LA CHIESA DI SANT’ANTONIO DI NUOVO AI … · abbiamo deciso di regalare a ognuno di voi il...
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Informa
Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano- via Roma 122 - Fossano - Anno 3 - Newsletter 1, gennaio-febbraio 2015
LA CHIESA DI SANT’ANTONIO DI NUOVO AI FOSSANESI
La vecchia Chiesa di Sant’Antonio per
due fine settimana è tornata a
disposizione dei fossanesi: un’occasione
straordinaria per tanti di poter rivedere
l’edificio rimasto chiuso per oltre
quarant’anni e per molti di vederlo
invece per la prima volta.
Recentemente la diocesi locale è tornata
proprietaria della struttura e la
riapertura è stata possibile grazie al
bando indetto dall'Ufficio Beni
culturali, ecclesiastici ed edilizia per il
culto della Diocesi di Fossano e di
Cuneo, in collaborazione con l'Ordine
architetti provinciale,
l'Amministrazione cittadina e la
Fondazione Cassa di risparmio di
Fossano, relativo alla ri-
funzionalizzazione della ex-chiesa
come sala polivalente per mostre,
concerti, incontri e rappresentazioni
teatrali. Tanti i partecipanti al bando
che era aperto a tutta la provincia con
l'indicazione che si lavorasse in gruppo
e che ogni squadra contenesse almeno
un professionista fossanese e almeno
un giovane architetto.
Un'apposita giuria ha deliberato il
vincitore del progetto nel gruppo
guidato dall'architetto fossanese
Giacomo Mina e formato dagli arch.
Paola Del Re e Enrico Chionetti e
dall'ing. Amedeo Grosso. Gli elaborati
sono stati esposti nella ex-chiesa di via
Marconi con un allestimento curato
dall'Ufficio Beni culturali della Diocesi,
diretto da don Luca Favretto in
collaborazione con Denise Chiaramello
e Igor Violino, e realizzato dalla ditta
Portarredi di Mondovì. Il ri-
appropriarsi di una struttura come
quella della vecchia chiesa di
Sant’Antonio dai fossanesi è vissuta
come una riconquista, come la volontà
di crescere anche in tempo di crisi. Ed
è proprio così che la vede anche la
diocesi fossanese. “L’arte non è
qualcosa di cui privarsi, ma un
elemento che ci fa intravedere
l’assoluto”, ha spiegato il Vicario
Generale, Monsignor Derio Olivero.
(Segue a pag. 2)
(Nella foto la vecchia chiesa di Sant’Antonio)
(Continua da pag. 1)
“In questi anni la Fondazione ha
contribuito al restauro di numerose
chiese- ha commentato il presidente
della Fondazione Crf Antonio Miglio-.
La nostra è una delle città in cui il
patrimonio architettonico religioso è
conservato meglio e anche per le chiese
non più utilizzate per le funzioni
religiose sono state trovate soluzioni
adeguate alle esigenze della città. Questa
ha uno stato di conservazione ancora
abbastanza buono. Certamente faremo
la nostra parte perchè possa tornare a
disposizione della cittadinanza”. La
chiesa di Sant’Antonio come luogo per
esposizioni, incontri, concerti sarà
anche un mezzo per rendere la parte
bassa della città più “protagonista” di
iniziative di tipo culturale. “Perchè la
nostra città deve essere una sola e unita-
ha commentato il primo cittadino
Davide Sordella-. Questo è lo spirito
con cui tutti dobbiamo lavorare, per il
bene di Fossano, per vederla crescere
giorno dopo giorno”. Anche Luca
Favretto, direttore dell'Ufficio beni
culturali delle diocesi di Cuneo e di
Fossano, ha voluto sottolineare
l’importanza di questa “operazione”di
ripristino di un luogo che tanto ha
significato per i fossanesi.
Nei due fine settimana di apertura della
chiesa, resa possibile anche grazie alla
disponibilità dei “Volontari per l’arte”
i visitatori sono stati moltissimi. Per
molti di loro è stata un’occasione unica
per rivivere emozioni lontane, come
quelle provate il giorno del matrimonio
o della cresima proprio in quella chiesa.
IL 2015 CON LA
FOSSANO “DI IERI
E DI OGGI”
C’è la Fossano di “ieri e di oggi”
nel calendario 2015 della Cassa di
Risparmio di Fossano, in
distribuzione gratuita nella sede e
in tutte le sue succursali.
“Con un accostamento dal sapore
‘sacro e profano’ abbiamo voluto
abbinare antiche cartoline e
moderne fotografie di alcuni
scorci di Fossano, in una virtuale
passeggiata per la città- spiegano
i presidenti Fondazione Crf e SpA,
Antonio Miglio e Beppe Ghisolfi-.
La copertina è proiettata nel
futuro, con un’immagine
realizzata grazie all’uso del drone,
nuovo strumento che permette
viste impossibili fino a ieri. Il
calendario vuole essere lo
specchio del nostro territorio,
radicato nel suo ricco passato, ma
proiettato nel futuro con fiducia
e speranza”.
“L’ETA’ DEI
GRANDI
MUTAMENTI”, LA
STORIA DI
FOSSANO DAL 1796
AL 1914
1796-1914, l'età dei grandi mutamenti.
È stato pubblicato il sesto volume della
storia di Fossano e del suo Territorio, a
cura di Rinaldo Comba.
"Nell'organizzazione del libro abbiamo
voluto mantenere alcuni elementi
comuni anche alle edizioni precedenti-
spiega Comba-. Siamo partiti, ad
esempio, dagli 'spazi vissuti', quegli
elementi della città che sono più sentiti
come caratterizzanti dalla popolazione.
È il periodo della Rivoluzione, in cui i
cittadini iniziano a sentire in modo
differente il significato civico e politico
degli spazi urbani fossanesi. Ma c'è
anche un Ottocento in cui a Fossano
sembra 'mancare' un monumento
simbolo". Nel saggio "La città e
l'architettura nell'Ottocento" particolare
attenzione viene riservata alla caserma
San Filippo, simbolo dell'importante
presenza militare in città, agli edifici per
l'istruzione come il Convitto dei Padri
Somaschi, e al Santuario di Cussanio,
inaugurato nel 1879 con una solenne
celebrazione alla quale presero parte
vescovi, alti prelati, sacerdoti e laici,
accolti, prima della cerimonia, nel
piazzale e nel viale antistanti la facciata,
appositamente illuminati e ornati da
archi con iscrizioni devozionali. Una
'finestra' è riservata a un'inchiesta che il
governo francese fece nel 1801: un
"questionario volto a comprendere
realtà locali, territorio, usi e costumi-
spiega Rinaldo Comba -, proverbi e
abitudini religiose. Un secondo
approfondimento riguarda
l'attraversamento dello Stura, prima (Segue a pag. 4)
GLI APPUNTAMENTI DI
GENNAIO E FEBBRAIO:
- fino al 11/01: “Tesori nascosti nel
Castello - 100 anni di biblioteca”,
Castello degli Acaja (Comune di
Fossano)
- 08/01: “Voxes in concert”, h 21
Teatro I Portici (Slow Cinema e Ffm)
- 13/01: “La grande arte al cinema - La
ragazza con l’orecchino di perla”, h 21
Teatro I Portici (Slow Cinema)
- 17/01: “Pomeriggio favoloso - fiabe
nei barattoli”, h 16.15 Biblioteca Civica
(Comune di Fossano)
- 23/01: “Vedova Pautasso Antonio in
cerca di matrimonio” con Franco Neri
e Margherita Fumero, h 21 Teatro I
Portici (Slow Cinema)
- 03/02: “I racconti di Hoffmann” di
Jaques Offenbach, in diretta dal
Metropolitan di New York, h 19 Teatro
I Portici (Slow Cinema)
- 7/02: “Pomeriggio favoloso - guizzino
e le rane”, h 16.15 Biblioteca Civica
(Comune di Fossano)
- 10/02: “La grande arte al cinema -
Rembrandt”, h 21 Teatro I Portici
(Slow Cinema)
- 12/02: “Il rock’n roll ha cent’anni?”,
h 21 Teatro I Portici (Ffm)
- 17/02: “La Traviata a Paris” di G.P
Griffi, h 21 Teatro I Portici (Slow
Cinema)
- 20/02: “Non ti pago” di Eduardo di
Filippo, h 21 Teatro I Portici (Slow
Cinema)
- 28/02: “Pomeriggio favoloso - Il gatto
con gli stivali”, h 16.15 Biblioteca
Civica (Comune di Fossano)
Chi ha appuntamenti da segnalare può
scrivere a [email protected]
(Continua da pag. 3)
effettuato attraverso guadi e ‘porti’, poi
con la costruzione di ponti in
muratura".
La seconda parte del volume è invece
riservata ai "Volti della società e delle
istituzioni", in cui si racconta oltre un
secolo di storia della città attraverso gli
avvenimenti più importanti, come la
guerra alla Francia repubblicana, i moti
del luglio 1797, la Restaurazione, il
Quarantotto e l'Unità d'Italia, così come
il periodo precedente il 1914 che
porterà alla Prima Guerra Mondiale.
Anche in questa sezione sono presenti
due approfondimenti, uno su Felice
Merlo e Vincenzo Goberti, il primo, "il
più illustre fossanese del Risorgimento",
fece parte del governo Gioberti, ma
ebbe con lo stesso un'amicizia molto
contrastata. Non fossanesi furono
invece altri due parlamentari, eletti nel
collegio locale: Ignazio De Genova e
Giovanni Battista Borelli, cui è dedicato
un altro approfondimento. Agli sviluppi
dell'economia, particolarmente
importanti nell'Ottocento, è dedicata la
terza parte del libro. Emerge la
questione finanziaria, nascono i primi
istituti bancari, come la Cassa di
Risparmio di Fossano, ma si sviluppa
anche la ferrovia e la città diventa nodo
di importanza fondamentale per tutto
il Piemonte meridionale. Lo stesso
accade per i mercati: si spostano e si
trasformano in base alle nuove esigenze
dei Fossanesi. "In questo caso abbiamo
voluto introdurre anche uno schema e
alcune illustrazioni d'epoca proprio per
rendere più chiare le trasformazioni
avvenute negli anni".
L'ultima parte del volume è riservata
all'istruzione, all'arte e alla cultura. Si va
dalle arti figurative nella Fossano del
diciannovesimo secolo, attraverso la
stagione classicistica e il cantiere della
cattedrale alla ritrattistica ottocentesca;
al sistema stradale fossanese, passando
per la cartografia che documenta
interventi su argini, ponti e strade.
"Ci è voluto oltre un anno di lavoro per
concludere questo libro- sottolinea
ancora Comba-. Abbiamo cercato di
dare una visione complessiva
dell'atmosfera della città, dei
mutamenti, degli aspetti principali che
hanno influito sulla sua trasformazione.
Quello che emerge, tra le altre cose, è la
presenza di nuovi personaggi che hanno
assunto ruoli di rilievo in città e ne
hanno interpretato le esigenze: non
soltanto rappresentanti
dell'amministrazione, ma anche altri,
imprenditori, uomini d'affari, talora
sacerdoti, si sono impegnati attivamente
per il suo sviluppo".
Sono stati duecentonovantadue gli
alunni coinvolti e quasi
quattrocentocinquanta lavori
partecipanti alla quinta edizione del
concorso "Inventa il risparmio", come
sempre organizzato dalla Cassa di
Risparmio di Fossano e rivolto agli
studenti delle classi terze delle scuole
medie fossanesi. Ideatore del concorso
il presidente della Crf Beppe Ghisolfi
"perché vogliamo diffondere la cultura
del risparmio. Anche per questo
abbiamo deciso di regalare a ognuno di
voi il manuale di educazione finanziaria
che sta riscuotendo un ottimo successo
perché permette di comprendere in
maniera semplice concetti che
altrimenti sarebbero molto difficili, ma
che è importate sapere perché sono al
centro di tutta l'attività economica e
della vita di un paese". Il concorso
prevedeva due sezioni differenti: "biro",
per racconti, testi e poesie, e “matita”,
per dipinti e disegni. "Scegliere
quest'anno è stato veramente complesso
perché il livello dei lavori era molto
alto"- ha spiegato la dirigente scolastica
della scuola Sacco Boetto Paglieri,
Maria Paola Longo. Era lei la presidente
della giuria di questo concorso, di cui
facevano parte anche i docenti Luigi
Melis, Domenica Ravera e il Segretario
Generale della Fondazione Crf Silvio
Mandarino. "Siamo molto contenti
perché con questa iniziativa diamo
risalto ai nostri ragazzi e al loro
impegno. Attività simili contribuiscono
all'educazione dei ragazzi che possono
così lavorare su materie e concetti che
imparano a scuola, ma anche al di fuori,
in casa, in famiglia". I primi tre
classificati della sezione "biro" sono
Sofia Bonacossa, Carola Pelazza e
Sergio Bono, in quella "matita" Chiara
Olivero, Alessia Paesante e Federica
Vissio.
Alla premiazione era presente anche
l'onorevole Mino Taricco: "Questo è un
modo per fare informazione e
formazione, colmando quello che
rischia di rimanere un vuoto di
conoscenza". "Poche settimane fa a
Roma è nata la Fondazione per
l'educazione finanziaria, anche
prendendo esempio dai progetti che si
fanno nel nostro territorio- ha spiegato
il presidente Fondazione Crf Antonio
Miglio-. Ne siamo orgogliosi".
L'assessore Simonetta Bogliotti: "Il fatto
che i nostri piccoli fossanesi abbiamo
modo di confrontarsi con temi così
importanti li rende cittadini del futuro
consapevoli. State mettendo le basi per
imparare a muovervi nel mondo nel
migliore dei modi".
(Nella foto da sx in alto Silvio Mandarino, Mino
Taricco, Simonetta Bogliotti, Antonio Miglio, Beppe
Ghisolfi, Maria Paola Longo e il direttore generale Crf
Gianfranco Mondino. Sotto i vincitori del concorso e
il giornalista Walter Lamberti che ha presentato
l’incontro)
TRECENTO PICCOLI FOSSANESI “INVENTANO IL RISPARMIO”
LASCITO FAVOLE: BORSE DI STUDIO
LICEO SCIENTIFICO ANCINA: Alessia Marengo, Giulia Della Ferrera, Lucia
Cumerlato, Danilo Chiaramello
I.I.S. VALLAURI: Giorgio Brero, Francesca Costamagna, Anna Giobbio, Luca
Manera, Francesco Piovano, Mara Panero, Giulia Fumero, Gabriele Manassero
IST. PROFESSIONALE AGRICOLTURA: Denise Falco
IST. SALESIANO - SC. PROFESSIONALE: Sara Cominoli, Simone Cassino
SCUOLA MEDIA SACCO BOETTO PAGLIERI: Andrea Brunetti, Simone
Panero
STUDIO TEOLOGICO INTERDIOCESANO: Marco Sciolla
ALTRI LASCITI FAVOLE
Casa per anziani Monsignor Craveri Oggero; Istituto Figlie della Divina
Provvidenza; Istituto Monsignor Signori; Patronato San Vincenzo
LASCITO GRAPPUTO: BORSE DI STUDIO SCUOLA MEDIA SACCO
BOETTO PAGLIERI
Elisa Mana, Debora Scarzello, Mattia Mattiauda
A fine dicembre, come ogni anno,
sono state consegnate le borse di
studio dei lasciti Favole e Grapputo,
riservate agli studenti più meritevoli
della scuola media e degli istituti
superiori fossanesi.
E’ del 1969 il lascito Favole, frutto di
una donazione che Bernardo e Maria
Favole fecero alla Cassa di Risparmio,
proprio con l'obiettivo di premiare gli
studenti che si sarebbero distinti nello
studio e nella condotta, ma hanno
anche previsto lasciti per altri enti e
associazioni della città, che in
particolare curano gli anziani. "Quello
che avrebbero voluto i coniugi Favole
dai ragazzi che avrebbero ricevuto la
borsa di studio a loro nome è un
pensiero per loro- ha spiegato in
occasione della consegna il presidente
della Fondazione Crf Antonio Miglio-.
E un fiore sulla loro tomba. Proprio
del mantenimento della loro tomba si
prende cura la Fondazione Crf".
La borsa di studio intitolata a
Giovanni Jacopo Grapputo è invece
recente ed è stata consegnata per la
seconda volta. Intitolata a quello che
fu preside tra il 1935 e il 1944
dell’allora Ginnasio di Fossano è stata
voluta dal figlio, Silvio Grapputo, che
ha erogato un fondo da 100 mila euro
sempre gestito dalla Fondazione Crf. Il
lascito Grapputo prevede anche
iniziative in “favore” degli animali che
sono in fase di progettazione.
La dirigente scolastica della Sacco
Boetto Paglieri, Maria Paola Longo: “E’
molto emozionante pensare che ci sono
fossanesi e non che hanno scelto, al
termine della loro vita, di pensare alle
nuove generazioni e a luoghi, come le
scuole, dove i ragazzi possono crescere
gettando le basi per diventare cittadini
del futuro. Ricordiamo con affetto la
figura di Giovanni Grapputo e del
figlio, che ha voluto destinarci il fondo”.
La mattinata di consegna delle borse di
studio è stata allietata da alcuni
strumentisti delle classi ad indirizzo
musicale della scuola media che si sono
esibiti con musiche classiche e moderne
al pianoforte, chitarra, flauto e violino.
CONSEGNATE LE BORSE DI STUDIO FAVOLE E GRAPPUTO