La documentazione del Partito nazionale fascista: archivi, inventari, banche dati
Il patrimonio delle aa.pp. territoriali 1. Gli inventari dellente locale La predisposizione degli...
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Il patrimonio delle aa.pp. territoriali
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Gli inventari dell’ente locale• La predisposizione degli inventari rappresenta la prima
fase preliminare alla introduzione della contabilità economica negli enti locali.
• Senza inventari aggiornati non è possibile infatti determinare il valore di:– ammortamenti– rimanenze
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Principali contenuti degli inventari
• descrizione e valutazione del patrimonio a prescindere dalla appartenenza o meno dei fatti registrati ad un determinato esercizio amministrativo;
• nel conto del patrimonio sono riportati gli effetti delle operazioni gestionali che hanno implicato una modificazione del valore del bene nel periodo di competenza economica.
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Tipologia dei beni da inventariare
• Beni demaniali (arrt. 822 e 824 Codice civile):hanno nella loro natura la destinazione all’uso pubblico, inoltre essendo res extra commercium mancano di un valore di mercato.
Tutti i componenti della collettività sono ammessi al loro godimento.
• Beni patrimoniali (art.826 C.C.): sono soggetti alle norme dettate a tutela della proprietà, pur restando soggetti al regime giuridico degli enti pubblici. Potendo essere oggetto di scambio hanno un valore di mercato.
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Articolazione dei beni pubblici in funzione della loro natura
• Beni demaniali (immobili e universalità di beni)– demanio necessario– demanio legale o accidentale
• Beni patrimoniali (immobili e mobili)– indisponibile
– disponibile
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Beni del demanio ...<<Il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti, i torrenti, i laghi, e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa nazionale>> (beni del demanio necessario art.822 C.C.)Fanno parimenti parte del demanio legale o accidentale, (artt. 822 e 824 C.C.) se appartengono alo Stato:strade, autostrade, strade ferrate, aerodromi, acquedotti, immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia; raccolte dei musei, pinacoteche, archivi, biblioteche e altri beni assoggettati dalla legge al regime proprio del demanio pubblico
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… Beni del demanio• I beni del demanio necessario sono immobili;• I beni del demanio accidentale possono essere
anche mobili (es. raccolte di musei)• Le norme relative ai beni demaniali si estendono ai
beni demaniali delle province e dei comuni• I cimiteri e i mercati comunali in base all’art.824 C.C.
sono comunque beni del demanio comunale
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Beni patrimonialiIn via residuale tutti i beni che non sono della specie del demanio costituiscono il patrimonio dello Stato o rispettivamente delle province e dei comuni
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Patrimonio• indisponibile
– beni immobili– beni mobili
• disponibile– beni immobili– beni mobili
Beni patrimoniali indisponibiliart.826 C.C.:<<fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che a norma delle leggi in materia costituiscono il demanio forestale dello Stato, le miniere, le cave e torbiere quando la disponibilità è sottratta al proprietario del fondo, le cose d’interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico, da chiunque e in qualunque modo ritrovate bel sottosuolo, i beni costituenti la dotazione della presidenza della Repubblica, le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari e le navi da guerra. Fanno parte del patrimonio dello Stato, o rispettivamente, delle province e dei comuni, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con i loro arredi e gli altri beni destinati a un pubblico servizio>>.
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Perdita dell’indisponibilità del bene
Un bene patrimoniale può perdere la propria indisponibilità qualora ne venga mutata la destinazione nei modi previsti dalla legge che lo riguarda
• Es. Nel caso un comune voglia procedere all’alienazione di un plesso scolastico ospitante bambini, è necessario che il consiglio comunale deliberi la modifica nella destinazione d’uso dello stabile
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Beni patrimoniali disponibili
In via residuale tutti gli altri beni di proprietà degli enti locali appartengono al patrimonio disponibile e, salvo particolari aspetti, sono soggetti al regime giuridico di diritto privato
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Le fasi di inventariazione
• Ricognizione– ricerca dei beni dell’ente locale– ricerca dei documenti comprovanti la proprietà
• Classificazione– classi (es. edifici, automezzi, …)– categorie (es. demanio necessario, …)– sottocategorie (es. ulteriore dettaglio informativo)
• Descrizione– dati identificativi la quantità, la qualità e la qualifica degli
elementi patrimoniali– valutazione
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Contenuto di scheda di inventario di beni mobili
• codice d’inventario• classe/categoria/sottocategoria• descrizione del bene• caratteristiche tecniche e dimensionali• collocazione• consegnatario• valutazione inventariale• stato di conservazione• titolo di acquisizione• matricola
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Consegnatario dei beni• responsabilità connesse alla custodia ed alla
conservazione dei bei ricevuti (ex art. 233, D.l.vo n. 267/2000)
– possono affidare i beni o una parte a subconsegnatari– i beni mobili in ambienti comuni sono affidati all’economo,
al provveditore o ad altro agente
• redazione di un conto formalizzato nei modelli n. 22 (per i titoli azionari) e n. 24 (per i beni mobili) del D.P.R. n.194/96.
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Allegati al conto del consegnatario dei beni
• provvedimento di legittimazione del contabile alla gestione;• lista per tipologie di beni;• copia degli inventari tenuti dagli agenti contabili;• documentazione giustificativa della gestione;• verbali di passaggio di gestione;• verifiche e discarichi amministrativi;• eventuali altri documenti richiesti dalla Corte dei Conti.
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Criteri di valutazione
• ante d.l.vo n.77/95 la norma richiedeva la valutazione solamente dei beni patrimoniali senza peraltro stabilire previsti criteri di valutazione, mentre per i beni demaniali la relativa natura di res extra commercium imponeva la sola descrizione degli stessi.
• con l’art. 230 (ex-art. 72 D.lvo n. 77/1995), comma 4 , il legislatore ha fissato i criteri di valutazione dei beni del demanio e del patrimonio.
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Criteri di valutazione previsti per i seguenti beni
• Beni demaniali (misura pari all’ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo ovvero costo di acquisto);
• Terreni (valore catastale rivalutato secondo le norme fiscali o residuo debito per mutui o costo di acquisto);
• Fabbricati (valore catastale rivalutato secondo le norme fiscali o costo di acquisto);
• Mobili (costo);• Crediti (valore nominale);• Censi, livelli, ed enfiteusi (capitalizzazione delle rendita al tasso
legale);• Rimanenze, ratei e risconti (art. 2426, 9 c. e art 2424 bis, C.C.);• Debiti (valore residuo).
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I CRITERI DI VALUTAZIONE EX ARTICOLO 72 D.LGS. N. 77/95
(230 D.lvo n. 267/2000) Beni da inventariare Data di acquisizione dei beni
al 17 maggio 1995 dal 17 maggio 1995
a) Beni demaniali Residuo debito per mutui Costo
b) Terreni Valore catastale rivalutato
o
Residuo debito per mutui
Costo
c) Fabbricati Valore catastale rivalutato Costo
d) Mobili Costo
e) Crediti Valore nominale
f) Censi, livelli, enfiteusi Capitalizzazione rendita al tasso legale
g) Rimanenze Secondo le norme del codice civile
articolo 2426 n. 9, cc
h) Ratei e risconti Secondo le norme del codice civile
articolo 2424 bis, cc
I) Debiti Valore residuo
Casi particolari
• Inventariazione facoltativa dei beni di facile consumo o di modico valore (da prevedersi nell’ambito del regolamento di contabilità)
• Possibilità di considerare totalmente ammortizzati i beni mobili non registrati acquisiti da più di cinque anni (da prevedersi nell’ambito del regolamento di contabilità)
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CONTO DEL PATRIMONIO IN FORMA SINTETICA
ATTIVO PASSIVO
A) IMMOBILIZZAZIONI A) PATRIMONIO NETTO
B) ATTIVO CIRCOLANTE B) CONFERIMENTI
C)RATEI E RISCONTI C) DEBITI
D) E) F) CONTI D’ORDINE D) RATEI E RISCONTI
E) F) G) CONTI D’ORDINE
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STRUTTURA SINTETICA
DEL PATRIMONIO PERMANENTE
ATTIVO PASSIVO
A-I) Immobilizzazioni immateriali B) Conferimenti
A-II)Immobilizzazioni materiali C-I) Debiti di finanziamento
A-III) Immobilizzazioni finanziarie D) Ratei e risconti passivi
B-I) Rimanenze
B-III) Attività finanziarie
C) Ratei e risconti attivi
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STRUTTURA SINTETICA DEL PATRIMONIO FINANZIARIO
ATTIVO PASSIVO
B-II) Crediti C-II) Fino a C-VII) Debiti
B-IV) Disponibilità liquide E) Opere da realizzare
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AMMORTAMENTO “IN CONTO”
IMPORTI
PARZIALI
CONSISTENZA
INIZIALE
A) IMMOBILIZZAZIONI
I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 50.000.000
1) Costi pluriennali capitalizzati 50.000.000
AMMORTAMENTO “FUORI CONTO”
IMPORTI
PARZIALI
CONSISTENZA
INIZIALE
A) IMMOBILIZZAZIONI
I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
1) Costi pluriennali capitalizzati
(-) F.do amm.to costi pl. capital.
70.000.000
-20.000.000
50.000.000
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VARIAZIONI NELLA CONSISTENZA INIZIALE
DEL CONTO “FABBRICATI”
Prima
della
rettifica
Dopo la
rettifica
A) IMMOBILIZZAZIONI
II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 70.000.000 70.000.000
4) Fabbricati (patrimonio indisponibile)
(-) F.do amm.to fabbricati.
70.000.000
-
20.000.000
50.000.000
(18.000.000)
48.000.000
-16.000.000
32.000.000
5) Fabbricati (patrimonio disponibile)
(-) F.do amm.to fabbricati.
35.000.000
-
15.000.000
20.000.000 57.000.000
-19.000.000
38.000.000
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MOVIMENTAZIONE DEI CONTI D’ORDINE
Anno Residui passivi
comprensivi Titolo II 200
Conti
d’ordine
Immobiliz
zazioni
Anno 1° Residui passivi parte competenza Titolo II
100
Somme pagate residui Titolo II
-120
+180
+120
Anno 2° Somme da pagare residui Titolo II
180
Residui passivi parte competenza Titolo II
70
Somme pagate residui Titolo II
-150
+100
+150
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AZZERAMENTO DEL CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE
Attivo Saldo Passivo Saldo
Valore bene 100 Contributo 100
1° Anno - quota
ammortamento
-20
80
Storno
-20
80
2° Anno - quota
ammortamento
-20
60
Storno
-20
60
3° Anno - quota
ammortamento
-20
40
Storno
-20
40
4° Anno - quota
ammortamento
-20
20
Storno
-20
20
5° Anno - quota
ammortamento
-20
-
Storno
-20
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