Il Pensiero Di Leopardi

download Il Pensiero Di Leopardi

of 4

Transcript of Il Pensiero Di Leopardi

  • 8/18/2019 Il Pensiero Di Leopardi

    1/4

    IL PENSIERO DI LEOPARDIdi Cesare Luporini

    La conversione di Leopardiall’ateismo, che non è stata breve e forse neppur lineare, è ora del tuttocompiuta. Andando oltre, sulla linea di queste riflessioni, la vita stessaapparirà sempre piú a Leopardi un fenomeno casuale e marginale della materia.Quanto all’uomo «la fortuna , cioe il caso, e non un destino provviden!iale lo ha posto a vivere sulla terra."u questa base teorica doveva necessariamente cambiare anchel’atteggiamento di Leopardi verso l’illuminismo del #$%%% secolo.

    &on ne poteva piú dichiarare il fallimento, ma doveva invece ammirarneil coraggio di verità. %l ribre!!o verso la sua epoca di neospiritualismo era destinato a crescere in Leopardi via via che essa si profilava ai suoi occhi non come semplice restaura!ione politica, ma come progressismo eperfettibilismoutopico e cristianeggiante.

    '’è infatti poco da inorgoglirsi della posi!ione dell’uomo nel cosmo, ci dirà La ginestra , poich( la natura è deltutto indifferente alle sue sorti.

    «'os), dell’uomo ignara e dell’etadi * ch’ei chiama antiche, e del seguir che fanno * dopo gli avi i nepoti, * stanatura ognor verde, an!i procede * per s) lungo cammino che sembra star. * 'aggiono i regni intanto, *passan genti e linguaggi+ ella nol vede+ * e l’uom d’eternità s’arroga il vanto . %l «frammentoapocrifo determina la visione dellaGinestra + una «natura che «procede del tutto per proprio conto, i cuitempi evolutivi sono incommensurabili con quelli umani.

    &on residui attardati del #$%% secolo, in questo Leopardi, ma un rovesciamento di valuta!ione storicopolitica - e ideologica naturalmente - per il dominio, ora, del valore «verità .&e deriv una scelta di campo cosciente fra i due secoli, ove Leopardi riarma, possiamo dire, il primo controil secondo. /na scelta progressiva . 0 Leopardi a suggerire questo termine, an!i a imporcelo,nella Ginestra appunto. 1u dispiacere, ma è cos). 'ontro il falso progresso delle «magnifiche sorti eprogressive egli ne individua un altro. «Qui mira e qui ti specchia * secol superbo e sciocco, che il calleinsine allora * dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti, e volti addietro i passi, * del ritornar ti vanti, * e procedere il chiami 2

    «Libertà vai sognando, e servo a un tempo * vuoi di nuovo il pensiero, * sol percui risorgemmo * dalla barbarie in parte e per cui solo * si cresce in civiltà,che sola in meglio * guida i pubblici fati . 0 difficile cancellare questeparole dal retaggio di Leopardi. Questo progresso di Leopardi non hanulla di provviden!iale, non è inscritto in nessuna filosofia della storia giàdisegnata, non vuol essere utopico 3in ultima analisi si rivolge a un buon sensocomune, se gli uomini si decideranno ad amare - an!i avolere - piuttostola luce che letenebre 4, è un progresso soltanto possibile, un

  • 8/18/2019 Il Pensiero Di Leopardi

    2/4

    progresso di scelta. L’appello è alla volontà.

    Qui ci troviamo sull’altro versante dellafilosofia leopardiana dell’ultima fase. %n un suo forte libro La protesta di Leopardi 5alter 6inni ha parlato di «nichilismo esisten!iale . 1ossiamo farnostra questa formula!ione 3purch( non la si sostituisca all’analisi4. "i è visto che, quasi come 7iogene, nella lettera al 8iordani del maggio 9:;, lavirtùmoderna, non piú quella antica classica, già vagheggiata. "embra sottinteso chesia l’intellettuale a doversene, o meglio a potersene , fare portatore.&on è un caso che di questa virt> moderna l’antesignano per Leopardi sia unafigura che egli concepisce come di frontiera+ 6ruto minore. %l cui gesto gliappare storico , perch( segna la caduta della libertà romana, grande dataperiodi!!ante per Leopardi, fino alla rivolu!ione francese. ?a non è questo il

    punto principale. 'ome si vede da alcuni pensieri dello Zibaldoneprecedenti la can!one, la figura di 6ruto lo ha affascinato proprio perch(quegli aveva dubitato 3era un intellettuale@4 della virtu, che tuttaviairresistibilmente aveva messo in opera. "otto le vesti e l’oratoria,classicheggianti, gia un eroe moderno. Leopardi ha professato sempre il piuampio relativismo morale 3e citava 1ascal@4 quanto ai contenuti, fino allesoglie dello scetticismo. ?a ora questo sembra arrestarsi di fronte al nuovosignificato di «virt> . ssa dipende esclusivamente dalle for!e del singolo+allorch( non si lascia piegare, anche se è costretto ad accettare una sconfittainevitabile da parte dei meccanismi sociali e politici che lo emarginano, e

    quindi a restare nella sua «disperata solitudine . Bale virt> è la capacità ditestimoniare il vero contro tutto, di non abbassare il capo e dunque di avere ilcoraggio del rifiuto e della contesta!ione. 1iú che il «lamento 3che c’è, ma èlamento sempre accoppiato all’«odio , e la medita!ione sull’odio è unodei grandi motivi leopardiani fin dalla giovine!!a4 o la stessa protesta, è la virt> contestativa ad essere esaltata da Leopardi 3e anche da lui operata conferma, non rumorosa, semplicità nella sua privata pratica di vita4. &ulla diistitu!ionale le resiste 3a cominciare, direi, dalla famiglia4. %l bersagliomaggiore di tale contesta!ione è il potere degli uomini su altri uomini, equindi il potere politico. &egli anni della sua prima politici!!a!ione tra il

    9:;C e il 9:;9 Leopardi aveva drasticamente contrapposto popoli e governi, neisuoi pensieri dello Zibaldone guidati dai princ)pi 3per luinaturali e non ideologici4 di libertà e uguaglian!a, considerati

  • 8/18/2019 Il Pensiero Di Leopardi

    3/4

    inseparabili. &el corso della sua seconda politici!!a!ione, dopo il 9:DC, cidiventa esplicito e pubblico. % versi dedicati a questo punto nella Palinodiaal marchese Gino Capponi non lasciano dubbi in proposito. %l potere, siaconcentrato sia decentrato 3si premura di precisare anche questo4, èinevitabilmente sempre uguale ad abuso di potere, per una specie di legge dinatura, egli dice. Questo resta per Leopardi il male che gli uomini si procuranoda se stessi. La sopraffa!ione degli individui da parte di altri 3e Leopardi vuole che non si dimentichi che le masse sono sempre composte di individui, esopra la infelicità di questi non si edifica nessuna pretesa comune felicità4.%l finale appello solidaristico dellaGinestra , che poteva anche nonsopraggiungere, ma che sopraggiunse, ha questo fondamento anarchico, l’unico chelo rende coerente agli sviluppi immediatamente precedenti, cos) marcatamenteindividualistici. %l passaggio logico che possiamo indovinare 3da tempo Leopardinon scriveva pi> lo Zibaldone 4 è questo+ se un singolo pu dire di no, inlinea di principio tutti lo potranno. Liberatevi almeno di questa parte del maleche nasce dalle vostre risse, poich( è possibile. 1er difendervi uniti da quelmale che la indifferente e ostile natura ci procura. A una difesa comunitariapratica indubbiamente pensava e invitava Leopardi.Quanto alla infelicitàstrutturale dell’individuo, dovuta al meccanismo dell’esisten!a naturale cheLeopardi aveva già teori!!ato nella Storia del genere umano3contrapponendolo alla «fortuna , mitologi!!ata dagli antichi4 - difesa non c’è.'’è solo una risposta della dignità virt> dell’uomo, che pu diventarecollettiva sulla base della diffusione della verità ra!ionale, unico progresso

    possibile. /na sorta di sociali!!a!ione di quella «reniten!a al fato che ètutto l’orgoglio dell’uomo.La ginestra ne è il simbolo+ questa novitàintrodotta nella fioreria tradi!ionale dei poeti 3lo ha osservato un tedesco,Eans LudFig "cheel4 non allude all’individuo singolo, ma a un insieme diindividui conviventi. "embra semmai serpegg)are nella proposta collettivisticadella Ginestra una rinuncia a cui Leopardi aveva già fatto cenno nellasua introdu!ione al Manuale di pitteto+ la rinuncia 3in favore, appunto,di quella dignità e salve!!a comune4 a perseguire una felicità che si è rivelataimpossibile e che l’ideologia politica corrente 3nella fattispecie quella dei

    liberali4 continua invece a prospettare. "e questa lettura è esatta, come credo,è una rinuncia amara. ssa reca con s( una contraddi!ione quasi esplicita cheLeopardi collocava ormai nel piú profondo dell’uomo individuale+ la potremmochiamare il paradosso della virtú. A differen!a di tutti gli altri animali,aveva detto Leopardi l’uomo non è soltanto «disposi!ione ad essere , ma è«disposi!ione a poter essere , e in questa differen!a credo vada visto ilfondamento teorico del suo esisten!ialismo 3nel senso moderno del termine4.'omunque la categoria della «possibilità è sempre all’atten!ione di Leopardi.Gra lavirtù di cui Leopardi intende dare testimonian!a 3testimonian!aquindi che essa è possibile4 è una virt> disperata, nel senso pi> letterale

    della parola. Quasi a non voler lasciare ombra di dubbio, parallelamente allaGinestra che è il suo ultimo messaggio comunitario o sociale, Leopardi ciha lasciato Il tramonto della luna in cui è ribadita, e nuovamente

  • 8/18/2019 Il Pensiero Di Leopardi

    4/4

    illustrata, la sua posi!ione circa le sorti individuali di ogni uomo e quindi ditutti gli uomini. La virt> a cui fa appello l’uomo Leopardi è disperata acagione, in ultima analisi, della finite!!a dell’uomo, inserita nella cieca«struttura del raondo . 0 una virt> fiera 3eroica4 perch( si sa costituita inrapporto alla verità, e in questo rapporto appare tutta fondata su se stessa 3ea sua volta fondante una «nobil natura 4. ?a non è pura forma ra!ionale 3non èl’imperativo categorico di Hant@4. ssa non perde infatti la propria radice inquel desiderio che, unico marchio antropologico caratteri!!ante, èintriso nell’uomo, secondo Leopardi, di sete d’infinito. /n desiderio sen!aoggetto determinato, che assume in s( e trasfigura 3umanamente4 tutti gli altridesideri.%l paradosso della virt> leopardiana è, potremmo concludere, ilparadosso esisten!iale del nesso finito infinito 3non in assoluto, dunque, chenon lo interessa, ma relativamente all’uomo stesso4. Questo è il pessimismo diLeopardi, se si deve usare ancora tale termine+ non un pessimismo antropologico,legato a unacolpa 3ci mette definitivamente Leopardi fuori dalla lineacristiana+ la «colpa , metaforicamente parlando, è trasferita alla natura, nonpiú concepita come divina o prodotta da 7io4, e neppure, si è visto, unpessimismo storico. 0 il pessimismo di quel «tutto è male 3per il vivente4 cheper non pu mai tradursi, onestamente, da parte della ragione 3Leopardi lo diceesplicitamente4 nella afferma!ione che questo è «il peggiore dei mondipossibili . "emplicemente perch( del possibile non possiamo scorgere iconfini.?aterialista, ateo, di fatto anarchico 3e non sarà il solo

    aristocratico a divenir tale4 Leopardi fini per definirsi un «malpensante ."apeva ormai di non avere interlocutori nel proprio tempo, e neppure, forse, neidecenni che si preparavano. Balvolta sembra che guardasse a noi, che facesse conla mente un gran salto di genera!ioni. $i sono accenni, in questo senso, al ##

    secolo. per chi preparava, oltre che per se stesso, con tanta cura, già nel9:;I, indici e «poli!!ine dello Zibaldone J

    Kda+ 'esare Luporini, Il pensiero di Leopardi , 9 :IM