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Il modello CAF: origini e sviluppo Teresa Ascione

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Il modello CAF: origini e sviluppo

Teresa Ascione

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2000

Prima

versione

pilota

2002

Prima

versione

ufficiale

2003

I evento

europeo CAF

2004 -5

I Master Class

CAF e II ECE

2006 -2007

CAF 2006

e III ECE

2008-2009

Lancio

Procedura

CEF

2010

CAF

Education

Il Modello è il risultato della cooperazione tra i Ministri della Funzione Pubblica dell’Unione Europea, la Speyer School e l’EFQM

2011-2012

IV ECE

Il Modello CAF e il suo sviluppo

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CAF Resource Centre at EIPA - 2011

3

228 utenti CAF registrati nel 2005 2000 utenti CAF registrati 2011

La diffusione del CAF in Europa

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Italy 350 Spain 44 UK 7

Belgium 300 Greece 72 Latvia 6

Denmark 250 Slovakia 39 EU Institutions and EC 6

Poland 160 Romania 54 Ireland 5

Portugal 112 Switzerland 20 Sweden 5

Hungary 104 Cyprus 19 Russia 4

Austria 90 Bosnia-Herzegovina 18 Croatia 3

Norway 85 Estonia 18 China 2

Germany 68 France 16 Namibia 2

Czech Republic 64 Luxembourg 12 Netherlands 2

Dominican Republic 54 Lithuania 10 FYR of Macedonia 2

Slovenia 50 Bulgaria 8 Tunisia 1

Finland 50 Turkey 7 Serbia 1

Il CAF in Europa : numeri

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2000

Prima

sperimentazi

one pilota

2003

I ECE a Roma

2005

Laboratori -

Percorsi

della Qualità

Formez

2006

Seconda ver-

sione ufficiale

Prima edizione

Premio P.A.

2007- 2008

Seconda

edizione

Premio

P.A.

2009 - 2012

Il modello

adattato alle

tipologie PA

(Giustizia, Scuola,

Università)

2009- 2010

CAF

External

Feedback

(CEF)

2010- 2011

Terza

edizione

Premio

P.A.

Il CAF in Italia

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TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

Il CAF in Italia: Le attività

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• Le politiche

Direttiva Qualità - 2006, Piano industriale - 2008, Dlgs. 150/2009

• Gli attori

DFP - Formez

• Le strategie di intervento

Partire dal know how esistente e valorizzarlo

Puntare sul coinvolgimento attivo delle amministrazioni

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TERZO EVENTO NAZIONALE CAF Il CAF in Italia

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La strategia per sostenere

l’autovalutazione e il miglioramento continuo

• definizione di know how a livello nazionale e nell’ambito della

cooperazione europea per: – promuovere l’autovalutazione delle performance e la valutazione esterna,

anche tra pari

– fornire indirizzi alle amministrazioni

• iniziative per lo sviluppo delle competenze volte a: – migliorare la capacità delle amministrazioni di realizzare processi di

autovalutazione e miglioramento continuo

– creare competenze diffuse nei diversi territori e settori

• selezione e diffusione delle pratiche migliori

Il CAF in Italia…nel 2012

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Il Centro Risorse Nazionale CAF (CRCAF) e le

attività a supporto dell’applicazione del Modello il CENTRO RISORSE NAZIONALE CAF (CRNCAF), gestito da FormezPA,è

responsabile della realizzazione, in collaborazione con il referente nazionale CAF, delle attività programmate dal Dipartimento della Funzione Pubblica per promuovere la conoscenza e l’utilizzo del modello europeo CAF fra le amministrazioni italiane;

il CRNCAF realizza annualmente, dal 2006, attività finalizzate a: • supportare la diffusione delle pratiche di autovalutazione delle performance e di

miglioramento continuo basate sull’utilizzo del CAF; • rafforzare le competenze delle amministrazioni per l ’ autovalutazione e il

miglioramento continuo; • premiare la qualità e il miglioramento continuo attraverso la valutazione esterna delle

performance; il CRNCAF opera secondo i seguenti principi, condivisi con il network europeo CAF: • la gratuità/economicità delle azioni di supporto alle amministrazioni pubbliche • la valorizzazione del know how e la partnership con i soggetti interessati alla

diffusione del modello • la promozione della valutazione tra pari e del benchlearning • la diffusione delle buone pratiche;

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Le strategie di intervento e le azioni

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Le iniziative a supporto della diffusione del CAF Si realizzano attraverso il Centro Nazionale

Risorse CAF: 1. Iniziative di promozione

2. Assistenza Tecnica, Supporto e accompagnamento in presenza (laboratori) e a distanza (help desk)

3. Valorizzazione (Premio Qualità PPAA e CEF)

4. Sviluppo di know how e competenze ( corso valutatori, efa e facilitator)

5. Partnership

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1.Le iniziative di promozione

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TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

• 3 progetti nazionali pluriennali e 2 progetti PON nelle Regioni Obiettivo Convergenza

• 12 laboratori che hanno coinvolto 160 amministrazioni

• 1 percorso di supporto a distanza (120 scuole)

• 2 percorsi di supporto in presenza (200 scuole) • 1120 iscritti al CRCAF • Una media annua di 100 domande di assistenza al CRCAF

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2. Le iniziative di assistenza tecnica

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3. Le iniziative di valorizzazione

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IL PREMIO PPAA

a) Iniziative per dare visibilità alle amministrazioni che si sono

impegnate con successo nel miglioramento continuo delle proprie

performance :

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La partecipazione al premio fornisce alle amministrazioni l’opportunità di:

descrivere il funzionamento complessivo delle propria organizzazione sulla

base di una valutazione guidata dalle dimensioni di analisi proposte dal

modello CAF

ottenere feedback puntuali sulle performance della propria organizzazione

attraverso la valutazione condotta on desk e on site da valutatori qualificati.

concorrere a ricevere il “Premio Nazionale per l’Innovazione” (Premio dei

Premi). Considerata infatti la sua rilevanza e unicità nel contesto nazionale,

le amministrazioni vincitrici concorrono a ricevere il Premio Nazionale per

l’Innovazione, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana.

Caratteristiche del Premio

Promosso dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione –

Dipartimento della Funzione Pubblica - in collaborazione con Confindustria,

APQI (Associazione Premio Qualità Italia) e CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori

e Utenti).

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• Le Amministrazioni ammesse al Premio predispongono e presentano

l’Application, un documento che descrive la realtà organizzativa con

riferimento ai criteri del modello CAF.

• I documenti vengono valutati (Pre-valutazione) da un gruppo di esperti con

l’utilizzo delle metriche CAF per la selezione delle finaliste.

VISITA ON SITE

Amministrazioni VINCITRICI

Il processo di partecipazione al Premio

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Amministrazioni pubbliche delle seguenti categorie:

● Amministrazioni centrali, periferiche e territoriali dello Stato

● Aziende sanitarie, ospedaliere ed altre amministrazioni pubbliche che operano nel campo sanitario

● Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane e altre forme associative comunali

● Istituzioni scolastiche

● Regioni, Province e Città Metropolitane

● Università

● Enti pubblici non economici e Camere di Commercio, Industria e Artigianato

CON esperienze e/o percorsi basati sui principi e le metodiche del

miglioramento continuo (Total Quality Management)

Chi può partecipare al Premio

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I Edizione 2005 - 2006

II Edizione 2007 - 2008

III Edizione 2010 - 2011

Amministrazioni partecipanti: 704 di cui Scuole: 252 - 36%

Hanno inviato l’application: 320 di cui Scuole: 252 – 40%

Sono entrate nelle finaliste: 125 di cui Scuole: 32 – 25%

Oltre le scuole le tipologie di amministrazioni più rappresentate sono i comuni La tipologie di amministrazione più rappresentate: le istituzioni scolastiche (oltre il 30% del totale) e i Comuni (oltre il 20%).

Dal punto di vista della qualità della performance scuole, comuni e aziende sanitarie si attestano sui risultati migliori, con punteggi superiori ai 400 punti.

IL PREMIO QUALITA’ PPAA : I NUMERI DELLE PRIME TRE EDIZIONI

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LA CAF External Feedback (CEF)

b) Iniziative per dare visibilità alle amministrazioni che si sono

impegnate con successo nell’utilizzo efficace del modello CAF

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La procedura CEF: origini

La procedura CAF External Feedback è il frutto del lavoro congiunto di un

gruppo di Stati Membri, particolarmente attivi nell’attuare politiche a supporto

della diffusione del CAF a livello nazionale, Belgio, Danimarca, Italia,

Slovenia, in collaborazione con il Centro Risorse CAF Europeo, gestito

dall’Eipa (European Institute for Public Administration).

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IV CORSO EFAC

La procedura CEF: gli obiettivi

• Promuovere la qualità dell’implementazione del CAF ed il suo impatto sulla

organizzazione.

• Verificare se l’organizzazione sta applicando i valori del TQM in seguito alla

applicazione del CAF.

• Sostenere e rinnovare l’entusiasmo all’ interno dell’organizzazione per il

miglioramento continuo.

• Promuovere la “peer review” (valutazione tra pari) ed il “benchlearning”.

• Premiare le organizzazioni che hanno intrapreso efficacemente il cammino

verso il miglioramento continuo per raggiungere l’eccellenza in modo efficace

(senza giudicare il livello di eccellenza raggiunto).

• Favorire la partecipazione degli utenti CAF ai Livelli di Eccellenza EFQM.

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Chi può partecipare alla CEF

Possono accedere alla procedura le amministrazioni che:

hanno concluso un processo di autovalutazione basato sul modello CAF.

L’autovalutazione deve essere stata conclusa non prima di 6 mesi e non dopo 1

anno (il tempo è calcolato considerando il periodo compreso fra il mese di

conclusione/approvazione del rapporto di autovalutazione e l’iscrizione alla

procedura). Le amministrazioni che si candidano a partecipare devono aver

elaborato un Piano di Miglioramento formalmente condiviso con il management di

riferimento. Piano che deve esser stato avviato a realizzazione.

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LE LABEL OTTENUTE DALLE AMMINISTRAZIONI

2010 12 visite = 4 label (33%)

2011 12 visite = 4 label (33%)

2012 9 visite = 9 label (100%) (su 18 previste)

I risultati complessivi del Programma CEF

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Premio e CEF

PREMIO CEF

Scopo E’un’iniziativa finalizzata a riconoscere e valorizzare nelle organizzazioni pubbliche italiane l’adozione di modalità di gestione che mirano all’eccellenza

E’ un’opportunità, offerta alle amministrazioni che hanno effettuato l’autovalutazione con il modello CAF e definito ed iniziato a realizzare un piano di miglioramento, di ricevere una valutazione esterna volta a verificare se il modello venga utilizzato in modo efficace.

Destinatari

Le amministrazioni pubbliche che :

- hanno raggiunto, attraverso percorsi di miglioramento continuo basati sui principi dell’eccellenza nella gestione (Total Quality Management), livelli di performance significativi e dimostrabili;

- appartengono ad una delle categorie indicate nel bando

Le amministrazioni pubbliche che:

- hanno completato l’autovalutazione CAF da minimo 6 e massimo 12 mesi

- hanno definito, sulla base del rapporto di autovalutazione, un piano di miglioramento che è stato avviato a realizzazione;

- sono registrate come utenti CAF nel database online gestito dal Centro risorse europeo CAF

Documento/i da presentare

APPLICATION Documento descrittivo dell’organizzazione normalmente mirato a ottenere un punteggio alto

RAV rapporto diagnostico, mirato alla successiva fase di pianificazione del miglioramento

PDM

QUESTIONARI

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Le iniziative di valorizzazione: nuove opportunità l’integrazione dei percorsi e dei riconoscimenti

ECU Label

Committed to

Excellence

EFQM Finalist

EFQM Prize

EFQM Award

Recognized for

Excellence Level 1

Level 2

Level 3

Level 4

Level 5

EFQM

Model

CAF

Model

Matu

rità

org

an

izza

tiva

Tempo

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4)Le iniziative di sviluppo di Know how: I valutatori CAF , i

valutatori EFA e i facilitator

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A livello nazionale, In sinergia con le attività di cooperazione tecnica realizzate a livello

europeo, sono state sviluppate iniziative di informazione/formazione/aggiornamento ;

In particolare, tra le iniziative di formazione,

1. Formazione valutatori CAF

2. Formazione Valutatori EFA

3. Formazione Facilitatori

Attraverso:

Slide 29

TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

Corsi

Attività di calibrazione per formazione ed aggiornamenti con

metodologia didattica d’aula interattiva con:

teoria, spazi per la discussione,

esercitazioni individuali e di gruppo, simulazioni

Incontri tematici

Partecipazione a numerose iniziative con esperienze “sul campo”

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a.LA FORMAZIONE VALUTATORI CAF: CHI SONO I VALUTATORI

CAF

Dipendenti pubblici con esperienza quinquennale nella PA e familiarità alle tematiche

della qualità

Posizione ricoperta nell’amministrazione

di appartenenza

Attività prevalente: gestione delle risorse umane e dell’organizzazione

Slide 30

TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

Funzionario apicale 37%

Funzionario 29%

Dirigente 18%

Altro 16%

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-i modelli TQM;

-il modello CAF, anche nelle versioni personalizzate;

-il documento di partecipazione ad un Premio, il rapporto di valutazione (scopi,

contenuti e modalità di stesura);

-il processo di valutazione (la matrice CAF 2006, la valutazione individuale, la

riunione di consenso e la valutazione on site);

- nuove tecniche e metodologie di valutazione esterna fra pari.

Un corso di formazione cinque giornate finalizzato ad approfondire:

IL CORSO VALUTATORI CAF

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LE ATTIVITÀ SVOLTE DAI VALUTATORI

In collaborazione con il CRCAF

– Premio Qualità PPAA

– Procedura Cef (Caf External Feedback)

– Caf-Inps

– Concorso Premiamo i Risultati

In collaborazione con altre partnership

– Premio Qualità Italia Scuole

– Premio Innovazione

– Livello di Eccellenza Efqm

Attività di docenza su TQM 25% - modello CAF 27% -

processo di autovalutazione 33% - altre tematiche 65%

Slide 32

TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

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IL RUOLO DEI VALUTATORI CAF NELLA PROPRIA AMMINISTRAZIONE

Al 13% dei valutatori l’attività di valutazione CAF ha agevolato la progressione in carriera

Al 70% dei valutatori sono stati assegnati compiti relativi alla gestione di processi di

autovalutazione e miglioramento della qualità della performance

Il 34% ha avuto compiti assegnati in modo permanente, il 36% in modo episodico

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TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

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34

b.LA FORMAZIONE VALUTATORI EFA: CHI SONO I VALUTATORI EFA

Competenze

degli EFA Sanno mantenere

rapporti sociali

comunicare

Lavoroano in

team

Conoscono i

valori e principi

TQM

Hanno

Esperienza

pratica sul CAF

Conoscono il

funzionamento

del del Settore

Pubblico

Conoscono il

Modello CAF

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35

Parte 1: Il Common Assessment Framework

Parte 2: Il CAF External Feedback: Filosofia e

Sistema

Parte 3: La valutazione

Parte 4: Codice di Condotta e Comportamento

Parte 5: Il feedback

Un corso di formazione di due giornate finalizzato ad approfondire:

LA FORMAZIONE VALUTATORI EFA

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• valutano l’implementazione del CAF attraverso il processo di

autovalutazione e le azioni di miglioramento e analizzare se

l’organizzazione stia applicando i principi del TQM;

• forniscono un feedback e suggerimenti sui punti di forza e le aree da

migliorare riguardo all’implementazione del CAF;

• supportano e rinnovare l’entusiasmo all’interno dell’organizzazione per

favorire un approccio olistico alla qualità e all’autovalutazione con il modello CAF.

COSA FANNO I VALUTATORI EFA

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Slide 37

IV CORSO EFAC

Piemonte

•26 CAF Users

•10 CAF Assessor

•.2 Efac

Puglia

•23 CAF Users

•12 CAF Assessor

•.6 Efac

Molise

•1 CAF Users

Abruzzo

•10 CAF Users

•3 CAF Assessor

•.2 Efac

Basilicata

•3 CAF Users

•1 CAF Assessor

Calabria

•10 CAF Users

•6 CAF Assessor

•. 1Efac

Marche

•8 CAF Users

•3 CAF Assessor

Emilia Romagna

•30 CAF Users

•8 CAF Assessor

•.3 Efac

Sicilia

•16 CAF Users

•4 CAF Assessor

Sardegna

•3 CAF Users

•5 CAF Assessor

•.1 Efac

Campania

USR – Polo qualità

•43 CAF Users

•13 CAF Assessor

•. 8 Efac

Lazio

•33 CAF Users

•19 CAF Assessor

•.4 Efac

Toscana

•38 CAF Users

•15 CAF Assessor

•.5 Efac

Liguria

•9 CAF Users

•3 CAF Assessor

Lombardia

•32 CAF Users

•6 CAF Assessor

•.1 Efac

Friuli Venezia Giulia

•5 CAF Users

•4 CAF Assessor

•1 Efac

Val D’Aosta

•2 CAF Users

•2 CAF Assessor

Umbria

•13 CAF Users

•4 CAF Assessor

•2 Efac

Veneto

•54 CAF Users

•12 CAF Assessor

•.5 Efac

Trentino Alto Adige

•9 CAF Users

•7 CAF Assessor

•.1 Efac

Il CAF in Italia

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Il facilitatore CAF: • Affianca amministrazioni del proprio territorio

impegnate a realizzare per la prima volta processi di autovalutazione CAF o ad affrontare percorsi di valutazione esterna basati sul modello CAF.

• Viene formato dai partner di livello regionale del

CRCAF sulla base di un programma definito a livello nazionale destinato a personale pubblico, in possesso di determinati requisiti.

C. LA FORMAZIONE FACILITATORI CAF

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I VALUTATORI CAF, EFA E I FACILITATORI: UNA RISORSA PER IL

TERRITORIO

Ci sono le condizioni perché i valutatori possano agire come una

vera e propria

RISORSA DI SISTEMA A FAVORE DEI TERRITORI DI APPARTENENZA

Slide 39

TERZO EVENTO NAZIONALE CAF

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5) Le iniziative di partnership

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• A partire dai risultati raggiunti è stata definita, a partire dal 2011, una nuova politica:

• Le Intese per la diffusione ulteriore dell’utilizzo del CAF ai livelli territoriali

e delle conoscenze a livello nazionale, data anche la forte coerenza del modello con i principi generali introdotti dal D.lgs.150/20

• Protocolli di intesa con: USR Lombardia, USR Veneto, USR Toscana & Regione & CIPAT Università Roma Tre (Master Qualità)

Le intese