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Genova 2007 MATTEO FIORI Il nuovo codice di pratica UNI 11235: uno strumento per lo sviluppo del verde pensile Matteo Fiori BEST, Politecnico di Milano [email protected]

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Genova 2007 MATTEO FIORI

Il nuovo codice di pratica UNI 11235: uno strumento per lo sviluppo del verde pensile

Matteo FioriBEST, Politecnico di [email protected]

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La storia e le motivazioni

Nel 1999, il GL1 – Coperture continue ed impermeabilizzazioni, Commissione prodotti e sistemi per l’organismo edilizio –UNI ha deciso di iniziare la redazione di un codice sulle coperture a verde per le seguenti motivazioni:

� le coperture a verde sono un valido strumento per la compensazione, mitigazione ed il miglioramento ambientale;

� necessità di costituire un documento normativo per limitare usi impropri e successivo abbandono di una tecnologia a causa di difetti di progettazione, esecuzione e manutenzione;

� sperimentazione di un processo normativo su un sistema e non solamente su un prodotto.

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Cos’è un codice di pratica

È uno strumento operativo atto a fornire informazioni per la progettazione, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione delle coperture a verde.

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Gli obiettivi del codice di pratica

Supporto progettuale: contiene indicazioni progettuali

Supporto commerciale: dà garanzia a tutti gli attori del processo

Supporto istituzionale: può essere la base per la definizione di normative di indirizzo locale

Supporto normativo: documento valevole in giudizio

Supporto sociale: diminuisce i contenziosi

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I contenuti

Introduzione1 Scopo e campo di applicazione2 Termini e definizioni3 Agenti e requisiti4 Istruzioni per la progettazione5 Schemi funzionali e classificazione del

sistema6 Documentazione di progetto7 Materiali e componenti 8 Istruzione per l’esecuzione e l’installazione9 Collaudi10 Manutenzione

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Obiettivi di progetto

• fruibilità della copertura: realizzazione di uno spazio atto allo svolgimento di attività all’aperto;

• fruibilità visiva: realizzazione di uno elemento avente valenza puramente architettonica e paesaggistica;

• variazione delle prestazioni ambientali interne dell’edificio;

• variazioni delle condizioni di contesto ambientale esterno all’edificio;

• compensazione ambientale: capacità della copertura a verde e del sistema architettonico di restituire integralmente o parzialmente le valenze che il sistema ambientale originario conferiva al contesto.

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Progettazione degli elementi e degli strati

Ogni capitolo è dedicato a fornire istruzioni progettuali e a indicare gli accorgimenti atti a determinare livelli minimi di garanzia dell’opera.

Si sono utilizzate le metodologie correnti di progettazione cercando, laddove possibile, di dare riferimenti normativi soprattutto rispetto a requisiti misurabili.

Si è cercato di fare comprendere come il progetto di una copertura a verde sia un fatto complesso ed integrato e che debba essere ottimizzato di volta in volta rispetto agli obiettivi scelti.

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Classificazione del sistema

Classificazione della copertura a verde:

• fruibilità della copertura;• pendenza superficiale della copertura;• manutenzione del sistema verde;• controllo delle condizioni ambientali interne;• mitigazione ambientale per l’intorno

territoriale.

Importante ai fini di una comparazione delle varie coperture anche in funzione di differente livello di incentivazione

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Materiali e componenti

Contiene tutte le indicazioni sui materiali e sui componenti normalmente utilizzati, le specificazioni di prestazione ed i riferimenti normativi.

L’importanza di queste informazioni è legata al fatto che il livello di qualità della molteplicitàdei materiali e componenti presenti sul mercato è difficilmente controllabile se non attraverso sistemi di misura normati e, quindi, oggettivamente riconosciuti da tutti gli attori.

In caso contrario non si è certi del risultato

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Istruzione per l’esecuzione e l’installazione

Il capitolo contiene le informazioni atte a controllare il processo di esecuzione di una copertura a verde.

Il capitolo presta particolare attenzione all’elemento di tenuta, all’elemento di protezione all’azione delle radici ed allo strato colturale dove si concentrano i maggiori difetti di esecuzione.

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Collaudi

La commissione UNI ha ritenuto di importanza fondamentale inserire nel documento tutta una serie di momenti di collaudo atti a garantire ed a responsabilizzare i vari attori del processo ed ha previsto:

•il collaudo dello strato di supporto dell’elemento di tenuta;•il collaudo iniziale dell’elemento di tenuta;•il collaudo della tenuta all’acqua del sistema;•il collaudo delle stratigrafie e degli impianti accessori;•il collaudo opere a verde.

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Manutenzione

Come per il collaudo, anche per la manutenzione si è deciso di dedicare ampio spazio prevedendo:•la manutenzione delle opere a verde;•la manutenzione di avviamento al collaudo;•la manutenzione di avviamento a regime;•la manutenzione ordinaria;•la manutenzione straordinaria;•la manutenzione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e dell’elemento di tenuta.

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Ringraziamenti

Il percorso di redazione della normativa èstato lungo, faticoso e su base volontaria ed a richiesto l’intervento di numerosi specialisti.Volevo quindi ringraziare, in particolare:Paolo Abram, Walter Campagnoli, Laura Consorti, Sergio Croce, Anna Modena, Maurizio Petulicchio.