“Il pesce mantiene giovane il cervello vero o falso? · “Il pesce mantiene giovane il cervello?...

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Anno IV Numero 949 Lunedì 19 Settembre 2016, S. Gennaro AVVISO Ordine 1. ORDINE:iniziative terremoto 2. ORDINE: Giubileo 3. Ordine: farmaDAY 4. Ordine: Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. “Il pesce mantiene giovane il cervello? 6. Il miracolo del sangue di san gennaro: prodigio o trucco alchemico? 7. «Cuffia dei rotatori», quel dolore per usura alla spalla Prevenzione e Salute 8. Ci sediamo bene sul water? la posizione giusta per evitare problemi di stitichezza 9. Evitare lo shopping a stomaco vuoto: la fame aumenta il desiderio di "spese folli" Meteo Napoli Lunedì 19 Settembre Variabile Minima: 20°C Massima: 29°C Umidità: Mattina = 70% Pomeriggio =57% “Il pesce mantiene giovane il cervello”, vero o falso? Sono in molti a credere che il pesce mantenga giovane il cervello. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Alberto Albanese, Responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas. Non solo le nonne e le mamme hanno ragione quando dicono che il pesce mantiene giovane il cervello ma lo affermano anche alcuni studi effettuati sull’olio di pesce e sull’acido docosaesaenoico, un acido grasso del gruppo omega 3 contenuto particolarmente in alcuni tipi di pesce. Anche se i dati degli studi non sono confermati da tutte le ricerche, forse per l’insufficiente ampiezza dei campioni di popolazione studiati, l’effetto sul cervello e quindi su un minor rischio di sviluppare demenza o segni di invecchiamento cerebrale è associato a elevati dosaggi di acido docosaesaenoico (DHA) presenti nel sangue o ad un’elevata e regolare assunzione alimentare di pesce spiega l’esperto. – È probabile però che questo tipo di effetto protettivo non si manifesti in chi è portatore di rischio genetico per demenza e quindi che l’ipotizzata azione protettiva sul cervello dell’acido docosaesaenoico da pesce come salmone, sgombro, tonno, alici e sardine, e ancor più presente nell’olio ricavato da questo tipo di pesce, sia un fattore benefico debole. Non sono tuttavia noti i meccanismi attraverso cui si svolgerebbe questa possibile azione protettiva; tra l’ipotesi vi è anche quella di un contrasto dei meccanismi pro-infiammatori responsabili delle malattie neurologiche degenerative come la demenza.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. ' Chi fatica magna; chi nun fatica magna e beve VERO

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Anno IV – Numero 949 Lunedì 19 Settembre 2016, S. Gennaro

AVVISO Ordine

1. ORDINE:iniziative

terremoto

2. ORDINE: Giubileo

3. Ordine: farmaDAY

4. Ordine: Convenzioni

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. “Il pesce mantiene

giovane il cervello?

6. Il miracolo del sangue di

san gennaro: prodigio o

trucco alchemico?

7. «Cuffia dei rotatori»,

quel dolore per usura

alla spalla

Prevenzione e Salute

8. Ci sediamo bene sul

water? la posizione giusta

per evitare problemi di

stitichezza

9. Evitare lo shopping a

stomaco vuoto: la

fame aumenta il

desiderio di "spese folli"

Meteo Napoli

Lunedì 19 Settembre

Variabile

Minima: 20°C Massima: 29°C Umidità: Mattina = 70%

Pomeriggio =57%

“Il pesce mantiene giovane il cervello”, vero o falso?

Sono in molti a credere che il pesce mantenga giovane il cervello. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Alberto Albanese, Responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas.

“Non solo le nonne e le mamme

hanno ragione quando dicono

che il pesce mantiene giovane

il cervello ma lo affermano anche alcuni studi

effettuati sull’olio di pesce e sull’acido

docosaesaenoico, un acido grasso del gruppo

omega 3 contenuto particolarmente in alcuni

tipi di pesce. Anche se i dati degli studi non sono confermati da tutte le ricerche, forse per

l’insufficiente ampiezza dei campioni di popolazione studiati, l’effetto sul cervello e quindi su un minor rischio di sviluppare demenza o segni di

invecchiamento cerebrale è associato a elevati dosaggi di acido docosaesaenoico (DHA) presenti nel sangue o ad un’elevata e regolare

assunzione alimentare di pesce – spiega l’esperto. –

È probabile però che questo tipo di effetto protettivo non si manifesti in chi è

portatore di rischio genetico per demenza e quindi che l’ipotizzata azione

protettiva sul cervello dell’acido docosaesaenoico da pesce come salmone,

sgombro, tonno, alici e sardine, e ancor più presente nell’olio ricavato da

questo tipo di pesce, sia un fattore benefico debole.

Non sono tuttavia noti i meccanismi attraverso cui si svolgerebbe questa

possibile azione protettiva; tra l’ipotesi vi è anche quella di un contrasto dei

meccanismi pro-infiammatori responsabili delle malattie neurologiche

degenerative come la demenza.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. ' Chi fatica magna; chi nun fatica magna e beve

VERO

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 949

SCIENZA E SALUTE IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO:

PRODIGIO O TRUCCO ALCHEMICO?

Il sangue di San Gennaro, gli scettici e le spiegazioni degli scienziati.

Il mistero partenopeo più famoso nel mondo è senza

dubbio l’ampolla conservata nel Duomo e che si dice

contenga il sangue di San Gennaro.

La particolarità di tale reliquia è che tre volte l’anno la sostanza da solida si trasforma in liquida, un fenomeno considerato prodigioso dai fedeli. Succede il 16 dicembre, il sabato precedente la prima domenica di maggio (ricorrenza del trasferimento del corpo del

santo da Pozzuoli a Napoli) il 19 settembre, durante la festa del santo.

In un articolo apparso su Nature,

alcuni studiosi del CICAP diretti da

Luigi Garlaschelli hanno mostrato

di avere ottenuto una sostanza dal colore del sangue utilizzando molisite (minerale presente sul

Vesuvio), sale da cucina e carbonato di calcio.

L’origine del prodigio di San Gennaro (la Chiesa non lo chiama miracolo) sarebbe secondo loro dovuta

alle proprietà tissotropiche della sostanza ricreata, cioè la sua capacità di liquefarsi dallo stato solido se

agitata.

«Il comportamento del sangue di San Gennaro però è imprevedibile» spiega l’abate Vincenzo De

Gregorio, che da 12 anni maneggia le ampolle durante le cerimonie.

«A volte si liquefa subito all’uscita dalla cassaforte o addirittura dentro. Davanti a papa Ratzinger

ritengo di avere mosso a sufficienza le ampolle, ma il sangue non si è sciolto. Ed era il papa».

L’ENIGMA CONTINUA. Una spettrometria indica che all’interno delle ampolle c’è sangue.

Ma il fisico francese Michel Mitov, nel libro Matière Sensible, ipotizza che le ampolle contengano

spermaceti, grasso ceroso estratto dalla testa dei capodogli, e soluzione d’argilla.

Materiali “sensibili” a manipolazioni e temperatura.

Benché il Cicap nel 1991 abbia suggerito in maniera sperimentale che l’ampolla potrebbe contenere in

realtà non sangue ma una SOSTANZA TISSOTROPICA (capace cioè di cambiare stato da solida a liquida

e viceversa), non c’è mai stata una verifica condotta sulla reliquia e per i fedeli il fenomeno resta

inspiegabile.

FURTO. Una piccola curiosità storica. La reliquia si trova nel Duomo di Napoli e consiste in una teca

contenente due ampolle, una riempita della misteriosa sostanza e l’altra semivuota perché Carlo III di

Borbone ne sottrasse il contenuto per portarlo in Spagna.

(Focus)

SI TRATTA DI UN MIRACOLO, DI UN FENOMENO INSPIEGABILE O DI UN TRUCCO CHIMICO?

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 949

PREVENZIONE E SALUTE CI SEDIAMO BENE SUL WATER? LA POSIZIONE GIUSTA

PER EVITARE PROBLEMI DI STITICHEZZA

Da qualche giorno è diventato virale su Facebook un video in cui si spiega che defecare seguendo una postura a «squat», tenendosi sollevati sulle gambe, eviterebbe molti problemi di stitichezza e non solo. Quando siamo seduti infatti l’intestino retto si piega e non facilita l’evacuazione come spiega anche il professor Pier Alberto Testoni, primario gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’ospedale San Raffaele di Milano

Come ci si siede sul water? Beh comodamente a 90 gradi, magari con un

libro in mano o uno smartphone per rendere la sosta più piacevole. Ma sembra però (e non è una novità) che questa non sia la posizione più salutare perché può comportare stitichezza, intestino irritabile, emorroidi. «Con la posizione a 90° si crea un’angolazione del canale anale che crea un ostacolo al passaggio delle feci e determina una stipsi di tipo espulsivo, quella in assoluto più diffusa e facilita la comparsa del rettocele (lo scivolamento di una porzione di intestino retto nella vagina)» spiega il prof. Pier Alberto Testoni, primario gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’osp. San Raffaele di Milano.

: Stando infatti a 90 gradi il tratto intestinale viene schiacciato e in parte bloccato. Il muscolo puborettale ha la funzione di strozzare il retto e mantenere la continenza. Quando ci sediamo il puborettale è parzialmente rilassato e quindi continua a tenere comunque ben saldo il nostro retto, impedendo la

naturale defecazione. In pratica il meccanismo di chiusura dell’intestino non è progettato per aprirsi completamente quando siamo seduti.

: Se ci si accovaccia assumendo una posizione a

35 gradi tutto può cambiare e questa è una posizione comune che era naturalmente assunta in epoca primitiva ben prima dell’arrivo dei water. «La posizione alla turca è certamente la più corretta soprattutto per chi ha problemi ad evacuare; il muscolo puborettale lavora meglio e ha una maggiore efficacia nella posizione a 35 gradi». La posizione a «squat» mette meno pressione sul retto e l’argomento è stato trattato anche nel best seller di Giulia Enders, «L’intestino felice » in cui la giovane scienziata spiega con un linguaggio accessibile come funziona il nostro intestino chiarendo tra l’altro che oltre un miliardo di persone nel mondo utilizzano la posizione squat e hanno meno probabilità di soffrire di emorroidi e stipsi.

TRATTO INTESTINALE SEMI-BLOCCATO

LA POSIZIONE CLASSICA

La posizione ACCOVACCIATA

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 949

: Nella posizione accovacciata il muscolo puborettale che blocca la defecazione si rilassa completamente e permette di evacuare meglio e più velocemente. «Inoltre la posizione alla turca facilita il sistema torchio-addominale, cioé

quel meccanismo dei muscoli dell’addome e del torace che, contraendosi riducono il volume della cavità addominale e permettono la defecazione» spiega il prof. Pier Alberto Testoni che conferma come la posizione alla turca possa essere un atteggiamento terapeutico valido per chi soffre di stitichezza e di rettocele. Sull’argomento esistono anche studi scientifici, uno dei più importanti risale al 2003 quando il medico israeliano Don Sikirov ha cronometrato i tempi di evacuazione in tre posizioni diverse: da seduti su un wc alto 42 cm, su un wc di 31 cm: Chi stava seduto ci ha messo circa 130

secondi e ha valutato l’esperienza meno soddisfacente. accovacciati: ha impiegato circa 50 secondi per liberare l’intestino, segnalando tra l’altro un

senso di svuotamento delle viscere. Chi stava seduto ci ha messo circa 130 secondi e ha valutato l’esperienza meno soddisfacente.

: A meno che non ci sia un’emergenza in

mezzo al bosco difficilmente ci troveremo a evacuare accovacciati e i bagni alla turca ormai si trovano (per fortuna!) solo in qualche scuola e palestra o talvolta nei rifugi in montagna. Anche i water sono quelli che sono. Per replicare la posizione accovacciata si può utilizzare uno sgabello e posizionarlo sotto i piedi per alzare le gambe. «Posizione decisamente scomoda e un poco pericolosa, di certo non è da tutti, ma sicuramente efficace» commenta Testoni. (Salute, Corriere) CURIOSITÀ E SALUTE

MEGLIO EVITARE LO SHOPPING A STOMACO VUOTO: LA FAME AUMENTA IL DESIDERIO DI "SPESE FOLLI"

Uno studio rivela che l'appetito spinge all'acquisto di beni non alimentari, oltre che alla ricerca di cibo: l'azione è dovuta alla grelina, "l'ormone della fame"

MAI FARE SHOPPING QUANDO SI È AFFAMATI. Uno studio rivela infatti che la sensazione di fame, oltre alla ricerca di cibo, induce anche la volontà di fare acquisti di prodotti non alimentari. Lo strano "effetto collaterale" è dovuto allo stesso ormone che regola l'appetito, la grelina, coinvolto anche nei processi decisionali e nei meccanismi della ricompensa.

Mangiare prima di fare compere - La ricerca, in conclusione, ha stabilito che la

fame, pur non incidendo sul desiderio di possesso di nuovi oggetti, aumenta in ogni caso la tendenza ad appropriarsi di qualcosa, di tipo alimentare o meno. "I pensieri legati all'acquisizione possono ampliarsi e spingerci a procurarci anche oggetti che non hanno niente a che fare con il cibo, pur sapendo che non placheranno il nostro appetito". Morale della favola: prima di andare a fare compere, è meglio riempirsi lo stomaco. (Salute, Tgcom24)

I BENEFICI DELLA POSIZIONE A 35 GRADI

UNO SGABELLO COME SOLUZIONE

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 949

SCIENZA E SALUTE «CUFFIA DEI ROTATORI»,

QUEL DOLORE PER USURA ALLA SPALLA

Talvolta la causa può essere un trauma, anche non particolarmente importante

Se la spalla fa male la causa potrebbe essere una lesione a livello della cuffia dei rotatori, struttura formata da 4 tendini che concorrono al movimento dell’articolazione nei vari piani dello spazio. Già dopo i 35-40 anni è facile che inizi un processo di usura a carico di queste strutture tendinee. «Fino a un terzo della popolazione è destinato ad andare incontro, prima o poi nella vita, a lesioni della cuffia dei rotatori — spiega A. Castagna, responsabile dell'Unità di chirurgia della spalla dell'Istituto Clinico Humanitas di Milano —. Questa predisposizione è probabilmente dovuta al fatto che i tendini della cuffia sono sovrautilizzati rispetto alle loro dimensioni. Il tutto può essere letto anche in chiave evoluzionistica: nei nostri avi, che camminavano a quattro zampe, la spalla era come un'anca, che poi, con il

passaggio alla stazione eretta, ha dovuto cambiare tipo di movimenti, svolgendo compiti per quali non era stata "pensata"».

Che cosa provoca le lesioni alla cuffia dei rotatori? «Traumi, usura o entrambi i fattori. Il

sintomo più caratteristico è il dolore alla spalla, irradiato al braccio (ma non all'avambraccio), che aumenta con lo sforzo e di notte. In genere, il tendine più coinvolto per rottura è il sovraspinato.

Con il passare del tempo, se non si interviene in alcun modo, c'è il rischio che la rottura si estenda ad altri tendini e si giunga a una progressiva perdita di funzione della spalla. Ecco perché è sempre meglio non sottovalutare un dolore alla spalla che persiste.

La diagnosi di lesioni alla cuffia dei rotatori può essere fatta in una visita ortopedica nella quale si eseguono alcune manovre per individuare la sede della lesione e la sua entità. Tuttavia possono rendersi necessari ecografia, radiografia e risonanza magnetica».

: «Se la lesione riguarda un solo tendine, di solito il trattamento è inizialmente conservativo, basato su riposo,

antinfiammatori, fisioterapia. E i risultati sono in genere molto buoni.

Se il processo degenerativo si cronicizza o c'è un trauma importante, può essere preso in considerazione un approccio chirurgico.

Bisogna però tenere presente che non tutti sono buoni candidati alla chirurgia e che non sempre l'intervento porta a una guarigione completa.

Molto dipende dallo stato dei tendini e dalla loro capacità di guarire che tende a diminuire con l'aumentare dell'età e la cronicità della lesione. In genere, consigliamo l'operazione in soggetti attivi e dinamici, mentre abbiamo delle riserve nei casi di persone molto in là con gli anni che hanno limitate richieste funzionali.

La tecnica chirurgica che va per la maggiore è quella artroscopica, a patto di affidarsi a specialisti competenti. L'intervento non è molto complesso, ma è impegnativa la fase post-operatoria perché bisogna lasciare ai tendini il tempo per guarire». (Salute, Corriere Sera)

Quali sono le cure possibili?

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 949

TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE

POPOLAZIONI COLPITE L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà.

Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà.

I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto

Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli

Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN

ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno (Vedi Sito)

ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità:

1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI

FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM

Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione attinente alla professione.

Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali presenta numerose difficoltà.

Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:

LA “FAD IN FARMADAY” consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione

dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti formativi ECM

IL METODO Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare” nel Corso FAD da Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.

Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!

Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di

fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:

Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita; n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso. In 48 ore sarà inviata una username e una password personale. All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V. Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del

Provider. ( www.ecm-corsi.it )

Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli gratuito

Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini € 40,00

La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice, GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY

DI COSA SI TRATTA?

COME PARTECIPARE

QUANTO COSTA

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CONVENZIONI: Servizi e Agevolazioni per gli ISCRITTI all’Ordine

Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.

Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente una doppia finalità:

Le imprese ammesse alla Convenzione sono indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale dell’Ordine (Home page, News; vedi foto) L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. Di seguito le aziende già convenzionate

1. Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;

2. Conferisce all’Ente convenzionato un accreditamento che può tramutarsi in vantaggi economici nei confronti di un target di clientela altamente prestigioso e selezionato.