inps.

Dall’anno prossimo, infatti, per tutti i debiti contributivi, le aziende riceveranno dall’Inps un «avviso di addebito» a fronte del quale avranno 60 giorni per regolarizzare, pena l’espropria-zione forzata.

La sicurezza sul lavoro, in-vece, ottiene una proroga per l’imminente adeguamento delle misure contro il rischio stress lavoro correlato (doveva scat-tare il 1° agosto ma slitta al 31 dicembre).

Scongiurato, inoltre, l’aumen-to del costo del lavoro che sareb-be dovuto salire dello 0,09% dal prossimo 1° gennaio. Infi ne il capitolo invalidità: prosegue la lotta ai falsi invalidi, con misu-re (per esempio quelle a carico dei medici) che incrementeran-no l’effetto deterrente per chi voglia fare il furbo accaparran-dosi una rendita sulle spalle dello stato.

© Riproduzione riservata

Scongiurato l’aumento del costo del lavoro per i lavoratori dipendenti, autonomi e collaboratori. Non ci sarà l’aumento dello 0,09% dell’aliquota contributiva, previsto dal Protocollo sul Welfare 2007 a carico di lavorato-ri dipendenti, artigiani, commercian-ti, agricoli nonché degli iscritti alla gestione separata Inps. A pagare il mancato aumento del costo del lavoro saranno i patronati, con una riduzio-ne dei finanziamenti per il triennio

2011/2013. La legge n. 247/2007, attuativa del pro-tocollo sul Welfare del 2007, ha operato una rimodulazione delle aliquote con-tributive, specialmente di quelle previ-ste a carico degli iscritti alla gestione separata Inps. Il rincaro contributivo si è realizzato nel corso del triennio 2008/2010, e al completamento manca un ultimo passaggio programmato dal 1° gennaio 2011. Quest’ultimo passag-gio prevede un ulteriore aumento dei

contributi generalizzato, cioè a carico di tutti i lavoratori, di quelli iscritti all’assicurazione generale obbligato-ria e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, di quelli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti, dei coltiva-tori diretti, coloni e mezzadri iscritti alle gestioni autonome dell’Inps, non-ché degli iscritti alla gestione separata dell’Inps (co.co.co., professionisti senza cassa per esempio). L’aumento, a re-

gime, è di misura pari a 0,09%, com-portando un aumento di ugual misura dell’aliquota di computo dei contributi necessari al finanziamento (cioè alla determinazione) delle relative pen-sioni. L’aumento dei contributi non ci sarà. E per eliminarlo, il maxiemenda-mento prevede che per ciascuno degli esercizi finanziari 2011-2013 gli stan-ziamenti previsti per il finanziamen-to degli istituti di patronato vengano ridotti di 30 milioni di euro annui.

SCONGIURATO L’AUMENTO DEL COSTO DEL LAVORO

Ridotti i finanziamenti ai patronati per il triennio 2011-2013

Altri cinque mesi per adeguare le misure di sicurezza contro lo stress sul lavoro. L’entrata in vigore delle disposizioni del T.u. prevista per il prossimo 1° agosto slitta al 31 dicembre. Sia per le p.a., (già previsto dal dl n. 78/2010) che per le aziende. La gestione del rischio stress da lavoro-correlato ha fatto esordio nel T.u. (dlgs n. 81/08), che lo esplicita con riferimento ai principi dell’accordo europeo 8 ottobre 2004. Le modifi che del dlgs n. 106/09 hanno stabilito che la valutazione del relativo rischio deve essere effettuata nel rispetto di specifi che indicazioni da elaborarsi a cura della Commissione consultiva permanente e che il nuovo obbligo di valutazione del rischio stress, per aziende e p.a., decorre dal 1° agosto 2010, termine che, con l’approvazione della manovra correttiva, slitterà al 31/12/2010. La manovra dà poi altri 12 mesi di tempo per «l’individuazione delle effettive par-ticolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative», che devono essere individuate con appositi decreti interministeriali. La norma interessa le forze armate e di polizia, i vigili del fuoco, i servizi di protezione civile, le strutture giudiziarie penitenziarie, le università, gli istituti di istruzione, l’arma dei carabinieri, le forze di polizia. Il termine prorogato (di un anno) era stabilito il 24 mesi dall’entrata in vigore del T.u. (15 maggio 2008).

Rischio-stress per i dipendenti,ancora cinque mesi per adeguarsi

Dal 1° gennaio 2011 cambieranno le modalità di riscossione Inps. La nuova proce-dura prevede che, in caso di debiti contributivi per ritardati versamenti periodici o scaturenti da accertamenti, l’Inps emetta un «avviso di addebito» a fronte del quale il trasgressore avrà 60 giorni per regolarizzare (pagare). Spirato il termine scatterà l’espropriazione forzata con i poteri, le facoltà e le modalità che discipli-nano la riscossione a mezzo ruolo. Il nuovo sistema si caratterizza per la previsione di questo «avviso di addebito», unico per tutti i debiti contributivi dell’istituto, e dotato di valore di titolo esecutivo. La versione riveduta dal maxiemendamento non prevede più la doppia procedura con riferimento alle diverse tipologie del debito (debiti emersi a seguito di accertamento e debiti derivanti dal mancato pagamento alle scadenze di legge). Inoltre, il maxiemendamento prevede un’unica tempistica di riscossione per tutte le tipologie di debiti contributivi. Il nuovo avvi-so conterrà l’intimazione ad adempiere all’obbligo di pagamento entro il termine di 60 giorni (prima i termini previsti erano 90 giorni in caso di debiti contributivi a seguito di accertamento e 30 giorni negli altri casi), nonché l’indicazione che, in mancanza del pagamento, l’agente procederà a espropriazione forzata con i poteri, facoltà e modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo.

Avvisi di addebito Inps,60 giorni per mettersi in regola

LE PRINCIPALI NOVITÀ

Riforma pensioni/1

Dal 1° gennaio 2015 i requisiti anagrai ci (età) di pensionamen-to verranno aggiornati, ogni tre anni (la seconda volta, tuttavia, avverrà nel 2019, cioè dopo quattro anni) sulla base dell’incre-mento della speranza di vita, calcolata dall’Istat, che un italiano possiede all’età di 65 anni, distinguendo tra maschi e femmine. L’aggiornamento i sserà il maggior periodo di attività che i lavo-ratori dovranno svolgere prima di andare in pensione rispetto ai requisiti oggi vigenti

Riforma pensioni/2

Cambiano le «uscite» dal lavoro, cioè di accesso al pensiona-mento. Dal 1° gennaio 2011, la «i nestra» diventa mobile e la pensione si fa più lontana: 12 mesi per i lavoratori dipendenti e 18 mesi per i lavoratori autonomi

Riforma pensioni/3A partire dal 1° gennaio 2012, l’età di accesso alla pensione di vecchiaia da parte delle donne in servizio nel settore del pubblico impiego salirà a 65 anni come per gli uomini (oggi è a 61 anni)

Sicurezza sul lavoro

Slitta di cinque mesi (dal 1° agosto al 31 dicembre 2010) l’entrata in vigore dell’obbligo di valutazione del rischio stress lavoro corre-lato, sia per le pubbliche amministrazioni che per le aziende. Altri 12 mesi, inoltre, per la i ssazione delle deroghe al T.u. sicurezza (forze armante, vigile del fuoco ecc.)

Invalidità civile

Nessuna elevazione della soglia d’inabilità per il diritto all’assegno d’invalidità che resta al 74%. Ma aumentano i controlli contro i falsi invalidi: 200 mila per il 2010. Per l’indennità di accompagnamento scatta il dei cit assoluto e permanente della deambulazione

Riscossione Inps

Dal 1° gennaio 2011 cambieranno le modalità di riscossione Inps. La nuova procedura prevede che, in caso di debiti contributivi per ritardati versamenti periodici o scaturenti da accertamenti, l’Inps emetta un «avviso di addebito» a fronte del quale il trasgressore avrà 60 giorni per regolarizzare (pagare). Spirato il termine scat-terà l’espropriazione forzata con i poteri, le facoltà e le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo

Costo del lavoro “stabile”Eliminato l’aumento del costo del lavoro (0,09%) a carico di tutti i lavoratori (dipendenti, autonomi, collaboratori) i ssato dalla legge n. 247/2007 di attuazione del Protocollo sul Welfare 2007

1

2

Il testo del maxiemen-damento sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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4 Lunedì 19 Luglio 2010 P R I M O P I A N O

LA MANOVRA CORRETTIVA/Ogni tre anni si procederà alla verii ca delle rilevazioni dell’Istat

Addio al lavoro sempre più lontanoL’allungamento della vita sposta in avanti l’età per la pensione

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

Nel prossimo futuro si sa-prà con certezza quan-do si comincia a lavora-re ma non quando (età)

si potrà smettere. A meno che non si raggiungano i fatidici 40 anni di contributi che, per ora, restano un requisito scampato alla tagliola della riforma (oggi l’età media di accesso al lavoro è 25 anni: 25 + 40 = 65 anni). Il pensionamento, infatti, dipenderà dalla probabilità di vita e di morte: si chiama «spe-ranza di vita» e misura, statistica-mente (quindi con la sola certezza dei numeri e della numerosità de-gli italiani), la probabilità che un uomo o una donna di 65 anni ha di campare ancora. Se la probabilità cresce (se cioè aumentano gli anni attesi di vita), ecco che anche l’età di pensionamento si allontana di pari misura.

L’aspetto originale di questa riforma è che presenta effetti ri-petitivi nel tempo. Ogni tre anni, infatti, si procederà alla verifi ca della variazione che c’è stata nella speranza di vita calcolata dall’Istat (un po’ come succede con il calcolo dell’infl azione per l’adeguamen-to del tfr) e, conseguentemente e automaticamente, seguirà l’ag-giornamento dei requisiti di pen-sionamento. Questo adeguamen-to è stato previsto dalla manovra dell’anno scorso (dl n. 78/2009) che rimetteva ad uno specifi co decre-to l’emanazione della normativa di attuazione. A tanto provvedere il maxi-emendamento alla mano-vra di quest’anno (dl n. 78/2010), conservando il punto di partenza originario: 1° gennaio 2015, come previsto dal dl n. 78/2009.

Restano i 40 anni di contri-buti. L’adeguamento dei requisiti di pensione verrà fatto in relazione alla speranza di vita che gli italiani vantano all’età di 65 anni, calco-

lata dall’Istat. Quando dovesse risultare che gli italiani vivono di più bisognerà anche lavorare di più prima di andare in pensione. Un «di più» pari all’aumento della speranza di vita. Al primo aggior-namento, il 1° gennaio 2015, la maggiorazione dei requisiti non potrà superare i 3 mesi e, se do-vesse risultare una diminuzione della speranza di vita, non verrà fatto alcun aggiornamento.

L’adeguamento interesserà tutti i requisiti di età per la pen-sione: vecchiaia, anzianità, set-tore privato e pubblico impiego. Non riguarderà invece anche il requisito unico di anzianità con-tributiva di 40 anni che consente di andare in pensione a prescin-dere dall’età. Riguarderà pure le «quote», che dal 2013 sono fi ssate a 97 (con età minima a 61 anni)

per i lavoratori dipendenti e a 98 (con età minima a 62 anni) per i lavoratori autonomi. A tal fi ne, a partire dall’anno 2013, l’Istat ren-derà ogni anno disponibile entro il 30 giugno dello stesso anno, il dato relativo alla variazione del-la speranza di vita nel triennio precedente (il primo triennio, dunque, sarà 2010/2012). Quando tale variazione è espressa in deci-mali, per determinare il risultato in mesi (l’aumento del requisito per la pensione) andrà moltipli-cato questo decimale per 12 e il risultato arrotondato all’unità.

L’adeguamento non opererà nei confronti dei lavoratori per i quali viene meno il titolo abilitan-te allo svolgimento della specifi ca attività lavorativa per il raggiun-gimento del limite di età. Infi ne, lo slittamento in avanti dei 65

anni di età per il pensionamento produrrà lo stesso effetto anche sulle età di riferimento ai fini dell’applicazione del coeffi ciente di trasformazione (per le pensioni contributive).

Variazioni triennali e non quinquennale. L’adeguamen-to dei requisiti di pensione alla speranza di vita verrà fatto a ca-denza triennale, salvo i primi due. Ci sono due novità rispetto al dl n. 78/09). La prima: la determi-nazione della speranza di vita è affi data esclusivamente all’Istat, senza più la validazione da par-te dell’Eurostat. La seconda: il calcolo della speranza di vita (e quindi anche l’aggiornamento dei requisiti di pensione) verrà fatto con riferimento al triennio, e non quinquennio, precedente. Il primo aggiornamento avverrà nel 2015;

il secondo, in deroga alla perio-dicità triennale, avverrà dal 1° gennaio 2019 (quindi dopo quat-tro anni). Da tale data seguirà poi la cadenza triennale (2019, 2022, 2025, e via dicendo).

La fi nestra è mobile. A par-tire dal 1° gennaio 2011 (per chi dovrà andare in pensione da tale data), scatterà una diversa de-correnza delle pensioni. In luogo delle attuali «fi nestre» rigide, di-venterà operativa una cosiddetta «fi nestra mobile» o «a scorrimen-to», che prevede la decorrenza del pensionamento di anzianità e di vecchiaia, non ad epoche presta-bilite (trimestre, semestre, ecc.), ma a distanze certe: dopo 12 mesi nel caso dei lavoratori dipendenti e dopo 18 mesi nel caso dei lavo-ratori autonomi. In particolare, le pensioni decorreranno dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei predetti termini. Un esempio. I requisiti di pensiona-mento vengono perfezionati entro il mese di maggio? La pensione decorrerà dal 1° giugno dell’anno successivo (lavoratore dipenden-te) o dal 1° novembre dell’anno successivo (lavoratore autonomo). Altro esempio. Al lavoratore di-pendente che raggiunga «quota 96», con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età, il 30 giugno 2011, la pensione decorrerà dal 1° lu-glio 2012. Cosa è cambiato? Che dovrà lavorare 6 mesi in più. Con le regole oggi vigenti, egli avrebbe avuto la liquidazione del primo assegno di pensione dal 1° gen-naio 2012. Ancora un altro esem-pio. La lavoratrice dipendente che compie 60 anni il 23 marzo 2011, avendo maturato 21 anni di con-tributi, percepirà la sua prima pensione dal 1° aprile 2012. Con le regole di oggi avrebbe potuto incassare il primo assegno di pensione dal 1° luglio 2011 (do-vrà lavorare 10 mesi in più).

© Riproduzione riservata

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DONNE P.A. IN PENSIONE A 65 ANNI

LA VECCHIAIA NEL PUBBLICO IMPIEGO (1)

Oggi Età (2) Dopo la Manovra

Fino al 31 dicembre 2009 60 anni Fino al 31 dicembre 2009

Dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2011 61 anni Dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011

Dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 62 anni

Dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 63 anni

Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 64 anni

Dal 1° gennaio 2018 65 anni Dal 1° gennaio 2012

Il maxi-emendamento conferma an-

che l’adeguamento dei requisiti per il

pensionamento delle donne del pub-

blico impiego alle prescrizioni della

corte Ue. A partire dal 1° gennaio

2012, l’accesso alla pensione di vec-

chiaia sarà possibile solo con un’età

di 65 anni, sia per gli uomini che per

In presenza del requisito di contribuzione (almeno 20 anni)1. Le lavoratrici che al 31 dicembre 2009 abbiano maturato i requisiti di età (60 anni) e di an-2. zianità contributiva conseguono il diritto alla pensione e possono ottenere la certifi cazione di tale diritto. Le lavoratrici che al 31 dicembre 2011 abbiano maturato i requisiti di età (61 anni) e di anzianità contributiva conseguono il diritto alla pensione e possono ottenere la certifi cazione di tale diritto

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5Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuP R I M O P I A N O

DI VIVIANA DABUSTI*

Pensioni più lontane nel tempo. Ma anche sem-pre più leggere. Alle disposizioni introdotte

dalla manovra correttiva sul-le finestre mobili e l’adegua-mento dell’età pensionabile alla speranza di vita, si de-vono infatti sommare le altre azioni di ristrutturazione alle quali il sistema pensionistico italiano (sia nella parte obbli-gatoria che in quella comple-mentare) è stato sottoposto negli ultimi due decenni per garantire la sostenibilità della spesa previdenziale. Tra que-ste, la revisione periodica dei coefficienti di trasformazione. E così, il giovane dipendente trentenne che con un reddi-to da 50 mila euro potrebbe contare, applicando le regole attuali, su una pensione di 29.500 euro (il 59% della sua retribuzione), in prospettiva vedrà il suo assegno ridursi del 15% (per la prevista mo-difica dei criteri di calcolo delle pensioni). Peggio ancora andrà al coetaneo collaborato-re a progetto, che a parità di reddito oggi otterrebbe 23.500 euro di pensione che con le future regole diventeranno 20.000 euro.

Tutti gli ultimi cambiamen-ti avranno infatti notevole im-patto soprattutto per le nuove generazioni che vedranno cal-colata la propria prestazione pensionistica con il sistema di calcolo contributivo: questo si-stema differisce notevolmen-te dal sistema retributivo; la prestazione pensionistica non è legata alla retribuzio-ne/reddito ma è vincolata alla contribuzione accreditata a favore del lavoratore nell’ar-co dell’intera sua vita lavora-tiva. L’importo della pensione annua calcolata con i criteri del sistema contributivo si ottiene moltiplicando il mon-tante contributivo individuale (determinato considerando i contributi di ogni anno cal-colati come percentuale della retribuzione annua - per i la-voratori dipendenti tale per-centuale è pari al 33% - ca-pitalizzati annualmente alla media quinquennale del pil nominale) per il coefficiente di trasformazione relativo all’età del dipendente alla data di de-correnza della pensione.

Per meglio capire questa si-tuazione si possono analizzare alcuni scenari che ci permet-teranno di raffigurare meglio questo fenomeno di continuo cambiamento previdenziale.

L’analisi si focalizza su tre particolari categorie previ-denziali, e precisamente: la-voratori dipendenti, lavora-tori autonomi e lavoratori a progetto.

Per ogni categoria si è pre-supposto un inizio di lavoro all’età di 24 anni, si sono con-siderate diverse età attuali e diverse ipotesi di reddito/re-tribuzione attualmente per-cepiti.

Inoltre, per meglio rappre-sentare il fenomeno previ-denziale, si sono considerati due diversi scenari: il primo considera la normativa attua-le e, quindi, i coefficienti di trasformazione attualmente in vigore, mentre il secondo considera dei coefficienti di conversione stimati nei pros-simi anni.

Nell’analisi dei singoli profi-li, l’attenzione è posta sui tas-si di sostituzione (o anche per-centuale di copertura), ovvero il rapporto tra la retribuzione percepita prima del pensiona-mento e la pensione percepita durante il primo anno del pen-sionamento, entrambe espres-se in termini annui e al lordo di addizionali e tasse.

Si consideri inizialmente un lavoratore dipendente, come esaminato nella tabella 1.

Dall’analisi della tabella si possono fare diverse conside-razioni:

- con l’aumentare del reddi-to la copertura previdenziale diminuisce: quest’effetto è dovuto alla presenza del co-siddetto «tetto contributivo» che ha il compito di plafona-re, quindi limitare, il reddito preso in considerazione nella determinazione del contributo previdenziale annuo versato;

- con l’aumentare dell’età attuale del soggetto si vede aumentare la copertura previ-

denziale: questo è dovuto alla presenza del sistema retribu-tivo; infatti sia nel caso del 40 enne che in quello del 50 enne si ha una presenza, maggiore nel secondo caso, del sistema retributivo.

Considerando i coefficienti di trasformazione stimati dal 2020 in poi, la copertura pen-sionistica, in tutti i casi, subi-sce un notevole abbattimento, almeno del 10%, effetto dovuto unicamente all’allungamento della speranza di vita e quin-di alla diminuzione dei coeffi-cienti di trasformazione.

Consideriamo invece un la-voratore autonomo (artigiani, commercianti, …), come indi-cato in tabella 2.

Anche per questa catego-ria valgono le considerazioni fatte per i lavoratori dipen-denti, con l’aggravante che, a parità di reddito da lavoro, la copertura pensionistica è nettamente inferiore; ciò è dovuto soprattutto al fatto che l’aliquota di contribuzione per i lavoratori autonomi è del 20,09% (contrapposta al 33% dei dipendenti). Ne consegue che, tale categoria necessita maggiormente di un’integra-zione pensionistica.

Se invece si considerasse un lavoratore a progetto, ca-tegoria molto diffusa in Italia per i giovani lavoratori, la si-tuazione sarebbe la seguente: l’effetto del cambiamento dei coefficienti di trasformazione risulta anche in questo caso di notevole impatto: in tutti i casi si ha una diminuzione della prestazione pensionisti-ca di circa il 10%.

Rispetto ai lavoratori auto-nomi, le coperture pensioni-stiche di questa categoria, ri-sultano superiori soprattutto perché il costo contributivo a proprio carico risulta superio-

re: 26,72% contro il 20,09%.Lo scenario che ci si pro-

spetta, quindi, sulla base del-

le riforme già realizzate tie-ne conto di una sostanziale uniformità delle tendenze di medio e lungo periodo per ogni categoria previdenziale e di un allineamento tendenziale tra la contribuzione versata e la prestazione pensionistica.

Un dato appare comunque certo: il tasso di sostituzione subirà un continuo decremen-to nel tempo. Ne consegue la necessità di sviluppare un sistema misto, in parte a ri-partizione di matrice pubbli-ca, in parte affidato a forme di previdenza complementare privata a capitalizzazione (con una netta preferenza per la contribuzione definita).

* responsabile area previ-denza e soluzioni applicative

di IrsaMembro ufficio stampa

ordine attuari

E l’assegno diventasempre più leggero

Tabella 2 - Lavoratore autonomo

30 anni 40 anni 50 anni

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

30.000,00 42% 35% 41% 35% 52% 45%

50.000,00 36% 30% 41% 34% 48% 42%

60.000,00 33% 28% 41% 34% 46% 40%

Tabella 3 - Lavoro a Progetto

30 anni

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

30.000,00 54% 46%

50.000,00 47% 40%

60.000,00 43% 36%

Tabella 1 - Lavoratore dipendente

30 anni 40 anni 50 anni

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

Attuali coeffi cienti

Previsione coeffi cienti

30.000,00 68% 58% 69% 59% 73% 64%

50.000,00 59% 50% 68% 57% 70% 62%

60.000,00 55% 46% 68% 57% 69% 61%

IN EDICOLA

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6 Lunedì 19 Luglio 2010 P R I M O P I A N O

LA MANOVRA CORRETTIVA/Fra le novità i scali anche la disciplina dei contratti di rete

Compensazione a maglie largheDal 2011 valgono anche i crediti verso enti pubblici e Ssn

Pagina a curaDI VALERIO STROPPA

La compensazione ab-braccia anche i rapporti extratributari tra pub-blico e privato. A partire

dal 1° gennaio 2011, le imprese potranno compensare i crediti commerciali certi ed esigibili maturati nei confronti di enti pubblici o del Servizio sanitario nazionale con gli importi iscritti a ruolo. Dalla stessa data ri-prenderà anche la riscossione di imposte e contributi non versati in Abruzzo nelle zone colpite dal terremoto del 2009: la restituzione delle somme av-verrà in dieci anni, e non più in cinque, mediante 120 rate mensili senza maggiori oneri né interessi per i contribuenti. Rivista anche la disciplina dei contratti di rete, che prevede ora una detassazione per gli utili reinvestiti dalle imprese aderenti, mentre torna l’obbli-go del ritiro da parte del Gse dei certifi cati verdi in eccesso, che pure sarà ridotto del 30% a partire dal 2011.

Sono queste alcune delle principali novità in ambito fiscale introdotte in sede di conversione del dl n. 78/2010, sia attraverso le modifiche apportate dalla commissione bilancio del senato sia con il maxi-emendamento del go-verno.

Compensazioni. Le com-pensazioni con i debiti fi scali abbracciano anche forniture e appalti verso la p.a.. Dal 2011 le imprese potranno compen-sare tali crediti con gli importi iscritti a ruolo. L’agevolazione, nonostante la perplessità del-le categorie professionali e produttive (si veda ItaliaOggi del 9 luglio scorso), riguarda però i soli ruoli e non anche i versamenti diretti risultanti dalle dichiarazioni. Per po-ter compensare, le imprese dovranno munirsi della cer-tifi cazione già prevista per le cessioni pro-soluto a banche e intermediari fi nanziari dei crediti verso la p.a. (disciplina-ta all’articolo 9, comma 3-bis del dl n. 185/2008). Strumen-to, quest’ultimo, che tuttavia ha fi nora riscosso poco successo vista l’elevata diffi coltà incon-trata dalle imprese a farsi rila-sciare l’attestazione. Toccherà a un decreto del ministero dell’economia stabilire le mo-dalità di attuazione del nuovo istituto, anche per rispettare gli obiettivi di fi nanza pubbli-ca. Le modalità di certifi cazione dei crediti saranno invece fi ssa-te dalle singole regioni, d’intesa con il Mef.

Abruzzo. Sospesi fi no al 20 dicembre 2010 i versamenti tributari e fi no al 15 dicembre 2010 quelli previdenziali. De-stinatari del benefi cio i sogget-ti titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo, nonché i soggetti diversi dalle perso-

ne fi siche con volume d’affari non superiore a 200 mila euro. Escluse espressamente dalla sospensione banche e assicu-razioni. La restituzione di tas-se e contributi partirà dal 1° gennaio 2011, con il termine che è raddoppiato a seguito del maxi-emendamento: non più 60 rate mensili, bensì 120, senza

interessi.Reti di imprese. Ritoccata

nuovamente la defi nizione dei contratti di rete, ora più incen-trati sulla collaborazione tecno-logica e sullo scambio di know-how tra le imprese aderenti. Queste ultime, inoltre, fi no al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, potranno

escludere dal reddito d’impresa la quota degli utili destinata al fondo patrimoniale comune o al patrimonio destinato all’affare per realizzare entro l’anno suc-cessivo gli investimenti previ-sti dal programma di rete. La detassazione, fruibile in sede di versamento del saldo delle imposte dovute per il periodo

d’imposta relativo all’esercizio cui si riferiscono gli utili, sarà però esercitabile solo dopo l’as-severazione del programma di rete da parte di organismi rappresentativi del mondo im-prenditoriale, individuati con apposito dm dell’Economia. La detassazione non potrà supe-rare la quota di un milione di euro.

Previsto un apposito provve-dimento attuativo dell’Agenzia delle entrate, da emanarsi en-tro 90 giorni dall’entrata in vi-gore della legge di conversione del dl.

Sospensive contenzioso. Abrogata la norma che fi ssava a 150 giorni la durata massima dei provvedimenti di sospensio-ne dell’esecutività degli atti im-pugnati in commissione tributa-ria provinciale. La disposizione aveva suscitato preoccupazione sia tra i giudici delle Ctp sia tra gli stessi contribuenti, che per evitare l’esecuzione forzata si sarebbero trovati costretti a pa-gare qualora entro tale termine non fosse arrivata la sentenza. Con la modifica, pertanto, si ritorna alla situazione previ-gente al dl n. 78/2010, in cui la sospensiva, se accordata, ha effetto fi no alla sentenza della Ctp, a prescindere da quando questa viene depositata.

Assicurazioni. Nuovo pre-lievo fi scale a carico delle im-prese di assicurazione, seppur ridotto con il maxi-emendamen-to rispetto alla versione ipotiz-zata in commissione. Il comma 1-bis introdotto all’articolo 111 del Tuir riduce infatti la dedu-cibilità della variazione delle riserve tecniche del ramo vita. La novità avrà effetto, nella mi-sura ridotta del 50%, anche sul versamento del secondo accon-to dell’Ires dovuto per il periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione.

Attrazione europea. Intro-dotto un limite temporale alla possibilità di applicare, per le imprese estere che avviano nuove attività nel nostro paese, un regime fi scale alternativo a quello italiano. Il sistema tribu-tario di un altro stato dell’Ue potrà essere infatti adottato per un massimo di tre anni. Inoltre, le attività economiche agevolate non devono risultare già avvia-te in Italia prima dell’entrata in vigore del dl e devono essere effettivamente svolte nel terri-torio dello stato.

© Riproduzione riservata

Le novità fi scali del maxi-emendamento

Imprese in perdita sistemica

Come previsto dal dl 78/2010, saranno oggetto di verii che i scali sistematiche le imprese che presentano dichiarazioni in perdita i scale, non determinata da compensi erogati ad amministratori e soci, per più di un periodo d’imposta. Tuttavia, il «campanello d’allarme» non scatterà qualora queste abbiano deliberato e inte-ramente liberato nello stesso periodo aumenti di capitale a titolo oneroso di importo almeno pari alle perdite i scali stesse.

Esecutività avvisi di accertamento

Gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle entrate diver-ranno esecutivi decorsi 60 giorni dalla notii ca e non più al mo-mento della notii ca stessa, come previsto dal testo originario del decreto.

Riscossione Inps Gli avvisi di addebito dovranno essere pagati entro 60 giorni (e non più 90) dalla notii ca; viceversa, sarà avviata l’espropriazione forzata a carico del contribuente.

Compensazione fi scale crediti p.a.

A partire dal 1° gennaio 2011 le imprese potranno compensare i crediti maturati nei confronti degli enti locali o del Ssn con le som-me dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Necessaria la preventiva certii cazione del credito (già disciplinata dal dl n. 185/2008).

Fondi immobiliari chiusi Modii cata la base di calcolo dell’imposta sostituiva del 5% dovuta dalle sgr che si adegueranno alla nuova disciplina dei fondi: non rileveranno più i valori netti del fondo risultanti dai prospetti seme-strali 2007, 2008 e 2009, bensì il valore al 31 dicembre 2009.In caso di liquidazione del fondo, da concludere entro un termine massimo di cinque anni, sugli utili conseguiti dal 1° gennaio 2010 e i no al termine della procedura di liquidazione la sgr dovrà applicare un’imposta sostitutiva dell’Ires e dell’Irap pari al 7%.

Durata sospensione contenzioso tributario in Ctp

Eliminata la norma che i ssava a 150 giorni la durata massima delle istanze di sospensione presso le Ctp e presso i tribunali del lavo-ro. La sospensiva tributaria, laddove concessa, torna dunque ad esplicare i suoi effetti i no alla sentenza della Ctp.

Riserve ramo vita assicurazioni

Ridotta la «stangata» sulle imprese di assicurazione rispetto al te-sto votato in commissione. La variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita formerà il reddito d’esercizio per la parte corrispondente al rapporto tra l’ammontare dei ricavi e degli altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e i proventi, anche se esenti o esclusi, compresi i dividendi e le plusvalenze.In ogni caso tale rapporto non potrà essere inferiore al 95% e non potrà superare il 98,5%.

Cinque per mille

Per l’anno i nanziario 2010 potranno benei ciare del riparto del cin-que per mille anche gli enti di ricerca scientii ca e universitaria già inclusi nel medesimo elenco per il 2009.Il Miur dovrà effettuare, entro il 30 novembre 2010, controlli a cam-pione per verii care che i benei ciari 2009 siano ancora in possesso dei requisiti necessari per accedere all’agevolazione.

Terremoto Abruzzo Prorogata al 20 dicembre 2010 la sospensione di versamenti e adempimenti tributari per imprenditori e lavoratori autonomi, non-ché per i soggetti diversi dalle persone i siche con volume d’affari non superiore a 200 mila euro (i versamenti previdenziali saranno invece sospesi i no al 15 dicembre 2010).La ripresa della riscossione di tutti gli importi non versati avverrà in dieci anni (e non più in cinque), dal 1° gennaio 2011 attraverso 120 rate mensili, senza interessi né oneri per il contribuente.

Regime di attrazione europea

Limitata a un massimo di tre anni la possibilità di applicare in alter-nativa a quello italiano il regime i scale di un altro paese Ue per le imprese estere che intraprendono nel nostro paese nuove attività economiche.

Reti di imprese Ridei nito l’istituto del contratto di rete. Per favorire l’aggregazione delle pmi, viene anche prevista i no al 31 dicembre 2012 la possi-bilità di detassare gli utili reinvestiti nel programma di rete per le imprese aderenti.

Certifi cati verdi Abrogata la norma che eliminava l’obbligo di ritiro da parte del Gse dei certii cati verdi in eccesso. Tuttavia, l’importo complessivo derivante dal ritiro a partire dal 2011 dovrà essere inferiore del 30% rispetto a quello relativo alle competenze dell’anno 2010.

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7Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuP R I M O P I A N O

LA MANOVRA CORRETTIVA/Confermata la modii ca all’articolo 38 del dpr n. 600/1973

Redditometro sulla rampa di lancioAccertamenti su qualsiasi spesa, con ampia prova contraria

Pagina a curaDI MAURIZIO TOZZI

Nuovo redditometro in dirittura d’arrivo. Confermata la modifi -ca all’art. 38 dpr 600/73,

applicabile nell’accertamento a partire dall’annualità 2009. In attesa dei nuovi coeffi cienti e del-le modalità di calcolo, allo studio dei tecnici dell’amministrazione fi nanziaria, possono anticiparsi i tratti salienti: accertamenti fon-dati su qualsiasi notizia di spesa, ampia possibilità di prova contra-ria a favore del contribuente, da transitare obbligatoriamente nel contraddittorio, differenziazione dei valori di accertamento in fun-zione dei nuclei familiari e delle zone territoriali, utilizzo dello strumento anche su base annua-le e scostamento tra accertato e dichiarato ridotto a un quinto.

Il redditometro sarà fortemen-te ancorato ai dati disponibili cir-ca le capacità di spese del contri-buente, considerando peraltro, in aggiunta agli indici «classici», an-che un panel di beni e servizi del tutto innovativi rispetto al passa-to ma più effi caci nel dimostrare il livello reddituale raggiunto, in quanto trattasi di evidenti mani-festazioni di benessere, quali la frequenza di circoli esclusivi o di istituti di formazione privati da parte dei familiari, o le vacanze costose. Sul punto sono note le indagini svolte dall’amministra-zione fi nanziaria proprio al fi ne di reperire le maggiori informa-zioni possibili, mediante anche il coinvolgimento dei comuni e della Guardia di fi nanza. La di-sponibilità di vetture di lusso, la capacità di pagare ingenti somme

per il proprio benessere personale o per il tempo libero, nonché le diverse tipologie di investimento effettuate saranno passate al se-taccio per constatare se sono com-patibili con le dichiarazioni effet-tuate. E da questo punto di vista non può che ribadirsi l’estrema ragionevolezza dell’istituto del redditometro, sicuramente equo e fondato su assunti incontro-vertibili, in quanto ingenti spese non possono che corrispondere, in applicazione del normale princi-pio della diligenza nella gestione delle risorse, a disponibilità eco-nomiche elevate.

Dovrà attendersi il risultato del futuro decreto attuativo, anco-ra al vaglio dell’amministrazione fi nanziaria, che dovrà illustrare l’insieme dei beni indice che ver-ranno presi in considerazione e il meccanismo di ricalcolo redditua-le. Saranno effettuate apposite distinzioni in funzione delle zone territoriali e della composizione del nucleo familiare, dovendosi con ciò superarsi le rigidità del vecchio redditometro ancorato a una semplice suddivisione in tre zone (nord, centro, sud e isole), non sempre attendibile. Inoltre,

dovranno essere valutati gli in-crementi patrimoniali, atteso che nella nuova formulazione dell’art. 38 del dpr 600/73 non è più pre-visto l’automatismo accertativo secondo cui gli stessi si ritengono sostenuti in un arco temporale di un quinquennio.

In ogni caso, il nuovo articolo 38 precisa che l’accertamento potrà essere fondato su qualsiasi tipologia di spesa sostenuta dal contribuente, con ciò potendosi affermare che oltre ai ricalcoli dei futuri indici dovranno sempre essere tenute in debita conside-razione le altre manifestazioni di ricchezza (come ad esempio il pa-gamento di contributi, di utenze, etc, ossia i vari oneri indicati nel quadro RP della dichiarazione dei redditi).

Ad ogni buon conto, sono im-portanti le precisazioni circa le possibilità difensive del contri-buente. In primo luogo, è reso obbligatorio l’istituto del contrad-dittorio, sulla falsariga di quan-to accade in materia di studi di settore. In secondo luogo, è onere del contribuente dimostrare le proprie capacità reddituali, ma-nifestando al fi sco il possesso di

redditi diversi da quelli dichiarati nel periodo d’imposta considera-to o comunque non soggetti ad imposizione. Ovviamente, in tale direzione tornano utili i chiari-menti forniti nella circolare n. 49 del 2007, laddove si dava ampio risalto anche alle disponibilità del nucleo familiare, nonché ad altre manifestazioni reddituali, quali la presenza di donazioni, eredi-tà, vincite, finanziamenti, etc, oppure (circolare n. 12 del 2010) anche i risparmi accumulati nel tempo, pur se derivanti da sana-torie fi scali (come, ad esempio, gli importi oggetto di scudo fi scale, rimpatriati e legittimamente spe-si in Italia).

Il tutto però sempre debita-mente documentato in maniera ragionevole. Non bisogna di-menticare, infatti, la posizione della giurisprudenza, che ha più volte ribadito che il giudice «può soltanto valutare la prova che il contribuente offra in ordine alla provenienza non reddituale (e, quindi, non imponibile o perché già sottoposta a imposta o per-ché esente) delle somme neces-sarie per mantenere il possesso dei beni indicati dalla norma,

e, più in generale, che il reddito presunto non esiste o esiste in misura inferiore (…)» (Cassazio-ne, sentenza n. 12187 del 2009 e tra le altre precedenti sentenza n. 3316 del 2009, sentenze nn. 11389 e 16472 del 2008, senten-za n. 17202 del 2006 e sentenza n. 20588 del 2005).

In tale direzione è illuminante la sentenza della medesima Corte di Cassazione n. 27474 del 2008, che ha ammesso l’applicazione del redditometro anche nei con-fronti di un coltivatore diretto in presenza di ragionevoli dubbi per presumere che unitamente al reddito agricolo ne concor-rano altri: pertanto, se è vero che, come asserito nella citata circolare n. 49 del 2007, per gli imprenditori agricoli in ottica difensiva può essere considera-to il volume d’affari dichiarato ai fini Iva, è altrettanto vero che tale importo deve essere tale da giustifi care in maniera ragionevole le manifestazioni di ricchezza registrate, altrimen-ti l’accertamento sarà sempre espletabile.

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In ordine allo scostamento necessario per l’applicazione del redditometro, la nuova formulazione normativa prevede che si debba registrare un differenziale tra l’ammontare accertato e quello di-chiarato pari al 20%. In particolare, tale scostamento potrà essere annuale, non essendo più necessario dover osservare uno scostamento almeno biennale, ma presenta una novità molto significati-va.Infatti, testualmente la norma, al nuo-vo comma 6 dell’art. 38 del dpr 600/73, si riferisce al «reddito complessivo ac-certabile» che deve eccedere «quello dichiarato». Analoga formulazione la si rinviene nel nuovo comma 4, dove è previsto che l’ufficio può sempre deter-minare sinteticamente «il reddito com-plessivo del contribuente». A differenza della norma attualmente in vigore, dun-que, il legislatore non effettua più un richiamo al «reddito complessivo netto del contribuente», come appunto è dato rinvenire nel vigente comma 4 del me-desimo art. 38.Sul piano pratico, è eliminata quell’ano-malia già segnalata dal Secit nella rela-

zione del 31 ottobre 1993, ossia del porre a confronto due valori disomogenei. In-fatti, proprio la parola «netto» ha fatto in modo che gli accertamenti attualmente emanati in forza del redditometro pon-gano a confronto da un lato il reddito ricalcolato in base ai vari parametri fissati con il dm 10 settembre 1992 e successivi aggiornamenti e dall’altro il reddito netto dichiarato dal contri-buente, con un effetto anomalo circa lo scostamento da registrare.In sostanza, mentre il reddito accertato è al lordo degli oneri deducibili (che vengono riconosciuti solo in un secondo momento ex comma 8 dell’art. 38), il parametro preso in considerazione per il contribuente è il reddito al netto dei medesimi oneri deducibili. Dunque, un reddito lordo dichiarato pari a 30.000 euro, ma con oneri de-ducibili (prima casa e altri oneri deri-vanti dall’art. 10 del Tuir) pari a 5.000 euro, determina un valore del reddito del contribuente pari a 25 mila euro, da confrontare con quello derivante dal redditometro, con evidente maggiore possibilità di registrare il famoso sco-

stamento del 25%.Per il futuro, invece, tale differenza di valori non entrerà più in gioco. La nuova norma richiama il reddito com-plessivo accertabile, senza più contene-re un riferimento alla necessità che si tratti di un reddito «netto», e pertanto la locuzione «ecceda di almeno un quin-to quello dichiarato» non può che fare riferimento, altrettanto, ad un reddito lordo. Nell’esempio di sopra, dunque, il parametro di confronto sarà fissato a 30 mila euro.La nuova formulazione appare an-che più lineare circa la comprensione del calcolo dello scostamento, che nel passato ha recato qualche problema, benché sempre la citata relazione del Secit, nonché le vecchie istruzioni alla modulistica del 1993 in riferimento alle indicazioni del redditometro, era-no chiare nell’evidenziare che lo scosta-mento del 25% dovesse essere calcolato in relazione al reddito accertato.La norma richiede che «il reddito com-plessivo accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato», con ciò rendendo palese che il quinto debba es-

sere calcolato in riferimento al reddito accertato. Vale a dire che se il reddito accertato è pari a 40 mila euro, lo sco-stamento da calcolare è di 8 mila euro e dunque il redditometro potrà essere effettuato nei confronti di contribuenti con un reddito lordo di 32 mila euro. Infine, nel nuovo comma 8 dell’art. 38 del dpr 600/73, oltre alla conferma che dal reddito lordo accertato restano de-ducibili gli oneri di cui all’art. 10 del Tuir come nel passato, si esplicita che dovranno essere comunque detratti dalla maggiore imposta accertata tutte le detrazioni d’imposta vigenti, vale a dire quelle per i familiari a carico di cui all’art. 12 del Tuir, le detrazioni riferite alle diverse tipologie di redditi realizza-ti disciplinati dal successivo art. 13 del Tuir, le varie e numerose agevolazioni degli articoli 15 e 16 del medesimo Testo Unico nonché le detrazioni contenute in altre disposizioni normative, in primo luogo quelle relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e/o al risparmio energetico.

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LO SCOSTAMENTO NECESSARIO POTRÀ ESSERE ANNUALE

Differenziale del 20% fra accertato e dichiarato

Le caratteristiche principali del nuovo strumento

L’accertamento potrà essere fondato su ogni manifestazione di ric-chezza. Il nuovo stru-mento trova applicazio-ne per gli accertamenti a partire dall’anno 2009

Individuazione di nuovi beni indice e di nuovi coefi cienti con taratura in funzione del nucleo familiare e della zona territoriale

Reso obbligatorio i con-traddittorio preventivo con ampia facoltà di difesa al contribuente, mediante la manifesta-zione del possesso altri redditi non soggetti ad imposta o comunque non imponibili

Scostamento da registrare pari al 20% tra reddito accer-tabile e reddito dichiarato

Accertamen-to possibile ogn i anno in presenza dello scosta-mento pre-v is to da l la norma

più in

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8 Lunedì 19 Luglio 2010 P R I M O P I A N O

LA MANOVRA CORRETTIVA/Diverse le misure mirate a rafforzare l’efi cienza della riscossione

Tempi sprint per l’accertamentoRidotti i passaggi formali degli atti. Attenuati i rischi d’errore

Pagine a curaDI ANDREA BONGI

La manovra correttiva ve-locizza e rende sempre più effi ciente l’attività di accertamento. Fra le va-

rie disposizioni contenute nel decreto correttivo sui conti pub-blici, approvato giovedì scorso al senato, emerge forte e chiara la volontà del legislatore di rendere sempre più penetrante l’attività di accertamento e riscossione del-le imposte. Sono varie le misure che vanno in questa direzione. Si pensi, per esempio, all’introduzio-ne della valenza di atto esecuti-vo dell’avviso di accertamento in materia di Iva e imposte dirette. Grazie a questo provvedimento il fi sco potrà non soltanto abbrevia-re i tempi che attualmente decor-rono tra l’emissione dell’avviso di accertamento e l’inizio dell’attivi-tà di riscossione (in genere circa due anni), ma soprattutto ridurre i passaggi formali con attenua-zione dei rischi di errore. Grazie alla nuova valenza esecutiva di atti della riscossione, conferita dall’articolo 29 del dl 78/2010, agli avvisi di accertamento Iva e Irpef si potrà infatti evitare l’emissione e soprattutto la notifi ca della car-tella esattoriale di pagamento al contribuente. Le «seconde» notifi -che, effettuate dopo svariati mesi dall’avviso di accertamento sono infatti fonte di molteplici proble-matiche in grado di rendere in molti casi vana l’intera procedu-ra. Si pensi a tutte quelle ipotesi di vizi nella procedura di notifi ca o ai casi di contribuenti che nel frattempo sono divenuti irreperi-bili o hanno cessato l’attività. Si tratta di situazioni nelle quali il decorso di una fi nestra temporale dall’atto di accertamento all’ini-zio dell’attività di riscossione può rendere vana l’intera procedura con evidente danno per le casse

dell’Erario. Anche le misure introdotte

dall’articolo 31 del dl 78/2010, dedicate alla preclusione alla au-tocompensazione in presenza di debito su ruoli a titolo defi nitivo mirano a garantire effi cienza al sistema dell’accertamento e della riscossione delle imposte.

Sulle compensazioni indebite la morsa del fi sco si era già fatta sentire con la stretta operata in materia di limiti all’utilizzo dei crediti Iva e inasprimento delle sanzioni per le ipotesi di utilizzo in compensazione di crediti rive-latisi poi inesistenti. La manovra correttiva aggiunge un ulteriore tassello con il quale si inibisce l’utilizzo di crediti in compensa-zione al contribuente nei confron-ti del quale vi siano iscrizioni a

ruolo a titolo defi nitivo per im-poste erariali e relativi accessori. Tale inibizione varrà in tutte le ipotesi in cui detti importi iscrit-ti nei ruoli superino l’ammontare di 1.500 euro, mentre la sanzione per l’eventuale utilizzo dei crediti in compensazione in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 31 del dl 78/2010, sarà pari al 50% dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relati-vi accessori per i quali sia scaduto il termine di pagamento e, natu-ralmente, fi no alla concorrenza dell’ammontare di questi ultimi indebitamente compensati. Per comprendere esattamente come verrà comminata tale sanzione formuliamo un esempio. Sup-poniamo che un contribuente abbia debiti iscritti nei ruoli a

titolo defi nitivo per 2 mila euro e vanti allo stesso tempo crediti per Iva di 5 mila euro. Supponia-mo inoltre che il contribuente in questione utilizzi i crediti Iva per compensare mille euro di ri-tenute d’acconto senza procedere prioritariamente all’estinzione dei debiti iscritti a ruolo. In tale ipotesi si verifi ca la fattispecie di compensazione indebita prevista dall’articolo 31 del dl 78/2010 e la sanzione sarà pari al 50% dell’im-porto indebitamente compensato, ovvero 500 euro. Tra le altre mi-sure in materia di accertamento fi scale non si può non fare un bre-ve cenno anche alla rivisitazione della normativa che prevede la partecipazione dei comuni alle attività di accertamento. L’arti-colo 18 del dl 78/2010 riscrive in

molte parti l’originario testo nor-mativo ampliando la possibilità degli enti locali di accedere alle banche dati dell’anagrafe tributa-ria e aumentando la percentuale di ristorno di gettito a favore di questi ultimi dall’originario 30% al 33% delle maggiori imposte e sanzioni recuperate.

Altre misure contenute nella manovra correttiva che avranno effetti più o meno immediati nelle attività di accertamento e contra-sto all’evasione fi scale sono quelle contenute nell’articolo 21 relative alle c.d. comunicazioni telemati-che all’Agenzia delle entrate e quelle contenute nell’articolo 25 relative al contrasto di interessi con l’introduzione di una ritenuta d’acconto del 10% sui bonifi ci ban-cari relativi alle spese di ristruttu-razione edilizia e di contenimento energetico degli edifi ci. Quanto alla prima delle due misure da ultimo citate, meglio conosciuta come «fattura telematica» si intro-duce l’obbligo per i contribuenti di comunicare all’agenzia delle entrate le operazioni rilevanti ai fi ni Iva di importo superiore a 3 mila euro. Obbligo che sarà disci-plinato, quanto alle modalità ed alle tempistiche di comunicazio-ne, tramite un successivo provve-dimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Entrambi i provve-dimenti da ultimo citati fi niranno per incrementare la mole di dati che affl uiscono quotidianamente nelle banche dati dell’anagrafe tributaria. Grazie a essi il fi sco potrà poi effettuare incroci e ul-teriori verifi che che potranno far scattare attività di accertamento più o meno penetranti.

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Il Fisco all’attacco

Valenza di atto esecutivo agli accer-tamenti Iva e imposte dirette(articolo 29 dl 78/2010)

Per gli accertamenti notii cati dal 1° luglio 2011; Obiettivo: abbreviare tempi e modalità di riscos- sione.

Preclusione alla autocompensazione in presenza di ruoli a titolo defi nitivo(articolo 31 dl 78/2010)

Niente autocompensazione in presenza di debiti a ruolo superiori a 1.500 euro;L’indebita compensazione sarà sanzionata con il 50% dell’importo del debito a ruolo.

Partecipazione dei comuni all’attività di accertamento tributario e contributivo(articolo 18 dl 78/2010)

Aumento della interazione fra comuni e Agenzia delle entrate;Ampliamento delle funzioni anche in chiave lotta all’evasione contributiva;Aumento dal 30 al 33% della quota di ristorno.

Comunicazioni telematicheall’Agenzia delle entrate(articolo 21 dl 78/2010)

Per le operazioni rilevanti ai i ni Iva di importo su- periore ai 3 mila euro;Tempi e modi da stabilirsi con provvedimento di- rettoriale.

Contrasto d’interessi(articolo 25 dl 78/2010)

Ritenuta del 10% a titolo di acconto suo bonii ci per le spese di ristrutturazione e risparmio ener-getico;La ritenuta è effettuata dalle banche e dagli inter- mediari i nanziari.

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9Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuP R I M O P I A N O

Imprese apri e chiudi e in perdita sistemica fi niscono nel mirino del fi sco. Con la manovra correttiva sui conti

pubblici, per queste particolari tipologie di accertamenti il ri-schio di incappare in una ve-rifi ca fi scale si fa più concreto. Le disposizioni di contrasto in questione sono contenute rispet-tivamente negli articoli 23 e 24 del decreto legge n.78/2010. Or-gani preposti dalla norma alla selezione e alla verifica delle imprese con le citate caratteri-stiche sono l’Agenzia delle en-trate e la Guardia di fi nanza, ai quali deve aggiungersi, ma solo per il contrasto alle imprese c.d. «apri e chiudi», l’istituto nazio-nale della previdenza sociale. Si tratta in entrambi i casi di situazioni a elevata rischiosità fiscale, perché sia all’uno che all’altro fenomeno possono es-sere associate pratiche di frode ed evasione e fi scale.

Le norme sopra richiamate hanno quale unico destinatario i soggetti preposti alle attività di contrasto dell’evasione fi sca-le. Questi ultimi, Agenzia delle entrate e Guardia di fi nanza in particolare, dovranno d’ora in poi inserire nell’ambito delle rispettive linee programmatiche di verifi ca una specifi ca quota di attività a entrambi i fenomeni ricordati.

Le imprese apri e chiudi. Sono defi nite tali le imprese che cessano l’attività entro un anno dalla data di inizio della stessa. L’esperienza sul campo matura-ta dai soggetti preposti alle atti-vità di controllo e verifi ca fi scale e contributiva ha infatti eviden-ziato come molto spesso questo fenomeno non sia dovuto a un errore di valutazione della capa-cità imprenditoriale del soggetto o del business sottostante, bensì a veri e propri intenti fraudolen-ti fi nalizzati all’occultamento di materia imponibile ai fi ni fi sca-li e previdenziali. Contando sui tempi di acquisizione dei dati e di inserimento nelle banche dati fi scali e contributive questi sog-getti riescono a scomparire agli occhi del fi sco o dell’Inps prima ancora che questi ultimi abbia-

no la possibilità di intravedere elementi segnaletici di evasio-ne. Ecco allora che il legislatore della manovra correttiva, con la disposizione contenuta nell’ar-ticolo 22 del decreto 78/2010, prevede che tali imprese siano considerate ai fi ni della selezio-ne delle posizioni da sottoporre a controllo. Si tratta quindi di una vera e propria deroga agli ordinari criteri di selezione delle posizioni da sottoporre a controllo per colpire, il più rapi-damente possibile, queste parti-colari realtà.

Le imprese in perdita si-stemica. L’articolo 24 del decre-to correttivo defi nisce come tali quelle imprese che presentano dichiarazioni in perdita fi scale non determinata da compensi erogati ad amministratori e soci,

per più di un periodo d’imposta. Grazie a una disposizione inse-rita nel c.d. maxi-emendamento di fonte governativa presentato al senato, non saranno inoltre considerate imprese in perdita sistemica quelle che non abbia-no deliberato e interamente li-berato nello stesso periodo uno o più aumenti di capitale a titolo oneroso di importo almeno pari alle perdite fi scali stesse. Anche in questo caso la norma di con-trasto nasce dall’esperienza ma-turata sul campo da parte dei soggetti preposti alle attività di accertamento che hanno potuto constatare come molto spesso dietro a imprese che chiudono sistematicamente in perdita fiscale si annidano fenomeni di frode e di evasione tributa-ria. Tali comportamenti inoltre si pongono anche in contrasto

con la stessa logica d’impresa. È interesse del fi sco esplorare quindi quali sono i motivi per i quali l’impresa, pur chiudendo i suoi conti in perdita sistema-tica, ritenga comunque di non cessare la propria attività.

Se tutto ciò è lineare e condivi-sibile più diffi cile da apprezzare è il senso delle deroghe consen-tite dall’articolo 24 nella sua for-mulazione originaria e in quella emendata al senato. Risulta in-fatti diffi cile comprendere come potranno Agenzia delle entrate e guardia di fi nanza escludere dal novero delle imprese in perdita sistematica quelle che avranno chiuso in perdita fiscale, ma avranno al tempo stesso eroga-to compensi agli amministratori o ai soci oppure proceduto a un aumento di capitale. Se l’effet-to della norma di contrasto è di inserire le imprese in perdita fi -scale in apposite liste selettive, diventa infatti diffi cile che già in tale fase si debbano compiere verifi che in profondità sui conti per capire se tali perdite trova no una copertura nelle eccezioni sopra ricordate.

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Indiziate le imprese apri e chiudi

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Tipologia di imprese

Imprese apri e chiudi

Le imprese che cessano l’attività entro un anno dalla data di inizio; vengono specii camente con-siderate ai i ni della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo

Imprese in perdita sistemica

Le imprese che presentano dichiarazioni in per-dita i scale per più periodi d’imposta consecutivi. Eccezioni: erogazione compensi ad amministrato-ri e soci e aumenti di capitale a titolo oneroso

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10 Lunedì 19 Luglio 2010 P R I M O P I A N O

Il nuovo codice del processo amministrativo, in vigore da settembre, ridisegna la fase istruttoria

Anche il Tar adotta il testimoneL’assunzione delle prove è assimilata al giudizio civile

Pagine a cura DI ANTONIO CICCIA

Processo scritto, con un calendario programma-to con le varie scadenze e con perizie e prove testi-

moniali. Sono queste alcune delle nuove caratteristiche del giudi-zio amministrativo, il cui codice è stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale (dlgs 104/2010, pubbli-cato sulla Gu del 7 luglio 2010) e che, passata l’estate, entrerà in vigore (dal 16 settembre 2010).

Un processo scritto, o almeno con maggiore importanza degli atti scritti. Il codice introduce, infatti, una doppia fase di pre-sentazione di atti scritti prima dell’udienza (memoria conclusio-nale e replica), con questo facendo venir meno di fatto la necessità di discussioni orali per replicare (attualmente non è prevista una fase per le repliche).

Un calendario più fi tto, o meglio una maggiore programmazione del processo, con la predetermi-nazione dei tempi delle varie fasi (cautelare e merito). Non si vuole che i giudizi amministra-tivi rimangano appesi per anni o anche più di un decennio, senza soluzione o con una sentenza che, quando arriva, non interessa più a nessuno.

Nella ricerca di una tutela ef-fettiva si persegue l’obiettivo di un cronoprogramma ragionevole (niente più, per esempio, ordinan-ze cautelari non seguite, per lun-ghissimo periodo di tempo, dalla fase di merito).

Una terza caratteristica del codice è l’attenzione per le pro-ve, con la disciplina della fase istruttoria affi data a un giudice istruttore. Tra tutte spicca la prova testimoniale (seppure li-mitatamente alla forma scritta). Il senso è dimostrare che si tratta di un contenzioso tra due parti poste sullo stesso piano e non un contenzioso, nel quale risultano prerogative o privilegi della pub-blica amministrazione.

Ecco un piccolo vocabolario del nuovo processo amministrativo.

A - Annullamento di un atto amministrativo. È l’azione clas-sica che si può esperire davanti al giudice amministrativo: bisogna impugnare entro 60 giorni. Sono tre i vizi che possono portare all’annullamento dell’atto della pubblica amministrazione: vio-lazione di legge, incompetenza, eccesso di potere.

B - Brevità. Il codice del pro-cesso amministrativo introduce il principio di sinteticità, oltre che di chiarezza, degli atti di parte: la prolissità può portare a una condanna alle spese.

C - Condanna della pubbli-ca amministrazione. Il codice disciplina l’azione di condanna della pubblica amministrazione a seguito dell’annullamento dell’at-to. Si può chiedere in forma speci-fi ca (ottenere, per esempio, l’atto di assenso da parte della pubblica amministrazione) oppure in via

residuale con la adozione di ogni altra misura idonea a tutelare la posizione giuridica soggettiva del privato (compresa la pubblicazio-ne della sentenza).

D - Danno. Il codice discipli-na l’azione di risarcimento per lesione di interessi legittimi: deve essere proposta entro il termine di decadenza di 120 giorni decor-rente dal giorno in cui il fatto si è verifi cato ovvero dalla conoscen-za del provvedimento se il danno deriva direttamente da questo. Nel caso in cui sia stata propo-sta azione di annullamento la domanda risarcitoria può essere formulata nel corso del giudizio o, comunque, sino a 120 giorni dal passaggio in giudicato della

relativa sentenza.E - Escussione testimoniale.

Il codice introduce la testimonian-za scritta, quale fonte di prova nel giudizio amministrativo. Vengono richiamate le formalità previste per la testimonianza scritta nel processo civile.

F - Fondatezza dell’istanza. In caso di ricorso contro il silen-zio della p.a. il giudice può pro-nunciarsi sulla fondatezza della pretesa del privato solo quando si tratta di attività vincolata o quando risulta che non residuano ulteriori margini di esercizio della discrezionalità e non sono neces-sari adempimenti istruttori.

G - Giudizi accelerati. Il codice comprende la disciplina

di giudizi che hanno un iter più breve a causa di termini ridotti: in particolare per appalti, diritto di accesso, silenzio della p.a.

I - Istanza di fi ssazione di udienza. Deve essere presen-tata una istanza di fissazione dell’udienza per la discussione del merito anche per la discussio-ne delle istanza cautelari (salvo che per i casi di fi ssazione d’uffi -cio dell’udienza di merito).

L - Liberi. Sono liberi i giorni individuati come termine prima dell’udienza per produrre docu-menti e memorie (30) e per pre-sentare repliche (20): per il com-puto esatto non si conta il giorno iniziale e neppure quello fi nale.

M - Motivi aggiunti. Si pos-

sono introdurre nel ricorso con motivi aggiunti nuove ragioni a sostegno delle domande già pro-poste, o domande nuove purché connesse a quelle già formulate con i precedenti atti difensivi.

N - Non contestati. Il giudi-ce può porre a fondamento della sentenza i fatti non specifi camen-te contestati dalle parti, che devo-no ritenersi provati.

O - Ordine del giudice. Il codice disciplina l’istituto dell’in-tervento, prevedendo, accanto al classico intervento volontario ad adiuvandum o ad opponendum, anche quello per ordine del giu-dice.

P - Prove. Il codice stabilisce che spetta alle parti (privato e pubblica amministrazione) l’one-re di fornire gli elementi di prova che siano nella loro disponibilità riguardanti i fatti posti a fon-damento delle domande e delle eccezioni.

Q - Quantificazione del danno. Sulla quantificazione del danno può pesare il fatto che il privato non abbia agito per l’annullamento dell’atto, fonte del pregiudizio, limitandosi alla sola azione per l’indennizzo.

R - Ricorso. Il ricorso deve contenere gli elementi identifi ca-tivi del ricorrente, del suo difen-sore e delle parti nei cui confronti il ricorso è proposto, la domanda e l’atto o il provvedimento even-tualmente impugnato, e gli ele-menti necessari all’accertamen-to della fondatezza del ricorso (esposizione sommaria dei fat-ti, i motivi del ricorso, mezzi di prova e provvedimenti chiesti al giudice). Il ricorso è nullo, in-fatti, solo se manca la sottoscri-zione o se è incertezza assoluta sulle persone o sull’oggetto della domanda.

S - Spese. Il codice del pro-cesso richiama quanto previsto dal codice di procedura civile sulle spese di soccombenza; la compensazione (ciascuna parte paga i suo avvocato) è l’eccezio-ne, rispetto all a regola per cui chi perde deve rimborsare le spese legali a chi vince.

T - Termine di deposito degli atti. Il ricorso e gli altri atti pro-cessuali soggetti a preventiva no-tifi cazione dovranno essere depo-sitati nella segreteria del giudice nel termine perentorio di 30 giorni dalla notifi cazione del ricorso.

U - Ultima notifi cazione. Il termine di 30 giorni per il depo-sito del ricorso al Tar, nel caso di notifi cazione a più destinatari, decorre dal momento in cui l’ul-tima notifi cazione dell’atto stesso si è perfezionata anche per il de-stinatario.

V - Verifi cazione. Con la ve-rifi cazione il Tar o il Consiglio di stato individuano un ente che è in grado di rispondere a un quesito tecnico. La verifi cazione è, infatti, affi data a un organismo pubblico, estraneo alle parti del giudizio, munito di specifi che competenze tecniche. Non sono previsti verifi -catori nominati dalle parti.

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Il nuovo calendario del processo

PRESENTAZIONE RICORSONotii cazione, comunicazione, piena conoscenza atto - scadenza termine di pubblicazione atto

Entro 60 giorni Notii cazione ricorso per l’annullamento dell’atto alla p.a. e ad almeno un controinteressato

Entro 90 giorni Notii cazione ricorso in Europa

Entro 120 giorni Notii cazione ricorso fuori Europa

Entro 60 giorni da notii cazione ricorso Proposizione ricorso incidentale

Entro 30 giorni Notii cazione ricorso in materia di accesso ai documenti amministrativi

Entro 30 giorni dal perfezionamento della ultima notii cazione per il desti-natario

Deposito del ricorso e degli atti processuali presso la segreteria del Tar

Entro 60 giorni dalla notii cazione del ricorso

Costituzione in giudizio delle parti intimate• Produzione atto impugnato da parte della p.a.•

Dopo venti giorni dal perfezionamento dell’ultima notii cazione del ricorso e dieci giorni dal deposito del ricorso

Camera di consiglio per decisione su istanze cautelari

ORDINANZA CAUTELAREEntro 30 giorni dalla notii cazione or-dinanza

Appello al consiglio distato contro ordinanza cautelare

Entro 60 giorni dalla pubblicazione or-dinanza non notii cata

Appello al consiglio distato contro ordinanza cautelare

Entro un anno dal deposito del ricorso Presentazione istanza di i ssazione di udienza

Sessanta giorni prima dell’udienza di discussione

Comunicazione della cancelleria della data di udienza alle parti

Quaranta giorni prima dell’udienza di discussione

Comunicazione della cancelleria della data di udienza su accordo delle parti dopo rinuncia istanza cautelare

Trenta giorni liberi prima dell’udienza di discussione

Produzione documenti e presentazione memorie

Venti giorni liberi prima dell’udienza di discussione

Presentazione repliche

UDIENZA DI DISCUSSIONE Non oltre 45 giorni dopo l’udienza di discussione

Redazione sentenza

SENTENZAEntro 60 giorni dalla notii cazione della sentenza

Presentazione appello al Consiglio di stato

Entro sei mesi dalla pubblicazione della sentenza

Presentazione appello al Consiglio di stato

Entro 30 giorni dall’ultima notii cazione dell’appello

Deposito del ricorso

RISARCIMENTO DEL DANNOEntro 120 giorni dal passaggio in giudi-cato della sentenza

Proposizione domanda risarcitoria

PERENZIONEDopo cinque anni dal deposito del ri-corso

Comunicazione di cancelleria sull’onere di presentare nuova istanza di i ssazione di udienza

Entro 180 giorni dalla comunicazione Presentazione istanza di i ssazione di udienza

PRESCRIZIONEDopo dieci anni dal passaggio in giudi-cato della sentenza

Prescrizione azione di ottemperanza

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11Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuP R I M O P I A N O

Attenzione ad alcuni tra-bocchetti. Nell’intento di chiarire alcune fasi il codice del processo am-

ministrativo introduce alcuni adempimenti, che gli avvocati devono tenere d’occhio per evitare sanzioni dirette o indirette.

Per esempio il codice del proces-so amministrativo introduce nel processo cautelare (la sospensiva urgente dell’atto impugnato) un termine, fi no a due giorni liberi prima della camera di consiglio, per il deposito di memorie e docu-menti; successivamente, è ancora ammessa fi no all’udienza la costi-tuzione in giudizio delle parti, ma in tal caso le parti devono svolgere le proprie difese in forma orale, e solo per gravi ed eccezionali ra-gioni possono essere autorizzate al deposito di documenti, ma non di scritti difensivi.

Il termine per la presentazione della memoria conclusiva viene anticipato a 30 giorni, così come per la presentazione dei docu-menti da portare al giudice per la decisione. Un altro trabocchet-to è rappresentato dall’obbligo di sinteticità degli atti. Il codice dice che gli atti delle pari devono essere chiari e sintetici. La chia-rezza rimanda a una capacità di espressione lineare e comprensi-bile: meglio frasi brevi che periodi pieni di subordinate e incidentali. Il parametro della sintesi mette a dura prova l’esigenza di formulare a pieno tutte le difese. E si sfora i rischi possono essere gravi, anche

sul piano processuale. Certo l’atto prolisso non può essere estromes-so dal processo: l’atto non sintetico è ricevibile ed effi cace. Tuttavia l’atto non sintetico costituisce vio-lazione del dovere di lealtà, che può essere sanzionata in primo luogo con l’attribuzione delle spe-se di lite: chi scrive o parla troppo rischia di pagare le spese (anche se vince il ricorso). In secondo luo-go non può escludersi l’attivazio-

ne di sanzioni disciplinari a carico dell’avvocato logorroico. Quasi per compensazione il codice prevede una analogo obbligo di sintesi an-che per i magistrati nella stesura delle sentenze.

Il codice del processo ammini-strativo prevede che la motivazio-ne della sentenza deve limitarsi alla concisa esposizione dei motivi in fatto e in diritto della decisione, anche con rinvio a precedenti cui

intende conformarsi.Naturalmente la sintesi è un

rischio se sfocia in una carenza della motivazione o addirittura in un’omessa pronuncia. In sostan-za la sintesi è una regola formale della esposizione delle motivazio-ni, che devono essere anche chia-re e riguardare tutti le domande proposte dalle parti.

Una particolare attenzione da parte degli avvocati deve essere

dedicata al giudizio cautelare. La nuova disciplina toglie la possibi-lità di fare calcoli che spesso in passato si facevano, sfruttando una lacuna normativa. In passa-to vincere la sospensiva poteva si-gnifi care vincere sostanzialmente il processo, considerato che la fase di merito veniva fissata anche molti anni dopo: la cristallizza-zione degli effetti della sospensi-va equivaleva all’avere ottenuto quello che si sarebbe potuto otte-nere con una sentenza favorevole. Questo calcolo, si è detto, non si può più fare. Il codice prevede, infatti, l’obbligo di fissazione dell’udienza di merito con la de-cisione che accoglie la richiesta di provvedimento d’urgenza. Insom-ma si fi ssa la scadenza dell’effi ca-cia del provvedimento cautelare, che potrà essere anche smentito dalla sentenza defi nitiva del giu-dizio. Quanto ai termini proces-suali gli avvocati devono tenere a mente che il codice conferma la corsia preferenziale per gli appal-ti (termini dimezzati e comunque abbreviati) e assorbe le regole pro-cessuali, oggi contenute nel codice dei contratti (dlvo 163/2006, a se-guito della novella apportata con il dlvo 53/2010 di recepimento della direttiva ricorsi).

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Appello contro ordinanza cautelare Entro 15 giorni dalla comunicazione o notii ca-zione

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12 Lunedì 19 Luglio 2010 F I S C O

Per il trattamento occorre tener conto anche delle norme agevolative del trafi co internazionale

Trasporto merci al test dell’IvaIndispensabile individuare il responsabile degli adempimenti

Pagine a curaDI FRANCO RICCA

Uno dei settori maggior-mente interessati dal-la recente riforma della territorialità dell’Iva è

quello del trasporto di merci. Dal 1° gennaio 2010 risulta infatti mo-difi cato il criterio per individuare il luogo nel quale la prestazione si considera effettuata, ma solo nei trasporti per conto di imprese; non sono invece cambiati i crite-ri per i trasporti commissionati da privati consumatori. Peraltro, per identificare il trattamento concretamente applicabile al ser-vizio occorre tenere conto anche delle disposizioni agevolative del traffi co internazionale. Una volta arrivati alla conclusione, infi ne, occorre individuare il soggetto che deve occuparsi degli adem-pimenti d’imposta (il cosiddetto debitore o obbligato).

Trasporti di merci per con-to di soggetti passivi. Se il com-mittente del servizio di trasporto è un soggetto passivo (ossia una persona, fisica o giuridica, che esercita un’attività economica, oppure un ente non commercia-le identifi cato ai fi ni dell’Iva), la regola per localizzare la presta-zione, dopo la riforma, è quella generale del luogo di stabilimen-to del committente. Non essendo infatti più previsti, per i trasporti di merci per conto di soggetti pas-sivi, criteri speciali, si applica la regola generale dell’art. 7-ter del dpr 633/72. Conseguentemente,

dal 1° gennaio scorso, questi ser-vizi, ai fi ni dell’Iva:

a) si considerano effettuati in Italia se il committente è un sog-getto passivo stabilito nel territo-rio nazionale (compresa la stabile organizzazione italiana di un sog-getto estero, se la prestazione è resa alla branch)

b) non si considerano effettuati in Italia se il committente è in-vece un soggetto passivo stabilito all’estero, a nulla rilevando l’even-tuale circostanza che il soggetto abbia un rappresentante fi scale o sia identifi cato direttamente in Italia ai sensi dell’art. 35-ter.

Si deve sottolineare come l’unico elemento su quale si basa l’individuazione del luogo della prestazione è il luogo di stabili-mento del committente, per cui si prescinde da ogni altra varia-bile (ad esempio, il luogo in cui è stabilito il vettore, oppure il luogo in cui è eseguito materialmente il trasporto). In conseguenza della

regola descritta, quindi, non può più verifi carsi, come accadeva in-vece in passato, il frazionamento della prestazione (parte territo-riale e parte extraterritoriale), perché nel nuovo sistema la ter-ritorialità del servizio di trasporto è, per così dire, ricondotta ad uni-tarietà: nel caso a) la prestazione è interamente territoriale, mentre nel caso b) è interamente extra-territoriale.

Prima di occuparci della pre-stazione territoriale, va ricordato che quella extraterritoriale non è soggetta, in via di principio, agli obblighi Iva in Italia (fatturazione, registrazione, dichiarazione, ecc.); l’ammontare delle prestazioni ex-traterritoriali, conseguentemente, non rileva neppure ai fi ni della determinazione dello status di «esportatore abituale» e del pla-fond disponibile per acquistare in sospensione d’imposta. Ferma restando questa irrilevanza, se il servizio di trasporto extraterrito-

riale è effettuato nei confronti di un committente soggetto passivo in un altro stato membro dell’Ue, l’art. 21, comma 6 del dpr 633/72 impone comunque al prestatore l’obbligo di emettere fattura non soggetta ai sensi dell’art. 7-ter, da non computare però nel calcolo del volume d’affari, mentre l’art. 50, comma 6 del dl 331/93 impone la presentazione dell’elenco riepilo-gativo dei servizi intracomunita-ri (modello Intra-1 quater), su cui appresso.

Imponibilità, non imponibi-lità, esenzione. Il presupposto della territorialità non va confuso con il trattamento concretamente applicabile: il primo, come si è det-to, ha la sola funzione di attribuire la «nazionalità» all’operazione e dipende esclusivamente dal luogo di stabilimento del committente (indipendentemente dalla desti-nazione delle merci); il secondo, in-vece, si ricollega alla destinazione delle merci.

Quando la prestazione, secondo la regola prima esaminata, deve considerarsi extraterritoriale, la questione del trattamento concreto non si pone perché, appunto, l’ope-razione non è rilevante per l’Iva nazionale. Soltanto quando la pre-stazione deve invece considerarsi territoriale, perché commissionata da un soggetto passivo stabilito in Italia, occorre verifi care quale sia il concreto trattamento da applica-re (è noto, infatti, che le operazioni territoriali si suddividono in im-ponibili, non imponibili ed esenti). Per le prestazioni di trasporto di merci, in particolare, occorre veri-fi care se possa applicarsi il tratta-mento previsto dall’articolo 9, n. 2) del dpr 633/72, che nel quadro delle agevolazioni per il traffi co internazionale dichiara non im-ponibili i trasporti relativi a:

- beni in esportazione- beni in transito- beni in importazione tempo-

ranea- beni in importazione, qualora

il corrispettivo del trasporto sia stato assoggettato a tassazione in dogana.

Qualora la destinazione delle merci trasportate sia riconducibi-le ad un uno dei regimi doganali sopraindicati, dunque, la presta-zione è non imponibile, mentre in caso contrario è imponibile; si ribadisce che tanto il trattamento di imponibilità quanto quello di non imponibilità presuppongono che la prestazione sia territo-rialmente rilevante in Italia.

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Quando la prestazione di tra-sporto è localizzata nel ter-ritorio dello stato, occorre in-dividuare il soggetto che deve

farsi carico degli adempimenti fi naliz-zati all’applicazione dell’imposta, pri-mo fra tutti quello della fatturazione, in base alle disposizioni dell’art. 17 del dpr 633/72. Si deve ricordare che, secon-do l’orientamento dell’amministrazione fi nanziaria, confermato da ultimo dalla circolare n. 12/2010 dell’agenzia delle en-trate, gli obblighi formali devono essere adempiuti anche se l’operazione territo-rialmente rilevante non è imponibile.

Dal primo comma dell’art. 17 si evince che se la prestazione di trasporto (per restare alla materia che ci riguarda) è effettuata da un vettore stabilito nel ter-ritorio dello stato, debitore dell’imposta è il vettore stesso, il quale deve pertanto osservare gli ordinari adempimenti pre-visti dalla legge.

Se invece il vettore non è stabilito nel territorio dello stato, ai fi ni dell’identifi -cazione del debitore dell’imposta occorre distinguere a seconda che il committente abbia oppure no lo status di «soggetto passivo stabilito»:

- nella prima ipotesi (committente soggetto passivo stabilito in Italia), il

secondo comma dell’art. 17 prevede che gli obblighi d’imposta sono adempiu-ti dal committente con il meccanismo dell’inversione contabile; pertanto, an-che nel caso in cui il vettore estero abbia un rappresentante o una posizione Iva diretta in Italia, la prestazione dovrà essere autofatturata dal committente, eventualmente in regime di non imponi-bilità qualora ne ricorrano i presupposti; se il vettore è un soggetto comunitario, in luogo dell’autofattura, il committente può procedere all’integrazione della fat-tura del vettore, fermo restando i criteri sul momento di effettuazione della pre-stazione (circolare n. 12/2010 citata)

- nella seconda ipotesi, invece (e cioè qualora il committente non sia un sog-getto passivo stabilito in Italia), l’art. 17, terzo comma, prevede che gli obbli-ghi vanno adempiuti, nei modi ordinari, dallo stesso vettore estero attraverso un rappresentante fi scale ovvero una posi-zione Iva accesa direttamente in Italia; se il vettore estero ha in Italia una sta-bile organizzazione, adempie agli obbli-ghi d’imposta avvalendosi della stabile organizzazione. Questa seconda ipotesi si verifi ca nel caso in cui il committen-te sia un privato consumatore oppure un soggetto passivo non stabilito nel

territorio dello stato; nei rifl essi delle prestazioni di trasporto (e, più in gene-rale, delle prestazioni c.d. «generiche»), tuttavia, può realizzarsi concretamente soltanto il caso del committente privato consumatore: difatti, se il committente è invece un soggetto passivo estero, la prestazione non è territoriale in Italia.

Va ricordato che il terzo comma dell’art. 17 prevede che se gli obblighi derivano esclusivamente dall’effettuazione di ope-razioni non imponibili di trasporto ed accessorie ai trasporti, gli adempimenti del soggetto estero sono limitati alla sola fatturazione; si confi gura, in tale ipotesi, una forma di rappresentanza «leggera», che non comporta altri obblighi oltre a quello della fatturazione.

Per fi nire, occorre riprendere l’adem-pimento Intrastat, accennato prima. Il comma 6 dell’art. 50 del dl n. 331/93, come riformulato dal dlgs 18/2010, sta-bilisce che gli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari devono contenere ora anche le prestazio-ni di servizi diverse da quelle di cui agli articoli 7-quater e 7-quinquies, rese nei confronti di soggetti passivi stabiliti in un altro stato membro della Comunità e quelle da questi ultimi ricevute.

In pratica, l’obbligo di dichiarare la

prestazione nell’elenco riepilogativo dei servizi resi o ricevuti scatta quando ri-corrono entrambi i seguenti presuppo-sti:

- oggetto del servizio è una prestazione «generica» disciplina dall’art. 7-ter, tra le quali rientrano le prestazioni di traspor-to merci per conto di imprese

- prestatore e committente sono stabi-liti in due diversi stati membri dell’Ue.

Tuttavia, dall’obbligo Intrastat sono escluse le operazioni per le quali non è dovuta l’imposta nello stato membro in cui è stabilito il destinatario; pertanto, ad esempio, il committente italiano che riceve dal vettore comunitario una fattura per un trasporto di merci in esportazione, non imponibile ai sensi dell’art. 9, n. 2, pur dovendo comunque procedere, come si è detto, all’autofat-turazione (o all’integrazione della fat-tura del fornitore), non deve includere la prestazione nel modello Intrastat. Lo stesso vale, ovviamente, per la me-desima prestazione resa dal vettore italiano al committente Ue, nel qual caso, però, è necessario interpellare il cliente per accertarsi del regime Iva della prestazione nello stato membro di destinazione.

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QUALE DEBITORE D’IMPOSTA

Lo status di soggetto passivo stabilito fornisce la bussola

L’Iva nei trasporti di merci fra imprese

Committente del trasporto

Destinazione dei beni

Territorialità Trattamento

Soggetto passivo stabilito in Italia

Esportazione, importazione (*), transito

SìNon imponibile

art. 9.2

Altra Sì Imponibile

Soggetto passivoestero

Irrilevante No

(*) Importazione temporanea, ovvero importazione defi nitiva con tassazione del trasporto in dogana

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13Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 Luglio 2010F I S C O

Privati, conta la natura intraUeA

d opportuno completamento del quadro nor-mativo, si deve accennare alle regole di ter-ritorialità previste per i trasporti di beni nei confronti di privati. In proposito, come già

detto, la riforma non ha apportato novità, essendo stati confermati, nel nuovo art. 7-sexies, i criteri della previgente normativa, diversificati in consi-derazione della natura intracomunitaria oppure no del trasporto. Di conseguenza:

- i trasporti non intracomunitari si considerano

effettuati nel territorio dello stato in proporzione alla distanza ivi percorsa;

- i trasporti intracomunitari, invece, si considerano effettuati nel territorio dello stato se l’esecuzione della prestazione inizia nel territorio stesso. Ai sensi dell’art. 7, lett. f), per «trasporto intracomunitario di beni» si intende quello che ha inizio e termine nel territorio di due stati membri diversi; il luogo di partenza è quello in cui inizia effettivamente il trasporto dei beni, senza tenere conto del tragitto

compiuto dal vettore per recarsi in tale luogo, mentre luogo di arrivo è quello in cui il trasporto si conclude effettivamente.

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Trasporto di merci fra imprese, casi e soluzioni

Caso n. 1Vettore tedesco effettua un trasporto di merci in esportazione da Roma a Zurigo per conto di un committente soggetto passivo italiano.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, luogo in cui è stabi-lito il committente. Debitore dell’Iva è il committente.

Il committente deve emettere autofat-tura, senza evidenziare però l’imposta perché la prestazione è non imponibile art. 9, n. 2. Per la stessa ragione non oc-corre presentare il modello Intrastat.

Caso n. 2Vettore italiano effettua un trasporto di merci da Roma a Parigi per conto di un committente soggetto passivo francese.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Francia, luogo in cui è sta-bilito il committente. Debitore dell’Iva è il committente.

Il vettore italiano deve emettere fattura non soggetta ad Iva, che non concor-rerà però al volume d’affari né al pla-fond. Deve inoltre presentare il modello Intra1-quater.

Caso n. 3Nel caso n. 2, il vettore italiano IT1 affi da il trasporto ad un sub-vettore italiano IT2.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, luogo in cui è sta-bilito il vettore principale, committente del servizio. Debitore dell’Iva è il sub-vettore IT12.

Il prestatore IT2 deve emettere fattura imponibile. Non deve presentare il mo-dello Intrastat.

Caso n. 4Nel caso n. 2, il vettore italiano affi da il trasporto ad un sub-vettore france-se.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si consi-dera effettuata in Italia, luogo in cui è stabilito il vettore italiano, committente del servizio. Debitore dell’Iva è il com-mittente.

Il committente deve emettere autofattu-ra imponibile. Deve inoltre presentare il modello Intra2-quater.

Caso n. 5Vettore francese effettua un trasporto di merci da Parigi a Roma per conto di un committente soggetto passivo italiano.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, luogo in cui è stabi-lito il committente. Debitore dell’Iva è il committente.

Il committente deve emettere autofattu-ra e procedere ai conseguenti adempi-menti (registrazione, liquidazione, ecc.). Deve inoltre presentare il modello In-tra2-quater.

Caso n. 6Vettore italiano effettua un trasporto di merci da Zurigo a Mosca per conto di un committente soggetto passivo svizzero.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto non si con-sidera effettuata in Italia in quanto il committente è un soggetto estero.

Il vettore italiano non è tenuto ad adem-pimenti Iva in Italia.

Caso n. 7Vettore svizzero effettua un trasporto di merci da Zurigo a Mosca per conto di un committente soggetto passivo italiano.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, luogo in cui è stabili-to il committente. Debitore dell’imposta è il committente.

Il committente deve emettere autofat-tura imponibile e procedere ai conse-guenti adempimenti (registrazione, li-quidazione, ecc.). Non deve presentare il modello Intrastat.

Caso n.8 Vettore italiano effettua un trasporto di merci da Parigi a Mosca per conto di un committente soggetto passivo francese.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Francia, paese del com-mittente soggetto passivo. Debitore dell’imposta è il committente.

Il vettore italiano deve emettere fattura non soggetta ad Iva, che non concorre-rà però al volume d’affari né al plafond. Deve inoltre presentare il modello In-tra1-quater, a meno che la prestazione, in Francia, non sia imponibile in quanto trasporto di merci in esportazione.

Caso n. 9 Vettore italiano effettua un trasporto di merci da Roma a Milano per conto di un committente soggetto passivo francese con rappresentante fi scale in Italia.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Francia, paese del com-mittente soggetto passivo; è ininl uente la presenza del rappresentante i scale. Debitore dell’imposta è il committen-te.

Il vettore italiano deve emettere fattura non soggetta ad Iva, che non concor-rerà però al volume d’affari né al pla-fond. Deve inoltre presentare il modello Intra1-quater.

Caso n. 10Vettore francese effettua un trasporto di merci da Pagini a Berlino per conto di un committente soggetto passivo italiano.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, luogo in cui è stabili-to il committente. Debitore dell’imposta è il committente.

Il committente deve emettere autofat-tura imponibile e procedere ai con-seguenti adempimenti (registrazione, liquidazione, ecc.). Deve inoltre pre-sentare il modello Intra2-quater.

Caso n. 11Vettore italiano effettua un trasporto di merci da Roma a Milano per conto della stabile organizzazione in Italia di un soggetto passivo svizzero.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, paese del commit-tente soggetto passivo (la stabile or-ganizzazione). Debitore dell’imposta è il prestatore.

Il vettore italiano deve emettere fattura imponibile. Non deve presentare il mo-dello Intrastat.

Caso n. 12 Vettore russo effettua un trasporto di merci da Mosca a Roma per conto di un committente soggetto passivo italiano.

Luogo dell’operazione e debitore dell’Iva

Adempimenti

La prestazione di trasporto si considera effettuata in Italia, paese del commit-tente. Debitore dell’imposta è il com-mittente.

Il committente deve emettere autofattu-ra e procedere ai conseguenti adempi-menti (registrazione, liquidazione, ecc.). La prestazione, comunque, è non im-ponibile ex art. 9, n. 2 nella misura in cui è stata assoggettata all’imposta in dogana, all’atto dell’importazione delle merci. Non deve presentare il modello Intrastat.

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14 Lunedì 19 Luglio 2010 F I S C O

I chiarimenti delle Entrate sugli Exchange traded commodities, soggetti alla sostitutiva del 12,5%

Etc sotto l’ombrellone dei derivatiNessuna parentela né con redditi di capitale, né con Oicr

Pagina a cura DI ALESSANDRO FELICIONI

Sono redditi diversi e non di capitale quelli realiz-zati con gli Etc, partico-lari strumenti fi nanziari

derivati le cui performance sono legate all’andamento delle merci sottostanti. Con la risoluzione n. 72/E del 12 luglio 2010 l’Agenzia delle entrate chiarisce il trat-tamento fi scale degli Exchange traded commodities, attività di natura fi nanziaria negoziate nel mercato telematico della Borsa Italiana. La particolarità dello strumento e le sue caratteristi-che ibride rendono il trattamento fi scale ambiguo: a metà tra red-diti di capitale e redditi diversi, i proventi derivanti da tali atti-vità rischiano di mettere in crisi operatori e contribuenti. Si tratta di un nuovo strumento, quotato dal mese di aprile 2007 in un seg-mento del mercato regolamenta-to telematico Etf plus, che viene emesso da una speciale società veicolo a fronte dell’investimento diretto che il soggetto emittente effettua nelle materie prime sot-tostanti o in contratti derivati sulle materie prime. La gamma di commodities replicata dagli Etc è molto ampia e non si limita alle singole materie prime, ma si estende a loro indici e sottoindici. Ciò permette al risparmiatore sia

di scommettere sull’andamento positivo di una singola materia prima, sia di diversifi care l’inve-stimento attraverso un paniere di commodities.

Le attività acquistate dall’emit-tente con i proventi derivanti dalla sottoscrizione degli Etc co-stituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della Spv (società veicolo) e da quello delle eventuali altre emissioni.

Inoltre, le attività acquistate con i proventi derivanti dalle sottoscrizioni, nonché i proven-ti generati dalle stesse attività, sono destinati in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incor-porati negli strumenti fi nanziari in questione ed eventualmente alla copertura dei costi dell’ope-razione.

Sulle attività comprese nel patrimonio separato non sono ammesse azioni da parte dei cre-ditori diversi dai portatori dei re-lativi Etc. Le caratteristiche prin-cipali degli Etc sono l’assenza di scadenza, il fatto di non produrre interessi periodici o certi e il di-ritto a ottenere un determinato quantitativo di commodities o un ammontare in denaro di importo equivalente.

Nell’istanza di interpello pro-posta per individuare il corretto trattamento fi scale degli Etc, la soluzione prospettata nega che gli Etc possano essere considera-

ti titoli similari alle obbligazioni disciplinati dall’articolo, comma 2, lettera c) del Tuir. Ciò perché, sostanzialmente, non vi è alcuna garanzia che il capitale a scaden-za venga rimborsato integralmen-te. L’assimilazione (fi scale) degli strumenti fi nanziari alle obbliga-zioni riguarda «i titoli di massa che contengono l’obbligazione in-condizionata di pagare alla sca-denza una somma non inferiore a quella in essi indicata, con o senza la corresponsione di proventi pe-riodici, e che non attribuiscono ai possessori alcun diritto di parte-cipazione diretta o indiretta alla gestione dell’impresa emittente o dell’affare in relazione al quale siano stati emessi, né di controllo sulla gestione stessa».

Né, tantomeno, tali strumen-ti potrebbero essere assimilati agli Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) in assenza di un rendiconto e di una valorizzazione periodica. In gene-rale, comunque, secondo l’istante gli strumenti in questione, al di là della loro inclusione in categorie ben defi nite, non rappresentano una forma di impiego di capitale e quindi non possono produrre red-diti di capitale rientranti nell’arti-colo 44, lettera b), del Tuir, vale a dire «interessi e altri proventi … degli altri titoli diversi dalle azio-ni e titoli similari», tra cui i co-siddetti «titoli atipici» disciplinati

dall’articolo 5 del decreto legge 30 settembre 1983 n. 512, converti-to dalla legge 25 novembre 1983, n. 649. Ciò comporterebbe una tassazione penalizzante per tali strumenti.

Secondo l’associazione istante, per le caratteristiche intrinseche degli strumenti fi nanziari in og-getto, nonché per la natura ale-atoria dei redditi loro connessi, tali redditi devono essere quali-fi cati come redditi diversi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera c-quater), del Tuir in quanto deri-vanti da «rapporti da cui deriva il diritto … di ricevere … a termine uno o più pagamenti collegati … a quotazioni o valori … di metalli preziosi o di merci».

Peraltro la lettera h) dell’artico-lo 41, comma 1, del Tuir esclude, dal novero dei redditi di capitale, i proventi derivanti da rapporti attraverso cui possono essere conseguiti differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto. Come emerge dal-la relazione illustrativa la detta esclusione si è resa necessaria per non attrarre a tassazione tra i redditi di capitale anche i pro-venti derivanti da rapporti che, pur comportando l’impiego del capitale, abbiano natura aleato-ria in quanto diano luogo alla pro-duzione di differenziali positivi e negativi».

L’Agenzia, che in sostanza

concorda con la tesi dell’istante, sottolinea che il valore degli Etc è collegato all’andamento dei prezzi delle attività oggetto dell’investi-mento oppure al valore di indici o panieri relativi a tali attività; in tal modo, il prezzo degli Etc è per-tanto legato direttamente o indi-rettamente all’andamento del sot-tostante. Anche se non negoziati nello stesso segmento di alcuni particolari fondi di investimento (mercato Etf plus, che è il mercato regolamentato telematico di Bor-sa Italiana in cui sono negoziati anche gli Exchange traded funds) gli Etc presentano caratteristiche diverse.

Tali strumenti non possono essere annoverati tra i redditi di capitale ma vanno classifi cati tra quelli che producono redditi diversi di natura fi nanziaria con applicazione dell’imposta sostitu-tiva del 12,5% sui proventi rea-lizzati.

© Riproduzione riservata

Le modalità effettive di tassazio-ne degli Etc dipendono dal regi-me fiscale adottato dal contri-buente. Se, infatti, la risoluzione dell’Agenzia sgombra il campo da possibili assimilazioni penalizzan-ti alle obbligazioni (con applica-zione della ritenuta elevata per i cosiddetti titoli atipici) l’inclu-sione tra i redditi diversi impone di analizzare come, materialmente, il contri-buente subisca il prelievo. I redditi diversi di natura fi nanziaria percepiti da persone fi si-che e diversi dalle plusvalenze realizzate su partecipazioni qualifi cate, scontano tutti la tassazione secca con aliquota del 12,5%. Sono però possibili tre regimi distinti all’interno dei quali, sebbene la misura della tassazione sia identica, esistono differenze importanti.Tre sono i regimi previsti: regime della di-chiarazione, del risparmio amministrato, del risparmio gestito.• Nel regime della dichiarazione il contribuen-te provvede personalmente, sia a decidere gli investimenti, sia a svolgere gli adempimenti fi scali. Chi lo sceglie deve riportare le plusva-lenze o minusvalenze realizzate nella sua di-chiarazione dei redditi. I capital gains restano comunque assoggettati a tassazione al 12,5% con tassazione separata e non confl uiscono nel reddito complessivo. • Nel regime del risparmio amministrato il cliente provvede di persona agli investimenti, ma delega gli adempimenti fi scali alla Banca o Sim, la quale agisce quindi come «sostituto d’imposta». • Nel regime del risparmio gestito il cliente delega alla Banca o Sim sia l’attività di gestio-ne del proprio capitale sia gli adempimenti fi scali relativi ai suoi investimenti.Chi ha scelto il regime della dichiarazione ri-

ceve i proventi completi delle vendite di titoli, senza ritenute di imposta, e deve preoccuparsi di calcolare e indicare lui stesso nella dichia-razione dei redditi l’imposta sostitutiva. Per chi sceglie invece il regime del risparmio amministrato, è la Banca o Sim che preleva l’imposta dalle plusvalenze derivate dalle ven-dite di titoli, e la versa allo stato con cadenza mensile.A chi utilizza il regime del risparmio gestito, l’intermediario addebita l’imposta sulla plusvalenza complessiva a fi ne anno, valorizzando i titoli presenti in portafoglio al prezzo dell’ultimo giorno dell’anno.Tale valorizzazione del portafoglio peculiare del risparmio gestito, produce di fatto un’im-posta su un guadagno «virtuale», non ancora realizzato. Con riferimento alle eventuali minusvalenze realizzate, in tutti e tre i regi-mi la minusvalenza accumulata nel periodo di imposta è compensabile solo nei quattro periodi d’imposta successivi. Se entro tale ter-mine non sono state realizzate plusvalenze suffi cienti a compensare la minusvalenza, il residuo va perduto. Nel regime della dichiara-zione il calcolo deve farlo l’investitore stesso, ricostruendo la movimentazione del suo por-tafoglio secondo il metodo Lifo. Va mantenuta evidenza di tutti gli acquisti e si compensano i risultati delle operazioni di vendita proce-dendo a ritroso, cioè considerando venduti per primi i titoli acquistati per ultimi.

Tre i regimi di tassazione possibili

In sede di dichiarazione le minusvalenze possono essere compensate esclusivamente con plusvalenze della stessa natura, cioè con guadagni su compravendite di titoli. In nessun caso possono essere dedotte da redditi di altra natura, per esempio stipendi o affi tti, e nemmeno dal reddito complessivo del contribuente.Nel regime amministrato l’intermediario calcola le plus/minusvalenze a ogni singola operazione di vendita, con-teggiando il costo con il metodo del prezzo medio d’ac-quisto. Quando, detratte le eventuali precedenti perdite, risulta un utile, trattiene l’imposta del 12,5%; quando invece risulta una minusvalenza, la utilizzerà per com-pensare le plusvalenze successive, poiché quelle sulle quali ha già trattenuto l’imposta non rientrano più nel conto.Nel regime gestito l’intermediario conteggia le plus/mi-nusvalenze valutando il patrimonio ai prezzi di fi ne anno e confrontandolo con quello di inizio anno (depurando il calcolo, ovviamente, da prelievi e versamenti). Sulla dif-f e renza , detta «ri-sultato di gestione», se positi-va, trat-tiene l’im-posta del 12,5%.I n q u e -sti ultimi due casi, se a fine anno re-stano delle minusvalenze, la Banca o Sim le utilizzerà per compensare le plusvalenze realizzate entro il quarto anno successivo.Se il contribuente ha scelto il regime della dichiarazione, la responsabilità dei calcoli grava su di lui, altrimenti sull’intermediario.

Minusvalenze compensate secondo natura

I regimi sui capital gain

Regime della dichiarazione

Regime del risparmio amministrato

Regime del risparmio gestito

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15Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 Luglio 2010F I S C O

Ecco gli indizi che fanno sospettare irregolarità e incongruenze nella gestione dell’impresa

Prova di attendibilità per i contiTra gli altri, il conto cassa negativo dà il la all’accertamento

Pagina a cura DI MAURIZIO TOZZI

Ai fini dell’accertamento induttivo, occhio a cassa, rimanenze fi nali e sche-de carburanti. Questi gli

elementi principali che aprono la strada alla contabilità inat-tendibile. Necessario valutare l’esistenza di gravi incongruen-ze, anche se l’assetto contabile è formalmente perfetto. L’evolu-zione probatoria degli studi di settore e le continue indicazioni dell’amministrazione fi nanziaria ai propri uffi ci di individuare ul-teriori elementi per sostenere la tesi accertativa comportano una sempre maggiore importanza di determinate fattispecie presenti nelle contabilità che possono far ritenere la stessa sostanzialmente inattendibile e tale da consentire il ricorso all’accertamento indutti-vo extracontabile di cui all’art. 39, secondo comma, del dpr 600/73. Metodologia sicuramente agevole atteso che, sotto il profi lo proba-torio, ammette l’utilizzabilità di presunzioni c.d. «semplicissime», ovvero non fornite dei requisiti di precisione, gravità e concordanza.

In effetti, nel corso delle ispezioni contabili e documentali, tra i di-versi indizi di evasione possono emergere anche alcune circostan-ze inequivocabilmente rivelatrici di una sostanziale inattendibili-tà e irregolarità della contabilità dell’impresa. Uno degli esempi maggiormente evidenti è rap-presentato dall’evenienza che il conto «cassa» presenti ripetuta-mente saldi di valore negativo. Ciò in quanto nel meccanismo della partita doppia, la cassa con-tabile non può mai assumere un valore negativo e, laddove questo avvenisse, apparirebbe evidente l’infedeltà delle registrazioni. Le circostanze che possono condurre a una simile situazione sono so-litamente dovute alla volontà di massimizzare la deducibilità dei propri costi e alla contemporanea

propensione all’occultamento di quanto realmente conseguito.

Nella maggioranza di tali casi, onde raggiungere un in-quadramento contabile almeno formalmente coerente, si cerca di risolvere il problema accre-ditando il conto «cassa» tramite un «finanziamento infruttifero titolare/soci», anticipando, sotto il profi lo temporale, la contabi-lizzazione del movimento fi nan-ziario al giorno stesso oppure ad altro antecedente a quello in cui è registrata la negatività di cassa e ottenendo sotto il profi lo sostan-ziale il vantaggio di occultare il corrispettivo soggetto a tassa-zione mediante il fi nanziamen-to infruttifero che rappresenta soltanto una voce di debito nei confronti dei soci. Il continuo ri-corso a frequenti fi nanziamenti

del titolare/soci costituisce però un grave indizio che l’attività di impresa sia potenzialmente fi-nanziata con proventi derivanti da corrispettivi non dichiarati e, peraltro, si espone a facili conte-stazioni mediante due tipologie di operazioni in sede di controllo. In primo luogo, infatti, si osser-vano (se esistenti) le eventuali motivazioni aziendali che hanno condotto all’approvvigionamento di cassa e se poi, effettivamente, le stesse sono state affrontate mediante il ricorso al contante, senza considerare la valutazione delle disponibilità economiche dei soggetti che intervengono e la relativa coerenza con i reddi-ti dichiarati, nonché l’anomalia della contemporanea presenza di detti interventi e di un ele-vato indebitamento bancario,

con palese antieconomicità dei risultati conseguiti. In secondo luogo, si procede a una sempli-ce operazione di «nettizzazione» del conto cassa dei versamenti del socio o dell’imprenditore, allo scopo di verifi care quali saldi si sarebbero registrati in assenza, appunto, di detti versamenti. Il tutto, peraltro, tenendo presente che nelle situazioni in cui il con-to cassa è utilizzato anche per le movimentazioni di incasso dei corrispettivi mediante assegno, l’eventuale versamento degli as-segni dal conto cassa sul conto corrente con contestuale saldo negativo della stessa «cassa» ren-de, di fatto, inutile l’intervento (a posteriori) per contanti a titolo di fi nanziamento infruttifero in quanto se è vero la cassa torna «positiva» proprio prima del ver-samento degli assegni in banca, è altrettanto vero che in detta cassa sono disponibili contanti (versa-ti, a posteriori fi ttiziamente, dal titolare/socio) e sono depositati sul conto corrente assegni di terzi incassati a titolo di corrispettivo, evenienza evidentemente del tut-to inattendibile.

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Un chiaro indizio di contabilità inattendibile può derivarsi dall’indicazione di costi di carburante particolarmente ri-levanti rispetto al parco vetture a disposizione del contri-buente. Sul punto si è espressa la Corte di cassazione con la sentenza n. 7272 del 2009, secondo cui l’inattendibilità del-le schede carburante determinata dalla sproporzione degli importi in esse indicati costituisce da sola una presunzione di infedeltà della dichiarazione. Peraltro, anche sul piano della corretta redazione delle schede carburante bisogna porre estrema attenzione alle indicazioni della medesima giurisprudenza, che in più occasioni ha avuto modo di sotto-lineare che detti documenti devono essere compiutamente compilati in ogni loro parte. Infatti, secondo la Corte di cas-sazione non sono valide le schede carburante prive: dei dati del veicolo (sentenza n. 21769 del 9 novembre 2005); della fi rma dell’addetto al rifornimento (sentenza n. 21941 del 19 ottobre 2007); del numero di targa del veicolo (sentenza n. 19820 del 18 luglio 2008).Infi ne, particolare attenzione deve essere posta all’indicazio-ne dei chilometri percorsi, che oltre a dover essere coerenti con i rifornimenti effettuati devono altresì essere coerenti con la tipologia di attività svolta. In particolare, sul primo fronte è evidentemente necessario che l’ammontare dei chi-lometri percorsi non siano eccedenti o sottostimati rispetto ai rifornimenti eseguiti. I veicoli, infatti, recano di solito nel libretto di istruzioni il relativo consumo chilometrico di carburante. Se una vettura, per esempio, è in grado di percor-rere 15 chilometri al litro, il rifornimento di 100 litri in tre mesi deve sostanzialmente coincidere con una percorrenza chilometrica di 1.500 chilometri. L’eventuale indicazione, alternativamente, di 300 chilometri o di 2.000 chilometri evidenzia una anomalia nei rifornimenti documentati. Nel-la seconda direzione, invece, è abbastanza evidente che il consumo chilometrico, ancorché coerente con l’impiego di carburante, deve essere anche in linea con le modalità di svolgimento dell’attività. Si pensi, in estrema semplicità, a una pasticceria che effettua rifornimenti di brioche presso alcuni bar della propria città. Se i chilometri necessari a tali rifornimenti giornalieri sono pari a 50, una eventuale percor-renza di 150 chilometri al giorno potrebbe legittimamente far ritenere che i chilometri in eccedenza riguardino altri rifornimenti «a nero», a maggior ragione se sono riscontrati ulteriori indizi di evasione nella documentazione contabile sottoposta a controllo.

Le schede carburanti vanno compilate con misura

Altro fronte delicato in sede di controllo è rappresentato dal riscontro delle «rimanen-ze fi nali». L’esperienza, infatti, insegna che la determinazione delle rimanenze è spesso fi nalizzata al raggiungimento di una dichia-razione credibile, oppure, nel caso opposto, a contenere in qualche modo il risultato imponibile emergente. Tale esercizio, però, potrebbe essere fonte di numerose proble-matiche, in quanto l’eventuale incoerenza del dato dichiarato e del relativo prospetto delle rimanenze fi nali può rappresentare l’elemento fondante per convincere il fi sco dell’inattendibilità di tutto l’impianto con-tabile. In particolare è necessario comprendere cosa accade sul piano sostanziale nella con-tabilità del contribuente e soprattutto nelle sue modalità di svolgimento dell’attività im-prenditoriale, in quanto le rimanenze fi nali infl uenzano la determinazione del costo del venduto sia dell’anno in corso che del suc-cessivo, offrendo gli elementi necessari non solo per riscontrare il ricarico praticato, ma anche per analizzare l’effettivo impiego dei prodotti utilizzati nell’attività, osservando se il relativo consumo è coerente con la pro-duzione dichiarata. In tale ottica, la deter-minazione a forfait delle rimanenze offre il fi anco a facili contestazioni, in special modo in quei settori in cui vi sono poche materie prime o prodotti impiegati signifi cativi e fa-cilmente identifi cabili.Senza considerare la semplicità dei riscontri effettuabili in sede di controllo, laddove è spesso facile derivare se le rimanenze sono

del tutto inattendibili rispetto alle modalità di svolgimento dell’attività. Sia suffi ciente, al riguardo, analizzare l’impatto delle rima-nenze fi nali in un ristorante, laddove l’even-tuale ricostruzione dell’attività si fonderà, tra l’altro: sull’analisi dell’effettivo impiego dei prodotti principali. In sostanza, si pro-cederà alla ricostruzione dei piatti serviti e alle relative quantità utilizzate in ogni portata; sulla coerenza nell’utilizzo di al-tri prodotti, quali per esempio il consumo dell’acqua.In tale ipotesi, il ruolo delle rimanenze fi nali è particolarmente delicato, soprattutto se si considera la periodicità dei rifornimenti. In ottica del controllo fi scale, sarà suffi ciente osservare: l’ultimo (o ultimi) rifornimento del 2009 e il primo del 2010; i pasti erogati in tale intervallo temporale; la composizione dei piatti serviti ed il relativo consumo di prodotto.Si pensi alla pasta: se in ogni piatto si ser-vono 100 grammi di pasta e al 30 dicembre la pasta disponibile è di 10 Kg, signifi ca che il ristorante è in grado di erogare 100 primi. Orbene, se dalle ricevute del 30 e del 31 di-cembre si evince l’erogazione di 80 primi, si deriva che le rimanenze saranno di 2 Kg. Ma ciò signifi ca che il giorno 1° gennaio, consi-derato che il primo rifornimento del nuovo anno non può che esserci dal 2 gennaio, il ristorante al massimo potrà servire 20 primi, con l’evidente conseguenza che se per caso dalle ricevute risultano erogati 70 primi la contestazione di inattendibilità delle rima-nenze è del tutto scontata.

Le rimanenze fi nali sono una spia

Contabilità inattendibile

Ripetuti saldi negativi di cassa, anche in pre-senza di i nanziamenti infruttiferi palesemen-te “artefatti”

Rimanenze i nali non coerenti con la movi-mentazione delle materie prime e delle merci, nonché non sufi cienti allo svolgimento dell’at-tività nei primi giorni dell’anno e i no ai primi rifornimenti

Schede carburanti del tutto sovrastimate rispetto al parco auto disponibile

Rimanenze fi nali

Incidono nella determinazione del costo del venduto e permettono il riscontro della coe-renza degli impieghi nell’attività

I valori devono essere coerenti con gli ultimi rifornimenti al netto degli impieghi di i ne d’an-no, nonché con gli impieghi di inizio anno i no ai nuovi rifornimenti

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16 Lunedì 19 Luglio 2010 I M P R E S A

Dopo la vicenda di Pomigliano si ripropone la questione dell’efi cacia dei livelli di contrattazione

Accordi separati a valenza ridottaLa validità dell’intesa è limitata al sindacato che la sottoscrive

Pagina a cura DI DANIELE CIRIOLI

L’accordo aziendale stipu-lato da un’impresa solo con alcuni sindacati rappresentativi dei la-

voratori, fi nalizzato alla parziale disapplicazione di un precedente contratto collettivo, non ha effi ca-cia anche nei confronti dei lavo-ratori iscritti a sindacati diversi da quelli che hanno sottoscritto l’accordo. Ciò anche quando ci sia stata un’assemblea dei lavoratori che, a maggioranza, si sia espres-sa con voto favorevole sull’accor-do. Il principio, sancito dalla corte di appello di Brescia (sentenza del 7 marzo 2009), ricorda la vicenda di Pomigliano sulle sorti dello sta-bilimento Fiat, riproponendo un antico e sempre attuale proble-ma: quello della rappresentanza sindacale aziendale, dovuto alla mancanza di una normativa di riferimento. La soluzione? Un accordo collettivo «gestionale». Ossia un’intesa, tra azienda e sindacati (anche soltanto alcuni dei sindacati presenti in azienda), che veda questi ultimi attivi an-che nella fi ssazione delle direttive di indirizzo dell’azienda (ecco per-ché gestionale) pur se appare una prevaricazione di competenze (da parte del sindacato).

La contrattazione colletti-

va. La contrattazione collettiva regola per quanto riguarda diritti e doveri di chi è al lavoro e di chi riceve una certa prestazione lavo-rativa. Infatti, rappresenta una delle fonti di regolamentazione del rapporto di lavoro. La regola-mentazione, in particolare, è con-tenuta nel «contratto collettivo» che, a sua volta, acquista ulteriori e diverse qualifi cazioni a seconda del «livello» di stipulazione. Quel-lo più comune è il contratto col-lettivo nazionale, in sigla il Ccnl (si veda tabella).

Tra principi e deroghe. La vicenda della Fiat di Pomigliano,

dove l’azienda ha vincolato il pro-prio investimento e, con esso, la permanenza dello stabilimento produttivo in Italia (anziché in Polonia) alla sottoscrizione di un accordo di deroga della con-trattazione vigente da parte di tutti i lavoratori, ha riproposto il problema dell’effi cacia dei di-versi livelli di contrattazione e della possibilità che un contratto di un certo livello possa derogar-ne a uno precedente, anche in pejus per i lavoratori (cioè con la previsione di condizioni meno favorevoli). Anche perché, a Pomi-gliano, non tutti i sindacati hanno

sottoscritto l’accordo (la Fiom non l’ha recepito), per cui si pone l’ul-teriore questione di verifi care se l’accordo sia effi cace o meno nei confronti dei lavoratori che ri-sultano iscritti al sindacato non aderente (Fiom). Una disciplina normativa di riferimento non c’è. Soccorre la giurisprudenza, che ha affrontano il problema recen-temente con la corte di appello di Brescia.

Deroghe solo se migliora-tive. In linea di principio, i con-tratti collettivi di lavoro azien-dali possono derogare, anche in peius per i lavoratori, i contratti

nazionali (ciò secondo la giuri-sprudenza della corte di cassa-zione), attesa la pariteticità tra fonti collettive di diverso livello, e che non trova applicazione, al rapporto tra le stesse fonti col-lettive, la disposizione (articolo 2077, 2° comma, del codice civile), che regola, invece, il rapporto tra contratto collettivo, di qualsiasi livello, e contratto individuale di lavoro prevedendo la sostituzione di diritto delle clausole del primo a quelle difformi del secondo, che non «contengano speciali condi-zioni più favorevoli ai prestatori di lavoro».

Tuttavia, il problema dell’effi -cacia soggettiva dei contratti col-lettivi aziendali nei confronti dei lavoratori dell’azienda che non siano iscritti alle organizzazioni sindacali stipulanti si pone sol-tanto nell’ipotesi in cui il contrat-to aziendale deroghi in peius per i lavoratori al contratto nazionale, che risulta derogato. Solo in tale ipotesi, infatti, i lavoratori non iscritti hanno interesse a negare l’effi cacia, nei propri confronti, del contratto aziendale (in quanto di minor favore); mentre possono in ogni caso invocare il contratto aziendale che risulta invece più favorevole, e il datore di lavoro è tenuto ad applicarlo nei confronti di tutti i dipendenti.

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Oltre alle tradizionali funzio-ni, il contratto collettivo ne ha conquistata una nuova, divenuta peraltro non meno

tipica e socialmente importante: quella «gestionale». Consiste nello strumento di gestione delle crisi aziendali e vi si fa ricorso tutte le volte in cui risulta possibile evitare o ritardare, in qualche modo, i licenziamenti collettivi. La legge prevede che i provvedimenti in materia (come per esempio la dichiarazione di crisi, intervento della cassa integrazio-ne guadagni, oppure la gestione stra-ordinaria ecc.) vengano assunti previa consultazione con le associazioni sin-dacali. Questo intervento sindacale, se costituisce un elemento determinante del procedimento previsto per l’ema-nazione di quei provvedimenti, non fornisce, di per sé stesso, una regola o una soluzione dei problemi che la crisi aziendale pone per i lavoratori occu-pati nell’azienda (scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione, termini per il loro rientro, previsione o meno di rientri alternativi o, al limite, a ro-tazione, mobilità interna ecc.). D’altra parte, la mancanza di norme fa sì che quei problemi vengano spesso risolti unilateralmente dall’imprenditore, con scelte che potranno essere controllate dal giudice ordinario soltanto a poste-riori, alla stregua dei principi generali di buona fede e di correttezza. Secondo la corte di appello di Brescia è questa

una ragione per cui risulta sicuramen-te preferibile, anche per l’azienda, che queste scelte siano preventivamente contrattate con il sindacato il quale, in questo modo, si viene a trovare in una posizione politicamente diffi cile (quel-la di gestire la crisi di un’azienda), ma socialmente meritoria, concorrendo a eliminare o, quanto meno, a limitare la possibilità di eventuali abusi o arbitri, con effetto defl attivo anche sul possibile contenzioso.

È questa la nuova dimensio-ne dell’autonomia collettiva rispetto a quella tradizio-nale: nuova perché invece di dettare una regola unifor-me per tutti i rap-porti di lavoro det-ta una disciplina diversa per gli uni (quelli, per esempio, posti in cassa in-tegrazione e, quindi, sospesi) e gli altri (quelli che continuano il loro rapporto di lavoro). Ciò non signifi ca, tuttavia, che in questi casi il contratto collettivo non persegua l’interesse collettivo: infatti, in tal caso, l’interesse corrisponde alla preoccupazione comune a tutti i lavo-ratori che l’impresa possa superare la crisi che la affl igge onde possa tornare a garantire, di nuovo, l’occupazione per tutti e si identifi ca nella sintesi e non

nella somma degli interessi individuali dei lavoratori.

Rispetto a questo tipo di contratto collettivo, comunemente indicato come «gestionale» si è posto il problema di sapere se, tra i poteri del sindacato, vi sia o meno anche quello di disporre, in assenza di esplicito mandato dei lavo-ratori, dei cosiddetti diritti acquisiti dal singolo lavoratore. Sul punto, le rare sentenze di giurisprudenza si muo-

vono con estrema prudenza, conclu-dendo infine per la legittimità degli accordi sindacali in materia di sospen-sioni per l’interven-to della cig che, pur limitando i poteri del datore di lavo-ro, inevitabilmente dispongono delle posizioni giuridi-

che dei lavoratori interessati a quelle sospensioni. Dunque, vale l’applicazione generalizzata del contratto «gestionale» pur in assenza di specifi co mandato con-ferito dai singoli lavoratori.

Del resto, è principio generale del diritto sindacale che l’esercizio dell’au-tonomia collettiva non si basi sul con-ferimento di un potere di rappresen-tanza da parte dei singoli lavoratori; e comunque poiché si tratta sempre di gestire un interesse collettivo, non c’è

ragione per cui, solo in questa occasione e non anche quando ottiene trattamenti migliorativi, l’organizzazione sindacale sia legittimata ad agire esclusivamente sulla base di uno specifi co mandato dei lavoratori.

Secondo la corte di appello di Brescia, la tutela degli interessi collettivi della comunità di lavoro aziendale e, talora, la inscindibilità della disciplina che ne risulta recata concorrono a giustifi care l’efficacia soggettiva erga omnes dei contratti collettivi aziendali, cioè nei confronti di tutti i lavoratori dell’azien-da, ancorché non iscritti alle organiz-zazioni sindacali stipulanti. Tuttavia, le prospettate esigenze non consentono di prescindere dalla considerazione che l’effi cacia erga omnes dei contratti col-lettivi aziendali, ancorché sembri tro-vare applicazione, soltanto ai contratti (nazionali) di categoria, la speciale procedura (a tal fi ne imposta dall’art. 39, ultimo comma, Cost.), va concilia-ta, da un lato, con il limite invalicabile del principio fondamentale di libertà di organizzazione e attività sindacale (di cui al 1° comma dello stesso art. 39 Cost.) e, dall’altro, va collocata nel no-stro sistema giuridico (segnatamente, di diritto sindacale), che resta fondato, esclusivamente, su principi privatistici e sulla rappresentanza negoziale, e non già legale o istituzionale, delle organiz-zazioni sindacali.

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ELEMENTO DETERMINANTE È LA CONSULTAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Il Ccnl diventa strumento per superare la crisi

IL QUADRO VIGENTE

Tipologia di contrattazione collettiva

Sfera di applicazione

Oggettiva… ...e territoriale

Accordi interconfederaliSettore economico (industria, artigianato, terziario, cre-dito, agricoltura)

Nazionale o decentrato

Contratto collettivo nazionale(Ccnl)

Settore merceologico (detto anche categoria. Per esempio, metalmeccanici, le famose tute blu)

Nazionale

Contrattazione decentrata Settore merceologico(ossia singola categoria)

Provinciale

Contrattazione aziendale Lavoratori dell’azienda Singola azienda

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17Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LugP R E V I D E N Z A

Quando e come è possibile usufruire di un periodo retribuito con indennità a carico dell’istituto

Terme non solo per chi è assuntoCure pagate dall’Inps anche per co.co.co. e lavoratori a progetto

Pagina a curaDI CARLA DE LELLIS

Vacanze alle terme paga-te dall’Inps. Anche per co.co.co. e lavoratori a progetto. Il periodo fe-

riale è quello giusto per pra-ticare, previa autorizzazione dell’istituto di previdenza, un ciclo di cure termali per evitare, ritardare o rimuovere uno stato invalidante. Relax di 15 giorni, 12 dei quali retribuiti dal proprio datore di lavoro con indennità a carico Inps (i primi 3 giorni sono di carenza). E l’Inps paga pure la struttura alberghiera.

Le cure termali. Le «cure bal-neo termali» (in sigla CBT) ven-gono concesse dall’Inps a seguito dell’accertamento dei requisiti as-sicurativi, contributivi e sanitari con lo scopo di evitare, ritardare o rimuovere uno stato di invalidi-tà. La fruizione, ordinariamente, deve avvenire in periodo feriale: i lavoratori devono utilizzare i giorni di ferie di cui hanno dirit-to. A talune condizioni, il periodo di cure può avvenire anche al di fuori delle ferie.

Chi ne ha diritto. Le cure ter-mali, con indennità a carico Inps (sono equiparate a un periodo di malattia) spettano ai lavoratori dipendenti che versano il contri-buto Ivs; ai lavoratori dipendenti che hanno esercitato l’opzione per il «bonus pensionistico», pur-ché non siano titolari di pensione di anzianità o di un trattamento pensionistico anticipato prima dell’effettuazione del turno di cure e non abbiano compiuto l’età pensionabile; ai dipendenti Inps; ai dipendenti Inps precedente-mente iscritti all’Inpdap e tran-sitati all’Inps tramite la mobilità interenti purché non abbiano optato per il mantenimento del-la posizione assicurativa presso l’Inpdap; ai lavoratori autonomi che versano il contributo Ivs; ai lavoratori parasubordinati iscritti nella gestione separata dei lavora-tori autonomi che perfezionano il requisito con i soli contributi nella su menzionata gestione. Non ne hanno diritto gli ex assicurati Inpdai, pur se assoggettati all’as-segno di invalidità con le stesse norme in vigore nell’assicurazione generale obbligatoria. Questi la-voratori hanno versato la contri-buzione a uno specifi co fondo che non prevedeva l’erogazione delle cure termali. La concessione delle cure agli anzidetti assicurati sarà possibile soltanto quando gli stes-si iscritti dal 1° gennaio 2003 alla «normale» assicurazione Ivs, rag-giungeranno i richiesti requisiti contributivi. Le cure non spettano ancora agli assicurati che usufru-iscono del fondo di solidarietà in quanto la prestazione è assimi-labile alla fattispecie del prepen-sionamento; ai dipendenti delle Ferrovie dello Stato; ai lavoratori dello spettacolo, compresi operai e impiegati della sale Bingo

I requisiti. Il diritto alle cure termali a carico Inps si perfeziona in presenza di alcuni requisiti. In

primo luogo è richiesto almeno 5 anni d’anzianità assicurativa e i requisiti di contribuzione previ-sti nell’ultimo quinquennio per il diritto alla pensione d’invalidità dall’Inps di almeno 3 anni di con-tribuzione (156 ctr) nei cinque anni precedenti la domanda. Per i lavoratori parasubordinati (co.co.co. e lavoratori a progetto), iscritti nella gestione separata, il requisito si perfeziona con i soli contributi della gestione separata e non è previsto quindi il cumulo con altra contribuzione. E’ richie-sto, inoltre, di non avere già godu-to o da godere nello stesso anno prestazioni termali a carico della Asl o di altro Ente; di non aver

perfezionato il requisito di età (i limiti di età previsti per le cure termali sono quelli richiesti per la pensione di vecchiaia (65 anni uomini, 60 anni donne) e di con-tribuzione per il diritto alla pen-sione di vecchiaia previsto dalla normativa vigente nell’anno di ef-fettuazione delle cure. Può essere concessa la prestazione termale anche a chi, pur avendo superato i limiti di età non ha maturato i re-quisiti minimi contributivi per la pensione di vecchiaia. È richiesto di non essere titolare di pensione di anzianità o di trattamento di pensione anticipata previsto dal-le vigenti disposizioni per diversi settori di attività prima dell’effet-

tuazione del turno di cure; di non essere titolare di assegno defi ni-tivo di invalidità o di pensione di inabilità (la domanda può essere presa in considerazione solo suc-cessivamente alla eventuale revo-ca di tali prestazioni).

Cure termali per 5 cicli. Le cure termali possono essere concesse solo per forme morbose bronco-catarrali o reumo-artropa-tiche, mentre sono escluse malat-tie che riguardano altri apparati. Inoltre, non devono sussistere controindicazioni. Le cure spet-tano nella misura, per ogni ciclo, di 12 cure fondamentali e 18 cure accessorie (se la concessione delle cure è avvenuta a seguito di pa-

tologia reumo-artropatica) oppure 12 cure accessorie (se la concessio-ne delle cure è avvenuta a segui-to di patologia bronco-catarrale).Sarà il medico curante ad indica-re sul certifi cato allegato alla do-manda, a seguito della patologia dell’assistito, quali saranno le cure fondamentali ed accessorie da ef-fettuare. L’Inps, dunque, concede le cure per: un solo ciclo annuale (12 giorni, pari a due settimane di cura, dal lunedì della prima set-timana al sabato della seconda, secondo il calendario prestabilito dallo stesso Inps (si veda tabel-la); un massimo di 5 cicli nell’arco dell’intera vita assicurativa salvo particolari eccezioni.

L’albergo lo paga l’Inps. Il costo è a carico del servizio sani-tario, mentre quello del soggiorno presso la località termale negli alberghi convenzionati è a carico dell’Inps. Sono a carico del lavora-tore: i costi del ticket, nella misu-ra prevista dalla legge, le spese di viaggio di andata e ritorno.

La domanda. La domanda deve essere presentata, dal 1° gennaio al 31 ottobre, nell’anno di effettuazione delle cure, all’uf-fi cio Inps di residenza del lavo-ratore. Può essere anche spedita per posta, con raccomandata con avviso di ricevimento, o presenta-ta tramite un ente di Patronato, che offre assistenza gratuita. Le domande già presentate nel 2009 sono ritenute valide dall’Inps per l’anno 2010. Il modulo è com-prensivo del certifi cato sul quale il proprio medico curante deve indicare: la malattia per la quale vengono chieste le cure termali; le cure accessorie che l’assistito dovrà effettuare lo stabilimento termale (segnalazione non vin-colante per l’Istituto). In sede di prima domanda il lavoratore dovrà presentare esame radio-grafi co (valido se eseguito negli ultimi tre anni): dell’apparato osteo-articolare (per forme reu-matiche); del torace (per forme bronco-catarrali). I lavoratori con più di 50 anni dovranno sottopor-si ad esame elettrocardiografi co al fi ne di accertare eventuali con-troindicazioni. L’assicurato dopo aver ricevuto la «lettera di acco-glimento» da parte dell’Inps, che avrà in allegato un elenco alfabe-tico annuale delle strutture ter-mali e dei turni, sceglierà il turno in cui praticare le cure; prenderà contatti con la struttura prescelta almeno 10 giorni prima dell’ini-zio del turno; ricevuta conferma dalla struttura comunicherà con urgenza alla propria sede dell’In-ps, a mezzo fax, il turno e la strut-tura prescelti, adempimento che consentirà all’interessato l’effet-tiva fruizione delle cure. Quindi, si presenterà nel giorno stabilito alla struttura alberghiero-terma-le per il soggiorno e le cure. In caso di rinuncia o rinvio delle cure, il lavoratore è tenuto a darne im-mediata notizia alla sede Inps di appartenenza e alla struttura ter-male presso la quale aveva preno-tato il soggiorno e le cure.

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ELENCO DELLE PATOLOGIE

Malattie reumaticheosteoartrosi ed altre forme degenerative; reumatismi extra articolari

Malattie delle vie respiratorie

sindromi rinosinusitiche-bronchiali croniche; bronchiti croniche semplici o accompagnate a componente ostruttiva (con esclusione dell’asma e dell’eni sema avanza-to, complicato da insufi cienza respiratoria grave o da cuore polmonare cronico)

Malattie dermatologiche

psoriasi (esclusa la forma pustolosa, eritrodermica); eczema e dermatite atopica (escluse le forme acute vescicolari ed essudative);dermatite seborroica ricorrente

Malattie ginecologiche

sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale e involutiva;leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecii che o di- stroi che.

Malattie O.R.L.

rinopatia vasomotoria; faringolaringiti croniche; sinusiti croniche; stenosi tubariche; otiti catarrali croniche; otiti croniche purulente non colesteatomatose.

Malattie dell’apparato urinario

calcolosi delle vie urinarie e sue recidive.

Malattie vascolari postumi di l ebopatie di tipo cronico

Malattie dell’apparato gastroenterico

dispepsia di origine gastroenterica e biliare; sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi

IL CALENDARIO 2010/2011

TurniAnno 2010 Anno 2011

Data inizio Data fi ne Data inizio Data fi ne1 29 marzo 10 aprile 28 marzo 9 aprile

2 12 aprile 24 aprile 11 aprile 23 aprile

3 26 aprile 8 maggio 25 aprile 7 maggio

4 10 maggio 22 maggio 9 maggio 21 maggio

5 24 maggio 5 giugno 23 maggio 4 giugno

6 7 giugno 19 giugno 6 giugno 18 giugno

7 21 giugno 3 luglio 20 giugno 2 luglio

8 5 luglio 17 luglio 4 luglio 16 luglio

9 19 luglio 31 luglio 18 luglio 30 luglio

10 2 agosto 14 agosto 1 agosto 13 agosto

11 16 agosto 28 agosto 15 agosto 27 agosto

12 30 agosto 11 settembre 29 agosto 10 settembre

13 13 settembre 25 settembre 12 settembre 24 settembre

14 27 settembre 9 ottobre 26 settembre 8 ottobre

15 11 ottobre 23 ottobre 10 ottobre 22 ottobre

16 25 ottobre 6 novembre 24 ottobre 5 novembre

17 8 novembre 20 novembre 7 novembre 19 novembre

18 22 novembre 4 dicembre 21 novembre 3 dicembre

Pasqua è il 4 aprile Pasqua è il 24 aprile

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18 Lunedì 19 Luglio 2010 S P E N D E R E M E G L I O

ItaliaOggi Sette ha raccolto gli umori degli operatori di settore e scelto le offerte più allettanti

Viaggi, si sfrutta l’ultimo secondoIl last minute? Superato. Ora conviene l’acquisto sotto data

Pagina a cura DI ANDREA G. LOVELOCK

Altro che last minute, ormai il mercato delle vacanze, quest’anno, viaggia sul fi lo del last

second e la diffusione di questo fenomeno moltiplica le oppor-tunità per i viaggiatori che non sono stati in grado di pianifi care, sia per motivi economici, sia per impegni di lavoro, le loro ferie con largo anticipo.

Nelle agenzie di viaggi si possono trovare, proprio in que-sti giorni, offerte stracciate per l’Italia e anche per l’estero con formule all-inclusive abbastan-za allettanti (si vedano alcune proposte raccolte in tabella).

Secondo i primi riscontri rac-colti tra gli operatori del setto-re, il mese di giugno ha fatto registrare una preoccupante «calma piatta» nelle prenota-zioni anticipate, costringendo molte agenzie di viaggi a ricor-rere alla politica delle «ultime disponibilità» o come estremo rimedio a una stagione opera-tiva a dir poco deludente, alla formula, appunto, del «last mi-nute».

«E difatti», conferma con una punta di amarezza mista a pre-occupazione, Andrea Gian-netti, presidente di Assotravel (associazione confi ndustriale del-le imprese viaggi), «molte agenzie di viaggio lavorano ormai 40 gior-ni l’anno, vale a dire una settima-na per le vacanze di Natale e tre settimane per quelle estive».

Quindi siamo nel momento fa-tidico nel corso del quale è possi-bile indovinare l’occasione giusta e acquistare pacchetti realmente convenienti.

D’altra parte, come eviden-

zia Maria Concetta Patti, presidente Federviaggio, fede-razione che ingloba operatori e vettori turistici, «la domanda di servizi turistici degli italiani di quest’estate rifl ette pienamente la profonda percezione di crisi e incertezza economica che ha investito indistintamente tutti i settori. Anche l’accentuazione degli acquisti sotto data va letta in questa chiave e non più, come

era invece fi no a un paio di anni fa, solo quale comportamento di tendenza, a cui validamente con-trapponevamo valori altrettanto di tendenza, come la scoperta del-le opportunità della prenotazione anticipata».

Da qui il dato di fatto che le pre-notazioni per la prima quindicina di luglio sono partite fortemente in ritardo e influenzeranno le vendite del periodo clou, ovvero il mese di agosto, prescelto dal

68% degli italiani quale momento vacanziero per eccellenza.

Questo trend non ha peraltro modifi cato l’approccio dell’indu-stria dei viaggi che, come rileva sempre Patti, «lavora per una crescente qualifi cazione dei pro-dotti e condivide con i clienti va-lori come la sicurezza dei luoghi e delle prestazioni, la chiarezza del prezzo e delle modalità di calcolo anche degli eventuali adegua-menti, la rispondenza tra le in-formazioni fornite e i servizi ero-gati, i valori della sostenibilità, l’attenzione per l’accessibilità».

«Oggi come oggi, comunque, il consumer raramente riesce a valutare in modo corretto il rapporto prezzo/qualità e ine-vitabilmente riversa la propria attenzione solo sulla variabile prezzo. Confi diamo però che si tratti di una fase di passaggio», aggiunge.

Sulla stessa lunghezza d’on-da Cinzia Renzi, presidente Fiavet (la federazione delle agenzie di viaggi nella galassia Confcommercio), che evidenzia come «negli ultimi tempi sia sta-to valorizzato molto il prodotto assicurativo, che ha un suo va-lore aggiunto, specialmente nei periodi di picco dove è possibile incappare in qualche disservizio

o disagio per il volume di traffi co turistico che si concentra in pochi giorni. È innegabile, però, che la situazione contingente fa sì che molto spesso il consumatore fi na-le, di qualunque target, si concen-tri solo sulla variabile prezzo. In questo senso stiamo mettendo in atto una serie di azioni da con-dividere con le Associazioni dei Consumatori per fare in modo che il turista sia sempre e comunque messo nelle condizioni di sceglie-

re in sicurezza dove trascorrere le proprie vacanze. La crisi dei consumi nazionale e interna-zionale, comunque, ha causato estrema indeterminatezza nel budget familiare a disposizione per le vacanze provocando, quin-di, incertezza sia sulla durata che sulla scelta della destinazione tu-ristica che molto spesso avviene all’ultimo istante».

La sensazione delle associa-zioni di categoria del comparto turistico, comunque, è che ci si trovi di fronte a una stagione estremamente difficoltosa. La speranza che con il 2009 si fos-se chiuso un periodo nero per il settore si è affi evolita. La sta-gnazione dei consumi turistici ha fatto sì che tutte le aziende del settore cercassero di mante-nere inalterata la loro quota di mercato senza compromettere la qualità dei servizi offerti. In ge-nerale i prezzi, soprattutto nella zona euro, non sono aumentati: le leve commerciali messe in atto da tutti gli operatori per stimola-re la domanda, se da un lato sono riuscite a creare nuovi fenomeni (vedi i city-breaks nelle capitali europee in periodi di bassa sta-gione), hanno però ulteriormente ridotto i profi tti e i margini».

E lo conferma anche Rober-to Corbella, presidente di Astoi, l’associazione di Confi ndustria che rappresenta numerosi Tour Operator: «Ci sono meno players turistici ma nonostante questo il fatturato totale non supererà quello del 2009. Piuttosto vanno risolte anomalie storiche come quella dell’acconto, sempre disat-teso. È un concetto che bisogna far comprendere al cliente. Ma è essenziale che il denaro circoli più velocemente lungo la fi liera».

E quasi ad assecondare la ten-denza al risparmio e all’acquisto sotto data, gli stessi operatori e le agenzie di viaggi, in questi ul-timi anni, puntano ormai sulla consulenza, sul suggerimento pratico per fi delizzare la clien-tela e sottopongono proposte di viaggi e soggiorni a settembre, quando si è esaurito il periodo di picco e c’è anche maggiore disponibilità a spuntare tariffe convenienti.

Inoltre, aspetto non certo se-condario, meno folla nei villaggi o alberghi signifi ca anche servizi migliori a un pricing decisamen-te appetibile e anche se il target dei professionisti è costretto a pianifi care le vacanze in periodi fi ssi, come appunto fi ne luglio e agosto e prima settimana di settembre, le imprese di viaggi hanno riscontrato, negli ultimi anni, un crescente trend di pre-notazioni nei cosiddetti «perio-di di spalla» immediatamente successivi ai momenti di picco, vale a dire fi ne agosto e inizi di settembre.

In buona sostanza, laddo-ve non arriva il last minute al quale, come si è appreso dagli stessi operatori, si fa ricorso con sempre maggiore frequenza, c’è la soluzione intermedia di una vacanza in date tranquille e non congestionate, magari effettuan-do partenze che coincidono con il contro-esodo. E questo, anche psicologicamente, può avere il suo valore aggiunto.

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Pacchetti a confronto

DOVE TOUR OPERATOR PREZZO SERVIZI COMPRESI

Baia degli Dei Resort (Calabria) AVIOMAR 777,00 euro a persona voli gratis da Bergamo-Bologna e pensione completa

Palmasera Village (Sardegna) OTA VIAGGI 595,00 euro a persona nave-transfer gratis e pensione completa

Villaggio Costa Ripa (Gargano) ASTRO SUD 616,00 euro a persona per tutto agosto in pensione completa

Ornos Beach - Mykonos (Grecia) TURISANDA 690,00 euro a persona volo+soggiorno con 1° colazione+bimbi 0/12 a 150 euro

Club Exagon Park (Majorca) MAREVERO 630,00 euro a persona volo+sistemazione con formula all-inclusive

Hotel Algarb (Ibiza) SPAGNAMANIA 815,00 euro a persona volo speciale+ hotel in mezza pensione

Jolly Beach Resort (Antigua) BEST TOURS da 1.290,00 euro a persona volo+7 notti in camere vista mare - formula all-inclusive

iClub Sanies Mapenzi (Zanzibar) ALPITOUR da 1.340,00 euro volo charter+sistemazione in hotel e formula all-inclusive

Makunudu Island (Maldive) SKORPION TRAVEL da 1.570,00 euro a persona volo+transfer+bungalow in pensione completa

Tclub Sands at Chale (Kenya) TC CLUB da 1.370,00 euro voli+trattamento in hotel di pensione completa

Hotel Sliema Chalet (Malta) KING HOLIDAYS da 399,00 euro a persona volo diretto da Napoli+transfer+albergo e 1° colazione

Club Supertrus Resort (Dalmazia WELLTOUR da 595,00 euro a persona soggiorni-mare con formula all-inclusive

Eden Village Nausicaa (Calabria) EDEN VIAGGI da 581,00 euro a persona sistemazione con trattamento all-inclusive

Gold Intl Barcelò (Punta Cana) EDEN VIAGGI da 889,00 euro a persona volo+sistemazione con formula all-inclusive

Veraclub Negresco (Tunisia) VERATOUR da 540,00 euro a persona volo+soggiorno in albergo con formula all-inclusive

Veraclub Donnalucata (Sicilia) VERATOUR da 880,00 euro a persona volo+sistemazione con trattamento di pensione completa

MagnaGrecia Village (Basilicata) FUTURA VACANZE da 630,00 euro a persona sistemazione in pensione completa+bevande incluse

Villaggio Baia di Conte (Sardegna VALTUR da 1.104,00 euro a persona soggiorno in pensione completa+gratuità per due bimbi 0/16

Torreserena Village (Puglia) BLU SERENA da 623,00 euro a persona soggiorni in pensione completa+gratuità bambino 0/3

Salmakis Resort-SPA (Turchia) I VIAGGI DELL'AIRONE da 895,00 euro a persona volo da Napoli+transfer e soggiorno in mezza pensione

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19Lunedì 19 Luglio 2010LunedA F FA R I I N P I A Z Z A

Come scegliere al meglio, mettendo in relazione le proprie esigenze e le offerte sul mercato

Polizze vita, abbinata convenienteAlla copertura assicurativa si aggiunge la crescita del capitale

Pagina a cura DI DUILIO LUI

Puntare alla rivalutazio-ne del capitale investi-to con l’aggiunta di una copertura assicurativa

pronta a intervenire al verifi -carsi di imprevisti. È la formu-la che ha fatto la fortuna negli ultimi anni delle polizze vita, nonostante commissioni spes-so meno competitive rispetto ad altri strumenti di investimento. Basti pensare che nel solo 2009, all’indomani quindi della grande crisi fi nanziaria, la raccolta nel settore ha registrato un’impen-nata del 48%. E la corsa è prose-guita anche in tempi più recenti: a maggio la raccolta nel mercato italiano si è attestata a quota 5,5 miliardi di euro, in crescita del 14,6% rispetto a 12 mesi prima, con il canale bancario e quello po-stale a dominare la distribuzione (78% del totale).

Ma l’offerta è talmente ampia da rendere facile la confusione: ecco perché è necessario conosce-re le caratteristiche dei principali strumenti di investimento assi-curativo e metterli in relazione con le proprie esigenze, per non rischiare di restare poi delusi.

Le soluzioni più prudenti e quelle legate ai mercati fi -nanziari. La crescita nell’ulti-mo anno e mezzo ha riguardato soprattutto le polizze di Ramo I e Ramo V, caratterizzate da una gestione separata, in cui confl u-iscono i versamenti dei clienti e tradizionalmente incentrate su strategie di investimento pru-denti.

La principale alternativa è costituita dalle polizze di Ramo III, che si distinguono tra poliz-ze unit linked o index linked: le prime sono legate all’andamento di fondi comuni d’investimento. Si tratta, quindi, di contratti in cui l’entità del capitale assicura-to dipende dal valore delle quote di fondi di investimento interni

(costituiti dalla compagnia as-sicuratrice) o da fondi esterni (organismi di investimento col-lettivo in valori mobiliari), in cui confl uiscono i premi versati. Al termine del contratto ver-rà restituita all’assicurato una somma pari al valore unitario a quel momento delle quote, mol-tiplicato per il numero di quote di fondi possedute. Il pagamento dei premi può essere unico o con versamenti periodici. Le index linked sono, invece, contratti il cui rendimento è legato al valo-re di un indice azionario o di un altro valore di riferimento. Come per le altre polizze, l’obiettivo di rendimento è affi ancato da una copertura assicurativa. Proprio la natura di questi strumenti di investimento, che li espone a bru-

sche oscillazioni nei valori, ne ha alienato la simpatia degli investi-tori negli ultimi mesi. Il rispar-miatore che punta sul comparto assicurativo lo fa, infatti, in pri-mo luogo per l’elevata prudenza che solitamente caratterizza que-sto comparto e non è disposto ad assumersi rischi eccessivi. Un di-scorso che vale soprattutto sulle index linked, anche se sul fi nire dello scorso anno è stata rivista la normativa sul settore proprio in chiave di protezione degli inve-stimenti. Dopo che alcune polizze legate a Lehman Brothers sono state coinvolte nel fallimento della banca d’affari statunitense, l’Isvap ha avviato una stretta per cui oggi non è più possibile emet-tere polizze index linked legate direttamente a titoli o portafogli

fi nanziari detenuti dall’impresa di assicurazione.

Finalità previdenziali, ma a caro prezzo. Ci sono poi le poliz-ze previdenziali di Ramo VI che mirano essenzialmente a soddi-sfare le esigenze previdenziali, proponendosi come strumento integrativo della pensione pub-blica, sempre meno in grado di coprire le esigenze di vita delle persone. I dati dicono che i piani individuali di previdenza (pip) sono la soluzione più gettonata tra i lavoratori che non possono accedere ai fondi pensione di categoria, nonostante costi me-diamente più elevati rispetto ai fondi pensione aperti. Secondo il consuntivo 2009 della Covip (la Commissione di vigilanza

sui fondi pensione), nel 2009 gli iscritti ai pip sono cresciuti del 27,4% rispetto a un anno prima, toccando quota 894.245 unità, mentre gli aderenti ai fondi pen-sione aperti hanno registrato un progresso limitato all’2,8%, atte-standosi a quota 820.357. Merito soprattutto di una rete di distri-buzione molto capillare, ma an-che della garanzia di rendimento offerta dalle gestioni separate, quanto mai sentita in un perio-do di forti turbolenze fi nanziarie. Infatti, i pip seguono il modello delle polizze vita più prudenti: i contributi versati dall’aderen-te vengono versati in un fondo che investe, secondo una logica conservativa, prevalentemente in titoli di stato e obbligazioni. È previsto inoltre un rendimento minimo contrattualmente ga-rantito, che nella maggior parte dei casi si assesta tra l’1,5 e il 2% annuo e i guadagni ottenuti sono definitivamente acquisiti a fi ne anno. Una logica diversa rispetto ai fondi pensione aperti, per i quali un anno negativo può portare a un’erosione del capita-le precedentemente maturato. Un’attenzione ai risparmiatori più prudenti tanto da far passa-re in secondo piano la questione dei posti, sollevata nelle scorse settimane dallo stesso presidente della Covip, Antonio Finocchiaro, secondo cui «il costo medio dei pip è più alto di quello dei fondi pen-sione aperti. Le differenze sono più ampie per periodi di parteci-pazione più brevi: sui due anni l’indicatore sintetico di costo è del 2% per i fondi aperti e del 3,5% per i pip. All’allungarsi dell’orizzonte temporale le dif-ferenze si riducono: su 35 anni il divario scende allo 0,4%».

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«Bene le polizze con tassi bassi e mer-cati incerti, ma la copertura è blan-da». Oltre alle ricche provvigioni per le reti distributive, la ricetta del suc-cesso per le polizze vita di Ramo I e V (quelle con gestione separata) deriva dalla situazione contingente di mer-cato. La pensa così Giuseppe Romano, direttore ufficio studi di Consultique, società di consulenza indipendente.Domanda. Prosegue senza soste la corsa alle polizze vita: come si spiega questo fenomeno?Risposta. Innanzitutto con l’inte-resse dei collocatori, che spingono il prodotto per gli elevati margini che produce. Vista nell’ottica del ri-sparmiatore, la ragione principale è

legata all’incertezza che caratterizza i mercati: con le azioni e le obbliga-zioni alle prese con brusche oscilla-zioni, le polizze vita che offrono un rendimento garantito costituiscono un porto sicuro.D. Che rendimento può attendersi oggi un risparmiatore da questi pro-dotti?R. Molto varia dalla tipologia di pro-dotto, ma in linea di massima non è difficile arrivare al 4% annuo, il 3% al netto delle commissioni.D. Un rendimento doppio rispetto ai titoli di stato a breve: come si spie-ga?R. Le gestioni separate hanno una contabilità cosiddetta a costo storico;

portano cioè a scadenza i titoli e pa-gano i sottoscrittori con le cedole che incassano. Attenzione però: simili per-formance sono possibili in un periodo come questo di tassi bassi. In caso di rialzi, il vantaggio svanisce.D. La polizza, comunque, offre un plus rispetto, per esempio, ai fondi comuni e agli etf, costituito dalla copertura assicurativa.R. Su questo punto occorre essere mol-to prudenti perché le coperture legate alle gestioni separate solitamente sono molto blande. Se l’esigenza prima-ria è tutelarsi in caso di infor-tunio, sarebbe preferibile una polizza di solo rischio.

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L’ANALISI DI GIUSEPPE ROMANO (CONSULTIQUE)

Una soluzione che ha diversi plus. Ma la tutela è blanda

Giuseppe Romano

La raccolta a maggio

Fonte Ania

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/polizze+vita

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20 Lunedì 19 Luglio 2010 I N F O . E U R O PA

Il governo bulgaro contro Cez, Evn e E.On, sospettate di aver violato le leggi del mercato locale

Sofia fa luce sulle utilities estereConsegnato alla procura il dossier su tre big dell’energia

Pagina a cura DI GABRIELE FRONTONI

Linea dura della Bulgaria contro le tre maggiori so-cietà straniere attive nel campo delle utilities. Il

premier Boiko Borisov ha deci-so di dare seguito ai risultati di un rapporto pubblicato dall’Au-thority nazionale dell’energia secondo cui il colosso ceco, Cez, l’austriaca Evn e la tedesca E.On avrebbero violato le leg-gi del mercato locale, «creando le condizioni necessarie a un artificiale, anti concorrenziale, non trasparente e immotivato aumento delle spese». Per que-sta ragione, Borisov ha deciso di inviare alla procura generale di Sofia il fascicolo contenente le conclusioni a cui sono giunti gli esperti della commissione per la regolamentazione dell’acqua e dell’energia (Dkver). Spetterà adesso ai magistrati l’onere di accertare le eventuali respon-sabilità personali dei dirigenti delle tre utilities. «Vogliamo in-staurare finalmente un senso di ordine nel nostro paese», ha spie-gato il premier bulgaro. In base

alle risultanze dell’inchiesta in-terna, alcune delle violazioni in capo ai manager delle imprese coinvolte avrebbero a che fare con la struttura delle centrali elettriche, la qualità dei servizi offerti e i contratti di subforni-tura conclusi dal management. Non solo. L’inchiesta ha portato alla luce anche l’affidamento del servizio a strutture subordinate, in piena violazione dei termini della licenza statale concessa. In precedenza la commissione per l’energia aveva messo in guardia il governo dal fatto che le socie-tà fornitrici di utilities avevano

sottoscritto contratti di valore eccessivamente elevato per al-cuni servizi ricevuti da aziende controllate dalle stesse tre im-prese multinazionali. A questo si aggiunga la scarsa collaborazio-ne mostrata dal management di Cez, Evn e E.On che si è rifiutato di fornire ai revisori alcuni do-cumenti e informazioni richieste nel quadro della revisione conta-bile. Mentre altri fascicoli sono stati presentati con informazioni incomplete o addirittura cancel-late, suggerendo così una vera e propria manovra di occultamen-to di dati. Nel caso in cui i giudici

dovessero accogliere le istanze presentate dalla commissione per la regolamentazione dell’ac-qua e dell’energia, i giganti stranieri potrebbero trovarsi a dover pagare multe salatissime che, nel peggiore dei casi, potreb-bero raggiungere un milione di lev bulgari. Al di là del contrasto agli abusi dei colossi energeti-ci, il governo di Sofia è sceso in campo negli ultimi giorni per regolare anche il sistema di retribuzione delle vacanze non sfruttare da parte dei lavoratori bulgari che d’ora in avanti non potranno continuare la pratica del trasferimento delle ferie non utilizzate negli anni precedenti, ma saranno obbligati a utilizzar-le entro l’anno per il quale sono state concesse. Questo provvedi-mento costituisce una risposta da parte dell’esecutivo alle in-genti uscite di cassa dello stato relative al pagamento delle ferie non smaltite per i dipendenti licenziati o che hanno perso il lavoro per una riduzione del per-sonale, accumulando anche 300 giorni di vacanza.

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Via libera all’accordo Swift tra Europa e Stati Uniti. A quattro mesi di distanza dalla precedente bocciatura, il parlamento europeo ha dato il disco verde al trasferimento dei dati bancari europei ver-so gli Usa a partire dalla seconda metà dell’anno. Punto principale dell’in-tesa, l’eliminazione dei trasferimenti di informa-zioni in blocco. In cambio, i deputati hanno ottenu-to che, entro 12 mesi, s’inizierà a lavorare alla creazione di un sistema europeo equivalente al Terrorism Finance Tra-cking Programme (Tftp) nord americano per porre termine ai trasferimenti dei dati bancari non effet-tuati su basi individuali. L’Europa si doterà cioè di una struttura che permet-terà il trasferimento solo dei dati relativi a indagini precise. Un’altra novità riguarda il conferimento a Europol del potere di bloccare il trasferimento di dati ver-so gli Stati Uniti. L’agenzia dell’Aia avrà il compito di verifi care che ogni richie-sta americana sia giusti-fi cata nel contesto della lotta al terrorismo e che la quantità di dati trasmes-si sia la minore possibile. Oltre a questo, l’utilizzo di dati da parte Usa dovrà essere supervisionato da un gruppo di controllori indipendenti, incluso un rappresentante dell’Ue che avrà la possibilità di chiedere giustifi cativi prima di ogni utilizzo dei dati e bloccare le ricerche a suo parere illegali. L’intesa tra Europa e Usa sull’accordo Swift vieta poi al Tftp americano di procedere al filtraggio elettronico. Tutte le ricerche condotte sui dati forniti si dovran-no basare su informazioni o prove preesistenti che inducono a ritenere che l’oggetto delle ricerche abbia un nesso con il ter-rorismo o il suo fi nanzia-mento. Le informazioni estratte dai dati saran-no conservate solo per il tempo necessario alle indagini o azioni pena-li specifi che per le quali sono richieste e ogni anno il dipartimento del Tesoro americano dovrà stilare un bilancio dei dati non estratti non più necessa-ri e cancellarli al massimo entro cinque anni.

Scambi dati, c’è l’intesa

Via libera a divorzi più snelli all’interno dell’Europa. Il consiglio europeo ha autorizzato i 14 stati membri che ne hanno fatto richiesta (si veda ItaliaOggi Sette del 7 giugno 2010) ad accelerare l’adozione delle norme che consentono alle coppie composte da cittadini di due diverse nazionalità dell’Unione, o che vivono in un al-tro paese, di scegliere la legge nazionale da applicare al divorzio. Si tratta della prima volta nella storia dell’Ue che i paesi fanno ricorso al meccanismo della coopera-zione rafforzata, che permette a un gruppo di almeno 9 paesi di attuare misure se tutti i 27 stati membri non hanno raggiunto un accordo. Per il momento, le nuove disposizioni si applicheranno in Austria, Belgio, Bulga-ria, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Ungheria, che tuttavia dovranno negoziare e votare la proposta

della commissione. Le norme dovranno essere approvate all’unanimità dai 14 paesi partecipan-ti, che saranno tenuti a consultare il parlamento europeo prima che il re-golamento possa entrare in vigore. «La proposta mira a tutelare il coniu-ge più debole nei pro-cedimenti di divorzio», hanno spiegato dalla commissione. «Le coppie internazionali potranno scegliere di comune ac-cordo la legge applica-bile al divorzio e alla separazione personale. In mancanza di accordo

delle parti, le autorità giurisdizionali disporranno di una formula comune per determinare la legge nazionale ap-plicabile. Questo aumenterà la certezza del diritto, la prevedibilità e la fl essibilità e aiuterà a tutelare i coniugi e i fi gli contro procedimenti complicati, lenti e doloro-si». Nel 2007 i divorzi nei 27 sono stati più di 1 milione, di cui 140 mila (il 13% del totale) con un elemento di internazionalità.

Coppie miste, in 14 stati Ue divorzi semplifi cati

Italiani e francesi i più indisciplinati sui mezzi pubblici. Il 5,7% degli utilizzatori di autobus e tram e metropoli-tane non paga il biglietto contro una media europea del 4,2%. È quanto risulta da un’indagine condotta dal Co-mitato bus e dalla Commissione risorse umane dell’Uitp l’Unione internazionale del trasporto pubblico, sulla base de i da t i relativi al p e r i o d o 2008-2009 forniti da 31 azien-de di mo-bi l i tò di 19 stati , per un to-tale di 800 milioni di p a s s e g -geri tra-s p o r t a t i a l l ’anno. Sul fronte opposto rispetto a Francia e Italia, i pas-seggeri di Hong Kong, Madrid, Porto e Copenaghen, dove sono poco meno di tre cittadini su cento (il 2,7%) a contravvenire alle regole del trasporto collettivo. E cosa dire invece delle multe? In base ai risultati dello studio, queste variano dai 5 ai 100 euro, con un rap-porto fra multa e prezzo del biglietto compreso tra 3 e 100 volte. Pene più pesanti sono previste per i recidivi, che, nel caso di reiterate infrazioni, corrono il rischio di sanzioni di importo crescente. A Bruxelles si parte con una multa di 55 euro, per salire fino ai 380 euro, in coincidenza della quarta infrazione. Ben più severi i tutori della legge della cittadina francese di Rouen che ha disposto addirittura l’arresto e la detenzione in carcere fino a 6 mesi oltre a un’ammenda di 7.500 euro per chi dovesse collezionare dieci infrazioni nello stesso anno. Tutto questo, a patto di essere fermati dai controllori. L’indagine ha mostrato infatti che in media vengono controllati 17 passeggeri all’ora, sulla base di 1.600 ore lavorative annue per addetto. La maggior parte delle imprese utilizza i conducenti, altre i con-trollori di biglietti.

Mezzi pubblici, francesie italiani fanno i portoghesi

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21Lunedì 19 Luglio 2010

In Russia si prevede una crescita del pil del 3%. Il manifatturiero è in ripresa. Giù i tassi d’interesse

Mosca corteggia le imprese estereLe stime al rialzo creano condizioni ottimali per gli investitori

Pagina a curaDI ANTONINO D’ANNA

In Russia è boom per l’impre-ditoria e di conseguenza il pa-ese è in cerca di investimenti esteri. Almeno a giudicare

dalle stime che tratteggiano uno scenario di crescita contrapposto a un 2009 nero. Si prevede infat-ti che pil potrà crescere del 3% in questo quadrimestre rispetto allo stesso periodo del 2009, spinto dalle spese del governo che sta portando a un risveglio del settore in-dustriale. A sottolinearlo è la RenCap, banca d’investimen-ti moscovita attiva nell’area dell’ex Unione Sovietica. Un segnale che si somma a quello, ben più concreto, che arriva dal settore manifat-turiero: a giugno la crescita è stata del 2%, il livello più alto degli ultimi due anni raggiunto grazie all’aumento degli ordini interni. Bene anche la produzio-ne industriale, cresciuta a maggio per il settimo mese consecutivo (+12,6% annuale). Un ulteriore segno di ripresa arriva dalla di-scesa dei tassi d’interesse sui mu-

tui, mentre l’infl azione, secondo il governo, dovrebbe assestarsi tra il 5,5 e il 6,5%.

Anche nell’automobile il gigan-te russo, alimentato dagli incenti-vi statali, ha fame di mercato. È il caso di Avtovaz, produttore delle famose Lada, che vuole aumenta-re la produzione 2010 di altri 100 mila pezzi. E se il governo presie-

duto da Vladimir Putin prevede per quest’anno una crescita del 4%, Goldman Sachs si è spinta addirittura a ipotizzare un 7%. I prezzi più alti delle commodities e la domanda domestica spingono in su gli indicatori e buone noti-zie arrivano anche dal settore del petrolio: la Russia, che ogni gior-

no incassa circa 550 milioni di dollari dall’esportazione dell’oro nero, incasserà nel 2010 40 mi-liardi di dollari in più rispetto al gettito preventivato sulle tasse sul petrolio.

La politica economica di Mosca vuole però essere più seducente: la chiave è attrarre investimenti esteri per evitare di cadere in una

preoccupante stagnazione. Per questo motivo il 2011, come ha annunciato a fi ne giugno il presidente Dmitry Medvedev, vedrà la fi ne del-la tassa sui capital gains su investimenti diretti a lungo termine e meno interventi statali (in particolare un abbattimento delle impre-se controllate direttamente dal governo) sull’economia del paese. Un’inversione di tendenza contrapposta agli

otto anni di interventismo voluti dal suo predecessore (e oggi pri-mo ministro) Putin. Medvedev, infatti, ha spiegato che «creare delle condizioni ottimali per gli investitori è, in effetti, il nostro compito più importante. Che è al centro di tutti i nostri sforzi».

© Riproduzione riservata

Imposte dirette

EXCHANGE TRADED COMMODITIES

I redditi derivanti dagli ex-change traded commodities rientrano nei redditi diversi e quindi soggetti alla ritenu-ta del 12,5% se percepiti da persone fisiche non esercenti attività d’impresa (risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 72/E del 12 luglio 2010)

Accertamento STUDI DI SETTORE

Versamento delle maggiori imposte per adeguamento agli studi di settore entro il 5 agosto 2010 senza maggiorazione per coloro che si adeguano ai nuovi ricavi stimati dalla versione ag-giornata di Gerico 1.0.4. Qualora gli stessi siano diversi da quelli calcolati con la versione Gerico 1.0.3. (comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate del 13 luglio 2010)

Altre notizie di rilevante interesse

DIREZIONE PROVINCIALE DI TORINO

Attivazione della direzione

provinciale di Torino in data 19 luglio 2010 e contestuale soppressione degli uffici locali (provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 9 luglio 2010)

DIREZIONE PROVINCIALE DI TERAMO

Attivazione della direzione provinciale di Teramo in data 19 luglio 2010 e contestuale soppressione degli uffici locali (provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 12 luglio 2010)

VISTO DI CONFORMITÀ

Le condanne per bancarotta fraudolenta in concorso e fal-sità ideologica commessa da un privato in atto pubblico costituiscono reati di natura finanziaria di cui all’art. 8 del dm n. 164/1999. Tali condanne costituiscono cause ostative per l’autorizzazione al rilascio del visto di conformità da parte dei responsabili dei Caf (risoluzione dell’Agenzia delle entrate 73/e del 13 luglio 2010)

FISCO FLASH

A YANGON

Commercianti nel mirino del fiscoDoppia stretta fiscale della Myanmar (l’ex Birmania): una sui turisti, che da giugno pagano una tassa aeroportuale da 10$ (+100%) e una sui negozianti di Yangon (l’ex Rangoon). Su que-sti ultimi l’autorità cittadina e il dipartimento delle entrate interne (Internal revenue de-partment) hanno calato la scu-re delle tasse: hanno chiesto ai negozianti di piccola e me-dia taglia due anni anticipati di tasse in cambio del rinnovo delle licenze. Anche se in pas-sato il fi sco richiedeva i tributi ogni quadrimestre, adesso l’Ird ha ordinato il pagamento delle imposte per gli anni fi scali 2011 e 2012 entro fi ne mese. Nel mi-rino negozi, parrucchieri, studi fotografi ci, barbieri, farmacie, ristoranti, sale da tè, alimenta-ri, tornitori, tipografi e. In parti-colare farmacie, negozi, sale da tè e alimentari dovranno pagare sia le tasse sui profi tti che sulle vendite. Secondo l’Income Tax Act del 1976, gli esercizi in locali di pro-prietà devono pagare il 10% sul-le entrate nette qualora supe-rino i 10.000 Kyats (circa 1.240 euro) mensili. Il 10% è anche l’aliquota sulle vendite, appli-cata sui beni o servizi forniti da ristoranti, sale da tè e negozi. Questa tassa però ricade diret-tamente sui clienti.

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el pil del 3%. Il manifatturiero è in ripresa. Giù i tassi d

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A cura dello StudioF. Ghiglione e A. Ghio

PRELIEVO AL 15%

Il Sudafrica tassa i premi dei calciatori La scure del fi sco resterà un brutto ricordo per i calciatori impegnati nel Mondiale suda-fricano. Il Sars (South african revenue service), l’equivalen-te della nostra Agenzia delle entrate e tra le esattorie più effi cienti del mondo, è entra-to in azione con un prelievo fi scale sulle ingenti vincite dei giocatori (premi partita e così via). Un 15% che entrerà nelle casse del paese di Nelson Man-dela secondo il diritto tributa-rio locale, per il quale il pallone è una «attività specifi ca» e, in quanto svolta sul suolo suda-fricano, dev’essere tassata. Discorso diverso invece per la Fifa, libera dalla tassa sul-le entrate su alcuni processi, come per esempio la fornitura di beni e servizi nei siti della Federazione.L’argomento è divenuto anche oggetto di una tesi scritta da Craig West, dottore di ricer-ca dell’Università di Città del Capo. Secondo West, sarebbero soggetti al prelievo del 15% non solo i giocatori, ma anche alle-natori, massaggiatori e staff al seguito delle squadre più tutti gli individui considerabili come «sportivi». Questo però non sarebbe dovuto in presenza di trattati sulla doppia tassazione tra il Sudafrica e i paesi di pro-venienza dei calciatori.

PER 15 MESI

Bici cinesi, congelati i dazi UePechino trattiene il fiato. La Cina, infatti, aspetta che la commissione europea decida se abolire o no la tassa antidum-ping sulle biciclette esportate dall’ex Celeste Impero. Un bal-zello introdotto nel 2005 per difendere l’industria ciclistica della Ue, colpita al cuore dai prodotti con gli occhi a man-dorla venduti in Europa a un prezzo inferiore rispetto a quel-lo cinese. A segnalarlo è il Pe-ople’s Daily, giornale uffi ciale del Partito comunista cinese. La decisione europea è come una spada di Damocle punta-ta sulla testa dei produttori cinesi di biciclette. L’antidum-ping, infatti, doveva scadere in questi giorni insieme a un analogo dazio contro le bici vietnamite (cessato): ma non accadrà perché resterà in vi-gore anche durante l’inchiesta promossa in questi giorni dalla commissione europea, invitata a intervenire il 13 aprile scorso dall’Ebma, l’associazione che ri-unisce i produttori europei di biciclette. Obiettivo dell’indagi-ne: determinare se l’abolizione dell’imposta porterà o no alla fi ne della concorrenza sleale. E l’inchiesta può durare fi no a 15 mesi, trascorsi i quali la tas-sa, se ritenuta ancora effi cace, sarà rinnovata per altri cinque anni.

IW BANK S.p.A.

Appartenente al gruppo bancario Unione di Banche Italiane S.c.p.a. (in forma abbreviata U.B.I. S.c.p.a.)

Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane S.c.p.a.Sede legale e direzione generale: Milano, via Cavriana, 20

Codice ABI 3165.87 - Iscritta all’albo delle banche della Banca d’Italia al n. 5462Iscritta al Registro delle imprese di Milano al n. 06170510017

Codice fiscale 06170510017 - Partita IVA 10964730153Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi

FUSIONE SEMPLIFICATA PER INCORPORAZIONE DI TWICE SIM S.p.A. IN IW BANK S.p.A.

(articolo 70, Delibera Consob n. 11971/1999)

La Banca d’Italia, con provvedimento del 22 giugno 2010, ha autorizzato la

fusione per incorporazione della controllata Twice SIM S.p.A. in IW Bank S.p.A.,

società controllante che detiene il 100% del capitale sociale della partecipata.

Il progetto di fusione, approvato dai Consigli di Amministrazione di entrambe le

società, previo deposito presso le Sedi sociali del progetto stesso e dei bilanci

degli ultimi tre esercizi delle società medesime è stato depositato in data 19

luglio 2010 per l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Milano. La proposta

di fusione sarà sottoposta al Consiglio di Amministrazione di IW Bank, ai sensi

dell’art. 2505 secondo comma Cod. Civ., e all’Assemblea straordinaria di Twice

SIM, entrambi programmati per il 26 agosto 2010; trascorsi i termini di legge,

verrà stipulato l’atto di fusione.

Il progetto di fusione ed i bilanci degli ultimi 3 esercizi sono disponibili anche

sul sito internet di IW Bank all’indirizzo www.iwbank.it.

I soci possono prenderne visione e ottenerne gratuitamente copia.

Milano, 19 luglio 2010

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22 Lunedì 19 Luglio 2010 IMMOBILI & CONDOMINIO

Nuove procedure per la successione negli immobili dopo il dlgs che attua la delega n. 69/09

La divisione tra eredi si fa on-lineCon la fi rma elettronica operazioni notarili semplifi cate

Pagina a curaDI ALESSANDRO CASSANO

E GIANFRANCO DI RAGO

Divisioni ereditarie in formato elettronico dal notaio, ma solo per chi possiede una smart

card che lo abiliti alla fi rma di-gitale degli atti. In caso di ac-cettazione dell’eredità da parte di più eredi, gli stessi diven-tano comproprietari dei beni ereditati in ragione delle quote previste dal testamento o dal-la legge. Per sciogliere questa vera e propria comunione che si viene a creare tra i coeredi, occorre stipulare un contratto di divisione ereditaria in forma scritta rivolgendosi a un notaio che ne curi anche la successiva trascrizione. Il 24 giugno scorso è stato approvato dal consiglio dei ministri lo schema di decre-to legislativo relativo all’atto pubblico informatico, che attua la delega conferita al governo dalla legge n. 69/2009. Anche nel caso di una divisione eredi-taria l’atto pubblico informatico potrebbe sicuramente agevola-re le parti, ma sarà comunque sempre necessario che tutti i co-eredi che intervengono all’atto siano in possesso della propria fi rma elettronica.

La divisione ereditaria. Con l’apertura della successio-ne gli eredi subentrano nella posizione giuridica del defunto, acquisendo quindi la proprietà di tutti i beni da questi posse-duti. Si viene quindi a creare una vera e propria comunione tra gli eredi, i quali diventano proprietari dell’intera massa ereditaria in ragione, ciascuno, delle quote indicate dal testa-mento o dalla legge.

A differenza della comunio-ne ordinaria, però, dette quote sono ideali poiché non si rife-riscono a beni determinati, ma all’intero patrimonio ereditato. Per ottenere l’assegnazione di beni specifi ci o per sciogliere la comunione occorre che gli eredi stipulino, una volta raggiunto un accordo tra di loro, un con-tratto di divisione ereditaria. Tuttavia, trattandosi di un contratto plurilaterale, lo stesso si perfeziona con il consenso di tutti i contraenti. La divisione tra gli eredi deve tra l’altro in-cludere non soltanto i beni pre-senti nell’asse ereditario, ma anche gli eventuali debiti tra-sferiti dal defunto ai successo-ri, i quali dovranno sopportarli in ragione delle proprie quote ereditarie.

Se nell’eredità sono presenti anche beni immobili, il contrat-to di divisione dovrà rivestire necessariamente la forma scrit-ta a pena di nullità e sarà inol-tre soggetto a trascrizione. Sarà quindi necessario recarsi dal notaio per la stipula dell’atto. Alla divisione ereditaria devono partecipare, a pena di nullità, tutti i coeredi, i quali hanno il

potere di domandare la divisio-ne in ogni tempo. Una volta ef-fettuata la divisione ereditaria, i beni assegnati si considerano di proprietà dell’erede assegna-tario fi n dall’apertura della suc-cessione, ovvero dalla data del decesso. La divisione ereditaria ha, quindi, effetto retroattivo.

La divisione degli immobi-

li non comodamente divisi-bili. Nell’eredità però possono essere compresi degli immobili che per la loro natura non pos-sono essere divisi in tante parti quanti sono i coeredi. Ecco per-ché l’art. 720 c.c. prevede che in presenza di immobili c.d. non comodamente divisibili o il cui frazionamento comporterebbe un pregiudizio alle ragioni del-la pubblica economia o dell’igie-ne, ove la divisione dell’intera massa non possa aversi senza il frazionamento di tali beni, gli stessi debbano essere compresi per intero, con addebito dell’ec-cedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore.

Se però nessuno dei coeredi è disposto ad assegnare l’immo-bile non frazionabile per intero a un solo coerede, si dovrà fare ricorso alla vendita all’incanto.

In caso invece di quote uguali e in presenza di beni non fra-zionabili, salvo diverso accordo tra i coeredi, si può procedere al sorteggio per l’assegnazione dell’immobile ai sensi dell’art. 729 c.c., al cui adempimento può provvedere il notaio rogante.

Occorre tuttavia precisare che per comoda divisibilità deve intendersi la possibilità

di frazionare il bene in tante porzioni separate, suscettibili di autonomo godimento da parte di ciascun erede.

La valutazione della possibi-lità di attuare la divisione deve quindi essere compiuta a pre-scindere da dati formali, come per esempio quelli catastali, e in considerazione del fatto che occorre evitare il deprezzamen-to dell’originario valore del ce-spite e/o che ai partecipanti vengano assegnate porzioni inidonee alla funzione econo-mica dell’intero. L’esigenza è quindi quella di raggiungere il valore originario del bene me-diante la somma di quello reale delle singole porzioni del cespi-te frazionato senza dispersione di ricchezza. Così, per esempio, si ha comoda divisibilità quan-do le porzioni dell’immobile frazionato, anche se di mode-

ste dimensioni, risultino suffi -cientemente spaziose, e non si costituiscano servitù a carico di nessuna delle medesime. In caso di assegnazione dell’inte-ro immobile a uno o più coeredi occorrerà corrispondere l’ecce-denza del valore dell’immobile assegnato rispetto al valore della propria quota mediante un conguaglio in denaro agli

altri non assegnatari detentori di quote ereditarie maggiori. Ai sensi dell’art. 728 c.c., infatti, l’ineguaglianza nelle porzioni si corregge imponendo il paga-mento di una somma di denaro nella misura necessaria a cor-reggere la sproporzione. Si può quindi ricorrere al conguaglio sia nel caso in cui il bene indi-visibile sia attribuito per intero a una sola porzione sia nel caso di porzioni che, anche se omo-genee, non risultino di valore esattamente uguale.

L’atto pubblico informati-co. L’atto pubblico informatico è un documento digitale che manda in pensione il vecchio modello cartaceo. Infatti i notai mediante questo procedimento possono redigere, sottoscrivere e conservare l’atto in maniera del tutto informatizzata.

Attualmente si può ricorrere alla forma digitale per il rilascio delle copie di atti notarili, per l’attestazione di conformità di copie e di documenti formati su qualsiasi supporto e per la rettifi ca di errori mediante cer-tifi cazione dello stesso notaio. Le disposizioni relative all’atto pubblico e alla sua conservazio-ne, al contrario, acquisteranno efficacia in tempi successivi a seguito dell’emanazione di specifi ci decreti ministeriali ai quali sarà affi data la determi-nazione delle regole tecniche da seguire. La nuova procedura dovrebbe garantire risparmi di tempo e delle spese di trasferta da un luogo all’altro per presen-ziare alla fi rma di atti davanti a un unico notaio. È infatti pre-vista la possibilità di rivolgersi contemporaneamente a due diversi pubblici uffi ciali, anche situati in diverse città, collegati tra loro mediante la Rete unita-ria del notariato (c.d. Run) che mette in comunicazione tutti i notai presenti sul territorio nazionale.

Nulla cambierà invece relati-vamente alla sicurezza dei traf-fi ci immobiliari, ai controlli che devono svolgere i notai e agli ef-fetti giuridici che seguono la sti-pula dell’atto. Il cittadino potrà comunque scegliere se ricorrere all’atto digitale o a quello carta-ceo. Tuttavia si deve tenere pre-sente che per potersi avvalere dell’atto pubblico informatico i contraenti dovranno necessa-riamente essere in possesso di una smart card di abilitazione alla fi rma elettronica. Però, a differenza di quanto previsto per il notaio, i cittadini potran-no utilizzare anche una fi rma elettronica non qualifi cata. La minore affidabilità di questa particolare tipologia di firma elettronica viene infatti supe-rata dalla funzione di garanzia del notaio alla presenza del quale l’atto viene sottoscritto dalle parti.

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Le defi nizioni

La divisione ereditaria La divisione degli immobili non comodamente divisibili

L’atto pubblico informatico

La divisione ereditaria è un contratto median-te il quale i coeredi procedono all’assegna-zione dei singoli beni compresi nell’eredità accettata. Effettuata la divisione ereditaria, i beni assegnati si considerano in proprietà del coerede assegnatario sin dall’apertura della successione. La divisione ereditaria ha cioè effetto retroattivo. La stipula di questo contratto deve rivestire forma scritta a pena di nullità qualora nell’eredità siano compresi degli immobili. In questo caso inoltre l’atto è anche soggetto a trascrizione. Occorrerà quindi rivolgersi a un notaio

Se l’eredità comprende degli immobi-li c.d. non comodamente divisibili, essi non potranno essere divisi tra i coeredi in ragione delle quote ereditarie previste dal testamento o dalla legge, ma dovran-no piuttosto essere assegnati a un solo coerede mediante accordo di tutti oppure mediante sorteggio a cui può procedere il notaio rogante. In ogni caso l’assegnatario deve corrispondere un conguaglio in de-naro agli altri eredi detentori di una quota maggiore di eredità

L’atto pubblico informatico è un docu-mento digitale che manda in pensione il vecchio modello cartaceo. Infatti i notai mediante questo procedimento potranno redigere, sottoscrivere e conservare l’atto in maniera del tutto informatizzata.Il cittadino che si rivolge al notaio potrà comunque scegliere se ricorrere alla vec-chia procedura o aderire a quella nuova. In quest’ultimo caso però il contraente dovrà essere in possesso di una i rma digitale, anche non qualii cata

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23Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 Luglio A M B I E N T E

Pubblicata in GU la proroga all’1 ottobre dell’avvio della procedura per il tracciamento di rii uti

Sistri, il rinvio c’è. Ed è unificato Stesso termine per le aziende interessate, grandi e piccole

Pagina a cura DI VINCENZO DRAGANI

Rinvio secco al 1° otto-bre 2010 di tutti gli adempimenti operativi del Sistri e semplifi ca-

zioni burocratiche per i piccoli gestori di rifi uti. A spostare, alleggerendola, la partenza del nuovo sistema di tracciamento telematico dei rifi uti è il decre-to ministeriale del ministero dell’ambiente del 9 luglio scor-so l’atteso terzo «correttivo» al dm minambiente 17dicembre 2009, il regolamento che in at-tuazione del dlgs 152/2006 (cd. «Codice dell’ambiente») ha isti-tuito il meccanismo destinato a mandare in soffi tta registri di carico/scarico, formulario di trasporto e «Mud».

Nel nuovo provvedimento, pubblicato sulla GU del 13 luglio 2010, n. 161, anche la «riapertura» dei termini per l’installazione delle apparec-chiature di monitoraggio dei rifi uti e l’allargamento della videosorveglianza a ulteriori impianti di trattamento dei beni a fi ne vita.

Comunicazioni telemati-che e tracciamento satelli-tare rifi uti. La citata proro-ga al 1° ottobre 2010 prevista dal nuovo decreto riguarda i termini a partire dai quali i soggetti obbligati ad aderire al Sistri (sostanzialmente i gestori di rifi uti speciali) devo-no effettuare la comunicazione telematica dei dati quali/quan-titativi dei propri rifi uti al cer-vellone informativo nazionale, il monitoraggio satellitare del loro trasporto e la videosorve-glianza delle discariche. Il dm ambiente 9 luglio 2010 rinvia infatti all’unica data del 1° ottobre 2010 i due termini previsti dal dm minambiente 17 dicembre 2009 (così come modifi cato dal successivo dm 15 febbraio 2010, cd «secondo correttivo») in relazione alle diverse categorie dei sogget-ti obbligati, ossia: quello del 13 luglio scorso, a partire dal quale i descritti obblighi sa-rebbero scattati per grandi produttori di rifi uti e gestori di beni a fi ne vita; quello del 12 agosto prossimo che avreb-be invece interessato i piccoli produttori. Alla stessa e uni-ca data del 1° ottobre 2010 è altresì rinviato il termine per l’adesione volontaria al Sistri da parte dei soggetti che sa-rebbero legittimati, in base al dm minambiente 17 dicembre 2009, a proseguire secondo il regime ordinario cartaceo pre-visto dal Codice ambientale.

Dispositivi «Usb» e «black box». La proroga della fase operativa del Sistri (cd. «fase 3») porta con sé anche la proro-ga dello stadio precedente (cd. «fase 2»), relativo alla distri-buzione e installazione delle

apparecchiature elettroniche ne-cessarie al trac-ciamento telema-tico dei rifi uti (la «fase 1», scaduta lo scorso 29 apri-le, riguardava in-vece l’iscrizione dei soggetti obbli-gati al Sistri). Lo stesso dm 9 luglio 2010, sposta infat-ti al 12 settembre 2010 sia il termi-ne entro cui came-re di commercio (e sezioni locali dell’albo gestori, ove compe-tenti) dovranno ultimare la distribuzione alle imprese dei dispositivi usb necessari per la comunicazione al cervellone Sistri dei dati sui rifi uti gesti-ti, sia il termine entro cui i tra-sportatori di rifi uti dovranno far installare sui propri mezzi le «black box» necessarie per

il monitoraggio satellitare degli spostamenti dei rifi uti. Sempre in materia di dispo-sitivi di tracciamento, infi ne, il dm 9 luglio 2010 obbliga le imprese a tenere i dispositivi Usb presso le unità o la sede dell’impresa per la quale sono stati rilasciati (e a renderli disponibili in qualunque mo-

mento alle autorità di controllo) ed elimi-na ogni scadenza per l’inoltro da parte degli elettrauto al minam-biente delle domande per l’autorizzazione all’installazione delle «black box» sui veicoli dei clienti.

Videosorveglian-

za impianti rifi uti. Come accennato, il nuovo decreto espan-de ulteriormente il novero delle strutture di ricezione dei beni a fine vita obbligate a dotarsi di impianto

di sorveglianza per il monito-raggio in entrata e uscita de-gli automezzi che trasportano rifi uti. Oltre alle discariche e agli impianti di incenerimento dovranno dotarsi delle appa-recchiature anche le industrie di co-incenerimento destinate esclusivamente al recupero energetico rientranti nel dlgs

133/2005 (provvedimento di-sciplinante l’incenerimento dei rifi uti, in attuazione della direttiva 2000/76/Ce). Allar-gamento regime agevolato. il debuttante dm 9 luglio 2010 riduce gli oneri a carico di pic-coli gestori di rifi uti. In primis, gli stringenti tempi stabiliti dal dm 17 dicembre 2009 per la comunicazione della movi-mentazione dei rifi uti pericolo-si al cervellone Sistri (almeno quattro ore prima dell’opera-zione di carico; almeno due ora prima del trasporto) non si applicheranno alla cd «micro raccolta» disciplinata dall’arti-colo 193 del dlgs 152/2006, os-sia alla raccolta dei rifi uti ef-fettuata da un unico soggetto con lo stesso automezzo presso più produttori/detentori. In se-condo luogo, la possibilità di affi dare alle organizzazioni di categoria rappresentative la comunicazione dei propri dati rifi uti al Sistri viene allargata ai produttori che non eccedono le 4 tonnellate di rifi uti peri-colosi annui o le 20 di rifi uti non pericolosi (di fatto rad-doppiando i quantitativi mas-simi previsti dalla precedente versione del dm 17 dicembre 2009). Modalità pagamento contributi. Cambiano, infi ne, le modalità per il pagamento dei contributi dovuti da tutti i soggetti aderenti al Sistri: i corrispettivi previsti dal dm 17 dicembre 2009 dovranno essere accreditati direttamen-te al minambiente tramite le coordinate di conto corrente postale previste dal nuovo dm 9 luglio 2010. L’effettiva partenza del Sistri. Sebbene il nuovo «correttivo», seguendo a breve distanza il dm 17 giugno 2010 sui diritti di segreteria per il rilascio dei dispositi-vi Usb (GU 7 luglio 2010 n. 156), «limi» alcuni spigoli del-la greve normativa e conceda più tempo alle imprese per affrontare (preparate) il radi-cale cambiamento in progress, la regolare partenza del Sistri resta vincolata a due condizio-ni: la diramazione degli attesi manuali operativi a uso degli operatori e (non da ultimo) l’emanazione delle sanzioni per l’inosservanza degli obbli-ghi imposti dal nuovo sistema, sanzioni che dovrebbero arri-vare tramite il decreto legi-slativo di recepimento della nuova direttiva 2008/98/Ce sui rifi uti dallo scorso aprile allo studio del governo.

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Il testo del decreto sul sito www.italiaog-gi.it/docio7

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Cosa cambia

Nuovi termini A partire dal 1° ottobre 2010 scattano per tutti i soggetti aderenti al Sistri:

obbligo comunicazione telematica dati quali/quantitativi tra-• mite Usb;obbligo monitoraggio satellitare trasporto rii uti;• obbligo videosorveglianza impianti rii uti. •

Fino al 12 settembre 2010 vi sarà tempo per:consegna dispositivi Usb da parte di Camere di Commercio • ad imprese;installazione black box su veicoli di trasporto rii uti.•

Senza scadenza. Sarà possibile in ogni momento: da parte delle ofi cine elettrauto presentare domanda a Mi-• nAmbiente per autorizzazione ad installazione “black box” su autovetture

Videosorveglianza rifi uti Obbligo di monitoraggio ingresso/uscita mezzi esteso ad impianti di coincenerimento destinati esclusivamente al recupero energetico ex Dlgs 133/2005

Regime agevolato Micro raccoglitori di rii uti:esonerati dal rispetto della tempistica ordinaria per la comu-• nicazione dati rii uti pericolosi al Sistri ex Dm 17 dicembre 2009.

Produttori rii uti pericolosi i no 4 ton/anno (non pericolosi i no 20 ton/anno):

possibilità di afi dare alle organizzazioni di categoria rappre-• sentative la comunicazione telematica dei propri dati rii uti al Sistri

Pagamento contributi Direttamente al MinAmbiente tramite le coordinate di conto cor-rente postale indicate dal nuovo Dm 9 luglio 2010

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24 Lunedì 19 Luglio 2010 C O N TA B I L I TÀ

Le indicazioni dell’Oic e contenute nel Tuir sulle procedure e tecniche contabili da adottare

Liquidazione senza zone d’ombra Caso per caso tutti i chiarimenti su data di effetto e durata

Pagine a curaDI FRANCO CORNAGGIA

E NORBERTO VILLA

Oic e Tuir fanno luce sulla liquidazione. L’organismo italia-no di contabilità ha

chiarito le procedure e tecni-che contabili da adottare nel caso di liquidazione. Il princi-pio è il primo documento che in modo organico e completo illustra la delicata fase della liquidazione se non altro con riguardo alle problematiche contabili (ma non limitando-si a queste). Manca invece un testo con tal organicità sul versante fiscale, nonostante le problematiche esistenti non siano di poco conto e coinvol-gono spesso aspetti di natura civilistica. Come per esempio il primo dei problemi che ci si trova ad affrontare, ovvero quello della data di effetto del-la liquidazione.

Per le imprese individuali, in base all’articolo 182 Testo unico, la data di inizio della liquidazione coincide con la data di inizio della liquidazio-ne indicata nella dichiarazio-ne di cui all’articolo 35 del dpr n. 633 del 26 ottobre 1972. Per le società di persone, la data di inizio della procedura di liquidazione potrebbe essere individuata nel momento del-la delibera ovvero, analoga-mente a quanto previsto per le società di capitali, dalla data di iscrizione della delibera presso il registro delle impre-se. Si propende per la prima soluzione anche in relazione alla mancanza di una discipli-na civilistica stringente come quella prevista per le società di capitali. Per le società di ca-pitali la data dalla quale de-corre la liquidazione è quella in cui è iscritta nel registro imprese la deliberazione che accerta la stessa.

La data di effetto della li-quidazione assume rilevan-za fiscale in forza di quanto previsto dall’art. 182 del Tuir. Ai sensi del comma 1 dell’art. 182 del Tuir, l’apertura del-la procedura di liquidazione comporta l’obbligo di determi-nazione del reddito d’impresa per il «periodo compreso tra l’inizio dell’esercizio e l’inizio della liquidazione».

Con riguardo ai redditi pro-dotti nel corso della liquida-zione occorre ricordare che la procedura può avere diversa durata. Le diverse fattispecie sono singolarmente esamina-te.

Per gli imprenditori indi-viduali e società di persone esistono tre ipotesi:

1. la procedura termina entro la residua frazione del periodo d’imposta nel quale è deliberata la liquidazione;

2. la procedura termina entro tre esercizi, compreso quello in cui ha avuto inizio;

3. la procedura si protrae per più di tre esercizi, com-preso quello in cui ha avuto inizio.

Nella prima ipotesi il red-dito d’impresa è determinato in base al bilancio finale di liquidazione che deve essere

redatto anche dai soggetti in contabilità semplificata (di cui all’art. 66 del Tuir).

Nella seconda invece l’in-tera procedura è considerata, ai fini fiscali, come un unico periodo d’imposta. Il reddito d’impresa relativo ai periodi

intermedi è determinato in via provvisoria applicando le regole ordinarie. Durante gli esercizi intermedi, dovranno essere imputate le quote di plusvalenze o di costo la cui imponibilità o deducibilità sia stata rinviata in precedenti

esercizi, mentre le eventuali quote residue oggetto di ra-teizzazione concorreranno alla formazione del reddito relati-vo all’ultimo esercizio in cui si chiude la fase di liquidazione (vedi sul punto la circolare 3 maggio 1996, n. 108/E para-grafo 6.12).

Al termine della procedura sarà necessario effettuare le operazioni di conguaglio tra le imposte sui redditi determina-te e versate in via provvisoria e quelle definitivamente dovu-te sul reddito relativo all’inte-ra durata della procedura.

Nella terza ipotesi (la li-quidazione si protrae per più di tre esercizi) o in ipotesi di omessa presentazione del bi-lancio finale, i redditi relati-vi agli esercizi intermedi di-vengono definitivi. Gli stessi, pertanto concorrono a formare il reddito complessivo dell’im-prenditore, dei familiari par-tecipanti all’impresa o dei soci per i periodi d’imposta di com-petenza, anche se già tassati separatamente.

Anche per le società di capi-tali esistono tre casi:

1. la procedura termina entro la residua frazione del periodo d’imposta nel quale è deliberata la liquidazione;

2. la procedura termina en-tro cinque esercizi, incluso quello in cui ha avuto inizio;

3. la procedura si protrae per più di cinque esercizi, compreso quello in cui ha avu-to inizio.

Nel primo caso il reddito d’impresa è determinato in base al bilancio finale di li-quidazione.

Nel secondo caso l’intera procedura è considerata, ai fini fiscali, come un unico periodo d’imposta. Il reddito d’impresa relativo ai periodi intermedi è determinato in via provvisoria sulla base dei relativi bilanci. Al termine della procedura saranno effettuate le opera-zioni di conguaglio tra le im-poste sui redditi determinate e versate in via provvisoria e quelle definitivamente dovute sul reddito relativo all’intera durata della procedura.

Nel terzo caso (la liquida-zione si protrae per più di cinque esercizi) e anche nel caso di omessa presentazione del bilancio finale, i redditi re-lativi agli esercizi intermedi divengono definitivi. Pertan-to, i redditi determinati in via provvisoria si considera-no definitivi e, ai fini Irpef, i redditi compresi nelle somme percepite o nei beni ricevuti dai soci concorrono a formare il reddito per i periodi d’impo-sta di competenza.

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Oltre alla tassazione ordinaria, il legislatore ha previsto per questi redditi un regime di tassazione più favorevole, infatti, l’articolo 17 del Testo Unico prevede che nella fase di liquidazione la tassazione avvenga in forma separata e cioè senza che i redditi debbano cumularsi con quelli prodotti dal contribuen-te. Ai sensi dell’art. 17, comma 1, lettera g), del Tuir, sono soggetti a tassazione separata Irpef, tra gli altri, i redditi conseguiti in di-pendenza di liquidazione, anche concorsuale, di imprese commerciali esercitate da più di cinque anni. Ai sensi del comma successivo se i redditi in esame sono conseguiti da società in nome collettivo o in accomandita semplice, sono esclusi dalla tassazione separata.L’art. 17, comma 3, primo periodo, del Tuir di-spone che il contribuente ha la facoltà di non avvalersi della tassazione separata in relazio-ne ai redditi in esame, optando quindi per la tassazione ordinaria, a condizione che:- non siano conseguiti nell’esercizio di im-prese commerciali (esempio: da parte di col-laboratori di imprese familiari o dal coniuge di azienda coniugale non gestita in forma societaria);- lo faccia constare espressamente nella di-chiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è avvenuta o ha avuto inizio la loro percezione.In particolare, l’agevolazione si applica:all’imprenditore individuale e ai suoi fami-liari partecipanti all’impresa (impresa fami-liare);ai soci persone fi siche, delle società di per-sone. La possibilità di usufruire delle agevolazioni derivanti dalla tassazione separata è subordi-nata alle seguenti condizioni e limiti:• periodo minimo di attività: occorre che l’azienda sia posseduta (se si tratta di im-prese individuali) ovvero la società sia co-stituita (nel caso di società di persone) da più di cinque anni. La mancanza del requisito

temporale comporta la tassazione del reddito da liquidazione con le regole ordinarie;• imponibile: la tassazione si riferisce non alle singole plusvalenze (patrimoniali e non) realizzate, bensì all’intero reddito conseguito dall’imprenditore individuale o imputato ai soci delle società indicate nell’articolo 5 del Tuir di persone.Durante i periodi intermedi il contribuente, con richiesta da farsi in sede di dichiarazio-ne dei redditi, ha la facoltà di avvalersi di tale regime, ma se la liquidazione si protrae per più di tre esercizi compreso quello in cui ha avuto inizio, si decade dal benefi cio dalla tassazione separata. La decadenza ha effetto retroattivo, di conseguenza sarà necessario rideterminare il reddito complessivo dell’im-prenditore o dei singoli soci persone fi siche per ciascun periodo e riliquidare la relativa imposta per gli anni in cui è stata applicata separatamente, con conseguente obbligo di versare l’eventuale differenza.Si osserva, peraltro, che la norma non spe-cifi ca chi deve provvedere a rideterminare il reddito e riliquidare l’imposta: se il contri-buente o l’uffi cio. Né si rinvengono norme di accertamento che disciplinano i termini entro i quali si deve provvedere al riguardo.L’imposta separata deve determinarsi in base all’art. 21, commi 1, secondo periodo, e 3, del Tuir, secondo cui la stessa si individua applicando l’aliquota corrispondente alla metà del reddito complessivo netto del con-tribuente nel biennio anteriore all’anno in cui i redditi sono stati conseguiti, tenendo presente che:- se in uno dei due anni anteriori non vi è stato reddito imponibile, si applica l’aliquo-ta corrispondente alla metà del reddito com-plessivo netto dell’altro anno;- se non vi è stato reddito imponibile in nes-suno dei due anni, si applica l’aliquota stabi-lita per il primo scaglione di reddito Irpef.

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Tassazione separata sì, ma a certi requisiti

La tassazione in capo ai soci

Liquidazione chiusa nello stesso esercizio in cui è iniziata

Liquidazione di durata pluriennale

Condizioni

Imprese individuali

Tassazione quale reddito d’impresa

I redditi dei vari periodi sono soggetti a tassa-zione separata se è fatta richiesta nella dichiara-zione dei redditi.

Impresa deve essere esercitata da più di 5 anni e la liquidazione non deve durare più di 3 esercizi.

Società di persone

Tassazio-ne quale r e d d i t o d’impre-sa per la società e pro quota per i soci

Tassazio-ne sepa-rata se i soci sono persone i siche.

Società costituita da più di 5 anni e la liquidazio-ne non deve durare più di 3 esercizi. Nel caso di durata della liquidazione più di 3 esercizi si deve procedere al ricalcolo del reddito e alla sua tassa-zione come reddito di partecipazione.

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25Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LuC O N TA B I L I TÀ

Uno dei punti di mag-gior criticità delle re-gole fiscali in tema di liquidazione è quello

concernente la gestione delle eventuali perdite fiscali.

Per le società di persone, non assumono rilievo le perdi-te conseguite nel periodo ante liquidazione. In ossequio al principio di trasparenza, tali perdite si imputano a ciascun socio nella proporzione stabi-lita dall’articolo 5 del nuovo Testo Unico. Le perdite sor-te nel corso del periodo di liquidazione possono essere sottratte dal reddito comples-sivo dei soci soltanto quando si consolidino in base al bi-lancio finale di liquidazione e non quando emergano dai bilanci relativi agli esercizi intermedi.

Difatti, alle perdite subite durante gli esercizi intermedi della liquidazione non si ap-plica la regola della rilevanza fiscale provvisoria, prevista invece per gli utili. Tra gli uti-li e le perdite emerse nei vari esercizi intermedi si crea una sorta di compensazione, che avviene all’atto della presen-tazione della dichiarazione relativa al bilancio finale di liquidazione. Eventualmen-te, solo la perdita scaturente dalla compensazione finale tra i risultati dei vari eserci-zi intermedi che compongono la procedura di liquidazione può essere dedotta pro quota dal reddito dei singoli soci.

Nel caso in cui la liqui-dazione ecceda il triennio, le modalità di trattamento delle perdite, in assenza di un orientamento ufficiale dell’Amministrazione finan-ziaria, non sono unanime-mente condivise. Al riguardo, è stato osservato che, poiché la definitività dei periodi d’imposta provvisori assume rilievo, ai sensi dell’art. 182 del Tuir, solo per i redditi e non anche per le perdite, po-trebbe ritenersi che, decorso il triennio e venendo meno la possibilità di redigere il bilan-cio finale, le perdite maturate nei periodi intermedi siano fi-scalmente irrilevanti e quindi non recuperabili. Il punto, tut-tavia, non è pacifico: in senso opposto si è infatti espressa altra parte della dottrina, la quale sostiene che, anche nel caso in esame, sarebbe pos-sibile attribuire le perdite ai soci dal periodo d’imposta in cui esse acquisiscono il carat-tere della definitività ovvero all’atto della chiusura della liquidazione.

Anche per le società di ca-pitali occorre, in via prelimi-nare, distinguere tra perdite subite in periodi d’imposta anteriori alla liquidazione e perdite conseguite nel corso degli esercizi intermedi.

L’art. 182, comma 3, del Tuir dispone che le perdite anterio-ri all’inizio della procedura possono essere compensate durante la liquidazione ex art. 84, comma 1, del Tuir.

L’eventuale parte ecceden-te è ammessa in deduzione in sede di conguaglio finale anche se sono trascorsi più di cinque periodi d’imposta dalla

loro formazione, a condizione che la liquidazione si chiuda nel termine di cinque anni e venga, quindi, effettuato il

conguaglio. Qualora la liquidazione si

protragga oltre il quinquen-nio, la parte residuale delle

perdite pregresse sarà con-siderata non più deducibile, dal momento che i redditi degli esercizi intermedi si

considerano definitivi senza possibilità di effettuare alcu-na operazione di conguaglio. Tale principio discende dal fatto che la liquidazione è va-lutata, sotto il profilo fiscale, come un periodo unitario ed in quanto tale trattato come un unico periodo d’imposta anche nel caso in cui si protragga per più anni. Con la Risoluzione n. 124/E del 23 aprile 2002, l’Amministrazione ha con-fermato che, per le società di capitali, le perdite di eserci-zio conseguite anteriormente alla messa in liquidazione e non compensate nel corso del-la liquidazione possono esse-re compensate in sede di con-guaglio finale (anche se sono trascorsi più di cinque anni dalla formazione delle perdi-

te stesse, in deroga a quanto dispone l’articolo 84 comma 1, del Tuir) a condizione che la liquidazione si chiuda nel termine di cinque anni.

Diversamente, se la liqui-dazione si protrae per più di cinque anni, tali perdite sono indeducibili, in quanto i red-diti degli esercizi intermedi si considerano definitivi senza possibilità di effettuare il con-guaglio finale.

L’Amministrazione ha an-che confermato che le perdi-te di esercizio realizzate nei singoli periodi di liquidazio-ne, invece, sono compensabili, ai sensi del già citato articolo 84, comma 1, del Tuir, entro il quinto anno dal periodo di imposta in cui sono state con-seguite, indipendentemente dal fatto che la liquidazione si concluda o meno nei previ-sti cinque anni.

La pos i z i one assunt a dall’Amministrazione è la stessa che in passato aveva assunto la dottrina dominan-te ritenendo che altrimenti si sarebbe venuto a creare un danno per il contribuen-te allorché la liquidazione si protraesse per più di cinque periodi ovvero non venisse presentato il bilancio finale di liquidazione.

Infatti, in tali ipotesi di-venendo definitivi i risultati prodotti durante la liquidazio-ne le perdite non compensate nei singoli esercizi sarebbero diventate fiscalmente irrile-vanti non potendo più proce-dere al conguaglio finale.

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Rilevanza multipla alle perdite fiscali

loro formazione a condizione conguaglio perdite pregresse sarà con-

Dichiarazioni ad hoc per le liquidazioni. L’art.5, dpr 322/1998b, prevede, con riferi-mento sia alla liquidazione di società di ogni tipo che a quella di imprese individuali, che la dichiarazione, ai fi ni reddituali e dell’Irap, relativa al periodo compreso tra l’inizio del periodo d’imposta e la data in cui ha effetto la deliberazione di messa in liquidazione deve essere presentata, a opera del liquidatore o, in mancanza, dal rappresentan-te fi scale entro l’ultimo gior-no del nono mese successivo a tale data invia telematica. Lo stesso liquidatore presenta la dichiarazione relativa al risul-tato fi nale delle operazioni di liquidazione entro nove mesi successivi alla chiusura della liquidazione stessa o al depo-sito del bilancio fi nale.In relazione al duplice richiamo (chiusura della liquidazione / deposito del bilancio finale, peraltro oggi prescritto dalle norme civilistiche delle società di capitali), è possibile evocare il contenuto della risoluzione 101/E del 19 maggio 2000: ….Nella partico-lare ipotesi di chiusura della liquidazione nel corso dell’anno, il termine ordinario di presentazione decorre:- dalla data di approvazione espressa del bi-lancio di liquidazione;- dalla data di approvazione tacita di cui all’art. 2493 del c.c., e cioè decorsi tre mesi dal deposito del bilancio fi nale senza che sia-no stati proposti reclami da parte dei soci;- dalla data di pagamento dell’ultima quota di riparto, ai sensi del comma 2 dell’ art. 2493 del c.c., se antecedente allo spirare del termi-ne di tre mesi dal deposito del bilancio.Con riguardo all’impresa individuale si ri-manda alla risoluzione n. 31 del 4 febbraio.Inoltre l’amministrazione fi nanziaria si è pro-nunciata in tempi abbastanza recenti su due situazioni che tipicamente possono verifi car-si in presenza di società di persone.

• Scioglimento della società di persone senza passaggio dalla fase di liquidazione. In questo

caso (circolare 101/E del 19.05.2000 §12.3), laddove non si apra la fase di liquidazione, la dichiarazione deve essere presentata alla scadenza ordinaria per l’annualità in cui è iniziata la procedura.

• Scioglimento della società di persone per mancata ricostituzione della pluralità dei soci. La problematica è stata affrontata

dalla circolare n. 54 del 2002 dell’agenzia delle entrate. In primo luogo, l’amministrazio-ne fi nanziaria ha precisato che lo scioglimento della società di persone a causa della mancata ricostituzione della pluralità dei soci non da luogo ad alcu-na emersione di plusvalenza imponibile in relazione ai beni oggetto dell’attività d’impresa a condizione che il socio supersti-te continui l’attività sotto forma di ditta individuale e mantenga inalterati i valori dei beni.In merito agli obblighi dichiara-tivi, la società è tenuta a presen-tare la propria dichiarazione dei

redditi per l’ultimo periodo d’imposta chiuso allo scadere del sesto mese utile per la rico-stituzione della pluralità dei soci, utilizzando il Modello Unico Società di persone. Specularmente, nell’anno in cui si ha lo scio-glimento della società, il socio superstite che prosegue l’attività in qualità di im-prenditore, dichiarerà il reddito d’impresa prodotto nel residuo periodo utilizzando il Modello Unico Persone Fisiche, quadro RF o RG.Pertanto, sarà soltanto successivamente al decorrere dei termini fi ssati dalla norma-tiva civilistica che si potrà effettivamente parlare di scioglimento della società di per-sone per mancata ricostituzione della plu-ralità dei soci mentre nel semestre si avrà, di fatto, una situazione sospesa in attesa di risoluzione in merito alla prosecuzione sog-gettiva come società ovvero come «trasfor-mazione» impropria in impresa individuale. Analoghe conclusioni sono state ribadite nella risoluzione 329/E del 30 luglio 2008.

Dichiarazioni ad hoc per le operazioni

Le perdite fi scali e la liquidazione

Natura perdita Perdite esercizi precedenti la liquidazione

Perdite esercizi intermedi la liquidazione

Tipo di società

Società di persone

Sono scom-p u t a te i n capo a cia-scun socio dal suo red-dito di par-tecipazione.

non sono compensabili con gli utili • degli esercizi intermedi;non sono deducibili dal reddito • complessivo dei soci; sono deducibili dal reddito dei soci • solo quando risultano dalla dichia-razione i nale di liquidazione.

Società di capitali

Se non compensate nel corso del-la liquidazione, in deroga al disposto dell’art. 84, possono essere usate in sede di conguaglio solo se la proce-dura dura per non più di 5 esercizi. Se la procedura dura oltre 5 esercizi le stesse perdite non possono essere utilizzate in sede di conguaglio.

Le perdite realizzate nei singoli periodi di liquidazione sono compensabili ai sensi dell’art. 84, entro il quinto anno dal periodo di imposta in cui sono sta-te conseguite, indipendentemente che la liquidazione si concluda, o meno, in cinque anni.

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Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 30/06/2010

Adesso Index Aprile '07 86,720 A2 | A | A+ - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 96,654 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 102,620 - | BBB- | - A2 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 98,380 - | BBB- | - Aa2 | AA | AA-

Alti Percorsi Index 1 – 2007 98,279 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 100,377 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 100,290 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Carichieti index linked 2006 96,640 Aa2 | A+ | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 98,208 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

Creberg altiplano marzo 07 95,966 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 87,010 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 86,890 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 90,170 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 90,630 - | (1) | - - | A- | A-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 91,028 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 99,190 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 96,950 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (�) WR | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 91,320 - | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 94,820 Aa2 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 116,720 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 91,028 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 99,190 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 111,510 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 99,170 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 97,781 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 95,610 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1-2008 82,820 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 3 - 2005 102,435 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,560 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 3 99,290 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 4 - 2004 99,498 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 102,008 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 2 - 2005 102,620 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 96,990 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 97,865 A2 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 10 97,559 Baa3 | - | - A2 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 98,388 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 98,171 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 97,302 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 96,473 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 98,279 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

Uni Class 98,39 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 97,020 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 98,685 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 98,650 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 99,390 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 99,829 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 100,092 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 99,837 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 98,200 Aa2 | AA | AA- Aa2 | AA | AA-

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 101,144 A3 | A- | A-

3,60% Coupon Serie X - 2003 99,917 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 100,105 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 99,770 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,801 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 98,790 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 99,180 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 90,330 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 95,282 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 95,430 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 85,089 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 85,219 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 94,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 91,365 A2 | A | A Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 99,028 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA-

Capital Index SERIE IV 2005 96,440 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 97,110 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 100,000 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Capital index serie XII 2004 99,590 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Capital index serie XIV 2004 99,390 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 98,960 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 98,570 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Capital index serie XX 2004 99,265 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA-

Convergence Serie IX 2007 85,089 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 90,330 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 95,282 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 94,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 95,430 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 96,470 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 96,530 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 92,797 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 99,390 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 97,910 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 95,450 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 98,650 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 92,150 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 98,580 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 97,040 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 95,180 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 93,810 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 98,070 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 93,280 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 93,743 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 100,883 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 96,360 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 96,620 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 96,046 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 95,282 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 100,040 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 97,020 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 94,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 99,699 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 98,685 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 97,550 Aa2 | AA | AA-

Crescita Sicura Serie VII 2007 95,430 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 99,720 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 98,205 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 97,390 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 84,730 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 97,290 Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,030 A2 | A+ | AA-

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 98,580 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,750 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 98,640 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 92,290 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 98,070 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 99,970 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 97,040 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 97,887 A2 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 99,820 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 93,280 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 97,550 Aa2 | AA | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 96,360 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 97,290 Aa2 | AA | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,030 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 97,390 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 95,450 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 96,046 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 92,797 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 92,150 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 98,580 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 96,730 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 96,650 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 30/06/2010

VALORI AL 30/06/2010

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

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MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 30/06/2010

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONEMOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

Everest Global Basket Serie XIII 2007 96,730 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 96,650 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,403 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Grifo Index serie XIX 2004 99,434 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 95,180 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 92,797 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 93,280 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 96,046 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 97,550 Aa2 | AA | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 97,390 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 96,360 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 97,290 Aa2 | AA | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,030 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 92,150 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 98,912 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 98,685 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 95,450 A2 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 99,160 Aa1 | - | -

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 84,730 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 94,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 95,282 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 95,430 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 98,100 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 93,810 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 93,743 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 97,910 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 96,620 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 97,040 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 98,205 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 99,820 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 97,910 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 98,100 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 96,954 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 99,150 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 96,400 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 96,025 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 98,070 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 97,040 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 96,620 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 99,970 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 98,912 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 98,685 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 99,390 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 98,650 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 97,020 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Japan – Euro Serie IV 2007 89,540 A3 | BBB | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 94,480 - | A+ | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 89,900 A2 | A | A A2 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 100,180 A2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 76,470 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,580 - | A+ | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Classic Markets 98,482 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 93,550 - | A+ | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 98,900 - | A+ | - A1 | AA | A+

Lombarda Vita Euro Sector New 98,060 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA-

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 84,730 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 84,730 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 99,160 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 78,040 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 103,302 Baa1 | - | A Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 95,450 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 92,150 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 93,810 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 93,743 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 97,390 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 96,520 A2 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 96,360 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 97,290 Aa2 | AA | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,030 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 99,390 - | A+ | - Aa3 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 98,070 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

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27Lunedì 19 Luglio 2010

La Corte costituzionale sull’art. 49 del dlgs 546/92

Sospensiva ammessa alle sentenze tributarie

Pagina a curaDI MASSIMILIANO TASINI

L’art. 49 del processo tri-butario non osta alla so-spensione della sentenza della Commissione re-

gionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 217 depositata il 17 giugno.

Il caso di specie. La sentenza tocca una questione di rilevanza pratica. Infatti, se la sentenza di secondo grado statuisce la le-gittimità dell’atto impositivo, il contribuente si trova a dover pa-gare, seppure a titolo provvisorio, tutte le somme indicate nell’atto impositivo. Il caso riguarda una Commissione tributaria regiona-le chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di sospensione degli ef-fetti della sentenza dalla stessa pronunciata. Il contribuente, in-fatti, in sede di ricorso per Cassa-zione ha prospettato la richiesta di sospensione fondandola sulla ritenuta sussistenza dei presup-posti legali della fondatezza della domanda e la sussistenza di un danno grave e irreparabile.

Il quadro giuridico. Il Codice di procedura civile ammette che il

giudice di secondo grado possa so-spendere gli effetti della sentenza dallo stesso pronunciata. Da una prima lettura delle norme, per contro, tale strada sembrerebbe non possibile, atteso che l’art. 49 del processo tributario esclude l’applicabilità in tale processo dell’art. 337 cpc, e quindi anche dell’art. 373 cpc (richiamato dal primo articolo), norma che apre la strada alla sospensione della sentenza di secondo grado. Una tale interpretazione dell’art. 49, tuttavia, porterebbe ad affermare la illegittimità dello stesso, risul-tando violati diversi parametri costituzionali.

La sentenza. La sentenza della Corte costituzionale dichia-ra inammissibile la questione prospettata dalla regionale, in quanto la stessa non ha esperi-to alcun tentativo di interpreta-re la disposizione censurata nel senso di favorire l’applicazione al processo tributario della sospen-sione cautelare prevista dall’art. 373 cpc. Nessuna sentenza della Cassazione (che esprime il «diritto vivente») esclude infatti che possa applicarsi il richiamato art. 373

né la formulazione dell’art. 49/546 è tale da escluderne a priori l’ap-plicabilità.

Il danno. La sentenza affronta il tema della nozione del danno quale presupposto per ottenere la sospensione. Per la Corte occorre fare riferimento alla situazione economica del debitore nonché alla sua possibilità di evitare, nelle more, gli atti tipici dell’esecuzione forzata. La nozione di danno grave e irreparabile postula che si deb-ba avere riguardo agli effetti lesivi irreversibili e inadeguatamente ristorabili di una esecuzione, nel caso di specie immobiliare. In ter-mini più puntuali, l’irreparabilità del danno va intesa, quantome-no, nel senso di un intollerabile scarto tra il pregiudizio derivante dall’esecuzione della sentenza nel-le more del giudizio di cassazione e le e possibilità di risarcimento in caso di accoglimento del ricorso per cassazione.

© Riproduzione riservata

Pagina a curai di di d d é l f l i d ll’ t 49/546

La sospensione delle cartelle esattoriali in pen-denza di processo è possibile. La sospensione è di tipo processuale e amministrativo.La sospensione cautelare è disciplinata dall’art. 47 del dlgs n. 546/1992; la norma consente al contribuente di chiedere al giudice di primo grado la sospensione degli effetti dell’atto impugnato in presenza dei requisiti del danno grave e irreparabile e della fondatezza della domanda. Lo stesso articolo consente peraltro l’adozione di un procedimento straordinario in caso di eccezionale urgenza, caratterizzato dall’emanazione da parte del presidente della commissione di un’ordinanza con la quale nel mentre viene fi ssata, in camera di consiglio la data per la trattazione dell’istanza di sospensio-ne cautelare, egli può disporre fi no a tale data la sospensione medesima. L’altra norma proces-suale operante è l’art. 19 del dlgs n. 472/1997, titolata «esecuzione delle sanzioni»; trattasi di norma poco conosciuta, anche perché estranea al corpo delle norme processuali (il dlgs 472

disciplina le sanzioni tributarie). Secondo tale disposizione, la commissione tributaria regio-nale può sospendere l’esecuzione applicando, in quanto compatibili, le previsioni dell’art. 47/546. La sospensione deve essere concessa se viene prestata idonea garanzia anche a mezzo di fi deiussione bancaria o assicurativa.Da ultimo si richiama l’art. 39 dpr n. 602/1973, secondo cui l’Uffi cio ha facoltà di disporre in tutto o in parte la sospensione del ruolo forma-to dopo il ricorso fi no alla data di pubblicazione della sentenza della Ctp, con provvedimento motivato notifi cato al contribuente e al conces-sionario. Il provvedimento peraltro può essere revocato qualora sopravvenga fondato pericolo perla riscossione. Sulle somme il cui pagamento è stato sospeso e che risultano dovute dal de-bitore a seguito della sentenza della Ctp si ap-plicano gli interessi al tasso del 5% annuo; tali interessi sono riscossi mediante ruolo formato dall’Uffi cio che ha emesso il provvedimento di sospensione.

Effetti anche sulle cartelle esattoriali

/$ Doppia Opportunità protezione totale 99,025 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie IV 2005 96,740 - | A- | - Aa3 | A | A ****

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 99,655 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 97,855 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 97,700 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Il valore dell'energia 97,159 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua - seconda serie 104,001 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index Linked Bull Dividend 91,140 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 104,057 - | A+ | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 92,250 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2006 100,108 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 98,286 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Index Up 2 2006 93,820 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | AA-

Nikkei Avenue 94,820 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | A+ | AA-

PROFIT + 98,500 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 142,570 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 143,540 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 142,570 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 141,600 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 140,630 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 142,720 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 98,491 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 95,980 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | AA-

VALORI AL 30/06/2010

VALORI AL 30/06/2010

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

INDEX LINKED NUMERO 1 102,008 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

VALORI AL 30/06/2010

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 96,620 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 97,020 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 100,040 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,801 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 99,970 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 97,040 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 98,650 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 96,046 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 92,797 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 97,390 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 96,360 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 97,290 Aa2 | AA | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 93,280 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 99,699 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 98,100 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

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MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

Carismi Più Certezza 10 109,127 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 106,550 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 105,608 A2 | A | A Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 99,860 - | A+ | - Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 3 96,727 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 96,887 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 96,820 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 103,700 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 96,720 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 87,950 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 89,050 - | A+ | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 30/06/2010

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PROCESSO TRIBUTARIO E RISCOSSIONE

Somma richiesta Somma iscrivibile a ruolo dopo il ricorso

Somma iscrivibile a ruolo dopo la senten-za della Ctp

Somma iscrivibile a ruolo dopo la senten-za della Ctr

Imposte 50% 66,66% 100%

Sanzioni Nulla 66,66% 100%

Interessi 50% 66,66% 100%

L’esempio.Si ipotizzi che l’Ufi cio emetta un accertamento richiedendo imposte per 100, sanzioni per 120 ed interessi per 30, totale 250. In conseguenza della presentazione del ricorso, saranno iscrivibili a ruolo somme come segue:

Somma richiesta Somma iscrivibile a ruolo dopo il ricorso

Somma iscrivibile a ruolo dopo la sen-tenza della Ctp

Somma iscrivibile a ruo-lo dopo la sentenza della Ctr

Imposte 50 66,66 – 50 = 16,66 100 – 50 – 16,66 = 33,34

Sanzioni Nulla 80 120 – 80 = 40

Interessi 15 20 – 15 = 5 30 – 15 – 5 = 10

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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Rintraccio debitori e coobbligati

Forme pensionistiche

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Rintraccio beni aziendali

Rintraccio terzi debitori

Rapporti d’affari tra conoscenti/parenti per azioni revocatorie

Rintraccio eredi

Accettazione eredità

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Le tariffemassimesi contrattanoIl ricorso della Commissione muove dalla

premessa secondo la quale la normativa italiana conterrebbe disposizioni che impon-gono agli avvocati l’obbligo di rispettare tarif-fe massime. (...)Ritengo, in base alla norma-tiva italiana quale essa è stata presentata dalla Commissione e poi spiegata dalla Re-pubblica italiana, che è inesatta la premes-sa della Commissione relativa al divieto di derogare alle tariffe massime. Risulta espressamente dall’art. 2233 del codice ci-vile, in quanto lex generalis, nonché dall’art. 61 del regio decreto legge, in quanto lex spe-cialis, che l’accordo fra un avvocato e il suo cliente prevale sulla tariffa stabilita col dm n. 127/2004. Soltanto in mancanza di qual-siasi accordo la tariffa è applicata al fi ne di determinare gli onorari di un avvocato in un caso concreto. Ne discende che l’avvo-cato e il suo cliente dispongono di una pos-sibilità di determinare, mediante accordo, gli onorari dell’avvocato, ad esempio, in funzione del tempo impiegato, del forfait o anche del risultato. Tale considerazione non è neanche invalidata dall’art. 2, n. 2, del decreto legge n. 223/2006, secondo il quale l’abrogazione delle disposizioni legislative e regolamentari nel settore dei servizi pro-fessionali che prevedono tariffe fi sse o mi-nime obbligatorie fa salve eventuali tariffe massime. A mio avviso, da detta disposizio-ne discende che il carattere delle eventuali tariffe massime è rimasto immutato. Per-tanto, se le tariffe massime applicabili alle attività degli avvocati non avevano l’obbli-gatorietà nei rapporti fra avvocati e clienti prima dell’adozione del dl n. 223/2006, esse non possono avere siffatto carattere dopo l’adozione del summenzionato decreto.

Jan Mazak, avvocato generale del-la Corte di giustizia delle Comunità

europee- conclusioni causa 565/08

Anno 19 - Numero 170 - € 2,50 Lunedì 19 Luglio 2010

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AvvocatiOggi. Il primo settimanale dedicato ai protagonisti della giustizia

Mediterraneo, un bacino

di opportunitàDI SARA SELIGASSI

Il 2010 è l’anno dell’area euro-medi-terranea di libero scambio. Questa, infatti, doveva essere la data limite fissata dal processo di Barcellona

per concludere il capitolo economico e fi-nanziario iniziato con la dichiarazione di Barcellona del 1995. Il processo però si è di fatto arenato nel momento in cui l’Ue ha sostituito quest’area con l’Unione per il Mediterraneo, che però, a sua volta, sta conoscendo un momento di stasi. Il com-pletamento dell’Area di libero scambio, quindi, è stato rinviato di un anno, se non, più probabilmente, di un periodo ancora indefinito. Nel frattempo, però, gli inter-scambi commerciali tra l’italia e i paesi appartenenti al bacino del Mediterraneo sono in forte crescita: 22 miliardi di euro il valore delle esportazioni verso i paesi dell’area, con un interscambio complessi-vo che ha sfiorato i 45 miliardi di euro.

Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Isra-ele, Libano, Libia, Malta. Marocco, Pale-stina, Siria, Tunisia e Turchia: questi i paesi verso i quali le imprese italiane e le law fi rm che li affi ancano, guardano con

sempre maggiore attenzione. I progetti cui stare attenti sono molti. L’ultimo, di qualche giorno fa, riguarda un progetto di infrastrutturizzazione energetica fi -nanziato da cinque istituzioni fi nanzia-rie pubbliche europee, tra cui l’italiana Cassa Depositi e Prestiti e dalla Bei. Queste si sono impegnate a istituire un fondo per finanziare progetti a basso tenore di carbonio nei paesi più poveri del Mediterraneo. Il fondo, denominato Mediterranean Carbon Fund, sarà atti-vato entro il 2011 e potrebbe arrivare a raccogliere 200 milioni di euro. Il Medi-terranean Carbon Fund (MCF) fornirà consulenza e fi nanziamento a progetti da realizzare nelle zone meridionali e orientali del Mediterraneo (progetti da fonti rinnovabili, di gestione dei rifi uti e di effi cienza energetica nell’ambito del Clean Development Mechanism), ove si stima che nei prossimi cinque anni si avranno investimenti per non meno di 100 miliardi di euro in infrastrutture energetiche, necessarie cioè per ridurre i black out e per rispondere alla crescita interna dei consumi elettrici.

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L’interscambio commerciale tra l’Italia e i paesi coni nanti dell’area ha si orato, nel 2009, i 45 miliardi di euro. E le law i rm sono lì, al i anco delle imprese

Fisco e calcetto, quest’anno la coppa va a STS Deloitte. Si è chiuso nei giorni scorsi la Coppa Fisco 2010 il Decen-nale, il torneo di calcio a 5 degli studi tributari di Roma. Dopo due mesi di appassionanti sfi de giocate sui campi di calcetto del Futbolclub, quest’anno il Trofeo è andato per la prima volta a STS Deloitte, che ha superato per 3 a 1 CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Sca-moni, studio che per la seconda volta consecutiva vede sfumare all’ultimo mo-mento il sogno della vittoria. Al 3° posto si è classifi cata la squadra di Di Tanno e Associati battendo per 4 a 2 i campio-ni uscenti di K Studio che quest’anno si sono dovuti accontentare del 4° posto. La manifestazione, organizzata da Stefano Petrecca dello Studio Di Tanno e Associati, con la partecipazione dei maggiori studi della Capitale, ha visto la presenza di una rappresenta-tiva dell’Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza, di Equitalia e dei dipartimenti fi scali di alcune tra le società italiane di grandi dimensioni, per un totale complessivamente di 12 squadre. Insomma, una volta tanto il fi sco è anche divertimento.

CODICI & PANDETTE

Giovanni Gorno Tempini, ad Cassa depositi e Prestiti

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II Lunedì 19 Luglio 2010 S T U D I & C A R R I E R E

Pagine a curaDI MARIA BUONASANTO

Mediterraneo: area d i scambi e d i transito dei com-merci mondiali .

È questa la via verso cui si sta ridefinendo il ruolo della Regione mediterranea. Dopo un ventennio in cui il sud-est asiatico sembrava farla da padrone, il XXI secolo si è aperto all’insegna del rilan-cio del Mare Nostrum. Oggi il Mediterraneo rappresenta un luogo di incontro, di commer-cio e di dialogo tra i popoli.

È partito da queste conside-razioni il convegno «Mediter-raneo, zona di libero scambio» organizzato lo scorso 22 giu-gno dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Tro-vare un accordo per favorire la cooperazione tra gli stati arabi e l’Europa è necessario per con-sentire la creazione dell’area di libero scambio. È questa la considerazione finale emersa dall’incontro. Utile in tal senso l’accordo di Agadir, che potrebbe favorire la creazione di un’area di libero scambio estesa all’Eu-ropa, ai paesi mediterranei, ma

anche ai paesi arabi membri dell’area panaraba.

Dedicato al Mediterraneo anche una due giorni di ri-fl essione legale, la prima Mediterranean Confe-rence, appuntamento in-ternazionale del mondo legale che, sotto l’egida dell’IBA European Forum, si è svolto a Roma il 24 e il 25 giugno. A presiede-re l’evento, Gianmatteo Nunziante dello studio Nunziante Magrone, vice presidente dell’IBA European Forum.»Sono convinto», dice ad Avvo-catiOggi Nunziante, «che l’Italia possa e voglia continuare a ricoprire un ruolo molto importante nel Mediterraneo ed è quindi per me motivo di particolare orgoglio esse-re riuscito ad organizzare a Roma, per lo European Forum dell’International Bar Association, la 1° Conferenza Mediterranea: delegati da più di 30 paesi, espressione del mondo le-gale ed imprenditoriale, si sono confrontati sui temi delle infra-strutture, energia e fi nanza».

L’Italia, incuneata nel cuore del Mediterraneo, riveste da sempre un ruolo fondamenta-

le nello sviluppo dell’area ed è senz’altro un interlocutore privilegiato per molti dei paesi

rivieraschi. In questo contesto, il Medi-

terraneo costituisce uno sbocco naturale per le imprese ita-

liane che abbiano necessi-tà e opportunità di aprirsi all’internazionalizzazione. 22 miliardi di euro il valo-re delle nostre esportazioni verso i paesi dell’area nel 2009, con un interscambio complessivo che ha sfio-rato i 45 miliardi di euro, confermando l’Italia come il primo partner europeo della sponda Sud del Me-diterraneo.

Per il prossimo biennio si prevede un incremento che, secondo le stime, dovrebbe portare l’Italia a quota 30 miliardi nell’export. Un trend positivo destinato a trarre ulteriore slancio e raddoppiare grazie al futuro abbattimento delle barriere doganali.

Non stupisce, quindi, la corsa di primari stu-di internazionali verso l’area a Sud del Mare Nostrum. Tra le law fi rm

presenti sul mercato: Ashurst, Dewey&LeBoeuf , CSM , Linklaters, Cleary Gottlieb,

Orrick, Baker&McKenzie, Thompson&Knight LLP, Allen&Overy e Clifford Chance.

In crescita anche l’interesse degli studi italiani. Tra questi, Nunziante Magrone, P&A Legal che ha recentemente assistito la società italiana Al-tay Holding SpA - operante in Libia da circa vent’anni nel set-tore della fornitura di laborato-ri, arredi e materiale didattico - nella negoziazione e costitu-zione di una joint company con la società Alemna Company, controllata dal fondo sovrano libico Economic and Social De-velopment Fund.

Altro nome è La Scala, che ha accompagnatoBanque Popu-laire du Maroc nella sua apertu-ra in Italia. E ancora de Capoa & Associati, presente in Libia, e lo Studio legale Padovan, primo studio italiano ad aver aperto un desk in Turchia.

Ma cosa rende il Mediterra-neo un’area così interessante? «L’area euro-mediterranea», commenta Gianmatteo Nun-ziante, «costituisce un mercato potenziale di oltre 600 milioni di consumatori e l’interscambio commerciale Ue - paesi delle

De Capoa: un bacino

Nel 2009 l’interscambio commerciale ha si orato

Mediterraneo, per aziende e

L’Egitto è una miniera di opportunità. Cene parla l’avvocato Pietro Fioruzzi, partner dello studio Cleary Gottlieb. Lo studio, da tempo attivo nell’area ha deciso di avvalersi della presenza a

Milano della legale egiziana Dina Hashish, per avere una maggiore facilità di accesso a documentazione in arabo e una maggiore com-prensione dei profili di diritto egiziano.Domanda. Avvocato, come ha reagito l’Egitto alla crisi? Risposta. L’Egitto ha reagito alla crisi meglio di molti altri aesi. Ha potuto, infatti, contare su un sistema bancario meno vulnerabile - perché più prudente e ben vigilato – e su di un’econo-mia di tipo reale. Il Paese conta una popolazione di 90 milioni di individui, che negli ultimi anni ha avuto un trend di crescita costante e che ma-nifesta tutti i bisogni di una classe media emer-gente. A ciò va aggiunto che il sistema egiziano non è stato toccato da operazioni finanziarie e immobiliari particolarmente azzardate, come è successo in alcuni Paesi del Golfo. Due, quindi, sono i motivi principali alla base della veloce ripresa del Paese: da una parte, minore speculazione e mag-giore stabilità finanziaria, dall’altra un’economia reale, che è riflesso di un popolo di consumatori e di una classe media in crescita.D. Quali i settori di maggiore interesse per le aziende italiane?R. Di sicuro interesse sono i servizi finanziari, soprattutto quelli evoluti, perché il sistema bancario egiziano, in parte privatizzato, è in piena fase di sviluppo. Buone, quindi, le possibilità per le grandi banche italiane. Ne è esempio Banca Intesa che, dopo aver comprato Bank of Alexandria, attual-

mente garantisce in Egitto un’offerta di servizi in linea con quelli offerti dalla controllante Intesa San Paolo.Buono il mercato anche per i fornitori di beni di consumo, che devono soddisfare i bisogni di una classe media in espansione.

Per la stessa ragione, vi sono interes-santi opportunità per il settore costru-zioni ed il suo indotto, a cominciare dal cemento – non è un caso che Italcemen-ti sia presente ormai da anni nel Paese - per arrivare alle ceramiche, ai mobili e ai componenti d’arredo.Da non dimenticare, poi, il settore tes-sile (che può avvalersi dell’impareggia-bile qualità dei cotoni egiziani), la mec-canica e, in particolare, la meccanica di precisione: possibilità appetibili per le imprese che vogliono stabilire facilities produttive in loco. Esempi d’eccellenza da molti anni sono Pirelli e Benetton.D. Ci sono progetti in cantiere che potrebbero trainare altri comparti produttivi?R. Interessanti le possibilità per il set-

tore infrastrutturale grazie alla spinta politica data dall’Unio-ne del Mediterraneo. Si moltiplicano, infatti, le iniziative per avvicinare i due lati del Mare Nostrum. Un esempio: è in fase di costituzione il Fondo InfraMed - di cui è partner, per l’Italia, la Cassa Depositi e Prestiti e negli altri Paesi orga-nismi equipollenti - che una volta lanciato sarà un motore di investimenti infrastrutturali. Investimenti che sono stati in parte già avviati con le iniziative legate ai cd corridoi del mare. Diversi i progetti, come il nuovo collegamento traghettuale Venezia-Alessandria per passeggeri e merci.

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PIETRO FIORUZZI, CLEARY GOTTLIEB

L’Egitto pronto a sfruttare il fondo InfraMed

Piero Fioruzzi

Gianmatteo Nunziante

L’avvocato Antonio De Capoa delle Studio bolognese De Ca-poa. è anche presidente della Camera di Commercio italo-libi-

ca. Spiega ad AvvocatiOggi i punti di forza del ‘mercato mediterraneo’.

Domanda. Mediterraneo: frontiera interessante per il legale italiano?

Risposta. Le pmi italiane hanno nell’ae-ra un potenziale mercato costituito da ol-tre 120 milioni di abitanti, che può fungere da piattaforma per espandersi nell’Africa centrale, in Medio Oriente, nei Balcani e nel Caucaso. Di conseguenza il Mediter-raneo è estremamente interessante anche per gli studi legali italiani, posto che le pmi necessitano più che mai di un’assistenza qualifi cata in tutte le fasi che precedono ed accompagnano un’iniziativa all’este-ro, soprattutto in paesi extra-comunitari e con ordinamenti giuridici peculiari. Gli interventi di natura legale variano, e partono dall’assistenza nelle fasi di pre-negoziazione e negoziazione all’analisi del rischio paese e del quadro normativo. Si tratta quindi di un mercato enorme dove la conoscenza delle norme locali, delle lin-gue e il poter contare su una valida rete di colleghi locali diventano un sicuro ele-mento di successo.

D. Avvocato, ha parlato in partico-lare di pmi. Perché?

R. È proprio il sistema imprenditoriale italiano, incentrato sulle pmi, ad essere quello più omogeneo e coerente con i biso-gni e le aspettative di quest’Area geografi -ca. Le grandi industrie e le multinazionali

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IIILunedì 19 Luglio 2010LunS T U D I & C A R R I E R E

sponda Sud ed Est del Medi-terraneo ha raggiunto i 250 mi-liardi di euro nel 2009. Un’area in pieno fermento, quindi, e in grado di attrarre investimenti, soprattutto nel settore delle infrastrutture cui è rivolta una delle iniziative prioritarie del-la neo-costituita Unione per il Mediterraneo».

Opportunità particolarmente allettamti per le aziende nostra-ne? «Tra le tante opportunità», spiega Nunziante «un partico-lare cenno merita “Inframed”, fondo di private equity per il fi nanziamento a lungo termine di nuove infrastrutture sulla sponda sud del Mediterraneo, cui partecipano al 70% Francia e Italia, ed Egitto e Marocco, con il 15% ciascuno. Il fondo darà il suo contribuito all’Unione per il Mediterraneo finanziando progetti di infrastrutture soste-nibili nel settore dei trasporti, dell’energia e degli insediamen-ti urbani nelle regioni delle co-ste Sud e Est del Mediterraneo privilegiando gli investimenti nel lungo periodo.

Il via libera al nuovo fondo, che vede coinvolta in prima li-nea, per l’Italia, la Cassa De-positi e Prestiti (Cdp), è stato sancito a Parigi il 26 Maggio

2010, con il conferimento di un capitale iniziale di 385 milioni di euro. Il target di raccolta è di un miliardo. L’Italia, svol-gendo il ruolo di tramite tra i paesi delle sponda Sud del Mediterraneo e l’Ue, ha l’op-portunità di sfruttare tale po-sizione per promuovere nuovi investimenti, fi nalizzati allo sviluppo delle reti fi siche di trasporto di persone, merci ed energia e di comunicazione».

Altri aspetti che rappre-sentano dei “plus” a favore dell’area mediterranea sono: le potenzialità offerte dai programmi di penetrazione commerciale, gli strumenti agevolativi predisposti dai governi locali e quelli predi-sposti specificatamente dal governo italiano in aggiunta alle misure ordinarie di soste-gno all’export.

Inoltre, e fattore di non poco conto, stiamo parlando di paesi ubicati a qualche ora di aereo soltanto dall’Italia, nei quali la nostra lingua è abbastanza diffusa o comunque compresa. È proprio la vicinanza geogra-fi ca ad aver spinto, per esempio, Domina Vacanze, leader italia-no nel mercato della compro-prietà alberghiera, a puntare

sull’Egitto. «Le caratteristiche favorevoli dell’Egitto», spiega il presidente del gruppo, Paolo

Michelozzi, «sono: stagionalità di 12 mesi l’anno, una splendida natura ed una posizione strate-gica per l’Europa. In poche ore, infatti, è raggiungibile da tutti i paesi europei».

Sono questi i fattori che nel 1994 hanno portato alla nascita del primo degli hotel del Domi-na Coral Bay, il più grande com-

plesso alberghiero di Sharm El Sheikh.

Un complesso che si esten-de su una baia di 2 km, con 7 strutture alberghiere, apparta-menti, ville, decine di ristoranti e 5mila posti letto. Una vera e propria città che, come tale, ri-chiede di intessere moltissime relazioni con controparti egi-ziane. Va da sé che ciò compor-ti delle diffi coltà, ma – secondo Michelozzi - nulla di particolar-mente rilevante.«Le difficoltà sono legate all’integrazione ed alla necessità di adeguarsi alle regole locali. Le proble-matiche che abbiamo incon-trato, però, sono sempre state

problematiche “sane”, dovute alla necessità di confrontarsi con un sistema legislativo e dei modi di lavorare diversi. È chiaro che lavorare con imprese egiziane non è come lavorare con imprese tedesche. Hanno pecu-liarità, pregi e difetti propri”.

Un’iniziativa tutta italiana, quella di Do-mina Vacanze, che ha fatto nascere il “feno-meno Sharm El Shei-kh”. Un luogo che, se-condo il presidente del gruppo, rappresenta «la Florida europea, grazie ad un clima temperato ed una natura estre-

mamente attrattiva. E sono questi gli aspetti

premiati dal mercato. A dif-ferenza, infatti, di mete come Dubai, che dal punto di vista naturalistico e climatico offro-no ben poco, Sharm», conclu-de Michelozzi, «ha retto bene alla crisi. Mentre paradisi artifi ciali come Dubai hanno

subito le conseguenze di una congiuntura economica sfavo-revole, i paradisi naturali non hanno registrato nessun calo di domanda».

Non solo le mete turistiche, ma più in generale le econo-mie dei paesi nordafricani nel complesso non hanno risentito particolarmente degli effetti della crisi mondiale.

Premesso che è l’intero con-tinente africano che si è messo in moto (tant’è che il tasso di sviluppo medio di questo Con-tinente è del 6,3 %), il Nord Africa può concretamente rap-presentare per le imprese ita-liane uno straordinario sbocco di mercato.

Basti pensare ai distretti in-dustriali: dal Marocco - dove oltre 400 imprese italiane ope-rano nella Free Trade Zone di Tangeri - alla Tunisia dove c’è il polo agroalimentare di Bi-zert, quello tessile di Monastir, della meccanica a Sousse, del-le biotecnologie a Sidi Thabet e dell’energia rinnovabile a Borj Cédria.

Da non dimenticare, poi, il futuro distretto di Misurata, in Libia, che può rappresentare la porta d’ingresso per gli investi-menti italiani nell’area, in virtù delle agevolazioni fi scali offerte, dell’esenzione dal pagamento dei dazi doganali su macchina-ri, attrezzature e materie prime esclusivamente per le imprese italiane. Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Tunisia: questi i paesi su cui l’Italia deve puntare.

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Supplemento a cura di ROBERTO MILIACCA

[email protected]

di opportunità per le pmi

Paolo Michelozzi

i 45 mld di euro. E le prospettive sono di crescita

nuova frontierastudi italiani

Occhio al project finance. Lo dice France-sco Stella, partner della sede milanese di Linklaters. Lo studio, con un desk de-dicato al Nord Africa da oltre vent’anni, è

stato uno dei primi studi internazionali a puntare su questo mercato. Tra le principali e più recenti operazioni che hanno coinvolto la sede milanese nell’area, l’assistenza a Intesa Sanpaolo nella ven-dita di una partecipazione di minoranza in Bank of Alexandria a International Finance Corporation.

Domanda. Avvocato, perché avete puntato sul Nord Africa?

Risposta. La regione rappresen-ta senz’altro un’area interessante per il legale italiano e, in particola-re, per uno studio legale che, come il nostro, faccia parte di una realtà internazionale. Da un punto di vista legale, infatti, in Nord Africa è lecito attendersi che, nel corso dei prossimi anni, il project fi nance assumerà un ruolo preponderante, in particolare in relazione alla realizzazione di grandi opere. Altri fattori di interesse sono: una maggiore stabilità rispetto ad altri paesi emergenti limitrofi e l’esistenza di interessanti prospettive di svilup-po economico. L’aumento dei prezzi delle materie prime e delle commodity ha, infatti, alimentato la crescita delle economie locali e aumentato il rela-tivo potere d’acquisto. In risposta alla crisi, inoltre, diversi paesi, come Egitto, Marocco e Tunisia, han-no predisposto importanti piani di spesa pubblica, che dovrebbero dare un rinnovato impulso in par-ticolare ai settori delle infrastrutture, dei trasporti e dell’energia, anche da fonti rinnovabili.

D. Si può dire, quindi, che le economie della sponda Sud del Bacino abbiano superato la crisi?

R. Sì, le economie dei paesi nordafricani hanno reagito alla crisi in maniera tendenzialmente po-sitiva. Tale situazione generale è da porre in rela-zione al fatto che il sistema economico dei paesi del Nord Africa è caratterizzato da un mercato fi nan-ziario relativamente poco esposto a quello globale e da un settore industriale preponderante rispet-

to a quello fi nanziario. Inoltre, sono stati avviati importanti programmi di spesa pubblica per rilanciare le econo-mie, modernizzare i paesi e sostenere i consumi interni (nel caso, almeno di Egitto, Marocco e Tunisia).

D. Dopo la nascita dell’Unione per il Mediterraneo, quali sono i paesi che hanno dimostrato dal punto di vista legislativo una maggiore apertura e maggiori facilitazioni per la nascita di un ‘mercato mediterraneo’?

R. La nascita dell’Unione per il Mediterraneo è relativamente recente (2008) ed è prematuro espri-mere un giudizio compiuto sul suo impatto sui si-stemi legislativi dei paesi del nord Africa. Allo stato, il sistema legislativo del Marocco risulta come uno dei più moderni e aperti nel panorama nord afri-cano. All’opposto, l’Algeria rimane un paese molto “ostico”, soprattutto dopo la recente introduzione del divieto per gli operatori stranieri di possedere quote superiori al 49% nelle joint venture locali.

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FRANCESCO STELLA (LINKLATERS)

Grandi aspettative dal project finance

Francesco Stella

possono sì essere attivi operatori per quanto riguarda le infrastrutture e la realizzazione dei grandi complessi tu-ristici e dei centri commerciali, ma non possono essere protagonisti per quanto riguarda gli importanti aspetti dell’in-dustria, del commercio e dei servizi.

In estrema sintesi, per motivi cul-turali, geo-economici, per via della tradizione, ma soprattutto per come sono stati impostati i sistemi impren-ditoriali in questi Paesi, tutti incentrati su imprese medie e piccole, gli alleati naturali, i partner ideali, i naturali complementi, non possono che essere imprenditori medi o piccoli.

D. Rispetto alle modalità operative del nostro comparto produttivo, quali caratteristiche risultano più attrattive per questi paesi?

R. È arcinoto che il nostro sistema imprenditoriale è caratterizzato soprattutto dalla rapidità, dalla snellezza, dalla capacità di adatta-mento e dalla elasticità: tutte doti che diventano requisiti indispen-sabili per poter operare con effi cacia nell’Area Mediterranea. Si può tranquillamente affermare che non c’è settore nel quale le imprese italiane non possano partecipare con successo, incluso quello dei ser-vizi (basti pensare al settore della consulenza, dell’advertising, dei servizi in genere).

D. E come si prepara l’Italia a cogliere queste opportuni-tà?

R. Il sistema camerale italiano, per mezzo di Unioncamere, ha varato proprio in questi mesi un importante progetto, denominato “Med in Italy”. Il progetto prevede la partecipazione di qualche mi-gliaio di imprese e di decine e decine di camere di commercio italiane. Si snoderà per tutto il secondo semestre 2010 ed il primo semestre 2011 ed è emblematico dell’interesse che ora (e fi nalmente) il Sistema Paese Italia nutre verso l’area. I settori più interessati saranno: agro alimentare, agro industria, ambiente e tecnologie applicate, edilizia ed housing, e la c.d. “blue economy”.

Antonio De Capoa

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IV Lunedì 19 Luglio 2010 A T T UA L I TÀ

Il 15% delle controversie davanti ai MAT sono state sollevate da cittadini non mussulmani

Giustizia rapida? Applica la ShariaBoom a Londra del contenzioso risolto dai tribunali islamici

DI MARIA BUONSANTO

Si chiama Muslim Ar-bitration Tribunal (MAT): la nuova moda per risolvere dispute

commerciali e civili in Gran Bretagna segue l ’Islam. In au-mento il numero di cittadini del Regno Unito che si rivolgono alle Corti che appli-cano la Sharia, il corpo delle leggi islamiche.

E sbaglia chi pensa che si trat-ti solo di musul-mani. Secondo le statistiche diffu-se dal Mat, infat-ti, l’anno scorso venti cittadini non musulma-ni hanno scelto l’arbitrato islamico, il 5% dei casi registrati. Un numero destinato a crescere: lo stesso Mat, lo scorso marzo, ha dif-fuso nuovi dati in cui afferma che nel 2010 il numero di casi è salito a +15%.

Ad aver permesso l’introdu-zione della legge islamica in Gran Bretagna è l’Arbitration Act, che riconosce il valore le-gale di una sentenza emessa da un tribunale arbitrale a patto che i soggetti coinvolti nel giudizio ne accettino l’au-torità. Varato nel 1996, l’Arbi-tration Act riconosce a pieno titolo l’applicazione stragiudi-ziale della Sharia su questio-ni civili. A comparire dinanzi alle Corti islamiche i casi di dispute finanziarie, eredità, divorzi o affidamento dei figli in cui entrambe le parti desi-derano un giudizio “alternati-vo” e “less burdensome” (meno gravoso) di quello dei tribuna-li ordinari britannici. Le Corti religiose, infatti, deliberano in modo più rapido e informale di quelle di Sua Maestà, dando peso anche a semplici accor-di verbali su questioni per le quali la legge inglese obbliga alla forma scritta.

Non esistono dati ufficiali sul numero delle Corti isla-miche. Si tratterebbe, secondo un rapporto dell’associazione inglese Civitas, di oltre 80 Corti operanti in gran parte nelle moschee. Le cinque più note sono quelle gestite dal Muslim Arbitration Tribunal che a partire dal 2007 opera a Londra, Manchester, Bradford, Birmingham e Nuneaton.

In realtà, molte altre Corti erano attive ben prima che nel ’96 ne fosse riconosciuta la legittimità, coordinate per la maggior parte dal «Consiglio islamico della Sharia», orga-nismo registrato come istitu-zione benefica e composto da rappresentanti di moschee e centri islamici. Si tratta di una realtà che esiste sin dal 1982,

quando fu istituito il primo tribunale islamico a Leyton, a est di Londra. Da allora il numero di Corti è aumentato in maniera esponenziale. Cosa che non stupisce se si guarda all’incremento della popola-

zione di fede islamica. Stando ai dati ufficiali

dell’Office for National Stati-stics, la popolazione musulma-na in Gran Bretagna è cresciu-ta, in quattro anni, di 500.000 persone, passando da 1,8 a 2,4 milioni. Sembra, quindi, nor-male che in un paese in cui le Corti arbitrali ebraiche opera-no già da cent’anni si sia legit-timata la presenza di quelle islamiche.

La cosa, però, non frena le critiche. Già nel 2008 il capo

della Chiesa d’Inghil-

terra, l’arcivescovo di Canter-bury Rowan Williams, aveva definito «inevitabile» l’affer-mazione della legge islamica nella società, paventando il progressivo formarsi di «un sistema legale parallelo» ba-

sato sulla Sharia. Da allora le polemiche non

sono mancate. Molte organiz-zazioni per i diritti umani, in particolar modo, denunciano come questi tribunali siano spesso sbilanciati a favore degli uomini e penalizzino fortemente le donne nei casi di divorzio e di violenza do-mestica.

In particolare Denis Ma-cEoin, esperto di Islam e au-tore dello studio condotto da Civitas, evidenzia che «tante sentenze dei tribunali della

Sharia in Gran Bretagna nei casi di divorzio e di custodia dei figli non hanno al centro l’interesse dei bambini, come previsto dalle leggi britanni-che, e che le donne, secondo la Sharia, non godono degli stessi diritti dell’uomo. La Sharia non attribuisce uguali diritti alla donna e non preve-de l’obbligo specifico di tenere conto dell’interesse superiore

del bambino, fondamentale nel diritto della famiglia del Regno Unito».

L’autore si riferisce in parti-colare a casi dibattuti dinan-zi alle Corti islamiche in cui i giudici hanno assegnato ai figli maschi il doppio dell’eredità attribuita alle figlie femmine o a casi di violenza domestica in cui non si è provveduto a

punire i mariti violenti. Di contro, però, essendoci

diverse interpretazioni della Sharia (sono quattro le Scuo-le giuridiche riconosciute dall’Islam), non sono man-cati i casi in cui le sentenze abbiano espressamente dato seguito alle norme britanni-che. D’altronde, come hanno rilevato altri addetti ai lavori, non si può non ricordare che il ricorso alla risoluzione extra-giudiziale secondo l’Arbitra-tion Act deve essere accettato dalle parti.

Ne consegue che entrambe riconoscono la legittimità di quella Corte, scegliendo auto-nomamente – ed esercitando al contempo un diritto espres-samente sancito dalla legge inglese – di farvi ricorso.

A dispetto delle critiche, infatti, non si frena la diffu-sione della legge islamica nel Regno Unito, come dimostra la scelta della law firm di Glasgow Hamilton Burns WS, Solicitors & Solicitor Advocates di offrire alla propria clientela assistenza

nel diritto familiare islamico. Grazie alla presenza dell’av-vocato Shaykh Amer Jamil, al contempo esperto di diritto scozzese e legge coranica, la law firm scozzese sarà il pri-mo studio legale britannico specializzato in diritto isla-mico.

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SIMONA MOLINARICROCE E DELIZIACD Isola degli artisti / Warner Music

Perfetta. Semplicemente perfetta. Simona Molinari è anzitutto una top model, sulla copertina del suo disco. Poi capita che sia anche una cantante di grande talento. Tranciando la cortina d’immagine, già abbastanza poderosa, e calandosi nella pura musica di que-sto album, non si può non riconoscere all’artista di essere la persona giusta al momento giusto. E’ bella, è brava, è ben consigliata; a lei più che a ogni al-tro può riuscire l’impresa di risollevare le quotazioni del pop jazz da camera, sospeso tra la nostalgia dei Radio Days e la brezza fredda che percuote le cam-minate dei mille single, persi nel loro

autunno a New York. Poi, cosa del tutto da non sottovalutare, Simona Molinari parla del jazz la lingua semplice e immediata di chi sa che per dare valore a una bella canzone spesso non c’è altro da fare che lasciarla bella com’è, magari aggiungendoci qualcosa di proprio che non ne offuschi la magia. Sembra niente, ma oggi è quasi tutto: i brani, come il primo singolo Amore a prima vista (che vede la partecipa-zione di Ornella Vanoni) sono perfetti nella loro mancanza di guizzi interpretativi, di virtuosismi, di esagerazioni: sono le canzoni fatte e fi nite, pulite di ogni accessorio, pronte a sopravvivere nel tempo, a deliziare chi le ascolta in casa, in una mattina natalizia, o in una serata trascorsa in un club. Molto belle e ricca di intuizioni sono Eclissi, Mettici più verve e Maschere. Da segnalare la cover di How Insensitive registrata dal vivo ad Hong Kong.

Si consiglia ai giovani professionisti di successo, che van-tano “lettere” fi rmate da ammiratori illustri.

TONY PAGLIUCAAPRES MIDICD Familyarti

Accantonata per un attimo l’avan-guardia musicale, il pianista e com-positore Tony Pagliuca riprende il repertorio delle Orme, la storica band di rock progressivo in cui aveva mi-litano fi no agli anni ‘90. Il musicista aveva già riproposto nel 2004, con il live Re-Collage, una rilettura di al-cuni storici brani, coadiuvato allora da alcuni celebri musicisti del calibro di David Jackson. Tenuto conto delle qualità tecniche di Pagliuca, l’artista presenta Apres Midi, in cui parte dal-

le canzoni più celebri delle Orme per realizzare partiture per solo pianoforte. Guidato da Gian Piero Reverberi, il musicista realizza dei piccoli capolavori, che ruotano attorno a pezzi storici come Gioco di bimba, Aspettando l’alba, Era inverno e la celeberrima Collage. Il suono è nitido, ed è facile cogliere sfumature classicheggianti di brani che originariamente erano stati pensati e composti per una band progressive. In alcuni passaggi (La fabbricante d’angeli) l’ascoltatore può ritrovare quel minimalismo tanto caro a Michael Nyman. Pagliuca è capace di combinare nelle sue melodie le più variegate ed eterogenee infl uenze oscillanti tra musica classica e rock & roll, tra elettronica e folk, tra musica sacra e ascendenze jazzistiche. Sentire le sue dita danzare leggiadramente sui tasti del pianoforte è un’esperienza indimenticabile, evocativa, emozionan-tissima, quasi mistica; si percepisce in ogni singolo istante l’amore totale ed incondizionato per la musica ed una genialità realmente fuori dal comune.

Si consiglia agli avvocati che convincono più che per una questione di gusto, di interpretazione.

Antonio Ranalli

ONNA MOLINARI TONY PAGLIUCANA MOLINARI

Note legali

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SIMOONN

Denis MacEoin

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VLunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LL’ I N T E R V I S TA

Pagina a curaDI LORENZO MORELLI

Lo sport è una passione di famiglia che si gioca a tutto campo, dai templi del calcio internazionale alle aule di tribunale. Pierfilip-

po Capello avvocato, si occupa di diritto sportivo dal 1999. Un amore ereditato dal padre, ex calciatore e allenatore dei principali club italiani, attualmente com-missario tecnico della nazionale inglese. A suggerire la carriera forense ha contribuito anche papà Fabio che, arrivato al campo di calcio per vedere come si muoveva il figlio, nel dopo partita gli disse: «Pierfilippo, se ti vuoi divertire va bene, ma per poterci mangiare non basta», racconta Capello riconoscendo, a distanza di tempo, che è andata molto meglio così. Dopo la laurea in giurisprudenza alla Cattolica, nel 1999 è entrato nello studio legale Guarda-magna e associati e dal 2004 è anche partner.

Negli anni ha assistito numerosi atle-ti coinvolti in procedimenti antidoping davanti alle commissioni disciplinari di diverse federazioni fi no alle discussioni al Tas di Losanna, il tribunale arbitrale dello sport, paragonabile alla Cassazio-ne della giustizia ordinaria. Tra i suoi clienti ci sono calciatori, ciclisti, e ancora campioni della pallanuoto, del golf, ma-ratoneti, mezzofondisti, velocisti. L’espe-rienza lo ha portato a sviluppare la sport branch dello studio occupandosi di pro-blematiche connesse non solo al doping ma anche alla contrattualistica.

Il panorama dello sport è molto cam-biato e anche gli avvocati si sono dovuti aggiornare con le nuove esigenze dei clienti. «Una volta era semplice: da un

lato c’era l’atleta, dall’altro la società. Da quando ci sono le sponsorizzazioni, il merchandising, i diritti televisivi, le campagne pubblicitarie i volumi degli affari sono aumentati e il ruolo dell’av-vocato sportivo ha iniziato ad assumere una connotazione precisa e a diffondersi negli studi come fi gura specifi ca».

Il giro di boa lo ha segnato la legge 91 del 1981 che traccia il profi lo dello sporti-vo professionista, una fi gura da tutelare a 360 gradi proprio come un imprendi-

tore o un libero profes-sionista. «La materia è in continua evoluzione e bisogna tenersi sem-pre aggiornati», com-menta Capello che collabora stabilmente con il master in diritto sportivo dell’Universi-tà statale di Milano, coordinato dal profes-sore Lucio Colantuoni e dedicato agli avvocati che vogliono approfon-dire la materia; inoltre

tiene il corso di specializzazione in ge-stione sportiva dell’Università Cattolica di Milano e un altro corso all’università di Parma.

«Un altro paletto fondamentale della materia è l’evoluzione del concetto di doping, ovvero l’assunzione di sostanze per modifi care la prestazione atletica. In passato era classifi cato come illecito sportivo, dal 2003 è diventato reato di doping con procedimento penale, ciò si-gnifi ca che a rispondere non è più l’altle-ta singolo, ma anche tutte le persone che hanno contribuito dal fornitore delle so-stanze, ai medici, fi no alle società. Inoltre le indagini sono svolte dai Nas e dalla polizia giudiziaria».

Capello in passato ha seguito nomi im-portanti dello sport, atleti del calibro di Alessandro Petacchi, il ciclista coinvolto in una vicenda di doping per l’utilizzo di un bronco dilatatore per l’asma, e mes-

so sotto l’esame del Tas. Un altro nome legato al giovane avvocato, per cui ha seguito le vicende contrattuali, è quello di Walter Zenga, ex portiere dell’Inter, poi allenatore con esperienze in Serbia, Romania, Turchia, Emirati Arabi, per poi tornare in Italia al Catania,Palermo, e oggi impegnato in Arabia saudita come Ct dell’Al-Nassr.

Capello dedica la sua vita privata alle sue due bambine e ad attività no profi t. Dal 2001 è presidente della Fondazione Mario Schifano, Ms Multi-studio che opera nel mondo dell’arte contemporanea. «Schifano è stato molto prolifico nella sua vita e purtroppo ci sono anche molti falsi, lo scopo della fondazio-ne è contribuire all’attività di archiviazione delle Opere del Maestro attraverso ricerche e analisi per verifi care l’auten-ticità dell’opera». Un altro progetto che sta molto a cuo-re all’avvocato è l’Associazione Tavolo8 onlus che gestisce ope-razioni umanitarie in Africa dal 2005, dal 2009 con il supporto dell’Onu e con il patrocinio del comune di Milano.

«Il nome riprende il numero del tavolo del ristorante che da tempo fre-quento con alcuni amici. Qui abbiamo deciso di dare vita ad un’attività che potesse aiutare i meno fortunati con il fund raising. Negli anni siamo riu-sciti a fi nanziare materiale scolastico e a portare un’incubatrice in orfano-trofi o in Senegal, in Africa. Adesso stiamo lavorando per realizzare un centro medico in Mali, i membri dell’associazione si occuperanno di portare personalmente i materiali a destinazione. È un impegno che si deve pianifi care nei dettagli per mesi prima della partenza ed è fi nito solo quando vedi il sogno diventare realtà».

© Riproduzione riservata

"%$) &%((' !#($&&'nato a Roma il 12 giugno 1970

IL PROFESSIONISTA

Dal 1999 collabora con lo studio legale Guardamagna e associati di Milano, di cui è partner da 4 anni. Si occupa di diritto sportivo, in particolare di problematiche antidoping, disciplinari, contrattualistica sportiva ed extrasportiva, gestione dei diritti di immagine, assistenza ad agenti di calciatori, di ciclisti e di cestisti, di contratti di sponsorizzazione sportiva. Segue anche problematiche relative all’antitrust, al diritto d’autore nell’arte moderna e contemporanea

LO STUDIO

Lo studio Guardamagna e associati ha una tradizione nella consulenza e assistenza legale per imprese, persone i siche ed enti principalmente in Italia e in Lussemburgo. Fondato alla i ne della seconda guerra mondiale a Milano da Emilio De Longhi e Valerio Mazzola, è specializzato nel campo del business and corporate law, come del diritto commerciale e nell’attività giudiziale. Le attività si sono adeguate all’evoluzione dell’economia e degli affari, con particolare riguardo, in campo civile alla materia commerciale, contrattuale e i nanziaria, e in campo penale a quella commerciale.

Fatturato 2009: 5 milioni di euro

Sostenereil terzo mondoVolontario per i paesi nel sud del mondo. Collabora con l’associazione Onlus ‘Tavolo 8’, con progetti per lo sviluppo sociale, economico, tecnico e culturale, rispettando le tradizioni locali

Ciclismoe dopingHa assistito il ciclista Alessandro Petacchi. Il velocista ligure è stato messo sotto esame dal Tas dopo un controllo antidoping, che ha rilevato l’utilizzo diun broncodilatatore per l’asma

Para i guaidi ZengaAnche Walter Zenga, ex portiere dell’Inter e della nazionale italiana e ora allenatore in giro per il mondo, ha scelto di farsi tutelare dal figlio di mister Fabio Capello

Pieri lippo Capello, partner dello studio legale Guardamagna, racconta la sua carriera

L’avvocato col pallone nel sangueHa il calcio nel Dna, ma lo sport lo segue a 360°

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«Mio padre arrivò al campo

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VI Lunedì 19 Luglio 2010 DIRITTO & SOCIETÀ

Pagine a curaDI ANTONIO CICCIA

Avvocati amministrati-visti alle prese con la testimonianza scritta e con le comparse con-

clusionali. Come nel processo civile. Anche se è un po’ presto per dire che siamo di fronte alla privatizzazione dei giudizi che si celebrano avanti al Tar e (in secondo grado) al Consiglio di Stato.

La riforma del processo am-ministrativo, preannunciata dalla legge 69/2009, ha termi-nato il suo iter con l’approva-zione da parte del governo del codice di rito amministrativo, che entrerà in vigore il 16 set-tembre 2010.

Sarà questo lo strumento nor-mativo per fare fronte a circa seicentotrentamila ricorsi avan-ti ai tribunali amministrativi regionali e di circa trentamila avanti al Consiglio di Stato. An-che se non so non sono previste sezioni stralcio per lo smalti-mento dell’arretrato.

Insomma tra qualche mese partiranno nuove regole che toccano trasversalmente tutti i passaggi i cui si snoda il pro-cesso.

Vediamo le principali con un occhio particolare alle modifi -che di impatto immediato per la professione forense..

Il difensore

Il codice amministrativo agli articoli 22 e seguenti disciplina alcune importanti regole per i difensori.

Innanzitutto si conferma che, nei giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali, è di regola obbligatorio il patroci-nio di un avvocato; inoltre nei giudizi davanti al Consiglio di Stato l’avvocato deve essere un “cassazionista” o meglio am-messo al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori.

Le parti possono difendersi da sole solo in alcune eccezio-nali ipotesi: giudizi in materia di accesso, in materia elettorale, nei giudizi relativi al diritto dei cittadini dell’Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel

territorio degli Stati membri. L’atto con cui il l’avvocato è

investito del potere di rappre-sentanza in giudizio è la pro-cura alle liti. Il codice specifi ca che, a prescindere dalla formu-lazione letterale della procura, essa comprende sempre anche quella per proporre motivi ag-giunti e ricorso incidentale, salvo che la procura disponga diversamente.

Le spese

Il difensore deve stare parti-colarmente attento alla disci-plina delle spese del giudizio: tra l’altro il codice prevede che il giudice possa condan-nare, anche d’uffi cio, la parte soccombente al pagamento in favore dell’altra parte di una somma di denaro equitativa-mente determinata, quando la decisione è fondata su ragioni manifeste o orientamenti giu-risprudenziali consolidati.

La riforma del rito ammi-nistrativo ha dato, dunque, la possibilità ai giudici di decide-re sulle spese di giudizio quasi come se costituissero una pena privata.

Il nuovo articolo 96 del codi-ce di procedura civile, richia-mato dal codice del processo amministrativo, nel prevedere che il giudice, pronunciando sulle spese ai sensi dell’art. 91 del codice di procedura ci-vile, possa anche condannare la parte soccombente al paga-mento, a favore della contro-parte, di una somma equita-tivamente determinata, ha introdotto una vera e propria sanzione tipica delle condanne punitive.

La nuova norma dà al giudi-ce un’arma potentissima : può condannare determinando la somma dovuta equitativamen-te e d’uffi cio.

Come dire, vista dall’ottica gli avvocati, che la prospetti-va di una sconfi tta in giudizio assume contorni più preoc-cupanti rispetto al passato: il cliente (anche la pubblica amministrazione) non solo potrebbe essere condannato a pagare le spese, ma anche a indennizzare controparte.

Il principio di non contestazione

Il codice del rito amministra-tivo prevede che il giudice deve porre a fondamento della de-cisione le prove proposte dalle parti nonché i fatti non specifi -catamente contestati dalle parti costituite. La riforma del pro-cesso amministrativo rischia di riproporre avanti ai Tar alcuni ostacoli per gli avvocati.

Il principale trabocchetto per gli avvocati è nascosto proprio dietro il principio di non conte-stazione.

In causa bisogna, dunque, contestare specifi camente ciò che dice l’avversario e, se non lo si fa, allora il Tar può porre a base della sua decisione la man-cata contestazione, che signifi -cherà un implicito riconosci-mento delle ragioni altrui. Una strada molto pericolosa per gli avvocati, costretti e tenuti alla più scrupolosa lettura delle car-te e alla più minuziosa replica alle deduzioni avversarie.

Si tratta di un’insidia cui non sempre pone rimedio la giuri-sprudenza.

L’opera di ritaglio delle prime sentenze sul principio di non contestazione può comporre un quadro in cui il principio (peri-colo del “chi tace acconsente») non vale in tutta una serie di casi. Innanzi tutto nei processi

relativi a diritti indisponibili; poi per i contratti per cui è ri-chiesta la forma scritta ad sub-stantiam; infine nel processo contumaciale.

Prove

Il codice, innanzitutto, dà im-pulso alle veerifi che tecniche in corso di causa. La verifi cazione e la consulenza tecnica d’uffi cio possono essere ordinate solo dal collegio e necessariamente de-mandate ad ausiliari ovvero a organi o enti estranei al giudi-zio.

Ogni altra attività istruttoria può essere svolta, anche prima dell’udienza, dal presidente o da un magistrato delegato mentre, in sede di esame dell’eventuale domanda cautelare, lo stesso tribunale o consiglio di stato in composizione collegiale può di-sporre gli opportuni incombenti istruttori.

Il principio è che l’onere della prova è a carico delle parti, il giudice può chiedere alle par-ti anche d’uffi cio chiarimenti o documenti. Inoltre il giudice, anche d’ufficio, può ordinare anche a terzi di esibire in giu-dizio i documenti o quanto altro ritenga necessario. Su istanza di parte il giudice può ammet-tere la prova testimoniale, che è sempre assunta in forma scritta

nei termini previsti dal codice di procedura civile. Quando è necessario l’accertamento di fatti o l’acquisizione di valuta-zioni che richiedono particolari competenze tecniche, il giudice può ordinare l’esecuzione di una verifi cazione ovvero, se in-dispensabile, può disporre una consulenza tecnica.Il giudice può disporre anche l’assunzio-ne degli altri mezzi di prova previsti dal codice di procedu-ra civile, esclusi l’interrogatorio formale e il giuramento.

Come funziona la testimonianza scritta

Di rilievo è anche l’introdu-zione della prova testimoniale in forma scritta.

In materia il ministero della giustizia ha predisposto, con il decreto 17/2/010 (in G.U. n. 49 del 1° marzo 2010) un apposito modello previsto dall’artico-lo 257 del codice di procedura civile, introdotto dalla legge 69/2009.

L’art. 257-bis cpc affida al giudice il compito di decidere se assumere una testimonianza scritta e anche il codice del pro-cesso amministrativo attribui-sce il compito al Tar e al Consi-glio di Stato. C’è una differenza tra il processo amministrativo e il giudizio civile: per il processo

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Il codice del processo amministrativo preve-de poi altre micronovità decisive nella pratica forense.

• Fissazione dell’udienza di discussio-ne

La fi ssazione dell’udienza di discussione deve essere chiesta da una delle parti con apposita istanza, non revocabile, da presentare entro il termine massimo di un anno dal deposito del ricorso.

La parte può segnalare l’urgenza del ricorso depositando istanza di prelievo.

• Atti dei difensoriLe parti possono produrre documenti e

memorie fino a trenta giorni liberi prima dell’udienza(mentre ora sono venti per i docu-menti e dieci per le memorie).

Inoltre il codice apporta una novità consen-tendo di presentare repliche fi no a venti gior-ni liberi prima (oggi questa possibilità non è prevista).

Nell’udienza le parti possono, comunque, di-scutere sinteticamente, anche se è probabile che abbiano già scritto tutte le loro difese.

• PerenzioneIl ricorso si considera perento se nel corso di

un anno (e non più di due anni) non sia com-piuto alcun atto di procedura.

• Udienze pubbliche e procedimenti in came-ra di consiglio

Le udienze sono pubbliche a pena di nullità, salvo alcune eccezioni. Vediamo quali.

Si trattano in camera di consiglio:a) i giudizi cautelari e quelli relativi all’ese-

cuzione delle misure cautelari collegiali;b) il giudizio in materia di silenzio;c) il giudizio in materia di accesso ai docu-

menti amministrativi;d) i giudizi di ottemperanza;e) i giudizi in opposizione ai decreti che pro-

nunciano l’estinzione o l’improcedibilità del

giudizio.Tranne che per i giudizi cautelari, tutti i ter-

mini processuali sono dimezzati rispetto a quel-li del processo ordinario, esclusi quelli per la notifi cazione del ricorso introduttivo, del ricorso incidentale e dei motivi aggiunti. La camera di consiglio è fi ssata d’uffi cio alla prima udienza utile successiva al trentesimo giorno decorrente dalla scadenza del termine di costituzione delle parti intimate. Nella camera di consiglio sono sentiti i difensori che ne fanno richiesta.

• Novanta giorni per tenere in piedi le vecchie cause

Con riguardo ai ricorsi con pendenza ultra-quinquennale è stato previsto che nel termi-ne di novanta giorni dall’entrata in vigore del codice (16 settembre 2010), le parti dovranno presentare una nuova istanza di fi ssazione di udienza, sottoscritta dal ricorrente e dal suo difensore, relativamente ai ricorsi, pendenti da oltre cinque anni, per i quali non è sta-ta ancora fi ssata l’udienza di discussione. In difetto, il ricorso sarà dichiarato perento con decreto del presidente. Se contro il decreto sarà proposta opposizione, sottoscritta dalla parte personalmente e dal difensore e notifi cata alle altre parti, il presidente revocherà il decreto disponendo la reiscrizione della causa sul ruolo di merito.

L’obbligo anche per la parte di sottoscrivere personalmente la nuova istanza di fi ssazione rafforza l’esigenza di verifi care, su un piano di effettività, la permanenza dell’interesse alla decisione del ricorso.

Con apposite disposizioni si garantisce che ai processi pendenti alla data di entrata in vi-gore del nuovo codice continui ad applicarsi la disciplina previgente relativa ai termini non ancora scaduti e alla riproposizione in appello delle domande e delle eccezioni non esaminate in primo grado.

Occhio alla tempistica del nuovo processo

La sede del Tar del Lazio

AvvocatiOggi passa al setaccio le maggiori novità per i legali contenute nel nuovo Codice

La testimonianza scritta sbarca Come nel processo civile, anche in quello amministrativo

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VIILunedì 19 Luglio 2010LunedDIRITTO & SOCIETÀ

amministrativo non è necessa-rio l’accordo di tutte le parti,

essendo suffi ciente l’istanza an-che di una sola parte. Si noti, a questo proposito, che il codice amministrativo rinvia al codi-ce di procedura civile solo per quanto concerne la forma di assunzione.

Quanto a quest’ultimo aspet-to l’articolo 257 citato prevede che il giudice, con il provvedi-mento con cui dispone la te-stimonianza scritta, dispone che la parte che ha richiesto l’assunzione predisponga il modello di testimonianza.

Si deve, quindi, par di capi-re, usare il modello ministe-riale, completando la pagina 1 del modello nel quale occorre indicare l’autorità giudiziaria procedente, il numero del pro-cedimento, le parti del proces-so e i loro difensori, oltre che il termine entro il quale bisogna riconsegnare il modello compi-lato con fi rme autentiche. Oc-corre anche compilare le casel-le relative alla domande, che devono essere identiche alle domande ammesse dal giudi-ce (in sede di valutazione delle

richieste di prova). Il modello è cartaceo. Sulle individuazio-ne delle domande è opportuno che l’avvocato amministrati-vista inserisca nel ricorso la cosiddetta capitalazione e cioè l’elenco dellle domande da ri-volgere al testimone.

Si tratta di un istituto mol-to delicato, soprattutto in re-lazione ad argomenti tecnici complessi, come capita spesso davanti ai Tar.

In ogni caso andrà svilup-pata la tecnica della formu-lazione della domanda per iscritto.

Questo deve spingere a for-mulare domande brevi, chiare e tali da avere una risposta secca e precisa. Ciascuna do-manda deve essere intelligibi-le in sé stessa e si devono evi-tare rinvii a documenti scritti o fotografi ci, che non possono essere mostrati al teste (come invece potrebbe accadere in udienza). Tra l’altro se la do-manda necessita di consultare un documento, una fotografi a o un elaborato questo potreb-be spingere a non acconsenti-re alla testimonianza scritta;

oppure se si procede in questo senso si deve formulare la do-manda in modo che sia in se stessa comprensibile, senza fare riferimento ad altro.

La notii ca

Stando alle formalità del co-dice di procedura civile il plico confezionato deve essere notifi -cato al testimone a cura dell’av-vocato. L’articolo 103-bis delle disposizioni di attuazione del co-dice di procedura civile, invece, chiarisce che le istruzioni per la compilazione devono essere no-tifi cate unitamente al modello predisposto. Non si ritiene che la norma consenta la notifi cazio-ne a mezzo raccomandata o fax, come invece previsto dall’arti-colo 250 del codice di procedura civile per le intimazioni ai testi-moni per l’audizione personale in udienza. Peraltro, trattandosi di notifi cazione in materia civi-le, l’avvocato potrà eseguire la notifi ca in proprio ai sensi della legge 53 del 1994.

Inoltre l’articolo 257 citato prevede che il giudice, esaminate le risposte o le dichiarazioni, può

sempre disporre che il testimone sia chiamato a deporre davanti a lui o davanti al giudice delegato. Non è chiaro se tale disposizio-ne possa essere estesa anche al giudizio amministrativo.

Il testimone deve compilare il modello, magari con una alto numero di risposte da dare e poi deve passare ad autentica le fi rme. Le fi rme sono tantissi-me (una per dichiarazione sulle condizioni di ammissibilità e una per ogni risposta). Per la fi rma il testimone deve andare in comune o in tribunale e poi comunque deve consegnare il modello andando in tribunale o spedendolo. inoltre il testimone deve stare molto attento e pren-dersi la responsabilità di rende-re dichiarazioni su questioni che possono essere molto complesse

(ad esempio sulla ammissibilità o sulla opposizione del segreto professionale).

L’art. 257 cpc prevede, infi ne, che quando la testimonianza ha a oggetto documenti di spesa già depositati dalle parti, essa può essere resa mediante dichiara-zione sottoscritta dal testimone e trasmessa al difensore della parte nel cui interesse la prova è stata ammessa, senza il ricorso al modello. Quindi se è già stata depositata una fattura, il testi-mone può confermarla con una semplice lettera all’avvocato.

© Riproduzione riservata

di rito che entra in vigore il prossimo 16 settembre

nei Tar e al Cdscambia la disciplina probatoria

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/tar

DI GABRIELE VENTURA

Avvocati al lavoro sulle linee guida per le energie rinnovabili.

Il testo varato l’8 luglio scorso dalla conferenza unificata, che dà istruzioni

sullo svolgimento del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’eser-cizio degli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, di cui all’art. 12, comma 10, dlgs. 387/03, presenta infatti alcune criticità.

Questa l’opinione del pool di studi legali (Ce-rulli Irelli, Lorizio&associati, Crisci studio legale associato, Delfino e associati Wilkie Farr&Gallaher llp, Pellegrino studio legale associato, studio Lipani&partners) che si è im-pegnato, a supporto degli imprenditori operanti nel settore delle energie rinnovabili, a predisporre alcu-ne proposte per l’elaborazione dello schema di decre-to legislativo di recepimento della nuova direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, al fi ne di migliorarne i contenuti, in un’ottica di ulteriore semplifi cazione delle proce-dure esistenti (si veda AvvocatiOggi del 28 giugno scorso).

«Le linee guida approvate», affermano gli studi in una nota congiunta, «pur rappresentando un prege-vole intervento chiarifi catore, in quanto consentono una lettura combinata delle norme, fornendo un qua-dro coerente degli adempimenti amministrativi da porre in essere, differenziati in funzione della com-plessità dell’impianto, non danno adeguata soluzione ai principali problemi emersi nella prassi».

Si tratta, in particolare, del mancato rispetto del termine di 30 giorni per la convocazione della con-ferenza dei servizi e quello di 180 per la conclusione dell’iter autorizzatorio, pur ritenuto perentorio dalla giurisprudenza costituzionale e amministrativa; l’in-dividuazione delle amministrazioni effettivamente titolari di competenze inerenti al procedimento stes-so; l’eccessivo numero di domande di connessione alla rete.

Il pool di studi legali ha costituito un gruppo di lavoro che invierà al ministero dello sviluppo eco-nomico delle proposte normative per un decisivo snellimento delle procedure. Che prevedano anche garanzie sulla serietà delle domande di autorizza-zione.

L’occasione è data dalla legge che entro fine anno dovrà essere approvata per recepire la nuo-va direttiva europea (cd 20/20/20) che stabilisce i vincolanti obiettivi da raggiungersi in tema di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 con verifiche biennali.

Nel dettaglio, la legge prevede che le autoriz-zazioni per gli impianti di produzione di energia con fonti rinnovabili, arrivino in un tempo mas-simo di 180 giorni e che la relativa conferenza di servizi sia convocata entro un periodo massimo di 30 giorni dalla richiesta.

Eppure, la media della durata dei procedimenti presso le varie regioni è di oltre qualche anno. E il ritardo accusato da stato e regioni nell’appro-vazione delle linee guida nazionali previste dal dlgs n. 387/03 crea ulteriore incertezza.

Inoltre, secondo gli studi legali, il regime degli incentivi statali, se da una parte ha consentito un grandissimo sviluppo del settore, dall’altra ha indirettamente favorito una crescita esponenziale di domande di connessione alla rete nazionale che stanno «ingolfando» gli uffici regionali, rallentan-do i procedimenti autorizzatori.

In questo senso i legali, dopo aver raccolto la disponibilità del capo dell’ufficio legislativo del ministero dello sviluppo economico, Antonio Sci-no, hanno previsto la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc.

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LE LAW FIRM AL TAVOLO DEL MSE CRITICANO IL TESTO VARATO L’8 LUGLIO

Rinnovabili, le linee guida non semplificano ancora molto

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VIIILunedì 19 Luglio 2010 DIRITTO & FAMIGLIA

Cambio di rotta della Cassazione sul comodato precario, ossia senza termine di scadenza

La casa prestata torna ai suoceriCon la separazione, anche se ci sono fi gli, l’immobile va reso

Pagina a cura DI DEBORA ALBERICI

Cambio di rotta della Cassazione sul como-dato. Infatti la casa prestata al fi glio e alla

moglie, dev’essere restituita ai suoceri in caso di separazione.

È questo il nuovo approdo giurisprudenziale raggiunto dalla Suprema corte che, con la sentenza n. 15986 del 7 lu-glio 2010, sconfessando una giurisprudenza che sembrava ormai consolidata, ha sancito la possibilità per i genitori di vedersi restituire la casa dove, dopo la separazione, vivono la ex nuora e i nipoti.

Il caso. La vicenda ri-guarda una coppia di Lecce che aveva dato in comoda-to, informalmente (aveva quindi prestato) una casa di proprietà al fi glio sposa-to. Nel frattempo erano nati dei nipoti, ma poi i due si erano separati. In un pri-mo momento il Tribunale pugliese aveva dato loro ra-gione, ordinando alla donna la restituzione dell’immobi-le. Poi la Corte d’Appello ave-va cambiato le carte in tavola assegnando l’immobile alla nuora affi dataria dei bambini. Contro questa decisione la cop-pia di anziani ha fatto ricorso in Cassazione e lo ha vinto. La terza sezione civile ha accolto con rinvio il motivo concernente la restituzione della casa.

Le motivazioni. I giudici del Palazzaccio, a sei anni dal-la decisione delle Sezioni uni-te che sembrava aver messo una pietra sopra alla dibattu-ta questione del comodato, ha ripensato l’orientamento del Collegio esteso pronunciando di fatto una decisione che, per quanto breve, si pone in contra-sto con la giurisprudenza degli ultimi anni. Infatti, usando come grimaldello la nozione di «comodato precario» il Collegio di legittimità ha sancito che qualora un immobile sia stato dato in comodato privo di ter-mine, «la fattispecie integra il comodato precario, caratteriz-zato dalla circostanza che la determinazione del termine di effi cacia del vinculum iuris co-stituito tra le parti è rimesso in via potestativa alla sola volontà del comodante, che ha facoltà di manifestarla ad nutum con la semplice richiesta di restituzio-ne del bene, senza che assuma rilievo la circostanza che l’im-mobile sia stato adibito a uso fa-miliare e sia stato assegnato, in sede di separazione tra coniugi, all’affi datario dei fi gli».

Al contrario le Sezioni unite, con la sentenza n. 13603 del 2004, avevano stabilito che «in ipotesi di concessione in como-dato da parte di un terzo di un bene immobile di sua proprietà perché sia destinato a casa fa-

miliare, il successivo provvedi-mento di assegnazione in favore del coniuge affi datario di fi gli minorenni o conviventi con fi gli maggiorenni non autosuffi cien-ti senza loro colpa, emesso nel giudizio di separazione o di di-vorzio, non modifi ca la forma e il contenuto del titolo di godimen-to sull’immobile, ma determina una concentrazione, in capo alla persona dell’assegnatario, di detto titolo di godimento, che

resta regolato dalla disciplina del comodato, con la conseguen-za che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento per l’uso previsto dal contratto, salva l’ipotesi di sopravvenienza di un urgente e imprevisto bisogno, ai sensi dell’art. 1809 c.c». In sostanza il Massimo consesso di Piazza Cavour aveva fi ssato un prin-cipio garantista verso i minori

sancendo che la casa, anche se di proprietà dei nonni, sarebbe rimasta al coniuge affi datario dei bambini, quindi nei casi più frequenti alla nuora.

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resta regolato dalla disciplina sancendo che la casa anche se

La presenza saltuaria del fi glio non fa saltare l’assegnazione della casa. C’è stato un caso quest’anno nel quale la tutela dei fi gli di coppie separate, anche adulti, si è spinta così oltre da riconoscere il diritto del coniuge affi datario all’assegnazione della casa anche quando i fi gli (magari studenti fuori sede) la frequentano molto poco. In particolare con la sentenza n. 6861 di marzo la prima sezione civile della Corte di cassazione ha messo nero su bianco che «in tema di separazione, con riguar-do all’assegnazione della casa coniugale, la presenza del fi glio, soltanto saltuaria, per la necessità di assentarsi per motivi di studio e lavoro, anche per non brevi periodi, non può far venir meno di per sé il requisito dell’abitare, sussistendo pur sempre un collegamento stabile con l’abitazione del genitore, ove il fi glio ritorni ogni volta che gli impegni glielo consentano».

Ragazzi spesso fuori città? È salvo il diritto ad abitare

Il giudice può limitare l’as-segnazione a una parte del-la casa. Con la sentenza n. 26586 del 2009, la Corte di cassazione ha dato la facol-tà al giudice di assegnare solo una parte della casa familiare. In particolare si legge in motivazione che «in tema di separazione personale dei coniugi, l’art. 155, quarto comma, cod. civ. (nel testo, applicabile «ratione temporis», ante-riore alle modifi che intro-dotte dall’art. 1 della legge 8 febbraio 2006, n. 54), il quale dispone che l’abita-zione nella casa familiare spetta di preferenza, e ove sia possibile, al coniuge cui vengono affi dati i fi gli, non detta una regola asso-luta che rappresenti una conseguenza automatica del provvedimento di af-fi damento, ma attribuisce un potere discrezionale al giudice, il quale può per-tanto limitare l’assegna-zione a quella parte della casa familiare realmente occorrente ai bisogni delle persone conviventi nella famiglia, tenendo conto, nello stabilire le concrete modalità dell’assegnazio-ne, delle esigenze di vita dell’altro coniuge e delle possibilità di godimento se-parato e autonomo dell’im-mobile, anche attraverso modesti accorgimenti o piccoli lavori».

Assegnazioni parziali ok

La casa segue i minori. È ormai da anni giurispru-denza consolidata quella secondo cui la casa della famiglia, al di là di chi sia il proprietario, dev’esse-re assegnata in relazione alle esigenze dei minori. Si incardina in questo fi lone una decisione depositata quest’anno dalla prima sezione civile della Corte di cassazione (la n. 10222 del 28 aprile 2010), secon-do cui il presupposto «in-defettibile per l’assegna-zione della casa coniugale al coniuge non titolare del diritto di proprietà o di al-tro diritto reale è costitu-ito dalla presenza di fi gli minori ancora economica-mente non autosuffi cienti. Qualora la statuizione re-lativa all’assegnazione del-la casa coniugale, in pre-senza della prole, sia stata espressamente giustifi cata pure a titolo di integrazio-ne delle disposizioni di ca-rattere economico, il venir meno del presupposto non preclude la modifica del relativo provvedimento ma potrebbe legittima-mente giustificare in tal caso la rideterminazione dell’assegno divorziale». Le decisioni in questo senso sono decine, ragion per cui la sentenza sul co-modato desta sorpresa in quanto tutela i diritti del proprietario.

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Qualora un immobile sia sta-to dato in comodato privo di termine, la fattispecie integra il comodato precario, caratte-rizzato dalla circostanza che la determinazione del termine di efi cacia del vinculum iuris costituito tra le parti è rimesso in via potesta-tiva alla sola vo lon tà de l

comodante, che ha facoltà di manifestarla ad nutum con la semplice richiesta di resti-tuzione del bene, senza che assuma rilievo la circostan-za che l’immobile sia stato

adibito ad uso familiare e sia stato assegna-to, in sede di separazione tra coniugi, all’afi -datario dei i gli.

famstatosecoda

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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49Lunedì 19 Luglio 2010

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Franco Bernabè. Telecom ritira i 3.700 licenziamenti annunciati e parte la trattativa per affrontare il tema dello sviluppo industriale del gruppo e delle conseguenti ri-cadute sui livelli occupazionali.

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La crisi cancellala pausa pranzoLa crisi ha reso il rapporto con il lavoro più stretto. Allora, pur di mantenere il posto, si è disposti a fare sacrifi ci, tra cui l’eliminazione della pausa pranzo sull’altare della produttività. A dirlo, un’indagine condotta dal Chartered Institute of Personnel and Development (Regno Unito). Gli esperti hanno intervistato circa 30 persone da cui emerge come la paura del licenziamento si combatta con numerosi stratagemmi. In primis, l’eliminazione totale della pausa pranzo: il 25% continua semplice-mente a lavorare, mentre il 30% mangia un panino inserendo dati nel computer.

D’estate in campagna c’è lavoro per 300 mila giovaniIn campagna, durante l’estate, c’è lavoro per quasi centomila giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni, necessari nella raccolta di verdura, frutta o nella vendemmia. È quanto emerge da uno studio dei giovani della Coldiretti che sottolinea come il lavoro in campagna possa essere un’occasione per giovani disoccupati, ma anche per studenti che vogliono integrare il proprio bilancio, poiché la fi ne della scuola coincide con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne, dove iniziano le attività di raccolta di verdura e frutta come albicocche, cocomeri o pesche durante l’estate, fi no alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre.

Sicurezza, a disposizione6 mln di FondimpresaFondimpresa, il fondo interprofessiona-le di Confi ndustria, Cgil, Cisl e Uil, mette a disposizione delle imprese 6 milioni di euro per la formazione sulla sicurezza sul lavoro. Le domande per l’assegnazione potranno essere presen-tate dal 15 settembre al 15 ottobre 2010. Dal 2007 Fondimpresa ha dedicato 99 milioni alla formazione specifi ca su salute e sicurezza coinvol-gendo oltre 195 mila lavoratori. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.fondimpresa.it.

SCELTI & PRESCELTI

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50 Lunedì 19 Luglio 2010 F O R M A Z I O N E

Accesso per titoli e formazione sul campo (ma gratuita) per i neolaureati in giurisprudenza

Fare tirocinio difendendo la p.a.Per la pratica forense la chance dell’Avvocatura dello stato

Pagina a curaDI BENEDETTA PACELLI

Altro che fotocopie o fi le alla posta, la pratica forense nel posto giu-sto può, in alcuni casi,

regalare anche il brivido di pre-disporre la difesa per la presi-denza della repubblica, per la camera dei deputati e in gene-rale per tutte le diverse ammini-strazioni pubbliche. Questo è il rischio, o la fortuna, dei neodot-tori in giurisprudenza ammessi a svolgere la pratica legale per l’accesso alla professione presso l’Avvocatura generale dello sta-to. Perché non molti sanno che accanto al tradizionale tirocinio svolto in un qualsiasi studio le-gale c’è una strada alternativa: trascorrere i due anni come pra-ticante dell’Avvocatura dello sta-to. E confrontarsi con la difesa di tutte quelle amministrazioni o enti sottoposti a tutela o anche solo a vigilanza dello stato. Un percorso che conviene, non tanto per i risvolti economici (la prati-ca è infatti gratuita), ma soprat-tutto per la formazione pratica e teorica che quest’esperienza

permette di acquisire.Chi difende l’Avvocatura

dello stato. L’Avvocatura dello stato rappresenta e difende in giudizio gli organi costituzionali, dalla presidenza della repubbli-ca alla camera, senato e gover-no, dalla Corte costituzionale al Consiglio di stato fi no alla Corte dei conti e comunque difende in generale tutte le amministrazio-ni dello stato in modo esclusivo e obbligatorio. Ci sono poi tutte le varie amministrazioni pubbliche o enti privati sottoposti a tute-

la o anche solo a vigilanza dello stato. L’Avvocatura rappresenta e difende anche alcuni organismi internazionali come la Commis-sione Ue, la Banca Europea per gli investimenti, la Nato, la Fao, ma anche le cosiddette autorità indipendenti.

Requisiti per la pratica legale. L’Avvocatura dello sta-to dà ogni anno la possibilità ai neolaureati in giurisprudenza di svolgere i due anni o parte del praticantato presso i propri uffi ci. Per accedere è comunque

necessario superare un concorso per titoli: il requisito minimo ri-chiesto per l’accesso è la laurea in giurisprudenza, ma la discrimi-nante la fanno il voto di laurea e la media degli esami conseguiti in alcune materie quali diritto civile, commerciale, procedura civile, amministrativo, penale e procedura penale. Le stesse ma-terie oggetto degli esami scritti per l’iscrizione nell’albo profes-sionale e per il concorso per pro-curatore dello stato. Sulla base dei titoli, poi, viene stilata una graduatoria dalla quale si attin-gerà per l’assegnazione dei prati-canti ai singoli avvocati, anche in base a quelle che sono le esigenze di ciascuno di essi.

Lo svolgimento della prati-ca. La pratica presso l’Avvocatu-ra dello stato, come quella che si svolge presso i tradizionali studi professionali privati, dura in me-dia due anni. È possibile comun-que accedere alla pratica anche dopo aver espletato un periodo di tirocinio (eventualmente an-che un anno) presso un avvocato del libero foro. In questo arco di tempo i giovani vengono formati essenzialmente su due profili:

una formazione di taglio teorico-pratico, mediante affi ancamen-to a un avvocato dello Stato. Il giovane praticante partecipa alla stesura degli atti e dei pareri, ma segue anche dei turni settima-nali in udienza. Al neolaureato viene poi data la possibilità di essere presente alle udienze, so-prattutto davanti agli uffi ci del-la magistratura civile, con l’in-serimento in un turno, di media una volta a settimana, svolto in affiancamento ai procuratori dello stato. Per il resto, poiché la pratica forense è fi nalizzata essenzialmente a conseguire il titolo per la partecipazione all’esame di abilitazione alla professione di avvocato, le rego-le relative ai vari adempimenti formali (quali la compilazione e la presentazione del libretto di pratica alla fi ne di ciascun semestre) sono quelle fi ssate dal competente Consiglio dell’ordine degli avvocati.

Accanto all’Avvocatura dello stato ci sono diverse realtà per svolgere la pratica legale. Una di queste è il comune di Roma. Ogni anno infatti l’avvo-catura capitolina indice un bando di selezione per il praticantato dei giovani in erba. La scadenza per la domanda è fi ssata, ogni anno, per la fi ne del mese di settembre e dopo la selezione per titoli viene stilata una graduatoria per l’ammissione alla pratica. I requisiti necessari per tutte queste ammi-nistrazioni sono gli stessi: cittadinanza italiana o di uno stato dell’Unione europea, laurea in giurisprudenza, non aver ancora compiuto 28 anni alla scadenza del termine indicato dalla domanda, non aver già svolto la pratica legale per più di sei mesi e avere nozioni d’informatica. La commissione che sarà costituita ad hoc dall’avvocatura selezionerà i candidati in base al voto

di laurea e a quelli ri-portati in sei materie di diritto fondanti per il bagaglio giuridico del futuro avvocato: costituzionale, am-ministrativo, civile, processuale civile, penale e processuale penale. In particola-re, la media dei voti conseguiti in queste materie sommata al voto di laurea, un punto per la lode da

computarsi nella media dei voti delle sei discipline e la preferenza per il più giovane di età in caso di pari punteggio, sono i criteri indicati dal bando a cui la commissione si atterrà per la scelta. A ogni praticante sarà assegnato a un avvocato tutor per il quale curerà l’approfondimento giuridico delle pratiche che gli verranno sottoposte a scopo formativo, avrà il compito di gestire le pratiche presso cancellerie e uffi ci notifi che e parteciperà alle udienze per il conseguimento del numero di presenze in aula necessario all’espletamento della pratica. Il tutto con una borsa di studio mensile prevista a titolo di rimborso spese. Ma non solo comune di Roma, perché i giovani laureati sono richiesti anche presso gli uffi ci dell’Istituto nazionale di previdenza sociale che ha, infatti, avviato una riforma della propria avvocatura per limitare il fenomeno del contenzioso giudiziario e amministrativo. Attualmente, a fronte di 750 mila giudizi in corso, l’Inps ha una disponibilità di poco più di 300 avvocati per l’intero territorio nazionale. Proprio per frenare il fenomeno del conten-zioso l’Inps sta mettendo in campo una serie di azioni, tra cui il ricorso ai praticanti avvocati. Anche in questo caso le modalità e il bando del concorso sono simili a quelli necessarie per le avvocature comunali.

Anche il comune di Roma e l’Inpsa caccia di futuri avvocati

Lavinia Albensi, 30 anni romana, ha appena concluso i 24 mesi di pratica legale presso l’Av-vocatura dello stato, un’esperienza formativa indispensabile per la propria formazione profes-sionale: «Parlo spesso con colleghi che stanno svolgendo il tirocinio forense negli studi legali. Molti si lamentano. Raccontano che il proces-so di formazione, nei loro confronti, si limita a situazioni di deposito, quando non a semplici pratiche burocratiche e alle fotocopie. All’avvo-catura dello stato non è stato mai così».

Domanda. Perché?Risposta. Perché è una pratica che ti forma

in senso stretto sia sotto il profi lo dell’attività di udienza, sia per quanto riguarda l’attività in studio. Nei due anni all’Avvocatura dello stato ho avuto a che fare con un tipo di contenzioso che credo diffi cilmente mi potrà capitare di nuovo.

D. Un esempio?R. Ho fatto tantissimi ricorsi in Cassazione, l’atto più importante in assolu-

to, cosa rara per un giovane praticante presso qualsiasi studio professionale. E non solo, perché gli atti non solo li vedi ma soprattutto hai la possibilità di scriverli, ovviamente con l’opportuna supervisione. Poi ti confronti con la gestione della difesa di moltissime pubbliche amministrazioni, con cause da milioni di euro. E poi ancora c’è l’attività d’udienza a fi anco dei procuratori e capita anche di iniziare direttamente le cause e di avere rapporti con gli avvocati della controparte.

D. Niente retribuzione però?R. Sì, è vero, la pratica è totalmente gratuita, però i ritmi sono piuttosto

tranquilli, anche perché non devi sottostare ai tempi di un dominus come avviene in qualsiasi studio professionale. Il lavoro è tanto, ma puoi gestir-telo al meglio e quindi puoi parallelamente impegnarti in qualche attività più redditizia.

D. Una volta conclusa la pratica?R. Una volta concluso il biennio di pratica non è possibile rimanere: è una

pubblica amministrazione e quindi, concluso quel periodo, non si ha più titolo per restare. E soprattutto è bene essere consapevoli che l’aver svolto la pratica professionale nell’avvocatura non apre alcuna corsia privilegiata per accedervi, poi, come procuratore o avvocato.

D. E rispetto alla libera professione?R. Anche in questo caso, non c’è una via facilitata al libero foro. Ma la

preparazione sul diritto civile e diritto amministrativo non ha confronti, soprattutto se poi vuoi fare un concorso in una pubblica amministrazione. Lì siamo imbattibili.

Sul diritto civile e amministrativouna preparazione d’eccellenza

La sede dell’Avvocatura

Lavinia Albensi

Campidoglio

Supplemento a cura di FRANCA FLORIS

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51Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 Luglio 2P E R C O R S I

Lo sviluppo dei sistemi informatici rende sempre più importante il ricorso all’investigatore

Un detective contro il cybercrimePer sventare le truffe in rete arriva il chief security offi cer

Pagina a curaDI ROBERT HASSAN

È il detective dei reati informatici: individua le prove, le analizza, le gestisce e le presenta

in tribunale. È colui che in-vestiga sui «furbetti» della rete. Il chief security officer non solo conduce indagini sui reati informatici, ma redige perizie per dimostrare o con-futare l’utilizzo a fini illeciti dei dati acquisiti. In questi ultimi anni le truffe sulla rete si sono moltiplicate e sono ancora poche sul mercato le figure professionali con una competenza mista di diritto e informatica che le possano gestire. Le sue mansioni ne-gli anni si sono evolute: si è passati da un’attività di in-vestigazione e di protezione da frodi legate a procedure informatiche incentrate sulla singola azienda a un ruolo di investigazione e di protezione su vasta scala globale inter-aziendale.

Le prospettive di questa professione in generale sono positive: il comparto in cui è maggiormente presente questa figura è storicamente quello delle aziende di credito, ma la sua presenza si è este-

sa anche ad altri settori che utilizzano le reti per scam-biare dati della più svariata natura, inclusi dati tecnici. In alcuni tipi di reati critici e, in particolar modo, nei casi in cui l’azienda è esposta siste-maticamente ad essi, come ad esempio le frodi informatiche, è essenziale supportare l’atti-vità manuale di investigazio-ne con strumenti specifici in grado di monitorare e rileva-re le attività fraudolente in modo automatico. Quando si verifica un incidente informa-tico, con impatto critico sulla sicurezza e sulla continuità delle operazioni, è importante che sia coinvolta quindi una figura, come per esempio il chief security officer, che bi-

lanci le esigenze di risoluzio-ne dell’incidente con quelle di raccolta delle evidenze.

Di fronte a un reato, quindi il processo di investigazione diventa l’elemento chiave e copre un insieme di atti-vità all’interno delle quali occorre che siano rispettati un insieme di principi, come appunto l’identificazione e l’acquisizione delle eviden-ze: è importante reperire dati grezzi, ovvero ridurre al minimo le modifiche ai dati che si stanno raccogliendo e garantire l’integrità del dato rispetto all’originale; è inol-tre fondamentale assicurare che i tempi dei sistemi siano sincronizzati per garantire la sequenzialità temporale delle

azioni.Le tecnologie, soprattut-

to quelle digitali e telema-tiche, hanno ormai pervaso ogni realtà aziendale, con la conseguenza che i dati, le in-formazioni e i documenti di rilevante valore strategico per l’attività di ogni genere di soggetto economico, dalla piccola e media impresa sino alla grande multinazionale, sono ormai affidati general-mente a database digitali e protetti da misure di sicurez-za informatiche. Oggi quindi la tecnologia va in aiuto alle figure aziendali responsabili, anche a fini legali, delle vio-lazioni informatiche.

Il chief security officer generalmente richiede com-

petenze costituite da una miscela di diritto e nuove tecnologie, ovvero di scienze umanistiche e tecnologiche. Una conoscenza approfondi-ta della criminologia e delle frodi finanziarie nel comples-so è di grande aiuto a questo professionista, poiché spesso le frodi informatiche sono un aspetto di un piano crimino-so più articolato. Si tratta quindi di profili professio-nali da formarsi attraverso curricula di studio altamen-te specializzati. Per svolge-re questa funzione occorre inoltre avere conoscenza di sistemi software e hardware soprattutto volti a effettuare analisi di dati/flussi per iden-tificare l’origine di eventuali frodi informatiche. Questo professionista generalmente è in possesso di una laurea in Ingegneria o in Informatica, seguita da specializzazioni in computer forensic. In me-dia percepisce tra gli 80.000 e i 160.000 euro lordi annui. Può lavorare sia per gli uffi-ci giudiziari che per gli studi legali e le grandi aziende. In genere è un dipendente, o un quadro o un manager, ma in certi casi può essere anche un libero professionista.

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La tecnologia è sicuramente oggi di gran supporto per l’attività di questi professionisti: i software, di cui si avval-gono per la ricerca di informazioni su computer o server, consentono in tempo reale di estrarre qualsiasi tipo di dato o informazione presente nei più svariati formati.

«Se il pubblico ministero o il giudice ci incarica come periti (Ctu) effettuiamo verifi che sui dati contenuti negli hard disk dei computer o su documenti contabili; se è il cliente a conferirci l’incarico, oltre ai controlli di natura

contabile, raccogliamo ed elaboriamo informazioni di carattere pubblico, anche avvalendoci della collaborazio-ne di partner esterni specializzati nel campo della business intelligence», os-serva Giuseppe La Naia, partner dello Studio La Naia, Di Oronzo & Partners. L’attività di investigazione è richiesta per i brevetti, per gli acquisti e am-ministrazione. Per quest’ultimo ci è capitato di rilevare sconti su acquisti che non venivano applicati in fattu-ra, ma stornati extracontabilmente, e registrazioni di doppie di fatture, con il secondo pagamento a favore del

manager infedele. Il nostro l’uffi cio legale ha sviluppato negli anni competenze nella ricerca e nella identifi cazione di indizi raccolti in modo appropriato. Per contrastare le frodi, le attività di concorrenza sleale, le irregolarità am-ministrative e lo spionaggio industriale, il nostro lavoro di professionisti deve essere soprattutto rivolto alla preven-zione. Un esempio, tra gli altri, viene dai contratti licenza, in cui occorre inserire sempre la facoltà per il cliente di accedere, direttamente od avvalendosi di professionisti, a informazioni e dati contabili della controparte per verifi ca-re il rispetto delle condizioni previste nell’accordo stipula-to. Adottare sistemi di controllo interno per la protezione dei dati e delle informazioni, unitamente a una formazione adeguata del personale, costituiscono inoltre un valido presidio», conclude Giuseppe La Naia

Tra i campi di interventoci sono anche i brevetti Oltre al detective dei reati informatici è

sempre più frequente il ricorso all’inve-stigatore da parte di imprenditori che abbiano subito uno storno di dipendenti o di clientela da dipendenti ‘infedeli’ o da un concorrente sleale. L’attività di inve-stigazione dunque consente di acquisire elementi di prova su circostanze di fatto, anche decisive in ambito processuale che potrebbe-ro non essere altrimenti fornite. Inoltre, l’investigatore è utilizzato spesso per cor-redare l’istruttoria in di-versi tipi di azioni civili o commerciali: dai casi più semplici, in cui l’investi-gatore consente di scopri-re l’inadempimento del venditore, a una clausola di esclusiva posta a favo-re del compratore. Infi-ne, questo professionista è utilizzato per chiusure di società e aperture di nuove realtà senza debiti pregressi. Le sue attività in que-sto campo sono molteplici: dall’esame dei documenti contabili alla verifica dei contenuti degli archivi elettronici, dalla ricerca dell’origi-nalità dei prodotti alla scoperta di frodi e alle investigazioni vere e proprie.«Se è agevole fornire la dimostrazione delle dimissioni dei dipendenti o dell’improvviso abbandono delle relazioni commerciali da parte dei clienti, non altrettanto può dirsi della circostanza, decisiva ai fini dell’ac-certamento della responsabilità, che quei

dipendenti e quei clienti siano migrati ver-so una determinata impresa concorrente o attraverso un determinato dipendente», spiega Maria Elena Armandola, avvocato dello studio legale Pavia e Ansaldo. «I sopralluoghi effettuati dall’investigatore per registrare incontri tra l’imprenditore concorrente e gli ex clienti dell’impresa

vittima dell’illecito o le visite quotidiane degli ex dipendenti agli uffici della società concorrente permettono di acquisire un quadro indiziario fa-vorevole alla tesi soste-nuta. Gli esiti dell’indagine, raccolti inizialmente nella relazione dell’in-vestigatore, non costi-tuiscono, a rigore, una prova nel procedimento civile, ma rappresentano un’imprescindibile base di partenza che diviene piena prova laddove sia confermata dalla testi-monianza del detective. In un caso da noi segui-

to, grazie all’attività del detective, è stato possibile

constatare il passaggio di clienti e dipen-denti dalla nostra cliente al concorrente: gli ex dipendenti della società danneg-giata non solo si recavano quotidiana-mente presso gli uffici del concorrente, ma continuavano a intrattenere contatti con i clienti della società vittima dell’il-lecito che sono stati così sviati a favore del concorrente», aggiunge Maria Elena Armandola.

Nel mirino la concorrenza sleale

I settori di attività

Investiga sui reati in-formatici: individua le prove, le analizza, le gestisce e le presen-ta in tribunale. Redige perizie per dimostrare o confutare l’utilizzo a i ni illeciti dei dati ac-quisiti

L’investigatore è uti-lizzato da parte di im-prenditori che abbiano subito uno storno di dipendenti o di clien-tela da dipendenti ‘in-fedeli’ o da un concor-rente sleale

E’ utilizzato anche per scoprire l’inadempi-mento del venditore e per le clausole di esclusiva posta a fa-vore del compratore

Investiga sulle chiusu-re di società e aper-ture di nuove realtà senza debiti pregres-si: dall’esame dei do-cumenti contabili alla verii ca del contenuto degli archivi elettro-nici

Giuseppe La Naia

Maria Elena Armandola

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52 Lunedì 19 Luglio 2010 L’ I N C H I E S TA

al formatore aziendaleGiovanissimi, tecnologicamente agguerriti, con una visione

internazionale e un mestiere di frontiera tutto da decifrare e costruire. Sono i serious gamers, sviluppatori, programma-tori, formatori aziendali che hanno agganciato il fenomeno della formazione a distanza di terza generazione, dopo quella tradizionale e ben oltre il vecchio e-learning. Chi intraprende questi mestieri facilmente può prendere il largo e partire verso l’estero, o restare in Italia dove le major della programmazio-ne interattiva stanno aprendo succursali e fi liali locali per il lancio di prodotti e soluzioni su mercati nazionali. Insomma, di lavoro ce n’è e ce ne sarà.

Ma come incrociare questo settore, visto che non esisto-no ancora corsi di laurea e di specializzazione specifi ci? Dal mondo universitario a quello del lavoro, passando per infi ni-ti scenari virtuali. Storie di aziende giovani e giovanissime nate nell’alveo degli atenei italiani con il settore dei business game e, appena in grado di camminare, sono andante avanti con le loro gambe. E oggi corrono e creano nuova e buona occupazione, specializzata e con una visione e un linguaggio internazionali. Menzione speciale merita imaginary, una società nata a Milano nel 2004 dallo stesso di team di studenti del Politecnico che l’anno prima si era aggiudicato il premio StartCup per il progetto d’impresa più innovativo.

Specializzata nella progettazione e nello sviluppo di se-rious games e simulazioni per il training, il marketing e la comunicazione sociale, imaginary partecipa attivamente a numerosi progetti di ricerca internazionale, collaborando con i

principali attori del mercato dei serious games e co-fondando i principali network europei a essi dedicati (Angils e Sag-set). Con un team interdisciplinare che abbina competenze comunicative, formative, grafi che, economiche, matematiche e tecnologiche, imaginary offre soluzioni innovative e altamente personalizzabili, basate su tecnologie affi dabili e interfacce user friendly. A pochi anni dalla sua nascita, la società ha collezionato una serie di commesse dal nome importante come Bayer, Ubi Banca e Sky. «Siamo partiti da analisi di mercato e idee interne su quali soluzioni nuove offrire ai clienti», rac-conta Lucia Pannese, direttore generale di imaginary. «Poi abbiamo deciso di partecipare a progetti di ricerca fi nanziati dalla Commissione europea che ci consentono un confronto con enti di ricerca e aziende anche grosse di tutta Europa. Così possiamo sviluppare prototipi per esperimenti mirati che ci fanno capire quanta e quale innovazione può essere effettivamente recepita dal mercato».

Un esempio? Quando Sky Italia ha sentito l’esigenza di spiegare in modo più effi cace ai 4mila dipendenti sparsi nelle diverse sedi come si prenotano e prendono ferie e permessi con procedure informatizzate, ha deciso di pensionare mail e circolari per tentare uno strumento dall’impatto più forte come il serious game. E ha commissionato il gioco alla società nata dal Politecnico.

Si chiama The Business Game Srl per fugare ogni dub-bio l’azienda spin-off dell’università di Udine, nata come una specie di non profi t per la diffusione delle politiche di gaming tra atenei ed enti e poi, visto il successo, divenuta una vera e propria azienda. L’esperimento risale addirittura agli anni Ottanta, quando le esperienze di apprendimento con il gioco si contavano sulle dita di una mano. Un team di studenti e professori decide di attivare un gruppo di lavoro all’interno del laboratorio di ingegneria gestionale della facoltà. È qui che viene sviluppato The Business Game, un gioco web-based avanzato e utilizzato nel corsi di gestione della produzione. Nel 2006 il laboratorio organizza una competizione nazionale interuniversitaria che coinvolge 126 squadre di 18 atenei ita-liani. Nel 2007 le prime manifestazioni di interesse da parte di grandi aziende verso le soluzioni sviluppate dallo spin-off universitario. E le prime commesse importanti che permet-tono la sostenibilità del progetto.

LE OPPORTUNITÀ DI LAVORO

Dallo sviluppatore

Non conta solo un lavoro sicuro, ma che quello che si fa sia sempre nuovo. Per questo Paolo Perero, 32 anni, ha deciso di lavorare come for-matore in una terra di frontiera come il gaming aziendale. Paolo ha studiato economia aziendale alla Bocconi e, grazie a uno stage, ha messo pie-de nella divisione italiana di Cesim, già leader nella produzione di soluzioni per la formazione a distanza e interattiva a livello internazionale. «Sono formatore d’aula e responsabile dell’area degli attivatori in cui ricade anche il business game. Si parte sempre da un brief con il cliente per capire cosa intende cambiare nelle persone destinatarie di formazione addizionale. Tutto cambia a seconda della popolazione aziendale

che hai davanti e dal fatto che l’azienda gestisca persone, beni o servizi». Proprio queste variabili sono decisive per determinare quale proposte fare, quali soluzioni e format sperimentare. «Mi piace molto il fatto di dover ragionare per ana-logie, che è una competenza in più che si forma sul campo», racconta Paolo spiegando che il funzionamento di una banca, ad esempio, non è dissimile da quello di un albergo. «Per gestirli bene devi lavorare prevedendo picchi e cali, devi moderare investimenti e fl ussi di cassa. E a vol-te proprio trasferire in un ambiente totalmente diverso le attività evita che il dipendente utilizzi trucchetti ed esperienza per rifuggire la fatica di imparare cose nuove».

L’approdo al game con la laurea in economia

In azienda da tre anni, Giancarlo Novara è entrato da neolaureato dopo gli studi in Eco-nomia alla Cattolica di Milano. Il piede in azienda l’ha messo per uno stage e da allora è rimasto e ha potuto cucirsi addosso una professiona-lità emergente nel mercato della formazione, continuando a lavo-rare sulla frontiera dei videogio-chi a scopo pedagogico-istruttivo. «Trasformo le esigenze del clien-te in una struttura logica che rap-presenti il business del cliente. La sfi da è semplifi care la realtà per renderla controllabile tra-mite degli algoritmi matematici e contemporaneamente non ren-dere poco stimolante la gestione di un’azienda virtuale operante in quello specifi co business». Per fare questo, spiega Novara, si intervi-stano gli attori principali che gestiscono l’azienda-cliente cercando di capire tutti gli impatti delle principali decisioni manageria-li. Si individuano cioè tutti i trade-off che si nascondono dietro ogni scelta. «In poche

parole, si comprende il business del cliente, si defi niscono le principali decisioni di ge-stione economica/fi nanziaria/manageriale e si

costruisce in seguito una mappa concettuale delle relazioni tra di esse. Il documento creato viene fatto validare dal cliente e poi passato ai colleghi fi nlandesi che realiz-zano concretamente gli algorit-mi e la struttura generale della simulazione. Tra le simulazioni cui ho dato un deciso contribu-to c’è SIMLean, un gioco adat-to a sperimentare virtualmente le principali logiche sulla lean manufacturing, e sul SIMBrand distribution, che permette di sperimentare le logiche sul trade marketing». Ma quanto si guada-

gna col SG? «A 28 anni non posso lamentarmi. Il mio stipendio ha una componente variabi-le che è connessa al numero di progetti che seguo durante l’anno e al loro andamento, diciamo che in media mi aggiro sui 1.700 euro mensili».

In primo piano il business del cliente

Pagine a curaDI MARTINO VALENTE

«La società YoGulp, re-gina nella produzio-ne dello yogurt, cerca un manager con doti

di leader. Sei stato selezionato, presentati puntuale». Così re-cita una cartolina recapitata ai dipendenti UniCredit: con questo messaggio a mezzo posta fi nisce il mondo reale e inizia quello ri-gorosamente virtuale scelto per formare manager e dirigenti del gruppo. Perché video-giocando, si impara. Soprattutto quando il gioco si fa serio e divertendo insegna, forma, educa, motiva e perfeziona. Questo lo spirito dei serious game, simulazioni inte-rattive a scopo didattico, modi e mondi della formazione a distan-za così attrattivi, coinvolgenti ed effi caci da mandare in pensione il vecchio e-learning. La novità non è nella tecnologia o nell’intu-izione del gaming formativo: gli

americani, maestri e padroni del settore, l’avevano già utilizzato in via sperimentale negli anni Ot-tanta a scopi militari e ospedalie-ri. Poi la diffusione dei computer, di internet e dei videogiochi ha fatto crollare qualunque muro e si sono viste le prime applicazio-ni in ambito aziendale. Da allora non si contano gli esperimenti e le soluzioni adottate, soprattutto tra le multinazionali più attente ai costi, all’aggiornamento pro-fessionale e all’uso delle nuove tecnologie. L’Oréal ha un gioco per preparare i parrucchieri ai rapporti con i clienti, McDonald’s per fare apprendere la gestione integrata dei ristoranti, Volkswa-gen per diffondere le conoscenze sulle prestazioni delle automo-bili, l’Ospedale universitario di Zurigo per le esercitazioni prati-che, la Scuola superiore di com-mercio di Chambéry per il team building e il management della piccola impresa. Oggi il settore è dunque uscito dalla nicchia

e lo dimostra il fatto che alle grandi fi ere si incrociano meno smanettoni e più colletti bianchi. Alla prossima Game developers conference Europe che si terrà a Colonia dal 16 agosto lo spazio per gli sviluppatori di serious game è decuplicato rispetto alle precedenti edizioni. Una indica-zione a colpo d’occhio che trova conforto nei numeri e nelle pre-visioni di mercato che portano i big del comparto a intravvedere una propagazione senza confi ni: il giro d’affari stimato supera i due miliardi di dollari tra Usa ed Europa con un tasso di crescita annuo superiore al 50%. Una re-cente indagine, inoltre, dice che il 40% delle imprese americane dichiara di aver fatto ricorso a giochi nel quadro delle proprie politiche di formazione, mentre il 60% delle aziende europee af-ferma di voler utilizzare SG in futuro. «La formazione tradizio-nale riesce con sempre maggiore diffi coltà a soddisfare i bisogni

La nuova frontiera dell’aggiornamento

Tra simulazioni la formazione

Giancarlo Novara

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53Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 LugL’ I N C H I E S TA

Non ha il bastone, né lo stesso carattere burbero del prota-gonista della celebre serie tv, ma Dottor Mouse è comunque un medico speciale, protagonista del serious game che la società milanese imaginary ha realizzato per la casa farma-ceutica RatioPharm, specializzata nella produzione di far-maci generici. L’azienda voleva sensibilizzare il farmacista sull’importanza di proporre al paziente il farmaco generico in alternativa a quello prescrittogli dal medico. L’azienda commissiona quindi a imaginary un gioco che metta il far-macista di fronte alle eventuali obiezioni che il paziente potrebbe muovere al momento dell’acquisto. In particola-re, le riserve relative al fatto che il generico sia sinonimo di sottomarca, discount, prodotto di serie B. Sviluppato come vero e proprio dialogo tra farmacista e paziente, «Dr. Mouse» vuole sensibilizzare il farmacista sull’importanza di fornire informazioni complete e corrette sul farmaco equi-valente, proposto al posto di quello prescritto. Al termine della simulazione il giocatore ottiene un feedback sulla sua giocata, che gli indica in modo semplice le conseguenze del suo comportamento. Ancora oggi il gioco ha una demo on-line (http://www.seriousgames.it/drMouse) che permette di capire facilmente come funzioni il meccanismo di selezione delle risposte corrette. La versione integrale, ovviamente, si arricchisce di un’ulteriore declinazione di livelli.

Doctor Mouse salvail farmaco generico

Il gruppo bancario Credem ha accettato la sfi da di affi dare il reclutamento del personale a un videogioco di selezione. L’obiettivo è assumere 30 fra i migliori giovani laureati in di-verse università italiane da avviare a una carriera manageriale. Al via si sono presentati in 500, impegnati a giocare con le loro capacità ed esperienze seguendo il motto «Misura il valore delle tue azioni» e un percorso di selezione durato oltre sei mesi. La scelta del serious game è stata vincente perché ha per-messo una modalità di selezione che migliora l’effi cienza della procedura di colloquio, garantendo oggettività e omogeneità. L’innovazione pensata da Cesim è stata quella di modifi care una Computer-based simulation (Cbs), solitamente utilizzato per la formazione dei manager, adattandola e personalizzando-la per mettere in luce le caratteristiche ricercate nei parteci-panti. Nella Cbs inoltre è stato aggiunto il T-Race, un software che traccia il processo di presa delle decisioni dei giocatori ed elabora un report di valutazione del profi lo. La selezione è passata dunque attraverso tre strumenti, due simulatori e una fase di assessment all’interno dell’azienda e l’esperimento è stato un successo: oltre ad aver «misurato» i talenti, Credem ha avuto ricadute positive a livello di immagine per il coraggio dimostrato misurandosi con strumenti di selezione non con-venzionali ma assolutamente coinvolgenti.

Selezione per gioco,ma il lavoro è reale

Antti Saviluoto, 23 anni è il cuore del leader europeo di Serious Game Cesim, società nata in Finlandia nel 1996 e attiva anche in Italia con una divisione specifica. Saviluoto racconta come vive questa straordinaria fase di pionie-rismo formativo e digitale fatto di videogiochi e balocchi in 3D «per adulti» che possono costare anche un milione di euro.Domanda. Come sei arri-vato a Cesim? Risposta. Sono stato se-lezionato attraverso un processo particolarmente duro che premia capaci-tà fortemente analitiche ed eccellenti competenze nell’ambito della finanza, oltre a test specifici per verificare che io seguissi e comprendessi il business e che sapessi trovare le risposte corrette ai quesiti più tipicamente insidiosi per una società di consu-lenza. D. E come si lavora in una software-house per busi-ness game?R. Mi sento abbastanza fortunato per avercela fatta. Benché questo lavoro sia legato soprat-tutto alla programmazione, stavano cercando qualcuno che comprendesse a fondo il contenuto piuttosto che un programmatore puro. Noi sia-mo più dei modulatori (o modellatori) di busi-ness, e le competenze di programmazione pura non sono sufficienti.D. Ma cosa fa un programmatore di videogiochi per la formazione?R. Io devo comprendere la logica della situazione reale e come i nostri architetti della simulazione hanno pianificato il gioco per rispecchiarla. Inol-tre, mi serve prevedere quali eventuali dettagli addizionali debbano essere soddisfatti durante

l’implementazione. Devo applicare i modelli e le funzioni dalla nostra vasta «biblioteca» della funzione economica secondo i bisogni specifici. La sfida è avere una comprensione ampia di teorie finanziarie, che fortunatamente sono am-piamente supportate dalla preparazione che ho

ricevuto alla Aalto University School of EconomicsD. Quali competenze bisogna avere per fare il tuo lavoro?R. A parte il knowhow teori-co e tecnologico, è essenziale possedere forti capacità di dialogo interculturale. Mol-to del mio lavoro quotidiano consiste nell’interpretare e comunicare correttamente le richieste di numerosi clienti e partecipanti da tutto il mondo. Mi sembra che Cesim sia una società in cui posso sviluppare un’ampia gamma di compe-tenze di business e imparare ogni giorno dai miei colleghi più esperti. Nelle ultime fasi della lavorazione coopero con gli sviluppatori della piatta-forma online e gli sviluppatori

grafici per dare al modello un aspetto funzionale e al tempo stesso seducenteD. Quanto conta la forma o il format del gioco?R. Dobbiamo dare a tutti i partecipanti la sen-sazione di avere la conoscenza necessaria sulla punta delle dita in forma di report simpatici e accessibili e strumenti di supporto alla deci-sione simili a quelli che potrebbero usare nella vera pianificazione del business e nel vero pro-cesso decisionale. Gli utenti devono poter ave-re una esperienza di business realistica, in cui prendere liberamente decisioni rischiose, avere un accurato feedback di ogni aspetto dell’azien-da in cui lavorano e sviluppare una migliore comprensione di come una società lavora in un mercato competitivo.

PARLA ANTTI SAVILUOTO (CESIM)

Logica e dialogo oltre la tecnica

Il nome dell’azienda è YoGulp ed è specializzata nella pro-duzione e commercializzazione di yogurt. Cerca un manager con spiccate doti di leader in Federico Raviolo, appena nomi-nato responsabile marketing e vendite, con un team di sette persone da coordinare verso il raggiungimento degli obiettivi societari. Se Federico rovina tutto non dovrà portare i libri in tribunale perché è solo un serious game, un simulatore iper-realistico programmato per insegnare ai manager di Uni-Credit a esercitare la leadership in situazioni concrete e in ambiente protetto, cioè senza creare danni. Il gruppo bancario lo utilizza da un anno nei percorsi formativi di UniManage-ment e i risultati sui 120 giocatori che lo hanno provato in 9 edizioni sono incoraggianti. È stato realizzato da Cesim Italia e selezionato dal program manager della formazione perché «attraverso un sistema cognitivo estremamente effi -cace si riesce a far calare il manager nelle situazioni tipiche del lavoro quotidiano e fargli capire le conseguenze che le sue scelte hanno sui due elementi fondamentali del processo di leadership: il business e le persone». Una sessione di gioco ha fi no a 4 round e ognuno ha circa 22 livelli. Il manager riceve un obiettivo e dei parametri economico-fi nanziari e gioca la sua partita opzionando le risposte che crede più corrette tra quattro possibili in un menù a tendina. Ogni risposta genera un dato di feedback che viene analizzato secondo un algoritmo di calcolo specifi co, che tiene conto delle macro variabili e dei valori attesi dal simulatore (customer satisfaction, obiettivi di business, bilancio ecc.). Completa l’esperienza virtuale una serie di lezioni tradizionali volte a riportare le cose apprese nel quotidiano e nel proprio ruolo.

Latticini e quattrinivanno a braccetto

professionale si chiama serious game

ed effetti specialifa rotta sui giochidelle aziende e risulta poco at-traente per le nuove generazioni di dipendenti», spiega Steve Fie-hl, responsabile delle soluzioni di CrossKnowledge, tra i leader sul mercato europeo con sede a Pa-rigi e una nuovissima succursale anche a Milano. Perché ormai il fenomeno è arrivato sul nostro zerbino di casa e porta con sé oc-casioni di impresa, di lavoro, di specializzazione. Basta scorre i nomi dei clienti di tre-quattro so-cietà che hanno deciso di investi-re sul nostro mercato. È tutto un fi orire di nomi, scenari, progetti. «L’offerta è ormai organizzata in menù standardizzati», spiega Estelle Milo, direttrice marke-ting di CrossKnowledge. Ci sono i learning game, cioè prodotti di formazione che aggiungono uno strato di gioco durante l’appren-dimento di competenze profes-sionali; i simulatori, che sono riproduzioni realistiche di situa-zioni lavorative che controllano e fanno progredire la capacità di

utilizzo di buone tecniche profes-sionali nelle relazioni con i colla-boratori e i colleghi; gli e-giochi (di strategia e di comunicazio-ne) che sono proposti al grande pubblico a fini promozionali. Ogni tipologia di prodotto ha un prezzo variabile tra i 50 mila e il milione di euro, a seconda del grado di «customizzazione» della piattaforma e del formato origi-nale. Le software-house attive nel business dei giochi aziendali hanno infatti cataloghi con diver-si titoli pronti per essere adattati e da quelli partono. A volte, però, per specifi ci desiderata del com-mittente, devono creare formati nuovi e il prezzo sale. E spesso ne vale la pena perché, una volta scelto il gioco giusto, il costo può essere ottimizzato utilizzando infi nite volte mentre una forma-zione in aula con modalità tradi-zionali andrebbe ripetuta ad ogni sessione. «Quello che conta è che tra gioco e contenuti formativi esista un buon equilibrio, funzio-

nale a raggiungere gli obiettivi concordati con il cliente», spiega Gianfranco di Maira, imprendito-re a capo della divisione italiana di Cesim, tra i leader europei del settore. «Se prevale l’aspetto lu-dico o l’intento pedagogico puro l’effi cacia del mezzo si disperde e l’apprendimento non c’è, a van-taggio di una riduzione del mez-zo in uno svago. C’è una linea di demarcazione ormai netta tra chi commercializza serious game con ottime release grafi che ma con-tenuti formativi poco effi caci e le società che riescono a coniugare i due aspetti. Il mercato sembra apprezzare di più questi ultimi perché il gioco è un attivatore, è il motore dell’apprendimento, un mezzo e non un fi ne. Noi, per esempio, prevediamo sempre ses-sioni e moduli specifi ci per ripor-tare le acquisizioni fatte nel gioco al ruolo e all’azienda. Altrimenti il valore e gli effetti del BG resta-no inespressi e non producono gli effetti voluti dall’azienda».

Antti Saviluoto

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54 Lunedì 19 Luglio 2010 C I D A

Bocciati anche i tagli alla cultura e l’esclusione dei redditi elevati dalla detassazione dei premi

La manovra tace sullo sviluppoLe misure sulle infrastrutture sono altamente insuffi cienti

La manovra finanziaria dovrà essere necessaria-mente approvata dalle due camere prima della

fi ne del mese di luglio. Il governo annette una grande importanza al provvedimento tant’è che ha deciso di porre in parlamento la questione di fi ducia. La necessità di un provvedimento non è messa in discussione. Sarebbe necessa-rio, però, che gli interventi aves-sero come presupposti l’equità, il lavoro, il merito e la coesione sociale.

Gli attacchi della speculazione fi nanziaria ai sistemi paese han-no reso drammaticamente evi-dente come sia lontana l’uscita dalla crisi e la fragilità dell’Unio-ne europea nella regolazione dei mercati e nell’impostazione di politiche sociali e non solo mo-netarie.

Il governo, che ha dapprima negato i problemi derivanti dalla crisi, rassicurando quanto fosse ben posizionato il nostro siste-ma in confronto ad altri, e su come avessimo ormai imboccato la strada di un nuovo sviluppo, deve ora fare i conti con la real-tà varando una manovra di ridu-zione dell’indebitamento di oltre 24,9 miliardi di euro.

Gli interven-ti ipotizzati dal Governo si con-centrano:

• sul lavoro: con il blocco iniquo della contrattazio-ne nel settore pubblico e l’al-l u n g a m e n t o delle uscite per pensionamento, che verrebbero posticipate di un anno;

• sul welfare locale: riducen-do le risorse a favore delle re-gioni e degli enti locali con la con-seguente diminuzione dei servizi ai cittadini e la possibile introdu-zione di nuove tasse locali;

• sull’evasione fiscale: rein-troducendo fi nalmente e positi-vamente misure di tracciabilità ma con risultati tutti da verifi -care soprattutto sull’entità di maggiori entrate;

• sui costi della politica: ma in modo contraddittorio, insuffi cien-te e confuso, rendendo evidente la scelta di incidere poco sulla molteplicità di situazioni ed in-teressi particolari.

Cida e Confedir-Mit sono consa-pevoli della gravità dei problemi, ma le misure da adottare devono essere in grado di garantire la co-esione sociale, l’equità, il rispetto della meritocrazia, con interventi che abbiano una reale attenzione alle diffuse specifi cità settoriali e categoriali nonché alla qualità delle prestazioni rese.

Occorrono misure contro gli sprechi, le clientele, le ineffi cien-ze, ma anche politiche di soste-

gno alla ripresa per uno svilup-po sostenibile, con incentivi agli investimenti verso i settori che producono lavoro. Bisogna colpi-re duramente l’evasione e conti-nuare con decisione la battaglia per un fi sco più equo.

Gli interventi non selettivi sul pubblico impiego determinano il fallimento della «riforma della pubblica amministrazione» nel raggiungimento di obiettivi di-chiarati quali il riconoscimento

del merito e la valutazione della qualità del servizio reso.

Pur apprez-zando lo sforzo compiuto dal governo a fa-vore della lot-ta all’evasione riteniamo che tale sforzo ri-sulterà ineffi ca-ce se non verrà accompagnato da una riforma più generale che porti a un r iequi l ibr io della pressione fiscale tra le

categorie produttive di questo paese. Una riforma che faccia perno sul principio del «confl itto di interesse fi scale», consentendo di portare in detrazione una par-te del bene o servizio acquistato, in modo da obbligare il venditore/fornitore a essere in regola con gli adempimenti fi scali.

Non bastano i controlli e gli accertamenti rigorosi, occorre creare un vantaggio nei citta-dini stessi nell’esigere gli scon-trini e le ricevute fi scali. Anche in tal modo si sconfi ggerà quella comunanza di interessi che por-ta diverse categorie a evadere il fi sco.

Va detto poi che, alcune norme della manovra, in materia di im-piego pubblico, presentano profi li di potenziale contrasto con il det-tato costituzionale. Tali profi li, oggetto di una manifestazione di protesta sono già stati illustrati su questo giornale.

Oggi ci concentreremo invece, sulle altre misure della mano-vra che necessitano di essere

riviste.- Il provvedimento prevede un

cambiamento del sistema delle fi nestre: con il nuovo provvedi-mento, in materia di pensioni, si passerà dalla fi nestra fi ssa a quella mobile o a quella a scorri-mento per le pensioni di vecchia-ia o di anzianità. Si potrà pertan-to andare in pensione dodici mesi dopo la maturazione dei requisiti vigenti (sia per i dipendenti pub-blici che privati). È importante che venga chiarito, che il nuovo sistema delle fi nestre non si ap-plica ai lavoratori con almeno 40 anni di contribuzione maturata e a coloro che hanno raggiunto il diritto alla pensione mediante versamenti volontari di contri-buti.

Si chiede, inoltre, che la deroga alla nuova disciplina delle decor-renze, venga estesa ai disoccupa-ti di lunga durata, ovvero quei la-voratori over 50 che hanno perso già da tempo il posto di lavoro e vedono spostarsi in avanti il momento del pensionamento nonché ai lavoratori che hanno concordato la risoluzione del rap-porto entro il 30 giugno.

- Lo stato persevera nel colpire coloro che con il loro lavoro alta-mente qualifi cato contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del paese, affossando del tutto la me-ritocrazia attraverso la fi ssazione di limiti di applicazione (redditi da lavoro dipendente non supe-riori a 40.000 euro) all’imposta sostitutiva dell’Irpef sulle somme erogate per incrementi di «pro-duttività aziendale».

Cida e Confedir-Mit hanno più volte proposto al legislatore un intervento immediato per au-mentare la produttività del la-voro italiano, attualmente la più bassa in confronto a quella delle principali altre economie avanza-te e valorizzare il merito.

Appare fondamentale premia-re la componente variabile delle retribuzioni per tutti i redditi da lavoro dipendente applicando la tassazione attualmente prevista al 10% su una quota percentuale massima del 10% della retribu-zione totale, per un importo mas-simo di 10 mila euro lordi.

Una misura siffatta, emen-dando l’art 53 valorizzerebbe il capitale umano e rafforzerebbe

la motivazione dei lavoratori dipendenti, sia del pubblico, sia del privato, stabilendo un forte legame tra risultati, retribuzioni e aumento del potere d’acquisto, a tutto vantaggio della produtti-vità e della competitività dell’in-tero sistema paese.

- Le misure in materia di sviluppo e in-f r a s t r u t t u r e contenute nel titolo terzo sono largamente in-suffi cienti. Sono appena quattro-cento i milioni di euro messi a bilancio per le infrastruttu-re strategiche. Va sottolineato però che non si tratta di nuovi invest imenti perché le varie misure erano già in calenda-rio. La manovra rischia pertanto di non essere risolutiva per il superamento della crisi e di ave-re solo effetti depressivi. Si au-spica una più incisiva lotta agli sprechi (cancellazione degli enti inutili, drastica riduzione delle auto blu ecc.) per liberare risor-se affinché la manovra non si riduca ad un semplice correttivo fi nanziario imposto dall’Europa ma sia piuttosto un progetto di amplio respiro che comprenda anche misure coraggiose per il rilancio dello sviluppo

- I tagli ai fi nanziamenti pubbli-ci, motivati dalla crisi economica, per tutto il settore culturale, al cinema, al teatro, alla lirica, alla musica, alle fondazioni, dimo-strano nell’esiguità del risultato sul piano economico generale, la mancanza di una visione strate-gica del futuro di tutto il paese, che nel mondo può esportare so-prattutto cultura, il patrimonio di cui è più ricca.

La cultura può e deve diveni-re volano di sviluppo per l’Ita-lia. Nazioni meno ricche di beni culturali e di creatività della nostra hanno puntato in questa

direzione per uscire dalla crisi. In Italia la cultura e l’economia che ruota intorno a essa sono viste soltanto come spesa e non come investimento. La vita culturale, la conoscenza, la ricerca vanno potenziati e rilanciati. C’è biso-gno prima di tutto di un forte impegno pubblico, non solo sul piano economico. La cultura oltre a dare una forte spinta all’occu-pazione ci rende forti e autorevoli nel mondo, sviluppa identità na-zionale e rinsalda la comunità. In Europa si investe per la cultura intorno al 1,5% di Pil, in Italia solo lo 0,3%.

È auspicabile la rapida appro-vazione di leggi di sistema nei settori di cinema, audiovisivo, spettacolo dal vivo, che garan-tiscano trasparenza, affi dabilità delle risorse, la loro ottimizzazio-ne e l’eliminazione degli sprechi. È necessaria quindi una legisla-zione che riconosca ai lavoratori della cultura i loro diritti agli am-mortizzatori sociali, a una pen-

sione dignito-sa, alla tutela delle malattie, che consenta il massimo svi-luppo dell’oc-cupazione e della continu-ità lavorativa, della difesa del diritto d’auto-re e dei diritti connessi. Così come previsto dalle racco-mandazioni approvate dal Parlamento europeo.

- Risulta necessar i o , infine, un ri-pensamento riguardo alle due nuove addiz iona l i previste per

far fronte agli oneri derivanti dall’attuazione del piano di ri-entro dovuto alla eccezionale si-tuazione di squilibrio fi nanziario del comune di Roma.

Tali interventi infatti si confi -gurano come l’ennesima misura-tampone adottata per fronteggia-re situazioni di malgoverno per le quali non vengono mai perseguiti i responsabili.

Come sempre l’aumento dell’aliquota dell’addizionale co-munale sino allo 0,4%, in parti-colare, si riverserà maggiormen-te sulle categorie che hanno un reddito più elevato; per una re-tribuzione di 100.000 euro lordi il provvedimento comporta una riduzione del netto in busta paga pari a € 374 all’anno.

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Cida e Confedir-Mit sono consapevoli della gravità dei problemi, ma le misure da adot-

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È necessario un ripen-samento riguardo alle due nuove addizionali previste per far fronte agli oneri derivanti dall’attuazione del piano di rientro do-vuto alla eccezionale

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di Roma. Tali inter-venti infatti si confi gu-rano come l’ennesima misura-tampone adot-tata per fronteggiare situazioni di malgo-

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i responsabili

Pagina a cura diCIDA

Confederazione italiana

Dirigenti e Alte professionalità

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55Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 1R I S O R S E U M A N E

Direttori del personale e giuslavoristi a confronto per studiare l’impatto dei social network

Facebook, effetto grande fratello Il lavoratore scrive. E il datore legge, ma ha le mani legate

Pagina a curaDI IGNAZIO MARINO

I lavoratori stanno sempre più su Facebook e altri so-cial network. E le aziende cominciano a preoccuparsi

per un fenomeno sempre più esteso che mette tutti davanti ai chiari effetti della veloce in-formatizzazione del rapporto di lavoro. Non più semplicemente scambio fra prestazione e retri-buzione ma relazione complessa dove in gioco sono entrati anche altri fattori: motivazione, pas-sione, abbattimento dei confini fisici. Insomma, oggi è pensabi-le vietare l’accesso durante le ore del lavoro a un social net-work senza che questa scelta sia percepita negativamente dai lavoratori? E, di conseguen-za, penalizzare la produttività? Ma non solo. Quali strumenti ha l’azienda per esercitare il controllo della prestazione e verificare il rispetto dell’obbli-gazione contrattuale senza vio-lare la privacy del dipendente? Se si pensa che il codice civile affonda le radici al 1942, è faci-le immaginare che al momento il rapporto dei lavoratori con i social network è pressappo-co terra di nessuno. Un vuoto normativo sul quale alcune del-le principali aziende italiane si

sono confrontate nel corso di un recente convegno organizzato a Milano dallo studio legale Lab Law dal titolo «Era 2.0: i ri-svolti giuridici e organizzativi dell’innovazione tecnologica sul rapporto di lavoro» per cercare una possibile soluzione.

Le opportunità

La prima questione in ballo è relativa allo sfruttamento delle opportunità che offre la rete. I contenuti inseriti in rete dagli oltre 11 milioni di iscritti a Fa-cebook, infatti, sono il più grande archivio esistente. «Tutto ciò che viene inserito nel web lascia una traccia che diventa di dominio pub-blico», spiega Luca Fail-la, partner di LabLaw. «Dieci anni fa per avere un decimo delle infor-mazioni di cui si può di-sporre oggi senza alcun problema occorrevano mille au-torizzazioni da parte del diretto interessato. Oggi con un click, per un direttore del personale di un’azienda, è possibile avere tutta una serie di informazioni utili sui propri dipendenti. Ma anche cercare, attraverso social network più settoriali tipo Lin-kedin, quei profi li professionali

da inserire. In questo senso la rete offre grandi opportunità per restringere la ricerca ed evitare perdite di tempo inuti-li». Grandi aziende come Intesa Sanpaolo, L’Oreal o Vodafone hanno capito che la condivisio-ne di uno spazio virtuale può essere una valida opportunità (si veda IoLavoro del 28 giugno 2010). In particolare la multina-zionale di telefonia mobile con 8500 dipendenti solo in Italia nel marzo del 2009 ha aperto l’accesso ai Noilab. A distanza di un anno, Rossana Maserati,

responsabile normativa del la-voro, racconta che il social net-work interno ha avuto più suc-cesso delle palestre. «Abbiamo riscontrato», spiega, «che per il dipendente è più gratifi cante stare in contatto con un grup-po che condivide la sua stessa passione per il calcio o per altri argomenti che andare a corre-

re sul tapis roulant e trovarsi il capo vicino. Quando abbiamo pensato a questa piattaforma ci siamo a lungo interrogati sulla moderazione delle discussioni, poi abbiamo scoperto che non ce ne mai stato bisogno. Oggi quasi tutti i dipendenti parte-cipano alle discussioni e, cosa per noi molto interessante, ab-biamo ricevuto circa 800 idee utili all’azienda, la metà delle quali hanno riguardato i pro-dotti. Suggerimenti utili ai fi ni anche delle promozioni».

I punti deboli della rete

È l’assenza di regola-mentazione la spina nel fi anco del sistema. Van-no bene le intranet o i social network interni per condividere idee e passioni fra colleghi, ma la storia non fi nisce qui. Di una piattaforma vir-tuale aziendale è possi-

bile governare in qualche modo le discussioni. Ma per tutte le altre possibilità che i lavoratori hanno di partecipare alle con-versazioni sul web il controllo è assai più complicato. A pesare, secondo Francesco Rotondi, al-tro partner di LabLaw, «è una normativa giuslavoristica obso-leta che non è mai stata aggior-

nata e oggi resa ancora più di diffi cile applicazione per via de-gli interventi del garante della privacy che rendono impossibile l’utilizzo del materiale raccolto senza il consenso del lavoratore contro sue eventuali ineffi cien-ze». Vietare l’accesso ad alcuni siti sembra essere stata la stra-da scelta da diverse aziende per risolvere il problema a monte e identifi care l’uffi cio semplice-mente come un luogo di lavoro dove si deve adempiere a una obbligazione contrattuale. Su questo versante, pone degli spunti di rifl essione Maurizio Decastri, docente ordinario di organizzazione aziendale presso l’università Tor Vergata di Roma. Che sottolinea come «oggi non è più possibile in-quadrare in maniera rigida il rapporto di lavoro fra il capo e il dipendente, anche perché con il tempo sono entrati in gioco altri elementi che in un’azienda che vuol crescere non possono essere ignorati.

Sono la passione, la proget-tualità, la motivazione. Tutte leve dal grande potenziale che possono scomparire in un am-biente dove è accentuata questa distanza fra i vertici che impon-gono una scelta e i lavoratori costretti a subirla».

© Riproduzione riservata

Domanda. Avvocato Rotondi, quando un’opinione o un giudizio su Facebook espresso da un dipen-dente sull’azienda per la quale la-vora può far scattare una sanzione disciplinare?

Risposta. Solo quando, per effetto delle affermazioni contenute, si de-termina la violazione degli obblighi di diligenza e fedeltà previsti dagli artt. 2104 e 2105 c.c.. Tuttavia, il tema è oltremodo complesso perché al datore di lavoro sono precluse le indagini sulle opinioni ex art. 8 Statuto dei lavoratori e perché la conoscenza del fatto tocca gli ambiti del controllo sull’attività lavorativa, espressamente vietato dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori nonché il connesso tema della tutela della Privacy.

Domanda. È ipotizzabile anche il licenziamento per le affermazioni fatte su un social network? Se sì, potrebbe fare un esempio?

Risposta. Si tratta, anche in que-sto caso, di un tema delicato perché anche connesso con il divieto di in-dagini sulle opinioni e quindi con l’impossibilità di avvalersi delle af-fermazioni eventualmente effettuate quale motivo di recesso dal rapporto di lavoro. Va ricordato che, in alcuni casi, un fatto anche estraneo all’at-tività lavorativa può assumere ri-levanza ai fini di un licenziamento disciplinare per giustificato motivo

soggettivo, quando il fatto è idoneo a determinare, comunque, una com-promissione dell’affidamento che il datore di lavoro ripone, in virtù del vincolo fiduciario, sul prestatore di lavoro e sulla corretta gestione del-le mansioni affidate. Quindi, non è tanto il fatto delle affermazioni fatte sul social network a venire in consi-derazione e a essere rilevante ma il fatto, che tocca il più ampio tema dei controlli, di trascorrere il tempo che dovrebbe essere dedicato all’esecu-zione della prestazione lavorativa in attività diverse.

Domanda. Le aziende possono controllare e limitare l’utilizzo di questi nuovi sistemi? Che strumen-ti hanno per controllare il rispetto dell’obbligazione contrattuale?

Risposta. Gli strumenti a disposi-zione sono quelli espressamente pre-visti dall’ordinamento e cioè i criteri stabiliti dall’art. 4 dello statuto dei lavoratori per «regolamentare» i con-trolli e, quindi, verificare la corretta esecuzione della prestazione lavora-tiva (quando le apparecchiature di controllo sono richieste da esigenze organizzative e produttive o dalla sicurezza del lavoro) senza che ciò determini una forma di controllo e un’invasione nella sfera privata del prestatore di lavoro

Domanda. C’è anche un problema di privacy?

Risposta. Sicuramente c’è un problema di privacy, perché dopo l’entrata in vigore della normativa speciale in mate-ria, il tema dei controlli è fortemente influenzato an-che dalla disciplina della privacy, tanto è vero che il Garante ha da poco ema-nato le nuove linee guida in materia di videosorveglian-za, mentre nel 2007 aveva emanato il provvedimento relativo all’uso di internet

Domanda. Per concludere, come si governa questo feno-meno che ha anche dei pro-fi li di opportunità per le aziende?

Risposta. Attra-verso adegua-te policy e un’attenta r e g o l a -mentazio-ne interna ch e , n e l r i s p e t t o della nor-mativa di riferimen-to e anche con la par-tecipazione delle parti sociali, ove n e c e s s a r i o ,

aiuti le aziende ad adeguare l’organiz-

zazione interna alle sollecitazioni che provengono dal contesto so-ciale nel rispetto della legge.

LA PAROLA ALL’ESPERTO

Rotondi (LabLaw): il fenomeno si governa con una policy adeguata

Francesco Rotondi

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56 Lunedì 19 Luglio 2010 A Z I E N D E

Il piano di recruitment della società si rivolge anche a personale di staff e amministrativo

Le imprese e i cittadini al sicuroSicuritalia cerca 400 persone tra guardie giurate e tecnici

Pagina a curaDI LAURA ROTA

Tecnologie d’avanguardia e capitale umano. Da questo connubio vincente trae la sua forza Sicuri-

talia, ai primi posti in Italia nel settore della sicurezza e dei ser-vizi alle imprese. «Sicuritalia è in forte crescita e il settore è in espansione, fattori decisivi per potenziare le risorse umane del gruppo, sia di staff che di line», esordisce Lorenzo Manca, AD. «Siamo ora alla ricerca di 400 persone non solo per la sede di Como, ma in tutto il territorio, e i numeri sono destinati ad au-mentare». Le fi gure professiona-li ricercate rispecchiano la va-sta gamma di prodotti e servizi che la società offre: oltre a 300 tra guardie giurate, receptioni-st, portieri, operatori fi duciari e tecnici installatori di impianti di sicurezza, l’azienda seleziona anche risorse per potenziare la propria rete di vendita nazio-nale, sia sales account ordinari che key, personale di staff per l’area amministrazione, control-ler, addetti al customer service

e al telemarketing. Le radici di Sicuritalia affondano nel lon-tano 1956, negli anni del boom economico e della tranquillità post bellica; anni in cui non era facile scommettere che il settore della sicurezza privata avrebbe potuto decollare e acquisire una propria fisionomia. Ma è nel corso negli anni Novanta che Lorenzo Manca, imprenditore di seconda generazione, al qua-le fa oggi interamente capo il gruppo, sa intuire che l’allora contingenza sarebbe diventa-ta una delle costanti della generazione a lui contemporanea e di quelle futu-re: proteggere se stessi, i pro-pri cari, i propri beni. Questa sfi -da è stata ben presto ripagata dai numeri, in co-stante aumento: con un fatturato di 200 milioni di euro e con 5.000 di-pendenti, Sicuritalia si attesta a essere, nel breve e medio periodo,

il grande player italiano della sicurezza privata, orientata alle aziende, ai clienti istituzionali e pubblici, ma anche ai privati, in un mercato sempre più globa-

lizzato ed in conti-nua evoluzione. La dinamicità e il crescente sviluppo della società hanno contribuito al suo moltipli-carsi: da Nord

a Sud si contano

oggi 16 sedi principali e 20 di-staccamenti operativi, in grado di assistere capillarmente gli oltre 40 mila clienti. «La no-stra carta vincente», continua Manca, «consiste nel garantire la tutela di persone e beni a 360 gradi, mediante servizi in-tegrati e tecnologie altamente innovative». Ed è proprio gra-zie a un volume d’affari sempre crescente che il gruppo, nono-stante la crisi economica, ha registrato, nel corso del 2009, un incremento occupazionale del 20%. Sicuritalia ha, sin dalla sua fondazione, promos-so una politica di assunzioni a tempo indeterminato e dell’in-serimento, attraverso stage ed un opportuno training, di giovani in azienda. «Per stare al passo con i tempi ed essere in grado di percorrerli», con-clude Manca, «è determinante investire sulle nuove leve, che hanno quella spinta propul-siva e innovativa che ben si concilia con la dinamicità del nostro settore, ed è per que-sto motivo che seguiamo con attenzione ogni nuovo colla-boratore, affinché la nostra

squadra sia ricca di personale motivato e preparato». Il pia-no di recruiting del gruppo ha coinvolto, in un anno e mezzo, oltre 900 unità distribuite sia nel consolidato settore della vigilanza privata e dei servizi alle imprese che nel segmento consumer: «Con Salvo siamo in grado di tutelare non solo i beni, ma anche le persone: si tratta di una novità tecnologica facile da usare e alla portata di tutti, che permette di loca-lizzare la persona che lancia l’allarme mediante il proprio cellulare e di attivare, in base alla specifi ca necessità, le for-ze dell’ordine oppure il pronto soccorso medico». Ed è proprio grazie a questa importante in-novazione che in azienda sono state inserite diverse figure con competenze specifiche, quali system administrator di reti e operatori di help desk, accrescendo sempre più non solo il team di Sicuritalia ma, soprattutto, il suo know how. Per candidarsi, inviare il cur-riculum all’e-mail [email protected]. Sito web: www.sicuritalia.it.

ItalicainTour Viaggi & Vacanze, il network di distribuzione turistica del Gruppo Italica holding spa, cerca nuovi franchisee per cre-scere sul territorio italiano e raggiungere l’obiettivo di 150 punti vendita entro la fi ne del prossimo triennio. Nato nell’aprile 2009 sotto la guida dell’Ad Gianpiero Manzone, il network si basa su un modello innovativo, il business incoming, che sfrutta la conoscen-za del territorio e la capilla-rità geografi ca delle agenzie associate per proporre pac-chetti turistici nei luoghi più caratteristici e trascurati dai circuiti di viaggio tradiziona-li. Una formula che garanti-sce alle agenzie partner l’op-portunità di realizzare ampi margini di profi tto e di recu-perare rapidamente l’investi-mento iniziale: in soli quattro anni, i franchisee sono infatti in grado di ripagarsi il 100% del capitale investito per av-viare l’attività. Italicaintour offre ai nuovi affi liati assi-stenza, consulenza e formazione in ogni fase dell’attività; un contratto della durata di quattro anni + quattro, il marchio Itali-caintour Viaggi & Vacanze powered by eDre-ams in concessione d’uso per la durata del contratto; assistenza nel- l a progettazione del punto vendita e nella fornitura dell’arredamento; servizi di contabilità e ammini-strazione centralizzati; un corso di 2 settima-ne per due persone con alloggio presso la sede centrale; uno stage in un punto vendita e affiancamento nel-la fase di apertura; viaggi educational in Italia e all’estero

offerti dai tour operator partner, software gestionale, biglietteria aerea, marittima e ferroviaria e cataloghi personalizzati. «Una conoscenza ventennale del mercato e la so-lidità di un brand affermato nel mondo del turismo sono i punti di forza che qualifi ca-no il nostro network», commenta Gianpie-ro Manzone. «Ai nostri affi liati offriamo la garanzia di un investimento remunerativo e

un business model origina-le che supporta i partner in ogni fase dell’attività professionale». Italicain-tour Viaggi & Vacanze, creata con l’obiettivo di fornire risposte concrete alla frammentazione che caratterizza l’industria turistica italiana, agisce, attraverso partnership qualifi cate, con i miglio-ri tour operator europei e con i maggiori esperti italiani in forniture di servizi ricettivi. All’inter-no di Italica Holding sono

presenti: Italica Viaggi & Vacanze, specia-lizzata nell’incoming estero - Italia; Italica Global Network, attiva nella distribuzione attraverso agenzie diffuse su tutto il terri-torio nazionale, con la formula dell’associa-zione in partecipazione e di proprietà, con

i marchi ItalicainTour Viaggi & Vacan-ze e ItalicainTour Incoming; Italica gestioni, operante nelle gestioni al-berghiere; Italica real estate, che si occupa di acquisto e ristrutturazione di strutture ricettive. Per entrare in contatto con il network di Italicain-Tour e presentare la propria candida-tura è possibile chiamare il numero verde 800031534 o scrivere un’e-mail all’indirizzo: [email protected]. Per maggiori informazioni, consul-tare il sito www.italicaintour.com.

ItalicainTour cerca franchisee

Primi sui motori spa, società specializzata in web marke-ting, è ai primi posti in Italia nel servizio professionale di posizionamento sui motori di ricerca, che consiste nell’ottimiz-zare la visibilità dei siti internet delle aziende clienti. Attraverso una rete di vendita capillare, che vedrà l’inserimento nel 2010 di 80 nuovi agenti, Primi sui motori spa si rivolge a tutte le realtà impren-ditoriali, dalle pmi ai grandi grup-pi industriali, offrendo servizi di web marketing studiati per incre-mentarne il business e la visibilità del brand. «La selezione dei nuovi profi li», afferma Alessandro Reg-giani, AD della società, «rientra nel processo di espansione intra-preso già a partire dal 2009, anno che ha visto un corposo incremen-to del personale, associato a una forte crescita dei risulta-ti economico fi nanziari. La nostra strategia di sviluppo è sostenuta da un rafforzamento dell’intera forza vendita e dall’inserimento di fi gure professionali molto competenti». I profi li ricercati, agenti di commercio senior – web marke-ting, saranno inseriti con contratto Enasarco e seguiranno un percorso formativo comprendente un corso di forma-zione e un periodo di training sul campo. I servizi offerti dall’azienda vanno dalla creazione ed ottimizzazione dei siti web per il posizionamento effi cace all’interno dei principali motori di ricerca, alla gestione di campagne di keyword ad-vertising (cd. Pay per click), alle attività di web popularity. La società, attualmente, ha un portafoglio di circa 4 mila clienti business. Nel 2009 si avvaleva della collaborazione di 67 dipendenti e 90 agenti. Nel 1998, anno della nascita di Google, Alessandro Reggiani fonda a Modena Syner.it Informatica srl, che si occupa di corsi di informatica, ser-vizi di networking, soluzioni gestionali e realizzazione di siti internet. Nel 2006 viene registrato il marchio Primi sui motori®, che contraddistingue il servizio professionale di posizionamento nelle prime pagine dei motori di ricerca. Primi sui motori spa nasce nel 2007 e ha come core business l’offerta dei servizi Seo. Per candidarsi, basta collegarsi al sito www.primisuimotori.it, sezione Lavora con noi.

Primi sui motori, 80 posti per agenti di vendita

Gianpiero Manzone

Alessandro Reggiani

Lorenzo Manca

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57Lunedì 19 Luglio 2010

INFINITE OPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Offro

PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONEPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

LavoroAcquisti

Campania

Responsabile acquistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente responsabile acqui-sti. Il candidato ideale è in possesso di una laurea in ingegneria o economia e ha maturato un’esperienza analoga di almeno 6-8 anni in aziende mo-dernamente strutturate. Il suo ruolo è quello di assicurare la disponibilità di tutte le materie prime necessarie alla produzione. Sviluppa strategie e politiche di acquisto. Gestisce piani di acquisto. È condizione necessaria fluente conoscenza della lingua ingle-se. Il candidato ideale è orientato al problem solving, ha una buona capacità di leadership, ottime capacità di nego-ziazione, buona resistenza allo stress e abitudine al lavoro di team. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Emilia-Romagna

Senior buyerPrimaria e dinamica azienda metal-meccanica offre opportunità di crescita professionale e cerca senior buyer laureato in discipline tecniche, cono-scenza inglese obbligatorio, gradite altre lingue,disponibilità a viaggiare, comprovata esperienza nell’acquisto di materie prime nel settore meccanico. Scrivere ad Altrimedia Cassetta 11/E - 29121 Piacenza.Libertà

Lombardia

Impiegato ufficio acquistiAzienda settore arredamento punti ven-dita ed espositori pubblicitari ricerca per sede di Saronno (Va) impiegato ufficio acquisti per completa gestione degli acquisti e dei fornitori, controllo costi, preventivazione. Inviare curriculum via fax allo 02/96369315 o mail: [email protected] Inviare curriculum via fax allo 02/96369315 o mail: [email protected] Provincia di Como

Persona da inserirein ufficio acquisti

Azienda di cablaggi elettrici in Bonate Sopra cerca persona con esperienza da inserire, in ufficio acquisti. Inviare cur-riculum allo 035.49.43.275.L’Eco di Bergamo

Responsabile acquistiDinamica azienda tessile in Como ricerca una responsabile acquisti. Necessaria esperienza e conoscenze informatiche, massima disponibilità. Scrivere a: La Provincia SPM, casella 9-R, 33100 Como.La Provincia di Como

Responsabileacquisti/produzione

Azienda settore arredamento punti

vendita ed espositori pubblicitari ricerca per sede di Saronno (Va) re-sponsabile acquisti/produzione con esperienza pluriennale nella gestione e pianificazione del ciclo passivo, nel controllo tempi/qualità del prodotto, nel coordinamento dei capi commessa. Disponibilità immediata. Gli interessa-ti, ambosessi, possono inviare il curri-culum via fax allo 02/96369315 o mail: [email protected] Provincia di Como

Piemonte

Impiegato/ainglese fluente

Per azienda cliente settore ricambi Ran-dstad Italia spa, ricerca un impiegato/a inglese fluente da inserire nell’ufficio acquisti con esperienza in trattativa commerciale, redazione ordini, piani-ficazione commerciale, importazioni. Conoscenza AS400. Disponibilità da settembre. Automuniti. Zona di lavo-ro: None. Gli interessati, ambosessi, per candidarsi contattare: Randstad Italia spa, Via Alfieri 24/a, 10043 Orbassano (To), tel. 0119040564, fax 0119040563, [email protected] Italia

Agenti e Rappresentanti

Sardegna

Agente commercialeArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda leader nel settore ho.re.ca. un agente commerciale. Il candidato è ben inserito nel settore ed è in grado di svi-luppare e gestire i clienti. Sede di lavoro: Provincia di Cagliari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Cagliari, Via Santa Margherita 4, 09124 Cagliari, tel. 070 680376/366, fax 070 671108, e-mail: [email protected]

Alberghiero

Lazio

Commis di salaRandstad Italia spa in collaborazione con azienda cliente settore turistico-alberghiero ricerca 10 commis di sala che abbiano maturato un’esperienza comprovata in analogo ruolo. Le risorse si occuperanno della messa a punto di tavoli e buffet, servizio ai tavoli e di tutto

ciò che riguarda l’accoglienza e il servi-zio al cliente. Requisito indispensabile l’abilità nelle tipologie di servizio alla francese e all’inglese, inoltre, si richiede disponibilità immediata e disponibi-lità a effettuare turnazioni (turnazioni giornaliere, serali e weekend). Si offre contratto a tempo determinato soggetto a proroghe, 6° livello Ccnl turismo (6,97 lorde orarie). Zona di lavoro: Roma Ca-pannelle. Inviare dettagliato curriculum con autorizzazione al trattamento dei dati sulla tutela della privacy a Randstad Italia spa, filiale Roma Tiburtina, Via Tiburtina 1072, 00155 Roma, e-mail [email protected] Italia

Sicilia

Segretari di ricevimentoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante catena alberghiera segre-tari di ricevimento. Si richiede: diploma di scuola media superiore; precedente esperienza in uguale mansione; dina-micità; disponibilità a lavorare su turni e massima flessibilità oraria. È indi-spensabile l’ottima conoscenza almeno della lingua inglese. Sede di lavoro: Palermo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il

lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Amministrativi

Lombardia

Impiegata per ufficio amministrativo

HW Style Srl sita in Lurano ricerca impiegata per proprio ufficio ammini-strativo; si richiede esperienza nella ge-stione documentale D.Lgs 81/08 «Testo unico salute e sicurezza sul lavoro» ed elaborazione stati di avanzamento lavori inerenti a commesse. Inviare curriculum vitae all’indirizzo di posta elettronica [email protected]’Eco di Bergamo

Piemonte

Impiegato amministrativoPer azienda cliente ricerchiamo un im-piegato amministrativo con una laurea in economia appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). Esperien-za pregressa nel medesimo settore. Contratto full-time. Sede di lavoro: Moncalieri (To). Contatti e curriculum:

che riguarda l’accoglienza e il servi-zio al cliente. Requisito indispensabile

I SETTORIcquisti 57genti e Rappresentanti 57i R i 57g ppq

lberghiero 57g ppg pp

mministrativi 57i i i i 57gg

rchitetti 58ssicurazioni 58i i i 58ologia e Chimica 58all center 58ll 58

gg

ommercio 58ontabilità 58bili à 58ontrollo di gestione 58ottori commercialisti 58i i li i 58

gg

dilizia 58armacisti 58i i 58do 58eometri 59i 59

frafici 58mmobiliare 58bili 58fformatica 58gegneri 58i 58g ggegneri/Periti 58g g

trattenimento 61i 61g g

egali 61ogistica 61i i 61gg

Marketing e commerciali 61g

eriti 62i i 62gg

roduzione 62Qualità 62Q li à 62agionieri 62sorse umane 6262g

storazione 63anità 63i à 63egreteria 63ecnici 63i i 63

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urismo 63enditori 63di i 63

lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania,tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail

LE OFFERTE100 capireparto nel bricola-

ge, 60 addetti teleselling, 30 operatori help desk tecnico, 30 addetti cassa, 30 hostess di sala e receptionist, addetto al controllo qualità, direttore punto vendita, macchinista li-tografo, ingegnere elettronico in area elettro-avionica, area manager Sud, 2 ingegneri di manutenzione, ingegnere qualità, 2 addetti customer service, responsabile acquisti, periti industriali, hr specialist, progettista Cad/Cam, web-master, 5 installatori di pan-nelli solari, 3 elettricisti cabla-tori, 3 farmacisti, 30 addetti mensa per Articolo1

ingegneri varie specializzazio-ni, 3 addetti al legale, 10 commis di sala, export area manager, addetto ufficio mar-keting, progettista meccanico, project/program manager, responsabile di produzione, responsabile gestione qualità, area manager, addetti allo sviluppo commerciale, impie-gati ufficio acquisti, analista e-billing, amministrativi, 10 addetti pulizie industriali, contabili, diplomati in elettro-nica, ingegneri varie specia-lizzazioni, Progettista di circu-iti stampati per Randstad

vendita ed espositori pubblicitariricerca per sede di Saronno (Va) re Agenti e Rappresentanti ciò

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Ci hanno convocati per un secondo colloquio. Dunque, la prima fase del processo di selezione è stata pertanto superata posi-tivamente. Ora subentra un nuovo problema da affrontare: il saper valutare in modo scrupoloso e costruttivo la proposta proveniente dall’azienda, al fine di non trovarsi spiazzati e di non sentirsi obbligati ad accettare attività scarsamente motivanti e inadeguate al proprio profilo.L’offerta dell’azienda andrà analizzata nei dettagli, conside-randone soprattutto gli aspetti meno palesi. Ancora più effi-caci potranno rivelarsi uno scambio di opinioni con ex colleghi o amici che occupino posizioni contigue rispetto a quella per la quale ci si sta candidando e un confronto con persone che, frequentando ambienti lavorativi affini, siano in grado di di-spensare consigli e indicazioni mirate.Come non si rivelerà realistico l’aspettarsi esattamente la proposta ideale e, di conseguenza, il rifiutare tutto ciò che se ne discosti, anche minimamente; allo stesso modo, spesso, risulterà controproducente l’accettare incondizionatamente un posto qualsiasi, trascurando le proprie personali attitudini, le proprie esigenze economiche e di crescita professionale.Sarà necessario il porsi una serie di interrogativi, senza dar nulla per scontato. Dovremo, per esempio, comprendere che cosa, della proposta, ci alletti veramente, quanto risponda alle aspettative iniziali, le rinunce che saremmo disposti a fare pur di ottenere quanto offertoci e le varie alternative possibili.Se l’impegno profuso per raggiungere la meta del secondo colloquio sia stato considerevole, andrà pesata l’energia re-sidua e il tempo a disposizione, prima di decidere tra le due opzioni del rimettersi in gioco o dell’investire nell’opportunità subito disponibile. Naturalmente, qualora si preveda di poter ottenere, senza eccessive difficoltà, proposte diverse o se, al momento dell’incontro con il selezionatore, si possa già con-tare su una valida alternativa, la scelta tra i pro e i contro si effettuerà più serenamente e, con maggiore probabilità, sarà quella corretta!

Angelo Boccato - [email protected]

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Valutate, gente, valutate!

OFFROLAVORO

I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalarele proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax

o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598

L’informazione in tempo reale

SUL VIDEOCENTER

WWW.ITALIAOGGI.IT

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Page 46: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

58 Lunedì 19 Luglio 2010 O F F R O L AVO R [email protected] Italia

Architetti

Lombardia

PraticanteStudio di architettura in Longuelo cerca praticante. Gli interessati possono tele-fonare al n. 348.71.30.697.L’Eco di Bergamo

Assicurazioni

Lombardia

Team managerIna Assitalia agenzia generale di Cantù in un’ottica di sviluppo per nuova sede, seleziona 2 team manager. Il ruolo pre-vede l’acquisizione, il mantenimento e lo sviluppo del portafoglio clienti e il coordinamento del proprio gruppo di collaboratori. Offriamo vantaggiose prospettive di crescita economica e pro-fessionale, formazione manageriale, fisso mensile più provvigioni più incentivi commerciali. Requisiti richiesti: diploma o laurea, età compresa tra i 26 e i 40 anni. Esperienza nel ruolo di almeno 2 anni - Provenienza dal settore assicurativo, automuniti, iscrizione al RUI. (Saranno prese in considerazione solo le candi-dature residenti / domiciliate a Como o provincia e Brianza.) Per accedere alla selezione inviare curriculum vitae all’in-dirizzo mail: [email protected] Provincia di Como

Biologia e Chimica

Lombardia

Esperto/a in analisiAzienda in Bagnatica produttrice di materiali flessibili per imballaggio alimentare e farmaceutico ricerca per il potenziamento del proprio laboratorio chimico esperto/a in analisi con espe-rienza nel settore. Inviare curriculum a Casella Essepiemme Pubblicità n. 708 - 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Veneto

Perito chimicoR&C Lab srl cerca neodiplomato perito chimico da inserire in laboratorio per stage. Possibilità futura di assunzione. Inviare il curriculum al fax n. (0444) 341730.Il Giornale di Vicenza

Call center

Campania

Addetti telesellingLa divisione specializzata Call center di Articolo1, agenzia per il lavoro (Uno-Holding Family), ricerca per un’azienda leader nel settore dell’Ict e delle tele-comunicazioni ricerca 60 addetti tele-selling. I candidati con cui desideriamo entrare in contatto hanno: buona dizione; buona conoscenza dell’italiano; problem solving; buone capacità di vendita; buon utilizzo del pc; disponibilità e spigliatez-za. Tutti coloro che saranno selezionati affronteranno un periodo di prova/forma-zione di 3 settimane, al termine del quale, tutti coloro che saranno ritenuti idonei entreranno a far parte dell’azienda. L’orario di lavoro può essere part-time (25/30 ore settimanali) o full-time (40 ore settimanali). Sede di lavoro: Arzano. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Centro Direzionale di Napoli - Isola G1 - 80143 Napoli, tel. 081/19562800,

fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Operatrici telefoniche outbound

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente operante nel settore dell’impiantistica civile ed industriale, presente sul mercato da oltre 40 anni operatrici telefoniche outbound per ser-vizi di promozione. Il candidato ideale è in possesso dei seguenti requisiti: buone capacità relazionali e dialettiche, flessibi-lità, buona conoscenza ed utilizzo del pc, capacità di lavorare in gruppo. Titolo di studio richiesto: diploma di maturità.È previsto un orario di lavoro part-time articolato su turni da quattro ore gior-naliere con inquadramento a progetto più le provvigioni derivanti dai risultati raggiunti. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Arti-colo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Commercio

Campania

Direttore punto venditaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda del settore gdo direttore punto vendita. Il candidato, che ha maturato una comprovata esperienza nel settore di riferimento, è laureato, capace di lavorare per obiettivi, di gestire un team di lavoro e di realizzare budget previsti dall’azienda. Si offre contratto di somministrazione con ottime possibilità di inserimento a tempo indeterminato in azienda. Sede di lavoro: Provincia di Avellino. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con au-torizzazione al trattamento dei dati per-sonali via fax o via e-mail a: Articolo1, Filiale di Avellino, Via Circumvallazione 132, 83100 Avellino, tel. 0825/37585, fax 0825/785862, e-mail [email protected]

Sardegna

Addetto vendita settore bricoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un addetto vendita settore brico. Il candidato ha esperienza nel settore bricolage, è un volenteroso, flessibile e con buone competenze tecniche e relazionali. Costituirà titolo preferenziale un’esperienza in punti ven-dita del settore fai da te, vernici, legno, idraulica. Sede di lavoro: Cagliari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Arti-colo1 spa, Filiale di Cagliari, Via Santa Margherita 4, 09124 Cagliari, tel. 070 680376/366, fax 070 671108, e-mail: [email protected]

Sicilia

Responsabiledi punto vendita

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda operante nel settore dell’abbigliamento uomo/donna e accessori griffati un responsabile di punto vendita. La persona gestirà l’aper-tura e chiusura del punto vendita e si occuperà: di assistere i clienti durante la permanenza in negozio; di fare gli ordini scegliendo i capi e gli accessori; dell’esposizione della merce in vetrina. Dovrà essere, inoltre, capace di utilizzare un registratore di cassa e di gestire il personale. Requisiti: diploma di scuola media superiore, precedente esperienza in uguale mansione, residenza a Modica

o in zone limitrofe, conoscenza delle firme più importanti della moda e degli accessori uomo/donna, disponibilità a lavorare 40 ore settimanali e saltuaria-mente anche la domenica nonché dispo-nibilità a trasferte sporadiche su Catania per occuparsi delle forniture. Si offre contratto iniziale a tempo determinato con concretissime possibilità di inseri-mento diretto in azienda. Sede di lavoro: Modica (Rg). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Contabilità

Lazio

Addetto alla contabilitàPer azienda cliente ricerchiamo ad-detto alla contabilità appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). La risorsa si occuperà di fatturazione attiva e passiva, liquidazione Iva, prima nota, partita doppia, supporto al bilancio. Sede di Lavoro: Roma. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Lombardia

Addetto alla contabilitàPer azienda cliente ricerchiamo un ad-detto alla contabilità appartenente alle categorie protette. La risorsa si occuperà di fatturazione attiva e passiva, contabili-tà clienti e fornitori, tesoreria, giroconti e adempimenti fiscali nell’ambito del team di amministrazione e bilancio. Il candidato ideale: è diplomato o laureato nell’area commerciale; ha già avuto espe-rienza nel ruolo (contabilità generale); ha una buona conoscenza della lingua inglese, preferibile conoscenza di Sap; pacchetto office in particolare Excel; ha buone capacità relazionali e di team work, autonomia. Sede di lavoro: Mila-no. La ricerca è rivolta a invalidi civili e del lavoro ai sensi della legge 68/99. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Addetto/a contabile autonomo

AS Hotel cerca un giovane addetto/a con-tabile autonomo e preciso, min. 5 anni esperienza, per sostituzione maternità nelle sedi di Bergamo e Cambiago. In-serire curriculum sul sito www.ashotels.it sezione «lavora con noi».L’Eco di Bergamo

Contabile operativaStudio Associato Project & Management ricerca per propria sede in Bergamo, con-tabile operativa con esperienza. Dovrà gestire in piena autonomia la contabilità sino al bilancio, pagamenti on banking, prima nota e scritture di assestamento. Disponibilità a breve tempo, astenersi se non in possesso dei requisiti richiesti. Inviare curriculum vitae completo di foto a: [email protected] entro cinque giorni dalla data di pub-blicazione.L’Eco di Bergamo

Impiegata contabileCercasi un’impiegata contabile con precedenti esperienze di contabilità ordinaria e dichiarazioni dei redditi. Scrivere a: La Provincia SPM casella 72-T, 22063 Cantù.La Provincia di Como

Controllo di gestione

Lombardia

Assistente controllerAssioma Selezione e Sviluppo, so-

cietà del gruppo UnoHolding Family specializzata nella ricerca e selezione di middle management e professional ricerca per multinazionale retail del prêt-à-porter femminile, un assistente controller. Il candidato ideale, riportando al responsabile amministrativo, dovrà gestire le seguenti attività: verifica e studio procedure; gestione planning inventari; controllo flussi merce (arri-vi - partenze); analisi strutture orarie. Il candidato ideale è in possesso dei seguenti requisiti: laurea in economia; esperienza di 2-3 anni nel ruolo, all’in-terno di contesti multinazionali retail o gdo; ottima conoscenza della lingua francese; flessibilità e dinamismo. Sono richieste ottime capacità organizzative, spiccata autonomia e capacità di problem solving. Il candidato scelto verrà inserito in un contesto in forte espansione, in un’azienda orientata allo sviluppo delle persone e alla crescita delle competenze professionali. Sede di lavoro: Milano (zona San Siro). Invitiamo gli interessati, ambosessi, a inviare il curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali alla casella mail [email protected]

Veneto

ControllerOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca con urgenza per prestigiosa azienda operante nel settore metalmeccanico un controller (DP/AN/CON). La risorsa deve possedere una laurea in economia e commercio o ingegneria gestionale. Deve aver maturato un’esperienza di almeno 3 anni in aziende strutturate o multinazio-nali. All’interno della direzione ammini-strazione finanza e controllo di gruppo, a diretto riporto del group controller, sarà coinvolto nel rinnovamento e nel potenziamento del sistema di controllo di gestione con l’obiettivo di fornire informazioni rilevanti circa l’andamento del gruppo e delle controllate commer-ciali estere al fine di supportare decisioni strategiche. Predisporrà, sia dal punto di vista economico che patrimoniale e finanziario, i piani pluriennali, il budget annuale e i forecast comparandoli con i risultati della reportistica mensile - da predisporre secondo i principi contabili internazionali - al fine di segnalarne gli scostamenti affinché possano essere intraprese opportune e tempestive azione correttive. È richiesta una buona cono-scenza di Sap e un’ottima conoscenza della lingua inglese. Completano il profilo: leadership, concretezza, spirito di iniziativa, metodo ed organizzazione. Sede di lavoro: provincia di Treviso. Inviare il curriculum a: Openjob con-sulting srl - Divisione Permanent, Largo San Giovanni 9, 33170 Pordenone (Pn) - Italy, tel. +39 0434.241350, fax +39 0434.241349, e-mail [email protected]

Dottori commercialisti

Lombardia

Responsabile di studioStudio di commercialisti in Bergamo, con clientela rappresentata da società di capitale, cerca responsabile di studio. Il/la candidato/a ideale: I) Ha profonda esperienza acquisita nelle seguenti atti-vità: a) contabilità generale/Iva con uti-lizzo di Sw applicativo; b) preparazione bilanci e dichiarazioni (Ires / Irap / Iva / Ici / sostituto / studi settore) con utilizzo del Sw ministeriale; c) trasmissioni telematiche all’Agenzia Entrate (delle dichiarazioni e delle comunicazioni) e al Registro Imprese (bilanci e variazioni ca-merali); d) gestione contratti di locazio-ne; e) gestione rapporti con la clientela; f) gestione rapporti con i collaboratori. II) Utilizza il pacchetto applicativo MS Office (Word e Excell). III) Ha massima disponibilità a dedicarsi al lavoro (elasti-cità di orario e lavoro straordinario). In prospettiva il candidato/a lavorerà con

ampia autonomia rapportandosi al dot-tore commercialista senior dello studio. Scrivere Casella Essepiemme Pubblicità n. 704 - 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Edilizia

Lombardia

Responsabile di produzionePer azienda che realizza parchi giochi Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona candidati con diploma di ge-ometra o laureati in architettura che do-vranno occuparsi dell’acquisto materiali, della progettazione e disegno su Autocad 2d-3d e che dovranno seguire i lavori di cantiere. Gli interessati possono richie-dere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Farmacisti

Sardegna

FarmacistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per farmacie: 3 farmacisti. I candidati sono laureati ed hanno esperienza nel ruolo, flessibili e motivati. Si offre con-tratto di somministrazione per il periodo estivo con possibilità di alloggio. Sede di lavoro: litorale cagliaritano, Zona di Sant’Antioco. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con auto-rizzazione al trattamento dei dati perso-nali a: Articolo1 spa, Filiale di Cagliari, Via Santa Margherita 4, 09124 Cagliari, tel. 070 680376/366, fax 070 671108, e-mail: [email protected]

Gdo

Abruzzo

Personale varie mansioniper gdo

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda della grande distribuzione organizzata: un macellaio. Il candidato ha esperienza nella mansione, maturata preferibilmente in aziende della grande distribuzione organizzata, è esperto nel taglio, disosso e confezionamento di car-ni e pronto-cuoci. Completano il profilo buona manualità e doti di flessibilità.Un banconista/addetto al banco. Il candidato ha esperienza nell’utilizzo di affettatrice, capacità di disosso e taglio formaggi. È richiesta disponibilità a lavorare su turni. Completano il profilo flessibilità.Tre cassieri. I candidati hanno espe-rienza nella gestione della cassa di un supermercato e sono, preferibilmente, diplomati. Completano il profilo serietà e disponibilità.Tre addetti vendita. I candidati hanno un’esperienza consolidata come addet-to vendita sia nei reparti food che no food, preferibilmente in supermercati della gdo/do. Requisito indispensabile domicilio e/o residenza nella zona di riferimento. Per tutti costituisce requisito indispensabile risiedere nelle vicinanze del luogo di lavoro. Sede di lavoro: Pratola Peligna (Aq). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Filiale di Pescara, Via Milano 13, 65122 Pescara, tel. 085 9432009, fax 085 9432095, e-mail pescara@articolo1Articolo1

Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del la-voro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro

evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà

semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente.

Guida all’uso di OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci

e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale.

Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne.

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Page 47: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

59Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 O F F R O L AVO R OSardegna

Addetti varie mansioniper gdo

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda operante nella grande distribuzione organizzata 5 addetti banco gastronomia/salumeria. I candidati sono esperti e capaci di svol-gere con disinvoltura tutte le operazioni di taglio, confezionamento e trattamento dei prodotti in esposizione. Completa il profilo una buona attitudine al rapporto con la clientela. Si offre contratto di somministrazione con concretissime pos-sibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Cagliari e provincia. Due addetti vendita. I candidati hanno esperienza di gestione e caricamento scaffali, spunta della merce, assistenza alla clientela, dimestichezza nell’utilizzo della cassa. Il candidato ideale è dinamico, flessibile e motivato. Sede di lavoro: Cagliari. Un addetto banco pescheria. Si richiede una precedente esperienza nel ruolo all’in-terno di supermercati e approfondita co-noscenza dei prodotti ittici. È necessaria la disponibilità a lavorare la domenica. Sede di lavoro: Cagliari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Cagliari, Via Santa Margherita 4, 09124 Cagliari, tel. 070 680376/366, fax 070 671108, e-mail: [email protected]

Veneto

Addetti alla cassae alla vendita

Per importante cliente operante nella gdo stiamo selezionando addetti alla cassa e alla vendita con esperienza an-che breve nella mansione appartenenti alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). Sono richieste flessibilità ed ottime doti relazionali. Part-time 24 ore settimanali. Contratto con finalità assuntive. Sedi di lavoro: Venezia, Verona, Treviso. Licenza media. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Geometri

Emilia-Romagna

Geometra per ufficio tecnicoIdeal Open grazie al grosso successo del serramento in pvc in Italia e all’estero per ampliamento organico cerca geome-tra per ufficio tecnico con esperienza. Inviare curriculum a: [email protected] Ideal Fenster srl - Stab. Ideal Open Via Emilia Ovest 95, S. Nicolò (Pc), tel. 0523/783011, fax 0523/783090. La ricerca è rivolta ad ambo i sessi.Libertà

Lombardia

Capo commessa geometra/perito tecnico

Azienda settore arredamento punti vendita ed espositori pubblicitari ricerca per sede di Saronno (Va) capo commessa geometra/perito tecnico per controllo tempi/qualità del prodotto e coordina-mento di fornitori/terzisti. Sono richieste autonomia, puntualità, metodo, capacità di lavoro in team, disponibilità a trasfer-te. Costituiscono requisiti preferenziali l’esperienza nella gestione di progetti di arredamento di negozi e/o nella rea-lizzazione di espositori e la conoscenza delle relative tecnologie produttive. Disponibilità immediata. Inviare curri-culum via fax allo 02/96369315 o mail: [email protected] Provincia di Como

Grafici

Lombardia

GraficaCasa editrice Bergamo Grafiche Edito-riali srl in Bergamo ricerca grafica con esperienza. Inviare curriculum a: [email protected]’Eco di Bergamo

Grafico impaginatoreStudio grafico editoriale in Bergamo cerca grafico impaginatore. Si richiedo-no esperienza nel settore e conoscenza approfondita dei programmi InDesign, Illustrator, Photoshop e QuarkXpress. Scrivere Casella Essepiemme Pubblicità n. 710, 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Immobiliare

Lombardia

Funzionari/e commercialiAffermata società immobiliare selezio-na per le sedi di Como, Erba e Lecco funzionari/e commerciali con esperienza o da avviare alla professione previa for-mazione a carico dell’azienda. Richiedesi serietà, dinamismo e determinazione. Ottimo trattamento economico. Cantieri & Investimenti 031.302394. Inviare il curriculum con foto a: [email protected] Provincia di Como

Giovani automunitiAffermato gruppo immobiliare ricerca giovani automuniti anche prima espe-rienza. Fisso più alte provvigioni. Zona Cantù-Cermenate-Mariano Comense. Tel. 031.773551 o 031.745178.La Provincia di Como

Informatica

Lazio

Analista E-BillingRandstad Rentrée (Divisione specia-lizzata nell’inserimento lavorativo di personale in mobilità, cassa integrazione, over 50) ricerca: un analista E-Billing. La risorsa si occuperà del passaggio dei dati da un db gestito in Access ad un db in Sas. È richiesta la competenza nell’uso di Sas e come titolo preferenziale la conoscenza di html. Si offre contratto a tempo determinato. Sede di lavoro: Ro-ma. La ricerca è rivolta a persone iscritte alle liste di mobilità (legge 223/91). Contatti e curriculum a: [email protected] Italia

SistemistaPer azienda cliente ricerchiamo un siste-mista appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). La risorsa si occuperà di monitoraggio sistemi e servizi erogati (HW/SW/Network), utilizzo strumenti di monitoraggio, esecuzione in autonomia della manutenzione ordinaria sistemi e delle applicazioni, esecuzione e controllo backup, presa in carico dei ticket, gestio-ne documentazione e rapporti di servizio, gestione degli interventi di manutenzione straordinaria, esecuzione di azioni di recovery di primo livello, gestione delle escalation, attività di test (patch e nuove release), conduzione dei test in autono-mia secondo i test cases definiti con i produttori, gestione della reportistica. È richiesta un’esperienza di almeno 3 anni nella mansione, un’ottima conoscenza dei sistemi operativi Windows Server/Active directory, Windows 2000 PRO/XP e una buona conoscenza di Linux, degli apparati di rete e di networking, in particolare nella risoluzione delle problematiche relative a dispositivi di rete (Webserver; buona conoscenza del sw Apache. mailserver - conoscenza di base, preferibilmente Exchange), una

buona conoscenza dei principali linguag-gi di programmazione/ scripting, buona conoscenza Strumenti e politiche di backup e di monitoraggio. La conoscen-za della lingua inglese tecnica, capacità relazionali, flessibilità e autonomia, completano il profilo, appartenenza alle liste delle categorie protette, disponibilità immediata e a lavorare su turni. Sede di Lavoro: Roma. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Lombardia

ProgrammatoreSysware società informatica cerca giova-ne programmatore Object C/ C#. Inviare curriculum a: [email protected]’Eco di Bergamo

Sicilia

WebmasterArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un webmaster. Il candidato gestirà lo sviluppo delle appli-cazioni del sito web, occupandosi della progettazione di un sito e-commerce e della messa online, dell’inserimento di testo, foto, video ecc. La persona scelta risponderà al webengineer responsabile, il quale lo supporterà soprattutto per le informazioni di carattere tecnico per l’impostazione del sito. Requisiti: laurea e/o con percorso formativo specificata-mente informatico, webmaster o grafico; ottima dimestichezza con programmi di realizzazione siti web e di grafica nonché dei canali di pubblicità; predisposizione al lavoro autonomo, alla creatività e al problem solving. Buona conoscenza della lingua inglese e massima serietà completano il profilo. Preferibilmente residenza a Catania o provincia. Sede di lavoro: Catania. Gli interessati, amboses-si, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Veneto

Programmatore As 400Importante società conciaria della zona Valchiampo ricerca programmatore As 400 da inserire nel proprio organico in base al rispetto della legge 68/99. Inviare risposte al seguente indirizzo e-mail: [email protected] Giornale di Vicenza

Ingegneri

Campania

Ingegnere elettronicoarea elettro-avionica

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda operante nel set-tore aeronautico ingegnere elettronico in area elettro-avionica. Si richiede Laurea specialistica in ingegneria elettronica con buona formazione di base sulla parte elettrotecnica, orientata ai sistemi e alle telecomunicazioni, ottima esperienza nella progettazione di sistemi e impianti elettrici su aeromobili, conoscenza dei codici di aeronavigabilità (FAR23/CS23), conoscenza delle procedure di change al type design secondo EASA part 21. Completano il profilo buona conoscenza di Autocad(r), Microsoft Office(r), e della lingua inglese. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Ingegnere qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un ingegnere qua-lità. Il ruolo è orientato a garantire la conformità dei prodotti agli standard di qualità definiti con il cliente; presidia, pertanto, il sistema qualità in tutte le fasi del processo produttivo; collaborando con le altre funzioni aziendali persegue il miglioramento continuo del prodotto. È garante del controllo dei parametri di produzione del processo; coordina o partecipa ai gruppi di lavoro per la risoluzione di problemi tecnico/orga-nizzativi. Il candidato ideale è laureato brillantemente in ingegneria meccanica o chimica, ed ha maturato un’esperienza di almeno 2-3 anni in posizione analoga; ha una solida esperienza di laboratorio, familiarità degli strumenti di misura e dei sistemi HACCP e ISO. Ha guidato gruppi di lavoro nell’ambito del miglioramento continuo con forte orientamento all’ef-ficienza dei processi ed ha un’ottima conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Ingegneri di manutenzioneArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca per azienda cliente 2 ingegneri di manutenzione. Competenze: gestione delle attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e preventiva; coordinamen-to dell’attività di una squadra di manu-tentori; coordinamento degli interventi affidati a ditte esterne; implementazione del Total productive maintenance (TPM). Si richiede: un solido background tecnico e un’esperienza di almeno 3-5 anni ma-turata in un ruolo analogo o anche come responsabile tecnico-project manager; una forte leadership gestionale; capacità di lavorare in team; la capacità di gestire le relazioni a livello internazionale. Re-quisiti fondamentali: laurea in ingegneria meccanica con ottima votazione, buona conoscenza della lingua inglese (scritta e parlata) e l’aver partecipato a progetti di TPM o similari. Sede di lavoro: Na-poli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Arti-colo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Ingegneri varie specializzazioni

Per azienda cliente ricerchiamo ingegneri meccanici / elettronici / aerospaziali / aeronautici / informatica appartenenti alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). La risorsa si occuperà di progettazione meccanica, testing, montaggio, modella-zione, calcolo fem, ingegneri di sistema. La valutazione verrà fatta in base agli studi conseguiti e potenzialità espresse in sede di colloquio. Sede di Lavoro: Napoli. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Lombardia

Progettista meccanico (macchine utensili)

Per azienda del settore meccanico Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona candidato con laurea in inge-gneria meccanica o diploma superiore area tecnica. Richiesta esperienza almeno biennale nella mansione e conoscenza programmi 2D e 3D (Autocad, Solid Edge, Inventor, ProE). Gradita buona conoscenza lingua inglese e sporadi-che trasferte all’estero. Gli interessati possono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Ran-dstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Project/program managerPer importante azienda meccanica di Nerviano Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona candidati con laurea specialistica in ingegneria gestionale per attività di pianificazione e controllo progetti. Gradita anche breve esperienza nella mansione. Disponibilità a trasferte Italia/Estero. Gli interessati possono ri-chiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Ingegneri/Periti

Lombardia

Disegnatore elettrico preventivista

Gewiss, gruppo internazionale leader nella produzione di componenti per le istallazioni elettriche di bassa tensione e sistemi per la domotica, l’energia e l’illuminazione, ricerca: un disegnatore

Class Cnbc trasmette in diretta su Sky (canale 505)

08:00 CAFFE’ AFFARICON M. PIRA

09:00 LINEA MERCATI MATTINAOSPITI A. FRIGERIO - RMJ SGR

10:10 TRADING ROOMCON G. DI VITTORIO - MF

12:00 LINEA MERCATI GIORNOOSPITE M. PRIMAVERA - MTS

12:20 ANALISI TECNICAOSPITE M. INTROPIDO -

RICERCA FINANZA

14:30 LA BUSSOLA ECONOMICAOSPITE A. CESARANO -

MPS CAPITAL SERVICES

15:00 LINEA MERCATI POMERIGGIO

OSPITE C. SEGRE -

ASSIOM FOREX

18:00 REPORT

OSPITE M. RICCI -

CENTROSIM

22:00 LINEA MERCATI NOTTE

OSPITE P. CARDILLO -

AVALON PARTNERS

22:40 ITALIAOGGI TG

IL PRIMO TG

DEI PROFESSIONISTI

LUNEDÌ SU

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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Page 48: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

60 Lunedì 19 Luglio 2010 O F F R O L AVO R O

COMUNE DI GENOVA$&+%.&)(% *#-+&')(&)! $%'#(&) % ,*)+-

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ESTRATTO DI AVVISO ASTA PUBBLICASi rende noto che il giorno 16/09/2010 ore 09,00 avrà luogo presso una sala del Comune diGenova, via Garibaldi 9, un'asta pubblica ai sensi dell’art.73 lett. C) del R.D. 23.05.1924, n. 827 edel Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare del Comune di Genova con offerteper schede segrete in aumento da confrontarsi col prezzo a base d'asta per la vendita delcomplesso immobiliare sito in Genova: LOTTO UNICO complesso immobiliare parzialmenteoccupato, in virtù di contratti temporanei scaduti in data 31.12.2009, sito in Genova, localitàCampi, per una superficie complessiva di 8.247 mq circa, con entrostanti fabbricati costituiti da:porzione dell’ex locale mensa dell’ILVA Laminati Piani e fabbricato ex magazzino, avente unaS.L.U. di mq 4.000, oltre a mq 1.000 di seminterrato.

PREZZO BASE D’ASTA: Euro 9.250.000,00

Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 13/09/2010.Il bando integrale, affisso all'Albo Pretorio del Comune, in corso di pubblicazione sulla G.U.R.I., èritirabile presso Direzione Patrimonio, Demanio e Sport - Settore Amministrativo Sport-Demanio -Ufficio Acquisti e Vendite - via di Francia 1 (piano 17°) tel. 010/5573531-32-24, presso Settore Garee Contratti - Via Garibaldi, n. 9 - Tel. 010/5572292 - Fax 010/5572240 ed è scaricabile, unitamentealle planimetrie del lotto, dal sito internet www.comune.genova.it

IL DIRIGENTEdott. Massimiliano Cavalli

SERVIZIO SANITARIO DELLA TOSCANAE. S. T. A. V. SUD-EST

(Azienda USL 7 di Siena; Azienda USL 8 di Arezzo; Azienda USL 9 di Grosseto, Azienda Ospedaliera

Universitaria Senese;)Piazza Carlo Rosselli, 24 - 53100 - Siena

Avviso di revocaCon delibera ESTAV Sud Est n. 944 del 14.06.2010 è revocata la procedura aperta, indetta ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006, per il servizio triennale di sistemi terapeutici funzionali alla prevenzione e cura delle lesioni da compressione (bando n. 2010/S 70- 105265 del 10.04.2010 pubblicato sulla G.U.C.E. n. GU/S S 70 del 10/04/2010 e successivamente sospesa – presentazione sospensione numero 2010-065224), suddivisa in otto lotti per un importo presunto complessivo triennale di Euro 3.505.300,00 di cui 4.287,50 per oneri della sicurezza per rischi da interferenza non soggetti al ribasso, oltre iva, da destinare all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, all’Azienda USL 7 di Siena, all’Azienda USL 8 di Arezzo e all’Azienda USL 9 di Grosseto.

Il Direttore Generale Dr. Francesco Izzo

COMUNE DI LANGHIRANO(PARMA)

AVVISO DI PROCEDURA APERTA DI FORNITURAStazione appaltante e Amministrazione Aggiudicatrice: Comune di Langhirano - Piazza G. Ferrari, 1, 43013 Lan-ghirano (Parma), Italia, Tel 0521/351111, fax 0521/858962. E-mail: [email protected]: procedura aperta in unione d’acquisto tra il Comune di Langhirano (PR) e il Comune di Tizzano Val Parma (PR) per la fornitura ordinaria di specialità medicinali in fascia A e altri generi vendibili nelle farmacie comunali di Pastorello e di Lagrimone. Durata dell’appalto: periodo presunto di 60 mesi. Codice CIG: 05090029BA. Importo complessivo presunto della fornitura: € 2.600.000,00, IVA esclusa. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso.Termine presentazione offerte: ore 12.30 del ˙17/08/2010Apertura offerte: ore 9.00 del 18/08/2010Luogo di ricezione delle offerte: Comune di Langhirano (capoi la Unione d’acquisto) - Piazza G. Ferrari, 1 - 43013 Langhirano (PR).Il bando, il disciplinare di gara e il Capitolato Speciale d’Appalto sono disponibili sul Sito Internet: www.comune.langhirano.pr.it Il bando è stato trasmesso alla GUCE in data 07/07/2010.

Il Responsabile del Settore Affari Generali(D.ssa Patrizia BARILI)

AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO

L’Azienda U.S.L. di Rimini – via Coriano n. 38 – 47900 RIMINI – rende noto che, in esito all’esple-tamento di procedura aperta, con provvedimento dirigenziale n° 651 del 14/06/10, sono stati aggiu-dicati i lotti relativi alla fornitura ed installazione di Attrezzature varie per il Blocco Operatorio presso il DEA dell’Ospedale di Riccione, come segue:- Lotto 1 Rif. 1 e 2: DRAEGER MEDICAL ITALIA SPA per complessivi EUR 288.750,00; offerte ricevute Rif. 1: n.4; Rif. 2: n.4;- Lotto 2: O.P.T. SPA per EUR 270.228,85; offerte ricevute: n.3;- Lotto 3: ZACCANTI SPA per EUR 475.685,17; offerte ricevute: n.5;- Lotto 4: DRAEGER MEDICAL ITALIA SPA per complessivi EUR 186.938,00 comprensivi dell’im-porto inerente il servizio di assistenza tecnica post- garanzia per sei anni; offerte ricevute: n.3.Importi iva esclusa. L’aggiudicazione è avvenuta ai sensi dell’art. 83 del DLgs 163/06 e s.m.i. (offerta economicamente più vantaggiosa). Il bando di indizione è stato pubblica-to sulla GUUE il 28/11/09. L’avviso integrale di appalto aggiudicato è stato inviato alla GUUE in data 05/07/10. Per informazioni tel. 0541-707585 – fax 0541-707579.

U.O. ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI

Il Direttore Dr.ssa Annarita Monticelli

Azienda Unità Sanitaria Locale di RiminiVia Coriano, 38 - 47900 Rimini

E. S. T. A. V. SUD-EST (Azienda USL7 di Siena; Azienda USL8 di Arezzo;

Azienda USL9 di Grosseto, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese;)

Strada delle Scotte, 14 - 53100 SIENA

Avviso esito gara

Si rende noto che con Deliberazione n. 778 del 17.05.2010 è stata aggiudicata, secondo il criterio del prezzo più basso, previo giudizio d’idoneità, la procedura aperta per l’afidamento della fornitura triennale di prodotti economali vari, suddivisa in sei Lotti da destinare alle Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Sud Est, per il periodo 17 maggio 2010 – 16 maggio 2013, alle ditte Damaz s.r.l. – lotto n. 1 sublotto 1, lotto n. 2, lotto n.3, lotto n.5 sublotto 1; S.M.P. Sfregola di Strecola Gianluca &.C.s.a.s. lotto n. 4; Eco Pack s.r.l. Lotto n.6, per un importo complessivo di € 202.129,61 (IVA esclusa). Alla gara hanno partecipato n.3 (tre) concorrenti.

Il Direttore Generale: Dr. Francesco Izzo

COMUNE DI MILANO – SETTORE ACQUISTI

AVVISO DI GARA (GARA N. 57/2010 - R.d.A. 59MO/2010)

Affidamento, con formula di “contratto aperto”, del servizio di sostegno ai bambini

disabili, inseriti nelle scuole dell’infanzia e nei nidi d’infanzia comunali – lotti 1, 2,

3, 4, nonché agli utenti frequentanti i centri diurni disabili – lotto 5.

Lotto 1 CIG 0508415553 - Lotto 2 CIG 05084187CC - Lotto 3 CIG 0508423BEB - Lotto

4 CIG 0508425D91 -Lotto 5 – CIG 050842800F).

Durata del servizio: anni scolastici/attività 2010/2011 – 2011/2012.

Modalità di gara: Procedura aperta (art.55–c.5-D.Lgs. 63/2006).

Corrispettivo unitario base per “modulo temporale mensile”: € 2.371,22 oltre Iva.

Criterio di Aggiudicazione: “offerta economicamente più vantaggiosa”.

LOTTO N. min. Importo complessivo N. max Importo complessivo

numero moduli minimo presunto - Iva escl moduli max presunto - Iva escl.

1° 36 € 1.843.861,18 54 € 2.752.063,96

2° 40 € 2.048.734,64 60 € 3.057.847,85

3° 40 € 2.048.734,64 60 € 3.057.848,85

4° 30 € 1.536.550,98 45 € 2.293.386,64

5° 18 € 939.003,38 20 € 1.043.337,09

TOT. 164 € 8.416.884,82 239 € 12.204.484,39

Scadenza presentazione offerte: 27 luglio 2010 ore 10,00.

Seduta pubblica apertura offerte: 27/07/2010 ore 14.30.

Pubblicazione bando: G.U.R.I. (09/07/2010 n. 78 – V Serie speciale), Osservatorio

Regionale, Min. Infrastrutture e dei Trasporti, Albo Pretorio e sito Internet comunale.

Documenti di gara: Bando, Nota Esplicativa e allegati, Capitolato Speciale scaricabili da

Internet: www.comune.milano.it - bandi/bandi aperti/ servizi. Disponibili gratuitamente

c/o reception Settore Acquisti – Gall. Ciro Fontana, 3 Milano.

Chiarimenti: tramite apposito link al sito internet del Comune o fax 02-88454776.

R.U.P.: Dott. Aurelio Mancini - Resp.le Procedura gara: Luigi Mondellini

Direttore di Settore: (Dott.ssa Renata Boria)

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Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 15/07/2010Elite France-Europe B EUR 87,38Elite France-Europe F EUR 85,51Em Debt Opp. B($) USD 101,28Em Debt Opp. C(Chf) CHF 100,87Em Debt Opp. E EUR 101,04Em Mkts Eq B($) USD 109,00Em Mkts Eq F($) USD 108,62Em Mkts Eq J(Chf) CHF 105,54Em Mkts Eq L EUR 111,79Europe Low Vol B EUR 94,93Europe Low Vol C(Chf) CHF 91,06Europe Low Vol F EUR 93,85European Equities B EUR 202,19European Equities C(Chf) CHF 185,41European Equities F EUR 198,45European Equities H EUR 194,24European Opp B EUR 98,97European Opp C(Chf) CHF 96,62European Opp D($) USD 98,49European Opp F EUR 98,38European Opp N(Chf) CHF 96,14North American Eq. B($) USD 128,03North American Eq. E EUR 123,07North American Eq. F($) USD 126,52North American Eq. G EUR 120,80North American Eq. H($) USD 122,38

Valori al 15/07/2010

European Value A1 EUR 1304,69

Ivy Asset Strategy A1 EUR 1024,80

Japan A1 EUR 548,99

US Large Cap Value A1 EUR 1095,70

US Large Cap Value C1 USD 943,20

W&R Science & Technology A1 EUR 913,17

SUB-FUND NAME NAV DATE PRICE

www.compamfund.com

BLUESKY GLOBAL STRATEGY 15/07/2010 1252,73

BOND EURO 15/07/2010 1057,09

BOND RISK 14/07/2010 1163,63

EMERGING MARKET CORPORATE 14/07/2010 1240,05

EUROPEAN EQUITY 15/07/2010 853,59

MULTIMAN. EQ. AFRICA&MIDDLE EAST 14/07/2010 78,43

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,177 09/07/2010

Unidesio 760072 9,986 09/07/2010

Unidesio 760073 10,000 09/07/2010

Unidesio 760074 9,944 09/07/2010

Unidesio 760075 11,731 09/07/2010

Unidesio 760077 10,555 09/07/2010

Unidesio 760078 10,034 09/07/2010

Unidesio 760079 10,485 09/07/2010

Unidesio 760080 10,227 09/07/2010

Unidesio 760082 9,504 09/07/2010

Unidesio 760083 10,929 09/07/2010

Unidesio 760085 10,227 09/07/2010

Unidesio 760087 11,041 09/07/2010

Unidesio 760088 9,205 09/07/2010

Unidesio 760089 11,153 09/07/2010

Unidesio 760090 7,128 09/07/2010

Unidesio 760091 10,406 09/07/2010

Unidesio 760092 10,373 09/07/2010

Unidesio 760093 10,084 09/07/2010

Unidesio 760094 10,613 09/07/2010

Unidesio 760095 10,110 09/07/2010

Unidesio 760096 10,167 09/07/2010

Unidesio 760097 10,445 09/07/2010

Unidesio 760098 10,658 09/07/2010

Unidesio 760099 10,691 09/07/2010

Unidesio 760100 10,234 09/07/2010

Unidesio 760101 10,480 09/07/2010

Unidesio 760102 10,110 09/07/2010

Unidesio 760104 10,219 09/07/2010

Unidesio 760105 10,555 09/07/2010

Unidesio 760106 10,332 09/07/2010

Unidesio 760109 10,496 09/07/2010

Unidesio 760110 10,397 09/07/2010

Unidesio 760111 10,399 09/07/2010

Unidesio 760124 10,711 09/07/2010

Unidesio 760125 10,492 09/07/2010

Unidesio 760126 9,981 09/07/2010

Unidesio 760129 10,856 09/07/2010

Unidesio 760130 10,459 09/07/2010

Unidesio 760131 10,506 09/07/2010

Unidesio 760132 10,352 09/07/2010

Unidesio 760133 10,389 09/07/2010

Unidesio 760134 10,402 09/07/2010

Unidesio 760137 10,324 09/07/2010

Unidesio 760138 10,468 09/07/2010

Unidesio 760139 10,787 09/07/2010

Unidesio 760140 10,659 09/07/2010

Unidesio 760141 10,118 09/07/2010

Unidesio 760143 10,194 09/07/2010

Unidesio 760144 10,190 09/07/2010

Unidesio 760145 10,485 09/07/2010

Unidesio 760147 10,381 09/07/2010

Unidesio 760148 10,200 09/07/2010

Unidesio 760149 10,376 09/07/2010

Unidesio 760150 10,354 09/07/2010

Unidesio 760156 9,932 09/07/2010

Unidesio 760157 10,246 09/07/2010

Unidesio 760158 9,950 09/07/2010

Unidesio 760159 10,049 09/07/2010

Unidesio 760160 9,899 09/07/2010

Unidesio 760161 9,955 09/07/2010

Unidesio 760162 9,955 09/07/2010

Unidesio 760163 9,948 09/07/2010

Unidesio 760166 10,006 09/07/2010

Unidesio 760167 9,985 09/07/2010

Unidesio 760168 10,005 09/07/2010

Unidesio 760169 9,924 09/07/2010

Unidesio 760170 9,617 09/07/2010

Unidesio 760171 10,014 09/07/2010

Unidesio 760173 9,934 09/07/2010

Unidesio 760174 9,894 09/07/2010

Unidesio 760178 9,979 09/07/2010

Unidesio 760179 9,887 09/07/2010

Unidesio 760180 9,955 09/07/2010

Unidesio 760181 9,965 09/07/2010

Unidesio 760182 9,904 09/07/2010

Unidesio 760183 9,935 09/07/2010

Unidesio 760184 10,000 12/07/2010

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Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 131,13 131,88N.M. Euro Equities EUR 38,12 39,24N.M. Global Equities EUR 48,69 49,73N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 102,46 -N.M. Q7 Corporate Bd EUR 155,17 156,98N.M. Q7 High Quality Bd EUR 130,14 131,13N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 75,41 77,74N.M. Previra World Conservative EUR 121,20 122,54N.M. Large Europe Corporate EUR 114,35 115,32N.M. Q7 Active Equities Internat. EUR 78,90 78,94N.M. Q7 Alpha Balanced EUR 98,49 -

Valori al 15/07/2010

Valori al 09/07/2010

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 106,12 103,43N.M. Total Return Flexible EUR 114,66 -

POLAR CAPITAL FUNDS

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Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 10,94 15/07/2010 GBP 9,17 15/07/2010 USD 14,09 15/07/2010

Healthcare Opportunities EUR 6,62 15/07/2010 GBP 5,56 15/07/2010 USD 8,53 15/07/2010

Polar Japan Fund USD 16,27 15/07/2010 GBP 10,60 15/07/2010 JPY 1433,85 15/07/2010

UK Absolute Return EUR 12,60 15/07/2010 GBP 10,52 15/07/2010 USD 16,15 15/07/2010 EUR 12,68 15/07/2010 GBP 10,59 15/07/2010 USD 16,26 15/07/2010

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Page 49: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

61Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 O F F R O L AVO R Oelettrico preventivista. Il candidato ideale è un giovane perito o ingegnere elettrico/elettronico, con almeno un anno di espe-rienza in studi di progettazione di im-pianti elettrici, illuminotecnici, domotici. Indispensabile conoscenza del disegno elettrico e dimestichezza con i gestionali applicativi. Per candidarsi è necessario registrarsi sul portale www.gewiss.com nella sezione «Lavora con noi».L’Eco di Bergamo

Responsabile gestione qualità

Per importante azienda di Canegrate Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona tecnico meccanico ingegnere o perito, con esperienza come responsabile qualità. Necessaria ottima conoscenza lingua inglese e conoscenza base di erp. Gradita esperienza proprio nella stesura procedure, istruzioni, norme interne, verifiche ispettive interne, re-dazione MGQ, verifica azioni correttive e preventive, e disegno meccanico. Gli interessati possono richiedere informa-zioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Toscana

Progettistadi circuiti stampati

Per azienda cliente ricerchiamo progetti-sta di circuiti stampati appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). È richiesta conoscenza per la progettazione Cad/Cae di circuiti stampati analogici e digitali. Saranno usate metodologie e piattaforme allo stato dell’arte coprendo problematiche che vanno dall’integrità del segnale (high speed design) pre e post layout, alla potenza e alla minimiz-zazione dei rumori. Si occuperà anche delle librerie e di recepire correttamente le informazioni dal progettista HW e di contattare i costruttori qualificati delle schede (rigido, rigido/flex, flex, micro-wave, back-plane). Requisiti richiesti: laurea (breve) in ingegneria elettronica o anche diploma di perito industriale con specializzazione elettronica. Conoscenza tools di progettazione PCB; Mentor Graphics Expedition; Zuken Visula; Cadence ORCAD; Mentor Graphics Board Statio. Sede di lavoro: Firenze. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Intrattenimento

Lazio

Addetti cassaLa Divisione Specializzata Intratteni-mento di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca a Roma e nel Lazio per importanti marchi operanti nel settore giochi e intrattenimento 30 addetti cassa. Il candidato ideale ha maturato un’esperienza pregressa nella gestione delle attività di cassa (gdo, addetto emissione ticket, raccolta delle cartelle nelle sale bingo ecc.) ed è dispo-nibile a lavorare full-time su turni e nei festivi. Per la risorsa inserita si prevede un periodo di formazione iniziale a carico dell’azienda. Si offre contratto di sommi-nistrazione con possibilità di proroghe e di inserimento diretto in azienda. Si offre contratto di somministrazione con con-cretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, pos-sono inviare il curriculum, con autorizza-zione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, divisione Intrattenimento, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0697605545, fax 0697605764, e-mail [email protected]

Hostess di sala e receptionistLa Divisione Specializzata Intratteni-mento di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca a Roma e nel Lazio per importanti marchi operanti nel settore giochi e intrattenimento 30 hostess di sala e receptionist. La risorsa si occuperà di accogliere i clienti al loro ingresso in sala, fornire il proprio sup-porto riguardo qualsiasi loro esigenza e affiancarli nel corretto funzionamento degli apparecchi da gioco. Si richiede disponibilità ad indossare una divisa e a lavorare su turni e nei festivi, attitudine ai rapporti interpersonali e forte resi-

stenza allo stress. E’ gradita esperienza pregressa in lavori a contatto con il pubblico. Si prevede un periodo di for-mazione iniziale a carico dell’azienda. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di proroghe e di inserimento diretto in azienda. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, divisione Intrattenimento, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0697605545, fax 0697605764, e-mail [email protected]

Operatori help desk tecnicoLa Divisione Specializzata Intratteni-mento di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca a Roma e nel Lazio per importanti marchi operanti nel settore giochi e intrattenimento 30 operatori help desk tecnico. Si richiede: diploma tecnico, conoscenze in ambito networking, router, switch, firewall. La risorsa dovrà occuparsi di: supporto telefonico e assistenza, sia hardware che software, tramite connessione remota e on-site; attivazione dei punti vendita on-site e da remoto, con configurazione dell’infrastruttura tecnologica (Player, Risk, FEP, Stampanti, VoIP, VideoInfor-mazione); gestione e verifica dei guasti dei singoli punti di gioco; monitoraggio e verifica del funzionamento della connet-tività Adsl, Isdn e Hsdpa dei singoli punti di gioco con gestione delle problemati-che ed eventuali segnalazioni dei guasti al Cna di Telecom Italia tramite portale TuconTi. L’attività ruota su 4 turni, in un range orario che va dalle 7 alle 23, dal lu-nedì alla domenica; si richiede forte fles-sibilità oraria, e disponibilità a lavorare in turni notturni e festivi. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, divisione Intrattenimento, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0697605545, fax 0697605764, e-mail [email protected]

Sistemisti ItLa Divisione Specializzata Intratteni-mento di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca a Roma e nel Lazio per importanti marchi operanti nel settore giochi e intrattenimento 10 sistemisti It. Requisiti: laurea in inge-gneria informatica, elettronica o delle telecomunicazioni, esperienza di almeno 1-2 anni, ottima conoscenza dei server Windows e delle applicazioni server Microsoft (es. Exchange, Sharepoint). Ottima conoscenza delle reti TCP/IP. La risorsa si occuperà di: monitoraggio; manutenzione dei sistemi tecnologici dell’azienda e dei suoi business partner; supporto tecnico sui sistemi IT e sull’in-frastruttura di rete. Costituirà titolo pre-ferenziale la conoscenza degli apparati Cisco. Buona conoscenza dell’inglese. Si richiede disponibilità full-time, fles-sibilità operativa a lavorare anche su turni weekend e notturni; disponibilità a trasferte. Si offre contratto di sommini-strazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, divisione In-trattenimento, Via Cassiodoro 19, 00193 Roma, tel. 0697605545, fax 0697605764, e-mail [email protected]

Legali

Lazio

Addetti al legaleRandstad Rentrée (divisione specializzata nell’inserimento lavorativo di personale in mobilità, cassa integrazione, over 50) ricerca 3 addetti al legale. Le risorse si occuperanno della verifica dei contratti di locazione affiancando i responsabili del progetto. Le risorse saranno inserite in un gruppo composto da 6 persone che stan-no seguendo questa tipologia di attività. È richiesta: buona conoscenza dei sistemi informatici e degli strumenti di Office (Word, Excel, Outlook); laurea in legge; pratica in studi legali con esperienza in ambito civilistico (locazioni, concessioni,

deposito ecc.); superamento dell’esame di stato per l’iscrizione all’albo. Sede di lavoro: Roma. La ricerca è rivolta a persone iscritte alle liste di mobilità (legge 223/91). Contatti e curriculum a: [email protected] Italia

Logistica

Lombardia

Responsabile logisticaAzienda leader nel proprio settore ricerca un responsabile logistica. Il candidato deve provenire da precedenti esperienze nella logistica industriale e avere una buona conoscenza della lingua inglese. Rispondendo direttamente solo alla direzione e gestendo alcune persone de-dicate al settore specifico, sono previsti un inquadramento e una retribuzione commisurate all’esperienza. Inviare il proprio curriculum dettagliato all’indi-rizzo e-mail: [email protected]’Eco di Bergamo

Marketing e commerciali

Campania

Addetti customer serviceArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente 2 addetti customer service. Il candidato ideale è laureato preferibilmente in economia o in lingue, ha una perfetta conoscenza della lingua inglese e di quella francese e/o di quella tedesca e/o di quella russa; dimestichez-za con i numeri e con l’utilizzo delle tecnologie informatiche. Ha, inoltre, maturato un’esperienza almeno triennale nell’area sales di aziende modernamente organizzate ed è disponibile a brevi spo-stamenti all’estero. Il ruolo prevede la gestione commerciale di clienti assegnati in alcuni mercati in Italia e/o all’estero, in collaborazione con key account manager e/o direttori commerciali; si pone come interfaccia tra il cliente e la gestione delle problematiche interne di pianificazione e produzione dei prodotti nei diversi stabilimenti, con l’obiettivo di assicurare la soddisfazione del cliente. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Area manager SudArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca per azienda operante nel settore moda un area manager Sud. La figura ricercata, riportando al retail manager, avrà la responsabilità di una specifica area geografica e, in particolare, delle Regioni Puglia, Campania, Abruzzo e Sicilia. La risorsa si occuperà di: stesura del business plan stagionale; valutazione dei risultati di vendita della stagione/collezione; controllo e mantenimento dell’assortimento e degli stock; coordi-namento e gestione dei responsabili di negozio. Il candidato ideale ha maturato una precedente esperienza nel ruolo, co-me store o area manager, preferibilmente in ambito retail-apparel. Indispensabile domicilio nella zona di Napoli. Ottima conoscenza della lingua inglese, ottime capacità di leadership. Si offre inseri-mento in azienda con livello e retribu-zione commisurati alla reale esperienza. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Lazio

Addetti allo sviluppo commerciale

Per un primario gruppo nel settore beverage, Randstad Italia Spa è stata in-caricata di ricercare candidati da adibire alla mansione di addetti allo sviluppo commerciale. Il ruolo prevede la gestio-ne del processo di vendita di prodotti presso un portafoglio clienti assegnato con la responsabilità di raccolta ordini dei clienti, l’analisi delle loro necessità,

l’elaborazione di soluzioni possibili e la gestione del credito. Inoltre è richiesta la ricerca di nuove opportunità di sviluppo commerciale nel territorio assegnato. Il candidato ideale è diplomato o laureato con una buona conoscenza della lingua inglese e la padronanza dei principali strumenti informatici. È requisito fon-damentale il possesso della patente B. I candidati ideali sono persone dina-miche, con propensione alle relazioni interpersonali e orientate agli obiettivi, fortemente interessate ad un processo di crescita professionale nel settore com-merciale di un’azienda leader del settore. Viene offerto un inserimento alle dirette dipendenze dell’azienda cliente; auto aziendale ad uso lavorativo, cellulare e palmare. La sede di lavoro sarà: Roma città. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Addetti commercialiPer azienda cliente ricerchiamo addetti commerciali appartenenti alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). La risorsa verrà inserita all’interno dell’ufficio sales & marketing a supporto dell’area commerciale. È richiesta un’esperienza pregressa nell’ambito commerciale e un’ottima conoscenza della lingua ingle-se sia a livello scritto che parlato. Sede di Lavoro: Roma. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Lombardia

Addetto ufficio marketingPer un’importante azienda del settore elettrotecnico Randstad Italia spa è stata incaricata di ricercare un addetto ufficio marketing. La posizione prevede l’im-plementazione dell’attività di marketing e comunicazione per i mercati esteri di interesse dell’azienda. Il candidato ideale ha maturato una consolidata esperienza nel marketing internazionale di prodotto B2B e ha una buona conoscenza della lingua inglese. La sede di lavoro sarà: Brescia. Per le posizioni sopra citate viene offerto un contratto di inserimento direttamente in azienda. Contatti e curri-culum: Randstad Italia spa, filiale di Bre-scia, Via Foppa 10, cap 25122 Brescia, tel. 030 3756038, fax 030 2807104 @ [email protected] Italia

Area managerPer azienda meccanica di Legnano Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona candidato con esperienza com-merciale (mercati esteri) e formazione tecnica. Necessaria laurea tecnica o di-ploma settore meccanico con esperienza di vendita prodotti ad alto contenuto tecnologico. Necessaria anche l’ottima conoscenza della lingua inglese e tede-sca. Disponibilità a frequenti trasferte all’estero. Gli interessati possono richie-dere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Collaboratrice marketingStudentessa per collaborazioni marke-ting, predisposta alle relazioni interper-sonali, altri profili per tecnici e varie. Visiona proposte di impiego su www.politecna.it. Visita il sito, scegli il pro-filo, segui in modo preciso le procedure indicate e invia il curriculum formato europeo con foto.La Provincia di Como

Export area managerPer un’importante azienda del settore elettrotecnico Randstad Italia spa è stata incaricata di ricercare un export area ma-nager. La posizione prevede la gestione e lo sviluppo del portafoglio clienti per i mercati dell’Est Europa e i paesi del bacino baltico (in particolare la Russia), del medio oriente e del Nord Africa. I candidati hanno maturato esperienza una pregressa esperienza come export manager e hanno un’ottima conoscenza della lingua inglese e del russo o del tedesco. Requisito preferenziale è la pro-venienza dal medesimo settore. Contatti e curriculum: Randstad Italia spa, filiale di Brescia, Via Foppa 10, cap 25122 Bre-scia, tel. 030 3756038, fax 030 2807104 @ [email protected] Italia

Impiegati commercialiPer aziende multinazionali stiamo

selezionando candidati con esperienza anche breve nell’ambito commerciale appartenenti alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). È indispensabile la conoscenza fluente della lingua inglese. Full-time. Contratto con finalità assuntive. Sede di lavoro: Dalmine (Bg), sirmione (Bs). Diploma/laurea breve in lingue. Con-tatti e curriculum: [email protected] Italia

Impiegato/a commercialeMinotti cerca impiegato/a commerciale con esperienza minima quinquennale nel settore del mobile per arredamento, età 35 anni circa. Si occuperà dell’attività di back office di alcune aree assegnate del mercato estero, dell’inserimento degli ordini clienti, parteciperà alle fiere di settore. È essenziale un’ottima conoscen-za della lingua inglese e di almeno una seconda lingua (tedesco e/o francese). Completano il profilo buone doti orga-nizzative, serietà, precisione e capacità di comunicazione. Si avvarrà del sistema informatico aziendale e degli strumenti d’office automation. Retribuzione e in-quadramento saranno commisurati alla reale esperienza del candidato. Garan-tendo la massima riservatezza, invitiamo gli interessati ad inviare curriculum vitae per e-mail a: [email protected] o per posta a: Minotti Spa - C.P. 61 - 20036 Meda (MB).La Provincia di Como

Piemonte

Impiegato tecnico commerciale

About Job società di ricerca e selezione del personale ricerca per prestigiosa azienda del settore delle energie rinno-vabili un impiegato tecnico commerciale esperto nella vendita di impiantistica industriale. La posizione riporta diret-tamente alla direzione e ha l’incarico di consolidare e sviluppare la rete commerciale già avviata nel mercato del fotovoltaico, in un contesto fortemente proiettato alla crescita, con particolare riferimento all’area Piemonte e zone limitrofe. Le sue mansioni riguarderanno in particolare: la ricerca di nuovi clienti con particolare riguardo al target delle medie-grandi industrie, imprese agrico-le, enti pubblici, settore alberghiero; la gestione delle trattative commerciali; la predisposizione di progetti di collabora-zione con l’ufficio tecnico; la gestione del post vendita; la partecipazione a campagne di comunicazione, fiere, even-ti... Si richiede: provenienza preferibile dal settore dell’impiantistica industriale; esperienze significative e dimostrabili di vendita alle aziende. Caratteristiche personali: il candidato ideale possiede ottime doti relazionali: attitudine alla comunicazione, capacità di ascolto e di orientamento al cliente. Possiede una buona conoscenza del tessuto imprendi-toriale locale e degli sviluppi del merca-to. Ha spirito d’osservazione e capacità di individuare possibili opportunità di business, capacità di analisi e di problem solving. È affidabile, concreto, capace di assumersi le proprie responsabilità. È competitivo, convincente, orientato al risultato con forte motivazione persona-le. Sede di lavoro provincia di Torino. Assunzione a tempo indeterminato: Ral base 30.000 euro circa +variabile + auto. Per candidarsi collegarsi al link http://www.aboutjob.it/system/offerte.php?action=view_job&id_job=291 oppure inviare una mail a [email protected] Job

Veneto

Impiegato/a ufficio commerciale

Azienda Alto Vicentino cerca impiegato/a ufficio commerciale. Requisito indispen-sabile ottima conoscenza delle lingue in-glese e francese parlate e scritte. Inviare curriculum via e-mail a [email protected] Giornale di Vicenza

Persona per ufficio commerciale estero

Ditta artigiana Basso Vicentino cerca persona da inserire in ufficio commer-ciale estero per sostituzione maternità. Si richiedono esperienza, ottima cono-scenza lingue inglese, francese e tedesco. Disponibilità a trasferte. Inviare c.v. a: [email protected] Giornale di Vicenza

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62 Lunedì 19 Luglio 2010 O F F R O L AVO R OResponsabile commerciale

Niederdorf Italia, società di ricerca e selezione, per primario gruppo indu-striale di respiro internazionale, presente all’estero con vari siti produttivi, ricerca il/la responsabile commerciale (Rif. COBU/S). Il/la candidato/a, rispondendo al responsabile della divisione, definirà e implementerà le strategie e le politiche commerciali della corporate finalizzate allo sviluppo del business italiano. Sarà responsabile del raggiungimento dei risultati di fatturato, margine e quote di mercato coordinando la rete commerciale e occupandosi di gestire in prima per-sona i key client. Dovrà redigere report sull’andamento delle vendite, in termini di attività svolte e obbiettivi perseguiti, da presentare in meeting periodici sul resoconto delle performance raggiunte. Il candidato/a ideale è un manager che ab-bia maturato una significativa esperienza commerciale preferibilmente in aziende multinazionali. Si richiede la capacità di gestire e motivare efficacemente un team di vendita, un’ottima conoscenza della lingua inglese. Completano il profilo spiccate doti relazionali e ne-goziali, capacità organizzative, visione strategica, approccio «integrato», spirito collaborativo, orientamento alla clientela e forte focus sui risultati. Sede di lavoro: Provincia di Verona. Inviare curriculum compilando il form all’indirizzo www.niederdorfitalia.info/invia-cv.html ci-tando il riferimento sopraindicato e autorizzando al trattamento dei dati per-sonali per finalità di ricerca e selezione del personale (informativa consultabile sul sito). Ricerca rivolta ad ambosessi.Niederdorf Italia

Responsabile organizzativo commerciale

Società sede Vicenza ricerca personale età 15/50 per la funzione di responsabile organizzativo commerciale. Offresi fisso mensile euro l.700 per minimo produttivo garantito. Telefonare (0444) 291271.Il Giornale di Vicenza

Periti

Campania

Manutentori meccaniciArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente manutentori meccani-ci. Il candidato ideale è perito industriale con specializzazione in meccanica. Ha maturato un’esperienza pluriennale nella manutenzione di impianti industriali, buona conoscenza della meccanica di base e del disegno meccanico, pratica nell’utilizzo di strumenti di misura (ca-libro, micrometri ecc.), e nel montaggio di componenti e sistemi. Ha sufficiente esperienza nell’uso di macchine utensili: tornio, fresa ecc. e, possibilmente, com-petenze di oleodinamica e pneumatica. L’attività viene effettuata sui tre turni di lavoro avvicendati. Sede di lavoro: Na-poli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Arti-colo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Periti industrialie diplomati scuola grafica

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente periti industriali (elet-tronici, meccanici) e diplomati di scuola grafica. I candidati hanno conseguito il diploma con ottima votazione, maturato esperienza tecnica in realtà industriali moderne; dimestichezza nell’uso di strumenti informatici e pratica nell’uti-lizzo di strumenti di misura. Energia e flessibilità, entusiasmo e voglia di crescere professionalmente, determina-zione, capacità di lavorare in team e di resistenza allo stress sono caratteristiche fondamentali per le persone ricercate. È previsto un importante e strutturato percorso di formazione e inserimento. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Produzione

Abruzzo

Elettricisti cablatoriArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca per azienda cliente 3 elettricisti cablatori. I candidati, diplomati, hanno esperienza pregressa nel cablaggio di quadri elettrici, ottima conoscenza degli schemi elettrici e cablaggio a bordo macchina. Sedi di lavoro: Pe-scara/Chieti. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Filiale di Pescara, Via Milano 13, 65122 Pescara, tel. 085 9432009, fax 085 9432095, e-mail pescara@articolo1Articolo1

Campania

Macchinista litografoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente un mac-chinista litografo. Il candidato ideale ha maturato esperienza nel ruolo presso aziende del settore legatoria. Requisiti richiesti: esperienza nella mansione; capacità di lavorare in autonomia; re-sidenza in zone limitrofe; disponibilità al lavoro su turni; completano il profilo affidabilità, serietà. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Emilia-Romagna

Assistente responsabile produzione

Ideal Open grazie al grosso succes-so del serramento in pvc in Italia e all’estero per ampliamento organico cerca assistente responsabile produzio-ne con esperienza. Inviare curriculum a: [email protected] Ideal Fenster srl - Stab. Ideal Open Via Emilia Ovest 95, S. Nicolò (Pc), tel. 0523/783011, fax 0523/783090. La ricerca è rivolta ad ambo i sessi.Libertà

Lombardia

Addetto alla miscelazionePer azienda settore chimico di Busto Garolfo Randstad Italia spa, filiale di Legnano, seleziona candidati da inserire in produzione, nello specifi-co nel reparto miscelazione. Gradita precedente esperienza in produzione e disponibilità al lavoro a giornata o su turni. Necessaria la mancanza di al-lergie che diventano incompatibili con l’ambiente lavorativo. Gli interessati possono richiedere informazioni o in-

viare il proprio curriculum a: Randstad Italia spa, filiale Legnano, Via XXIX Maggio 113, 20025 Legnano, tel. 0331 593412, fax 0331 593556, E-mail [email protected] Italia

Sardegna

Saldatore a tigArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca per importante azienda cliente un saldatore a tig. Il candidato ha una pluriennale esperienza, ha capacità di svolgere con precisione tutte le attività tipiche della mansione. Si offre contrat-to di somministrazione con concretis-sime possibilità di inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Nuoro. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agen-zia per il lavoro, Via P.ssa Jolanda 66, 07100 Sassari, tel. 079/4360284, fax 079/4360287, e-mail [email protected]

Veneto

Giovane per uso impianti automatizzati

Cercasi giovane con predisposizione uso impianti automatizzati con robot, da formare in azienda, residente a non più di 15 minuti di macchina da Bressanvido per inserimento in azienda metalmeccanica. Gli interessati, ambo-sessi, possono telefonare allo (0444) 460144 ore 8.30-12.30 / l4.30-18.30.Il Giornale di Vicenza

Qualità

Campania

Addetto al controllo qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca per importante azienda cliente un addetto al controllo qualità. Il candi-dato ideale ha una laurea in scienze e tecnologie alimentari e/o chimico, disponibilità immediata, anche senza esperienza. Sede di lavoro: Provincia di Avellino. Gli interessati, amboses-si, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Arti-colo1, Filiale di Avellino, Via Circum-vallazione 132, 83100 Avellino, tel. 0825/37585, fax 0825/785862, e-mail [email protected]

Stagista per area qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente uno stagista per area qualità. Il candidato è laureato bril-lantemente in ingegneria meccanica/chimica o in chimica, ed ha un’ottima conoscenza della lingua inglese, ma-turato un’esperienza di laboratorio e quindi sviluppato dimestichezza con gli strumenti di misura. Sede di lavo-

ro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Emilia-Romagna

Persona per ufficio qualitàPrimaria e dinamica azienda metal-meccanica offre opportunità di crescita professionale e cerca persona per ufficio qualità con diploma tecnico o laurea, comprovata esperienza nella certificazio-ne e nei collaudi con clienti, conoscenza inglese indispensabile, gradite altre lingue. Scrivere ad Altrimedia Cassetta 11/E - 29121 Piacenza.Libertà

Lombardia

Responsabileassicurazione qualità

Azienda leader nel proprio settore ricerca un responsabile assicurazione qualità. Il candidato deve provenire da esperienze lavorative precedenti in analoga posizio-ne. Sono richiesta esperienza nell’attua-zione della norma ISO TS e conoscenza della lingua inglese. Inviare il proprio curriculum dettagliato all’indirizzo e-mail: [email protected]’Eco di Bergamo

Veneto

Responsabile qualitàPrimaria azienda componentistica auto-mazione industriale cerca responsabile qualità clienti fornitori certificazione prodotti conoscenza lingua inglese. Sede lavoro: Sarego. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a [email protected] Giornale di Vicenza

Ragionieri

Lombardia

Ragioniera/eStudio professionale in Bergamo cerca ragioniera/e con pluriennale esperienza, maturata preferibilmente presso studi commerciali, da inserire nel proprio organico, addetta/o alla contabilità Iva, generale e dichiara-zioni dei redditi. Inviare curriculum a: [email protected]’Eco di Bergamo

Veneto

RagionieraDottore commercialista assume ragionie-ra massimo ventiquattrenne zona Vicenza e limitrofi inquadramento interessante. Tel. (335) 6613385.Il Giornale di Vicenza

Risorse umane

Emilia-Romagna

Impiegata ufficio amministrativo/personale

Ideal Open grazie al grosso successo del serramento in pvc in Italia e all’estero per ampliamento organico cerca impie-gata ufficio amministrativo/personale con esperienza. Inviare curriculum a: [email protected] Ideal Fenster srl - Stab. Ideal Open Via Emilia Ovest 95, S. Nicolò (Pc), tel. 0523/783011, fax 0523/783090.Libertà

Persona per reparto controlliPrimaria e dinamica azienda metal-meccanica offre opportunità di crescita professionale e cerca persona per re-parto controlli nd con diploma tecnico, conoscenza lingue inglese, esperienza nell’utilizzo dei più comuni strumenti di collaudo e di analisi difettosità. Scrivere ad Altrimedia Cassetta 11/E - 29121 Piacenza.Libertà

Lazio

Addetti pulizie industrialiRandstad Italia spa in collaborazione con società multinazionale settore chimico ricerca 10 addetti pulizie industriali. Cerchiamo candidati che abbiano svolto lavori di addetti alle pulizie in contesti aziendali tipici del settore chimico-farmaceutico e/o ospedaliero. Si offre contratto iniziale della durata di 6 mesi, con inizio a luglio (disponibilità a lavorare per tutto agosto), con orario settimanale di 37 ore (si richiede dispo-nibilità a lavorare anche di sabato). La sede di lavoro si trova in Roma centro. Inviare dettagliato curriculum con auto-rizzazione al trattamento dei dati sulla tutela della privacy a Randstad Italia spa, filiale Roma Manzoni, Viale Manzoni 22, 00185 Roma, e-mail [email protected] Italia

Lombardia

ImpiegataStudio commercialista in Como ricerca impiegata. Valuta diverse esperienze e conseguenti inquadramenti. Scrivere a: La Provincia SPM casella 14-R 22100 Como.La Provincia di Como

Responsabile operativoSogetras primaria azienda nel settore dei trasporti bancari ricerca per propria sede di Grassobbio (Bg) un responsabile operativo da inserire con contratto a tempo indeterminato. Inviare curriculum a mezzo fax al n. 02.58.07.52.83.L’Eco di Bergamo

Piemonte

Laureata/o in materie umanistiche

Per azienda cliente ricerchiamo laureata/o in materie umanistiche appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). Ricer-chiamo un laureata/o (scienze della for-mazione, psicologia, scienze della comu-nicazione, sociologia, scienze politiche, filosofia, lettere, lingue). Il candidato deve avere una buona-ottima conoscenza dell’inglese, buona conoscenza dei pac-chetti Office (Word, Excell, PowerPoint) e predisposto all’utilizzo di diversi tools informatici (SAP, BW, Sipro). Contratto Full-time. Sede di lavoro: Torino. Con-tatti e curriculum: [email protected] Italia

Sicilia

Addetto al front officeArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore del noleggio auto, moto, scooter, camper impiegato addetto al front office. La persona prescelta si occuperà delle relazioni con i clienti secondo standard qualitativi, dovrà aprire e seguire gli ordini, i contratti di noleggio e gestire le comunicazioni telefoniche. Il candidato ideale ha un’ottima conoscenza della lingua inglese, forte predisposizione al contatto col pubblico, buona capacità di guida. Sono gradite conoscenza di una

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100 CAPIREPARTO NEL BRICOLAGE

in tutta Italia

La divisione specializzata Largo Consumo di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca 100 capireparto in tutta Italia da inserire nell’organico di un’im-portante azienda operante nel settore del bricolage.

I candidati con cui desideriamo entrare in contatto sono in possesso dei seguen-ti requisiti: laurea in materie economiche o diploma in ragioneria; esperienza pregressa pari ruolo in ipermercati o contesti similari; ossibilmente provenienza dai settori freschi e freschis-simi; conoscenza conto economico di reparto; conoscenza gestione fornitori (ordini-rotture ecc.); conoscenza gestione promozioni e successiva partenza volantini pubblicitari; monito-raggio della concorrenza; capacità di gestione del personale addetto alle vendite e formazio-ne dello stesso; ottima predisposizione al contatto con il cliente e al commerciale; disponibilità al trasferimento in tutta Italia.

Si offre inserimento in diretto in azienda a tempo indeterminato. La retribuzione sarà cor-rispondente alle reali capacità.

Gli interessati, ambosessi (L.903/77), possono inviare il proprio curriculum, con auto-rizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, e-mail: [email protected] Si invitano i candidati a leggere l’informativa sulla privacy sul sito www.articolo1.it

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Page 51: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

63Lunedì 19 Luglio 2010Lunedì 19 O F F R O L AVO R Oseconda lingua, pregressa esperienza nel settore e disponibilità a lavorare su turni e/o nei weekend o festivi. Sede di lavo-ro: Catania. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Autista professionistacon patente K

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un autista profes-sionista con patente k. Il candidato ha un diploma di scuola media superio-re, ottime capacità relazionali, buona dialettica e massima professionalità. Preferibilmente residenza luogo di la-voro. Sede di lavoro: Catania e zone limitrofe. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Hr specialistArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda internazionale leader nel settore healthcare un hr specialist. La persona selezionata si occuperà della selezione del personale medico e para-medico. Requisiti: laurea e/o percorso formativo specificatamente rivolto alla selezione e gestione delle risorse umane, ottima conoscenza della lingua spagno-la, buona conoscenza delle dinamiche amministrative legate alla gestione delle risorse umane, disponibilità alla mobilità su territorio, automunito. Entusiasmo, forte motivazione, ottima predisposizio-ne ai rapporti interpersonali completano il profilo. Sono gradite una precedente esperienza nella gestione delle risorse umane e la provenienza, preferibilmente, dallo stesso settore di riferimento e la residenza a Palermo. Sede di lavoro: Palermo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Veneto

CentralinistaAzienda di Vicenza cerca centralinista con mansioni di piccola segreteria full-time. Chiamare tel. (0444) 388340.Il Giornale di Vicenza

Operatori al bancoApertura nuovo distaccamento com-merciale. Ricerchiamo da impiegare full-time 4 operatori al banco (inseri-mento dati e accoglienza clienti) e addetti alla manutenzione esterna. Anche prima esperienza. Per colloquio tel. (0444) 1803544.Il Giornale di Vicenza

Ristorazione

Lazio

Addetti mensaLa divisione specializzata ho.re.ca di Articolo1, agenzia per il lavoro (UnoHol-ding Family), ricerca per un’importante azienda operante nel settore della ristora-zione collettiva 30 addetti mensa a Roma. I candidati con cui desideriamo entrare in contatto hanno la licenza media, un’esperienza di almeno un anno nella mansione e il possesso dell’attestato Haccp (fondamentale per conoscere le norme igienico-sanitarie per lavorare nelle mense). Devono, inoltre, essere disponibili mattina, sera e weekend. La residenza vicino al luogo di lavoro costituisce titolo preferenziale. Non ci sono limiti di età, i candidati possono superare anche i 50 anni. Le sedi di la-voro sono il IV, il VII, il X, il XII, il XV, XVI, XVIII e il XIX Municipio di Roma. Si offre contratto di somministrazione part-time. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il proprio curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati e Rif AD-MS via e-mail a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Via Cassiodoro 19, Roma, E-mail: [email protected]

Sanità

Trentino-Alto Adige

Infermieri esperti in dialisiLa divisione specializzata Sanità di Articolo1, agenzia per il lavoro (Uno-Holding Family), ricerca infermieri esperti in dialisi da inserire presso una struttura sanitaria in provincia di Trento. I candidati devono essere in grado di: interagire con il malato, approfondendo la conoscenza di abitudini e relazioni; pianificare gli interventi assistenziali tenendo conto delle esigenze non solo sanitarie del malato; attuare gli interventi con abilità non solo manuale strumentale, ma anche relazionale; valutare il rag-giungimento degli obiettivi assistenziali attraverso la comparazione tra risultati attesi e ottenuti. Il candidato è laureato in scienze infermieristiche e iscritto al Collegio Ipasvi, con almeno un anno di esperienza specifica nella mansione. Si offre contratto di somministrazione di tre mesi con possibilità di alloggio. Sede di lavoro: Provincia di Trento. Gli interessati ambosessi possono inviare il proprio curriculum vitae con l’autoriz-zazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il lavoro spa, Via XX Settembre 6, 37129 Verona, tel. 045/8948213, fax 045/8948217, e-mail [email protected]

Veneto

Infermieri professionaliLa divisione specializzata Sanità di Arti-colo1, agenzia per il lavoro (UnoHolding Family), ricerca infermieri professionali da inserire presso una struttura sanitaria. I candidati con cui desideriamo entrare in contatto sono in possesso di: laurea in scienze infermieristiche; relativa iscrizione all’albo professionale Ipasvi; certificata esperienza maturata presso ospedali o case di cura; auto; disponibi-lità a lavorare su turni e full-time. Even-tuali candidati extracomunitari devono essere in possesso di titolo di infermiere riconosciuto come equipollente dal ministero della salute, essere iscritti al Collegio professionale e avere una capa-cità linguistica idonea alla mansione. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Treviso Sud. Gli interessati, amboses-si, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali, a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Borgo Cavour 8, 31100 Treviso, tel. 0422 590999, - 0422574331, fax 0422 545463, [email protected]

Segreteria

Lazio

Segretaria di direzionePer azienda cliente ricerchiamo una segretaria di direzione appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). La risorsa si occuperà di gestione centralino, gestione agenda, organizzazione meeting e trasferte, piccola contabilità. È richie-sta una conoscenza della lingua inglese fluente. Sede di Lavoro: Roma centro. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Sardegna

SegretariaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente una segretaria. La candidata ha esperienza nel ruolo e disponibilità immediata. La risorsa selezionata si occuperà princi-palmente di inserimento dati, gestione archivio, centralino e accoglienza clienti. Si richiedono ottime capacità organiz-zative e gestionali, buone doti relazio-nali e ottima conoscenza del pacchetto Office, in particolare Word e Excel. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Sas-sari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, Agenzia per il Lavoro, Via P.ssa Jolanda 66, 07100 Sas-sari, tel. 079/4360284, fax 079/4360287, e-mail [email protected]

Toscana

Segretaria di direzionePer azienda cliente ricerchiamo se-gretaria di direzione appartenente alle categorie protette (art. 1 L. 68/99). Al candidato è richiesto di svolgere man-sioni amministrative, di gestire il contatto con tutti i livelli e gli ambiti aziendali. La figura ricercata dovrà ricoprire compiti di supporto generale, come per esempio comporre e preparare lettere di routine / memo / reports per l’approvazione; organizzare riunioni, redigere verbali, scrivere rapporti, redigere lettere e comu-nicazioni e gestire il flusso informativo verso altre funzioni aziendali o verso l’esterno, gestire gli archivi informativi. Requisiti richiesti: diploma / laurea in ambito economico giuridico. Esperienza pregressa di almeno 3 anni come segre-teria / amministrativo. Inglese fluente: avanzato livello sia scritto che parlato. Elevata conoscenza di Microsoft Word, PowerPoint, Excel e Internet. Eccellenti doti comunicative e relazionali. Ottima capacità organizzativa. Sede di lavoro: Siena/Firenze. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Tecnici

Abruzzo

Collaudatore meccanicoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca collaudatore meccanico. Il candidato, diplomato, ha esperienza nella mansio-ne. Si richiede ottima conoscenza del disegno meccanico e degli strumenti di misura. Necessario domicilio o residenza nella zona di riferimento. Sede di lavoro: provincia di Chieti. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Filiale di Pescara, Via Milano 13, 65122 Pescara, tel. 085 9432009, fax 085 9432095, e-mail pescara@articolo1Articolo1

Manutentore elettromeccanico

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un manutentore elet-tromeccanico. Il candidato si dovrà occu-pare di attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, ha un diploma di perito o congegnatore meccanico, competenze di meccanica, pneumatica e oleodinamica; è in grado di leggere il disegno tecnico e sa utilizzare il plc. Completa il profilo una buona conoscenza della lingua inglese. Si offre contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Chieti. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, agenzia per il lavoro, Filiale di Pescara, Via Milano 13, 65122 Pescara, tel. 085 9432009, fax 085 9432095, e-mail pescara@articolo1Articolo1

Emilia-Romagna

Elettricista installatoreDitta con sede in Piacenza ricerca un elettricista installatore con esperienza per proprio organico. La ricerca è rivolta ad ambo i sessi. Inviare curriculum al numero di fax 0523-460473.Libertà

Lombardia

Diplomati in elettronicaPer importante azienda operante nell’enter-tainment ricerchiamo una categoria protetta per mansioni di tipo tecnico. Il candidato svolgerà attività di gestione e studio delle emissioni dei campi elettromagnetici gene-rate da impianti radiotelevisivi. Preparerà il materiale tecnico per la richiesta dell’auto-rizzazione presso la pubblica amministra-zione. Requisiti richiesti: diploma di tipo tecnico (elettronico/telecomunicazioni); di-namismo, spirito di squadra e di adattamen-to; flessibilità e focalizzazione alla qualità del servizio; buona conoscenza della lingua inglese; disponibilità immediata; capacità nell’utilizzo dei pacchetti applicativi infor-matici e dei sistemi operativi; conoscenza di elettronica generale/telecomunicazioni; invalidità civile/del lavoro. Sede di lavoro: Lissone (MB). La ricerca è rivolta a invalidi civili e del lavoro ai sensi della legge 68/99. Contatti e curriculum: [email protected] Italia

Sardegna

FrigoristaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda cliente un frigori-sta. Il candidato ideale ha una pluriennale esperienza nella mansione e disponibilità immediata. Si offre contratto di sommi-nistrazione con concretissime possibilità di inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Sassari. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali via fax o via e-mail a: Articolo1 spa, Agenzia per il Lavoro, Via P.ssa Jolanda 66, 07100 Sassari, tel. 079/4360284, fax 079/4360287, e-mail [email protected]

Installatoridi pannelli solari

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda leader nel settore di riferi-mento 5 installatori di pannelli solari e impianti similari di tipo fotovoltaico. Si richiede una consolidata esperienza nella stessa mansione, capacità di adattamento e alta motivazione a ricoprire il ruolo. Sede di lavoro: Cagliari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Filiale di Cagliari, Via Santa Margherita 4, 09124 Cagliari, tel. 070 680376/366, fax 070 671108, e-mail: [email protected]

Sicilia

Progettista Cad/CamArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda operante nel settore della metalmeccanica un progettista Cad/Cam. Il candidato si occuperà di esegui-re calcoli per il dimensionamento e la verifica degli organi meccanici oggetto di progettazione, curare e verificare la fattibilità tecnica e la congruenza del progetto con l’idea iniziale, ottimizzan-done la costruibilità in collaborazione con l’ingegnerizzazione e la produzione, eseguirà l’analisi e la sintesi delle fasi e dei tempi di realizzazione del progetto, personalizzerà gli ambienti di lavoro mediante l’utilizzo del linguaggio di programmazione specifico e renderà ottimale il funzionamento dei pacchetti Cad e Cam con cui lavora, in relazione al computer utilizzato. Si richiede: diploma di maturità tecnica o laurea in ingegneria o architettura, specifico corso di qualifica o di specializzazione per l’utilizzo dei sistemi Cad/Cam, conoscenze informa-tiche necessarie per gestire i componenti del computer, i sistemi operativi e i programmi informatici, ricollegabili al sistema Cad/Cam, buona conoscenza del disegno tecnico e della funzionalità dei software di progettazione al computer, e dei materiali di produzione e della nor-mativa per la sicurezza, ottimo utilizzo dei software di progettazione Cad (Au-tocad, Labcad, Computervision, Orcad) e di produzione Cam. Completano, infine, il profilo ottime capacità organizzative, capacità di analisi, precisione, creatività e attitudine al problem solving. Sede di la-voro: Riesi (Cl). Gli interessati, amboses-si, possono inviare il proprio curriculum con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1, agenzia per il

lavoro, Via Guzzardi 26, 95127 Catania, tel. 095.448195, fax 095.7169103, e-mail [email protected]

Veneto

Disegnatore-progettistaAzienda operante nel settore della co-struzione impianti industriali cerca nella zona di Vicenza disegnatore-progettista serio, motivato, per assicurata crescita professionale, esperto di Autocad 3D, Solidworks e preferibilmente con espe-rienza maturata in aziende di carpenteria. Indispensabile conoscenza lingua ingle-se. Si offre contratto a tempo determi-nato finalizzato all’assunzione diretta in azienda. Inviare curriculum al seguente indirizzo di posta: [email protected] Giornale di Vicenza

Turismo

Veneto

Addetta vendite e addetta centralino/segreteria

Nuova agenzia viaggi cerca un’addetta vendite con esperienza e un’addetta centralino/segreteria. Inviare curriculum [email protected] Giornale di Vicenza

Venditori

Campania

Venditorimono/pluri mandatari

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca per importante azienda leader nella fornitura completa per ufficio per enti pubblici e privati, per la cancelleria, ar-redo e sedute, modulistica, tipo-litografia e timbrificio, antinfortunistica, sul mer-cato da oltre 20 anni venditori mono/pluri mandatari. Si richiede esperienza di vendita preferibilmente nel settore, preferenziali candidature con portafoglio clienti. Si offre organizzazione efficiente, affidabilità, un nome serio e affermato, crescita professionale, retribuzione prov-vigionale ai massimi livelli di mercato. Sede di lavoro: Napoli. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 spa, Agenzia per il lavoro, Via G. Porzio 4, Isola G1 Centro Direzionale - 80143 Napoli, tel. 081/19562800, fax 081/19562804, e-mail [email protected]

Emilia-Romagna

Venditori per serramentiin pvc

Ideal Open grazie al grosso successo del serramento in pvc in Italia e all’estero per ampliamento organico cerca venditori per serramenti in pvc con esperienza. Inviare curriculum a: [email protected] Ideal Fenster srl - Stab. Ideal Open Via Emilia Ovest 95, S. Nicolò (Pc), tel. 0523/783011, fax 0523/783090. La ricerca è rivolta ad ambo i sessi.Libertà

Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected]

Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209)

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Roxy Tomasicchio (02-58219335)ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Paolo Panerai. Direttore Generale: Matteo Sordo. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

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Page 52: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette ... gato di Alenia aeronautica; ... i presidenti degli ordini dei dottori commer- ... Mario Roli, Alberto Saravalle e Stefano Simontac-

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