Il molto Rev.do Don ANGELO VIGANI

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Il molto Rev.do Don ANGELO VIGANI Prevosto di Zogno dal 7 ottobre 2001 Amministratore Parrocchiale di Grumello de’ Zanchi (2012-2017) di Ambria-Spino (2013-2017) Parroco di Grumello de’ Zanchi e di Ambria-Spino dall’8 settembre 2017 MODERATORE dell’Unità Pastorale di Zogno dal 5 novembre 2017 Tantissimi auguri di Buon Cammino di Unità Pastorale! Il Signore le doni forza, sapienza e coraggio per condurre il gregge a lei affidato a Cristo Buon Pastore. Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICO Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo) notizie ZOGNO ZOGNO notizie INTERPARROCCHIALE ANNO 107 Dicembre 2017 Gennaio 2018 25

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Il molto Rev.do

Don ANGELOVIGANI

Prevosto di Zognodal 7 ottobre 2001

AmministratoreParrocchiale

di Grumello de’ Zanchi(2012-2017)

di Ambria-Spino(2013-2017)

Parrocodi Grumello de’ Zanchi

e di Ambria-Spinodall’8 settembre 2017

MODERATOREdell’Unità Pastorale

di Zognodal 5 novembre 2017

Tantissimiauguri

di Buon Camminodi Unità

Pastorale!Il Signore

le doni forza,sapienza

e coraggioper condurre

il greggea lei affidato

a CristoBuon Pastore.

Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICOPoste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo)

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Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 9 - Tel.: 0345/91083

Direttore responsabile: Don Lino LazzariEditore: Don Angelo ViganiRegistrato al Tribunale di Bergamo il 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

Numeri utili e indirizzoDon Angelo Vigani - PrevostoVia XI Febbraio, 9 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91083Mail: [email protected] Samuele Novali - Direttore OratorioVia XI Febbraio, 11 - 24019 Zogno (Bg)Tel. 0345.91138Mail: [email protected]@tin.itMons. Giulio GabanelliVia XI Febbraio, 5 - 24019 Zogno (Bg)Tel. 0345.91972Don Giacomo Rota (Casa S. Giuseppe)Mons. Alessandro AssolariSuore Oblate di S. MartaV.le Martiri della Libertà, 6/A - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.60001Mail: [email protected] Pasquale BerettaPiazza Europa, 26 - 24019 Ambria di Zogno (Bg)Tel.: 0345.92795Mail: [email protected] Luciano EpisVia Pogliani, 3 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 3479842262Mail: [email protected] Umberto TombiniVia Grumello de’ Zanchi, 10 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91141Suore Scuola M. CavagnisVia Cavagnis, 4 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91246Mail: [email protected] di ClausuraVia XI Febbraio, 1 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91130Mail: [email protected] di RomacoloVia Romacolo, 39 - 24019 Endenna di Zogno (Bg)Tel.: 0345.91091Mail: [email protected] Avogadro - SacristaVicolo S. Maria, 1 - 24019 Zogno (Bg)Cell.: 3388644024Mail: [email protected] Pesenti - SacristaVia Degli Alpini, 10 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.94372Casa Mons. Giuseppe SperanzaV.le Martiri della Libertà, 6 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91029Mail: [email protected] S. Maria - LaxoloVia Ca Nöa, 8 - 24012 Laxolo di ValBrembilla (Bg)Tel.: 0345.53436Mail: [email protected] di Zogno - CentralinoPiazza Italia, 2 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.55011

Orari S. Messe prefestive e festivedelle Parrocchie del Comune di Zogno

(dicembre 2017 - gennaio 2018)

AMBRIASabato ore 17.00 - Domenica ore 10.30

SPINO AL BREMBODomenica ore 9.00

GRUMELLO DE’ ZANCHIDomenica ore 10.00

STABELLOSabato ore 18.30 - Domenica ore 9.30

ENDENNASabato ore 18.00 - Domenica ore 10.00

Dalle Suore di Romacolo ore 7.15 (tutti i giorni)

POSCANTESabato ore 17.00 - Domenica ore 11.00

MIRAGOLO S. MARCO e S. SALVATORE(periodo invernale)

Sabato ore 15.30 (pari) - Sabato ore 15.30 (dispari)Domenica ore 15.30 (dispari) - Domenica ore 15.30 (pari)

SOMENDENNADomenica ore 8.00

ZOGNO

SABATOClausura ore 7.30

Casa di Riposo ore 9.00Prefestiva

Ore 18.00 Parrocchia e Carmine Nuovo

DOMENICAParrocchia ore 9.00 - 10.30 - 18.00

Clausura ore 7.30Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza ore 9.00

ZOGNO - S. Messe feriali(Lunedì-Venerdì)

Clausura ore 7.30 - Parrocchia ore 8.55Casa di Riposo ore 9.00

(pomeriggio - sera) vedi foglietto avvisi settimanale

Parrocchia San Lorenzo MartireVia XI Febbraio, 9 - 24019 Zogno (Bg)

Tel./fax: 0345.91083E-mail: [email protected]

Parrocchia di San Lorenzo Martire di Zogno

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Unità PastoraleChiesa in comunionee Chiesa in uscita...

he chiesa vogliamo vivere?Che occasioni immense amici miei possiamo e dobbiamo vivere in-sieme anche se con fatica.Non bastano le celebrazioni solenni per dire siamo unità pastorale!Non basta dire ‘siamo in tanti’ senza renderci conto di quelli chenon ci sono!Carissimi fratelli vi domanderete come mai ho iniziato il dialogo

con voi all’inizio del nuovo anno liturgico con queste provocazioni.È vero che dobbiamo lavorare insieme, maquali sono le scelte giuste per essere davveroin comunione piena e vissuta? Come maisiamo sempre più tentati di vedere quelloche manca e non di valorizzare quello chesta crescendo?Vorrei invitarvi calorosamente a vivere laliturgia insieme con passione, con gioia,trovando sempre più il tempo di comunicarecon il Signore, di capire cosa vuole da noi,di nutrirci di Lui, di assaporare e rifletterela sua Parola con gioia, di vivere comeChiesa. Solo se Gesù davvero abita neinostri cuori riusciremo a condividere lanostra fede e a diventare esperti di annun-cio.Per questo ho scelto questo quadro di Giu-liano Boffelli perché ci invita a stare inchiesa per diventare Chiesa di Gesù Cristo.Non c’è altra strada!Proviamo a prendere sul serio le iniziativeche ci vengono proposte per l’Avvento,

molto breve ma molto intenso. Proviamo davvero a voler vivere il prossimoNatale cercando di accogliere Gesù nella nostra vita.Proviamo a ritrovare la gioia del dialogo in famiglia, ritroviamo il tempo dellapreghiera insieme, appassioniamoci al bene da compiere...Allora, solo così, Gesù troverà posto nella nostra vita e rinascerà in noi.

Auguri

Angelo prete

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Calendario dell’Unità PastoraleDICEMBRE 2017Venerdì 1 Catechesi elementariPrimo venerdì del mese Ambria - 14.30 Celebrazione battesimale (2ª el.) - Catechesi elementari e medieSabato 2 Catechesi 1ª elementare

A Zogno - 15.30 Corso di preparazione al BattesimoDomenica 3 1ª DOMENICA DI AVVENTO - “Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi”Inizio dell’anno Romacolo - Chiusura del Corso Fidanzatiliturgico B, Ambria - 10.30 S. Messa di presentazione dei bambini della Prima Confessionedi Marco Zogno - 15.00 Celebrazione battesimale (2ª el.) e S. Messa ore 18.00Lunedì 4 17.45 Gruppo eldorADOMartedì 5 20.30 In Clausura incontro di preghieraMercoledì 6 SAN NICOLA, VESCOVO

14.30 Celebrazione Liturgica (2ª media) - 15.00 Catechesi adulti - 17.45 Riunione educatori adoA Zogno - Catechesi Vicariale d’Avvento con don Davide Rota

Venerdì 8 IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA - “Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie”S. Messe festive

Sabato 9 A Zogno - 15.30 Corso di preparazione al BattesimoDomenica 10 2ª DOMENICA DI AVVENTO - “Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza”

Ambria - 10.30 S. Messa con la benedizione dei Gesù BambinoLunedì 11 17.45 Gruppo eldorADOMartedì 12 A Zogno - Aspettando Santa Lucia per tutti i bambini

20.30 In Clausura incontro di preghieraMercoledì 13 SANTA LUCIA, VERGINE e MARTIRE

Catechesi medie - 15.00 Catechesi adulti - 17.45 Riunione educatori adoA Zogno - Catechesi Vicariale d’Avvento con don Davide Rota

Giovedì 14 SAN GIOVANNI DELLA CROCE, SACERDOTE e DOTTORE DELLA CHIESAVenerdì 15 Catechesi elementari - Ambria Catechesi elementari e medie

20.30 Riunione Equipe EducativaSabato 16 Catechesi 1ª elementare

A Zogno - 15.30 Corso di preparazione al Battesimo - 18.00 S. Messa dello sportivoDomenica 17 3ª DOMENICA DI AVVENTO - “La mia anima esulta nel mio Dio”

-Gaudete- A Zogno - Momento celebrativo ragazzi di 5ª el. e genitori - 18.00 S. Messa con la benedizione dei Gesù BambinoNovena di preparazione al Natale

Lunedì 18 17.45 Gruppo eldorADOMartedì 19 20.30 In Clausura incontro di preghieraMercoledì 20 Zogno - 19° anniversario di morte di P. Ludovico Rinaldi

Catechesi medieRomacolo - 20.30 Celebrazione vicariale della Riconciliazione

Sabato 23 A Zogno - 10.00 Confessioni al Carmine N. - 15.00 - 17.30 Confessioni in ParrocchiaDomenica 24 4ª DOMENICA DI AVVENTO - “Canterò per sempre l’amore del Signore”

Zogno - Sospesa la S. Messa delle ore 18.00U. P. - 23.30 Veglia e S. Messa di Natale

Lunedì 25 NATALE DEL SIGNORE - “Oggi è nato per noi il Salvatore”S. Messe festive

Martedì 26 S. STEFANO, PRIMO MARTIRES. Messe festive

Mercoledì 27 SAN GIOVANNI, APOSTOLO ed EVANGELISTAZogno - 13° anniversario di morte di P. Cristoforo Zambelli

Giovedì 28 Ss. INNOCENTI, MARTIRIVenerdì 29 8° anniversario di morte del Vescovo Roberto AmadeiSabato 30 A Zogno - 16.00 Incontro ragazzi 3ª media per Assisi

20.30 Marcia di fine annoDomenica 31 SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA e GIUSEPPE - “Il Signore è fedele al suo patto”

U. P. - S. Messa con canto del TE DEUM e il ricordo dei defunti 201723.30 A Sant’Antonio Abbandonato veglia di preghiera

Don Angelo unito ai sacerdoti dell’Unità Pastorale,alle rev.de Suore di Clausura, di Casa San Giuseppe, dell’Asilo Cavagnis, di Romacolo,

augurano a tutte le comunità BUON NATALE e BUON ANNO 2018

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Calendario dell’Unità PastoraleGENNAIO 2018Lunedì 1 MARIA MADRE DI DIO - “Dio abbia pietà di noi e ci benedica” (Ottava di Natale)

S. Messe festiveAmbria - 51° anniversario di morte di don Giuseppe Gabigliani (parroco 1920-1966)

Martedì 2 Ss. BASILIO e GREGORIO, VESCOVI e DOTTORI DELLA CHIESAZogno - 48 ° anniversario di morte di Mons. Giuseppe Speranza (prevosto 1942-1969)Da oggi al 4 vita comune ad Assisi (3ª media)

Sabato 6 EPIFANIA DEL SIGNORE - “Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra”S. Messe festive

Domenica 7 BATTESIMO DEL SIGNORE - “Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza”Zogno e Ambria - 10.30 S. Messa coi bambini battezzati del 2017Termina il Tempo del Natale

Lunedì 8 17.45 Gruppo eldorADOMartedì 9 20.30 In Clausura incontro di preghieraMercoledì 10 Catechesi medie - 15.00 Catechesi adultiVenerdì 12 Catechesi elementari - Ambria Catechesi elementari e medieSabato 13 SANT’ILARIO, VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESA

Catechesi 1ª elementareDomenica 14 2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà”

104ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiatoRiunione gruppo giovani

Lunedì 15 17.45 Gruppo eldorADOMartedì 16 20.00 Fiaccolata e S. Messa a Piazza Martina

20.30 Incontro genitori dei ragazzi di 2ª media (cons. Scarpellini)Mercoledì 17 14.45 S. Rosario e S. Messa a Piazza Martina

Catechesi medie (celebrazione liturgica 1ª media) - 17.45 Riunione educatori adoGiovedì 18 Da oggi al 25 settimana di preghiera per l’unità dei cristianiVenerdì 19 Catechesi elementari - Ambria Catechesi elementari e medieSabato 20 SAN SEBASTIANO, MARTIREDomenica 21 3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Fammi conoscere, Signore, le tue vie”

20.30 In Clausura Adorazione EucaristicaLunedì 22 SAN VINCENZO, DIACONO e MARTIRE

15.45 S. Rosario e S. Messa a San Sebastiano (festa posticipata)17.45 Gruppo eldorADOA Zogno - 20.30 Incontro genitori dei ragazzi di 1ª media e genitori dei ragazzi di Ambria di 1ª e 2ª media

Martedì 23 SANTA PAOLA ELISABETTA CERIOLI, RELIGIOSA20.30 In Clausura incontro di preghiera

Mercoledì 24 SAN FRANCESCO DI SALES, VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESACatechismo medie - 15.00 Catechesi adulti

Giovedì 25 CONVERSIONE DI SAN PAOLO, APOSTOLOVenerdì 26 Ss. TIMOTEO e TITO, VESCOVI

Catechesi elementari20.30 Riunione Equipe Educativa

Sabato 27 SANT’ANGELA MERICI, VERGINECatechesi 1ª elementare

Domenica 28 4ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Ascoltate oggi la voce del Signore”Giornata mondiale dei malati di lebbraInizio settimana San Giovanni Bosco

Lunedì 29 17.45 Gruppo eldorADOMercoledì 31 SAN GIOVANNI BOSCO, SACERDOTE

Catechesi medie - 15.00 Catechesi adulti - 17.45 Riunione educatori ado

FEBBRAIO 2018Venerdì 2 PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - Primo venerdì del mese

22ª Giornata mondiale della vita consacrataAlle S. Messe benedizione della luce

Sabato 3 SAN BIAGIO, VESCOVO e MARTIREAlle S. Messe benedizione della gola

Domenica 4 5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Risanaci, Signore, Dio della vita”40ª Giornata nazionale per la vitaInizio settimana San Giovanni Bosco

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Rinnovato il Consiglio Pastorale ParrocchialeVerbale dell’8 novembre 2017

AAlle 20,45, in aula 5, ha inizio ilC.P.P. convocato da don Angelo

nella necessità di nominare ufficialmentei nuovi membri facenti parte del mede-simo, per il quinquennio 2017-2022.Dopo la preghiera iniziale con letturadel Vangelo, don Angelo introduce conuna breve riflessione al tema del servizioe della disponibilità, per concludere poicon il Salmo 111. Segue la sua letturadello Statuto e la conseguente apposizionedelle firme di ciascuno dei presenti, insegno di adesione al C.P.P. e dopo l’av-venuta accettazione delle sue norme. Iconsiglieri eletti, scelti e contattati a suotempo dal parroco, decidono poi per lecariche di segretario e di altri due membripreposti a formulare per iscritto, primadi ogni convocazione, i temi all’ordinedel giorno. Di nuovo viene apposta lafirma di ciascuno sul documento ufficialeche verrà inviato in Curia e conservatoin archivio parrocchiale. Don Angelopassa poi all’organizzazione del periododi Avvento, perché sia pensato al meglio:si valutano le proposte già in calendarioe qualche ulteriore appuntamento chepotrebbe raggiungere più fedeli in untempo così speciale, anche se quest’annomolto corto (3 settimane dal 3 al 24 di-cembre). Già nel calendario pastoralesono fissate le date della catechesi vica-riale in chiesa parrocchiale nei mercoledìsera del 29 nov. e del 6 e 13 dic., con re-latore don Davide Rota; inoltre prose-guono i pomeriggi della Adorazione Eu-caristica in Clausura del giovedì pome-riggio (14,00-18,00) per coloro che de-siderano uno spazio di raccoglimento epreghiera personale; sempre in calendariosono fissate le date dei Ritiri Spiritualiil giovedì pomeriggio alle ore 15,00 inCasa San Giuseppe a cura di Don Gia-como, il 30 nov. e il 7, 14, 21 dic.Sempre da calendario, e sempre pressoCasa San Giuseppe, ogni terza domenicadel mese, al pomeriggio, egli proponeuna Scuola di Preghiera, con un invitoaperto a tutti, di circa un paio d’ore. Ag-giungere altri appuntamenti, pur offrendoun ulteriore arricchimento spirituale peril Santo Natale ai fedeli, vorrebbe dire,a parere unanime, infittire troppo la pro-

posta; don Giacomo, a tal proposito, fanotare che il recente Ritiro Spiritualeper tutti gli operatori pastorali di domenica29 ottobre u.s. si è rivelato scarsissimodi presenze, pur essendo stato pensatoproprio in vista della Istituzione dellaUnità Pastorale e con l’intento di pregareper essa: forse, proprio per un susseguirsidi appuntamenti importanti molto rav-vicinati. L’invito che egli rivolge ai com-ponenti del C.P.P. è dunque quello diessere attenti e di “monitorare” quelleche sono le iniziative e le proposte, percalibrare meglio le energie e le risorse,cercando di rendere, con il tempo, tuttopiù aderente alla realtà e alle rispostedelle comunità. A questo punto Don Sa-muele propone: perché, durante l’Av-vento, non invitare tutte e tre le nostrecomunità al ritiro spirituale del giovedìpomeriggio, preparato e condotto da donGiacomo, mantenendo le medesime datee provvedendo però, alla collocazionedegli incontri negli spazi ritenuti piùconsoni di ciascuna parrocchia, a rota-zione, e con l’invito sempre aperto atutta l’Unità Pastorale? Sembra a tuttiuna buona soluzione e viene così appro-vata, insieme agli appuntamenti sopracitati. Giusy Carminati, sottolinea chespesso, chi non è genitore di figli chepartecipano al catechismo, difficilmenteviene raggiunto dal Calendario Pastoralein forma cartacea, anche se per altro,questo è rimasto a disposizione di tuttiin chiesa ad inizio anno pastorale; cosìcome lo sarà il libro-progetto della nostranuova Unità Pastorale. Si provvede co-munque a distribuire copia dell’uno edell’altro ai presenti.

Don Samuele ricorda che quest’anno, eper i prossimi tre anni, si pone particolareattenzione alla pastorale giovanile, invista dell’incontro a Roma (3-12 agosto2018) del Papa con i giovani; pertanto,l’Equipe Educativa dell’Oratorio ha pen-sato di proporre un incontro culturalecon cadenza mensile per i giovani, comeoccasione di incontro e confronto; in-forma che la raccolta di offerte nell’ap-posito contenitore in chiesa durante l’Av-vento, sarà destinata alle popolazioni

terremotate del centro Italia: Lazio, Um-bria e Marche. Nella “settimana dei po-veri” (11- 19 nov.) i bambini si impe-gnano a contribuire all’acquisto di unoscivolo per l’area-giochi adibita pressoil Centro Caritas di Amatrice; i ragazzidelle medie e gli adolescenti raccoglie-ranno viveri di prima necessità e prov-vederanno a raggrupparli in scatoloniper i bisogni degli ospiti del nostro Pa-tronato San Vincenzo a Bergamo. Ricordapoi la data del 18 novembre prossimo,quale momento celebrativo eucaristicodi Istituzione della Equipe Educativa,che insieme al direttore dell’Oratoriostende le linee educative progettuali,con uno sguardo di insieme, ampio egenerale, volto alle attività e alle iniziativedell’oratorio. È composta da 3 personeadulte, da 3 giovani e da 3 giovanissimi,ai quali si affiancherà più avanti la figura(suggerita dall’Ufficio dell’Età Evolu-tiva-Curia di Bergamo) di un educatoreprofessionale, soprattutto quando dovessevenire a mancare il suo operato di curatoe direttore dell’oratorio. Alle 22,20, conpreghiera finale, termina i primo C.P.P.del nuovo mandato.

La segretariaFulvia Ghisalberti

Membri del ConsiglioPastorale ParrocchialeDon Angelo Vigani (Prevosto e presi-dente), don Samuele Novali, don GiacomoRota, don Pasquale Beretta, Sr. NivesBeonio, Sr. Marisa Massaro, Sr. CarlaVilla, Giorgio Avogadro, Giovanni An-geretti, Emanuel Carrara, GiuseppinaCattaneo, Selina Fedi, Angioletta Fusti-noni, Alessia Mazzoleni, Livia Gherardi,Fulvia Ghisalberti, Marzia Locatelli, Gio-vanna Pesenti, Pierluigi Ghisalberti, An-tonella Pesenti, Edoardo Sonzogni, Giu-seppina Carminati, Francesca Traini,Chiara Zuccali, Lorenza Orlandini, Ro-sanna Zanchi, Federica Arena, AngeloDepino.

Presidenza del C. P. P.Don Angelo Vigani, Fulvia Ghisalberti(segretaria), Angioletta Fustinoni, Gio-vanni Angeretti

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Una serata davvero molto speciale, quella di domenica5 novembre 2017, per le nostre comunità parrocchiali

di San Lorenzo in Zogno, di Sant’Antonio di Padova eSant’Alessandro in Ambria-Spino e di Maria Assunta diGrumello de’ Zanchi; comunità che, in “un secondosolo”, alla lettura dell’Atto di Istituzione, si sono vistetrasformate nella Unità Pastorale di Zogno.Sono passati quasi tre anni, da quando abbiamo sentitodire per la prima volta dai nostri sacerdoti, nei consigliparrocchiali e nelle varie riunioni, che su invito delVescovo Francesco saremmo dovuti arrivare a vederenuovi orizzonti, a seguire nuove linee pastorali, e cosìformare una vera Unità Pastorale. Tre anni di pensieri, dipropositi, di ipotesi, di turbamenti, di sentimenti contra-stanti, di riunioni e di confronto, di preghiera e di scelte,per arrivare a stilare e poi realizzare il progetto dell’UnitàPastorale di Zogno.E strada facendo, eccoci appunto in batter d’occhio, allagrande svolta di domenica 5 novembre. Trepida e fervidaè stata l’attesa della celebrazione eucaristica, presiedutadal Vescovo Francesco e concelebrata dai sacerdoti dellanostra Unità, da alcuni sacerdoti del Vicariato e da Mons.Lino Casati, Vicario Episcopale per le Unità Pastorali; laSanta Messa, solennemente animata dalle corali di Zognoe di Ambria-Spino, ha dato il via ufficiale a questagrande e nuova realtà di parrocchia, dentro la quale,come ci indica l’apostolo Pietro, “ad una sola vocepossiate rendere gloria a Dio, senza stancarvi”; presentii chierichetti delle varie parrocchie, la Premiata Banda

Musicale di Zogno, l’Amministrazione Civile e tutti ifedeli accorsi per questo evento. Un grande grazie atutti, per aver condiviso con calore e fede questo momentocosì importante per le nostre comunità parrocchiali; undoveroso ringraziamento a coloro che hanno generosamenteofferto la composizione floreale e a coloro che, dietro lequinte, sono sempre attenti e vigili per la buona riuscitadella festa.Un caloroso augurio a don Angelo, nostro parroco e Mo-deratore della nuova Unità Pastorale: a lui, sentimenti digratitudine per i sacrifici, le fatiche, le speranze, cheogni giorno, con la vita e la preghiera, offre per la nostracrescita umana e spirituale.All’Equipe Pastorale, braccio destro e ponte tra le nostrecomunità, sappia sempre consigliare, scegliere e speri-mentare con caparbietà, ciò che è bene per le nostre tra-dizioni, privilegiando l’attenzione alla persona e dandopriorità a gesti anche piccoli di condivisione e carità fra-terna, a favore del Regno di Dio.In conclusione, diciamocelo: è stato tutto davvero moltobello! E tra diversi anni, chi ha partecipato a questa fun-zione, potrà dire con certezza: “Io c’ero, e ricordo ancheche quel giorno pioveva”.Ci sarebbero altre cose da raccontare, ma lasciamo spazioalle testimonianze fotografiche. Lasciamo che la visionedi queste foto, apra il cuore allo stupore, alla meraviglia,alla preghiera. Insomma... lasciamo che la nostra vita,parli dell’amore di Dio!

Giorgio sacrista

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Membri dell’Equipe Pastorale

Don Angelo Vigani (Moderatore)

don Samuele Novali (curato interparr.)

don Giacomo Rota

Elisabetta (Betty) Tiraboschi (Ambria)

Giuseppe Traini (Spino al Brembo)

Livio Zanchi (Grumello de’ Zanchi)

Annalisa Pesenti (Zogno)

Annamaria Galbiati (Zogno)

Bonaventura Foppolo (Zogno)

Bruno Marconi (Zogno)

Per coloro che desiderano leggere econservare il libro-progetto dellanuova UNITÀ PASTORALE appenaistituita, ricordiamo che questo èdisponibile in tutte le nostre chiese;approfondire e condividere anchequesto strumento, può allargarelo sguardo su realtà che non siconoscono o si conoscono soloin parte, rendendo così ognunocosciente e attivamente par-tecipe, di quella unità di in-tenti che custodisce però lamolteplicità di risorse ecarismi.

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Un modo per dare vita all’unitànella Parrocchia di Zogno, inse-

rendo anche altri paesi, un tutt’unofra frazioni e centro, è stato uno deglieventi più significativi ed importantiper Zogno, l’Unità Pastorale. Istituitail 5 novembre dal vescovo di Bergamo,Francesco Beschi, che ha celebratoquesta unione nella chiesa parrocchialedi San Lorenzo. Il progetto coinvolgele parrocchie di Zogno, Grumello, Am-bria-Spino e nei prossimi anni, a di-screzione del vescovo, verranno ancheannesse Poscante, Stabello, Endenna,Somendenna e Miragolo. Sono due imotivi che hanno portato il Vescovo adesiderare anche per le nostre parroc-chie, l’istituzione dell’Unità Pastorale:in primo luogo nasce dall’esigenza diriorganizzare il territorio diocesano afronte della netta diminuzione, negliultimi anni, dei sacerdoti, in secondoluogo per coinvolgere sempre di più ilaici e responsabilizzarli nel ruolo chepossono avere all’interno di una co-munità. Il cantiere che ha dato vita aquesto progetto è durato ben tre anni,all’interno dei quali si sono proposteattività culturali, spirituali e formativeche potessero aiutare le diverse par-rocchie a incontrarsi e camminare in-sieme.Sabato 18 novembre alla S. Messa delleore 18.00, è stata istituita l’Équipe Edu-

cativa, guidata dal curato don Samuele,accompagnato dai 9 laici comprendentiadulti, giovani e giovanissimi.L’équipe si preoccupa di proporre ini-ziative e formazioni nell’ambito sociale,educativo, caritativo, missionario e ca-techistico.Questa collaborazione, partita un annofa, permetterà lungo il tempo, di con-tinuare a stendere progetti e iniziative,nonché le linee progettuali dell’oratorio.Un membro dell’équipe educativa,entra a tutti gli effetti, a far parte del-l’Équipe Pastorale, per sottolinearel’importanza del dialogo e del confrontosulle proposte che verranno fatte siaagli adulti che ai giovani.Importante sarà il prossimo passo, ov-vero, l’introduzione di una figura pro-fessionale (l’educatore) nella pastoralegiovanile, come ha suggerito l’Ufficiodell’età evolutiva (Curia di Bergamo)alle 15 équipe educative già operativein diocesi con o senza curato.Come équipe non si ha nessuna pretesadi dare delle regole da seguire, di sta-bilire norme, ma semplicemente di ca-pire le esigenze, i disagi e i bisognidelle nuove generazioni. L’unione per-venuta con l’unità pastorale, ha com-portato l’inizio di un nuovo camminoinsieme, creare un’unità non è cosa fa-cile, ma certamente è un occasionebella per fare comunità. Il Vescovo ri-corda che dentro l’Unità pastorale ogniparrocchia mantiene la sua identità, ri-spettando le tradizioni e nel contempoconformandola ad un valore più grande,dato dall’insieme delle parti. “Tuttoquesto darà dei veri frutti dal momentoche tutti gareggeremo nello stimarci avicenda, come ricorda S. Paolo, rispet-tando la storia di ogni comunità, diogni parrocchia, in uno spirito di con-divisione, carità e fraternità e sempreaperti alla novità come opportunità percrescere” commenta Don Samuele.I giovani sono il futuro e le attese diuna comunità.

Roberta Tiraboschi

APPUNTAMENTI della domenica sera...

10 dicembreI GIOVANI DI OGGI?!...

Don Davide RotaDirettore Patronato San Vincenzo (BG)

14 gennaio 2018ShoahIL SILENZIO DI DIO...IL SILENZIO DELLA CHIESAProf. David RotaDocente di Filosofia e storia

18 febbraioL’ARTE NELLA FEDE

Prof. Giovanni Gusmini,Responsabile della Pastorale Universitaria

18 marzoL’UNICA REGOLA DEL VIAGGIOÈ NON TORNARE COME SEI PARTITODon Flavio BrulettiAssistente diocesano dei giovanidi Azione Cattolica

8 aprileDIO DOV’ERI?

Dio regista invisibile della storiaProf. Claudio Avogadri

Docente di Teologia

20 maggioLA VITA É QUALCOSA DI STUPEFACENTE,PERCHÉ SPRECARLAGilberto GiudiciEducatore - Cooperativa Il Piccolo Principe

INCONTRO GIOVANI ORE 20.30ORATORIO saletta blu - ZOGNO

L’Équipe Educativa dell’Oratoriodella Pastorale giovanile

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Dopo un “fermo” di tre anni permotivi di salute, mi è stato chie-

sto di accompagnare nella catechesiun gruppo di ragazzi.Superate le prime perplessità, ho ac-cettato chiedendo la collaborazionedei genitori, che sono certa non milasceranno sola.Lo scorso 12 novembre in Seminariosi è svolto l’annuale incontro dioce-sano, al quale non sono voluta man-care: primo per ritrovarmi con i ca-techisti della Diocesi e poi per sentirela Parola del Vescovo Francesco, cheè arrivata puntuale ed incoraggiante.Ma andiamo per ordine.L’accoglienza in Seminario in un cli-ma sereno ha facilitato l’incontro chedon Andrea Mangili direttore del-l’Ufficio catechistico insieme ai suoicollaboratori aveva preparato conpassione. Più di mille le presenze,incuriosite dal tema di quest’anno“Il linguaggio nella catechesi”.Sono stati preparati cinque punti diascolto e all’arrivo ogni catechistaaveva la possibilità di sceglierne due.Io ho partecipato a quello gestito dadon Patrizio Rota Scalabrini, che haproposto un percorso biblico itinerantetenendo presente la figura del disce-polo amato. Sette sono state le po-stazioni accompagnate dalla Parola e da segni particolariche stimolavano il catechista ad essere TESTIMONE inRICERCA nel DIMORARE e rimanere A TAVOLACON GESÙ poi SOTTO LA CROCE rispondendo allasua domanda “MI AMI TU?”In prima persona, ognuno di noi si è sentito interpellatoe provocato a dare una risposta personale, perché primadi parlare di Gesù agli altri, ci si deve chiedere: che cosadavvero preme al mio cuore e chi è Gesù per me?La risposta deve però essere data alla luce della Parola elasciare che la stessa plasmi le nostre esistenze, illumini inostri pensieri e dia slancio e coraggio alle nostre azioni.La seconda mia scelta è stata per l’incontro con don Gior-gio Bezze, direttore dell’Ufficio catechistico di Padova,che ha portato l’esperienza diocesana di accompagna-mento dei genitori e degli adulti.Partendo dalla testimonianza di due coniugi, ci ha aiutatiad entrare meglio nell’esperienza per comprenderne i

punti più importanti e gli atteggiamentida assumere in questo delicato per-corso.La cosa che più mi ha colpito è statolo stile che dovremmo avere nei con-fronti delle famiglie che non semprevivono situazioni regolari.L’ASCOLTO, l’ACCOGLIENZA,l’ACCOMPAGNAMENTO e laCOMPRENSIONE devono essere gliatteggiamenti che un catechista, maanche la comunità tutta, dovrebberoassumere per poter poi parlare diGesù a quelli che spesso vengonodefiniti “i lontani”.Per fare tutto questo però, serve for-mazione; ecco allora l’importanza diavere persone che abbiano desideriodi formarsi per aiutare gli adulti inquesto difficile percorso parallelo aquello dei loro figli.Purtroppo il tempo è trascorso velocee non vi è stata la possibilità di poterpartecipare agli altri tre punti diascolto e il pomeriggio si è conclusocon il momento di preghiera con ilVescovo nella Chieda Ipogea del Se-minario.Monsignor Beschi nel suo appassio-nato discorso, si è rivolto ai presentiringraziando idealmente ognuno dinoi per quello che ha definito essere

un ministero all’interno della Chiesa di Bergamo.“È Gesù che vi ha chiamati, a lui avete risposto, in luiponete le vostre fatiche. È un ministero difficile, necessarioe bellissimo! Ricordate però che non siete soli, sieteespressione di una comunità: nella Chiesa, per la Chiesae alla Chiesa. Annunciare il Vangelo di Gesù non è cer-tamente facile, ma rimanendo uniti a lui coltivando lasua amicizia e sostenuti dalla comunità, è possibile”.E poi le sue parole conclusive che mi hanno scaldato ilcuore: “Che il Signore possa esaudire la mia preghieraper voi, con la consapevolezza trepidante e gioiosa deldono che vi ha affidato”.

Ecco, con questa esperienza vissuta mi appresto ad ac-compagnare i ragazzi che mi sono stati affidati, sicurache la Comunità sosterrà con la preghiera e il ricordo ildifficile compito mio e degli altri compagni di viaggio.

Graziella

I linguaggi nella CatechesiCONVEGNO DIOCESANO DEI CATECHISTI

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Nel mese di novembre del lontano1997, arrivavo per la prima volta

a Grumello de’ Zanchi e mai avrei im-maginato che vi avrei trovato una fa-miglia e una comunità che sarebberostate per me importanti, veramente im-portanti, nella crescita spirituale e uma-na; e neppure che quasi dieci annidopo, avrei iniziato (già avanti neglianni...) gli studi per diventare sacerdote.Oggi, vent’anni dopo, posso dire cheogni volta che torno mi sento a casamia. Non soltanto perché il paesaggio,il temperamento e la psicologia dellagente è simile a quella della mia terradi origine, ma perché davvero mi trovoa mio agio, in famiglia. Anzi, sento ilbisogno di tornarci. Senza di loro nonsarei mai arrivato al sacerdozio. Tral’altro, la prima persona che ha saputodella mia intenzione di iniziare glistudi ecclesiastici è stata Natalina, esin dal primo momento mi è stata diappoggio con la sua preghiera, la pa-zienza e il suo sostegno. Col passaredegli anni la “famiglia d’adozione”Salvi-Gherardi è cresciuta. Nel mesedi agosto abbiamo celebrato il battesimodell’ultimo arrivato, Samuel; purtroppo,qualche anno fa c’è stata pure l’impre-vista dipartita di Gino, “la roccia”,come lo chiamava un mio amico. Lacomunità parrocchiale, che pure essa ècambiata nei volti, mi accoglie semprecon grande gioia, che io ricambio congrande affetto per ciascuno di loro. Iodico sempre che Grumello è per meuna parrocchia di “adozione”, la miaseconda parrocchia. Non è a caso cheho voluto celebrare qui una “prima

messa”, nel luglio del 2012, come hofatto poi al mio paese nativo. Volevocondividere con loro questo grandedono del sacerdozio, di cui pure loroerano partecipi, poiché vi avevano col-laborato con le loro preghiere. La festache hanno organizzato è stata veramentebella, più di quanto avrei mai immagi-nato! Sarebbe impossibile fare il nomedi tutti, ma loro sanno che li porto nelcuore e dico loro “gracias”. Quest’anno,finalmente, dopo vent’anni... ho potutoesserci alla festa dell’Assunta, celebrarela messa e fare la processione, nonchépartecipare alla sagra. Devo esseregrato ai confratelli sacerdoti. A DonAngelo, che mi riceve con gioia e mifacilita sempre la celebrazione dellamessa a Zogno; a Don Samuele che èsempre disponibile, nonostante gli im-pegni, per scambiare opinioni e punti

di vista; a Giorgio, che è sempre lì, eche ha avuto l’idea di farmi scriverequeste righe. E, come no, a Don Um-berto, che ho conosciuto in quel lontano1997 e che mi ha accompagnato intutti questi anni. Ora racconto un po’della mia storia. Sono nato cinquant’annifa in un piccolo paese, Zaldibar, dellaprovincia di Vizcaya, nel nord dellaSpagna, secondo di tre figli, e ho duesorelle. Purtroppo mia madre è mancata4 anni fa dopo una lunga malattia. Hofatto gli studi in paese e poi fuori, finoall’ultimo anno di liceo. Ho vissutofuori, all’estero, fino al 1995, anno incui sono arrivato in Italia per collaborarecon un’associazione cattolica, ed è stataquesta collaborazione che mi ha portatoa Grumello. Poi ci sono stati altri spo-stamenti fino al 2005, in cui ho iniziatogli studi in seminario che mi avrebberoportato ad essere ordinato diacono l’1ottobre 2011 e sacerdote il 18 marzo2012 per la diocesi di Orihuela-Alicante,Spagna. Il mio primo destino, già comediacono e poi sacerdote, è stata lachiesa cattedrale di Orihuela. Ho svoltol’incarico di notaio ecclesiastico neltribunale della diocesi e ho insegnatoreligione in una scuola cattolica di Ori-huela. Quest’anno, il giorno della festadel Corpus Domini, il mio vescovo michiama per dirmi che aveva pensato ame perché ottenessi la licenza in teologiaa Roma, alla Gregoriana. Ed eccominuovamente in Italia, ora in mezzo ailibri e ai banchi di “scuola”. La vitacambia... perciò, come dice il Papa,“¡rezad por mi!”.

don Mikel Fernández Uribe

Il cammino di don Mikel

Panoramica Catedral Orihuela

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Battezzati in Cristo

THOMAS MINELLI di Matteo e Marika Carraranato il 19 luglio 2017 - battezzato l’8 ottobre 2017

NICOLAS MINELLI di Gabriele e Veronica Pesentinato il 13 aprile 2017 - battezzato l’8 ottobre 2017

GABRIELE RINALDI di Andrea e Jennifer Mulènato il 18 luglio 2017 - battezzato il 22 ottobre 2017

“30 settembre 2017: Tutti insieme a festeggiare Lucia e Francoe i loro primi cinquant’anni di matrimonio!!!”

Tantissimi auguri dai vostri familiari e dalla vostra comunità parrocchiale zognese

GIOVANNI e MARGHERITA FERRARIIn festa per il 65° di nozze lo scorso 11 ottobre

e l’89° compleanno! AUGURI!

SARABONZIe MANUELLOCATELLIsposatiil 23 settembre2017

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Ogni anno, la festa della Madonnadel Rosario, la quarta domenica

di ottobre, è particolarmente sentitadalla comunità di Spino al Brembo.Preceduta dalla preparazione dei tregiovedì del mese di ottobre e dalbellissimo concerto dal maestro e or-ganista Tomas con la soprano DanielaVigani, la festa è entrata nel vivo ilvenerdì 20 con la s. Messa e la serataspeciale, resa ancora più bella dallapresenza di ben quattro fisarmoniche.Ed ecco il concerto semplice e nellostesso tempo straordinario di cantipopolari, subito dopo la cena, soste-nuto dalle fisarmoniche. È stata unacosa bellissima vedere tutti i parteci-panti alla festa mettersi a cantare conentusiasmo. Ho visto sul volto deipresenti la gioia di cantare e di stareinsieme.Il giorno seguente, alla sera del sabato,subito dopo la santa Messa vespertina,la contrada attorno alla Chiesa si èriempita di moltissime famiglie, conparecchi bambini: ad accogliere ipiccoli padre Giosuè Torquati che haallestito un piccolo gazebo con i suoigiochi di prestigio. Tutti i fanciulli

attorno al sacerdote con la bocca egli occhi che sprigionavano meravigliacon i continui ... oh!!! I volontari,avevano preparato lungo la via spazi

dove si preparavano le caldarroste,dove si cucinavano costine e salaminie un complesso proponeva canti pop.Inoltre la ruota della fortuna attiravamolte persone e presso la sala par-rocchiale era un continuo andar evenire di persone per la cena.Tutto era esaurito e tutti aspettavanoi tanto attesi fuochi d’artificio. Intantoparecchi fedeli entravano in Chiesa edavanti alla Madonna del Rosario sifermavano in preghiera e accendevanoun lumino. Finalmente i fuochi! Comeormai è consuetudine sono stati cortima meravigliosi. Sul volto di tuttigrande era lo stupore e la gioia! Nonho visto nessuno col volto triste. Ungrazie grande a tutti i volontari dellaparrocchia Ambria e Spino, per averpreparato anche quest’anno una festacosì straordinaria e per aver contribuitoal buon esito della lotteria.Grazie soprattutto a Maria, la nostracarissima Madre del Rosario, peraverci indicato anche quest’anno lavia semplice della preghiera del Ro-sario e portato all’incontro del figlioGesù.

don Pasquale

La Festa della Madonna del RosarioDOMENICA 22 OTTOBRE 2017

Una ricca festa molto sentita...

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Per le famiglie di Ambria Spino, Grumello de’ Zanchi e ZognoDal 2 gennaio (martedì) al 5 gennaio (venerdì) 2018 presso il Maso Valors (Proves-Bz) è possibile trascorrere alcuni giorni di va-canza con i propri bambini. Per parteciparvi, parlate direttamente con don Pasquale residente ad Ambria nella casa parrocchiale.

La pista delle slitte a ProvesGenitori e bambini sulle slitte a Valors

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Durante l’Eucarestia domenicale, i ragazzi di primasuperiore hanno celebrato la “DIACONIA”, ovvero,

la promessa davanti al Signore e all’assemblea dell’im-pegno di un servizio di carità nella comunità in cuivivono. Sono stati sostenuti dalla presenza di alcunigiovani delle nostre comunità che hanno fatto esperienzemissionarie nel mondo (Perù, Malawi, India...)“Se vuoi conoscere bene una persona, siediti alla suatavola e vedi come mangia.” È stata la provocazione percomprendere come il servizio sia un atto da compierecon discrezione e umiltà. Il sedersi a tavola con unapersona ci fa capire le sue abitudini, i suoi effettivibisogni, la sua ricchezza o la sua povertà.I ragazzi prima dell’offertorio hanno preparato la tavolaeucaristica con la tovaglia, i ceri, i fiori. Preparare latavola, stare a tavola, abitarla, è un’arte ma è innanzituttoil quotidiano volto contro volto dell’amato/a, del fratello/so-rella che, mangiando con me, vive un’azione di comunionestraordinaria. Si vive dello stesso cibo, ci si nutre nutrendole relazioni. La condivisione del cibo è inerente allanostra condizione di essere tutti ospiti sulla terra, ricchio poveri. Per queste ragioni i ragazzi hanno portato al-l’offertorio semplici ma vitali elementi quali: l’acqua, ilfrumento, il riso e le patate accompagnati da queste

parole: “Il cibo che noi ti offriamo, o Padre, è fruttodella tua immensa bontà per noi e il suo uso, né tropponé troppo poco è elemento vitale e riguarda l’equilibriodelle singole persone e dell’umanità intera. Trasformaloper noi in cibo di comunione e condivisione per celebraredegnamente il banchetto cosmico al quale Tu aneli”.Dopo la messa c’è stato un momento conviviale con i ra-gazzi, i loro genitori ed i giovani missionari che pocodopo hanno presentato in saletta blu le loro esperienzemissionarie. Speriamo che sia stata per i ragazzi una te-stimonianza concreta della bellezza del “servizio”.Concretamente i ragazzi di prima superiore hanno prestatoil loro servizio nella preparazione dei sacchetti di riso, dimandorle e dei cesti che verranno messi in vendita primadi Natale per raccogliere offerte destinate ai vari progettimissionari.Quest’anno abbiamo consegnato in Perù e in Africa tra-mite i Padri Monfortani e grazie alla vostra generosità:€. 10.700,00 in Perù (periferia di Lima);€. 2.000,00 in Africa (Malawi - Magomero)Cena solidale (domenica 29 ottobre) per il pavimentodella Chiesa di S.Martiono, località Mollen, missioneMagomero €. 2.200,00

I giovani dell’Unità Pastorale di Zogno

Giornata Missionaria Mondiale

Domenica 22 ottobre

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Quarant’anni separano i brani diqueste due lettere in cui due

Suore missionarie ringraziano il Grup-po di Zogno per la vicinanza ai pro-blemi dei poveri, l’aiuto ai loro pro-blemi, il sostegno affettuoso ai Mis-sionari.Che cosa è cambiato in questi lunghi

anni? E che cosa invece è rimastouguale nel tempo?Molte cose sono cambiate da quandonel 1977 il Gruppo Missionario si eracostituito; l’evento specifico che diedeil via al suo impegno fu la rispostaalla richiesta di aiuto che veniva dasuor Teresa Bella, che era stata inse-

gnante a Zogno presso la Scuola Ma-terna Cavagnis per otto anni ed erapoi partita per la missione.Per aiutare concretamente suor Teresasi chiese a don Giulio il permesso diformare un gruppo missionario, pren-dendo esempio dall’esperienza di“Mani Amiche”, che già operava nelnostro paese. Don Giulio accettò apatto che il Gruppo si prendesse curadi tutti i Missionari, zognesi e non,che avevano avuto un qualche rapportocon la Parrocchia di Zogno e che poierano partiti per la missione.Il Gruppo allora si costituì e cominciòad operare, senza dimenticare però laformazione spirituale: incontri mensiliregolari, guidati da don Giancarlo Bre-sciani, avevano lo scopo di far emergerein ciascuno di noi il nostro essere inCristo in ogni momento della vitaquotidiana, nei rapporti con i vicini econ i lontani. In questo nostro Gruppoha preso forma anche la vocazionemissionaria di Rino Berlendis.Le visite che il Gruppo riceveva daimissionari quando rientravano per qual-che tempo in Italia mantenevano altol’entusiasmo di quanti, già impegnatinella catechesi, nella vita parrocchiale,negl’Agesci e nella vita civile, si eranoanche assunti volontariamente questo

“ ... il 29 gennaio ho ricevuto la tua lettera, grazie, mi ha fatto veramente piacere, ed è arrivata al momento giustoper ridarmi forza e coraggio. ... Ti parlo della terribile epidemia del mese di novembre; quanta sofferenza! Ibambini morivano come le mosche, noi cercavamo di fare quello che potevamo, ma era poco. Il dolore silenzioso diquelle mamme ti spezzava il cuore ... per questa povera gente non è possibile neppure piangere ... Come se nonbastasse le piogge torrenziali hanno portato via i fragili ponti della zona e siamo rimaste per tre mesi isolate datutto ...” ( Suor Teresa Bella, allora missionaria in Burundi; 15 febbraio 1977)

“ ... Tramite la signora Nighisti abbiamo ricevuto la generosa offerta di 1.000 € che il Gruppo Missionario diZogno destina ormai da molti anni alla nostra Provincia; non è - come Lei dice nella sua lettera- una “piccolaofferta”. Questa donazione è l’espressione del vostro affetto, del ricordo, della vostra vicinanza che non ha prezzo.Il sapere che ci avete presenti, ci sostenete con la preghiera, ci siete prossimi, questo rende la vostra donazione una“offerta incommensurabile”. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il gruppo Missionario, al quale va la nostrapreghiera e la nostra gratitudine. Insieme ringrazio la signora Nighisti che fa da tramite, da ponte fra noi e voi... ”(Suor Teibe Medhanie Hadghu, Superiora Provinciale delle Suore Comboniane ad Asmara, Eritrea; 6 marzo 2017).

Il Gruppo Missionario

di Zogno compie 40 anni

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nuovo compito. Per poter mandareaiuti concreti ai Missionari si facevanodue o più raccolte all’anno di carta,ferro, stracci e indumenti, che poi ve-nivano depositati in un locale messo adisposizione dalla Parrocchia, dovegià trovavano posto indumenti e oggettiche quotidianamente venivano conse-gnati al Gruppo. Queste raccolte stra-ordinarie - che avevano l’appoggioanche dell’Amministrazione comuna-le- impegnavano molte persone e tantiragazzi dell’Oratorio e permettevanodi preparare ogni anno dai 100 ai 120pacchi del peso di 20 Kg l’uno. Biso-gnava poi pensare alla spedizione po-stale, il cui costo - già allora rilevante-costituiva a sua volta un problema. Arisolverlo contribuì la bella iniziativadel Banco Vendita suggerita da SuorMaria Chiara, Superiora delle Suoredel Divino Amore, allora già operantinella nostra Parrocchia.Si cercava anche di essere spiritual-mente vicini ai Missionari e di dimi-nuire la nostalgia per quanto avevanolasciato scrivendo loro regolarmentee spedendo ogni mese il NotiziarioParrocchiale: lungo gli anni sono statiraggiunti in questo modo suor CarmineDemuru, suor Marisa Rinaldi, donGiuseppe Ferrari, padre Pietro Balzi,Silvia Fazzari, don Maurizio Crema-schi, padre Luciano Tengattini,suorLucia Rubis, padre Luis Carascal, suorVincenziana Propersi, suor MatildeLazzaroni, suor Assunta Carrara, leSuore del Divino Amore nelle loroterre di missione, e in questi ultimianni suor Giovanna Colombo. Su in-dicazione del Centro Missionario Dio-cesano il Gruppo ha poi sostenuto glistudi di un seminarista del Bangladesh,Michael Tigga.Infine, poiché col passare degli anni laspedizione dei pacchi si faceva peròsempre più costosa, e troppa parte delricavato del Banco Vendita veniva as-sorbito dalle spese postali, si decise dispedire ai Missionari ogni anno unasomma di denaro da utilizzare secondole priorità individuate sul posto.Oggi molte cose sono cambiate: nonsi mandano più indumenti lontano;molti dei missionari che il Grupposeguiva sono rientrati in Italia per mo-

tivi di salute o di età, e qualcuno ètornato alla casa dl Padre. Ma a frontedi tanti fratelli stranieri arrivati inItalia spinti dalle guerre, dalle ingiu-stizie e dal desiderio di dare ai proprifigli una vita migliore, cerchiamo diessere accoglienti qui, affiancando lefamiglie e aiutandole a muoversi inqueste nostre comunità, tanto più com-plesse di quelle da cui provengono.È iniziata così la collaborazione con laCaritas interparrocchiale e con il Bancoalimentare, mentre per la formazioneil Gruppo segue, insieme o a titolopersonale, le iniziative del Centro Mis-sionario Diocesano e quelle del Vicariatodi Zogno, Brembilla e Alta Valle.Ora il gruppo si è assottigliato, manon ha perso la speranza e la gioia diservire, anche perché - e questo è ciòche negli anni è rimasto uguale- lapovertà delle popolazioni che vivononelle periferie del mondo è ancoragrandissima, mentre guerre - strisciantio dichiarate- in atto, intolleranze etnichepresentate come conflitti religiosi, cor-

ruzione, scarso accesso all’acqua po-tabile, alle cure mediche e all’istruzionedi base rischiano di far precipitare lepersone dallo stato di povertà alla mi-seria.Cristo non ha maniha soltanto le nostre maniper fare oggi il suo lavoro.Cristo non ha piediha soltanto i nostri piedi per guidaregli uomini sui suoi sentieri.Cristo non ha labbraha soltanto le nostre labbra perraccontare di sé agli uomini di oggi.Cristo non ha mezziha soltanto il nostro aiutoper condurre gli uomini a sé oggi.Noi siamo l’unica Bibbiache i popoli leggono ancora,siamo l’ultimo messaggio di Dioscritto in opere e parole.

Suor Vincenziana Propersi festeggiai suoi 95 anni, con parenti, il GruppoMissionario Parrocchiale e la sua Zo-gno, che ringrazia nella preghiera.

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Quarant’anni dopo, chi l’avrebbemai detto, o pensato, che una

lettera scritta da Suor Teresa Bellanel lontano 1977, avrebbe fatto ger-mogliare e crescere qualcosa di cosìbello e grande?Sì, perché appunto nel novembre1977, una signora di 30 anni, si èvista recapitare nella cassetta dellaposta della propria abitazione, unalettera scritta di pugno dal “lontano”Burundi e in questa lettera vi lesse lenecessità più estreme di questo popolo.L’allora prevosto, Don Giulio Gaba-nelli, con lungimiranza e spirito dicarità, e dopo la visita sul posto, inprima persona, di volontari, diede ilvia libera a creare un gruppo missio-nario parrocchiale con il motto “ungruppo missionario parrocchiale sen-za frontiere”.Ed è a partire da allora che questogruppo ha dato speranza, ha datocertezze, ha regalato sorrisi e atten-

zioni al fratello nel bisogno: a famiglieintere, ai bambini, ai malati e ai di-sabili, ai missionari, a tante necessitàgrandi e piccole.Domenica 22 ottobre 2017, abbiamocelebrato la 91ª Giornata MissionariaMondiale, ed è stato presente tra noiPadre Vincenzo Troletti, missionariomonfortano. Per il terzo anno con-secutivo, abbiamo avuto modo dichiacchierare insieme, scambiarciopinioni, condividere la CelebrazioneEucaristica, e ascoltare anche allealtre S. Messe la sua testimonianzadi missionario; egli ha ringraziato inmodo particolare ben 25 giovanidelle nostre comunità, che insieme adon Samuele, in questi anni stannocondividendo l’esperienza della mis-sione estiva, in Perù, in Malawi, inIndia.Alla celebrazione delle 10.30 di questadomenica, abbiamo ricordato in modoparticolare i 40 anni di presenza e di

attività del Gruppo Missionario Par-rocchiale, e nell’introduzione è statonaturale e doveroso ringraziare per ibenefici ricevuti in testimonianza eimpegno, e assicurare preghiera esostegno per le fatiche che in questomomento porta in seno: l’età dei col-laboratori che si fa avanzata, le energieche scarseggiano, gli ostacoli e gliimpedimenti che spesso rendono piùdifficoltoso il cammino. Nelle pre-ghiere dei fedeli abbiamo ricordato imissionari defunti, unitamente al no-stro Santo Mons. Giuseppe Ferrari ericordato e pregato per Suor Vincen-ziana Propersi, Suor Marisa Rinaldi,Suor Teresa Bella (autrice della let-tera). E sotto lo sguardo dello SpiritoSanto, abbiamo pregato e applauditoi presenti del gruppo, a motivo diringraziamento e di stimolo per quantostanno facendo.A voi, volontari del gruppo missio-nario e a chi ha dato vita a questogruppo, dalle nostre comunità del-l’Unità Pastorale, giungano nei vostricuori i nostri auguri più sinceri!Grazie per la vostra semplicità, lavostra umiltà, la vostra oculatezza,per la capacità di attuare ancora, inquesti nostri tempi, segni concreti difratellanza, di servizio e sostegnoeconomico, umano e spirituale. Allarappresentante del gruppo, tutta lanostra stima per saper vedere oltre iconfini del cuore e oltre le apparenze,salvaguardando la dignità di chi, allaporta, tende la mano.Abbiate sempre in voi la consapevo-lezza che, da una semplice lettera,può nascere un oceano di pace e giu-stizia. E un cuore immenso d’amore,che solo il Signore può remunerare ecolmare...

Giorgio sacrista

C’è posta per te!Gli auguri al Gruppo Missionario Zognese

per i 40 anni di presenza

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Il gruppo della terza età alla S. Messa di ringraziamento e di festa, domenica 1 ottobre

Se vuoi la pace impara ad amareDall’Africa e dai paesi in guerra, lettera a Gesù Bambino

Quando vediamo i piccoli denutriti, che vengono ai no-stri dispensari, avvolti in luridi stracci, sulle braccia

stanche delle loro mamme; quando sentiamo il loro piantosenza lacrime a causa della disidratazione e fame; quandovediamo gli sforzi disperati dei medici che tentano di sal-varli; quando in tanti casi qualcuno muore e quando assi-stiamo ai funerali, con gente che porta in braccio fagotti distracci, dentro i quali è avvolto uno di questi bambini; tichiediamo o Gesù Bambino di non nascere quest’anno,aspetta ancora un po’, affinché il mondo maturi e meriti latua venuta. Invece se qualcuno, che non ha mai sofferto,proverà quest’anno a pensare a questi bambini che soffro-no, vieni pure Gesù; se qualcuno, che non aveva mai guar-dato più in là del suo naso, vedrà questi bambini bisognosie cercherà di aiutarli, vieni pure Gesù. Se poi questi “qual-cuno” saranno molti, e di conseguenza aumenterà la felicitàdi tanti bambini che prima erano infelici, allora vorremmogridarti: “In questo Natale vieni, Signore Gesù”.Terra tutta, dà lode a Dio, canta al tuo Signor.

Fondazione Rilima Augere Onlus

NATALE 2017Con la collaborazione dei fratelli Zaverio, Lorenzo e nipoteAlessandro, nella chiesina della Confraternita, ritorna nellevarie forme la mostra del presepio, unitamente all’esposi-zione dell’artigianato africano e altro. Il ricavato sarà utiliz-zato dal centro S.ta Maria a Rilima, Rwanda, per coprire lespese di ricovero, intervento chirurgico, protesi e riabilita-zione, per bambini e ragazzi provenienti da famiglie moltopovere. La Fondazione, per questa necessità da alcuni annimette a disposizione ogni anno € 28.000 (ventottomila).

La mostra all’interno della chiesina rimane aperta:DICEMBREI giorni 10 - 17 - 24 - 25 - 26 - 31 dalle ore 9.00 alle 12.00e dalle 14.30 alle 19.00.I giorni 16 - 23 - 30 dalle ore 16.00 alle 19.00.GENNAIO 2018I giorni 1- 6 -7 dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle19.00.Il giorno 5 dalle ore 16.00 alle 19.00.Saremo inoltre presenti al villaggio natalizio dal 2 al17 di-cembre. Con un grazie e con un augurio di Buon Natale atutte le singole persone.

Jesù abama Jonjino abe mutimawawe mu myuriango wawe nziza noheliGesù bambino sia sempre nel tuo cuore

e nella tua famiglia.Buon Natale!

Fondazione Rilima Augere Onlus - Rino

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Ho avuto la fortuna di essere unodei mille delegati delle Diocesi

italiane alla Settimana Sociale deicattolici italiani che si è svolta a Ca-gliari dal 26 al 29 ottobre.È difficile riassumere in po-che righe ciò che è una Set-timana Sociale. Anche per-ché non è scontato che tuttele persone che leggono que-sto articolo sappiano cosaè questo appuntamento.Quindi è necessario fare unpo’ di storia...Le Settimane Sociali deiCattolici Italiani nacqueronel 1907 per iniziativa diGiuseppe Toniolo. La primasi tenne a Pistoia nel 1907.Si svolsero ogni anno finoalla Prima guerra mondiale.I temi affrontati furono so-prattutto il lavoro, la scuola,la condizione della donna,la famiglia. Dal 1927, unruolo importante nell’orga-nizzazione delle SettimaneSociali fu assunto dall’Uni-versità Cattolica del SacroCuore. Poi nel 1935 arrivòla prima sospensione a cau-sa degli attriti con il regimefascista. Ripresero dopo la fine dellaSeconda guerra mondiale, nel 1945,continuando fino al 1970, poi fu lavolta di una seconda e lunga sospen-sione. A seguito delle sollecitazioniprovenienti dal Convegno ecclesialedi Loreto (1985) e con la pubblica-zione di una nota pastorale della Con-ferenza Episcopale Italiana dal titolo“Ripristino e rinnovamento delle Set-timane Sociali dei cattolici italiani”(1988) si riprese la celebrazione delle

Settimane Sociali. Le prime edizionirinnovate furono nel 1991 a Romasu “I cattolici italiani e la nuova gio-vinezza dell’Europa”; nel 1993 a To-

rino su “Identità nazionale, democraziae bene comune” e nel 1999 a Napolisu “Quale società civile per l’Italiadi domani?”Si è giunti quindi all’appuntamentodi Cagliari, edizione numero 48 delleSettimane Sociali, volendo trattare iltema: “Il lavoro che vogliamo, libero,creativo partecipativo e solidale”. Iltema del lavoro era stato affrontatoaltre due volte, e sempre in momentimolto “caldi”: nel 1947, l’anno della

scrittura della Costituzione italiana(L’Italia è una repubblica fondata sullavoro”) e nel 1970, l’anno della ste-sura dello Statuto dei Lavoratori.

L’idea delle settimane so-ciali è molto semplice: pro-vare a fare uscire il cristia-nesimo dalla sacrestia, pertentare di dare un contributocome uomini e donne, cit-tadini e cristiani, alle grandiquestioni sociali che sonosul tappeto in ogni tempo:salvaguardia del creato, giu-stizia e pace, lavoro... Ètutto quanto riguarda la Dot-trina Sociale della Chiesa,che dall’enciclica di LeoneXIII “Rerum novarum” finoai giorni nostri, soprattuttoper l’iniziativa dei Papi chesi sono via via succeduti,ha spronato i cristiani a ri-cordarsi che il Vangelo nonè solo da celebrare nella li-turgia, o da annunciare nellacatechesi, ma anche è davivere nella testimonianzadella vita sociale ed eco-nomica del proprio tempo.A Cagliari si sono incontratimille cristiani che oggi vi-

vono nel mondo con diverse “pro-fessioni” e vocazioni: c’erano vescovi,preti, sindacalisti, imprenditori, per-sone che lavorano nel terzo settore,dipendenti pubblici e privati... tuttiaccumunati dall’unica passione peril Vangelo e per l’uomo. Sono statidelegati dalle singole Diocesi, perchéimpegnati ogni giorno a tentare divivere sul proprio territorio questodifficile rapporto tra Vangelo e que-stioni sociali. Quindi non è stato un

I cristiani fuori dalla sacrestia?Uno sguardo sul mondo del lavoroUn bilancio della Settimana Sociale dei cattolici italiani di Cagliari

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appuntamento di parole al vento, madi persone che portavano la loro espe-rienza lavorativa o sociale all’internodei propri percorsi di vita. Il tutto èiniziato con un video-messaggio delPapa, che ha regalato la prospettivae il senso del nostro convenire.La cosa più bella di queste giornateè stata proprio l’esperienza di Chiesa.Sentire che non si è soli nel cammino,ma ci sono persone che ogni giornocercano di fare diventare vita il Van-gelo, anche nei luoghi che sembranopiù lontani come una fabbrica o unacooperativa. Abbiamo pregato insie-me, innanzitutto, e poi abbiamo cer-cato di rileggere il problema dellavoro attraverso 4 grandi parole chehanno fatto da “faro”: la denuncia(“denunciare le situazioni più gravie incettabili”), il racconto (“raccontareil lavoro nelle sue profonde trasfor-mazioni, dando voce ai lavoratori ealle lavoratrici, interrogandoci sulsuo senso nel contesto attuale”), lebuone pratiche (“raccogliere e dif-fondere le tante buone pratiche che,a livello aziendale, territoriale e isti-tuzionale, stanno già offrendo nuovesoluzioni ai problemi del lavoro edell’occupazione”) e, infine, le pro-

poste (costruendone alcune “che, sulpiano istituzionale, aiutino a scioglierealcuni dei nodi che ci stanno più acuore”).Ci sono stati interventi molto ricchida parte di biblisti, economisti, e pro-tagonisti del mondo del lavoro: nonè possibile riassumere qui la ricchezzadi questi interventi e rimando quindial sito internet www.settimanesociali.itin cui si possono trovare gran partedei contributi più importanti, sia neistesti che nei video.Di certo a Cagliari non ci si è limitatialla denuncia delle situazioni nondegne in cui spesso oggi si vive:l’eterna precarietà, la difficoltà diconciliare famiglia e lavoro, il capo-larato, la condizione femminile... masi è cercato di dare voce alle “buonepratiche” (più di 500): esperienzeconcrete di imprenditori, di coopera-tive, di aziende che cercano di dareoggi in Italia risposte concrete ai pro-blemi del lavoro con pratiche etichedi responsabilità e cercando di attuarela Dottrina Sociale della Chiesa ri-manendo competitive dal punto divista economico.Per avere un assaggio di queste espe-rienze è stato prodotto anche un do-

cufilm (che è stato presentato ancheal recente Festival dei Cinema diRoma) che è possibile scaricare gra-tuitamente da questo link: https://www.youtube.com/watch?v=p-jvw1lEwnQ Ve ne consiglio la visione!C’è qualcuno che già oggi vive eopera in un modo diverso. Anche sei giornali non ne parlano, anche se fasempre più rumore un albero checade che una foresta che cresce. Èquesto il messaggio di queste setti-mane Sociali, insieme alle proposteconcrete che sono state consegnatenelle mani del Primo Ministro Gen-tiloni e del Presidente del Parlamentoeuropeo Tajani, che, insieme al Mi-nistro del Lavoro e ad altre figureistituzionali, hanno partecipato allaparte finale dei lavori.Insomma, un’esperienza positiva, an-che perché la Settimana sociale nonè finita a Cagliari, ma è diventataimpegno e proposta per i singoli ter-ritori e Diocesi.Il cammino è appena iniziato. Nelprossimo notiziario proverò a rileggerealcuni temi di questa settimana socialein relazione al prossimo Sinodo deiVescovi sui Giovani.

don Francesco

OLTRE, mostra d’artedi Daniela Zanchi

OLTRE è l’itinerario artistico-esistenzialedi Daniela Zanchi. L’esperienza di vita ci

induce a ritenerci proiettati in un mondo da unOltre, come nuovo Adamo/Eva che percepisceil proprio essere come da una prospettiva e inuna direzione nuova, parte di un insieme com-plesso e rassicurante per affrontare un’esistenzadi emozioni, paure e mali, verso un nuovo OL-TRE che speranza o fede ci prospettano.L’arte, allora, non può più rappresentare l’uma-nità in una modalità mimetica consolatoria delQui, ma con linee tortuose e con colori a tinteforti e indecifrabili, in prospettiva di un disegnoche in linee geometriche recuperi una visioned’insieme dell’esistenza. (at)

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I l percorso di 30 km è la strada che Angelo GiuseppeRoncalli percorreva a piedi d’estate per raggiungere

il Santuario della Cornabusa.Un appuntamento al quale fu fedele fino all’agosto del1958, prima di entrare in Conclave, dal quale sarebbeuscito Papa. Era per lui la sosta non solo in un luogoparticolarmente affascinante dal punto di vista naturali-stico, ma la sosta nel mistero della creazione:“È il santuario più bello che esista, perché non l’hafatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso.” GiovanniXXIII

Anche quest’anno l’Ufficio Diocesano per la Pastoraleunitamente al Santuario di Sotto il Monte e a quellodella Cornabusa, hanno riproposto il pellegrinaggio

sulle orme di Papa Giovanni. Come mancare ad un ap-puntamento così importante?Il ricordo della partecipazione ai due pellegrinaggi pre-cedenti, mi ha fatto nascere l’immediata voglia diesserci, pur consapevole dell’impegno fisico con ilquale avrei dovuto fare i conti.Quindi, la sera del 2 settembre, alle 22 mi sono presentatoall’appuntamento nel Giardino della Pace a Sotto ilMonte insieme ad un gran numero di persone tra cuitantissimi giovani, tutti motivati e pronti a vivereun’esperienza “forte” in tutti i sensi.Dopo la preghiera iniziale ci è stata consegnata la crocee in quel momento ho capito il senso profondo del mioessere lì: imparare dall’esperienza di quella notte aseguire, anche sulle strade del mio quotidiano, la Crocedi Cristo nella quale è salvezza, vita e risurrezione;sforzarmi di tenere fisso durante tutto il percorso, losguardo su Colui che dalla croce non smette di amarmie, sull’esempio di Papa Giovanni, lasciare che il silenziodiventi profondo dialogo.Infatti il Papa scriveva: “nelle mie conversazionenotturne ho sempre avuto davanti a me questo Gesùcrocifisso, con le braccia aperte per ricevere tutti”.

Questo è stato il pensiero che mi ha accompagnatodurante tutto il percorso e mi ha aiutato a riprendere leforze quando le sentivo venir meno.Camminare con gli altri; pregare insieme; sostenersinella fatica del cammino; sostare davanti a GesùEucaristia con i giovani dell’Oratorio di Almenno S.Salvatore alle 2.30 di notte, ha dato un senso profondoal nostro procedere.

Giunti alla Grotta, luogo particolare, abbiamo ringraziatoil Signore per il Creato, gli abbiamo chiesto di donarciocchi nuovi per riconoscere la bellezza della Terra,luogo della Sua presenza e l’ aiuto per abitarla conamore.Personalmente a Maria ho consegnato la mia fatica e aisuoi piedi ho deposto le preoccupazioni, le ansie e itimori del mio quotidiano.

Maurizio

Verso laMontagnaZOGNOnotizieDICEMBRE2017-GENNAIO2018 22/11/17 16.58 Pagina 26

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CI VUOLE

MAGGIOR OTTIMISMO

Per prima cosa va detto che l’ottimistanon è un sognatore, non è un ingenuo,

non è uno che crede che il gallo faccia leuova; non pensa di trovare le perle nelleostriche che ha ordinato al ristorante perpagare il conto, l’ottimista non vede piùstelle di quante ci sono... È un realista, èuno che sa vivere perché sa pensare bene.Le idee che si muovono nel cervello del-l’ottimista sono una meraviglia. L’ottimistaha lo sguardo buono! Il grande pittore escultore Pablo Picasso diceva: “Alcuni uo-mini trasformano un puntino giallo in sole,altri il sole in un puntino giallo”. I primisono ottimisti, i secondi pessimisti.L’ottimista giudica il suo giardino dai fiori,non dalle foglie che cadono e per questoha uno sguardo buono. Invece di dire cheil formaggio ha i buchi, dice che ha gliocchi (come dicono in Svizzera). L’ottimistaha lo sguardo lungo: è in inverno e giàammira la primavera.L’ottimista vede e trova sempre una pos-sibilità. Per esempio: una grande fabbricadi scarpe manda in Africa due agenti incerca di nuovi mercati. Dopo qualchegiorno telefonano. Il pessimista dice: “Nes-suna possibilità, qui tutti vanno scalzi enessuno porta le scarpe”. L’ottimista dice:“Enormi possibilità di vendita perché quinessuno ha le scarpe”.L’ottimista ha il senso dell’umorismo. Tuttisanno che Papa Giovanni XXIII possedevain abbondanza l’umorismo, proprio perchéera un ostinato ottimista. Durante l’ingressoa Venezia come Patriarca, mentre il solennecorteo faceva ala d’onore, un gabbianovolò radente e gli sporcò la porpora: gelotra i presenti, ma il futuro Papa sorriden-do:”Sarebbe stato molto peggio se volasserole mucche”. Gli ottimisti sono innamoratidella vita e ne apprezzano il sapore. Bisognapregare per mantenere l’ottimismo perchéa volte succede che dall’ottimismo si passial pessimismo perché non si sa più leggereil presente e ci si attribuisce colpe inesistenti.Attenti a non cadere in questo sbaglio!Mai come oggi, capita di incontrare mammee papà con le lacrime agli occhi e col cuorespezzato: “Ce l’abbiamo messa tutta... eppure

abbiamo fallito!! Il figlio maggiore frequentacompagni pericolosi; la figlia, da qualchetempo non vive più col marito; l’ultimo diquindici anni non vuole più andare inchiesa... Abbiamo sbagliato tutto!”.Certo la risposta stenta a venire, ma poi citroviamo costretti a dire qualcosa. E alloraci affidiamo alla risposta che il CardinalMartini dà a chi gli fa confidenze simili. Èuna risposta molto delicata e saggia. Sen-tiamola. “È forse colpa della sorgente seil corso del torrente si perde in un pantano?Se avete agito secondo la luce che vi èstata data, restate in pace e non datevicolpe che non avete”.Se in qualche cosa avete sbagliato cercateil perdono del Padre che sta nei cieli e poirestate in pace; non date peso esagerato ai

vostri errori e non togliete ai vostri figli leresponsabilità che competono loro. Nonsempre sbagliano i genitori, a volte sba-gliano anche i figli!!! Piuttosto non stan-catevi di pregare e di avere fiducia nel-l’intervento del Signore che ama i vostrifigli e i vostri nipoti più di voi. Continuatead essere ciò che volete trasmettere evivete i valori in cui credete. Il figlio anchese non sente, vede!Voglio concludere con questo raccontoche rende bene questo concetto.Una volta, un gruppo di lucertole decise

di incontrarsi sulla piazza del paese peruna sfida a salire in cima alla torre piùalta. Non appena gli abitanti del paeseseppero della sfida, accorsero in massasulla piazza per assistere all’impresa. Laprima lucertola cominciò a salire, ma prestosi arrese per le difficoltà e perché tutti gri-davano: “Non ce la farai mai, sei troppodebole, sei fragile... vuoi l’impossibile”.Tentò la seconda lucertola, ma anche questadopo un po’ si arrese. E così la terza, laquarta, la quinta... Tutte ad un certo puntosi arresero. Restava l’ultima lucertola che,come le altre, iniziò la faticosa salita, ac-compagnata dalle solite urla: “È impossibile,scendi giù... ma chi pensi di essere?”.Questa lucertola però continuava arran-cando, passo dopo passo, con molta fatica

e finalmente raggiunse la cima della torre.Giunta a terra, tutta la gente, stupita, ledomandò: “Come hai fatto?”. Nessuna ri-sposta. “Dai raccontaci come hai fatto”.Nessuna risposta. Finalmente scoprironoche la lucertola era sorda! Non avevapotuto sentire il pessimismo che la circon-dava e ce l’aveva fatta!! Chi è sordo alpessimismo, arriva più in alto di tutti!Viviamo il prossimo Natale con maggiorottimismo e Gesù ci premierà col suoAmore!

Suor Nives

SCUOLADELL’INFANZIAPARITARIACAVAGNIS

La Fondazione Scuola dell’Infanzia Paritaria Cavagnis per promuovere la venditadei restanti box, VENDE I PROSSIMI PRIMI 4 BOX RICHIESTI (misura standard)ad € 26.000,00 l’uno + iva e spese di intestazione. Telefonare a 3356250319

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Resoconto Settembre-Ottobre 2017ENTRATE OFFERTEPer la Chiesa € 790,00Per la Chiesa di Foppa € 60,00Battesimo € 50,00Battesimo € 100,00Matrimonio € 200,0050° nozze € 50,00Dagli ammalati € 330,00Per le missioni € 100,00Vendita radio parrocchiale (1) € 60,00Vendita Zogno Notizie I. (agosto - settembre) € 235,50Alpini per San Lorenzo € 500,00Dal Museo € 218,00Foppa € 31,00Festa Foppa 2017 € 1.576,90Da contrada di Foppa per la Chiesa di Foppa € 2.200,00Festa San Cipriano (18 settembre) € 107,60Carmine N. (agosto - settembre) € 400,00Elemosine 28 agosto - 28 settembre € 1.765,28Elemosine 29 settembre - 29 ottobre € 2.100,06Totale € 10.874,34

Per i terremotati del Messico:

Zogno € 687,00Grumello de’ Zanchi € 220,00Ambria-Spino € 190,00

Giornata Missionaria Mondiale

Zogno € 1.265,00Grumello de’ Zanchi € 236,00Ambria-Spino € 171,00

USCITE SPESE ORDINARIEFiori € 400,00Fiori per festa Foppa € 250,00Fiori per festa Madonna del Rosario € 280,00Cereria € 185,00Spedizione Zogno Notizie I. (ottobre - novembre) € 34,56A Gruppo Missionario Parrocchiale € 100,00A relatori del Corso Fidanzati € 140,00A Vic. Interparrocchiale (ottobre) € 60,00A missionario per giornata missionaria mondiale € 250,00Prodotti pulizia € 16,88Lavasecco € 275,00Ad Organisti € 530,00Buona Stampa € 334,90Totale € 2.856,34

Per i terremotati del Messico:

Unità Pastorale € 1.097,00

Per la Giornata Missionaria Mondiale

Unità Pastorale € 1.672,00

È tempo di rinnovare o abbonarsial Notiziario interparrocchiale

Con l’uscita n° 25 (dicembre-gen-naio 2018) di Zogno Notizie

Interparrocchiale, è possibile rin-novare l’abbonamento per l’anno2018 tramite vaglia postale allegato.In alternativa, il rinnovo o l’abbona-mento lo si può fare presso gli ufficidella casa parrocchiale, in sacrestiada Giorgio o dai sacerdoti, o con unvaglia postale intestato a: ParrocchiaSan Lorenzo M., Via XI Febbraio,

9 - 24019 Zogno, al numero diconto corrente postale 21510219,mettendo la causale: AbbonamentoNotiziario Interparrocchiale.È possibile fare l’abbonamento alNotiziario Interparrocchiale ONLINE,versando la quota di €. 15.00 all’attodi iscrizione o rinnovo, lasciando ilproprio indirizzo e-mail in sagrestiao per mail a:[email protected]

[email protected] inviando i tuoi dati tramite la sezioneZOGNO NOTIZIE sul sito dell’UnitàPastorale www.parrocchiazogno.it

Zogno: €. 20,00

In Provincia di Bergamo: €. 22,00

Fuori Provincia: €. 25,00

Estero: €. 30,00

Online: €. 15,00

Preghiamo con la Chiesa (L’Apostolato della preghiera)Le intenzioni devono essere precedute dalla recitadella preghiera riportata qui sotto:

Cuore divino di GesùIo ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucari-stico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenzedi questo giorno, in riparazione dei peccati e per lasalvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello SpiritoSanto, a gloria del Divin Padre.

UNIVERSALE - Per gli anziani, perché sostenuti dalle famigliee dalle comunità cristiane, collaborino con la saggezza e l’esperienzaalla trasmissione della fede e all’educazione delle nuove genera-zioni.DEI VESCOVI - Perché nel mistero del Natale accogliamo lapresenza luminosa di Dio nella nostra storia.MARIANA - Perché Maria con la sua preghiera materna ci aiutiaffinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tuttii popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo

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Un altro anno è passato e siamo arrivati ancora una volta a dicembre, un mese moltoparticolare, ricco di calore, di luci colorate e di desiderio di prossimità.

Nel nostro istituto la preparazione al periodo delle feste è diventata una ritualità checoinvolge e impegna molte persone: vogliamo ricordare tra queste i nostri volontari,che aiutano negli addobbi ma che soprattutto, con la loro presenza assidua, contribuisconoa creare un clima di familiarità che favorisce il benessere dei nostri ospiti.Ricordiamo e ringraziamo lo storico gruppo delle API OPERAIE che allestisce ilMERCATINO DI NATALE iniziando a creare i manufatti già in primavera...E poi ci sono i gruppi che allieteranno i finesettimana di dicembre come il COROFIOR DI MONTE le ballerine dello STUDIO DANZA MARIANNA di Barzana.Ringraziando quanti si mettono a disposizione degli ospiti della casa di riposo,

auguriamo buone feste e buon 2018!Le animatrici Valentina, Grazia e Anastasia

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CASA MONS. SPERANZA E IL PERIODO DELLE FESTE

UNA CARRELLATA DI PREPARATIVI!!!Guardando il tempo, proprio no... non ci

viene in mente l’autunno, né tanto menoche la prossima stagione pronta ad avvolgerci,forse, con il suo manto bianco, candido e sofficecome la neve, sarà proprio l’inverno!!!Le foglie ingiallite, cadono dagli alberi ormaispogli, giocano con il vento, per poi posarsi aterra per formare un bel tappeto variopinto...maquesto sole, ancora così caldo e abbagliante,continua ad ingannarci...“Casa s. Maria”, però è avveduta: non si lasciaintortare troppo! Bisogna prepararsi al Nataleprima che sia troppo tardi...occorre portarsi avantiper tempo...altrimenti si rischia di arrivare colfiato in gola!Occorre preparare i biglietti di auguri per il per-sonale e i volontari, da far realizzare ai nostri an-ziani... occorre creare il calendario 2018, checome per l’anno scorso, anche quest’anno vedecoinvolti i nostri anziani nella pittura di alcunidisegni... e poi... e poi il banchetto vendita darealizzare con la consueta lotteria di Natale, cheservirà per continuare a finanziare tutti i nostriprogetti...E infine gli allestimenti natalizi per i reparti eper il piano terra... senza tralasciare che un nuovoalbero di natale dovrà essere addobbato all’ingressodi “Casa S. Maria” ...E allora ...non ci resta che dirci ...forza e corag-gio...Natale è alle porte!!Le animatrici:

Chiara, Grazia e Cinzia

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Nasce associazione a ricordodella dottoressa Cantamessa

V oluta da Umberto Chiesa dopoil concerto della scorsa estate

alla memoria della ginecologa diTrescoreÈ nata a Endenna di Zogno l’asso-ciazione culturale «Gli amici di Eleo-nora», fondata a ricordo di EleonoraCantamessa, la dottoressa di Trescoremorta nel 2013 dopo essere stata in-vestita mentre soccorreva un ferito aseguito di una rissa: «Con il suo sa-crificio - spiega il presidente, UmbertoChiesa - ha dimostrato tutta la suaumanità e generosità. Attra-verso il suo lavoro di dotto-ressa ginecologa - continuaChiesa, citando le paroledello Statuto dell’associa-zione - ha offerto aiuto atante donne in difficoltà,mamme in situazione di fra-gilità o di marginalità, ma-nifestando vicinanza affettivae solidarietà, andando cosìben oltre il solo dovere dellasua professione.Giovanissima, ha perso lasua stessa vita, compiendoun gesto d’amore e di co-raggio, nel tentativo di aiu-tare chi si trovava ad avernebisogno. Per questo sentiamoil bisogno di portare avantivalori e principi nei qualilei credeva, raccogliendo lasua eredità per diffonderla,in modo tale che la sua ric-chezza non sia un tesoro se-polto ma continui a molti-plicarsi».L’associazione è stata pre-sentata ufficialmente nel-l’ambulatorio della dotto-ressa a Trescore il 25 no-vembre, nella giornata mon-diale contro la violenza digenere. Nel direttivo ci sono

Umberto Chiesa presidente, vice pre-sidente Annemarie Chiesa, segretariaRoberta Brigenti e poi tre consiglieri:Giuseppina Chiesa, Marisa Sonzogni,

Irene Gherardi e altri soci. «Lo statuto- continua Umberto - comprende lapresentazione di libri, concerti, incontrinelle scuole, il tutto per diffondere

la testimonianza che ci halasciato Eleonora, che haspeso la sua breve vita peraiutare ragazze madri, donnein difficoltà vittime di vio-lenza, ragazze di strada. Al-cuni di noi stanno facendoora volontariato con un’as-sociazione di Ponte San Pie-tro per conoscere questa re-altà».«Tutto è nato da una miaidea -conclude Umberto-.Fui incuriosito dalla letterache Maria Armati, mammadi Eleonora, scrisse pochigiorni dopo la morte dellafiglia: era così toccante ecoinvolgente che decisi diincontrarla. La scorsa estateorganizzammo un concertoin sua memoria e in quel-l’occasione ho fatto una pro-messa: avrebbe avuto sensoricordare Eleonora non solocon un concerto o con unatarga ma nella quotidianitàdella vita: dopo qualche meseci siamo riusciti. Promessamantenuta».

Silvia Salvi

Logo realizzatoda Nunzia Busi

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Loro, personalmente(Racconto di una serata a teatro, dove pazienti e ope-ratori di terapie per malattie mentali hanno propostoil risultato di un loro laboratorio quadriennale discrittura creativa)

Manca quasi mezz’ora all’inizio dello spettacolo.Una signora, elegante e non esilissima, si muove

in lungo e in largo nella sala: su e giù dagli scalini diaccesso al palco, sopra il palco e fin dentro le quinte.Immagino che gli attori siano tutti di là, con lei. Penso aidue attori che conosco personalmente e non mi è difficileimmaginare la loro attesa. La signora marciatrice sarà laregista ed avrà anche parte attiva. Eccola ricomparire escendere in platea. Interrompe quel suo rito propiziatorioper invitare gli ancor pochi spettatori a occupare la partevuota della sala, sotto il palco: “Per far sentire un po’ dicalore agli attori”, ci dice. Il suo invito viene accolto e inparecchi ci disponiamo qualche fila più avanti.Quando la sala è abbastanza popolata, la signora Sindacodi Villa d’Almé dà il benvenuto ai presenti, fa le presentazionidegli Enti promotori e dei Gruppi di volontariato impegnati,dice il senso della serata e l’importanza della sinergia tra ipazienti, le famiglie, le istituzioni, i volontari.lo spettacolo può incominciare. Sul palco i protagonistientrano in scena e occupano le sedie preparate per lorolungo il fondale del palcoscenico. Sono: oltre alla regista,sette attori, tra parenti, familiari, operatori del CPS. Sul

lato sinistro del proscenio, la Regista presenta e introducelo spettacolo di lettura.Per un’ora la sala è “presa”, pienamente coinvolta dallalettura delle storie, narrate e a tratti drammatizzate. Sonostorie vere, le loro storie, prosa e poesia, testi vivi didolore, di lotta, di amore sovrabbondantemente dato enegato, compreso e incompreso, prigioniero di sé ecapace di percorrere il sentiero invitante e così spessoimpervio della fiducia e responsabilità, della realizzazionedi sé nella condivisione gioiosa e sofferta.Loro personalmente hanno vissuto questa altalena delleloro vite, aiutati a chiamare per nome parole ed emozioni,diagnosi e terapie, tonfi e risalite, ogni conquista delcuore, intelletto e volere.Fanno danzare ogni racconto che hanno letto, poi lo la-sciano cadere, foglio per foglio, storia per storia, prosa epoesia. Il fondo del palco è diventato un tappeto sulquale camminare. Mentre i fogli cadevano, le parolehanno stretto con forza e anche accarezzato con dolcezzale nostre vite di spettatori e più che mai compagnidell’unico viaggio.Fin dall’antichità il teatro è dramma, perché la vita èdramma. Essa chiama ed interpreta le profondità di ognivissuto e ogni vissuto anela ad una Parola per dirsi e ad unSilenzio che gli risponda: “Ti conosco. Ti amo. Io vivo eporto scritto il tuo nome sul palmo della mia mano”.

DGR.

Cinema Trieste - ZognoFILM DI QUALITÀ

2017/2018 2° CICLO11/01 Il Colore nascosto delle cose18/01 Appuntamento al parco25/01 La signora dello zoo di Varsavia01/02 Victoria e Abdul08/02 Gifted il dono del talento15/02 L’inganno22/02 Mr Ove01/03 Ogni tuo respiro08/03 Il palazzo del Vicerè15/03 Una donna fantastica22/03 L’altra metà della storia05/04 Gli sdraiati12/04 Finchè c’è prosecco c’è speranza19/03 Amori che non sanno stare al mondo26/04 The Big Sick

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Il Monte di ZognoVi sono due modi per salire sul Monte di Zogno: uno se-

guendo i sentieri che percorrevano gli abitanti primache venisse costruita la strada (e non fa sicuramente per me),l’altro standosene comodamente seduti in auto contemplan-do il panorama sottostante. Prima però, permettetemi di ri-cordare, con grande affetto e tanto dolore per la sua precocescomparsa, don Giuseppe Ferrari, compagno di giochi dellamia infanzia e poi sacerdote missionario. Schiettezza, alle-gria e disponibilità erano le caratteristiche che connotavanoil suo carattere. Sulla sua tomba hanno scritto: “come profes-sione la santità, come compagni i poveri, come bandiera lacroce”. Dio l’ha voluto con sé, per noi troppo presto; ma sap-piamo che le sue vie sono imperscrutabili. Comunque in unincontro che ho avuto con lui, appena tornato dalle missioni,mi confidava il suo rammarico nel constatare come il Montedove lui era nato e dove viveva ancora la sua famiglia, pre-

sentasse un cambiamento per lui piuttosto deludente; si rife-riva alle tante nuove costruzioni, anche lussuose, che peròdavano un senso di isolamento e non di convivenza tra fami-glie. La cosa mi ha incuriosito, anche perché aprendo la miafinestra vedo alcune case della parte bassa del Monte costrui-te tutte in stili diversi, creando un panorama sicuramente po-co appagante. Da qui la decisione di intraprendere un breveviaggio di esplorazione. Per fare questo ho ingaggiato unprovetto autista e a “velocità di crociera” abbiamo iniziato lasalita che parte proprio sotto casa mia. Al termine di una dan-za di curve e contro curve, senza incontrare anima viva (in viaCampelmè ci sono dei condomini che però non creano certoun paesaggio incantevole) siamo approdati a S. Antonio, doveoltre naturalmente alla chiesa ermeticamente chiusa, vi è unpiccolo bar, una tabaccheria e, quasi a ridosso, una scalinatache porta al cimitero. È di una solennità strabiliante; il soleche era quasi allo zenit si rifrangeva sulla pietra bianca provo-cando un riverbero accecante. Di case nemmeno l’ombra! Ho

chiesto alla signora del bar se vi era qualche abitante oltre a leie ai due clienti che bevevano il solito calicetto prima di mez-zogiorno e mi ha risposto che gli abitanti erano duecento; alche, mi sono allontanato dal piazzale per trovare una confer-ma a quanto mi aveva detto e finalmente ho intravisto, pocolontano, un grappolo di case e qualche altra casupola sparsaqua e là. A questo punto ho dato uno sguardo al mio taccuinoe con mia grande sorpresa ho visto che avevo annotato benpoco e precisamente solo l’indicazione di alcune stradine cheportavano alla Cornella, a Carubbo alla Sacra Famiglia, aiCasarielli e, dulcis in fundo, ad una carrozzeria (questa pro-prio non me l’aspettavo). Praticamente avevamo viaggiato at-torniati da alberi, siepi e quant’altro la natura sa offrire. Lecontrade che vengono citate in occasione di festività o ricor-renze, come le chiesine di S. Cipriano e S. Sebastiano, essen-do lontano dalla strada principale, non sono mai apparse al-l’orizzonte. Dovrei scrivere la parola fine a questa, diciamopure, inutile escursione; invece no, perché, prima all’andata,poi al ritorno, abbiamo avuto due meravigliose sorprese. Sa-lendo, poco prima che incontrassimo l’unico gruppo di caseche fiancheggiano la strada, improvvisamente, con tale stu-pore da indurre l’autista a rallentare ancor più la nostra velo-cità di crociera, sono sbucate da un sentiero laterale dueamazzoni. Istintivamente, io e l’autista ci siamo guardati e su-bito è intercorso un pensiero che richiamava il sogno. La ri-sposta ci è subito pervenuta dal loro sorriso e dal nitrito deicavalli che davano il loro consenso: tutto è diventato poesia...Da dove venissero e chi fossero era un pensiero superfluo; re-stava impressa quell’immagine meravigliosa, che toglieva lanebbia della delusione che avevamo avuto fino a quel mo-mento sul volto. Al ritorno, un’altra sorpresa: poco distantedal fatidico sentiero delle amazzoni, in mezzo alla strada, im-passibile, vi era uno scoiattolo. Ci siamo riguardosamentefermati per lasciarlo passare e lui, con eleganza, ha zampetta-to fin verso un piccolo dosso e con la bellissima coda ci ha sa-lutati. Naturalmente il mio autista, dotato di apposite apparec-chiature, ha filmato la scena per poterla rivedere e soprattuttomostrare, a chiunque lo volesse. Il Monte di Zogno, nono-stante tutto, diciamolo pure, rimane un luogo meraviglioso.C’è solo da augurarsi che le gru rimangano per sempre nei lo-ro depositi, per lasciare alla natura la possibilità di continuaread offrire la sua bellezza.

P.S. Ho dato una scorsa al libro di Bortolo Belotti sperandodi trovare qualche accenno sul Monte di Zogno, ma non hotrovato nulla. Ai tempi tutto si svolgeva nella parte sinistradel Brembo, dove fiorivano i commerci e vi erano le locandeper il ristoro dei viaggiatori. Riporto un verso di una sua poe-sia e con il suo permesso la dedico al Monte di Zogno:“E te bella di sole, verde conca di Zogno”

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ASD ZOGNESE rinnovatonome, consiglio, strutture

Quest’anno la società sportiva di calcio di Zogno si èrinnovata nel nome, nelle persone e nelle strutture.

È un ritorno allo storico nome Zognese con i colori blu-granata, che per molti anni hanno fatto la storia dellosport e del calcio zognese.È nata l’ASD Zognese. La società sarà guidata, solo perquesta stagione, dal nuovo presidente don SamueleNovali che, nel desiderio di riportare i ragazzi ei giovani a giocare nella propria comunità,subentra - dopo ben 19 anni - a LorenzoCarminati, ora presidente onorariodella rinnovata societàFanno parte della nuova squadraanche Roberto Mosca, MirkoCarminati, Tullio Carminati,Marino Sonzogni, Marco Car-minati, Michele Carminati,Giampaolo Pesenti.Un giusto mix di novità edesperienza, con un progettosportivo aperto alla collabora-zione di tutte quelle persone chesi vogliono mettere a disposizioneper il bene dello sport zognese.Nella stagione calcistica 2017 - 2018,sono state iscritte ai campionati, lesquadre dei pulcini, esordienti, giovanissimi,allievi, juniores e seconda categoria; oltre alla formazionedi base della scuola calcio e dei primi calci. Nel mese didicembre le attività si attiveranno anche nel centro sportivocomunale di Camanghè rinnovato con il nuovo campo dicalcio in sintetico e la pista d’atletica ristrutturata. L’in-

tenzione per l’anno corrente è, oltre a quello di rifondarela società, di strutturarla per poi rinfrancarsi e potenziarsinei prossimi anni per essere sempre più organizzati nelpanorama calcistico della Lega Nazionale Dilettanti.Un nome importante è stato associato già alla panchinadella prima squadra. Ed è quello dell’ex calciatore e oraallenatore di calcio Damiano Sonzogni (classe ‘68), che

sta guidando la squadra nel campionato di se-conda categoria sulla panchina della Zo-

gnese. Damiano Sonzogni, nato a SanPellegrino Terme, ha totalizzato

nell’arco della sua carriera ben82 presenze in Serie B tutte conla maglia dell’Albinoleffe.Nuovo logo e dirigenza. Èstato deciso di riprendere lostorico nome di Zognese e icolori sociali della societàcalcistica: blu e amaranto, illogo nuovo rappresenta un

mix tra Zognese e polisporti-va.  Dal 20 novembre sono

stati organizzati tre incontridi formazione con la Dr.ssa Lucia

Castelli aperti a tutti gli amantidello sport e non; per genitori, educa-

tori e dirigenti. Incontri per capire meglioruoli e competenze degli adulti e quali comportamenti eattività favoriscono una buona crescita dei bambini eragazzi. Rimettiamoci in gioco per rigenerare il vivaiogiovanile di questa storica società sportiva zognese.

ASD Zognese - Il consiglio direttivo

PARTECIPA AL #PRESEPIODELLUNITÀDIZOGNOINVITO AL PRESEPIO online - 2ª edizione

Dalla prima domenica di Avvento (3 dicembre) fino al giorno di Natale (25 dicembre ore 22.30), creail tuo presepio e condividilo con tutti noi. Come fare?? Semplice! Scatta una foto al tuo presepio epubblicalo sul tuo profilo instagram con l’hastag: #presepiodellunitàdizognoLa foto che riceverà più “mi piace”, vincerà 2 ingressi al Cinema Trieste dell’Oratorio di Zogno, (dausare entro il 30 aprile 2018).Per partecipare ricordati di rendere pubblico il tuo profilo.

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“Tre per un’Armonia”Sabato 14 ottobre, presso la nostra

Chiesa Parrocchiale si è svolto ilconcerto “Tre per un’Armonia”, or-ganizzato dal Coro Fior di Monte, alquale sono stati invitati altri due cori:la Corale “Bilacus” di Bellagio e ilCoro “Voci Del Lago” di Lovere.Nella stessa serata, inoltre, è stato in-serito il “Premio Barbara Aramini”grazie alla preziosa collaborazione chesi è instaurata tra il nostro coro e leAssociazioni promotrici del premio.Dopo la presentazione dell’evento daparte del Presidente Franco Travi econ l’intervento dell’assessore alla Cul-tura Barbara Carminati, il nostro coroha aperto la serata eseguendo sei branimolto applauditi dal numeroso pubblicopresente in Chiesa. Nel breve intervallotra il coro Fior di Monte e gli altricori, i Presidenti delle Associazionipromotrici del Premio Barbara Aramini,insieme ai familiari di Barbara, sonosaliti sull’altare e hanno premiato conuna pergamena e una medaglia d’oropersonalizzata, il nostro concittadino

Vittorio Sonzogni per l’impegno profusonel gestire in toto da una vitail nostrocinema Trieste; e anche per l’attivitàdi volontariato che svolge presso l’As-sociazione “Non Solo Sogni”.Terminata la cerimonia della premia-zione, la serata è continuata con ilCoro di Lovere che ha eseguito canzonicon nuovi arrangiamenti di brani mo-derni, mentre il Coro di Bellagio haproseguito il concerto con canzoni contesti di ricordi storici presentati dalloro maestro.La serata è continuata con tutti i coririuniti per eseguire il brano che si puòdefinire una preghiera, “Il Signoredelle Cime”, che ci fa sempre com-muovere nel ricordo di un amico checi ha lasciato. A conclusione dellaserata, casoncellata in allegria all’ora-torio.Questa la cronaca della serata, mavoglio anche ricordare l’intervento diFausto Carminati a ricordo di Barbara,persona a lui molto cara e prematura-mente scomparsa nel 2009. Barbara

era molto attiva nel mondo del volon-tariato zognese ed è per questo che ènato questo Premio, che è dedicato achi si impegna nel Terzo Settore.Gli altri interventi, sia del PresidenteTravi, dell’assessore Barbara Carminati,di Claudio Sonzogni e mio, invitavanole Associazioni territoriali ad una mag-giore collaborazione per poter effettuare,nel nostro Comune, manifestazioni uni-tarie in modo da avere più visibilitàpresso la popolazione, applicando ildetto “l’unione fa la forza”. Ringraziodon Angelo per l’ospitalità, il PresidenteTravi per l’opportunità offerta alle As-sociazioni promotrici del Premio, l’am-ministrazione Comunale per il patro-cinio e per ultimo voglio ricordare chese qualcuno volesse segnalare persone,Gruppi o Associazioni, che nell’ambitodel nostro Comune svolgono attivitàdi volontariato, può inoltrare una letteraal Presidente Fausto Carminati, indi-rizzandola presso la Casa di Riposo diZogno.

A. M.

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Il concerto di Santa CeciliaConcerto in grande sti-

le, quello organizzatodalla Premiata Banda Mu-sicale di Zogno! A ricordo del 165° anniversario della suafondazione, quest’anno, il consueto concerto ha visto an-che la presenza di diverse corali: Jubilate Deo, LaudateDominum, Fior di Monte, S. Andrea apostolo, S. Mariadel Bosco e il contributo dell’organista Tomas Gavazzi.Una serata all’insegna della musica, della lode, della pre-ghiera e della testimonianza cristiana.Che bello “sentire” in sagrestia e in Chiesa quel profumodi armonia familiare, nel sorridere, nell’ascoltare, nel-l’applaudire e nel cercare, sui volti dei presenti, con oc-chi lucidi e commossi, la riconoscenza reciproca per que-sto bellissimo appuntamento... che ci ha visti raccoglierciinsieme ad “esaltare” quella parte di comunità che operaal servizio di funzioni religiose, di feste, di ricorrenze e diconcerti... in una esibizione fantastica e al di sopra diogni aspettativa!Non è corretto dire solo: è stato bello; perché per offri-re tutto questo, i componenti si sono ritrovati diver-se sere per le prove in Chiesa, magari litigando an-che con la voglia di non uscire di casa, di prenderefreddo, e soprattutto dopo una giornata di lavoro,quando la fatica si fa più sentire. Ovviamente, la pas-sione, il cuore e l’amore che questi SIGNORI hannodentro, li ha spinti a ritrovarsi insieme e a prepararsiper regalare alla comunità zognese, al nostro spirito,uno splendido momento di preghiera, di canto e di sti-molo, che ha fatto sì che si risvegliasse in noi quella par-te che piano piano si nasconde dietro paure o incertezze.Una serata coinvolgente, che ha fatto dire alle personepresenti: “È stato bello, molto bello”... “Un’emozio-ne così non l’avevo mai vissuta”... “Una roba del-l’altro mondo”... “Per fortuna non sono rimasto acasa, pensa cosa mi sarei perso”...Affermazioni che, la mattina seguente, si sono riu-dite in paese, a sottolineare la straordinarietà delmomento. A dire il vero, è stato proprio un fattostraordinario per la nostra comunità, un fatto checi porteremo nei cuori, nelle menti, nei ricordi piùbelli, negli anni che il Signore ci concederà di vi-vere... riflettendo nel nostro quotidiano le melo-die più belle che ogni giorno nascono anche innoi, nel nostro vissuto.Un applauso bis, lo vogliamo fare anche attra-verso il nostro notiziario interparrocchiale!In primis a tutti i componenti e ai direttori deicori e della Banda, alle persone presenti “in aula”, aTomas, ad Alessandro Berlendis premiato per i tren-

t’anni di passione, a donGiulio ricordato per i 48 an-ni esatti dalla presa di pos-

sesso della Parrocchia di Zogno (17 novembre 1969), al-la presentatrice Laura; e davvero, l’applauso più lungoe riconoscente a tutti noi. In conclusione, non vogliamopensare nemmeno per un secondo che il venerdì 17 portisfortuna; perché VENERDÌ 17 novembre 2017, la comu-nità zognese ha vissutol’esperienza più bellae importante e, senzasaperlo, si è ritrovataad esclamare:

INSIEMEÈ POSSIBILE!!!

Alla prossima...Giorgio sacrista

Insieme è possibile!!!

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Dr. Francesco GhiselliÈ passato un anno da quando con smarrimento ed incredulità appresi cheimprovvisamente era venuto a mancare Francesco Ghiselli; era il 6novembre 2016.Tutti a Zogno avevano conosciuto il Dr. Francesco Ghiselli, titolare dellaFarmacia Derueda, e tutti concordano nel ricordarlo come una personagentile e buona oltre che come un bravo farmacista.Quando andai il giorno dopo a chiedere conferma in farmacia, sperandodi aver capito male e che fosse solo un’incomprensione, ricordo chetrovai i suoi colleghi che, con le lacrime agli occhi, portavano a termineil servizio sanitario che, come è noto, non può essere interrotto senza op-portuno preavviso. E a stento, più annuendo che riuscendo a parlare, miconfermarono che purtroppo era vero. Lo sgomento era grande e l’unicacosa che uno dei colleghi riuscì a dirmi fu: “un titolare come lui non lo troveremo più, era soprattuttoun amico”...Così anche io lo ricordo come un amico ed una persona di cui si sente la mancanza; rammento che sifermava sempre a scambiare due chiacchiere, dopo gli argomenti di lavoro, sui viaggi, sulla gastronomiaed anche sulle sue preoccupazioni per il lavoro e sul futuro sopratutto dei figli.Non si è risparmiato a dispensare negli anni, oltre che farmaci, anche parole di conforto a tutti i clientidella farmacia ed ad intrattenersi laddove possibile con gli amici.Ciao Francesco, spero tu stia bene lassù e che riesca a dare “un occhio” ai tuoi ragazzi, a cui, insieme atua moglie oltre che a tutti noi, mancherai incolmabilmente.

Angelo Depino

dott. Tomaso Pesentinel 20° anniversario di morteil 19 gennaio 2018

Hanno raggiunto la Casa del Padre30. Antonio Candidi, di anni 79 il 13 settembre31. Giuseppe Ferrari, di anni 91 il 21 settembre32. Pierina Magnavacchi ved. Gasbarrini, di anni 94 il 23 settembre33. Renata Mazzoleni in Gavazzi, di anni 69 l’8 ottobre34. Valentina Tagliaferri in Milesi, di anni 54 il 12 ottobre35. Maurizio Fustinoni, di anni 76 il 27 ottobre36. Domenico Pompilii, di anni 53 il 31 ottobre

AMBRIA-SPINO6. Maria Rinaldi ved. Colleoni, di anni 82 il 20 ottobre

GRUMELLO DE’ ZANCHI3. Giulia Zanchi in Chiesa, di anni 80 l’11 novembreL’an

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Caro zio Paziente, eccoci qui a darti l’ultimo saluto, un saluto che nonavremmo mai voluto darti, avremmo preferito salutarti come ogni voltaquando venivi a trovarci per passare una giornata in compagnia. A volteeri di poche parole ma sapevi sempre trasmetterci quel tuo modo di volercibene. E ora che te ne sei andato quelle poche parole si sono trasformate insilenzio. Hai lasciato in noi un vuoto immenso. Dal cielo prega dunque peril tuo Andrea, per la tua Rosangela e per tutti noi affinchè possiamotrovare sollievo nella speranza di rivederti un giorno lassù, dove tu orariposi accanto ai tuoi tanto amati genitori. Un grande abbraccio dalle tuesorelle, nipoti e parenti tutti.

Ci conoscevamo da sempre e da trent’anni ci incontravamo, tutti i sabati, per bere un caffè insieme,prima di ispezionare i banchi del mercato. Ci raccontavamo il vissuto di quella settimana, ci

scambiavamo consigli, ci mettevamo al corrente delle nostre preoccupazionie delle nostre gioie. Era un breve incontro, ma molto intenso, e cisalutavamo dicendoci: “ci vediamo sabato”. Poi, improvvisamente, l’invernoscorso mi dici della tua malattia: “Ne ho passate tante, supererò anchequesta”. Ammiravo il tuo coraggio, la tua forza, la tua dignità nell’affrontarequesta difficile prova. Da quel giorno ti ho rivista, sempre di sabato, trevolte. Mi informavi del tuo stato di salute e mi dicevi: “Appena stomeglio, ci vediamo”. Ma non ti ho più rivista. Sapevo dell’aggravarsidella malattia e l’unico modo per starti vicina era la preghiera. Poi “quelsabato”, improvvisamente, sono stata svegliata, nel mezzo della notte, daun forte richiamo. Ho pensato subito a Te e mi fa bene pensare che fosse iltuo ultimo saluto. Grazie, Renata, per il dono prezioso della tua amicizia!Un giorno ci ritroveremo e, magari, ci... berremo un altro caffè insieme.Buon viaggio!

Anna L’an

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ANDREA RINALDI† 11 gennaio 2012

PAZIENTE TIRABOSCHI† 2 ottobre 2017 (Rovato BS)

RENATA MAZZOLENIin Gavazzi

† 8 ottobre 2017

“Vorrei però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi.Voglio pensare che ancora mi ascolti, e come allora sorridi”...Ecco, aggrappati a brandelli di questi pensieri... mentendo anoi stessi, ripetendo che solo pensarvi sia abbastanza per superareogni mancanza. Allora proviamo noi a camminare vivendo,ascoltando, sorridendo. Ragioni, che ci fanno credere, che sial’unico modo per sentirvi ancora vivi.

... da chi vi vuole bene

“Non piangetevi amerò

al di là della vita;l’amore

è l’animae l’anima

non muore”.

VIRGINIO CERONI† 8 gennaio 2017

MARIO CERONI† 22 dicembre 2002

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ANDREINA AZZOLAved. Sonzogni

† 28 dicembre 2007

GIOVANNISONZOGNI

† 11 dicembre 2016

PASQUALERINALDI

† 14 gennaio 1991

MARIA (Elisa)CORTINOVIS ved. Rinaldi

† 16 dicembre 2012

GIANCARLOLOCATELLI

† 16 dicembre 1991

SANDROLOCATELLI

† 7 dicembre 2015

BATTISTINA CARSANAved. Cattaneo

† 6 dicembre 2001

FRANCESCOSERAFINI

† 6 dicembre 2009

SANTINA CORTINOVISin Carminati

† 18 ottobre 2006

FRANCESCOCARMINATI

† 12 dicembre 2009

“Siete semprenei cuoridei vostri figli”

TERESINA PESENTIin Dolci

† 3 marzo 1963

MARCODOLCI

† 15 dicembre 1971

GIANPIETRODOLCI

† 27 febbraio 2007

VIRGILIONOSARI

4 gennaio 1985

ELISABETTA (Tina)NOSARI

† 22 gennaio 2011

ANGELA TRESPIDIved. Nosari

† 4 novembre 1999

GIOVANNINOSARI

† 3 luglio 1993

ANTONIOMAZZOLENI

† 27 gennaio 2006

CARLOSONZOGNI

† 14 dicembre 2006

ANDREAPESENTI

† 1 gennaio 2007

BRUNOGHISALBERTI

† 18 novembre 2007

MARIA CARMINATIved. Sonzogni

† 7 novembre 2002

ANGELASCOTTI

† 30 gennaio 2003

GIUSEPPEFERRARI

† 17 dicembre 2004

LORENZOSONZOGNI

† 21 dicembre 1987

ANGELOTROVATO

† 17 dicembre 2001

PIEROGHERARDI

† 4 novembre 1973

MAURIZIOGHERARDI

† 22 gennaio 2016

FRANCESCOBOSSI

† 26 dicembre 1992

GIUSEPPEBETTINELLI

† 2 gennaio 1970

ORSOLA RINALDIved. Bettinelli

† 6 settembre 2006

GIANCARLOBETTINELLI

† 6 gennaio 2013

ELISA BETTINELLI(Milano)

† 14 settembre 2017

ROCCOBETTINELLI

† 7 gennaio 2016

Nella vitache continua,il tuo ricordoci accompagna.

La tua famiglia

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ALESSANDROMAGONI

† 28 dicembre 2000

GIANFRANCOROTA

† 7 dicembre 2013

GABRIELEGRITTI

† 24 novembre 2015

MARIA RINALDIved. Colleoni

† 20 ottobre 2017

GIULIA ZANCHIin Chiesa

† 11 novembre 2017

FELICEPERICO

† 10 novembre 2016

DINOMASCHERONI

† 27 dicembre 2016

GIUSEPPEFRACASSETTI

† 30 dicembre 2016

ANTONIO (Bìra)CANDIDI

† 13 settembre 2017

GIUSEPPE (Lino)FERRARI

† 21 settembre 2017

MAURIZIO (Mario)FUSTINONI

† 27 ottobre 2017

VALENTINA TAGLIAFERRIin Milesi

† 12 ottobre 2017

PIERINA MAGNAVACCHIved. Gasbarrini

† 23 settembre 2017

DOMENICOPOMPILII

† 31 ottobre 2017

Padre LUDOVICORINALDI

† 20 dicembre 1998

Padre CRISTOFOROZAMBELLI

† 27 dicembre 2004

Mons. GIUSEPPE SPERANZA(Prevosto 1942-1969)

† 2 gennaio 1970

FRANCESCOMAZZOLENI

† 1 dicembre 1983

MASSIMOPREVITALI

† 14 ottobre 2010

ANTONIETTA CARMINATIved. Bonomi

† 4 ottobre 2016

GIANLUIGICHIESA

† 13 gennaio 2008

GUSTAVOLOCATI

† 14 gennaio 2009

ANGELORINALDI

† 18 dicembre 2009

BARBARA ARAMINIin Ferrari

† 21 dicembre 2009

PAOLINA FUSTINONIin Fustinoni

† 2 dicembre 2013

CARMELOFUSTINONI

† 27 gennaio 2017

BRUNOROTA

† 19 dicembre 2010

BATTISTASONZOGNI

† 17 dicembre 2012

GIOVANNA RUBISved. Rinaldi

† 30 novembre 2013

GINETTABREVI

† 6 gennaio 2011

Grumellode’ Zanchi

AmbriaSpino

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