il nuovo numero di Cittadini5StARS. Speciale finanziaria

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e r g o g n o s a " , " f a l s a " ,"odiosa".Lo hanno letteralmente

saccheggiato il vocabolario ital-iano i deputati dell'Ars la nottedel 30 aprile per fotografare almeglio il "cancro" delle ultimefinanziare dell'isola, l'elementopiù stabile di tutte le ultime leggidi stabilità siciliane, l'immoraleed immortale ex tabella H. Nessuno, o quasi, a giudicaredalla violenza degli attacchiavrebbe dovuta votarla.Nessuno, o quasi, dopo le vee-menti filippiche rimbombate trale navate di sala d'Ercole,avrebbe potuto avallarla. E, invece... Promossa. Ed èstato quasi un plebiscito adimbarcarla nel carrozzone dellaFinanziaria 2013.Movimento Cinque Stelle, Lista

Musumeci e pidiellino Falconea parte, tutti l'hanno votata, rin-negando con un veloce colpo dipulsante, raffiche di improperied ore di sterili, e soprattutto,farisaiche dissertazioni. Di regale nel Palazzo che fu diFederico II e dei Normanni, evi-dentemente, oltre agli arredi edai decori, è rimasto ben poco. Edopo il saccheggio, cheavrebbe alleggerito la Regionedi 25 milioni di euro, ecco iltrionfo dell'ipocrisia, con quasitutti i deputati a recriminare,inveire e a giurare che l'epitaffioper l'infame tabella poteva con-siderarsi ormai scritto. Elenchicome questo - hanno assicura-to quasi tutti - non avrebberomai più visto la luce in futuro.Ne prendiamo atto. Crederci è

però missione assai ardua, allaluce, soprattutto, delle non trop-po carbonare danze dei depu-tati, volte a scatenare, qualchegiorno prima, la solita pioggia dicontributi per enti - e chissà -mezzi parenti. O amici. LaRegione, anche quest'anno,avrebbe dovuto farsene unaragione. La Nemesi divina, però, èarrivata. Puntuale. Sullegambe del Commissario delloStato. Meno di dieci giornidopo l'ipocrita nottata, la suascure si è abbattuta sullaclientelare tabella, sbarcan-dola d'imperio dallaFinanziaria. Tutto è bene, avolte, anche se comincia male.

Tony Gaudesi

Nella foto alcuni dei deputati all’Ars

Previst a una tassa per l’attivitàestrattiva dei materiali

Copia omaggioMaggio 2013(Attività mese di aprile.Giornale aggiornato dopo

la pubblicazione della

legge finanziaria sulla

Gurs del 17/5/2013)

La Casta perde qualche privilegio. Cisaranno meno auto blu in futuro ascorrazzare per le strade della Sicilia.La norma fortemtente voluta dalMovimento 5 Stelle, più nel solco delrestauro dell’etica che in quello dellaspending review, assottiglia moltissi-mo il parco delle auto di rappresen-tanza, che rimangono solo a dispo-sizione del presidente della Regione edei suoi assessori. a pagina 2

Passa la linea del Movimentoche prevede il varo di canoni perl'attività estrattiva delle cave.La tariffa sarà comunque dimez-zato rispetto a quanto previsto. Iproprietari di cave pagherannoper il 2013 da 0,25 a 0,40 centes-imi a metro cubo, in relazione altipo di materiale estratto. Le tariffesaranno raddoppiate nel 2014.

a pagina 3

VVia libera pure pure ai canoni estrattivi per le cave, alleia libera pure pure ai canoni estrattivi per le cave, alleroyalties sugli idrocarburi e all'aumento degliroyalties sugli idrocarburi e all'aumento deglistst anziamenti per il contrasto della violenza sulle donneanziamenti per il contrasto della violenza sulle donne

Cancelleri, "Buone norme, ma l'ex TCancelleri, "Buone norme, ma l'ex T abella H era una abella H era una vergogna”.vergogna”.

L’indecente danza dei deputatiper la pioggia dei contributi

La vegognosa ex Tabella Himpugnata dal Commissario

www.sicilia5stelle.it

Speciale Finanziaria

Il microcredito è leggeTaglio alle Auto bluIl microcredito è leggeTaglio alle Auto blu

“V“V

Via ai canoniVia ai canoniper le caveper le cave

Via al Microcredito, l’obiettivo principe del M5S

Microcredito, scatta finalmente ilsemaforo verde. Un altro dei cavalli dibattaglia del Movimento Cinque Stelletaglia il traguardo. Il Fondo avrà unadotazione di partenza di 1 milione emezzo di euro, a cui si aggiungerannole cifre restituite alla Regione dai dep-utati Cinque stelle, che a fine annoarriveranno a toccare una quota moltoprossima al milione di euro.

a pagina 2

Ossigeno perOssigeno perle impresele imprese

AppiedataAppiedatala Castala Casta

Tagliato oltre il 90 per cento delle Auto blu

Da stampare preferibilmente su carta riciclata

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Nella legge di st abilità approvat a la notte del 30 aprile p arecchie delle norme studiate dal Movimento

Giornale gratuito - Da stampare preferibilmente su carta riciclata

www.sicilia5stelle.it2

Fondo per il microcredito, taglio delleauto blu, canoni e tasse su acque ecave e idrocarburi.Il Movimento 5 Stelle porta a casaparecchi risultati in nome dei siciliani.Tutte le battaglie portate in Aula daideputati del Movimento, infatti, sonostate fatte in nome dell'ambiente,della spending review e delle piccoleimprese. Voto contrario dei deputatisulla vergognosa ex tabella H, "cheavrebbe elargito elargisce soldi purea società che organizzano veglioni,o addirittura in liquidaziione. Per for-tuna è arrivato il commisario delloStao a bloccarla. Il Movimemto 5stelle farà comunque di tutto affinchégli enti meritevoli in quell’elenco nonsiano penalizzati.

Microcredito Il fiore all'occhiello della Finanziaria ècertamente il fondo per il microcredi-to, che parte con una dotazione tut-t'altro che indifferente: un milione emezzo di euro per il 2013, cui vaaggiunta la somma versata volonta-riamente ogni mese dai deputati 5Stelle, che a fine anno dovrebbeammontare a circa un milione dieuro.

Una conquista, ancorché piccola, inuna Finanziaria che ha guardatopochino alle imprese e, precari aparte, al mondo del lavoro."La filosofia che ha ispirato la nostraFinanziaria - spiega il deputatoFrancesco Cappello - è stata anima-ta da una doppia azione, che da unlato mirava a reperire le risorse, vedigli emendamenti sulle cave, le acquee sulle royalties petrolifere, e dall'al-tro a trovare gli strumenti per aiutarele imprese. Il microcredito è uno diquesti. Speriamo che altre forze poli-tiche trovino il modo di contribuire afarlo crescere, visto che fino ad ogginessuno ha mandato il benché mini-mo segno in tal senso"."Per noi - afferma soddisfatto ildeputato Salvatore Siragusa - ilmicrocredito è un punto di partenza enon d'arrivo. Abbiamo in cantiere altri

Finanziaria, l’impronta a 5 stelleOk al microcredito, stop alle auto blu

AAppiedappiedatata

la Castala Casta

Adieta ferrea il parco auto dellaRegione. La cura dimagrante imposta

dal Movimento Cinque Stelle porta ad unadrastica riduzione del numero delle vettu-re di rappresentanza, che passano da 450a 13. Il privilegio rimane solo per il presi-dente della Regione e dei suoi assessori,Per il resto è disco rosso: società regio-nali partecipate a prevalente capitale pub-blico, agenzie regionali, aziende sanitariee ospedaliere dovranno fare a meno delleauto di rappresentanza.Difficile ancora quantificare il risparmioche la rivoluzione porterà per le cassedella Regione. Anche se è chiaro il mes-saggio che parte dal quartiere generale a5 Stelle.“E’ un provvedimento - ha detto il capo-

gruppo, Giancarlo Cancelleri - che vainquadrato più nell’ottica di un restyling

dell’etica che della spending review”. La norma che appieda la Casta non met-terà alla porta nessun dipendente dellaRegione.“Non sarebbe stata una grande conquista- dice il deputato 5 Stelle Giorgio Ciaccio -tagliare le auto, ma anche posti di lavoro,spece in un momento come questo. Nonci sarà nessun calo dell’occupazione ecoloro che facevano gli autisti potrannoessere occupati a svolgere altre mansioni”. Rimangono in vita le auto di servizio, chesaranno disponibili a chiamata e nonpotranno essere di grossa cilindrata. A dis-posizione degli enti saranno solo quellefino a 1300 di cilindrata.Quante? “Difficile dirlo”, dice Ciaccio.“Dovremo prima capire quante sono leauto effettivamente indispensabili per leattività degl enti”.

Soltanto 13 Auto blu sopraviveranno ai tagli

Consentito l’uso solo a Crocett a e ai suoi assessoriGiorgio Ciaccio: “Ma nessuno rischierà il posto di lavoro”

A segno anche

i canoni per

le attività estrattive

“per disincentivare

il saccheggio della

Sicilia”

segue a pagina 3

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3 Il Fondo, fortemente voluto dal Movimento, p artirà con una dot azione di 1 mln e mezzo di euro www.sicilia5stelle.it

Una boccata d’ossigeno alle microimpreseprogetti che mirano a dare un calcioalla crisi e respiro alle aziende".La palla passa ora al governo, chedovrà emanare il decreto attuativoche consentirà alle imprese di usu-fruire dei prestiti.Gli importi finanziabili, comunque,non potranno superare i 20.000 euro

Auto bluApprovata pure la riduzione del parcoauto. Un emendamento del governoha accolto gran parte delle richiestedei deputati Cinque Stelle e vieta aglienti sottoposti al controllo dellaRegione l'utilizzo di auto di rappre-sentanza. L'uso della auto blu, inve-ce, è consentito solo al presidentedella Regione e agli assessori.Centrato, quindi, uno degli obiettivitanto cari al Movimento, "anche se -afferma Cancelleri - il provvedimentonon va visto tanto nell'ottica delrisparmio, quanto in quella di unrestyling dell'etica".Il taglio non avrà ripercussioni negati-ve nel settore occupazionale."La diminuzione delle auto - hannodetto i deputati M5S - non dovrà cau-sare alcun licenziamento".(maggiori dettagli nel box a pag. 2)

CavePassa la linea del Movimento cheprevede il varo di canoni per l'attivitàestrattiva delle cave. Ilcanone sarà comunque dimezzatorispetto a quanto previsto. I proprieta-ri di cave pagheranno per il 2013 da0,25 a 0,40 centesimi a metro cubo,in relazione al tipo di materiale estrat-to. Le tariffe saranno raddoppiate nel2014. "Ci possiamo ritenere soddisfatti per ilrisultato ottenuto - affermano i depu-tati 5 Stelle - soprattutto in considera-zione dell'opposizione trasversaleche si è palesata in aula. Ribadiamo che è necessario puntaresu un modello di sviluppo sostenibile,quindi il riciclo degli inerti ed il recu-pero dell'esistente per quanto riguar-da l'edilizia. Come affermato in aula, i canoni pro-posti dal governo sono bassi rispettoad alcune regioni italiane, comeCampania e Marche, e molto distantida paesi come la Gran Bretagna.Quindi li reputiamo sopportabili.Dire che si metterà in crisi il settore èuna strumentalizzazione, dobbiamoguardare al futuro e alla sostenibilità.Teniamo inoltre a sottolineare che gliimpianti di riciclaggio degli inerti

hanno ricadute occupazionali positi-ve. La Sicilia deve dimostrare di volercambiare".Il riciclo degli inerti, come sabbia eghiaia, proposto dal Movimento siinserisce nel solco di precise direttiveeuropee e ministeriali. Cosa che, adesempio, avviene già in Veneto, dovela pratica viaggia intorno ad unamedia dell'80 per cento.

Acque e idrocarburiLa linea che mira a disincentivare ilsaccheggio della Sicilia passa ancheper le acque e gli idrocarburi. L'estrazione delle acque finora haprodotto un effettivo introito per laregione siciliana di poche centinaia dimigliaia di euro nell'ultimo triennio afronte dei 2 milioni e mezzo previsti."Praticamente si è finora regalatal'acqua - affermano i Cinque Stelle -che, è opportuno ricordarlo, è unbene comune".

L'emendamento dei parlamentaristellati che ha avuto via libera in Aulaprevede un aumento del canone rela-tivo sia agli ettari utilizzati che all'ac-

qua estratta, con sconti per chi imbot-tiglia in vetro o per chi pratica la poli-tica del vuoto a rendere."Quest'ultimo - sottolinea il deputatoClaudia La Rocca - è un aspettoimportantissimo, se si pensa che inItalia l'acqua in bottiglie di plasticacomporta l'uso di 365 mila tonnellatedi PET, che comportano enormi costidi smaltimento, considerando che inregioni come la nostra non esiste unsistema di riciclo dei rifiuti efficiente".Vantaggi per la Sicilia arriveranno colsofferto “sì” sul fronte degli idrocar-buri, maturato dopo un primo stop delcommisario dello Stato. Stralciata laparte dell’articolo 13 che ne riguarda-va la retroattività, il provvedimento èstato comunque inserito inFinanziaria.La norma prevede Il raddoppio delleroyalties e la sua ratio affonda le radi-ci nella necessità di disincentivare ilsaccheggio del territorio siciliano.(maggiori dettagli nel box a pagina 4).

Violenza sulle donne.Sì all'aumento degli stanziamenti aifini dell'applicazione della L.R. 3/12per il contrasto alla violenza sulle donne. Il M5S è riuscito a farrimpinguare alcuni dei capitoli dispesa relativi alla l.r. 3/2012 ovvero"norme per il contrasto e la preven-

zione della violenza di genere". Inparticolare sono stati rimpinguati icapitoli relativi ai centri antiviolenza ealle case famiglia, che dovrebberoessere almeno uno per provincia.Sono stati stanziati 225mila euro acapitolo, una somma non faraonica,ma che può comunque essere consi-derata una base di partenza, rispettoai poco congrui stanziamenti delloscorso anno, se si considera che perl'avvio di un solo centro sono neces-sari fra i 50 e 70 mila euro.

Tabella H.La contromossa era pronta. Se nonfosse intervenuto il Commissariodello Stato a bloccarla il Movimentoavrebbe passato ai raggi x tutti glienti finanziati. Una sorta di commissione di inchie-sta interna al Movimento avrebbefatto le pulci a tutti gli enti finiti nelcalderone dell'ex tabella H, per laquale i deputati M5S, in linea con laloro condotta e con quanto dichiara-to in Aula, hanno votato contro."Questo - afferma Cancelleri - a dif-ferenza di tanti altri deputati, chepubblicamente l'hanno condannata epoi hanno votato a favore, mostran-do il doppio volto di questoParlamento. Siamo a favore deglienti che operano nel sociale e nelsettore della cultura e per quei citta-dini che una politica miope ha reso diserie B, ma rifiutiamo una logica chesottrae risorse alla collettività perpremiare enti e società che, adesempio, organizzano veglioni”.

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Microcredito Microcredito

A questa somma va aggiunta quella derivanteA questa somma va aggiunta quella derivante

dalla restituzione di parte degli stipendi dei dalla restituzione di parte degli stipendi dei

deputati del M5S all’Arsdeputati del M5S all’Ars

Dotazione Dotazione

di partenzadi partenza

1,5 mln di euro1,5 mln di euro

Dotazione Dotazione

di partenzadi partenza

1,5 mln di euro1,5 mln di euro

Periodico del gruppo

Movimento 5 Stelle

all’Assemblea regionale siciliana

Piazza del Parlamento, 1 Palermo

In attesa di registrazione

Direttore editoriale

Giancarlo CancelleriDirettore responsabile

Tony Gaudesi

5Cittadini ARSARSst

Coordinatrice

Claudia La Rocca

Articoli non firmati

a cura dell’uff.

stampa del M5S all’Ars

Ok, dopo lo stop del

commissario, anche

alla norma

sugli idrocaburi

segue da pagina 2

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Questa per noi è stata la primaesperienza relativa alla Finanziaria,abbiamo cercato di apprendere veloce-mente, abbiamo studiato, abbiamofatto tesoro degli errori fatti, abbiamofocalizzato i metodi che sicuramentenon vanno.Potremmo partire dal fatto che il lavorosvolto nelle commissioni di merito sugliemendamenti è stato totalmente vanifi-cato, inutile, non si è praticamente tenu-to conto del parere delle stesse, riman-dano tutto alla commissione di cui fac-ciamo parte (Bilancio eProgrammazione) e, in parte, all'aula.Non sappiamo se ciò è avvenuto per itempi stretti, o se è "la prassi", ma ripeti-amo, per noi è stata la prima volta, quin-di, osserveremo attentamente quantoavverrà prossimamente.Potremmo continuare con la stranezzadi prediligere il lavoro di notte, anchefino all'alba, invece di mettere tutti nellecondizioni di svolgere i lavori nei tempiidonei, magari inziando di buon mattino.Daltronde si è lavorato su una legge cheriguarda "solo" le sorti di una regione.

Potremmo proseguire evidenziandoche abbiamo appurato che diversi col-leghi deputati non sanno guardare al dilà del proprio giardino, usando in talsenso lo scranno, senza riuscire a real-izzare che loro sono parlamentari del-l'intera Sicilia, quindi, dovrebberoprovare ad avere un'ottica complessivae meno campanilistica delle esigenzedella nostra isola.E' un dato di fatto, se ognuno svolge ilproprio ruolo tirando solo acqua al pro-prio mulino, non si costruirà mai nulla disostanzialmente positivo.Un esempio è proprio il caso dell'extabella H, rinominata "tabella A", che noici siamo rifiutati di votare, poiché eranostro dovere non appoggiare unametodologia che si condanna solo aparole, ma che si continua ad avallare.Teniamo ovviamente a precisare, chenoi non siamo contro ai contributi aglienti in modo indiscriminato, sappiamoche ci sono diverse realtà che sicura-mente sono essenziali e meritevoli, maanzi, alla luce dell'orizzontale taglio del20% delle risorse, proprio per tutelare gli

stessi, abbiamo fatto presente da diver-so tempo sulla necessità di criteri asso-lutamente oggettivi.Nell'insieme vi è stata l'amarezza diconstatare che la tendenza sia quella difare confusione e proclami, con il velatofine che di fatto nulla cambi.In questi mesi di lavoro stiamo ancheiniziando a conoscere i nostri colleghi,abbiamo compreso che non si può faredi tutta un erba un fascio, che ci sonoanche persone da rispettare, con cui sipuò dialogare e confrontare nonostantele posizioni politiche differenti, ma abbi-amo altrettanto avuto la conferma che èil "sistema" che assolutamente non va.Infine potremmo dire che siamo soddis-fatti del risultato comunque raggiunto, inparticolare perché i nostri emendamentiriguardavano interessi generali e vor-remmo specificare che alcune nostreproposte, in particolare quelle relative aicapitoli di entrata (cave,idrocarburi eacque minerali), hanno un solo fine allabase, ovvero incentivare un modello disviluppo sostenibile.

La Sicilia deve decidere se essere

ancora eccessivamente clemente conchi deturpa o estrae risorse dal nostroterritorio, a costi ridicoli o gratuiti (ricor-diamo che le entrate effettive per leacque minerali per il 2011 sono statecirca di sole 291mila euro a fronte dei900mila previsti), o se vuole puntaresulla cosidetta "Green Economy", coni-ugando così economia/sviluppo e ambi-ente. Questa è solo una scelta politica,che dovrebbe andare al di là dagliinteressi e pressioni di qualcuno.Mentre, relativamente alle nostre pro-poste sui capitoli d'uscita, quest'ultimiavevano come minimo comune denom-inatore il concetto cardine di comunità,basato su una ridistribuzione più equadelle risorse, richiudendo, in modograduale, il divario tra i cittadini e lapolitica.La sintesi di tutto questo è che la Siciliadeve scegliere se vuole effettivamentecambiare o meno, se vuole andareavanti o stagnare nel proprio pantano,se iniziare ad essere un faro di scelte dibuonsenso rispetto al difficile periodoche attraversa l'intero Paese.

L’esperienza

Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca: tutto si decide al Bilancio o in Aula

“Il lavoro delle commissioni di merito è inutile”

UUscita dal porta, rientrata dalla fine-stra. Anche la norma sulle royalties

per gli idrocarburi è legge. E’ stata infattipubblicata sulla gazzetta della Regionesiciliana l’articolo 13 della legge di stabi-lità che porta unaboccata d’ossigenoalle casse regionali,con il raddoppiodelle royalties (chepassano dal 10 al20 per cento) e l'eli-minazione dellafranchigia. Con il vialibera le entrate perla Sicilia in questoambito raddoppie-ranno, passandodagli attuali quasi 19 milioni di euro acirca 38 milioni. Il provvediemento, che mira soprattuto adisincentivare l'estrazione per salvaguar-dare l’ambiente, era finito sotto la scuredel Commissario. Il “no” di Aronica sì erainfatti imperniato sulla retroattività del-l’imposta, cassando la quale la norma èpotuta rientrare in pista.“Secondo quanto sancito da codesta

Corte con costante giurisprudenza (explurimis sent. n. 432/1997) - avevascritto Aronica - il divieto di retroattivi-tà della legge, pur non essendo statoelevato a dignità costituzionale salvo

che per la materiapenale, costitui-sce un fondamen-tale valore di civil-tà giuridica e prin-cipio generaledell’ordinamento,cui il legislatoreordinario deve diregola attenersi”.Più del 10 percento della produ-ziona nazionale di

greggio sono estratte in Sicilia. Un fattodi cui l’isola ha avuto solo ritorni negativi.I guadagni, infatti, sono sempre statiappannaggio dei petrolieri. La norma,voluta, dal Movimento 5 Stelle cerca diriequilibrare un po’ le sorti, ma è allo stopalle trivelle che si punta. come testimo-niano ampiamente i lavori dei CinqueStelle all’Ars.

Royalties idrocarburi, prima lo stop poi la pubblicazione in gazzetta

LaLafinaziaria rabberciata che che

esce dgli uffici del Commisario

dello Stato, è una legge bifronte “che

salva la Regione”, per il presidente

Crocetta, “che provocherà sfacelli” per

l’Anci Sicilia, l’Unione Province e altri

soggetti. Nella manovra di stabilità c’è

chi guarda alla parte piena e chi a

quella vuota del bicchiere.

E’ pieno, anche se non stracolmo, per

l’assessore Bianchi, (secondo cui la

manovra ha tenuto) e per il bacino

degli ex Pip, che portano a casa il mas-

simo dei risultati possibili: una proroga

fino al 31 dicembre, che ha fatto scat-

tare scene di giubilo a piazza del

Parlamento, salvo poi ripensamenti

che hanno fatto scendere di nuovo in

piazza i lavoratori.

E’ vuoto, il bicchiere, per l’Anci Sicilia,

secondo cui il 90 per cento dei comuni

siciliani potrebbe andare incontro al

default se l’Ars non rimpinguerà il

fondo delle autonomie locali. I Tagli per

i comuni sarebbero insopportabili e

con contraccolpi per i servizi.

Stessa musica, parole diverse,

dall’Unione Province, che bolla da irre-

sponsabili la manovra “che mette a

rischio stipendi e servizi”.

E’ vuoto, soprattutto, per il mondo della

tabella H, sbarcato d’imperio dalla

manovra dal Commisario dello Stato,

anche se, è doveroso riconoscerlo,

nella tabella della vergogna ci sono

anche enti che svolgono importantissi-

me funzioni sociali, come l’Unione cie-

chi o la Stamperia Braille, che vanno

certamente salvati.

Crocetta ha difeso in conferenza

stampa anche le norme portate avanti

dal Movimento Cinque Stelle.

“L’ammontare della tassa sull’acqua

minerale è ridicolo, non può provocare

contraccolpi. Per le cave ci si allinea

con una tassa a tutte le altre regioni e

con cifre perfino più basse”.

I giudizi sulla Finanziaria

Crocetta: abbiamo salvato la SiciliaAnci: 90% Comuni verso il default

Passa pure la norma stopp ata dal Commissario

www.sicilia5stelle.it

Il Presidente della

Regione spezza una

lancia a favore della

tassa sulle

acque minerali