IL MOSTRO DEL RUMORE

QUALCHE TEMPO FA NELLA NOSTRA SCUOLA SUCCESSE UN FATTO MOLTO STRANO…

DURANTE LA MENSA I BAMBINI FACEVANO MOLTA CONFUSIONE: RIDEVANO, GRIDAVANO, SI MUOVEVANO IN CONTINUAZIONE E I RIMPROVERI DELLE LORO

MAESTRE NON VENIVANO MAI ASCOLTATI.

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GIACOMO DELLA 4^ A ERA UNO DEI BAMBINI PIU’ RUMOROSI E SI DIVERTIVA A LASCIARE CADERE IL CIBO PER TERRA.

QUELLA NOTTE, IL POLPETTONE E LE CAROTE CHE GIACOMO AVEVA NASCOSTO , SI FUSERO , DIVENTANDO UN PICCOLO MOSTRO CHE SI NASCOSE DENTRO AL CESTINO DEI

RIFIUTI DELLA MENSA.

IL GIORNO DOPO QUANDO I BAMBINI ANDARONO IN MENSA, COME AL SOLITO COMINCIARONO A FAR BACCANO. IL MOSTRO, DIVENTATO ENORME PERCHE’ SI

NUTRIVA DI RUMORE , APPARVE ALL’IMPROVVISO TERRORIZZANDO TUTTI.

I BAMBINI PIANGEVANO E GRIDAVANO DISPERATI PERCHE’ IL MOSTRO, CHE SI INGROSSAVA SEMPRE PIU’, LI TENEVA ORMAI PRIGIONIERI.

GIACOMO AVEVA UN GROSSO MAL DI TESTA E PENSO’ A QUANTO SAREBBE STATO BELLO STARE IN SILENZIO. PREGO’ I SUOI AMICI DI NON GRIDARE E LORO

COMINCIARONO A CALMARSI.

NON APPENA NELLA MENSA CALO’ IL SILENZIO, IL MOSTRO INIZIO’ A RIMPICCIOLIRSI. A QUEL PUNTO I BAMBINI CAPIRONO CHE SI NUTRIVA DI RUMORE E DECISERO DI STARE

IMMOBILI E SILENZIOSI.

IL MOSTRO EMETTENDO UN LAMENTO SEMPRE PIU’ DEBOLE, DIVENTO’ DI NUOVO UN PEZZO DI POLPETTA MALEODORANTE.

DA QUEL GIORNO I BAMBINI CAPIRONO CHE NON DOVEVANO FARE CONFUSIONE E CHE ERA PIU’ PIACEVOLE PRANZARE PARLANDO SOTTOVOCE.

GIACOMO IMPARO’ ANCHE A NON GIOCARE PIU’ CON IL CIBO!