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il P iano f orte Manutenzione in tempo di crisi La qualità nella produzione del Pianoforte LE NOVITà IN MOSTRA Il Pianoforte - Supplemento al numero 63 di Dismamusica Magazine - Settembre 2011 - Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003

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Manutenzionein tempo di crisiLa qualità nella produzione del Pianoforte

LE NOVITà IN MOSTRA

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ALL’INTERNO

COLOPHON

Il Pianoforte - Direttore Responsabile: Gianni CameroniSupplemento al numero 63 di Dismamusica Magazine - Settembre 2011

Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003Editore e proprietario: S&G Partners srl – Direzione e Amministrazione:

Via Bainsizza, 30 - 20814 VAREDO (MB)

Direzione Editoriale: Cristiano CameroniRedazione: Silvana Antonioli, Anna Cristofaro, Michele Ranzani, Luciano Del Rio.

Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srlTel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected]

È vietata la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati,senza espressa autorizzazione scritta della redazione.

Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

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interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione.

AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori PianofortiSede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534

www.aiarp.it - e-mail: [email protected] Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente)

Salvatore Tarantino (segretario) - Davide Papes (tesoriere) - Marcello Tarquini (consigliere)c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 - Banca Popolare di Milano – Ag. 19 –

ABI 05584 – CAB 01619IBAN: IT84 W0558 40161 9 000 000 016593

In Apertura .....................4

Manutenzione in tempo di crisi ......6

C’è ancora spazioper la qualitàdel pianoforte? .................7

Novità in mostra.......9

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L’ attenzione allo strumento mu-sicale, la sua valorizzazione e l’impegno per portarlo al pub-

blico di operatori, musicisti e appassio-nati viene sempre visto con favore e gra-titudine da Dismamusica, l’associazione italiana di riferimento per il settore.

Quando Mondomusica, leader nel set-tore delle manifestazioni fieristiche de-dicate alla liuteria di alto artigianato, ha annunciato l’apertura di un padiglio-ne esclusivo per il pianoforte acustico e digitale, abbiamo accolto con molto in-teresse e spirito collaborativo la noti-zia. Siamo quindi felici di essere presen-ti a Cremona, e di dare testimonianza e

supporto sia con la presenza dei nostri associati che con questa pubblicazio-ne, per augurare alla nuova iniziativa i risultati preventivati in termini di pre-senze di dealer, professionisti e appas-sionati.

Molti espositori rappresentano marchi storici del settore e, nella maggior par-te dei casi, sono associati Dismamusi-ca, se non addirittura soci fondatori. La stessa AIARP, che figura tra i promoto-ri più convinti del nuovo appuntamen-to cremonese, da anni ben rappresenta il settore all’interno dell’Associazione. Non posso quindi che congratularmi per questa iniziativa, così mirata e così uti-le per il settore specifico e per il sistema nella sua globalità, augurando la piena riuscita dell’evento arricchito da incon-tri, concerti ed eventi collaterali centra-ti sullo strumento per eccellenza: “Il Pia-noforte”.

In perfetta sintonia con Mondomusica l’appuntamento con il pianoforte acusti-

co, se pur in forma diversa, si rinnoverà a Bologna nel maggio 2012, al Music Italy Show che, alla sua seconda edizione, si conferma avvenimento di punta del set-tore in Italia per strumenti musicali, edi-zioni e intrattenimento. Anche a Bolo-gna, come già annunciato alla chiusura della prima edizione nel maggio 2010, un intero padiglione sarà riservato e dedi-cato agli strumenti acustici (pianoforte acustico e liuteria acustica e classica) per sottolineare la considerazione per que-sto strumento che qui a Cremona saprà concretamente soddisfare, in anteprima, il desiderio di un atteso rilancio.

Claudio FormisanoPresidente DISMAMUSICA

In Apertura

S i sono chiesti in molti per quale motivo AIARP abbia collabora-to all’organizzazione di Cremo-

na Pianoforte al punto da risultare coin-volta come partner della manifestazione. È presto detto. Come artigiani, accor-datori e riparatori, viviamo ogni gior-no a stretto contatto con il pianoforte acustico; e ci sentiamo chiamati in cau-sa se qualcuno si mette in gioco per pro-muoverlo.

D’altra parte, il nostro mestiere è più che una semplice professione; e la cultura di cui siamo portavoce è per noi un auten-tico credo. Un credo così convinto che per noi non è soltanto giusto essere qui a Cremona. È addirittura, se mi passate il termine, doveroso.

Il mondo del pianoforte sta vivendo una crisi profonda. Una crisi che è di caratte-re economico, culturale, sociale. Non sta a me indicarne la genesi o proporre solu-zioni; ma vorrei ribadire che è proprio in questi momenti che gli operatori del set-tore devono ritrovarsi uniti per promuo-vere in ogni occasione possibile la bellez-za straordinaria del pianoforte.Dobbiamo raggiungere il grande pubbli-co, il mondo della scuola, il settore dei professionisti e degli insegnanti.Crediamo che Cremona Pianoforte sia un’occasione d’oro. Poggiata com’è sul successo di una manifestazione consoli-data quale Mondomusica, rappresenta il luogo ideale per promuovere il pianofor-te presso un mondo –quello della liute-ria ad arco– che è una sorta di elemen-

to reciproco dell’universo pianistico. Chi suona uno strumento ad arco ha bisogno del pianoforte, e sono molti i pianisti che lavorano insieme e grazie agli strumen-ti ad arco. A tutti vogliamo ricordare che il pianoforte acustico è ancora capace di offrire grandi prospettive; e una profon-dità che nessun sostituto potrà mai lon-tanamente imitare.

Luciano Del RioPresidente AIARP

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a cura di AIARPAssociazione Italiana

Accordatori Riparatori Pianoforti

IL PIANOFORTEguida alla manutenzioneguida alla manutenzione

Il mensile dei musicistinewsnews

suonare_logo 16-09-2006 12:24 Pagina 1

I.P.

la_manutenzione_del_pianoforte.indd 1 12/02/2009 11.16.45

Manutenzionein tempo di crisi

«In tempi di difficoltà eco-nomiche, una

delle prime cose che sal-tano sono le accordatu-re». Così si lamentava, tempo fa, un accorda-tore italiano. Gli faceva eco scherzosamente un collega: «E per seconde saltano le corde...».

Oltre la battutaLa portata di quest’ul-tima osservazione do-vrebbe condurci un po’

oltre la risatina amara che si dipingeva sul vol-to dei due interlocuto-ri. Perché se è vero che i primi a perdere da una riduzione delle accor-dature sono in ordine di tempo gli accordato-ri, il grande sconfitto è il pianoforte. Che in as-senza di manutenzio-ni regolari finisce per approfondire i malfun-zionamenti, perdere “tono muscolare” e che di conseguenza vede ri-dotto il proprio valo-

re economico, trasfor-mando il proprietario “risparmiatore” in colui che, a conti fatti, perde più di tutti.

Manutenzione ordinariaIn linea di massima, gli interventi di accordatu-ra devono essere pro-grammati in occasione dei cambi di tempera-tura e di umidità. In un appartamento, questa indicazione si trasforma nella regola aurea del-

le “due volte l’anno” che coincidono con l’accen-sione e lo spegnimento dei termosifoni.

Qualità, soprattuttoNaturalmente, non sempre si potrà far coincidere l’uscita del tecnico con il giorno dello switch del riscal-damento; c’è comunque un certo margine di tol-leranza. L’importante è che l’intervento sia ese-guito da personale ben preparato. Anche qui, la crisi pro-voca danni a non fini-re: molti pianisti senza lavoro si improvvisano accordatori, e pur di mette-re insieme lo stipendio, si propongono a prezzi bassis-simi –o, per dirla esatta-mente, sleali.Il risultato è quasi sem-pre catastrofico: giu-sto per fare un esem-pio, l’applicazione di una pressione errata sulla chiave può rovi-nare irrimediabilmen-te il somiere nel punto di ancoraggio della ca-viglia. Il danno non si vede subito, ma emer-ge nel tempo: quando

ci si rende conto che lo strumento non tiene più l’accordatura.Pochi euro di rispar-mio valgono la perdita di uno strumento inte-ro? La domanda è reto-rica, ma il rimpianto a danno compiuto è mol-to concreto.

Qualche consiglioNaturalmente si può af-fidare l’incarico ad un pianista che si improv-visa tecnico, ma lascia-teci porre una doman-da: commissionereste un concerto ad un ac-cordatore in crisi che si improvvisa pianista?A costo di appari-

re sfacciati, r innoviamo quindi l’invi-to a rivolger-si a tecnici dalla prepa-razione cer-tificata. Non solo: se pos-

sibile, il tecnico deve essere sempre lo stes-so. Solo così potrà co-noscere la storia dello strumento, anticipare soluzioni e trattamen-ti. E dare piena soddi-sfazione al pianista, ga-rantendo la tenuta del valore economico e le massime prestazioni dello strumento.

È disponibile presso lo stand AIARP la guida allamanutenzione realizzata con Suonare News. Richiedete la vostra copia gratuita.

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Le difficoltà dei mercati e dell’eco-nomia mondiale di questi ultimi due-tre anni pesano per tutti, ma

nel settore della produzione di strumen-ti musicali la crisi che ci ha colpito è for-se più palpabile. Tuttavia qualche timido segnale positivo ogni tanto rischiara l’oriz-zonte.È di pochi giorni fa la visita a Tesero di un cliente a cui fornisco legno selezionato per le componenti interne (somieri) delle fi-sarmoniche, che mi riferisce soddisfatto di avere un bel po’ di ordini fino a fine anno. Complimenti!Significa che anche se il costo della ma-nodopera in Italia è di molto superiore a quello dei Paesi asiatici (Cina e Indonesia in particolare), se costruiamo prodotti di qualità, che altri non sanno fare, la nostra professionalità e la capacità creativa ven-gono premiate.

Qualità e coraggioDirei che le parole chiave per affronta-re questi momenti così difficili sono qua-lità e coraggio; da queste dovrebbero poi scaturire fiducia e risultati. Dalle notizie che mi arrivano dalle fabbriche di piano-forti, oltre a percepire in modo evidente le loro difficoltà di mercato, ho potuto veri-ficare un aspetto che da anni continuo a sottolineare, benché inascoltato: in pre-

senza di periodi di crisi, chi ha saputo fare scelte “coraggiose” di qualità per preserva-re o qualificare ancora di più l’immagine del proprio prodotto, ha comun-que limitato i danni, subendo una flessione di mercato più contenuta rispetto a chi ha invece inseguito unicamente criteri di competitività econo-mica sul prodotto. Togliendo allo stru-mento tutto ciò che po-teva essere sostituito con materiali e componenti di basso costo e con lavorazioni ese-guite in Paesi dove il prezzo della manodo-pera è molto più basso (anche qualità e af-fidabilità però lo sono), si stanno facendo oggi i conti con le proprie scelte e con gra-vi problemi di riduzione della produzione.Pianoforti che riportano sul frontalino marchi importanti e blasonati si presenta-no spesso con un “bel vestito” (mobili cu-rati e con linee di design); ma all’interno scadono in una sorta di assemblaggio di componenti “poveri” e di evidente prove-nienza asiatica.Oltretutto non riescono comunque a com-petere in termini di prezzo con i prodotti che dalla Cina stanno raggiungendo i mer-cati mondiali.

Il caso della tavola armonicaRiferendomi in modo specifico alla tavola

armonica, ho verificato come spes-so questo componente ven-

ga scelto con grande leg-gerezza. In moltissimi casi, i parametri di ri-ferimento si riducono al prezzo e all’esteti-ca. Eppure ogni tecni-co e costruttore di stru-

menti si riempie la bocca di aggettivi qualificanti per

il “componente principe” del proprio pianoforte, ovvero la par-

te in legno che genera il suono. Non riesco a capire come alcuni costrut-tori possano valutare l’impiego di tavole armoniche multistrato (compensato con impiallacciatura esterna), mettendo in se-condo piano il suono dello strumento, che a mio avviso dovrebbe essere l’obiettivo principale sia del costruttore che del pia-nista (o cliente) che dovrà scegliere lo stru-mento. Ho potuto verificare che in molte fabbri-che la tavola armonica è fatta con un le-gno pessimo, di fibra irregolare e pesante; spesso viene impiegato anche un multi-strato rivestito esternamente da una im-piallacciatura elegante.

C’è ancora spazio per la qualitàdel pianoforte ?

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Chi non crede alle mie parole venga a far-mi visita alla Ciresa: ho ricevuto come campioni due tavole armoniche di legno cinese e una tavola di un piccolo coda co-struita in Germania, che tengo volentie-ri come esempio e parametro di confron-to. Legno, fibra e riparazioni grossolane: anche uno sguardo superficiale a questi esemplari rende evidente il fatto che non c’è nessuna ricerca di “qualità” per il com-ponente principale dei pianoforti.Il “cuore dello strumento”, quindi, viene a volte trattato come un pezzo qualunque di carpenteria, senza rispetto né per il concet-to tecnico-acustico che da quasi tre secoli sta alla base della costruzione di uno strumen-to musicale, né per il cliente finale, al quale si vende uno strumento “senza anima”.

Una domanda...Quanto lavoro e quanto amore per il le-gno stiamo sprecando nella mia azienda in Valle di Fiemme? Questa è la domanda che mi sono posto a fronte di quanto trovo sul mercato e ri-spetto ai comportamenti commerciali di certi costruttori.Perché abbiamo dedicato anni di passio-ne a questo particolarissimo lavoro? Per-ché abbiamo accumulato ricerche, misure di laboratorio, oltre 30 anni di esperienza?Perché abbiamo speso grandi energie con l’obiettivo di essere presenti sui migliori pianoforti del mondo? Oggi il mercato concede comunque spazio a chi è fuggito dalla qualità vera, a chi ha cercato in Paesi lontani un prodotto che ha l’unico pregio di costare pochissimo, non importa come o cosa sia.Se il mercato e l’utente finale non sanno riconoscere l’impegno di chi fatica ogni giorno per dare al mondo della musica una tavola armonica di qualità, fatta con legno scelto, testato, ben lavorato e lungamen-te stagionato, allora parrebbe tempo di ab-bandonarsi allo sconforto.

...e una rispostaIo invece sono convinto che sia giusto pro-seguire con ostinazione un lavoro di altis-sima qualità ed impegno. Ci si distingue servendo clienti importanti, che condivi-dono le scelte di qualità, ottenendo grati-ficazioni che ci vengono dai clienti stessi

o, talvolta, dal pianista. Fino a quando riu-scirò a percepire che dal legno delle nostre tavole armoniche escono emozioni e mu-sica che arrivano dritte al cuore della gen-te di tutto il mondo, continuerò a salire sui monti della Valle di Fiemme, dove una fo-resta centenaria ci offre i rari abeti di riso-nanza capaci di regalarci la musica che è gelosamente custodita tra le loro fibre. Ne ricaverò legno da trasformare –attra-verso un lungo processo di costruzione– in tavole armoniche eccellenti, da con-segnare nelle mani di uomini altrettanto eccellenti che le sapranno usare per stru-menti speciali e che sapranno distinguer-si tra i mille di provenienza ignota che appoggiano sul frontalino un blasonato marchio europeo.Io credo fermamente –ed auspico– che il cliente attento tornerà a percepire la qua-lità vera e a richiedere prodotti e strumenti capaci di assicurarla, senza farsi inganna-re dalle apparenze. Per arrivare a questo, chiedo ai negozianti e ai tecnici del setto-re pianistico di dimostrare la propria pro-fessionalità e di curare l’informazione che danno, in modo da offrire ai clienti, con la propria esperienza, risposte certe e ade-guate.Da parte mia, con il mio piccolo lavoro di nicchia, operando sempre nel segno della qualità, vorrei lasciare una traccia positiva nel mondo del pianoforte acustico.

Fabio Ognibeni

Gli esami di EUROPIANOa Cremona

Si tengono in contemporanea a Cre-mona Pianoforte le sessioni italiane degliesami Europiano per la quali-fica di accordatore riconosciuto a li-vello internazionale. La commissio-ne esaminatrice, composta da due tecnici stranieri e dall’italiano Ser-gio Brunello, attende 18 candida-ti per una serie di prove che vanno dalla dimostrazione di una solida competenza teorica all’accordatu-ra ad orecchio e alla registrazione di due spaccati di meccanica (coda e verticale).

AIARPEuropiano

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Kawai: la musica prima di tutto

Una scelta forte, nel segno della distinzione, ma soprat-tutto una scelta a favore del-la musica. Furcht & C., distri-butore italiano dei pianoforti a marchio Ka-wai, sceglie di partecipa-re a Cremo-na Pianofor-te mettendo in prima fila la mu-sica suona-ta. E propone al pubblico tre concerti di alto profi-no che vedo-no protago-nisti artisti di r i fer imento del panora-ma classico... e non solo.Il primo ap-puntamento è per la gior-nata di vener-dì 30 settem-bre. Alle ore 12.00, pres-so lo stand Furcht, è attesa la pianista mi-lanese Alice Baccalini, uno dei talenti più apprezzati de-gli ultimi anni. Il programma del concerto prevede l’esecu-zione della Quarta Ballata di Chopin, della Dante Sonata e dello Sposali-zio di Liszt; e si dà per certa la partecipazione di un pubblico attentissimo e numeroso.Il giorno suc-cessivo, alle 17.30, la Baccalini sarà nuo-vamente protagonista, que-

sta volta in veste di accompa-gnatrice, nel concerto che la vede accanto al duo Vernikov – Makarova. In programma ci sono la suite per due violini e

pianoforte di Moritz Mo-szkowski e cinque pezzi per due violi-ni e pianofor-te di Dimitri Šostakovič.Cambio di registro, in-fine, per il concerto di domenica 2 ottore. Alle 16.30, nel-la Sala Even-ti, è la volta di Dolcenera, che si presen-ta al pubbli-co di Cremo-na Pianoforte per propor-re la provo-cazione di un l i n g u a g g i o pop di gran-de qualità.

In tutti e tre gli eventi, al cen-tro della scena ci sarà un coda Kawai Kristal CR30: uno stru-mento di grande fascino che sintetizza già nel design quel-la particolare fusione fra tradi-zione e modernità che costitu-

isce da sempre uno degli ele-menti portan-ti della propo-sta Kawai e che si incarna in maniera sug-gestiva proprio nel program-

ma dei tre concerti di Cremo-na Pianoforte.

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Steinway: fra marketing e “magia”

Nella produzione dei suoi pianoforti a coda e verticali, Steinway & Sons, sin dai suoi inizi, si è concentrata sul-le esigenze di chi suona ogni giorno e usa il pianoforte come “strumento di lavoro”. Lo scambio continuo di opi-nioni con pianisti di tutto il mondo attorno alle questioni del suono e del tocco ha sem-pre avuto una notevole in-fluenza sullo sviluppo degli strumenti Steinway. Nume-rosi brevetti della Casa sono stati perfezionati grazie alla diretta collaborazione con gli artisti –sempre con l’obietti-vo di avvicinarsi o raggiun-gere, tramite innovazioni co-struttive, lo strumento ideale da concerto.

Marketing, dal 1853L’applicazione costante, dal 1853 ad oggi, di questa filoso-fia –che oggi non esiteremmo

a definire come marketing di alto profilo– ha portato a ri-sultati eccellenti. Oggi, oltre il 90% delle sale da concer-to nel mondo dispone di pia-noforti da concerto Steinway –che in oltre il 95% dei casi vengono preferiti ad altri.

Oltre 900 dei migliori pia-nisti nel mondo suonano esclusivamente su Steinway, peraltro senza essere vin-colati contrattualmente –come avviene spesso con al-tri marchi.

Un debito di riconoscenzaProprio per questo, Steinway nutre una profonda ricono-scenza nei confronti di tutti i pianisti che hanno reso pos-sibile –nonostante le pressan-ti leggi di mercato– la fedel-tà al principio fondamentale

del fondatore Heinrich En-gelhard Steinway: “Costruire il miglior pianoforte possibi-le”. Sono illuminanti, in que-sto senso, le parole che alcu-ni fra i più grandi interpreti al mondo hanno dedicato a

Steinway, e che di seguito ri-portiamo volentieri.

«La mia amicizia con il piano-forte Steinway assomiglia ad un rapporto umano. Anch‘es-sa ha bisogno di calore, cura e dedizione e, sebbene non sempre facile, come tra le per-sone, appartiene comunque alle cose più belle e più im-portanti della vita»

Krystian Zimmermann

«Lo Steinway ogni tanto ha una strana magia. Suona me-glio del pianista e questa è una sorpresa meravigliosa»

Martha Argerich

«Un pianista senza Steinway è come un cantante senza voce»

Rudolf Buchbinder

«Per me musica e Steinway sono la stessa cosa»

Alfred Brendel

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Quattordici kit per la gestione dell’umidità al Conservatorio dell’Aquila

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Il primo kit Piano Life Saver è giunto al nuovo Conservatorio dell’Aquila assieme al coda che AIARP ha donato all’istituzio-ne abruzzese come contributo per la rico-struzione all’indomani del terremoto.Apprezzatissimo per l’efficacia nel miglio-rare la tenuta dell’accordatura e il rendi-mento costante degli strumenti destina-ti all’uso didattico, il sistema ha riscosso un successo immediato presso i docenti in forza al Conservatorio. Che hanno chiesto

l ’a d o z i o n e del kit Piano Life Saver su altri quattor-dici piano-forti.

Il kit Piano Life Saver può essere instal-lato su qualsiasi pianoforte (sono previsti due kit diversi per verticali e coda). Attra-verso una combinazione di umidificato-ri e deumidificatori gestiti da una centra-lina elettronica, assicura valori ottimali dell’umidità in tutte le stagioni negli spazi di pertinenza dello strumento.

Mike Cornick insegna il pianoforte

È disponibile il secondo volume dell ’apprezzatis-simo metodo per pianoforte firma-to da Mike Cor-nick per i tipi del-

la Universal Edition. Il libro, corredato di due CD, si rivolge ai principianti con un metodo di lavo-ro “step-by-step” che risulta ideale an-che per chi studia come autodidatta.Gli argomenti del corso comprendo-no elementi di teoria, indicazioni sul-la postura; e un panorama di brani strumentali che si apre a ventaglio su tutti i generi musicali.

SchottUniversal Edition

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Tra gli eventi di Cremona Pia-noforte è da seguire con at-tenzione, domenica 2 ottobre 2011, la straordinaria sessione dimostrativa di Remote Lesson sui pianoforti Yamaha Diskla-vier. Durante questa dimo-strazione dal vivo il Maestro Paolo Stefano, sul Disklavier situato in Fiera, si colleghe-rà via internet con il Maestro Ratko Delorko, presente con un altro Disklavier presso il proprio studio di Ambur-go, in Germania, e in-sieme daranno vita alla prima di-mostrazione italiana di una sorpren-dente lezione pia-

Lezioni a distanza, con Disklavier

nistica a distanza. Il pianoforte Yamaha Disklavier dispone di una avanzata dotazio-ne tecnologica che gli permette di registra-re e rieseguire qualun-que esecuzione piani-stica grazie alla tastiera totalmente automatiz-zata. La possibilità di connettersi in rete, ca-ratteristica unica di questo

strumento, rende il Di-sklavier partico-larmente inte-ressante per un impiego didat-tico a distan-

za. Il Disklavier dell’allievo può in-

fatti essere connesso in remo-to al Disklavier del maestro (e la distanza fisica è, in questo caso, totalmente irrilevante), e tutto quello che viene suona-to su uno dei due strumenti è eseguito dall’altro: i commen-ti verbali avvengono in video-

conferenza e il tutto accade in tempo reale.Si tratta di un evento da non perdere, che in futuro è desti-nato ad aprire nuove frontiere alla didattica pianistica… su-perando ogni barriera grazie a Internet e a Yamaha.

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La didattica pianistica è riuscita a farsi spazio nei secoli in-coraggiando moltitudini di persone a percorrere la strada della musica; il valore sociale raggiunto dal pianoforte nel 19° e nel 20° secolo è stato di uno spessore senza confronti: da strumento ignorato alla nascita a insostituibile mezzo di intrattenimento sociale nella borghesia liberale dell’Ot-tocento, ed incarnazione dell’estetica di tutti i musicisti romantici. Il pianoforte si è fatto valere nei secoli diven-tando lo strumento principe dell’espressione musicale, e grazie alla vastissima letteratura a lui dedicata ha assunto il ruolo di assoluto protagonista della storia della didattica musicale. In questo volume si ripercorreranno sotto una luce nuova i grandi compositori del passato, sia nel loro ruolo di inse-gnanti (testimoniato dai numerosi scritti dei loro allievi e delle personalità a loro contemporanee), sia per il grande contributo di composizioni didattiche (o nate con questo scopo) che essi hanno donato al mondo. Si vuole così mo-strare come sia stato possibile tramandare l’arte dei suoni a partire dall’epoca classica per arrivare al Novecento storico e contemporaneo: testimonianza dell’impegno continuo e consequenziale di una didattica del pianoforte che vive e parla da tre secoli.

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Marco Barletta e Alberto Matta-rozzi, raffinati re-stauratori di pia-noforti storici e fortepiani, e al-trettanto raffinati e preparati tecni-ci dello strumen-to, sono a Cremo-na con una serie di strumenti che è probabilmente giusto definire… affascinanti.Presso il loro spa-zio il visitatore trova due piano-forti a coda ro-mantici di tra-dizione francese (Pleyel ed Érard) entrambi del 1853, per-fettamente restaurati. Inutile ricordare che Pleyel era con-siderato uno dei più sontuosi strumenti dell’epoca, e che il marchio Érard è indissolubil-mente legato al nome di Cho-pin, anche se i suoi pianoforti erano apprezzati da moltissimi giganti della musica. Tra i pos-sessori di un Érard si posso-no infatti ricordare Beethoven, Fauré, Haydn, Liszt, Mendels-sohn, Verdi oltre a, come detto, Cho-pin. Érard è stato anche l’ideatore di importantis-sime inno-vazioni, con miglioramenti fondamentali quali il doppio scappamento e l’uso dei pedali.La presenza dei due restau-ratori a Cremona si completa però anche con un fortepia-no Mc Nulty (copia Walter del 1804) costruito nel 2009

Tra storia e romanticismo

e con un fortepiano antico Bohm del 1825 con 7 pedali in avanzata fase di restauro, con le parti componenti fon-damentali dello strumento già riparate (tavola armoni-ca e somiere), ma non ancora posizionate nello strumento. La loro presenza in fiera of-fre al visitatore un’ottima e rara occasione per conoscere un fortepiano in modo detta-gliato.Nella giornata di sabato, Mar-

co Matta-rozzi parla su un tema di grande r a f f i natez-za: “Il suono di Chopin... Pleyel ed Érard a con-

fronto”, con una attenta spie-gazione delle caratteristiche tecniche e progettuali dei due strumenti e con esempi musi-cali proposti dalla pianista e fortepianista Stefania Neona-to, vincitrice del concorso di Bruges di fortepiano.

Barletta & Mattarozziwww.barlettapianoforti.it

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ilPianoforte | 13

Il Pianoforte Italiano,un’Opera d’Arte Unica al Mondo

www.schulzepollmann.com126 | Noce Pavone Lucido

Masterpiece Series

Pianoforti di Alta Qualità dal 1928

Un metodo di grande respiro, firmato Keith Snell

Cosa potreste pensare di un metodo per pianoforte che comprende tre collane, cinque serie e un numero altissimo di vo-lumi, che si conta a gruppi di decine?Un attimo... prima di pensare che è trop-po ricco, occorre dire che non si prevede che lo studente affronti tutti i fascicoli. Il proliferare dei titoli è infatti legato ad una concezione originale della modularità, e la notevole abbondanza di materiale è pro-prio uno dei punti di forza di questa pro-posta.Il metodo per pianoforte di Keith Snell –nella foto vedete alcune copertine– è pub-blicato dalla Casa editrice Kjos (quella del Bastien) e distribuito in Italia da Rug-ginenti. L’idea portante di questa produ-zione è quella di suddividere il repertorio (studi e letteratura) in fasce di difficoltà progressive: 11 livelli in tutto, che possono essere affrontati sia in modo lineare che in senso “trasversale”.

Si può passare ad esempio dalla collana dedicata alla musica Barocca e Classica a quella Romantica, o a quella dei Novecen-to. L’operazione, facilitata dalla corrispon-denza dei livelli di difficoltà, permette di costruire un’offerta formativa “su misura” nel rispetto del preciso percorso tecnico, di lettura e di sviluppo della musicalità.L’ordine progressivo del materiale –che si articola a sua volta in brani tecnici, di letteratura e d’assieme– facilita l’appren-dimento tecnico ed interpretativo; e rag-

giunge pienamente l’obiettivo di comple-tare la formazione dello studente offrendo all’insegnante materiale già pronto per ciascun livello. Ogni libro include brani graditi agli allievi e agli insegnanti in quanto didatticamen-te e tecnicamente appropriati. Il carattere chiaro e marcato della scrittura, l’ordine dell’impaginazione, la grande professio-nalità ed esperienza apportate dal reviso-re nella ricerca e nell’organizzazione dei materiali, conferiscono a questa collana un grande pregio, suscitando l’interesse di chi studia e può utilizzare questa raccolta come strumento di lavoro. Per la maggior parte dei volumi sono di-sponibili CD con le registrazioni di ogni brano. La collana è corredata inoltre da volumi dedicati a specifici generi musi-cali tra i più significativi: dal New Age al Jazz e alla sezione dedicata al pianoforte a 4 mani.

Rugginenti Editorewww.rugginenti.it

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14 | ilPianoforte

Yamaha Music Europe – Italy è presente a Cremona con i modelli più significati-vi dei marchi gestiti dal gruppo (Kemble, Yamaha e Boesendorfer). La vera attrazio-ne presso lo stand del colosso giapponese è però costituita dalla prima “uscita” uffi-ciale italiana del prestigioso Grancoda da concerto Yamaha CFX. Lo strumento, che incarna le più alte ambizioni Yamaha nel

segmento dei pianoforti da concerto, era stato pre-sentato alla stampa in-ternazionale per la pri-ma volta a Wiesbaden nel marzo dello scor-so anno, con un son-tuoso concerto di

Piotr Anders-zewski.

S e c o n d o quanto di-chiara la co-municazio-ne ufficiale

Yamaha, “il model-lo CFX segna una tappa fondamenta-le nei 108 anni di storia di Yamaha quale produttore di pianoforti a livello mondiale”.In effetti CFX non è un modello mi-gliorativo di pro-dotti già esistenti: è al contrario uno strumento del tutto nuo-vo, nato grazie al desiderio di Yamaha di superare le aspettative di musicisti e pub-blico e di stabilire nuovi standard a livello mondiale per i pianoforti da concerto. Nel CFX ogni dettaglio del processo produtti-vo è stato messo in discussione e rivisto, a partire dai componenti, dalla loro forma, dalle caratteristiche fisiche e dinamiche: con il CFX –sottolineano alla Yamaha– è nato uno strumento che non è paragona-bile ad altri strumenti. Ogni CFX è inte-

Un... grandissimo Grand, da Yamaha

ramente realizzato a mano da un picco-lo team di artigiani esperti e appassionati. Una importante affermazione a livel-lo mondiale è stata conquistata dal CFX quando l’artista russa Yulianna Avde-eva (nella foto qui sopra) ha vinto il pri-mo premio al Concorso Internazionale Frédéric Chopin 2010. La stella venticin-quenne ha infatti scelto per la sua prova finale il pianoforte grancoda CFX Yama-ha: che è quindi entrato di diritto nel me-rito della vittoria.

Yamaha Music Europe – Branch Italywww.yamaha.it

Marc Maggio si presenta... da solo

Mi chiamo Marc Maggio e ho frequentato la scuola france-se dell’IFIF (Institut de Facture Instrumentale Française) a Méjanne-les-Alès. Ho iniziato molto presto (a 18 anni) ma nonostante i miei 18 anni di esperienza nel campo mi accor-go che più passa il tempo e più si è lontani dalla meta: da qui il motto che ho fatto mio: “non si finisce mai di imparare”!Sono orgoglioso di compiere questa professione, che mi of-fre sopprattutto soddisfazioni (e non parlo di soldi), ma an-che la fortuna di poter modellare un pianoforte abbandona-to dal tempo per farlo rinascere usando tecniche di mestiere, manualità, cura, improvvisazione e tanta... tanta pazienza. Si prende uno strumento che ha magari più di cent’anni e gli si ridà vita... per altri cento.Ho inaugurato da poco il nuovo laboratorio di Roma, in Piazza Copernico 9-10, e sono il tecnico ufficiale di Musica per Roma all’auditorium “Parco della Musica”. Nonostante il difficilissimo momento che colpisce soprattutto il nostro settore, mi sono motivato a partecipare a Cremona Piano-forte per testimoniare che, nonostante l’avvento delle ta-stiere digitali, esistono ancora professionisti che cercano di mantenere un mestiere antico e fedele a questo strumento, il Re di tutti gli strumenti: “il pianoforte”...

Marc Maggiowww.accordatoredipianoforti.com

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ilPianoforte | 15

Tra le soluzioni di silenziamen-to dei pianoforti a coda, PianoRe-lax propone l’ultima versione del suo originale kit, che si inserisce e disinserisce al semplice tocco di una leva, e che esprime tecnolo-gia raffinata ed estremamente af-fidabile. Il kit è infatti composto da sensori ottici che devono es-sere inseriti sotto la tastiera, e da una barra in ottone rivestita da uno speciale elastomero indeformabile che arresta i martelli prima dell’impatto con le corde, mantenendo però inalterata la lettura del movimento e la caratteristi-ca di pressione sui singoli tasti.Nella documentazione di presentazione del prodotto si legge testualmente: Il nuo-vo Kit di silenziamento per i Pianoforti a coda si rivolge a chi desidera l’ascolto di un ottimo suono campionato in tre tim-briche (Steinway – Bösendorfer – Yama-

ha), modificabile a piacimento via soft-ware, senza modificare minimamente le caratteristiche tecniche dello strumento a coda che si possiede. PianoRelax, detto altrimenti, garanti-sce la piena libertà di suonare e di espri-

Cosa fa PianoRelax?

mersi musicalmente in ogni momen-to della giornata o della notte, grazie a un ascolto in cuffia di grande qualità, con un suono generato dalla meccanica del proprio strumento (con tutte le ca-ratteristiche di tocco, pesatura, affon-do tasto, primo e secondo scappamen-to ai quali si è abituati) e con, in più, la possibilità di utilizzare la porta MIDI per una eventuale connessione a PC, expander, tastiere, registratori digitali

e così via. Con PianoRelax e con sof-tware musicali adatti è inol-tre possibile, con il pro-prio piano a coda, scrivere e comporre musica, e la dop-pia connessione per cuffia amplia l’impiego anche a raffinate soluzioni per inse-gnante-alunno, ad esempio, o per condividere ascolti specifici senza arrecare di-sturbo.

Suonare un vero pianoforte a coda in pie-na libertà, e studiare e allenarsi senza di-sturbare vicini e familiari –e soprattutto in qualsiasi momento del giorno e della notte–, grazie a questo sistema è oggi pie-namente possibile.

PianoRelaxwww.pianorelax.it

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16 | ilPianoforte

“Piano Vintage” si presenta a Cremona

La filosofia lavorativa di Pia-no Vintage –il laboratorio di re-stauro rappresentato da Strina-sacchi snc– nasce dalla somma delle esperienze di eccellenza del tecnico “Steinway Academy” Andrea De Biasi e dell’ebanista Tommaso Busetto.“La passione all’origine del progetto”, racconta il tecni-co e accordatore, “è la stessa che viene a crearsi attraver-so gli studi pianistici. Come il pianista deve far riaffio-rare in ogni brano il pensie-ro dell’autore, così il tecnico deve far rivivere attraverso lo strumento l’immagine del suono pensato dal costrut-tore”.

Piano Vintage è quindi un la-boratorio dove nulla è lasciato al caso, dove ogni minimo in-tervento è volto al raggiungi-mento di un preciso risultato sonoro e timbrico, individuato oggi dal restauratore, ma cer-tamente pensato dal costrut-tore in origine.

Come opera Piano VintageIl pianoforte si compone di due parti essenziali:• il gruppo mantello-ghisa (ele-

menti fissi non soggetti a de-terioramento) che identifica il progetto;

• il gruppo tavola armonica – corde – martelli, che espri-me il fenomeno acustico per

mezzo della trasmissione meccanica del complesso si-stema tastiera e castello con tutte le componenti. Su tut-to questo complesso appara-to viene operato il restauro.

L’atelier di Piano Vintageè in grado di ripristinare la so-norità originale con il recupe-ro della tavola armonica origi-nale. Un risultato che si ottiene attraverso l’impiego di tecni-che innovative mirate a rida-re energia interna assicuran-do la qualità che risponde alle aspettative più esigenti.Dove il recupero della tavola ar-monica originale non è possi-bile, viene realizzata una tavola completamente nuova; che na-turalmente è pienamente con-forme all’originale. Si restitui-sce in questo modo nuova voce al pianoforte, mantenendo tut-

tavia le caratteristiche timbri-che sonore peculiari e origina-li di ogni strumento. La tenuta dell’accordatura nel tempo è garantita dalla sostituzione del somiere in legno d’acero ame-ricano massello stratificato in-crociato.Il ripristino della meccanica viene valutato meticolosamen-te, per ottenere il risultato del massimo controllo dinamico del suono e garantire affidabi-lità a livello professionale. Piano Vintage si rivolge ai pro-fessionisti che desiderano ave-re il connubio tra affidabilità nella risposta sonora timbri-ca e meccanica e il desiderio di ritrovare l’ispirazione dei bra-ni; e a tutti coloro che deside-rano valorizzare un prodotto antico, o semplicemente usato, con un restauro moderno, pro-fessionale e innovativo.

strinasacchipadiglione 1 - stand 63

Piano Nomenklatur: Aiarp e Rugginenti insieme per la riedizione di un grande classico

Se siete tecnici accordatori o riparatori di pianoforti, non potete non averlo sen-tito nominare. Se vi occupate di pianofor-ti con uno sguardo che va al di là dei con-fini nazionali, non potete fare a meno di prenderlo seriamente in considerazione. Piano Nomenclatur appartiene alla tradi-zione epica del mestiere: è un volume pre-zioso e raro che molti professionisti del settore cercavano invano da anni nelle li-brerie specializzate di tutta Europa.“Era diventato introvabile”, racconta il presidente di Aiarp Luciano Del Rio. “E

per di più l’editore origina-rio è stato assorbito da una nuova realtà che non si è dimostrata interessata ad una nuova edizione. È stato così che, d’accordo con gli autori e con il nostro vali-dissimo Steno Giulini, da sempre attento traduttore specializzato in questa mate-ria, abbiamo deciso di prendere in mano la faccenda e di proporre, attraverso la casa editrice Rugginenti, una nuova edi-zione di questo glorioso titolo”.

Realizzato in sei lingue (te-desco, inglese, francese, italiano, norvegese e spa-gnolo) e corredato di ta-vole tecniche accurate, il nuovo Piano Nomenclatur accoglie anche due capito-

li aggiuntivi dedicati agli smorzatori e al pedale tonale.Per informazioni, prenotazioni o sempli-cemente per visionare un esemplare del volume è possibile rivolgersi allo stand Aiarp.

AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianofortiwww.aiarp.it

RUGGINENTI

PIANONOMENCLATUR

Nikolaus Schimmel • H. K. Herzog

Nuova edizione

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ilPianoforte | 17

Diapasonwww.pianofortibergamini.it

La suggestione dell’italianissimo mar-chio C. Baer risale al 1850, quando l’Inge-gner Cesare Berra, costruendo il suo pri-mo pianoforte, fonda una delle più antiche e famose fabbriche di Torino. La vicenda del costruttore, che si muove in un turbolento periodo contraddistinto da forti tensioni sociali e da due guer-re mondiali, segue il destino di mol-ti altri poroduttori. L’azienda propo-ne prima un modello “Baionetta”, che per molti anni sarà il suo cavallo di battaglia, poi, tra le due guerre, pre-senta sul mercato un primo modello a meccanica scoperta che porta l’azien-da a considerare nuove soluzioni.Dopo la seconda Guerra Mondiale i sistematici contatti con la Germania e i fornitori tedeschi di meccaniche, consentono alla C. Baer di presentare uno splendido modello 120, del quale

C. Baer, dal passato all’oggi

molti esemplari sono ancora regolarmen-te utilizzati. La difficile congiuntura degli anni ’60, però, porta alla chiusura di que-sta realtà, come di molte altre aziende to-rinesi.

Il marchio Baer, oggiDiapason ha ripreso il marchio C. Baer in tempi più recenti, e ha caparbiamente cer-cato di riproporne le caratteristiche di ec-cellenza tecnica con strumenti di prezzo

competitivo. Non è stato facile indi-viduare aziende orientali in grado di garantire queste caratteristiche, ma il buon esito dei contatti ha consen-tito di far rinascere il glorioso mar-chio torinese. La decisione ha però comporta-to l’esigenza di intervenire diretta-mente in tutte le fasi critiche della produzione: dalla scelta delle tavole armoniche e delle meccaniche alla delicata fase dell’intonazione, del-la registrazione e dell’accordatura di ogni singolo strumento, fase che avviene rigorosamente nei laborato-ri dell’azienda italiana. Il modello B155-B175

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Schulze Pollman pre-senta a Cremona Piano-forte un’ampia selezio-ne di pianoforti acustici delle sue linee Master-piece e Studio. Ciascu-na comprende coda e verticali di diverse di-mensioni, particolarità e finiture, che abbinano le caratteristiche della grande tradizione ma-nifatturiera tedesca e il raffinato gusto italiano con l’applicazione della tecnologia più evoluta.Tutti i modelli Schul-ze Pollmann seguono i

tradizione tedesca, qualità italiana, innovazione tecnologica Schulze Pollmann

classici e rigorosi cri-teri costruttivi della metodologia tedesca. I legnami utilizzati, ad esempio, vengono sot-toposti a una lunghis-sima stagionatura, in-tesa ad ottenere una percentuale ottimale di umidità e un assesta-mento adeguato. Com-ponenti di fondamen-tale importanza come le meccaniche e l’accia-io armonico sono ga-rantiti da marchi pre-stigiosi quali Renner, Abel e Roeslau, men-

nico AIARP Salvato-re Tarantino. Con la sua meccanica sintetica

dell ’ulti-ma gene-razione, il 208 pun-ta a con-s ol id a re la propria af ferma-zione in

ambito accademico.In fiera, il costrutto-re di Bolzano annun-cerà inoltre il nuovo coda 172, destinato a completare l’offerta dei mezza coda della linea Studio. Adatto a sale di medie dimensioni, il 172 sarà disponibile sul mercato già a partire da novembre.E non finiscono qui le novità, perché Schul-ze Pollmann presente-rà anche il nuovo coda Bachmann semiacusti-co, che inserisce in un mobile di dimensioni ridotte la vera mecca-nica di un pianoforte a coda collegandola a una contattiera ottica ca-pace di percepire la di-namica del tocco e di tradurla in suono di ot-tima qualità attraverso un’amplificazione digi-tale incorporata.

tre le tavole armoni-che sono realizzate con l’abete rosso di riso-nanza della Val di Fi-emme. L’alto livello di preci-sione degli strumenti Schulze Pollman è ga-rantito inoltre dall’ado-zione delle più evolu-te macchine a controllo numerico in ogni fase della lavorazione. È così ad esempio per la fora-

Schulze Pollmannwww.schulzepollmann.com

tura dei telai, realizza-ti in un’unica piastra in lega speciale di ghi-sa appo-sitamente s t ud iat a per un alto livel-lo di re-sistenza e di afonia. Il fatto che caviglie, agraffes e corde siano sempre nel-la posizione ottimale si deve proprio all’impie-go di macchine NC.Presso lo stand si po-tranno rivedere le no-vità già presentate alla MusikMesse di Franco-forte, come il coda 197 nero lucido della linea Masterpiece, sviluppa-to con la collaborazione del tecnico Luca Man-frin e del Vice Presiden-te AIARP Sergio Bru-nello, uno dei massimi esperti di pianoforte a livello internazionale, intervenuto nelle lavo-razioni e nelle regola-zioni finali. Sarà inoltre esposto anche il coda 208 con meccanica WNG della linea Studio, realizzato grazie alla sinergia con Wessel, Nickel e Gross e all’intervento del tec-

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strinasacchipadiglione 1 - stand 74

Jahn Pianoteile è un’azienda leader nel settore delle parti di ricambio per pianoforte, delle attrezzature per tecnici e degli accessori per pianoforti a coda e verticali, nonché per stru-menti storici a tastiera. Nel suo ampio e professionale catalogo sono inoltre presenti sistemi di illuminazione per pianoforte, sistemi di deumidificazione, accessori d’arredamento mu-sicali, sottoruote e molti altri prodotti studiati appositamen-te per rappresenta-re dettagli miglio-rativi destinati a tutti gli appassiona-ti del pianoforte.La Alfred Jahn GmbH & Co. KG è stata fondata nel 1948 da Alfred

Jahn ed è oggi guidata dal tec-nico costruttore di pianoforti Andreas Harke. Con 12 dipen-denti, ha sede a Grub am Forst in Germania. Nel 2008 ha ce-lebrato i 60 anni di attività ed il 16 settembre di quest’an-

no ha inaugurato l’ampliamento del-la propria sede. Dal 2010, casa Jahn ha affidato la rap-presentanza dei propri prodotti in Italia alla ditta Strinasacchi.

Jahn Pianoteile a Cremona Pianoforte Una prima assoluta a Cremona Pianoforte

per conoscere a fondo il PianoforteBiblioteca tecnica:

NOVITàPIaNO NOmeNclaTurNuOVa edIzIONeIN seI lINgue

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Memorie di un accordatore. Il racconto autobiografico delle vicende del primo artefice del pianoforte da concerto italiano.

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C’è una “prima” importante in que-sti giorni in fiera. Il palcoscenico di Cremona Pianoforte è stato infatti scelto da Pianosound per presentare al pubblico e agli operatori italiani la pre-stigiosa linea di pianoforti digitali “Home” di Kurzweil, di cui l’azienda italiana ha da pochissimo acquisito la distribuzio-ne esclu-siva per l’Italia.La gamma si compone allo stato attuale di tre modelli che ri-spondono ai nomi di MP10, CUP2, MPS10.Gli strumenti sono estrema-

mente curati dal punto di vista della generazione sonora –del resto il mar-

chio Kurzweil è noto pro-prio per la grande qualità dei campioni pianistici. Sotto il profilo strettamente mecca-nico, il modello CUP2 (nel-la foto a fianco) propone una tastiera Fatar di alta qualità; mentre l’MPS10 si mette in

evidenza per la sua straordinaria por-tabilità. La gam-ma verrà comple-tata nelle prossime settimane con l’in-troduzione del mo-

dello MPS20 –a cui, ai primi di gennaio dell’anno prossimo, si affiancherà an-che il modello MP20.

Kurzweilwww.pianosound.it

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albo soci2011

ABRUZZOFABBRINI Angelo Lungomare Matteotti, 79

65121 Pescara 085-36183 MATTEUCCI Domenico Via Ferruccio Parri, 7/B

67051 Avezzano (AQ) 347-5222682

BASILICATAMALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 Matera

338-2716313

CALABRIACRUCITTI Carmelo Via SS. Ionica Dir. Irto 16 89061 Arangea (RC)

328-3477648 SANSONE Enzo Via Resistenza, 185 - 87040 Castrolibero (CS) 360-283292

CAMPANIAARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 DE MAIO Francesco Londra - 0044-7946597885 MAIONE Sabino Via S. Carlo, 19 - 82011 Airola (BN) 335-5734706 MITILINI Gennaro Via Salvatore Di Giacomo snc - 80040 Volla (NA) 335-423460 PISCOPO Ciro Via Rocco Galdieri 11 - 80020 Casavatore (NA) 347-1861481 ROSSI Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727SANTARPINO Aldo Via Martiri D’Ungheria 224 - 84018 Scafati (SA) 081 - 8508617

EMILIA ROMAGNACASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 DALPORTO Mirco Via Respighi 8 - 42100 Reggio Emilia 335-5416883 DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100 Reggio Emilia 335-8398367 FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 Ferrara 333-4309608 IDRA Canzio Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 335 8364024 IDRA Walter Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 051 575825 PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B - 41100 Modena 338-8438957 RANDI Paolo Via Don Baronio 56 - 47039 Savignano Rub. (FO) 360-706926

FRIULI VENEZIA GIULIABONUTTI Luca Via della Villa 40 - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 - 33100 Udine 338-6045193 GRASSI Marco Via Pagliaricci 49/1 34128 Trieste 339-5054035 PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 Gorizia 348-9105806 TONON Ulisse Via degli Aceri, 22/2 - 33033 Codroipo (UD) 329-4691279VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sacile (PN) 0434 72989

LAZIOAHMAR Robert Via Poggio dei Pini 4 - 0061 Anguillara Sabazia (RM) 329-6135396 ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 Roma 06 4872739 BALDI Enrico Via Emanuele Filiberto 271 - 00185 Roma 339-5065093 BIANCHI Nino Gaetano Via delle Olmate 19 - 01010 Oriolo Romano (VT) 333-4241484 BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337-770654 CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 Roma 338-9465350 D’ANGELO Mauro Via T. Landolfi 155 - 03100 Frosinone 333-2828955 DE LELLIS Marco 21-05 31st Avenue 11106 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 LOREFICE Luca Via Casale Agostinelli 62/b 00118 Roma (Morena) 349 5636299 MAGGIO Marc Piazza Copernico 9/10 - 00176 ROMA 328-0240755 MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023 Formia (LT) 338-1507642 SABATINI Valerio Via Ferruccio, 34/A-B - 00185 Roma 339-1494509 TARQUINI Marcello Via Delle Vigne, 79 - 00148 Roma 335-5818761

LIGURIACANAVESE Lucio Via Canepari 9 - 17055 Toirano (SV) 348-2430560

FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 Genova 010-812264 GALLI Pietro Via Torino 27 - 19122 La Spezia 328-9664927 GANORA Giorgio Via S. Luca D’Albaro 63 int. 12 - 16146 Genova 010-364142 SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 - 17100 Savona 328-6028351 STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 - 16121 Genova 010-580122

LOMBARDIABARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 0372-64375 BOTTINI Roberto Via Ariosto 12 - 25127 Brescia 347-5570824 BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 Milano 349-1535675 DIANA Ferdinando Viale Molise 1 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 - 20052 Monza (MB) 335-6472597 GRIFFA Davide Via Anelli 8 - 20122 Milano 335-7772260 GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-7793546 GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-6825065 GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 Mantova 335-426552 IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 LANZANI Cesare Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MB) 0362-502331 LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MB) 347-6466134 LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 Varese 0332-281355 MAESTRI Mauro Via Pietro da Lissone 4 - 20035 Lissone (MB) 339-5908422 MANCINI Paolo Via Cavour 15 - 23822 Bellano (LC) 335-5917854 MITAROTONDA Paola Via Corridoni 37 - 20122 Milano 347-4586526 MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100 Varese 0332-283506 PAPES Davide Via della Pila 61 - 20162 Milano 339-3509700 PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-8171934 PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-4189827 PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 030-3751106 PEDROLI Giancarlo Via Carlo Farini 59 - 20100 Milano 338-8949551 PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100 Como 031-594041 PICONE Roberto Via Scalabrini 29 - 22100 Como 339-2934092 PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS) 334-3939624 ROCCO Massimo Via Bergamina 9 - 20016 Pero (MI) 339-6660337 SANGALLI Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MB) 039-2871996 SCORTICATI Carlo Corso XXII Marzo 28 - 20135 Milano 02-5456154 TAMAGNI Massimo Via Albino Luciani 6 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 338-4099888 TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 333-7805862 TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano Mil. (MI) 347-4413448 VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108 ZANOTTI Luca Via Udine 1/C - 25050 Rodengo Saiano (BS) - 030 3751106 ZECCHIN Francesco Via Monfalcone 26 - 21049 Tradate (VA) 348-5626000

MARCHEBEVILACQUA Giuseppe Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 348-7327186 CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace 40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo (AN) 329-8410855 SANTORI Fabrizio Via Fermi Fossombrone (PU) 348-5114842 VALLI Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 Ancona 335-5738327

MOLISECHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 Campobasso 338-8207609

PIEMONTEBIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 Biella 335-6291457 GALLINUCCI Giorgio Via Scallaro 22 - 10020 Cavagnolo (TO) 347-2214091 GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013 Chiusa Pesio (CN) 335-7062884 LAZZARINO Roberto Via Trieste 51-53 - 15011 Acqui Terme (AL) 333-9800983 MARTUCCI Roberto Via Torino 190- 10042 Nichelino (TO) 328-3644077

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Chi è AIARP

AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori PianofortiSede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534 www.aiarp.it - e-mail: [email protected]

Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) - Salvatore Tarantino (segretario) Davide Papes (tesoriere) - Marcello Tarquini (consigliere)

c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 Banca Popolare di Milano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619 – IBAN: IT84 W0558 40161 9 000 000 016593

OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 Novara 336-236306 PEDROLI Paolo Via Vittorio Veneto 8 - 28041 Arona (NO) 393-4981199 PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208

PUGLIACIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100 Foggia 330-327813 FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029 FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 GRIFFI Massimiliano Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 330-508920 LAMACCHIA Luigi Via Melo 15 - 70122 Bari 348-4142904 LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour (LE) 0836-543726 MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621SANTORO Gianbattista Via Saliscendi, 2A - 74015 Martina Franca (TA) 338-6342016

SARDEGNACORDA Luigi Via Canelles 28/A – 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 – 09013 Carbonia (CA) 339-2738201

SICILIACONTI Agatino Via Ravanusa 12/A - 95037 S.G. La punta (CT) 328-8242642 CONTINO Dario Augusto Via Canfora 12/A-B - 95128 Catania 340-7101729 DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 - 91100 Trapani 347-8788065 PENNISI Sergio Via P.le S.M. Ammalati 101 - 95024 Acireale (CT) 328-4123261 SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 - 90145 Palermo 335-5247084 SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 Messina 368-205985 TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 Palermo 335-7102578

TOSCANABENVENUTI Paolo Via Toscoromagnola 1997 - 56023 Navacchio (PI) 338-1314100 BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 - 50142 Firenze 335-5850679 CHECCACCI Giangastone Via Cesare Battisti 10 - 53100 Siena 335-357696 CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) 333-9676001 FROLA Riccardo Via Pontanico 33/A - 50061 Compiobbi (FI) 329-2197626 HERVO HUERNE Céline Via Pontanico, 33/A Compiobbi (FI) 388-1718397 LISI Massimo Via Tosco Romagnola 294 - 56012 Fornacette (PI) 328-3059848 MENICAGLI Luca Via Verga 9 - 57100 Livorno 0586-444495 NERI Andrea Via Dell’Olivuzzo 69 - 50143 Firenze 347-7674440

NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 Arezzo 339-4110770 PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 Prato 347-3535359 PARISE Jonathan 11 Courta Court - 3996 Inverloch Vic. AUSTRALIA ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021 Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 VALENTINI Stefano Via Melara 6 - 54035 Fosdinovo (MS) 349-4379812

TRENTINO ALTO ADIGECAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 GALVAN Egidio Corso Ausugum 112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 MANFRINI Luca Via Kennedy 194 - 39055 Laives (BZ) 338-3028238MORELLI Paolo Loc. Fratte Ponte Regio 38057 Pergine Valsugana (TN) 0461 530019 PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741

UMBRIACATARINELLI Maurizio Località Poggiarello 9 - 06034 Foligno (PG) 335-1329338 LUPATTELLI Davide Via Monteneri 35 - 06129 Perugia 338-8397486NERI Andrea c/o Ditta Ceccherini & C. 347-7674440

VENETOAGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 Villadose - Rovigo 329-2148269 BETTIN Giovanni Via Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 Treviso 338-9565274 BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 DE BIASI Andrea Via Nogara 7 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026 Mel (BL) 335-8430714 DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 338-5480107 FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio 1526 - 30135 Venezia 347-7636880 FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 MARCHESINI Pietro Via M. Moro 4A - 31033 Castelfranco Ven. (TV) 339-5952898 MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR) 348-4135801 PEDRALLI Andrea Via D’Antona 1 - 31021 Mogliano Veneto (TV) 347-0507396 SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 Verona 349-2947666 TELATIN Silvana Via Verona, 25 - 36061 Bassano del Grappa (VI) 333-2076218 VENTO Maurizio Via Toniolo 13 - 31036 Istrana (TV) 333-3032643 ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 Verona 347-5584119 ZANINI Guido Via Scuole 111 - 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 - 30010 Camponogara (VE) 335-5654244

Il nome di AIARP è profondamente legato alla storia recente del pianoforte in Italia. Nata nel 1969 in seno all’Assemblea annuale di Europiano, l’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti è da allora la sola istituzione del no-stro Paese impegnata sistematicamente nella diffusione della cultura tecnica di questo strumento.Nel corso dei suoi quattro decenni di vita, AIARP ha raccolto adesioni sempre più numerose sia fra i tecnici professioni-sti, sia nell’ambito del ristretto circolo formato da produttori, importatori e distributori di pianoforti, che accompagna-no da sempre il cammino di AIARP nel ruolo di soci sostenitori.

L’attività AIARP ruota attorno a quattro cardini fondamentali:Attività di formazione rivolte a soci e simpatizzanti: incontri di laboratorio, incontri tecnici, giornate di studio.Organizzazione di seminari e workshop proposti a cadenza annuale con visite guidate a fabbriche e laboratori.Esami di ammissione: di fatto l’unico percorso oggi esistente in grado di garantire l’accesso ad una qua-lifica professionale autentica.Rapporto con le Istituzioni, i cui frutti hanno portato fra l’altro all’inquadramento ufficiale della professione di “tecnico riparatore e accordatore” nel numero delle professioni artigianali artistiche riconosciute dallo Stato.

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A sette set-timane dalla sua "prima as-soluta" al Fe-stival di Bay-reuth (dove è stato presen-tato in occa-sione del bi-c e n t e n a r i o della nasci-ta di Franz Liszt), uno dei pri-mi tre prototipi del pianoforte B-192 di Steingräber & Söhne è presente a Cremona Piano-forte. Fratello minore del Ma-gnifique C-212, viene proposto come un prodigio di tecnica e di suono.Cremona Pianoforte è quin-di la primissima tappa di un tour internazionale che porte-rà l’ultima creazione della dit-ta tedesca a presentarsi ai mu-sicisti di tutto il mondo.Questo nuovo modello va a completare la gamma di pia-noforti professionali Steingrä-ber & Söhne, affiancandosi ai modelli A-170, C-212, D-232,

e E-272, fa-mosi per la grande forza del suono e la trasparen-za dei toni. Tra i musici-sti che hanno scelto Stein-gräber per i loro concer-

ti nel 2011 si possono annove-rare nomi come Alfred Bren-del e il suo miglior studente, Kit Armstrong. I pianoforti dell'azienda tedesca sono pe-raltro presenti in alcune tra le più famose sale da concer-to del mondo, come la Getty di San Francisco, la sala dell’Uni-versità di Karlsruhe in Germa-nia e il Teatro Sucre di Quito in Ecuador.Accanto al prestigioso coda, Steingräber & Söhne presenta a Cremona Pianoforte anche il Piano Liszt, un pianoforte ver-ticale con preziosi inserti de-dicati al grande compositore e pianista ungherese.

Première di Steingräber: il nuovo grand piano B-192

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Sono improntate a criteri di ri-spetto assoluto del testo tutte le partiture che si fregiano del mar-chio Wiener Urtext. Fra le uscite più recenti ci sono tre delle più ce-lebri Invenzioni a Due Voci di J.S. Bach (la 1, la 6 e la 8). Le compo-sizioni, diteggiate da Oswald Jonas sulla base dell’edizione di Ulrich Leisinger, sono accompagnate da una ristampa di pregio degli originali bachiani.Accanto ad esse segnaliamo il completamento della revisio-ne integrale delle Sonate di Haydn. Il lavoro, monumentale, è stato eseguito a partire dall’edizione storica di Christa Lan-don: e rappresenta un passo avanti notevolissimo nella cor-rezione di alcuni passaggi fino ad oggi oscuri.

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