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Il percorso terapeutico ideale (simultaneous care) del paziente con dolore oncologico Modena, 21 aprile 2012 Gaetano Feltri Sulle Ali del Sollievo Nuovi scenari terapeutici e gestionali del paziente con breaktrough cancer pain

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Il percorso terapeutico ideale (simultaneous care)

del paziente con dolore oncologico

Modena, 21 aprile 2012

Gaetano Feltri

Sulle Ali del Sollievo

Nuovi scenari terapeutici e gestionali

del paziente con breaktrough cancer pain

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1994: il MODELLO “NODO”

• L’oncologo lascia le “consegne” alla équipe

domiciliare

• “Legittima” l’équipe domiciliare

• Rimane disponibile per consulenze

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1998: Medicina Palliativa – interfaccia con oncologia(Oxford Textbook of Palliative Medicine, Second Edition, 1998)

• “Il centro oncologico non dovrebbe scaricare il

paziente se manca il supporto palliativo del

medico di famiglia e la garanzia che le risorse

della comunità sono in grado di assistere il

paziente e la famiglia”

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INTEGRAZIONE O ...............

Il Paziente Il Paziente con Dolore con Dolore OncologicoOncologico

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IL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO:

ESTENUANTE E FRAMMENTATO

TIME 0 2-5-10 YEARS LATER

GP HOSPITAL ADMISSION RHEABILITATION CENTER

HOSPITAL DAY HOSPICE/HOME CAREAMBULATORY

❀ SCREENING &/or FIRST DIAGNOSIS

❀ ANTICANCER TREATMENT (Hospital)

❀ REHABILITATION (??)

❀ HOSPICE/HOME ASSISTANCE (Palliative Care)

M. Nonis, 2008, modificata.

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IL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO:

ESTENUANTE E FRAMMENTATO

TIME 0 2-5-10 YEARS LATER

GP HOSPITAL ADMISSION RHEABILITATION CENTER

HOSPITAL DAY HOSPICE/HOME CAREAMBULATORY

❀ SCREENING &/or FIRST DIAGNOSIS

❀ ANTICANCER TREATMENT (Hospital)

❀ REHABILITATION (??)

❀ HOSPICE/HOME ASSISTANCE (Palliative Care)

M. Nonis, 2008, modificata.

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SIMULTANEOUS CARE: DEFINIZIONI POSSIBILI

• L’applicazione simultanea di cure palliative e terapie finalizzate

a trattare i pazienti.

• Cura in cui i pazienti dispongono di trattamenti palliativi e nello

stesso tempo (simultaneamente) sono arruolati in clinical trials.

• Questo approccio ottimizza gli obiettivi terapeutici dell’hospice

e delle cure palliative offrendo contemporaneamente accesso

a nuove e potenzialmente migliori terapie.

• Simultaneous care è un sistema che aumenta le possibilità di

scelta dei pazienti permettendo a loro e alle loro famiglie di

avere accesso nello stesso tempo a due opzioni vantaggiose. "Definition of Simultaneous Care"

From Kirsti A. Dyer MD, MS, FT, former About.com Guide

Updated: December 12, 2006

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SIMULTANEOUS CARE: DIVERSI APPORCCI POSSIBILI1) CENTRATA SULL’ONCOLOGO

• L’oncologo deve avere competenze nella cura di

supporto e palliativa dei pazienti con cancro e nelle cure

di fine vita.

• L’oncologo deve riconoscere e indirizzare il bisogno di un

nursing appropriato.

• E’ responsabilità dell’oncologo riconoscere e valutare i

sintomi fisici e psicologici dei pazienti che ha in cura e

assicurarne una adeguata presa in carico.

Cherny et al Ann Oncol 2003, ESMO programme

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SIMULTANEOUS CARE: DIVERSI APPORCCI POSSIBILI2) CENTRATA SULL’OSPEDALE CHE SI PROIETTA SUL TERRITORIO

• “Maltoni ipotizza la necessità che una struttura

chiaramente identificabile possa fungere da riferimento

clinico, scientifico e organizzativo dentro l’ospedale o

l’istituto di ricerca e cura allo scopo di:

– Effettuare servizio di consulenza ai ricoverati nei vari reparti (….)

– Assumere in modo graduale la gestione diretta (…) di una parte

di pazienti (…)”

Le cure palliative come “Simultaneous Care”: tre anni di esperienza in un ospedale di Torino

F. Garetto1, O. Dal Canton, S. Chiadò Cutin, P. Pochettino, A. Comandone

Divisione di Oncologia medica, Presidio ospedaliero “Gradenigo”-Torino

Rivista Italiana di Cure Pallaitive Numero 1 primavera 2006

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SIMULTANEOUS CARE: DIVERSI APPORCCI POSSIBILI3) COLLABORAZIONE OSPEDALE - ONSLUS

• “Simultaneous care”: lusso per pochi o modello riproducibile?

Dalla collaborazione fra Ospedale e Onlus, lo sviluppo di un

modello organizzativo centrato sul paziente

Ferdinando Garetto1, Monica Seminara2, Ilaria Lombardi2,

Paolo Pochettino3, Manuela Inguì3, Lavinia Bianco3, Paola Porrino3,

Alessandro Valle1, Alessandro Comandone3

1Fondazione F.A.R.O. Onlus, Torino

2Progetto “Protezione Famiglia”;

3Oncologia Medica Ospedale “Gradenigo”, Torino

Rivista Italiana di Cure Pallaitive, Numero 1 primavera 2010

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SIMULTANEOUS CARE: DIVERSI APPORCCI POSSIBILI4) QUALITA’ DI VITA

• Lo studio ha dimostrato che i pazienti gradivano l’intervento

palliativo. I dati preliminari inoltre indicano che la qualità di vita

di coloro che ricevevano questi servizi era superiore a quella

dei pazienti che non ricevevano interventi palliativi simultanei.

• I pazienti che ricevevano cure palliative durante trials di ricerca

aderivano in egual modo ai regimi di chemioterapia.

Innovative Models and Approaches for Palliative Care

Promoting Excellence in End-of-Life Care was a national program of the Robert Wood Johnson Foundation

dedicated to long-term changes to improve health care for dying people and their families.

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QUALITA’ DI VITA …………

““Quality of life is what a person says it isQuality of life is what a person says it is””

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Hui and Bruera J Clin Oncol July 2010

The oncologist attempts

to take care of all patient-

related issues;

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Hui and Bruera J Clin Oncol July 2010

B

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Hui and Bruera J Clin Oncol July 2010

THE ONCOLOGIST COLLABORATES CLOSELY WITH THE INTERDISCIPLINARY SUPPORTIVE/PALLIATIVE CARE TEAM TO

PROVIDE COMPREHENSIVE CANCER CARE.

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tempo

cure

CURE PALLIATIVE CONTROLLO DEI SINTOMI E…

TERAPIE EFFICACI CONTRO IL CANCRO

CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI

MEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELL’’’’’’’’ASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZA

Modif. da Pierangelo Lora Aprile

K

?

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tempo

cure

CURE PALLIATIVE CONTROLLO DEI SINTOMI E…

TERAPIE EFFICACI CONTRO IL CANCRO

CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI

MEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELL’’’’’’’’ASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZA

Modif. da Pierangelo Lora Aprile

K

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SIMULTANEOUS CARE

CURE PALLIATIVE CONTROLLO DEI SINTOMI E…

TERAPIE EFFICACI CONTRO IL CANCRO

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tempo

cure

CURE PALLIATIVE CONTROLLO DEI SINTOMI E…

TERAPIE EFFICACI CONTRO IL CANCRO

CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI CONTROLLO DEI SINTOMI

MEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELLMEDICO DI FAMIGLIA : FIL ROUGE DELL’’’’’’’’ASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZAASSISTENZA

Modif. da Pierangelo Lora Aprile

K

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SIMULTANEOUS CARE

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Lauretta, per esempio

Lauretta ha 62 anni. Diagnosi di k esofageo, ha appena effettuato

stadiazione e decisione dell’iter terapeutico che sarà: chemio e

radio e solo successivamente intervento chirurgico. E’ trascorso

un breve lasso di tempo dalla diagnosi, tuttavia, al momento di

iniziare la chemioterapia, L. è drasticamente peggiorata, non

mangia e non beve e ha forte dolore al torace. L’oncologo

concorda con il MMG che L. effettuerà le cure in DH ma a

domicilio il MMG attiverà l’ADI e si occuperà di alimentazione e

idratazione utilizzando il PIC impiantato in oncologia e seguendo il

piano nutrizionale della dietista ospedaliera. La cura provoca

nausea e vomito che esacerbano violentemente il dolore, con

necessità di gestire a domicilio una cura analgesica importante,

poi subentra una crisi depressiva. La figlia di L. ha bisogno di capire

come organizzarsi per assistere la mamma, poi …..

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Lauretta, per esempio, tra casacasa e ospedaleospedale

Lauretta ha 62 anni. . DiagnosiDiagnosi di k esofageo, ha appena effettuato

stadiazionestadiazione e decisione delldecisione dell’’iter terapeutico iter terapeutico che sarà: chemio e

radio e solo successivamente intervento chirurgico. E’ trascorso

un breve lasso di tempo dalla diagnosi, tuttavia, al momento di

iniziare la chemioterapia, L. è drasticamente peggiorata, non

mangia e non beve e ha forte dolore al torace. LL’’oncologo oncologo

concorda con il MMGMMG che L. effettuerà le cure in DH ma a

domicilio il MMG attiveril MMG attiveràà ll’’ADI ADI e si occuperà di alimentazione e alimentazione e

idratazione idratazione utilizzando il PIC il PIC impiantato in oncologia e seguendo il

piano nutrizionale piano nutrizionale della dietista ospedaliera. La cura provoca

nausea e vomito che esacerbano violentemente il dolore, con

necessità di gestire a domicilio una cura analgesica importantecura analgesica importante,

poi subentra una crisi depressiva. La figlia crisi depressiva. La figlia di L. ha bisogno di

capire come organizzarsi per assistereassistere la mamma, poi …..

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PERCORSO INTEGRATO OSPEDALE TERRITORIO PER LA PERCORSO INTEGRATO OSPEDALE TERRITORIO PER LA

CONTINUITACONTINUITA’’ ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE

DEI PAZIENTI ONCOLOGICI DEI PAZIENTI ONCOLOGICI

NELLA FASE AVANZATA DELLA MALATTIANELLA FASE AVANZATA DELLA MALATTIA

Integrazione tra

Day Hospital (DH) oncologico e

Assistenza Domiciliare (ADI)

2007!!!!!!!

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Azienda Ospedaliera Policlinico Azienda Ospedaliera Policlinico –– COMCOM

Dipartimento Cure Primarie Modena e CastelfrancoDipartimento Cure Primarie Modena e Castelfranco

GRUPPO DI LAVORO:

• ANGIOLILLO ELENA Responsabile Cure Domiciliari Distretto Modena

• BARANI ELISA Responsabile Infermieristica Distretto Mo

• BORSARI MARIA Responsabile Uff. Tecnico Infermieristico

• DE LUCA MARIA LUISA Direttore Dipartimento di Cure Primarie Modena - Castelfranco

• FELTRI GAETANO Medico di Medicina Generale e Referente UnitàCure Palliative Territoriali

• LUPPI GABRIELE Responsabile DH Oncologico - COM

• MARANO CESARINA Responsabile PUA Modena

• PISANI ORIANA Capo Sala DH Oncologico - COM

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Qual Qual èè il problema?il problema?

• Molti pazienti praticano ancora terapie

antineoplastiche o comunque sono seguiti

dall’oncologo anche in fasi molto avanzate di

malattia.

• Molti pazienti sono anziani

•• Molti pazienti ancora seguiti presso il COM Molti pazienti ancora seguiti presso il COM

hanno bisogno anche di ADIhanno bisogno anche di ADI

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CriticitCriticitàà

1. Quando 1. Quando èè il momento di attivare lil momento di attivare l’’ADI?ADI?

•• La prolungata assistenza presso il DH La prolungata assistenza presso il DH

oncologico può ritardare loncologico può ritardare l’’attivazione attivazione

delldell’’ADIADI, con il rischio che questa sia poco

tempestiva rispetto ai bisogni del paziente e

meno pronta ad affrontare la gestione della

fase terminale della malattia.

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CriticitCriticitàà2. Cure: con quale obiettivo? A che punto siamo?2. Cure: con quale obiettivo? A che punto siamo?

•• LL’’aumento delle opzioni terapeuticheaumento delle opzioni terapeutiche può

attenuare e “confondere” la consapevolezza

del paziente e dei suoi familiari sugli

obiettivi del trattamento e sulla prognosi obiettivi del trattamento e sulla prognosi

della malattiadella malattia.

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CriticitCriticitàà3. Chi fa (e3. Chi fa (e…… non fa) che cosa?non fa) che cosa?

•• Quali competenzeQuali competenze dell’équipe domiciliare e di quella ospedaliera?

•• A chi si rivolgonoA chi si rivolgono il paziente e la famiglia?

• Il DH oncologico e il PS oncologico come “naturali”referenti anche per problemi risolvibili a domicilioproblemi risolvibili a domicilio.

• Rischio di corto circuitocorto circuito

PS oncologico RicoveroRicovero (Hospice)

•• Non disponibilitNon disponibilitàà Hospice dal domicilioHospice dal domicilio

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Obiettivi del progettoObiettivi del progetto

• Definire il percorso assistenzialeDefinire il percorso assistenziale delle cure palliative riformulando, alla luce delle attuali esigenze, ruolo, ruolo, compiti e modalitcompiti e modalitàà di integrazionedi integrazione di:– Oncologo del DH;

– Affido – Pronto Soccorso (PS) del (COM);

– Hospice;

– Medico di Medicina Generale - Servizio Infermieristico Dom.

•• Ridurre gli accessi urgentiRidurre gli accessi urgenti e i ricoveri al COM.

•• Istituire canali preferenziali di comunicazioneIstituire canali preferenziali di comunicazione tra DH del COM e Territorio.

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AzioniAzioni

•• IncontrarsiIncontrarsi per valutare insieme i problemi e programmare la cura

•• PartecipanoPartecipano: Caposala e oncologo del DH COM, MMG, Infermiere domiciliare, paziente e famiglia

•• Definire unDefinire un programma di curaprogramma di cura personalizzato

•• Creare unCreare un canale di comunicazionecanale di comunicazione COM-ADI

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Attivare lAttivare l’’ADI: gli stessi criteri per tuttiADI: gli stessi criteri per tutti

• A) Consenso del paziente e disponibilitConsenso del paziente e disponibilitàà della famigliadella famiglia

• B1) Karnofsky Karnofsky score uguale o inferiore a 50 e/o aspettativa di vita inferiore a 6 mesi.

Oppure:Oppure:• B2) Presenza di uno o piPresenza di uno o piùù sintomisintomi che necessitano di cura

domiciliare

Il sussistere dei criteri A e B (sia esso B1 o B2) rappresenta uIl sussistere dei criteri A e B (sia esso B1 o B2) rappresenta un n requisito fondamentale per attivare il percorso a domicilio requisito fondamentale per attivare il percorso a domicilio indipendentemente dal tipo di trattamento farmacologico indipendentemente dal tipo di trattamento farmacologico eseguito in DH.eseguito in DH.

•• Chi per primo ravvisa il bisogno di ADI segnala il caso al PUA Chi per primo ravvisa il bisogno di ADI segnala il caso al PUA che organizza lche organizza l’’incontro presso il COMincontro presso il COM

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ColloquioColloquio –– Parte prima: solo i professionistiParte prima: solo i professionisti

•• Quale terapiaQuale terapia oncologica e cononcologica e con quali obiettiviquali obiettivi(guarigione, remissione più o meno prolungata e piùo meno completa, palliativa finalizzata al miglioramento di specifici sintomi, sperimentale)

• Chi fornisce i farmacifarmaci

•• PosologiaPosologia, tollerabilità e accettabilità da parte del paziente

•• Criteri condivisi perCriteri condivisi per variazioni della terapiavariazioni della terapiaoncologica (es: quali criteri per la sospensione temporanea o definitiva della terapia?

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Colloquio Colloquio –– Parte prima: solo i professionistiParte prima: solo i professionisti

•• Controlli periodiciControlli periodici in DH (sì, no e quando)

•• Gestione delle urgenzeGestione delle urgenze prevedibili:

– quale gestione domiciliare;

– indicazione ad accesso PS oncologico e/o ricovero

•• ModalitModalitàà di contattodi contatto (telefonico, mail ecc) tra MMG ed Oncologo di riferimento per supporto nella gestione del caso.

•• Proposta di ricoveroProposta di ricovero: condividere criteri e percorso di un eventuale ricovero dopo aver valutato le eventuali alternative domiciliari.

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Colloquio Colloquio –– Parte seconda:Parte seconda:

paziente, famiglia, professionistipaziente, famiglia, professionisti

•• Oncologo: Oncologo: risponde alle aspettative della famglia riguardo alla prognosi, terapie e loro finalità

•• MMG: MMG:

–– Si propone come riferimentoSi propone come riferimento per il trattamento dei sintomi e eventualmente degli effetti collaterali della terapia.

– Chiarisce le rispettive responsabilitrispettive responsabilitàà e compitie compiti di MG e oncologo

– Chiarisce che sarsaràà suo compito indirizzare al PS_COM o suo compito indirizzare al PS_COM o predisporre il ricoveropredisporre il ricovero (compreso Hospice), in accordo, salvo urgenze, con l’oncologo di riferimento

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Colloquio Colloquio –– Parte seconda:Parte seconda:

paziente, famiglia, professionistipaziente, famiglia, professionisti

•• InfermiereInfermiere

–– Valuta il contesto famValuta il contesto fam. e il grado di autonomia della

famiglia, individua il care givercare giver.

–– Verifica la comprensioneVerifica la comprensione da parte di pz. e famiglia del

programma condiviso.

–– Fornisce tutte le informazioni organizzativeFornisce tutte le informazioni organizzative

sull’attuazione del servizio e gli accessi medico -

infermieristici, compresa continuità assistenziale.

–– Compila la documentazioneCompila la documentazione relativa alla presa in carico

–– Valuta la necessitValuta la necessitàà di segnalaredi segnalare la situazione all’Assistente

sociale del PUA.

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IL PROSSIMO FUTURO

PROGETTO DI SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE NELLE AZIENDE

DI MODENA E REGGIO EMILIA

Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita

con supporto di esperti

Gruppo di lavoro:

Maria Borsari

Giuliana Bulgarelli

Gaetano Feltri

Cristina Pedroni

Paolo Vacondio

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PROGETTO DI SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE NELLE

AZIENDE DI MODENA E REGGIO EMILIAModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita

con supporto di esperti

• Riconoscimento e presa in carico omogenei dei

pazienti oncologici e non oncologici che necessitano

di cure palliative e delle loro famiglie.

• Risposta ai bisogni del fine vita.

• Supporto di palliativisti esperti “inter pares” nei NCP

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UN LINGUAGGIO CONDIVISO: 1) MISURARE IL DOLORE

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data ora ril. 0 assenza di dolore; 10 il massimo dolore immaginabile ND Livello OMS note

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con r"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con richiesta verbale (da 0 a 10) ichiesta verbale (da 0 a 10)

o con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata aco con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata accertandosi che il paziente certandosi che il paziente

abbia ben compreso la richiestaabbia ben compreso la richiesta.

0 = assenza dolore0 = assenza dolore

11--3 dolore lieve3 dolore lieve44--6 dolore moderato6 dolore moderato 77--10 dolore severo10 dolore severo

10: massimo d. immaginabile10: massimo d. immaginabile

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data ora ril. 0 assenza di dolore; 10 il massimo dolore immaginabile ND Livello OMS note

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

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0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

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0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con r"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con richiesta verbale (da 0 a 10) ichiesta verbale (da 0 a 10)

o con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata aco con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata accertandosi che il paziente certandosi che il paziente

abbia ben compreso la richiestaabbia ben compreso la richiesta.

0 = assenza dolore0 = assenza dolore

11--3 dolore lieve3 dolore lieve44--6 dolore moderato6 dolore moderato 77--10 dolore severo10 dolore severo

10: massimo d. immaginabile10: massimo d. immaginabile

1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 IIIIIIII Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3

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data ora ril. 0 assenza di dolore; 10 il massimo dolore immaginabile ND Livello OMS note

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

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0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

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0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

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0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ND 0 I II III

"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con r"valore": deve in ogni caso essere espresso dal paziente o con richiesta verbale (da 0 a 10) ichiesta verbale (da 0 a 10)

o con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata aco con regolo con linea continua di 10 cm o con scala colorata accertandosi che il paziente certandosi che il paziente

abbia ben compreso la richiestaabbia ben compreso la richiesta.

0 = assenza dolore0 = assenza dolore

11--3 dolore lieve3 dolore lieve44--6 dolore moderato6 dolore moderato 77--10 dolore severo10 dolore severo

10: massimo d. immaginabile10: massimo d. immaginabile

1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 1/9/10 9 IIIIIIII Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x3Paracetamolo 1000x32/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F2/9/10 9 F3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I3/9/10 10 I

Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x3Parac + Tramadolo 20x33/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI3/9/10 16 MI

4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F4/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F5/9/10 9 F7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I7/9/10 15 I

18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F18/9/10 9 F

8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MI8/9/10 9 MIMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 gradMS Contin 30+30 grad10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F10/9/10 9 F

13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F13/9/10 9 F15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I15/9/10 16 I

25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI25/9/10 9 MI MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30MS Contin 30+30

Avvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMgAvvisato MMg

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Misurare il doloreNei Bambini: Face Pain scale

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Misurare il doloreNei Pazienti non competentiPAINAD (pain assessment in advanced dementia) (Warden, 2003) La scala è utilizzata nei malati con deterioramento cognitivo severo, nei quali non èutilizzabile la scala numerica. Si basa sull’osservazione di cinque indicatori (respirazione, vocalizzazione, espressione del volto, linguaggio del corpo, consolazione), ai quali viene assegnato un punteggio complessivo (da 0 a 10) consentendo pertanto un confronto le scale numeriche in uso.

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UN LINGUAGGIO CONDIVISO:2) IL BREAKTHROUGH PAIN

• E’ davvero breakthroughpain?

• La terapia di base è migliorabile? (farmaci, posologia, orari)

• Non rinunciare alla diagnosi

• Situazioni prevedibili?

• Solo oppioidi?

• Non restare appiccicati al cerotto

• Più costoso è meglio?

• Quale consapevolezza e quali aspettative?

• Condividere gli obiettivi

• Compliance: ci siamo capiti? I farmaci vengono assunti?

• Attenzione ai dettagli (ansia, depressione, sonno, altri sintomi,

famiglia …..)

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UN LINGUAGGIO CONDIVISO:3) CONSIDERARE IL RAPPORTO COSTO-BENEFICIO

COSTO DI UNA SINGOLA DOSE

FARMACO COSTO CONFEZ. COSTO PER DOSE

Actiq 20 past

200/400/600/800/1200/1600 mcg€ 141.43 € 7

Instanyl spray nasale 20 dosi

50/100/200 mcg€ 193.63 € 9.7

Effentora 4 cpr orosolubili

100/200/400/600/800 mcg€ 38 € 9.5

Oramorph 20 fl orali

10/30 mg€10.71 € 0.5

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La settimana successiva Harold La settimana successiva Harold

tornò da solo per farsi fare tornò da solo per farsi fare

unun’’iniezione. Poco dopo crollò tra iniezione. Poco dopo crollò tra

le braccia di R.J., piangendo le braccia di R.J., piangendo

disperatamente. Lei gli fece disperatamente. Lei gli fece

appoggiare la testa sulla spalla, gli appoggiare la testa sulla spalla, gli

accarezzò i capelli, lo strinse a saccarezzò i capelli, lo strinse a séé, ,

gli parlò lungamente gli parlò lungamente –– esercitò esercitò

insomma linsomma l’’arte della medicina. arte della medicina.

Stabilirono tra loro il rapporto che Stabilirono tra loro il rapporto che

sarebbe stato necessario quando sarebbe stato necessario quando

lui avesse imboccato il lungo tunnel lui avesse imboccato il lungo tunnel

senza ritorno. senza ritorno.

NoahNoah Gordon, LGordon, L’’EreditEreditàà dello Sciamanodello Sciamano

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La settimana successiva Harold La settimana successiva Harold

tornò da solo per farsi fare tornò da solo per farsi fare

unun’’iniezione. Poco dopo crollò tra iniezione. Poco dopo crollò tra

le braccia di R.J., piangendo le braccia di R.J., piangendo

disperatamente. disperatamente. Lei gli fece Lei gli fece

appoggiare la testa sulla spalla, gli appoggiare la testa sulla spalla, gli

accarezzò i capelli, lo strinse a saccarezzò i capelli, lo strinse a séé, ,

gli parlò lungamente gli parlò lungamente –– esercitò esercitò

insomma linsomma l’’arte della medicina. arte della medicina.

Stabilirono tra loro il rapporto che Stabilirono tra loro il rapporto che

sarebbe stato necessario quando sarebbe stato necessario quando

lui avesse imboccato il lungo tunnel lui avesse imboccato il lungo tunnel

senza ritorno. senza ritorno.

NoahNoah Gordon, LGordon, L’’EreditEreditàà dello Sciamanodello Sciamano

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La settimana successiva Harold La settimana successiva Harold

tornò da solo per farsi fare tornò da solo per farsi fare

unun’’iniezione. Poco dopo crollò tra iniezione. Poco dopo crollò tra

le braccia di R.J., piangendo le braccia di R.J., piangendo

disperatamente. Lei gli fece disperatamente. Lei gli fece

appoggiare la testa sulla spalla, gli appoggiare la testa sulla spalla, gli

accarezzò i capelli, lo strinse a saccarezzò i capelli, lo strinse a séé, ,

gli parlò lungamente gli parlò lungamente –– esercitò esercitò

insomma linsomma l’’arte della medicina. arte della medicina.

Stabilirono tra loro il rapporto che Stabilirono tra loro il rapporto che

sarebbe stato necessario quando sarebbe stato necessario quando

lui avesse imboccato il lungo tunnel lui avesse imboccato il lungo tunnel

senza ritorno. senza ritorno.

NoahNoah Gordon, LGordon, L’’EreditEreditàà dello Sciamanodello Sciamano

[email protected]@libero.it