Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

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In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi il poligrafico 125/2011 SI È TENUTA A RIMINI EBOOK LAB ITALIA - A PAG. 62 Trasformarsi d a fornitori in partner Il futuro dei libri INCONTRO CON MAURO ADARIO DI VARIGRAFICA ALTO LAZIO - A PAG. 24 Speciale Lastre & CtP I T A L I A N O STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE N. 125/2011 Maggio - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27 /02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90

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Poligrafico Stampa e nuovi media nell'era digitale.

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Il dIlemma dIgItale o tradIzIonale al Convegno gIpea - a pag. 44Spazio Etichette

InaugurazIone della nuova sede dI pIxartprIntIng - a pag. 34

In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

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Sommario

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pioMbiin primo pianoGaleati si espande in Umbria . . . . . . .8Quadrifolio e Signum fanno Gruppo . .8Nuovi vertici in Poligrafici Printing . . . .9KBA e Heidelberg in rialzo . . . . . . . 10Aziende grafiche italiane . . . . . . 13Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16Dal mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . 18Spazio cultura . . . . . . . . . . . . . . 20

iNTERViSTEL’industria grafica, un futuro da reinventare: Varigrafica Alto Lazio . . . . . . . . . . 24

SpEciALE “LASTRE & cTp”Gestione del CtP e controllo delle lastre . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32CtP e lastre a basso impatto ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36Uno sguardo al mercato . . . . . . . . 42Le proposte dei fornitori . . . . . . . . 45

TEcNoLoGiEEbook, i libri del futuro? . . . . . . . . 62News dai fornitori . . . . . . . . . . . 72-83Il sistema Business Intelligence di Edigit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78Il sistema NowPrint di Ricoh . . . . . . 87Carte & Supporti . . . . . . . . . . . . . . 92

EVENTiDal convegno Giflex sul packaging per alimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . 68Presentato il Documento Taga per le lavorazioni cartotecniche . . . . 74

SpAzio ETichETTEUltime tendenze da Vinitaly . . . . . . 88News di settore . . . . . . . . . . . . . . 90

RUbRichEI nomi di questo numero . . . . . . . . . .6Tipi da museo: Torchio Ferdinando Dell’Orto . . . . . 98

29

Alla Fiera di Rimini la prima edizione di Ebook Lab Italia: “il futuro dei libri, i libri del futuro”

Organo Ufficiale

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FOCUS “LASTRE e CTP”Uno strumento in più per orientarsi nell’acquisto e capire le tendenze nel settore. Le tecnologie più recenti proposte dai fornitori.

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AziENDEFioRi ALL’occhiELLo

Stampa e nuovi media nell’era digitaleil poligrafico

24

88

“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Mauro Adario di Varigrafica Alto Lazio

A Vinitaly per scoprire le tendenze in atto nelle etichette per vini

98 “Tipi da museo”: un torchio risorgimentale nel primo incontro con la storia della stampa

i NoSTRi coLLAboRAToRi Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Achille Perego, Michele Pingitore, Alberto Sironi

in un minutotutto il numero

FocUS cTp E LASTREPer districarsi nel complesso mondo dei sistemi CtP e delle lastre, propo-niamo ai lettori uno speciale per saperne di più sulle nuove proposte tecnologiche, per orientarsi nell’acqui-sto, per capire le evoluzioni e i trend del mercato . A pag. 29

iNcoNTRo coN…È Mauro Adario, amministratore unico e responsabile marketing della Varigrafica Alto Lazio, ad aprirci que-sto mese le porte della sua azienda . Nata negli anni Sessanta, VAL è oggi una realta consolidata che guarda al futuro puntando su investimenti in nuove tecnologie e nell’ampliamento della propria sede . A pag. 24

UNiVERSo EbookQuale sarà il futuro dell’editoria libra-ria e come cambierà il ruolo degli editori con l’impiego degli ebook? Dalla nostra inviata Nora Mazzocchi a Ebook Lab Italia, un articolo che fa il punto sulla situazione nel nostro Pa-ese e sugli sviluppi attesi . A pag. 62

SpAzio ETichETTEUn interessante reportage dalla fiera Vinitaly di Verona per scoprire quali sono le tendenze nella stampa di etichette per vino . A pag. 88

Tipi DA MUSEoInauguriamo questo mese una nuova rubrica dedicata alla storia della stampa . Numero dopo numero pre-senteremo un’affascinante sfilata di “pezzi” storici, in qualche caso anche unici, conservati nei Musei Italiani della Stampa e della Carta . A pag. 98

pAckAGiNG pER ALiMENTiPer saperne di più sulle problemati-che legate all’esposizione degli ali-menti con gli imballaggi, proponiamo il resoconto di quanto emerso dal convegno internazionale Giflex tenuto-si recentemente a Milano . A pag. 68

VADEMEcUM pER iL pAckAGiNGEcco una sintesi dell’evento TAGA Italia tenutosi lo scorso marzo presso la Scuola Grafica San Zeno durante il quale è stato presentato il docu-mento TAGA .DOC .16, linee guida alle lavorazioni cartotecniche . A pag. 74

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I nomiPersone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

AA. G. Colombo 16Accademia del

Poligrafico 16,82Adario Aldo 26Adario Maria Stella 26Adario Mauro 24Adobe 64,72,85Agfa Graphics 38,44, 45,55,85AIE 63AIMSC 98Archem 10Arconvert 90Argi 42Arjowiggins 92Artelibro 16Assografici 68Asus 65Augiero Giuseppe 13Autajon 18

BBaker & Taylor 65Barbetti 8Barbier 18basysPrint 26,47Bavuso Giorgio 87Benuzzi Leonardo 90Bocconi università 64Bompan 73Bookrepublic 64Borgogna Vincenzo 14Broggi Silvio 9Broschek Nikolaus 8Bungaro Natale 11Burgo Distribuzione 12Bz 61

CCamoni Juri 9Camporese 91Canon 72,73Cantelli Rotoweb 16Caractère 18Carrara Marco 63

Carrer Vladimir 64Cartiere del Garda 92Cavallero Riccardo 63CEFE 69CirclePrinters 18Cirimele Vincenzo 13Civiemme System 85Colacem 8Colorgraf 2Coptip 8Corriere dell’Umbria 8Credem 8Croella Marco 65

DDainelli Dario 69DG Sanco 68DIgraph 56,57Dokulog 87Dresner Howard 78Dubini Paola 64Duplo 85

EE15 92Ebook Lab Italia 62Edigit 11,78EFI 14,83EFSA 68Eisert Ralf 69ENIPG 20ERA 8Esko 26

FFederchimica 42,68Fedrigoni 15,89,93Ferrario Marco 64Ferraris Giorgio 8Fidia 26FINAT 90Flint Group 11,90Folli Osvaldo 98Fontegrafica 16Fujifilm 38,48,49,72

GG. Canale & C. 16Galeati 8Gandolfi Enrico 14Garofalo Alessandro 90Gartner Group 78Geca 16Giflex 68GIPEA 90Gipponi Tino 98Giunti Editore 64Glunz&Jensen 61Goglio Carola 20GoGreen 76Goss 8,17GPN 75GPS International 61

HHachette Rusconi 16Hansen Helge 11Harris 8Heidelberg 8,11,26Hoepli Matteo Ulrico 66HP 13,15,26,90

Iibs.it 64Idee Associate 90Ileos 18InfoTrends 87Intergraf 40Ipagsa 40,50,51IRCPack 69Ist. Don Bosco Milano 20

KKBA 3,9,11,13,14Keitai Digital Publishing 65Kodak 38,52,53Komori 19,35Konica Minolta 77Kurz 90

LLa Litotipo 16

Lavelli Marco 19Lavelli Alessandro 19Lavelli Claudio 19Lawn Mark 72Legamatic 9Levi Acobas Roberto 72Libreria dell’Arte 16Linea Ufficio 81Lithosol Italia 54,55Lito-Press 19Litover 95Lucaprint Group 13Lucesole 89Luxoro 90

MM.M. Forniture Arti Grafiche 46Manroland 7,8Manter 90Marconi Andrea 20Mari Bruno 64Maserati Adriano 9Maserati Giuseppe 9Maserati Marco 9Maspero & Fontana 16Masserdotti Gruppo 13Maury Imprimeur 18Mazzer Eros 13McCoy Bill 64Media World 64Mercurio Grafiche 41Michele Chiarlo 90Milana Maria R. 68Mimaki 73Mobil M 13Mondadori gruppo 63Mondadori Printing 8Monrif – Poligrafici

Editoriale 9,14Monti Adalberto 74Monzese Carta 43Moretti Domenico 65Motta Maurizio 64Museo della Stampa Lodi 98Mussinelli Cristina 63MyTile 65

di questo numero

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di questo numero NNatali Nicola 9

OOcé 72Oldring Peter 69OMET 14Omnia Service 9Onda Communication 64Osimo Alba 20

PPanciera Dario 20Pearson Italia 16PGM Legatoria 9Piattigraf 98Picasso Marco 98Piersantini Egiziano 98Piersantini Michele 98pixartprinting 22,23Plastic Europe 69Polar 26Poligrafici Printing 9Poloni Francesco 8Portucel Soporcel 93Pozzoli 16Presstek 38,56,57PressUp 70,71Prima Comunicazione 83Print Buyer 16Printersparts 39

Printexx 14Printgraph 28,72Prym 16

QQuadratum 16Quadrifolio Arti Grafiche 8,99Quebecor World Europe 18

RRaineri Carmelo 13Rcs 9Ricoh 11,14,87Riffeser Monti Andrea 9Rimini Fiera 63RIT 90Rocchelli Valter 68Rossi Claudio 14Rotomail Italia 13Rotopress International 9

SSa.Ge.Print 13Sacchettificio Monzese 16Samoggia Orazio 59Samor Group 58,59,73Sappi 16Sarco Paola 16Sardegna 24 14SarPrint 14Schaefer Annette 68

Schiavi Andrea 98Schick Joe 65Schreier Bernhard 11Screen 73Scuola Grafica e

Cartaria S. Zeno 74Seregni gruppo 14Signum Industria Grafica 8Simplicissimus Book

Farm 63,65Sitma 84Soporcel 30Spiropoulos Dimitrios 68Stampamatic 9Studio Xilox 15,94Sun Chemical 21

TTaga Italia 32,74,86Tallone Enrico 63Tanaka Shin 92Tecnau 13TicTac 80,81Tipolitografica CS 14Toso Giovanni 9Touch Press 66Tovoli Graziano 14Tovoli Printers 14TWS 15

UUmberto Cesari 89Unionplast 68UPM 93

VVailati Italo 69Valent Silverio 13Valentini Elena 89VAR Nord Est 19Varigrafica Alto Lazio 13,25Vela 40,58,59Versolato Claudia 13Viennegraf 60,61Vimercati Andrea 90Vinitaly 88Viscom Regional 16Vitelli Sergio 9

WWhitby Max 66WorkUp 13

XX-Rite Italy 83Xeikon 85

ZZerbini Mauro 64

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n In Umbria era sbarcata nel 2009 acquisendo, dal gruppo cementiero Barbetti, la tipogra-fia del Corriere dell’Umbria. E da allora, la Galeati di Imola, che per concludere questa operazione aveva creato Gale-ati Perugia, ha messo radici e programmato lo sviluppo per essere sempre più presente in questa regione nella stampa dei giornali. Una scommessa che si è rivelata vincente. Proprio nelle scorse settimane infatti Galeati Perugia ha rilevato an-che il ramo d’azienda tipogra-fica del Giornale dell’Umbria da un altro gruppo cementiero, Colacem. E forte di questa nuo-va commessa, a cui si aggiun-

Galeati, nuove commesse e nuovi impianti

gono altri lavori per conto terzi, ha deciso nuovi investimenti per riunificare i due impianti produttivi perugini investendo nella realizzazione di un nuovo, unico stabilimento dove verrà installata anche una nuova ro-tativa per giornali Manroland. Un investimento di quasi 3 mi-lioni di euro. La nuova rotativa in realtà non è nuova: si tratta infatti del subentro nel leasing di una stamperia ungherese (a Budapest) che ha cessato l’attività e messo sul mercato questa rotativa “seminuova”. Nei prossimi mesi dunque la Galeati Perugia diventerà un importante polo di stampa rotativa (in primis per giornali)

dell’Umbria, regione verso la quale in questo momento sono concentrati i maggiori impegni della Galeati che mantiene il suo quartier generale a Imola. Controllata dal fondo di private equity del Credem e con una quota di minoranza significati-va dal punto di vista operativo e gestionale della cooperativa Coptip di Modena (50 milioni di euro di ricavi negli stampati in roto-offset a partire dal mer-cato della Gdo), Galeati dà la-voro in Emilia a una sessantina di persone con circa 15 milioni di ricavi. A Imola girano tre

L’azienda grafica di Imola mira a un’espansione nella stampa di giornali in Umbria

LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni

Un italiano alla guida di ERA, l’associazione europea della rotocalcoA seguito delle dimissioni del presidente Nikolaus Broschek, la guida dell’ERA – European Rotogravure Association – è pro tempore nelle mani di Giorgio Ferraris, vicepresidente dell’Associazione nonché direttore commerciale di Mondadori Printing. Il rinnovo delle cariche – anche quella del tesoriere è vacante – è prevista in occasione della prossima assemblea generale. La missione di ERA è di promuovere il sistema di stampa rotocalco ovunque questo trovi applicazione – stam-pa di pubblicazioni, di packaging e decorative. Attualmente sono 130 i membri tra aziende di stampa, fornitori di tecnologie, utilizzatori.

rotative (due Goss per giornali e una Harris 16 pagine) oltre a una 70x100 piana a otto colori Heidelberg. L’attività di stampa riguarda il settore quotidiani (a partire dal Corriere della Romagna e Il Secolo d’Italia), la free press (dove è stata appena acquisita la commessa per un nuovo giornale gratuito regionale Il Nuovo Quotidiano) e prodotti commerciali. Dopo aver conquistato quote di mercato in Emilia Roma-gna, Galeati punta dunque sull’espansione in Umbria.

Achille Perego

PIO

MBI

Un parco macchine di grande livello per servire clienti che richiedono altissima qualità

n Ci sono voluti sei anni per trovare il partner giusto ma poi, nell’arco di pochi mesi, l’accordo è stato siglato. Ora Arti Grafiche Quadrifolio di Bergamo, che ha festeggiato il 40esimo anno di attività nel 2005, e Industria Grafica Signum di Milano hanno costi-tuito un Gruppo con l’obiettivo di consolidare la presenza su un territorio più ampio e offrire ai loro clienti – tutti nomi di primo piano nei settori dell’alta moda, della finanza, della telefonia, del food – un servizio di eccellenza che fa leva su un parco macchine di gran livello.

cellente resa fotografica nella riproduzione dei dettagli e delle sfumature. «I nostri clien-ti, maison dell’alta moda, case produttrici di orologi, riviste d’arte, ci chiedono un’eleva-tissima qualità di stampa» spiega Poloni «e con questa tecnologia possiamo raggiun-gere risultati straordinari». E d’ora in poi, conclude, «con le nuove dimensioni dell’azienda, possiamo anche ottimizzare la produzione e affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni. Con il primo obiettivo, da raggiungere già quest’anno, dei 10 milioni di fatturato». A.P.

«Una potenza di fuoco» la definisce Francesco Poloni, il presidente del Gruppo, che è anche presidente del settore grafici di Confapi, «dove le punte di diamante sono una Manroland a 10 colori e due Heidelberg nuove di zecca a 5 colori con spalmatore, oltre a una legatoria con linee ad alta produttività». Questi i gioielli dell’azienda. Ma non è tutto: ci sono anche due sistemi CtP di ultima generazione che permettono di adottare la tecnica del retino “Staccato”, evoluzione dello stocastico, che regala un’ec-

Quadrifolio e Signum fanno Gruppo

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45,5%l’aumento degli ordini per mac-chine KBA nel 2010 rispetto all’anno precedente

486il numero dei visitatori alla scor-sa edizione di Viscom Regional svoltasi a Bari in aprile

62000il numero totale degli addetti impiegati nelle industrie grafi-che francesi

11i milioni di euro di ricavi per Varigrafica Alto Lazio nell’anno 2010, +20% rispetto al 2009

12666i metri quadrati di lastre termi-che vendute in Italia nell’anno 2010

7,95il prezzo medio in euro di un ebook in Italia

1848l’anno di costruzione del torchio “Stanhope” Ferdinando Dell’Or-to in mostra al Museo della Stampa di Lodi

I NUMERI DEL NUMERORinnovati i vertici di Poligrafici Printing

Nicola Natali presidente, Silvio Broggi entra nel CdA

Cambio della guardia ai vertici di Poligrafici Printing, la holding che raggruppa le attività industriali nel settore stampa del gruppo Monrif - Poligrafici Editoriale di Bologna. A metà aprile, infatti, l’ing. Giovanni Toso aveva lasciato la presiden-za del Gruppo, che ha guidato per oltre tre anni portandolo alla quotazione al mercato AIM della Borsa di Milano nel marzo 2010, per tornare a dedicarsi alle proprie attività imprendito-riali nella consulenza strategica di management ricevendo il ringraziamento e i migliori auguri per le sue future evolu-zioni professionali da Andrea Riffeser Monti, ad del gruppo Poligrafici Editoriale. In seguito all’uscita di Toso, l’assemblea di Poligrafici Prin-ting, che si è riunita il 28 aprile a Bologna per l’approvazione

dei buoni risultati di bilancio del 2010, ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione per il triennio 2011-2013. CdA di cui fanno parte Nicola Natali, poi nominato presidente, Silvio Broggi e, come amministrato-re indipendente, Sergio Vitelli. Bolognese, 42enne, Natali è dottore commercialista e revisore dei conti e ha ricoperto in questi anni altri importanti incarichi nel gruppo bolognese. Sergio Vitelli, nato a Roma nel 1945, vanta una lunga carriera ed esperienza nel settore grafico-editoriale, lavorando per i principali gruppi e in parti-colare per Rcs. Infine, Silvio Broggi, novarese di 49 anni, dopo esperienze professionali in Chemco Italia, Heidelberg e G.Canale & C., era arrivato nel 2008 in Grafica Editoriale Printing e in Centro Stampa Po-

9

PrimoPiano PIO

MBI

Tempi difficili per StampamaticDopo la CIG, l’azienda milanese cerca una soluzione alla crisi

Decisioni non sono state ancora prese, ma non c’è dubbio che la Stampamatic di Set-timo Milanese si trovi di fronte a una scelta molto difficile: trovare il modo di continuare l’attività (magari con accordi o cessioni) per evitare un epilogo doloroso per una storia aziendale cominciata trent’anni fa dalla fami-glia Maserati. Stampamatic, azienda di stampa piana di Settimo Milanese (che annovera una 70x100 Heidelberg e una 100x140 KBA), nata nel 1982, sta subendo, del resto come altre imprese grafiche milanesi, i contraccolpi della crisi: meno commesse e redditività in calo. Per fronteggiare queste difficoltà (a cui si è aggiunta la prematura scomparsa dei titolari, Adriano Maserati tre anni fa e nei mesi scorsi anche il fratello Giuseppe) Stampamatic è ricorsa alla cassa integrazione ordinaria, a quella straordinaria e ai contratti di solidarietà per una trentina di dipendenti. Non solo: a marzo è stato ceduta l’attività (con la formula dell’affitto del ramo aziendale) di finishing (la

Legamatic) alla Legatoria PGM di Lainate della famiglia Camoni. Un’operazione che ha visto l’ingresso anche di un altro imprenditore (Omnia Service). A Lainate è stata concentra-ta la parte principale della produzione (brossu-ra) mentre a Settimo è rimasto in particolare il punto metallico. In questo modo è nato il primo polo di legatoria milanese conto terzi con circa 7 milioni di ricavi e una quarantina di dipendenti che dopo l’estate potrebbe ulteriormente allargarsi, come anticipa Juri Camoni, con una nuova acquisizione. Se il gruppo Legatoria PGM cresce, Stam-pamatic invece soffre, anche se prosegue l’attività, compresa quella della casa editrice Legenda, specializzata soprattutto nel settore dell’automotorismo. «In questo momento è presto per anticipare le nostre decisioni», spiega Marco Maserati, figlio di Giuseppe. «Stiamo cercando di capire quale possa essere la soluzione migliore per affrontare un momento non certo facile».

A.P.

ligrafici come direttore tecnico e di produzione. Con la nomina nel CdA, sarà Broggi adesso ad avere le maggiori responsa-bilità tecnico-produttive di uno dei principali gruppi di stampa italiani (a cui fa capo anche il 33% della collegata Rotopress International ) che, con circa 225 dipendenti, ha chiuso il 2010 con 68,5 milioni di ricavi consolidati, un margine operati-vo lordo di 8,7 milioni e un utile netto di 0,4 milioni. Poligrafici Printing opera attra-verso le società collegate sui mercati italiano ed europei per la stampa roto-offset dei quoti-diani del Gruppo (QN, Giorno, Carlino e Nazione) e dei prodotti collaterali e per conto terzi di periodici, libri, pieghevoli e brochure per la Gdo e cataloghi e altri stampati di alta qualità.

A.P.

Page 10: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

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KBA: ordini in rialzo KBA sta riemergendo dalla recessione con ordini in rialzo del 45,5% nel 2010 (1,285 miliardi di euro), come attestano i dati di bilancio annuo chiuso lo scorso dicembre. In particolare gli ordini di offset a foglio sono saliti del 33,8% totalizzando 621,6 milioni di euro, men-

tre quelli di offset a bobina sono cresciuti addirittura del 58,2%, arrivando a 663,3 milioni. Un “revival” nei livelli di investimenti arriva dall’Oriente. Infatti la Repubblica Po-polare Cinese nel 2010 per la prima volta è stata il maggior mercato al mondo per le offset a foglio. Paesi come l’India, il Bra-sile o la Turchia hanno fatto segnare tassi di crescita notevoli non solo nel settore della stampa. La quota di esportazioni dell’88,5% raggiunta da KBA l’anno scor-so è lo specchio di questa evoluzione. Per la prima volta il secondo costruttore

di macchine da stampa al mondo ha consegnato più esemplari nella regione Asia-Pacifico (29,4%) che in Europa (28,5%). Anche per il 2011 il produttore tedesco prevede un leggero rialzo del fatturato – già aumentato del 12,3% nel 2010 rispetto al 2009 – no-nostante la volatilità del mercato e l’incertezza che ancora regna nel panorama economico mondiale.

Heidelberg: in positivo dopo due anniDopo due anni segnati dalla recessione economica, il produttore di macchine offset tedesco annuncia un risultato operativo positivo per l’esercizio finanziario 2010/2011, che è stato chiuso lo scorso 1° aprile. «Siamo riusciti ad aumentare notevolmente il nostro fatturato e gli ordini, ciò significa che siamo sulla giusta strada verso il successo a lungo termine», ha detto Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg. Gli ordini sono infatti aumentati del 16%, arrivando a un totale di 2,757 miliardi di euro. Il fatturato, pari a 2,629 miliardi di euro contro i 2,306 miliardi dell’anno precedente, ha registrato una crescita del 14%. Come previsto, però, gli importanti costi legati alla ristrutturazione del Gruppo hanno avuto un impatto negativo sui risultati netti, portando a una perdita prevista di circa 130 milioni. In forte aumento il cash flow disponibile, che si è attestato attorno ai 75 milioni di euro, contro i -62 milioni dell’anno precedente. Il Gruppo impiega attualmente 15.828 persone contro le 16.496 dell’anno precedente. «Grazie alla partnership strategica con Ricoh, la posizione di leader-ship che Heidelberg detiene nel mercato della stampa offset verrà rafforzata in futuro dall’offerta di soluzioni di stampa digitale», ha ag-giunto Schreier.

La scomparsa di Natale BungaroSi è spento lo scorso 20 aprile Natale Bungaro. Aveva 59 anni ed era alla guida della divisione PME - Print Media Europe - di Flint Group Italia. Nel corso della sua carriera professionale aveva ricoperto ruoli di elevata responsabilità presso alcune tra le più importanti aziende del settore chimico, quali Hoechst e successi-vamente BASF Italia. Bungaro aveva iniziato la collaborazione con Flint nei primi mesi del 2006 come direttore Sheetfed e Publication Italia, ricoprendo un ruolo fondamentale nel rimodellare il mercato italiano e contribuendo in maniera preponderante al successo di Flint Group in questa regione.

Helge Hansen, presidente e CEO di KBA.

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Qualunque sia la vostra esigenza di stampa, sempliceo ricercata, Burgo Distribuzione vi offre il giustosupporto, grazie ad una raccolta di prodotti ancorapiù ampia e diversificata. Sempre al vostro fianco,mette a disposizione il meglio anche in termini diservizio, con una consegna rapida ed impeccabile.Burgo Distribuzione. Offerta multipla, unico servizio.

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newsaziende grafiche

Rapida 106 alla Sa.Ge.Print di Pordenone< Sa.Ge.Print, azienda che fa capo al Lucaprint Group (v. Poligrafico n. 124), è specializ-zata nella produzione di astucci e scatole di piccolo formato e, in particolare, nel packaging di distillati e nella stampa di prodotti grafici di alta qualità. La KBA Rapida 106 in cui ha re-centemente investito è una offset a 6 colori più torre di verniciatura, uscita prolungata, equipaggiata per la stampa di cartone. «Stiamo lavorando per migliorare lo standard qualitativo che ci siamo prefissati, attraverso una continua verifica dei nostri standard che ci aiuti a raggiungere livelli sempre più alti», spiega Giu-seppe Augiero, ad di Sa.Ge.Print. «La Rapida rientra nel processo di automazione dello stabili-mento, dove tutto il processo produttivo, dal rice-vimento alla gestione dell’ordine al rifornimento magazzino, è gestito via web in automatico». Al momento della decisione per questo investi-mento sono stati presi in considerazione tutti i possibili fornitori e, vista l’esperienza molto positiva della RA162a installata in un altro stabili-mento del Gruppo, la scelta è ricaduta ancora una volta su Koenig & Bauer. «Siamo soddisfatti della tecnologia di KBA e l’esperienza, sia con la casa madre che con la filiale italiana, è stata positiva.

Con KBA il rapporto di collaborazione dura da oltre 15 anni, dall’acquisto del primo impianto formato 140. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la partnership con KBA, per una questione di fiducia». Lucaprint Group opera nel settore grafico cartotecnico da più di cinquant’anni. Nome di spicco nel mondo del packaging, si colloca tra le prime dieci cartotecniche italiane e occupa attualmente 120 dipendenti con un fatturato di circa 17 milioni di euro. Il Gruppo vicentino è costituito da tre realtà produttive, Lucaprint, Sa.Ge.Print e WorkUp, integrate nella filiera dell’immagine aziendale, dal progetto al packaging, alla stampa, all’im-magine web e multimediale, che operano nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia.

Management e stampatori di Sa.Ge.Print davanti alla nuova Rapida 106. Da sinistra: Silverio Valent, Giuseppe Augiero (ad), Claudia Versolato (resp. vendite), Carmelo Raineri (resp. marketing), Eros Mazzer.

Varigrafica Alto Lazio installa una HP Indigo 7500 per ampliare l’offerta di serviziVarigrafica Alto Lazio (VAL), con sede a Viterbo (vedi intervista a pag. 24) ha installato una macchina da stampa digitale HP Indigo 7500 allo scopo di aumentare l’efficienza, la redditività e ridurre i costi di produzione per le piccole e medie tirature.

Azienda di stampa commerciale di successo fondata negli anni ‘60, oggi VAL ha un organico di 50 dipenden-ti con un fatturato di 11 milioni di euro. L’azienda era già cliente HP, avendo installato una HP Indigo 7000 nel 2009. «Le macchine da stampa HP Indigo sono andate ad affiancare le quattro offset 70x100 che già utilizzava-mo», spiega Vincenzo cirimele, direttore generale di Varigrafica Alto Lazio. «Avevamo l’esigenza di offrire piccole e medie tirature a prezzi competitivi e fornire servizi a valore aggiunto per aumentare la fidelizzazio-ne dei clienti e attirare nuovi business». L’ampia base di clienti di VAL comprende banche,

assicurazioni e altri servizi finanziari; aziende che operano in campo energetico, nel settore alimentare e delle telecomunicazioni; aziende del settore pubblico, turistico, automobilistico e dei trasporti. I prodotti tipo includono brochure, manuali, volantini, opuscoli, libri e cartoline. L’installazione delle macchine HP Indigo ha inoltre consentito la produzione di documenti a dati variabili a colori e lo sviluppo del settore commerciale della stampa di documenti transpromo-zionali.

in BreVe

rotomail installa perforatore Tecnau in linea con la T300Tecnau ha annunciato la prima instal-lazione del perforatore dimanico TC 8300 in linea alla macchina digitale inkjet HP T300 in funzione presso Rotomail Italia. La configurazione è stata progettata specificamente per aumentare la produttività e la flessi-bilità dei vari servizi offerti dall’azien-da milanese, che è attualmente una delle società leader in Europa nei settori di mercato del transazionale e del transpromo. Grazie al nuovo perforatore TC 8300 T8 per grandi formati (30,5”) e alla T300, Rotomail sfrutta le appli-cazioni della tecnologia digitale per soddisfare molteplici applicazioni, dai servizi di posta diretta alla stam-pa di libri, al marketing diretto e al transazionale.

restyling di farmacie Il Gruppo Masserdotti ha recente-mente trasformato l’immagine di numerose farmacie del Nord Italia utilizzando la tecnica dell’Interior Decoration. MOBIL M, importante studio di architettura esperto nella progettazione di esercizi pubblici deputati alla salute e benessere, ha scelto l’azienda bresciana per un im-portante intervento di rinnovo dei punti vendita, agendo di-rettamente sui com-plementi d’arredo e sulle pareti dei locali, dove sono stati ap-plicati speciali rivesti-menti filmici decora-tivi, oltre ad adesivi murali stampati, teli microforati e pannelli di varie misu-re. È questa la tecnica dell’Interior Decoration che consente di effettua-re restyling degli ambienti grazie alle caratteristiche distintive di materiali speciali, applicabili su qualsiasi tipo di superficie (vetrine, muri, soffitti, pavimenti, complementi d’arredo, facciate), senza ricorrere a impe-gnative opere di ristrutturazione.

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etichette Anche il mercato italiano risponde positivamente alla VariFlex VF 850

Alla Tipolitografica CS di Padova, storico cliente KBA (vedi intervista sul Poligrafico n. 119/2010) è entrata in produzione a fine anno 2010 una nuova Rapida 106 formato 74x106 cm con dotazione speciale. L’azienda veneta, a conduzione familiare, ha vissuto una svolta fondamentale quando ha deci-so di specializzarsi nella stampa su plastica e PVC, ambito in cui è attualmente leader a livello nazionale ed è tra i maggiori stampatori a livello internazionale. Nello stabilimento di Via Perù vengono prodotte card, figurine per bambini, carte telefoniche, scatole, stampa lenticolare e prodotti commerciali. Con KBA c’è stato da subito un rapporto che va oltre la normale relazione tra cliente e for-

nitore. L’ultimo investimento legato a questo fornitore è stata una offset di formato 74x106 cm, una RA106 a sei colori, doppia torre di verniciatura, torre di essiccazione e uscita prolungata tripla. Oltre alla dotazione per la stampa con inchiostri UV , su supporti plastici e su materiali ad alto spessore, l’impianto è equipaggiato con cambio lastre comple-tamente automatico e dotato di Densi-tronic Professional per la misurazione e la regolazione della densità colore.

con una ricoh, Printexx aumenta la creatività Fondata nel 1982 a Riccione, Prin-texx realizza etichette, cartellini e accessori per il settore abbiglia-mento e calzature, occupandosi non solo della produzione ma anche della creatività. L’azienda ha fatto dell’innovazione ‘made in Italy’ il pro-prio elemento distintivo. Questo è dimostrato dall’ampia gamma delle tecniche di stampa e dei materiali utilizzati, come anche dalla possibili-tà di personalizzazione che l’azienda garantisce per andare incontro alle specifiche esigenze. Oltre alle eti-chette comuni, vengono prodotte serigrafie sui più svariati materiali, con effetti glitter, rilievo e floccato, oltre a quelle marchiate a caldo su pelli o sintetici. Tra le soluzioni di stampa installate vi sono macchine per il grande formato, rotative per etichette e macchine serigrafiche.

Printexx necessitava di una soluzio-ne che le consentisse di esprimere ulteriormente la propria creatività e aumentare la soddisfazione dei clienti: ha scelto la Ricoh Pro C901 Graphic Arts Edition (la prima in Italia) che viene utilizzata principal-mente per la produzione di cataloghi e materiale commerciale relativo all’offerta. È importante che questi documenti abbiano una qualità ele-vata, essendo il ‘biglietto da visita’ con il quale Printexx si presenta sul mercato. Con la soluzione vengono inoltre re-alizzati photobook, un’applicazione molto promettente con cui Printexx esprime ulteriormente la propria creatività. Il sistema prevede un cassetto ad alta capacità (LCT) che aumenta la produttività e garantisce avanzate opzioni di finitura sfruttan-do le potenzialità del controller di stampa EFI E-81.

Printpad (il nome rimanda all’iPad e lo ricorda nel formato e nel layout) è un’agenda perpetua realizzata da Tipolitografica CS, che si propone di fornire idee per la stampa, idee innovative che possono diventare strumenti di vendita.

SarPrint tra i soci di un nuovo quotidiano sardo Si chiamerà Sardegna 24, avrà inizialmente una tiratura di 20 mila copie in formato tabloid e verrà stampato alla SarPrint di Macomer dove si stampa l’Unità e veniva stampato Epolis. Il debutto dovrebbe essere prossimo, secondo il sito Sardinews che dà notizia della costitu-zione della società editrice, capitale 200 mila euro: i soci sarebbero cinque imprenditori e tra questi claudio rossi, ex ad del Gruppo Monti Riffeser, e Vincenzo Borgogna, ad del Gruppo Seregni che controlla la tipografia SarPrint di Macomer.

Una KBA con dotazione speciale per Tipolitografica CS

Sarà Tovoli Printers, azienda emiliana all’avanguardia nel settore della stampa offset UV, ad installare la prima OMET VaryFlex 850 in Italia. L’acquisto è stato definito da Graziano Tovoli, CEO della Tovoli Printers Srl, e da Enrico Gandolfi, responsabile vendite OMET per il mercato italiano. La linea, che presenta una comples-sa configurazione e dispone di 8 gruppi flexo e di 1 gruppo stampa rotocalco, sarà destinata alla produzione di un particolare imballaggio. Con l’acquisto di questa nuova linea, unica nel suo genere per prestazioni, Tovoli Printers amplia così ulteriormente il proprio raggio di azione nel mercato, nel segno della qualità e dell’innovazione che la contraddistingue. Un cammino nel quale OMET si propone come partner tecnologico per affrontare con successo le prossime sfide del mercato.

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Fedrigoni Top Applications Award < Settima edizione del premio Top Applications Award, il concorso che intende premiare prestigiosi progetti stampati su carte speciali Fedrigoni, aperto a tutte le tecniche di stampa, sia tradizionali che digitali. La partecipazione è libera e gratuita. Possono accedere, anche con più lavori, designer, stampatori, editori e clienti finali che abbiano realizzato lavori di pregio stampati nel periodo com-preso tra giugno 2010 e settembre 2011. Le categorie sono cinque: 1) Book Publishing - Hardback (dedicata a Gianfranco Fedrigoni): volumi di pregio; 2) Book Publishing - Paperback: libri e cataloghi, cartelle d’artista; 3) Corporate Publishing: brochure, cataloghi di prodotti, bilanci, coordinati grafici, mailing, auguri e inviti, calendari, notebook, diari, regalistica cartotecnica; 4) Packaging: scatole, astucci, shopping bag, espositori, etichette (applicate sui contenitori); 5) HP Indigo Digital Printing: categoria dedicata a progetti stampati con tecnologia digitale HP Indigo. Per iscrivere un lavoro a Top Applications Award la modalità è online nel sito www.paperideas.it/topapplicationsaward. La scadenza delle iscrizioni è il 30 settembre 2011. I protagonisti dei progetti vincitori saranno invitati da Fedrigo-ni a ricevere il premio e il lavoro sarà esposto in una mostra che si terrà alla Triennale di Milano in marzo 2012.

Alcuni agenti Samor Italia, incluso lo staff della Lombardia, capitanati da Daniele Fornasier (sulla pedana). Quinto da sinistra, Davide Scalco.

Studio Xilox, 12 professionisti per una consulenza a 360 gradiStudio Xilox, uno dei più noti e apprezzati centri di consu-lenza per le aziende grafiche italiane, si presenta oggi al mercato con una nuova struttura più ampia e completa, costituita da un pool di consulenti qualificati e specia-lizzati, presenti da lungo tempo nel mercato grafico italiano e forti di un ampio bagaglio di conoscenza ed

esperienza. Sono 12 professionisti che operano in sinergia proponendo soluzioni efficaci e articolate per ogni necessità tecnica, commerciale e gestio-nale. L’idea di riunire

diversi consulenti in una struttura organizzata nasce da un’attenta analisi delle reali necessità delle industrie gra-fiche italiane che oggi si trovano a doversi confrontare quotidianamente con tematiche nuove e complesse. I consulenti dello Studio Xilox propongono ai clienti so-luzioni che consentono alle aziende di raggiungere il necessario livello di competitività e redditività attraverso obiettivi precisi che comprendono l’approfondimento del-le conoscenze dei settori e delle nicchie di mercato, l’ot-timizzazione delle risorse umane, la corretta valutazione della gestione economica e degli investimenti, l’integra-zione con i sistemi organizzativi delle aziende clienti, la gestione delle tematiche ambientali e di sicurezza, ma anche la creazione di nuove e più forti sinergie con part-ner e fornitori e la comunicazione efficace con il mercato. Per maggiori informazioni: [email protected]

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La “febbre del calcio” unisce l’Europa Assegnata a un’azienda polacca la Coppa Sappi 2011Sulla scia del successo ottenuto nella scorsa edizione, anche quest’anno Sappi ha organizzato il torneo di calcio da tavolo “amatoriale” Sappi Cup 2011. L’evento, alla sua seconda edizione, si inserisce nel torneo Sappi europeo che si tiene nello stesso periodo in vari Paesi tra i quali Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Serbia, Ungheria, Estonia, Polonia, Regno Unito, Turchia e Benelux. I partecipanti che si sono qualificati nei rispettivi paesi (per l’Italia è stata G. Canale & C.), in totale 34 giocatori tra stam-patori ed editori, sono volati a Bruxelles per la finalissima dove in palio c’erano i biglietti per la finale UEFA Champions League di Londra a fine maggio. Ad aggiudicarsi la Coppa Sappi 2011 sono stati i rappresentanti della ditta polacca Prym. Alla competizione italiana hanno partecipato Cantelli Rotoweb, Sacchettificio Mon-zese, Pozzoli, La Litotipo, Hachette Rusconi, Quadratum, Geca, Fontegrafica, Pearson Italia, Maspero & Fontana, A.G. Colombo.

Viaggio nella storia del libro A Bologna dal 22 al 25 settembre Artelibro 2011, il festival del libro d’arteÈ una data da segnare senz’altro in agenda. Sì, perché quest’anno l’ottava edizione di Artelibro è più ricca del solito. Intanto perché nel 2011 Bologna festeggia i suoi 2.200 anni dalla fonda-zione della colonia romana di Bononia e poi perché il Museo Civico Archeologico compie 130 anni. E proprio per questo Artelibro ha avviato una collaborazione con il Comune di Bologna, in particolare col Museo Archeologico, per realizzare un evento dalla doppia anima, colta e popo-lare, che celebri degnamente tali ricorrenze. È nato così il progetto Artelibro–Archeopolis, che vede coinvolte le istituzioni culturali cittadine in un weekend denso di attività comprendenti visite

guidate tematiche, mostre, laboratori didattici per i più piccoli, rievocazioni storiche, convegni e conferenze nonché eventi serali. Tema guida è dun-que Archeologia/Archeologie, un argomento però non vincolante in modo da consentire incursioni anche nel mondo del libro d’arte contemporaneo. Conferenze, letture, presentazioni, incontri professionali completeranno il programma. La sede espositiva del Festival torna ad essere unica: le sale di Palazzo Re Enzo e del Podestà che ospiteranno librai antiquari, editori di pregio, libri d’artista, facsimilari e riviste specializzate, tra le quali Il Poli-grafico Italiano e Print Buyer. Gli editori d’arte saranno riuniti nella Libreria dell’Arte, aperta dal 10 al 25 settembre. 16

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foRmazione Successo per il Viscom Regional di Bari Il primo appunta-mento del Viscom Regio-nal tenutosi a Bari agli inizi di aprile ha chiuso i battenti registrando un grande successo di pubblico: ben 486 visitatori, provenienti principalmente dalla Puglia, con un incremento dell’11% rispetto all’edizione del 2009. Dati che confermano l’interesse per questa formula che coniuga l’area espositiva e congressuale, coinvolgendo il pubblico in mo-menti di aggiornamento, formazione, confronto, dimostrazioni live… «il tutto in un’atmosfera piacevole e stimolante che facilita i contatti e le occasioni di business», ha dichiarato Paola Sarco, exhibition manager Viscom. I temi

principali dei seminari hanno spaziato dall’ar-chitettura e comunica-zione visiva per l’arredo urbano all’emergency

design; dalla fine del mq nella stampa digitale alle opportunità di business tra le tecnologie di stampa e di converting; dalla riqualificazione di ambienti interni ed esterni a ciò che si può e deve fare con il LED. Grande attenzione per le dimostrazioni live, dove il pubblico presente ha toccato con mano i ma-teriali per arredo utili per decorare il cemento, la pietra e il marmo e ha sperimentato vari modi per personalizzare, attraverso la sublimazione, tessuti, tazze, piastrelle e metallo.

i prossimi corsiGiovedì 16 GIUGNOil controllo di gestione per le aziende grafiche2a giornata: il controllo di gestione dell’area produttiva ed economicaIl budget della produzione e le spe-cificità nel settore grafico; Caratte-ristiche del budget della produzione; Quantità di produzione e costi di produzione; Struttura dei centri di costo nel settore grafico; Pianifica-zione della produzione e controllo: preventivi, commesse, consuntivi; Gli strumenti e le procedure della pianificazione e del controllo nelle aziende grafiche; Le analisi specifi-che e gli indicatori da monitorare: le analisi di produzione. Docenti: Luigi Lanfossi, Claudio Della Rossa, Claudio Rossi, Cosimo BaldariSede: Milano

Giovedì 29 SETTEMBREil controllo di gestione per le aziende grafiche3a giornata: il controllo di gestione dell’area economica e finanziaria e la Business intelligenceSintesi delle metodologie e degli strumenti per un efficace Control-lo di Gestione; Le metodologie di analisi delle variabili aziendali e gli indicatori di performance; La Bu-siness Intelligence: metodologie e strumenti a supporto del Controllo di Gestione; La Balanced Scorecard applicata all’industria grafica, sintesi delle misure e modalità di analisi; Aspetti finanziari del controllo di ge-stione: analisi economico finanziarie e analisi per indici.

Giovedì 23 GIUGNOLa stampa con dati variabili: soluzioni per i nuovi modi di comunicareDocente: Renato GelforteSede: Milano

Per informazioni e iscrizioni: [email protected]. 02.75291028

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Aziende grafiche francesi a piccoli passi verso la ripresa

Un paio di anni passati a rimettere in sesto i bilanci e anche le aziende grafiche francesi ricominciano a vedere qualche raggio di luce. E se la crisi ha determinato fusioni, pesanti ristrutturazioni e qualche fallimento (con la chiusura di un 10% del-le imprese), ora le cose si mettono meglio. Vediamo, nello specifico, com’è la situa-zione. Intanto, come premessa, qualche dato di massima: la Francia conta 4.512 imprese grafiche che impiegano 62.000 addetti e, tutte insieme, registrano un giro d’affari di 7 miliardi di euro. Stando ai dati forniti dalla rivista Caractère, equivalente francese del Poligrafico, nei primi 10 mesi del 2009 si è evidenziato un sensibile calo della produzione, -11%. Il ridimensiona-mento viene da lontano, è un processo costante e lungo che la rivista mette in rapporto alla sovracapacità produttiva, un mal comune si direbbe...

Quattro interventi per rimettersi in sestoTra i diversi comparti in cui si articola il

Anche oltralpe, fusioni, riorganizzazioni, ricerca di nuove sinergie

Ragione sociale Società madre Fatturato Variaz.% Risultato Variaz.% Addetti 2009* sul 2008 operativo* sul 2008 1 ciRclepRinteRS 657.000 3.0442 gRoup cpi 411.107 -6,72 3.7003 AutAjon (gRoupe) 338.000 18,18 2.7704 ileoS Nord Est 245.000 -13,73 5 bARbieR** 220.000 2,25 6206 ciRclepRinteRS FRAnce CirclePrinters 207.000 -28,30 1.2337 gRoupe MAuRY 170.521 -16,00 1.7608 iMpRiMeRie DiDieR MARY** CirclePrinters 140.305 -13,93 -11.802 21,35 9 cpc pAckAging** CPC 104.950 -9.965 60310 gRoupe jouVe 95.000 -9,52 1.42911 cpi FRAnce CPI 93.633 -10,83 95412 MAuRY iMpRiMeuR** Maury 93.000 1.01313 iMpRiMeRieS ipS Spir Communication 92.350 -20,01 -8.710 -260,85 54614 bRAun (iMpRiMeRie)** Burda 78.950 -22,26 3.110 -59,19 19815 jouVe Jouve 78.000 -11,36 16 SicAl Rossmann 77.000 10,00 47917 pAcketiS Ileos 76.000 1,33 18 lenglet iMpRiMeuRS 75.834 -12,19 232 88,62 13919 Vincent iMpRiMeRieS Vincent Imprimeries 67.969 -3,99 -409 -207,07 33120 Sego (gRoupe) cFg 64.779 -8,20 -3.268 41,53 513*In migliaia di euro **La stima del fatturato è stata fatta da Caractère

le pRiMe 20 AzienDe FRAnceSi nel 2009

settore, hanno avuto la peggio negli anni 2008-2009 i libri con un calo produttivo del 13,4%, più o meno la stessa quota al ribasso registrata dai periodici. Anche la stampa commerciale ha però sofferto molto, con un fatturato complessi-vo in calo di oltre il 20%. Ha resistito invece il segmento dei catalo-ghi commerciali. In questo contesto accidentato che ha visto negli ultimi tre anni saltare una media di 400 posti di lavoro al mese e che ha fatto registrare una riduzione del 30% delle vendite di macchine a foglio (dai 1.219 gruppi venduti nel 2008 si è passati nel 2009 a 769), l’industria francese ha deciso di rimettersi in sesto. Come? La ricetta è molto simile alla nostra, incentrata su quattro punti essenziali: fusioni; interventi riorganizzativi che puntino a collegare le scelte di mercato con i cambiamenti strutturali; ricerca di nuove sinergie; intervento, dove necessario, sul modello di business.

Primo in classifica il gigante CirclePrintersE veniamo alla classifica, che riguarda i bi-lanci 2009. Superano i 200 milioni cinque aziende, come nella graduatoria del 2008 (CirclePrinters e CirclePrinters France vanno considerate insieme), tra le top vi sono tre imprese di imballaggio: Autajon, Ileos e Barbier. Sopra i 100 milioni ne troviamo tre ma nel 2008 erano sei. A uno sguardo d’insieme, risulta che le prime 18 aziende fatturano più di 70 mi-lioni. Primo in classifica, lo si può vedere, è il Gruppo CirclePrinters (ex Quebecor World Europe) che ha sede ad Amsterdam ma è operativo in molti paesi, soprattutto in Francia. Si è parlato a lungo di una possibile fusione tra il colosso CirclePrin-ters e Maury Imprimeur ma i negoziati per ora sono saltati. Non è il solo movimento in corso: le fusioni, anche oltralpe, sono all’ordine del giorno. Nessuno ormai, scrive Caractère, può vivere in regime di autarchia.

Anna Aprea

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Esperti del colore si nasce

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Specializzata nella stampa di campionari e cartelle colori, la Lito-Press di Presezzo (BG) ha installato una Komori Lithrone S 529H+5 colori con verniciatore in linea

Marco Lavelli è, con il fratello Claudio, titolare della Lito-Press, azien-da di stampa a ciclo completo approdata sul mercato nel 1979 e conosciuta per una specializzazione molto particolare: stampa di altissima qualità di campionari e cartelle colori. Una professionalità che ha permesso a Lito-Press di conquistare e tenersi ben strette le più rinomate industrie del Nord Italia che operano nel settore degli inchiostri e delle vernici, nell’industria automobilistica e nell’edilizia. Clienti molto esigenti per i quali un campionario non è un semplice stampato, ma uno strumento di vendita importante che deve riassu-mere in sé, e saper restituire fedelmente, tutta la bellezza dei colori, anche di quelli più difficili da riprodurre quali tinte perlescenti o metal-lizzate. A questi stampati si aggiungono altri prodotti che Lito-Press segue dalla gestione dei file in prestampa fino alle lavorazioni di ta-glio, fustellatura, cordonatura. Si va dal semplice biglietto da visita a prestigiosi cataloghi, depliant, brochure. «Un paio d’anni fa ci siamo resi conto che con il nostro tipo di stampa-ti e la crescente richiesta da parte dei clienti di velocizzare il proces-so di produzione dovevamo svecchiare il reparto macchine» spiega Marco Lavelli. «Eravamo già clienti Komori e quando abbiamo iniziato a guardarci intorno per valutare quale fosse la tecnologia più adatta alle nostre esigenze abbiamo contattato anche questo fornitore che ci ha proposto una Komori Lithrone S 529H+C 53x75 (5 colori più verniciatura) nel formato 53x75. Una volta vista all’opera non abbia-mo avuto dubbi: la rapidità dei cambi lastra e gli avviamenti completi in pochissimi minuti ci hanno colpito subito favorevolmente». Oggi Lito-Press si dichiara molto soddisfatta di questa scelta poiché è riuscita a garantire tempi di stampa ridotti e a gestire con buoni profitti anche le basse tirature. «Quello che apprezziamo di più della nostra Lithrone è la possibilità tra l’altro di lavorare con grammature elevate – anche 500 g – tipiche dei lavori che stampiamo. A questo si aggiunge il gruppo di verniciatura in uscita, una scelta guidata in parte da una nostra esigenza e in parte dal mercato, in quanto ormai anche per lo stampato più semplice i clienti chiedono verniciature sia protettive sia per conferire una maggiore brillantezza al prodotto. E oggi, grazie alla Lithrone e alla verniciatura in linea, possiamo garanti-re un processo veloce e una qualità eccezionale. Esattamente quello che ci chiedono i nostri clienti!». V.P.

Marco, Claudio e Alessandro Lavelli accanto alla loro Komori Lithrone equipaggiata con FAPC, 3 lavaggi, preset formati e spessori, forno IR,

raffreddamento, macinazioni, cilindri di trasferi-mento Skeleton, stacco macinazioni 1 & 5, PDC-LiteII e collegamento alla prestampa PCC 2.2.x.

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Spaziocultura

“Il mio libro sono io” Esperienze di grafica editoriale realizzate dagli allievi del Don Bosco di Milano

Alcune “opere” realizzate dagli studenti dell’Istituto Don Bosco, che verranno utilizzate come “tesine” in occasione dell’Esame di Stato. Le opere sono state esposte in una mostra presso l’Archivio di Stato di Milano nell’ambito della “Settimana della Cultura”, proposta come ogni anno dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Una mostra veramente degna di nota quella allestita nell’ambito della Settimana della Cultura, dall’11 al 20 aprile scorso, presso l’Archivio di Stato di Milano e che ha visto protagonisti 74 libri scelti tra ben 300 realizzati dagli allievi dell’Istituto Tecnico Indu-striale Don Bosco per le Arti grafiche e la Comunicazione di Milano tra il 1999 e il 2010. Si tratta in molti casi di vere e proprie “opere d’arte”, volumi realizzati in copia unica, stampati e rilegati con tecniche tradizionali che valorizzano al meglio i contenuti multidisciplinari preparati in occasione dell’Esame di

Stato ed espressi in una forma grafico-artistica molto interessante e originale. Creare un libro è comunicare innanzitutto se stessi agli altri, incontrandoli anche da un punto di vista critico ed espressivo. Questa in sintesi può essere considerata l’esperienza di proget-tazione e produzione grafica libraria che è stata proposta in questa mostra dal titolo “Il mio libro sono io”, sia pur sotto forma di prototipi: gli studenti sono stati provocati a creare un “oggetto”, il prototipo di un libro, nel quale, avendo la possibilità di scegliere i contenuti con libertà (pur nel rispetto di un percorso scolastico preciso: gli elaborati proposti saranno oggetto di discussione nel corso dell’esame conclusivo di Stato), possono esprimere se stessi nell’ambito di un’esperienza mirata e ben definita. In questo senso, l’Istituto Tecnico Industriale don Bosco di Milano per le Arti grafiche e la Co-municazione, fondato sul genio di San Giovanni Bosco che sapeva coniugare nei giovani “il buon

cristiano e l’onesto cittadino”, incoraggia questa esperienza nell’ambito della comunicazione come una delle naturali espressioni del suo carisma, sperimentabile nel suo alveo educativo a 360 gradi: dalla tecnica al cuore e alla mente. Ma non solo questo: da un’esperienza di autoe-ditoria nella quale lo studente sceglie autonoma-mente forma, contenuti e autori, quindi anche un po’ autoreferenziale e inevitabilmente piena di ingenuità e limiti, egli impara a confrontarsi con il mondo reale della professione e della produzione industriale. Gli elaborati presentati in questa mostra non hanno certamente la pretesa di essere perfetti; gli studenti frequentano una scuola tecnica e non un istituto d’arte. Alcune soluzioni proposte sono più attinenti alla produzione limitata del libro d’arte con le sue esperienze e le sue libertà creative, piuttosto che alla rigorosa serialità della produzione industriale. Ma proprio per favorire la provocazione del pensiero e l’esperienza della creatività non sono stati messi vincoli alla scelta delle modalità espressive, sapendo che comun-que con le difficoltà della produzione (nella maggior parte dei casi agevolmente superabili dalla tecnologia) i ragazzi dovranno sempre misurarsi... All’inaugurazione della mostra, conclusasi il 20 aprile, sono intervenuti, oltre agli insegnanti e al preside dell’Istituto, Andrea Marconi, ideatore di questo originale percorso didattico, che ha accompagnato i ragazzi nella realizzazione dei libri: Dario Panciera, coordinatore settore grafico dell’Istituto; Carola Goglio, presidente comitato provinciale ENIPG (Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica); Alba Osimo dell’Archivio di Stato.

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IntervisteMauro Adario

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Incontriamo questo mese un’azienda del Centro Italia che, nonostante la crisi, investe in nuove tecnologie e amplia la propria sede. Il 65% del fatturato – 11 milioni di euro nel 2010 – è rappresentato dalla comunicazione commerciale, il 20% dall’editoria, il 15% da cartotecnica ed etichette.

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13 - L’industria grafica, un futuro da reinventare. Intervista a Mauro Adario, amministratore unico di Varigrafica Alto Lazio

Il settore delle arti grafiche sta attraversando, oltre alla crisi congiuntu-rale, anche una crisi strutturale mette in discussione un pianeta – quel-

lo della comunicazione stampata – che a differenza di altre realtà negli ultimi decenni è rimasto immobile, non si è evoluto. È d’accordo con questa affermazione? Rispondo subito che sono d’accordo. Il nostro settore sta risentendo negativamente delle scelte non fatte in questi anni di forte cambiamento nei quali si è messo sulla difensiva senza affrontare i problemi di fondo del mercato. Un mercato dove la comunicazione stampata da protagonista ha subìto prima l’insidia e poi il superamento delle nuove forme di comunicazio-ne digitale che hanno modificato gli scenari. Non abbiamo colto al volo, soprattutto le grandi aziende, questi cambiamenti per tanti motivi. Innanzitutto per l’impossibilità da parte delle aziende grafiche di creare un prodotto rapido e attuale. Purtroppo il problema della riduzione dei costi è abbastanza irrisolvibile di fronte al costo delle tecnologie e della carta. E questo ha comportato un taglio del budget da parte dei buyer che hanno convogliato il business su altre forme di comunicazione, assecondando le loro esigenze di riduzione dei costi. Poi esiste un problema culturale-generazionale: molte aziende italiane sono guidate da pro-prietari avanti con gli anni con difficoltà a gestire il passaggio generazionale, e questo ha pro-dotto una scarsa crescita informatica. Se gli investimenti in software e hardware non vengono integrati con un approccio moderno non portano sviluppo. Infine, l’imprenditore grafico è mediamente piccolo, chiuso in se stesso, con poca attitudine a esplorare nuovi mondi, nuove forme di comunicazione.

L’instabilità causata dalla recessione può stimolare l’innovazione, sia sul piano delle strategie aziendali sia dal punto di vista tecnologico. Più la situazione è incerta, mag-giore è la propensione a rischiare, a cercare nuovi scenari. Quale evoluzione prevede per l’industria grafica nei prossimi cinque anni? La crisi è soprattutto strutturale. Guardando alla mia esperienza ormai più che ventennale nel settore, devo dire che i problemi congiunturali ci sono sempre stati. È quasi cronico il pas-saggio da cicli positivi a quelli negativi anche se non eravamo mai stati esposti a uno tsunami economico e finanziario come quello degli ultimi anni. Il 2009 è stato un anno catastrofico ma anche se nel 2010 e in questi primi mesi del 2011 abbiamo registrato segnali di ripresa, il no- 25

“Le nuove tecnologie permettono di differenziare i prodotti in funzione del canale

e delle esigenze del cliente”

tRasfoRmaRsiDa foRnitoRiin paRtneR

di ACHILLE PEREGO

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stro problema è quello di cambiare atteggiamento per affrontare le avversità. Non metterci più sulla difensiva ma passare al contrattacco ridisegnando i confini del nostro business. C’è biso-gno di essere innovativi, utilizzando le nostre competenze per fornire nuovi servizi, sapendo che la carta stampata sta subendo attacchi da parte di tutti. La tecnologia ci dà una mano con impianti sempre più performanti e qualitativi. E con software gestionali mirati possiamo inte-grare produzione e servizi. Interfacciarci con i nuovi media. Ma dobbiamo mettere in campo anche investimenti di marketing per promuovere questi business e questi servizi, altrimenti restano fini a se stessi. Penso per esempio ai prodotti di comunicazione che integrano la carta e Internet con i QR code. Ma dobbiamo anche semplificare sempre più la stampa offset e gestirla, grazie all’attuale maggiore velocità, insieme con quella digitale, sfruttando anche le basse tirature e facendo percepire al cliente che ristampare non porta disagi qualitativi o di costi. Ma tutto questo ha anche bisogno, come dicevo, di una buona politica di marketing che veicoli, attraverso anche le certificazioni di prodotto e di processo, un messaggio “green” della stampa, attenta al risparmio energetico e non così impattante, come si potrebbe pensare, sull’ambiente. Quanto all’evoluzione del settore, che purtroppo o per fortuna è sempre più rapida, credo che vedrà accentuarsi questa integrazione tra politiche di marketing, stampa offset e digitale, for-me diverse di comunicazione, attenzione all’ambiente e nobilitazione del prodotto stampato. Dobbiamo insomma uscire dal nostro guscio e cavalcare le novità. La possibilità c’è.

La scommessa per lo stampatore sta nel realizzare mezzi di comunicazione non “dedi-cati” a un supporto, ma flessibili e adattabili a più canali. In che modo dovrà evolvere per trasformarsi da fornitore di prodotto a partner nelle strategie di comunicazione? Trasformarsi da fornitori a partner credo sia fondamentale. Le nuove tecnologie ci permet-tono di promuovere queste soluzioni, di differenziare i prodotti a seconda del canale e delle esigenze del cliente. Chi, per esempio, ha un sito Internet e vuole comunicare su iPhone o iPad piuttosto che su YouTube oltre che con i folder, i volantini o gli espositori. Come aziende gra-fiche dobbiamo dare le soluzioni a queste richieste, fornire software che si integrano in queste piattaforme. Non possiamo più fermarci solo al prodotto cartaceo.

Quali tipi di servizi dovrà fornire lo stampatore al proprio cliente, oltre alla semplice produzione di stampati? La gestione dei magazzini carta? La gestione dei database? Il cliente vuole risparmiare ed essere al contempo efficace negli investimenti di comunica-zione. Se non gli garantiamo questa efficacia, lo perdiamo. Prendiamo ad esempio un cliente che investe migliaia di euro per una campagna integrata tra stampa, tv, radio e Internet per i suoi punti vendita. Come stampatori dobbiamo essere in grado di dare questo servizio, assi-curando la puntualità e velocità delle consegne del materiale e il loro costante monitoraggio. Per questo noi abbiamo deciso di evitare i tempi lunghi, i doppi passaggi e i doppi costi di hub in outsourcing, producendo e distribuendo direttamente il materiale, e seguendo, grazie a software dedicati e in collegamento con il cliente momento per momento, la consegna. Se sei puntuale ed economico il cliente continua a investire anche nel prodotto stampato. Sono convinto che il nostro business continui a essere la stampa. Non credo alla gestione dei magaz-zini dove un prodotto, anche il libro, se si ferma perde il suo vantaggio competitivo. Quanto ai database, possono essere una possibilità di business, ma vanno gestiti con competenza e

Mauro Adario, classe 1967, sposato, padre di tre figli, inizia la sua esperienza nelle arti grafiche a 19 anni nell’azien-da di famiglia e dal 1991 in Varigrafica Alto Lazio, azienda nata dall’intuizione di Aldo Adario, diventata una realtà consolidata in Italia con 50 dipenden-ti e oltre 11 milioni di ricavi nel 2010 (+20% rispetto al 2009) di cui l’85% in Italia, il 12% in Europa e il 3% nel resto del mondo. Il 65% del fatturato è rappresentato dalla comunicazione commerciale, il 20% dall’editoria e il 15% da cartotecnica ed etichette. Varigrafica Alto Lazio, grazie alla conti-nua ricerca di soluzioni innovative, ha investito negli ultimi anni oltre 10 milio-ni di euro in tecnologia, aggiornamento del personale, sperimentazioni e nelle certificazioni di prodotto e processo. Opera a ciclo completo dalla prestampa alla legatoria nel proprio sito produttivo di Nepi (VT) di oltre 6.500 m2 coperti. Gli impianti produttivi estremamente inno-vativi sono composti da oltre 20 posta-zioni Mac/pc/Linux, software gestionale Esko Backstage, 2 CtP basysPrint, 4 offset a foglio Heidelberg Speedmaster CD 102 e XL 105 a 5 e 6 colori (tutte con gruppo vernice flexo e forno IR), 2 macchine da stampa digitale HP Indigo 7000 a 7 colori e 7500 a 5 colori, linee di taglio robotizzate Polar, fustellatrici e piegatrici Heidelberg, piega-incolla Fidia, linee di plastificazione, spilla me-tallica e brossura pur/hot-melt. Inoltre la VAL è certificata ISO 9001:2008 - ISO 14001:2004 - FSC-STD-40-004 (2.0) ed è membro del CIP4.

IL PERSONAGGIO

Conduzione familiare. Mauro Adario, amministratore unico e responsabile marketing della Varigrafica Alto Lazio, con il padre Aldo, fondatore dell’azienda, e la sorella Maria Stella.

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sistemi dedicati, utilizzandone le potenzialità. E, devo dire, non è facile, perché trattandosi di dati commercialmente molto sensibili il cliente fatica a darti fiducia.

Quali tipologie di stampati stanno risentendo maggiormente della crisi?In generale tutti i prodotti stampati stanno soffrendo la diffusione di nuove tecnologie di co-municazione. Assistiamo a un taglio delle tirature e a una crescita delle ristampe. A soffrire di più sono i rotativisti dove il mercato è “cannibalizzato”. Soffrono meno il catalogo di qualità, il prodotto e il libro fotografico. Ma va ripensato anche il mercato dei libri, dove ormai si chie-dono stampe e tirature ridotte anche via Internet e dove la distribuzione, il lasciare i libri fermi nei magazzini, si mangia tutti i guadagni! Non sono però così negativo sul settore: importante è che se il mondo cambia, deve cambiare anche l’azienda grafica.

Quali sono le tecnologie vincenti per il prossimo futuro? Le tecnologie sono tutte disponibili e vincenti ma è fondamentale che si integrino fra di loro. Il mercato ha portato a una concentrazione e quindi a pochi produttori di tecnologia. I prodotti sono tutti più o meno avanzati: si tratta solo di scegliere quello giusto per le proprie esigenze.

I dispositivi elettronici mobili, come gli ebook, stanno conquistando il grande pubbli-co. Secondo lei come si posizioneranno sul mercato rispetto ai libri tradizionali? Premesso che in Italia lo sviluppo del digital device e delle reti a banda larga è in ritardo, ciò che l’ebook e Internet sottraggono alla carta può tornare sotto forma di altri servizi. Voglio dire che si potrà guadagnare sui libri cogliendo i nuovi business, dalla stampa on demand ai book fotografici. Business che prima non esistevano e che stanno aprendo un nuovo mercato.

Cosa pensa delle tecnologie di stampa inkjet ad alta produttività che si stanno affaccian-do sul mercato e che entreranno in competizione con la stampa offset per applicazioni, quali il book- on-demand, transpromo, ma anche quotidiani, riviste e cataloghi? Hanno un futuro sicuro e sono tecnologie estremamente vincenti. Oggi, però, scontano ap-plicazioni limitate, una qualità non ancora avanzata e stabile, poca disponibilità di supporti. Detto questo, noi crediamo nella stampa digitale che è ormai concorrenziale anche qualitati-vamente rispetto alla offset. L’importante, come dicevo, è saper integrare il mondo digitale e quello offset superando l’idea che qualità e convenienza siano solo legate alla tiratura. Impor-tante è il tipo di servizio che si fornisce.

L’internazionalizzazione è secondo lei un elemento da “coltivare” da parte di aziende grafiche italiane forse ancora eccessivamente dipendenti dal mercato locale? Dipende dalle dimensioni. Le grandi aziende, in particolare i rotativisti, che hanno bisogno di commesse importanti e grandi numeri, devono continuare a incrementare la vocazione all’internazionalizzazione. Un’azienda media come la nostra, invece, punta a sviluppare rela-zioni commerciali leggere guardando a nuovi mercati come quelli aperti dall’e-commerce. Per questo, guardando anche a esperienze di successo realizzate già da altre aziende, stiamo inve-stendo su nuove applicazioni per acquisire, attraverso Internet, lavori all’estero. Un business che richiede velocità di stampa entro le 24 ore, servizio, qualità ed economicità di costi.

>segue a pag. 94

Investimenti futuri?«Entro fine estate sarà pronto un nuovo capannone che ci permetterà di avere maggiori spazi a disposizione e rendere più fruibili percorsi e flussi di lavoro con il magazzino carta, più vicino ai reparti stampa. Ed entro fine anno dovremo decidere l’investimento in una nuova macchina lunga offset a 10 colori, per poter nobilitare sempre più gli stampati».

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focus lastre & ctP

Uno speciale sul tema squisitamente tecnologico dei CtP e delle lastre, per offrire ai lettori del Poligrafico uno strumento di orientamento, per saperne di più, per effettuare le cor-rette valutazioni al momento dell’acquisto, per capire le tendenze di questo mondo che, come accade in tutti i segmenti della stampa, si evolve e si adegua ai cambiamenti e alle nuove esigenze delle aziende grafiche. Diamo, nel primo degli articoli che leggerete, un assaggio di un documento messo a punto da TAGA: indicazioni per esporre le lastre nella maniera più corretta, informazioni tecni-che, consigli per standardizzare il ciclo produttivo, fare il check up del sistema, controllo di qualità e tanto altro. Fermo restando che il documento nella sua interezza lo potrete leggere scaricandolo dal sito dell’Associazione. Particolarmente interessante il contributo di Davide Biancorosso che, in un’ottica “green”, valuta l’insieme dell’offerta del mercato dei CtP e delle lastre a basso impatto ambientale, indicando quali aspetti considerare nella scelta delle attrezzature e dei consumabili. Final-mente si fa chiarezza in un mondo in cui ce n’è stata poca: Biancorosso analizza tutte le tipologie di lastre CtP, da quelle senza chimici e senza sviluppo a quelle con sviluppo…leggerete poi le sue conclusioni. Per finire, uno sguardo ai dati del mercato – che sono sempre un veicolo interessante per orientarsi nelle scelte d’acquisto – dai quali emerge il trend del 2010 che, vedrete, mette in evidenza, come c’era da attendersi, una grande spinta verso la sostenibilità ambientale, sia per i CtP sia per le lastre, e indica l’andamento delle vendite dei CtP in base ai formati.

Per orientarsi nell’universo di lastre e CtP

32 Gestione del CtP e controllo delle lastre di Alberto Sironi

36 CtP e lastre a basso impatto ambientale di Davide Biancorosso

42 Uno sguardo al mercato di Argi/Federchimica

Le proposte dei fornitori Agfa Graphics 45 basysPrint 47 Fujifilm 49 Ipagsa 51 Kodak 53 Lithosol 55 Presstek 57 Samor 59 Viennegraf 61

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focuslastre & ctp

Gestione del CtP e controllo delle lastre

Il TAGA.DOC.07 è una procedura metodologica che contiene le indicazioni fondamentali per regolare e tenere sotto controllo un sistema di pro-duzione di lastre CtP e i relativi risultati, in termini di correttezza di riproduzione. Il documento quindi si pone l’obiettivo di razionalizzare e standardizzare il ciclo produttivo di formatura offset e ciò si rile-va chiaramente dall’elenco dei contenuti, qui riportato:

Analisi di un documento TAGA che contiene indicazioni preziose per regolare e monitorare un sistema di produzione di lastre CtP

di alBerto sIroNI

TAGA.DOC.07

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1. DESCRIZIONE2. RIFERIMENTI3. CONDIZIONI DI LAVORAZIONE – PREREQUISITI 3.1 Materiali e attrezzature 3.2 Condizioni ambientali 3.3 Strumenti di controllo 3.4 Posizionamento delle scale 4. CARATTERISTICHE QUALITATIVE 4.1 Check up del sistema, aspetti diagnostici 4.1.1 Risolvenza 4.1.2 Uniformità 4.1.3 Sfumature 4.1.4 Ripetibilità 4.1.5 Registro (ortogonalità) 4.2 Requisiti dimensionali delle lastre 4.2.1 Spessore 4.2.2 Dimensioni 4.2.3 Ortogonalità 4.2.4 Planarità 4.2.5 Rettilinearità 4.2.6 Sbavatura 4.3 Regolazione delle curve tonali 4.3.1 Curve di riproduzione 4.4 Controllo di qualità durante le lavorazioni 4.4.1 Controllo strumentale 4.4.2 Controllo visivo, ispezione ALLEGATO 1 – Linearizzazione delle lastreALLEGATO 2 – Modalità operative dei R.I.P. e curve di compensazioneALLEGATO 3 – Problem solvingALLEGATO 4 – Controllo di qualità del sistema CtP/sviluppatriceE ALLEGATO 5 – UGRA/FOGRA Digital Plate Wedge

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focuslastre & ctp

Le indicazioni dei primi capitoli sono di tipo prelimi-nare e mettono a punto tutti i requisiti, i riferimenti, i materiali e gli strumenti per un buon funzionamento del sistema, ma in particolare è nel capitolo 4 che si entra nel vivo della trattazione: dalla verifica quali-tativa e diagnostica (4.1) ai requisiti dimensionali delle lastre secondo la norma ISO 12635 (4.2), sino alla calibrazione delle curve di compensazione (4.3 e allegati 1 e 2) ed ai controlli durante le lavorazioni (4.4). Qui di seguito riportiamo alcuni di questi punti tra i più significativi.

4.1 CHECK UP DEL SISTEMA (aspetti diagnostici)Si presuppone che il sistema su cui si opera sia linea-rizzato (Allegato 1). Ad un valore specifico di input corrisponde cioè un determinato valore percentuale di retino (grafismo). Si consiglia che per l’operazione di check up il rapporto sia lineare per tutta la curva di riproduzione della lastra (50% sul file = 50% sulla lastra). Si considerano le seguenti caratteristiche, da verifi-care prima in fase di scelta del sistema e all’atto della sua installazione, poi periodicamente e secondo il programma di manutenzione previsto in azienda, ol-tre che ad ogni cambiamento in corso (nuove lastre, prodotti ecc.):

4.1.1 Risolvenza e passaggi tonali (ripreso da ISO 12647-2 punto 4.2.2) Per assicurare la riproduzione corretta di almeno 100 passaggi tonali, la risolvenza del CtP deve essere rego-lata in modo appropriato (dpi di scrittura), in modo da non perdere gli adeguati livelli di sfumatura e di gamma tonale. 4.1.2 Uniformità Ad un valore specifico di input deve corrispondere un determinato valore percentuale di retino (grafi-smo) in tutti i punti della superficie della lastra. Per l’esecuzione del controllo si possono utilizzare i se-guenti oggetti: Forme Test Retinate (fig. 2, 3, 4) con copertura uni-forme su tutta la superficie della lastra. Eseguire di-

verse misurazioni su tutta la lastra (almeno al centro e in prossimità dei quattro angoli) e verificare che i va-lori rientrino nelle tolleranze stabilite. Le percentuali di copertura possono essere: • 30% (fig. 2). Si analizza forma e contorno del punto “positivo” sull’intera lastra verificandone la nitidezza e controllandone strumentalmente il valore percen-tuale; • 50% (fig. 3). È un valore di punto significativo per la criticità del legame tra i punti che evidenzia eventuali anomalie di scrittura e di trattamento; • 80% (fig. 4). Permette di rilevare la capacità del si-stema nel riprodurre valori retinati con la “negativa” che deve risultare perfettamente aperta, nitida ed esente da aloni. Queste forme test possono essere usate anche per va-lutare nuovi prodotti, materiali e lastre e comparare CtP. Tolleranze: massima differenza tra valore più alto riscontrato e il più basso contenuta entro 2% (stru-mento di misurazione a telecamera). 4.1.3 Sfumature Le sfumature devono risultare regolari e prive di ban-

Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4

Fig. 5 Fig. 6

Fig. 7 Fig. 8

forme test per Il coNtrollo deI sIstemI ctp

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ding, effetti tapparella o salti tonali. Si usano Forme Test Sfumate (fig. 5, 6, 7, 8) dallo 0% a 100% esposte sull’intera superficie delle lastre, nelle quattro direzioni per verificare sia visivamente che strumentalmente eventuali anomalie di scrittura del laser. Controllo visivo: verificare l’eventuale presenza di battute, barrature, irregolarità di scrittura, graffi ecc.4.1.4 Ripetibilità Si riferisce alla variabilità di riproduzione su succes-sivi set di lastre prodotte ed è riferita al sistema CtP + Sviluppatrice. Verificare sulla scala di controllo in corrispondenza del 40 o 50%. Tolleranze: valore per tutte le lineature ≤ ± 1% (stru-mento di misurazione a telecamera). 4.1.5 Registro (ortogonalità) (ripreso da ISO 12647-2 punto 4.2.6) Le lunghezze delle diagonali delle immagini di un set di pellicole o lastre di selezione a 4 colori non devono differire più di 0,02%. Esempio: le diagonali dell’area di stampa di lastre (o pellicole) 700x1000 mm di un lavoro a 4 colori (come le cornici per il controllo del registro dei 4 co-lori della forma test TAGA) non devono presentare una differenza tra di loro superiore a 0,24 mm (0,02% della diagonale). Ciò vale anche per la ripetibilità di scrittura e per la stabilità dei materiali. NOTA I valori indicati al punto 4.1 si devono considerare va-lidi per le lavorazioni previste dalla ISO 12647-2 salvo i casi in cui siano state scelte lastre, materiali e/o attrezzature con valori di tolleranza concordate con i fornitori stessi diversi da quelli indicati in questa specifica.

Poi, una volta testato il sistema come sin qui descritto, si definisce come regolarlo: infatti al punto 4.3 e ne-gli allegati 1 e 2 vengono indicate le metodologie per linearizzare e calibrare le curve tonali di compensa-

zione del CtP. In relazione a ciò riportiamo la Figura 10, che mostra un esempio di calcolo delle curve di lastra per correggere l’eccesso di dot gain (TVI) della macchina da stampa rispetto all’andamento tonale desiderato (ad esempio quello previsto dalla norma ISO12647-2). Tra l’altro il TAGA.DOC.07 chiarisce che “il calcolo delle curve di compensazione deve es-sere eseguito partendo unicamente da lastre lineariz-zate, cioè per le quali ad un valore in ingresso (valore del file) corrisponde un equivalente e definito valore in uscita (valore tonale misurato sulla lastra trattata)”.Infine al punto 4.4 il documento elenca i controlli strumentali e visivi che è raccomandabile svolgere sulle lastre eseguite ogni giorno nello svolgimento delle varie commesse di stampa.

4.4 CONTROLLO DI QUALITÀ (durante le lavorazioni)4.4.1 Controllo strumentaleSi riferisce alla variabilità di riproduzione sulle diver-se lastre eseguite quotidianamente durante la pro-duzione corrente e quindi sui successivi set di lastre prodotte. Verificare su scala di controllo in corrispon-denza dei valori nominali: 5%; 40%; 80%. La variabilità si misura come differenza percentuale rispetto al valore effettivo della lastra di riferimento. Tolleranze: valore per tutte le lineature (strumento di misurazione a telecamera) ≤ ± 1,0% rispetto al riferimento 5% ≤ ± 1,5% rispetto al riferimento 40% ≤ ± 1,0% rispetto al riferimento 80%NOTA Rispetto a quanto indicato al punto 4.1.4 che si riferisce al momento del check up del sistema, questi valo-ri di tolleranza riguardano tutta la produzione corrente, devono quindi essere controllati quotidianamente. 4.4.2 Controllo visivo (ispezione)Oltre ai valori raccomandati ai punti precedenti, è importante effettuare il controllo visivo sull’intera superficie delle lastre pronte per la stampa come in-dicato al punto 2.3 Tavolo di controllo: • presenza di tutti i segni grafici (registro, taglio, piega, squadra laterale, occhio elettrico ecc.); • punti minimi su scala UGRA/Fogra (o alternative) e illustrazioni (chiusure e rispetto dei minimi); • eventuale presenza di sporchi, segni e irregolarità o differenze su fondini ripetitivi; • completezza di illustrazioni e testi; • regolarità della stesura della gomma di protezione e assenza di rilievi, botte, graffi o altri difetti fisici; • posizionamento dei grafismi (con tracciato o cen-tratura nel formato); • regolarità e precisione della punzonatura per il regi-stro e regolarità del bordo di attacco.

Per maggiori informazioni sul presente documento e su altri studi contattare Taga Italia: www.taga.it

Prendiamo ad esempio il punto al 50% che in stampa è diventato circa 72%, mentre il valore atteso sarebbe 64%. Se intersechiamo il valore della stampa voluta al 64% con la curva della stampa ottenuta sempre al 64%, spostandoci quindi orizzontalmente verso sinistra e poi scendiamo sui valori nominali in ascissa, troviamo la giusta percentuale in lastra con cui riprodurre il valore del 50% compensato (nel nostro caso di esempio 42% circa). Eseguire tale calcolo per tutta l’estensione della scala tonale (1-99%), possibilmente con step del 5% tra i valori considerati e comunque con intervalli non superiori al 10%, in modo da creare l’intera curva di compensazione per il CtP o per controllarla.

fIg. 10 curva dI compeNsazIoNe

lastre & ctpfocus

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focuslastre & ctp

CtP e lastre a basso impatto ambientale

Il rapido incremento di prodotti certificati FSC o PEFC e di etichette e marchi “ambientali” nel settore della stam-pa testimonia il forte interesse che l’acquirente e l’utilizzatore dei prodotti grafici hanno nei confronti della sostenibilità e delle pro-blematiche connesse all’ambiente.

Una serie di elementi utili per orientarsi nella scelta più idonea di un sistema a seconda delle singole esigenze

di DaVIDe BIaNcorosso

lità, della durata in macchina ecc., non siamo ancora orientati a valutarne gli aspetti e gli impatti ambien-tali.

computer to plate: qualI aspettI amBIeNtalI coNsIDerarePartendo dalle varie tecnologie di esposizione esi-stenti, ciò che maggiormente differenzia dal punto di vista ambientale un CtP da un altro è il consumo di energia per lastra esposta; questo valore è direttamen-te legato alla velocità di scrittura e al carico di lavoro che si traducono, in ultima analisi, alla potenza della testa di scrittura. Allo stesso modo, dovrebbe essere valutata l’energia termica generata e dispersa nell’am-biente di lavoro, che dovrà essere estratta o compen-sata tramite adeguati impianti di climatizzazione. Sebbene le differenze tra i vari modelli proposti dai singoli costruttori non siano proprio minime, non va dimenticato che il consumo per singola lastra deve essere rapportato alla propria tiratura media, finendo quindi per rendere tale differenza, sul prodotto finale, impercettibile e quindi trascurabile. Al contrario non è trascurabile il consumo energetico annuo complessivo; la scelta del CtP più indicato e idoneo per le proprie esigenze produttive può contri-buire quindi a ridurre i costi della bolletta energetica e di conseguenza anche gli impatti ambientali legati

Questa crescente richiesta è accompagnata da una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza dei prodotti e dei processi da parte dell’utilizzatore fina-le. Inizia così quel processo, virtuoso, tramite il quale, una volta ridotti gli impatti direttamente correlati al prodotto, si passa ad analizzare e a ridurre quelli in-diretti.

NuoVI parametrI DI scelta Capita così che, dopo aver intrapreso la strada delle carte provenienti da foreste gestite in maniera soste-nibile e dopo aver ridotto e modificato la composi-zione degli inchiostri e degli altri chimici presenti sulla macchina da stampa, si debba intervenire sui processi a monte e a valle. Fortunatamente il forte sviluppo tecnologico che ha interessato le fasi, a monte, della stampa ci viene in aiuto, offrendo una moltitudine di soluzioni tecnolo-giche e di materiali che, se correttamente implemen-tati e integrati, consentono effettivamente di realizza-re prodotti a sempre minor impatto ambientale. L’offerta di sistemi CtP e lastre oggi è estremamen-te ampia e diversificata in maniera tale da soddisfare ogni esigenza non solo produttiva o di qualità. Se da anni siamo abituati a valutare un sistema di formatura lastre dal punto di vista della velocità di scrittura, del carico di produzione, della risoluzione, della sensibi-

L’aspetto ecologico

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focuslastre & ctp

alla produzione e al trasporto dell’energia elettrica. A complicare la scelta, anzi a renderla più interessan-te, è la possibilità di abbinare il medesimo CtP a diffe-renti lastre con differenti tecnologie di sviluppo.

NuoVe lastre per rIDurre l’Impatto amBIeNtale Così la lastra, per anni relegata a semplice consuma-bile, entra con prepotenza tra le variabili fondamen-tali per la scelta del corretto CtP e più in generale dei processi di stampa. Oltre ai sistemi tradizionali, che espongono, sviluppano, sciacquano, gommano, sciac-quano e, quando richiesto per le alte tirature, cuocio-no la lastra, il mercato offre sistemi che consentono di montare la lastra in macchina immediatamente dopo la sola fase di esposizione. Tra questi due estremi si trovano tutta una serie di tecnologie e prodotti inter-medi che vanno dai sistemi definiti “senza chimici” a quelli con “chimici ridotti”. Per motivi puramente commerciali alcuni produt-tori hanno etichettato le proprie lastre come “senza chimici”, pur non essendo esattamente tali. Questo è, ad esempio, il caso delle lastre che richiedono, per essere “sviluppate”, un trattamento con gomma ara-bica e quindi risciacquo con acqua. Questo processo, seppur la gomma arabica sia naturale, non può essere certo definito privo di chimici, tant’è che la soluzio-

ne di gommatura (che non contiene solo gomma arabica) è sempre accompagnata da una scheda di sicurezza. Questa tipologia di lastre potrebbe quindi essere più correttamente identificata come “priva di sviluppo”. Ciò non toglie comunque che il prodotto impiegato sia effettivamente a basso impatto ambien-tale, semplicemente non è corretta la categoria nella quale il produttore vuole far rientrare questa tipologia di lastre. Se volessimo quindi dare una classificazione che raggruppi le diverse offerte oggi presenti sul merca-to partendo dalle più rispettose dell’ambiente per arrivare alle meno virtuose, potremmo ipotizzare i seguenti raggruppamenti di lastre: • senza processo;• senza chimici;• senza sviluppo;• con sviluppo.

lastre seNza processoLe lastre “develop on press”, ovvero “sviluppate” in macchina, a oggi sembrano offrire il minor impatto ambientale possibile. In questa categoria rientrano le cosiddette “no-process” o “processless”, cioè tutte quelle lastre che una volta esposte vengono diretta-mente montate in macchina da stampa. Qui, grazie all’azione della soluzione di bagnatura, la lastra si sviluppa mostrando grafismi e contrografismi. Dal

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azIeNDefIorI all’occhIello

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punto di vista prettamente tecnico la lastra non vie-ne esattamente sviluppata, in realtà viene asportata la parte non esposta in quella che potrebbe essere con-siderata più come una fase di lavaggio o risciacquo. Di contro, queste lastre uscite dal CtP non mostrano contrasto e neppure visualizzano gli elementi minimi o le mire, utili per poter effettuare le valutazioni visi-ve; esistono comunque soluzioni in grado di “eviden-ziare” (rendere visibili) specifiche aree e quindi con-sentirne un controllo strumentale prima di andare in macchina. Dal punto di vista ambientale le lastre “processless” richiedono una potenza media superiore ai 300 mJ/cm2 per essere esposte e quindi oltre a risultare par-ticolarmente energivore, per offrire una discreta pro-duttività di lastre/ora richiedono quasi certamente un potenziamento del CtP; in merito al consumo energetico vale, in ogni caso, quanto detto in prece-denza per i CtP. Per una più corretta e completa valutazione ambien-tale è comunque necessario considerare, oltre agli aspetti direttamente legati alla formatura della lastra, anche quelli indiretti. L’interazione che la fase di “svi-luppo” inevitabilmente produce in macchina porta a un aumento, seppur minimo, dei fogli di scarto in fase di avviamento e a una riduzione della vita utile della soluzione di bagnatura. Questi aspetti finiscono con il generare un incremento dei rifiuti in sala stampa in-direttamente però legati al processo di lastrazione. Altro fattore da considerare, questa volta organiz-zativo, è la solidità dei flussi di prestampa, ovvero la possibilità di esporre file errati e quindi di produrre lastre riportanti grafismi sbagliati che, a loro volta, generano scarti in stampa prima che ci si accorga del difetto e rendono necessaria la formatura di un nuo-vo set di lastre. Indiscutibili sono invece i vantaggi ambientali legati alla tecnologia “processless” e derivanti fondamental-mente dalla totale assenza di chimici e acqua; questo genera un duplice risparmio: non si devono prima ac-quistare e successivamente smaltire come rifiuti spe-ciali. Tra le lastre di questa classe troviamo le Kodak Thermal Direct e la Fuji Brillia HD PRO-T2 che si fa notare per la ridotta potenza necessaria all’esposizio-

ne, pari ad appena 120 mJ/cm2. A questa categoria possiamo inoltre aggiungere le lastre per macchine DI (Computer to press) che in-teressano fondamentalmente i piccoli formati offset con procedimento di stampa “waterless” (senza so-luzioni di bagnatura); in questo segmento, con CtP, lastre (ProFire Digital Media e PearlDry Plus) e mac-chine da stampa, leader di mercato è Presstek.

lastre seNza chImIcI e lastre seNza sVIluppoAppena sotto la tecnologia “processless”, in fatto di basso impatto ambientale troviamo le lastre che im-piegano gomma e/o acqua per essere risciacquate e che sono spesso definite “developer free”. Questo pro-cesso prevede che la lastra sia esposta tramite un CtP termico e successivamente, a seconda di tipologia e costruttore, semplicemente risciacquata con acqua o trattata con una soluzione di gommatura e quindi risciacquata con acqua. In ogni caso, seppur avvenga una sorta di sviluppo, come nel caso precedente, non sono impiegate soluzioni di sviluppo vere e proprie. La tecnologia “developer free” offre l’immediato van-taggio di consentire un controllo visivo e dei parame-tri di esposizione più semplice di quanto visto prima e non implica alcuna interazione con la soluzione di bagnatura della macchina da stampa. Tra le lastre che richiedono un semplice risciacquo in acqua si citano ad esempio le positive Presstek Au-rora Pro e Anthem Pro (entrambe positive), mentre tra quelle che necessitano di una gommatura le Agfa Azura TS e Amigo TS (entrambe negative), ove la se-conda è più indicata per le lunghe tirature e impiega, oltre alla gomma, un additivo per migliorarne la pu-lizia in caso di un’eventuale cottura. Tutte le lastre ci-tate possono essere impiegate con CtP termici e sono sensibili agli 830 nm. Il procedimento espositivo, rispetto al termico tradi-zionale, è meno energivoro e, a seconda del fornitore di lastre, spazia dai 140 mJ/cm2 per le Presstek ai 200 per le Agfa. A questa riduzione nei consumi, di contro, va aggiunto quello generato dalla sezione di lavaggio o di gommatura e lavaggio che, seppur non eccessivo,

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azIeNDefIorI all’occhIello

“Il 90% del mercato europeo delle etichette autoadesive è in mano a dieci produttori” azIeNDe

fIorI all’occhIello

deve essere considerato. La stazione di gommatura e lavaggio inoltre ha un sistema di ricircolo e filtraggio della gomma presente nella vasca che deve essere sempre attivo e pulito a intervalli regolari. Dal punto di vista dei “chimici” coinvolti nel processo va sottolineato che le soluzioni di gommatura impie-gate hanno tipicamente rischi minori se paragonate ai più classici sviluppi; inoltre il consumo, grazie ai moderni sistemi di filtraggio e ricircolo, è estrema-mente contenuto. Infine la ridotta quantità di acqua impiegata per il risciacquo, a fronte di analisi perio-diche, può essere quasi sempre scaricata in pubblica fognatura come assimilabile al domestico e quindi senza richiedere un’autorizzazione come scarico in-dustriale. I vantaggi ambientali sono quindi, seppur lievemente inferiori rispetto alle “no-process”, molto interessanti e riassumibili nel non impiego di soluzioni di svilup-po, nel ridotto consumo di acqua e nella minor quan-tità di rifiuti pericolosi generati e, quando presenti, legati alla sola gommatura di scarto. Tra le lastre di questa tipologia infine quelle più vicine alle “no-process” sono le lastre che una volta esposte richiedono solo un risciacquo con acqua, prima di es-sere montate in macchina da stampa e che potrebbe-ro effettivamente essere identificate come veramente prive di chimici. Oltre alle lastre per CtP termici sono disponibili la-stre per CtP violet sempre “developer free”, ovvero basate sullo stesso principio di “sviluppo” ma con dif-

ferente tecnologia di scrittura: tra queste citiamo ad esempio la Fuji Brillia HD PRO-V e la recente Agfa N92VCF per la stampa di quotidiani. Il vantaggio rappresentato da questa tipologia di lastre consiste nell’immediata implementazione negli attuali pro-cessi produttivi, visto che non richiedono differente potenza per essere esposte rispetto a quanto previsto con il sistema termico, nel quale la maggior potenza richiesta, salvo aggiornamenti hardware, si paga in termini produttivi.

lastre coN sVIluppoOltre agli approcci sinora descritti, troviamo una serie di ulteriori soluzioni più graduali che possono essere interessanti per lo stampatore sia da un punto di vista economico sia in termini ambientali. Sicuramente degne di nota sono, non tanto le lastre, quanto le sviluppatrici. Più precisamente ci riferiamo a sistemi CtP classici nei quali la sviluppatrice, grazie a un sistema di ricircolo, filtraggio e reintegro, consente di allungare la vita utile del bagno di sviluppo renden-done meno frequente il ricambio. Questa soluzione porta come benefici una riduzione del consumo dei chimici di sviluppo e dei rifiuti prodotti nel reparto lastre. Seppur i benefici dal punto di vista ambien-tale siano dunque minori, la riduzione nell’impiego di chimici, la diminuzione di consumo di acqua e la riduzione di rifiuti speciali possono essere spesso considerati, se non proprio completamente soddisfa-centi, un buon inizio.

“Qual è la lastra migliore? Non esiste una risposta perché non esiste uno stampatore uguale a un altro... A ogni stampatore la sua lastra” focus

lastre & ctp

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focuslastre & ctp

Tra le lastre con sviluppo meritano un richiamo particolare le lastre UV, che infatti richiedono meno energia per essere esposte e la soluzione di sviluppo si esaurisce in un periodo decisamente più lungo, risul-tando quindi meno impattante nei confronti dell’am-biente. Tra queste si citano, solo a titolo di esempio, le Agfa Aluva P., Vela, Ipagsa ecc. Oltre a quanto visto sopra, va precisato che anche le “normali” lastre, cioè quelle in cui il processo avvie-ne come 5 anni fa, il settore si è mosso e oggi offre soluzioni di sviluppo decisamente meno aggressive e dannose per la salute dell’operatore e l’ambiente. Sep-pur ancora le prestazioni ambientali siano lontane da quelle offerte dai sistemi più virtuosi descritti in pre-cedenza, sul mercato stanno rapidamente sparendo tutti i prodotti contenenti sostanze che hanno effetti seri e, in alcuni casi, irreversibili su uomo e ambiente. Questo è sicuramente uno dei primi risultati dell’ap-plicazione del REACH nel nostro settore e non pos-siamo che accogliere con soddisfazione gli sforzi che i vari produttori di CtP e lastre hanno fatto per confor-marsi a questa importante direttiva europea.

quale tecNologIa sceglIereIn considerazione di quanto sin qui analizzato, re-sta un solo nodo da sciogliere che potrebbe essere scherzosamente definito “gomma o non gomma”. Le due tecnologie sinteticamente analizzate offrono en-trambe grandi benefici a fronte di minimi svantaggi e risulta pertanto difficile valutare quale sia la più “am-bientale”, ovvero quale produca impatti minori lungo tutto il suo ciclo di vita. Questa incertezza aumenta inoltre in considerazione del fatto che sono disponi-bili scarse informazioni circa i processi di fabbricazio-ne delle specifiche lastre. Certamente per dipanare questo dubbio e offrire una risposta certa ai potenziali acquirenti, la strada dell’analisi del ciclo di vita, tramite studi di LCA ov-vero di Life Cycle Assessment, è stata sicuramente perseguita dai principali vendor o quanto meno da quelli che oggi offrono entrambe le tecnologie, ma i dati forse per “sindrome da spiazzamento” non sono stati diffusi.

Questa mancanza di dati è comunque temporanea visto che a partire dalle raccomandazioni emanate qualche tempo fa da Intergraf per arrivare alla norma per il calcolo della “Carbon Footprint” per il setto-re grafico (attualmente in stesura dal comitato ISO TC130/WG11), la produzione e distribuzione delle forme di stampa non può essere esclusa dai confini del sistema per il quale si sta calcolando l’indice di CO2 e come espressione sinettica dell’impatto am-bientale prodotto. La soluzione “no-process”, inizialmente perseguita da Fuji e Kodak, sembra essere la più promettente sul piano ambientale, anche se la semplicità e la confi-denza del sistema “developer free” perseguito da Agfa e Presstek sembra offrire risultati altrettanto validi a tutela dell’ambiente.

coNclusIoNIQuale sia la lastra migliore resta quindi una doman-da senza risposta o meglio, parafrasando un famoso detto, la risposta è dentro lo stampatore. Le nuove tecnologie permettono di produrre lastre senza im-piegare sviluppi ad elevato pH, rimuovendo nel con-tempo numerose variabili di processo e garantendo risultati più costanti. Le diverse soluzioni descritte offrono benefici ambientali concreti, significativi e interessanti per lo stampatore che intende operare e proporsi come “sostenibile”. Ognuna ha però sue pe-culiarità e sottili differenze e proprio queste devono essere attentamente valutate poiché rappresentano gli aspetti con cui lo stampatore dovrà quotidiana-mente fare i conti. Se tra smaltire solo alcune centinaia di litri di gomma, rispetto a non smaltire alcun rifiuto dal reparto lastre, la differenza non è poi molta (anche e soprattutto in considerazione di tutti gli altri rifiuti prodotti in stam-pa), la stessa cosa non si può dire per la produttività, per la lineatura massima, per la definizione, per la du-rata ecc. Non esiste una risposta perché non esiste uno stam-patore uguale a un altro; non esistono parametri e va-lutazioni uguali e corretti per tutti. A ogni stampatore, quindi, la sua lastra!

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Uno sguardo al mercatoDa una indagine Argi, le vendite dei sistemi CtP e delle lastre relative al 2010, in base ai dati forniti anche da altre associazioni di settore.

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Sono 168 i CtP venduti nel 2010, in leggera flessione rispetto al 2009. Cresce la vendita di CtP a connotazione ecologica (processless, chem-free). La maggior parte dei CtP installati sono termici, mentre la quota di mercato detenuta dai CtP UV, che funzionano con lastre tradizionali, è ancora minima, nonostante i vantaggi soprattutto economici offerti da queste soluzioni.

trend dei ctp venduti

I dati si riferiscono a un mercato composto al 75% dal commerciale e al 25% dai quotidiani. Il segmento delle lastre termiche la fa ancora da padrone, nonostante una flessione rispetto al 2009 (12.666 mq nel 2010 contro i 14.034 nel 2009). Decisamente in crescita le lastre processless, a dimostrazione dell’interesse nei confronti della sostenibilità.

Mq lastre offset con stiMe per anno

Forte crescita nel formato 50x70, in costante calo il mercato del 70x100, che è passato dalle quasi 160 unità del 2006 a meno di 80 nel 2010. Appare bloccato il segmento dei VLF, sul quale ci si aspettava delle azioni di sostituzione che evidentemente arriveranno nei prossimi anni.

Mix dei ctp venduti per forMato

fonte: Federchimica/Aispec (Associazione nazionale imprese chimica fine e settori specialistici)

+76

+32,8

-12,5-19,6

+27

+8,1 +9,1

-17-28,7

-0,6

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Abbiamo la carta che vuoi.

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L’acqua: troppo preziosa per sprecarla.

L’acqua è fonte di vita. Eppure, sebbene siano sufficienti appena due litri d’acqua al giorno per sostenere un essere umano, se ne sprecano circa cinque al metro quadro per elaborare le lastre CtP tradizionali. Oltre 2500 utilizzatori già sanno che le lastre :Azura, prive di agenti chimici, consentono di risparmiare litri e litri della nostra risorsa più preziosa. Oggi è disponibile una lastra :Azura ad alta velocità, in grado di soddisfare ogni esigenza nel campo delle tecnologie di esposizione, sia termica sia al laser violetto. Grazie alla sua immagine ad alto contrasto, :Azura è in grado di incrementare efficienza e qualità. In questo modo sarete in grado di incrementare i profitti, risparmiando allo stesso tempo una risorsa preziosa.

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fOCUslastre & Ctp

Computer to Plate? Facile con Agfa Graphics

La proposta agfa graphicsL’acqua: troppo preziosa per sprecarla.

L’acqua è fonte di vita. Eppure, sebbene siano sufficienti appena due litri d’acqua al giorno per sostenere un essere umano, se ne sprecano circa cinque al metro quadro per elaborare le lastre CtP tradizionali. Oltre 2500 utilizzatori già sanno che le lastre :Azura, prive di agenti chimici, consentono di risparmiare litri e litri della nostra risorsa più preziosa. Oggi è disponibile una lastra :Azura ad alta velocità, in grado di soddisfare ogni esigenza nel campo delle tecnologie di esposizione, sia termica sia al laser violetto. Grazie alla sua immagine ad alto contrasto, :Azura è in grado di incrementare efficienza e qualità. In questo modo sarete in grado di incrementare i profitti, risparmiando allo stesso tempo una risorsa preziosa.

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to i consumi di energia elettrica possono incidere fino ad 1€ a lastra (su formato 70x100). L’attenzione alle necessità dei clienti è evidente anche nel-le soluzioni modulari che Agfa Graphics è in grado di propor-re con il suo assortimento di Computer to Plate. Dal formato 50x70 fino al 70x100 per ar-rivare al 100x140 e ai formati jumbo (fino a 2900x1350 mm), ogni modello può essere perso-nalizzato a seconda delle esi-genze specifiche. Caricamento automatico a cassetta singola o multipla, caricamento diretto dal pallet, gestione manuale, on-line o off-line, trattamento in linea, velocità di produzione differenziate. Il CtP è un vestito tagliato su misura, deve essere sempre adatto a chi lo indossa. E se l’azienda cresce? Nessun problema: il CtP può crescere insieme a lei e continuare ad essere remunerativo per l’im-prenditore. Questa è la nostra filosofia! [email protected]. 02.30088.1

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siamo riusciti a garantire ai no-stri clienti. Queste lastre sono destinate a stampatori che vo-gliono avere il massimo della semplicità di utilizzo e nel con-tempo abbinare lastre robuste e affidabili. Le nuove emulsioni “TS”, ovvero “Thermal Speed”, garantiscono inoltre la corretta produttività dei sistemi CtP. Per tutti gli stampatori e i servi-ce di lastre, Agfa Graphics ha sviluppato una tecnologia spe-cifica, doppio strato e doppia resistenza. Energy Elite è la la-stra che permette di mantenere tutte le promesse di facilità di utilizzo, unitamente alle caratte-ristiche tipiche di un ambiente di stampa che richiede le mas-sime prestazioni in termini di re-sistenza. Grazie alla tecnologia a doppio strato, Energy Elite è in grado di raggiungere tirature elevatissime senza cottura sia con inchiostri tradizionali che con quelli UV, permettendo in molti casi di spegnere defini-tivamente i forni di cottura. In questo caso il risparmio per l’imprenditore aumenta, in quan- 45

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fOCUslastre & Ctp

Gamma di soluzioni sensibili all’ultravioletto

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risparmio sui costi degli agenti chimici e di smaltimento, con-sentono la semplice integra-zione nei sistemi del flusso di lavoro esistenti e supportano qualsiasi configurazione su mi-sura per il cliente. Utilizzando un UV-Setter 450 o 850 e lastre sensibili all’ultravio-letto tradizionali, gli stampatori possono contare sul massimo livello di stabilità di processo e produzione: i pixel quadrati dell’UV-Setter di basysPrint as-sicurano l’esatta riproduzione dei pixel dell’immagine sulla lastra, mentre il bilanciamento ottimale di inchiostro e acqua che si ottiene sulla lastra stes-sa garantisce un trasferimento di estrema precisione sul sup-porto. Con le lastre negative senza cottura si raggiungono tirature di oltre 400.000 copie. Con le lastre positive questa cifra si moltiplica, superando 1,5 milio-ni di stampe. www.mmfornitureartigrafiche.it

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M.M. forniture arti Grafi-che, sono disponibili per i for-mati 4-up, 8-up e VLF e offrono un’ampia gamma di opzioni di configurazione. I CtP UV-Setter 450, 850 e VLF di basysPrint si basano sull’af-fidabile tecnologia DSI³, dotata di moduli a diodi ad alte presta-zioni, che rende i CtP UV un’op-zione interessante per le picco-le e le grandi aziende. All’interno dei moduli, un circui-to APC (Automatic Power Con-trol) mantiene un livello di effi-cienza luminosa costante. I sistemi DSI³ di basysPrint si distinguono per l’elevato gra-do di stabilità nel tempo, anche senza ulteriore calibrazione. L’utilizzo di lastre UV consente di trarre vantaggio da un pro-cesso di produzione stabile ed eco-compatibile che garantisce una qualità di esposizione sen-za confronti.

I sistemi UV-Setter 450, 850 e VLF offrono due tipi di automa-zione: SCA (Single Cassette Au-tomation) o MCA (Multi-Casset-te Automation). Una cassetta singola può con-tenere fino a 100 lastre in un formato specifico. Ulteriori for-mati lastra possono essere resi disponibili mediante un casset-to supplementare. La versione multicassetta può contenere fino a 500 lastre in un mas-simo di cinque formati diver-si. Entrambe le varianti SCA e MCA sono dotate di un disposi- 47

tivo completamente automatico per la rimozione dell’interfoglio e, opzionalmente, di punzonatu-ra automatica. Grazie al letto piano, tutte le ver-sioni degli UV-Setter 450, 850 e VLF possono esporre lastre di vari formati simultaneamen-te. Tramite l’interfaccia TIFF a 1 bit, gli utenti sono liberi di sce-gliere se integrare un UV-Setter nel sistema del flusso di lavoro esistente o installare una solu-zione completa dedicata, con-cepita su misura per specifici requisiti di produzione.

Vantaggi esclusivi con l’UVI sistemi basysPrint combina-no i benefici del CtP con gli esclusivi vantaggi di processo e convenienza della tecnologia tradizionale delle lastre UV. Gli utenti possono scegliere lastre positive o negative offerte da quasi tutti i produttori di lastre sensibili all’ultravioletto. Le la-stre resistono alla luce e alla temperatura, sono antigraffio e disponibili in tutto il mondo a prezzi senza confronti. Le lastre sensibili all’ultravio-letto garantiscono un notevole

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SETTING NEW STANDARDS

PRO-T rivoluziona il modo in cui si producono le lastre per la stampa.

Non necessita di chimica o di acqua, non produce rifi uti e non

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NORIFIUTIMANUTENZIONEUNITA’ FINITURA

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Non è tempo di dire SI al CTP a secco?

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più basso del settore. Le lastre a basso utilizzo di agenti chimici Brillia HD LH-PJE e HD LH-PLE studiate per il siste-ma “ZAC” incorporano uno stra-to EDL (Enhanced Development Layer) che migliora la solubilità delle aree non esposte durante lo sviluppo, aumentando la du-rata del bagno, la latitudine di sviluppo e offrendo un ambiente di lavoro più pulito. Inoltre, ZAC è sinonimo di qualità e costanza produttiva. Grazie a un software che controlla il flus-so della soluzione di rigenero, riducendo il consumo di chimici del 75%, il sistema guadagna in stabilità, assicurando risultati di alta qualità indipendentemente dalle condizioni di utilizzo.

Brillia PRO-VN: tecnologia all’avanguardia al servizio dei quotidianiBrillia PRO-VN è una lastra vio-let a ridotto consumo di chimici destinata alla stampa dei quo-tidiani. Produce meno scarti ri-spetto alle lastre con sviluppo tradizionale e non necessita di rigenerazione, in quanto il ba-gno di sviluppo viene mantenu-to stabile attraverso un “top-up” di qualche millilitro di acqua. Grazie alla tecnologia di ‘poli-merizzazione ad alta sensibi-lità’ di Fujifilm, Brillia PRO-VN consente di raggiungere la stessa produttività ottenuta con le lastre violet convenzio-nali, mentre la tecnologia bre-vettata MultiGrain garantisce un

ottimo bilanciamento tra acqua e inchiostro. Il Gruppo 24 Ore e il suo auto-revole quotidiano Il Sole 24 Ore è stato uno dei primi clienti di Brillia PRO-VN. «Le lastre Brillia PRO-VN vantano caratteristiche uniche e Fujifilm è un passo avanti agli altri nello sviluppo di soluzioni a basso contenuto di chimici», afferma Alberto Bor-garelli, direttore tecnico de Il Sole 24 Ore.

Strada costellata di successi per Brillia HD PRO-TForte di centinaia di installazioni in Europa dalla sua introduzione sul mercato nel 2006, Brillia HD PRO-T è una delle lastre di mag-gior successo di Fujifilm. La sua popolarità è dovuta alle eccellenti prestazioni – PRO-T offre la stessa produttività e risoluzione delle lastre termi-che convenzionali – e alla sua natura processless. Ciò signifi-ca che le sviluppatrici e i rela-tivi chimici, l’energia e l’acqua sono completamente rimosse dal processo produttivo. Brillia HD PRO-T è sinonimo di qualità, costanza, produttività e ampia latitudine di esposizione per la stampa commerciale. www.fujifilm.it

fOcuSlaSTRe & cTP

Soluzioni “lo-chem” per gli stampatori

Grazie alle lastre, ai prodotti chimici ed ai software di ultima generazione delle sue

sviluppatrici, le soluzioni “lo-chem” di Fujifilm stabiliscono nuovi standard nella prestampa

Fujifilm è impegnata ad ac-crescere la competitività de-gli stampatori e a ottimizzare il loro flusso produttivo, ridu-cendo il consumo di chimici e i tempi di manutenzione, crean-do nello stesso tempo un am-biente di lavoro più pulito e sa-lubre. Fujifilm è costantemente alla ricerca di soluzioni che con-sentano ai clienti di risparmiare denaro e ridurre il loro impatto ambientale, mantenendo o au-mentando la qualità di stampa. La serie di prodotti per lo svi-luppo di lastre termiche e violet offerta è destinata a diminuire i costi e la produzione di ma-teriali di scarto. Inoltre, Fujifilm ha intrapreso da qualche anno una campagna di informazione circa il suo impegno sul fronte della sostenibilità per la serie di lastre “low-chemistry” (con relativo logo ‘lo-chem’), che ri-assume i vantaggi apportati da queste soluzioni.

la sviluppatrice Zac cuore pulsante di ambienti green La combinazione di lastre, tec-nologie chimiche e del softwa-re Fujifilm alla base della svi-luppatrice “ZAC” si traduce in notevoli vantaggi per le azien-de grafiche. A differenza delle sviluppatrici tradizionali, FLH-Z “ZAC” di Fujifilm garantisce con-siderevoli risparmi, consenten-do di sviluppare oltre 8.000 m2 di lastre con un solo bagno di sviluppo e raggiungendo il livel-lo di consumo di agenti chimici

la PROPOSTa fujifilm

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Page 50: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

O F F S E T P L AT E S M A N U FA C T U R E R

NEGATIVE THERMAL PLATE DEVELOP ON PRESS

Page 51: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

fOCUslastre & Ctp

Dalla Spagna in tutto il mondo

La proposta Ipagsa

O F F S E T P L AT E S M A N U FA C T U R E R

NEGATIVE THERMAL PLATE DEVELOP ON PRESS

È certificata dai principali pro-duttori di CtP termici. eCO flasH, lastra analogica per esposizione UV a 410 nm (CTcP). La sua alta sensibilità permette un’elevata produzio-ne di lastre/ora, alta risoluzio-ne, ideale per riproduzioni sto-castiche e compatibilità con la maggior parte di sviluppatrici e sviluppi presenti sul mercato. tOp f-1 e al-3s, lastre con-venzionali compatibili con la maggior parte di sviluppi e svi-luppatrici. Ad ampia latitudine di esposizione e sviluppo, le lastre convenzionali IPAGSA sono per macchine a foglio e rotative. prODOttI CHIMICI. IPAGSA sviluppa, produce e commer-cializza prodotti chimici di ulti-ma generazione e di alta qualità rispettando le normative detta-te dall’Unione Europea relative all’ambiente e alla protezione del consumatore. www.ipagsa.com

Lastre e prodotti chimici di Ipagsa sono esportati in più di 70 nazioni per un mercato

esigente e in rapida evoluzione tecnologica

latente sulla lastra. Una volta esposta, con parametri simila-ri a qualsiasi lastra termica, si monta sul cilindro della macchi-na da stampa e dopo poche ro-tazioni si ottiene la corretta im-pressione sulla carta. KLASSE NPN permette una sostanziale riduzione dei costi per una mag-giore produttività dovuta all’eli-minazione di passaggi interme-di, minor consumo di energia e un risparmio netto per non uti-lizzare sviluppi chimici e relativi smaltimenti ecologici. A Graphispag, IPAGSA ha pre-sentato anche la gamma di la-stre termiche, analogiche per CTcP e convenzionali. arte Ip-21, lastra CtP termi-ca per esposizioni a diodo in-frarosso di 830 nm. Disegnata per tirature medio-alte, la sua alta risoluzione, la qualità co-stante di fabbricazione e le otti-me caratteristiche in macchina da stampa la rendono idonea per l’utilizzazione sia su mac-chine a foglio che su rotative. 51

Dal 1986 IpaGsa, fabbri-cante spagnolo di lastre con tecnologia propria, svi-luppa, produce e commercializ-za un’ampia gamma di lastre of-fset e prodotti chimici ad esse relative. Con sede e stabilimen-to di produzione a Rubi (Bar-cellona), ha una forza lavoro di 200 persone, dispone di suc-cursali a Madrid e Lisbona e di magazzini e rappresentanti nel-le principali città per servire in maniera agile e personalizzata le richieste dei clienti. IPAGSA possiede una chiara vocazione per l’esportazione destinando circa l’80% della produzione a più di 70 nazioni con una suc-cursale a Hong Kong e una fab-brica in Cina. L’azienda dedica importanti risorse economiche e umane alla ricerca e sviluppo per il costante aggiornamento della produzione e ciò ha con-sentito a IPAGSA di presenta-re, in occasione di Graphispag 2011, KLASSE NPN, una nuova lastra “senza processo”. Klasse NpN è una lastra ter-mica negativa che non richiede sviluppatrice o chimici di svi-luppo per ottenere l’immagine

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IL NUOVO MICROSITO KODAK: UNA PIATTAFORMA DI DIALOGO CON I CLIENTI

Il nuovo microsito italiano di Kodak www.kodakworldb2b.it si presenta come un sito di facile accesso e di navigazione semplice. Le topic in home page danno accesso immediato ai diversi segmenti di mercato: stampa commerciale, packaging, quotidiani, editoria o stampa transazionale.

Se state cercando una soluzione CTP e lastre adatta alle vostre esigenze, consultate il sito www.kodakworldb2b.it per verifi care produttività, qualità, automazioni inserite, compatibilità, specifi che ecologiche delle soluzioni Kodak. E non mancate di registrarvi per ricevere le newsletter dedicate al proprio segmento applicativo.

It’s time for you AND Kodak

www.kodakworldb2b.it

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Kodak TrendSetter 800 III Quantum

Kodak Magnus 800

Page 53: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

focuslastre & ctp

Trasformare la prestampa in un’area di profitto

Oggi non è sufficiente avere un sistema CtP e una buona lastra: ci vogliono alte prestazioni

e tecnologia all’avanguardia per ottimizzare la produttività ed essere eco-sostenibili

Kodak è leader in-discusso nella pre-stampa con un’of-ferta vastissima di

sistemi che includono flussi di lavoro, CTP e lastre e vanta in-numerevoli installazioni in tutto il mondo, basti pensare che cir-ca un terzo delle lastre prodot-te sono esposte su sistemi CTP Kodak. Cosa rende speciali i si-stemi Kodak? Una caratteristica unica è il si-stema di autofocus dinamico, che assicura un’esposizione adeguata a prescindere dalle normali variazioni sulla superfi-cie della lastra ed evita la crea-zione dei “fuori fuoco”. Un’altra particolarità dei CTP Kodak è il sistema di esposizione Kodak SquareSpot che garantisce un’accurata riproduzione dei va-lori tonali e fornisce lastre sta-bili e affidabili. Grazie a Square Spot, la retinatura Kodak Stac-cato offre immagini a tono con-tinuo di alta fedeltà, caratteriz-zate da un’eccellente resa dei dettagli e un gamut cromatico esteso, consentendo un rispar-mio sugli inchiostri. I CTP Kodak Trendsetter sono in grado di esporre in modo sicuro e ripetibile fino a 40 lastre/ora e sono disponibili in formato 4 e 8 pagine. Caratterizzato da ro- bustezza, versatilità e facilità di manutenzione, il sistema costitu-isce una configurazione modula-re, dai costi contenuti, che può essere ampliata con ulteriori fun-zioni e opzioni per ottenere mag-

la proposta KodaK

53

giore velocità e automazione. Nella configurazione Quantum, i Trendsetter possono riprodurre la retinatura AM tradizionale fino a 450 lpi e la retinatura FM Stac-cato fino a 10 micron (in funzio-ne del tipo di lastra). I CTP Kodak Magnus sono di-sponibili nei formati 4up, 8up, VLF, XLF e dispongono di un alto grado di automazione, in grado di esporre fino a 60 lastre/ora nel modello Magnus 800Z o fino a 2 m/min col modello Magnus VLF/XLF X speed. Per i model-li Magnus 800 e Magnus VLF è disponibile l’opzione Automatic Pallet Loader che permette di caricare lastre in pallet. I CTP Magnus rappresentano i model-li al top della gamma dei CTP Kodak. Nelle versioni con cari-camento automatico a cassetti comprendono la punzonatura in linea e la rimozione automatica dell’interfoglio. Per la stampa flessografica Kodak offre il CTP flexo Kodak Flexcel NX, un sistema flesso-grafico digitale per l’esposizio-ne di lastre flexo attraverso la tecnologia SquareSpot. Que-sto sistema consente una ri-produzione fedele 1:1 dal file alla lastra con punti stampanti dalla sommità piatta che garan-tiscono un’eccellente stabilità di stampa. Disponibile nelle versio-ni Narrow, Mid e Wide, Flexcel NX garantisce risultati in grado di competere da un lato con la stampa rotocalco per packa-ging flessibile e dall’altro con la

qualità della stampa offset. Leader nella produzione di la-stre, Kodak ha nel suo portfolio lastre per tutti i gusti: digitali ter-miche, digitali violet, digitali flexo e analogiche differenziate per i settori commerciale, dei quoti-diani, del mondo flessografico e dell’imballaggio. Per il settore commerciale la lastra Kodak Electra XD offre un’elevata robustezza, ecce-zionale latitudine di sviluppo, elevata stabilità del punto per alte tirature, sopra le 500.000 impressioni. Per tirature da 100.000 impressioni la lastra Kodak Thermal Direct offre alta risoluzione con i vantaggi del no-process, generati dall’elimi-nazione dei prodotti chimici e dei relativi costi diretti e indi-retti. I continui investimenti in ricerca hanno portato Kodak a sviluppare la nuova lastra Ko-dak Trillian SP, una nuova lastra termica negativa che impiega chimici di trattamento a ridotto tasso di rigenerazione e a bas-so impatto ambientale (PH 6.8). Si tratta di lastre che non ne-cessitano di forno di precottura e sono resistenti agli inchiostri UV e ibridi, pur consentendo alte tirature. Con questa nuova lastra, Kodak conferma il pro-prio impegno per l’ambiente. www.kodakworldb2b.it

Page 54: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

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Page 55: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

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Una stampa di qualità parte da un’ottima lastra

La proposta LithosoL

sol comprende un vasto assor-timento di additivi di bagnatura, soluzioni di lavaggio per rulli e teli gommati, sia per sistemi au-tomatici che manuali, con inibi-tori di corrosione, agenti chimi-ci per la pulizia delle macchine da stampa e per usi specifici. I prodotti della linea “Agfa Press Room” sono certificati sia da FOGRA sia dai principali produt-tori di macchine da stampa e sistemi automatici di lavaggio.Grazie all’esperienza di Lithosol Italia e al know-how Agfa acqui-sito nel settore della tecnologia delle lastre offset, tali prodotti sono formulati per apportare miglioramenti significativi alle prestazioni del reparto stampa.Nell’ottica di garantire un sup-porto di alta qualità al cliente, Lithosol conta anche su perso-nale tecnico aggiornato e com-petente che si avvale delle mi-gliori apparecchiature presenti sul mercato per eseguire, ad esempio, anche le analisi delle acque (Water Analysis - Fountain Set Curve). I report di questi test, eseguiti sia presso il clien-te sia nel laboratorio analisi di Lithosol, sono poi consegnati al cliente in modo tale che pos-sa tenere costantemente sotto controllo tutti i parametri neces-sari per avere una sala stampa sempre al massimo della sua efficienza. Le analisi delle ac-que sono eseguite in anticipo rispetto alla fornitura dei pro-dotti in modo tale da stabilire quale prodotto sia meglio utiliz-zare in quell’ambiente di stam-pa specifico, personalizzandolo in base alle esigenze del clien-te. Una volta eseguito il test ini-ziale, Lithosol stabilisce con il cliente un programma di analisi con scadenze periodiche. www.lithosol.it

Da oltre trent’anni sul mercato, Lithosol Italia è agente esclusivo di Agfa

Graphics nel settore quotidiani

Qualsiasi sia la tecnologia Ctp uti-lizzata, lithosol Italia ha sempre la lastra adatta. Non solo. Da quest’anno

anche i nuovi prodotti chimici “Agfa Press Room” (additivi, soluzioni di lavaggio per rulli e teli gommati ecc.) per una sala stampa sempre al massimo dell’efficienza e della pulizia. Tutto questo accompagnato da un servizio di assistenza tecni-ca e consulenza di alto profilo.

Un team qualificato dedicato ai quotidianiQuando si parla di Lithosol Ita-lia è inevitabile il collegamento diretto con il mondo dei quoti-diani. Un accostamento sponta-neo perché se si ripercorrono le tappe di crescita di questo di-stributore di lastre da stampa si scopre che vanno di pari passo con l’evoluzione dei quotidiani. Lithosol Italia è stata la prima azienda in Italia a ritagliarsi una specializzazione nei giornali ab-binando alla proposta di lastre anche prodotti chimici, adatta-bili a tutti i sistemi di prestampa e stampa utilizzati. Questi plus hanno dato vita a un sodalizio che dura ormai da trent’anni, comprendente un servizio di consulenza pro-fessionale che permette ai quotidiani di utilizzare in tutta tranquillità i prodotti commer-cializzati. Lithosol Italia garantisce inoltre un servizio di consegna in tem-pi rapidissimi, monitorando se serve anche il magazzino clienti

per arrivare sempre ad assicu-rare consegne puntuali.

Una lastra per ogni esigenza di stampa Nel portfolio Lithosol Italia oggi spicca la linea Agfa Lithostar, LAP/V lastre ad alogenuri d’ar-gento ad alta sensibilità. Si tratta di lastre polimeriche in alluminio anodizzato e trattato elettrochimicamente che offro-no il massimo dell’affidabilità. Le lastre Agfa rappresentano il prodotto di punta di Lithosol Italia. Riconosciute dal mercato per le loro caratteristiche qua-litative e per le migliori perfor-mance in termini di resistenza meccanica in macchina, queste lastre si distinguono, rispetto ad altre lastre offset, per la mi-glior velocità di scrittura, l’ele-vata durata a magazzino - 36 mesi - e il minor numero di resi e reclami da parte dei clienti a livello europeo. Oltre alla linea Lithostar, l’of-ferta Lithosol comprende an-che tutta la serie di lastre Agfa: Lithostar Plus LAP-O lastre ad alogenuri d’argento ortocro-matiche, Energy Elite lastre termiche senza cottura, lastre fotopolimeriche N92 e le foto-polimeriche N-92-V per CtP vio-let. A breve saranno introdotte anche le N92-VCF, lastre chemi-cal-free, trattate in sviluppatrice Agfa VCP85 senza la necessità di utilizzare additivi chimici.

agfa press room per una sala stampa efficiente La gamma dei prodotti “Agfa Press Room” proposta da Litho- 55

Page 56: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

CTP Termici senza chimiciSolo lavaggio con acqua...

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Digraph SpaVia E. Filiberto, 19000185 RomaTel. 06 9116661Mail: [email protected]

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Presstek DI® Digital Offset Presses• Alta risoluzione • Senza bagnatura • Meno rifi uti • Ecologica • Facile da usare

• Colori brillanti • Avviamenti veloci • Ampia gamma di supporti stampabili

Page 57: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

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fOCUslastre & Ctp

Le soluzioni del pioniere nel process-less

La proposta presstek

nessuna cottura o gommatu-ra. Disponendo di una risolu-zione con punti da 1% a 99%, con lineature di 200 lpi (80 l/cm), Aurora Pro è in grado di gestire facilmente la retinatura stocastica (FM). Una volta espo-sta e lavata, la lastra presenta un’immagine ad elevato contra-sto, che può essere ispeziona-ta e misurata, riducendo dra-sticamente i costi, dato che le aziende possono individuare e correggere eventuali errori pri-ma di andare a stampa. La granitura superficiale in al-luminio anodizzato delle lastre Aurora Pro consente di ottene-re eccellenti proprietà di bilan-ciamento acqua/inchiostro, ga-rantendo prestazioni di stampa di livello superiore e maggiore adattamento all’avvolgimento, aspetti che consentono di ren-dere più veloce l’avviamento e ridurre gli scarti. La lastra è adatta a tirature fino a 25.000 copie. Inoltre, le lastre Aurora Pro presentano un’elevata re-sistenza agli inchiostri UV e ai solventi, il che consente di uti-lizzare un’unica lastra sia per la stampa tradizionale che per la stampa UV. www.presstek.comwww.digraph.it

le soluzioni Ctp pres-stek non te-

mono confronto sul merca-to e comprendono le famiglie di prodotti Compass, Dimension Pro e Vector. La serie Compass comprende i modelli CTP di fascia alta, com-pletamente automatizzati, per formati da quattro e otto pa-gine. Il caricatore automatico a cassette multiple garantisce la massima flessibilità in produ-zione; ogni cassetta contiene lastre di formati diversi e può essere ricaricata senza inter-rompere la produzione. Com-pass supporta sia le lastre sen-za sviluppo chimico di Presstek quali Aurora Pro, sia le altre da 830 nm, così come la nuova la-stra Presstek Aeon, una lastra termica ad alta risoluzione che non richiede preriscaldamento e che supporta tirature fino a 200.000 copie e, con cottura, fino a 1.000.000. Dimension Pro rappresenta l’offerta di fascia media di Pres-stek per configurazioni a quat-tro e otto pagine. L’unità base è semi-automatica e corredata da un sistema di caricamento delle lastre automatizzato opzionale. Supporta le lastre Presstek sen-za sviluppo chimico quali Auro-ra Pro e Anthem Pro, nonché le lastre termiche Aeon e altre di terze parti da 830 nm. Vector FL52 offre un’unità di lavaggio integrata e utilizza le lastre senza sviluppo chimico Freedom Pro di Presstek. Vec- 57

tor è la soluzione ideale per la produzione di lastre in metallo per stampatori di piccoli formati (fino a 52 cm) che assicura una produttività superiore, maggio-re pulizia e ridotto costo opera-tivo generale. Pioniere nella progettazione di lastre senza sviluppo chimico, Presstek ha oggi ben tre lastre senza sviluppo chimico nel suo portafoglio: Anthem Pro, Free-dom Pro e Aurora Pro. Le lastre Presstek Anthem Pro sono ottimizzate per i CTP della serie Dimension e sostengono tirature fino a 100.000 copie. Queste lastre, utilizzabili senza alcun impiego di sostanza chi-mica, sono pensate per una stampa più pulita, nitida, con minore schiacciamento del puntino e una maggiore stabili-tà rispetto alle lastre offset tra-dizionali. Le lastre Freedom Pro sono la-stre in metallo senza sviluppo chimico ottimizzate per l’utilizzo sul CTP Vector FL52. Le lastre Aurora Pro senza svi-luppo possono essere esposte con i CTP Presstek delle serie Compass e Dimension Pro 800 e con vari altri modelli CTP pre-senti sul mercato. La rapida ed efficiente esposizione di Aurora Pro consente ai sistemi CTP ter-mici di funzionare al massimo rendimento. Aurora Pro è una lastra utilizzabile in luce ambien-te, che richiede solo un sempli-ce lavaggio con acqua dopo la fase di esposizione. Non è ri-chiesto alcun agente chimico,

Rappresentata in Italia da DIgraph, Presstek, leader nelle lastre senza sviluppo chimico, dedica

il massimo impegno alla fornitura di soluzioni per piattaforme aperte, inclusi CtP e lastre

Page 58: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

VELA è certificataISO 9001 per la

qualità e ISO 14001per l'ambiente.

Distribuzione in 70Paesi nel mondo.

Lastre positive convenzionali LPN-100 e LPV-200

Lastre termiche LDT-100 certificate Screen

Lastre per CTCP UV certificate Lüscher e BasysPrint

SAMOR ITALIA S.r.l. - Tel. 051.2100100 - [email protected] - www.samor.com

Page 59: Il Poligrafico, n. 125, Maggio 2011

fOCUslastre & Ctp

Una gamma di lastre sempre più ampia

La proposta samor ItaLIa

zionali che digitali, unitamente ai prodotti chimici a corredo, sono distribuite sul territorio nazionale da Samor Italia con sede a Pianoro (Bologna), men-tre all’estero sono esportate direttamente dalla sede produt-tiva di Verona, attraverso una rete di distributori nazionali. VELA non punta solo a tecno-logie produttive all’avanguar-dia, ma anche alla competenza professionale del proprio staff, con personale tecnico altamen-te qualificato non solo nella chi-mica delle lastre, ma anche nei processi di stampa secondo la mission aziendale “la lastra non come semplice prodotto indu-striale, ma come servizio”.

www.samor.com

Da VELA una lastra termica di nuova generazione tutta “made in Italy”

Verona lastre, società del Gruppo samor, già certifi-cata IsO 9001 per la qualità ed IsO 14001 per l’ambien-te, ha annunciato la produzione di una lastra termica di nuova generazione denominata LTH, totalmente made in Italy, fab-bricata nel proprio stabilimen-to di Roverchiara, in provincia di Verona. Dotata di un’ampia latitudine di utilizzo, a garanzia di un’estre-ma accuratezza del risultato, è caratterizzata da una partico-lare formulazione del coating, in grado di ottenere un’elevata risoluzione delle immagini, spe-cialmente nelle alte lineature e nelle alte luci, incluso l’utilizzo di retinatura stocastica. Il par-ticolare supporto elettrogranito con speciale trattamento “High Grain Profile” consente una maggiore versatilità in macchi-na da stampa e un bilanciamen-to ottimale acqua inchiostro.

65 anni di esperienza alle spalle«Sono certo che questa nuo-va lastra LTH incontrerà fin da

subito l’apprezzamento di tutti gli stampatori alla ricerca di un prodotto di elevata resa e co-stanza qualitativa», ha dichiara-to Orazio Samoggia, presiden-te del Gruppo, aggiungendo: «Verona Lastre ha responsa-bilmente raccolto la sfida affi-nando la produzione secondo i più restrittivi dettami costruttivi oggi conosciuti con un plus in più: quello di essere rimasto il fabbricante italiano con 65 anni di esperienza in tutta la chimica del materiale di consumo, un valore e un patrimonio da non disperdere». «Questa nuova lastra verrà pro-dotta sulla seconda linea pre-sente nello stabilimento di Ro-verchiara, che rappresenta uno degli impianti tra i più innovativi a livello produttivo e tecnologi-co disponibile oggi sul merca-to. Essa servirà a rispondere con maggiore efficienza e tem-pestività alle richieste sempre crescenti che riceviamo, sia in Italia che in 70 Paesi nel mon-do», ha aggiunto Orazio Sa-moggia. Tutte le lastre VELA, sia conven-

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- generale risparmio sui tempi di preparazione delle lastre; - crescita delle lavorazioni e quindi di lastre prodotte; - trasformazione di alcune pro-duzioni da solo nero a quadri-cromia grazie alla semplicità nell’uso del sistema. Inoltre i numerosi vantaggi che introduce la gestione di file digi-tali invece delle tradizionali pelli-cole e lastre convenzionali.

Gli i-CtP prodotti da Glunz&Jen-sen sono distribuiti in esclusiva europea da GPS International con sede in Olanda. Viennegraf S.r.l. importa e distri-buisce gli i-CtP di Glunz&Jensen sin dalla loro presentazione al mercato, in occasione della ma-nifestazione DRUPA 2008. Bz sas importa e distribuisce gli i-CtP Glunz&Jensen dal 2010.

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La gamma dei CtP Glunz & Jen-sen offre la scelta fra tre mo-delli: pW 2000 con una produttività da 6 a 10 lastre/ora nel forma-to 40x50; pW 2400 con una produttività da 6 a 10 lastre/ora nel forma-to 50x70; pW 3000 con una produttività da 15 a 24 lastre/ora nel for-mato 50x70. (la velocità di scrittura è varia-bile in funzione dell’estensione dell’area del grafismo sul totale della lastra)

i principali vantaggi deri-vanti dall’installazione di un i-CtP Glunz&Jensen in azienda sono: - risparmio dell’80% di energia nei confronti di altre lavorazioni basate su metodi tradizionali o CtP Termico; - nessuna richiesta di impianti ausiliari quali aria compressa, area oscurata, area climatizza-ta ecc.; - alimentazione a 220 volt, con-sumo max 3 kw;

- completa soluzione di tutte le problematiche inerenti all’eco-logia, nessuno scarto da smal-tire; - semplificazione delle lavora-zioni in prestampa, in particola-re per la preparazione e il con-trollo dei file; - scrittura lastre con retino “sto-castico”, maggiore definizione e risparmio di acqua e inchiostro; - risparmio nei tempi di prepara-zione o rifacimento lastre; - razionalizzazione e miglior uti-lizzo dello spazio fisico dedica-to alla prestampa; - controllo completo sui proces-si interni senza più ricorrere a partner esterni;

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Editoria digitale o cosaepublishing

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Dal 3 al 5 marzo scorso si è tenuta alla Fiera di Rimini la prima edizione di Ebook Lab Italia. “Il Futuro dei Libri, i Libri del Futuro”, recitava lo slogan. È proprio così? Di certo qualcosa, anzi molto, si sta muovendo nel mondo dell’editoria libraria. Il panorama sta cambiando. Come? Quanto? In che tempi? Cerchiamo di capire un po’ di più…

Cronache dall’era del libro digitale

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tEcnoLogIEEDItoRIa ELEttRonIca

Il futuro dei libri...

Ebook

In un convegno dedicato al libro elettronico, l’intervento più applau-dito è stato quello di Enrico Tallone, un editore che compone libri artistici con caratteri mobili. Viva il libro vecchio stile, dunque? Di certo, chiunque si occupi di editoria oggi non può disinteressarsi del “fattore ebook”. E il convegno riminese, ottimamente organizzato da Rimini Fiera e Simplicissimus Book Farm, è stato un significativo momento per fare il punto sulla situazione. Una quarantina tra conferenze e workshop tenuti dai diversi protagonisti del mondo del libro digitale: editori, italiani e stranieri, studiosi accademici, informatici, scritto-ri, figure istituzionali del mondo della scuola… Di fronte, oltre 500 partecipanti, anch’essi provenienti dai campi più disparati: studenti, redattori, legali, grafici, fotografi, piccoli editori tradizionali e nuove realtà digitali.

IL mERcato ItaLIano. Una sItUazIonE EmbRIonaLEUna considerazione di partenza: il mercato italiano è ancora «talmente piccolo che qualun-que dato è difficile da interpretare», sostiene Riccardo Cavallero, direttore generale Libri Trade del Gruppo Mondadori. I dati stessi «non sono ufficiali, si tratta di stime informali», ricorda Cristina Mussinelli, responsabile editoria digitale per l’Associazione Italiana Editori. Ma alcuni numeri si possono dare: il mercato italiano degli ebook, che copre tra lo 0,05 e lo 0,1% del mercato librario totale (ovvero, nel 2010, 65.000 libri venduti), dispone di circa 700.000 titoli, di cui circa 38.000 novità, e i settori più dinamici sono quelli dell’editoria Tra-de e dei ragazzi. Ci si aspetta una grande crescita anche per la diffusione dell’hardware (tablet e smartphone): significativo il fatto che le app più scaricate, dopo i giochi, siano proprio i libri, di cui il 92% a pagamento.

stRatEgIE pER LancIaRE Un mERcatoPrezzi bassi. Oggi in Italia il prezzo medio di un ebook è 7,95 euro. Troppo alto. Come ha sottolineato Marco Carrara, anima del sito “baionette librarie”, «il prezzo è la chiave del

di noRa mazzoccHI

...i libri del futuro

epublishing

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“Nessuna tecnologia potrà mai sopperire alla mancanza di un progetto”

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tEcnoLogIEEDItoRIa ELEttRonIca

successo». E in un mondo come quello del web che ha abituato gli utenti a trovare praticamente tutto gratis, l’ad di ibs.it, Mauro Zerbini, ricorda che «ci sono aspettative per un prezzo basso: deve essere proporzionato al valore attribuito dal consumatore, che è molto più basso del prodotto cartaceo». Prezzi bassi non significa bassi guadagni: come dimostra l’esperienza di amazon.com nel ben più maturo mercato statunitense, ricorda ancora Carra-ra, «i libri veduti a 1,99 $ fanno guadagnare di più di quelli a 5 $». Certo, in Italia c’è l’annosa questione dell’IVA, che sui libri cartacei è al 4% e su quelli digitali al 20%.

Disponibilità di titoli. Interessante il fatto, testimo-niato dal direttore di Media World, Maurizio Motta, che quando gli editori hanno iniziato a mettere a disposizione un consistente numero di ebook, si sono impennate le vendite di ereader. La disponibilità di cataloghi ricchi con titoli di qua-lità ed ebook ben fatti è centrale per lo sviluppo del mercato. Secondo Marco Ferrario, di Bookrepu-blic, «servono almeno 50.000 titoli effettivamente disponibili, esclusi i fuori-diritti e i self-published, per avere un mercato interessante. In Italia ne avre-mo probabilmente circa 18.000 a fine 2011».

Creare standard. Ci sono tanti formati, ma si sta sempre più affermando a livello internazionale l’ePub. Il 15 febbraio l’International Digital Publi-shing Forum ha rilasciato le specifiche per la terza versione, presentate a Rimini dal direttore esecutivo Bill McCoy: ePub3, basato su XHTML5, permette

l’inserimento di contenuti multimediali, l’interatti-vità, la connettività e la sincronizzazione dell’audio con il testo.

Creare modelli specifici. «Copiare la logica del libro cartaceo è un errore» ha sostenuto il web designer Vladimir Carrer, spiegando che bisogna creare nuovi font ottimizzati per l’ebook. Su un piano diverso, gli fa eco Paola Dubini, docente di Economia aziendale alla Bocconi, che ha parlato dei diversi rapporti economici che si delineano nel mondo dell’ebook e che vanno studiati ad hoc; ad esempio, si pagheranno i contenuti o i servizi attorno a dei contenuti gratuiti (cosa cui il web ha abituato i consumatori)? Insomma, l’ebook è qualcosa di nuovo e necessita di soluzioni proprie, non adattate dal mondo del cartaceo.

I FRUItoRI DI Ebook Le biblioteche. Sono un utente particolare della filiera editoriale: da un lato ci sono le biblioteche comunali e di quartiere, che stanno iniziando a fare interessanti esperimenti sul prestito sia di ebook che di ereader, come avviene a Cologno Monzese, e per le quali si pone il grande problema giuridico dei DRM (Digital Right Managements), un software di protezione che impedisce la copia e la circolazione gratuita degli ebook. Quello più utilizzato è il DRM Adobe, che consente di leggere l’ebook su 6 dispo-sitivi. Andrebbero studiati DRM specifici per l’uso bibliotecario. Simile è la questione per le biblioteche di ricerca, accademiche, universitarie, per le quali gli ebook offrono due importanti plus rispetto al cartaceo: non necessitano di spazio fisico per l’archiviazione e permettono operazioni di indicizzazione, ricerca ecc. molto rapide e precise.

La scuola e l’università. Teoricamente, dal pros-simo settembre le scuole dovrebbero adottare solo testi disponibili in versione digitale. Ma con molto pragmatismo Bruno Mari, vicepresidente di Giunti Editore, ha ricordato come l’accoglienza dei nuovi

I dispositivi basati su e-ink di Onda Communication sono quattro: MyTILE 10B Pro (in foto) da 9,7 pollici in bianco/nero, MyTILE 10C Pro a colori e due versioni “depotenziate” del 10B Pro e 10C Pro.

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azIEnDEFIoRI aLL’occHIELLo

EPUb, PDF o APP? oVVERo, TUTTE LE STRADE PoRTANo ALL’Ebookgli ebook non sono tutti uguali: ci sono i formati di testo epub, le app per ipad, gli enhanced book (libri “arricchiti”). ne abbiamo parlato con chi li produce.

maRco cRoELLa Chief Publishing Services Division - Simplicissimus Book Farm

Voi sviluppate ebook in formato epub: per quali libri è adat-ta questa soluzione?L’ePub è adatto per qualsiasi pubblicazione, dai saggi ai manuali, dai romanzi ai ricettari. Trova un limite laddove la forma è stret-

tamente correlata al contenuto, come nei libri per la prima infanzia. E con l’ePub3 anche interattività e multimedialità saranno possibili.

come costi rispetto ad altre soluzioni è più o meno conveniente? La conversione di un testo semplice costa circa 50 cent a pagina. Il confronto con lo svilup-po di enhanced books è improprio, si tratta di due prodotti molto differenti.

su quali lettori si possono visualizzare i vostri libri?Gli ePub si possono ormai visualizzare ovunque: sugli ebook reader in modo nativo, su Mac e pc con software di lettura, su iPhone/iPad con iBooks o Bluefire, su smartphone e tablet Android.

che tipo di materiale deve fornire l’editore per avere un ebook?Il pdf con testo selezionabile e il suo sorgente (QuarkXPress o InDesign) e la copertina.

JoE scHIck direttore Digital Media Services & Business Development - Baker & Taylor

Qual è la specificità del sistema blio che voi producete? Blio consente di visualizzare titoli illustrati con testi a scorrimento automatico in varie lingue. È un’esperienza di lettura ricca, i libri sono a colori, in 3D, si possono inserire collegamenti multimediali e

interattivi e sentire l’audio sincronizzato allo scorrere del testo. Un utile strumento didattico, tra l’altro.

per quali libri è adatta questa soluzione? Tutti gli illustrati: libri per bambini, ricettari, guide turistiche, libri di testo.

su quali lettori si possono visualizzare i vostri libri? Qualunque lettore che usi Windows, iOS, Android o Windows 7 Phone.

che tipo di materiale deve fornire l’editore per avere un ebook? Ci servono pdf adatti al web o file ePub, completi di altri fogli elettronici o metadati ONIX.

DomEnIco moREttI managing director di Keitai Digital Publishing

Voi sviluppate app, non ebook. perché questa scelta? I tablet sono più completi, tecnicamente superiori e forniscono una “user experience” più coinvolgente.

per quali tipologie di libri è adatta questa soluzione? Qualsiasi libro ma laddove si aggiungono contenuti multimediali o si sfruttano le caratteri-stiche dell’iPad il prodotto ne guadagna. I libri per ragazzi ben si prestano, ma anche i libri scolastici, scientifici, fotografici e d’arte.

come costi rispetto a un ebook tradizionale è più o meno conveniente? Costa di più; noi però proponiamo agli editori di andare su iPad a costo zero condividendo gli utili.

su quali tipologie di lettori si possono visualizzare i vostri libri?Per ora Apple iPad, iPhone e iPod Touch, a breve anche quelli che usano Android.

che tipo di materiale deve fornire l’editore per avere una vostra app? Generalmente basta il file pdf.

IntERVIstE

Asus EE Note, e-reader studiato per il mondo della scuola, adottato in via sperimentale

nelle università di Padova e Urbino, che consente di prendere appunti, registrare

e ascoltare audio, connettersi.

MyTILE 10C Pro, e-reader dall’ampio schermo (10”) touch e-ink a colori, che permette di muoversi tra i diversi contenuti e connettersi.

progetti da parte della classe insegnante sia molto tiepida, individuando punti critici nella scarsità di accessi a Internet e nella formazione dei docenti.

I “comuni lettori” tra libri interattivi, self-publishing e social reading. Chi compra ebook è in genere un cosiddetto “lettore forte”, che legge almeno una dozzina di titoli l’anno, anche perché deve ammortizzare il costo dell’ereader (intorno ai 200-300 euro). Il panorama distributivo è molto complesso e ci

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sono fin troppi posti per comprare un ebook, tra piattaforme distributive, editori digitali, store online di libri tradizionali che vendono anche ebook, App Store. E come se non bastasse in molti propongo-no anche il loro lettore. Ci sono poi diversi tipi di ebook, da quelli di puro testo fino alle vere e proprie esperienze concesse dagli “enhanced books”. E c’è l’interessante mondo del self-publishing, raccontato a Rimini dallo scrittore polacco Piotr Kowalczyk,

pER LEggERE Un Ebook cI VUoLE...E-REaDER E tabLEt

Esistono due tipi di lettori per ebook: gli ereader puri e i tablet (di cui il più famoso è l’iPad). I primi utilizzano schermi in bianco e nero con la tecnologia dell’e-ink, o inchiostro elettronico, che non affatica la vista, e servono solo per leggere ebook, offrendo in più alcune funzioni come la possibilità di annotare i testi. I secondi fanno molte cose, tra le quali supportano la lettura di ebook, e sono caratterizzati da numerose funzioni, tra cui la principale è la connettività. Sembrerebbero dunque migliori, ma i loro schermi LCD non sono studiati per una prolungata esperienza di lettura e inoltre hanno bat-terie dalla durata più breve. Di fatto, la scelta del tipo di strumento dipende dall’uso che se ne intende fare e i produttori di hardware stanno studiando ereader che coniughino il meglio delle due tecnologie, offrendo schermi più ampi e a colori, con la possibilità di vedere video (supportati dal formato ePub3), ascoltare audio, magari sincronizzato con la lettura, e di connettersi alla rete.

Una schermata del titolo per iPad proposto da Touch Press: The Solar System, con filmati, suoni e animazioni 3D. La soluzione Blio (in alto): i libri sono a colori, in 3D, con collegamenti multimediali.

che negli Stati Uniti ha prodotto casi editoriali come quello della 26enne Amanda Hocking che con i suoi romanzi vende 100.000 copie al mese guadagnando milioni di dollari. Per chi volesse provare ad emu-larla, in Italia è disponibile la piattaforma Narcissus di Simplicissimus… Ma ciò che cambia davvero è che la lettura diventa un fatto collettivo, una “social reading”. Gli ebook, infatti, consentono non solo la sottolineatura e l’apposizione di note per uso personale, ma anche e soprattutto la condivisione, la discussione, la costruzione di rimandi e collegamen-ti di geo e crono referenziazione, l’arricchimento progressivo di un testo con recensioni, spiegazioni, note bibliografiche…

Uno sgUaRDo aL FUtURoRimangono aperte molte questioni. Quale sarà ad esempio il futuro delle librerie, quelle fisiche? Scom-pariranno, diventeranno “gioiellerie del libro” per raffinati intenditori, come prevede Matteo Ulrico Hoepli? Saranno luoghi nei quali acquistare e scari-care proprio gli ebook? E ancora, quale sarà il ruolo dell’editore? È destinato a scomparire, come ipotizza Kowalczyk che fa tradurre da Google i propri rac-conti? O invece proprio nel mare magnum del “tutti possono fare tutto” «l’esperienza e la professionalità, unite alle competenze tecnologiche, si dimostreran-no le chiavi vincenti», come sostiene Max Whitby dell’innovativa Touch Press? Di sicuro stiamo assistendo a un grande fermen-to creativo e ciò che tutti si chiedono è dove stia portando. È troppo presto per dirlo, ma anche i più entusiasti sostenitori dell’ebook concordano: l’ebook non sostituirà la carta ma le si affiancherà; e le aspettative sono di un ampliamento del mercato culturale in genere. Un dato è sicuro: come ha ricor-dato Riccardo Cavallero «la transizione al digitale non è facoltativa e non può essere frenata. Questo è il mondo in cui stiamo vivendo e bisogna farselo piacere. Ma in fin dei conti, per la prima volta dopo Gutenberg, è un mondo divertente».

L’iPad 2 è più sottile di circa un terzo (8,6 mm) e leggero (590 grammi) rispetto alla prima versione. Ha inoltre due fotocamere integrate.

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www.ilpoligrafico.it

Dietro a questo piccolo bottone

c'è una importante novità che allarga i confini della comunicazione.Il Poligrafico integra carta stampata e web. Quando sul Poligrafico trovate questo “bottone” - sia accanto ad un articolo che ad una pagi-na pubblicitaria – significa che sulla rete potrete avere facile acces-so agli approfondimenti che vi interessano.

istruzioni Per l’uso

*gli abbonati avranno così la possibilità di sfogliare on-line la rivista il giorno stesso che questa viene mandata in stampa, quindi un paio di settimane in anticipo rispetto a chi la riceve tramite la normale distribuzione.

Per informazioni sulle modalità di abbonamento: tel. 02 7529101 oppure [email protected]

sfogliate la rivista e quando trovate il “bottone” cliccatelo e verrete collegati ad un file di approfondimento. Potrete trovare un filmato, una scheda di prodotto, maggiori informazioni sull’argomento che per motivi di impaginazione non hanno potuto trovare spazio sulla carta stampata, altre foto o documenti correlati.

scegliete la rivista che volete sfogliare cliccando sulla copertina (tutte le riviste sono accessibili tranne l’ultimo numero che è riservato agli abbonati* in regola con l’abbonamento – se non siete abbonati, abbonatevi!)

www.ilpoligrafico.it

Andate in internet al portale

e cliccate sul banner “riviste sfogliabili”

www.stampamedia.net

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eventiimballaggio

Packaging per alimenti

Il Gruppo produttori di imballaggio flessibile di Assografici, in collaborazione con Federchimica e Unionplast ha organizzato un convegno di grande rilievo tecnico-scientifico sulle problematiche legate all’esposizione degli alimenti con gli imballaggi, in particolare con quelli derivati da polimeri. In queste brevi note diamo un’indicazione dei temi discussi.

“Exposure in Practice” era il titolo del convegno internazionale del Giflex tenutosi a Milano

di maRCo F. PiCaSSo

Nella prima parte del convegno si sono trattati gli aspetti legislativi europei con analisi e relativa discussione sulla documentazione di supporto e relativi aspetti operativi. Su quest’ultimo tema si sono illustrate le procedure, in buona parte in-novative, che devono essere seguite dalla filiera. Hanno trattato il tema Annette Schaefer, della DG Sanco, e Maria R. Milana, dell’Istituto Superiore di Sanità, entrambe note esperte del settore che lavorano in stretto contatto con gli organismi comunitari. Le relatrici hanno illustrato le con-dizioni in cui si devono eseguire test, calcoli e modellazione, e le analisi relative alla sicurezza. In particolare, la d.ssa Milana ha illustrato anche i lavori in corso per aggiornare le leggi che ha definito «vecchie ma non antiquate in quanto rivedute semestralmente». La relazione si è quindi focalizzata sul progetto CAST2 che ha l’obiettivo di for-nire le linee guida per tutta la filiera a completamento del CAST1 i cui risultati saranno a breve disponibili sul sito del Ministero della Salute.

la migRazione ChimiCaDimitrios Spiropoulos, della EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimen-tare), ha quindi parlato degli aspetti dell’esposizione degli alimenti, soprattutto liquidi e per l’infanzia, relativamente alla migrazione chimica. La ricerca deve te-ner conto del riferimento al peso del consumatore per cui sono stati introdotti dei parametri a seconda del destinatario d’uso dell’alimento. Ha quindi illustrato i risultati delle ricerche e delle analisi, che tuttavia non sono ancora ufficializzati dalla EFSA. Le tabelle relative ai dati dei testi sono disponibili presso Giflex. Il tema è stato quindi ripreso e approfondito da Valter Rocchelli per conto di Giflex. Rocchelli ha illustrato lo studio dettagliato condotto sul set-off da parte di

Giflex

eventi imballaggio

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“Possiamo controllare in produzione anche i solventi

presenti in inchiostri e vernici.”Valter rocchelli

IRCPack, l’azienda specializzata che conduce queste analisi dei materiali in con-tatto con gli alimenti. La ricerca è eseguita in due fasi: la prima riguarda l’analisi dei materiali e la seconda la validazione dei metodi analitici. Le analisi sono eseguite su oltre 50 campioni di supporto flessibile, ma anche su inchiostri e materiali per la laminazione. Ha anche illustrato i risultati delle analisi condotte sulla migra-zione della stampa sia interna che esterna su poliestere e ha descritto i metodi di analisi delle sostanze volatili e non. Anche per questa relazione sono disponibili le tabelle presso Giflex. Valter Rocchelli ha quindi sottolineato come i metodi descritti siano adatti anche per il controllo in produzione per quanto riguarda i solventi presenti in inchio-stri e vernici. I tecnici della IRCPack stanno ora elaborando i dati ottenuti, ma al momento è già possibile affermare che i VOC residui non sembrano presentare una situazione critica. Si sono tuttavia riscontrate presenze di oligomeri di alcuni plasticizzanti degli inchiostri che mostrano tendenza alla migrazione. Tutte le analisi sono condotte in collaborazione con i produttori e fornitori dei materiali. A una richiesta sulla disponibilità di documentazione per le aziende italiane, Italo Vailati, direttore di Giflex, ha risposto che saranno disponibili non appena saran-no pubblicati i risultati condivisi con FPE per cui la soluzione è già nel programma Giflex. Si è sottolineato a questo proposito che sono soprattutto le PMI quelle che necessitano maggiormente di normative e documenti precisi. Si è anche auspicato che si cerchi di semplificare il più possibile con l’obiettivo di mettere a disposizio-ne documenti pratici per gli associati.

Una FoReSta di PlaStiCaNella seconda parte del convegno si è parlato del progetto Matrix e del progetto FACET (che è una prosecuzione del Matrix). Ne hanno trattato Ralf Eisert, di Plastic Europe, e Dario Dainelli, della Unionplast, e quindi Peter Oldring del CEFE (Centro per l’ecologia funzionale ed evolutiva). Emerge dalle loro relazioni come i supporti siano oggi una vera “foresta di pla-stica” in quanto sono molte le sostanze di cui ancora non si conoscono gli effetti, come dimostra la “foresta” di picchi rilevati nei test sulla migrazione. La metodologia descritta consiste nell’individuare il monomero che comporta il picco che supera il LOI (level of interest). Un lavoro lungo e costoso, ma necessa-rio. La formula di rischio è: “esposizione = migrazione x superficie”, ma il tutto va relativizzato al tipo di alimento oltre che dell’imballo e dà luogo a una matrice per gruppi di materiali plastici (da qui il nome del progetto). I gruppi presi in consi-derazione sono PC, PET, PS, EPS. Matrix è il metodo per affrontare la catena del valore, un metodo scientifico e consistente, anche se non economico, che serve ai produttori per valutare l’origine e il rischio legati appunto alla presenza di picchi. Dai risultati di questi 5 anni di attività deriverà un regolamento EU per il packa-ging. Per saperne di più si può consultare il documento guida “Matrix Guidance Doc” (disponibile in internet) che fornisce valori medi.

>segue a pag. 94

la migRazione nel PaCkaging alimentaRe

diffusionE

foGLio

sEt-off

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e la C6010S, hanno una velocità massima di 60 ppm. Mark Lawn, marketing manager di Canon Euro-pe, ha dichiarato che il lancio della nuova serie così a ridosso dell’acqui-sizione di Océ da parte di Canon testimonia la stretta collaborazione tra i reparti di R&S delle due aziende. Il workflow PrismaSync è in grado di gestire i file, in modo da mas-simizzare la resa della macchina da stampa digitale, riducendo al minimo possibile i cambi da un tipo di carta

all’altra. Utilizza un Rip Adobe con un’avanzata gestione colore, in modo da creare i giusti profili in base alla carta. Il “job scheduler” incorporato nel workflow permette di programmare la pro-duzione fino a otto ore. In pratica separa la fase di preparazione e produ-zione dello stampato, in modo che la macchina possa continuare a stampare mentre l’ope-ratore imposta il lavoro successivo.

L’operatore seleziona il supporto da utilizzare con un semplice click e le successive scelte di profili e parametri operativi vengono effet-tuate in automatico dalla macchina. Canon e Océ prevedono di incorporare Prisma-Sync in un modello della serie di sistemi multifunzione imageRunner Advance. Canon Italia Tel. 02.82481 Servizio lettori n. 1

ElETTrofoTografIa a ColorI

imagePress C7010 VPS, primo frutto della collaborazione tra Canon e Océ

ConsumabIlI

Da Printgraph Finito® no•stick e Finito® ri•serval’azienda di settimo milanese (milano) ha lan-ciato una gamma completa di lastre e blanket per la verniciatura di alta qualità. «Dopo il successo del Finito® no•stop», commenta Roberto Levi Acobas, CEO dell’azienda, «abbiamo deciso di offrire una gamma di prodotti progettati e sviluppati per applicazioni di elevata qualità». I Finito® no•stick e i Finito® ri•serva sono infatti par-ticolarmente adatti all’applicazione di vernici a base acqua e possono essere impiegati anche con vernici UV. Sono facili da intagliare e spellicolare sia manual-mente sia con plotter CAM/CAD. Le caratteristiche innovative sono il risultato di un’ap-profondita analisi di mercato. Printgraph Tel. 02.3288121Servizio lettori n. 2

In occasione della scorsa edizione di graphispag in marzo a barcellona, Canon ha presentato ufficial-mente la serie image-Press C7010 VPS, la prima linea di macchine sviluppata in partnership con Océ dopo l’acqui-sizione del produttore olandese nel 2010. La nuova gamma abbina la tecnologia di stampa che sta alla base della linea Canon C7010VP, lanciata all’Ipex lo scor-so anno, al front-end Océ PrismaSync. L’ammiraglia della nuova gamma, la C7010 VPS, è in grado di stampare fino a 70 ppm a una risoluzione di 1.200 dpi, su supporti di gramma-tura compresa tra 60 e 325 g/m2. Gli altri due modelli della gamma, la C6010 VPS

l’ammiraglia della nuova gamma, la C7010 VPs, è in grado di stampare fino a 70 ppm a una risoluzione di 1.200 dpi.

sTamPa a gETTo d’InChIosTro

Due proposte Fujifilm per il grande formato UVle due nuove stampanti acuity advance e acui-ty advance X2, che vanno ad aggiungersi ai modelli Acuity Advance HS HD 3545 e Advance HS HD3545 X2, si caratterizzano per la nuova modalità Express, che garantisce velocità di stampa fino a 35 m2/h, un sistema di essiccazione agli UV più efficiente e una tavola a depressione potenziata che consente una gestione migliore dei supporti sottili. Come nel caso di tutti gli altri modelli Acuity, la nuova serie offre un kit opzionale di supporti a bobina per la stampa su qualsiasi materiale flessibile. fujifilm Italia Tel. 02.929741 Servizio lettori n. 3

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SnoTIzIEdallE azIEndE

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noTIzIEdallE azIEndE N

EWS

JV34-260 è tra le stam-panti più performanti del mercato. Grazie alla tecnologia di ultima ge-nerazione delle 2 teste di stampa, è più rapida nell’esecuzione delle operazioni di stampa di ben il 70% rispetto al predecessore JV33-260. Con una velocità di 30 m2/h (a 540x720 dpi) e una luce di stampa pari a 2,6 m, la nuova Mima-ki taglia il traguardo della massima produttività, rappresentando uno dei migliori investimenti della

sua categoria. Il sistema raggiunge una risoluzione di 1440 dpi e può essere configurato in base alle esigenze del cliente con inchiostri solvente o sublimatici. È adatta per applicazioni come segnaletica, banner, bandiere, soft signage, ma anche decorazioni automezzi, vetrofanie, stampa tran-sfer per abbigliamento sportivo e T-shirt. bompan Tel. 0331.81971Servizio lettori n. 5

sTamPa a gETTo d’InChIosTro

Mimaki arriva a 30 m2/h con la nuova super wide

Il super wide vola a 30 m2/h con JV34-260, la nuova stampante inkjet Mimaki ad altissima produttività. Frutto di un importante impegno in R&D, che porta la multinazionale nipponica ad arricchi-re costantemente la propria gamma con soluzioni all’avanguardia, JV34-260 fa la parte del leone nel mercato della visualcomm di grande formato. Basata sulla tecnologia della pluri-premiata serie JV33,

CTP

Da Screen una gamma 70x100 in chiave ecologicaIl produttore giapponese ha annunciato l’introduzione della serie di CtP termici PlateRite HD 8900, che com-prende i modelli Z, S, e E, ciascuno di essi pensato per rispondere alle esigenze di diversi ambienti pro-duttivi. Il modello di fascia alta, il PlateRite HD 8900Z, è in grado di esporre oltre 65 lastre all’ora (formati lastra 1030x800 mm a una risoluzione di 2400 dpi). L’output 3D lenticolare è disponibile su tutti i modelli. La considerevole flessibilità è un’altra caratteristica importante della nuova serie Screen PlateRite. Tutti i modelli possono infatti gestire una varietà di formati lastra, da 304x305 mm fino a 1165x950 mm, ren-dendoli ideali per un’ampia gamma di macchine da stampa offset. Degna di nota la nuova funzione autoloader, che con-sente di ottenere maggiori volumi produttivi. Dal punto di vista ambientale, il consumo di potenza per lastra durante il funzionamento è stato ridotto di circa il 9%, e, quando si utilizza la nuova modalità di risparmio energetico, il consumo in standby è di circa l’85% inferiore rispetto ai precedenti CtP Screen. I CtP PlateRite HD 8900 S e E sono disponibili im-mediatamente, mentre il modello Z sarà disponibile successivamente nel corso dell’anno. samor Italia, Tel. 051.6516376 Servizio lettori n. 4

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eventiformazione

TAGA Italia

Vademecum per il packaging

Il documento rappresenta un punto di riferimento fonda- mentale per tutte le lavorazioni e materiali che, direttamente o indirettamente, coinvolgono il settore del packaging.

Presentato lo scorso marzo il documento TAGA.DOC. 16 “Packaging” - Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche

Le Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche di Taga Italia sono state redatte da tecnici, manager, responsabili di stabilimento, esperti nei vari aspetti di ciascuna delle lavorazioni esaminate e fissano, passo dopo passo, le procedure ideali per ef-fettuare un lavoro in modo corretto, senza perdite di tempo. Adottare tali procedu-re serve, da un lato, a perfezionare il proprio modo di operare; dall’altro a dialogare con colleghi, clienti e fornitori sulla base di criteri chiari e condivisi. Sono dunque particolarmente utili in caso di lavorazioni complesse, dalla forte componente individuale, poco standardizzate. Si tratta di un lavoro unico nel suo genere, che colma di fatto una lacuna tecnico-informativa e definisce le “buone pratiche” relative alle varie lavorazioni, ai diversi materiali e agli stru-menti in uso nelle aziende. Il documento racchiude specifiche che possono essere di grande aiuto agli operatori per la loro formazione e conoscenze tecniche, oltre a essere riferimenti tecnico-produttivi consolidati dall’esperienza di chi li ha elaborati. L’opera si articola in più capitoli, ciascuno dedicato a una determinata fase del lavoro car-totecnico. Negli allegati si riportano i termini e le definizioni in uso nel settore e si sviluppano i criteri e i metodi di campionamento, il glossario e la bibliografia. Al termine dell’evento si è generato un interessante dibattito, con particolare apprezzamento del documento, con la soddisfazione per tutti coloro che, dando del proprio tempo ed esperienza, hanno con-tribuito alla sua realizzazione. Le considerazioni in merito all’evento e al ruolo delle sedi territoriali TAGA Italia è spettato ad Adalberto Monti, vicepresidente di TAGA Italia, che ha sottolineato in parti-colare che l’attività dell’associazione rappresenta un momento di ag-giornamento professionale indispensabile agli operatori del settore e agli allievi delle scuole, a partire dalla convinzione che l’evoluzione tecnologica richiede un costante impegno e la scuola rappresenta il cardine su cui far ruotare la crescita professionale. In ultima analisi, le lezioni tecniche di appro-fondimento dimostrano che la scuola, sede fondamentale di questa e altre lezioni tecniche che verranno svolte, è un punto di riferimento indispensabile, dove ope-ratori tecnici e imprenditori devono integrarsi. Senza scuola non esiste il futuro. Non dimentichiamo che le prime scuole grafiche in Italia sono nate dalla volontà e dall’esigenza tecnica professionale degli operatori. Ricerca e sperimentazione devono essere obiettivi da raggiungere pur se le difficoltà non mancano. Tutti i documenti TAGA Italia possono essere scaricati dal sito www.taga.it gratu-itamente dagli associati e dagli sponsor.

La presentazione del documento Taga è avvenuta il 24 marzo presso la Scuola Grafica e Cartaria San Zeno di Verona, sede territoriale di Taga Italia.

il taGa.DoC16i capitoli in cui è suddiviso il documento 1. Definizione del tipo di prodotto e impie-go dei corretti materiali; quindi i requisiti del progetto 2. La progettazione CAD 3. La produzione: fasi preliminari, dall’im-postazione al campionamento 4. I sistemi di trattamento superficiale 5. Stampa a caldo e rilievo 6. Accoppiamento e rivestimento 7. La fustellatura 8. La finestratura 9. L’incollatura

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E’ possibile produrre un imballaggio che rispetti davvero l’ambiente?

Vieni a scoprire quali sono le reali opportunità offertedalle più recenti innovazioni per un packaging sostenibile

La Sostenibilità oggi non è soltanto una necessità, ma anche una sfi da. Esistono materiali, inchiostri, macchinari e processi “sostenibili” che rappresentano la nuova frontiera tecnologica per la produzione degli imballaggi.

Convegno

28 giugno 2011 - NH Vittorio VenetoCorso d’Italia 1, ROMA

La partecipazione al convegno è gratuita, per iscrizioni:www.gogreenforpackaging.com

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Organizzazione convegno a cura diwww.dominocommunication.it

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eventiIPI

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comunicazione d’ImpREsA

Dopo i successi com-merciali ottenuti nelle Marche, ora Konica Minolta e l’azienda di

San Benedetto del Tronto puntano al mercato abruzzese. Per presentare le ultime novità rivolte agli operatori della stampa profes-sionale, Linea Ufficio Srl, il partner certificato di Konica Minolta, ha orga-nizzato alle porte di Pescara una due giorni interamente dedicata al settore del Production Printing. Protagonisti dell’evento, oltre ai nume-rosi titolari di copisterie, arti grafiche e tipografie, i nuovi sistemi di stam-pa digitale bizhub PRESS C7000 e i software utili alla gestione dei flussi di lavoro complessi. Per meglio presentare i campi di ap-plicazione di questi sistemi, le dimo-strazioni si sono articolate in 3 diver-se aree di lavoro: Book on Demand, Finishing e Web-to-Print.

Book on demand: Digitale vs OffsetGrazie al nuovo sistema di stampa di-gitale a colori bizhub PRESS C7000, i visitatori hanno potuto assistere alla realizzazione di un libro d’arte stam-pato interamente in digitale. Il lavoro presentava una sovracoper-ta da 250 gr patinata opaca e una copertina in cartoncino da 285 gr. Il supporto cartaceo utilizzato per le pagine, concepito appositamente per i sistemi digitali, aveva un peso di 115 gr. Il risultato è stato un lavoro di ottima qualità simile alla stampa Offset: met-tendo a confronto il libro stampato con bizhub PRESS C7000 con una copia dello stesso libro stampato

Konica Minolta e Linea Ufficio: obiettivo Abruzzo

prODuctiOn printing

in Offset, anche i più esperti hanno avuto serie difficoltà a notare la dif-ferenza. Questa applicazione rappresenta dunque un’importante opportunità di business per i tipografi interessati a stampare in digitale anche piccole tirature, ma di qualità elevata.

FinishingPer quanto concerne i sistemi di fini-shing, Linea Ufficio ha presentato va-rie opzioni per la rilegatura dei volumi e non solo. Per il libro d’arte stampa-to da bizhub PRESS C7000 è stata utilizzata la brossura fresata con col-la a caldo. Coperta e sovracoperta sono state cordonate per verificare la tenuta del toner sulle pieghe. Ha suscitato forte interesse anche il sistema di produzione digitale in bianco/nero di Konica Minolta bizhub PRO 1200, che è servito a mostra-re l’importanza del Web-to-Print con Printgroove POD, soluzione proprie-taria ed esclusiva di Konica Minolta.

Web-to-printLe attuali esigenze del sistema indu-striale richiedono produzioni a basso impatto economico, veloci nella re-alizzazione. Per molte delle aziende

intervenute è tempo di affidarsi a una soluzione automatizzata per la pre-parazione del materiale stampato, al fine di poterlo produrre senza errori, in modo efficace e, soprattutto, con flessibilità. Per la gestione dell’intero processo di produzione, Linea Ufficio in col-laborazione con Konica Minolta ha presentato Printgroove POD: una piattaforma WEB per la gestione completa della commessa di stam-pa (Job Ticket), dall’ordine alla spedi-zione. Questa soluzione, proprietaria Konica Minolta, rende automatici e monitorabili tutti i processi di lavora-zione.Il flusso continuo di professionisti e aziende intervenute all’evento ha confermato il reale interesse per il brand Konica Minolta, che ora, gra-zie al Partner certificato Linea Ufficio Srl, potrà contare anche sul territorio abruzzese di un supporto di consu-lenza e assistenza sempre più pun-tuale ed efficiente.

Per maggiori informazioni:KONICA MINOLTA BUSINESS SOLUTIONS ITALIA S.p.A.Tel. 02.39.011.1www.konicaminolta.it

www.ilpoligrafico.it

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Edigit

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fornitorinuove tecnologie

Per dirigere un’azienda moderna

Con l’affermarsi dei sistemi gestionali integrati, la cui evoluzione ha toccato l’apice negli ultimi anni, sono state introdotte nelle aziende nuove procedure operative che hanno dato un grande contributo al miglioramento delle attività di gestione aziendale. Gra-zie all’introduzione di tali procedure, le aziende hanno accumulato una mole enorme di dati, provenienti dai vari ambiti del sistema gestionale (CRM, produzione, logistica, contabilità ecc.), che conten-gono importanti informazioni sul funzionamento della realtà aziendale. L’utilizzo di tali dati per fini strategici è però ancora gravemente insufficiente, sono poche le aziende che li utilizza-no per avere informazioni sulla gestione e, il più delle volte, questa enorme mole di dati re-sta archiviata in server sempre più capienti e costosi senza che se ne faccia un reale utilizzo per gli scopi aziendali. Eppure da circa 20 anni, da quando Howard Dresner, analista di Gartner Group (la principale societa di consu-lenza ITC mondiale), coniò il termine di “Business Intelli-gence” per identificare i sistemi di analisi dei dati aziendali, tali sistemi si sono evoluti al punto da rappresentare oggi lo strumento fondamentale nelle mani del management per avere a disposizione, in tempo

di coSiMo BAlDAri

In questa serie di articoli, suddivisa in tre puntate, dopo aver presentato la B.I. dal punto di vista teorico, ci si soffermerà sugli aspetti caratteristici del sistema Edigit B.I., la suite di Business Intelligence specifica per l’azienda grafica. Nella terza parte verranno invece presentate le singole funzionalità e soluzioni specifiche adottate in Edigit B.I. per rispondere alle esigenze dei manager di aziende grafiche.

reale, quelle informazioni indispensabili al controllo di gestione e necessari a supporto delle decisioni strategiche.

Informazioni indispensabiliPer gli analisti di gestione, la direzione aziendale ha assoluta necessità di queste infor-mazioni che devono fornire valutazioni e stime relative al funzionamento della propria realtà aziendale e metterla in rapporto con il proprio merca-to di riferimento. Esse devono servire a capire l’andamento delle performance della propria azienda, a operare confronti consuntivi, a elaborare stime previsionali, ipotizzare scenari di sviluppo del business e stra-tegie atte a migliorare i vantaggi competitivi. Inoltre tali informazioni devono entrare a far parte del patrimonio informativo anche a differenti livelli gerarchici, esse sono estremamente utili

per le valutazioni sull’andamen-to delle attività delle varie aree aziendali e la misurazione del raggiungimento degli obiettivi specifici assegnati a livello di singola funzione: marketing, commerciale, produzione, finanza, risorse umane ecc.

La soluzione di EdigitUna società come Edigit, che ha fatto della produzione del sistema gestionale aziendale il suo punto di forza, ha da tempo compreso la centralità strategica che hanno assunto gli strumenti di Business Intelli-gence per il governo dell’azien-da; anzi, col tempo è andata maturando la convinzione che l’intera attività gestionale, per avere un senso che trascenda la pura operatività, debba essere rivolta alla produzione di quelle informazioni strategiche necessarie per dirigere qualsiasi attività di business. Con un lavoro di analisi attento

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Per dirigere un’azienda moderna

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fornitorinuove tecnologie

e preciso è stata perciò messa a punto Edigit B.I., la soluzione di Business Intelligence specifi-ca per l’industria grafica. Il suo scopo è quello di fornire alle aziende grafiche uno stru-mento flessibile e innovativo in grado di alimentare in tempo reale quelle informazioni ne-cessarie ai manager delle azien-de grafiche per il controllo e la gestione del proprio business. Forniamo alcune indicazioni di massima su che cos’è la Business Intelligence a coloro che sono ancora a digiuno dell’argomento che stiamo trattando.

Cos’è la Business Intelligence (B.I.)Per Business Intelligence si intende un insieme di modelli, metodi e strumenti software rivolti a raccogliere il patrimo-nio di informazioni generate da un’azienda, fornire strumenti di analisi che aggregano tra loro tali informazioni e presentarli in modo semplice e sintetico attraverso una serie di indicato-ri aziendali. Non stiamo perciò parlando solo di reportistica, ma di differenti strumenti di analisi in grado di aggregare tra loro i dati e trasformarli in informazioni fondamentali nei processi di analisi e decisionali di chi è deputato a lavorare con le informazioni, i manager in primis.

Gli strumenti della B.I.I più comuni strumenti utiliz-

zati dalla Business Intelligence, cui anche Edigit B.I. fa ricorso, sono: • data mining, cioè un insieme più o meno complesso di processi che ha per scopo il ricavare da una mole enorme di dati informazioni specifiche in genere di tipo statistico; • strumenti di reporting, strumenti in grado di produrre report cartacei o elettronici che forniscono informazioni riassuntive, spesso aggregando dati tra loro attraverso calcoli o funzioni logiche (somme, con-teggi, percentuali ecc.), e che permettono di avere differenti rappresentazioni grafiche degli stessi, molto spesso più sinte-tici ed eloquenti di qualsiasi tabella; • strumenti OLAP (On-Line Analytical Processing), strumenti in grado di produrre report multidimensionali, riassumendo informazioni provenienti da diverse dimen-sioni di analisi (ad esempio commesse, prodotto, agente, area, mese, fatturato ecc.), che consentono di poter utilizzare i dati attraverso differenti com-binazioni, con analisi di sintesi (ad esempio, il totale delle vendite di un anno suddiviso per area) o analisi di dettaglio (ad esempio, le vendite di un determinato prodotto, di un determinato agente, di un mese specifico), e di poter impostare in tempo reale dimensioni di analisi personalizzate. Tali strumenti, consentendo una

ampia “navigabilità” dei dati, cioè la possibilità di analizzarli nelle varie dimensioni, ampli-ficano a mille la loro capacità informativa; • applicazioni analitiche, cioè appositi strumenti di analisi predisposti per assolvere a compiti specifici e fornire infor-mazioni su aspetti specifici del business.

(continua)

La Business Intelligence (B.I.) è una disciplina relativamente nuova che ha rapidamente bruciato le tappe nelle discipline strategiche diventando la principale fonte di analisi e informazioni per il management.

1 Analisi fatturato vs budget Cruscotto di raffronto tra fatturato e budget, con indicazione degli scostamenti in valore assoluto e percentuale. Nella parte bassa, la situazione mensile.

2 Analisi commerciale Cruscotto di raffronto di 2 anni con indicazione del numero commesse, del fatturato e dell’utile.

3 Analisi commerciale Rappresentazione del trend mensile del fatturato e dell’utile di 2 anni.

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delle arti grafiche che devono gestire flussi di lavoro RGB e CMYK. Le soluzioni hanno funzioni di convalida e verifica tramite gli standard digitali. Tra queste una funzione di controllo della qualità del display per verificare la stampa di prove a video per ISO (G7, SWOP, PSO, Japan

Color) e una funzione di controllo della qualità della stampante per verificare la qualità di stampa utilizzando media wedge ISO (IDEAlliance ISO Control Wedge o Fogra Media Wedge). X-Rite Italy Tel. 0574.527755 Servizio lettori n. 7

gesTIone coloRe

Nuove soluzioni X-Rite per creazione profili La nuova serie è costitui-ta dalle soluzioni i1Basic Pro, i1Photo Pro, i1Pu-blish Pro e i1Publish, basate sull’innovativa tecnologia software i1Profiler, sviluppata per soddisfare tutti i livelli di competenze. La serie offre la potenza e il controllo necessari per creare profili colore della massima qualità, oltre a includere il nuovo software di riferimento di campioni colore Pantone Color Manager. Sono previste tra le soluzioni Pro anche ColorChecker Proof, un nuovo riferimento Co-lorChecker per l’analisi visiva diretta rispetto a un campione stampato, e il sistema di calibrazio-ne per fotocamere. In particolare i1Pu-blish e i1Publish Pro sono soluzioni per la creazione di profili ICC, adatte ai professionisti

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newsdalle azIende N

EWS

sTampa a geTTo d’InchIosTRo

L’ecologica VUTEk GS3250LX con “essiccazione a freddo”la nuova macchina di eFI integra la tecnolo-gia led “con essiccazione a freddo” e offre una maggiore produttività per consentire una creazione di lavori più rapida. Grazie all’assenza di COV, alla produzione ridotta di scarti e all’impiego di meno consumabili, a un bas-so consumo energetico e alla capacità di stampare su materiali riciclati e di altra natura senza produrre distorsioni o sbavature delle teste di stampa, gli uten-ti possono soddisfare con più facilità le richieste dei clienti per una soluzione di stampa più ecologica. La VUTEk GS3250LX amplia la gamma di substrati

che è possibile utilizzare per la stampa, fino a inclu-dere materiali per cartelloni in poliestere e alcuni ma-teriali corrugati in cartoncino, eliminando al 100% il calore agli infrarossi associato al processo di essicca-zione con lampade al mercurio. Inoltre, l’innovativa tecnologia di essiccazione dell’in-chiostro garantisce un’elevata adesione, in modo da poter ridurre i costi dei materiali grazie a substrati meno costosi come stirene più sottile e altri materiali in rotolo. eFI Italia Tel. 02.82281212 Servizio lettori n. 6

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cTp

I modelli 70x100 di Agfa GraphicsI nuovi CtP termici 8-up (:Avalon N8-60 e :Avalon N8-80) incorpo-rano una nuova generazione di tecnologia laser che va a miglio-rare la qualità e la produttività. I nuovi modelli sono compatibili con l’intera gamma di lastre termi-che Agfa per applicazioni di stampa commerciale e packaging. :Avalon N8-60 e :Avalon N8-80 sono disponibili in diverse versio-ni per quanto riguarda la velocità. Per semplificarne l’utilizzo sono stati ridisegnati i caricatori auto-matici a cassette singolo e multiplo. Il nuovo :Avalon N8 ha tenuto in considerazione anche l’aspetto ecologico introducendo una modalità standby che permette di ri-sparmiare il consumo energetico dell’85% senza compromettere la produttività. agfa graphics, Tel. 02.300881Servizio lettori n. 8

FRonT-end

Xeikon X-800 con Adobe PDF Print Engine 2.5Xeikon ha lanciato la versione 2.50 del suo front-end digitale X-800 con motore di stampa Adobe PDF di ultima generazione, per una soluzione di flusso di lavoro all’avanguardia in grado di offrire maggiore flessibilità ai clienti. Il Rip fornisce un rendering di PDF nativo ideale per garantire la riproduzione rapida e affida-

bile su macchina da stampa digitale dei più recenti effetti di trasparenza e di altri complessi elementi esattamente come sono stati concepiti dal designer. Il motore di stam-pa Adobe PDF 2.5 è l’ultima versione della tecnologia di

rendering di PDF Adobe, basata su un’architettura modulare che ottimizza le risorse di sistema e l’efficienza del rendering. I clienti Xeikon potranno avvantaggiarsi di una prevedibile riproduzione di sofisticati design PDF e di una maggiore flessibilità per quanto riguarda il flusso di lavoro. Tutto ciò accelerando la produzione, riducendo i costi e aumentando la redditività. Xeikon Italia, 02.92729003Servizio lettori n. 9

FInIshIng

Nuovi fascicolatori da DuploLa gamma di soluzioni Duplo per la finitura di stampa si arricchi-sce dei moduli DSC-12/20, i nuovi fascicolatori ad aspirazione per medi volumi. Compatibili con i cucipiega DBM-120 e DBM-350, questi fascico-latori permettono di creare nuove configurazioni e upgrade dei sistemi di cucitura a punto metallico, collocandosi nella gamma dei fascicolatori Duplo tra le torri a frizione DFC-100 e DFC-120, e le torri professionali ad aspirazione DC-8/32 e DC-10/60Pro. duplo Italia, 039.6180399 Servizio lettori n. 10

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ATTIVITÀ INTERNAZIONALI

COMITATI TECNICI

DOCUMENTI...

Nata nel 1983, TAGA Italia si propone gli stessi scopi dell’omonima Associazione internazionale (TECHNICAL ASSOCIATION of the GRAPHIC ARTS) ed in particolare:

1.• promuovere e incoraggiare la ricerca nel settore, prestampa e stampa

2.• migliorare la preparazione degli operatori, capireparto, direttori tecnici

3.• diffondere la conoscenza tecnica nelle Arti Grafi che

4.• organizzare meeting e curare pubblicazioni di settore, sia scientifi che che divulgative

5.• tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi

6.• far conoscere all’estero le esperienze e le tecnologie sviluppate in Italia

7.• far conoscere in Italia studi e ricerche svolti all’estero

per avere accesso a tutti i documenti e ai test con soli 50 Euro!Informati telefonando alla Segreteria (02.69006395 solo mattina).

SEDI TERRITORIALI TAGA Italia: Genova - Roma - Firenze - Trento - Bologna - Torino - Verona - VeneziaGenova - Roma - Firenze - Trento - Bologna - Torino - Verona - Venezia

Organi uffi ciali: Il Poligrafi co Italiano

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Ricoh

Web-to-print e Software-as-a-Service binomio vincente

I fornitori di servizi di stampa non sono ad oggi pienamente soddisfatti delle soluzioni di web-to-print (WTP) disponibili sul mercato, la loro ado-zione è stata quindi piuttosto limitata. Ad esempio, secondo uno studio della so-cietà di consulenza Dokulog, solo il 13% degli stampatori britannici ha investito in soluzioni di WTP. La società di ricerche di mercato InfoTrends sottolinea come questa situazione derivi anche dalla mancanza di informazioni necessarie a imple-mentare con successo tali servizi. Da un suo studio emerge inoltre come il 42% degli operatori europei non sia consapevole del fatto che il Software-as-a-Service (SaaS) rappresenti un modello di delivery efficace ed economico per offrire ser-vizi di web-to-print. «Il SaaS è ampiamente diffuso nelle aziende di tutto il mondo», spiega Giorgio Bavuso, direttore Production Printing di Ricoh Italia. «Questa modalità di fru-izione dell’IT elimina i costi iniziali di investimento e quelli successivi di manutenzione, consentendo alle organizzazioni di utilizzare il software “in the cloud”, come e quando ne hanno necessità. Il fatto che si paghi solo in base all’effettivo utilizzo dovrebbe rendere il SaaS molto diffuso in un mercato come quello della stampa in cui molti operatori sono aziende di pic-cole e medie dimensioni con budget e risorse limitati». Il WTP è una piattaforma che consente non solo di realizzare un “negozio digitale”, ma anche di aumentare la soddisfazione dei clienti dando loro la possibilità di creare, modificare e ap-provare i lavori caricati online in modo rapido e sicuro. La com-binazione del WTP con il SaaS dovrebbe aumentare il bacino d’utenza di queste soluzioni rendendole disponibili per tutti gli stampatori, indipendentemente dalle dimensioni e dal budget. L’adozione può es-sere graduale proponendo inizialmente il servizio ai soli clienti fidelizzati e limitan-do le funzionalità proposte e le tipologie di lavori che si possono realizzare. I fornitori di tecnologie WTP si stanno orientando verso un maggior supporto, proponendo soluzioni in modalità SaaS e comunicandone più adeguatamente i vantaggi e le opportunità.

>segue a pag. 94

Prototipo presentato in collabo-razione con Gamma

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fornitorinuove tecnologie

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Giorgio Bavuso (Ricoh Italia):«Il web-to-print dovrebbe diventare la piattaforma di comunicazione tra gli stampatori e i loro clienti».

NowPrint di Ricoh è disponibile, in prova gratuita per 60 giorni, per chi è accreditato al Business Diver Programme, un portale (http://businessdriver.ricoh.it) dove Ricoh mette a disposizione degli stampatori strumenti e informazioni utili a sviluppare il business.

Se in passato la diffusione del web-to-print è stata limitata, oggi il mercato è maturo per cogliere tutte le potenzialità di queste soluzioni. Complice anche il SaaS, modalità di delivery che rende tali applicazioni alla portata di tutte le realtà, anche quelle con budget di spesa ridotti.

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SpazioEtichette

Il vino: eleganza e sobrietà

Una visita al Vinitaly di Verona ha potuto chiarirci le tendenze nella stampa di etichette per vino in Italia: personalizzare il prodotto più che la casa vinicola, sobrietà del design, scelta della carta e colori di fondo, nobilitazione minimale. Ma ancora poca anticontraffazione.

di MARCO F. PICASSO

Vinitaly rappresenta una perfetta tribuna per comprendere qual è la tendenza del-le etichette per vino. Lo abbiamo potuto constatare direttamente intervistando numerose case vinicole presenti a Verona in occasione di questa fiera internazio-nale di grande richiamo. Innanzitutto emerge un mercato vivace e ricco di nuove risorse in cui la produzione italiana sta (ri)acquistando terreno importante nel nostro Paese e all’estero. All’interno i giovani sono attratti da nuovi prodotti ap-positamente creati per i loro gusti; all’estero i vini italiani stanno riappropriandosi di importanti quote di mercato a spese delle emergenti produzioni americane e australiane. Ma a parte ciò che si trova all’interno della bottiglia, è il suo aspetto esteriore il primo che salta all’occhio e che sempre più viene preso in seria considerazione. Un dato di fatto dimostra quindi l’importanza di un’etichetta che rappresenti e presenti il contenuto nel migliore dei modi. Lo hanno capito diversi produttori che ci hanno detto di aver dovuto abbandonare “la tradizionale tipografia dietro casa” per rivolgersi a etichettifici specializzati anche in regioni lontane. Questa

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nuova realtà che si verifica per la prima volta, almeno per vini non blasonati, è un indice chiaro di nuove tendenze di cui occorre tenere conto. Ne consegue la crescita delle etichette autoadesive a scapito delle tradizionali acqua-colla, delle nobilitazioni in linea, ma anche di una nuova grafica, sobria ma efficace.

GRAFICA SObRIA ed eFFICACeAndiamo con ordine partendo proprio dalla grafica. Un esempio ci viene da una casa vinicola di prestigio emiliana, qual è la Umberto Cesari che per il suo Sangio-vese di qualità, fino allo scorso anno rappresentato da etichette d’autore (ultima la riproduzione de “Le Bagnanti” di Giorgio Morandi), quest’anno ha privilegia-to le etichette disegnate da studenti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, mediante un concorso che ha fruttato alla vincitrice Elena Valentini una borsa di studio di 2.500 euro. Oltre quindi a dare opportunità di lavoro e di affermazione a giovani di talento, questa iniziativa ha dato una svolta moderna e giovane all’interpretazione grafica. E con successo, aggiungiamo, come si vede dall’immagine di un’etichetta “capace di valorizzare le eccellenze e le potenzialità del territorio emiliano, coniugare tradizione e innovazione e trasmettere la cultura enologica con sensibilità” come recita il bando. Essenziale e fortemente simbolica, questa etichetta risponde a una tendenza che vuole etichette per vino semplici e poco colorate. Questo il primo punto che si coniuga con la scelta del supporto.

LA SCeLtA deI SuPPORtIA questo proposito, sono in crescita le carte naturali, goffrate o vergate, riciclate o finte tali, mentre le carte lucide restano legate a certi spumanti tradizionali, anche con finiture perlescenti, come per il Moët Chandon. Sono in crescita, contenuta ma costante, le carte colorate in pasta, fatto questo importante e significativo dove la stampa offset, flexo ma soprattutto serigrafica, in genere di sole scritte ed ele-menti al tratto, emergono sul fondo pieno. Tra i colori domina decisamente il nero che troviamo su numerosi vini, anche destinati ai giovani. Per la nobilitazione è presente la lamina a caldo in argento, oro o bronzo, quasi mai in altri colori. In questo campo si è distinto il gruppo Fedrigoni (che evidentemente giocava in casa) che ha presentato la sua nuova collezione di carte “Raccontare il vino”

Le etichette “Paper Glass” e “Amore-Vino-Bologna” (sopra e a sinistra)si sono aggiudicate rispettivamente il 1° e 2° posto al concorso indetto dall’azienda vinicola Umberto Cesari.Sotto: il premio Etichetta dell’anno è andato al Rosso Conero Doc Campofiorito 2008 della fattoria Lucesole di Ancona.

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Sobrietà del design e nobilitazione minimale caratterizzavano le etichette in mostra al Vinitaly di aprile.

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LAMInA A CALdO PeR IL bAROLOIn occasione di Vinitaly, Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del gruppo Kurz, ha presen-tato una nuova etichetta studiata per il vino Barolo Docg Cerequio 2006 dell’azienda Michele Chiar-lo. Mantenuta l’esistente immagine del campanile, alla nuova etichetta è stato aggiunto un nuovo colore tramite stampa a caldo, il foil metallizzato 457 Luxor®/Alufin® GTS Premium. Si tratta di una nuova foglia composta da supporto in poliestere e un colore super-opaco, scelto per conferire all’etichetta un effetto anticato.

COnGReSSO A tAORMInAFInAt, associazione per l’industria delle etichet-te autoadesive che opera a livello mondiale, ha pubblicato il programma per il congresso del 2011. Organizzato in collaborazione con l’as-

sociazione di settore italiana GIPeA, si terrà a Taormina dall’8 all’11

giugno, dove avverrà inoltre il passaggio di consegne da parte dell’attuale presidente Andrea Vimercati. Nella prima giornata, Alessandro Garofalo e Leonar-

do Benuzzi, di Idee Associate, stimoleranno i partecipanti a far

emergere il proprio potenziale creativo nel corso di un workshop interattivo.

InChIOStRO FLexO A bASSA MIGRAzIOneLo lancia Flint Group per il settore alimentare: si chiama Flexocure Ancora ed è un nuovo inchiostro UV della gamma flexo progettato per rispondere alle direttive svizzere sui materiali a contatto con gli alimenti (SR 817.023.21). Ha dato prove di buona stampabilità su macchine ad alta velocità, una buona adesione e resisten-za allo sfregamento anche su supporti sintetici.

MAteRIALI FLeSSIbILI PeR dIGItALeIl RIt (Rochester Institute of Technology) ha certificato due materiali Masterpiece Graphix (MGX), da impiegare sulle macchine digitali hP Indigo WS6000. Masterpiece Premium PETG (R1397) è un film retraibile brillante da 50 micron formulato appositamente per la stampa digitale HP Indigo. Masterpiece Premium White/Silver Cosmetic Web (R0103), certificato anche per le WS4500 e WS4050, è un materiale laminato rivestito in poliestere previsto per la stampa digitale di flessibile in banda stretta con HP Indigo per prodotti umidi e liquidi con chiusu-ra a caldo per protezione da ossigeno e umidità.

destinata alle agenzie. Una collezione che com-prende tutte le tipologie, sia per acqua-colla sia autoadesive, su cui punta il marketing del vino per i prossimi anni. Le basi fabbricate negli stabili-menti Fedrigoni sono poi adesivizzate dalle al-tre società del gruppo, la Arconvert di Riva del Garda e la spagnola Manter. A completamento di queste ci sono, in costante crescita, le carte in rotolo destinate alla stampa digitale certificate per le macchine HP Indigo.

StAMPA dIGItALe In CReSCItA È anche importante sottolineare come la scelta di legare l’etichetta al vino e non al produttore abbassi notevolmente le tirature, ma aumenti altrettanto notevolmen-te la varietà. E qui ha buon gioco la stampa digitale professionale, che ha ormai raggiunto livelli di qualità superiori alla flessografia e perfettamente allineata alla offset e persino alla serigrafia. Ricordiamo infatti che la varietà oggi sul mercato, in continua crescita, parla, solo in Italia, di 56 vini Docg e 330 Doc, cui si devono aggiungere i numerosi vini di denominazione geografica tipica e una miriade di altri vini, spesso eccellenti, con produzione limitata in attesa di certificazione.

StAMPA dI SICuRezzAA parte pochi vini di grande nome (e prezzo) non sembrano decollare seriamente i sistemi Rfid per l’anticontraffazione. Del resto il costo dei chip varia da 18-20 centesimi a pezzo per produzioni superiori ai 4 milioni di chip con frequenza 13,56 Mhz; un po’ meno, 12-15 centesimi, per frequenze a 868/915 Mhz (con la frequenza varia la distanza di trasmissione dei dati). Questi sistemi, oggi già diffusamente applicati nel campo agroalimentare, sono utilizzati soprattutto per la tracciabilità in sostituzione dei codici a barre e nei pochi casi in cui hanno tro-vato spazio per il vino sono inseriti nei tappi e non sulle etichette. Sulle etichette da vino prevalgono, in termini di sicurezza, particolari fregi o intrecci decorativi serigrafati, a volte con sola vernice a rilievo, il cui effetto anticontraffazione è cer-tamente limitato. Scarseggiano anche gli ologrammi, che invece potrebbero abbi-nare la sicurezza con le esigenze grafiche, ma anche qui il costo crescerebbe... fuori misura. Il tema dell’anticontraffazione è tuttavia aperto e in evoluzione. Si parla di inchiostri speciali, in particolare si potrebbero utilizzare inchiostri metallizzati e quindi conduttivi per sostituire i chip in lamina d’oro o di rame. Sono inchiostri serigrafici – quindi utilizzabili sulle normali rotative a banda stretta – a base oro, già da tempo utilizzati in altre applicazioni: sicuramente molto costosi, ma che po-trebbero, qualora ci fosse la volontà, risolvere almeno buona parte del problema. 90

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SAlcuni esempi di etichette in mostra, tra cui quelle realizzate dalla Cantina Colli Ripani per il 150mo dell’Unità d’Italia.

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Composto da 2.200 fogli di carta naturale Munken Pure da 120 g appoggiati su un supporto di legno alto 6 cm, il

Munken Cube è stato studiato e prodot-to da E15, prestigiosa azienda tedesca di design. Munken Cube è incollato da un lato in modo da permettere di de-formare la proprio struttura torcendosi su se stesso assumendo le forme più disparate semplicemente con una leg-gera pressione della mano. È possibile personalizzare il proprio Munken Cube in modo da renderlo davvero unico, oltre a dargli la forma di un vero e pro-prio gigantesco blocknotes poggiato sulla base di legno. Esattamente come un bloknotes ogni foglio può essere staccato e utilizzato. Munken Cube è acquistabile presso rivenditori di elementi d’arredo o su internet. www.e15.com/munkencube

Pop’Set, il brand che rag-gruppa le carte riciclate di Arjowiggins Creative Papers, ha dato vita al concorso

Colours’ Attack! che consiste nella produzione di C-Myk, piccola creatura di carta ideata dall’artista e grafico giapponese Shin Tanaka. Un piccolo giocattolo in carta creato per suppor-tare il lancio dei nuovi 8 Rich Colours che ampliano l’offerta cromatica e le possibilità creative di Pop’Set. Partecipano al concorso noti artisti di tutto il mondo, designer professioni-sti, operatori e studenti. Prodotta per il 30% con carta riciclata premium e certificata FSC, la gamma Pop’Set è disponibile in 9 grammature da 80 all’inedito 400. www.popsetpaper.com

Cartiere del Garda ha pre-sentato Start, il nuovo libro concept stampato sulle carte della “Collezione Eccellente”.

Una pubblicazione che si propone di accompagnare il lettore in un percorso di sensazioni che solo la carta stam-pata può trasferire. Start è un libro di 78 pagine nel formato 24x35 cm per apprezzare l’ottima stampabilità delle carte patinate. Rilegato in brossura con tutte le carte della “Collezione Eccellente”, Start contiene diverse lavorazioni speciali: vernici serigrafiche ad alto spessore, stampa floccata, colori fluorescenti e tante altre. www.abetterproject.com

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NAturAli Oggetto di design o blocknotes?

CoNCorSiCreatività alla prova

libriEmozioni di carta

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Carta&Supporti

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i bianchi della carta sono questione di gusto. le tona-lità più calde invitano alla lettura e sono perfette per

libri e volumi pregiati; quelle più candide e luminose sono ideali per valorizzare il contrasto dei colori. Fedrigoni ne propone una vasta scelta nel campiona-rio White & Ivory, dove spicca per le sue caratteristiche l’elevato punto di bianco di Canova, carte e cartoncini opalini finis-simi, con superficie vellutata. La candida nitidezza del bianco e la superficie liscia e compatta di Canova EW esaltano la resa dei neri e dei colori. Canova è cer-tificata FSC, prodotta con materie prime di qualità che assicurano lunga durata senza ingiallimento e una mano corposa e consistente. I procedimenti di collatura e lisciatura le conferiscono inoltre una superficie vellutata e compatta. www.fedrigonicartiere.com

il Gruppo Portucel Sopor-cel festeggia quest’anno vent’anni di successi sul mercato e ne approfitta

per rinnovare la sua immagine (nuovo sito web, packaging, pubblicità). Quale leader europeo nel segmento della carta per offset e carta non patinata per uffi-cio, il nuovo brand sottolinea l’impegno nel combinare performance elevate con innovazioni tecnologiche e ambientali di prim’ordine. In linea con queste aspetta-tive, il refresh del brand si focalizza su valori legati all’innovazione e all’ecologia. Soporset è stato il primo a specializzarsi nella carta preprint offrendo un supporto che è il 100% biodegradabile e riciclabi-le, prodotto da risorse rinnovabili. www.soporset.com

Continua l’impegno di uPM nel migliorare la propria efficienza energetica e nel cercare di ottenere il più

basso livello possibile di emissioni di CO2 nell’industria. Grazie a continui sforzi UPM ha ridotto del 9% il consumo di elettricità e calore per tonnellata di carta. Questo ha portato il Gruppo a risparmiare 55 milioni di euro derivanti da tutte le sue attività di risparmio energetico e riduzione in percentuale di emissioni CO2. Tutto grazie a sistemi di energia efficienti e all’utilizzo di combu-stibili rinnovabili. Oggi UPM è il secondo più grande produttore in Europa di elettricità che sfrutta le biomasse. www.upm.com

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“Leggere, come io l’intendo, vuol dire profondamente pensare”.

Vittorio Alfieri

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CAMPioNAriLa magia del bianco

iMMAGiNe AzieNdAleSoporset si rinnova

AMbieNteRidurre

le emissioni di CO2

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Segue

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mauro adario (segue da pag. 27)Cosa pensa delle aggregazio-ni? L’unione fa la forza? Le integrazioni possono essere un fattore positivo ma la som-ma di due aziende malate non porta a un’azienda sana! Le integrazioni hanno valore tra aziende che condividono busi-ness comuni o complementari, scelte commerciali e produt-tive. Detto questo, per come sono fatti gli imprenditori gra-fici, gelosi della propria attività e identità, le fusioni sono sem-pre molto difficili. Restano più semplici le acquisizioni. Che tipo di sfide e rischi sta affrontando la sua azienda per continuare a essere com-petitiva su un piano naziona-le ma anche internazionale? E come si sta muovendo dal punto di vista degli investi-menti tecnologici e del ripo-sizionamento sul mercato? La nostra è un’azienda sana, nata e cresciuta con concetti di equilibrio finanziario. Investia-mo costantemente in nuove macchine, nell’integrazione tecnologica e informatica tra processi e impianti, nella for-mazione del personale, che ha un’età media di 35 anni, nelle certificazioni e nel marketing. Entro fine estate sarà pronto il nuovo capannone, allacciato al

vecchio, che ci permetterà di avere maggiori spazi a disposi-zione (6mila m2 per la produ-zione e 500 per gli uffici) e ren-dere più fruibili percorsi e flussi di lavoro con il magazzino carta per esempio più vicino ai re-parti stampa. Infine, entro fine anno dovremo decidere l’in-vestimento in una nuova mac-china lunga offset a 10 colori, per poter nobilitare sempre più gli stampati. Non abbiamo ancora scelto, ma abbiamo le idee chiare e punteremo su una 70x100 perché non crediamo molto allo sviluppo del grande formato.

giflex (segue da pag. 72)Il seguito è il progetto FACET (Flavouring Additives (food)

Contact Materials Exposure Task) che, si auspica da parte dei ricercatori, risulti molto più realistico e meno teorico rispetto a Matrix, in quanto as-sai vicino ai dati di mercato. Per entrambi i progetti l’obiet-tivo è dimostrare, mediante i risultati, la possibilità di valu-tare il calcolo dell’esposizione e quindi fornire agli associati

dati per soddisfare la regola-mentazione vigente. Dopo aver descritto la meto-dologia, i relatori hanno esa-minato i casi relativi al rischio con esposizione potenziale di VOC inferiore a 10. Qualche problema ancora si rileva inve-ce nella presenza di migrazione di sostanze non VOC e si sta lavorando all’identificazione di cosiddetti “picchi non noti” analizzando tutte le materie prime in collaborazione con i produttori.

ricoh (segue da pag. 87)«Ricoh», continua Bavuso, «vuole stare al passo con le evoluzioni tecnologiche e propone NowPrint, una so-luzione web-to-print on line che garantisce alle aziende tutti i vantaggi del SaaS. Ricoh Italia ha tra le priorità quella di affiancare i clienti affinché possano ottenere il massimo dal nuovo servizio. Il WTP è molto di più di una semplice vetrina Web per la commer-cializzazione dei servizi: gli stampatori possono avvalersi del web-to-print per comu-nicare messaggi di marketing a una platea di clienti mirata oppure per promuovere ser-vizi e prodotti nuovi. I clienti degli stampatori apprezzeran-no senza dubbio la facilità con cui possono commissionare i propri lavori online. Ma non solo: il web-to-print offre loro un portale di comunicazione con il fornitore e un accesso centralizzato per verificare lo stato dei lavori».

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Colophon Il Poligrafico Italiano n.125 uscita 23 maggio 2011

Hanno collaborato a questo numeroDaviDe Biancorosso, nora Mazzocchi, achille Perego, Marco Picasso, alBerto sironi

Progetto grafico e impaginazionecristina MascherPa, chiara arrigoni

Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 [email protected] www.stampamedia.netUfficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 [email protected]

Manuela terreni tel. 0240047399 tel. 3475822745 [email protected]

lucia creMascoli (Segreteria pubblicità) tel. 0275291030 [email protected]

Rancati Advertising: clauDio sanfiliPPo tel. 0270300088 [email protected]

ruggero zuliani [email protected]

Direttore responsabile

Responsabile di redazione

Redazione

cristina rossi tel. 0275291022 [email protected]

vanna Pizzetti tel. 0275291021 [email protected]

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Il Poligrafico è la rivista italiana

appartenente al Gruppo Eurographic Press (www.eurographicpress.com)

Associato all’USPI

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titti cocola tel. 0275291025 [email protected]

Condirettore anna aPrea tel. 0275291023 [email protected]

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Progetto: Frequenza Grafi ca in collaborazione con Print Buyer - Accademia d’Arte Cappiello - C.M. Marginas

& Web Movie

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Alcuni Musei della Stampa in Italia ospitano pezzi unici e particolarmente interessanti per l’anno in corso, in quanto furono protagonisti del nostro Risorgimento, con la stampa di manifesti ‘sovversivi’. Uno di questi (di altri parleremo nei prossimi mesi) è il Torchio “Stanhope” Ferdinando Dell’Orto, costruito a Milano nell’aprile del 1848, conservato presso il Museo della Stampa e Stampa d’Arte Andrea Schiavi a Lodi. Il torchio è gemello di quello “con piede di leone” a basi smontabili che seguì l’armata piemontese, con una stamperia mobile voluta da Carlo Alberto, durante la prima campagna in Lombardia. Sappiamo anche chi fu il tipografo e addetto stampa: il giovane Alessandro Lombardi che, durante le Cinque Giornate di Milano, stampava con il suo torchio sotto i colpi di fucile scambiati fra le barricate. Alessandro Lombardi seguì l’eser-cito fino alla fine del primo tragico e cruento atto dell’Indipendenza. Il torchio fu poi donato a un museo milanese, ma andò distrutto in un bombardamento della seconda guerra mondiale. Fortunatamente si è invece conservato il suo gemello, scovato presso la Piattigraf, grossista di macchine e attrezzature per la stampa con sede a Mulazzano, in provincia di Lodi. Completa-mente restaurato e reso nuovamente funzionante dai volontari del Museo “Andrea Schiavi”, è fra i torchi più significativi presenti nel museo. Tecnicamente questo torchio, in fusione di ghisa, ha un formato di stampa 60x88 cm, ed è un

modello ibrido di Stanhope, il primo senza base di legno. È caratterizzato da un curioso contrap-peso a forma di “zucca” che ricorda il nome del costruttore Dell’Orto. I torchi Stanhope furono i primi torchi in ghisa a sostituzione di quelli in legno usati fino alla fine del XVIII secolo. L’invenzione risale al 1803, ed è opera del conte Charles Stanhope (1753-1816), politico, scienziato e inventore (sue le lenti Stanhope per microscopi e due prototipi di macchine per calcolo).

Tipi da museo

Con questo numero del Poligrafico s’inaugura un itinerario dedicato ai musei italiani della stampa e della carta. Saranno illustrate, di volta in volta, quelle preziose macchine che oggi fanno parte del patrimonio archeologico-industriale del nostro Paese.

Torchio Ferdinando Dell’Orto

Fondatore: Andrea SchiaviPresidente: Tino GipponiDirettore: Osvaldo FolliContatti: Via della Costa 4 - Lodi tel. 0371.56011 [email protected] www.museostampa.org

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rubrica curata da Marco F. Picasso, fondatore, insieme a egiziano e Michele Piersantini, dell’associazione aiMSC (che riunisce i musei italiani della stampa e della carta).

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- Ragione sociale- Indirizzo- Attivo- Patrimonio netto- Debiti verso banche- Ricavi- Costo per il personale- Risultato operativo- Utile o perdita- Beni in leasing- Addetti- Bilancio consolidato di Gruppo- Data chiusura bilancio- Classe ricavi- Variazione % ricavi 2009 su esercizio precedente- ROI- ROS- Redditività complessiva delle vendite (utile/ricavi)- Rotazione del capitale investito (turn over)- ROE- Grado di indipendenza finanziaria (patrimonio netto/attivo)- Costo per dipendente- Ricavi per dipendente- Numero CCIAA- Settore di attività- Note su partecipazioni e variazioni

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