Il nuovo progetto regionale VIRC (Valutazione Integrata del Rischio Cardiovascolare) per la...
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Il nuovo progetto regionale VIRC
(Valutazione Integrata del Rischio Cardiovascolare) per la prevenzione
Luciana IacopettiSez. Riabilitazione Cardiologica
Ospedale Pescia Ausl 3 PT
L’identificazione del rischio cardiovascolare è uno degli obiettivi principali della prevenzione primaria e costituisce la premessa necessaria per l’attivazione di azioni finalizzate alla riduzione dei fattori di rischio modificabili
La modalità più appropriata per identificare le persone a rischio di ammalare è quella realizzata attraverso la valutazione del rischio cardiovascolare globale assoluto
(probabilità di andare incontro primo evento cardiovascolare maggiore, infarto del miocardio o ictus nei 10 anni successivi)
Il Rischio cardiovascolare
Strumenti di valutazione del rischio globale assoluto
• Le carte del rischio sono classi di rischio globale assoluto calcolate per categorie di fattori di rischio
(età, sesso, diabete, fumo, pressione sistolica e colesterolemia totale). • Il punteggio individuale offre, invece, una valutazione
più precisa, perché considera valori continui per alcuni fattori di rischio, cioè età, colesterolemia, PA; include, inoltre HDL e terapia anti-ipertensiva
Carta del rischio cardiovascolare
Il rischio cardiovascolare è espresso in sei categorie di rischio MCV (da I a VI):
• la categoria di rischio MCV indica quante persone su 100 con quelle stesse caratteristiche sono attese ammalarsi nei 10 anni successivi.
Carta italiana del Rischio CV- ISSDonne
Carta italiana del Rischio CV - ISSUomini
Le Carte del Rischio
LA NUOVA
CARTA ITALIANA
epidemiologia e prevenzione delle malattie ischemiche del cuorewww.cuore.iss.it
obiettivi1.stimare l’impatto delle malattie cardiovascolari nella popolazione generale
(indicatori quali attack rate, prevalenza, incidenza, mortalità e letalità)
2. valutare la distribuzione dei fattori e delle condizioni a rischio cardiovascolare in campioni di popolazione della popolazione italiana
3. valutare il rischio delle malattie ischemiche del cuore nella popolazionemezzi
-attivazione del Registro Nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari; -costituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare;
Carte del rischio e la valutazione del punteggio di rischio.
Il progetto prosegue e i dati che produce vengono aggiornati periodicamente e messi a disposizione della comunità scientifica (nel 2008 previsto il follow up)
1998
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
Collaborazione fra Istituto Superiore di Sanità (ISS) e ANMCO 1998
51 centri ospedalieri pubblici (divisioni, servizi o centri di riabilitazione) obiettivi principali: la descrizione della distribuzione dei fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione italiana; (stima della prevalenza di condizioni ad alto rischio, cioè ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, abitudine al fumo di sigaretta, inattività fisica, obesità, diabete; stima della prevalenza delle malattie cardiovascolari di origine arteriosclerotica, come angina pectoris, infarto miocardico, TIA (Transient Ischaemic Attack, ossia attacco ischemico transitorio cerebrale), ictus cerebrale, claudicatio intermittens e fibrillazione atriale.
Campionamento 200 soggetti scelti in modo casuale fra i residenti del comune di appartenenza; 25 soggetti per ogni decennio di età (35-44, 45-54, 55-64 e 65-74) e sesso.L’arruolamento del campione ha seguito la procedura suggerita nel manuale delle operazioni del progetto MONICA – MONItoring CArdiovascular diseases
I
rete di 51 centri ospedalieri pubblici
Iniziato Follow a 10 anni
Pressione arteriosa
colesterolemia
sedentarietà
fumo
Obesità
glicemia
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
Alto rischio CV per ISS: >10%? >15%? >20%?
• Suscita oggettivi criticismi trasferire il “cut-off” del 20% per l’alto rischio automaticamente dal Framingham alle coorti italiane dell’ISS
• Se utilizziamo l’algoritmo nazionale dell’ISS, appare sufficiente, per ora, oggettivare numericamente il rischio CV, lasciando ad approfondimenti e consensus ulteriori la possibilità di stabilire un valore di “cut-off” italiano
(attuale propensione per il 15%)
Strategia dell’alto rischio o di popolazione?
• Molti studi suggeriscono che una Molti studi suggeriscono che una relativa riduzione di piccole quote relativa riduzione di piccole quote di rischio di piu’ fattori e’ piu’ di rischio di piu’ fattori e’ piu’ efficace che ottenere una grande efficace che ottenere una grande riduzione per un singolo fattore di riduzione per un singolo fattore di rischio CVrischio CV
MG Marmot.
Studio Whitehall,1978
(da Collecchia, 2007)
MG Marmot.
Studio Whitehall,1978
(da Collecchia, 2007)
ISS - Studio Quadri, 2004
(da Collecchia, 2007)
Studio Quadri (ISS)
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
Disoccupati Occupati
Stato lavorativo
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lican
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Studio Quadri (ISS)
0%
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Disoccupati Occupati
Stato lavorativo
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A. Rosengren et al
Studio Interheart, 2004
(da Collecchia, 2007)
difficoltà a trasferire sul singolo il concetto di rischio
maggioranza della popolazione a basso rischio
attenzione puntata solo sui parametri presi in considerazione nelle tabelle (colesterolo, fumo…)
Necessità di altri fattori rispetto a quelli tradizionali(socioeconomici, ambientali,danno organo ecc)
Problemi pratici nella valutazione del rischio CV
Regione Toscana : modello unitario nella gestione della prevenzione
cardiovascolare primaria e secondaria
• PSN della Prevenzione 2005-2007
• Intesa Stato Regioni 23 marzo 2005
• Delibera Giunta n 807/2005 Adesione Progetto Cuore
• Delibera Giunta n70/2006
• Progetto VIRCValutazione Integrata del
Rischio Cardiovascolare) per la prevenzioneDelibera Giunta Regionale n.958 del
18/12/2006Approvazione del programma attuativo regionale e costituzione del Comitato di coordinamento
Progetto VIRC
• Progetto IFC-CNR e Regione ToscanaProgetto IFC-CNR e Regione Toscana
• Carta del RCV (fattori primari e secondari) Carta del RCV (fattori primari e secondari) sulla popolazione della Regione Toscana sulla popolazione della Regione Toscana
Epidemiologici
Validazione di un unico database strutturato con dati anagrafici, anamnestici, sociali, clinici, bioumorali
Determinazione di una mappa multiparametrica per la valutazione del rischio CV basata sui dati della popolazione regionale
Obiettivi del Progetto VIRC
Clinici
Acquisizione dei dati in modo quantitativo e strutturato, secondo parametri prefissati e sulla base della letteratura
Determinazione insieme al paziente di obiettivi predefiniti da ricontrollare nel tempo
•Creare uno strumento che faciliti un adeguato percorso Creare uno strumento che faciliti un adeguato percorso diagnostico/terapeutico nell’ambito della prevenzione CV diagnostico/terapeutico nell’ambito della prevenzione CV senza soluzioni di continuita’ senza soluzioni di continuita’
•(unicita’ dello strumento nella pluridisciplinarieta’ (unicita’ dello strumento nella pluridisciplinarieta’ dell’approccio)dell’approccio)
•Rendere omogenei i comportamentiRendere omogenei i comportamenti
Obiettivi del Progetto VIRC
Struttura del sistema
Archivio
SpecialistaSpecialista
Software VIRC
Server
SpecialistaSpecialista
MMGMMG
MMGMMG
Internet
• Dati ed il programma su un unico server
• Sicurezza e protezione dei dati (account e crittazione)
• Accesso ai dati da qualsiasi pc (Internet (protocollo RDC))
• Nessuna installazione di software sul computer del medico
• Accesso esclusivo del medico solo ai dati dei suoi pazienti.
Client
Lo strumento clinico
MedicoMedico
VIRC
SpecialistaSpecialista
VIRC
Dati PazienteDati Paziente
• Medico di base e Specialista utilizzano lo stesso programma e gli stessi
formati dati.
• Ciascuna tipologia di medico opera su un comune schema di dati generali
(condiviso) e su uno schema specifico esclusivo (per specialità/medico di
base).
.
Programma VIRCProgramma VIRC
Registrazione visitaRegistrazione visita
Storico visiteStorico visite
Dati AnagraficiDati Anagrafici
Dati BiometriciDati Biometrici
Dati MediciDati Medici
Anamnesi PazienteAnamnesi Paziente
Anamnesi FamiliareAnamnesi Familiare
Patologie/ Ricoveri/ InterventiPatologie/ Ricoveri/ Interventi
Terapia in corsoTerapia in corso
Patologia Attuale non CVPatologia Attuale non CV
Patologia Attuale CVPatologia Attuale CV
Risposte/ Richiesta esami lab.Risposte/ Richiesta esami lab.
Indicazione ConsulenzeIndicazione Consulenze
Calcolo Rischio CVCalcolo Rischio CV
Indicazioni e Obiettivi PazienteIndicazioni e Obiettivi Paziente
Generazione RefertoGenerazione Referto
Grafico Grafico multiparame multiparame
tricotrico
Grafico Grafico predetto/concpredetto/conc
ordatoordato
EventiEventi
STRUMENTI DI GESTIONE E INFORMAZIONI CONDIVISE
Spostare il centro dell’assistenza dal medico al paziente
Favorire la comunicazione fra le figure professionali, sempre più numerose, che concorrono alla cura del paziente
CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
Obiettivi del Progetto VIRC
Il futuro
• Verso la valutazione del rischio cardiovascolare effettivo:
danno d’organo subclinico, indicatori indipendenti di prognosi e di efficacia della terapia
• Sviluppo di un sistema automatico per la valutazione dei nuovi indicatori di rischio cv ( danno vascolare preclinico)
Rischio Cardiovascolare GlobaleSCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation)
Fattori di rischio in Toscana
• Il 28% degli U e il 26% delle D è iperteso; il 20% degli U e il 11% delle D è in una condizione a rischio (PAS compresa fra 140 e 159 mmHg o PAD compreso fra 90 e 95 mmHg).
• Il 19% degli U e il 21% delle D ha una ipercolesterolemia (valore ≥240 mg/dl); il 36% degli U e il 32% delle D ha una colesterolemia compresa fra 200 e 239 mg/dl.
Fattori di rischio in Toscana (2)
Borderline: glicemia: 110-125Borderline: glicemia: 110-125
SedentarietàSedentarietà
Valutazione rischio assoluto funzioni matematiche che elaborano dati derivanti da studi longitudinalisu gruppi di
popolazione . La validità di uso di queste funzioni di rischio dipende dalle caratteristiche della
popolazione che le ha generate e degli individui a cui vengono applicate.
Le funzioni di rischio, infatti, includono tre elementi: • valori di popolazione dei fattori di rischio (ad esempio, la media dei valori di
colesterolemia e di pressione arteriosa nella popolazione) • coefficienti di rischio (fattori moltiplicativi) che attribuiscono un peso
eziologico a ogni singolo fattore • probabilità di sopravvivere senza la malattia da parte della popolazione stessa. • Tutte queste componenti cambiano da popolazione a popolazione, in
particolare se si confrontano popolazioni che vivono culture molto diverse fra loro, ma anche nel confronto di coorti generazionali diverse. Ha rilevanza inoltre la numerosità delle coorti utilizzate per derivare le funzioni: più ampi sono i campioni, maggiore è il numero di eventi verificatisi e più stabili e affidabili sono le stime.
Calcolo del rischio mediante algoritmi
ISS e Framingham
Vantaggi• Facilità e praticità d’uso• Affidabilità dopo i 55-60 aa
Svantaggi• Sottostima dei pazienti < 50 aa• Non considerano e quindi sottostimano:
*Malattia CV subclinica *Danni d’organo *Familiarità per Patologie CV precoci *S.Metabolica *Obesità *pcr *Sedentarietà
Proposta di sintesi• Cut-off suggerito per evidenziare gli individui ad alto
rischio: a) >14% con ISS
b) >19% con Framingham
• Fare “emergere” dalla popolazione sana almeno la seguente categoria di persone ad alto rischio CV (metodo semplice ed economico):tutte le persone di età < 55 aa a rischio intermedio (10-19% col Framingham oppure 7-14% con ISS) che presentino in associazione i seguenti due fattori:
a) Familiarità per eventi CV precoci b) Obesità o Sindrome Metabolica
N.B. L’ottimale sarebbe nella fascia fra 10 e 15% poter ricercare anche i segni di malattia subclinica (TSA, ecocardio…) ma i costi sarebbero difficilmente accettabili in qs periodo di risorse limitate per la prevenzione primaria
Definizione di rischio
Rischio assoluto
Probabilità che un individuo manifesti un evento in un dato periodo di tempo. Si esprime in valore % (10% a 10 anni)
Rischio relativo
Rapporto fra il rischio assoluto di un soggetto e il rischio assoluto medio di una popolazione di riferimento*
* popolazione di pazienti senza fattori di rischio e di età pari al soggetto in valutazione
Riduzione del rischio assoluto (ARR) e del rischio relativo (RRR)
Riduzione del rischio relativo (RRR) = 35%
Incidenza di eventiGruppo placebo
Incidenza di eventiGruppo trattato
14,5%
9,5%
5% ARR
Fattori di rischio in Toscana
• Il 28% degli U e il 26% delle D è iperteso; il 20% degli U e il 11% delle D è in una condizione a rischio (PAS compresa fra 140 e 159 mmHg o PAD compreso fra 90 e 95 mmHg).
• Il 19% degli U e il 21% delle D ha una ipercolesterolemia (valore ≥240 mg/dl); il 36% degli U e il 32% delle D ha una colesterolemia compresa fra 200 e 239 mg/dl.
Fattori di rischio in Toscana (2)
Borderline: glicemia: 110-125Borderline: glicemia: 110-125
SedentarietàSedentarietà
Rischio cardiovascolare globale assoluto
probabilità di andare incontro primo evento cardiovascolare maggiore, infarto del miocardio o ictus nei 10 anni successivi
Si basa su funzioni matematiche che elaborano dati derivanti da studi longitudinali su gruppi di popolazione .
La validità di uso di queste funzioni di rischio dipende dalle caratteristiche della popolazione e degli individui a cui vengono applicate