Il Nuovo Galletto n.38

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Anno 2 - Numero 38 15 Maggio 2011 la voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita M al comune, mezzo gau- dio. In estrema sintesi è questo il pensiero della stragrande maggioranza dei fosi del Bari: prendere a bracceo il Lecce e trascinarlo in serie B. Chi in semana ha pro- vato a fare passare la linea della solidarietà regionale, è stato tra- volto dagli insul. Eppure altrove succede, basta dare uno sguardo ai risulta delle ulme giornate per rendersene conto. Da noi, no. L’aeggiamento di Miccoli, nella gara vinta dal Palermo sul Bari, non ha di certo aiutato alla distensione. Ma in verità il fuoco della rivalità è ormai acceso da anni e, tranne rare eccezioni, a Bari nessuno prende in conside- razione l’ipotesi di dare via libera al Lecce per lasciare la Puglia in serie A. Per fugare ogni dubbio, gli Ultras hanno adoato il siste- ma peggiore, facendo irruzione mercoledì nel campo degli alle- namen, per terrorizzare tua la squadra. In quel blitz da censu- rare c’era anche la scialba rispo- sta alla richiesta della società di spalmare gli spendi, ma già che c’erano quelli della Curva Nord hanno spiegato con le cave maniere che per loro non vin- cere il derby sarebbe insop- portabile. Non vorremmo davvero essere nei panni di chi scenderà oggi in campo con la maglia biancorossa. Chi ha vin- to solo quaro parte in un campionato, che garanzie ha di vincere solo perchè lo impongono i fosi ? Eppure il bye bye che accomuni Bari e Lecce è visto come l’unico epilo- go possibile di questo derby. Noi non ne saremmo così sicuri. © Riproduzione riservata di Enzo TAMBORRA

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Il Nuovo Galletto n.38

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  • Anno 2 - Numero 3815 Maggio 2011

    la voce del tifosoPeriodicoDiffusione gratuita

    Mal comune, mezzo gau-dio. In estrema sintesi questo il pensiero della stragrande maggioranza dei tifosi del Bari: prendere a braccetto il Lecce e trascinarlo in serie B. Chi in settimana ha pro-vato a fare passare la linea della solidariet regionale, stato tra-volto dagli insulti. Eppure altrove succede, basta dare uno sguardo ai risultati delle ultime giornate per rendersene conto. Da noi, no. Latteggiamento di Miccoli, nella gara vinta dal Palermo sul Bari, non ha di certo aiutato alla distensione. Ma in verit il fuoco della rivalit ormai acceso da anni e, tranne rare eccezioni, a Bari nessuno prende in conside-razione lipotesi di dare via libera al Lecce per lasciare la Puglia in serie A. Per fugare ogni dubbio, gli Ultras hanno adottato il siste-ma peggiore, facendo irruzione mercoled nel campo degli alle-namenti, per terrorizzare tutta la

    squadra. In quel blitz da censu-rare cera anche la scialba rispo-sta alla richiesta della societ di spalmare gli stipendi, ma gi che cerano quelli della Curva Nord hanno spiegato con le cattive maniere che per loro non vin-cere il derby sarebbe insop-portabile. Non vorremmo davvero essere nei panni di chi scender oggi in campo con la maglia biancorossa. Chi ha vin-to solo quattro partite in un campionato, che garanzie ha di vincere solo perch lo impongono i tifosi ? Eppure il bye bye che accomuni Bari e Lecce visto come lunico epilo-go possibile di questo derby. Noi non ne saremmo cos sicuri. Riproduzione riservata

    di Enzo TAMBORRA

  • egregio

    signor miccoli

    Domenica scorsa a Palermo, fi-nalmente ha segnato contro il suo odiatissimo Bari. Si tolto un mattone che gli pesava da matti sullo stomaco. Il signor Fabri-zio Miccoli da Lecce ha saputo tra-smettere al macrocosmo del pallone il suo immenso piacere, la soddisfa-zione di aver abbattuto il nemico dei nemici (peccato per lui che il Bari fosse gi retrocesso). Subito dopo la sua prodezza, si fermato davanti agli occhi spalancati delle teleceme-re ed ha urlato Forza Lecce, con la rabbia degli ardimentosi combat-tenti. Gi, per appagare il suo totale senso di appartenenza ad una ma-glia che non ha mai indossato, Fabri-zio Miccoli ha ottenuto due prege-volissimi risultati. Intanto ha offeso il club di Zamparini che lo paga pro-fumatamente, ed i tifosi rosanero che magari, dai loro beniamini, au-spicherebbero un Forza Palermo. Inoltre ha finito per inasprire ulte-riormente lattesa del derbissimo di Puglia. Domenica scorsa, dopo il gol, ha inteso infierire sul Bari. Qual-che giochetto, tocchi di estro e spa-valderia sparsi qua e l sul terreno di gioco: tutto quel che non bello fare davanti a chi gi umiliato dalla propria classifica. Macch, Miccoli doveva lavare lonta. Una volta per

    tutte. E cos, quando si ritrovato a calciare il rigore del possibile 3 1 per il Palermo, lastuto ed impet-tito eroe del Salento ha pensato di scherzare il portiere biancorosso Padelli, con un beffardo cucchiaio o scavino. Il vice Gillet rimasto fermo al centro della porta ed ha bloccato comodamente il debole passaggio dellattaccante rosanero.Egregio signor Fabrizio Miccoli, nella vita non si finisce mai di imparare. La speranza che ora abbia metabo-lizzato un prezioso insegnamento: quando si vuole stravincere, sovente si fanno figure di m Curioso, altres, che il suo odio visce-rale per il Bari sia stato alimentato da un altro calcio di rigore, sbaglia-to. Ultimi 90 di un campionato di B: Miccoli, a caccia disperata di punti salvezza con la sua Ternana, si aren Anche a causa di un rigore sprecato nel primo tempo dallo stesso picco-lo eroe del Salento (Miccoli, per, racconta che fu indotto allerrore proprio dal portiere biancorosso, Graziano Battistini). Insomma, una storiaccia. Ma pu bastare per co-vare rancore senza fine verso una citt intera ed i suoi tifosi? Suvvia, egregio.

    Riproduzione riservata

    di Franco CIRICI

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    3www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • la caduta degli deidi Enzo TAMBORRA

    Vatti a fidare degli eroi. Barreto ed Almiron sono la dimostrazione di come tutto possa cambiare da un giorno allaltro. Due storie damore miseramente naufragate. Succede nella vita, figuriamoci nel calcio. Quella con il brasiliano era evidente che fosse a sen-so unico. Lui faceva splendidamente il suo mestiere, che quello di sgommare e fare gol, quelli della curva si esalta-vano e cantavano e Barreto fa gol.... Lattaccante fragile come il cristallo, rin-graziava ma ne era coinvolto sino a un certo punto. Diciamolo pure, di lui si avuta subito la sensazione che fosse il

    classico professionista con poco cuore. Uno che segna per diventare sempre pi ricco e famoso. In bilico con lUdi-nese e con tante sirene di mercato, non ha mai detto chiaro e tondo Bari, ti vo-glio. E rimasto a furore di popolo, ed ha ricambiato con una stagione piena di guai e di omissioni. Ma se vogliamo, nulla a che vedere con il tradimento di Almiron. Con le sue giocate largen-tino aveva fatto godere i tifosi. Quelli della Curva lo osannavano come non facevano dai tempi di Protti. Lui s che sembrava innamorato. Ad ogni coro ricambiava con un applauso. Lultima

    giornata dello scorso campionato fece il giro di campo con un cuore biancorosso stampato sul petto. Sembrava amore eterno. E rimasto anche lui a furore di popolo, ha vissuto una stagione da in-guardabile. Di lui si ricorderanno virus e dolori al polpaccio, oltre ad una di-scutibile apparizione in curva, poco ap-prezzata dagli stessi compagni. Ciliegina amara sulla torta, n lui n Barreto han-no aderito al piano spalmastipendi per salvare il Bari. Avessero firmato loro, i pi pagati, avrebbero probabilmente firmato tutti. Vatti a fidare degli eroi. Riproduzione riservata

    5www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • ecivreS INIM ortneC

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  • Probabilmente di tanti di loro non sentiremo la nostalgia. Impossi-bile affezionarsi a chi in una sta-gione ha rimediato umiliazioni in serie. Fatto sta che il derby con il Lecce segne-r la fine di un gruppo. La stragrande maggioranza dei giocatori del Bari salu-teranno oggi il pubblico del San Nicola. Si va verso unautentica rifondazione: i papabili di conferma per il prossimo anno si conteranno sulle dita di una sola mano. Ecco, pertanto, i nomi dei gioca-tori con le valige gi pronte. Scontato laddio di tutti gli elementi attualmente in prestito. Andranno via i vari Padelli, Raggi, Rossi,

    Glik, Romero, Codrea, Bentivo-glio, Kopunek, Oka-

    ka, Rudolf, di ritorno ai club di apparte-nenza. Un destino che toccher anche a Rinaldi, Parisi e Galasso, in scadenza di contratto. Tra i pezzi da novanta, inevitabile la ces-sione di Barreto, uno dei pochi da cui la societ spera di far cassa. Assai probabile pure il divorzio con Al-miron che, dopo i vari giuramenti di amore eterno al Bari, ha visto precipi-tare il suo rapporto con tifosi e societ. Vanta tanti estimatori (Genoa, Palermo, Parma) Andrea Masiello che certamen-te rester in serie A e a lascer il capo-luogo pugliese dopo tre anni e mezzo. Indecifrabile la posizione di Salvatore Masiello, Belmonte e Ghezzal: il primo in compartecipazione con lUdinese,

    gli altri due con il Siena. Potrebbero restare, ma se arriver unofferta allettante partiranno. Un quadro analogo riguarda Alvarez e Ri-vas: entrambi sono vincolati per unal-tra stagione, ma nessuno li tratterr se sul mercato si creeranno opportunit interessanti. Sar, invece, assai pi ar-duo liberarsi di Castillo e Kutuzov: con-dizionati da cronici problemi fisici, invisi ai tifosi, non avrebbero alcun motivo per prolungare la loro avventura bian-corossa. Ma vantando un contratto fino al 2012 a cifre consistenti, chi li acqui-ster? Un capitolo a parte meritano Gillet e Gazzi. Perch, malgrado le dif-ficolt, loro hanno provato ad onorare fino in fondo la maglia. Perch si tratta

    non di calciatori qualunque, ma di un autentico pezzo di storia biancorossa. Dieci anni di milizia con 351 presenze che lo rendono il recordman di tutti i tempi dei galletti, il capitano richiesto sia in Italia, sia dal suo Belgio. Onesta-mente non reggerebbe il cuore a negar-gli lultima grande chance della carriera costringendolo alla discesa in serie B. In tale evenienza, il naturale erede della fascia sarebbe allora proprio Gazzi, da sette stagioni in biancorosso. Ma il ros-so piace a diversi club di A: trattenerlo non sar facile. Una cosa, per, certa: se pure Gillet e Gazzi andassero via, la-scerebbero un vuoto profondo. La loro s che sarebbe una partenza carica di commozione. Riproduzione riservata

    il lungo addioIl derby con il Lecce sar

    lultima recita in biancorosso per gran parte della rosa di Mutti

    di Davide LATTANZI

    7www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • Gigi Garzya, il suo un derby da quasi 200 presenze: 83 con il Lecce, 116 con il Bari. Oggi per chi batter il cuore?Il cuore resta diviso a met. Sono trop-po legato ad entrambe le squadre. Ma la ragione mi spinge a dire che stavolta spero in un risultato positivo del Lecce. E lo dico per un semplice motivo: il Bari gi condannato alla B e non pu trarre vantaggi dalla sfida. Pertanto, sarebbe un peccato non salvaguardare il pa-trimonio di almeno una pugliese in A. Avrei sostenuto lo stesso concetto anche a parti inverse.

    I tifosi biancorossi, per, la penseran-no diversamente: spingere il Lecce in B pu essere una delle poche soddisfa-zioni di questanno

    Capisco le ragioni dei sostenitori bare-si. Cos come la rivalit ed il campanili-smo. Ma ho forti dubbi sul fatto che il Bari possa tener botta contro una com-pagine che si gioca una stagione inte-ra. Il Lecce avr una carica agonistica troppo superiore. In gare del genere, le motivazioni fanno la differenza. Inoltre, purtroppo la stagione dei galletti passe-r agli annali soltanto per la retrocessio-ne, non per aver inguaiato i salentini.

    Con un risultato positivo nel derby il Lecce sarebbe salvo?Solo con una vittoria. Un pareggio ri-manderebbe ogni questione alla pros-sima settimana. Il derby potrebbe non essere decisivo per i giallorossi che non dovranno abbassare la guardia fino allultimo secondo dellultima giornata.

    E per il Bari quale futu-ro si prospetta?Siena e Atalanta sono retrocesse, ma hanno centrato limme-diata risalita. In questa serie B, il Bari pu farla da padrone con unadeguata programmazione. Leggo, per, che la famiglia Matarrese ha qualche diffi-colt di ordine economico. Ebbene, se il programma di rilancio richieder pi di un anno bisogner parlar chiaro ai ti-fosi. Fermo restando che una piazza del genere non ha senso se non nella mas-sima categoria.

    Ma quali sono state le cause del disa-stro biancorosso?Quando si disputa un torneo cos mo-desto, significa che non ha funzionato quasi nulla. Sicuramente i tanti infortuni

    h a n -no influito, ma non

    costituiscono un alibi sufficiente. Proba-bilmente anche allinterno del gruppo qualcosa si rotto. Ora, per, occorre guardare al futuro e cercare il riscatto dopo unannata cos deludente.

    E Gigi Garzya potrebbe un giorno ap-prodare al Bari o al Lecce? il mio sogno. Anche se non facile. Per il momento sono tecnico in secon-da a Crotone: mi piacerebbe avere una panchina tutta mia oppure abbracciare un progetto con i giovani. Se Bari o Lec-ce chiamano, dico s senza pensarci un attimo.

    il derby del cuore ma stavolta dico lecce

    Riproduzione riservata

    Il derby secondo Gigi Garzya, salentino di nascita, giallorosso agli esordi, ma anche indimenticato capitano dei galletti

    di Davide LATTANZI

    9www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • www.ilnuovogalletto.it10

    BARI

    21 PUNTI (20)

    Vittorie: 4Pareggi: 9

    Sconfitte: 23

    4 GOL: Barreto;2 GOL: Okaka, Rudolf, Ghezzal,

    Parisi, Bentivoglio;1 GOL: Donati, Castillo, Rivas, Kutuzov, Caputo, A.Masiello,

    Alvarez, Gazzi, Huseklepp

    Ultima vittoria del Bari in casa: 31 Marzo 2001: 3-2

    Castillo

    Ultima vittoria di Mutti su De Canio:7 Dicembre 2003:

    Messina- Genoa: 4-0

    Jean Francois GILLET(media voto 6,18)

    Andrea RAGGI(media voto 5,01)

    IN CLASSIFICA

    IL CAMMINO

    I MARCATORI

    LA CABALA

    GLI EX

    LA CURIOSIT

    LECCE

    38 PUNTI (17)

    Vittorie: 10Pareggi: 8sconfitte: 18

    8 GOL: Di Michele; 6 GOL: Corvia; 4 GOL: Olivera;3 GOL: Bertolacci, Giacomazzi, Jeda, Ofere; 2 GOL: Chevanton, Mesbah, Munari, Piatti1 GOL: Diamoutene, Fabiano

    Ultima vittoria del Lecce a Bari: 22 Dicembre 2007: 4-0

    nessuno

    Ultima vittoria di De Canio su Mutti:25 Settembre 2005:Siena-Messina: 4-2

    Antonio ROSATI(media voto 6,28)

    Giuseppe VIVES(media voto 5,84)

    IL TOP

    IL FLOP

    A disposizione: 25 Padelli, 6 Rinaldi, 3 Codrea, 4 Almiron, 7 Rivas, 11 Ghezzal, 90 Alvarez

    Stadio S. Nicola

    15 Maggio 2011ore 15,00

    domenica 22 Maggio ore 20,45

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  • 15www.ilnuovogalletto.it

    Il precedentea cura dI Maurizio Fontana

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    A disposizione: 81 Benassi, 3 Giuliatto, 28 Brivio,

    32 Coppola, 19 Piatti, 91 Bertolacci, 27 Jeda

    Stadio S. Nicola

    15 Maggio 2011ore 15,00

    Riproduzione riservata

    6 Gennaio 2011. La Befana anche

    questanno ha portato a Bari. Una

    delle poche gioie concesse ai tifo-si dal Bari di questanno. Il Lecce

    sconfitto al Via del Mare per 1-0

    con il gol dellesordiente Stefano

    Okaka, e i Biancorossi l a spera-re di recuperare, finalmente, da

    quella maledetta ultima posizio-ne. Poi, sappiamo com andata,

    con la brutta sconfitta in casa

    contro il Bologna in quella che

    poteva essere la gara del de-finitivo rilancio e che invece

    ha forse affossato del tutto le

    residue speranze di salvezza

    dei Galletti. Riproponiamo qui

    proprio la copertina celebra-tiva del successo in Salento

    di quel giorno di gennaio.

    Sembra ormai lontano, ma

    sarebbe bello riviverlo an-cora oggi.

  • il piacere di non ricordarvi

    C modo e modo di retrocedere. Il Bari ha scelto il peggiore, per ab-bandonare il palcoscenico pi illu-stre. Sul campo caduto in largo anticipo, collezionando una serie interminabile di figuracce (ai tempi di Giampiero Ventura) nonch dignitose ma vacue prestazioni sul finire (con Bortolo Mutti). Resoconto inevi-tabile di unannata ideata male e realizzata peggio. Lombra pi sfocata del Bari che, per due stagioni, era riuscito a riconqui-stare i cuori della gente, a riempire il San Nicola, a soddisfare financo i palati fini del mondo pallonaro. Hanno sbagliato tutti. In primis, chi doveva scegliere gli uomini (Vincenzo Matarrese) ed ha interpretato male la gestione tecnico finanziaria (assai difficile) del dopo Perinetti. S, proprio Giorgione. Luomo della Provvidenza che da lontano conti-nua a soffrire per il Bari, ma che non ha la-sciato in eredit solo rose, fiori e lusinghieri risultati. Ha sbagliato pi di tutti, Ventura: tanto inappuntabile nella sua prima sta-gione biancorossa, quanto disastroso nella seconda. Non perder lamabile modo di recitare le sue poesie, il seducente cantore di Genova. Trover ancora platee che reste-ranno, incantate, ad ascoltare il suo verbo calcistisco. Ma improbabile che incroci un altro presidente, come Matarrese, cos buono e credulone da lasciargli carta bian-ca su tutto. Ancor pi arduo che, nei suoi prossimi giri di valzer, Ventura possa ritro-

    vare unaltra piazza disposta a perdonargli, per riconoscen-za e gratitu-dine (frutti dello scorso campiona-to), la va-langa di scon-

    fitte e di errori collezionati.Ha sbagliato il d.s. Guido Angelozzi: ogget-tivamente difficile salvare dal naufragio qualcuno dei suoi ac-quisti, in attesa che

    il tempo smentisca quel che apparso fin troppo evidente sul campo. Hanno fallito clamorosamente i protagonisti. S, soprat-tutto quelli pi pagati ed attesi. Quelli che avrebbero dovuto tirare il gruppo con i gol (Barreto) e con il temperamento (Almiron). Quelli per cui, lestate scorsa, stata sacri-ficata la plusvalenza di Bonucci. Il brasilia-no ancora un bambino gracile, pervaso da ogni genere di timori. Lo hanno curato male, si smontato immediatamente. In quanto allargentino, avremo il piacere di non ricordarlo. Gi, e lo stesso vale per i tanti volti senza anima passati da Bari in questa tribolatissima stagione: hanno per-so sul terreno di gioco, e fuori.

    Perch, nel calcio come nella vita, la me-moria rende giustizia. E il tribunale

    pi equo, solenne. Mantiene in vita soltanto ci che solido, duraturo,

    davvero incancellabile. Igor Prot-ti, lultimo idolo biancorosso,

    stato capocannoniere di un Bari retrocesso in B. Non sar mai dimenticato. Per fortuna il tempo pas-sa, porter via presto le residue tracce lasciate da questa compagnia di comprimari.

    Riproduzione riservata

    di Franco CIRICI

    Questo campionato manda in archivio fascicoli vuoti per fortuna il tempo passa.

    17www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

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  • portiamoli in b con noi...

    Che razza di derby ? Il solito in-treccio di emozioni, condite dalla rivalit di sempre tra parenti alla lontana. O qualcosa di pi sottile, inten-so, intrigante? Visto dalla parte barese, non c alcun dubbio: prevale la secon-da ipotesi. Lultimo appuntamento sta-gionale al San Nicola sarebbe passato inosservato, uninutile e triste appendi-ce, a meno che non fosse arrivata una tra Milan, Juventus ed Inter. Invece la sfida con il Lecce, quantomai bisognoso di punti salvezza, arricchisce di significa-ti lultima esibizione casalinga di Gillet e soci. E soprattutto una questione di affetto, direbbe il pi cinico dei tifosi

    biancorossi. Poco male se, per spiegarlo agli uomini di Mutti, a met settimana sono andati a minacciarli, insultarli e scuoterli violentemente. Fa parte della malata sceneggiatura del calcio italiano, del nostro paradossale universo. In re-alt, la voglia matta di vincere il derby da parte dei baresi nasconde un intrin-seco desiderio di non staccarsi dai cugi-

    ni leccesi. Perch mai lanno prossimo le due regine di Puglia dovrebbero giocare in categorie diverse? Perch far saltare i 180 pi sfiziosi della stagione? Che sen-so avrebbe essere parenti e non com-pagni al duol? Cos nasce lidea, il chio-do fisso, il motto di orgoglio: battere il Lecce per calamitarlo fra i cadetti, per farsi compagnia anche lanno che verr.

    Ben diverso dal tradizionale gusto dei genoani: sono impazziti di gioia per la vittoria contro la Sampdoria, solo per godersi la soddisfazione di togliersi dai piedi laltra met cittadina del pallone. Nel nostro caso, invece, i vincoli di san-gue sono decisamente pi forti. Vincere il derby vuol dire giocarlo ancora, senza attendere tanto. Mettiamola cos

    Riproduzione riservata

    Il popolo biancorosso sogna uno sgambetto ai cugini, per ritrovarli tra i cadetti

    di Franco CIRICI

    19www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • Cinque anni dopo calciopoli lo scu-detto finisce sullaltra sponda dei Navigli, conquistato da un Milan co-struito, questanno, per scucire il tricolore dal petto dellInter.La squadra di Moratti stata costretta, fin dallinizio della stagione, ad inseguirei cu-gini rossoneri, forti dellex Ibrahimovic, che ha dato, soprattutto nella prima parte del campionato quel quid in pi che ha consen-tito al Milan di fare, lentamente, il vuoto dietro di s. stato un campionato atipico, con alcune formazioni rivelazione come la Lazio pri-ma e il Napoli poi a far parlare di s come principali antagoniste degli undici di Allegri.La squadra di Lotito si dimostrata ben presto un fuoco di paglia, perdendo gra-dualmente terreno e nascondendosi dietro presunte combines che, a detta del vulcani-co presidente romano, avrebbero danneg-giato i biancazzurri. Stesso colore e stesso destino, sia pure meno evidente, per i na-poletani di De Laurentis. Fino alla partita decisiva contro il Milan al Meazza, gli uomi-ni di Mazzarri sembravano destinati ad una stagione pazzesca. Ci hanno pensato Pato & co a stroncare sul nascere ogni velleit dei partenopei. Sul finire di stagione lInter, passata intanto da Benitez a Leonardo, ha avuto un piccolo sussulto dorgoglio, ab-battuto ancora una volta dai rossoneri, nel derby di ritorno, quando lInter stata let-teralmente annichilita sul piano del gioco e della convinzione dai cugini. Scudetto meritato, quindi, con una magra consolazione per i tifosi del Bari. Una pic-

    cola parte del merito va anche al ba-rese Antonio Cassano, che dopo aver chiuso con la Samp si trasferito alla corte di Galliani, deliziando per alcu-ne giornate il popolo milanista.

    Riproduzione riservata

    di Maurizio FONTANA

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    21www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00

  • l'angolodi

  • Mentre il destino dellA.S. Bari prende forma tra tribunali e uffici pubblici, sullerba del San Nicola si decidono oggi le sorti di due squadre. I bian-corossi, anche se il campionato compromesso, con la vittoria preser-verebbero lonore. Quegli altri invece sono a un passo dalla salvezza. Ma tra lobiettivo e i giallorossi ci sar un avversario che cercher di respingere tutti gli assalti. E non parlo di Gillet. Anche Gillet. Ma io mi riferisco ai tifosi della Bari.La sfida da brividi, come ogni derby che si rispetti. La Bari pu condannare i rivali alla retrocessione. Che merite-rebbero pure, visto latteggiamento di un certo calciatore sovrappeso e il suo uso sconsiderato delle posate. Che proprio contro a Padelli volevi fare il cucchiaio? Ma nonostante la brutta

    figura del loro beniamino, la classifica parla chiaro: gli avversari hanno quasi il doppio dei punti della Bari.Duelli entusiasmanti attendono gli spettatori: Huseklepp ha promesso un altro gol contro i giallorossi. Mentre la retroguardia barese dovr contenere la voglia di gol di uomini come Jeda, Di Michele e Olivera. Tre che sanno il fatto loro. E che messi insieme guada-gnano meno di Barreto e Castillo. Ma hanno segnato molto di pi.Questo e altro ancora in campo oggi per la partita della Bari. Non ho detto contro chi gioca? E va bene. Innanzi-tutto lo sapete. E poi, io, certe parole non le dico. E se non vedete lora di sa-pere come andr a finire, abbassate il giornale e godetevi la partita.Forza Bari. Sempre, anche in serie B.

    Pasquale Laricchia

    l'angolodi

    Il trailer della partita "visto dalla Curva"

    la partita di oggi presentatain maniera insolita, ironica e pittoresca

    I tifosi componenti del Gruppo Gallo: Sergio (il capitano), Michele (vice), Alessandro (Mister) Bruno, Stefano, Claudio, Paolo, Stefano e Felice. Anche in Serie B seguiranno il Bari tutti assieme...

    Reg. trib. Bari n. 34 del 14/09/2009Direttore responsabile: Vincenzo Tamborra

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    Password s.n.c di Ges Domenico e Di Summa Antoniovia delle Murge, 65/A - 70124 BariTel. +39 080 5046293 - fax +39 080 5672586www.passwordweb.it - [email protected]

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    Francesca e Giuseppe...

    anche allo stadio insieme per dimostrare

    la loro passione per il Bari

    23www.ilnuovogalletto.it15 Maggio 2011Stadio San Nicola

    ore 15.00