Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

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Perché l’opposizione vota contro il bilancio 2013 PERIODICO D’INFORMAZIONE CHE ESCE QUANDO DEVE copia gratuita ANNO IX n. 04 DICEMBRE 2013 NELL’INSERTO È una lunga notte che non riesce ancora a passare. Non ci sono r egali sotto l’albero di Natale di chi non ha lavoro o di chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del me se. Bisogna svegliarsi dal lungo sonno delle deleghe in bianco ai leader che hanno saputo e che sanno a ncora raccontare favole. Non esistono uomini o donne della provvidenza. “Ripartire dal lavoro” è l’uni ca strada da intraprendere Ascoltiamoli! Lunedì 16 dicembre 2013: sciopero dei commercianti contro l’Amministrazione Comunale

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Ascoltiamoli!È una lunga notte che non riesce ancora a passare. Non ci sono regali sotto l’albero di Natale di chi nonha lavoro o di chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Bisogna svegliarsi dal lungo sonnodelle deleghe in bianco ai leader che hanno saputo e che sanno ancora raccontare favole. Non esistonouomini o donne della provvidenza. “Ripartire dal lavoro” è l’unica strada da intraprendere

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Perchél’opposizionevota controil bilancio 2013PERIODICO

D’INFORMAZIONECHE ESCE QUANDO DEVE

copia gratuita

ANNO IX n. 04DICEMBRE 2013

NELL’INSERTO

È una lunga notte che non riesce ancora a passare. Non ci sono regali sotto l’albero di Natale di chi nonha lavoro o di chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Bisogna svegliarsi dal lungo sonnodelle deleghe in bianco ai leader che hanno saputo e che sanno ancora raccontare favole. Non esistonouomini o donne della provvidenza. “Ripartire dal lavoro” è l’unica strada da intraprendere

Ascoltiamoli!

Lunedì 16 dicembre 2013: sciopero dei commercianti contro l’Amministrazione Comunale

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Questo numeroè stato chiuso in redazione

il 16 dicembre 2013

puoi leggerlo on-line su:www.ilpeperoncinorosso.it

2dicembre 2013

anno IX numero 4DICEMBRE 2013

a maggioranza di Feonon esiste più. Ne è te-stimonianza la totale as-

senza in consiglio comunale perla seduta di oggi (n.d.r. 13 dicem-bre). Previsti ben oltre dodici puntiin discussione tra cui alcuni im-portantissimi per la Città come lenostre proposte di rinvio del pa-gamento della Tares nell’anno2014, eliminazione dell’ufficiostaff, riduzione del numero degliassessori. Questi punti sono danoi fortemente voluti per agevo-lare i cittadini nel pagamentodell’esosa Tares e per tagliare icosti della politica al fine di alleg-gerire la pressione fiscale.

La convocazione di oggi èstata fissata ad uso e consumodella maggioranza e del presidentedel consiglio che ha fissato la se-duta per le nove e trenta di mattinacon la chiara intenzione di man-darla deserta, vista l’esiguo nume-

ro di consiglieri a cui si è ristrettala maggioranza (minimo sindaca-le) e rinviare alla seconda convo-cazione dove è sufficiente la pre-senza di soli quattro consiglieriper approvare i punti. È evidenteche questa è una strategia per lasopravvivenza. Tutto pur di restareattaccati alla poltrona.

Mentre la gente si affolla da-vanti all’ufficio tributi per chiede-re chiarimenti sul conguaglio dellaTares, la maggioranza evita il con-fronto. Non è questo lo spettacoloche dovrebbe dare la politica inun momento di estrema difficoltà,né le istituzioni dovrebbero essereoggetto di giochetti di quartiere.

Tra i punti proposti dalla mag-gioranza per l’approvazione inconsiglio comunale c’è la modifi-ca di statuto e regolamento comu-nale per consentire l’esibizionedella fascia nelle cerimonie pub-bliche e alle processioni sulla spal-la del presidente del consiglio

comunale, una vera priorità perla nostra Città!

Men t r e i l pagamen todell’immondizia assilla la mentedelle famiglie di Trinitapoli, unamaggioranza sempre più esibizio-nista ma senza contenuti, sprecail suo tempo a garantire una sfilataal presidente del consiglio ador-nato da una bella fascia.

Si rinvia tutto al consiglio co-munale per lunedì 16 dicembrealle 9.30, dove si discuterannoproblemi seri come la Tares chiestida noi dell’opposizione e di coseinutili come la fascia sulla spalladestra del presidente del consigliochiesto dalla maggioranza.

Dopo questa ennesima assen-za in blocco della maggioranzadall’aula consiliare, riteniamo chela parola vada lasciata ai cittadiniche in trenta mesi hanno avutoabbastanza tempo per giudicarel’operato di questa amministrazio-ne.»

Comunicato stampa dei Gruppi“Vie Nuove” e “Trinitapoli da Vivere”

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La maggioranza di centrodestra diserta il consiglio, convocato venerdì 13 dicembre,in un momento gravissimo per la situazione finanziaria del comune e dei cittadini

Lunedì 16 dicembre 2013: I cittadini contro gli aumenti indiscriminati della TARES

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3dicembre 2013

Fatti e non favoleLa lista “Vie Nuove”, capeggiata da Anna Maria Tarantino, perse le elezioni nel 2011ma nel suo programma elettorale era già previsto il pericolo di dissesto nonché le soluzioni per evitarlo

ANNA MARIA TARANTINO

ari cittadini,ormai superata la metàdella consigliatura del

Sindaco di Feo, sento il bi-sogno di esprimervi delleriflessioni sull’impegnopolitico del mio Gruppoconsiliare mentre il Comunesta precipitando in unagravissima crisi finanziaria.

Ritorno con la mente adue anni e mezzo fa, maggio2011, ad una accesa ebruttissima campagna elet-torale che vide la lista VieNuove arrivare seconda eperdere le elezioni.

Come non ricordare lafatica per riunire personedi buona volontà intorno adun progetto serio e concreto,che si proponesse in primoluogo il risanamento deiconti pubblici per evitare diprecipitare in un possibiledissesto? Sì, il dissesto,parola che anche il sindacodi Feo oggi è costretto apronunciare, era già pa-ventato nel mio programmaelettorale del 2011. Impre-scindibile, prima di qualsiasialtro impegno, era attuareuna sana gestione dellaspesa, guardare alle entratein modo realistico, perchèsolo questo tipo di azioneavrebbe consentito, nel girodi qualche anno, di usciredalla difficoltà in cui ver-sava il bilancio comunale.

Abbiamo assistito, in-vece, nel 2011 ad unacampagna elettorale fattadi ingiurie e di offese per-sonali, allo spreco di denaroper feste, pranzi,cene, re-gali,affitto di fiat 500 e dinumerosi locali perl’insediamento di comitatielettorali. E che dire dellevalanghe di promesse as-surde,come dimenticare labufala urlata a squarciagolada Francesco di Feo cheavrebbe garantito un tetto eun lavoro per tutti?

L’insediamento delsindaco di Feo ne fu unafulgida e rinnovata manife-stazione: invece di essere ilgiorno della assunzione dir e s p o n s a b i l i t à , s iconsumò,tra applausi e fuo-chi di artificio, in una gigan-tesca orgia di promesse bu-giarde.

Dall’altra parte la scon-fitta della nostra lista! Unalista di uomini e donne mo-derati e responsabili, cheavevano affrontato la cam-pagna elettorale con so-brietà, armati solo di un pro-gramma amministrativoconcepito su esigenze veredei cittadini e con la prospet-tazione solo di soluzionipossibili. La nostra respon-sabilità e la piena consape-volezza della situazione fi-nanziaria reale del nostrocomune, non consentiva unapproccio diverso e il rispet-to per i nostri cittadini ciimpediva di fare promessebugiarde.

Ai miei 16 candidaticonsiglieri, il mio personalee più sentito ringraziamento,ora come allora. Non fu fa-cile affrontare quella cam-pagna elettorale, restare fe-deli a noi stessi e nonlasciarsi andare ai giuramen-ti in piazza tanto facili dafare, quanto velocemente dadimenticare,non fu facileimpegnarsi per ridare credi-bilità ad una politica già al-lora violentata da un diffusoqualunquismo, ad una cam-pagna elettorale affrontatadai nostri avversari con soldialla mano.

Ma fin dall’esordio dellaAmministrazione Di FEO,fu chiaro a tutti che il potereconquistato non sarebbe sta-to usato per servire al me-glio la Città, ma per appaga-re una vanità smisurata esedare frustrazioni accumu-late nel tempo. Mentre innoi crescevano le preoccu-pazioni per gli squilibri dibilancio e per la sorte del

nostro paese, la giunta diFeo si trastullava in ognisorta di vacuità, abbando-nando ogni minima tracciadi etica politica. Innumere-voli e subitanee sono statele manifestazioni di vanaglo-ria, di incapacità politica edi brutalità verso qualunquedissenso. Resterà nella storiala lapidazione, effettuata inuna pubblica riunione delconsigl io comunale,dell’assessore Lucrezia Fi-lannino, responsabile di averammonito il sindaco e lamaggioranza del baratro fi-nanziario in cui velocementestavano trascinando il comu-ne.

Con Carlo Storelli e Pa-squale Lamacchia, con Do-nato Piccinino e GiuseppeBrandi, siamo in consigliocomunale a contrapporci aquesta amministrazioneche, in così poco tempo, hamesso in ginocchio la Città.Resto convinta che il Co-mune è la mano dello Statopiù vicina ai cittadini, a cuitocca fare da ammortizza-tore sociale nei periodi piùtristi e contribuire allo svi-luppo economico delle Cit-tà. La politica che non siimpegna in questo ruolo,che neanche tenta di tute-lare le famiglie più disagia-te, che non si rende contoche la crisi economica mor-de anche il ceto me-dio,artigiani, commercianti,professionisti, piccole im-

prese, è una politica che varespinta. Noi lo stiamo fa-cendo spesso in perfetta so-litudine, nel più completosilenzio delle categorie piùmaltrattate che, a quantopare, hanno perso ogni ca-pacità di analisi e di reazio-ne.

Come si è potuto pensa-re di spendere e spanderesin dal primo giorno, senzanemmeno aver prima verifi-cato la consistenza delle cas-se comunali, come si è po-tuto pensare di dotarsi di undispendioso Staff di ben trepersone, per di più scelti tragli attivisti di centrodestra?Come è possibile spenderesoldi mai entrati nelle cassecomunali, come è stato pos-sibile eludere tanto allegra-mente gli ammonimentidella Corte dei Conti?

Come è stato possibiledegradare i rapporti conl’opposizione a un livellotanto infimo?

Sono domande su cuichiamiamo i cittadini a ri-flettere. I casalini sono vera-mente in grave difficoltà, ladisoccupazione giovanile èai massimi storici, i pensio-nati vivono sgomenti gli ul-timi anni della loro vita. Mail sindaco di Feo non se neaccorge; ha inasprito al mas-simo livello la pressione fi-scale respingendo ogni con-fronto con l’opposizione. Direcente abbiamo insistito alungo in consiglio comunale

per impedire a questo sin-daco di introdurre la TARESe di conservare invece laTARSU. Gli abbiamospiegato in tutte le salse chei cittadini non erano incondizione di sopportarel’inasprimento fiscale di-mostrandogli, con i numerie con l’ausilio degli ufficitributari del comune, che erapossibile ancora mantenerein vigore la meno pesanteTARSU. Non c’è statoverso, non ha voluto ascol-tare ragioni, come al solitoha voluto fare di ogni que-stione una manifestazionedi forza nei confrontidell’opposizione e di autori-tarismo. La cosa più assurdaè che mentre rifiutava la no-stra proposta di alleggerirela TARES per i più indigen-ti, aumentava nel contempol’indennità di carica per sée per i suoi assessori.

Cari cittadini e cari elet-tori, riteniamo di svolgereil nostro ruolo da due annie mezzo con serietà e com-petenza. Ci conforta verifi-care che il nostro program-m a e l e t t o r a l e e r alungimirante e certamente,se ne avessimo avuto la pos-sibilità, saremmo stati in gra-do di evitare il dissesto fi-nanziario.

La redazione di Bat Co-munica in un articolo recenteha sottolineato quanto que-sto mio approccio politico-amministrativo - ai fini pra-tici elettorali - non abbiapagato nel 2011. È vero, aTrinitapoli ha vinto chi hapromesso belle favole.

Ma con la mia Lista, tor-nando indietro, rifarei tuttonello stesso modo: preferi-sco aver perso le elezioniper aver prospettatol’impegno necessario perrisollevare le sorti del Co-mune, piuttosto che sentirmiaddosso la responsabilità diaver ingannato una interaCittà.

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Lunedì 16 dicembre 2013: la protesta dei trinitapolesi

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4dicembre 2013

Linguaggio scurrile e liste di proscrizioneIl movimento 5 stelle conduce sul web una campagna di odio e di violenza verbale barattandolaper rivoluzione sociale e ostentando diritti di primogenitura su conquiste del popolo della sinistra

Il post pubblicato su Facebookdal Peperoncino RossoCommenti sproporzionati dei grillini ad una semplice espressione di libertà di opinione

rillo ha rappresentatoil “grido di dolore”,“l’urlo in delega” di

chi si sente impotente. Anostro modesto avviso, purnon sottovalutando la po-sitività insita nell’esigenzad i c a m b i a m e n t o el’intelligenza di averlasaputa intercettare e rap-presentare, Grillo e il suo

virtuale “movimento” haincominciato il suo percor-so discendente. Gravissimoè stato il suo errore politicocommesso in parlamento,dove i parlamentari“grillini” avevano i numerie la forza per non far riesu-mare Berlusconi. Ne parle-ranno in futuro i libri distoria, al pari del più famo-

so “gran rifiuto” del papaCelestino. Che fare? Infor-marsi, studiare, organizzar-si e battersi in prima perso-na, senza delegare gli“urlatori” del momento ainterpretare performancepubbliche inconcludenti.SAPERE È POTERE.

I commenti ricevuti a

questo post dai simpatiz-zanti di Grillo, in particolareda una “raffinata” signoradi Margherita di Savoia,sono irripetibili per unaquestione di decenza. Forseil commento più gentile èstato quello di “scriveremessaggi mefitici cometutti quelli di SEL”. Ciòche più impressiona è chegli emuli di Grillo usano unlinguaggio esageratamentevolgare e rispondono senzaalcuna argomentazione cri-tica, o storica, ma facendoriferimenti spesso a partidel corpo (tipo Vaffa…) ocome, nel caso recente dellavittoria di Matteo Renzi,pubblicando sulla bachecadi un esponente del P.D.

una nota della Corte deiConti sul sindaco di Firen-ze. È come se noi ad unacritica politica rivolta alcompagno Nichi Vendola,da parte di un grillino, an-ziché rispondere con mag-giori dettagli sull’argo-mento, accusassimo BeppeGrillo di girare in Mercedese di dormire nelle suite deigrandi alberghi. Non lo fa-remmo mai, perché siamopiù interessati alle sue sceltepolitiche che ai suoi mezzidi trasporto. I suoi imitatori avrebbero bisogno di capi-re il senso del termine“critica” e di conoscere an-che cosa dice la Costituzio-ne Italiana sulla libertà diparola.

FRANCO CARULLI

on è stato facile com-prendere subito cosaha spinto tanti italiani

a scegliere il Movimento 5stelle nel volgere di una solatornata elettorale. Nei mesiseguenti , però, è emersochiaramente che tale ade-sione aveva ragioni cosìcontraddittorie da fareesplodere all’interno delmovimento la protesta diparlamentari espulsi velo-cemente, senza alcun ap-profondimento delle ragionidel loro dissenso.

Molto grave è l’ultimoepisodio di “intolleranza” neiconfronti di giornalisti chehanno osato criticare il mo-vimento. È una sorta di listadi proscrizione che rievocavecchi sistemi di repressionedella libertà di stampa.Beppe Grillo ha lanciato“insulti” nei confronti dellagiornalista dell’Unità MariaNovella Oppo, rea di averespresso, senza l’uso di pa-rolacce e di accuse ad per-sonam, alcune opinioni sulM5S. La Oppo è stata ac-cusata di non aver “mai

avuto un altro lavoro” e diessere “mantenuta dai contri-buenti da 40 anni grazie aifinanziamenti pubbliciall’editoria che il M5S vuoleabolire subito”. Stesso desti-no ha subìto il giornalistadella Repubblica, FrancescoMerlo, che si è macchiatodel “reato”di aver difeso lacollega. Un’aggressione per-sonale, con tanto di foto daricercata, che se da un latoha fatto scatenare il linciag-gio contro la giornalistadall’altro ha fatto registraretanti messaggi di solidarietàe u n a p r o t e s t adell’associazione dei giorna-listi. Sono convinto che, manmano che si andrà avanti,queste contraddizioni saran-no sempre più evidenti e lepersone che hanno votatoGrillo , in buona fede, spe-rando di elevare il livellodella politica del bunga bun-ga, prenderanno le distanze.

Resta il fatto che il suc-cesso del “grillismo” sta pro-prio in questa miscela chetiene insieme tutte questeinconciliabili diversità, conil minimo comune denomi-natore dell’antipolitica cheha imbevuto la cultura italia-

na degli ultimi 20 anni.Certo, nessuno vuole na-

scondere che molto va cam-biato nelle relazioni tra citta-dini e potere politico e chela sinistra non è riuscita adarginare la controffensivacapitalista. Dalla fine deglianni 80 in poi, di fronte aigrandi cambiamenti dellastoria e alla riorganizzazionedell’economia in chiave sem-pre più liberista e oppressivanei confronti del mondo dellavoro,la politica non ha sa-puto più rivendicare la suaautonomia rispetto ai poten-tati economici.

In questo quadro di ago-nia anche dei partiti, intesicome luoghi di partecipazio-

ne dei cittadini alle scelte cheriguardano la vita del Paese,hanno preso forma i partitipersonali, gli uomini dellaprovvidenza come Berlusco-ni e, negli ultimi tempi, ipopulisti Grillo e Casaleggio che hanno iniziato ad utiliz-zare la piazza virtuale delWEB per condurre una bat-taglia violenta e carica diodio contro tutti, barattandolaper una grande rivoluzionesociale.

A riprova di quanto dicobasta andare sul blog di Gril-lo per rendersi conto di comesono dirette le campagne diodio e i linciaggi contro gliavversari politici (come quel-lo scatenato contro la Presi-

dente della Camera Bol-drini). E a chi eccepisce chel’insulto sulla rete è ampia-mente adoperato dai seguacidi altre forze politiche ri-spondo che mai è successoin precedenza che fosse illeader a fomentare la canea.Basterebbe leggere i com-menti su facebook di alcuniapprendisti stregoni di Grilloche si permettono di offen-dere pesantemente coloroche esprimono anche dellebanali perplessità sulle“strategie di marketing “delmovimento 5 stelle. Tutti, incomune, hanno un linguag-gio scurrile e adeguato alconcetto di “vaffa”.

La recente scomparsa diNelson Mandela dovrebbefar riflettere i rivoluzionari a5 stelle sul fatto che la rivo-luzione non la si fa come lafa Grillo ma, con un rispettoprofondo per i propri avver-sari, seguendo l’esempio diMandiba che è riuscito acompiere la sua rivoluzionesenza mancare di avere pa-role di amore e di compren-sione finanche verso coluiche era stato il suo peggiordirettore di carcere di tuttala sua lunga prigionia.

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G

Franco Carulli in una delle tante manifestazioni della sinistra a Roma

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ARCANGELO SANNICANDRO

Personalmentesono lieto delfatto che le pro-

vince sopravvivano anchese ho sempre combattutocontro la nascita delle pro-vince artificiali che hannovisto la luce negli ultimianni. Sono stato sempre,però, dell’opinione chenon è possibile sopprimerecosì tanto facilmente unente che ha una sua storiae una funzione. Parados-salmente all’AssembleaCostituente si diffidavadell’istituto regionale per-chè era un istituto a cuivenivano attribuiti poterilegislativi, mentre si avevauna certa predilizione perle province, che storica-mente hanno rappresentatoil raccordo tra la città e lacampagna.

Ora siamo, invece, ar-rivati al punto che, da unaventina di anni, è opinionepubblica, o come uso dire“pubblicata”, che le pro-vince vengano giudicateun ente inutile da abolire.Eppure, oggi, la realtà sis t a imponendo conl’emergere di problemi che si definiscono di “areavasta”. Vi sono, infatti,delle situazioni che nonpossono essere governatea livello comunale. Ag-giungo, però, che è inac-cettabile il modo in cui sifanno sopravvivere le pro-vince. È stato già detto daqualche collega che tuttaquesta parodia si è risoltanella ormai consueta com-

pressione della democra-zia. E non lo dico per spi-rito polemico, bensì dopoaver letto la relazione cheaccompagna il disegno dilegge n. A/1542, laddovepiù volte - ben cinque -èribadito che si tratta di mo-dificare la Carta Costitu-zionale riducendo il livellodegli enti territoriali. So-prattutto è scritto che biso-gna ridurre “la classepolitica”, non più solo icosti della politica. Ap-prezziamo l’onestà intel-lettuale contenuta nellaconfessione, negli ultimi20 anni si partiva dai costidella politica per arrivareai costi della democraziae di conseguenza alla ridu-zione della classe politica.Basti osservare la sorte chehanno subìto i consigli co-munali che nel giro di unventennio si sono ridotti auna ben misera cosa; con-sigli comunali che spessonon costavano quasi nulla,ad eccezione dei consiglicomunali delle grandi città.La stessa sorte è toccata

alle province. Ho letto idati della Corte dei Contisui costi della classe poli-tica. Viene spiegato contanto di tabelle e con i datirilevati dal Ministero che,il costo della politicadell’ente provincia am-monterebbe a soli 105 mi-lioni di euro l’anno a fron-te di una movimentazionedi 8 miliardi di euro. È evi-dente che tutto ciò non giu-stifica affatto la “canea”che si è sviluppata controla politica e contro gli entiin cui la politica vieneesercitata. Il testo, di que-sto disegno di legge è inac-cettabile non soltanto per-chè non è altro che il puntodi arrivo di questa grandecampagna di aggressionenei confronti della politicama soprattutto è in contra-sto con l’articolo 5 el’articolo 114 della Costi-tuzione vigente, dove èscritto ben chiaramenteche la Repubblica è costi-t u i t a , n o n c h e s i“ a r t i c o l a ” m a è“costituita” dai Comuni,

dalle Province, dalle CittàMetropolitane, dalle Re-gioni e dallo Stato. La no-stra Repubblica contem-pla, come fatto costitutivo,le province e i comuni co-me enti autonomi e noncome struttura di servizio,come nella relazione cheaccompagna il disegno dilegge n. A/1542 è spessoripetuto. Il redattore richia-ma più volte l’attenzionedel lettore sul fatto che nondevono più considerarsienti territoriali autonomi,ma questi, come la cittàmetropolitana, come laprovincia, come l’unionedei comuni, devono essereconcepiti, semplicemente,come strutture di servizio.Ed è sulla base di questalogica che è nata l’idea bi-slacca di una elezione disecondo livello. In praticaè sorta l’idea di attribuire,addirittura con voto pon-derato, la rappresentanzadegli interessi della provin-cia a figure che non hannol’adeguata rappresentativi-tà politica e del territorio.

Ho preso lo spunto da tuttociò per dire che non èproprio il caso di mano-mettere la Costituzionecon tanta superficialità.Avete avviato un percorsoche era quello di revisionedella Costituzione, lo aveteavviato indubitabilmentecon una certa coerenza, nelsenso che, se dobbiamomettere mano all’impiantodella struttura dello Statoe delle sue componenti, sideve partire dalla Costi-tuzione. Allora quello chesi deve sapere oggi è: chefine fa quella impostazio-ne? Se devo credere aquello che ha detto il col-lega Bressa, che parlavadi requiem delle province,oppure se devo credere an-cora alle carte che ho sot-tomano. Questo è un puntodirimente che qualora nonvenga chiarito rende pale-se che si sta facendo il gio-co delle tre carte. E, tral’altro, appare evidente chel’accusa che il Governovada avanti con spot poli-tici pubblicitari sia moltof o n d a t a . N o n m isoffermerò sui singoli arti-coli e sui singoli istituti:lo faremo dettagliatamentequando presenteremo i no-stri emendamenti. Voglio,infine, concludere chel’area vasta è ineliminabi-le, non la si può eliminarecon un decreto legge eneppure con un disegno dilegge ordinaria. L’area va-sta reclama di essere go-vernata e, se la dobbiamogovernare, che sia gover-nata democraticamente.

Città Metropolitane, Province e Unioni dei Comunisi salvano ma senza le elezioni

5dicembre 2013

(...)

Estratto dell’intervento dell’on. Arcangelo Sannicandro sul D.L. n. A/1542:Disposizioni su Città Metropolitane, Province e Unioni dei Comuni, 02/12/2013

Senza fare eccessivo clamore, Sel in Puglia restituisce alle casse della Regione 20mila euro di finanziamentopubblico (dopo i 31mila già riconsegnati nel 2012), perché eccedenti rispetto alle spese sostenute.

Tracce di buona politica, sulla strada giusta.DALLA REGIONE

Febbraio 2013: un comizio di Arcangelo Sannicandro durante la campagna elettorale

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6dice mbre 2013

Chi è Maria AndrianoSegretaria del circolo di Trinitapoli, è stata elettanell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico dopo ilvoto di domenica alle Primarie . Saranno in cinque a rappre-sentare la BAT in un organismo composto da mille membriche si riunirà già il prossimo weekend a Milano. La segretariadi circolo di Trinitapoli,che ha avuto sempre un ruolo attivonella Conferenza Donne Democratiche della Puglia e dellaBAT, è stata anche consigliere comunale (1997-2001) eoggi, oltre a far parte del “parlamentino” del Partito Demo-cratico, ricopre l’incarico di responsabile organizzativo delPD BAT con la nuova segreteria di Agostino Cafagna.

Intervista a Maria AndrianoSi riporta l’intervista rilasciata da Maria Andriano alla Gazzetta del Mezzogiorno,alla quale Il Peperoncino Rosso ha aggiunto le due domande finali

aria Andriano,parte una nuova av-ventura in un PD

che ha deciso di cambiareverso.

Si apre, finalmente, unanuova stagione che saràpiena di cambiamenti graziealla grandissima afferma-zione di Matteo Renzi cheha vinto in tutte le regioniitaliane. Per me è un motivodi grande orgoglio rappre-sentare il nostro territorio ei nostri circoli nell’assem-blea nazionale. Alcuni temidevono diventare centralinel dibattito nazionale: legrandi risorse del Mezzo-giorno attraverso un dibattitosul lavoro e soluzioni percontrastare la disoccupa-

zione dilagante e l’inseri-mento delle donne nel mon-do del lavoro. La BAT hasettori che devono esserevalorizzati: dal patrimonioambientale e culturale alleeccellenze nell’agricoltura.

L’impronta che vuoledare Matteo Renzi è pro-prio quella di ripartirecambiando una classe di-rigente sulla via del tra-monto.

È quello che è accadutodi fatto. Quasi tre milioni dipersone hanno definitiva-mente aperto un nuovo cor-so dando l’ultima possibilitàal PD di mostrare veramentetutta la forza riformista percui è nato. Questo cambio

di passo si vedrà anche nellanostra provincia con unanuova segreteria che de-terminerà una sterzata edeviterà l’immobilismo cheda troppo tempo subisce.Bisogna creare una rete trai circoli come laboratorioper proposte e analisi delleproblematiche.

Le Primarie hannolegittimato e rafforzato ilvoto degli iscritti. La BATne è un chiaro esempio.

Renzi vince ovunque.La speranza è che adesso,recepito il messaggio, silavori tutti nella stessa di-rezione. In quasi tutti i co-muni della provincia o siafferma un nuovo gruppodirigente oppure viene con-fermato, dove il cambiamen-to era stato già messo in atto.Si veda proprio Trinitapolidove Renzi ha registrato il70% ,una tra le percentualipiù alte non solo nella BAT.Vince un percorso di squa-dra condiviso e partecipato.Adesso questa forza devesprigionarsi anche nei din-torni perché il messaggioche hanno lanciato questePrimarie è chiaro: si voltapagina una volta per tutte.

Non Credi che “le pariopportunità” devono esse-re anche rispettate per le

generazioni?Più che garantire pari

opportunità tra le generazio-ni, sarebbe il caso di parlaree lavorare intorno ad un“patto tra generazioni”.

Ognuno può dare il pro-prio contributo a seconda de-gli spazi, dei tempi e delleopportunità migliori. Ma èaltrettanto vero che non puòtoccare sempre agli stessi, percui adesso si mette in giocouna nuova generazione. Co-loro che hanno alle spalle

esperienza e maturità hannol’obbligo di consigliare.

Privatizzazioni, presi-denzialismo, carta costitu-zionale, ad esempio, sononella vostra agenda?

Si porteranno avantiquelle riforme che sono stateoggetto di impegno di Renzi

prima e, ora, di tutto il PD:riduzione del numero deiparlamentari, abolizione delSenato e creazione di unaCamera delle Autonomieche dia senso, finalmente, algiusto peso che hanno glienti locali, i comuni in pri-mis. Riduzione di un miliar-do dei costi della politica.Servono riforme serie, comela legge elettorale, perchè lagente ha bisogno di toccarecon mano che le cose che sipromettono poi si fanno.

Non dobbiamo avere pauradi toccare la seconda partedella Costituzione, nei modiprevisti e con un referendum.Infine, il tema delle privatiz-zazioni deve essere affronta-to partendo da una analisi diquanto è successo negli anniscorsi prima di avventurasiin altri percorsi.

L’opinione diAntonietta D’Introno

e primarie del P.D., didomenica 8 dicembre,sono state senza om-

bra di dubbio, una grandep e r f o r m a n c e d i“partecipazione”. Unaparte del popolo italiano,anziché imbracciare i for-coni, spera ardentementeche le cose cambino inmeglio e ha riposto questa speranza in Matteo Renzi.

La perplessità di coloro,come noi, che votano sini-stra-sinistra risiede, soprat-tutto, in questa domanda:O.K. per cambiare, ma checosa? Il format della pub-blicità che ha favorito lavittoria di Renzi, non cisembra del tutto nuovo eparsimonioso: spot e scriptcreati e diffusi da una pre-stigiosa agenzia di comuni-

cazione su rete nazionaletramite pubbliche affissio-ni, stampa (anche copertinedi riviste di moda) televi-sione e kermesse della“Leopolda”, guru per laconsulenza d’immagine(abbigliamento, battutetrendy, bicicletta, a piedi oviaggio in treno come unapersona normale).

Per chi promuove il ta-glio delle spese della poli-tica, l’inizio è poco educa-tivo. Ma al di là del“personaggio”, rifinito atavolino, quello che mag-

giormente interessa è se il“cambiamento” andrà oltrel’ora di convocazione dellasegreteria (7,30 del matti-no) e la media di 35 annidei 13 componenti dellastessa. Le ricette per com-battere la crisi appaionomolto simili a mantra giàascoltati: privatizzazioni -(più serie però!), revisioneseconda parte della Costi-tuzione, il taglio di un mi-lione di euro ai costi dellapolitica, la riduzione dellaspesa pubblica e la nuovalegge elettorale. Nulla di

nuovo sotto il sole! Se dirottamazione bisogna par-lare, anche se il terminericorda le discariche, rotta-miamo le vecchie ricette (enon le persone!) e propo-niamone altre che abbianouna connotazione chiara disinistra. Quelle di centrode-stra e relative imitazioni dicentrosinistra hanno chia-r a m e n t e f a l l i t o .L’efficienza, il rispetto del-le regole, la sobrietà el’onestà intellettuale, in po-litica , sono valori trasver-sali a tutti i partiti.

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Maria Andriano

Page 7: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

7dicembre 2013

eriterebbero una me-daglia al merito que-sti nostri consiglieri

trinitapolesi di centrodestra.Hanno rinunciato al 15%della loro indennità, lascian-do ai cittadini la bellezza di1 euro e mezzo al mese,quasi 5 centesimi al giorno,dopo aver rifiutato la propo-sta dei consiglieri di oppo-

sizione di lasciare il 100%,cioè 120 euro l’anno. Puroeroismo se si pensa che ilresto della somma sarà uti-lizzato: 1) per inviare a casadei cittadini una lettera af-francata con le loro scuseper essere stati per quasi treanni a guardare i loro asses-sori seduti sui banchi comu-nali (una fatica!); 2) com-

prarsi un vocabolario pertrovare finalmente i signifi-cati delle loro parole prefe-rite “demagogico, strumen-tale e populista”; 3)acquistare una bicicletta pergirare e conoscere il paesedove vivono. Ma forse nonce la fanno a pagarsi tuttoquesto. Che dite: promuo-viamo una colletta?

C’era una volta una panchinaDeve essere proprio sfortunata la piazzetta dell’ex Eucaliptus

La piazzetta dell’eucaliptus quando l’albero era in vegetazione

La giornata di Tonino, di professione: precariolle 4 del mattino To-nino Scisciolo è giàin piedi e aspetta con

la sua torpedo i viaggiatorinel piazzale della stazioneferroviaria per accompa-gnarli a casa o in qualchepaese vicino. Nel serviziosono incluse anche battute,riflessioni e novità del paeseche rallegrano e aggiornanoi passeggeri della sua auto.Alle 7 è già nella scuola di

Margherita di S. dove inco-mincia la sua seconda gior-nata di lavoro come bidello.Sono anni che attende unanomina a tempo indetermi-nato che non arriva ancora.Ogni inizio di anno scola-stico Tonino incrocia le ditae spera in una lunga assenzaper malattia o in una gravi-danza, sperabilmente perlui, difficile, per avere qual-che mese in più assicurato

di lavoro. Non perde, però,mai il buonumore. Solo direcente si è rannuvolato do-po aver saputo che il suogrande amico Silvio Berlu-sconi non siederà più suibanchi del senato per “unincidente di percorso”. Te-me che il cavaliere possaabbandonare la sua amatasquadra del cuore perché“tiene la capa quagliata”.

Eroica rinuncia dei consiglieri comunali di maggioranza

Dedicato a quelli chenon si arrendono maiEmanuela Ricco, campionessa regionale diKarate, vanto dello sport di Trinitapoli

egli ultimi anni i cit-tadini avevano lapossibilità di andare

a sedersi sulla panchinavicino alla fontanella de-nominata “delle monache”per godere del fresco serale,con la classica “bevuta”d’acqua, e fare quattrochiacchiere. Oggi questoinnocente piacere è svanito.Prima di sradicare il grandeEucaliptus si è provvedutoad eliminare pure la pan-china. Non è molto chiarala motivazione, dal momen-to che era ancora in buono

stato di conservazione. Èstata attaccata dallo stessoparassita dell’albero? Ci

dormivano i barboni, i canirandagi, i gatti? Mistero.

a social card di 150 euromensili, che l’Ammini-strazione provinciale del-

la BAT ha promosso e finan-ziato, ha il fine di alleviareper 6 mesi il grave disagioeconomico in cui versano al-cuni dei cittadini della provin-cia. I trinitapolesi , a differen-za di altri comuni viciniori,hanno avuto soltanto una set-timana di tempo per prenderevisione di un manifesto pub-blico, affisso il 13 novembre,che preannunciava la scaden-za della presentazione dei do-cumenti per il 19 novembre.Coloro che sono riusciti a sa-perlo prima, pardon a leggerloprima, hanno avuto una pre-ziosa opportunità. In conclu-sione: 55 beneficiari e 178

esclusi. Ma perché questa cor-sa? Come mai nella vicinaS.Ferdinando la pubblicizza-zione della Carta Amica èstata diffusa per 20 giorni(scadenza 29 novembre) e hariportato nell’avviso pubblicomaggiori dettagli per garan-tirne la trasparenza? Forsel’assessoressa ai Servizi So-ciali, Marta Patruno, che hafirmato l’avviso, avrebbe do-vuto rallentare le sue furiegiovanili e aspettare che lanotizia arrivasse anche nellecase più isolate, dove alcunicittadini non hanno né tablete né computer. Spesso neppu-re un paio di occhiali con lagradazione giusta. Si chiama-no POVERI e la carta dovevaessere la “loro amica”.

Carta amica: di chi?

I manifesti dei “non amici”vanno in castigo

i chiediamo: ma esisteuna lista nera al comunedi tutti coloro che non

sono sodali con l’ammini-strazione comunale? Prendia-mo, ad esempio, l’affissione

dei manifesti. I manifesti de-gli amici hanno il privilegiodi essere affissi “di faccia”alla strada mentre quelli deinon amici devono essere in-collati nel retro per i passanti

dei marciapiedi. Nel mese disettembre quel simpaticonedell’attacchino ha raggiuntol’apice della sua operatività.

All’inizio dell’anno sco-lastico il Centro di LetturaGlobeglotter fa affiggere,usualmente, un manifesto perstimolare i giovani a leggeree a studiare. Quest’anno èstata scelta una poesia di B.

Brecht che aveva come titolo“L’ignorante politico”, cioècolui che si vanta di “non”interessarsi della cosa pubbli-ca. L’attacchino, per associa-zione di idee e senza interpre-tare il testo, ha ritenuto iltitolo troppo offensivo per isuoi politici di riferimento edha pensato bene di affiggerlitutti “di dietro” e solo nelle

zone più nascoste del paese.Volevamo rassicurarlo: non

era diretto ai nostri amministra-tori ma a tutti coloro che“ignorano” che in una città con-vivono persone che hanno, spes-so, opinioni diverse da chi co-manda ma che paganoregolarmente i diritti di affissione,danaro che si trasforma in serviziper tutti. Anche per lui.

l campionato regionale diKarate tenutosi domenica17 novembre a Taranto ha

visto l’atleta trinitapoleseEmanuela Ricco, dell’asso-ciazione sportiva Body Per-fect di Trinitapoli, diretta daAnna Belgiovine, conqui-stare il titolo di campionessaregionale nella specialitàkumitè (combattimento) “cat.esordienti A”. L’atleta ca-salina si è qualificata per lafase finale dei campionatiitaliani di Karate organizzatidalla Federazione FIJLKAMe rappresenterà la regionePuglia nella sua categoria diappartenenza alla finale chesi svolgerà a Lido di Ostia.La giovanissima atleta è una

studentessa della scuola me-dia di Trinitapoli. La redazio-ne le augura altri successi sianel campo dello sport chedello studio.

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Emanuela Ricco

Page 8: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

8dicembre 2013

Katia Rossi a nome di tutta l’équipe dell’ospedale di Tshimbulu ha scritto una lettera per descriverein quale situazione vive la popolazione del villaggio e per chiedere aiuto

Caro Peperoncino Rosso ti scrivo dal Congo

Tshimbulu abbiamouna serie di attivitàriassumibili in tre

categorie:• sanitario: ospedale e

centro nutrizionale;• agricolo: coltivazioni di

palme da olio a Tshidim-ba, villaggio a 5 km daTshimbulu;

• sociale: CASC Centrod’Animazione Socio-culturale;

• economico: piccola ti-pografia.

L’ospedale ha 5 repar-ti: medicina interna, chi-rurgia, maternità, gineco-logia e pediatria. Stiamocostruendo un nuovo padi-glione per spostare il re-parto di pediatria. In totalesi avranno una novantinadi letti. Oltre alle cureospedalierie si svolgonoservizi ambulatoriali. Il no-stro ospedale è l’unico inun raggio di 120 km cheha elettricità ed acqua cor-rente. L’elettricità è forni-ta da un sistema di pannellisolari ed un gruppo elettro-geno che alimentano lebatterie. L’acqua arriva daun pozzo scavato ad 80 mdi profondità. Inoltre ab-biamo un servizio di radio-logia, ecografia, un labo-ratorio di analisi giudicatoil migliore della provincia(corrispondente alla nostraregione), apriremo a breveun serivizio di olfamatolo-gia e ottica (si spera in gen-naio, abbiamo già tutto ilmateriale, stiamo aspettan-do l’ottico italiano che ver-rà a montare gli strumenti).Purtroppo il contributo deimalati non copre le spesee l’ospedale dipende anco-ra da aiuti esterni per60.000 euro l’anno. Fa par-te integrante dell’ospedaleil Centro Nutrizionale chenon si trova nelle immedia-te vicinanze ma è stato cre-ato nell’ex dispensario del-le suore CIMK (cuore

immacolato di Maria diKananga), nostre partnerlocali. Il Centro ospitabambini malnutriti che so-no presi completamente incarico. I bimbi ricevono 6pasti al giorno e tutte lecure necessarie per la lororiabilitazione fisica e psi-cologica. Ogni tanto rice-viamo degli aiuti in naturada parte del PAM, Pro-gramma alimentare mon-diale, il grosso della spesaper questi bambini è coper-ta dagli aiuti raccolti in Ita-lia.

Le coltivazioni a Tshi-dimba riguardano princi-palmente le palme da olioche dovrebbero iniziare afruttificare l’anno prossi-mo. Si tratta di una specienana che non cresce moltoin altezza ma ha un’ottimaproduzione. È in cantierel a c o s t r u z i o n e el’equipaggiamento di unmulino per l’olio per otti-mizzarne l’estrazione. Lecoltivazioni sono nate conil triplice obiettivo di pro-durre cibo per il CentroNutrizionale, servire comeesempio ai contadini sucome ottenere una miglio-re resa, avere dei fondi dadare all’ospedale per co-prirne il deficit.

Il CASC è il Centrod’Animazione Socio-Culturale di Tshimbulu.La sua sede iniziale eranell’ex casa dei volontari,poi si è spostato in un lo-cale non in uso della scuo-la materna delle suore CI-MK. Nel frattempo lascuola è diventata anchescuola elementare e ora lospazio è condiviso con unaclasse. Inoltre si supponeche le suore vorranno usa-re il locale e dividerlo perottenere più classi. Il Cen-tro lavora nelle scuole, siaelementari che superiori,attraverso i suoi animatoried infermieri. Con i ragaz-zi si affrontano temi sociali

e sanitari per cercare dicambiare comportamentiscorretti. Il pomeriggio learrività si svolgono preva-lentamente al Centro. Illunedì e il giovedì pome-riggio sono dedicati aibimbi con attività di dopo-scuola e giochi seguiti daattività sportiva (calcio,basket e pallavolo). Mar-tedì, mercoledì e venerdì

c’è la biblioteca aperta atutti gli abonati (la tesseraannuale costa 0,2 euro peri bimbi, 0,5 euro per glistudenti, 0,8 euro per gliinsegnanti). Grazie ad unaserie di finanziamenti èstato possibile mettere inpiedi una buona bibliotecaper i parametri della RDCongo. Il sabato pomerig-gio è didicata al relax con

giochi da tavoli, giochiall’aperto e film. In alcunipomeriggi uno degli ani-matori si reca presso varigruppi per parlare di argo-menti sensibili come perle scuole. Grazie alla vici-nanza di due radiol’animazione è svolta an-che lì da ragazzi degli ul-timi anni di scuola supe-riore.

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Il team di dottori e infermieri pugliesi con i bambini di Tshimbulu

Page 9: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

A futura memoriaANTONIETTA D’INTRONO

tampiamo per la sto-ria politica del paese,integralmente, le di-

chiarazioni di voto deidue gruppi consiliari diopposizione, Vie Nuove eTrinitapoli da vivere, sulbilancio preventivo 2013del Comune di Trinitapo-li. La crisi che il paese stavivendo esige una infor-mazione corretta che siadi aiuto ai cittadini.

Conoscere in dettagliotutte le soluzioni propostedai gruppi consiliari di

opposizione consente divalutare le reali difficoltàfinanziarie del comune einduce a collaborare dal“basso” per cercare di ri-solverle. La faciloneriac o n c u i l ’ A m m i n i -strazione di centrodestrasta affrontando la situa-z ione deb i to r i a conl’aumento eccessivo e in-discriminato della tassa-zione, preoccupa moltis-simo. Siamo alla mercèdi giocherelloni che han-no pure “la capa fresca”d i p e n s a r e a c o m e“fasciare” il presidentedel Consiglio. Una picco-

la fascia a spalla per se-guire processioni e corteiin un 2014 che si annun-zia poco festaiolo. L’expremier Silvio Berlusconiera molto bravo a raccon-tare barzellette e non cre-deva che l’Italia fosse incrisi. Si arrabbiava moltoquando qualcuno (i soliticomunisti!) dubitavanodella ripresa economicadel paese. Lui scherzava,giocava e prometteva ma-ri e monti: un simpatico-ne! Le imitazioni sonomediocri. Non fanno piùridere nessuno.

S

Perché l’opposizione vota contro il bilancio 2013

L’opposizione protesta contro le offese rivolte all’ex assessore Lucrezia Filannino29 novembre 2013: Nella sezione di SEL il gruppo consiliare “Vie Nuove” esamina con gliiscritti il bilancio preventivo 2013

Page 10: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

inserto dicembre 2013

II

Relazione al Bilancio di Previsione 2013del gruppo Vie Nuove

Recupero evasione tributaria Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Bilancio 2013PREVISIONE 993.000 840.000 200.000

ACCERTAMENTI 400.000 840.000 148.000*

RISCOSSIONI 78.778 36.632 35.000*

*I dati riferiti al 2013 sono aggiornati alla data di approvazione del bilancio di previsione.

on l’approvazione delBilancio previsionale2013 e pluriennale

2013-2015 questo Organoconsiliare deve impegnarsiad offrire il primo docu-mento contabile concreto,volto a delineare le misurecorrettive illustrate nel Pianodi Rientro, adottato con ladeliberazione consiliare n.44 del 04.07.2013.

Nella precitata deliberaavevamo già segnalato inordine alla non autonomasufficienza delle misure daadottarsi, senza verificarnel’effettiva incidenza a partiresul bilancio 2013.

Purtroppo lo schema dib i l a n c i o p r o p o s t odall’esecutivo oggi non offrealcun dato in merito allostadio di attuazione delPiano, nonché in ordineall’efficacia attuale ed inprospettiva delle misurecorrettive, non essendo difatto recepite nel Bilancio2013, come altresì eviden-ziato nelle conclusioni anchenella relazione del Revisoredei Conti.

Il Piano di Rientrorisulta così un atto giàdiscordante con il primodocumento contabile cheinvece avrebbe dovuto ve-derne la prima immediataapplicazione.

L’Amministrazioneindugiando sull’incrementodi un’unica risorsa, checonsiste esclusivamentenell’aumento delle aliquoteIMU, rivela la completaassenza di qualsiasi altradeterminazione in meritoalla volontà di procedere allaprogressiva riduzione dellaspesa, salvo sempre gene-riche dichiarazioni di intenti.

La proposta di rientrocontiene la rimodulazionedelle aliquote Imu in au-mento, al fine di consentireal Comune di Trinitapoli diottenere maggior gettito fi-scale per rientrare dalla si-tuazione di illiquidità. A

causa dell’aleatorietà delgettito IMU, tale propostanon consente di avere sicu-rezza, a tutt’oggi, sugli effet-tivi incassi che il Comunedovrebbe ottenere entrol’esercizio 2013.

Sulla riduzione dellaspesa, tanto ostentata dalSindaco negli ultimi giorninelle diverse dichiarazionipubbliche, abbiamo assistitoall’esibizione della virtuositàdella propria condotta am-ministrativa circoscritta neltaglio dei c.d. costi della po-litica, argomento utilizzatopersino nelle memorie pre-sentate alla Corte dei Contidel 22/3/2013, in cui il Sin-daco vanta il taglio delleindennità degli amministra-tori, cosa del tutto falsanella predisposizione nellabozza di bilancio, perchénell’anno 2013 tutti gli am-ministratori percepiscono ilcompenso massimo previsto(difatti in bilancio troviamoin aumento tale voce di spe-sa). Salvo promettere soloin corso di seduta, a seguitodella presentazione di unnostro emendamento ed in-cisive sollecitazioni, una ri-duzione alla streguadell’anno precedente. Allostesso tempo si tace sul man-tenimento dell’Ufficio Staffdel Sindaco perché consape-vole di essere una vera spesasuperflua per l’Ente.

EQUILIBRIO PARTE CORRENTE.L’amministrazione di

Feo, sin dal suo insediamen-to nel maggio 2011, è stataincapace di determinare unaazione efficace al fine diassicurare l’equilibrio di par-te corrente.

Ricordiamo che conta-bilmente, il primo atto disin-volto, sorge nel Bilancio2011 con l’inserimento nellaentrata corrente di una con-siderevole cifra dal caratterenon ripetitivo e straordinario.

È evidente che le entratenon ripetitive, seppur utiliz-

zabili nell’ambito del singo-lo esercizio, per loro natura,non presentano alcuna ga-ranzia che si ripetano nellastessa misura negli esercizisuccessivi. Pertanto, il finan-ziamento di spese ripetitiveattraverso entrate di naturastraordinaria profila rischiper i futuri equilibri di bilan-cio, nonché ricadute imme-diate in termini di cassa. Ingenerale, fattori di possibilisquilibri nella gestione fi-nanziaria si riscontrano inpresenza di riscossioni signi-ficativamente inferiori ri-spetto al dato accertato inrelazione alle relative postedi entrata.

Nella tabella di sotto siriportano gli importi relativial recupero evasione ICI in-seriti dalla attuale ammini-strazione, appare rilevantel’incremento delle previsioninel raffronto con una limita-tissima capacità di riscossio-ne, in conto competenza.

È indubitabile che il Co-mune di Trinitapoli nel bi-lancio di previsione 2011rappresentava implicitamen-te una differenza di partecorrente negativa copertacon entrate di natura nonripetitiva, quali il recuperodell'evasione ICI pregressa(pari a €.993.000) destinataal finanziamento dell’insitosquilibrio di parte corren-te.

Dopotutto, la criticitàappariva già ben delineata,in quanto il r i tardonell'approvazione del docu-mento contabile nel mese diAgosto 2011 poneva una de-finizione abbastanza chiara

sull’andamento conclusivodell’esercizio finanziario. Imancati tempestivi adegua-menti, sia in sede di salva-guardia e ricognizione degliequilibri di bilancio che insede di assestamento di Bi-lancio, avevano di fatto im-pedito un’operazione di rie-quilibrio delle poste. Le vocidi entrata incautamente gon-fiate per quasi 1.000.000 dieuro, allocate per di più inmodo imprudente senza al-cun vincolo, avevano già in-cardinato un inevitabile squi-librio a fine esercizio 2011.

Di conseguenza ,all’esame del rendiconto2011 si evidenziava dettacriticità con una differenzadi parte corrente negativa di€ 639.097,38, saldo ritoccatoattraverso aggiustamenti nel-la differenza tra i residuiattivi e passivi e definita inun d isavanzo d i €266.198,90.

In sintesi, contrariamen-

te ad ogni sana e prudentecondotta contabile, l’Enteaveva destinato a spesa cor-rente il 100% del presuntorecupero dell’evasione tribu-taria per la considerevolecifra di €.993.000, di cui siincassava per competenza afine esercizio 2011 appena€.78.778,49.

Nel bilancio di previsio-ne 2012 il grave comporta-mento dell’Ente veniva in-credibilmente reiterato.L’entrata non ripetitiva e stra-ordinaria riportata a finanzia-mento della spesa correnteera di importo pari a€.840.000, di cui a fine eser-cizio venivano incassati solo

€.36.632,16 per competenza.Nel bilancio di previ-

sione 2013, seppur conimporti inferiori, il gettitoaccertato a fine novembreè inferiore alle previsioni el’incasso decisamente li-mitato.

Negli ultimi tre annio g n i a z i o n edell’Amministrazione - suqueste poste aleatorie -tende inspiegabilmente arendere cronico lo squili-brio, piuttosto che a porvirimedio.

Un saldo negativo dellagestione di parte corrente ègeneralmente sempre indicedi uno squilibrio nella ge-stione finanziaria, che puòintaccare la solidità econo-mica dell’Ente locale. Manel caso di specie, la situa-zione è allarmante, non soloperché reiterata negli anni,ma anche per il ricorso astrumenti straordinari inmodo consistente.

Inoltre, si evidenzia co-me questa spregiudicatacondotta contabile risulti an-cora più grave tenendo contodella situazione di illiquiditàdell’Ente, di tutti i rilievicritici formulati dalla On.leSezione di Controllo e ditutte le condizioni di seguitoillustrate, incidenti sugliequilibri di bilancio anchein prospettiva futura.

Su diverse voci di pre-visione di entrata permango-no dubbi sulla esatta quanti-ficazione in termini diaccertamento ed incassi, ele-mento preoccupante consi-derata l’imminenza dellachiusura dell’esercizio 2013.

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Page 11: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

III

inserto settembre 2013

Dalle verifiche effettuatepresso gli uffici comunali,diverse poste di previsionedi entrata risultano sovrasti-mate dai proventi di certifi-cazione con incassi aggior-nati pari al 38% della postainserita, alla Cosap tempora-nea con incassi pari al 54%,ai proventi per gli strumentiurbanistici con incassi al32%.

Sui proventi contrav-venzionali la Delibera diGiunta, benché adottata anovembre, è basata su previ-sioni di incasso rilevate al31 agosto, non è chiaro sel’incasso riportato al31/8/2013 pari a €.42.800è interamente di compe-tenza dell’esercizio in corso e non è stata prevista larilevazione separata in vi-gore dal 01/01/2013 per iproventi da sanzioni pereccesso di velocità. Dettiintroiti devono essere desti-nati alla realizzazione di in-terventi mirati individuatidalla legge ed in particolaremanutenzione e messa insicurezza delle infrastrutturestradali e potenziamento at-tività di controllo e accerta-mento delle violazioni inmateria di circolazione stra-dale, comprese le relativespese di personale.

Abbiamo più volte riba-dito che la gestione delleposte di bilancio in parte cor-rente implica l’adozione diparticolari criteri di pruden-za, già in fase di accertamen-to dell’entrata, a causa dellanatura incerta delle riscossio-ni ad esse legate. Infatti, taliriscossioni sono dipendentida fattori difficilmente go-vernabili e prevedibili daparte dell’Ente che, pertanto,ove non adotti appropriatemodalità di gestione, incorrein quasi certi squilibri di bi-lancio.

Tutto questo scaturisce,quale segnale di una situa-zione gestionale critica, nelcontinuo ricorso all’utilizzodell’anticipazione di tesore-ria.

Pertanto ribadiamo chesi rende assolutamente ne-cessario iscrivere nel bilan-cio di previsione un fondorischi, che invece nel bilan-cio 2013 è pari a zero! Ladisposizione è diretta a neu-

tralizzare l’effetto espansivodella spesa generato dallapresenza in bilancio di posteattive che, in assenza di ef-fettive riscossioni, hanno unbasso grado di esigibilità eforniscono una fittizia coper-tura finanziaria a spese reali.

GLI ORGANISMI PARTECIPATIE INDEBITAMENTO

In tema di indebitamen-to si deve sottolineare il fre-quente ricorso dell’Ente aforme di finanziamento oc-culte tramite i rapporti conle partecipate, che seppurpiù volte sollevate in Consi-glio le nostre perplessità inmerito, lascia indifferenzal’Amministrazione.

Numerose sono le fattu-re non pagate alle societàpartecipate come la TRIBI-GAS per fornitura di energiaelettrica e di gas o alla SIAper lo smaltimento e la rac-colta dei rifiuti.

In particolare con la Tri-bigas e la SIA si registranocomportamenti ambigui ecensurabili. Ad esempiol’ente, nonostante la gravecrisi di liquidità, non ha maichiesto la partecipazione agliutili di considerevole entitàdella società TRIBIGAS ne-gli ultimi anni mentre, allostesso tempo, continua a lie-vitare la posizione debitoriadel comune nei confrontidella sua partecipata.

Con la società SIA poi,si è operata una transazionecon delibera di giunta n. 44del 04.04.2013 per l’importodi €.774.000,00, dove a fron-te della rateizzazione dellesomme per fatture non paga-te dal comune per l’interoanno 2012 e per importi ri-feriti ad anni precedenti, siè concesso il riconoscimentodi somme contestate da tem-po alla società senza ricono-scimento di debiti fuori bi-lancio. La predetta deliberaè stata poi revocata, per prov-vedere a nuova deliberazionedi giunta n.107/2013, per larateizzazione delle fatture2012-2013 in 36 mensilità adecorrere dall’ottobre 2013.

Poi vi sono i rapportifinanziari con l’Unione deiComuni. Quest’ultima riven-dica il pagamento di€.329.800,93 da parte delComune di Trinitapoli e che

il Bilancio di previsione con-sidera da coprire con l’esiguacifra di €.35.000, rimandan-do ad una compensazionecon improbabili incassi daproventi contravvenzionali.Gli incassi non possono chedefinirsi tali perché dal con-trollo effettuato pressol’ufficio a fronte di cospicuiruoli in riscossione pressol’Unione di €.172.200 anno2010, €.170.000 anno 2011e €.106.000 anno 2012,l’incasso effettivo ad oggi èpari anno 2010 €.0, anno2011 €.0 e anno 2012€.9.555,00.

Davvero difficoltoso èper i consiglieri comunaliriuscire a reperire informa-zioni sulle partecipate, addi-rittura sull’Unione dei Co-muni è stato disposto periscritto un diniego totale diaccesso agli atti dal Segreta-rio Carlucci e risulta laborio-so ottenere risposte non eva-sive sulla Tribigas.

Appare sicuramente op-portuno per il nostro Comu-ne dotarsi di un idoneo siste-ma informativo finalizzatoa rilevare i rapporti finanziaritra l’ente e le società parte-cipate ed atto a monitorarela situazione contabile, ge-stionale e organizzativa edil rispetto delle norme di leg-ge sui vincoli di finanza pub-blica delle società partecipatedirettamente ed indiretta-mente e degli altri organismia cui sono stati affidati ser-vizi e funzioni.

Significativo, infatti, chenemmeno un dato contabilesulle partecipate viene forni-to dall’assessore alle finanzesulla relazione accompagna-toria del Bilancio.

ANTICIPAZIONI DI TESORERIAUn massiccio e costante

ricorso ad anticipazioni ditesoreria è stato rilevato dallaCorte sin dalla pronuncia delmaggio 2012 che indagavala regolarità dei dati del ren-diconto 2011 e sul consunti-vo 2010.

Nonostante l’On.le Cor-te dei Conti, con deliberazio-ne n. 109/PRSP/2013, abbiasollecitato l’Ente a ridurre ilricorso a tale strumento nelcorso del 2012, stante la gra-ve situazione economica,l’Amministrazione non ha

mai dettato indirizzi per li-m i t a r e l ’ u t i l i z z odell’anticipazione di tesore-ria, anzi ha letteralmente ir-riso e votato negativamentela proposta di questo gruppoconsiliare di rientro gradualein quattro anni.

Si aggiunga poi, chel’Amministrazione, per iltriennio 2013-2015, confer-ma il ricorso a tale strumentononostante le richieste dirientro della Corte dei Conti.

MANCATA RICOGNIZIONETRIMESTRALE DEI RESIDUI.

L’ultima revisione deiresidui coincide con quellae f f e t t u a t a a i f i n idell’approvazione del rendi-conto 2012. Nonostante leripetute richieste del nostrogruppo consiliare in occasio-ne dell’approvazione deiConti Consuntivi 2010, 2011e 2012, l’Amministra-zionenon ha eseguito alcuna seriaricognizione straordinariadei residui attivi e passivi.

Ma ci appare ancor piùgrave che, nemmeno a se-guito dell’entrata in vigoredel nuovo Regolamento deicontrolli interni (Approvatocon delibera di ConsiglioComunale n.10 del 14-03-2013), si è proceduto allaverifica della sussistenza deiresidui. Infatti in detto rego-lamento, si impone la revi-sione dei residui con cadenzatrimestrale in occasione delleverifiche di cassa, adempi-mento totalmente evaso sianella verifica trimestrale del30 giugno che del 30 settem-bre u.s..

VIOLAZIONE DELLA PROCEDURADI SPESA EX ART. 191, C. 5 TUEL

A seguito dell’approva-zione del rendiconto 2012l’Ente ha chiuso l’esercizioin disavanzo e con la man-cata copertura di un debitofuori bilancio.

Nella stessa sede il no-stro gruppo consiliare ha“diffidato” l’Ammini-strazione ad osservare le pre-scrizioni normative ai sensidell’'art 191, c. 5 Tuel. No-nostante ciò, l’Ente nel corsodell’esercizio provvisoriodel 2013 ha proceduto adassumere ininterrottamenteimpegni di spesa non espres-samente previsti dalla legge.

* * * * *

In conclusione il Bilan-cio di Previsione 2013, senzaprevedere alcunché sul ver-sante della riduzione dellespese, si incentra essenzial-mente sull’aumento al mas-simo consentito delle aliquo-te IMU non potendoaumentare altre aliquote te-nuto conto che sono ormaitutte al massimo consentito:Addizionale IRPEF, Proven-ti da Concessioni edilizie,Proventi dalla vendita di lo-culi cimiteriali, TARES etc..

È evidente che, in as-senza di previsioni certe eattendibili in ordine aglieffetti positivi immediatidi dette misure sugli equi-libri di bilancio, e in ognicaso, si reputano misureinsufficienti rispetto allesituazioni di disequilibriorilevate, si sottolinea lamancanza della predispo-sizione di UNA AZIONEEFFICACE avendo riguar-do in un’ottica prospettica,agli equilibri futuri.

Il bilancio di previsione2013, così come strutturato,non è idoneo a garantire alsuo principale obbiettivo,essere l’incipit del piano dirientro, anche a causadell’eccessivo ritardo nellasua adozione. Questo lassi-smo ha impedito una validaazione amministrativa, con-sentendo il protrarsi dellagestione della spesa in dodi-cesimi con il ricorsoall'utilizzo degli stanziamentidi spesa dell'anno precedenteche non poteva garantire laprimaria esigenza di preser-vare, in maniera permanente,gli equilibri di bilancio e as-sicurare il pareggio effettivo.

Il nostro voto al puntoin approvazione è contrariopoiché l’inadeguatezza dellaazione amministrativa nel2013, riduce l’estensionetemporale del piano di rien-tro di fatto su due esercizi2014-2015, rendendo ecces-sivamente gravosa la mano-vra correttiva necessaria.

Trinitapoli, 27 novem-bre 2013

Anna Maria TarantinoPasquale Lamacchia

Carlo Storelli

Page 12: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

Dichiarazione di voto del gruppo“Trinitapoli da Vivere”

l voto sul bilancio di pre-visione 2013 e i suoi al-legati è fortemente in-

fluenzato da una lettura si-nottica con il bilancio plu-riennale 2013/2015, la re-lazione previsionale eprogrammatica per il trien-nio 2013/2015 e il piano dirientro presentato a lugliodall’amministrazione co-munale alla sezione regio-nale della corte dei conti.

Le Sezioni regionalinella sede del controllo suirendiconti e sui bilanci han-no avuto frequente occa-sione di rilevare situazionidi squilibrio e profilid’irregolarità e richiamato gli organi rappresentatividegli enti a porre in esserei correttivi necessari perscongiurare situazioni piùgravi, che avrebbero potutodeterminare il dissesto.

Dobbiamo addebitarviuna assoluta incapacità dileggere e interpretare la si-tuazione finanziaria comesi presentava all’inizio delvostro mandato: una situa-zione che si poteva fronteg-giare con molta più facilitàrispetto a dove l’avete por-tata ora. Che la situazionefinanziaria fosse difficile acausa del rilevante peso deldebito che gravava e gravaancora sul bilancio del Co-mune a causa delle pesantirate di mutuo, era cosa bennota a chi si interessavaappena dei problemi dellanostra comunità. Ritenia-mo a maggior ragione bennota a che voleva proporsidi amministrare la nostracittà.

Sarebbe bastata la rine-goziazione dei mutui perridurre il peso finanziariodi circa 2.000.000 di euroall’anno e così disporre del-la liquidità necessaria perevitare stress (che poi si èdimostrato non solo finan-ziario) all’amministrazionedella comunità cittadina.

Quindi fin dall’inizio

avreste dovuto attivarvi perassicurare all’ente quei fab-bisogni finanziari che inve-ce avete fatto mancare an-che per altre ragioni. Avetecompletamente trascuratodi interessarvi delle diffi-coltà nell’incasso di som-me conservate tra i residuiattivi, dei ruoli collegati aitributi, delle procedure le-gali di recupero somme,dei rimborsi da altri appa-rati pubblici e da ultimo,del mancato riversamentodei tributi incassati dal con-cessionario Gema, ora infallimento. Si è dovutoaspettare quasi un anno peraffidare ad Equitalia la con-cessione per la riscossionedei tributi dopo anche ilsollecito del Presidente del-la Corte dei Conti.

Dopo un anno e mezzodal vostro insediamento, afine 2012, la situazione èpeggiorata perché nonavevate ancora capito e ac-quisito la consapevolezzadella situazione finanziariadell’ente e degli interventifinanziari necessari per labuona e diligente ammini-strazione: non solo nonavete rinegoziato i mutuiper disporre di maggioririsorse finanziarie, ma nonavete neanche provvedutoa riscuotere i crediti. Quelche è ancora più grave, sie-te stati anche sordi e ne-gligenti per non aver accet-ta to l ’ invi to che i lresponsabile finanziario delComune vi ha rivolto perutilizzare la nuova norma-tiva, il DL 174/2012 checonsentiva ai comuni diredigere un piano plurien-nale di riequilibrio finan-ziario e di accedere al fon-do di rotazione per laconcessione di anticipazio-ni agli enti locali.

Avete preferito trovarealchimie finanziarie e inse-rire nel bilancio 2012 postefittizie non ispirandovi aiprincipi della prudenza e

della veridicità, ma avetemesso in atto la più sbaglia-ta operazione che in quelmomento poteva essere ef-fettuata: appostare entratei cui incassi non si sareb-bero sicuramente realizzatinell’esercizio corrente enemmeno in quello succes-sivo, trovando un equilibriodi bilancio di parte correntecon entrate straordinarie.È quello che avete fattoappostando il gettito, pro-babile ed eventuale, enient’affatto certo a frontedi spese immediatamenteesigibili e certe. Parliamodel caso ICI arretrata diAtisale a tutt’oggi ancoranelle casse di Atisale.

Da qui l’ulteriore ag-gravamento della situazio-ne debitoria del Comune,tanto che in questo anno2013 il Comune ha richie-sto il finanziamento ai sensidel D.L. 35 dell’ 8/4/2013per il pagamento dei debitidella pubblica amministra-zione, per far fronte a debitiche non siete riusciti a pa-gare, tutti risalenti, badatebene, all’anno 2012 con unsolo debito risalente al25/08/2011 di € 264.10.Salvo poi lamentarsi in girodi presunti debiti lasciatiimpagati dalle passate am-ministrazioni.

La negligenza nel nonaver dato ascolto all’invitodel responsabile finanziariosi è appieno manifestatacon l’intervento della Cortedei Conti che ha impostoal Comune di presentareun piano di rientro. Quelloche si poteva fare sponta-neamente si è dovuto fareobbligatoriamente. E an-che qui l’incapacità dipresentare un piano cre-dibile e fattibile si è ma-nifestata tutta conl’ultima pronuncia dellaCorte dei Conti. Ancorauna volta non avete dateascolto ad alcuna delle in-dicazioni che vi venivano

offerte da questa opposizio-ne, avete presentato un pro-gramma di azioni che, tutte,hanno subito la pesantecensura della Corte.

E non date ascoltonemmeno alla Corte deiConti nella stesura di que-sto bilancio 2013: dov’è ilfondo rischi di 500.000 eu-ro? Dove sono i tagli aicosti della politica? E larevisione della spesa cor-rente? Nulla di tutto questotrova riscontro nel bilancio2013 che ci avete presenta-to. Il revisore dei conti, al-tresì, afferma che “le pre-visioni di bilancio nonconsentono di realizzarepienamente le condizionie di raggiungere gli obiet-tivi contenuti nel piano dirientro richiesto dalla Cortedei Conti e raccomandapertanto di attuare tutti gliinterventi necessari alloscopo” e aggiunge di“prevedere un congruostanziamento per rischi re-lativi all’eventuale minorgettito in particolare perl’IMU.

A fronte di tutto que-sto, il bilancio di previsione2013, primo tassello delpiano di rientro predispostoentro il 2015 per il riequi-librio finanziario del nostroente, manca al primo mo-mento di verifica che po-t e s s e d i m o s t r a r el’attendibilità del percorsoda voi indicato.

Nessuna azione chepossa affrontare le criticitàche lasciano cadere il no-stro ente nel baratro deldissesto finanziario:

• Scarsa capacità diriscossione delle entrateproprie, dei residui attivie la vetustà degli stessicon conservazione diquelli di dubbia o difficileesigibilità;

• Bassa velocità di ri-scossione dei tributi ad-debitabile ad una scarsaprogrammazione e ad

una inesistente pianifica-zione delle entrate;

• Ritardi negli accer-tamenti tributari.

All’esame dell’esamedelle criticità del bilancioe dei fattori di squilibrio,che ha scontato notevoliritardi e non una pronta ecompleta documentazione,non è seguita una rapidaattuazione delle misure diriequilibro economico-finanziario. Le misure diriequilibrio possono incide-re sul lato della spesa chesu quello delle entrate. Nonsi prevedono minori costisu alcune spese che hannoun peso rilevante sullamacchina amministrativa:si prenda, per esempio, so-lo la spesa per il serviziodi raccolta dei rifiuti.

Un bilancio di previ-sione, accompagnato perquest’anno passo passoquotidianamente, dovevaessere fondato su un pila-stro ineludibile che avrebbeportato ad un avanzo diparte corrente. Alla lucedei dati in possesso è moltoprobabile un risultato nega-tivo, un altro colpo pesanteper la gestione corrente.

Emerge così la non co-erenza tra il bilancio annua-le e pluriennale con il pianodi rientro all’esame dellacorte dei conti a partire dal-la costatazione della gravemancanza dovuta ad un rin-vio ad un momento succes-sivo dell’attuazione di mi-s u r e c h e , i n v e c e ,andrebbero applicate im-mediatamente.

È per questi motiviche il gruppo Trinitapolida vivere – Partito Demo-cratico esprime voto con-trario al bilancio di pre-visione 2013 e suoiallegati.

Trinitapoli, 27 novem-bre 2013

Donato PiccininoGiuseppe Brandi

inserto dicembre 2013

IV

I

Page 13: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

La tipografia è statacreata con lo scopo di par-tecipare alla copertura delbilancio dell’ospedale. Ineffetti è l’unica in tutta laprovincia (corrispondentealla regione in Italia) conuna fotocopiatrice a colorie una bianco e nero e unservizio di stampa foto.Non riusciamo però a co-prire i grossi ordini che ciarrivano.

Per quel che riguarda ibisogni di Tshimbulu lipossiamo raggruppare nelleseguenti categorie:

• strumentazione: am-bulanza 4x4 (40.000 euro),apparecchio per la steriliz-zazione, apparecchio perl ’anes tes ia genera le(10.000 euro), serigrafice(5.000)

• costruzioni: CentroNutrizionale (50.000),CASC c ioè Cen t rod’Animazione socio-culturale (40.000), spoglia-toi per gli infermieri(5.000)

• varie: sostegno allacampagna di donazione delsangue, sostegno al CentroNutrizionale.

Per la strumentazionequesta in generale è acqui-stata in Italia e poi speditatramite container o tramiteviaggiatori quando il pesolo consente. Nel caso deinostri bisogni:

• l’ambulanza è ne-cessaria per andare a recu-perare i malati gravi neivillaggi circostanti Thim-bulu, si tratta per la mag-gior parte di bambini ane-mici, quindi bisognosi diuna trasfusione o donneincinta con una complica-zione durante il parto. Vaordinata e pagata alla BE-

GECA, una ditta tedescache fornisce veicoli ai mis-sionari. La consegna è ef-fettuata al porto di Matadi,poi occorre sdoganare e fararrivare fin qui.

• l’apparecchio per lasterilizzazione va aquistatoin Camerun, per facilitazio-ni di prezzo e trasporto.

• l’apparecchio perl’anestesia generale sarànecessario verso la fine delprossimo anno quandol’infermiere mandato informazione rientrerà. Vaacquistato in Italia ed invia-to tramite container, quan-do sarà deciso di farne uno.

La serigrafice serveper realizzare i grossi ordinidella tipografia. Va acqui-stata in Italia e, se possibile,inviata tramite viaggiatori.

COSTRUZIONISono due le grosse co-

struzioni che reputiamo ne-cessarie: il Centro nutrizio-n a l e , p i ù v i c i n oall’ospedale e con unastruttura più consona al suoscopo e il CASC perchétra un po’ saremo sfrattatidagli spazi dove ora si tro-va. Il terreno per le duecostruzioni è già in posses-so dell’ospedale. Tutte lecostruzioni non apparten-gono all’ong italiana masono della diocesi dove siopera.

Il nuovo centro nutri-zionale sarà composto daun grande salone al copertoe uno spazio all’aperto perle attività dei bambini, 5camere con due letti perospitare i bimbi e i genitoriche abitano in villaggi lon-tani da Tshimbulu, un uffi-cio, un magazzino, una cu-cina, un blocco di bagni per

i bimbi e uno per gli adulti.L’ideale sarebbe quello diprevedere anche una picco-la area giochi attrezzata.Tutto dipende dal budget adisposizione.

Il Centro d’Anima-zione, nel nostro ideale, ècomposto da due blocchi(40.000 euro l’uno). Nelprimo è prevista una grandesala per la biblioteca ed altrieventi, un piccolo ufficio,e una sala riunioni. Nel se-condo dovrebbero esserci4 sale: una per l’infor-matica, un laboratorio discienze, due sale per le va-rie attività con i bambini,una di musica e l’altrad’arte. La costruzione delprimo blocco è fondamen-tale per le attività. Tutto ilmobilio è già in dotazione(sedie, tavoli, armadi,etc...).

La necessità di avereun secondo blocco è natoda varie riunioni tenute coni presidi e gli insegnantidelle scuole elementari esuperiori di Tshimbulu eTshidimba. Dalle loro ri-chieste è nata una bibliote-ca fornita di libri a loroutili per preparare le lezionie utilizzata dagli studenti(che non hanno libri di te-sto) per studiare e fare ri-cerche. Le altre richiestesono legate all’inse-gnamento dell’informatica,prevista nel programmanazionale ma le scuole nonhanno elettricità ne tanto-meno computer e un labo-ratorio di scienze dove fareesperimenti di chimica efisica e mostrare modellinidi scienze. I laboratori diarte e musica nasconodall’esigenza di svilupparenei bambini creatività e

fantasia. Anche queste ma-terie sono previste ma noninsegnate. I vari laboratorisaranno messi a disposizio-ne delle varie scuole (10superiori e 14 elementari)che potranno utilizzarli du-rante la mattinata. Il pome-riggio saranno utilizzati percorsi per adulti (informati-ca) e per bambini ed ado-lescenti (arte, scienze, mu-sica) da integrare alleattività che già si svolgono.

VARIEDue attività necessite-

rebbero di un sostegno: ilCentro nutrizionale e lacampagna a favore delladonazione di sangue.

Il Centro nutrizionaleha come spese fondamen-tali il cibo e i medicinali dasomministrare ai piccoliospiti. Fortunatamente ilnumero dei bambini è statosempre decrescente da 609nel 2008 si è passati a 271nel 2012. Il numero decre-scente di bambini malnutri-ti è dovuto a vari fattori:sensibilizzazione della po-polazioni sulla corretta ali-mentazione (CASC e CN),sullo svezzamento (CASC,ospedale e CN), distribu-zione di alberelli di Morin-ga (le foglie sono ottimiintegratori alimentari), cre-azioni di altri Centri Nutri-zionali in occasione di di-stribuzione dei viveriPAM.

Un altro problema esi-stente in tutti i paesi in viadi sviluppo è quello legatoalla cultura della donazio-ne di sangue. In particolarea Tshimbulu ci sono unaserie di credenze che spin-gono la gente a non donareil sangue come quella se-condo la quale dopo averdonato il sangue si muoreo ci si ammala. L’operaportata avanti dal CASC èquella di parlare della do-nazione con i giovani nelle

scuole superiori per convin-cerli a diventare donatori epoi donatori fidelizzati (co-loro che donano almeno 3volte). Il lavoro è lungo eogni anno occorre iniziareda zero perché gli studentipartono all’università orientrano nei villaggid’origine e ci si ritrova conun nuovo gruppo di giova-ni. Nonostante questo sistanno ottenendo buoni ri-sultati. Nell’ultimo annosiamo riusciti ad ottenereun aiuto in magliette stam-pate dall’Avis di San Seve-ro e così abbiamo una visi-bilità dei donatori. Conpiccoli aiuti si incentivanoi donatori e questi fanno daesempio ai loro amici.L’obiettivo del 2013 è diraggiungere il 60% di do-nazioni volontarie (le altresono fatte dai familiari oda qualcuno pagato dai fa-miliari del malato) e di ar-rivare all’80% nel 2015(obiettivo fissato dall’OMSmentre l’obiettivo fissatodall’Ufficio Provinciale didonazione sanguigna è del30%).

Se riuscite ad aiutarci,i n q u a l s i a s i m o -do, potremmo almeno co-struire il primo blocco delCASC ed intestarlo a vo-stro nome o alla vostra co-munità. Vi posso inviaredelle foto di dove siamoora e qualche foto con leattività che si svolgo-no.Potreste anche venire atrovarci per rendervi contodi persona di quanto c’è dalavorare ancora per aiutarequesta gente.Chi conoscequesta realtà si rende contodell’assurdità di sprechi edi altre inutili problemati-che legate al benesse-re.Non abbiamo il tempoqui neanche di essere stan-chi.

Grazie per l’aiuto checi auguriamo ci darete.

Giochi e danze a Tshimbulu

La squadra di pallone dei ragazzi di Tshimbulu

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Gli ospiti di Libriamo 2013: le loro biografie, i loro libriLa 13ª edizione di Libriamo ha avuto una serie di ospiti che hanno fatto leggeree puntare i riflettore sulla lettura e hanno fatto dibattere e riflettere un pubblico di laici e di religiosi

“Dal libro dei libri”, la Car-ta costituzionale, ai personaggiche hanno fatto dell’Italia unmarchio industriale noto in tut-

to il mondo, come Valentino.Dai protagosti del Vaticano,

troppo spesso di cattivo esempioper chi nutre fede e amore per

il Vangelo, ai personaggi delpresepe per bambini, costruiticon la carta, in un laboratoriodi illustrazione per bambini.

E non solo. Libriamo hadato visibilità anche a Letturea km zero, presentando autoridel territorio alla loro prima

esperienza editoriale o quasi.Eccoli qui, tutti, che si rac-

contano tra foto, domande erisposte a bruciapelo.

Tony di Corcia è nato aFoggia il 20 giugno 1975. Do-po aver conseguito la maturitàclassica e la maturità magistra-le, si è laureato in Giurispru-denza con una tesi in DirittoRomano intitolata “La Lex Op-pia Sumptuaria. Lusso e fem-minismo ne l la Romarepubblicana”.

Ha iniziato la sua attivitàprofessionale nel 1990, all’etàdi 15 anni, collaborando conemittenti radiofoniche, settima-nali, tv private.

Dal 1996 al 2002 ha curatoper il circuito Cinquestelle unatrasmissione di moda intitolata“Angoli”, per la quale ha se-guito le sfilate di Milano e Pa-rigi.

Si è occupato di moda an-che per la redazione pugliesed e l q u o t i d i a n o “ L aRepubblica” (dal 2002 al 2005,interviste a Gianfranco Ferré,Emanuel Ungaro e altri) e peril “Corriere del Mezzogiorno”,allegato pugliese del “Corrieredella Sera”(dal 2005 al 2007,p r i m a p u b b l i c a z i o n eun’intervista esclusiva alla po-etessa Alda Merini).

Nel 2007 è diventato diret-tore del free press magazine“Viveur” (esperienza terminatanel gennaio 2013). Nel 2009è diventato giornalista profes-sionista.

Nel 2010 ha pubblicato illibro “gianni/VERSACE: lostilista dal cuore elegante” perla Utopia Edizioni: una raccoltadi 25 interviste a personaggidel mondo della moda, dellacultura e dello spettacolo sulcelebre stilista italiano (prefa-zione di Oliviero Toscani, im-magini inedite di Gian Paolo

Paolo Farinella è prete chevive e opera nel cuore storicodi Genova.

Biblista, scrittore e saggista,è specializzato in Teologia Bi-blica, Scienze Bibliche e Ar-cheologia con studi a Genova,Verona, Milano e a Gerusa-lemme, dove ha studiato lingueorientali di pertinenza biblica(ebraico, aramaico, aramaicotargumico e greco ellenistico).Scrive sulla rivista MissioniConsolata di Torino (65 milacopie mensili), con una rubricafissa mensile di esegesi biblica,su MicroMega, Il Fatto Quoti-diano, su cui ha un blog e sula Repubblica/Il Lavoro, edi-zione ligure con una rubricaquindicinale; e su altre riviste.

Ha pubblicato: con il Sag-giatore (2013): Cristo non abitapiù qui. Il grido d’amore di unprete laico. Per Gesù contro ilVaticano; con Gabrielli Editori(San Pietro in Cariano – VR):

Segretario della Lega Brac-cianti,consigliere comunale,sindaco di Trinitapoli, consi-gliere provinciale e consigliereregionale, è stato eletto depu-tato nelle elezioni politiche difebbraio 2013. Attualmente ècomponente della Commissio-ne Giustizia della Camera e sista battendo per l’applicazionedella Carta Costituzionale alcontrario di chi vorrebbe, inve-ce, cambiarla. Accettò la can-didatura con questa dichiara-zione pubblica:”intendomettere a disposizione la mialunga esperienza nelle istituzio-ni per cambiare una legge elet-torale che con il premio di mag-gioranza e le liste bloccate èpalesemente incostituzionale”.

Vittoria Facchini vive e la-vora a Molfetta, nel suo studioche trabocca di luce, colori, car-ta, pennelli, forbici, scampoli difili e di tela – e insieme ai suoigatti e al suo cane. Dopo glistudi d’arte, si è specializzata inGrafica Pubblicitaria ed Edito-riale a Firenze, ma è a Veneziache avviene l’incontro che se-gnerà la sua scelta di illustraree il suo stile dirompente e dis-sacrante – quello con EmanueleLuzzati. Ha pubblicato all’estero(Francia, Giappone, Portogalloe Corea) e con molti editoriitaliani (Fatatrac, Mondadori,Einaudi Ragazzi, Feltrinelli,Giannino Stoppani, EditorialeScienza, Art’è, Editori Riuniti,Treccani). Nel 2002 il Ministeroper la Cultura Francese l’hascelta tra i 60 autori invitati arappresentare l’Italia al Salonedel Libro di Parigi. Nel 2006 havinto il Premio Andersen comeMigliore illustratrice dell’anno.

Barbieri, conclusioni di GiusiFerré).

Dal 2012 lavora comefashion biographer per le Edi-zioni Lindau, per le quali hascritto il libro “Gianni Versace:la biografia” (prefazione firma-ta da Giorgio Armani). Nelmese di ottobre 2013 verràpubblicato il libro “Burberry:storia di un’icona inglese dallaRegina Vittoria a Kate Moss”,mentre a novembre 2013 usciràil libro “Valentino: ritratto apiù voci sull’ultimo imperatoredella moda” (con interviste aMatt Tyrnauer, Oliviero Tosca-ni, Matteo Marzotto e altri per-sonaggi che hanno lavoratocon il couturier).

Il libro è uscito, nel novem-bre 2013, in Polonia per la casaeditrice Rebis.

I diritti televisivi e cinema-tografici sono stati acquistatidalla casa di produzione AresFilm, società del Gruppo Me-diaset, che realizzerà un filmper la televisione sullo stilistaVersace tratto proprio dal libro.

Nel novembre 2013 sonostati pubblicati i volumi“Burberry: storia di un’iconainglese dalla Regina Vittoriaa Kate Moss” e “Valentino:ritratto a più voci dell’ultimoimperatore della moda” cheraccoglie interviste a personag-gi come Matt Tyrnauer, MatteoMarzotto, Marta Marzotto, Lo-rella Cuccarini, Dario Ballan-tini, e molti altri. Il libro sichiude con le interviste agliattuali direttori artistici dellamaison Valentino Maria Gra-zia Chiuri e Pierpaolo Piccioli.

Ha organizzato mostre de-dicate a importanti stilisti ita-liani. Nel 2001 ha curato lamostra “Luciano Soprani: per-corsi di stile”, che si è tenutapresso la Sala del Tribunale diPalazzo Dogana, a Foggia. Ilcatalogo della mostra contienetesti firmati da Giorgio Armani,Benedetta Barzini, GianfrancoFerré, Mariuccia Mandelli Kri-zia. L’esposizione ha ricevutoil patrocinio della Camera Na-zionale della Moda Italiana.

Nel 2012 ha organizzato latappa pugliese della mostra“Fernanda Gattinoni, moda estelle ai tempi della Hollywoodsul Tevere” (in mostra abiti diAnna Magnani, Audrey Hep-burn, Ingrid Bergman, LanaTurner, Kim Novak) ospitatadal 23 luglio al 16 settembredal MAT (Museo dell’AltoTavoliere) di San Severo.

Nel 2011 è stato conduttoredel format “Lezioni diCinema”, prodotto da Media-farm: appuntamenti dedicati apersonaggi del cinema italianocome Sergio Rubini, JasmineTrinca, Valeria Solarino, Gio-vanni Veronesi, Michele Pla-cido, Alessandro Haber, LinaWertmuller.

Habemus papam. La Leggendadel Papa che abolì il Vaticano(2012), riedizione aggiornatadel primo romanzo che ha an-ticipato l’elezione di papa Fran-cesco; Il padre che fu madre.Rilettura moderna della para-bola del “figliol prodigo”(2010); Bibbia, Parole SegretiMisteri [Pagine di esegesi dipassi o termini biblici difficili] (2008); Ritorno all’anticaMessa. Nuovi problemi e in-terrogativi (2007); Crocifissotra potere grazia. Dio e la civiltàoccidentale (2006); con Edito-riale Delfi di Milano, Habemuspapam, Francesco, Romanzo(1999); con Editrice Dehonia-ne, Bologna, Progetto Matri-monio. Due libertà che cammi-nano insieme (1982).Attualmente, insieme al fratelloDott. Calogero Farinella, è ani-matore in Genova de «I con-certi di San Torpete», rassegnaannuale di livello internaziona-le, giunta all’8a edizione, di16 concerti di musica antica,medievale, rinascimentale ebarocca. Impegnato nella vitapolitica e sociale, si batte peruna società multiculturale, mul-tietnica e plurireligiosa, difen-dendo strenuamente la «laici-tà» dello Stato, comecondizione previa della pienalibertà religiosa, combatte ilclericalismo come offesa per-sonale a Dio e Berlusconi comevirus che ha infettato lo spiritodella Nazione. Si definisce,prete cattolico, ateo per graziadi Dio.

Arcangelo Sannicandro,avvocato lavorista, ha dedicatola maggior parte della sua vitaalla politica.

Page 15: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

Il tratto principale del miocarattere.di Corcia: L’insicurezza.Farinella: Determinazione.Sannicandro: Tenacia.Facchini: L’ansia (per unafolla di idee che spingono,spingono).

La qualità che desidero inun uomo.di Corcia: L’intelligenza el’impegno di cui sono capacile donne.Farinella: Onestà.Sannicandro: Lealtà.Facchini: Una no, 3: la posi-tività, il sorriso, l’ironia!!!

La qualità che preferiscoin una donna.di Corcia: La fermezza e lasicurezza di certi uomini.Farinella: Dignità.Sannicandro: Dolcezza manon disdegno la bellezza.Facchini: L’ironia, l’audacia,la passione (ma non solo lapassione per gli uomini).

Quel che apprezzo di piùnei miei amici.di Corcia: Sanno sorrideredelle mie stranezze e soppor-tano i miei sbalzi di umore:non è poco.Farinella: Amicizia senzacondizioni.Sannicandro: L’allegra convi-vialità.Facchini: Che sono matti edanche no.

Il mio principale difetto.di Corcia: La procrastinazio-ne, non mi batte nessuno.Come nella sopravvalutazio-ne altrui, del resto.Farinella: Eccesso di genero-sità.Sannicandro: Distratto dalla“velocità”.Facchini: L’ansia!! (ed ancheuna brutale propensione allaprecisione in certi lavori).

La mia occupazione prefe-rita.di Corcia: Oziare creativa-mente. E preparare il risottoallo zafferano.Farinella: Studiare.Sannicandro: Passeggiare conil cane in campagna.Facchini: Raccogliere ciottolie pietre e piantare piantine

sofferenti.

Il mio sogno di felicità.di Corcia: C’è una casa inriva al mare, il sole tramonta,io esco a informare chi amoche è pronta la cena.Farinella: Vivere.Sannicandro: Conoscere ilmondo in camper.Facchini: Essere felice, farefelici gli occhi di tanti. Pro-gettare ed illustrare un librosulla morte.

Quale sarebbe, per me, lapiù grande disgrazia.di Corcia: Perdere la vista.Sono colori, forme e luci arendere la vita degna di es-sere vissuta.Farinella: Non essere mestesso.Sannicandro: La solitudine.Facchini: Perdere le dita.

Quel che vorrei essere.di Corcia: Una farfalla appe-na nata, per sperimentare laleggerezza e il volo.Farinella: Chi sono.Sannicandro: Un direttore diorchestra.Facchini: Il mio cane Greta.

Il paese dove vorrei vivere.di Corcia: Un paese civile,innanzitutto. Temperaturamite. E deve esserci il mare.Nizza!Farinella: Trinitapoli.Sannicandro: Nella campa-gna pugliese, nei pressi diun bosco.Facchini: In Australia (senzatelefonini).

Il colore che preferisco.di Corcia: Quel particolaris-simo blu che, nelle sere díe-state, fa da interstizio tra laluce e il buio.Farinella: Rosso.Sannicandro: Il rosso.Facchini: Non posso rispon-dere…(cioè credo il blu dioltremare, ma poi come lamettiamo con il vermiglio?E con il magenta? E col cia-no? E con il verde cadmio eil giallo? e con il blu reale?E con il bianco? E con il ne-ro?).

I miei autori preferiti in

prosa.di Corcia: BA e AB: BarbaraAlberti e Aldo Busi.Farinella: I grandi scrittoriclassici dell’’800/’900.Sannicandro: Voltaire, Gram-sci, Canfora, Gallino, Hessel,Odifreddi.Facchini: Calvino, Rodari,Levi, Buzzati.

I miei poeti preferiti.di Corcia: Alda Merini, Ma-rina Cvetaeva, Majakovskij.Farinella: La Poesia.Sannicandro: Dante, Prevert,Brecht.Facchini: Gozzano, Szym-borska.

I miei eroi nella finzione.di Corcia: Snoopy, perché hacara la sua follia: senza di-sturbi della personalità, ma-nie varie e narcisismo sareb-be un bracchetto qualsiasi.Farinella: Asterix, Obelix eAbraracurcix.Sannicandro: I Capi Indiani.Facchini: Zorro.

Le mie eroine preferite nel-la finzione.di Corcia: Margo Chan-ning/Bette Davis di “Evacontro Eva”: la diva presun-tuosa nasconde una donnainsicura e affamata d’amore.Farinella: La moglie di Abra-racurcix, Mimina e Falpalàche fa arrossire Obelix.Sannicandro: Le ballerine diFlamenco.Facchini: Le sirene, le stre-ghe, l’ape maia.

I miei compositori preferi-ti.di Corcia: Bach, Vivaldi, Co-relli, Dvorak, Sakamoto, Ny-man, Wim Mertens, PatMetheny, Philippe Sarde.Farinella: Un’enciclopedia:musicisti dal sec. XII al XVI-II.Sannicandro: Brahms, Verdie Strauss.Facchini: Bach.

I miei pittori preferiti.di Corcia: Se proprio costret-to a scegliere, tutti quelli chehanno tenuto in mano unpennello tra l’anno Mille eil Quattrocento.Farinella: Michelangelo, Ca-

ravaggio, Annigoni, Chagall,Monet, Mirò, etc..Sannicandro: De Nittis e Raf-faello.Facchini: Leonardo Da Vinci,Luini, Licini.

I miei eroi nella vita reale.di Corcia: Chiunque continuaa custodire il suo sogno dalleoffese della vita reale.Farinella: I miei genitori.Sannicandro: I braccianti.Facchini: Mia madre.

Le mie eroine nella storia.di Corcia: Tutte le donne che,in quanto tali, sono rimasteanonime e dimenticate. Lastoria la fanno le donne, gliuomini se ne prendono i me-riti.Farinella: Le donne arse vivedalla stupidità religiosa.Sannicandro: Le staffette par-tigiane.Facchini: Anita Garibaldi,Sarah Bernhardt.

Quel che detesto più di tut-to.di Corcia: L’invadenza,l’esibizionismo, la presun-zione.Farinella: La disonestà,l’arroganza e il compromes-so trafficone.Sannicandro: Servilismo.Facchini: Chi butta le cose aterra e sporca le strade.

I personaggi storici che di-sprezzo di più.di Corcia: Tutti quelli chelíhanno fatta franca, copertida qualcun altro.Farinella: Cesare, Colombo,Napoleone, Hitler, Mussoli-ni, Berlusconi e una serie dipapi.Sannicandro: Hitler.Facchini: Gli assassini degliindifesi.

L’impresa militare che am-miro di più.di Corcia: Non riesco ad am-mira re nu l l a che s i a“militare”.Farinella: Nessuna impresamilitare, tranne le resistenze.Sannicandro: La presa dellaBastiglia.Facchini: Non mi viene inmente in questo momento.

La riforma che apprezzodi più.di Corcia: Quella che líItaliacolpevolmente tarda ad ap-provare, e che permetterà apersone dello stesso sesso dimettere nero su bianco il lorolegame.Farinella: La conversionepersonale.Sannicandro: Lo Statuto deiLavoratori.Facchini: Il voto alle donne.

Il dono di natura che vorreiavere.di Corcia: Un metabolismosupersonico. E saper cantaredivinamente.Farinella: La Sapienza.Sannicandro: Voce da tenoree capelli folti.Facchini: Essere capace dicantare.

Come vorrei morire.di Corcia: Come la mia pro-zia Francesca, dopo uno sca-tenato rock’n’roll a una festa.Aveva 85 anni.Farinella: In piedi.Sannicandro: Se proprio sideve: sorridendo.Facchini: Mentre sto dise-gnando, però senza dar fasti-dio a nessuno.

Stato attuale del mio ani-mo.di Corcia: Ostinatamente fi-ducioso.Farinella: Felice.Sannicandro: Combattivo.Facchini: Una tempesta.

Le colpe che mi ispiranomaggiore indulgenza.di Corcia: Tutte quelle com-messe per amore.Farinella: Tutte, se c’è co-scienza e riconoscimento.Sannicandro: I peccati di go-la.Facchini: Quelle sincere.

Il mio motto.di Corcia: Le cose si fannobene, altrimenti è meglio nonfarle.Farinella: Prete ateo per gra-zia di Dio.Sannicandro: Domani è un al-tro giorno.Facchini: Credo che la pas-sione per le cose buone ebelle può salvare il mondo.

Il questionario di Marcel ProustHanno risposto al questionario, creato dal famoso scrittore francese, Tony Di Corcia, don Paolo Farinella,Arcangelo Sannicandro e Vittoria Facchini ospiti di Libriamo 2013

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Chiara Curione (Bari,1962) è autrice di racconti eromanzi.

“La sartoria di Matilde” èil suo primo romanzo, pubbli-cato con Firenze Libri dopoaver vinto un premio lettera-rio nel 2000. Successivamen-te il libro è stato accolto nelcatalogo Danae che promuo-ve autori emergenti.

In seguito alla collabora-zione con il laboratorio dilettura della biblioteca di Gio-ia del Colle ha pubblicato perEdizioni Pugliesi una raccoltadi fiabe storiche su FedericoII e la sua discendenza: “LeImprese di Federico II”.

L’autrice ha pubblicato nel2008 il romanzo storico sulbrigantaggio “Un eroe dallaparte sbagliata” edito da Besa.Il libro, scritto tra presente epassato, ha come protagonistadel tempo passato il sergenteRomano, famoso brigante,capo delle bande pugliesi nelperiodo post-unitario. A feb-braio del 2012 è uscito il suoultimo romanzo Una ricettaper la felicità edito da Besa,con prefazione di Pino Aprile.

Il romanzo è una saga fa-miliare che va dal ventenniofascista ai giorni nostri. Lastoria si divide tra presente epassato, ed ha come anello dicongiunzione un vecchio dia-rio ricettario di tipici piattipugliesi. La voglia di nonarrendersi e il coraggio sonole capacità che accomunanole due protagoniste.

Il libro è stato presentatoal Salone del libro di Torino,al Women’s Fiction Festivaldi Matera e in alcuni licei.

Nel 2012, il suo primo ro-manzo è stato ripubblicato ine-book dalla nuova casa edi-trice EEE-Edizioni Esordienti.

Pasquale Braschi è na-to il 3 marzo 1970 a Ceri-gnola.

Laureato in Lettere, siè specializza in biblioteco-nomia e ha lavorato comeoperatore dei servizi di bi-blioteca presso la Biblio-teca comunale della suacittà natale.

Dal 2001 è socio dipen-dente di Informa Scarl diBari e svolge la mansionedi operatore di front officee consulente di orienta-mento presso i centri dellaReteinforma.

Nel dicembre 2009p u b b l i c a “ V i a g g i ofantastico”, L’Autore Li-bri Firenze, 1° classificato

Rossella Diana, peda-gogista e formatrice, è do-cente di scuola secondariadi secondo grado, attual-mente in servizio pressol’Ufficio Scolastico Regio-nale per la Puglia conl’incarico di Referente re-gionale per la Legalità, Cit-tadinanza e Costituzione,Diritti Umani, l’Europadell’istruzione e le PariOpportunità.

Impegnata nell’ambitodell’educazione alla pace,

Gianni Risola, in arteOttopanzer oggi si defini-sce clown e artista di strada,talvolta prestato al cabaret.Dice di aver finalmente tro-vato la propria dimensione,ma da bravo clown restaaggrappato alla condizionedi incertezza del futuro -stimolo a rischiare tentandodi far meglio - ed augura atutti, attraverso il suo per-sonaggio Otto, di fare permestiere il proprio hobby,memore di ciò che gli han-no sempre urlato i profes-sori a scuola: “Risola, secontinui a fare il pagliaccionon farai mai strada”.

Danilo Tavano è natoa Bari nel 1979. Laureatoin “Scienze e Tecnologieagrarie”, nel 2007 ha con-seguito l’abilitazione allalibera professione di agro-nomo.

Nell’aprile del 2013 haconseguito il titolon di dot-tore di ricerca in “ScienzeMerceologiche” presso laI Facoltà di Economia diBari.

“Olivo e Olio: Quesitie Curiosità” edito da AddaEditore è il suo primo li-bro.

È in fase di pubblicazio-ne per la casa editriceMontedit il romanzo “Ilsegreto della città bianca-La prima emozionante in-dagine del marescialloGiulio Trani”.

Nunzio Todisco nato aSan Ferdinando di Puglianel 1948. Giornalista pub-blicista. Ha lavorato comeresponsabile dei servizidemografici del comunedi San Ferdinando di Pu-glia fino al giugno 2007,dirigendo il periodicodell’ente Il Comune in-forma e pubblicando, conla collaborazione di Sal-vatore D’Agostino, laGuida ai servizi comu-nali, la prima (1999) conriferimento ai demograficie la successiva (2001)dedicata ai servizi sociali.

Ha diretto Educazionee Territorio, periodico diproblemi educativi e dipolitica scolastica ed Il dialogo, periodico di in-formazione della FILSEL-CISL della Regione Pu-glia.

Si interessa di storialocale e nel 1983 pubblicail suo primo libro La

Autori e artisti a km zeroGianni Risola, Pasquale Braschi, Nunzio Todisco, Rossella Diana, Danilo Tavano e Chiara Curione, faranno conoscerela Puglia in Italia e nel mondo utilizzando l’energia comunicativa delle loro pagine e delle loro parole

nella sezione Opere editedel Premio Letterario“Alla mensa dei sogni” -edizione 2010, HermesAcademy di Taranto. Unlibro galeotto, così lo de-finisce l’autore, che ha fa-vorito l’incontro con alcu-ne associazioni culturalitra le quali la GlobeGlotterdi Trinitapoli.

Nel maggio 2013 pub-blica il racconto storico“Il segreto della torre”,Edizioni La Zisa.

Ha ottenuti numerosipremi e riconoscimenti ealcune sue opere (raccontie poesie) sono contenutenelle antologie dei premiletterari a cui ha parteci-pato.

Chiesa del Soldo, in cuiripercorre le tappe chehanno portato alla costru-zione della Chiesa del Ro-sario.

Ha pubblicato successi-vamente:

• Le Chiese di SanFerdinando di Puglia, in Il nostro paese: storiaed evoluzione a cura diVincenzo Bafunno, 1984;

• I chierici della Ma-dre di Dio a San Ferdi-nando di Puglia, 1997;

• Da Sagra a Fiera na-zionale, 1997;

• Il Casale medievaledi San Cassiano, in Ricer-che storiche su San Ferdi-nando di Puglia, a cura diSaverio Russo, 1997;

• Ferdinando III diCastiglia e Léon, 2001;

• Votate e fate vota-re… Il comportamentoelettorale nel Comune diSan Ferdinando di Pu-glia dal 1946 al 2005,2005;

• Noi, i combattenti diSan Ferdinando di Pu-glia, 2010;

• Rosa Sibillano, sto-ria di una donna delSud, 2012.

promuove e partecipa aprogetti educativi e con-duce stage di formazioneper docenti, operatori so-ciali, genitori e ragazzi.

Collabora ad attività di-dattiche e di ricerca pressola Facoltà di Scienze dellaFormazione del l’Uni-versità di Bari, città dovevive e lavora.

È autrice dei libri: “Leregole del gioco. Manualeper educare al senso delleregole”, edito nel 2005 dala Meridiana di Molfetta;“A che gioco giochiamo.Per educare alla legalità eal senso delle regole”, edi-to nel 2007 dalla MariettiS c u o l a d i M i l a n o ; “Crescere col corpo. Edu-care gli adolescenti allac o r p o r e i t à eall’affettività”, edito nel2012 da la Meridiana diMolfetta.

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a sig.ra Lucia Prezio-so vive da molti annia Milano. Torna a

Trinitapoli, suo paese diorigine, d’estate o nel pe-riodo della raccolta delleolive e si interessa dimantenere viva la memo-ria del padre. GiovanninoPrezioso è morto a 89anni nel 1997. Contadino,iscritto per molti anni alP.C.I, nominato poi pre-sidente per qualche annodelle ACLI, divenne, do-po una grave malattia, ungrande lettore della Bib-bia ed ha lasciato ai figlimolte pagine, scritte mi-nutamente, di riflessioni

sulle sue letture bibliche.Oggi sono per la figlia unpunto di riferimento euna guida spirituale persopportare tutti i proble-mi esistenziali e per raf-forzare il senso di appar-tenenza alla comunitàcasalina. La signora haereditato dal padre anchela capacità di annotare leemozioni e le esperienzequotidiane, un modo pernon vivere con superfi-cialità.

Ha portato in redazio-ne un brano che ha scrittosu Trinitapoli. Non è unapoesia , ci tiene a sottoli-neare, ma è il frutto di un

grande amore per le radi-ci casaline. Lo riportiamoper intero:

È bello il mio paese,nella sua aria tersa eodorosa,come la sua ter-ra fertile. Terra, la miaterra! Terra dei nostripadri, dalle zolle scure eprofonde. Quanti frut-ti,quanta fatica,quantapoesia aspettando i ger-mogli dopo la potatura,leggere nel cielo i segniper poter seminare. Ter-ra, terra benedetta, cosapensi ora che in tanti tistanno abbandonando?

Dicono che è colpa

del carovita.Il carovita?! I nostri

nonni ci hanno insegnatoche dalla terra nasce ilbenessere, ma i nonninon sono più di moda.Già, la moda! Niente dadire, tutti vestiti bene,sembrano belli come con-ti e marchesi, quando ladomenica escono dallachiesa.

Vanno in palestra, ascuola di ballo:tiene vivala mente, il pensiero. Di-cono.

Dove è finita la sag-gezza semplice della ter-ra, dei suoi contadini?Dove è la memoria, il sa-

pere? Forse nelle catte-drali del sapere alto,quello della gente colta.Ma quello è un altro af-fare, finito anch'essonell'apparire, chiuso nel-le catacombe dell'ultimamoda.

Non è il sapere comela rugiada,che arrivadall'alto, scende sul po-polo e s i fa radicedell'uomo e della madreterra.

O paese mio adorato,sei rimasto solo. La tuaaria tersa e gentile, fapalpitare ancora il taber-nacolo della coscienza.

Natale a Milano, lontano dalla sua Trinitapoli

Il prof. Pinuccio Acquafredda, ex atleta, ha conosciuto Pietro Mennea in gioventù, quando a Barletta frequentavano la stessa associazionesportiva. Sono restati grandi amici sino alla morte prematura del primatista barlettano. “Diciannove e settantadue” è il film che lo ricorda

In un docu-film la vita di un grande atleta

ANTONIETTA D’INTRONO

l prof. Pinuccio Acqua-fredda ha incontrato, aBarletta, Pietro Men-

nea, suo amico di gioven-tù, qualche tempo primache morisse, in occasionedella prima del film, gira-to dal regista Sergio Bas-s o , “ D i c i a n n o v e e

settantadue”. Alla fine del2012, infatti, la sua cittànatale assegnò il premio“Città di sfide” al concit-tadino che aveva semprecorso sia sulle piste chenella vita con 4 lauree,c inque o l impiad i el’esperienza di europarla-mentare. Il film fu, poi,proiettato in suo ricordoprima della premiazionedei film presentati al Fe-stival del Cinema Euro-peo di Lecce nell’apriledel 2013.

È la storia di un ra-gazzo che ve-niva dal pro-f o n d o S u d ,dove non avevanemmeno unapista su cui al-lenarsi, il qualescoprì di esserenato per correrei duecento me-tri. È su quelladistanza chestrappò il re-cord del mondon e l 1 9 7 9 econquistò l’oro

a Mosca nel 1980. Man-tenne il record per 17 an-ni e divenne il simboloper molt i “Sud delmondo”: un simbolo diriscatto sociale, ma solotramite un costante e fati-coso allenamento quoti-diano. La vita di PietroMennea, come scrive ilregista, Basso, “è una me-ta fo ra s tupe facen tesull’abnegazione, sullasempl ic i t à , su l l ’ in -nocenza, sulla discre-zione”. Mennea ha saputocompiere rinunce, strin-

gere i denti, costruire ilsuo lavoro giorno pergiorno, con la dignità diun operaio. Forse proprioper questo è diventatouna sorta di eroe popola-re. E ha continuato a su-perare sempre i suoilimiti e a portare questadisciplina nella vita diogni giorno.

Il film andrebbe proiet-tato nelle scuole in un mo-mento storico in cui si ri-schia di far diventare i“tronisti” e i “palestrati” inuovi miti da imitare.

I due amici, Pietro e Pinuccio, fotografati durante la cerimonia di premiazione del grandeatleta barlettano, morto dopo qualche mese

Da sinistra il prof. Pinuccio Acquafredda e Pietro Mennea, giovanissimi, durante gli allenamenti priam di una gara agonistica

I

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Dal 24 gennaio all’11 aprile 2014 un lungo cartellone di spettacoli teatrali per adulti e bambiniorganizzato dalla Globeglotter nella sede di Libriamo in via cairoli 23 a Trinitapoli

“A venerdì!” rassegna di teatro

I grandi e i piccini si darannoappuntamento dopo ognispettacolo, di venerdì in

venerdì. Burattini, attori,clown reciteranno in italiano,in inglese e in lingue

reinventate a misura dibambino. Monologhi emusica per i più grandi tra

risate, sospiri e riflessioni digrandi autori.La rassegna èaperta a tutti i soci

Globeglotter 2014. Cheaspetti a tesserarti? A Nataleregalati il teatro.

SPADE E CIPOLLEscritto e interpretato

da Angela Iurilli7 febbraio 2014 ore 20,30

luci: Vincent Longuemarecostumi: Giulia Barbanente

con il sostegno delTeatro Kismet Opera

La signora Sofroniacerca Nina e la trova lì doveun pubblico aspetta uninizio, e l’inizio…ha inizio.

Un racconto diretto chescavalca i secoli e pone alcentro una relazione antica:quella tra padrona e serva,qui legate da una morsaindissolubile che fa di dueanime un corpo è e di duepe r sonagg i una so l ainterprete.

Sofronia, feroce padronache si nutre di potere, èl’odio.

Nina, la serva che nonpiange mai. Nina la nera,Nina l’amore.

Ognuna attraverso ilproprio sguardo evocheràfatti umani e storici (lavicenda risale all’epoca diCarlo Magno), ma perq u a n t o l a l o r odiversità/conflitto sia unaq u e s t i o n e a n t i c a , l ospettacolo non vuole esserestorico. La memoria giocabrutti scherzi ad autori ep e r s o n a g g i ; o g n u n oa g g i u n g e , d i s t o r c e ,annebbia per poter sopra-vivere la verità. La storia

diventa quindi una traccia,un pretesto per attraversaretemi attualissimi, come iconf l i t t i re l ig ios i , laviolenza della guerra e lacorruzione del potere(uniche condizioni per unavita “privilegiata”), lavanità, la solitudine e ilricordo-incombenza dellamorte che attanaglia espinge ad al lontanarequalsiasi fragilità umana.

Il pubblico entrerà nellavicenda non solo in quantot e s t i m o n e ; a v o l t edesiderato, altre respinto,sarà oggetto di un palleggiocontinuo e ironico tra ladimensione del presentereale e quella del passatoideale, scomparso con iFiori di Francia.

BIScon Ivan Dell’Edera

e Andrea Bitonto14 febbraio 2014 ore 20,30

Prima vera miscellaneaimpopolare, eseguita conla spontaneità della nostravoce e la franchezza dellanostra anima.

“BIS” è uno spettacolodal vivo in cui abbiamoscelto di stravolgere tutti icanoni, ogni standardpossibile; ogni “BIS” è unm i x , u n m i s t o , u n amiscellanea di letteraturapopolare, antica, moderna,a volte quotidiana.

Cantiamo, recitiamo,s t r a v o l g i a m o ,reinventiamo, a volteimprovvisiamo in maniera

OGGI SPOSIvarietà tragicomico

edizione 201310 anni dal debutto

28 febbraio 2014 ore 20,30

di e con: Ippolito Chiarelloal pianoforte: Luigi Bubbico

regia: Maria Cassi

OGGI SPOSI debutta il15 dicembre 2002 e ancoraoggi continua a mieteresuccessi e consensi trapubblico e critica. Centinaiadi repliche e migliaia dipersone che lo hanno vistoe continuano a ritornare e arivederlo. Uno spettacolo“leggero”, come si dice nelgergo, un lavoro che scavanell’ambito del comico e delgrottesco con i modidell’avanspettacolo e delvarietà, contaminati dais i s t e m i d e t t a t idall’esperienza teatralenell’ambito della ricerca. Èun alternarsi ubriacante disollecitazioni al riso eall’emozione, secondo icanoni del teatro comicomusicale.

Attraverso la musica, lal e t t e r a t u r a , l ’ i m -provvisazione e le massimedella saggezza popolare

l’attore racconta il matri-monio e l’amore in una sor-ta di cerimonia collettiva.Il giorno più bello della vitadi una coppia viene narratocon le canzoni di DanieleSilvestri, Fred Buscaglione,T o t ò , M i n a e c o nl’espiazione canora a basedi Eros Ramazzotti e Um-berto Tozzi (per citare i piùfamosi).

Da Ti Amo al Dante diPaolo e Francesca il passoè breve. Il tremendo pecca-to del bacio più famoso del-la letteratura italiana è reci-tato tra una risata e l’altra.Fanno compagnia al som-mo i testi di AlessandroManzoni e Giovanni Verga,Francesco D’Assisi e Ga-briele D’Annunzio, DinoCampana e Fernando Pes-soa. E ancora le delirantiposizioni dell’Amore duratre anni del f ranceseFrédéric Beigbeder. Chia-rello ci mette del suo conracconti della sua stessa vi-ta, con gli amori finiti equelli mai iniziati. L’eternodilemma: matrimonio si,matrimonio no, e l’amorein tutto questo cosa c’entra?Un po’ rito, un po’ sfogo.

Lo sfogo di un uomo che“memore”… disserta a vo-ce alta sul matrimonio el’amore. Pescando a pienemani nel repertorio lettera-rio e musicale antico e con-temporaneo, l’attore, tra ilserio e il comico, attraversa“pericolo-samente” i mean-dr i de l “ rappor to d icoppia”.

Del matrimonio vengonoriproposti anche i prepara-tivi, con la lista delle coseda fare, e i regali, con unaesilarante lista nozze do-ve vasi kitsch trovano spa-zio tra televisioni ingom-b r a n t i e i l c d d e l -le Vibrazioni.

Lo spettacolo gioca sudue registri: la comicitàspinta in forma di raffinatovarietà dettata da un piani-sta distratto e poesia alta.

BEATE NOIRecital teatrale

di e con Mariella Parlato7 marzo 2014 ore 20,30

Non è uno spettacolo per“sole” donne; e neanche“solo” per l’otto Marzo.

“BEATE NOI” è unmonologo composto da altrimonologhi… ma nientepaura, non sono sola sullascena, siamo in tante, unapluralità di varia umanitàche si rivela per quello cheè.

BEATE NOI! Le donne,le attrici, le panettiere, leammaliatrici, le cattive, lesante, le confidenti…

Tanti “colori”: rosa,giallo, rosso, verde, azzurro.

BEATE NOI - LEATTRICI. è uno spettacolonato con la voglia didivertire e divertirsi mastrada facendo, alcuni voci“TOSTE” reclamavano diessere ascoltate e perciò cisarà anche da riflettere e ilsorriso potrebbe diventareDOLCE-AMARO.

BEATE NOI - LED O N N E , d o n n e c h ereagiscono con forza, a voltecon durezza, alla dittaturadi una società che levorrebbe sempre buone,d o l c i e r e m i s s i v e ,dipingendo un quadro avolte realistico, a voltesurreale, raccontandosi conspietata lucidità.

N o n è t e a t r o a lfemminile.

È teatro e basta.

artigianale, un variegato edinsolito repertorio di canti,tarantella, stornelli, e altrecanzonette dell’area ionicaed adriatica e non solo;nuove e antiche storie oranarrate ora liberamentelette, racconti popolari pocofamiliari, e storie familiaripoco popolari, fatti dicronaca quotidiana e variecitazioni tratte dal libro“andreabiton-tovendesi”.

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STORIE DI DONNEE ANCHE LA MIAdi Ninni Binetti

e Michela Diviccaro28 marzo 2014 ore 20,30

Che succede quando, dabambini, cadiamo e ci facciamomale? Qualcuno, anche se ab-biamo un ginocchio squarciatoo un gomito rotto, inizia a ripe-terci, con non richiesta insisten-za: “Non ti preoccupare! Nonè successo niente!!”; e che suc-cede quando, da grandi, ci tro-viamo a vivere una situazioneterribile, probabilmente piùgrande delle nostre effettivepossibilità di risolverla? Qual-cuno, animato dalla stringentenecessità di rassicurarci, ci ri-propone il medesimo ango-sciante ritornello ossessivo.

Sappiamo, in cuor nostro,che non è vero e sentiamo cheal dolore si aggiunge anchela rabbia per la consolazione“fasulla”: chi riduce a“niente” la considerazione deldolore altrui (sia pure, o so-prattutto, di un figlio) sta inrealtà prendendo le distanzeda un problema che non sa -o non vuole - affrontare. Perterra, invece, potremmo fer-marci a riflettere; piuttostoche fingere un’irreale norma-lità, potremmo provare a chie-derci come risollevarci: nega-re il dolore della caduta è solola soluzione meno impegna-tiva. E che succederà a chiproprio non sarà riuscito afermarsi? Continuerà a ripe-terlo senza neanche accorger-sene, prendendo le distanzeinnanzitutto da se stesso:“Niente è successo… no!Non è successo niente!”. Que-sto l’inservibile sottofondo(inadeguato, paradossale, atratti comico e al limite dellastupidità, quando si fa vuotanegazione dell’evi-denza) chesegna le tante fasi della vitae delle vite qui narrate.

Il racconto di un’intera esi-stenza cui viene donato, attra-verso esperienze di pluriformedolore, il riscatto di un paio d'ali.Monologo visionario e poetico.

Nel suo rifiuto, probabil-mente, rivive la benevola illu-sione ancestrale di modificarela realtà ricorrendo alla solaforza delle parole (= se affer-mo e ripeto che non è successoniente, è “come se” davveroniente sia successo mai!).

Le bizzarre vicende degliabitanti di Candela, costrettialle tenebre a causa dell’iradel re dei diavoli DragoDragone. A eseguire i suoiordin i i l p r inc ip ianteLuciferonzo e il terribileSatanasso, che scombinanola pace della piccola cittadinae cercano in tutti i modi dirapire la pecorella dal vellod’oro Evellina al pastorelloMikael.

IL DONO DELLA FORESTAdi e con Cilla Palazzo,Angelica Schiavone,

Lisa Serio21 marzo 2014 ore 19,00

Una ghianda. Un desertoche si trasforma in foresta.

Una storia che si evolve inognuno di noi.

Un racconto in cui èpresente l’amore per la natura,per la terra e per il mondo.

La sincerità di un piccologesto che si trasforma in ungrande progetto: rendereverde e fertile una terradesolata.

Possiamo così ritrovare, inuna storia d’oggi, l’ardire,l’attenzione, il rispetto epersino lo stupore smarriti nelquotidiano.

Basta poco. Un piccologrande gesto.

Un racconto allegorico maadatto a tutti: un vero eproprio dono.

L’ODISSEA AL TEMPODEL RICICLO

di e con Pantaleo Annesee Francesco Tammacco4 aprile 2014 ore 19,00

Un carro antico carico dioggetti buttati via, giunge inuna città. Per allegria emestiere si vuole mettere inscena L’ODISSEA, meglio,le parti salienti dell’opera diOmero. Gli attori iniziano benpresto la loro rappre-sentazione accorgendosi peròdi non possedere scenografieo sipari o fondali utili per lamessa in scena. Ricorronodunque all’espediente piùmagico: trasformare i rifiutiin isole di Calipso, zattere,sirene, Ciclopi…ricalcandoquel mondo mitologico,rifondendolo di modernità esfida avvincente per unadomanda attuale da porre allanostra umanità: cosa fare deirifiuti?

L’odissea è la storia di unapartenza, un viaggio ed unritorno e, in fondo, parlare diri-ciclo significa porre inevidenza il senso delle coseutili che non muoiono mai, ilsenso dell’amore verso laNatura, tema caro ai bimbiche sono tra gli umani i piùvicini alle cose belle che lastessa Natura esprime.

Ma la tranquillità vieneinterrotta da un personaggio, con un segno dichiarato “IAM SAM”. È cosi inizia ilgioco di cat and mousequando Sam chiede all’altro,di cui non sappiamo il suonome ma forse possiamochiamarlo “Not Sam” , sevuole “green eggs and ham”,cioè prosciutto e uova verde(il prosciutto è verde anche).Quando Not Sam rispondeche non le vuole e non glip iace , Sam in iz ia adoffrirglielo in ogni tipo disituazione, da “in a box witha fox?” ad “on a boat with agoat?”. Così un gioco classicoda clown si trasforma in unalezione di inglese con unacomicità ispirata da Stanlio eOlio e Charlot; il famoso“slapstick” che, con illinguaggio del corpo, superale barriere linguistiche.. Ibambini alla fine, attraversola ripetizione delle azioniteatrali e di conseguenza delleparole in inglese ad esselegate, saranno loro a ripeterleed aiuteranno i personaggi ar i so lve re i l conf l i t toclownesco.

Lo spettacolo è ispiratodalla storia scritta e illustratada Theodore Geisel, ovveroDr. Seuss, pubblicato in 1960dopo il successo di “The Catin the Hat”. Il libro, il quartopiù venduto libro per bambiniin lingua inglese è il risultatodi una scommessa fra Seusse il suo editore, Bennet Cerf,infatti lui sosteneva che nonpoteva produrre un librointero usando solo cinquantaparole. Le cinquanta parole,in inglese sono: a, am, and,anywhere, are, be, boat, box,car, could, dark, do, eat, eggs,fox, goat, good, green, ham,here, house, I, if, in, let, like,may, me, mouse, not, on, or,rain, Sam, say, see, so, thank,that, the, them, there, they,train, tree, try, will, with,would, you.

Alla fine dello spettacoloverranno distribuite delleschede-gioco per verificarein classe l’apprendimento deivocaboli inglesi.

IL SEGRETO DI PULCINELLA…è nato prima l’uovo

o Pulcinella? Spettacolo di burattini

di e con Pantaleo Annese21 febbraio 2014 ore 19,00

Pulcinella cacciato di casadalla sua fidanzata Teresina,è affamato, ma come al solitonon ha né soldi né niente damangiare; Nel frattempo vedeuna gallina che s’aggira inquei paraggi, senza perderetempo la cattura e la faarrosto; prima di cominciareil pranzo però, il Gallo, maritodella povera gallina arrostita,arrabbiato con Pulcinella perl’accaduto, trama la suavendetta, evoca, attraversouna formula magica, ilDiavolo affinchè con unincantesimo faccia venire unbrutto mal di pancia all’autored e l l ’ a r r o s t o d iGallina….l’incantesimo deldiavolo però è peggiore delprevisto, non solo un mal dipancia per Pulcinella, maaddirittura una gravidanza,dal suo ventre vien fuori ungrande uovo, da cui in temporeale nasceranno i suoipiccoli cinque figli…

Lo spettacolo trae spuntodalla Tradizione Antica delleGuarattelle Napoletane e dallatradizione della maschera diPulcinella e della sua origine.

MANNAGGIA!OMAGGIO A

PEPPINO DE NITTIS, PITTORESpettacolo teatrale

per attore solodi e con Roberto Petruzzelli

11 aprile 2014 ore 20,30

De Nittis sapeva che inbreve tempo avrebbe perso lavista, il bene più prezioso perun artista dell’immagine.

“Mi capita uno stranofenomeno: sulla carta deigiornali, sulle tele, sulla stoffabianca della veste, sul cielo,dovunque io guardo, vedouna miriade di buchi nericome fori di piombo a pallini.Non riesco più a lavorare” .

Le musiche sono diBeethoven; composte nelperiodo nel quale il musicistaera ormai sordo. Scrivo di ungrande pittore e della suaimminente cecità usando lemusiche del più grandem u s i c i s t a m e n o m a t onell’udito!

D a v v e r o u n aRUFFIANATA! Una sceltaordinaria, comune e scontata:lo ammetto! Ma è una sceltaVOLUTA; e, a volte, labanalità può essere efficace!(R. Petruzzelli).

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MIKAELSpettacolo di burattini

di e con Francesco Tammaccomusiche originali

di Pantaleo Annese31 gennaio 2014 ore 19,00

WÙGIU CÙGIU…OVVERO…

GREEN EGGS AND HAMIspirato dalla classica storia

di Dr. Seuss24 gennaio 2014 ore 19,00

Non dovreste avere pauradi trovarvi davanti ad unalezione scolastica di inglese,con il gioco del clown alcentro dello spettacolo laparola d’ordine sarà ildivertimento.

Ecco Una buffa figurasolitaria e tranquilla intentaa leggere un giornale epassare un po’ di tempolibero. (a volte capita ditrovarsi sul palcoscenicodavanti ad un pubblico).

Page 20: Il Peperoncino Rosso dicembre 2013

ore 11.00 Appuntamento con il Pifferaio magico, dinanzi alla sede di Libriamoin via Cairoli 23, che accompagnerà  i bambini  a suon di musica sinoa Viale Vittorio Veneto dove si terrà l’esilarante show di Otto Panzer!

presenta

La Costituzione,il libro delle libertàe dell’uguaglianza

Alla difesa: On. Arcangelo Sannicandro

Venerdì 20 dicembre 2013 - ore 18,00Auditorium dell’Assunta - Via Marconi - Trinitapoli