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Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Sabato 6 febbraio a Pistoia, presso l’Auditorium attiguo all’Itis “Fedi-Fermi”, si è svolta la Qualificazione Interregionale per il Centro e Nord Italia del 4° Concorso
Internazionale di Scienza e Robotica promosso dalla First Lego League con sede nel Missouri, negli USA. Tale concorso viene svolto in oltre 80 nazioni per allievi di età compresa tra i 9 e i 16 anni. La prova consisteva in 10 missioni da far svolgere ad un robottino della Lego (modello NXT o EV3) su dei pezzi collocati su un tavolo da gioco. L’Ipsia “O. Ricci” ha partecipato con la classe 2RA dell'Indirizzo di Elettronica. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti Roberto Spaccapaniccia - che ha coordinato il lavoro degli allievi - e Sergio Scipioni, hanno dato il meglio di sé, classificandosi secondi assoluti
su 24 scuole partecipanti provenienti da più regioni: Toscana, Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Il progetto formativo era basato, oltre che sull'acquisizione di strumenti di programmazione, di robotica, cinematica e dinamica, anche sull’utilizzo di sensori di luce, colori, ultrasuoni e di contatto, ed inoltre sull’elaborazione di un’attività progettuale, che quest’anno riguardava la tematica ambientale del riuso e riciclo dei materiali. Il tema scelto dai ragazzi dell’Ipsia, che ha destato molto interesse nelle giurie tecniche e scientifiche, è stato “il recupero dei metalli dalle schede
elettroniche dismesse”. I ragazzi hanno avuto modo di esaminare dettagliatamente i due procedimenti utilizzati, il pirometallurgico e l’idrometallurgico, quest’ultimo sperimentato anche presso il laboratorio di chimica dell’Ipsia. Inoltre hanno visitato a Fermo la cooperativa sociale ECOAMA di Campiglione, che si occupa da oltre 4 anni di raccolta differenziata di materiale RAEE, e l’importante azienda CHIMET di Badia al Pino in provincia di Arezzo, che con il suo fatturato di 2 miliardi di euro è leader mondiale nel recupero dei metalli preziosi da dispositivi elettronici. La scuola ringrazia infine le ditte che hanno fornito un prezioso contributo per la realizzazione dell’iniziativa, in particolare la Picenia Trasformatori s.r.l. di Campofilone e la Lucifer Impianti Elettrici di Fermo.
IL MONDO DELLA SCUOLA
a cura delia classe II RA
L’ARTE DEL RICICLAGGIO…
L’Ipsia in gara
«Nei giorni 5-6 Febbraio 2016, la nostra classe (2°RA) ha partecipato ad un progetto avente sede a Pistoia. Il viaggio d’istruzione si è principalmente diviso in due parti: 1.Gare di Robotica (alle quali ci siamo posizionati al secondo posto). 2.Lezione sul riciclaggio dei metalli presenti sulle schede elettroniche. Inizierei a parlare della parte riferita all’ambiente, che mi è sembrato un argomento molto attuale, visto il numero quasi infinito delle schede elettroniche che esistono nel mondo. Partiamo dal presupposto che questi componenti contengono sostanze che, se disperse nell’ambiente, potrebbero essere nocive; oltre a ciò, i processi che bisogna seguire per l’estrazione di Rame, Ferro, Acciaio, Oro, Vetro, Piombo, Argento e Mercurio sprigionano gas molto pericolosi per gli esseri umani, quindi questa tipologia di riciclaggio deve essere fatta da personale esperto che opera con le dovute attrezzature ed equipaggiamenti. Durante il viaggio ci è stato permesso di visitare uno stabilimento dove abbiamo constatato con i nostri occhi come venivano riutilizzati i materiali estratti su nuovi dispositivi. Durante il secondo giorno abbiamo preso parte alle gare di robotica. Le gare si incentravano sul far svolgere delle missioni ad un robot, da noi progettato e costruito, in modo corretto e nel minor tempo possibile, come ad esempio far afferrare e trasportare un oggetto in un punto precedentemente stabilito. Per fare ciò abbiamo dovuto programmare il nostro robot in modo scrupoloso e attento. Nonostante le gare siano state molto complesse, la giuria ha apprezzato lo sforzo da noi compiuto assegnandoci il secondo posto sul totale dei partecipanti, 24 scuole del nord-centro Italia»
Nella foto:
I professori Scipioni e Spaccapaniccia
con i rappresentanti della classe II RA
nell’ Auditorium sede delle gare.
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Un omaggio alla città di Fermo, alla bellezza,
alla storia e ai colori. Questo il filo conduttore
della sfilata organizzata dall’IPSIA «Ricci», un
palcoscenico alla creatività e al talento dei
ragazzi è l’evento con cui per tradizione si
chiude l'anno scolastico, lo ha sottolineato la
Dirigente Stefania Scatasta, che ha coinvolto
nello spettacolo anche gli studenti dell’altra
scuola di cui è reggente, il Liceo Artistico
«Preziotti-Licini». A portare i saluti con
Stefania Scatasta c’era anche il Sindaco di
Fermo, Paolo Calcinaro, in un Teatro
dell’Aquila gremito e carico di entusiasmo e
bellezza. I protagonisti hanno lavorato, con
l’aiuto dei docenti e dei tecnici della scuola,
realizzando abiti e acconciature. Hanno messo
sul palco anche il sogno di ogni sposa, hanno
curato coreografie ed emozioni. Hanno sfilato
loro stessi, così come sono, senza barriere e
senza difficoltà, riuscendo a farsi apprezzare
comunque. La musica dal vivo era invece
guidata dalla professoressa Sabrina Vallesi. I
ragazzi del Liceo artistico si sono esibiti come
musicisti ma anche come ballerini e cantanti e
hanno offerto al pubblico una colonna sonora
di grande suggestione. C’è stato anche il
tempo per riflettere su temi importanti, si è
parlato di prevenzione del melanoma, si è
parlato di alternanza scuola-lavoro, della
cavalcata dell’assunta. Il tutto davanti a una
platea di genitori, giovani, amici, imprenditori e
docenti, tutti coinvolti e divertiti. Il momento
più emozionante è stato l’omaggio che la
scuola e tutti i presenti hanno tributato a due
fotografi recentemente scomparsi. Nunzio
Giustozzi ha parlato di Mario Dondero insieme
con Laura Strappa, sullo sfondo le fotografie di
un fotoreporter che sapeva raccontare il
mondo e la storia. Daniela Simoni invece, ha
raccontato la storia umana e professionale di
Eriberto guidi, insieme con il figlio Enrico, per
una fotografia che diventa una forma di
scrittura e un modo per raccontare la realtà
vera, quella che si coglie con tutti i sensi. Alla
fine grandi applausi per tutti, per un centro
storico che è stato cornice di bellezza e
creatività, con la speranza che sia solo il primo
di tanti successi per questi ragazzi che hanno
saputo mettersi in gioco per davvero.
SFILATA DI MODA: 16° EDIZIONE
Angelica Malvatani da «IL RESTO DEL CARLINO»
Nella foto:
Le studentesse mentre
posano indossando gli
abiti da sposa creati a
scuola.
Nella foto:
Le studentesse
insieme alle
professoresse
dell’indirizzo Moda Stefania
Pellei e Laura
Franco
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo
Sin dalla nascita dei primi magazine di moda quello che viene rappresentato è un modello di bellezza inaccessibile, una silhouette quasi “impossibile” e "astratta che tende a stravolge i canoni della realtà,”. Oggi questi modelli proposti da moda, pubblicità e televisione rimandano immagini sempre più sofferenti e tristi. Certamente è vero che queste figure, così simili ai figurini (impossibili) disegnati, rendono più facile costruire un vestito, ed è più facile farlo elegante. Il modello è facilmente adattabile se la base di partenza non ha curve che necessitano di tagli, pince e modellazioni. Ma questi dati impongono serie riflessioni sui rapporti tra individuo e media come potenziali fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare. Innanzitutto è da segnalare il gran numero di riviste femminili il cui target specifico è rappresentato dalle giovani adolescenti, che pubblicano in ogni numero decine di pagine dedicate ad aspetto e forma fisica, elargendo a piene mani consigli su come effettuare una dieta dimagrante dai risultati strepitosi o su cosa fare per migliorare la propria immagine. Il confronto con i media esaspera la naturale tendenza degli adolescenti a sperimentare cambiamenti sfidando se stessi ed i modelli rappresentati dai genitori, nel tentativo di raggiungere un equilibrio interiore ed una maggiore accettazione di sé. Se si aggiungono il desiderio di identificazione con i propri coetanei ed il continuo confronto con le figure genitoriali e con il mondo esterno, non è difficile capire come quasi il 50% delle adolescenti voglia somigliare a tutti i costi ai modelli proposti dai media, attraverso dieta, esercizio fisico strenuo, chirurgia estetica, favorendo decisamente lo sviluppo di disturbi alimentari subclinici e ponendosi a notevole rischio di sviluppare veri e propri disturbi del comportamento alimentare. Ma questo modello di bellezza non deve farci dimenticare quanto sia pericoloso proporre su corpi deformati dalla chirurgia plastica: sappiamo che oramai il 60% delle giovani ragazze che entrano nel mondo della moda si sottopone a correzioni chirurgiche deformanti prima dei 25 anni. Il passo verso l’anoressia è breve. Ricordiamo la modella Isabelle Caro, diventata celebre aver posato nuda in uno spot anti-anoressia di Oliviero Toscani.. La ragazza, francese, è morta a Tokyo il 17 novembre scorso: al momento del ricovero pesava solo 31 chili per 1 metro e 65.
ATTUALITA’
a cura di Sandy Oliverira
Cosa ne pensano i nostri ragazzi….
Moda e bellezza
classe V MA
« (…) Le adolescenti dovrebbero riuscire a costruirsi una coscienza del proprio corpo al
di là degli stereotipi trasmessi dai media e
incentivati dagli stilisti con l’impiego, durante le sfilate, di modelle veramente
troppo magre (…)» « (…) Gli stilisti, per propria comodità, creano i loro abiti a cui poi il corpo delle modelle si deve adattare, e non viceversa…sarebbe molto più complicato creare un abito adatto ad un corpo pieno di curve (…)»
« (…) Le adolescenti si «vedono» sempre diversamente dalla realtà. Se dovessimo
descriverci a parole di fronte ad una persona
che non può vederci, difficilmente l’immagine che quella persona si farebbe di noi sarebbe
vicina alla realtà (…)» « (…) Anche il bullismo fa la sua parte sull’accettazione del corpo e può spingere una ragazza a voler cambiare il proprio aspetto anche a costo di diventare anoressica(…)»
Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo
AMBIENTE E SALUTE
Cosa ne pensano i nostri ragazzi….
Sigaretta elettronica -Fa male?-
classe I RA
La sigaretta elettronica è arrivata sul mercato circa quattro anni fa, e subito ha avuto un successo enorme. Numerosi negozi sono stati aperti in Italia e moltissime persone hanno smesso di fumare, e molte altre hanno diminuito drasticamente il consumo delle sigarette tradizionali, guadagnandone in salute. Ma la sigaretta elettronica fa male? Secondo il prof. Umberto Veronesi, dell’Istituto Europeo di Oncologia la sigaretta elettronica, caricata con liquidi senza nicotina, è innocua; mentre, per i danni causati dal fumo, muoiono ogni giorno circa 100 persone. Altri medici oncologi confermano che la sigaretta elettronica non è dannosa, in quanto elimina la combustione, che rappresenta il pericolo maggiore per la salute del fumatore. Infatti sembra che oltre 4000 sostanze potenzialmente cancerogene vengono rilasciate in fase di combustione dalle sigarette tradizionali. Da ulteriori ricerche scientifiche sembra che alcuni liquidi per boccette, le cosiddette ricariche, contengano metalli pesanti potenzialmente dannosi per la salute, anche se in concentrazione molto bassa, soprattutto le ricariche di marche senza certificazioni ed elenco ingredienti. Sono state rilevate sostanze sconosciute non ancora identificate per le quali non ci sono indicazioni, che dovrebbero essere prima controllate e regolamentate e poi messe in commercio. In ogni caso, ancora non è stata fatta del tutto chiarezza, e da altre ricerche è emerso che la sospensione del vapore da sigaretta elettronica ha portato alla manifestazione di stati d'ansia anche gravi, molto simili all’astinenza dal tabacco. Quindi, se l'obiettivo è liberarsi da una dipendenza, è difficile assicurare che sia questa la strada giusta da percorrere. Perciò, ragazzi, se volete “svapare”…attenti al liquidi che usate e alle sostanze che contengono. Evitate il “fai da te”, e naturalmente la nicotina, ed usate la sigaretta elettronica soltanto per brevi periodi e solamente se la vostra intenzione è veramente quella di smettere di fumare!
a cura di S. Chafer, A. Touiti, L. M.
Greta
« (…) Le sigarette elettroniche vanno di moda, perché sono una novità….qualcuno la utilizza per cercare di smettere di fumare, ma molti la
usano non come vera alternativa alla sigaretta
(…)» « (…) penso che faccia meno male rispetto a una sigaretta tradizionale, quindi meglio fumare la sigaretta elettronica (…)»
« (…) Ai ragazzi piace perché è comunque un oggetto nuovo, moderno, elettronico, quindi più interessante di un pacchetto di sigarette (…) »
« (…) Ha molto successo anche perché il costo è minore, una volta acquistata poi le ricariche
sono abbastanza economiche rispetto le sigarette
(…)»
Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo
ATTUALITA’
Attenzione!
Il bullismo NON è:
Bullismo a scuola
A scuola coi bulli.
Il bullismo è il desiderio deliberato di far
male, minacciare o spaventare qualcuno
con parole o azioni da parte di una o più
persone e può differire nel grado di gravità
senza smettere di essere una cosa
sbagliata per principio. Il bullismo può
includere dispetti o insulti verso una
persona con una particolare sensibilità che
sarà inevitabilmente ferita.
Si tratta di un fenomeno molto diffuso nelle
scuole nelle quali alcuni ragazzi tentano di
dimostrare con la violenza, fisica o verbale,
una loro superiorità sugli altri, spesso per
nascondere una profonda insicurezza
personale.
Perché diciamoci la verità, se sei una
persona che sta bene con se stessa non
hai bisogno di prevalere su nessuno e in
ogni caso con la violenza su chi è magari
più fragile non si dimostra mai alcuna
superiorità, semmai l'opposto. Io stessa
sono stata testimone di atti di bullismo e
l'ho trovato gravissimo perché al di là del
dolore momentaneo di un'offesa o di un
gesto aggressivo la ferita più grande è
quella che ci si porta dietro per tutta la vita.
a cura di Anton Mariana I AA
un fenomeno facente parte della crescita;
una semplice "ragazzata";
uno scherzo (nello scherzo l’intento è di divertirsi tutti insieme, non di ferire l’altro);
presente soltanto delle zone abitative più povere e
arretrate (ipotesi dimostratasi falsa e inutile,
alcune volte, ragazzi benestanti, perseguitano
ragazzi più poveri)
giudicare colpevole la vittima, poiché non in grado
di sapersi difendere.
ritenere che il bullo sia un ragazzo insicuro e che
ha problemi in famiglia e che quindi non vada
punito ma aiutato (i maggiori studiosi del bullismo
hanno dimostrato l'esatto opposto: che i bulli sono
ragazzi spavaldi e con molta autostima e spesso
viziati dai genitori).
E' un errore:
Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo
RICETTE DAL MONDO.... ALL’ IPSIA
Dall’Albania: Shendetlie È un dolce al miele molto diffuso in tutta l'Albania: il dolce tipico delle feste. Si può preparare con o senza sciroppo a seconda dei gusti e con o senza l'aggiunta di noci, che, tra l'altro, non sono previste nella ricetta originaria.
Ingredienti: 3 uova 80 grammi di zucchero 4 cucchiai da tavola di miele 150 grammi di burro 300 grammi di farina 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio 1 tuorlo d'uovo 10 grammi di vaniglia 3 bicchieri di zucchero 2 bicchieri di acqua 1 cucchiaino di chiodi di garofano 1 limone Separate i tuorli e montate i bianchi a neve ferma. Unite lo zucchero, il miele, il burro sciolto, la farina, il bicarbonato, la vaniglia e mescolate. Aggiungete i bianchi montati a neve e mescolate piano. L'impasto è più sodo rispetto a quello delle altre torte. Versate l'impasto in una teglia rettangolare, senza cerniera, imburrata e infarinata. Livellate con un cucchiaio bagnato d'acqua. Sbattete il tuorlo con poca acqua e spennellatevi l'impasto. Se lo desiderate, fate delle strisce sottili con i rebbi di una forchetta. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per almeno 35 minuti. Fate la prova dello stecchino se non siete sicuri. Lasciatelo raffreddare completamente. Preparate lo sciroppo: mettete sul fuoco zucchero, acqua, scorza di limone e chiodi di garofano. Calcolare circa 10 minuti di orologio da quando prende il bollore e spegnete il fuoco. Deve risultare piuttosto corposo. Lasciate che sia tiepido e versatelo sopra il dolce freddo, tagliato a rombi. Deve riposare almeno 3-4 ore prima di essere consumato. È più buona il giorno dopo. Aida Osmani V Moda
Ingredienti: 1 kg di petto di pollo
½ cipolla piccola 4 confezioni di Emmental
4 confezioni di prosciutto cotto 2 spicchi di aglio
2 confezioni di besciamella 2 dadi
parmigiano (a scelta) 2 confezioni di pasta all’uovo
1 confezione di mais
Dal Brasile: Lasanha de frango È una ricetta simile alla lasagna italiana ma a base di carne di pollo e con l’aggiunta di altri ingredienti che le conferiscono il sapore un po’ agrodolce tipico della cucina brasiliana.
In una pentola media con abbondante acqua calda, aggiungete il petto di pollo e i dadi e portate a ebollizione. Copritelo e fate cuocere per 45 minuti circa. Fate riposare 5 minuti, poi sfilacciate il pollo con l’aiuto di una forchetta. Tenete da parte l’acqua che avete fatto bollire prima, servirà per far cuocere la pasta. Fate soffriggere la cipolla, l’aglio e l’olio d’oliva in un’altra pentola, aggiungete il pollo già sfilacciato, lasciatelo insaporire finché prenda un po’ di colore e poi aggiungete la confezione di mais. In un contenitore che possa essere messo in forno alternate gli strati di pasta fatta sbollentare nell’acqua in cui avete cotto il petto di pollo, con l’impasto di pollo e soffritto, aggiungete il prosciutto cotto a dadini e l'Emmental a dadini, la besciamella e ripetere fino all’ultimo strato, quindi terminare con il parmigiano. Cuocete in forno per 45 minuti. Sandy Oliveria V Moda
Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016
Periodico mensile dell’IPSIA «O.Ricci» di Fermo
RICETTE DAL MONDO.... ALL’ IPSIA
Dalla Romania: Ecler
Il termine Ecler è di derivazione francese (éclair significa lampo) e il loro nome è dovuto al fatto che il pasticcino si mangia proprio “in un lampo”.
Ingredienti: 100 ml di olio 400 ml di acqua 450 di grammi di farina 12 uova 450 grammi di zucchero 1 litro di latte cacao, cioccolato
Per la sfoglia: far bollire l’acqua con olio e sale, aggiungere la farina e mescolare, lasciar raffreddare e aggiungere 9 uova una ad una mescolando fino a ottenere una pasta omogenea. Fatto l’impasto, con una tasca da pasticcere fare in una teglia i bignè per metterli al forno, a fuoco alto per 10 minuti poi a fuoco basso fino a fine cottura, altri 20 minuti circa. Per la crema: prendere 3 albumi d’uovo e mescolarli con 150 grammi di zucchero, farina e un po’ di cacao. Mettere a bollire il latte con una stecca di vaniglia poi mescolarlo con la crema di albumi e continuare a bollire finché non diventa una crema densa. Far raffreddare. Mettere la crema fredda sopra i bignè e coprire con un altro bignè. Coprire i bignè con del cioccolato fuso. Greta Lucian Marin I RA
Dal Marocco: cous cous con verdure
Il Cous Cous o Cuscus è un piatto di derivazione nordafricana e mediterranea, che viene preparato con semola di grano duro ridotta in grani finissimi cotta al vapore. Esistono numerosi varianti per i condimenti del cous cous che possono prevedere carne, pesce o verdure. E’ ottimo anche freddo
Ingredienti: 1 petto di pollo di circa 500
500 grammi di cous cous 2 melanzane 2-3 zucchine
2 cipollotti 2 peperoni
2 pomodori limone, aglio, basilico, prezzemolo, olio, sale, peperoncino
brodo vegetale
Eliminare osso e cartilagini dal petto di pollo e tagliare per ottenere due filetti. Lavare tutte le verdure, affettare le melanzane a rondelle di 2-3 mm di spessore, spuntare le zucchine e tagliarle a metà nel senso della lunghezza, poi le due metà in 4 fettine; eliminare le radichette e la parte verde dei cipollotti e tagliarli in 4 parti; tagliare i peperoni dopo aver eliminato la parte centrale. Scaldare la piastra, spolverizzarla con il sale fino e grigliare i petti di pollo a fuoco medio basso per 5-6 minuti per parte; salarli e tagliarli a fette di circa 1 centimetro e tenerli in caldo. Abbrustolire i peperoni. Grigliare le altre verdure, melanzane e cipollotti 3-4 minuti per lato; le zucchine 2 minuti per lato, e i pomodori. Tritare basilico e prezzemolo con lo spicchio d’aglio, mettere il mix in un barattolo e aggiungere due cucchiai di succo di limone, 2-3 cucchiai di olio, sale e un pizzico di peperoncino. Chiudere il barattolo e agitare. Versare il cous cous in una casseruola, unire brodo vegetale caldo, coprire e far riposare 3 minuti. Sgranare il cous cous con la forchetta e condire con la salsina preparata, quindi distribuire pollo, cous cous e verdure grigliate nei piatti. Irrorare con un filo di olio crudo e insaporire con un pizzico di sale. Touiti Ayoub I RA
Numero: 2 lunedì 23 maggio 2016