Il Nuovo Galletto n.43

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Anno 3 - Numero 43 15 Ottobre 2011 La voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita Più poveri di così... C i eravamo illusi dopo tre viorie consecu- ve, non fosse altro perchè ci avevano dato la possibilità di tornare a parlare di calcio e di play off come se nulla stesse accadendo. E’ ar- rivata la sconfia di Reggio Calabria e quel breve periodo di distrazione è finito. E inevitabilmente sono torna i cavi pensieri. Questa non è una stagione come le altre, non si può parlare di solo calcio. Più che al calendario delle parte, si pensa alle scadenze che potrebbero affossare il Bari. La notte dei gladiatori a pagina 3 connua a pagina 5 BARI - EMPOLI pagina 4 Antonio Cassano Tre anni e poi... pagina 6 Claiton Dos Santos Io ci credo. Società assente, squadra insipida, tifosi increduli. di Enzo TAMBORRA pagina 7 Rugby Coppa del mondo

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Galletto 43

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Anno 3 - Numero 4315 Ottobre 2011

La voce del tifoso

Anno 3 - Numero 4315 Ottobre 2011

PeriodicoDiffusione gratuita

Più poveri di così...Ci eravamo illusi dopo tre vitt orie consecuti -

ve, non fosse altro perchè ci avevano dato la possibilità di tornare a parlare di calcio e

di play off come se nulla stesse accadendo. E’ ar-rivata la sconfi tt a di Reggio Calabria e quel breve

periodo di distrazione è fi nito. E inevitabilmente sono tornati i catti vi pensieri. Questa non è una stagione come le altre, non si può parlare di solo calcio. Più che al calendario delle parti te, si pensa alle scadenze che potrebbero aff ossare il Bari.

La notte dei gladiatori

a pagina 3

conti nua a pagina 5BARI

- EM

POLI

pagina 4

Antonio CassanoTre anni e poi...

pagina 6

Claiton Dos Santos Io ci credo.

Società assente, squadra insipida, tifosi increduli.

Claiton Dos Santos

di Enzo TAMBORRA

La notte dei gladiatoriLa notte dei gladiatori

pagina 7

RugbyCoppa del mondo

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Il vecchio e il nuovoCosì diversi, eppure così vicini. Oggi più che mai Lazio-Roma è un confronto totale. Non solo il derby tra due compagini che per la 151° volta lott eranno per la le-adership citt adina, bensì il faccia a faccia tra realtà opposte, mal-grado contesti e problemati che simili. Una sfi da che, per certi versi, si sinteti zza nel profi lo dei due allenatori: Edy Reja, 66 anni, da Gorizia e Luis Enrique Garcia Marti nez, 41 anni, di Gijon. Il trai-ner laziale rappresenta la tradi-zione. Figlio di una lunga gavett a, il tecnico friulano ha combatt uto in mille piazze, ha condott o in se-rie A Brescia, Vicenza, Cagliari e Napoli prima di approdare sulla panchina degli aquilotti . Proprio verso il tramonto della sua car-riera, sta conoscendo la ribalta del calcio ai massimi livelli. Non ha mai vinto il derby della Capi-tale: ecco perché per lui questa gara signifi ca tanto. Una vitt oria lo spingerebbe verso la gloria, forse sarebbe il trampolino di lancio per progett are una stagio-ne d’alti ssimo profi lo, pur non disponendo di risorse illimitate o di investi menti stratosferici. Reja, in fondo, è l’allenatore ideale per la gesti one Loti to: intelligente, aggiornato, ma sopratt utt o con-creto. Come la conduzione del presidente laziale, att ento più all’ordine dei bilanci che ad as-secondare le ambizioni dei ti fosi.

Luis Enrique, invece, è l’alfi ere della rivoluzione del nuovo ciclo romanista. Di Benedett o vuole trasferire in giallorosso il sogno americano, il coach spagnolo in-tende trapiantare nel suo gruppo un’altra utopia: quella del Barcel-lona di Guardiola. Un progett o in piena lavorazione che avrebbe bisogno di un’aff ermazione nel-la gara più senti ta per tentare il defi niti vo decollo. In fi n dei conti , pur nelle loro sostanziali diff erenze, Reja e Luis Enrique devono barcamenarsi nelle me-desime diffi coltà. Quelle, cioè, di accontentare due ti foserie pas-sionali, aff ezionate ai loro idoli, in perenne lott a per ott enere la supremazia dell’una sull’altra. Al momento, entrambi i tecnici non sono entrati nel cuore dei rispet-ti vi sostenitori: Reja per aver fa-vorito l’addio del beniamino Za-rate, Luis Enrique per aver osato minare l’intoccabilità dell’icona Totti che, peraltro, stavolta man-cherà l’appuntamento per infor-tunio. I prossimi novanta minuti orienteranno i senti menti nella Capitale. Chi vince domani sera diventerà re almeno per una not-te, chi perde si ritroverà su una rovente grati cola. E se invece sarà pareggio, tutt o resterà così com’è. In att esa dell’acuto che farà prevalere la fi ducia sulla dif-fi denza.

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di Davide LATTANZI

3www.ilnuovogalletto.it15 Ott obre 2011Stadio San Nicola

ore 15.00

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Uno ha dett o che non si diverte più, l’altro dopo una doppiett a con la maglia della Nazionale ha rivelato

di essere un po’ stressato dal calcio e di volersi riti rare fra tre anni. Dett o da Ibra e Cassano la cosa lascia a bocca aperta. Due dei campioni milionari che dovrebbe-ro regalare gioia ai ti fosi che pagano per vederli, non sono più così felici palla al pie-de. “Non so che dirvi, non sono uno psi-cologo”, ha commentato l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che improvvisamente ha preso att o di due casi inatt esi all’interno della sua squadra. Non sarà mica che non si divertono più perchè il Milan indossa male lo scudett o vinto po-chi mesi fa ? Oppure bisogna sforzarsi di capire che anche dei ragazzi strapagati per giocare a pallone possano avere l’umore di un di-soccupato qualunque ? No, non ci sti amo. Se così fosse, avreb-bero dovuto avere almeno il buon gu-sto di tacere. E ci dispiace che certe parole siano usci-te anche dalla bocca di Antonio Casssano. Lui un po’ stressato ? Ma come, uno che con dribbling e assist ha trasformato la sua vita adesso non vede l’ora che la fa-vola fi nisca ? Quel che più stupi-sce è che l’abbia dett o dopo la sua prima doppiett a con la maglia della Nazionale, una cosa che gli avrebbe dovuto fare toccare il cielo con un dito. Chissà, forse gli ha pesato la lite con un giornalista alla vigilia della parti ta e il con-

seguente ulti matum del presidente della Figc Abete, ma non è da Cassano pren-dersela per certe cose. Ed allora vogliamo pensarla come il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini: “Non vorranno mica più soldi ?”, si è chiesto tra il serio e il face-to. Pensate un po’, Ibra e Cassano li prefe-riremmo mercenari piutt osto che infelici e stressati dal calcio. E in ogni caso, prima di aprire bocca la prossima volta conti no fi no a un miliardo: certe cose di questi tempi davvero non si possono senti re.

LA RITIRATA

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di Enzo TAMBORRA

delegato del Milan, Adriano Galliani, che improvvisamente ha preso att o di due casi inatt esi all’interno della sua squadra. Non sarà mica che non si divertono più perchè il Milan indossa male lo scudett o vinto po-chi mesi fa ? Oppure bisogna sforzarsi di capire che anche dei ragazzi strapagati per giocare a pallone possano avere l’umore di un di-soccupato qualunque ? No, non ci sti amo. Se così fosse, avreb-bero dovuto avere almeno il buon gu-sto di tacere. E ci dispiace che certe parole siano usci-te anche dalla bocca di Antonio Casssano. Lui un po’ stressato ? Ma come, uno che con dribbling e assist ha trasformato la sua vita adesso non vede l’ora che la fa-vola fi nisca ? Quel che più stupi-sce è che l’abbia dett o dopo la sua prima doppiett a con la maglia della Nazionale, una cosa che gli avrebbe dovuto fare toccare il cielo con un dito. Chissà, forse gli ha pesato la lite con un giornalista alla vigilia della parti ta e il con-

davvero non si possono senti re.

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LA RITIRATA

www.ilnuovogalletto.it4

vs

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Editoriale di Enzo TAMBORRA

Torino

Padova

Sassuolo

Brescia

Pescara

Livorno

Sampdoria

BARI

Reggina

Grosseto

Verona

Varese

Juve Stabia

Cittadella

Albinoleffe

Nocerina

Empoli

Gubbio

Crotone

Modena

Vicenza

Ascoli

23

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16

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15

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12

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conti nua da pagina 1

E inevitabilmente i catti vi pensieri sono tornati . Questa non è una sta-

gione come le altre, non si può parlare di solo calcio. Più che al calendario delle parti te, si pen-sa alle scadenze che potreb-bero aff ossare il Bari. Dopo la penalizzaione di due punti per il mancato pagamento degli

sti pendi entro il 20 sett embre, a fi ne novembre potrebbe es-serci il bis. E poi chissà cos’al-tro. I ti fosi assistono increduli a quanto sta accadendo. Del re-sto, loro non possono risolvere il problema. In questa totale confusione stanno perdendo di vista anche il campo. Non so quanti ti fosi ci saranno contro l’Empoli, ma il rischio che sia-no meno del solito è concreto.

Brutt a aria ti ra intorno al Bari. Ci dovrebbe essere una squa-dra capace di vincere e di off ri-re spett acolo per farci pensare ad altro. Ma non si possono chiedere miracoli alla squadra di Torrente: non è stata costru-ita per grandi obietti vi e si vede lontano un miglio. Se poi quelli che dovrebbero dare di più, da Bogliacino a De Paula, stanno dando meno, è già tanto che

siano stati realizzati quatt ordi-ci punti . Ci senti amo smarriti , inuti le nascondercelo. Non sembra vero che sia accaduto tutt o questo, dopo le stagioni del benessere del Bari di Con-te e quelle del primo Ventura. Ci senti vamo ricchi, ora siamo poveri e non sappiamo come venirne fuori.

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Più poveri di così...

1 Lamanna, 2 Crescenzi, 55 Borghese, 3 Dos Santos, 29 Garofalo, 5 Donati (c), 6 De Falco, 10 Forestieri , 54 Bogliacino, 34 Rivas, 28 Marotta

27 Pelagotti, 87 Vinci, 34 Tonelli,21 Stovini (c), 3 Regini, 24 Buscè, 25 Mori,

6 Valdi� ori, 22 Saponara, 10 Tavano, 11 Cesaretti

CLASSIFICA

Le altre... di B

Due pareggi e due successi: questo il confortante score dei ragazzi di Atzori che riescono a ott enere ri-

sultati migliori in trasferta che a Marassi. Ascoli non è un campo facile ma il blucer-chiati devono riuscire a far prevalere il proprio maggior tesso tecnico.Otti mo avvio di stagione per il Torino che comandano la classifi ca del campionato cadett o. Ventura però smorza gli entusia-smi, conscio che l’annata sia ancora lunga e irta d’insidie: i tre punti contro la Juve Stabia sono d’obbligo per proseguire la fuga verso la serie A. Cresce l’att esa per il posti cipo di lunedì fra i padroni di casa del Brescia e il Pescara di Zeman.

5www.ilnuovogalletto.it15 Ott obre 2011Stadio San Nicola

ore 15.00 CLASSIFICA

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Il leader della retroguardiadi Davide LATTANZI

Il leader della retroguardiadi Davide LATTANZI

Con carisma ed esperienza, Claiton Dos Santos è il condottiero della difesa biancorossa.

Nel viaggio alla scoperta del nuovo Bari, oggi tocca a Ca-liton Machado Dos Santos.

Nato il 7 luglio 1984, a Santa Hele-na, ha fi rmato con il Bari un contrat-to di tre anni.

Claiton Dos Santos, dopo il ko con la Reggina, quanta voglia avete di batt ere l’Empoli?“Dobbiamo rialzarci immediata-mente. La sconfi tt a in Calabria ha spezzato una serie di quatt ro risul-tati uti li che ci aveva proiett ato in zona play off . Ma non ci senti amo ridimensionati . Oggi giochiamo in casa e bisogna puntare al massimo: dopo aver sfatato il tabù interno, il San Nicola deve diventare la nostra roccaforte”.

Dove può arrivare il Bari?“Non ci siamo posti un obietti vo preciso: dobbiamo raccogliere il più possibile fi no a primavera. Solo allo-ra, la serie B chiarisce le sue gerar-chie. Tutt avia, non vedo corazzate: persino compagini att rezzate come Torino, Sampdoria e Padova hanno i loro punti deboli. Di certo, noi vo-gliamo stupire”.

Lei, nel fratt empo, è già diventato uno dei riferimenti del gruppo.“Tra noi non ci sono leader: il va-lore aggiunto è la compatt ezza di uno spogliatoio con tanta voglia di emergere. Io cerco di mett ere la mia

esperienza al servizio della squadra e di dare una mano ai tanti giovani in organico”.

Tra Bologna, Milan, Prato, Lecco e Varese ha sempre giocato al nord. Come valuta questa prima espe-rienza nel meridione?“Il cambiamento è stato nett o, ma sono entusiasta della mia scelta. Qui c’è un calore unico, un’atmosfe-ra molto più simile al mio Brasile. I ti fosi biancorossi, poi, sono speciali: si vede che att endono solo un se-gnale per tornare ad appassionarsi in massa. Tocca a noi riaccendere la loro passione”.

È sempre stato considerato una grande promessa. Bari può essere il trampolino per ritrovare la serie A che ha solo accarezzato?“Purtroppo qualche inciden-te ha pregiudicato la mia ascesa. Ma a 27 anni non ho perso le speranze di tornare nel massimo campionato. Mi piace-rebbe, però, riuscirci con questa maglia perché credo nel progett o del Bari”.

Non ha perso la fi ducia, malgrado i noti problemi societari?“Io so solo che la serie A

con il Bari sarebbe un’esperienza fantasti ca. I dirigenti , invece, hanno mezzi e competenza per risolvere altre situazioni. Spero che tutt o tor-ni presto alla normalità: è un pecca-to disperdere i punti fati cosamente conquistati in campo”.

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7www.ilnuovogalletto.it

Reg. trib. Bari n. 34 del 14/09/2009Direttore responsabile: Vincenzo Tamborra

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Yeongam (Corea del Sud), (LaPresse) - “Siamo piloti e vogliamo vincere ogni gara

a cui prendiamo parte. Se, per di-verti mento, partecipassi ad una gara di kart a dicembre e fi nissi secondo, mi darebbe una sensa-zione spiacevole. Adesso abbia-

mo quatt ro gare in quatt ro Paesi e dobbiamo correre per il team, gli sponsor, i ti fosi e noi stessi, per cui è impossibile non essere moti vati ”, così Fernando Alonso ha caricato l’ambiente della Fer-rari, in vista del Gp di Corea.

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