Il Popolo 18 febbraio 2011

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Giorni non particolarmente allettanti per chi ama sfo- gliare giornali o sostare da- vanti alla TV: quanta spor- cizia, quanta ipocrisia, quanta strumentalità politi- ca di basso profilo sul tema della donna. Avremmo vo- luto parlare di altro. Comunque una riflessione dobbiamo pur farla; la pre- tendono i nostri lettori. Ci affidiamo alla professiona- lità, alla sensibilità di sposa e mamma di Marina Cor- radi, giornalista di “Avve- nire”. Alle donne che scenderan- no in piazza domani (do- menica 13 febbraio, n.d.a.), in una sorta di sollevazione contro l’immagine di donna che esce da un mese di cro- nache di feste e confessioni di escort, vorrei porre qual- che domanda. Il “manife- sto” della iniziativa parla di «baratro culturale», di «I- talia ridotta a un bordello» – ci scusino i lettori, ma questo è lo “spirito del tem- po”. Qualcuno, qualcuna si è ac- corta ora delle code davanti agli studi dove si scelgono le future vallette, o del dif- fuso sogno di entrare nella “scuderia” di Lele Mora, sogno per cui alcune sono disposte a tutto. «Se non ora, quando», è il grido del- la manifestazione di doma- ni. E sembra l’esclamazio- ne di chi tardivamente si sia guardato attorno, sco- prendo che l’aria che tira non gli piace. La prima do- manda è dunque dove era- no tante di quelle che sfile- ranno domani, in questi vent’anni. La maggior par- te di loro proviene da quel- la cultura che è il lascito Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 17 febbraio 2011 Anno XIII n. 6 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 7 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA Le Terme di Salice e la nuova Area del Respiro Il ricordo delle foibe in biblioteca a Novi Ligure La città aderisce alla Giornata del risparmio energetico 17 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it periodico Omologato Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 VARZI / PAG. 8 VARZI - E’ stato finalmente aperto il Ponte di Carro che collega le frazioni di Carro e di San Martino e consente un più veloce passaggio tra Varzi e l’Alta Valle Staffora. “Il ponte - spiega il primo cittadino di Varzi Gianfranco Alberti - rientra in una serie d’in- terventi di sistemazione della zona di confluenza tra il torrente Aronchio e il torrente Staffora. Quest’opera è costata un milione e 300 mila euro, importo finanziato dal Mini- stero dell’Ambiente”. Si tratta di un intervento voluto dall’amministrazione Querciolli e realizzato durante il mandato dell’attuale amministrazione. Servizi alle PAGINE 3 e 17 Continua a PAGINA 4 DOMANDE CHE PESANO 15 Finalmente aperto il ponte di Carro SERRAVALLE / PAG. 18 SERRAVALLE S. - Sabato 5 marzo, alle ore 9, presso la Sala Congressi di Villa “La Bollina” di Serravalle Scrivia si svolgerà il convegno per i 150 anni dell’Unità d’Italia, intito- lato “Garibaldini del Piemonte Sud Orientale (Acqui, Arqua- ta, Gavi, Novi, Ovada, Serravalle e Tortona)”. L’evento è or- ganizzato dai Rotary Club di Acqui, Gavi Libarna, Novi, Ovada del Centenario, Tortona. E’ stato ordinato in Cattedrale sabato 12 febbraio dal Vescovo Primo Piano Allarme disoccupazione giovanile PAGINA 2 Il manifesto Festa diocesana per San Luigi Versiglia PAGINA 10 Eventi I 650 anni dell’Università di Pavia PAGINA 12 Sport Continua il sogno del Voghera PAGINA 23 Don Angelo sacerdote Garibaldini piemontesi: il convegno il 5 marzo

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Il Popolo 18 febbraio 2011

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Page 1: Il Popolo 18 febbraio 2011

Giorni non particolarmenteallettanti per chi ama sfo-gliare giornali o sostare da-vanti alla TV: quanta spor-cizia, quanta ipocrisia,quanta strumentalità politi-ca di basso profilo sul temadella donna. Avremmo vo-luto parlare di altro. Comunque una riflessionedobbiamo pur farla; la pre-tendono i nostri lettori. Ciaffidiamo alla professiona-lità, alla sensibilità di sposae mamma di Marina Cor-radi, giornalista di “Avve-nire”.

Alle donne che scenderan-no in piazza domani (do-menica 13 febbraio, n.d.a.),in una sorta di sollevazionecontro l’immagine di donnache esce da un mese di cro-nache di feste e confessionidi escort, vorrei porre qual-che domanda. Il “manife-sto” della iniziativa parla di«baratro culturale», di «I-talia ridotta a un bordello»– ci scusino i lettori, maquesto è lo “spirito del tem-po”.Qualcuno, qualcuna si è ac-corta ora delle code davantiagli studi dove si scelgonole future vallette, o del dif-fuso sogno di entrare nella“scuderia” di Lele Mora,sogno per cui alcune sonodisposte a tutto. «Se nonora, quando», è il grido del-la manifestazione di doma-ni. E sembra l’esclamazio-ne di chi tardivamente sisia guardato attorno, sco-prendo che l’aria che tiranon gli piace. La prima do-manda è dunque dove era-no tante di quelle che sfile-ranno domani, in questivent’anni. La maggior par-te di loro proviene da quel-la cultura che è il lascito

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Una copia EURO 1,00Giovedì 17 febbraio 2011

Anno XIII n. 6

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

7

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

Le Terme di Salicee la nuovaArea del Respiro

Il ricordo delle foibein bibliotecaa Novi Ligure

La città aderisce allaGiornata del risparmioenergetico 17

VIA CAVOUR, 2827049 STRADELLA (PV)

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VVAARRZZII // PPAAGG.. 88

VARZI - E’ stato finalmente aperto il Ponte di Carro che collega le frazioni di Carro e diSan Martino e consente un più veloce passaggio tra Varzi e l’Alta Valle Staffora. “Il ponte - spiega il primo cittadino di Varzi Gianfranco Alberti - rientra in una serie d’in-terventi di sistemazione della zona di confluenza tra il torrente Aronchio e il torrenteStaffora. Quest’opera è costata un milione e 300 mila euro, importo finanziato dal Mini-stero dell’Ambiente”. Si tratta di un intervento voluto dall’amministrazione Querciolli erealizzato durante il mandato dell’attuale amministrazione.

Servizi alle PAGINE 3 e 17

Continua a PAGINA 4

DOMANDE

CHE PESANO

15

Finalmenteapertoil pontedi Carro

SSEERRRRAAVVAALLLLEE // PPAAGG.. 1188

SERRAVALLE S. - Sabato 5 marzo, alle ore 9, presso laSala Congressi di Villa “La Bollina” di Serravalle Scrivia sisvolgerà il convegno per i 150 anni dell’Unità d’Italia, intito-lato “Garibaldini del Piemonte Sud Orientale (Acqui, Arqua-ta, Gavi, Novi, Ovada, Serravalle e Tortona)”. L’evento è or-ganizzato dai Rotary Club di Acqui, Gavi Libarna, Novi,Ovada del Centenario, Tortona.

E’ stato ordinato in Cattedrale sabato 12 febbraio dal Vescovo Primo PianoAllarme disoccupazionegiovanile

PAGINA 2

Il manifestoFesta diocesana perSan Luigi Versiglia

PAGINA 10

EventiI 650 annidell’Università di Pavia

PAGINA 12

SportContinua il sognodel Voghera

PAGINA 23

Don Angelo sacerdote

Garibaldinipiemontesi:il convegnoil 5 marzo

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ppaagg.. GGiioovveeddìì 1177 ffeebbbbrraaiioo 22001111IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOO

“Agire sull’istruzione e ilsostegno ad un orientamen-to che renda evidente l’ap-petibilità dei diplomi tecni-ci e delle lauree tecnico-scientifiche”. Queste sonole leve che per MicheleColasanto, docente di rela-zioni di lavoro presso la Fa-coltà di sociologia dell’Uni-versità Cattolica di Milano,bisogna mettere in moto perrilanciare l’occupazionegiovanile, non dimentican-do però che “i giovani de-vono avere un sogno, guaise non fosse così, però inqualche modo bisogna me-diare il sogno con la re-altà”.Intervistato dal Sir circa lecause che hanno determina-to un tasso così alto di di-soccupazione, lo studiosoafferma che “la quantità digiovani che fanno parte omeno delle forze di lavoropuò essere legata ad un pro-cesso di scolarizzazioneperché studiano più a lun-go. Quello che deve preoc-cupare è la disoccupazioneche determina forti effettidi scoraggiamento, comeaccade attualmente. Nel no-

stro Paese ci sono anche deifattori strutturali che osta-colano l’ingresso dei giova-ni nel mondo del lavoro,dovuti al sistema di prote-zione, cioè degli ammortiz-zatori sociali, che tende asostenere e a impedire l’u-scita, attraverso la cassa in-tegrazione degli occupati,bloccando l’accesso a colo-ro che sono disoccupati, aigiovani in particolare. Laprova sta nel fatto che leaziende che sono in diffi-coltà preferiscono non rin-novare i contratti di lavoroatipici proposti ai giovani”.Secondo Colasanto per au-mentare l’occupazione gio-vanile in futuro “bisogneràmettere in moto meccani-smi di sostegno allo svilup-po, sapendo che esso avràalmeno tre ‘cuori’ occupa-zionali: manifattura e indu-stria, servizi che compren-dono anche la pubblica am-ministrazione e, infine,quello della cura e dei ser-vizi alla persona. Nel brevetermine però è necessariomettere in moto dei mecca-nismi che aumentino lechance occupazionali dei

più giovani. Questi mecca-nismi sono sicuramente le-gati alla qualità dell’istru-zione, che deve crescere,ma deve migliorare anche ilsuo rapporto con il mondodel lavoro, diventando più

coerente, riducendo cosìl’attuale sfasamento tra do-manda e offerta. Dobbiamocercare anche di riconverti-re in tempi brevi le laureedeboli con programmi for-mativi mirati a quelle che

sono le esigenze del mondodel lavoro. Poi bisogna agi-re sui contratti d’ingresso euno strumento che il nostroPaese ha a disposizione è ilcontratto d’apprendistato,che per sua natura garanti-sce formazione e una certastabilità. All’interno deglistrumenti per l’occupazionegiovanile vanno presi inconsiderazione anche gli in-centivi alle imprese. Si puòpensare a soluzioni che ri-mandano al concetto di pat-to generazionale, dove peresempio, agli adulti vicinial pensionamento, può es-sere applicato una sorta dipart-time, che possa, da unlato, valorizzare alcunecompetenze che l’aziendapotrebbe perdere quando ilavoratori più anziani esco-no e, dall’altro, consentireuna maggiore permeabilitàall’ingresso dei giovani”.Il docente della Cattolica diMilano fa notare che osser-vando le previsioni sull’oc-cupazione, anche a livellointernazionale, sarannoquelle ad alta qualificazionead essere le più richieste,anche se non verrà meno il

segmento del mercato dellavoro manuale, in parteoperaio e in parte no, inquesto caso rappresentato,per esempio, da personalein grado di fare assistenzaai malati.“Devo dire - aggiunge l’e-sperto - che oggi quello cheserve alle imprese manifat-turiere non è il vecchio ope-raio, ma è una persona cheha la capacità di mestiere,perciò deve avere comun-que un certo grado di quali-ficazione. C’è poi anche illavoro manuale qualificatocome quello dell’artigiano”.Resta il problema di capireche cosa cercano le azien-de: “Una cosa è sicura: l’in-dustria ha bisogno di diplo-mati tecnici e, in più gene-rale, di persone che abbianocompetenze specifiche. Questo è necessario ma nonsufficiente. Le aziende cer-cano persone che abbianola disponibilità ad alcunecompetenze di tipo trasver-sale, come quelle comuni-cative e di lavorare in grup-po.C’è la necessità di personemotivate”.

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONEDDAALL 11889966

PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

Largo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

di obiettivi e sicurezze

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La disoccupazione giovanile in Italia raggiunge un nuovo primato ne-gativo. Alla fine dello scorso anno ha toccato il 29%, il dato più altodal 2004. Ad oggi quasi un giovane su tre è senza lavoro. Questi daticonfermano che i giovani sono stati il primo bersaglio della crisi eco-nomica, un po’ perchè tra loro è il lavoro precario ad essere maggior-mente diffuso, un po’ perché meno protetti dalla cassa integrazione.Nel nostro Paese il divario occupazionale tra giovani e adulti è tra i piùalti dell’Unione Europea.Infatti, tra i minori di 25 anni c’è il triplo di senza lavoro rispetto al-l’intera popolazione. Da segnalare inoltre un dato estremamente signi-ficativo: oltre due milioni di giovani in Italia non studiano e non lavo-rano, fermi in una zona di inattività che non può che suscitare preoccu-pazione per il futuro. E ci sono lavori che nessuno vuole più fare.

EMERGENZA GIOVANI / Il 29% non ha un impiego, ma oltre 2 milioni di loro né studia, né cerca lavoro

E’ allarmeDISOCCUPAZIONE

GIOVANILE

Le professioni che mancano

Non ci sono infermieri a sufficienza negli ospedaliitaliani. E nessuno vuole più lavorare la terra o fareil pane. Sono molte le aziende che faticano a trova-re determinate figure professionali. L’elenco è lun-go e se ne parla in un rapporto di Unioncamere. InItalia mancano infermieri, cuochi, farmacisti,esperti di marketing, ma anche meccanici, grafici,commessi, educatori professionali, panettieri, par-rucchieri, baristi, idraulici, falegnami, stuccatori,imbianchini e sarti. Oltre a contadini. In tutto l’in-dagine stima in 150.000 i posti disponibili che nontrovano copertura.

Le parole di Bagnasco

“La disoccupazione giovanile è un dramma perl’intera società, e non solo per i giovani diretta-mente interessati. Stando alle statistiche, ci sonooltre due milioni di giovani tra i 15 e 34 anni chenon studiano, non lavorano, né ormai cercano piùun impiego”.

Card. Angelo Bagnasco - Presidente della CEI

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Il Vescovo riceve in udienza lunedì 21 febbraio dalle8,30 alle 11; martedì 22, venerdì 25 e sabato 26 dalle8,30 alle 12,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected] o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

Don Angelo è prostrato aterra; il Vescovo Monsi-gnor Martino Canessa chepone su di lui le mani. Eccole immagini più significati-ve della grande festa diSabato pomeriggio alle ore15,30 in Chiesa Cattedralea Tortona. Si gioiva per ildono di un nuovo sacerdo-te: Don Angelo Vennaruc-ci. Pochi secondi, un tempobrevissimo, ma carico distraordinaria densità spiri-tuale, hanno accompagnatoil momento centrale del ritodell’ordinazione sacerdota-le: l’imposizione delle manida parte di Mons. MartinoCanessa sul capo dell’ordi-nando, con “l’invocazione aDio perché effonda il suoSpirito su di lui e lo trasfor-mi rendendolo partecipedel Sacerdozio di Cristo”. Tutti i presbiteri presenticompiono lo stesso gesto inun silenzio vibrante di pre-ghiera! Quanto stuporegioioso! Un rito antico ecomplesso; intriso di mera-viglia, vissuto e partecipa-to. Trema don Angelo, sen-za perdere il suo sorrisocoinvolgente; è felice. Didonarsi, definitivamente. Un’istantanea preziosa diquesti tempi; forse pococomprensibile per tanti; manon certo per le tantissimepersone che hanno vestitola Cattedrale con i numeridelle grandi occasioni. Prima i genitori e i fami-gliari - in prima fila - poi imoltissimi parenti, cono-scenti, parrocchiani di SanPietro in Novi Ligure, doveDon Angelo ha svolto ilsuo servizio di diacono eamici dell’AssociazioneOftal, alla quale Don An-gelo ha dato molto e ha an-che ricevuto molto. Oggitutti gioiscono. La liturgiasi snoda secondo le moda-lità solenni e suggestive chele sono proprie. Affetto pa-terno, riconoscenza ed ami-cizia si fondono nelle paro-le con cui il Vescovo sce-glie di aprire l’omelia dellaMessa: “Stiamo vivendo,questo pomeriggio, nellanostra Cattedrale, un mo-mento particolarmente im-portante nel cammino dellanostra Diocesi. Diciamo dicuore grazie al Signore peril dono di un nuovo sacer-dote per la nostra Chiesalocale. Manifestiamo tuttala nostra riconoscenza acoloro che hanno collabo-rato con il Signore, perchépotesse farci questo dono[…]. Tu entri questo pome-

riggio a fare parte del no-stro presbiterio; ti acco-gliamo con gioia e con af-fetto. Inserisciti tra noi conbontà. Tieni molto all’unio-ne con i nostri confratelli”. Prosegue illustrando le ca-ratteristiche della missionesacerdotale: “[…] Il servi-zio che siamo chiamati arendere, richiede di amarela gente, quella che condi-vide le nostre convinzionidi fede, e il nostro impegnopastorale e quella che con-sidera la parrocchia solocome una stazione di servi-zio religioso”. Gli ultimipassaggi assumono i toni diun augurio affettuoso al-l’ordinando: “Tieni contoche la capacità di dare unaconvinta testimonianza, difraternità e di amicizia sa-cerdotale è conseguenza diuna sincera e giusta spiri-tualità. Un autentico ascol-to degli altri è possibile in-fatti solo quando si è fattoesperienza dell’ascolto del-

la parola di Dio. Quelloche intendiamo annunciarenel nostro ministero, devedipendere da ciò che ascol-tiamo. Sia forte il tuo colle-gamento con il Signore, at-traverso la preghiera e lariflessione sulla Sua paro-la. Chiedi l’aiuto per far di-ventare vita quanto la pa-rola indica. Carissimo DonAngelo, le considerazioniche il Vescovo ti ha propo-sto, sono le caratteristicheche auspico siano presentinella vita di tutti gli appar-tenenti al presbiterio dioce-sano, per essere tutti prota-gonisti gioiosi e coraggiosidel cammino della nostraChiesa locale”. Terminal’omelia; don Angelo si av-vicina al Vescovo e si ingi-nocchia davanti a lui; ponele proprie mani nelle sue ecompie la sua promessa diobbedienza. E davvero libe-ro si assume gli impegnidel sacerdozio. Tesoro invasi fragili. L’uomo non

basta. A testimoni e a inter-cessori arrivano, invocatidalle Litanie, i cittadini delcielo. È la prostrazione.Non è questo il rito essen-ziale ma certamente il piùtoccante. Segna un dono to-tale e irrevocabile al Mi-stero. L’uomo diventa “pa-vimento”… Quanti calpe-steranno quel pavimentoper arrivare al Signore… èscritto solo nel libro di Dio(Cfr. Giovanni Paolo II,Dono e Mistero).Alle 16.30 la preghiera diordinazione rende efficaci isegni: “Rinnova in questotuo figlio il tuo Spirito…perché adempia fedelmenteil ministero…”. Eccolo! Presbitero... Lo si vede an-che esteriormente: riceve lacasula dorata; nuovamentedavanti al Vescovo perl’unzione crismale; quindial suo fianco, confratellofra confratelli celebra laprima eucaristia. Sono le 17quando si esce dalla Catte-drale scrosciante per gli ap-plausi. Nel cortile della Cu-ria la tensione si scioglie. Finito il momento solennedel rito, inizia quello affet-tuoso degli abbracci e deisaluti, che continuerannonel salone dell’episcopio.Anche il Vescovo simpati-camente saluta Don Ange-lo: Oramai sei dei nostri! Ancora applausi.Don Angelo sorride. Luistesso aveva ricordato qual-che minuto prima, durante iringraziamenti finali, diaver immaginato fin al suoingresso in Seminario ilmomento dell’ordinazionee così di averlo ora vissutocome un segno del Paradi-so, e di essere ora feliceperché il Signore ha fattoper Lui grandi cose. L’espressione mi rimanda aLourdes, quando nel corsodell’apparizione del 3 mar-zo 1858, Bernadette con-templò in maniera del tuttospeciale il sorriso di Maria.Fu questa la prima rispostache la Signora diede allagiovane che voleva cono-scere la sua identità. Primadi presentarsi a lei, qualchegiorno dopo, come “l’Im-macolata Concezione” ,Maria le fece conoscere in-nanzitutto il suo sorriso. Quel sorriso, vero riflessodella tenerezza di Dio, è lasorgente di una speranza in-vincibile. Quel sorriso, lostesso sorriso di Dio, DonAngelo ora deve portare nelmondo. Buon cammino!

Claudio Baldi

NOTIZIE DIOCESANE

Come ogni anno la Comunità parrocchiale di Oliva Gessisi riunisce per celebrare l’anniversario del martirio del suoconterraneo san Luigi Versiglia, vescovo salesiano marti-rizzato nel 1930 in Cina mentre cercava, insieme al giova-ne confratello Callisto Caravario, di difendere tre giovanistudentesse a lui affidate dalla violenza di un gruppo di pi-rati.

Giovedì 24 febbraio alle ore 21 il primo incontro: insiemeai nostri chierici diocesani e al rettore del seminario, riflet-teremo sul tema “Gesù pane di Vita”.L’animazione della serata sarà curata dai gruppi giovanilidel vicariato di Casteggio.L’invito è particolarmente rivolto ai giovani della diocesi,per un momento di riflessione e condivisione alla luce del-la santità di Luigi Versiglia.

Venerdì 25 febbraio, sempre alle ore 21, sarà celebrata lasanta Messa solenne, presieduta dal nuovo direttoredell’Ufficio missionario diocesano, don Stefano Calissano. Nell’occasione verrà benedetta e esposta alla venerazioneuna nuova icona di san Luigi Versiglia che da poco è statadonata alla Parrocchia.

Giovedì 24 e venerdì 25 febbraio

La Festa di San Versigliaa Oliva Gessi

Domenica 27 febbraio, aVoghera, nella cornice diVilla Meardi, l’Ufficio perla Pastorale Familiare dellaDiocesi di Tortona organiz-za la seconda giornata conle famiglie sul tema “Cosaporti in dote? - Trasformola fatica in dono, la rabbiain forza”, che si terrà dalleore 9 alle ore 17,30.“Questa iniziativa - comeha affermato mons. Marti-no Canessa - è stata pensataper offrire a chi è sposatoalcune ore di riflessione, dipreghiera e di condivisio-ne”.Per il lavoro da svolgere èindispensabile la partecipa-

zione di entrambi i coniugi. Per i bambini è assicuratoun servizio di animazione.

Domenica 27 febbraio a Villa Meardi

Seconda giornatadedicata alle famiglie

Lunedì 28 febbraio, alle ore 21, al Centro Mater Dei diTortona, don Claudio Doglio terrà la quinta relazione delciclo “Incontri con Gesù Cristo secondo l’evangelista Gio-vanni”.Il tema sarà “Dare la vita a Lazzaro costa la vita a Gesù” -Gesù voleva molto bene a Marta, Maria e Lazzaro (Gv11). Sono invitati sacerdoti, religiosi, operatori pastorali elaici impegnati nella catechesi all’interno delle proprieparrocchie.

Lunedì 28 febbraio al Mater Dei

La quinta relazionedi don Claudio Doglio

E’ stato ordinato dal Vescovo sabato 12 febbraio in Cattedrale a Tortona

DonAngeloVennarucciSACERDOTE

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DDEELLLLAA CCHHIIEESSAA

LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

Domenica 6 febbraio l’Assemblea diocesana di Azione Cattolica

TORTONA - E poi unoesce dal cortile di SanMatteo e, nel cielo falciatodalla luna di una primaverain anticipo, dice tra sé e sé:“Ma che bella giornata!”. Mi riferisco a Domenica 6febbraio, giorno dell’As-semblea diocesana di Azio-ne Cattolica, un giorno riccodi sapore associativo che va-le la pena di ripassare neisuoi momenti più significa-tivi, a partire dalla relazionedel Presidente diocesanouscente, Ponte Piero, che ri-corda come davanti a noi siapra un nuovo triennio nelquale l’AC vuole rafforzarela propria vocazione eccle-siale di laici desiderosi di“Vivere la fede, amare la vi-ta”, laici che camminano inmodo unitario alla scopertadi una fede incarnata, laiciche mettono a disposizionedella Chiesa diocesana la lo-ro profezia formativa, sce-gliendo di partecipare de-mocraticamente e corre-sponsabilmente alla vita diquesta Chiesa e di questoterritorio.Si possono individuare, per-tanto, alcuni snodi per la no-stra vita associativa unitaria,in vista dell’elezione delprossimo Consiglio diocesa-no il quale, raccogliendo leproposte emerse dall’As-semblea, si farà carico diorientare il prossimo trien-nio.Tra questi Piero Ponte pro-pone la custodia dell’interio-rità, l’attenzione alla realtàlocale, la vicinanza agli edu-catori ed ai responsabili, lapopolarità dell’associazione,la serietà della scelta demo-cratica e la responsabilità.Portiamo con noi queste sol-lecitazioni nella Celebra-zione Eucaristica che condi-vidiamo con la comunitàparrocchiale di San Matteoed ascoltiamo con commo-zione le parole di don Ro-

meo Gardella, parroco diSan Matteo e nostro Assi-stente diocesano, che, nelcorso dell’omelia, ha paroledi ringraziamento per l’A-zione Cattolica: “Sono certoche ci siete, anche quando lavostra presenza preferisce imodi discreti del confonder-si tra il popolo di Dio (…) La Chiesa ha bisogno diun’AC forte e bella, che ab-bia il coraggio del futuro esia nel mondo esperienzaprofetica”.Dopo una ricca pausa pran-zo vissuta nella convivialità,gustando le prelibatezzepreparate per noi da alcune“signore dalle mani d’oro”del gruppo di San Matteo,eccoci, ancora più numerosi,

perché nel frattempo è arri-vato anche don ClaudioBaldi, Assistente dei Gio-vani e dell’ACR e ci hannoraggiunto i delegati delle ul-time As-sociazioni parroc-chiali, all’incontro con S. E.Mons. Vescovo MartinoCanessa che chiede all’A-zione Cattolica di manteneresempre viva la propria spe-cificità di associazione cheha cuore la vita della Chiesalocale.Che le nostre associazioniesprimano amore concretoper la parrocchia, che se nesentano parte viva, che sioccupino dei diversi ambitidella vita pastorale, che por-tino il proprio contributo, in-coraggiando sempre per mi-

gliorare l’esistente: questo cichiede il nostro Vescovo, ri-cordandoci anche di nonperdere di vista la vita dio-cesana, con i suoi appunta-menti, i suoi problemi, le ri-sorse e le fragilità di cui, in-sieme al Vescovo, in atteg-giamento di corresponsabilee fraterna condivisione, sia-mo chiamati ad avere cura. È poi la volta delle relazionidi settore: iniziano Arri-ghetti Marisa e SantinoliPaolo per il Settore Adulti,seguiti da Baldi Daniele conMoratto Michela per ilSettore Giovani, da PirulliCristina per l’ACR e dalSegretario associativo Bona-ventura Raffaele sul temadelle adesioni che hanno re-gistrato un calo e che neces-sita di essere messo al cen-tro dell’attenzione di tutti.L’AC deve saper esprimerela propria ricchezza, diceancora l’amico Gianni Ro-tondo, Delegato regionale,che è spazio per la vita spiri-tuale, catechesi solida espendibile per la vita, servi-zio sistematico, stile dell’es-sere insieme.E Gigi Borgiani, Segretariodel Consiglio nazionale diAzione Cattolica, rincara: èvero che ci sono stagioni fa-ticose nella vita della Chiesae dell’associazione, e forsequesta è una di quelle, ma ilaici di AC devono prose-guire ad essere “luce”, por-tando nella Chiesa e nelmondo quel “di più” che è laLuce di Cristo e lo devonofare insieme “a guisa di cor-po organico” (come recita ilnostro Statuto).E così è arrivata la sera e lacommissione elettorale èpronta per ricevere i delegatiche, con il loro voto, espri-mono la composizione delConsiglio diocesano di ACper il triennio 2011-2014.

Patrizia Govi

tardivo di femminismo eSessantotto: la cultura del«Io sono mia», che predica-va la piena autonomia diuna donna finalmente libe-rata da condizionamenti delpassato, maschilisti o –peggio – religiosi. La ricor-diamo l’ebbrezza di questaliberazione, trent’anni fa:libera, si proclamava quellagenerazione di ventenni, difare politica, di studiare elavorare; libere nel rifiutoorgoglioso di essere “donneoggetto”; libere dal matri-monio come destino obbli-gato; libere, grazie alla pil-lola e all’aborto legale, dal-l’antico giogo di maternitànon volute. La seconda do-manda allora è che cosa èstato ereditato, di questevere o presunte libertà, dal-le figlie. Qualcosa deve es-sersi inceppato nella tra-smissione generazionale, senon poche, e soprattuttonelle classi sociali più mo-deste, declinano questa li-bertà come totale disponibi-lità di se stesse, anche difarsi guardare come cose,se occorre, e se ne vale lapena. È il “sistema” chesfrutta e usa le donne, sigriderà in piazza – in quellapiazza in cui io non andrò. Però quelle sono figlie no-stre; cresciute davanti allatv forse, ma educate da noi.Avete letto il sondaggio diIlvo Diamanti che chiedeagli italiani se consideranogli atteggiamenti di Berlu-sconi «offensivi contro ledonne»? Solo il 37 per cen-to delle ragazze risponde disì, e solo il 28 per centodelle trentenni. Insomma, laprospettiva di farsi meteori-ne in feste di vip, o di usarela bellezza per “arrivare” infretta non è poi così ripro-vata.Plagiate da vent’anni di ve-line? Ma le famiglie, e lemadri, dov’erano?Scoprire all’improvviso chele bambine di dodici anni,nelle famiglie più abbando-nate ma non solo in quelle,sognano davanti allo spec-chio “quel” successo; e nonsanno, ma ancora per poco,cosa si fa per agguantarlo. Ve ne accorgete oggi? Noicattolici retrogradi eravamodunque all’avanguardia?Su Repubblica però una do-cente universitaria ponequesta distinzione: «Unacosa è che uno scelga i va-lori del sedere, come la co-sa migliore di sé e più pre-ziosa; tutt’altra cosa è cheglielo imponga un altro».Tipica declinazione di quelrelativismo etico che è daanni il pensiero unico ob-

bligatorio. Secondo il qualenulla è oggettivamente ne-gativo; se una liberamentedecide di vendersi, nienteda dire. Ma allora cosa siscende in piazza a contesta-re domani?Le fanciulle, stelline, val-lette, meteore che abbiamovisto sfilare sui giornali so-no – per lo più – maggio-renni e capaci di intendere. E dunque?Forse il problema è piùgrande: ma davvero ven-dersi, o accettare di mo-strarsi come un bell’oggetto– libera o no che sia la scel-ta – non è avvilente in sé,non è contrario alla dignitàdi una donna, o di un uo-mo? Non c’era forse qual-cosa di primario, di oggetti-vo che si è buttato via in-sieme al resto trent’anni fa,quando si gridava «L’uteroè mio e lo gestisco io»?L’ultima domanda, la piùimportante, è: che cosa tra-smettere a una figlia, per-ché non sogni, sotto sotto,di incontrare Lele Mora? Basterà parlare di “decen-za”? (strano ritrovare inbocche laiche questo vec-chio termine “bigotto”).Ciò che, crediamo, scrivesu un figlio l’orgoglio dinon essere in vendita mai èche si senta fin dal primogiorno unico, e amato, enon nato per caso, ma den-tro un destino comune ebuono; che sappia che queldestino è un compito che lolega agli altri, e non è risol-vibile nell’arbitrio del gio-co più comodo o veloce.È la certezza dei cristianiautentici, e forse quella deilaici migliori – le cui spe-ranze, però, sembrano oggiperse o sconfitte.Senza questa certezza delvalore assoluto di ognuno,non stupisce che si conce-pisca di vendersi – e i modipoi, per donne e uomini,sono tanti.Se nessuno ti ha detto chetu non hai prezzo, e il tuovalore è infinito.

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Domandeche pesanoVivere la fede, amare la vita

CONSIGLIO DIOCESANO DI A.C.PER IL TRIENNIO 2011-2014

Tra i Presidenti parrocchiali sono stati eletti:Virginia Ghiglione - Carla Mogni - Paola Montagna -Simona Vaccari - Gabriella ZaniniPer il Settore Adulti sono stati eletti:Roberta Angeleri - Patrizia Govi - Paolo Paoletti -Marina Penna - Piero Ponte Per il Settore Giovani sono stati eletti:Laura Bocchio - Elena Ferrari - Chiara Martinelli - PaoloMiele - Michela Moratto Per l’ACR sono stati eletti:Ernesto Ammirata - Raffaele Bonaventura - PaolaGarbagna - Priscilla Santini - Giulia Silla

ROMA - “Progettiamo insieme il fu-turo” è stato il tema del 1° Convegnodei Presidenti MEIC (MovimentoEcclesiale di Impegno Culturale)svoltosi il 5 e 6 febbraio scorso aRoma, presso la Domus Mariae. I lavori del Convegno, al quale hannopresenziato il Presidente nazionaleCarlo Cirotto e l’Assistente spiritualedon Cataldo Zuccaro, sono stati apertida una relazione di Marco Ivaldo, giàpresidente nazionale, opportunamentetitolata “Significato e futuro di unascelta. I perché di una presenza, leprospettive future”. Ivaldo ha affer-mato che, come già evidenziato dallaEvangelii nuntiandi, il dramma dellanostra epoca risieda nella rottura trafede e cultura e come “questa rotturasembra oggi persino più accentuata

che nel primo dopo-concilio”. Di quila necessità che “l’attenzione al rap-porto - e alla sintesi - fra la fede e lacultura, peculiare del Movimento siaarricchita da un’idea di elaborazioneculturale come pratica di ricerca, di ri-flessione, di verifica empirica e razio-nale, di comunicazione, una pratica dicui la fede cristiana deve e può esserefattore di animazione, di illuminazio-ne, di apertura, di rettificazione, dielevazione”.Sono seguite quattro sessioni dedicatead approfondire rispettivamente “Leesperienze: tra l’oggi e il domani” e“Il ruolo del MEIC nella Chiesa e nel-la società” (sabato), “I giovani nelMEIC” e “Il MEIC nel territorio” (do-menica). Il tema di ogni sessione èstato sviluppato attraverso gli inter-

venti dei presenti, che hanno riferitoesperienze, storie, caratteristiche dibuona parte dei 92 gruppi MEIC oggiattivi in Italia.I lavori del Convegno hanno fattoemergere uno spaccato autentico e vi-vo di un Movimento che, al di là dellaridotta consistenza numerica ed alleprese con un progressivo invecchia-mento degli aderenti, cerca di porsi,attraverso l’elaborazione culturale econ uno stilo sobrio e pacato, comeautentica coscienza critica della Chie-sa e della società italiane, specie in unmomento storico come l’attuale, ca-ratterizzato da non poche difficoltàsul piano politico, economico, socialee religioso e da altrettanti contrasti etensioni.

Cesare Raviolo

Il Meic per la Chiesa e la società: progettare il futuro

Page 5: Il Popolo 18 febbraio 2011

La “legge del taglione”,occhio per occhio, denteper dente, era ed è ancorauna norma basilare di giu-stizia che stabilisce unaequa proporzione tra l’en-tità dell’offesa e la rispostadi chi la subisce. Una norma di giustizia cheesclude però ogni princi-pio di perdono e di amorefraterno. Cristo, che è venuto nonad abolire, ma a dare com-pimento, scandisce il prin-cipio nuovo che sgorgadalla sua persona e dal suoannuncio di misericordia.“Ma io vi dico di non op-porvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia de-stra, tu porgigli anche l’altra”.

È un corollario alla legge dell’amore, una logica conse-guenza derivante dal fatto che Dio ci ha amati per pri-mo e Cristo è venuto tra noi non per giudicare il mon-do, ma perché il mondo si salvi. La gratuità dell’amore divino deve indurci a non oppor-ci al malvagio che trama contro di noi e ad essere di-sposti anche a porgere l’altra guancia quando qualcunoci percuote. Se non avessimo l’esempio luminoso di Cristo che nellasua passione subisce come un agnello docile e mansue-to le torture di ogni genere che gli vengono inflitte eche risponde con il perdono alla crocifissione, potrem-mo pensare ad una esagerazione e ritenere impraticabilela sua proposta.

Invece egli ci dice: “Amatevi gli uni gli altri, come ioho amato voi”. È quel “come” che ci mette in crisi; dobbiamo amare eperdonare come ha fatto Gesù con noi. Fortunati noi che abbiamo la certezza nella fede, nonsolo di dover amore a Dio e al prossimo, ma di esserenoi amati da lui: “Come il Padre ha amato me, così ioho amato voi” e poi aggiunge “Rimanete nel mio amo-re”.

Ecco dunque la felice realtà che rende possibile quellaapparente arrendevolezza, che diventa il motivo dellanostra vittoria. È nata così la teologia della non violenza, che ha affa-scinato i grandi personaggi della storia e ha formato laschiera dei santi. L’unica violenza che è consentita a noi cristiani è quelladell’amore portata fino all’eroismo. Dobbiamo però fare i conti con la nostra povertà, dob-biamo per questo talvolta subire l’ingiustizia degli uo-mini perché trionfi quella di Dio.

Gesù Cristo, Dio-con-noi e umanità nuova, insegna aisuoi discepoli il comandamento dell’amore, la nuovalegge del Vangelo che sostituisce per sempre la leggepagana del vecchio uomo: “Amerai il tuo prossimo eodierai il tuo nemico”.

Il nostro spirito trema sentendo le esigenze di questonuovo comandamento. Non è forse più facile aggredirechi ci aggredisce e amare chi ci ama? Forse è a questoche ci spingerebbero i nostri sensi, è questa la voce del-l’anima umiliata non ancora raggiunta dalla luce delDio di Gesù Cristo, del solo vero Dio. Ecco perché l’a-more di carità è un precetto insolito, che apre ad unnuovo orizzonte antropologico la civiltà antica e ogniciviltà umana possibile.

Visto da questo orizzonte, l’uomo, ogni uomo, apparecreato a immagine e somiglianza di Dio e non più for-mato secondo una natura disuguale e arbitraria, comeinvece credevano i pagani. Liberato dai suoi peccati grazie all’azione redentrice diCristo e rinnovato dall’azione dello Spirito, l’uomo,ogni uomo, è il tempio in cui risplende lo Spirito diDio. Dio ama l’uomo per se stesso, a tal punto che con-segna alla morte suo Figlio. Dal momento che Dio ci ama in questo modo e ci hafatti partecipi del suo amore, noi non possiamo che per-donare il nostro prossimo e aiutarlo perché viva e si svi-luppi.

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20 Febbraio - VII Domenica del Tempo Ordinario

Il 26 aprile 2009 il Papa ha proclamato santa GeltrudeComensoli che la Chiesa venera il 18 febbraio. Geltrude, al secolo Caterina, nacque a Bienno, in Val Ca-monica il 18 gennaio 1847 e crebbe in una famiglia con diecifratelli e sorelle. Il padre Carlo lavorava presso le industrieferrose locali e la madre Anna Maria Milesi era sarta. A sette anni, furtivamente, non avendo ancora l’età prescrit-ta, ricevette la Comunione, giurando eterno amore al Sign-ore. Il suo pensiero era sempre rivolto a Gesù, per questo sifece apostola dell’Eucaristia. Istituì la Compagnia dellaGuardia d’onore e il suo motto, “Gesù amarti e farti amare”,divenne il programma della sua vita. Nel 1862 lasciò la famiglia ed entrò nell’Istituto delle Figliedi Carità, fondato da S. BartolomeaCapitanio, a Lovere. Ancora postu-lante però si ammalò e venne di-messa dall’Istituto. Dopo la guari-gione, a causa delle mutate condi-zioni finanziarie della famiglia, la-sciò il paese e, non a caso, entrò,come domestica, prima nella casadel Prevosto di Chiari, il quale,qualche anno dopo, divenne vesco-vo di Lodi, e poi nella casa paternadella Contessa Fè - Vitali a SanGervasio d’Adda. Senza trascurare i suoi doveri di domestica, Caterina comin-ciò a fare l’educatrice dei bambini di S. Gervasio. Con la preghiera assidua, la mortificazione, un’intensa vitainteriore e l’esercizio delle opere di misericordia, si preparòad accogliere la volontà del Signore. Dopo la morte dei geni-tori, la giovane cercò il modo di concretizzare il suo idealeeucaristico. A San Gervasio parlò del suo progetto ad un in-traprendente sacerdote bergamasco, don Francesco Spinelli epoi a Mons. Speranza, allora Vescovo di Bergamo, il quale sitrova a Bienno, ospite dei conti Fé - Vitali. Entrambi la inco-raggiarono e l’assicurarono che tale è la volontà di Dio.Nel 1879 Caterina ebbe chiara l’idea di fondare un Istitutodedito all’Adorazione e all’Educazione dei piccoli e dei gio-vani. Nel 1882 nacque la Congregazione delle Suore Sacra-

mentine di Ber-gamo, con la pri-ma ora di adora-zione al S.S. Sa-cramento. Il 15 dicembre 18-84, Caterina vestìl’abito religioso eprese il nome diSuor Geltrude delSantissimo Sacramento. In città e in diocesi l’iniziativa fuben accolta, perché era l’unica sul territorio bergamasco conlo scopo primario dell’Adorazione perpetua. La Casa Madre

fu a Bergamo, ma altre case furonoaperte in Lombardia e nel Veneto. Un crollo finanziario dovuto ad alcuneiniziative di don Spinelli andate maleportò i due a separarsi. Le suore dovet-tero andarsene da Bergamo e trovaro-no rifugio in diocesi di Lodi. Il Vescovo di Lodi, Mons. Rota, accol-se paternamente quelle figlie e gli pro-curò a Lavagna di Comazzo una casache divenne provvisoriamente la CasaMadre dell’Istituto. Superato il mo-mento critico, l’8 settembre 1891,

Mons. Rota, con apposito Decreto, eresse canonicamentel’Istituto. Madre Geltrude il 28 marzo 1892 ritornò aBergamo, culla della Congregazione, alla quale dà un impul-so decisivo e vitale. L’Istituto ottenne il riconoscimento pon-tificio nel 1906, ma Geltrude non potè vederlo. L’opera conobbe una grande diffusione. Madre Geltrude,malata e segnata dai sacrifici, morì il 18 febbraio 1903, a 56anni. Attualmente le suore Sacramentine sono presenti inItalia, Croazia, Africa (Malawi, Kenya) e Sudamerica(Brasile, Ecuador, Bolivia), sempre fedeli al carisma dell’a-dorazione, coniugato nell'attività apostolica, nell'educazionedella gioventù, nella promozione della donna e nel servizioalle Chiese locali. Nel 1989 Giovanni Paolo II beatifica suorGeltrude che ora riposa nella Casa generalizia di Bergamo.

Il Santo della settimana

SUORA LOMBARDA

FONDATRICE DELL’ISTITUTO

DELLE SUORE SACRAMENTINE

DEDITE ALL’ADORAZIONE

DEL S.S. SACRAMENTO

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaLv 19,1-2.17-18

Salmo ResponsorialeDal Salmo 102

Seconda Lettura1Cor 3,16-23

S. GELTRUDE COMENSOLI

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

Da’ a chiti chiede e nonvoltare le spalle

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dicodi non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio,tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede e, a chi desidera da te un prestito, non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo

nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfettoil Padre vostro celeste».

Mt 5,38-48

Page 6: Il Popolo 18 febbraio 2011

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ROMA - La Caritas deve essereuna “presenza viva nel territorio,per costruire un’ampia alleanza cheponga la diversità al servizio del-l’intero territorio e della Chiesa cheabita in esso”. Lo ha detto don Vittorio Nozza, di-rettore di Caritas Italiana, conclu-dendo il primo semiario nazionaleper équipe Caritas diocesane, svol-tosi a Roma, dal 7 al 9 febbraio, sultema: “Il contesto sociale, cultura-le, economico e politico”, alla lucedei nuovi Orientamenti pastoralidella Cei, dal titolo “Educare allavita buona del Vangelo”. “Occorre sapere - ha proseguitodon Nozza - che dobbiamo arrivarein parrocchia, e che i due livelli,quello diocesano e quello parroc-chiale, sono l’uno a servizio del-l’altro, per poter essere così fer-mento per tutta la realtà, a serviziodella ‘cura piena’ di tutta la vitasenza distinzioni, ma con una gran-de passione”. Quella della Caritas,dunque, secondo il suo direttore,deve essere “un’azione di accom-pagnamento, non di sovrapposizio-ne sulla comunità”, a partire “dal-l’ascolto, dalla capacità di cogliereciò che si muove”. Dal 16 al 18 maggio - ha annuncia-to il direttore della Caritas - ci saràun altro appuntamento analogo aquello che si è svolto a Roma finoal 9 febbraio. Titolo del secondomomento di incontro delle Caritas:

“La povertà e le società dinami-che”, sullo sfondo sempre gliOrientamenti Cei. Il XXXV Convegno nazionaleCaritas è in programma, invece, dal21 al 24 novembre, sul tema:“Chiesa che serve ed educa alla ca-rità”. “Non riesco ad immaginareun servizio di assistenza socialesenza che ci sia anche qualcosa dieducativo”. Lo ha confessato don GiacomoPanizza, condirettore della Caritasdiocesana di Lamezia Terme, inter-venendo alla giornata conclusivadel convegno delle Caritas diocesa-ne. Fondatore del “Progetto Sud”, unacomunità autogestita insieme a per-

sone con disabilità, don Panizzadal 2002 ha preso in gestione, aLamezia Terme, un palazzo confi-scato alla mafia, di proprietà dellacosca dei Torcasio, che risiede apochi metri da lì: quando vuole en-trare, don Giacomo deve suonare illoro campanello. “Educare, curare e governare sonoi tre mestieri impossibili, ma è an-che impossibile non farli”, ha dettoil sacerdote sottolineando come “laresponsabilità educativa è in primoluogo personale, ma possiede an-che una dimensione comunitaria,che va condivisa nella famiglia,nella comunità e nel territorio”.Soprattutto in un territorio dove la‘ndrangheta si propone come “luo-

go di educazione totale”. “Ci sonoterritori che educano - ha spiegato -e che sono più pericolosi del terro-rismo, perché educano nei modi difare politica, di fare economia, difare potere”. È nato proprio in questa prospetti-va il “Manifesto contro la culturadell’emarginazione”, rivolto a tutticoloro “che imparano dalla societàa essere diversi e inferiori”, e chehanno bisogno di essere riscattati.“L’educatore - ha testimoniato donPanizza - attua la sua azione anzi-tutto attraverso l’autorevolezza,frutto di esperienza e competenza,che si acquista soprattutto nel tem-po con la coerenza della vita e conil coinvolgimento personale”. Di qui la necessità di “costruire sti-li educativi”, attraverso “una gran-de alleanza tra tutti i soggetti dellasocietà”. Secondo don Dino Piraino, parrocodi Santa Maria Assunta a Catanza-ro e già rettore del Semi-nario re-gionale, per capire quali sono le“prospettive” della Caritas in par-rocchia serve un navigatore satelli-tare, che quando si accende “si sin-tonizza con il satellite e mi dice do-ve sono, qual è il mio contesto so-ciale, economico e politico”, for-mulando così “un invito a leggerebene il territorio, a guardarmi attor-no mettendomi in rete”. In secondo luogo, ha spiegato donPiraino, il navigatore satellitare “ci

chiede di scegliere le caratteristichedell’itinerario, cioè le scelte di fon-do: il senso del tempo presente, cheè tempo di crisi e di discernimento,e dunque di svolta; il valore del sa-crificio, che non è segno di falli-mento, ma segno di un camminoche si prepara per qualcosa di nuo-vo; il senso della storia che diventaconsegna alle generazioni future; ilprendersi cura che fa della parroc-chia un luogo fragile, ma di tutti”.Quando poi il navigatore “ci chiededi digitare la méta, ci chiede dovevogliamo arrivare, cioè che cosa si-gnifica per noi essere Chiesa: staad ognuno di noi mettere l’indiriz-zo preciso”. Il pregio maggiore delnavigatore satellitare secondo donPiraino è la capacità di ricalcolo”.“Non ti rimprovera - spiega - sesbagli strada più volte, ricalcolacontinuamente il percorso, finchénon arrivi alla méta continua a tro-vare soluzioni”. Da parte nostra, ha concluso il rela-tore, “è necessaria la capacità diaccettare la vulnerabilità: quellodel ‘navigatore’ è un invito allacoerenza, attraverso una propostache indica una direzione precisa,ma che ci esorta anche a fare i con-ti con la nostra fragilità.Senza avere fretta, imparando lapazienza necessaria a compiere ilcammino verso il Regno di Dio,qui ed ora”.

a cura di M.Michela Nicolais

Il direttore diocesano don Michele Chiapuzzi a Roma per il primo Seminario nazionale

ALESSANDRIA - Ieri,mercoledì 16 febbraio, si èsvolta ad Alessandria, unagiornata dedicata a dibatte-re su “Religione e politica,tra ottocento e novecento”,presso la Facoltà di ScienzePolitiche dell’UniversitàPiemonte orientale dedicataa Maurilio Guasco profes-sore ordinario di Storia delPensiero Politico Contem-poraneo, fino a pochi mesifa presso la Facoltà, dellaquale è stato per molti anniil decano, dopo essere statodocente di Storia contem-poranea presso le Univer-sità di Torino, di Padova edi Verona.Guasco ha svolto la suaprevalente attività di ricercapresso il Dipartimento diStudi Politici dell’Univer-sità di Torino e il Diparti-mento POLIS dell’Univer-sità del Piemonte Orientale,di cui è stato anche diretto-re. Ha conseguito presso laPontificia Università Gre-goriana, frequentata come

alunno interno del CollegioCapranica, la licenza e ildottorato, nonché la licenzain ScienzeSociali presso l’InstitutCatholique di Parigi, fre-quentando poi il biennio dispecializzazione in Socio-logia religiosa nella V se-zione dell’École pratiquedes Hautes Etudes. Ha diretto seminari e pre-sentato relazioni a Con-gressi scientifici presso leprincipali Università fran-cesi e le Università di Lo-vanio, Strasburgo e Fribur-go, e quindi in diversi Paesidell’America latina. Ha pubblicato circa 15 vo-lumi e 200 saggi, diversidei quali sono stati pubbli-cati o tradotti in francese,inglese, tedesco, spagnolo,portoghese. Collabora con molte rivistescientifiche, soprattutto inambito storico e politologi-co, e fa parte di diverse or-ganizzazioni culturali.Vincitore del premio “A-cqui Storia” nel 1997, svol-ge regolarmente attività diconferenziere in diversecittà italiane ed europee, edè unanimemente considera-to tra i massimi esperti del-la storia del modernismo,dei seminari, del clero, deipreti operai, dei rapporti trasocietà civile e società reli-giosa e dei modelli di Statonei Paesi dove prevale unadelle tre grandi religionimonoteistiche. Dal 2007 è rappresentantedelle Università piemontesinel Consiglio di Indirizzodella Fondazione Cassa diRisparmio di Torino.

La Caritas deve essere “presenza viva nel territorio e in parrocchia”

Il prof. Maurilio Guasco

Un momento del Seminario che si è svolto a Roma

Al via il corsodi inglesedel CSVAALESSANDRIA - E’ or-mai prossima la partenzadi un nuovo corso di for-mazione attivato dal Cen-tro Servizi Volontariato di(CSVA) e aperto a tutti ivolontari delle associazio-ni della provincia di Ales-sandria.La partecipazione al corsoè gratuita.Si tratta di un corso di in-glese, livello medio, strut-turato in 8 lezioni, con ca-denza settimanale, che ini-zia venerdì 25 febbraio.Le lezioni si svolgerannovenerdì 4, 11, 18, 25 mar-zo e 1, 8 e 15 aprile al po-meriggio, dalle ore 16.30alle 18,30, ad Alessandria,presso la Sala Formazionedel CSVA, in via Vochie-ri. Questa iniziativa rientranella proposta del CentroServizi di 7 corsi di forma-zione funzionali ad affron-tare e approfondire temati-che strategiche per la cre-scita delle associazioni. Il corso si propone di for-nire ai partecipanti le no-zioni di lingua inglese ne-cessarie per valorizzare lecapacità progettuali, inparticolare per potersiorientare in rete e poter co-sì cogliere preziose oppor-tunità di finanziamento ecollaborazione.Per le iscrizioni, in sca-denza il 18 febbraio, è ne-cessario compilare l’appo-sito modulo, scaricabiledal sito www.csva.it (for-mazione CSVA) oppurereperibile presso gli ufficidel CSVA.

L’Università di Alessandriae l’opera di Maurilio Guasco

Page 7: Il Popolo 18 febbraio 2011

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 17 febbraio 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (saba-to 17,30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato ore18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima)11-18 (sabato 17); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,45-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17);S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino(tel. 640395): ore 8-11-17 (sabato 17,30); Santa Maria delleGrazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17,30);Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore

11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore9.Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 febbraio 2011Giovedì 17: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Venerdì 18: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Sabato 19: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)Domenica 20: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Lunedì 21: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)Martedì 22: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)Mercoledì 23: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)

Edicole aperte domenica 20 febbraio 2011(Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi;Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota vialeRepubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, viaLomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, viaDon Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani,via Cattaneo; Cartolandia strada Valle.

Distributori aperti domenica 20 febbraio 2011(Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio;TAMOIL, via Piacenza 12.

SALICE TERME - LeTerme di Salice hanno aper-to la stagione 2011 con im-portanti novità.Venerdì, alle ore 17, il notocentro termale ha infattipresentato la nuova “Areadel Respiro”.E’ stato rinnovato e poten-ziato il reparto inalatorio.E’ stata riservata una parti-colare attenzione verso gliospiti più piccoli, dedicandoloro un’area pediatrica. Inoltre, al fine di rafforzaree creare un nuovo tema dirichiamo commerciale, èstata creata una playroom erealizzata la “Stanza delSale”. Alla giornata di pre-sentazione hanno partecipa-

to tra gli altri: il presidentedelle Terme di Salice Fa-brizio Longa, l’amministra-tore Gianluca Fabiani, ilsindaco di Godiasco AnnaCorbi Guado, accompagnatada assessori e consiglieri,l’assessore al Turismo dellaComunità Montana dell’Ol-trepò Pavese Fabio Riva eil consigliere comunale diRivanazzano Terme AdrianoFavalli.“Siamo contenti di quest’o-pera di riqualificazione -spiega l’amministratore de-legato Ganluca Fabiani -che è in linea con la filoso-fia del centro termale. Il no-stro obiettivo è quello d’in-tegrare sempre di più il con-

cetto di benessere e di qua-lità della vita con il concet-to di salute. Pertanto, ilcentro inalatorio appena ri-strutturato, non sarà più vi-sto dal cliente come un mo-mento di cura e terapia, macome un momento di salu-te.Abbiamo poi presentatouna nostra grande esclusiva:la Stanza del Sale (unica intutto il nord Italia). La per-manenza al suo interno per-mette di beneficiare degli ef-fetti positivi degli elementisalini. Si tratta di una mo-dalità già in uso ai primidel ’900, sopratutto nei pae-si nordici dove la cura delcorpo attraverso saune, ba-gni turchi è una tradizioneconsolidata per combattereil clima secco e rigido.Il trattamento è un tratta-mento di haloterapia e sfrut-ta le qualità del sale puroper aiutare il corpo ad eli-minare le tossine, a miglio-rare i processi respiratori eagisce con effetto sulla pel-le.Abbiamo poi realizzato unospazio dedicato ai bambini. Una risposta concreta cheva incontro alle richieste dei

nostri clienti che potrannousufruire dei trattamenti la-sciando gratuitamente i lorofigli in un’area attrezzatacon giochi. Bambini che sa-ranno seguiti dal nostro per-sonale”. “La riqualificazionedi oggi si inserisce in unpiano complessivo. - spiegail presidente delle Terme diSalice Fabrizio Longa - Unpiano che da una parte hal’obiettivo di segmentaresempre di più l’offerta, ri-qualificando l’esistente edall’altra intende fare tantipiccoli passi ma con conti-nuità. La crisi, come diconogli econimisti, ha un po’rallentato il consumo dellepersone, frenando anche ilsettore del termalismo. Tutto sommato, devo dire,che noi ci difendiamo eguardiamo con ottimismoal futuro, sperando che il2011 sia migliore dell’annoche ci siamo lasciati allespalle”. “La politica dei pic-coli passi è molto efficace -spiega il primo cittadino diGodiasco Anna Corbi Gua-do - e sicuramente prose-guendo con continuità suquesta strada si arriverà adun miglioramento totale”.

Alla scopertadei rapaci notturniVARZI - L’associazionenaturalistica Codibugnolo el’agriturismo “la Fuga” diVarzi sono lieti di ripropor-re un appuntamento che hasempre suscitato grande in-teresse, dedicato all’OltrepòPavese, alla sua natura e lasua gustosa cucina.Sabato 19 febbraio, immer-si nello splendido paesaggioche circonda Varzi, in unadelle sale dell’accoglienteagriturismo, si scoprirannoi misteri, le leggende e lepeculiarità legate a coloroche dominano la notte: i ra-paci notturni.A partire dalle 15, una cura-ta presentazione multime-diale permetterà di conosce-re le caratteristiche, la storiae l’etologia di queste creatu-re misteriose che, oltre aguidare da sempre la fanta-sia in storie affascinanti ein curiose superstizioni,hanno un ruolo determinan-te nell’ecosistema naturale. Attraverso suggestive im-magini sarà possibile am-mirare la bellezza di questianimali, schivi e difficil-mente avvistabili; con un’e-sposizione divulgativa,supportata da esperienza,passione e rigore scientifico

si potranno conoscere le pe-culiarità che rendono gufi,civette, allocchi, assioli ebarbagianni abili predatori;grazie all’analisi delle borre,tipici resti alimentari, si ca-pirà meglio la fisiologia diqueste specie imparandoqualcosa in più sulla loroalimentazione. In serata,una ricca cena a base di spe-cialità tipiche locali consen-tirà di assaporare appieno lagenuinità e la bontà dellacucina oltrepadana: gustosipiatti preparati secondoun’antica tradizione, conpassione e creatività, saran-no serviti in un ambientecordiale e tranquillo. Ma lagiornata non finisce qui:una breve escursione nottur-na condurrà nei boschi adia-centi all’agriturismo, habi-tat caratteristico dell’ornito-fauna notturna d’Oltrepò. Utilizzando la tecnica delplayback, basata sull’emis-sione ripetuta di canti regi-strati, sarà possibile ascol-tare, con un pizzico di for-tuna, i rapaci notturni pre-senti che potrebbero rispon-dere ai richiami emessi rive-lando la propria presenza. L’evento è adatto ad adulti ebambini dai 6 anni in su.

Il noto Centro salicese affronta il 2011 con una veste rinnovata

VOGHERA - Sabato 19febbraio, alle ore 10, pressola sede del II Circolo Didat-tico di Voghera sarà inaugu-rata la mostra “Ritornare al-la luce, riscoprire la luce”. Alla cerimonia saranno pre-senti Mons. Martino Ca-nessa Vescovo di Tortona,Lucio Garbelli DirigenteScolastico del II CircoloDidattico di Voghera, Mari-na Azzaretti Assessore allaCultura e all’Istruzione Co-mune di Voghera, LuigiPagano Provveditore alleCarceri della Regione Lom-bardia, Marco FacchinottiAssessore alla Cultura dellaProvincia di Pavia e Giu-seppe Bonelli Dirigente del-l’Ufficio scolastico provin-

ciale di Pavia. Gli interven-ti tecnici per illustrare ilprogetto saranno a cura diLucio Garbelli, Paolo San-na Direttore della Casa Cir-condariale di Voghera, Si-mona Guioli Direttore delCivico Museo di ScienzeNaturali di Voghera e Lo-renzo Mariano Gallo delMuseo Regionale di StoriaNaturale di Torino. La mo-stra, che sarà visitabile suappuntamento fino al 5marzo, giunge a conclusio-ne del progetto mirato allavalorizzazione dei BeniNaturalistici conservatipresso il Museo Diocesanodi Tortona, attraverso ilcoinvolgimento dei detenutidel carcere di Voghera.

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Le Terme presentano la nuova Area del Respiro

A sinistra: Gianluca Fabiani e Fabio Riva; sopra: la nuova“Stanza del Sale” alle Terme di Salice

Page 8: Il Popolo 18 febbraio 2011

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VARZI - E’ stato final-mente aperto il Ponte diCarro che collega la frazio-ne Carro al centro di SanMartino e consente un piùveloce collegamento traVarzi e l’Alta Valle Staffo-ra. “Il ponte - spiega il pri-mo cittadino di Varzi Gian-franco Alberti - rientra inuna serie d’interventi di si-stemazione della zona di

confluenza tra il torrenteAronchio e il torrente Staf-fora. Complessivamente si èprovveduto alla sistemazio-ne idraulica e ad un’impo-nente opera di difesa spon-dale, mettendo in sicurezza,un’area che negli anni pre-cedenti aveva creato perico-lo. Quest’opera è costata unmilione e 300 mila euro. Importo finanziato dal Mi-nistero dell’Ambiente”.Si tratta di un interventovoluto dall’amministrazioneQuerciolli e realizzato du-

rante il mandato dell’attualeamministrazione. Il collau-do definitivo che è avvenutogiovedì 3 febbraio ha certi-ficato la regolare esecuzionedei lavori del ponte.Un ponte che la comunitàdi Carro e non solo si a-spettava da decenni. Ma nonfinisce tutto qui.Infatti, un’altra bella notiziaè giunta a Varzi. Sono ini-ziati i lavori per la messa insicurezza dell’edificio del-l’ex scuola materna in piaz-zale Marconi. Il costo, cheammonta a circa 380 mila

euro, è stato interamente fi-nanziato dal Ministero delleInfrastrutture tramite laCassa di Depositi e Prestiti. “I lavori consistono nelconsolidamento strutturaledell’edificio. - continua ilsindaco Alberti - Si trattadel quinto lotto di lavori perla creazione del cosiddettoPolo Scolastico di Varzi. Una volta terminati gli in-terventi, gli alunni dellescuole elementari potrannorientrare, in tutta sicurezza,nell’edifico di piazzale Mar-coni”.L’importo complessivo perla realizzazione dei cinquelotti del Polo Scolasticoammonta a 1 milione ed860 mila euro. “Per il com-pletamento definitivo diquesto importante progettomanca solo il sesto lotto. -conclude il sindaco Alberti -Il sesto lotto ci consentiràdi spostare anche le scuolemedie nel Polo Scolastico. L’amministrazione si è giàattivata, sempre tramite ilMinistero delle Infrastrut-ture ottenendo un finanzia-mento di 250 mila euro”.

Ugo Celasco

LUNGAVILLA - Nep-pure un anno fa, il 30 apri-le, aveva dato il via ufficia-le alla sottoscrizione perrealizzare un Centro Diurnoper anziani.Ora Giovanni Trapattonitorna a Lungavilla per inau-gurare i locali costruiti ac-canto alla Parrocchia: l’ap-puntamento è per domenica20 febbraio al termine dellaS. Messa delle ore 11 cele-brata da Mons. Pier GiorgioPruzzi, Vicario della Dioce-si di Tortona. L’allenatoredella nazionale irlandesemostra dunque una partico-lare sensibilità verso l’operavoluta dal parroco Don Ce-sare De Paoli per venire in-contro alle esigenze del ter-ritorio: un luogo in cui ac-cogliere durante il giornopersone anziane, sole ma a-utosufficienti, e, oltre ad of-frire loro un pasto caldo, da-

re anche l’occasione per ri-trovarsi insieme, trascorren-do la giornata o alcune orein compagnia, garantendonel contempo aiuto a tuttiquei familiari che per esi-genze di lavoro non posso-no accudirli. “Grazie a tutticoloro che hanno aderito al-la sottoscrizione per l’acqui-sto di una piastrella delnuovo centro, siamo arriva-ti a questa inaugurazioneche per noi rappresenta mo-tivo di grande soddisfazione.- afferma Don Cesare -Certo, occorre sempre rim-boccarsi le maniche, mal’entusiasmo con il quale èstato raccolto l’invito di ungrande uomo di calcio e divita come Trapattoni cisprona davvero a continuareper mettere a disposizioneutili servizi alla comunitàdi Lungavilla e anche agliabitanti dei paesi limitrofi”.

Un servizio non solo per la frazione ma per tutta la valle Staffora

Il “Trap” inaugurail Centro Diurno

A Lungavilla il 20 febbraio

Legge sul crocefissoLa proposta del consigliere Ciocca

Finalmente è stato aperto il Ponte di Carro

Lezioni di karatealla scuola De Amicis

Artisti bronesi eil libro di Mino Baldi

Ernesto Querciolli e Gianfranco Alberti; sopra: i lavori ora ter-minati al Ponte di Carro

Giovanni Trapattoni tornerà a Lungavilla

VOGHERA - Nella matti-nata del 4 febbraio, alla pre-senza dell’Assessore alla Si-curezza Vincenzo Giuglia-no, del Comandante di Po-lizia Locale Giuseppe Cal-caterra, dei genitori e degliamici di cinque anni dellaScuola dell’Infanzia di ViaVeneto, gli alunni dellaclasse 5^ A della Scuola pri-maria De Amicis, guidatidall’esperto istruttore Gian-franco Rossi, hanno offertouna impegnativa, ma diver-tente dimostrazione del per-corso di karate di cui sonostati protagonisti nel corsodel primo quadrimestre.Da qualche anno la scuolasi avvale del patrocinio delComune di Voghera e dellacollaborazione con la pale-stra Malibù di Via Sturla. In particolare due espertiistruttori conducono gli in-contri settimanali: il Ma-estro Giovanni Montesantie l’agente di Polizia LocaleGianfranco Rossi.Il progetto ha lo scopo di

offrire agli alunni delle clas-si quarte e quinte un percor-so coinvolgente, entusia-smante e divertente finaliz-zato allo sviluppo delle lorocapacità cognitive, fisico-motorie, di relazione con icompagni e di migliora-mento dello spirito sporti-vo.Come hanno sottolineatol’assessore Giugliano e ilcomandante Calcaterra, ilProgetto di Karate promos-so nella Scuola Primariatrova collocazione in un piùampio Progetto alla Lega-lità che da qualche annol’Amministrazione Comu-nale rivolge alle scuole e aigiovani al fine di promuo-vere il rispetto di sé, deglialtri e dell’ambiente in cuisi vive.Ancora una volta un ringra-ziamento affettuoso a tutticoloro che operano nellascuola per stimolare e arric-chire l’educazione dei bam-bini.

d.r.

BRONI - Fine settimanadedicato all’arte, quello vis-suto a Broni in Villa NuovaItalia, dove è stata inaugura-ta con grande concorso dipubblico, la mostra “Artistie fotografi bronesi: dolcipaesaggi dell’Oltrepò Pave-se”, aperta sino al 20 feb-braio.L’iniziativa ha ripropostonell’ambiente oltrepadano,l’esposizione di pittura e fo-tografia con successo già te-nuta a Ferrara attraverso laBiennale Internazionaled’Arte, con i quadri dei pit-tori Gerolamo Baldi, BrunaBonelli, Augusto Corbelli-ni, Vittorio Grisani, Adria-no Sacchi, Ernesto Zan-grandi, Giuseppe Zella, econ le fotografie di SimonaCalvi, Nadia Madama,Giancarlo Mazzocchi, PaoloMazzocchi, Mauro Negri,Vittorio Pastorella e LucaSalviati.L’assessore bronese allaCultura Ernesto Bongiorni,presente anche il SindacoLuigi Paroni, ha sottolinea-to il significato dell’avveni-mento, che richiama la fi-gura di San Contardo Pa-trono di Broni, il nobile de-gli Estensi di Ferrara la cuinota vicenda personale lolega anche al paese diBroni.L’impegno d’ampio respiro

in atto con la rassegna, èstato a questo punto messoin risalto dal Presidente delCentro Artistico e Culturale“Contardo Barbieri”, SiroBrondoni.Successivamente sempre aVilla Nuova Italia, nel con-testo della mostra pittorica,è avvenuta l’illustrazionedell’ultimo libro di storichefotografie realizzato da Mi-no Baldi, dal titolo “Broniera ed è”.Attraverso la proiezione diimmagini commentate daCarlo Bassani del GruppoArcheologico Bronese, pre-sente anche per quest’ulti-mo Matteo Caliogna, sonostati così rivisitati gli ango-li più caratteristici di Broni,come ha notato l’assessoreBongiorni e lo stesso Bron-doni, e si sono passate inrassegna le sembianze deipiù significativi personag-gi, dal Governatore dellaBanca d’Italia Baffi, ai sa-cerdoti Beccaria e Fascioli,agli scrittori Vecchi, Soavi,Sclavi, agli artisti figurativi“Barbieri, Mezzadra, Reba-sti, Rovati, Campora, alpoeta-muratore Cremaschi ea Dominioni, all’attore“Lasarat” al musicista Ma-riotti, all’imprenditore Cel-la di Rivara, agli esponentidella nobiltà locale.

a.a.

MILANO - La Lega Nordsta preparando un progettodi legge per esporre il croce-fisso in tutti i locali dei pa-lazzi di Regione Lombardia.“Con questa proposta - hasottolineato il consigliereregionale Angelo Ciocca -vogliamo testimoniare checi sono simboli e valori chenon possono e non devonoessere considerati anacroni-stici o superflui. Non puòessere superfluo, né tantomeno può offendere chi nonè cristiano, avere in un luo-go pubblico l’immagine diCristo in croce. Oltre allasimbologia religiosa, infat-ti, siamo innanzi ad un uo-mo che ha lasciato alla sto-ria e alle generazioni di2000 anni dopo valori civiliimportanti.Non si può negare il riman-do a valori che, pur giun-gendo da una tradizione re-ligiosa, sono entrati a farparte del nostro patrimonioculturale”.Nel progetto di legge si tro-va scritto: “In una sede non

religiosa, quali possono es-sere i locali degli immobiliregionali, il crocifisso rive-ste per i credenti valori reli-giosi, ma per tutti (credentie non) la sua esposizione èin grado di rappresentare edi richiamare immediata-mente valori civilmente ri-levanti, valori che stannoalla base ed ispirano il no-stro intero ordinamento co-stituzionale, ovvero il fon-damento del nostro convive-re civile”.

Page 9: Il Popolo 18 febbraio 2011

PAVIA - Prende il via sa-bato prossimo 19 febbraioil Progetto “Quarta Corsia2011” voluto ed organizza-to da ANDI Lombardia peroffrire un’ulteriore ed im-portante occasione agliodontoiatri, di accedere aduna serie di appuntamentiche affrontino alcune delletematiche più attuali.“Diagnosi della Prevenzio-ne e Gestione del Conten-zioso” è, infatti, il primoincontro che inizierà alleore 9.00 con la partecipa-zione del Dottor AlbertoBorioli.Gli obiettivi del corso sonoanzitutto la possibilità di

fornire le conoscenze deiconcetti medico legali utilialla comprensione della ge-stione del contenzioso emigliorare gli strumenti di-sponibili a prevenire l’in-sorgenza di conflitti con ilpaziente.Questi gli argomenti cheverranno affrontati: anzitut-to il concetto di “contrat-to”, la responsabilità pro-fessionale contrattuale edextracontrattuale, l’obbligodi mezzi e l’obbligo di ri-sultati, la colpa professio-nale, la responsabilità civi-le e penale, il consensoinformato, la documenta-zione clinica e strumentale,

la polizza, il contenziosogiudiziale ed extragiudizia-le, la privacy e i suoi ri-schi. Sono quindi innume-revoli i quesiti che oggi de-ve sapere affrontare l’odon-toiatra e che non sono sem-pre di facile soluzione. Perquesto il corso ne proponealcuni offrendo un’occasio-ne di approfondimento eanalisi. Per avere informa-zioni, conoscere le disponi-bilità dei posti, iscriversi alcorso, è possibile rivolgersialla Segreteria ANDI Pavia(0382473994). Per i sociANDI, inoltre, è prevista lapossibilità di accedere alcorso con uno sconto.

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Il sindaco di Broni parla della costruzione delle nuove Elementari

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IN BREVEIN BREVE

BRONI - Tra un mese sca-de il bando per la costruzio-ne della nuova scuola Ele-mentare. Il Sindaco LuigiParoni coglie l’occasioneper fare il punto sul nuovoplesso scolastico che sor-gerà tra via Eseguiti e viaSan Saluto, dietro all’attua-le asilo comunale.“L’assegnazione dei lavoriper la nuova scuola sarannoil punto di arrivo del percor-so che abbiamo iniziato nel2009, quando abbiamo ac-quisito senza costi circa10.000 metri quadrati desti-nati al nuovo edificio scola-stico. - precisa il Sindaco -Successivamente abbiamoapprovato il progetto preli-minare dell’opera che abbia-mo sottoposto qualche me-se fa a genitori e personaledocente per eventuali sugge-rimenti migliorativi ed inseguito abbiamo dato il vialibera ai lavori di urbanizza-zione dell’area, che sono infase di completamento.”Il bando in scadenza si rife-risce alla realizzazione delprimo lotto dei lavori, ri-guardante la costruzione del-l’edificio che andrà a sosti-tuire la vecchia scuola “Baf-fi”, compresa la mensa.“Si tratta di un’opera forte-mente voluta sia dalla Am-ministrazione sia dai geni-tori per garantire tranquillitàe sicurezza per i nostri bam-

bini. - sottolinea il Sindaco- Infatti, l’edificio di vialeGramsci, anche se è a nor-ma ed è, a detta del Dott.Manazza dell’Asl, la scuolapiù controllata della provin-cia di Pavia, è pur semprecostruito con pannelli di ce-mento contenente una pic-cola percentuale di amianto,ancorché incapsulato”.Rispetto al reperimento del-le risorse necessarie a finan-ziare l’opera, Paroni spiegache “il diritto dei più picco-li a crescere e a studiare inun ambiente sano e confor-tevole non ha prezzo” equindi “si è deciso momen-taneamente di finanziarel’intera opera con mutuoper non tardarne l’avvio”. “La scelta del mutuo, peral-tro l’unico stipulato da que-

sta Giunta in 5 anni, è statafatta coscientemente nelpieno rispetto del patto distabilità. - continua il Sin-daco - Tra parentesi, ora cheil Piano di Governo del Ter-ritorio è in vigore e porterànuove finanze nelle cassedel Comune, cercheremo dilavorare per decurtare forte-mente l’importo del mutuostesso”.A prova del rigore con cui èstato impostato dall’Am-ministrazione comunale ilpiano di realizzazione dellegrandi opere, compresa lanuova scuola, che la cittàaspettava da anni, LuigiParoni sottolinea come“l’attuale Giunta durante ilmandato non ha tolto nes-sun servizio nè tantomenoha ritoccato le tariffe, anzi:

le ha addirittura ridotte, co-me per la TIA”. Questo no-nostante la presenza di im-portanti lavori come quelliper il rifacimento del siste-ma fognario, la sistemazio-ne dello Scuropasso, la rea-lizzazione dell’enoteca re-gionale, dell’housing socia-le e del nuovo teatro, tuttifinanziati, come piega ilSindaco “dosando il giustomix tra fondi comunitari,contributi statali e regiona-li, collaborazione con priva-ti e risorse proprie”.“Naturalmente ciò non si-gnifica che ci rassegniamo apagare interamente la nuovascuola da soli - concludeParoni - continueremo nellaricerca di soggetti che vo-gliano contribuire e nel frat-tempo abbiamo scritto alMinistro Gelmini e al Pre-sidente Formigoni per vede-re se ci possono dare unamano dal punto di vista e-conomico”.Una richiesta sottoscritta datutti i Sindaci dei comunilimitrofi che fanno parte delbacino di utenza della nuovascuola: Francesco Preda perAlbardo Arnaboldi, PaoloFasani per Campospinoso,Rosanna Rovati per Cigo-gnola, Alessio Cagnoni perLirio, Gianmaria Testoriper Pietra de’ Giorgi e An-gelo Villani per Rocca de’Giorgi.

La Santa Messaper le vittime delle foibe

COMMEMORAZIONE / VOGHERA

Si è svolta nei giorni scorsi in Duomo a Voghera la Messain ricordo delle vittime delle foibe, officiata da Mons.Piero Castioni e animata dalla corale dell’Unitre.Erano presenti assessori e consiglieri comunali.Al termine della cerimonia il sindaco di Voghera CarloBarbieri ha tenuto un breve discorso in ricordo del genoci-dio.

Consegna della bandieraalla sezione dell’A.N.F.

CERIMONIA / VOGHERA

L’Associazione Nazionale del Fante di Voghera, venerdì 18febbraio parteciperà alla consegna della bandiera nazionale edi quella dell’Unione Europea che si svolgerà a partire dalleore 10 al sacrario dell’Opera Monumento ai Caduti.Le bandiere andranno alla sede centrale dell’Ipsia “CarloCalvi” e a quella nuova dell’associato istituto per servizicommerciali “Alessandro Maragliano”. Recentementel’A.N.F. vogherese ha anche ricevuto la cittadinanza onora-ria dal Comune di Pietra de’ Giorgi.

Gigi Giudice parleràdei garibaldini in Oltrepò

BIBLIOTECA / TORRAZZA COSTE

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, presso la sede della Bi-blioteca in via Roma, si terrà l’incontro con lo scrittoreGigi Giudice che in occasione dell’anniversario dei 150 an-ni dell’unità d’Italia, tratterà il tema “Garibaldi e garibaldi-ni in Oltrepò”.A fine serata la Biblioteca offrirà un rinfresco.

Corretta informazionesulla donazione di midollo osseo

ADMO / VOGHERA

Donare il midollo osseo significa donare la vita ad un am-malato e un tale dono non costa nulla. Più persone si iscri-vono al registro dei donatori di midollo osseo, più vite sipossono salvare. Servono nuovi donatori.L’Admo vogherese lancia un appello ai giovani di età com-presa tra i 18 e i 40 anni, per tutti quegli ammalati che sitrovano in un letto d’ospedale, consapevoli che la loro vitadipende dalla generosità di una persona.“Arrivano spesso richieste di persone pronte a donare il mi-dollo osseo, che ringraziamo di cuore per la loro generosità.In Italia abbiamo bisogno di aumentare il numero di donato-ri, perché ogni anno circa un migliaio di persone - e moltisono bambini - hanno bisogno di questo tipo di intervento,senza il quale non avrebbero possibilità di vivere e purtrop-po solo un quarto di loro trova un donatore compatibile”.

Incentivi regionali per aziende agricole montane

Progetto “Quarta Corsia 2011”,al via il corso organizzato da Andi

L’area su cui sorgerà la scuola elementare

VARZI - La regione Lombardia harecentemente messo a disposizionedella Comunità Montana dell’Oltrepòpavese risorse economiche, pari a cir-ca 400.000 e, indirizzate a finanzia-menti incentivanti le aziende agricoledi montagna.“Se è vero che questi finanziamenticostituiscono un piccolo aiuto per gliimprenditori agricoli del territoriomontano, occorre, però, sottolinearecome, ancora una volta, manchi daparte di Regione e Provincia una ideapolitica di sviluppo locale. - PaoloGramigna, Referente Territoriale delPD in Valle Staffora e Alto oltrepo -Non è, infatti sufficiente un incentivoper l’acquisto di pochi mezzi agricoliper rilanciare la nostra agricoltura.Si rischia, poi, di sfociare nel ridicolose si pensa che il 24 febbraio i funzio-nari della regione incontreranno gliagricoltori a Varzi, per illustrare i fi-

nanziamenti regionali indirizzati allapreservazione dei prati di montagna. Viene spontaneo chiedersi come mai,da una parte, la Regione spende soldiper preservare i prati montani e dal-l’altra non pone rigidi criteri per il po-sizionamento di impianti fotovoltaicio eolici sugli stessi prati?Al contrario delle forze politiche dicentro destra che da anni amministra-no provincia e regione, il PD ha unaidea ben precisa, che può costituireuna base di confronto con le associa-zioni di categoria e gli operatori terri-toriali, di come rilanciare e svilupparel’agricoltura del territorio montanodell’Oltrepò Pavese.E’ sempre necessario tenere presentela cornice ed il contesto.Il nostro è l’unico territorio appenni-nico della regione Lombardia, che hacaratteristiche geo morfologiche, eco-nomiche e sociali proprie e peculiari.

E’ poi anche un territorio di confineche necessita di un dialogo volto alrapporto sinergico con i territori omo-genei confinanti, appartenenti alle re-gioni Emilia, Liguria e Piemonte. Nell’ambito di un distretto rurale del-l’Oltrepò, sarebbe necessario un pianodi sviluppo rurale specifico per il ter-ritorio montano appenninico che pre-veda, per quanto l’aspetto agricolo, ilfinanziamento di progetti indirizzati alrecupero ed al mantenimento delleproduzioni tipiche, all’accorciamentodella filiera con un allevamento soste-nibile locale, al mantenimento del pa-trimonio ambientale e paesaggistico. Tutto ciò dovrebbe essere accompa-gnato da una vera campagna promo-zionale a livello nazionale ed interna-zionale coordinata da provincia e re-gione.Il PD conosce il territorio ed ha le i-dee per rilanciarlo”.

“Vogliamo scuole più sicure per i giovani”

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Ufficioper la

Pastorale Missionaria

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Cattedrale di TortonaS. Messa presieduta da

S. E. Mons. Martino Canessa

Rendiamo gloria al Signore che,nel secolo che ci siamo lasciati alle spalle,ha assicurato alla sua Chiesa una grande schiera di santi e di martiri

Noi abbiamo il compito stupendo ed esigentedi essere il riflesso della luce di Cristo.D

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Page 11: Il Popolo 18 febbraio 2011

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UUNNAA SSTTOORRIIAA

Guidotti,mobili da quattrogenerazioni

Dopo una lunga esperienzacome responsabile presso il

Mobilificio Marzorati diSeveso, nel febbraio 1923Giulio Guidotti apre inpiazza Italia (allora piazzaStatuto) un negozio con an-nesso un laboratorio, dotato

di una pialla, una sega cir-colare e tre banchi da fale-gname.Da qui inizia la lunga storiadella Mobili Guidotti snc. Nel 1934 entra in azienda

anche il figlio Giancarlo. Inquegli anni si costruisconopiccole serie di mobili: ar-madi a due o tre ante, tavo-li, buffet, ottomane, letti,comò e comodini.L’attività continua nono-stante lo scoppio della Se-conda guerra mondiale. Un periodo difficilissimo,durante il quale l’approvvi-gionamento di mobili e se-milavorati dalla Brianza di-venta molto pericoloso.I mobili vengono trasportatida carri trainati da cavallifino al Po, quindi sono cari-cati su grossi barconi e dinuovo spostati sui carri perarrivare a Broni.Durante un trasporto il cari-co viene mitragliato da dueaerei tedeschi, l’imbarca-zione rischia di affondare,ma si riesce comunque asalvare la maggior parte deimobili, mentre alcuni ven-gono traforati dalle pallot-tole.Dopo il conflitto il magaz-zino viene trasferito in viaEmilia 336; nel 1951 i Gui-dotti acquistano un piccolocamion di seconda mano: sitratta di un Fiat 1100. Tre anni più tardi viene ina-

ugurata la nuova sede in viaEmilia 324, dove un tempoc’era l’Antico Albergo del-l’Isola.Grazie a queste innovazionil’attività di commercio e dicostruzione di mobili cono-sce un notevole incremento. Nel 1960 il magazzino divia Emilia 336 è trasforma-to in negozio per l’esposi-zione di cucine componibilicon quattro vetrine sul fron-te strada.Grazie all’ulteriore incre-mento delle vendite, sonogli anni del grande boomeconomico, nel 1966 inizia-no i lavori per la costruzio-ne della sede attuale di viaEmilia 338, su disegno del-l’architetto bronese PietroCampora.La struttura, inaugurata nel1967, dispone di quattrograndi sale di esposizione(più di 3000 mq) e un nuo-vo laboratorio di falegna-meria e lucidatura.Il negozio dei Guidotti sipone così all’avanguardianel panorama del commer-cio di mobili del pavese. Dopo l’ingresso in aziendadei figli Alessandro (archi-tetto d’interni) e Giulia (ar-

chitetto), il mobilificio sispecializza nella vendita diprodotti di alta qualità e didesign delle migliori mar-che e, conservando il labo-ratorio di falegnameria,porta avanti quella tradizio-ne del mobile fatto su misu-ra che l’ha sempre caratte-rizzato.Al cliente si offre un servi-zio di qualità con soluzionid’interni per risolvere i pro-blemi di misure e di finitu-re, che spesso si incontranonell’arredamento di un’abi-tazione.La sede è stata rinnovata al-l’interno negli anni per ade-guarla alla qualità delleproposte d’arredo, mentreconserva intatte le caratteri-stiche architettoniche: dop-pie vetrine e le campiture inmattoni a vista.Nel 2009 si è ridisegnata lafacciata di via Emilia, or-mai obsoleta. «Questa lun-ga storia, fa sì che anchel’ultima generazione senta esi faccia forza della lungaesperienza familiare “dibottega” e continui a mi-gliorare le proprie proposteper i clienti», sottolinea latitolare Giulia Guidotti.

pagina a cura di FRANCO SCABROSETTI

I negozi storici di Broni

La Regione Lombardia ha premiato i Negozi Storici presenti sul suo territorio. «In questi locali della nostra re-gione - spiega il presidente Roberto Formigoni - è transitata la grande Storia. Ma, a noi, oggi, interessano di piùle tante piccole storie familiari di passione per il lavoro, di fedeltà alle tradizioni». «Queste imprese tradizionali -continua Formigoni - sono un ponte prezioso tra antico e moderno, tra identità e innovazione». I riconoscimentisono andati anche ad alcuni esercizi commerciali di Broni. Tra questi l’Ottica Ferrari e il Mobilificio Guidotti.

L’ottica sport Ferrari in via Emiliadal 1932

Tra i negozi bronesi dive-nuti Storici, c’è quello diAlessandro Ferrari “OtticaSport”, che si trova nel cen-tro storico in via Emilia alnumero civico 166. L’attività del punto venditainizia nel lontano 15 set-tembre 1925 ad opera diSecondo Pastore. Il negozioallora si occupava del com-mercio al minuto di armi,munizioni da caccia e dife-sa, articoli radiofonici e fo-tografici. I locali erano diproprietà di Saturnino Ros-si, che gestiva l’attigua far-macia. Il 31 agosto 1932 aSecondo Pastore subentraAgostino Ferrari, che con-serva sia la collocazioneoriginaria sia l’aspetto, cosìcome era stato voluto dalprecedente proprietario. Con la nuova gestione, ven-gono introdotti gli articoliper la pesca e lo sport, losviluppo di fotografie (inbianco e nero) e articoli daregalo. L’area di vendita èdi 22 metri quadrati circa, apianta rettangolare, con unavetrina grande, più altre dueangoliere vetrate poste late-ralmente all’ingresso prin-cipale. La mobilia era for-mata da due credenze perarticoli vari, una terza mu-nita di rastrelliera porta-fu-cili, un bancone centralecon scansie porta-cartucceda caccia, un tavolino sucui era appoggiata la bilan-cia a due piatti, uno scrit-

toio con macchina da scri-vere e uno schedario perdocumentazione. Nel retro-bottega era presente la ca-mera oscura, la sala pose eil bancone per il caricamen-to delle cartucce. Nel 1959, dopo il diplomadi ottico, partecipa all’atti-vità il figlio Alessandro,che introduce il reparto diottica. Nel 1968, a causadella vendita e della demo-lizione dell’intero edificio,il negozio viene trasferito,poco distante, nello stabileattiguo. Nel 1970 il negozioritorna nell’attuale colloca-zione, allora via Emilia nu-mero 150, dove si trova an-cora oggi. Nell’area venditavengono realizzati tre mo-bili: due articolati in vetrinea vetri scorrevoli e ripianipiù quello dedicato all’otti-ca, contraddistinto dallospecchio centrale. Vieneconservato il vecchio ban-cone per le cartucce da cac-cia e lo scrittoio con mac-china da scrivere. Nel retroè allestito il laboratorio otti-co, mentre viene abbando-nata l’attività fotografica. Nel 1974 viene costituita lasocietà di fatto “Agostinoed Alessandro Ferrari”. Negli anni seguenti le diffe-renti amministrazioni co-munali cambiano i numericivici di via Emilia, e lostabile diventa prima il ci-vico 164 poi il 166. Nel1978 l’attività continua sot-to forma di impresa indivi-duale intestata a AlessandroFerrari. Nel 1984 cessa ilsettore armi e munizioni,

viene eliminata la scrivaniae la macchina da scrivere. Nel bancone preesistente èrimossa la parte dedicata al-la cartucce, sostituita dacassetti con piano superiorein vetro. Viene fatto realiz-zare un secondo bancone, acassetti, sempre con pianosuperiore in vetro. Neglianni vengono apportate mi-gliorie continue al mobiliodel punto vendita, senzasnaturarne l’aspetto origi-nario: vengono introdottidue espositori in ferro percanne da pesca. Negli annil’assortimento dei prodottisi evolve, così come le ap-parecchiature ottiche sonoal passo con le nuove tec-nologie. Vengono eliminatidall’area vendita tutti i vetri

scorrevoli per garantiremaggiore sicurezza alla cli-entela. Dal 1° gennaio 2009partecipa all’attività d’im-presa famigliare il figlioAlberto. Il punto vendita ètuttora in piena attività adopera di Alessandro e Al-berto Ferrari.Nel fronte esterno del nego-

zio sono ancora presenti leinsegne istallate nel 1970 inbuono stato di conservazio-ne, gli infissi delle vetrinein acciaio color ottone, laporta d’ingresso, la serran-da a maglie in acciaio e tut-ta la distribuzione dell’area,non è stata modificata ri-spetto alla pianta originaria

del locale. Oggi è in corsoun restauro conservativo diquelle parti del mobilio ori-ginali del 1970, mentre lealtre sono state rinnovateintroducendo materiali e si-stemi espositivi più moder-ni; particolare attenzione èstata rivolta all’illuminazio-ne delle vetrine.

Agostino Ferrari davanti allasua storica bottega

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EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

Una nuova compagnia al femminile

ALESSANDRIA - Mer-co-ledì 9 febbraio si è ufficial-mente costituita ad Ales-sandria la compagnia teatra-le “Teatro delle 39 Stelle”,composta da Maria GraziaDi Virgilio e Monica Mas-sone, due giovani e braveattrici alessandrine prove-nienti da estrazioni teatralidifferenti ma con una gran-de esperienza alle spalle euna buona preparazione checonsente loro di amalgamar-si perfettamente.Nei progetti della compa-gnia fondati sulla professio-nalità, oltre al teatro di pro-sa, un occhio di riguardo èrivolto al teatro di ricercacon particolare attenzione

alle tematiche legate alla ri-scoperta dei valori della tra-dizione, all’infanzia, al so-ciale e ai temi educativi. Laneonata compagnia ha tra isuoi scopi quello di incorag-giare la collaborazione e loscambio d’arte e cultura an-che a livello internazionale.

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Inaugurata una mostra per celebrare i 650 anni dell’Ateneo e i 150 dell’Italia

“39 stelle” a teatroL’Università di Pavia negli anni del RisorgimentoPAVIA - Nel corso del2011 a Pavia, in concomi-tanza con i festeggiamentiper il 150° anniversariodell’Unità d’Italia, si svol-geranno anche le celebra-zioni dei 650 anni di fonda-zione dell’Ateneo, istituitonel 1361 con decreto del-l’imperatore Carlo IV diLussemburgo, come scuolagiuridica e medica di gran-de valore, che si ricollegavaidealmente alla Scuola fon-data nell’825 dall’imperato-re Lotario. Il calendario delle iniziati-ve, che comprende esposi-zioni, convegni internazio-nali, incontri sportivi e cul-turali, si è aperto all’iniziodi febbraio con la mostra“Le Università erano vulca-ni… Studenti e professoridi Pavia nel Risorgimento”che sarà visitabile fino al30 marzo, nell’Aula di Di-segno. L’esposizione documenta-ria è a cura di Marina Te-soro e Arianna Arisi Rota,con allestimento dell’archi-tetto Enrico Valeriani e siimpegna a ricordare il con-tributo dell’Ateneo all’Uni-tà d’Italia. A corredo dell’esposizione,si è aperto un ciclo di con-versazioni “Pensare, fare,raccontare l’Italia. Nuovi

studi sul Risorgimento”,promosso dalla BibliotecaUniversitaria e dal Diparti-mento di studi politici e so-ciali dell’Università diPavia, in collaborazione co-n l’Assessorato alle biblio-teche Civiche del Comune,che propone la presentazio-ne di alcune opere sulRisorgimento e il dibattitocon gli autori, per fare il

punto sulla storiografiasull’Unità d’Italia. Il primo appuntamento si ètenuto mercoledì 9, alle ore17, con Marina Tesoro e A-rianna Arisi Rota che hannoconversato con Gilles Pé-cout (autore di “Cavour e laFrancia”, Fayard-Einaudi diimminente pubblicazione),il quale ha anche tenuto lalectio magistralis che ha

inaugurato la mostra. Il secondo dialogo si terràmartedì 22 febbraio, sem-pre alle ore 17, e sarà tra A-rianna Arisi Rota e Massi-mo Baioni, autore di “Ri-sorgimento conteso” (Dia-basis, 2009).Fino al 14 aprile, inoltre, ilSalone Teresiano ospiteràun’esposizione, curata diBruno Ziglioli, di testi,pamphlet, memorie del pe-riodo risorgimentale, editidall’Unità e il secondo do-poguerra, conservati nelleraccolte bibliografiche e ar-chivistiche della BibliotecaUniversitaria.In virtù delle sue anticheorigini, l’Università di Pa-via è membro del Gruppodi Coimbra, la rete univer-sitaria che riunisce 37 tra ipiù antichi e prestigiosi ate-nei d’Europa: da Coimbra aCambridge e Oxford, daHeidelberg e Salamanca,alle italiane Bologna, Sienae Padova e tra i suoi “mae-stri” annovera nomi comeAlessandro Volta, Ugo Fo-scolo, il naturalista LazzaroSpallanzani, il matematicoLorenzo Mascheroni, il me-dico Antonio Scarpa e, intempi più recenti, i premiNobel Camillo Golgi, Giu-lio Natta e Carlo Rubbia.

d.c.

Disegna il tuo cavalloALESSANDRIA - Fino al 31 maggio i bambini della pro-vincia di Alessandria possono partecipare al concorso na-zionale “Disegna il tuo cavallo”, giunto alla terza edizione.La manifestazione è stata creata per far conoscere il cavalloai più giovani e stimolare la loro fantasia, allontanandolidalla video dipendenza e dal bullismo, ed è riservato allebambine ed ai bambini fino ai 14 anni.Si partecipa da casa oppure con la classe scolastica seguen-do uno dei 4 temi proposti. Per partecipare basta andare sulsito www.disegnailtuocavallo.it dove si trovano tante infor-mazioni, notizie e foto di cavalli, tutte utilizzabili libera-mente. Tra i premiati ci saranno anche le “Tre Matite piùVeloci”, ossia i primi tre elaborati che arriveranno da ogniRegione, a prescindere dalla “qualità” del disegno.

Page 13: Il Popolo 18 febbraio 2011

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Page 14: Il Popolo 18 febbraio 2011

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La città aderisce all’iniziativa in programma domani

Giornata del risparmio energeticoE’ mancata

Angela MilanesiTORTONA - E’ mancatasabato 12 febbraio, AngelaMilanesi, consorte delComm. Carlo Boggio Sola,presidente della FondazioneCRTortona. Dedita intera-mente alla famiglia e alladitta di cui Boggio Sola ètitolare, ha fatto della di-screzione e della riservatez-za un valore assoluto.Le esequie si sono svoltelunedì 14 febbraio, nellachiesa di S. Michele, pre-siedute dal parroco don An-tonio Lecchi e alla presenzadi molti sacerdoti, diocesanie orionini. Nella medesimaparrocchia domenica sera siè raccolta in preghiera unagrande folla di parenti e diamici. Era presente il Ve-scovo che si è unito al dolo-re della famiglia e ha mani-festato il suo affetto e la suagratitudine al presidente perquanto ha fatto per la città.

A Carlo, ai figli Pietro, Do-nata e Luciana la Redazio-ne de “Il Popolo” porge lepiù sentite condoglianze.

Quale futuro per l’ospedale tortonese?

TORTONA - Anche l’am-ministrazione comunale diTortona aderisce alla gior-nata del risparmio energeti-co “M’illumino di meno”,indetta per venerdì 18 feb-braio, per celebrare l’anni-versario della sottoscrizionedel protocollo di Kyoto.Questa iniziativa, ideatadalla trasmissione radiofo-nica di Rai Radio 2, “Cater-

pillar!, è nata con l’intentodi sensibilizzare la popola-zione sulla questione ener-getica, ricercando, propo-nendo e presentando idee,soluzioni e migliorie volte asuggerire piccoli e quoti-diani risparmi energetici.Per quest’anno Caterpillarinvita le amministrazioni aspegnere simbolicamente leluci e ad accendere, in oc-

casione della ricorrenza dei150 anni dall’Unità d’Italia,luci a tema tricolore.Per questa ragione, duepunti luce di piazza Duomosaranno rivestiti, fino alprossimo 17 marzo, giornodella ricorrenza dell’Unitàd’Italia, con una maschera-tura tricolore; anche la“Tortona dolente”, la statuadi piazza Gavino Luganorealizzata a ricordo dei ca-duti del tortonese nelle bat-taglie del Risorgimento,verrà illuminata con un fa-scio di luce tricolore.Per tutto il fine settimana sispegneranno alcuni puntiluce in piazza Duomo enella centrale via Emilia,per un simbolico risparmioenergetico.Il Comune di Tortona, ve-nerdì 18, sarà presente alCastello di Rivoli, con unarappresentanza, per la sot-toscrizione dell’impegno aridurre consumi e sostenerele energie alternative.

p.s.

Riceviamo e pubblichiamo

CASTELNUOVO S. - Hoscritto al sindaco di Tortonadieci giorni fa chiedendo diconvocare in qualità di Pre-sidente tutti i sindaci delDistretto. Non ho ancora ricevuto ri-sposta. Mi ha telefonato il sindacodi Alzano Scrivia dicendo-mi di aver ricevuto incaricodi comunicarmi che Beruttiavrebbe convocato la pros-sima settimana, mercoledì16, il comitato dei sindacidel Distretto ossia solo larappresentanza ristretta. E poi, successivamente, siconvocheranno anche glialtri compreso il sottoscrit-to. All’incontro, sarà pre-sente (finalmente perchégià questa settimana avevadato buca) il nuovo Com-missario Mario Pasino.Peccato che ci sia solo il 20per cento dei Sindaci con-vocati: era l’occasione buo-na per conoscere i suoi pro-getti. Leggo su “Il Popolo”un comunicato di Berutti incui mi si manda a dire cheavrei difeso la scelta di in-dividuare la sede dell’Asl aCasale Monferrato non sal-vaguardando il territorioche oggi con ipocrisia sban-diero. E’ davvero sorprendenteche si confondano i livellidella discussione: a CasaleMonferrato c’è la sede condue scrivanie e quattro se-die: chissenefrega? I cittadini hanno forse persoservizi, utenze, ambulatori,distretti, ospedali? Non facciamo ridere.

Li perderanno invece, pe-santemente, se si continueràa dormire sul nuovo pianopresentato dall’Aress: sichiude il DEA di Tortonache diventa pronto soccorsosemplice ed è l’inizio dellafine. Questi, come è noto,sono i fatti. Le parole, invece, sonoquelle riferite ai nuovi me-ga ospedali che non sorge-ranno mai o fra dieci, ven-tanni. Balle spaziali. Guardare alfuturo? Qual è il futuro? Un nuovissimo ospedale (isoldi dove li prendono?),una bella colata di cementocon - si aggiunge - infra-strutture stradali e ferrovia-rie. Magari ci si può ag-giungere un aeroporto. Nonsi sa mai. Quindi, iniziamoa guardare il presente. Nonper un istinto di conserva-zione o una vecchia conce-zione della sanità piuttostoperché non abbiamo scrittoin fronte “Giocondo”. Noi, i cittadini, i medici, ilpersonale ospedaliero e ter-zo. Con l’intesa naturalmenteche quando sarà pronto ilnuovissimo ospedale inter-nazionale e si taglierà il na-stro tricolore chiuderemoTortona: non c’è problema.Dopo, però, non prima. E’ una vecchia tecnicaquella di dire che si ridi-mensiona qualcosa metten-do sul piatto qualcos’altrodi nuovo e mirabolante.Così è più indolore. Gli ospedali che abbiamonella nostra provincia, dota-

ti di DEA, sono efficienti,efficaci e rispondono a tuttele necessità dei cittadini inordine alla loro salute.Sono già in rete e hanno di-versificato i livelli di eccel-lenza. Questi i fatti. Sui sol-di tutti sanno come vannole cose. Sui progetti ce nesono parecchi nei cassetti.Se proprio non si sa cosafare si tiri fuori quello cheriguarda l’ampliamento delpronto soccorso se ci sonodue lire da spendere. Pasino, al proposito, cosane pensa? Non ho nessundubbio che il collega sinda-co di Tortona abbia a cuorele sorti del “nostro” ospeda-le. Nessuno. E non ho nes-suna intenzione di polemiz-zare: sono, però, troppo in-namorato dei fatti. Meno delle parole, dei pro-getti, del futuro che semprepiù spesso stenta a venire. E ho qualche dubbio chenon la pensino esattamentecosì i vertici regionali.Staremo a vedere. Ma iltempo di stare con le maniin mano o affascinati dalguardare oltre sta terminan-do. Nessuno alza i toni, sidiscute tutti insieme: citta-dini, società civile, partiti,amministratori. Appunto, insieme.L’Italia è una Repubblicademocratica. Democrazia significa parte-cipazione. Partecipazionesignifica confronto. Ciò chepurtroppo non ci è stato an-cora concesso di fare.

Gianni TaglianiSindaco di Castelnuovo S.

TORTONA - La tangen-ziale di Tortona inizia aprendere forma.A ridosso del Natale, infat-ti, si era tenuta una primariunione presso gli ufficidel Palazzo Comunale nelcorso del quale sono stateanalizzate le criticità legateprincipalmente agli ostacolifisici sul percorso della tan-genziale. Le criticità possono essererappresentate dagli attra-versamenti stradali, auto-stradali, rogge, aree vinco-late a rete ferroviaria, oleo-dotto.Dopo questo primo incon-tro, nel mese di gennaio si ètenuta un’altra riunioneconvocata dalla RegionePiemonte cui hanno parte-cipato l’assessore ai LavoriPubblici, Stefano Orsi Car-bone, i dirigenti e i tecnicidel Comune di Tortona, etra gli altri i dirigenti alleinfrastrutture della RegionePiemonte, della SCR e del-la Provincia di Alessandria.Dall’incontro è emersa una

tempistica, seppur somma-ria, delle fasi di realizzazio-ne della tangenziale; l’ap-provazione del progettoesecutivo, infatti, dovrebbeavvenire nella primavera edè ragionevole pensare a unaprevisione di inizio lavori aridosso dell’estate.L’ipotesi è che gli interven-ti partano dalla S.S. 211della Lomellina all’altezzadella rotonda dello svincoloautostradale. La tangenzialequando sarà ultimata pas-serà in gestione alla Pro-vincia di Alessandria.“Il lavoro iniziato tra il 20-05 e il 2006 è stato portatoavanti con grande impegnodel mio predecessore - hadichiarato l’assessore ai La-vori pubblici, Stefano OrsiCarbone - e oggi prosegueil sottoscritto con la volontàdi portare, finalmente, acompimento un’opera chequesta amministrazionerealizzerà a vantaggio ditutti i cittadini”.

Il progetto comincia a prendere forma

Tangenziale di Tortona

Page 15: Il Popolo 18 febbraio 2011

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EVENTI / TORTONALe opere di Sergio Manzi in mostra

Ghezzi lascia la presidenza dell’AVO

Nel “Caleidoscioio” in onda alle ore 20,30 di domenica 20febbraio e in replica alle ore 20,30 di martedì 22 febbraioAndrea Bobbio riproporrà una trasmissione registrata il 28maggio 2005 presso la canonica del Santuario di S. Mariadella Pieve di Novi Ligure. L’allora parroco don ValentinoCulacciati aveva risposto a sei domande poste dal conduttoree volte a chiarire il pensiero della Chiesa sul tema dell’omo-sessualità. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 esul sito www.radiopnr.it.

ASSOCIAZIONI / SALE

Viaggio in Mali con “Ra Carsèra”

TORTONA - Mercoledì16 febbraio, presso la SalaConferenze Banca Cassa diRisparmio di Tortona, si ètenuta l’assemblea annualedei soci dell’AssociazioneVolontari Ambiente (AVA)di Tortona. E’ stata un’assemblea mol-to particolare poiché doposedici anni di attività è av-venuto un cambio al verticedel gruppo di ambientalisticittadini. Luigi Ghezzi presidentedell’AVA sin dall’annodella sua fondazione, il1994, ha lasciato la caricaper motivi di salute. Il rinnovo delle cariche so-ciali è stato quindi l’argo-mento al primo punto del-l’ordine del giorno della se-rata. Ghezzi, storico pro-motore dell’associazione,ha riportato la giusta atten-zione dell’opinione pubbli-ca verso importanti parti diterritorio spesso dimentica-te e trascurate come loScrivia e il Castello, crean-do le basi per una fattivacollaborazione fra volontarie enti pubblici grazie allaquale si è potuto salvaguar-dare i valori ambientali enaturalistici dei siti suddet-ti. L’obiettivo primario del-l’AVA inizialmente rivoltoalla gestione del Parco del-lo Scrivia di Tortona inconvenzione con l’ammini-strazione comunale locale,nel tempo si è ampliato in-teressando anche l’area del

Castello, Bosco del Lavellocompreso. La salvaguardia dei valoriambientali e naturalisticidelle aree gestite viene ga-rantita con diversi interven-ti: realizzazione aree attrez-zate, manutenzione percorsiciclo-pedonali, pulizia, rim-boschimento, controllo eprevenzione degli accessi edella fruizione, visite gui-date delle scolaresche, va-lorizzazione peculiarità flo-reali e faunistiche e più ingenerale sensibilizzazioneambientale, anche con e-sposizioni, gare sportive,segnaletica informativa ealtro ancora. Negli ultimi anni a seguitodell’avvio di un’altra im-portante convenzione con ilComune di Novi Ligure,l’attività dell’AVA si è

concretizzata in particolaresu due fronti: quello torto-nese, nelle aree di StradaScaura e quella dell’ex tiroa segno di Strada Ronco equello novese, con riguardoalla zona del Maglietto edall’area dei pozzi di addu-zione dell’acquedotto. Inoltre, grazie alla fattivacollaborazione con la Pro-vincia di Alessandria, conimportanti Comuni dell’a-sta dello Scrivia come Cas-sano Spinola e PozzoloFormigaro, con i consorzi ele municipalizzate tortonesee novese, oltre che con entivari come la Federazione I-taliana Caccia, le finalitàdell’Associazione Volonta-ri Ambiente si sono allarga-te a quasi tutto il territorioprovinciale interessato dalpassaggio del torrente.

“Dico anch’io la mia sull’arte”

Sabato 19 febbraio, alle 17, sarà inaugurata al Circolo diLettura di Tortona la mostra personale di Sergio Manzi. Inesposizione una cinquantina di pitture e disegni del presti-gioso artista. Considerato uno dei massimi esponenti dellapittura toscana del XX secolo, Manzi è nato a San Gimigna-no nel 1920 ed è attivo sino al 2004. Dopo aver frequentatola scuola di disegno del nudo all’Accademia delle Belle Artidi Firenze, dipinge prima figure con un inchiostro di chinaspeciale sulla cosiddetta carta-pane e poi disegni a carbonci-no di donna, paesaggi, nature morte e immagini sacre. Neglianni ’70 e ’80 si dedica alla creazione di “fondi oro” dallesvariate dimensioni e di “pirografie” su cartoncino, utilizzan-do la punta incandescente di un pirografo. La sua pittura è fi-gurativa, lineare, realistica e moderna. I quadri e i disegni diSergio Manzi, oltre che in tutt’Italia, sono esposti anche inimportanti collezioni pubbliche e private del mondo. La mo-stra sarà aperta fino a domenica 27 febbraio, dalle ore 17 alleore 20 e chiusa il lunedì.

Assemblea dei Volontari Ambiente

Presentato a Castelnuovo il libro di Giovanna FranzinNUOVA RADIO PIEVE / TORTONAIntervista a don Valentino Culacciati

La serie degli incontri “Sì, viaggiare” promossi a Sale da“Ra Carsèra” è proseguita giovedì 3 febbraio con un viaggionel cuore dell’Africa, in Mali. Lo ha raccontato con vivacitàe con immagini suggestive Sarah Allori. Non si è trattato diuna vacanza solo turistica. La prima tappa è stata, infatti, unamissione tenuta da suore italiane, che si prodigano con gene-rosità a favore della popolazioni e soprattutto dei bambini. A loro è stata portata una buona quantità di vestiario e dicancelleria. Il viaggio è poi continuato su trabiccoli scalcina-ti che sarebbe esagerato chiamare corriere, e successivamen-te a piedi, tra spettacoli naturali di straordinaria bellezza.Molte le domande e gli applausi rivolti alla relatrice.

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CASTELNUOVO SCRI-VIA - Bellissima serataquella organizzata dallaBiblioteca Soldini, in ac-cordo con l’autrice, per lapresentazione del suo libro“Se vuoi chiamarla arte”,che si è svolta venerdì 11febbraio, alle ore 21.30presso i saloni del Castello.Dopo la presentazione delpresidente della Biblioteca

Delconte, è intervenutal’autrice Giovanna Franzin,la quale ha parlato dellemotivazioni del suo lavoro:frutto della sua competenzae della sua passione perl’arte, ma anche delle sueesperienze e delle sue ri-flessioni sugli attuali mec-canismi del mercato del-l’arte e della cultura.Suggestivi gli intermezzi

musicali a cura del fratellodell’autrice, il maestro GianMaria Franzin, che ha di-mostrato ancora una voltala sua eccezionale bravura.Con l’efficace proiezioni dialcune diapositive su cele-bri opere d’arte contempo-ranea, è intervenuta SilviaMassari, storica dell’arte,che ha puntualmente forni-to chiari riferimenti su arti-sti e movimenti del nove-cento. Infine, la professo-ressa Giovanna Franzin haillustrato alcune opere dellapropria collezione d’arteprivata, esposte per l’occa-sione, tra cui un olio delpittore Michele Mainoli. In chiusura del riuscito in-contro, veramente gradevo-le e interessante, è interve-nuto Beppe Mainoli, fratel-lo del pittore, che ha parlatodelle prossime iniziativedell’associazione “MicheleMainoli” di cui lo stessoDelconte è presidente.

Il Faiha visitatoil SeminarioTORTONA - Domenica 6febbraio le porte del Semi-nario diocesano si sonoaperte per numerosi iscrittidel FAI (Fondo AmbienteItaliano) della delegazionedi Tortona. Accompagnati dal Capodelegazione Marica Zanottie guidati da GiuseppeDecarlini hanno visitato lacappella del seminario, de-dicata all’Immacolata Con-cezione. Il relatore, dopo aver illu-strato le origini dei semina-ri diocesani, legati allaControriforma Tridentina ealle vicende storiche chehanno portato il conventodi Sant’Eufemia a diveniresede del seminario, ha evi-denziato la pregevole ri-strutturazione dell’edificiosacro, cuore del seminario.Creata su iniziativa del ve-scovo Carlo FrancescoCarnevale e arricchita dalsuccessore mons. Negri, lacappella è stata completa-mente ristrutturata nel 1904ricorrendo il 50° anniversa-rio della proclamazione deldogma dell’Immacolata. Il prossimo appuntamentoFAI “Brescia e Matisse” èper sabato 19 febbraio e ri-guarda la trasferta a Bre-scia per una visita alla cittàe alla personale dedicata alpittore Henri Matisse.

Page 16: Il Popolo 18 febbraio 2011

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefesti-va ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestivaore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10– 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774):ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa delCimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): pre-festiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesadi Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 febbraio 2011Giovedì 17 febbraio: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel.0143 2017)Venerdì 18: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 -(tel. 0143 2166)Sabato 19: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 01432310)Domenica 20: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143

2321)Lunedì 21: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994)Martedì 22: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)Mercoledì 23: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 014376255)Edicole aperte domenica 20 febbraio 2011Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone,Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, ViaPapa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi,Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, viaMarconi; Ferrarese, via Verdi.

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Giovedì 17 febbraio 2011

NOVI LIGURE - Sabato12 febbraio è stata inaugura-ta la stagione Tealtro, la ras-segna di teatro di base cheaffiancherà quella principalefino a maggio.L’associazione culturale “LaMonda”, guidata da DavideSannia, ha presentato “L’en-nesima Cenerentola”, conAna Calitescu, Elena Kolo-meets, Elisabetta Maccanti,Viorica Macrinici, TatianaReznic, Liuba Skuratova,Uliana Skuratova e CarolinaStrugaru, un puzzle fantasti-co che contiene il vissuto, lastoria e le idee delle varie at-trici sulla scena, tutte di na-zionalità differente.

“La Monda” nasce con l’in-tento di riunire alcune donnecon la passione del teatroprovenienti da nazioni e cul-ture diverse. In passato, ilgruppo si è esibito in rappre-sentazioni teatrali intercultu-rali, dove il tema principaleera soprattutto il percorso divita delle partecipanti stesse. Hanno, in seguito, strettouna collaborazione con ilTeatro dei Pochi, per scopri-re i meccanismi affascinantidel teatro e, anche grazie alcontributo della Provincia diAlessandria, è iniziato il per-corso guidato da DavideSannia. Novese, classe 1982,dopo essersi laureato in

Regia Teatrale al D.A.M.S.di Torino, Davide Sannia in-traprende un master inTeoria e Tecniche del TeatroEducativo e Sociale pressol’Università di Torino.Attualmente si occupa diteatroterapia con gli anzianioltre che di conduzione dilaboratori teatrali presso di-verse realtà culturali e socia-li a cavallo tra Piemonte,Liguria e Lombardia. E’ anche regista e operatorevideo per il cinema e la tele-visione e consulente per al-cuni progetti dell’Universitàdi Torino. Si è formato e ha lavoratograzie ad importanti maestri

di teatro, tra cui: Dario Fo,Luca Ronconi, Marco Ba-liani, Ascanio Celestini, GigiGherzi, Alessandra RossiGhiglione e i novesi Fran-cesco Parise e Mario Chia-puzzo.Realizzata anche grazie allacollaborazione di Acos, lastagione prevede un bigliettoomaggio per l’eventuale ac-compagnatore di persona di-versamente abile e per en-trambi è previsto il posto ri-servato fino all’esaurimentodelle poltrone disponibili.Per informazioni, è possibilecontattare la Biblioteca civi-ca (0143/76246 - 78194).

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Domenica 13 febbraio nella chiesa di san Pietro a Novi dove è viceparroco Commemorazione in Biblioteca

NOVI LIGURE - Oggi,giovedì 17 febbraio, pressola Biblioteca Civica di NoviLigure, si terrà la comme-morazione della “Giornatadel Ricordo” in memoriadelle vittime delle “Foibe”. Con “massacri delle foibe”o, più comunemente “foibe”,s’intendono gli eccidi perpe-trati per motivi etnici e poli-tici ai danni della popolazio-ne italiana di Istria, VeneziaGiulia e Dalmazia, durante esubito dopo la SecondaGuerra Mondiale, per lo piùcompiuti dall’esercito popo-lare di liberazione iugoslavo.Negli eccidi furono coinvoltiprevalentemente cittadini dietnia italiana e, in misuraminore e con diverse moti-vazioni, anche cittadini ita-liani di etnia slovena e croa-ta. Il nome deriva dagli in-ghiottitoi di natura carsicadove furono gettati e, suc-cessivamente, rinvenuti i ca-daveri di centinaia di vitti-me, localmente chiamati ap-punto “foibe”. Uno dei più importanti e tri-stemente noti di questi pozziminerari, per il numero im-precisato di morti italiani, ècertamente quello di Baso-vizza, frazione del Comunedi Trieste, che il Presidentedella Repubblica Oscar Lui-gi Scalfaro ha dichiarato“monumento nazionale” condecreto dell’11 settembre1992. Alle ore 10.30 è in program-ma una conferenza, con

proiezione di immagini, daltitolo “ll confine orientale, lefoibe, l’esodo”. L’incontro ècurato dal professor MauroBonelli, ricercatore “Isral”,l’Istituto per la storia dellaresistenza e della societàcontemporanea della Pro-vincia di Alessandria, che faparte della rete di oltre ses-santa istituti storici dellaResistenza operanti in Italia. In tale occasione un novese,Carmine Summa, sarà pre-sente per ricordare il nonnoDonato, al quale è stata con-ferita una medaglia, il 10febbraio, dal Presidente del-la Repubblica Italiana, dece-duto proprio durante lo ster-minio delle “foibe” di Fia-nona. L’iniziativa, rivolta atutta la cittadinanza e, in par-ticolare, agli studenti dellescuole di secondo grado, èorganizzata dal Comune diNovi Ligure e l’ingresso ègratuito.

Davide Daghino

Il ricordo delle Foibe

NOVI LIGURE - Domeni-ca 13 febbraio, è stata unagiornata particolare per laparrocchia di San Pietro A-postolo a Novi Ligure; infat-ti, alle ore 10, il giorno dopola sua ordinazione presbite-riale, don Angelo Venna-rucci ha celebrato la sua pri-ma Santa Messa, in unachiesa gremita di fedeli. La celebrazione è iniziatacon una processione, in unclima di raccoglimento ecommozione, allietato dallemusiche e dalle voci del co-ro dei bambini e dei giovani. Dopo le parole del Rettoredel Seminario interdiocesa-no, don Marco Daniele, cheha dato il benvenuto al no-vello sacerdote per il suo in-gresso in questa comunità, èiniziata la celebrazione euca-ristica. Durante l’omelia ilparroco, don Livio Vercesi,si è dapprima rivolto ai fede-

li presenti dicendo: “Caris-simi, non posso non fare ri-ferimento al giorno in cuitanti anni fa anch’io ho cele-brato la mia prima Messa,non per condividere con voiricordi e nostalgie, ma perun semplice paragone.Quanta acqua è passata sottoi ponti! Sono passati tantianni e cosa è cambiato? Che ne è la figura del pretein questi tempi così turbo-lenti dove sembra che la sto-ria stia riprendendo le misu-re della geografia e della vi-ta? Che cosa può dire un sa-cerdote che è arrivato in fon-do ad uno che sta per parti-re?” Quindi, rivolgendosi di-rettamente a don Angelo hacosì proseguito: “Carissimo,il mandato che a te è affidatosi inscrive in questo straordi-nario evento. Il più grandeche possa accadere sulla ter-ra se per esso fanno festa an-

che gli angeli in cielo. A te è data la forza dall’alto,perché sia il segno di quelfremito di compassione chepervade il cuore del Padreper ogni uomo e donna cheincontrerai. Tu, infatti, por-tando il Vangelo porteraicon umile semplicità l’an-nuncio che la sala del ban-chetto è pronta, che la tavolaè già preparata. Nel Vangelo, infatti, è narra-ta la misericordia di Dio. Siain te l’umile ma incrollabilecertezza che fungerai da am-basciatore di Cristo, come seLui parlasse, oggi, per mez-zo tuo. Vorrei, carissimo,farti sentire tutta l’importan-za della tua presenza discretatra i tuoi fratelli. Vorrei po-terti convincere che la tuapresenza nella storia del no-stro tempo è preziosa comenon mai. Carissimo ti consegniamo

una chiesa che è più ricca dianni che di fedeli, che hauna storia stupenda ed unaproposta esistenziale mera-vigliosa quanto dimenticata.La vedi qui ben rappresenta-ta in questo cantiere aperto:non c’è niente da aggiungeretutto da ripristinare, perchétorni a parlare”. Al termine della LiturgiaEucaristica, il Presidente delConsiglio Pastorale parroc-chiale ha espresso a donAngelo il più affettuoso ben-venuto a nome di tutta la co-munità; è seguita poi la let-tura di uno scritto molto si-gnificativo di don PrimoMazzolari e la consegna diun dono simbolico unita-mente alle offerte raccolteper due iniziative beneficheche stanno molto a cuore adon Angelo: la prima rivoltaal “Centro di riabilitazionePaolo VI” di Casalnoceto el’altra per un progetto del-l’associazione “Ascoltal’Africa” di Novi Ligure. A conclusione della SantaMessa e prima della solennebenedizione, don Angelo hapreso la parola ringraziandoi presenti, rendendosi sem-pre disponibile per soddisfa-re non solo le numerose ri-chieste “materiali”, ma, so-prattutto quelle “spirituali”,per parlare di Dio, ascoltare,confortare, pregare e confes-sare.

Vittorio Daghino

Il monumento di Basovizza

“L’ennesima Cenerentola” ha aperto “Tealtro”

La prima Messa di don Angelo Vennarucci

La rivista “Occhi aperti”NOVI LIGURE - “Occhi Aperti” è il nome, certo ben au-gurante, della nuova rivista edita dall’associazionePiemontese Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I. onlus). La pubblicazione si propone di affrontare, utilizzando unlinguaggio accessibile a tutti, vari argomenti legati alla vi-sta e ai problemi ad essa connessi: prevenzione delle ma-lattie oculari, riabilitazione degli ipovedenti, tecnologia adisposizione di tali persone, storie di vita vissuta e consiglialle famiglie. “Mancava fino ad oggi - ha dichiarato il pre-sidente dell’A.P.R.I. Marco Bongi - uno strumento comequesto a livello regionale e con una spiccata vocazione alleesigenze specifiche del territorio”. Molti disabili visivi so-no però anche interessati alle prospettive della ricercascientifica in campo oculistico. “E’ importante - ribadisceBongi - dare sull’argomento una informazione seria e con-trollata, senza alimentare false illusioni o diffondere miti”.La rivista “Occhi Aperti” sarà presentata a Novi, venerdì18 febbraio, presso lo sportello informativo sulla disabilitàvisiva, ospitato nel Consorzio Servizi alla Persona. Saràpresente Maria Teresa Pocchiola delegata zonale A.P.R.I.

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Il Club Sci Nordicovince il Memorial “Dino Cochis”

SPORT / SERRAVALLE SCRIVIA

Domenica 13 febbraio si è svolto a Prali in provincia diTorino il secondo Memorial “Dino Cochis” al quale ha par-tecipato il Club Sci Nordico di Serravalle Scrivia che ha ot-tenuto una vittoria storica, e battendo tutti gli sci club dimontagna, vincendo il suddetto memorial, che era riservatoalle categorie aspiranti, junior, senior, master, maschili efemminili. Gli atleti impegnati nella gara sono stati MariaMontanarella, Lidia Carbonetti, Svetlana Chorna, PaoloMusso, Jacopo Musso, Marco Cagetti e Vincenzo La Ca-mera. Con il loro grande impegno hanno occupato i primiposti delle varie classifiche. Alle gare hanno presenziato inrappresentanza della Erg, Marco Semino e la presidente ono-raria Anni Maria Campi. Maria Montanarella, vincendo lacategoria senior femminile, ha conquistato il titolo regionalequesto podio ha visto al secondo posto Lidia Carbonetti e sulterzo gradino è salita Svetlana Chorna. Altri punti importantisono stati portati da Vincenzo La Camera con il secondo po-sto nella categoria master B e da Marco Cagetti. Jacopo ePaolo Musso con il loro impegno hanno completato l’operaportando i restanti punti necessari per la vittoria. Erano ingara anche i giovani del Club che hanno dimostrato notevoliprogressi nella tecnica e profuso un grandissimo impegno. Iloro nomi sono: Dario Cagetti, Alina e Luana Cao, RiccardoBruno e Davide Guerra. La targa d'argento del memorial èstata poi assegnata, da parte della figlia di Dino Cochis,Mariella, allo sci club Valle Varaita, società seconda classifi-cata, per la rinuncia del Club di Serravalle in quanto societàorganizzatrice.

“Melusina Signora della Nave”il libro di Mario Biagini

CULTURA / STAZZANO

Sabato 19 febbraio, alle ore 21, l’assessorato alla Cultura delComune di Stazzano, organizza, presso la palestra delleScuole Elementari, la presenazione del libro “MelusinaSignora della Nave” di Mario Biagini. A parlare dell’operasarà il professor Paolo Poggio. Durante la serata saranno let-te alcune poesie da parte di Gianni Bobbio e Carla Sorlinocon sottofondo musicale di Giacomo Pucci. Il fotografoGianni Torchia proietterà alcune tavole di Melusina.

Mostra felinaEVENTI / BASALUZZO

Domenica 20 febbraio, dalle ore 14 alle 19, presso la SalaS.O.M.S. di Basaluzzo si terrà la prima edizione della mostrafelina e del concorso di bellezza “1° Fashion Cats”. La com-petizione ha come primo scopo il divertimento e l’aiuto aglianimali meno fortunati. Gli organizzatori devolveranno inbeneficenza all’associazione “Animal’s Angels Onlus” diNovi una quota dei ricavi della giornata per l’aiuto per aiuta-re agli animali abbandonati e senza casa curati. Si voteranno il gatto più bello, il gatto più originale e quello più anziano.

I Garibaldini del Piemonte Sud OrientaleSERRAVALLE S. - Sabato5 marzo, alle ore 9, presso laSala Congressi di Villa “LaBollina” di Serravalle Scri-via si svolgerà il convegnoper i 150 anni dell’Unitàd’Italia, intitolato “Garibal-dini del Piemonte Sud Ori-entale (Acqui, Arquata, Ga-vi, Novi, Ovada, Serravalle eTortona)”. Il Convegno è organizzatodai Rotary Club di AcquiTerme, Gavi Libarna, NoviLigure, Ovada Del Cente-nario, Tortona, in collabora-zione con il Distretto 2030,con ingresso libero. Il con-vegno intende celebrare il150° dell’unità d’Italia po-nendo l’accento, per la pri-ma volta in maniera sistema-tica, sulle tante persone cheparteciparono alle imprese di

Garibaldi provenendo dallenostre zone. Figure di acque-si, arquatesi, novesi, ovade-si, serravallesi e tortonesi,spesso poco conosciute o di-menticate saranno rievocateda cinque studiosi che trac-ceranno, zona per zona, lamappa dei garibaldini localiall’interno del quadro dellevicende nazionali. Questoquadro sarà disegnato daEva Cecchinato, storica del-l’Università di Venezia emassima conoscitrice italia-na della storia dei garibaldi-ni, insieme ad altri cinquestorici del territorio i Came-risti dell’Orchestra Classicadi Alessandria eseguiranno,durante i lavori, musiche ecanti dell’epoca del Risor-gimento. Sarà presente ilPrefetto di Alessandria Fran-

cesco Paolo Castaldo. Lamanifestazione inizierà, alleore 9, con i saluti delle auto-rità e alle ore 9,30 inizieran-no le relazioni degli storici.Eva Cecchinato parlerà sultema “Camicie rosse”, Lio-nello Archetti Maestri su“Mille e un Garibaldino”,dopo l’intermezzo musicale,riprenderà Alessandro La-guzzi su “I garibaldini ova-desi e il capitano Marchelli”,seguirà Francesco Melonesul tema “Da Novi a Cala-tafimi e oltre”. Giuseppe De Carlini parleràdi “Tortonesi garibaldini”,Giovanni Traverso relazio-nerà su “Valle Scrivia in ca-micia rossa: dai campi dibattaglia alla... buona cuci-na”. Le conclusioni sarannoaffidate a Eva Cecchinato.

S. Messa celebrata dal Vescovo nell’ospedale cittadino

La Giornata del Malato a NoviNOVI LIGURE - Giovedì11 febbraio alle ore 16, pres-so la Cappella dell’OspedaleS. Giacomo di Novi, si è ce-lebrata la tradizionale Gior-nata Mondiale del Malato,istituita da Giovanni Paolo IInel 1992 con l’esplicito invi-to ad aiutare tutti quelli chesono malati nel corpo, nellamente e nello spirito per cer-care di far scaturire del beneanche dal contatto con lasofferenza. In una chiesadavvero gremita, con la sta-tua della Madonna di Lour-des circondata da piante efiori, un gran numero di fe-deli, le infermiere del noso-comio, alcuni malati, e unarappresentanza della Coraledella parrocchia di S. Pietro,è stata celebrata la SantaMessa dal Vescovo Mons.Martino Canessa, dal Cap-pellano dell’Ospedale PadreNazzareno Senesi, con lapresenza del Padre generaledei Missionari della Fede(congregazione alla qualeappartiene il cappellano) edel diacono Angelo Venna-rucci. Mons. Canessa, du-rante l’omelia, dopo aver sa-lutato affettuosamente tutti ipresenti ha rivolto un since-ro ringraziamento a PadreNazzareno per il suo servi-zio generoso e puntuale cheoffre quotidianamente ai ri-coverati in ospedale e ha in-vitato i presenti ad accompa-

gnare con la preghiera donAngelo nella sua imminenteordinazione sacerdotale, ri-cordando quanto sia impor-tante un simile avvenimentoper una Diocesi. Il Vescovoha poi voluto porre l’atten-zione proprio sulla grotta diLourdes, il luogo dell’appa-rizione di Maria, che era ilposto dove venivano gettatele immondizie del paese.“Proprio lì, durante la sedi-cesima apparizione la Ma-donna disse: ‘Io sono l’Im-macolata Concezione’.Bernadette era una ragazzinadi quasi quattordici anni, po-verissima, soffriva di asma,era praticamente analfabetae non aveva ancora ricevutola prima Comunione.Scegliendo lei, Maria ci di-mostra proprio l’amore perle persone semplici, umili,che sanno riconoscere i pro-

pri limiti, che si rivolgono alSignore ma sanno attenderee che sanno servire con veragratuità”. “La Madonna - haproseguito il Vescovo - facompiere passi da gigantenella crescita spirituale a co-loro che lo desiderano, cosìcome ha seguito Bernadettenel suo cammino di fede,partendo dall’insegnamentodel segno della Croce”.Mons. Canessa ha poi con-cluso l’omelia, auspicandosempre la presenza nelle co-munità cristiane di autenticitestimoni della fede. Prima della liturgia eucari-stica, il Vescovo e PadreNazzareno hanno distribuitoai fedeli ed agli ammalati“l’unzione degli infermi”, ri-cordando che, con questoSacramento, il Signore vuolediventare “olio” per noi,“olio” che dà forza per rista-bilirci in salute, ma, soprat-tutto, “olio morale” per aiu-tarci ad avere idee giuste sulsenso della vita. Al termine della S. Messa,mons. Canessa si è avvicina-to ad un gruppo di cresiman-di complimentandosi per laloro presenza che ha reso laricorrenza ancora più sentitae partecipata.Sulle note di “Nome dolcis-simo” si è sciolta l’assem-blea e la giornata si è con-clusa con un ricco rinfresco.

Vittorio Daghino

L’Usam di Arquata a Castel San Giovanni

ARQUATA S. - L’UsamKarate di Arquata ha con-quistato un’ottima medagliad’argento con Luca Sestitoalla gara di Kick BoxingLight di domenica 13 feb-braio a Castel San Giovanniorganizzata dalla Fikbms diEnnio Falsoni, ex nazionaledi karate e presidente anchedella federazione internazio-nale Wako la quale ha rap-

presentato la kick boxing al-le Olimpiadi di Pechino.Tre gli atleti Usam in gara:Andrea Romanello, MathiaCambiaso e Luca Sestito.I ragazzi arquatesi, allenatidal pluricampione DinoBellucci, sono stati inseritiin un torneo a 6 partecipanti.Sestito ha superato agevol-mente ai quarti un atleta del-la Yama Arashi Piacenza,Cambiaso ha perso di misuracon un secondo atleta dellaYama Arashi Piacenza che èstato superato poi da Sestitoin semifinale. L’altra semifi-nale, ad accesso diretto, ve-deva contrapposti AndreaRomanello e un atleta del-

l’associazione organizzatri-ce. L’atleta Usam non si èfatto scoraggiare ha affronta-to la star di casa cercando dinon concedere spazio all’av-versario, anche se l’incontroha visto la vittoria risicatadell’atleta della scuola orga-nizzatrice. La finale ha vistocontrapposti Luca Sestito ela star di casa vincitrice con-tro Romanello: Sestito, nellaprima ripresa si è trovato indifficoltà. Nella ripresa, gra-zie al cambio tattica impostoda coach Bellucci, Sestito hamesso in difficoltà la star dicasa, ma lo svantaggio accu-mulato era troppo grande peressere colmato.

NOVI LIGURE - L’asso-ciazione “Amici del Ciam-pini” e l’istituto Superiore“Ciampini - Boccardo” or-ganizzano un corso di gior-nalismo rivolto ai ragazzidelle scuole Superiori diNovi e anche agli esterni. Il corso si terrà il giovedì,dalle 14.30 alle 16.30.Inizierà il 17 febbraio e ter-minerà il 19 maggio. Le le-zioni sono finalizzate a for-nire un’illustrazione dellediverse forme di giornali-smo. Gli argomenti sono suddivi-si per categorie e temi, con ilseguente calendario: 1° in-contro “Quotidiani: Comeun cronista di un quotidianovive la notizia in provincia”a cura di Silvana Mossanodella redazione di Alessan-dria de “La Stampa” e diIrene Navaro collaboratricede “Il Secolo XIX”, 2° in-contro “Settimanali e mensi-li: Problemi e prospettive diuna informazione locale” acura di Marco Matteini di-rettore responsabile “Il No-vese”, di Angela Agostinocapo redattore de “Il NostroGiornale di Gavi” e “Lapubblicità nei giornali conriferimento alla libertà distampa” a cura di GiovanBattista Cassulo del Mensile“L’Inchiostro Fresco”, 3°incontro “Radio: don PaoloPadrini di NPR di Tortona eFabrizio Laddago di RadioGold Alessandria, “Televi-sione” a cura di EnricoMarià di Telecity e “Web tv:La nuova frontiera del gior-nalismo?” di Marco Barba-gelata di Buone Notizie, 4°incontro “Quotidiani inter-net, il presente ed il futuro?”a cura di Andrea Vignoli diNovi on Line e Mario Mar-chioni di In Alessandria.it,5° incontro “Uffici stampa”con “Aspetti giuridici, nor-mativi ed occupazionali del-la professione” a cura diMarco Caramagna capoUfficio Stampa Provincia diAlessandria e con “La vitadi un Ufficio Stampa” a curadi Michele Carrozzi CapoUfficio Stampa Comune diNovi Ligure.

Davide Daghino

Primo corso di giornalismoal Ciampini

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EVENTI / VIGUZZOLO

66° anniversario della Battaglia

SCUOLA / NOVI LIGURE La Costituzione italiana al CiampiniMartedì 22 febbraio, nella Sala Conferenze della BibliotecaCivica, alle ore 9.30, avrà luogo la conferenza sul tema“Valori, principi e attualità della Costituzione Italiana” chevedrà come relatore il professor Maurizio Viroli, già consu-lente della Presidenza della Repubblica Italiana per le attivitàculturali e Professore ordinario di Teoria Politica, associatoal Dipartimento di Storia all’Università di Princeton. L’e-vento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell’as-sociazione culturale “Altera”, nella persona di Nicola Man-dirola, della Biblioteca Civica e del Comune di Novi. Laconferenza, rivolta alle classi quinte dell’istituto Ciampini -Boccardo e inquadrata nell’iniziativa “Conosciamo la Costi-tuzione Italiana”, cui seguirà un laboratorio di discussione inclasse, fa parte delle attività progettate dall’istituto per cele-brare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

COMMEMORAZIONE / CANTALUPO

Grande successo per la manifestazione “Le erbe dei prati daiSaperi ai Sapori” organizzata dall’Associazione CulturaleViguzzolese (ACV) domenica 13 febbraio. Il pubblico è ri-masto affascinato dal resoconto sulla ricerca fatta su fiori,frutti e erbe del territorio tenuta dal professor Merlo del-l’Istituto Gallini di Voghera. La seconda parte è stata dedica-ta alle erbe in cucina con la presentazione del libro di ChiaraParente “Il cuoco dei sensi. Alchimie enogastronomiche trail Po e l’Appennino tortonese” e si è conclusa con l’assaggiodi alcune ricette contenute nel libro, cucinate dalla Pro Locodi Viguzzolo.

ASSOCIAZIONI / MOLINO DE’ TORTISerate culturali con la Soms

Successo per le erbe e la cucina

Dopo molti anni di inattività è stata ricostituita la Soms diMolino dei Torti che riprende la propria attività con un pri-mo ciclo di tre serate culturali, con il patrocinio del Comune.Il primo appuntamento sarà domani, venerdì 18 febbraiocon Chiara Parente che presenterà il suo libro “Il cuoco deisensi”. Martedì 15 marzo ci sarà un inconto con LorenzoSomenzini, esperto in nutrizione sportiva, che parlerà dellacorretta pratica dell’attività fisica. Infine, martedì 12 aprileAntonella Bruni illustrerà la simbologia delle formelle delportale di S. Maria delle Grazie, la chiesa di Molino.

Illustrate le numerose attività svolte nel corso del 2010 in città e nel territorio

Il bilancio annuale della Polizia Municipale

Cosola festeggia la sua “prima” centenaria

TORTONA - Giovedì 10febbraio, presso il Comandodi Polizia Municipale, allaPresenza dell’assessore allaSicurezza, Polizia Munici-pale e Protezione Civile, E-manuela Patta, e del Co-mandante dei Vigili, Flavia-no Crocco, è stato illustratoil resoconto dell’attività s-volta nel corso del 2010 dal-la Polizia Municipale cittadi-na. La valutazione sulle atti-vità svolte nel corso delloscorso anno è partita da al-cune riflessioni importantilegate al controllo del terri-torio, alla rimodulazione delservizio, a cominciare daquello frazionale per poipassare alla costituzione delnucleo di prossimità ed infi-ne al pronto intervento. In materia di Sicurezza Ur-bana, le attività di investiga-zione che ormai quotidiana-mente vengono svolte dallaPolizia Municipale non pos-sono certamente prescinderedal lavoro prodotto dal Cor-po per fronteggiare le situa-zioni conseguenti all’immi-grazione (clandestina e non)oggetto di apposito piano dilavoro, organizzato e coordi-nato direttamente con leForze di Polizia dello Stato,

sotto l’azione propulsiva delPrefetto e che hanno consen-tito, anche nel corso dell’an-no considerato, una semprepiù attenta ed approfonditamappatura del territorio, unprofondo e penetrante studiodelle realtà sociali delle di-verse etnie presenti sul terri-torio, volte a far emergere lesituazioni di irregolarità sul-le quali si sta tuttora lavoran-do.Per fronteggiare il fenomenodello sfruttamento della con-dizione di straniero (spessovengono ceduti in locazioneimmobili non in regola conle normative in materia diabitabilità), sono allo studiospecifiche attività, oltre chel’analisi di quanto già fattoin altre realtà, al fine di po-

terle calare sulla Città diTortona. In relazione allaSicurezza Stradale e agli in-cidenti va segnalata una so-stanziale stabilità rispetto loscorso anno. Dalle analisidei dati, si nota che da que-st’anno si è cercato di quali-ficare l’attività della polizialocale di Tortona potenzian-do i controlli diretti, si sonoaumentati gli accertamentidelle violazioni più pericolo-se, diminuendo un poco ilcontrollo della sosta, tant’èche rispetto lo scorso annosono aumentate di circa il45% le decurtazioni di punticon quasi un raddoppio deipunti decurtati. Di contro aduna lieve flessione del nu-mero globale di accertamentic’è stato un aumento degli

introiti di circa 20.000 euro,mentre il ritiro delle patenti èpiù che decuplicato. Perquanto riguarda l’attivitàesterna svolta dagli operatoriassegnati all’Ufficio Viabi-lità il controllo e il supportoin strada agli agenti è risulta-to maggiore rispetto agliscorsi anni con l’aumentodei Vicecommissari addettial controllo e al coordina-mento del personale sulcampo, che dal mese di feb-braio 2010 sono risultati es-sere stabilmente due, unoaddetto al servizio di prossi-mità e un altro addetto alleattività di polizia giudiziariae di controllo su problemati-che quali l’immigrazioneclandestina e l’accattonag-gio. Risultano inoltre esserestate avviate nuove tipologiedi controlli grazie alle nuovedotazioni tecnologiche qualigli etilometri e recentementela strumentazione di letturadei dischi cronotachigrafi di-gitali. Sono stati effettuati controllicon l’etilometro, nella fasciaoraria serale, dallo scorso 31luglio e sono stati fatti con-trolli sistematici ai condu-centi coinvolti nei sinistristradali.

TORTONA - Domenica 13 febbraio, aTortona presso la casa di riposo “CoraKennedy”, alla presenza del vicesindacoCarlo Galuppo, di autorità civili, della ProLoco di Cosola, di amici e parenti, sonostati festeggiati i 100 anni di Clarice Cal-legari, originaria di Cosola, in alta ValBorbera.Clarice era figlia unica, cosa molto partico-lare in una Cosola che a quei tempi era abi-tata da 159 famiglie, tutte numerose.Nell’anno 1911 a Cosola nacquero ben 21bambini, mentre oggi a Cosola risiedonosolo 50 persone. Dopo aver fatto le elementari a Cosola, do-ve l’insegnante era l’allora parroco donFerretti, ha contribuito alla vita familiare ecome tutti, ha lavorato in campagna por-tando le mucche al pascolo e facendo tutti ilavori tipici. Appena un po’ più grande, a14 anni, è stata inviata dai genitori, così co-me tutte le ragazzine del paese, a fare la“mondina” nel vercellese. Nel 1937 si è sposata con un altro cosola-no, Germano Massari e ha avuto un figlio,

Ettore, continuando a vivere a Cosola.Dopo aver attraversato le miserie dellaguerra, nel 1954 per garantire un avveniremigliore al figlio, si è trasferita con la fa-miglia a Tortona dove ha lavorato per mol-ti anni in una cascina. Ha comunque sem-pre mantenuto i contatti con il paese d’ori-gine, dove tornava ogni tanto. E’ la prima centenaria del paese di Cosola.Nessuno, infatti, si ricorda altre personecosì longeve e neppure risultano dati in talsenso negli archivi parrocchiali.

g.t.

Domenica 20 febbraio si terrà la celebrazione del 66° anniver-sario della battaglia di Cantalupo e del sacrificio di FjodorPoletaev. Alle ore 10,30 ci sarà il raduno presso il monumentodi Fjiodor e, dopo la deposizione di una corona, si snoderà ilcorteo per il Palazzetto dello Sport, dove il sindaco Gian PieroDaglio darà il benvenuto a tutti i presenti. Seguiranno i saluti diVincenzo Caprile, presidente della Comunità Montana, diPaolo Filippi presidente della Provincia di Alessandria, di UgoCavallera vicepresidente della Regione Piemonte, di GianLuigi Pallavicini dell’ISRAL e di Franco Barella presidenteANPI. L’orazione ufficiale sarà tenuta da Eugeny BoykovConsole Generale della Federazione Russa a Genova.

L’assessore E. Patta Il Comandante F. Crocco

SALE - Torna, nella cornicedella sala consiliare di Pa-lazzo Manzoni a Sale, la XI-II rassegna di preziosi rica-mi di ieri e di artistici lavoridi oggi, organizzata dall’as-sociazione A.I.C. onlus.L’edizione 2011, che si terràa giugno, comprende ricaminelle varie tecniche, pitturasu materiali vari, découpage,pasta di mais e di sale, terra-cotta e ferro battuto, attinen-ti al tema del colore e dellacucina. Il modulo di adesio-ne va consegnato entro il 10marzo e il regolamento è sulsito www.dwss.it/aicsale.Come quota di partecipazio-ne sono richieste due presine(o un centrino), che servi-ranno per costruire un enor-me albero di presine colora-te, realizzate dalle ricamatri-ci di tutto il mondo.

Mostra di ricami

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Premesso econfermato chela forza della mente,e quindi la nostra volontàeffettiva, abbia il potere difarci smettere i vizi, primofra tutti quello del fumo, di-verse tecniche e metodolo-gie si sono man mano ag-giornate nel tempo o pre-sentate come nuove, sem-pre con l’intento di aiutaregli sforzi di coloro che vo-gliono smettere di fumare:tecniche più o meno cono-sciute, e più o meno confer-mate come valide. Prima fra tutte è la terapianicotinica sostitutiva, oveper mezzo di cerotti, gom-me da masticare, compresseed inalatori spray, si posso-no introdurre nell’organi-smo piccole quantità di ni-cotina, man mano decre-scenti, con l’intento di di-minuire progressivamente idisturbi da astinenza, equindi limitare prima, e eli-minare poi, la dipendenzada fumo. Questo risulta es-

sere, fino adoggi, il metodi

più consigliato ed ef-ficace: infatti studi recentihanno confermato che leprobabilità di riuscire asmettere di fumare addirit-tura sono del 70%. E questo dato tende ad au-mentare se, alla terapia so-stitutiva con nicotina si af-fianca una psicoterapia in-dividuale o di gruppo.Nel mondo di farmaci e fi-tofarmaci, anche se vi è an-cora molto da valutare econfermare, si trovano pre-parari e sostanze in gradodi “abituare” l’organismoall’assenza del fumo: le so-stanze più usate sono “bu-proprione” e “vareniclina”,che agiscono sul cervelloattenuando il desiderio del-la sigaretta e riducendo isintomi dell’astinenza (se-condo le statistiche com-piute sui risultati di questifarmaci, è emerso che conil buproprione riesce asmettere un fumatore su tre,

e con la vareniclina ce la fail 44%). Anche alcuni pro-dotti naturali risultano utiliper affrontare il distaccodalla nicotina, ma, pure inquesto caso, non vi sonoancora certezze di risultatidefinitivi. Le esperienzecondotte nei centri antifu-mo, consigliano l’iperico,la passiflora e la valeriana,le cui sostanze risultano uti-li in quanto, soprattutto, adazione antidepressiva.Poi altre nuove tecniche,fra cui aghi ed orecchini,che richiedono entrambel’intervento di un agopun-tore: nel primo caso infatti,come vuole l’agopunturatradizionale, si inserisconosottilissimi aghi in preciseparti del corpo, mentre l’a-uricoloterapia prevede l’ap-plicazione di uno specialeorecchino in una particolareposizione dell’orecchio. In verità, per il mondoscientifico, sembrano averescarsa efficacia, soprattuttoper i forti fumatori, ma po-

trebbero aiutare coloro chehanno già una convinta mo-tivazione nello smettere erientrano fra quelli che con-tengono il numero di siga-rette entro le 5 al giorno (aquesto proposito, una im-portante ricerca, pubblicatapoche settimane fa da stu-diosi americani, rivela chenon conta il numero di si-garette fumate durante ilgiorno per limitare i dannidel fumo: se ne fumino 5 o30, i risultati non cambia-no). Infine, le cosiddette si-garette elettroniche (ma an-che sigari e pipe) sono l’ul-tima trovata per smettere ilvizio del fumo: sono fattedi plastica, possono conte-nere minime quantità di ni-cotina e liberano aromi di-versi, anche di famose mar-che di sigarette. Possono risultare utili, as-sociate ad altri sistemi, an-che perché mantengono la“gestualità” del fumare, masono inefficaci per combat-tere le crisi di astinenza.

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a curadella Redazione

Come smettere di fumare

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Paolo, giornalista, viene licenziato.Cosa fare adesso? Si possono fare mol-te cose quando si è disoccupati; ancheandare nel deserto del Negev. Questepagine sono il racconto del suo viaggio,delle persone incontrate, di un pellegri-naggio spirituale alla ricerca di luoghi,suoni ma soprattutto di un modo coe-rente di essere nel mondo, alla ricercadi un Dio che scuota.Scritto con intelligenza e ironia, un li-bro di spiritualità laica capace di trasci-nare il lettore in un tourbillon di incon-tri indimenticabili e di far riflettere.Emerge nel libro un cristiano latente al-la ricerca di un Dio che forse non si tro-va. In questa opera l’introspezione pre-vale sull’esperienza geografica, mentrel’incontro tra luoghi e narrazioni bibli-che e il protagonista (un viandante di-chiaratamente laico) mette in moto unariflessione sulle ragioni della spiritua-lità contemporanea.Paolo Paci è nato a Milano nel 1959.Giornalista professionista, ha realizzatoreportage di viaggio in tutto il mondo.Alpinista e gastronomo ha pubblicatoguide, manuali sportivi e racconti diviaggio.

Il volume presenta una proposta teori-co-pratica di intervento formativo cen-trata sulla promozione e il potenzia-mento di una educazione efficace neiconfronti dei figli. Vengono presi in esame alcuni elemen-ti fondamentali dell’essere famigliaquali gli aspetti educativi centrali nellarelazione genitori-figli, l’uso di una co-municazione efficace genitori - figli, losviluppo delle caratteristiche di una ge-nitorialità in linea con lo sviluppo di fi-gli sereni, e la delicata situazione e-du-cativa di genitori con figli disabili.Riferimento fondamentale è il sistemaeducativo salesiano, che continua a di-mostrarsi attuabile ed efficace. Gli autori sono Zbigniew Formella, sa-lesiano, direttore dell’Istituto di psico-logia dell’Educazione presso l’Univer-sità Salesiana di Roma, e professorestraordinario della cattedra di Psicolo-gia dell’Educazione e AlessandroRicci, psicologo - psicoterapeuta, èprofessore presso l’Istituto di Psicolo-gia dell’Educazione e la Scuola Supe-riore di Specializzazione in PsicologiaClinica dell’Università Salesiana diRoma.

Z. FormellaA. Ricci

Educareinsieme

Elledici

Pp. 166

Euro 10,00

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

CIF: Inaccettabile la denigrazionedella donna in Italia

Egr. Direttore, il Centro Italiano Femminile, sin dal suo nascere (anno1945), è impegnato per la difesa della dignità delladonna, per il superamento di ogni forma di discrimina-zione nei suoi confronti e per il riconoscimento del suoimprescindibile ruolo nella famiglia, nella società, nel-la politica per una autentica democrazia che vuole co-struire e promuovere insieme agli uomini. La società èfatta di uomini e di donne. Le aderenti del CIF in ogniparte d’Italia, con il proprio nome e cognome, hannounito e uniscono la loro voce alle voci di chi tutelal’immagine della donna e la sua stessa storia di crescitanella espressione e nell’esercizio dei diritti di cittadi-nanza. Questi nostri giorni ci dicono che c’è ancoramolto lavoro da fare e l’essere donne cristiane, comenoi siamo, dà ulteriori fondamentali ragioni al nostroimpegno. C’è un lungo percorso di degrado culturaleed educativo che dobbiamo risalire e certo non aiutaanche il diffuso silenzio dei mezzi di informazione sulnostro Paese vero, che uomini e donne rendono grandecon la propria dignità, onestà, lavoro, sacrificio.Le donne del Cif non smetteranno di svolgere la loroazione consapevole e responsabile per contrastare tuttociò che minaccia la convivenza civile e i fondamentaliprincipi etici su cui si fonda privilegiando, come sem-pre, il dialogo, la denuncia, la proposta, per arginare leconseguenze negative di una realtà politica e sociale,che oggi appare priva di regole.

Ufficio di Presidenza CIF - Tortona

“Trasformare Broni”

Egr. Direttore, leggo su il “Il Popolo” del 3 febbraio la lettera del sig.Antonio Basso di Pordenone, il quale “tornando a Broni ,un tempo rinomata per il buon vino e l’ottimo cibo non-ché per la cordialità della gente, dopo tantissimi anni hatrovato una città piuttosto fredda e spenta: di vigili nep-pure l’ombra,difficoltà a trovare parcheggio,un luogo diculto molto bello ma non adeguatamente segnalato”. Non ho difficoltà a condividere almeno in parte l’analisinegativa del sig. Basso: nel 2006, quando sono stato elet-to Sindaco, ho trovato in effetti una città seduta sotto tan-ti punti di vista e come Amministrazione abbiamo avvia-to con decisione un percorso di trasformazione della cittàavendo bene chiaro l’obiettivo: portare Broni nel futuro,facendola ripartire nel presente dopo anni di immobili-smo. Abbiamo iniziato a sistemare alcune strade più dissestate,messo mano alla pulizia e all’ampliamento dell’impiantofognario, che era quasi al collasso, abbiamo costruitonuovi parcheggi in via Giordano Bruno e alla Stazio-ne,abbiamo realizzato il nuovo parco - piazza “Ferrara”,oltre a mettere in sicurezza il torrente Scuropasso e siste-mare gli argini e i fossi nelle varie frazioni. E stiamo facendo partire grandi opere: la costruzione del-la nuova scuola elementare, la rinascita del TeatroCarbonetti in struttura teatrale polivalente, gli alloggi acanone sociale presso l’ex mulino Meriggi, la Cittadelladell’enoturismo annessa all’Enoteca regionale lombarda,proprio per recuperare la tradizione del gusto oltrepada-no. In poche parole, ci siamo dati da fare per migliorare iservizi, garantire la sicurezza anche dal punto di vistaidrogeologico e promuovere lo sviluppo economico el’insediamento produttivo,cercando di conservare, allostesso tempo, gli alti livelli di qualità della vita raggiunti. Gli effetti degli atti amministrativi assunti dispiegheran-no però i loro effetti nel tempo. Certamente c’è ancoramolto da fare in ordine a quanto lamentato dal sig. Basso,dall’arredo urbano alla segnaletica stradale. Questo ed altro mi sentirò impegnato a realizzare nelprossimo mandato se sarò rieletto Sindaco, nella speran-za che quando il sig. Basso tornerà ancora a Broni possafinalmente ritrovarla come un tempo, anzi migliore.Nel frattempo sarò lieto di avere nostro ospite il sig.Basso alla prossima festa patronale di San Contardo.

Luigi Paroni - Sindaco di Broni

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: [email protected]

PaoloPaci

Il deserto deinon credenti

San Paolo

Pp. 186

Euro 13,00

Dal Dio comunione di amore di Danteal Dio dell’abisso di Baudelaire; dalDio giudice di Shakespeare al Dio co-me mistero di Saint-Exupéry; dal Dioprovvidente di Manzoni al Dio cometormento di Dostoevskij… Quanti pos-sono essere i volti di Dio? Padre Ca-stelli delinea un suo suggestivo e origi-nale percorso nella letteratura da Dantealle soglie del XXI secolo, riletta comeluogo di ricerca incessante e manifesta-zione a volte paradossale e imprevistadel mistero divino. Dopo aver indagatonel precedente saggio “Se ci fosse unDio” il bisogno di trascendenza di unadecina di scrittori degli ultimi due seco-li, in questo lavoro padre Castelli, pro-fessore emerito di Letteratura e Cristia-nesimo alla Pontificia Università Gre-goriana, esamina dove questa sete diDio abbia condotto più di sessanta fra ipiù noti nomi della letteratura mondia-le: per tutti loro Dio è stato un “tormen-to”, che però non si è risolto semprenella fede nel Dio della rivelazione cri-stiana. L’autore arriva alla conclusione“che l’uomo è fatto per l’Assoluto equando elimina questo riferimento di-venta smarrito e inquieto”.

FerdinandoCastelli

Dio cometormento

Ancora

Pp. 224

Euro 16,00

Page 20: Il Popolo 18 febbraio 2011

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da prete

Forse è stato il mio ultimo viaggio a Roma. Domenica 13 febbraio. Io e alcuni miei confratelli. Con annesso Angelusdel Papa, quello in cui – l’avrete già letto – ha ricordato, con la sua profonda e impalpabile sensibilità, la morte deiquattro ragazzini Rom nella baraccopoli. Poi, alle 17, salgo sul Frecciarossa che mi riporta a Milano e, da lì, alla miaparrocchia. Sono solo nel mio posto fino a quando si siedono accanto a me due maestre di Milano che mi raccontano diessere state ospiti di “Domenica In”, cioè di Giletti, in qualità di volontarie della Comunità di Sant’Egidio che si occu-pano dei Rom di Milano. E mi dicono di essere deluse e amareggiate poiché non è stato concesso loro nessun spazioper spiegare ciò che fanno e che vivono e che ascoltano e che passa sulla loro pelle quando, ogni giorno, accolgono e“istruiscono” bambini zingari che cercano di riportare ad una convivenza civile, ad un accettabile grado di integrazio-ne. Non mi stupisco. Non cado dal pero. Sono tante e troppe le preclusioni verso certe cose. Sono tanti e troppi i luoghicomuni nei confronti dei cosiddetti “gitani”. Però provo a dire alle mie compagne di viaggio che intanto la TV è unatrappola. E poi che bisogna usare il buon senso, avere una coscienza critica, non fare del qualunquismo. In poche paro-le: per me sarebbe stato meglio non andare da Giletti! E, infatti, io non ci sono andato. Ma sono andato dal Papa,all’Angelus. E Benedetto XVI ha ricordato le vittime Rom, piccole vittime, di questa assurda società in cui gli ultiminon hanno spazio, né voce, né dignità.

di don Marziano

[email protected]

Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodicipresso il Tribunale di Tortona

n. 1/98 del 11.12.1998Editore

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio,una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più bellee di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Il 4 febbraio presso laFondazione Cella diArena Po è stato festeg-giato il novantesimocompleanno di donFernando Barbarini. In molti si sono stretti attorno a lui per testimo-niargli affetto e gratitu-dine. A iniziare dalVescovo Mons. Canessache è intervenuto di per-sona. Erano presenti an-che il vice sindaco diStradella MaurizioVisponetti, il parroco diArena don GiorgioCesena e i “compagni diviaggio” di donFernando. Ha fatto glionori di casa il Presidente della RsaAnna Maria Filighera.

a cura diMatteo Coggiola

E’ l’estate del 1964, quelladi “Sei diventata nera”,della morte di Togliatti edella diffusione delle salecinematografiche parroc-chiali. In un paesino luca-no, Salvatore, 12 anni, su-bisce i tentativi del padrecomunista di imporgli lamilitanza nel partito. In realtà a lui interessa sol-tanto una cosa: l’eternamacchina dei sogni, il cine-ma. Con due amici ogni giornopercorre cinque chilometriin bicicletta per raggiunge-re il cinema più vicino. Un giorno scopre che c’èun proiettore in vendita a150.000 lire e, non sapendodove trovare i soldi neces-sari, si introduce nella se-zione locale del PCI, dove

lo portava il padre, e ruba ildenaro raccolto dai militan-ti per andare ai funerali diTogliatti. Quindi porta il proiettore alparroco che offre alcuneproiezioni ai fedeli.Scoperto, il padre furibon-do decide che una similecolpa merita il riformato-rio. Ed ecco ora Salvatore

intento a raccontare i fatti aCarlo Lombardi, un giorna-lista locale. La storia, le atmosfere di“Un giorno della vita”, nel-le sale dal 14 gennaio, rac-contano un palpitante spac-cato di vita italiana a metàdegli anni sessanta. In un film ambientato inquesto periodo è inevitabile

la trasfigurazione della no-stalgia, che lo dipinge co-me epoca felice, piena dioggetti di culto ed eterna-mente giovane. E poi la vita di paese, durae difficile, la famiglia, coni ruoli ben identificati tramarito e moglie, la politica,con gli ideali del momento.Quasi a contenere tutto, ilcinema, come sogno, comeevasione che Salvatore in-segue e per il quale accettadi scontare la pena.Cronaca aggraziata, diariominuto e quotidiano di u-n’Italia periferica e vitale,la pellicola poggia su moltifatti veri e realistici ma as-sume l’andamento di unafiaba, gentile e mai urlata.Il film è da valutare comeconsigliabile.

Filmda vedere

“Un giorno della vita”

Il cotogno è una pianta o meglio un arbusto proveniente dal-la Cina, originario dell’Asia Minore e della zona caucasicaed è diffuso principalmente nell’area occidentale del Medi-terraneo, appartiene alla famiglia delle Rosacee. E’ presente allo stato spontaneo ed era molto diffuso in pas-sato in Italia dove era considerato una curiosità botanica. A partire dagli anni ’60 si è verificata un’evidente contra-zione della produzione e al momento se ne trovano pochis-simi. Si distinguono due tipologie di cotogno in base allaforma del frutto. maliformi e piriformi, di cui la prima è piùapprezzata. Il cotogno comune è un albero alto circa dai sei agli ottometri, che tende ad assumere un aspetto cespuglioso. Il fusto è tortuoso con una scorza molto scura che si stacca apezzetti ed i rami sono di colore bruno, pelosi, inermi, conlenticelle più o meno evidenti. Le foglie sono caduche, dicolore verde cupo con margine è intero, dentato o ondulato,sono lisce sulla pagina superiore, verde più chiaro e pelosenella pagina inferiore. I fiori solitari, grandi, sono di color bianco o rosa e formatida 5 petali. La fioritura si verifica generalmente da fine aprile alla pri-ma quindicina di maggio. I frutti sono di grandi dimensioni, con buccia di colore ver-de giallo e pelosa, a maturazione diviene giallo dorato e lapeluria tende a sparire e sono caratterizzati da un aroma fra-grante. La polpa, di colore giallo-crema, è dura e granulosa, spe-cialmente in prossimità dei semi. Il sapore piuttosto acidoed astringente rende il frutto non consumabile fresco.Essendo ricca di pectine la polpa del frutto può essere im-piegata come addensante nella preparazione di marmellatecon frutta povera di questa sostanza. Gode di proprietà toni-co e astringenti e antinfiammatorie dell’apparato digeren-te.La maturazione si verifica da settembre ad ottobre. E’ una pianta rustica che richiede poca cura. Predilige unterreno sciolto e ben drenato, che va concimato con un ferti-lizzante specifico per piante verdi ricco di azoto, di fosforoe di potassio per ottenere una vegetazione rigogliosa. Il co-togno preferisce i climi temperati, ha una buona resistenzaai freddi invernali ed alle alte temperature estive, è sensibilealla siccità a causa delle radici superficiali; non teme le ge-late primaverili in quanto ha una fioritura tardiva. Se vienecoltivato in vaso, quando le radicihanno occupato tutto ilterreno si deve provvedere al rinvaso usando un terreno fer-tile e ricco di nutrienti.

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a cura di Alba Algeri

Le mele cotognearrivano dall’Oriente

Page 21: Il Popolo 18 febbraio 2011

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al PoOrganizzato dall’Unitre per Lasarat

Concorso di poesie a BroniBRONI - C’è tempo fino alprossimo 18 aprile per parte-cipare all’ottava edizione delconcorso nazionale di poesia“Città di Broni Lasarat”, or-ganizzato dall’Unitre diBroni in collaborazione conil Comune, in memoria del-l’illustre concittadino MarioSalvaneschi, in arte Lasarat.L’iniziativa di anno in annoha conosciuto un semprecrescente successo fino a di-ventare uno dei concorsi dipoesia più noti non solo a li-vello locale, ma addiritturanazionale, con un numerosempre maggiore di adesioniprovenienti da ogni parted’Italia. Il premio si articolain due sezioni: italiano cheprevede la composizione dipoesie a tema libero in lin-gua italiana e dialetto conpoesie a tema libero scrittein qualsiasi dialetto d’Italia.L’organizzazione sottolineal’importanza di scrivere poe-sie in dialetto per mantenerein vita un patrimonio lingui-stico così ricco. Come ognianno maggiori informazionioltre al regolamento comple-to del concorso sono reperi-bili sul sito www.unitrebro-ni.it. La premiazione avràluogo domenica 29 Maggio2011, alle ore 15.00, pressola sede dell’Unitre di Broni.

Sono previsti premi in dena-ro per le prime tre opereclassificate di entrambe lesezioni, oltre al premio spe-ciale Lasarat, offerto comeogni anno dalla famigliaSalvaneschi. Quest’anno c’èun’interessante e originalenovità: l’Unitre, in collabo-razione con il comune diBroni, bandisce la primaedizione del concorso dipoesia “Io abito qui”, riser-vato agli alunni che frequen-tano le classi terze, quarte equinte dei due plessi dellascuola primaria di Broni. Si tratta di una significativainiziativa volta a far scoprireai bambini la bellezza dellapoesia e alla scoperta dellepeculiarità del proprio paese.L’Unitre, presieduta dall’in-stancabile e dinamica Gra-ziella Moroni coadiuvata daun team di abili collaborato-ri, rappresenta un luogo diincontro, di socializzazionee di confronto.

m.r.

Porte aperte sabato 19 e domenica 20 febbraio

PAVIA - Oltre 1.650.000volumi disponibili, 114 bi-blioteche abilitate e trepartner quali Regione Lom-bardia, Provincia di Pavia eUniversità degli Studi diPavia. Nasce già con ottime pre-messe “Biblioteche Pavia”,un progetto che coinvolgele biblioteche del territorioprovinciale per offrire ailettori un catalogo unico, ilservizio di prestito automa-tizzato, la possibilità di es-sere informati sui servizi at-tivati dalle biblioteche. Il ricco catalogo bibliogra-fico è messo a disposizioneda biblioteche comunali,scolastiche, di istituti ed en-ti pubblici e privati, dell’U-niversità e dei suoi collegi,e dalla Biblioteca Univer-sitaria di Pavia. La Lomellina è presentecon 21 biblioteche, di cui15 con il servizio di prestitoautomatizzato già attivato.L’iniziativa è stata illustratanei giorni scorsi da MarcoFacchinotti, vice presidentedella Provincia di Pavia, daUmberto Anselmi Tambu-rini, delegato del Rettoreper il Sistema Bibliotecariodi Ateneo, Università diPavia, da Antonio Scolari,dirigente dell’area bibliote-

che, Università di Pavia eda Paolo Nassi (Universitàdi Pavia). “Si chiama OPAC (OnlinePublic Access Catalog) ilcatalogo collettivo on linedelle biblioteche dell’Uni-versità di Pavia e di diversiEnti convenzionati, comebiblioteche comunali, sco-lastiche, collegi, istituti edenti pubblici e privati pre-senti sul territorio provin-ciale - spiega Marco Fac-chinotti - la novità impor-tante è l’integrazione diquesto servizio con il siste-ma di prestito automatizza-to Fluxus. Consultando l’OPAC, in

pratica, è possibile verifica-re in tempo reale la dispo-nibilità del materiale men-tre gli utenti iscritti alle bi-blioteche Fluxus possonoanche effettuare richieste eprenotazioni di materiale”.Sul sito internet www.bi-blioteche.pavia.it è possibi-le avere ogni informazionein merito al servizio, acce-dere al catalogo on line econoscere le bibliotecheche aderiscono al progetto. “Consultando il catalogo -prosegue l’assessore - sipuò verificare la disponibi-lità del materiale nelle oltrecento biblioteche che hannoattivato il servizio ed è an-

che possibile richiedere oprenotare il libro desidera-to”.Le ricerche possono essereeffettuate attraverso ele-menti semplici - autore, ti-tolo, collana - ma in modoguidato si possono fare an-che ricerche più complesse.Sono infatti disponibili di-versi campi e parametri diricerca.Pavia è la prima provincialombarda ad offrire questoimportante servizio che vaincontro alle esigenze distudenti, cittadini, ricerca-tori. In modo semplice e rapido. “La procedura - confermaFacchinotti - oltre a permet-tere la gestione del prestitoall’interno delle bibliotechedispone di un modulo uten-te particolarmente ricco edinamico. Il cittadino puòaccedere ai servizi attraver-so una username e una pas-sword assegnati al momen-to dell’iscrizione in unadelle biblioteche aderenti alservizio. Il sistema prevedeanche l’utilizzo della postaelettronica per dare infor-mazioni che possono ri-guardare, tra l’altro, solleci-ti per mancate restituzioni;avvisi di disponibilità dimateriali prenotati”.

Un’iniziativa della Provincia e dell’Università che coinvolge il territorio

E’ nato il progetto “Biblioteche Pavia”

La presentazione del progetto

Page 22: Il Popolo 18 febbraio 2011

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PAULLESE (4-3-3): Cau;Lombardo, Giovene, Pavesi,Logrieco; Dickman, Belotti,Raina; Licata, Tavani (45’ stBaroni), Rossetti: A disposi-zione: Potenza, Leni, Cuseo,Amici, Cerri, Oggioni. All. Migliore

OLTREPO (3-4-3): Val-secchi; Chianello, Merenda,Mauri; Mangiapane (38’ stMarabelli), Sciannameo,Meda, Bruscaglia, Scianna-meo; D’Aniello, Merlano,Chessa (17’ st Casorati). All: Chierico

PAULLO - L’SBC Oltreporinvia ancora l’appuntamen-to con la vittoria e non va ol-tre un modesto 0-0 sul cam-po della Paullese, penultimain classifica. I rosso-blu at-taccano con maggior inten-sità, creano diverse occasio-ni per sbloccare il punteggio,

ma trovano sulla loro stradaun eccellente Cau. Nel pri-mo tempo l’undici oltrepa-dano parte col piede giusto ecerca di fare la partita. Dopoun tentativo di Merlano,Sciannameo raccoglie la sfe-ra ed effettua un tiro-crossche viene deviato in angolocon la punta delle dita daCau (2’). Al 25’ Chessa ap-poggia in area per Merlanoche si gira e di destro in dia-gonale sfiora il palo. Col passare dei minuti la Pa-ullese cresce, mentre la ma-novra dell’Oltrepo diventaprevedibile. Troppi lancilunghi dalle retrovie e menoverticalizzazioni, così gli o-spiti non riescono più ad ar-rivare nell’area avversaria.Nella ripresa il gioco ed ilritmo dei rosso-blu aumenta-no gradualmente. Nella partecentrale gli uomini di Chie-rico creano almeno tre occa-sioni per passare in vantag-gio. La più ghiotta capita suipiedi di Casorati che calcia

da due passi, ma è bravissi-mo Cau ad opporsi col cor-po. Un pari che non soddisfail tecnico oltrepadano: “Pernoi era una gara da vincere equalcosa sul campo abbiamofatto nei due tempi, creandooccasioni che non abbiamoperò sfruttato a dovere - hadetto Chierico - la squadraavrebbe bisogno dei tre pun-ti per ritrovare la fiducia diqualche settimana fa. Nonabbiamo rischiato nulla indifesa dove abbiamo chiusoogni varco ai loro tre attac-canti, mentre sul fronte of-fensivo qualcosa ci è manca-to. I nostri attaccanti nonstanno attraversando unbuon momento e la squadrane risente in fase offensiva.Costruiamo l’azione ma qu-ando è il momento di chiu-dere manchiamo. Abbiamoanche trovato un terreno digioco che ci ha penalizzatoperché la palla non saltava inmaniera regolare”.

f.s.

CASTELNUOVOS.: 1VOGHERA: 2(primo tempo 1-0)

MARCATORI: 39’ pt Rec-chia; 12’ st Mercuri, 37’ au-torete Cestaro.

CASTELNUOVOSAN-DRA’: Marini; Perina, Mac-cachero, Recchia, Cestaro;Gatti (6’ st Benedetti), Tur-rini, Parrella, Soave (25’ stPipieri); Caputi (41’ st Zec-chinato), Mensah. All. Purgato.

VOGHERA: Bonassi; Prio-lo, Vaira, Bandirali, Palo-schi; Londino, Mercuri, Pi-azza (34’ st Farina), D’A-mico; Troiano (25’ st Coc-cu), Magnoni. All. Giaco-motti.

ARBITRO: Amoroso

DOMEGLIARA - Il Vo-ghera espugna il campo delCastelnuovosandrà e si man-tiene a sei lunghezze dallacapolista Mantova, che habattuto con un netto 3-0 laSolbiatese. Una vittoria me-ritata per i rosso-neri chehanno messo in campo ilcuore e il carattere in unapartita spettacolare e ricca diemozioni sino al 90°. Il pri-mo tempo, giocato su un ter-reno al limite della praticabi-lità, vede un leggero predo-minio degli oltrepadani, checolpiscono un palo con un ti-ro di Magnoni a portiere bat-tuto. Prima della pausa sonoperò i padroni di casa a tro-vare la rete del vantaggio: uncorner dalla destra di Soaveviene sfiorato di testa daCaputi, la difesa rosso-neranon riesce ad allontanare eRecchia da due passi infila

Bonassi. Nella ripresa ilVoghera cambia volto conPato più centrale e Piazzaleggermente più avanzatonel ruolo di suggeritore. La supremazia degli ospiti siconcretizza al 12’ con un de-stro a girare di Mercuri cheva ad insaccarsi all’incrociodei pali. Al 35’ l’episodioche potrebbe cambiare voltoalla partita: Bonassi intervie-ne fallosamente su Mensahin area e l’arbitro indica sen-za esitare il dischetto. Dagliundici metri Caputi si faipnotizzare dal portiere ros-so-nero che para il rigore.Una vecchia regola del cal-cio dice: chi sbaglia paga.Una punizione dalla destradi Mercuri genera una seriedi rimpalli nell’area delCastelnuovo. Vaira centra ilpalo da pochi passi, poi lapalla rimbalza sulla schiena

di Cestaro e termina in rete.Nei minuti finali i padroni dicasa si spingono in avanti,ma non vanno oltre un colpodi testa centrale di Zecchi-nato. Al triplice fischio fina-le, i ragazzi di Giacomottivanno sotto la tribuna cheaccoglie i sostenitori rosso-neri, presenti in buon nume-ro anche oggi, per celebrareun successo prezioso, otte-nuto con caparbietà e grandeforza di volontà.Recupero 22ª giornata:Voghera-Legnago 2-1. Vo-ghera: Bonassi; Paloschi,Priolo, Bandirali, Fassina;D’Amico (40’ st Vaira),Mercuri, Piazza; Troiano(25’ st Coccu); Magnoni,Farina (15’ st Speziale). All.Giacomotti. Marcatori: st 3’Magnoni (V), 22’ (rig.) Pi-azza (V), 25’ Guardigli (L).

f.s.

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 2233SSPPOORRTTEE TTEEMMPPOO LLIIBBEERROO

GGiioovveeddìì 1177 ffeebbbbrraaiioo 22001111

I Leoncelli sono stati molto sfortunati nella trasferta a Chiavari

CALCIO CSI PAVIAAmatori a 11 - Gir. A: Carpignanese-Don Bosco 1-2,Ghiaie-Cup 3-1, Padus-S. Colombano 1-4, Pievese-TennisClub 1-3, Sannazzaro-S. Pietro 1-2, Tempo Prezioso-Pantera Rosa 1-5, Ha rip. Real Casei. Class.: Tennis Club35; Real Casei 27. Gir B: Godiasco-Penarol rinv, LanderBrau-Casanova S. 0-5, Landriano-Sporster’s Pub 3-2,Lonatese-Gerenzago 0-3, Negruzzo-A. Travacò 3-0,Recor-Moggi e Cattaneo 0-0, Vellezzo-Lungavilla 0-2. Harip.: Clastidium. Class.: Gerenzago 39; Lungavilla,Sporster’s 36. Amatori a 7 - Gir. A: Logos-Landriano 1-2,Lungavilla-Caravaggio 4-1, Magherno-AC Loris 1-3,Miradolese-Torredarese 1-0, Sanmaurense-S. Martino 6-4,Sant’Alessandro-Or. S. Alessandro 7-4, Volante Roncaro-Landriano B 6-3. Class.: S. Alessandro 35; Roncaro 34;Sanmaurense 30. Gir. B: Besate-Moncucchese B 3-3,Frassati-Trovo 1-6, Moncucchese A-S.Rocco Garlasco 4-4,Parasacco-Rainbow 4-1, Pasturago B-Pasturago A 2-8, Pol.Scaldasole-Trivolzio B 2-3, Trivolzio-Cascine Calderari 3-2. Class.: Moncucchese A 36; Trivolzio 33; Trivolzio B 32.Gir. C: Arnaboldi-Broni 7 3-3, Barbianello-Sbocco Rosso2-2, Cardinal Maffi-Romagnese 2-5, CSL San Zenone-Orat. San Giuseppe 3-4, Olimpic Torre 91-AtleticoLinarolo 2-2, Red Devils-Inv. Monteleone 2-2, Zavaverde-Zerbo 2-8. Class.: Zerbo 43; Broni 7 32; Inverno 28.

BASKETPromozione (18ª giornata): Olimpia Milano-Stradella 72-68. Stradella: Finardi 4, Marchesi, E. Verdi 15, Bimbato,Pacchiarotti 4, Valle, Bonato 25, Achilli 15, Maserati. All.Zucconi. Pt 47-31 (19-16, 28-15, 21-17, 4-20). Lungavilla-Trezzano 78-49. Lungavilla: Brochetta, Corzieri 5, Mantica16, Segagni 12, G. Ragni, Virelli 5, Bolzoni 2, A. Ragni13, Beria 11, Cavallini 14. All. Garavaglia. Pt 37-22 (22-6,15-16, 21-13, 20-13). Classifica: Corbetta 34; Robbio 30;Lungavilla* 28; Stradella 24; Siziano 22; Olimpia 20;Cava, Tromello 18; Abbiategrasso, Jun. Vigevano* 16; P.Emanuele, Dresano, Ar. Vigevano 14; Binasco 8; Trezzano6; Rozzano 4. (* 1 partita in meno). Serie C dilettanti, gi-rone A (5ª di ritorno): Alessandria-Derthona 70-58.Derthona: Campeggi 2, Mambretti 6, Zandalasini 2, Gatti4, Pozzi 7, Pedrini 2, Perissinotto 5, Serafin 6, Pavone 6,Degrada 18. All. Petitti. Pt 28-26 (14-13, 14-13, 27-16, 15-16). Class.: Cus To 30; Derthona 28, Alessandria 26. B1femminile: Fanfulla Lodi-Broni 74-68 dts. Broni:Brusadin 7, Borghi 12, Canfora 4, Putignano 3, Pellegrino26, Berna 4, Minati 2, Bicocca 7, Zamelli 3. All.: Cossu. Pt26-33 (16-17, 10-16, 10-13, 24-14, 14-8). Serie D girone C(4ª di ritorno): Olympia Bopers Voghera-Sant’Ambrogio79-75. Class.: Olympia 28; S. Ambrogio e Sanmaurense26.

PALLAVOLOSerie B2 maschile girone A (2ª di ritorno): Voghera-Parabiago 0-3 (22-25, 25-27, 21-25). Class. (ultime posi-zioni): Ovada 8; Collegno e Voghera 7. Serie C femminile- Girone C (14ª giornata): Cormano-Rivanazzano Terme 3-1 (25-17, 23-25, 25-11, 25-14). Classifica: Brescia 40;Lurano 34; Brembo 33; Cinisello 28; Soresina 27;Cormano 26; Mantova 25; Offanengo 20; Muggiò 19;Rivanazzano Terme 17; Novate 16; Trescore 12; Milano11; Gorle 4.

SSppoorrtt iinn bbrreevveedi Franco Scabrosetti

CHIAVARI: 2

DERTHONA: 1

RETI: 9’ (Autorete) Gritti,17’ Colombo (rig.), 33’ stVolpara

CHIAVARI: Raggio, La-nati, Virgili, Mitrotti, Livel-lara, Sanguineti, França, DiDio (12’ st Roselli), Croci,Volpara (38’ st Rei), Niang(12’ st Dolce). All. Fossati.

DERTHONA: Bodrito, A-mbrosini, Zefi, Canonico,Balsamo, Gritti, Ariete (30’st Duilio), Motta (16’ st U-gali), Colombo, Musolino,Bertocchi. All. Lombardo.

ARBITRO: Magrini di Cit-tà di Castello

CHIAVARI - Dopo il buonpareggio nella gara infraset-

timanale contro l’Acqui ilDerthona perde a Chiavari 2a 1. La squadra tortonese,scesa in campo in condizionimenomate a causa dellesqualifiche di Mauri e Bus-seti e dei tanti infortunati,gioca una gara positiva te-nendo testa a lungo ai padro-ni di casa. Dopo un inizio in-certo, al 9’ i giocatori di Fos-sati, passano in vantaggiograzie ad una deviazionefortunosa del giovane sene-galese Niang: la palla ca-rambola su Gritti e si insaccasotto il sette alla sinistra diBodrito. I Leoncelli reagi-scono con veemenza: Ber-tocchi e Ambrosini impen-sieriscono Raggio Garibaldicon conclusioni pericolose.Al 17’ Martin Colombo vie-ne steso in area da Mitrotti:l’arbitro assegna la massimapunizione che il bomber uru-guaiano trasforma con fred-

dezza. La partita si spegnema a metà del secondo tem-po i padroni di casa tornanoa rendersi pericolosi grazieall’ingresso in campo diMattia Roselli. Al 26’ Bo-drito è bravo a respingere dipiede una girata aerea diCroci. Al 33’ il Chiavaricentra la rete della vittoriagrazie a una deviazione dasotto misura dell’ex trequar-tista dell’Acqui Volpara.

I ragazzi di Lombardo finoal termine provano a trovarela rete del pareggio: l’ultimobrivido arriva all’89’ con uncolpo di testa di Ugali cheviene neutralizzato in tuffodal portiere chiavarese. Lasconfitta lascia il Derthonanella zona calda della gra-duatoria alla vigilia della so-sta del campionato. I Leonc-elli torneranno in campo do-menica 27 febbraio quandoal Fausto Coppi arriverà ilSeregno. A fine gara il tecni-co tortonese Claudio Lom-bardo ha detto: “Non pote-vamo fare di più. La squadraha dato tutto quello che ave-va contro un avversario divalore. Spero che la sostaconsenta di ritrovare gioca-tori importanti per dare bat-taglia sino al termine dellastagione e cercare la salvez-za”.

Domenico Cremonte

Sconfitta immeritata per il Derthona

Serie D girone B / 24^ giornata

Il Voghera continua a sognare

Eccellenza girone A / 5^ di ritorno

Oltrepo, un misero pareggioFERRARI GIORGIOIMPIANTI ELETTRICIFerrari Giorgio & Marro Antonio s.n.c.

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Claudio Lombardo