Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don...

12
Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese” Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: [email protected] Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro La cammisa preme chi la te’ ANNO VI - N. 7 - LUGLIO 2016 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO Chiacchiere e tabacchère… Il Murgantino a pag. 2 a pag. 2 a pag. 2 L’istituto “Don Peppe Diana” per Morcone e per tutto il circon- dario è un’eccellenza. Punto. Quest’affermazione, tout court, obbliga a parlarne con ponde- razione, serietà e rispetto. Ponderazione attraverso fatti do- cumentati; serietà nell’affrontare un problema che sovrasta le beghe politiche; rispetto nei con- fronti della scuola intesa come ente fatto di persone: docenti, di- scenti, personale e genitori. Così non è stato. A febbraio si palesa un pro- blema: le iscrizioni non raggiun- gono la soglia che consente l’autonomia gestionale. Questo non significa che la scuola si chiude ma, accorpata ad altro istituto, si perde una rappre- sentanza forte, fondamentale che spesso è il grave sintomo di una lenta e progressiva ago- nia che porta alla chiusura. Ma a luglio, anche per quest’anno, tutto si risolve, il problema rientra grazie a nuove adesioni che consentono il supera- mento della fatidica soglia dei quattrocento iscritti. Qui termina la cronaca e iniziano le rivendicazioni attraverso una serie di comunicati, articoli, di- chiarazioni in cui si leggono fatti, verità e mezze verità. La cronologia è questa. Il sindacato, uno e “quadrino”, ex abrupto comunica a chiare note che il merito è suo. Ci cre- diamo. Ma che bravi. Se fosse vero, avrebbe fatto semplice- mente il lavoro per cui viene sostenuto con le tessere dei la- voratori! Alcuni rappresentanti della scuola e dell’amministrazione comunale affermano di aver prodotto le iscrizioni integrative necessarie alla risoluzione del problema. Ai fatti del sindacato segue questo che è un fatto… insindacabile. Due comunicati, due opinioni, due verità che eccezional- mente siamo disposti anche ad accettare, visto che ce n’è una di troppo. La questione si sarebbe potuta chiudere a questo punto. In- vece no. Una prima risposta, poi la controrisposta, infine la contro-controrisposta con toni sempre più accesi come in un crescendo rossiniano. A questo punto proviamo a for- nire qualche dato oggettivo. 1. Il problema della carenza di Oriana Caviasca Anche una istituzione prestigiosa, per la storia e la me- moria di Morcone come il liceo scientifico Don Peppino Diana, è esposto a un rischio possibile, quello della per- dita dell’autonomia dopo quasi 50 anni di onorata, pre- stigiosa, continua e coerente militanza nel partito dello sviluppo e della crescita delle generazioni di studenti. Se l’eventualità viene al momento respinta, ricompare in prospettiva, considerate le difficoltà di reperimento stu- denti. La crisi di iscrizioni che sembra aggravarsi di anno in anno con una contrazione di iscritti è un dato di re- altà che da un lato ci porta a riflettere sull’organizza- zione del sapere e, dall’altro, chiama in causa un discorso più generale relativo al discredito degli studi li- ceali in una società, come la nostra, sempre più mar- catamente tecnocratica. Le cause sono molteplici, la cultura antica è sempre più lontana dall’immaginario giovanile e le lingue classiche sono avvertite dagli studenti come codici muti e im- produttivi. In altre parole gli studi liceali vengono con- siderati oggi qualcosa di arduo, una sorta di club austero ed elitario, le cui regole escludono la maggior parte dei ragazzi. Gli studi liceali, invece, oggi sono più necessari che mai, perché traggono la loro forza dal proprio carattere democratico, critico, aperto. Studiare la lingua e la civiltà latina ci insegna che non esiste una verità che non possa essere relativizzata o rovesciata. Che non esista storia che, in una qualche misura, non possa essere narrata e rispettosamente compresa in tutte le sue ambiguità e le sue sofferenze. Che non esi- sta novità o diversità che non possa essere indagata e accolta. Scuola del dubbio - il liceo scientifico -, di un sa- pere forse non immediatamente spendibile ma che è folgorante punto di vista, credito di umanità. L’idea di una scuola separata dal mondo della storia e dal lavoro umano porta con sé il rischio di una perdita della nostra memoria culturale e della stessa identità. Si tratta allora di ritornare a vedere e a intendere il liceo scientifico come una pratica funzionale e non come un abbelli- mento. Come fare, dunque? Ovviamente non è possi- bile ritornare indietro agli anni della nostra giovinezza, quando il valore e l’autorevolezza degli studi liceali non avevano bisogno di conferme. Occorre viceversa lavo- rare a un progetto didattico nuovo che tenga conto non solo delle acquisizioni del passato ma delle tendenze di fondo di un mondo che è cambiato. Occorre proporre e diffondere buone pratiche di didattica laboratoriale, che diano spazio alla discussione in classe, alla colla- borazione e al lavoro cooperativo, rafforzando le moti- vazioni degli studenti, puntando a potenziare le competenze trasversali ed esercitare criticamente le abilità tecnologiche e multimediali, incrociando lin- guaggi e strumenti differenti con l’obiettivo di far ‘co- struire’ attivamente le conoscenze. Il liceo è un luogo di scambio e di interferenza, capace di dialogare con la Comunità, attivando percorsi sul ter- ritorio. Il liceo scientifico Don Peppino Diana lo fa e, per il secondo anno successivo, attiva la Classe Senza Zaino, nuovo metodo di apprendimento sperimentale nella rete nazionale. A supportare il progetto è l’associazione Adotta il tuo Paese che, non solo provvede a erogare un a pag. 2 di Luella De Ciampis Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam- mino di San Pio”, della ciclovia del Molisannio, che, recu- perando una tratta dimessa della vecchia ferrovia, prevede la creazione di un percorso ciclabile, che ha lo scopo di congiungere il Molise al Sannio. A illustrarlo, il presidente e il consigliere della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis e Mario Colalillo, ideatori del progetto, il presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci e il sindaco di Morcone, Costantino Fortunato, coordinati da Ruggiero Ca- taldi, presidente dell’associazione culturale “Adotta il tuo Paese”. All’incontro ha partecipato gran parte dei sindaci e dei vicesindaci dei sette comuni interessati. Il tragitto, di circa 52 chilometri, coinvolge San Giuliano del Sannio, Sepino, Morcone, Pontelandofo, Campolattaro, Fra- gneto Monforte e Pietrelcina. La via verde, partendo dalla stazione di Boscoredole, di San Giuliano del Sannio, in Mo- Il liceo scientifico di Morcone da quasi cinquant’anni continua a formare con successo centinaia di studenti NON MANDIAMOLO IN PENSIONE! La redazione Lo spettacolo delle ginestre sul Vesuvio… così conclude Giancristiano Desiderio il suo strepitoso intervento la sera del 6 agosto presso l’Auditorium di San Bernardino, in oc- casione della presentazione della copia anastatica delle Antique Assise, una riproduzione fedele con traduzione testo a fronte, fortemente voluta e curata dall’associazione “Adotta il tuo Paese”. Una conversazione tra Ruggiero Cataldi, presidente del- l’associazione, la professoressa Irene Mobilia e il giornalista Giancristiano Desiderio ha brillantemente coinvolto il pub- blico, attento ed orgoglioso di essere erede di un tale tas- sello di democrazia, già “antiquo” ottocento anni fa. Abbiamo ascoltato perché si è voluto pubblicare l’opera, quali sono le sue origini e quello che potrà ancora darci perché la storia ci appartiene, plasma e consiglia nella quo- tidianità della vita in comune. In particolare, Giancristiano Desiderio ha soffermato l’attenzione sull’essenza del leg- CONVEGNO SULLA CICLOVIA DEL MOLISANNIO GLI ANTICHI STATUTI DI MORCONE IN UN ELEGANTE COFANETTO Via degli Italici, 29/A - Morcone - (BN) Tel. 0824 956880 Gli antichi statuti di Morcone Due volumi + cofanetto: euro 20,00 Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 1

Transcript of Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don...

Page 1: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

Mensile a cura dell’associazione“Adotta il tuo Paese”

Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: [email protected] Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN

Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro

La cammisa preme chi la te’

ANNO VI - N. 7 - LUGLIO 2016NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO

Chiacchieree tabacchère…Il Murgantino

a pag. 2a pag. 2

a pag. 2

L’istituto “Don Peppe Diana” perMorcone e per tutto il circon-dario è un’eccellenza. Punto.Quest’affermazione, tout court,obbliga a parlarne con ponde-razione, serietà e rispetto.Ponderazione attraverso fatti do-cumentati; serietà nell’affrontareun problema che sovrasta lebeghe politiche; rispetto nei con-fronti della scuola intesa comeente fatto di persone: docenti, di-scenti, personale e genitori.Così non è stato.A febbraio si palesa un pro-blema: le iscrizioni non raggiun-gono la soglia che consentel’autonomia gestionale. Questonon significa che la scuola sichiude ma, accorpata ad altroistituto, si perde una rappre-sentanza forte, fondamentaleche spesso è il grave sintomodi una lenta e progressiva ago-nia che porta alla chiusura. Maa luglio, anche per quest’anno,tutto si risolve, il problemarientra grazie a nuove adesioniche consentono il supera-mento della fatidica soglia deiquattrocento iscritti.Qui termina la cronaca e inizianole rivendicazioni attraverso unaserie di comunicati, articoli, di-chiarazioni in cui si leggonofatti, verità e mezze verità.La cronologia è questa.Il sindacato, uno e “quadrino”,ex abrupto comunica a chiarenote che il merito è suo. Ci cre-diamo. Ma che bravi. Se fossevero, avrebbe fatto semplice-mente il lavoro per cui vienesostenuto con le tessere dei la-voratori!Alcuni rappresentanti dellascuola e dell’amministrazionecomunale affermano di averprodotto le iscrizioni integrativenecessarie alla risoluzione delproblema. Ai fatti del sindacatosegue questo che è un fatto…insindacabile.Due comunicati, due opinioni,due verità che eccezional-mente siamo disposti anche adaccettare, visto che ce n’è unadi troppo.La questione si sarebbe potutachiudere a questo punto. In-vece no. Una prima risposta,poi la controrisposta, infine lacontro-controrisposta con tonisempre più accesi come in uncrescendo rossiniano.A questo punto proviamo a for-nire qualche dato oggettivo.1. Il problema della carenza

di Oriana Caviasca

Anche una istituzione prestigiosa, per la storia e la me-moria di Morcone come il liceo scientifico Don PeppinoDiana, è esposto a un rischio possibile, quello della per-dita dell’autonomia dopo quasi 50 anni di onorata, pre-stigiosa, continua e coerente militanza nel partito dellosviluppo e della crescita delle generazioni di studenti.Se l’eventualità viene al momento respinta, ricompare inprospettiva, considerate le difficoltà di reperimento stu-denti. La crisi di iscrizioni che sembra aggravarsi di annoin anno con una contrazione di iscritti è un dato di re-altà che da un lato ci porta a riflettere sull’organizza-zione del sapere e, dall’altro, chiama in causa undiscorso più generale relativo al discredito degli studi li-ceali in una società, come la nostra, sempre più mar-catamente tecnocratica.Le cause sono molteplici, la cultura antica è sempre piùlontana dall’immaginario giovanile e le lingue classichesono avvertite dagli studenti come codici muti e im-produttivi. In altre parole gli studi liceali vengono con-siderati oggi qualcosa di arduo, una sorta di clubaustero ed elitario, le cui regole escludono la maggiorparte dei ragazzi. Gli studi liceali, invece, oggi sono piùnecessari che mai, perché traggono la loro forza dalproprio carattere democratico, critico, aperto. Studiarela lingua e la civiltà latina ci insegna che non esiste unaverità che non possa essere relativizzata o rovesciata.Che non esista storia che, in una qualche misura, nonpossa essere narrata e rispettosamente compresa intutte le sue ambiguità e le sue sofferenze. Che non esi-sta novità o diversità che non possa essere indagata eaccolta. Scuola del dubbio - il liceo scientifico -, di un sa-pere forse non immediatamente spendibile ma che èfolgorante punto di vista, credito di umanità. L’idea diuna scuola separata dal mondo della storia e dal lavoroumano porta con sé il rischio di una perdita della nostramemoria culturale e della stessa identità. Si tratta alloradi ritornare a vedere e a intendere il liceo scientificocome una pratica funzionale e non come un abbelli-mento. Come fare, dunque? Ovviamente non è possi-bile ritornare indietro agli anni della nostra giovinezza,quando il valore e l’autorevolezza degli studi liceali nonavevano bisogno di conferme. Occorre viceversa lavo-rare a un progetto didattico nuovo che tenga conto nonsolo delle acquisizioni del passato ma delle tendenze difondo di un mondo che è cambiato. Occorre proporree diffondere buone pratiche di didattica laboratoriale,che diano spazio alla discussione in classe, alla colla-borazione e al lavoro cooperativo, rafforzando le moti-vazioni degli studenti, puntando a potenziare lecompetenze trasversali ed esercitare criticamente leabilità tecnologiche e multimediali, incrociando lin-guaggi e strumenti differenti con l’obiettivo di far ‘co-struire’ attivamente le conoscenze.Il liceo è un luogo di scambio e di interferenza, capacedi dialogare con la Comunità, attivando percorsi sul ter-ritorio. Il liceo scientifico Don Peppino Diana lo fa e, peril secondo anno successivo, attiva la Classe Senza Zaino,nuovo metodo di apprendimento sperimentale nellarete nazionale. A supportare il progetto è l’associazioneAdotta il tuo Paese che, non solo provvede a erogare un

a pag. 2

di Luella De Ciampis

Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don PeppinoDiana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San Pio”, della ciclovia del Molisannio, che, recu-perando una tratta dimessa della vecchia ferrovia, prevedela creazione di un percorso ciclabile, che ha lo scopo dicongiungere il Molise al Sannio. A illustrarlo, il presidente eil consigliere della Provincia di Campobasso, Rosario DeMatteis e Mario Colalillo, ideatori del progetto, il presidentedella Provincia di Benevento, Claudio Ricci e il sindaco diMorcone, Costantino Fortunato, coordinati da Ruggiero Ca-taldi, presidente dell’associazione culturale “Adotta il tuoPaese”. All’incontro ha partecipato gran parte dei sindaci edei vicesindaci dei sette comuni interessati.Il tragitto, di circa 52 chilometri, coinvolge San Giuliano delSannio, Sepino, Morcone, Pontelandofo, Campolattaro, Fra-gneto Monforte e Pietrelcina. La via verde, partendo dallastazione di Boscoredole, di San Giuliano del Sannio, in Mo-

Il liceo scientifico di Morconeda quasi cinquant’annicontinua a formarecon successocentinaia di studenti

NON MANDIAMOLOIN PENSIONE!

La redazione

Lo spettacolo delle ginestre sul Vesuvio… così concludeGiancristiano Desiderio il suo strepitoso intervento la seradel 6 agosto presso l’Auditorium di San Bernardino, in oc-casione della presentazione della copia anastatica delleAntique Assise, una riproduzione fedele con traduzionetesto a fronte, fortemente voluta e curata dall’associazione“Adotta il tuo Paese”.Una conversazione tra Ruggiero Cataldi, presidente del-l’associazione, la professoressa Irene Mobilia e il giornalistaGiancristiano Desiderio ha brillantemente coinvolto il pub-blico, attento ed orgoglioso di essere erede di un tale tas-sello di democrazia, già “antiquo” ottocento anni fa.Abbiamo ascoltato perché si è voluto pubblicare l’opera,quali sono le sue origini e quello che potrà ancora darciperché la storia ci appartiene, plasma e consiglia nella quo-tidianità della vita in comune. In particolare, GiancristianoDesiderio ha soffermato l’attenzione sull’essenza del leg-

CONVEGNO SULLACICLOVIA DEL MOLISANNIO

GLI ANTICHI STATUTI DI MORCONEIN UN ELEGANTE COFANETTO

Via degli Italici, 29/A - Morcone - (BN) Tel. 0824 956880

Gli antichi statuti di MorconeDue volumi + cofanetto: euro 20,00

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 1

Page 2: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

Stampiamosu tutto!

CARTELLONISTICAOGGETTISTICAPREMIAZIONI

ABBIGLIAMENTO SPORTIVOE DA LAVORO

Zona ind.le, 6 - Morcone (Bn)Tel. 0824 957673

Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Dalla prima pagina2

VISITA IL SITO DI

“ADOTTA IL TUO PAESE”Troverai tutte le notizie relative all’attività associativa, cronaca e informazionisugli eventi più importanti.Segnaliamo la sezione dedicata ai video e quella dove puoi leggere on line “Il Murgantino”.

www.adottailtuopaese.org

degli iscritti al liceo di Morcone, a fasi alterne, esiste da sempre, conla differenza che negli anni Settanta/Ottanta, quando le scuole siaprivano anche nelle contrade, questo dato non portava nocumento.Allora pagava Pantalone, ora invece, con gli accorpamenti attuati intutta la pubblica amministrazione, ci viene presentato il conto.Quindi non è colpa di questa o quella amministrazione.2. Negli anni addietro le comunicazioni con le vicine città erano piùdifficoltose e più di uno studente si scriveva a Morcone non tantoperché portato per quel corso di studi, ma per evitare faticose le-vatacce e affrontare uno stancante rientro pomeridiano. Oggi, in-vece, ci sono addirittura studenti neopatentati che a volte a scuolaci vanno in macchina o accompagnati dai genitori che lavorano neivicini capoluoghi.Quindi la facilità con cui si raggiungono Benevento o Campobassoalimenta l’emorragia di iscrizioni.3. Il “Don Diana” da diversi anni sta proponendo un’offerta formativaintegrativa al regolare corso di studi, senza gravare sulle tasse deicittadini. Doppia lingua straniera, corsi di formazione, viaggi al-l’estero, collaborazioni con il mondo del lavoro, “scuola senza zaino”,attività artistiche (teatro, musica, canto).Quindi non è colpa di una mancata o carente offerta formativa. 4. Morcone per l’alto Tammaro, come Colle Sannita e Circello per ilpre Fortore, sono paesi facili da raggiungere, ovviamente per gli abi-tanti dei comuni confinanti, tant’è che anche per molte altre attivitàsono il fulcro delle rispettive aree di competenza. Perché per la Asl,la caserma dei Carabinieri, i supermercati e negozi in genere, le in-dustrie, ecc., i trasporti non sono un problema? Tra Morcone, Sassi-noro e Santa Croce del Sannio quest’anno si sono persi quarantottoiscritti. Domanda: da Sassinoro e Santa Croce è più comodo venirea Morcone o recarsi a Benevento o Campobasso?Quindi non è colpa dei collegamenti.La palestra, l’intonaco e le altre baggianate contano ben poco, ol-tretutto, se proprio necessarie, se ne dovrebbe occupare l’ente com-petente e cioè l’amministrazione provinciale.Noi, come associazione “Adotta il tuo Paese”, da qualche anno diamoalle scuole di Morcone un contributo sempre crescente. La realizza-zione a costo zero di un organo di stampa su cui insegnanti e alunnipossono comunicare tutte le buone pratiche che si concretizzanonelle aule scolastiche. In particolare, per il nostro liceo ci stiamo fa-cendo carico di contribuire a realizzare la seconda aula della “scuolasenza zaino” e, da quest’anno, a incentivare le iscrizioni attraversouna borsa di studio per ogni iscritto al primo liceo quale aiuto per l’ac-quisto dei libri. Abbiamo infine collaborato alla predisposizione di unprogetto finalizzato alla digitalizzazione della biblioteca del liceo. Nonsappiamo se tutto questo sia molto o poco, di sicuro è qualcosa aconferma di quell’impegno diuturno tanto richiesto. La nostra è un’as-sociazione come tante che vive del volontariato di alcuni associati eche, con una serie di attività culturali, cerca di promuovere il territo-rio attraverso cose concrete. Il rammarico è che potrebbero operarecosì anche altri, invece di produrre sempre e solo chiacchiere.E si sa che le chiacchiere e le tabacchère ‘e legno, ro Banco ‘e Na-puli no’ le ‘mpegna.

Chiacchiere e tabacchère...

contributo economico per l’acquisto del corredo librario per gli iscritti alprossimo anno scolastico, ma supporta anche le spese per l’arredo del-l’Aula SZ.L’associazione non si ferma e guarda avanti in una discussione proposi-tiva e informale con il Dirigente Scolastico Marina Mupo, avvenuta lunedì18 luglio, sulle prossime linee da seguire e sviluppare per superare l’om-bra della perdita dell’autonomia. Il Dirigente, con calore e impegno, hapiù volte sottolineato la qualità didattica del liceo e confermato la vo-lontà a sottoscrivere strumenti e idee per la salvaguardia della scuola.In tale prospettiva il ruolo dei sistemi di istruzione risulta fondamentalee tra questi, si è parlato di Verticalizzazione del piano formativo da svi-luppare all’interno di ambiti disciplinari. Si assolverebbe al delicato com-pito di mettere in relazione le discipline insegnate in ogni gradoscolastico e nell’ottica di favorire un raccordo nella programmazione di-dattica, vi parteciperebbero attivamente i docenti di tutto l’Istituto, divisiper materie d’insegnamento. In una piccola comunità, com’è la nostra, contrassegnata dalla vicinanzaa capoluoghi di Regione (Campobasso) e di Provincia (Benevento), il “ca-pitale umano” sarà sempre più esiguo e forse per conservare ciò che ab-biamo, sarebbe necessario una riflessione a più menti, un’unitàintellettuale con lo scopo di fare rete.La contrapposizione è vuota, inutile. Per raggiungere questo obiettivooccorrono confronto e programmazione. La sfida del liceo scientificoconsiste nel salvarsi dal naufragio e nel rilanciare in modo nuovo la pro-pria anima. Da solo non può farcela. Viviamo anni difficili e allora, inse-gnanti, dirigenti, associazioni, Amministrazione e tutti coloro che, dadiverse prospettive, lavorano nell’amore per il proprio paese hanno oggiforse una responsabilità in più: comprendere quello che sta accadendo,studiare, analizzare e vegliare perché si riattivi e non si perda un’eccel-lenza. Perché la scuola, in questo spazio di lacerazioni, deve educare aldi là delle mura e non può rinunciare a “coltivare l’umanità”, l’universaleumano che è in tutti noi. Ma da soli non si va da nessuna parte.

lise, e sfruttando la rete ferroviarianazionale, ormai in disuso, potràessere attraversata interamente inbicicletta e offrirà lo spunto per unturismo culturale e religioso in-sieme, perché si snoderà lungo unterritorio ricco di arte e di tradi-zioni, come il sito archeologicodell’Altilia nel comune di Sepino, iborghi medievali, l’oasi del Wwfsull’invaso del fiume Tammaro, gliappuntamenti ciclici con i presepidi Morcone e le Mongolfiere di Fra-gneto Monforte, fino ai luoghi sacridi San Pio.In quest’ottica, non bisogna pen-sare alla bicicletta, come unmezzo usato da pochi appassio-nati nel tempo libero per fare

Non mandiamolo in pensionesport e per restare in forma, mabisogna pensare anche alle bicielettriche e alle bike e conside-rarle come un mezzo di trasportovero e proprio che può veicolareintere famiglie, gruppi di amici odi turisti, attraverso luoghi sugge-stivi e incontaminati, per una fullimmersion  nella natura. E c’è, nelprogetto, l’idea di convertire lestazioni in disuso in bike grill,punti di ristoro e bed and break-fast, dove fermarsi per la notte,per risalire in sella all’indomani. In-somma un cammino, che ha comepunto di arrivo un luogo sacro.“La ciclovia – dice il consigliereColalillo – la cui pavimentazionecosterebbe 100mila euro per ogni

gere, sul rapporto intimo che si instaura tra il libro, qualunque esso sia,e il lettore e quanto la storia possa essere strumento di conoscenza, disapere. Ancor di più ha evidenziato quanto sia importante che ogni Co-mune (e l’Italia non è altro che un insieme di Comuni) abbia una Biblio-teca e un “giornalino” quale mezzo di comunicazione e interazione tra ilpopolo e l’amministrazione; una biblioteca perché tutti abbiano il dirittoe il dovere di “sfruttarla” per soddisfare il proprio desiderio di cono-scenza. Ha fatto enormemente piacere ascoltare quanto sia stato im-portante che il progetto di pubblicazione delle Antique Assise siaavvenuta per volontà di un’associazione e non di una Istituzione - questodimostra la volontà del cittadino di sapere, di crescere in autonomia.Le Antique Assise come le ginestre, una rarità di cui possiamo prendere vi-sione e custodire grazie alla generosità della professoressa Irene Mobilia.Con la sua preziosa ironia ha raccontato le vicissitudini del manoscritto, in-cantando un pubblico attento. Il manoscritto conservato da Lei premuro-samente, sicuro nel suo ambiente naturale, una Biblioteca privatapreziosissima. Grazie per aver condiviso con noi un momento di storia co-mune. Sappiamo che Morcone, possedeva, come altri paesi medievali, uninsieme di leggi scritte in latino su pergamena, decise dagli amministratoridel tempo che avevano man mano diminuito i poteri dei ricchi. Feudatariadi Morcone, la regina Margherita di Durazzo, moglie di Carlo III, vi abitava dal1380. Per sfruttare tale favorevole circostanza, il 10 luglio 1381, al suono dellarituale campana, il Mastrogiurato Riccardo dei Boccacci adunò i consiglierinella chiesa di San Marco Evangelista, che era il luogo dove solitamente sitenevano le riunioni consiliari, e qui deliberò di chiedere alla regina il per-messo di confezionare una copia delle Antique Assise. Tutti insieme si re-carono al castello. La regina, venendo incontro al destino dei suo fedelissimivassalli, concesse, prescrisse ed ordinò che venisse formato il nuovo or-dine delle Antiche Assise e dette incarico all’Universitas di far eseguire ma-terialmente il lavoro conferendo l’incarico allo scriptor della terra diMorcone. Il suo lavoro terminò il 5 agosto 1381. Tanto abbiamo ascoltato eimparato nella serata di inaugurazione Borghi della Lettura.

Perché l’associazione “Adotta il tuo Paese” e il Comune di Morcone hannoaderito alla rete nazionale Borghi della lettura, ormai presente in setteregioni italiane. Il Presidente e giovane giornalista, Roberto Colella hapresentato il progetto e gli obiettivi da raggiungere, ossia quello di darvita ad un marchio nazionale che possa nel tempo contribuire a costituireuna nuova proposta di turismo, un’offerta di turismo che potremmo de-finire settoriale, tematico, mettendo in risalto le tradizioni, le caratteri-stiche del borgo, riqualificando, luoghi, centri storici e strutture.E grazie alla collaborazione delle associazioni locali – Centro sociale an-ziani, Gi.Fra e amici appassionati, la serata è continuata con la presen-tazione di narrazioni popolari su personaggi storici morconesi: i giovanidella Gi.Fra, Michele Cataldi e Stefania Marino hanno letto e interpretatoi racconti di Daniela Agostinone: Carminuccio “Donatello”, Don GerardoCardillo e la Regina Margherita di Durazzo hanno preso vita e rievocatoricordi cari, impressi nel cuore. Simona Ruscitto, quale rappresentantedel centro sociale anziani, ha recitato un racconto scritto dalla profes-soressa Irene Mobilia “...E re menere ‘a coppa a la prece”, storia di un ac-cadimento fantastico e scherzoso accaduto ad un Vescovo in un tempoimprecisato. Le parole, i racconti e le riflessioni di chi ha reso possibilel’evento si alternavano alla musica inebriante del Trio Jazz Lello Petrarca,musicisti campani di elevatissimo livello.La serata è stata egregiamente presentata e condotta da Luella De Ciam-pis, giornalista sempre attenta ai fatti di Morcone, e da Oriana Caviasca,attivissima collaboratrice di “Adotta il tuo Paese”. Meritorie le attività rea-lizzate da Nardo Cataldi per la fedele riproduzione dell’antico manoscrittodegli statuti, e da Maria Grazia Cataldi per la collazione dei testi svoltacon puntuale acribìa. Non potevano mancare, come tradizione, le delizie di Casa Carla – Agri-turismo Di Fiore che “gustosamente” ringraziamo per la sua gentilezza,professionalità e creatività. Chiunque desideri, può prenotare una copiadella riproduzione anastatica Antique Assise presso la tipografia ScriptaManent, a Morcone in via degli Italici nei pressi della scuola media.

chilometro, si allaccerebbe allealtre dell’Italia meridionale, percui è già stato firmato il Proto-collo d’Intesa e rientra nel quadrodi un’attenta lettura di quello chesta accadendo in Europa e nelresto d’Italia, negli ultimi anni, pro-prio sfruttando le tratte ferroviarein disuso, perché hanno una pen-denza minima e quindi sono facil-mente percorribili in bicicletta datutti”.A preoccuparsi della possibilitàmeramente materiale di realizza-zione della proposta  è invece ilpresidente della Provincia di Be-nevento, Claudio Ricci, che dice:“Per rendere fattibile il progetto, ènecessario innanzitutto incontrarsi

di nuovo e prendere un impegnoistituzionale con il Ministero delleInfrastrutture, allo scopo di aprireuna trattativa, interpellare diretta-mente il legittimo proprietariodella tratta ferroviaria e delle sta-zioni, ovvero lo Stato, per capirese, e in che termini, sia interessatoa fare un discorso di rivalutazionedella sua proprietà, per sottrarlaall’oblio dell’abbandono, senza do-verla per forza alienare, ma con-cedendone la disponibilità aicomuni interessati. Quindi, bisognastilare un Protocollo d’Intesa, fareuna Convenzione, chiedere un fi-nanziamento alla Comunità Euro-pea e pensare a una partenershiptra Stato, Province e Comuni”.     

Convegno sulla Ciclovia del Molisannio

Gli antichi statuti di Morcone in un elegante cofanetto

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 2

Page 3: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

SS 87 (km. 101,100) - Morcone (BN)349 40404383 -3281910344

3Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Cronaca e Riflessioni

di Emanuela Lombardi

Cosmesi naturale - OrtopediaLinea baby corpo e giocattoli

Via degli Italici, 61 Morcone (BN)Tel 3312131231

RIFLESSIONIA MANOVELLAdel Grillo sparlanteRubrica irriverente di satira murgantina

Autostrade e tangenziali

Dott. LUIGI FORMISANO

Via dei Pentri, 11 - Morcone (BN)Tel. 0824 1906034 - 3286276465

BIOLOGONUTRIZIONISTA

Zona Ind. Selva di Sotto - S. Salvatore Tel.noTel. 0824 947408 - Fax 0824 946601

Corso Italia, 157 - Morcone (BN)

di Marino Lamolinara

Nel cuore del borgo

Via Piana - Morcone (BN)Tel. 3471135402

[email protected]

Non sapevo che piazza San Salvatore fosse diventata uno snodoautostradale.Mi è capitato di leggere, con notevole ritardo, un ironico annunciocorredato di foto: “Autostrada per il castello”. Incuriosito, mi sono re-cato sul posto e, con sorpresa, ho verificato che per accedervi nonmi hanno fatto pagare alcun pedaggio, forse per la mancanza delcasello o forse perché “oriundo” visto che ivi (e sottolineo ivi) ho vis-suto parte della mia infanzia prima di sbarcare in altri lidi.Chiacchierando con un “indigeno” di mia vecchia conoscenza equasi mio coetaneo, ho saputo che, grazie a questo nuovo sentiero(ora ampio e agevole, non come quello precedente angusto esdrucciolevole degno de le crape che pascene ‘ncoppa a ri toppi ),anche i visitatori meno agili insieme a qualche scolaresca, hannoavuto l’opportunità di accedere tra le antiche mura del castello chefu di Margherita di Durazzo. E sottolineo azzo !Insomma, puri si fatto co’ l’accetta, a me è sembrato un lavoro utile.Mi giro e che vedo ancora? Con mia somma sorpresa, ho constatatoche oltre all’“Autostrada per il castello” è stata costruita anche la “Tan-genziale della Prece”, spero non per facilitare chi ce se olesse mena’da coppa visto che è più ampia, illuminata e quindi più comoda.Ma non è finita qui. Della serie non c’ema fa manca’ néndi, semprecolloquiando con l’amico “indigeno”, ho saputo che in piazza è statorealizzato anche l’Autogrill: l’ex chiesa di San Salvatore. Se la me-moria non mi inganna, molti anni or sono fu ristrutturata per desti-narla a museo di paramenti sacri; il progetto (e non la destinazioned’uso) fu a dir poco “fantasioso”, ma successivamente (e fortuna-tamente) fu modificato e reso più decente. Ma mai dire mai. La maz-zata è arrivata alla fine. Aperto qualche squarcio in uno dei quattromuri perimetrali per realizzare la cucina, installati ‘pibigas’, forno,frigorifero, banco per la birra alla spina, maxischermo, rete per lapallavolo, sedie e tavoli, alé, tutti all’assalto a fare bisboccia allaprima occasione utile.Per chi non lo sapesse, preciso che l’edificio fu costruito su un ba-samento che risale tra il III e il II secolo a.C. e che nel IX secolo d.C.fu sede vescovile. Insomma, l’ex chiesa di San Salvatore è uno deibeni artistico-culturali più importanti di Morcone. Ri-azzo !Curioso, chiedo: “Ne vagliò, mi ricordo che all’interno c’era un arti-stico sarcofago in pietra con le reliquie del canonico Luca Pulcella,sai che fine abbia fatto?”E l’amico: “È ancora lì, come porta sartanie ”.E sottolineo sartanie !

Vivaio Tammaro

Contrada Coste, 38 - Morcone (BN)Tel./fax 0824 951089

Tel. 0825.962475 - Fax 0825.962838

Via dell’Industria, 8 - Dentecane (AV)

La fotocuriosaa cura di Enrico Caruso

Coda sull’A4

di Antonio Longo

Nei giorni 8, 9 e 10 luglio si è rea-lizzata una interessante manifesta-zione, fortemente voluta dall’AciBenevento presieduto dalla dotto-ressa Rosalia La Motta Stefanelli,dal tema: “Il Sannio beneventano,rinascita di un territorio” e ha avutocome protagonisti circa cento fer-raristi provenienti da tutta Europa.I luoghi interessati sono stati Be-nevento, Circello e Reino. Come sievince dal titolo, gli organizzatori,attraverso la passione per i motori,hanno inteso promuovere il nostroterritorio in cui si evidenzianogrosse criticità al fine di solleci-tarne una rinascita sociale, civile esoprattutto economica.Si è trattata di una “tre giorni” du-rante la quale i partecipanti hannoavuto l’occasione di visitare la cittàdi Benevento con le sue importantie incantevoli vestigia che sono latestimonianza della sua storia ul-tramillenaria, il borgo di Circello sucui svetta l’antico castello ducalerecentemente restaurato, e infineReino, caratteristico paesino dellaprovincia dolcemente adagiatosulle colline sannite. Il nostro terri-torio ha avuto così la grossa op-portunità di presentare agli occhidegli attenti e speciali visitatori leproprie eccellenze che si manife-stano in ogni campo: cultura, arte,natura, religiosità, artigianato, tra-dizione, luoghi incantevoli, prodottitipici e così chiese, monumenti, sitiarcheologici sono stati oggetto divisite guidate. Il tutto “condito” daconvegni, spettacoli, degustazionie incontri conviviali.

Entrando nei dettagli, l’evento haavuto inizio il 9 luglio a Beneventocon il posizionamento delle “rosse”lungo corso Garibaldi e alle ore13,00 l’arrivo di una LamborghiniHuracan in dotazione alla Polizia diStato ha dato il via ufficiale. Alpranzo (tenutosi in un ristorantepresso l’Arco Traiano in un am-biente incantevole e pregno di sto-ria durante il quale si sono gustatii prodotti tipici sanniti accompa-gnati da vini d’eccellenza offertidalla Cantina “Vigne Sannite” e si èbrindato con il “Quid”, eccellentespumante brut prodotto dalla can-tina “La Guardiense”) è seguito unconvegno presso la Camera diCommercio dal tema: “Creditocome strumento di sviluppo e noncome limite di sviluppo, modelli dicooperazione e sviluppo a con-fronto. Finanza etica”, che ha avutocome relatori il dott. Flavio Cusani,magistrato presso il Tribunale diBenevento, e la dott.ssa Antonella

Tartaglia Polcini dell’Università delSannio. L’adiacente piazza Castelloha fatto da cornice alle manifesta-zioni più spettacolari: presenta-zione del progetto “Guida sicura”,finalizzato a consolidare la culturadi una mobilità responsabile a curadella Polizia di Stato e dell’Aci; glistuntman Didi Bizzarro e il baby-drifter Riccardo Tonali, con le loroesibizioni, hanno evidenziato gli ef-fetti dell’uso del casco durante laguida su moto e l’importanza diuna guida responsabile; di forte edi valido supporto è stata la rap-presentanza dei Carabinieri, dellaGuardia di Finanza, dei Vigili delFuoco, della Croce Rossa, dellaProtezione Civile e dell’Aci. Poisono seguite esibizioni di karatecon il campione mondiale DaniloCampolattano, di tiro con l’arcocon gli Arcieri Club Sannio guidatida Giovanni Palmieri, di schermacon gli allievi del Centro Schermi-stico Sannita del prof. Antonio

CIRCELLO LE FERRARI INVADONO IL SANNIOFurno. Alle 24,00 è iniziata la“notte rossa” con le “Ferrari intango” a cura del M. Pierpaolo Ca-landro del TaoTango, dell’associa-zione “Artinrinnovamento” e di PiaFormichella, presidente della Stre-Tango Milonga Janara.Il 10 luglio la “carovana rossa” si èdiretta verso le dolci colline del-l’Alto Sannio per far tappa a Cir-cello. Posizionate le Ferrari lungoil corso principale, gli ospiti sonostati accolti presso il castello du-cale che da giugno è tornato agliantichi splendori. Di sera numerosisono stati i visitatori che hannoraggiunto il comune sannita pertrascorrere una nottata in compa-gnia delle fantastiche autovetturetra gli odori e i sapori tipici dellaprovincia sannita.L’11 luglio, dopo la benedizionedelle Ferrari al termine dellamessa domenicale e l’esibizionedegli stuntman, si è tenuto ilpranzo con brindisi pomeridiano acui è seguito il saluto delle auto-rità locali, quindi la partenza per lavicina Reino dove si sono avute lelezioni di guida sicura. In serata ilrientro a Benevento.L’intera manifestazione è stata rea-lizzata anche grazie al contributodella Camera di Commercio di Be-nevento, dei Comuni di Benevento,Circello e Reino.Soddisfatti gli organizzatori chehanno incassato i complimenti e iringraziamenti degli ospiti ferrari-sti, dei rappresentanti degli entipatrocinatori e degli operatori eco-nomici, con la promessa di rive-dersi all’edizione del prossimoanno.

EOLICOMATTARELLA DICHIARA INAMMISSIBILE IL RICORSO

Riceviamo e pubblichiamo il decreto, a firma del Presi-dente della Repubblica Italiana, che dichiara inammis-sibile il ricorso presentato dal comitato civico “Tutela esalvaguardia del territorio della Montagna di Morcone”per carenza di legittimazione di chi lo ha proposto.

Campolattaro (Bn) Tel. 339.6514582

B & B

La Cartolina del Sannio

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 3

Page 4: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

Via Roma, 205 - Morcone (Bn)Tel. 0824 955044 - Cell. 3477730588

EDIL COLORsoc. coop.

C.da Piana 268/A - Morcone (Bn)Tel. 338 5817106 - 349 3210487

Lavori edilie tinteggiatura

Eight Bar

V.le dei Sanniti,7 - Morcone (Bn)Tel. 0824 957632

Via Roma, 3 - Morcone (Bn)(nei pressi della villa comunale)

la nuova emozione del gioco!Via Roma - Morcone (Bn)

FULL ARMICaccia e Pesca

Mountain bike - bici

C.da Piana (z. i.) - Morcone (Bn)Tel./fax 0824 956597

4 Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Cronaca

MacelleriaAGRICOLA

di Santucci Rosanna

C.da Cuffiano, 49982026 Morcone (BN)

Tel. 0824.951064Cell. 347.7688078

A.F. Longo s.a.s.

Onestà, serietà e puntualitàInteressamento completo

Onoranze Funebri

Via Piana, 41 - Morcone (BN)Te./fax 0824.957678

Cell. 3286737871 - 3471096256

dei F.lli Senzamici

LAVORI INALLUMINIO

E FERRO

Studio di consulenzaAziendale, Fiscale e del Lavoro

Dott. Teofilo GalassoCOMMERCIALISTA

REVISORE DEI CONTI

Via degli Italici, 70 - Morcone (BN)Tel. 0824.951412 - Cell. 328.7196091

SOCIETÀ GESTIONE SERVIZI ED IMPIANTIMECCANICA INDUSTRIALE

Sede operativa: Via Masseria della Signora, sncMontesarchio (Bn)

Tel. 0824 835443 - fax 0824 [email protected]

di VerdeMente

Noi ragazzi di VerdeMente viviamoquesta prima estate dalla nascitadella nostra Associazione conmolto entusiasmo e voglia di fare.La socializzazione del lavoro pro-gredisce di giorno in giorno, dandovita a nuove e diverse situazioniche noi stessi siamo sorpresi diveder realizzate. Durante il mese di luglio abbiamovissuto due intense giornate dipreparazione alla “24 h dell’arte”che si è svolta l’8 Agosto nella VillaComunale di Morcone di cui parle-remo sul prossimo numero. Loscopo delle due serate di “Aspet-tando la 24h” è stato quello di sen-sibilizzare la cittadinanza sullepotenzialità e la ricchezza artisticadel nostro territorio e di dare unpiccolo assaggio di quello che èstato il più grande evento dell’8. Grazie al professore Pierino Di

Brino che ha guidato un workshopsulla pittura e al celebre artista na-poletano Risaldo che ha creatouna sinergia tra i nostri cinque

sensi cucinando risotto a ritmo diBossanova, abbiamo trascorso in-sieme due serate divertenti ed al-ternative nella splendida cornicedel nostro caro centro antico. “L’aperitivo su tela – Relatività arti-stiche” è stata l’occasione giustaper creare un’atmosfera di una tran-quillità surreale, in cui bambini eadulti si sono cimentati con l’artedella pittura, barcamenandosi tratele e colori primari. Come ha giu-stamente osservato il prof. Di Brino,questa serata ha rappresentatol’occasione giusta per emozionarciinsieme e condividere esperienzeinaspettate, nello spirito di unoscambio reciproco di impressioni econoscenze, per crescere come in-dividui attraverso una forma origi-nale di socializzazione. La cena-spettacolo con lo Chef-DjRisaldo, organizzata con la colla-borazione della Pro-Loco di Mor-cone, ci ha fatto scoprire che lamagia della musica va ben oltrel’udito. Dj Risaldo, cambiando mu-sica ad ogni portata, ha fatto bal-lare le nostre papille gustative aritmo di bossanova. È stata una se-rata alternativa che ha visto il coin-volgimento di moltissimi giovanidel paese, incuriositi da questaproposta un po’ esotica. La risposta positiva a queste duepiccole serate preparatorie ci ha in-coraggiato a vivere con ancora piùentusiasmo e trepidazione la nostra24 ore dell’arte. E’ stata una gior-nata intensa, ricca di esposizioni edesibizioni, in cui abbiamo dato ri-salto ad un concetto fondamentale:la messa in comune del lavoro dipreziose individualità artistiche chepossono rappresentare una chiaveessenziale per il futuro di questi ter-ritori un po’ dimenticati. Vogliamodimostrare che la contemporaneitàdi alcuni fenomeni artistici non è laprerogativa esclusiva di grandi me-tropoli e che anche noi siamo ingrado di guardare al mondo con oc-chio interrogativo e mente colorata,magari di Verde!Per tutte queste ragioni, pensiamoche la partecipazione della comu-nità sia cruciale per il successoreale di queste iniziative, affinchépossano andare avanti e trasfor-marsi in progetto solido e conti-nuativo di valorizzazione di unterritorio che non merita l’oblio.

ASPETTANDO LA 24HDue serate nel centro storico tra musica, pittura e gastro-nomia, grazie ai ragazzi dell’associazione VerdeMente

di Chiara De Michele

Cultura, musica, cabaret, gastronomia e tanta allegria.Ecco cosa offre Morcone in quest’estate del 2016. Le prime seratedel calendario lanciato dalla Pro Loco hanno rispecchiato le attese:la gente ha popolato le strade del paese per assistere ai primi eventidi cartello. Ora si entra nel vivo. Agosto è un crescendo di appunta-menti: si inizia coi tornei (calcio e tennis); poi ci si sposta a Casa San-nia per “giocare con la scienza” (4 agosto); il 6 alle ore 19.00, pressol’Auditorium San Bernardino, l’Associazione Culturale “Adotta il tuoPaese” presenta “I borghi della Letteratura”, seguiranno serata astro-nomica (a cura del Wwf) e cabaret. Lunedì 8, invece, ci si trasferiscenella villa Comunale per la 24h di arte; in contemporanea si cele-brerà la giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Il 10 cisi divide tra piazza Manente (ore 19,00 manifestazione Il Collared’Oro) e il parco comunale “Lo Scoiattolo” (ore 21,00 “Non solo pre-sepe” evento organizzato dall’associazione Il Presepe nel Presepe).L’11 le porte di S. Onofrio si aprono per accogliere il Concerto delCoro C.S.A. Alto Sannio (a cura dell’Accademia Murgantina). Il giornoseguente il Kibanda ospita l’Apoteosi. Il 13, in contrada Coste, c’è laBeer Bikers fest, in piazza Manente, invece, Alessandro Bolide in unaserata da cabaret. La vigilia di ferragosto si divide tra sport (stra-morcone) e musica (ore 21.00 i Saint Quentin Trio, a seguirel’Espuma party). Il 15 la Pro Loco offre il concerto di Enzo Gragna-niello. L’appuntamento è in piazza Manente. C’è da scommettere chel’artista, famoso cantautore partenopeo (autore di numerosi successie importanti collaborazioni –Mia Martini, Ornella Vanoni e Andrea Bo-celli), riempirà il suggestivo slargo e le romantiche vie del paese. Il16, come tradizione vuole, si festeggia San Rocco nella omonima lo-calità. Il 17 il Wwf organizza il birdwatching in bici. Il giorno dopotocca all’associazione VerdeMente la realizzazione del Cineforum al-l’aperto con “Cinema in Piazza” (centro storico). La Corrida si svol-gerà il 19 a Cuffiano; mentre il 20 il Wwf propone un’escursione aMontecalvello. Il 22 alle ore 21, Adotta il tuo Paese, ripropone “LoStraordinario Quotidiano”. Manifestazione che già negli anni addietroha portato pubblico locale e forestiero nei giardini di Casa Sannia. Ilgiorno successivo il Wwf si affida al cineforum (con la trasmissionedi pellicole a tema) per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argo-mento “Natura”.  Il 25, presso il museo Scientifico A. Sannia, abbiamol’incontro “Giocare con la Scienza2”. Il 28 si va a teatro con “Non soloteatro”. Le viuzze del centro storico ospiteranno mercatino dell’usatoe stand gastronomici. L’ultima serata di agosto è sotto le stelle con“Calici di Stelle”. Musica, cibo e volta celeste renderanno magicapiazza San Salvatore. Settembre regalerà ancora sport (torneo ditennis Città di Morcone) e cultura (Notte Bianca al Museo A. Sannia,10 settembre).Il calendario stilato dalla Pro Loco, in collaborazione con le nume-rose associazioni locali, raggruppa un po’ di tutto. Certo, raccogliereunanimi consensi è impresa ardua… ci si accontenta di racimolarel’approvazione della maggioranza. 

ESTATE MORCONESEDue mesi di eventi senza sosta

di Agostino Jamiceli

Verso la metà dello scorso mese di maggio, pressol’aula consiliare del Comune di Sassinoro, si sono riu-nite “le organizzazioni sociali, culturali ambientalisti-che, economico-professionali e sindacali” per unaseduta interlocutoria avente come oggetto la forma-zione del Piano Urbanistico Comunale (Puc) dell’interoterritorio. Fra i tanti liberi professionisti presenti, ancheil sindaco Cusano e il tecnico municipale Picucci. Nelparterre solo qualche uditore. Nel corso della sedutanon è stato possibile seguire gli interventi perché, fattia viva voce e senza l’ausilio di idonei microfoni.In merito è necessario ricordare che verso la metà del-l’anno 2010, il funzionario Picucci con propria determi-nazione aveva formalizzato, in via definitiva, l’incarico alraggruppamento temporaneo di professionisti: l’archi-tetto Vincenzo Carbone, l’ingegnere Nicola Apollonio eil geometra Nicola Laudato, per la redazione del pianourbanistico (Puc) e per il regolamento di edilizia co-munale (Ruec). La spesa necessaria alla redazione delprogetto, compreso il regolamento, sarebbe dovuta es-sere fronteggiata con il contributo regionale erogato aisensi della legge 51/1978. Infatti la giunta della Cam-pania aveva concesso una contribuzione costanteannua del 5% sull’importo di circa 297.000,00 euro,per un massimo di venti anni. In merito la locale Am-ministrazione, con apposita delibera di giunta del-l’aprile del 2006, aveva destinato un importo ridotto a240.000,00 euro per la redazione del piano regola-tore generale e per l’ordinamento edilizio del territoriocomunale. Con lo stesso atto era stato deciso di im-pegnare il contributo concesso sotto forma di finan-ziamento poliennale, in conto capitale, corrispondenteal mutuo di 152.000,00 euro. Con apposita e diversa delibera era stato successiva-mente conferito anche l’incarico, al citato architetto, dicapogruppo dell’associazione temporanea. Era stato,di seguito, approvato il quadro economico-estimativoper un costo complessivo pari alla somma del mutuogià concesso. Intanto la Cassa Depositi e Prestiti, al-l’inizio del 2010, aveva trasmesso il relativo contratto diprestito per la redazione dei due elaborati di edilizia

municipale. Era stato, altresì, perfezionato e definitol’incarico professionale, a suo tempo conferito e, con-testualmente, approvato il disciplinare che l’ente sti-pulava con i suddetti professionisti esterniall’amministrazione. Il disciplinare si componeva di vari articoli in cui veni-vano espressamente indicati i diritti e gli obblighi ri-spettivamente assunti dalle parti. I tecnici incaricatiavevano ricevuto il compito di predisporre, sulla scortadella cartografia e delle linee guida di programmazione,tutti gli elaborati necessari per il Puc, la Vas (ValutazioneAmbientale Strategica) e il Ruec, nonché quelli previstie individuati dalla deliberazione di Giunta Regionaledella Campania n. 834 dell’11.5.2007.I professionisti, sulla scorta della predetta conven-zione, avrebbero dovuto garantire la loro partecipa-zione alle riunioni tecniche, oppure alle assembleepubbliche “eventualmente convocate”, per fornire de-lucidazioni sulle soluzioni adottate. Avrebbero dovuto,altresì, specificare e delineare le scelte strategicheadottate per l’assetto e lo sviluppo organico e razio-nale del territorio comunale, tramite l’individuazionedelle varianti paesaggistiche, ambientali, storiche, ur-banistiche ed edilizie, infine precisare le modalità diperequazione del Puc.Nel disciplinare erano state previste quattro distinte fasidi lavoro rispettivamente destinate: allo studio, alle ana-lisi e alla verifica degli strumenti vigenti, alle consulta-zioni e acquisizione dei pareri della varie autoritàambientali e altre organizzazioni di competenza socialeculturale, nonché sindacali e ambientali operanti nel ter-ritorio provinciale. Avrebbero dovuto, inoltre, esaminarei pareri, con l’accoglienza e la introduzione di tutte lemodifiche sostanziali e di poca entità che sarebberostate richieste dai vari enti nel corso della procedura,fase quest’ultima che si sarebbe dovuta concludere conla approvazione del Puc.Di recente, con determina dello scorso mese di mag-gio il Responsabile del settore tecnico ha confermatoe perfezionato all’agronomo dr. Giuseppe Martucciol’incarico per lo studio e la redazione della cartografiaper l’utilizzazione del suolo a corredo del redigendoPuc-Ruec.

SASSINORO ASSEMBLEA PER IL PUC

di Luigi Moffa

Dopo gli innumerevoli appelli e le segnalazioni allaProvincia e agli altri organi competenti per denun-ciare le condizioni precarie di tutta la viabilità provin-ciale che dal centro urbano si dirama verso i centrilimitrofi e le città di Bene-vento e Campobasso, il Co-mune di Castelpaganorischia ancora l’isolamentocon notevoli disagi per la po-polazione e pericolo allapubblica e privata incolu-mità.Per riferire le principali cri-ticità che interessano lestrade provinciali, il sindaco,Michelino Zeoli, agli inizi delmese di aprile aveva inviatouna nota al presidente della Provincia, Claudio Ricci,e agli altri enti competenti al fine di individuare lepossibili soluzioni ai gravi disagi dovuti alle pessimecondizioni della viabilità. Sono trascorsi ormai tremesi, ma gli appelli del sindaco Zeoli e di tutta l’am-ministrazione comunale di Castelpagano sono ca-duti nel vuoto. L’alluvione del mese di ottobre scorsoha ancora ulteriormente aggravato lo stato di disa-gio. Una situazione che si fa sempre più preoccu-pante per lo stato in cui versano le principali stradeprovinciali. Solo alcuni giorni fa il primo cittadino hascritto anche all’assessorato regionale ai trasportiper segnalare le pessime condizioni della viabilità.“L’amministrazione comunale - dice il sindaco Mi-chelino Zeoli - è sempre vigile e attenta sulla pro-blematica compulsando continuamente gli entipreposti affinché si possa tornare alla normalità”. Lestrade impercorribili sono: la provinciale 65 (Castel-pagano-Riccia) a seguito dell’alluvione è interrottada una frana al Km. 2+700; la strada provinciale 64(Castelpagano-Santa Croce del Sannio) è interessatada una grossa frana al Km. 2+300 che nelle ultime

settimane si è allargata ulteriormente creando ulte-riore disagio alla popolazione e da un’altra ancora alKm. 4+900. Inoltre, criticità presenti anche sullastrada di collegamento Castelpagano-Colle Sannitadove è presente una frana di notevoli dimensioniche ha già spazzato via metà carreggiata e al mo-

mento la circolazione è as-sicurata da una sola corsiapercorribile a senso unicoalternato. Dopo essersi ve-rificatosi uno smottamentodella scarpata c’è il peri-colo che se il movimentofranoso avanza di fatto im-pedisca la circolazione.La strada a scorrimento ve-loce Colle Sannita-Castel-pagano è stata realizzatanegli anni ‘90 dalla Comu-

nità Montana ex Alto Tammaro. Successivamente inesecuzione di un accordo quadro sottoscritto daglienti interessati e la Regione Campania le compe-tenze di questa strada sono state trasferite alla Pro-vincia di Benevento. Va detto che a causa del crollodel ponte in località Torti è inutilizzabile anche lavecchia provinciale 63 che collega Castelpaganocon Colle Sannita.Dopo aver atteso invano per tre mesi un interventoda parte delle autorità competenti, il sindaco e gliamministratori continuano a sperare che prima o poici possa essere qualche soluzione. Una lunga attesaper i cittadini di Castelpagano che sono realmentepenalizzati da una viabilità che presenta forti criticità.A essere maggiormente penalizzati dalla condizionedelle strade sono gli studenti e gli impiegati che sonocostretti a raggiungere le città di Benevento e Cam-pobasso attraversando delle strade al limite della si-curezza. Se in tempi brevi non si cercheranno diindividuare delle soluzioni a questo disagio, il Co-mune di Castelpagano potrebbe ritrovarsi completa-mente isolato dal resto del territorio provinciale.

CASTELPAGANORISCHIO DI ISOLAMENTO

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 4

Page 5: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

5Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Attualità

La nostra Oasirubrica dell’Oasi WWF Lago di Campolattaro

Alto Tammaro: Oasi di Biodiversitàdi Vincenzo ManciniFacebook Associazione Alisea Alto Tammaro

È tempo di interrogarsi su qualipossano essere le nuove stradenon solo per la sopravvivenza dellearee interne collinari-montanecome la nostra, ma per un loro ri-lancio dentro i processi di quellache definiamo “nuova economia” -l’economia green, l’economia dellasostenibilità, l’economia circolare,l’economia della condivisione - si-gnifica domandarsi quali siano leforme economiche e imprendito-riali più adatte a valorizzare le ri-sorse locali. Le nuove opportunitàper il territorio possono nasceredalla fusione tra la memoria pro-fonda del territorio - memoria agri-cola, memoria agrosilvopastorale,memoria artigiana, memoria coo-perativa - e i giovani nativi digitali,portatori di questa economia dellerelazioni. Le aree interne, collinari-montane, sono vocate al biologicoterritoriale e può partire da questeterre, dai loro contadini, giovani eanziani, autoctoni e neorurali, il ri-lancio di un’agricoltura sostenibile,attenta alle produzioni territoriali eidentitarie, capace di produrre be-nessere e qualità della vita.Una sfida che prima di ogni altracosa è culturale.Agroecologia… tutta un’altra Agri-coltura.Un sistema agroalimentare fon-dato sui principi dell’agroecologiaimplica la tutela della biodiversità,della salute del suolo e delleacque, lo sviluppo di strategie so-stenibili per il controllo dei paras-

siti e il ritorno alla coltivazione divarietà locali antiche, cioè le va-rietà selezionate prima che l’agri-coltura subisse gli effetti dellatrasformazione industriale deiprimi del Novecento. Quindi varietàadatte ai diversi ambienti pedocli-matici e a sistemi di coltivazione abasso impatto ambientale.Bisogna sviluppare una nuova agri-coltura con gli antichi saperi, co-struire le filiere locali chevalorizzano queste produzioni eaccompagnare i giovani verso le

nuove professioni legate all’ecolo-gia, alla gestione e valorizzazionedella biodiversità territoriale e al-l’ambiente. E di conseguenzaanche il turismo può diventare l’oc-casione per ripensare lo sviluppoeconomico del territorio.Una presenza di turisti e visitatoririspettosi della natura, delle ric-chezze del territorio e delle tradi-zioni di chi vi abita rappresentaper la comunità locale il presup-posto per un nuovo modello di svi-luppo, capace di rinnovare il

sistema dell’accoglienza e le filiereproduttive agroalimentari e arti-gianali verso obiettivi di sostenibi-lità ambientale e di crescitaeconomica.E l’Oasi Wwf Lago di Campolattarodiventa il volano di questo progettosostenibile, per la straordinaria bio-diversità che tutela, per la certifica-zione di qualità del territorio chegarantisce e per la visibilità, a livellonazionale e internazionale, che pro-muove, per una comunità relegatada anni ai margini di qualsiasi pro-cesso di sviluppo.Area protetta, agricoltura sosteni-bile ed ecoturismo, un trinomiovincente che può garantire occu-pazione diretta e favorire l’indottoin settori strategici, quali turismo,agricoltura, allevamento, artigia-nato, commercio e servizi, pro-muovendo la nascita di un nuovomodello di sviluppo eco-sosteni-bile caratterizzato dal coinvolgi-mento della comunità locale e dauna progettualità fortemente par-tecipata.Una comunità dove agricoltori, cit-tadini, operatori turistici, associa-zioni e pubbliche amministrazionistringono un accordo per la ge-stione sostenibile delle risorse lo-cali, partendo dal modellobiologico di produzione e con-sumo (filiera corta, gruppi di ac-quisto, mense pubbliche bio).Scommettere su questo modellodi sviluppo a basso impatto e for-temente connesso con il territoriosignifica scommettere sul futurosia da un punto di vista ambientaleche economico.

Programma “Agosto con l’Oasi WWF Lago di Campolattaro (Bn)”6 Agosto - “Lo spettacolo dei pianeti e delle costellazioni” - serata di osservazione astronomica, dalle ore20.00 presso l’Oasi.17 Agosto - “Birdwatching in bici” - ore 17.00 partenza villa comunale di Morcone.20 Agosto - “Escursione a Montecalvello con l’Agriturismo Borgo Cerquelle” - ore 8.30 partenza dal parco di-dattico “Lo scoiattolo”.23 Agosto - “Il cinema incontra la Natura” - dalle ore 20.00 presso l’Oasi.

di Irene Mobilia

Che si viva in un’era frenetica, dove la fretta velocizza perfino il bat-tito del cuore, è noto da tempo. Non ci aspetteremmo, però, una si-multaneità così perfetta nel fare accadere o nel compiere stragi divasta portata. Abbiamo, infatti, appena assimilato la notizia dell’incidente ferro-viario accaduto in Puglia, che veniamo raggiunti dall’altro capo d’Ita-lia dal resoconto di un’altra tragedia, questa più “ricca”, se così sipuò dire, dato il gran numero di morti e di feriti. Li stiamo ancoracontando quando, in diretta, ci arrivano le immagini e le informa-zioni riguardanti il tentativo di colpo di stato in Turchia, anche que-sto con centinaia di morti.Altri attentati si sono accavallati negli ultimi giorni, portando al-l’onore delle cronache il già famoso Iraq, al quale si accompagna ilBangladesh e via continuando. Colpiti dal tempismo degli attenta-tori, cerchiamo di spiegarci razionalmente il perché di tanti morti.Fra qualche decennio la popolazione mondiale supererà i nove mi-liardi e, quindi, i vari Mohammed, Mustafà ecc. si impegnano per ri-durre l’incremento demografico, pericoloso per la stabilità delPianeta Terra.Ci sembra, tuttavia, di udire, fra queste riflessioni virtuose, la vocedei tanti già spediti fuori di qua, che chiedono “Perché proprio io?Solo io ero ‘sopérchio’ in questo mondo?” Ecco, non sappiamo checosa rispondere, anzi preferiamo tacere temendo di attirare l’at-tenzione dei carnefici.Costoro, presi dallo zelo religioso che li distingue, potrebbero orien-tare il loro tiro contro di noi. Recitiamo, perciò, un “requiem” libe-ratorio per la nostra coscienza, lanciamo minacce contro i terroristiche, diciamo la verità, si fanno un baffo delle dichiarazioni dei capidegli Stati colpiti. “E mo ce pigliate” sembrano dirci con beffardoumorismo, al quale rispondiamo con inorridito stupore per la ca-pacità dimostrata dai mostri sanguinari di coglierci quasi semprealla sprovvista. Però, restiamo vigili.

Stragi: prendi una e… ne hai quante ne vuoi

di Anna Cappella

L’Inps ha differito al 31 dicembre 2016 il progetto Home Care Premium2014 in corso di realizzazione da parte dell’Ambito Territoriale B05, conMorcone Ente capofila. Il progetto, attivato il 1 aprile 2015 con durata finoal 30 novembre 2015, dopo una prima proroga al 30 giugno 2016, è statoprolungato dall’Inps per ulteriori 6 mesi garantendo la continuità delleprestazioni sino alla pubblicazione di un nuovo bando, al quale potrannoaderire anche eventuali nuovi beneficiari.Il progetto Home Care Premium 2014 prevede in primis l’erogazione, inbase alla gravità della situazione di non autosufficienza e all’indicatoreIsee, di un contributo economico mensile a favore del beneficiario perprestazioni prevalenti, ossia per la contrattualizzazione dell’assistentefamiliare. A integrazione delle prestazioni prevalenti, in fase di valuta-zione e definizione del progetto assistenziale possono essere previstee inserite prestazioni integrative quali interventi professionali domiciliari,attraverso operatori socio sanitari, interventi di sollievo domiciliare, ga-rantiti da operatori socio-assistenziali, interventi di integrazione scola-stica a supporto del percorso assistenziale del beneficiario, erogatidall’Educatore. Attualmente il numero degli utenti in carico è pari a 110,numero obiettivo assegnato all’Ambito territoriale B05 integralmenteraggiunto con la presenza di una cospicua lista di attesa utilizzabile incaso di scorrimento della graduatoria a seguito di rinunce o decessi daparte dei beneficiari.Questi i dati numerici dei beneficiari: 45 utenti fruitori di prestazioni pre-valenti e integrative; 3 utenti fruitori esclusivamente di prestazioni preva-lenti; 61 utenti fruitori esclusivamente di prestazioni integrative; 1 utentefruitore di educatore professionale. Mensilmente vengono erogate 634ore di servizi professionali domiciliari e 820 ore di sollievo domiciliare. Ilprogetto innovativo per il territorio, rivolto ai dipendenti pubblici ex Inpdape ai loro familiari di primo grado, coinvolge 44 operatori impegnati per pre-stazioni integrative e ha favorito mediamente la contrattualizzazione di 48badanti per l’erogazione di prestazioni prevalenti.Per dare un ulteriore supporto ai beneficiari del progetto, sono stati ri-confermati sul territorio di riferimento lo “Sportello sociale di informa-zione” e lo “Sportello delle tutele legali”. Lo Sportello Sociale diInformazione, previsto all’interno del progetto HCP 2014, svolge funzionedi interfaccia con le famiglie e gli utenti presi in carico fornendo indica-zioni sui servizi socio assistenziali previsti dal progetto, cura i rapporticon le persone in lista di attesa per dare informazioni in merito alla lorosituazione. Lo sportello si configura come uno spazio in cui è possibilericevere: informazioni, consulenza, orientamento circa le attività socioassistenziali previste dal progetto. Lo sportello con sede in Morcone -viaSanta Maria del Giglio- è attivo dal lunedì al venerdì (9.00-14.00) e mar-tedì e giovedì (14.30-18.00). Lo sportello tutele legali, invece, si configuracome un luogo in cui è possibile ricevere informazioni, consulenza e so-stegno sui percorsi e sugli strumenti più idonei ad attuare la protezionegiuridica delle persone fragili (anziani con patologie invalidanti, personecon disabilità).Lo sportello offre: informazioni, consulenza e sostegno a favore dellapersona e della famiglia in tema di volontaria giurisdizione; orientamentoe supporto nella predisposizione di un ricorso per la nomina dell’Ammi-nistratore di sostegno; supporto, informazioni e indicazioni circa gliadempimenti e i doveri che derivano dal ruolo di amministratore di so-stegno. Possono rivolgersi allo sportello tutti gli utenti già fruitori delleprestazioni di assistenza residenti nei Comuni afferenti l’Ambito Territo-riale B05. Lo sportello tutele legali ha due sedi operative, di cui una aFragneto Monforte, in Via Cortiglia e l’altra a Molinara, in Via Virgilio 1. GliSportelli tutele legali sono attivi dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle13.00.

Prorogato al 31dicembre 2016 il ser-vizio in favore degli utenti già bene-ficiari dell’Ambito Territoriale B05

di Luigi Moffa

I fabbricati dell’Istituto AutonomoCase Popolari (in sigla IACP) dellafrazione di Decorata per i qualinon è stata certificata la idoneitàstatica/sismica devono esseresgomberati. È quanto prevede l’or-dinanza del sindaco di Colle San-nita, Giorgio Carlo Nista, che hadisposto per alcune famiglie cheancora dimorano negli alloggiIACP della frazione di Decorata losgombero ad horas e comunque

entro e non oltre dieci giorni dallanotifica dell’ordinanza sindacale.Gli alloggi interessati dallo sgom-bero sono sei, ma quelli effettiva-mente abitati non sono più di due.Nel termine stabilito dall’ordinanzaqueste case devono essere la-sciate libere da persone o cose. Almomento, l’ordinanza è stata noti-ficata al 90 percento delle fami-glie, se non sarà rispettata siprocederà allo sgombero coattivo.La disposizione del sindaco Nistasi è resa necessaria in seguito alla

nota inviata dal dirigente capo delsettore tecnico dell’IACP di Bene-vento, ingegnere Vincenzo Paolo,che ha richiesto al Comune diColle Sannita di avviare con ur-genza la procedura di sgomberodei fabbricati IACP siti alla frazioneDecorata in quanto non è statacertificata la idoneità statica e si-smica degli edifici in questione.Prima di emanare l’ordinanza, ilsindaco Nista ha incaricato la Poli-zia Municipale ad effettuare un so-pralluogo per verificare lasituazione abitativa dei fabbricati.Da questa verifica è stato riscon-trato che ancora qualche famigliadimora negli alloggi. Da qui la di-sposizione del sindaco. Questi duefabbricati, che sono stati costruitidall’Istituto Autonomo Case Popo-lari di Benevento negli anni ‘70,sono ubicati in contrada Mandronie ognuno comprende tre alloggi.Dunque, le due famiglie che occu-pano effettivamente questi alloggiavranno non più di dieci giorni ditempo per una soluzione alterna-tiva. In questa fase, il Comune af-fiancherà i cittadini interessatidallo sgombero per trovare dellecase disponibili da prendere in lo-cazione. Un’operazione che potràrichiedere qualche giorno di

tempo e intanto le famiglie che oc-cupano gli edifici da sgomberarepotranno chiedere l’aiuto di pa-renti e amici.“La situazione - dice il sindaco diColle Sannita Giorgio Carlo Nista - èpiuttosto complessa. Esiste un seriopericolo per quanto riguarda la sta-ticità degli immobili in questione. Itecnici dell’IACP ci hanno comuni-cato che gli alloggi devono esseresgomberati e che intendono proce-dere successivamente alla demoli-zione di questi fabbricati. Comeamministrazione cercheremo didare una mano ai cittadini che neavranno bisogno. Non saranno moltii cittadini che resteranno senzacasa, a questi cercheremo di forniretutto il nostro aiuto”. Secondoquanto affermato dal primo citta-dino lo sgombero dovrebbe esserela prima fase di una procedura chedovrà portare poi alla vera e propriademolizione di queste abitazioni. Lecase popolari della frazione di De-corata ora costituiscono un serioproblema per la sicurezza dei citta-dini che le abitano. È utile ricordareche questi due fabbricati in occa-sione del sisma del 31 ottobre 2002furono dichiarati inagibili. Pertantofu emessa una prima ordinanza disgombero per le famiglie alloggiate.

COLLE SANNITA SGOMBERO PER LE CASE IACP

HOME CARE PREMIUM

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 5

Page 6: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

RubricheAnno VI - n. 7 - Luglio 20166

salute & benesserea cura del dott. Luigi Formisano [email protected]

INGREDIENTI (per 6 persone): 250 gr di sa-voiardi – 250 gr di mascarpone – 250 gr dipanna per dolci da montare – 2 tuorli – 40gr di zucchero – 40 ml di succo di limone –buccia di 1 limone grattugiata – 40 gr diburro.PER LA BAGNA 60 ml di acqua – 50 gr di zuc-chero – 50 ml di limoncello – 1 buccia di li-mone.N.b. Utilizzate limoni non trattati perché lebucce vi serviranno sia nella farcia che neidecori.

PREPARAZIONEIniziate preparando una crema al limone:grattugiate la buccia di limone e lasciatelain infusione nel suo succo per circa 20 mi-nuti. In un tegame sbattete i tuorli con lozucchero. Filtrate il succo di limone dallescorzette e aggiungetelo ai tuorli; mettete ilpentolino sul fuoco e cuocete la crema per 5minuti. Spegnete la fiamma e aggiungete ilburro a pezzetti. Mescolate con un cucchiaiodi legno finché il burro sarà completamente

sciolto, quindi ricoprite la crema al limonecon pellicola trasparente e conservate in fri-gorifero. Nel frattempo preparate la bagna al limon-cello: portate a ebollizione l’acqua con lozucchero e la scorza di limone per 1 minuto.Lasciate intiepidire quindi aggiungete il li-moncello. In una terrina incorporate al mascarpone,con un cucchiaio di legno e con movimentidelicati, la crema al limone precedente-mente preparata. Aggiungete ora la pannaprecedentemente montata e tenuta in frigo.Amalgamate bene tutti gli ingredienti me-scolando delicatamente con un cucchiaio dilegno. Andate ora ad assemblare il vostro tiramisùal limone: spennellate il fondo ed i bordi diuna pirofila con la crema di mascarpone allimone; bagnate i savoiardi nella bagna allimoncello e disponeteli sul fondo della pi-rofila. Ricopriteli con la metà della crema.Ricoprite con un altro strato di savoiardi im-

bevuti nella bagna. Ricoprite con la restantecrema al mascarpone. Mettete la crema ri-masta in una tasca da pasticciere e decorareil tiramisù. Ponete il dolce in frigo per circa 3 ore. Ta-gliare a fette il tiramisù al limone e servire.

I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTAIL LIMONE: oltre la vitamina C che ne esaltale proprietà antiossidanti ed antiscorbutiche,contiene anche vitamine A – B – PP, sali mi-nerali come fosforo, rame, calcio, manga-nese e potassio e sostanze come limonene,pinene, ed acido citrico che ne caratterizzanole proprietà terapeutiche. Ottimo contro l’ar-teriosclerosi, l’ipercolesterolemia, l’iperten-sione, per rafforzare i vasi sanguigni e perabbassare il livello degli acidi urici nel san-gue. Depurativo e disintossicante, il succo dimezzo limone in acqua tiepida bevuto almattino a digiuno, ha effetti riequilibrantiper l’intestino e impedisce la formazione dicalcoli renali; mescolato ad un po’ di mieleaiuta (insieme a una corretta alimentazione)

a perdere peso e dona nuova lucentezza allanostra pelle.

VARIANTE LIGHTSostituendo il mascarpone con la ricotta o ilphiladelphia (200 gr) ridurrete di un terzole calorie assunte, limitando così grassi“inutili” in eccesso; in più, invece di cuocerela crema, potete semplicemente unire 1tuorlo alla ricotta , lavorati con la stessaquantità di zucchero (40 gr). O, se non vi fi-date di usare l'uovo crudo, potete anche nonmetterlo proprio. Alla ricotta zuccherata (e/ocon tuorlo) aggiungerete la buccia ed ilsucco di limone. Infine unite 2 cucchiai dipanna montata. Avrete così eliminato ancheil burro e gran parte della panna. Per labagna, ci si potrebbe attenere ad un rap-porto 1 a 2 tra acqua e zucchero (60 ml diacqua per 30 gr. di zucchero). Otterrete cosìun dolce più leggero e allo stesso modo sa-porito.

Fata Chef

Tiramisù al limoneIl Sannio in tavolaPiatti tipici tra tradizione e innovazione

Psicologica... menteRubrica a cura di Vaso di Pandorawww.vasodipandora.netFacebook: Vaso di Pandora-Associazione Psicologia Benessere e Cultura

“Domandarsi perchéquando cade la tristezzain fondo al cuorecome la neve non fa ru-more”In una delle sue più ce-lebri canzoni, Lucio Bat-tisti ci offre unmagistrale esempio dicome il linguaggio dellametafora consenta ditrovare un canale privile-giato per dar voce alproprio mondo interiore,ma anche per dialogare con se stessi sulle proprieemozioni.Ognuno di noi sa quanto può essere intensa la sen-sazione di non riuscire a dare un nome a ciò che sisente, di come possa essere difficile condividerlo eriuscire a gestirlo nella relazione con chi ci è ac-canto. “Capire tu non puoitu chiamale se vuoiemozioni”La musica, la poesia e le arti in genere sono in ef-fetti la massima espressione di come sia possibileconnettersi con quelle parti più intime, istintive einnate e di come creare quell’ulteriore collega-mento, garante di salute e benessere, tra se stessie il mondo esterno.In una società in cui ci viene detto di essere pe-rennemente connessi, tutto ciò dovrebbe risultareancora più semplice e immediato, eppure i ritmi fre-netici della quotidianità ci travolgono e ci impon-gono di essere sempre più efficienti, flessibili epronti a soddisfare le richieste provenienti dalmondo esterno, a scapito, però, della possibilità difermarci e di "connetterci" con la nostra parte emo-tiva. Ma se non riusciamo a riconoscere e conviverecon le nostre emozioni, come possiamo dialogarecon quelle degli altri? Oggi, più che dare un nomealle emozioni, tendiamo a classificarle in positive enegative, ossia in socialmente accettabili e inac-cettabili: le emozioni, specialmente quelle spiace-voli, vengono spesso inibite dalle norme culturali odalla nostra educazione, perché le riteniamo segnidi debolezza. A partire da Platone, molti pensatori dell'Occidentesono stati inclini a considerare le emozioni comeostacoli all'agire intelligente, poiché accusate di in-durre le persone a fare cose di cui in seguito avreb-bero potuto pentirsi. In tempi recenti, invece, lateoria dell'evoluzione e le neuroscienze hanno di-mostrato che una persona priva di emozioni sa-rebbe in realtà meno intelligente. Ciò non significache le emozioni siano sempre funzionali, ma piut-tosto che dovremmo raggiungere il giusto equili-brio tra emozione e ragione.In effetti, il fatto che noi possediamo emozioni si-gnifica che, almeno in un certo momento della no-stra storia evolutiva, esse hanno aiutato i nostriantenati a sopravvivere. Le emozioni, quindi, sono ri-sposte automatiche, naturali ed innate, che guidano

il nostro comportamento e sono collegate con i no-stri ricordi. Tutto ciò è stato affrontato con semplicitàe chiarezza nel cartone animato "Inside Out", unodegli ultimi capolavori della Disney Pixar. I protagonisti del cartone sono cinque delle sei emo-zioni principali: Gioia, Paura, Rabbia, Tristezza e Di-sgusto; a queste va aggiunta la Sorpresa. Come sievince dalla trama, ogni emozione ha una propriafunzione. In breve, mentre la Gioia fa da collanteverso il mondo e gli altri, spingendo all’azione e allaricerca del contatto sociale, la Paura nasce quandoviene percepito un segnale di allarme e ci dà la pos-sibilità di mettere in atto delle strategie per proteg-gerci dal pericolo attivando il sistema di attacco ofuga. La Rabbia, invece, è una delle emozioni social-mente più inibite pur essendo, in realtà, una delle piùprimitive. Essa nasce da un evento percepito comeostacolo alla realizzazione di un bisogno e serve aproteggerci da un’intrusione, così da salvaguardare inostri bisogni e i nostri confini. La Tristezza, come larabbia è una delle emozioni più represse: fin da pic-coli, ad esempio, ci viene imposto di non piangere.Quest’emozione attiva il sistema di accudimentonegli altri, consentendoci di sentirci rassicurati o di ri-cevere aiuto dalle persone care. L'importanza dellatristezza, senza la quale non ci sarebbe la gioia, èmessa in risalto in modo particolare nel cartone ani-mato. Anche il Disgusto ha una funzione protettiva,poiché ci permette di allontanarci o di eliminare unostimolo spiacevole e potenzialmente dannoso. Infinec'è la Sorpresa, la quale ci consente di distinguere laqualità di ciò che di nuovo ci si pone di fronte, per-mettendoci di accogliere il cambiamento, compren-derlo, valutarne le ambivalenze ed eventuali problemiche porta con sé.Le emozioni, quindi, proprio perché sono così le-gate alla nostra sopravvivenza, non possono essereeliminate. Esse, infatti, non sono solo necessarie,ma rendono variegata e briosa la nostra quotidia-nità in quanto implicate in tutte le nostre funzionicognitive, quali memoria, attenzione, ragionamento,processi decisionali e comunicazione. Proprio per-ché le emozioni rientrano in tutti gli aspetti dellavita dell’uomo, è riduttivo soffermarsi solo su alcunidi essi. In generale, saper riconoscere e gestire lenostre emozioni, senza quindi farci sopraffare daesse, ci aiuta non solo ad accettarle e a smettere dicombatterle, ma anche ad usarle come bussola peril nostro benessere.

Frullati e succhi: un concentrato di benessere

classico è il frullato alla banana,ricco di potassio, risulta esseremolto energetico, e se non arric-chito da latte intero e/o gelato, mapreferendo del latte scremato puòessere tranquillamente utilizzatoanche da chi è a dieta, che natu-ralmente non può dimenticare trale scelte possibili quella del succoo del frullato d’ananas. Nel casodel frullato, se troppo denso que-sto può essere reso più liquido ag-giungendo del succo d’arancia(che aumenta anche l’apporto divitamina C) e con un po’ di yogurtmagro naturale se ne può miglio-rare il sapore senza caricarsi di ca-lorie. A proposito del contenuto divitamina C, anche il frullato di fra-gole non è da meno, anzi graziealla presenza in questo frutto difibre, calcio, magnesio e vitaminaE, la cellulite e le rughe avranno unnemico naturale in più. Un consi-glio finale per la preparazione: fil-trate con un colino il succoottenuto per eliminare i semini eaggiungete un po’ di latte scre-mato per “addolcire” il gusto dellefragole, o se volete aggiungete unpo’ di frullato di banana (riducendocosì ulteriormente le calorie as-sunte). Particolarmente rinfre-scante è infine l’accoppiatamelone e limone, con vitamina Ce caroteni che qui la faranno daprotagonisti. Un frullato dallo spic-cato potere antiossidante è quelloottenuto dalla amalgama di duecarote, una mela e il succo di duearance, particolarmente digestivo

invece può essere quello ottenutosostituendo il succo d’arancia conlo zenzero (ottimo tonico, antin-fiammatorio e anticoagulante). Perchi vuole avere un rapido effettodisintossicante, si può provare unfrullato di pomodoro, cetriolo emela, mentre per riprendersi dauna giornata stressante, carota,pera e zenzero frullati insieme aun gambo di sedano possono ga-rantire la distensione prima, e il re-cupero poi, di nuove energienervose. Non dimentichiamo poi ilclassico ACE che con arancia, ca-rote e limoni unisce le proprietà divitamina C e A in un unico pro-dotto. Per i più audaci infine (mafidatevi il gusto è ottimo), si puòsperimentare un frullato di spinacicrudi teneri con una banana e unbicchiere di latte scremato; saràun puro concentrato di energia evitamine. Ancor più ricco per nu-trienti e vitamine fornite potrà es-sere il mix di carote e spinacifrullati con foglie di cavolo verzaprecedentemente lessate, unito auna banana a rondelle, e resoeventualmente più liquido dall’ag-giunta di una premuta di arancia omandarini.Ricordiamo che queste bevandepossono essere tranquillamenteconsumate in qualsiasi momentodella giornata, e grazie alla varietàdi colori che la natura ci regalapossono anche visivamente aiu-tarci a dar nuova luce a qualchegiornata in bianco e nero, aggiun-gendo benessere a costo minimo.

Proseguiamo il discorso avviato ilmese scorso dedicandoci oggi aisucchi e ai frullati. Come già detto,sia frutta che verdure sono ali-menti molto ricchi di vitamine esali minerali, ed è semplicementeinserendoli in qualunque forma,tutti i giorni nella nostra alimenta-zione, che il nostro organismo puòbeneficiarne nella maniera più im-mediata e completa possibile.Questo consumo diretto ci può intal modo garantire, prima di tuttola sicurezza di star assumendosempre componenti esclusiva-mente naturali (e per chi ha unproprio orto sempre freschissimi)e non di sintesi come gli integra-tori, che non hanno subito tratta-menti chimici e a cui non sonostati aggiunti coloranti o conser-vanti dannosi per la nostra salute(bevande arricchite).Ricordiamo inoltre che le vita-mine hanno un effetto antiossi-dante, cioè che contrasta glieffetti negativi dei radicali liberi,molecole che deteriorano ineso-rabilmente le nostre cellule e inostri tessuti, accelerando il pro-cesso di invecchiamento, e allalunga prima causa innescante iprocessi tumorali. E non dimenti-chiamo che il contenuto in zinco,rame, potassio, magnesio, calcio,bromo (solo per citare alcuni deiminerali presenti) va ad ampliarele proprietà di questi importantialimenti, troppo spesso da moltidi noi sottovalutati. Assunti, so-prattutto a digiuno come primacolazione, frullati e succhi sonobevande disintossicanti, diureti-che e dal sicuro effetto depu-rante e drenante. Grazie all’altocontenuto di fibre inoltre, aumen-tano il senso di sazietà e pos-sono essere impiegate anchecome sostitutivi degli spuntini dimetà mattina e pomeriggio di-ventando all’occorrenza degli ot-timi “antifame”. Come preparare un buon frullatoche sia anche quanto più salutarepossibile? Cominciamo con il pre-ferire i prodotti di stagione (sonopiù ricchi di sostanze nutritive) enel caso della frutta che sia ma-tura, in quanto la frutta acerba èmeno digeribile. Scegliamo quellaproveniente da colture biologichee comunque coltivata localmente(non per campanilismo, ma per co-gliere il massimo delle proprietàdell’alimento). Laviamo tutto conmolta cura e riduciamo preceden-temente in pezzi piccoli in mododa ottenere la consistenza vellu-tata che caratterizza i frullati. Sepossibile non dolcificare ulterior-mente il frullato e quando neces-sita preferire sempre il miele, cheper la sua consistenza si amal-gama più facilmente ma soprat-tutto, con qualche caloria in menoa parità di peso, ci regala moltis-simi vantaggi rispetto allo zuc-chero. Al posto del latte intero èconsigliabile l’uso di latte scre-mato, meno calorico e ricco digrassi (o si può sperimentare illatte di soia). La stessa indicazionevale per lo yogurt come base deinostri frullati; meglio uno yogurtmagro bianco. Per chi vuole tenerd’occhio la linea si può utilizzaredel ghiaccio (che sostituirà inparte o totalmente il latte e/o loyogurt) rendendo il frullato più fre-sco e molto più appetibile nellegiornate calde. Infine, sia frullatiche succhi vanno sempre consu-mati appena preparati per sfrut-tare al massimo l’apportovitaminico e di antiossidanti chequesti possono fornire.Vediamo ora qualche proposta fre-sca per fare un carico di vitamineper queste giornate estive. Un

IL CONTRO MESSAGGIO IL CONTRO MESSAGGIO

Ho appena bruciato 2.500 kcal.Ho dimenticato la torta

nel forno...

Tu chiamale se vuoi... emozioni

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 6

Page 7: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

Di tutto un po’

La bambola di pezzaRacconto a due voci letto e interpretato il 27 luglio in Casalduni

durante la rassegna “Sui sentieri del brigantaggio”

Carmela, una bambina14 Agosto 1861: fu quella la notte in cui mi ucci-

sero; fu a Casalduni. Avevo con me la mia bambola dipezza; la tenevo stretta, come facevo sempre ogninotte, perché non avesse paura. Faceva troppo caldoper dormire e il canto dei grilli oltre le finestre serratedella mia stanza, mi distraeva. Mamma diceva che bi-sognava tenere porte e finestre ben chiuse: era spaven-tata, perché papà era lontano e poi perché correvanocerte terribili voci in paese… Io di solito non temevoniente, forse perché avevo solo sei anni e del mondo co-noscevo ancora poco. Tuttavia qualcosa che mi spa-ventava c’era: erano i briganti!

Avevo sentito raccontare che sulle montagne circo-stanti al mio paese si nascondevano dei fuorilegge, iregi, che, al servizio di Francesco II, tramavano con-tro i Savoia e assaltavano viandanti e calessi. Alcunigiorni prima s’erano spinti fino in paese ed era avve-nuta la strage: a Pontelandolfo, dopo aver catturatoquaranta soldati piemontesi con il loro tenente Augu-sto Bracci li avevano condotti a Casalduni e qui li ave-vano massacrati, per ordine di un malefico brigante:Angelo Pica! Ma anche i soldati piemontesi mi face-vano impressione: se ne venivano giù coi loro cavalli ele loro divise piene di bottoni e se ne andavano in giroper le vie di Casalduni, fermando e arrestando chiun-que non gli andasse a genio. Quando ti guardavano,con quella loro faccia inespressiva e la bocca nascostasotto ai baffi a punta, non capivi mai cosa avessero in-tenzione di fare! Una volta Pasquale, un nostro pae-sano, disse che i piemontesi erano venuti a darci unamano ad esser tutti uguali. Io non gli credevo: non era-vamo tutti uguali. Io e la mamma per esempio, vive-vamo in una casupola e spesso ci accontentavamo diconsumare solo verdure e pane duro. Mio padre dicevasempre che il mondo è diviso in buoni e cattivi; se cifosse stato lui quella notte, avrebbe saputo spiegarmiquali erano in quel momento i buoni e quali i cattivi eio, io non avrei più avuto paura di nessuno!

La mamma Casalduni, 14 Agosto 1861; attaccarono di notte.

Di sorpresa. Nel mezzo di una nottata insonne. Im-possibile dormire: e non solo per il pensiero di miamadre invalida, allettata nella stanza accanto alla mia;non solo per l’afa di agosto, imprigionata dalle finestresprangate, ma perché ogni più piccolo fruscio di ventotra le foglie della teglia davanti casa; ogni scricchioliodelle travi di legno sopra la mia testa, sapeva di orrore,pareva annunciare la fine. L’unica cosa che potevo fare,anziché rivoltarmi nel mio letto e vegliare, era di por-tarmi appresso il lume a petrolio e affacciarmi allastanza della mia bambina, Carmela, e perdermi tra isuoi lunghi capelli neri; respirare il suo respiro, stor-dirmi del contatto della sua pelle scura, mentre m’in-ginocchiavo accanto al suo letto e poggiavo la guanciacontro il suo braccio ripiegato.

Teneva stretta la sua bambola di pezza: quella chemia madre le aveva cucito prima di ammalarsi, per ilsuo sesto compleanno. Ora di mia madre restava soloun corpo sofferente e inerme costretto in un letto – ilpensiero fuggito chissà dove – e io non potevo abban-donarla.

Per questo eravamo rimaste: io, lei e Carmela. Era-vamo rimaste anche quando avevamo visto sfilare da-vanti casa, già un paio di giorni prima, amici e parenticoi loro muli carichi di beni, che scappavano nei paesivicini. Si attendeva l’arrivo dei bersaglieri piemontesi:una spedizione punitiva contro i briganti che avevanoammazzato i loro compagni e non solo: contro l’interaCasalduni e Pontelandolfo tutta! Il nostro sindaco,Luigi Orsini, aveva radunato in piazza tutti noi pae-sani e ci aveva avvertiti: il nostro paese sarebbe statoraso al suolo e l’unica cosa da fare era fuggire! Non cicredevo! Non potevo crederci, semplicemente perché ionon potevo muovermi da lì! Non potevo abbandonaremia madre in un letto! E poi, se mio marito fosse tor-nato, apposta per proteggerci, chi avrebbe trovato?!

Un improvviso vociare giù in strada mi richiamò incucina, a spiare da una fessura nel legno della finestra.Eccoli, erano arrivati!

CarmelaA svegliarmi fu un intenso calore: il sudore mi in-

collava sulle spalle la camiciola di cotone e sul collo icapelli. Aprii a fatica gli occhi e vidi un lucente ba-

gliore: da ontano giungevano a me voci maschili e ru-mori di cocci infranti. Dov’ero?! Pensai. Ero forsemorta?! No, non lo ero ancora. Mia madre apparve ge-mendo nel vano della porta e fece per venire verso dime: io mi precipitai fra le sue braccia; volevo gridare,volevo chiedere, ma la voce rimaneva soffocata in goladal fumo che arrivava dalla stanza di nonna e dal ter-rore. La casa era in fiamme, il paese tutto era infiamme, la mia intera esistenza era in fiamme!

«Presto, via di qui!» mi urlò mamma, con voce con-citata. Nascosi la testa contro il suo abito scuro e miaccorsi che era scalza, così com’ero scalza io.

«Proviamo dalla finestra!» disse mamma, dopo es-sersi guardata intorno disperata. Si udivano gli stivalidei bersaglieri che vagavano per casa e le urla impe-riose di altri soldati giù in strada. Mamma riuscì adaprire la finestra e a sospingermi verso di essa con l’in-tento di scavalcarla, visto che era solo a poco più di unmetro di altezza. Ma io rimasi immobile, impietrita da-vanti all’incendio che divorava la nostra casa e le stallee i fienili tutt’intorno e al furore che risuonava nellevoci dei piemontesi. Mamma mi scosse per le spalle:«Presto! Andiamo! Dobbiamo allontanarci da qui!»

«La nonna…?!» riuscii appena a mormorare, men-tre lei mi tirava per un braccio contro il davanzale.

«Non possiamo fare più niente per lei» disse miamadre, col viso rigato di lacrime. Mi lasciai sospingeresopra al davanzale. Avevo già le gambe penzoloni nelvuoto quando mi ricordai della mia bambola di pezza.

«La mia bambola!» esclamai, riuscendo finalmentea piangere e tornai indietro per andarla a riprenderedal mio letto. Troppo tardi: un soldato con i baffi apunta l’aveva trovata prima di me e ora la reggeva atesta in giù nella sua mano oscena!

La mamma. Con un rumore sordo il portone di casa venne scar-

dinato, crollò a terra: così, coi calci, quella notte i pie-montesi entrarono in casa mia. Con irragionevole furiapresero a spazzar via tutto.

Ruppero: i vasi con la conserva di pomodoro, alli-neati sulle mensole in cucina; frantumarono: le brocche con l’acqua e con l’olio; rovesciarono: le pentole di rame appese ai muri; squassarono: le seggiole di legno; (pregavo)spaccarono: la cassapanca in camera di mia madre;(ancora pregavo)insanguinarono: il letto di mamma; (urlavo)incendiarono: le sue coperte; (fuggivo) bruciarono: la bambola di pezza (ancora urlavo) strapparono: i miei orecchini; (urlavo e graffiavo)tirarono: i miei capelli; (ancora pregavo)afferrarono: le mie vesti; (mi ribellavo)strapparono: la mia gonna; (mi dibattevo)ferirono: la mia spalla; (piangevo) presero: la mia bambina! (urlavo e mordevo)colpirono, la mia Carmela (gemevo e scalciavo)…Mi trapassarono: a colpi di baionetta.Calpestarono: il mio corpo inermee smisi di respirare.

Carmela14 Agosto 1861: quello fu l’ultimo giorno della mia

breve vita. Alle quattro del mattino, i soldati piemon-tesi mi uccisero. Trovai la nonna ad aspettarmi e, pocodopo, ci raggiunse anche la mia mamma: lo sentii, den-tro di me, che era morta. Sentii che la sua luce passavaattraverso tutto quel fumo e si univa a me. Da quel mo-mento siamo sempre insieme. Manca solo papà.

Dicono che per la disperazione si sia unito ai bri-ganti (quelli veri) e che ancora adesso, in mezzo ai bo-schi, certe volte di notte, l’eco del vento risuoni deglizoccoli del suo cavallo che corre impazzito in cerca diuna strada che lo conduca da noi. Perché qui dovesiamo noi ora non esiste più il tempo ma solo una serieinfinita di possibilità. Come quella che un giorno pos-siamo tornare ad essere ancora tutti e quattro insiemee che a tutte le vittime di questo eccidio, sia resa giu-stizia.

Fonti“1861 Pontelandolfo e Casalduni, un massacro dimenticato” di GigiDi Fiore (Focus storia).“Giustizia per Pontelandolfo”“Pontelandolfo: Agosto 1861 memorie di quei giorni” di Carlo Peru-gini.

7Anno VI - n. 7 - Luglio 2016

Chi ’o vere’... a modo mio!(Rifacimento della nota canzone Morconese

per dare il benvenuto ai forestieri ed augurare una Buona Estate a Tutti. Consiglio: non leggetela...cantatela!!!).

I racconti diDaniela Agostinone

Chi ‘o verè Morcono quant’è bello oinè (2v):isse ‘no poco ‘ncoppa a ro castello‘i che bello frisco...sulo ccà le po’ trovààà!!!

Morcono è ‘no paeso fatt’a scale oinè (2):se vai a lo centro è sulo meravigliapo’ scigni a lo palazzo e ‘i che belvedèèè!

Si teni cacche male ara venì oinè (2):l’aria ‘e Morcono è sempe la cchiù bonate passa ogni cosa, jamme veni ccààà!

La Proloco de Morcono è assai ‘mpegnata oinè (2);pe’ tutti quanti organizza tanti eventipe ce fa contenti..’no grazie veramente!

Quante ne fa la gente ‘e la Rocca oinè (2):te fa bagnà la fresa a la fontanache bello c’a morcone se pote ancora fa!

Quante ne fa la gente’e le Coste oinè (2):ce fa la festa prima ‘e tutti quanti‘na ‘mposta e na birrozza e ce iamme a divertììì!

Quante ne fa la gente ‘e Cuffiano oinè (2):ce sta ‘na festa bella rossa rossavenite pure a frotte ca spazio ce ne staaa!

Quante ne fa la gente ‘e Cannavino oinè (2):rent’à la festa se magna e po’ se beveche ‘ato po volèèè, ccà te la po’ spassààà!

Quante ne fa la gente ‘e la Torre oinè (2):pe’ san Ruminico è festa a fine austoma è sempe ancora estate, ccà non ce po’ mancààà!

Quante ne fa la gente ‘e la Chiana oinè (2):‘nta chillo schiazzo se balla e po’ se cantace sta lo primo frisco ma ce s’adda pure ììì!

Quante ne fao a la Maronna de la Pace oinè (2):tra tutte quante chesta è la cchiù cortaè ‘ncoppa ‘a lo paeso ma è bello de cce ‘iii!

I’ co’ sta canzone voglio dire oinè (2):gente de fore ma pure gente e ‘rintase stamo tutt’ansieme ce se po’ divertììì!

Concludo...e dico a tutti quanti oinè (2):“‘na bbona estate” tra verde cibo e festeccà v’addevriate, lo verno po’ aspettààà...Chest’è Morcone, paese de lo Sannio,prete ncoppa a prete ma pure core a coooo’!!!

Raffaella Morell

N.B. In risposta alla poesia del mese precedente:l’Europeo lo ha vinto il Portogallo

di Gabriele Palladino

Il Forum Giovani rinnova l’organo esecutivo.È Antonio Del Ciampo il successore del di-missionario presidente Nicola Petronzio.Rocco Diglio assume la carica di vice presi-dente, Guerrera Mariaeleonora è il segreta-rio, Mancini Valerio il tesoriere. Completanol’esecutivo: Perugini Antonio, Griffini Luigi,Guerrera Rocco, Moavero Cosimo, PalladinoGiovanni, Calabrese Carmine, Colesanti Ni-cola, Mancini Alessia, Mancini Francesco,Rossi Alessia e Rossi Antonella.Prima ancora di sedersi intono a un tavoloe redigere un programma delle attività fu-ture, per brevità dei tempi, il primo obiet-tivo del neo eletto esecutivo è laorganizzazione della “Festa della Birra” chesi è tenuta il 15 e 16 luglio. L’appuntamentoè tanto atteso quest’anno dopo lo straor-dinario successo della passata edizione.Band musicali, animazione, e tanta altrabuona musica, faranno da cornice sonora espettacolare alle due serate. È prevista unanutrita partecipazione di giovani locali edei paesi viciniori.

La “Festa della Birra” di Pontelandolfo,ideata lo scorso anno dai giovani delForum desiderosi di fare qualcosa di nuovo,è già un appuntamento irrinunciabile pergli appassionati di musica e gli amantidella buona birra, quella che si beve al-l’Octoberfest a Monaco di Baviera in Ger-mania per intenderci, la più famosa festadella birra d’Europa. Mangiare non è unproblema. Fiumi di liquido dorato scorre-ranno dai rubinetti degli stands, per unaFesta della Birra che non vuole essere solointrattenimento e spettacolo ma ancheamicizia, crescita per i giovani, volontariatoe non ultimo obiettivo degli obiettivi è ladiffusione della cultura della birra, unadelle bevande più antiche che l’uomo co-nosca e che affonda le sue radici nella sto-ria e nella tradizione delle grandi civiltà.Mix perfetto per una bella serata è bellamusica, buona birra e bella compagnia. Me-ditate gente! Ah, prima di darci appunta-mento a Pontelandolfo per la Festa dellaBirra, non dimentichiamo gli effetti nega-tivi dell’alcol per chi guida. Responsabilitàe giudizio ragazzi!

PONTELANDOLFO NUOVO ESECUTIVO PER IL FORUM DEI GIOVANI

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 7

Page 8: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

SanitàAnno VI - n. 7 - Luglio 20168

di Luella De Ciampis

Nomine del tutto inattese perl’Azienda Sanitaria Locale e perquella ospedaliera. A sancire ilcambiamento radicale in camposanitario, il provvedimento del go-vernatore della Regione Campania,Vincenzo De Luca che, nel corsodel consiglio di giunta di ieri po-meriggio, ha nominato i direttorigenerali delle Asl e delle aziendeospedaliere di Avellino e Bene-vento, portando così a compimentoil lavoro iniziato qualche settimanafa nelle altre città campane.Sarà Giampiero Maria Berruti, at-tualmente commissario straordi-nario dell’ospedale “Rummo”, asvolgere il compito di direttore ge-nerale dell’Asl, mentre la direzionedel “Rummo” passerà a RenatoPizzuti, commissario straordinariodell’Asl Napoli 1. Nomine giunte asorpresa, si diceva, perché negliambienti sanitari erano state fattesupposizioni lontane anni luce daquanto è emerso ieri.Renato Pizzuti nasce a Napoli nel1958, dove ha conseguito la laureain Medicina e Chirurgia, specializ-zandosi, prima  in Igiene e Medi-cina Preventiva e successivamentein Statistica Sanitaria. La sua bril-lante carriera ha inizio nel 1989come funzionario medico dell’Os-servatorio Epidemiologico regio-nale, di cui più tardi diventa

dirigente, fino a ricoprire, dal 2006al 2013, la funzione di dirigentemedico responsabile del SettoreAssistenza Ospedaliera e Sovrin-tendenza sui Servizi Regionali del-l’Emergenza del 118, con direttaresponsabilità delle risorse umane,finanziarie e strumentali connessi.Dal 2013 svolge la funzione di diri-gente di staff, con funzioni di sup-porto tecnico operativo alladirezione generale, per la tuteladella salute e il coordinamento delSistema Sanitario Regionale.Giampiero Maria Berruti nasce aBenevento nel 1952 e si laurea nel1978, con il massimo dei voti, al-l’Università di Napoli in Medicina eChirurgia. Svolge il tirocinio pra-tico, presso il reparto di Chirurgia

Generale dell’ospedale San Gen-naro di Napoli e poi torna a Bene-vento, dove comincia a lavorare,svolgendo il servizio di GuardiaMedica presso il Comune di Apice.Negli anni ottanta svolge la fun-zione di docente per la forma-zione di infermieri e tiene corsi diaggiornamento in gastroenterolo-gia ed ecografia clinica, presso la IIFacoltà dell’Università di Napoli.Dal 1986 Berruti diventa assistentechirurgo a tempo pieno presso ladivisione di Chirurgia d’Urgenza ePronto Soccorso dell’ospedale“Rummo”, fino a ricoprire nel ‘93 lacarica di dirigente medico dellastessa Unità Operativa. Nel 2010diventa direttore facente funzionidell’Unità Operativa Complessa di

di Luella De Ciampis

Tre nuovi centri diabetologici saranno aperti in provincia di Bene-vento. A  stabilirlo, il provvedimento della Giunta della Regione Cam-pania che ha previsto la realizzazione di 59 nuovi centri su tutto ilterritorio regionale. Lo scopo è quello di rendere operativo un cen-tro per ogni 100.000 abitanti, per garantire l’assistenza ambulato-riale ai pazienti diabetici e per tenere sotto controllo quanto piùpossibile la malattia che, se oggetto di cure mirate e rigorose, haun decorso molto più lento e meno deleterio sugli organi vitali. Almomento, i servizi di diabetologia effettivamente funzionanti, pre-senti sul territorio sannita, sono solo due, uno presso il distrettodell’Asl di Morcone, a cui fanno riferimento i pazienti del distretto diSan Bartolomeo in Galdo e che quindi abbraccia i comuni del For-tore e del Tammaro, e l’altro a Benevento città, gestito dal Centroprivato Gammacord, in convenzione con l’azienda sanitaria. C’è inol-tre un reparto per le visite diabetologiche all’ospedale Rummo,dove era possibile effettuare la prima visita di diagnosi della pato-logia, che, tuttavia, da qualche tempo, non funziona più.Dei nuovi centri, con molta probabilità, uno sarà istituito nel distrettosanitario di Benevento, l’altro in quello di Montesarchio e il terzo neldistretto di Telese Terme, cosicché, sarà potenziata la disponibilitàdel capoluogo e, contestualmente, saranno coperte le aree dellaValle Telesina e di quella Caudina, altrimenti prive del servizio didiabetologia.L’attenzione del governatore della Campania alla malattia diabeto-logica è legata al fatto che il diabete è considerato, a tutti gli effetti,una malattia sociale in continuo aumento, anche a causa degli stilidi vita, caratterizzati dalla sedentarietà e da un’alimentazionespesso troppo ricca di carboidrati e di zuccheri raffinati, più in ge-nerale, oltre a essere causa di cecità, di gravi cardiopatie, di am-putazione degli arti inferiori per cancrena e a essere la secondacausa di insufficienza renale terminale. Dunque, prevenire e teneresotto controllo la malattia diabetologica, su cui spesso, ma non perforza, influisce il fattore ereditario, rappresenta un concreto aiutoper i malati e per le famiglie che, in alcuni casi, si trovano a dovergestire a casa la degenza di un congiunto anziano e reso invalidodalle complicazioni a cui un diabete non curato normalmenteespone.Gli ambulatori di diabetologia, presenti sul territorio, hanno il com-pito di “prendere in cura” il paziente che viene iscritto al centro inseguito a una prima visita presso la struttura pubblica, in questocaso l’Asl, per mezzo della quale, il diabetologo attesta la presenzadella malattia. Spetterà poi al centro antidiabete seguire nel tempoil malato, addestrarlo all’autocontrollo e all’automisurazione dell’in-sulina, attraverso appositi dispositivi,  alla gestione giornaliera deifarmaci, eseguire ciclicamente visite cardiologiche, oculari e neu-rologiche per valutare il corso del diabete, constatarne l’evoluzioneed evitare così i danni generati negli anni sugli organi vitali.

di Luella De Ciampis

“L’abuso sui minori è un fenomeno che, purtroppo, nonsi può prevenire. Io sono fermamente convinta che laforma di tutela più efficace, sia l’ascolto da parte dellefamiglie, della scuola, della parrocchia e di tutti quelliche vivono a stretto contatto con i bambini, oltre allacapacità di interagire con i ragazzi in età preadole-scenziale, quelli in una fascia di età compresa tra gli ottoe i dodici anni”. Ad affermarlo è Antonella Bozzaotra,presidente regionale dell’Ordine degli Psicologi, che hasentito forte l’esigenza di esprimere la propria idea sullatragica morte di Maria, la bimba rumena, residente aSan Salvatore Telesino, vittima di abusi reiterati neltempo. “Maria annegata in piscina come Fortuna, get-tata da un balcone delParco Verde di Caivano. Lastoria si ripete, seppurecon presupposti e dinami-che diverse – dice la Boz-zaotra –    e si ripeteràancora, perché è difficileche chi è più vicino ai bam-bini riesca a leggere i se-gnali degli abusi perpetratisu di loro”.“Sarebbe opportuno e va-lido puntare sulla forma-zione degli adulti chevivono a stretto contattocon i minori – continua il presidente – affinché sianomessi nelle condizioni di decodificare segnali impor-tanti. Questo è un lavoro che non può e non deve es-sere improvvisato e presuppone che i genitori, gliinsegnanti, i catechisti, i responsabili dei centri sportividiventino attenti osservatori dei loro piccoli interlocu-tori. Tuttavia, il primo e più importante passo per con-trastare il diffuso fenomeno degli abusi, è, come hoanticipato prima, l’ascolto”.“Il bambino – ribadisce la Bozzaotra – deve acquisirefiducia nei familiari e negli insegnanti e deve altresìavere la certezza di poter raccontare tutto quello chegli accade e lo riguarda da vicino, senza essere pu-nito o prevaricato. Si può inoltre insegnare ai bambini

ad autotutelarsi, mettendoli, con delicatezza, nellecondizioni di comprendere i pericoli a cui possono an-dare incontro”.“C’è comunque un aspetto da esaminare – concludeil presidente – e riguarda il fatto che l’abuso sui mi-nori, sia esso fisico o psicologico, è un fenomenoassai diffuso da sempre ed è una responsabilità so-ciale farlo emergere.  I dati certi su questo argomentosono essenzialmente due: il primo è che oggi si de-nuncia di più, rispetto al passato, l’altro è che, per for-tuna, l’epilogo non è sempre così nefasto come nelcaso di Maria. Quindi, qualora le vittime dovessero so-pravvivere, e ciò avviene nella maggior parte dei casi,è nostro compito profondere tutto l’impegno di cuisiamo capaci per far sì che superino l’evento trauma-

tico e siano messe ingrado di ricostruire la pro-pria psiche sulle maceriedelle violenze subite”.Dunque, raccontare aibambini delle vicissitudinidi Cappuccetto Rosso, ino-culare il germe della sot-tile paura dell’orco cattivo,ovvero educarli alla diffi-denza nei confronti delprossimo, secondo quantoconfermato dalla modernapsicologia, non è efficacequanto l’ascolto e l’osser-

vazione attenta, da parte degli adulti, di tutto quanto at-tiene alla sfera dell’infanzia. Bisogna rimboccarsi lemaniche e lavorare. A tale scopo, è già partito un pro-getto, finanziato con un milione di euro, per la crea-zione di una task force di pediatri che saranno prepostialla formazioni di altri sanitari, tra pediatri e medici difamiglia, che sapranno a chi fare riferimento per indivi-duare casi di sospetto abuso. Un obiettivo difficile daperseguire, in quanto l’abuso sessuale non è semprefacile da riconoscere, a causa della mancanza assolutadei segni clinici e di lesioni fisiche persistenti, se nonper un cambiamento comportamentale del bambinoche potrebbe apparire più introverso e aggressivo, op-pure tendere alla regressione e all’autolesionismo. 

di Luella De CIampis

“Mettere gli occhiali giusti,per vedere quanto ac-cade intorno a noi”. È ilmonito di Maria Di Carlo,consigliere dell’Ordine re-gionale degli psicologi,che punta il dito contro gliabusi e le violenze ai mi-nori in territorio sannita.“Contrariamente a quantoemerge – dice la Di Carlo– nelle nostre realtà, diminori a rischio ce nesono molti di più diquanto si creda. Questamia asserzione è confer-mata sia dal fatto che, la-vorando quotidianamentecon i bambini, ho la pos-sibilità di avere il polsodella situazione, sia dalfatto che molte patologiedegli adulti, quali l’anores-sia, la tossicodipendenza,la depressione e i disturbi della personalità, sono frutto di abusi e maltrattamenti pregressi. A questopunto, è necessario fare un distinguo, tra gli episodi cha accadono una volta e che provocano un traumaacuto nell’immediatezza e quelli di violenze e maltrattamenti  perpetrati nel tempo, che procurano feritepiù profonde e difficili da rimarginare. Nella maggior parte dei casi, gli abusi sono intrafamiliari, perchécoinvolgono persone che frequentano abitualmente la famiglia, quali parenti stretti o amici”.“È necessario – continua il consigliere – dare gli strumenti di lettura adatti, a tutti coloro che hanno a chefare con i bambini, per cogliere i segnali di un disagio. Se i piccoli si presentano a scuola sporchi, mal-vestiti e in disordine, se sono lasciati a se stessi e mostrano i segni tangibili dell’incuria dei genitori o diuna sessualizzazione troppo precoce, gli insegnanti, in quanto pubblici ufficiali, hanno il dovere di se-gnalarlo agli organi competenti. È di fondamentale importanza intervenire il prima possibile in caso diabusi e di maltrattamenti, al fine di consentire un più adeguato recupero. C’è, allo scopo, un manifestorivoluzionario, concepito con la tecnica del fumetto, ideato da Francesco Montecchi, primario di neurop-sichiatria infantile del Bambin Gesù di Roma, creato proprio per rompere il silenzio degli adulti e per met-tere in guardia i bambini sulle cose che proprio non devono consentire ai grandi”.“Spezzare l’indotto della violenza è infatti di vitale importanza per il futuro del minore – dice ancora laDi Carlo – che si trova ad affrontare un evento fortemente traumatico, che distorce la concezione del rap-porto affettivo. Nel suo animo si insinua l’idea della vergogna insieme a sentimenti contrastanti, si sentecontemporaneamente sporco, colpevole, impotente e tradito, perché l’abuso sessuale è una forzatura perlui. È come se si volesse far camminare un bambino di tre mesi. Spesso, se si fa una buona e attentaanamnesi, viene fuori che l’abuso è intergenerazionale, ovvero che la mamma è stata anche lei oggettodi episodi di violenza”.“La soluzione – conclude la psicologa – è far emergere il problema e assicurare i colpevoli alla giustizia,in quanto l’abuso sui minori è un reato che prevede la reclusione e più il bambino è piccolo più i danniarrecati alla sua psiche sono gravi, tanto che la legge, in questi casi prevede l’aggravante. In trenta annidi attività, ho mandato in carcere ben più di un ‘orco’ e ne sono fiera, sia perché ho impedito che po-tessero continuare a nuocere che per i piccoli pazienti, per i quali, il trattamento migliora nel momentoin cui hanno la certezza di essere finalmente al sicuro da chi, per così tanto tempo, gli ha fatto delmale”.      

ASL BENEVENTONOMINATI I DIRETTORI GENERALIChirurgia Generale e Oncologiadel “Rummo”, nel 2012 direttoresanitario, nel 2014 direttore gene-rale facente funzioni e nel 2015commissario straordinario dellostesso ospedale. Tuttavia, la mag-gior parte della sua vita di medico,Berruti l’ha trascorsa in corsia, omeglio, in sala operatoria, al servi-zio dei pazienti, come spesso eglistesso ha ricordato.I due manager, entrambi con unnotevole bagaglio di esperienza,sia in campo ospedaliero, che incampo amministrativo, avranno fi-nalmente la possibilità di program-mare e decidere il lavoro dasvolgere nei due diversi ambiti e diprendere decisioni condivise, tuttoa vantaggio dei pazienti. La ge-stione dell’Asl, passata per il com-missariamento di Ventucci e diPicker e quella del “Rummo”, affi-data ormai da due anni a Berruti,troveranno sicuramente una nuovastabilità con la nomina dei direttorigenerali. Si diceva  prima dei pro-getti condivisi da realizzare. C’è giàin itinere, per esempio, la crea-zione di un Cup unico per i pazientidelle due strutture, finalizzato a unpiù veloce smaltimento del lavorodell’azienda ospedaliera che ha unnumero altissimo di richieste gior-naliere, progetto questo che po-trebbe avviarsi su una corsiaprivilegiata con la nomina di Ber-ruti all’Asl, che conosce bene ipunti deboli dell’ospedale in cui halavorato praticamente per tutta lavita. Di contro, le indiscusse capa-cità gestionali di Pizzuti potrannoessere di grande aiuto per scio-gliere i tanti nodi irrisolti che, in-sieme alle eccellenze, allecompetenze e alla professionalitàdel personale sanitario che ci la-vora, sono parte integrante del-l’azienda ospedaliera, al fine dievitare che Benevento perda unpresidio così importante per la tu-tela della salute degli utenti ditutto il territorio del Sannio.

DIABETOLOGIAA breve l’apertura di tre nuovi centri

ABUSI SUI MINORIL’intervista a Maria Di Carlo,

consigliere dell’Ordine regionale degli Psicologi

VIOLENZA SUI MINORIUn fenomeno che non si può prevenire

IL SILENZIO UCCIDE LA DIGNITÀ

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 8

Page 9: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

9Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Cultura

AUTOCARROZZERIADEL GROSSO

di ELENA RINALDIBomboniere - Partecipazioni

Articoli da regaloVia Roma, 70 - Morcone (Bn)www.fantasyidearegalo.it

SOCCORSO STRADALE h. 24

Via Cà del Re - Colle Sannita (Bn)Te. 0824 931654

Pino 349 8856898 - Mario 349 2129180

ASSISTENZA E VENDITA COMPUTERCancelleria - Fax - Stampa fileToner e Cartucce - Accessori pcStampanti e scanner - Siti webScansione e copia documenti

Via degli Italici, 47 - Morcone (BN)Tel. 345.3159303 - [email protected]

Via Valle, 8Sassinoro (Bn)

Telefono0824.958149

Studio TecnicoGeom. De Palma EmilianoC.da Piana, 191 - Morcone (BN)Tel. 0824.956129Fax 0824.093115Cell. 347.5717229

TopografiaProgettazione

Consulenza d’impresa

centro estetico

Via dei Caraceni, 42 - Morcone (BN)Tel. 0824 957569

Lubrificanti per autotrazioneagricoltura e industria

Zona Ind.le - MORCONE (BN)Tel. 0824.1774084www.sgmoil.com

www.sgmlubrificanti.comVia Roma, 3 - Morcone (BN)

328.8786577

IMPIANTI

POLZELLAREALIZZAZIONEIMPIANTIIdrici - TermiciCondizionamento

MORCONE (BN)Tel. 0824.951342 - cell. 347.7783671

IMPRESA CIARLOLAVORI EDILI E STRADALI

C.da Piana, 62 - MORCONE (BN)Tel./Fax 0824.956281

STAMPAGGIO E ASSEMBLAGGIOMATERIE PLASTICHE

PRODUZIONE ARTICOLI EDILI

Zona Ind.le MORCONE (BN)Tel. 0824.955131 - Fax 0824.955936

Si effettuano trattamentidi luce pulsata

Via degli Italici - Morcone (BN)Tel. 0824 956312

www.arredamentiromanello.it

BAR - RISTORANTEPUB - PIZZERIA

Contrada Piana - Morcone (Bn) - Tel. 0824 957535

POLO CULTURALE BAMIL LIBRO ALLA FINESTRA

di Maresa Calzone

Nata da un’idea del Dott. FrancoParente, la manifestazione “SuiSentieri del Brigantaggio” edizione2016 si è evoluta, passando da unsemplice raduno di cavalli e cava-lieri, a un vero evento storico-cul-turale, che quest’anno per la VIIedizione tenutasi dal 25 al 31 lu-glio, ha offerto un calendario riccoe articolato.Patrocinata dal Comune di Casal-duni e dall’Università degli Studidel Sannio, la manifestazione or-ganizzata da A.S.D. “I Cavalieridella Collina” e A.S.D. “Teatro Eque-stre Sannita”, si è svolta nel Co-mune di Casalduni (Bn) e ha avutocome punto fermo la storica pas-seggiata a cavallo fino a Pontelan-dolfo (Bn), per la rievocazionedell’eccidio del 1861.Il cavallo al centro dell’evento. Il ca-vallo nella storia, nel cammino del-l’evoluzione dell’uomo e delleciviltà, il cavallo come espressionesana di comunicazione tra l’uomoe gli animali. Punto di congiun-zione tra il passato, dove il cavallo

di Gaetano Cipolletti

“La cosa che più fa male non è dasoli sempre lottare! La cosa che piùstrazia non è da soli piangere unadisgrazia! Stare da soli a Capo-danno non è la cosa più triste almondo. Stare da soli in povertà famale certo ma non ti ucciderà ...Perché la cosa che veramente uc-cide è essere soli quando si ride.Quando finalmente la gioia arrivaessere soli è un funerale!”Edoardo Albinati; Filippo Timi, Tut-talpiù muoio, Roma, Fandango libri,2006.La presente monografia è stata, nel mese di luglio, presentata nellarubrica settimanale “Il libro alla finestra”; la scelta non è stata ca-suale, infatti è stato ricordato il vincitore del 70° Premio Strega:Edoardo Albinati.La premiazione del vincitore del Premio Strega 2016 si è tenuta ilgiorno 8 luglio 2016 presso il Parco della Musica a Roma. La giuria,presieduta da Nicola Lagioia, ha proclamato vincitore La scuola cat-tolica di Edoardo Albinati, (Rizzoli), con 143 voti; inoltre, concorre-vano al premio: L’uomo del futuro, di Eraldo Affinati (Mondadori); Seavessero, di Vittorio Sermonti, (Garzanti); Il cinghiale che uccise Li-berty Valance, di Giordano Meacci (Minimum Fax); La femmina nuda,di Elena Stancanelli (La nave di Teseo).Edoardo Albinati nasce a Roma l’11 ottobre 1956, è uno scrittore e tra-duttore italiano, vive a Roma e dal 1994 insegna presso il Peniten-ziario di Rebibbia.Filippo Timi, secondo autore, è nato a Perugia il 27 febbraio 1974, èscrittore, attore e regista italiano.La monografia Tuttalpiù muoio, che fa parte del patrimonio librariodella Biblioteca Comunale “Enrico Sannia”, è articolata intorno al per-sonaggio Filo “che Albinati e Timi hanno scritto con ferocia e can-dore; è sceso in guerra per riscattarsi: spesso subisce cocentisconfitte, dai risvolti comici irresistibili, talvolta riesce a trionfare.La vita vera che scorre in queste pagine è una lotta contro la fame diamore, di cibo e di sesso. Ma soprattutto di riconoscimento umano.Riuscirà Filo a vincere e a vendicarsi? O almeno ad essere accettato?Usando tutte le risorse di un linguaggio realistico eppure fiabesco, co-struendo il romanzo con i materiali e il ritmo della vita “così com’è”,Albinati e Timi danno corpo a un personaggio memorabile, una spe-cie di Huck Finn piombato nel mondo dei centri sociali e delle sfilatedi Armani. Accanto a Filo, ancora più vitale di lui, sua madre, leonessadagli artigli spuntati, la prima a farsi i capelli rossi a Ponte San Gio-vanni e il coro di una spassosa e trucidissima famiglia umbra”.Le parole sono pagine di una vita che smuovono nel silenzio ciòche vibra da sempre, sono vulcani vitali che animano i tempi.Buona lettura a tutti.

CASALDUNI SUI SENTIERI DEL BRIGANTAGGIOLa manifestazione, giunta alla settima edizione, si è tenuta dal 25 al 31 luglio ed è stataparticolarmente ricca di eventi culturali, con convegni, spettacoli e momenti gastronomici

era considerato un elemento im-portante per gli spostamenti, e ilpresente, come “veicolo” di cul-tura, sport e condivisione sociale.Dal 25 al 31 luglio Casalduni è di-ventata luogo di dialogo e festa, diconfronto e condivisione attra-verso convegni, spettacoli, mo-menti gastronomici e musicali.Novità di questa edizione, la spe-

ciale consegna della Croce Co-stantiniana ai Sindaci dei Comunidi Casalduni e Pontelandolfo, conuna cerimonia solenne.“Sui Sentieri del Brigantaggio” deveessere la manifestazione di tutti,perché rispecchia il principio di li-bertà che mi piace associare alla fi-gura del cavallo” ha dichiarato ildott. Franco Parente, presidente

dell’Associazione “I Cavalieri dellaCollina” e ideatore dell’evento. “Quest’anno, con le associazionicoinvolte nell’organizzazione, ab-biamo voluto diluire l’evento in piùgiornate, per dare spazio a tuttequelle persone che hanno intesopartecipare attivamente, portandoil proprio contributo culturale e so-ciale. L’idea nata diversi anni fa,con la rievocazione storica dell’ec-cidio di Casalduni e Pontelandolfodel 1861, attraverso una passeg-giata a cavallo, ne ha fatta distrada… e oggi oltre alla massic-cia partecipazione di cavalieri,vede la partecipazione di nume-rosi giovani, delle associazioni,della scuola, dell’Università, e coin-volge il mondo delle istituzioni conla partecipazione dei sindaci e au-torità regionali. Questo credo siaun segnale positivo per il nostroterritorio, che attraverso una ma-nifestazione intende aprirsi adesperienze e condivisioni proba-bilmente meno 'social' chiudendomagari una finestra sul web eaprendone una nella realtà, tra na-tura, cavalli e storia.”

di Gabriele Palladino

Tra il verde dell’Oasi WWF delLago di Campolattaro il Club delLibro di Pontelandolfo ha affron-tato una lettura tutt’altro che sem-plice, nient’affatto scollegata dallarealtà contemporanea.Il libro oggetto di discussione èstato infatti “Esilio dalla Siria. Unalotta contro l’indifferenza” di ShadyHamadi, scrittore e giornalista fi-glio di padre siriano musulmano emadre italiana cristiana, nato e cre-sciuto in esilio in Italia.Il Club del Libro, che in estate nonva in vacanza ma continua imper-territo il suo impegno a favoredella promozione culturale, condi-vide le finalità dell’autore che sonoquelle di rompere il silenzio intornoalla Siria, accendere una luce su unmondo che dista da noi soltantoquattro ore di volo, portare l’atten-zione sul dramma siriano, costruireuna consapevolezza che oggimanca. Un libro imprescindibile,uno strumento indispensabile perchi è digiuno di Siria e più in gene-rale di Medio Oriente. Tante le que-stioni affrontate su cui il lettore èindotto a riflettere: dal tema del-l’identità e del sincretismo cultu-rale al dramma dei profughi chescappano per non essere costrettia imbracciare le armi, dalla rivolu-zione pacifica dei giovani scesi inpiazza nel marzo 2011 rivendicandolibertà e democrazia alla repres-sione spietata del regime di Basharal-Assad e all’avvento dell’Isis.Shady Hamady ci aiuta a immede-simarci nel dolore altrui e a capirein profondità le ragioni per cui ècosì facile per un giovane sirianodiventare estremista e andare a in-grossare le fila del fondamentali-smo islamico. L’autore rivolge unaccorato appello alla comunità in-ternazionale e all’opinione pub-

PONTELANDOLFO Un libro sulla crisi in Siria e contro l’indifferenza

di Agostino Jamiceli

La giunta municipale di Sassinoro, all’unanimitàdei voti resi in forma palese, recentemente haapprovato il progetto denominato: “LudotecaComunale-la carica dei 101,” istituita ai sensidella legge quadro 328/2000 e delle normecontenute nella L.R.11/07. L’iniziativa è rivolta aiminori del paese con età compresa tra i 5 e i 12anni e con la finalità di consentire ai ragazzi distare insieme e condividere momenti di gioco edi svago intelligente. L’intenzione del progetto èappunto quella di ricreare, anche per il periodoestivo, un percorso di apprendimento per sti-molare e potenziare la creatività del bambinoanche e, soprattutto, attraverso le attività ludico-ricreative.Nella ludoteca i bambini, di età diversa, impa-rano a stare insieme, a interagire con i compa-gni e con l’ambiente che li circonda, si educanoal rispetto delle regole di convivenza, speri-mentano la socializzazione e la tolleranza. Espe-rienze queste che sono di fondamentaleimportanza in un mondo ove, gli stereotipi omo-loganti, diffusi dai mass-media e dalle mode delmomento, portano molto spesso i ragazzi a iso-larsi e a sfuggire le relazioni umane. Le attività della ludoteca hanno avuto inizio il 18

luglio e termineranno il 5 agosto, saranno arti-colate e strutturate in diversi corsi. Dopo i primimomenti di svago di gioco e di accoglienza ipiccoli saranno impegnati in un programma diattività che prevedono sostanzialmente esercizidi manualità.Nella prima settimana ci si è dedicati al labora-torio “artistico e del corretto riuso, operativo”,nella seconda il “laboratorio di pittura” e nellaterza è previsto l’importante laboratorio “di let-tura”, destinato ai bambini che mostrino parti-colare interesse per la lettura e buona capacitànell’ esporre sinteticamente il contenuto del-l’avvenimento o dello scritto del testo. La ludo-teca resta aperta dal Lunedì al Venerdì, dalleore 9 alle ore 13.

Si sono iscritti al corso tutti bambini residenti enon nel comune con età compresa tra i 5 e 12anni. Il numero dei presenti ha raggiunto le 20unità. Le esperte docenti sociali sono Elisa Pa-lombo e Martina Juliani. Per le tre settimane èstata versata una somma per garantire un’ade-guata copertura assicurativa.Al termine dei corsi l’attività sarà oggetto di ve-rifica e di valutazione mediante esperti di unServizio Sociale Professionale. Verranno istituiteanche le schede individuali di iscrizione, delleattività, delle presenze, riepilogative e le finalicon appropriati valutazioni e suggerimenti.Il piano finanziario del progetto è stato cosìcomputato: per operatori 800 euro; per mate-riale di consumo 200 euro; infine per la citataassicurazione (a carico delle utenze) altri 200euro. Con successiva determinazione il respon-sabile del settore amministrativo ha affidato leattività sopra riportate alla Coop. Sociale il Sor-riso dei Bimbi appartenente all’Onlus. È statodato atto che la somma di 1.000 euro verrà rim-borsata a rendicontazione dal Competente am-bito Territoriale BO5.È stata concessa alla predetta cooperativa lastruttura di proprietà del Comune di Sassinoro,sita in Via Castellucci.

blica mondiale affinché non re-stino indifferenti di fronte al mas-sacro di un popolo lasciato da soload affrontare quella che assume icaratteri di una maledizione. L’Eu-ropa e l’Italia, colpevoli di codardia,possono e devono fare molto dipiù.Certamente la crisi siriana è com-plessa e geopoliticamente intri-cata, ma proprio per questo la suasoluzione richiede l’interessa-mento di tutti e un impegno con-creto per la pacificazione delPaese. In Siria è in corso un’emer-genza umanitaria e a pagare ilprezzo più alto sono i bambini.Nelle carceri torture sistematichesono inferte ai prigionieri e agli op-positori del regime, malgrado le ri-petute denunce di AmnestyInternational. Sono state usatearmi chimiche e a ciò si aggiun-gono le distruzioni delle antichitàdi Palmira, sito archeologico dirara bellezza e patrimonio Unesco.L’autore suggerisce che la stradada percorrere per costruire un fu-turo di pace in Siria è quella indi-cata da padre Paolo Dall’Oglio,fortemente impegnato nel dialogointerreligioso con il mondo musul-mano (proprio questo suo attivi-smo gli ha causato l’ostracismodel governo siriano che ne ha de-cretato l’espulsione durante il sof-focamento delle proteste popolarideflagrate nel 2011). Al gesuita ita-liano si deve la fondazione di unacomunità monastica nel desertosiriano nella quale i cristiani vivonoe pregano in arabo “come i loro vi-cini musulmani”. Lo stesso ShadyHamadi si definisce un “musul-mano-cristiano, credente dell’islaminnamorato della misericordia diGesù e di Dio”. Sono questi gliesempi da seguire, le voci daascoltare. Ecco cos’ha da inse-gnare la Siria all’Occidente.

SASSINOROSUCCESSO DI ADESIONI PER LA LUDOTECA

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.39 Pagina 9

Page 10: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

10 Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Fede e Tradizione

RESTAURI

IMBOTTITURASEDIE E DIVANI

TENDE DA SOLE

TENDE DA INTERNO

Via Cassetta, CuffianoMorcone (Bn)

Tel. 0824 951175 - Cell. 3284717418

M.D.V. di Valter MennilloImpresa edile artigiana

V.le San Francesco, 17 - Morcone (BN)Tel. 3932204858

DOMENICO PROZZOIMPIANTI CIVILI

INDUSTRIALIFOTOVOLTAICI

Tel. 334 8320228Morcone (BN)

ELETTRA S.R.L.

Impiantistica generaleCondizionamento - Rinnovabili

Zona Ind. Morcone (BN)Tel. 0824 957137

[email protected]

Via Fontana la VeticaCuffiano - Morcone (Bn)Tel. 339.6642261

RISTORANTEALLEVAMENTO

TROTEFRANTOIOAL VECCHIO MULINO

Via Piana, 63 - Morcone (BN)Tel. 0824 956319 - 3471155469

Alle Palme

Via Roma, 94Morcone (Bn)

Tel. 0824 956214

PASTICCERIACAFFETTERIA

MARIA IDA PERUGINIconsulente di viaggi

Viaggi di nozze - Viaggi su misuraViaggi culturali - Viaggi in offerta

328.9131613

Via degli Italici - Morcone (BN)Tel. 0824.956432 - 334.1201453

Via Molise - Campolattaro (Bn)Tel. 0824 858120345.9399243

CASEIFICIO FORTUNATO GIUSEPPEFormaggi prodotti

con latte di alta qualità provenienti dall’omonima

azienda agricola

Prodotti tipicilocali e artigianali

Vini sfusi delleCantine Sociali di Solopaca

Aperto tutti i giorni fino alle 20,00 (orario continuato)

S.S. 87 (km. 97) - Morcone (Bn) -Tel. 0824- [email protected]

AGRITURISMO

C.da Piana, 262 - Morcone (Bn)Tel. 328 6229999

[email protected]

di Fra’ Luigi M. Lavecchia

L’estate che stiamo vivendoquest’anno ha dei tratti nonben delineati dal punto di vistameteorologico. Giorni di caldo si al-ternano ad improvvisi picchi di ab-bassamento di temperatura, per poiriprendere con temperature torride.Il grande caldo è disturbato dadelle autentiche bombe d’acquache mettono in ginocchio un’agri-coltura già precaria, con conse-guenti problemi a quanti investonoin questo settore, e dopo tanta fa-tica non si vedono compensati se-condo le attese sperate.Una “metereologia” instabile lastiamo vivendo anche nel clima so-ciale a livello locale e planetario.Ai momenti di gioia e di disten-sione si alternano gravissimi epi-sodi di attentati portati a termine,mietendo vittime, e soprattutto dif-fondendo terrore nel cuore dellagente e nelle democrazie stabilied affermate. Da un lato abbiamo gente che siporta verso il meritato riposo, a se-guito di mesi di lavoro, e prendeparte ai diversi luoghi ed iniziativedi ricreazione, per celebrare ricor-renze e valorizzare il tempo del ri-poso con iniziativa di incontrosociale, culturale… Dall’altro lato,invece, altra gente - ma piuttostosparuta in termini numerici - esce

imbottita di esplosivi per confon-dersi tra la gente e fa saltare inaria feste, momenti di serenità ecircostanza di incontro, dissemi-nando vittime ovunque, e gene-rando un movimento contrario,quello di fuga e di disperazione.Sotto ogni forma di camuffamento,anche un tir può servire per spaz-zare all’aria sulla “via della pas-seggiata” adulti e bambini inermi,col semplice gusto di imbrattare disangue strade e luoghi che hannoil colore dell’innocenza, dell’amici-zia, dell’incontro, del confronto so-ciale e culturale.Tutto ciò lascia sgomenti. Qual-cuno trova occasione per inneg-giare alla guerra di vendetta,fondandosi su concetti più ricer-cati, ma astrusi e disonesti, chia-

OLTRE I NUVOLONI SPLENDE IL SOLE

mando in causa anche la stessa re-ligione. Il fondamentalismo di qual-cuno viene confuso con l’identitàdi una religione posta. A questoproposito, di ritorno dalla GiornataMondiale della Gioventù, PapaFrancesco ha espressamentedetto che è ingiusto associarel’Islam al terrorismo, per poter in-vocare una guerra di religioni.Il martirio di padre Jacques inFrancia, sgozzato all’età di ottan-taquattro anni da una cellula im-pazzita del sedicente “islamismofondamentale”, in una chiesa,mentre officiava, ha determinatol’urgenza di una riflessione epresa di distanza da parte del-l’islamismo moderato su effera-tezze di tale portata. Sicché,musulmani e cristiani si sono ri-

trovati insieme durante la messanelle chiese di Francia e altrove,mentre all’assassino è stata vie-tata la sepoltura “per non spor-care l’Islam”.Ma, mentre i nuvoloni del terrori-smo dell’Isis mirano a ottenebrarelo spazio riservato al sole, que-st’ultimo continua ancora a domi-nare la scena della storia neglispazi infiniti del cielo, ricordandoche nessuna nuvola ha l’espan-sione del cielo.A Cracovia 1 milione e mezzo digiovani, incuranti di minacce dipossibili attentati, hanno sfidatoogni fatica e disagio e si sono daticonvegno per vivere la gioia del-l’incontro che permette all’umanitàgiovane di costruire nella speranzaun futuro migliore e più credibile.Nelle terre devastate dai fenomeniterroristici molti assembramentispontanei e di diversa matrice cul-turale e religiosa si incontrano perstringersi la mano quale segno diquel ponte naturale che si viene acostruire nella volontà di ciascunoe che fa dei diversi e distaccatiun’unica realtà di comunione e dicomunicazione. E sullo stessosolco dell’esperienza gratificantedell’incontro si prova l’ebbrezzadell’emozione per l’abbraccio deldiverso ritenuto tale fino al mo-mento del gesto di amicizia, perpoi fare la meravigliosa scopertache la diversità è solo un concettoculturale di antico retaggio, ma lagioia dell’appartenenza è semprela conquista di un presente nuovo,disposti a viverlo in tutta la suapienezza. È un po’ l’emozione che i giovanidella Gi.Fra hanno vissuto portan-dosi verso il centro di accoglienza“Bel Vedere”, ove si è scopertoche persone con pelli di colore di-verso hanno nella loro profonditàun unico colore: il bianco dei dentimostrati per sorrisi smaglianti esinceri; la trasparenza del valoredell’amicizia che abbatte ogniforma di barriera e crea un unicovillaggio globale di appartenenza;la lucentezza degli occhi che portaa riconoscere nell’altro quellaparte di sè che mancava, e di cuida tempo si era in cerca.Mentre i grandi vivono il presentecon i segni e i condizionamenti evi-denti della paura, 62 bambini, inparte araldini e in altra graditissimiospiti, hanno risposto all’iniziativadel campo estivo di una settimanapresso il convento, voluto e ani-mato dai giovani della Gi.Fra. Final-mente si udivano a distanza nonurla di disperazione, di dolore o dipianto, ma esplosioni di festa e digioia, dovuti al divertimento speri-mentato e alla bellezza dello stareinsieme, pur senza conoscersi, perpoi lasciarsi a tempo dovuto, mada conoscenti e amici che non vo-gliono smarrirsi nella storia.Molti altri episodi possono essererichiamati, ma lo spazio limitatonon lo permette. Tuttavia una cer-tezza, la più grande, c’è stata con-segnata: il sole è più grande diqualunque orribile e spaventosonuvolone. Oltre ogni cielo cupo eminaccioso, c’è sempre un soleche splende. L’augurio è di ritro-varci sempre sotto la pienezza diquesta luce.

di Gabriele Palladino

Il 31 luglio e il primo agosto sono tornati sulla scena il tradizionaledramma sacro di Santa Giocondina che dal 1872, anno in cui il ca-nonico don Ulisse Rinaldi ne stese il copione, ciclicamente, carat-terizza le estati pontelandolfesi.Nell’anno 303 il rientro trionfante dell’Imperatore Diocleziano, cheaveva issato i vessilli romani su tutto l’impero riconquistato, generòuna grande eccitazione popolare. L’entusiasmo che aveva riconse-gnato nuova linfa a Roma, venne turbato dall’inizio di una delle pa-gini più tristi della storia di tutti i tempi: la feroce persecuzione deicristiani, decretata dagli editti di Nicomedia del 303 e del 304. Glieditti prescrivevano che i cristiani non potessero godere di alcunadistinzione o carica onorifica. Dovessero essere sottoposti a ognigenere di tormenti, indipendentemente dalla classe sociale d’ap-partenenza. Si proibiva loro di poter agire legalmente se fosserostati fatti oggetto d’ingiurie o avessero subito adulterio o furto. Sitoglieva loro, infine, qualsiasi diritto di libertà e di difesa.La persecuzione fu violenta. I cristiani venivano puniti con atroci tor-ture. Gettati in pasto alle belve. Le vergini abusate. Solo alle personedi nobile origine veniva riservato il supplizio della decapitazione. Inquesto periodo di brutale violenza si materializza la storia della no-bile Giocondina, figlia del senatore Merio, le cui sacre spoglie tra-sferite a Pontelandolfo il 9 luglio del 1827, sistemate alla base diuna elegante statua di cera, sono custodite nella Chiesa Madre delSS. Salvatore. Giocondina, una fanciulla di grande coraggio, avevaaperto il suo cuore alla luce della Verità e della Fede. Sostenutadall’amore di Lucina, la zia paterna da cui aveva ricevuto gli inse-gnamenti evangelici, con parole e argomenti di elevato spessorespirituale, confessa al padre di essere cristiana. Immediata e vio-lenta fu la reazione del senatore che vuole uccidere l’unica sua fi-glia, ma viene fermato dal provvidenziale intervento divino. Le tramedel diavolo, re della menzogna e dell’inganno, rivelano alle gerarchiemilitari e politiche che una fanciulla, di nobile famiglia e figlia di unsenatore, è convertita al cristianesimo.Lo scopo del maligno è quello di far crollare la Fede di Giocondinae di ricondurla al culto pagano. Il male, per ora, esulta ma dovràconfrontarsi con la forza della Fede e l’indomabile coraggio di unaragazza cristiana. Il senatore Merio, “mente eccelsa e cuore inclineal vero, al giusto, al santo”, così come lo definisce l’autore deldramma, abbandonata l’idea di sacrificare la figlia, inizia il delicatocammino che lo porterà alla conversione tra dubbi, paure e incer-tezze, prontamente sorretto dalla Parola del Signore e dall’affettodei suoi cari. Giocondina, fortificata dalla preghiera, è chiamata arendere testimonianza della propria Fede davanti all’imperatore Dio-cleziano. Nulla la fa vacillare; le minacce di tortura e di sofferenzae le lusinghe per una vita colma di agi e di ricchezze non la tur-bano e, con il coraggio che Iddio dona a chi lo ama senza riserve,proclama l’innocenza del suo Gesù che volontariamente si conse-gnò alla morte ignominiosa della croce “per redimere gli uomini daltirannico giogo del demonio”.Anche la condanna a morte per decapitazione, emessa diretta-mente da Diocleziano, le offre occasione per glorificare Dio e per-donare, così come fece Gesù dalla Croce, i suoi feroci persecutori.In una orrenda cella delle carceri Mamertine, Giocondina prega,rende lode al Signore per la conversione del padre e, confortata daun Angelo, attende il momento dell’estremo sacrificio. Il senatoreMerio, intanto, è riuscito a penetrare nel carcere per riabbracciareper l’ultima volta l’amata figlia. L’incontro, veramente struggente ecarico di una forte tensione emotiva, fa scaturire dialoghi di alta le-vatura spirituale e di completo abbandono alla volontà del Padreche possono sintetizzarsi nella meravigliosa espressione che l’au-tore del dramma affida al senatore convertito: “O Croce di Cristo,primo supplizio inflitto all’innocenza dall’odio umano, io ti offro ilmio dolore. Si faccia la Tua Volontà. Ti offro la figlia mia, rasserenala sua ora estrema e tienimi per mano in questo mio cammino fattodeserto e buio”. Allontanato a viva forza il senatore dalla prigione,Giocondina riafferma con coraggio l’Amore al suo Dio, disprezza lelusinghe e le false divinità e con il cuore ancor più ricolmo di gioiasi consegna al carnefice. Le forze del male sono sconfitte; il dia-volo manifesta la sua vergogna eterna, proclama che Dio è il Si-gnore che folgora, annienta e disperde e, dopo aver rinnovatoannunci di guerre e vendette, sprofonda nel baratro dell’abisso. Il se-natore Merio, intanto, viene confortato dalla sorella Lucina che gli ri-corda le Parole di Gesù: “Beati quelli che piangono perché sarannoconsolati. Beati i perseguitati per amore della giustizia perché diessi è il Regno dei Cieli. Beati voi, tormentati per cagion mia! Ral-legratevi ed esultate perché è grande la ricompensa che vi attendenei Cieli”. Con la visione della Gloria Celeste, nella quale è entratala martire Giocondina, ha termine il dramma sacro.

di Agostino Jamiceli

La Pro loco di Sassinoro, presieduta da Giovanni Apol-lonio, in collaborazione con il locale Ente, rappresen-tato dal vicesindaco Marco Iamiceli, ha partecipatoalla tradizionale manifestazione, denominata “Il Paliodel Grano”, che si è tenuta il 17 luglio a “Caselle in Pit-tari (Sa)”, località situata nel cuore del Parco Nazio-nale del Cilento. I mietitori nostrani della “PIAZZA”hanno occupato il primo posto per cui sono saliti sulgradino più alto del podio di gara.La partenza da Sassinoro è avvenuta alle ore 3,30 e ilrientro in tarda serata di domenica. L’evento ha costituito un motivo di incontro e di alle-gria ma anche l’occasione per riscopriree rievocare quelle antiche attività rurali,ormai in disuso, ma che hanno caratte-rizzato, per anni, la vita dei nostri piccolicentri fondati su una economia preva-lentemente agricola. Nella nostra terra collinare e montuosaadagiata sul fianco orientale del Matese,il tempo della mietitura iniziava in ge-nere dopo la prima decade di luglio.Il terreno, aspro e pieno di sassi non èdei più fertili e sia per il clima, sia per lapresenza di erbacce e piante infestanti,la resa media è molto bassa. Due secoli fa il rapportotra seminato e raccolto era di uno a tre e questospiega perché per circa nove mesi all’anno, (esclusi itre mesi più caldi) quasi tutti si nutrivano di pane digranturco, che avendo una resa migliore (di uno aotto) costava molto di meno.Fino al secondo dopoguerra, si ricorda ai molti gio-vani del paese, a Sassinoro era sopravvissuta un’agri-coltura molto povera, detta appunto “di sussistenza”,caratterizzata da una proprietà frammentata in picco-lissimi appezzamenti, assenza di mercato dei prodotti,mancanza di sviluppo, impossibilità di accumulareanche pochi spiccioli, metodi arretrati di conduzione.Insieme alla miseria si era conservato per secoli unlessico immutabile giunto fino a noi. In quel che restadel vecchio ambiente contadino importantissimo, perla legge della relatività, per lo sviluppo e il benesseredi un territorio, per gli insegnamenti fondamentali, per

divenire adulto e maturo, con discreta cultura e pre-parazione, rispetto per il prossimo e tanta, tanta edu-cazione. Infatti ancora oggi si sentono parole come:tomolo, mezzetta, quarto, stuppeglie ecc. Chi è cre-sciuto in questo ambiente conosce il significato deicitati termini, alcuni espressi anche in forma dialet-tale.L’industrializzazione, il consumismo e l’emigrazionedegli anni successivi hanno fatto scomparire anchequell’ultimo residuo di agricoltura. Oggi il territorio ap-pare pressoché abbandonato. Si vedono qua e là stri-sce coltivate a orto, uliveto e qualche vigna.Prima della trasformazione epocale del dopoguerra ilpovero e minuscolo territorio del paese, seppure con

metodi arcaici, era interamente lavorato e si semina-vano soprattutto cereali e altri pochi prodotti capacidi assicurare la sopravvivenza (legumi, patate, or-taggi). Ad altitudini comprese anche tra i settecentoe gli ottocento metri, sui fianchi di Monte Rotondo, sistrappavano alle pietre e al bosco, con rispetto deiconfini e delle regole, ampie strisce di terra per colti-vare cereali e la vita del povero contadino era dura estentata. La terra era zappata a mano con il bidente,pochi erano quelli che potevano permettersi l’araturacon i buoi che nelle zone più ripide e impervie era as-solutamente impraticabile. Nelle giornate di luglio bruciate dal sole, quando ilgrano era ormai maturo, si doveva mietere in fretta,per cui ci si aiutava a vicenda, con spirito di collabo-razione e senza alcuna invidia e rivalità, tra parenti, vi-cini o amici sempre disponibili. Davvero altri tempi.

SASSINORO LA MIETITURA

Il dramma sacrodi Santa Giocondina

PONTELANDOLFO

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.40 Pagina 10

Page 11: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

INDUSTRIASTAMPAGGIO PLASTICA

Zona Ind.le - Morcone (BN)Tel. 0824 957142 - [email protected]

C.da Piana, 60 - Morcone (BN)Tel. 0824 956105 - Fax 0824 955088

BARAMORE SALVATORE

TAVOLA CALDA FARMACIADELLA

RINASCITAVia Roma, 9Morcone (Bn)

Tel. 0824 956062

LAVAGGIO A SECCO E AD ACQUAV i a d eg l i I t a l i c i , 49

Morcone ( Bn )

Da Mena

S.S. 87 - km. 97 - Morcone (Bn)Tel. 0824 956410

Bar - Tavola calda

ROSARIO CAPOZZILavorazione marmi, pietre e graniti

C.da Piana, 382 - Morcone (Bn)Cell. 328 6787258

APERTO LA DOMENICA MATTINA

Via Piana, 158 - c/o zona industrialeMorcone (Bn)

Tel. 0824.957637 - fax 0824.955977

SUPERMERCATO

11Anno VI - n. 7 - Luglio 2016Sport e Tempo libero

• AUTOLAVAGGIO MANUALELAVAGGIO AUTO, MOTO,FURGONI, TRATTORI

• LAVAGGIO TAPPEZZERIAC.da Piana, 201 - Morcone (BN)

Te. 340.5551733

MACELLERIAVia Roma, 169 - Morcone (Bn)

A Morconeanche le pecoremangiano bene...

di Luigi Moffa

Duecentotrentadue gli atletiche si sono cimentati nella se-conda edizione della “Deco-Colle Marathon”, una garapodistica, organizzata dallaPro Loco di Colle Sannita conil patrocinio del Comune, delladistanza complessiva di 10chilometri dal laghetto mon-tano di Decorata fino al tra-guardo posto nella centralepiazza Giuseppe Flora diColle.La maratona si è conclusa neipressi del monumento ai caduti intorno a mezzo-giorno partita alle 10,35 dal lago di Decorata. Raf-faele Giovannelli dell’ASD Astro 2000 BN - Agropolisi è classificato primo per la categoria maschile, Ro-mualdo Bibbò della Nuova Atletica Isernia secondoe Pasquale Iapozzuto del Gruppo Sportivo Virtus siè guadagnato la terza posizione. Per la categoriafemminile, a tagliare per prima il traguardo è stataGraziella Saccomanno dell’ASD Amatori PodismoBenevento, seconda classificata Ela Stabile dell’ASDNapolirun, terza arrivata Roberta Colesanti dell’ASDPodisti Alto Sannio. Le prime tre società con il mag-gior numero di atleti giunti al traguardo sono state:ASD Podismo Alto Sannio, ASD Amatori PodismoBenevento e Lion Valle Ufita. Il premio speciale peril primo classificato tra i concorrenti locali è andatoa Miano Tedesco.Dopo le premiazioni avvenute nella piazza Giuseppe

Flora la manifestazione si è conclusa con il “PastaParty” per tutti i partecipanti. Una giornata all’insegnadella sana competizione con numerosi podisti, giuntianche da fuori provincia, che hanno partecipato alla“Deco-Colle Marathon” che è diventato l’evento spor-tivo dell’estate collese. Particolarmente suggestiva lafase della partenza che è avvenuta dalle sponde dellaghetto montano di Decorata. Un percorso piutto-sto impegnativo per gli oltre duecento atleti chehanno dovuto affrontare oltre due chilometri di salitalungo la strada comunale “Impiso”.“Siamo soddisfatti per l’ottima riuscita della mani-festazione - dice il presidente della Pro Loco Salva-tore Pugliese - tant’è che rispetto allo scorso annoil numero dei partecipanti è raddoppiato. Si è trat-tato di una bella gara anche sotto il profilo agoni-stico considerati gli ottimi tempi fatti registraredagli atleti”.

di Arnaldo Procaccini

Superata la delusione per l’avvenutaeliminazione di tutte le squadre ita-liane dalle manifestazioni europee, ilcalcio che conta torna a entusiasmare:va in scena la Nazionale che agli Euro-pei di Francia 2016, vince e convince.Alla guida Antonio Conte, condottieroaudace che incita chi è in campo aesprimersi al meglio, con l’obiettivo diconseguire il successo pieno.La sfida parte da lontano. L’ambitoincarico biennale assunto da Conte,la selezione dei calciatori, le con-vocazioni per allenamenti e ami-chevoli sono state le fasi volte arealizzare il migliore assetto incampo nelle prestazioni. Ultimi testdecisivi e poi si comincia.Domenica 29 maggio in amiche-vole, vittoria a Malta con la Scozia,con gol nella ripresa di Pellé, dopoche la prima frazione di gioco si erachiusa sullo 0-0. Generosi gli az-zurri nella manovra, ma troppospreconi nelle conclusioni.Di nuovo in campo lunedì 6 giugnoa Verona opposti alla Finlandia, dimaggior rilievo le indicazioni. Fini-sce 2-0, con gol di Candreva su cal-cio di rigore nel primo tempo eraddoppio di De Rossi subentrato aMotta, nella ripresa. L’indomani èpronta la rosa definitiva dei calcia-tori selezionati per l’Europeo.L’Italia è nel gruppo E, con Belgio,Irlanda e Svezia, due le squadreche passano il turno. Bene la garainaugurale del 13 giugno, opposti alfavorito Belgio. Finisce 2-0, con retidi Giacccherini nel primo tempo ePellé nella ripresa. Lodevoli i com-menti di fine gara: “Italia eroica,gruppo d’acciaio, lezione tatticadalla panchina.” Salgono le quota-zioni ed è lecito crederci.Prova successiva il 17 giugno nell’in-contro con la Svezia. Affiorano dubbie tentennamenti: squadra lenta, pre-vedibile nelle impostazioni, apparelontana la bella prova della gara pre-cedente. Poi all’88° il gol di Eder, cherisolleva il morale. L’Italia con seipunti all’attivo, tre gol messi a segnoe a reti inviolate, guida la classificadel proprio gruppo.Battuta d’arresto il 22 giugno con-tro l’Irlanda, conclusasi col passivodi 1-0. Piovono i disappunti, ma lanazionale di Conte resta prima nelproprio gruppo, incontrerà la Spa-gna (superata dalla Croazia), il 27giugno negli ottavi di finale. L’in-contro con i detentori del titoloconquistato proprio contro l’Italiacon l’inequivocabile scarto di 4-0,suscita comprensibile apprensione.Dato il valore della posta in palio,l’appuntamento polarizza l’atten-zione, ciascuno, sportivo e non,vuole l’indomani poter raccontarel’evento. Le attese non vengono tra-dite, l’Italia vince e i campioni d’Eu-ropa in carica sono messi a tacere

col secco punteggio di 2-0, la ri-valsa è compiuta. Si sfata così untabù, persistito ben 22 anni, e sal-gono le quotazioni degli azzurri.In tema di imprese va evidenziataquella della sparuta Islanda che congioco scarno ma essenziale, eli-mina la faraonica Inghilterra, patriadel calcio. In ombra le “stelle” con-tro il “calcio “operaio” fatto di ge-nerosità ed entusiasmo.La competizione prosegue. Neiquarti di finale c’è da affrontare laGermania detentrice del titolo mon-diale. Cresce l’interesse, lievita l’at-tesa, difficile azzardare pronosticianche se negli incontri importantiprecedenti, la statistica è dalla partedell’Italia. Il primo luglio un’altra sor-presa: il modesto Galles accede allesemifinali eliminando il quotato Bel-gio col punteggio di 3-1. Arriva il fati-dico 2 luglio. Tutti col fiato sospesoa seguire Italia-Germania che vale auna finale, dato il valore delle forzein campo. Più incisivi in fase d’at-tacco i campioni del mondo, ma l’Ita-lia non corre eccessivi pericoli, sidifende con ordine e a sua volta sirende pericolosa con lanci dalla di-stanza sulle punte in agguato. Sba-vatura difensiva dell’Italia al 20° egol di Ozil per la Germania cherompe l’equilibrio in campo: è 1-0.Segue la prodezza di Luigi Buffon suconclusione da distanza ravvicinata,che evita il peggio. Nella ripresa al33°, il provvidenziale 1-1 di Bonuccisu calcio di rigore per fallo di manoin area, rimette in discussione il ri-sultato. Al 90° è parità che permaneanche dopo i tempi supplementaricon unico vero tentativo di sbloc-care il risultato per gli azzurri, daparte di Lorenzo Insigne, subentratoa Eder. Disastrosa la lotteria deicalci di rigore, incomprensibile laleggerezza nell’apprestarsi ai tiridagli undici metri non andati asegno. Finisce 7-6 per la Germania,tanta la delusione per il bel sognosvanito.L’Italia esce a testa alta dopo le im-portanti vittorie su Belgio, Svezia eSpagna e il pari con la Germania, inuna battaglia all’ultima stilla di su-dore, che gratifica dato il valore del-l’avversario. La “Nazionale” torna acasa, scarsa la presenza di sosteni-

tori ad attenderla, manca il Presi-dente della Repubblica, come nel-l’edizione 2012, quando con allaguida il pacato Cesare Prandelli, finìal posto d’onore alle spalle dellaSpagna, dopo aver superato in se-mifinale la Germania col risultato di2-1. Alla doppietta di Mario Balotelli,seguì al 92° il gol di Ozil su calcio dirigore. Un passo indietro, un’oppor-tunità non sfruttata al meglio!Pressoché scontata domenica 3 lu-glio, l’eliminazione dell’Islanda daparte della Francia, finisce 5-2. Ac-cedono alle semifinali Galles, Ger-mania, Francia e Portogallo. Nellaprima semifinale del 6 luglio, il Por-togallo supera il Galles 2-0 con Ro-naldo e Nani, dopo che la primafrazione di gioco si era conclusasullo 0-0. L’altra semifinale del 7 lu-glio vede la Francia prevalere sullaGermania con identico punteggio:2-0. Eroe della giornata Griezmann,autore di una doppietta. Gol su cal-cio di rigore nel primo tempo e rad-doppio nella ripresa, su tiro dacorta distanza.Domenica 10 luglio la finale. A se-guito di una sfida sul filo dell’equili-brio, prevale il Portogallo con gol diEder (omonimo di Eder della nostranazionale), nel secondo tempo sup-plementare. E’ trionfo inatteso,dopo l’uscita di Ronaldo per infor-tunio nella fase iniziale della gara,scaturito da tenacia e collettiva vo-glia di affermazione. Cala il sipariosugli Europei di Calcio “Francia2016”, a un ciclo ne segue altro, la-scia il CT Conte, passato al Chelseain Inghiltera, gli subentra il TecnicoGianpiero Ventura, con l’incarico ditraghettare la “Nazionale” verso iMondiali di Calcio “Russia 2018”.Date le basi solide di partenza, èauspicabile un miglior risultato!

SVANISCE IL BEL SOGNO

di Luella De Ciampis

Appuntamento ormai codificato nel tempo, quello delCT Tennis Morcone con il Memorial dedicato ad Au-rora Marino.Ha inizio infatti martedì 2 agosto e si concluderà  gio-vedì 11, la seconda edizione del torneo nazionale ditennis III categoria maschile e femminile, Memorial. Aorganizzarlo il TC tennis Morcone che, su proposta delpresidente Girolamo Iacobelli, ha deciso di dedicare iltorneo all’assicuratrice uccisa a gennaio del 2014, che,in precedenza, aveva ricoperto la carica di presidentedella società e che, allo sport, in generale e al tennisin particolare, aveva dato tanto e si era dedicata conpassione e impegno.“Non è un caso – dice il presidente – che si ricordi Au-rora, a circa due anni dalla scomparsa, con un eventosportivo, in quanto la sua presenza è ancora viva tra noi,è qui sui campi da tennis e immaginiamo di vederla con

la racchetta in mano, mentre disputa la sua ultima par-tita. È un momento di grande aggregazione e di vici-nanza ai familiari e, insieme, un modo per manteneresempre vivo il ricordo della nostra amica, ma anche pernon dimenticare quanto di brutto le è accaduto”.La  manifestazione, organizzata con il patrocinio delComune di Morcone e della Pro Loco, prevede unaserie di incontri che si disputeranno, tutti i giorni, siapresso il campo dell’impianto in via S. Erasmo, chepresso quello della struttura della Villa comunale, datiin gestione al circolo dall’Amministrazione comunale.Il Memorial inaugura la stagione e apre il ciclo degliappuntamenti organizzati dal TC Tennis, che preve-dono, dal 2 all’11 settembre, l’ottava edizione del tor-neo nazionale “Città di Morcone” di III e IV categoriamaschile e femminile e, tra agosto e settembre, unatappa del campionato provinciale TPRA, per agonistie per giocatori non agonisti, con classifica massimo4.2.

TENNIS AL VIA IL MEMORIAL AURORA MARINO

La partenza presso il laghetto di Decorata

COLLE SANNITADECO-COLLE MARATHON

di Luigi Moffa

Al via il progetto ludico-ricreativo deno-minato “Summer Village 2016”.Il servizio, promosso dall’ASD Colle San-nita Sport Village, patrocinato dal Comunee in collaborazione con la Croce RossaItaliana, sezione di Colle Sannita, costitui-sce uno spazio ricreativo improntato sulgioco che diventa mezzo di socializza-zione altamente significativo per la cre-scita del bambino.L’obiettivo del servizio è migliorare quali-tativamente e quantitativamente l’uso deltempo libero dei minori. Al “Summer Vil-lage 2016”, che ha preso il via a luglio per concludersi agli inizi di set-tembre, possono partecipare i minori dai 5 anni in su. I bambinipotranno frequentare il “Summer Village” tutti i giorni, dal lunedì al ve-nerdì, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00. Per usufruire di que-sto servizio le famiglie possono scegliere l’abbonamento mensile cheha un costo di 80 euro oppure quello settimanale di 25 euro. Le ope-ratrici che saranno impegnate in questo servizio intratterranno i bam-bini attraverso lo svolgimento di diverse attività: giochi di animazione,

giochi sportivi, attività di disegno e scrit-tura, attività di manipolazione, laboratori,ascolto - racconto di favole. È previsto,inoltre, anche l’insegnamento della linguainglese che avverrà attraverso giochi digruppo. Per i bambini che frequentano lascuola primaria sarà possibile un sup-porto per lo svolgimento dei compitidelle vacanze.Tutte le attività si svolgeranno presso ilcentro polisportivo prof. Nicola D’Agostinoe sarà disponibile anche il centro di ag-gregazione comunale da utilizzare nelleore più calde della giornata e in caso dimaltempo. Dunque, il “Summer Village”

rappresenta una valida alternativa per i bambini di Colle che nei mesidi luglio e agosto considerata la chiusura delle scuole sono costrettia trascorrere intere giornate in famiglia. Così i minori non solo hannol’opportunità di socializzare con gli altri bambini, ma possono dedi-carsi ad attività formative. “Con l’impegno dei genitori e con il patro-cinio del Comune - affermano Antonio Mascia e Ivan Fiore, gestori delcentro sportivo - proponiamo una sorta di villaggio estivo dove i bam-bini potranno imparare divertendosi”.

COLLE SANNITA AVVIATO IL SUMMER VILLAGE 2016

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.40 Pagina 11

Page 12: Il Murgantino IN PENSIONE! · 2019. 11. 6. · Presso l’aula magna del liceo scientifico “Don Peppino Diana” di Morcone, è stato presentato il progetto “Sul Cam-mino di San

Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese”Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella

Aut. Trib. Benevento n. 5/12Redazione: Via Porres, 119 - Morcone (Bn)

[email protected] - www.adottailtuopaese.orgEditore: Scripta Manent - Tipografia: Scripta Manent

Via degli Italici, 29/A - Morcone (Bn)

COME ABBONARSIBollettino postale intestato a: Ass. Adotta il tuo Paese - via Porres, 119 - 82026 Morcone (Bn)

Bonifico bancario - Codice Iban: IT31 I076 0115 0000 0101 6196 436Conto corrente n.: 001016196436

Anno VI - n. 7 - Luglio 201612 Sport e Tempo libero

di Luella De Ciampis

Un gol all’88 minuto per Paolo Maiella, morconesedoc, che ha disputato la prima partita estiva amiche-vole contro il Bayern Monaco. Paolo, maglia numero 13del Lippstadt 08, che ha da poco compiuto i 18 anni,è dunque una giovane promessa del calcio d’oltralpe,originario di Morcone, che è riuscito, per una manciatadi minuti, a far sperare la sua squadra nel pareggio. Unpassaggio inatteso dal 4 a 0 del primo tempo, al 4 a2 del secondo, messo a segno proprio con un crossdi Maiella, che gioca nel ruolo di attaccante dellasquadra del Lippstadt, fino al 4 a 3, conquistato con un

suo gol, a sette minuti dalla fine della partita.Una bella prova, per la squadra di quinta serie, a unsolo passo dal pareggio con il Bayern di Ancelotti e,una bella soddisfazione, per la giovanissima promessadel calcio tedesco. In realtà, nel secondo tempo, al-cuni titolari della squadra bavarese, ancora in vacanzae reduce dal campionato europeo, sono stati sostituitidalle riserve. Ma questo non toglie merito alla rimontadel Lippstadt, che ha comunque giocato un’ottimapartita.Figlio di genitori morconesi, che da molti anni risie-dono in Germania, dove sono titolari di un ristorante,pur essendo nato a Monaco, Paolo ha la nazionalità

italiana, si definisce italiano e parla cor-rentemente la nostra lingua. Le radicimorconesi sono ben piantate e le tradi-zioni del Sannio rappresentano un fortelegame con la terra di origine per i ge-nitori del ragazzo che, poco più che ven-tenni, hanno lasciato gli affetti più carie gli amici di sempre, per assicurare unavita migliore ai loro figli. Ce l’hanno fatta,basta guardare il viso pulito e il sorrisodolcissimo di Paolo.L’appuntamento con la famiglia Maiellaal completo e con Arturo, padre diPaolo, che vanta trascorsi calcistici, a li-vello amatoriale, si rinnova anche que-st’anno per il mese di agosto, al camposportivo della villa comunale di Mor-cone, per disputare il tradizionale Tor-neo dell’Amicizia.

PAOLO MAIELLA IN GOL CONTRO IL BAYERN MONACOdi Antonio Longo

La stagione calcistica dell’A.S.D. Giovani Morconeappena trascorsa, si è conclusa con esiti contra-stanti. Se c’è stato il rammarico per la retrocessionedella squadra maggiore in Seconda categoria, mo-menti esaltanti ci sonostati regalati dai ragazzidalla categoria Pulcini chehanno conquistato il cam-pionato provinciale (gironeH) a cui partecipano tuttesquadre molisane cheoperano in realtà ben piùconsistenti dal punto divista demografico. E lepremesse c’erano tutte,visto che già nella fase au-tunnale i piccoli calciatorimorconesi si erano resiprotagonisti raggiungendoil secondo posto.L’importanza del brillante ri-sultato ottenuto da questicalciatori in erba va benoltre ogni aspettativa. Infatti,alla gioia immediata legataal risultato appena rag-giunto, segue la consapevo-lezza che l’A.S.D. GiovaniMorcone possa investire sul

futuro. Certo, ogni tesoro va ben custodito. I Pulcinihanno fatto la loro parte, ora tocca agli adulti.Le altre squadre che hanno partecipato al campio-nato: Virtus Bojano, Cus Campobasso, Circolo LaNebbia Bojano, I Sanniti Campobasso.Forza ragazzi.

In piedi, da sinistra: Mattia Cioccia (all.), Alessio Bevilacqua (difensore),Gianluca Di Fiore (attaccante), Simone Lombardi (difensore), EmanueleSolla (centrocampista), Mario Marino (portiere).Accosciati: Nicola Nepomoceno (attaccante), Gerardo Vitulano (attac-cante), Cristian Santucci (centrocampista), Mario Paolucci (difensore),Gabriele Bevilacqua (attaccante), Alfonso De Lia (centrocampista).Assente: Riccardo Bollella (difensore).

A.S.D. MORCONE LA VITTORIA DEI PULCINIGiunti secondi alla fase autunnale, vincono il campionato di categoria

di Daniela Agostinone

All’improvviso senti il rombo di unmotore e poi un altro e un altro an-cora e allora capisci che la Moto-cavalcata 2016 è incominciata!Terzo appuntamento: l’avventuracontinua e così domenica 10 luglio,le storiche vie di Morcone hannofatto da sfondo a un evento chepunta a entrare nella tradizione,dato il consenso che ogni anno rie-sce a suscitare. Una festosa sfilatadi moto (centocinquanta circa) rag-giunge il Parco Tommaso Lom-bardi, dove, presso il Joker Bar, imotociclisti fanno il pieno delleprelibatezze offerte dall’organizza-zione. Il tempo di effettuare le iscri-zioni (gratuite) e il ruggito dei

motori si riaccende. È la partenza:destinazione Forca d’Acero. Grazieal collegamento con Crazy Radio èpossibile seguire i motociclisti nellaloro salita verso Civitella Alfedena,dove per un momento il rombo sispegne, per rifornirsi di benzina elasciar passare la processione delSanto patrono. E poi via, verso laTaverna del Lupo, dove, tra unpiatto di tagliatelle e salsicce arro-sto, si scherza, si conoscono quellivenuti da lontano (come i “Fuori-legge” bikers di Bn, il moto club “Vi-gili del Fuoco” di Pescara e inumerosi bikers del Molise), e si ri-corda l’amico e biker Mario Nilo,scomparso solo da poche ore perun’implacabile malattia. A dividere icentauri, al ritorno, solo la pioggia,

che i più temerari si lasciano allespalle, tagliando il traguardo delrientro a Morcone. Qui la serata ècontinuata, con i Lemon Haze, all’in-terno del Parco Lombardi; l’intratte-nimento di Radio Reset, la porchettadell’azienda Solla e le bevande delJoker Bar. A festeggiare insieme aibikers, amici morconesi di ogni età,coinvolti dall’atmosfera di simpatiae spensieratezza che costituisconoda sempre i tratti distintivi del ra-duno. Soppressi quest’anno, per ri-spetto dell’amico scomparso, laGara della birra, il taglio della tortae i fuochi d’artificio. Quando la gior-nata è terminata, si sono smorzati imotori: l’ultimo rombo è stato perMario Nilo e la sua eco non si spe-gnerà mai.

Giovane promessa del Lippstad 08, squadra di calcio che militanella 5a serie del campionato tedesco, il giovane calciatore di ori-gini morconesi compie una bella prova nell’amichevole disputatacontro il fortissimo Bayern Monaco allenato da Carlo Ancelotti

Il 10 luglio circa 150 motociclisti hanno invaso Morcone per parteci-pare alla terza edizione della Motocavalcata. Partiti per Forca d’Acero(Fr), nel tardo pomeriggio hanno fatto rientro per animare la serata

MORCONE-FORCA D’ACERO IN UN UNICO ROMBO

Il pranzo a Forca d’Acero... ... e la festa a Morcone.

Luglio 2016 n. 7_Il Murgantino 11/08/2016 17.40 Pagina 12