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Il mito e l'epica

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Il mito e l'epica

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Il mito è una forma di narrazione anonima e popolare elaborata all’interno di società

antichissime e tramandata oralmente per molti secoli.

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Con i racconti mitici gli uomini antichi cercarono di trovare una risposta

fantastica e simbolica a quesiti grandi e complessi (ad esempio: come si è

formato il mondo? chi fa sorgere il sole? quando è nato l’uomo?)

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mito Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), una narrazione di particolari gesta compiute da dei,

semidei, eroi e mostri. Il mito può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare

pratiche rituali o istituzioni sociali e, più genericamente, rispondere alle grandi domande

che gli uomini si pongono. Caratteristica essenziale del mito è che esso si sia diffuso

oralmente prima di essere scritto, e che si perpetui nella tradizione di un popolo.

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Ogni religione antica ad esempio, aveva un proprio mito della Creazione: per i greci tutto ebbe origine da Caos, per i cinesi l'universo nacque da un grande Uovo, mentre gli Inca gli umani erano emersi

insieme al Dio Con Tiqui Viracocha dal lago Titicaca.Tutte queste storie traevano spunto da elementi

reali (il lago, l'uovo, il comportamento umano ecc...) che venivano poi elaborati per creare racconti, i miti

appunto, che dessero risposte riguardo l'andamento dei fenomeni naturali.

COSMOGONIE

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Ogni popolo, nella sua fase più antica, ha elaborato una propria

mitologia, cioè un insieme di miti. Per la cultura occidentale la mitologia più familiare è quella del mondo greco.

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I caratteri peculiari del mito in questa tradizione interpretativa sono stati sintetizzati così:• si presenta in forma immediata e rivelativa;• non si trasmette seguendo procedure riflessive;• non è aperta alla critica e alla verifica razionale.Dunque, il mito appartiene ad una fase inferiore della civiltà umana, quella arcaica, che poi si è sviluppata in direzione della riflessione razionale.Il passaggio dal mythos al logos ( pensiero) ha aperto la strada alla nascita della filosofia greca come pratica di pensiero razionale.

UNA PRIMA INTERPRETAZIONE DEL MITO

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La produzione dei miti non è consideratacome pura favola, ma costituisce - sotto la forma del racconto - la messa in atto di una via autonoma e specifica di accesso ai grandi interrogativi della vita.

Essa implica una totalità di senso, che tiene insieme il sovrannaturale, il naturalee l’umano, ponendo stretti legami tra una teogonia una cosmogonia ed una antropogonia.Quindi i miti contengono un sovrappiù rispetto a quello che è conoscibile razionalmente e tendono a stabilire i legami tra il Principio e la Fine.

INTERPRETAZIONE NOVECENTESCA

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Il mito è, in origine, un mezzo per "significare" le cose; solo successivamente diviene un enorme deposito di narrazioni, situazioni e

personaggi cui si può fare riferimento anche in ambito letterario.

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Il mito si distingue dalla leggenda per la sua dimensione universale: infatti, mentre quest'ultima è per lo più limitata ad un ambito locale o comunque più ristretto, e spesso prende spunto dalla trasfigurazione in chiave fantastica di vicende reali (ad esempio eventi storici, biografie di personaggi d'eccezione e così via), il primo assume solitamente una valenza più vasta. Le narrazioni mitiche cercano di spiegare il perché delle cose che accomunano l'umanità intera (ad esempio i fenomeni naturali, la vita e la morte, i sentimenti), in molti casi intrecciandosi con la religione.

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PROTAGONISTI• I protagonisti del mito sono generalmente dei o

eroi, esseri soprannaturali dotati di straordinaripoteri;

TEMPO• Gli eventi narrati sono collocati in un tempo

remoto, indeterminato, anteriore alla nascita dellastoria;

LUOGO• Le vicende si svolgono per lo più all'aperto, entro

paesaggi ameni e incontaminati descritti inmaniera immaginifica, con termini fortementeevocativi; più di rado compaiono ambienti chiusicome regge, palazzi, dimore di dei, recessi delmondo ultraterreno;

CARATTERISTICHE DEL MITO

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LINGUAGGIO

il linguaggio è solitamente caratterizzato da una forte concretezza, data dalla presenza di immagini molto vivide e corpose e di esempi di immediata evidenza.

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L'Idra era una creatura mitologica, appartenente cioè al mito.

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Secondo gli argomenti, i miti si distinguonogeneralmente in:

• Teogonici (origine degli dei)• Cosmogonici (creazione e ordinamento del

mondo)• Antropologici (origine dell'umanità),• Escatologici (che riguardano il futuro del

mondo o l'oltretomba),

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ALCUNI MITI SULL’ORIGINE DEL MONDO

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PANGUMITO CINESE

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All'inizio di tutto il Cielo e la Terra non esistevano. Nel Caos c’era solo un grande, immenso uovo e dentro di esso cresceva Pangu, il creatore.Dopo diciottomila anni Pangu era diventato un gigante, così ruppe il guscio con un gomito e uscì fuori.La chiara dell'uovo diventò il Cielo, il tuorlo la Terra, e Pangu rimase con i piedi piantati al suolo e la testa fra le nuvole, per evitare che chiara e tuorlo si mescolassero.

Quando poi il Cielo cominciò ad alzarsi e la Terra ad abbassarsi, il suo corpo dovette allungarsi a dismisura.

COSMOGONIA CINESE

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Dopo altri diciottomila anni, finalmente, Cielo e Terra si fermarono: ormai erano lontanissimi e il corpo di Pangu era lungo altrettanto. Lo sforzo terribile, però, alla fine lo uccise.Così il gigante cadde e cominciò a trasformarsi: dal suo corpo nacquero le montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa i metalli, le pietre e le perle. E dai suoi peli nacquero gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi. Dai pidocchi che aveva sul corpo, infine, nacquero gli uomini e gli animali, e il mondo intero, così come lo conosciamo, fu creato.(Mito cinese)

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ALL’INIZIO IL CAOS POI…GEA

MITO GRECO

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All’inizio c’è il Caos, il grande vuoto. Dal Caos nasce Eurinome, la ballerina. Ha tantissima voglia di danzare, ma nessun posto dove appoggiare i piedi. Perciò decide di dividere il Cielo dal mare e comincia a volteggiare sulle onde, fino a creare un vortice intorno al proprio corpo.Da questo vortice nasce Borea, il freddo vento del nord. Il vento diventa sempre più impetuoso. Eurinome allora prende il vento, lo strizza come uno straccio e trasforma il vento in un serpente, lo chiama Ofione. Dall’unione di Eurinome e Ofione nasce l’Uovo Universale.Ofione si arrotola sette volte intorno al gigantesco Uovo, poi questo si apre. Dall'Uovo Universale escono tutte le meraviglie del creato.

COSMOGONIA GRECA

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Eurinome e Ofione si stabiliscono in una reggia sul Monte Olimpo.Un giorno Ofione dice: -Devo io sedere sul trono, perché io sono il creatore dell’universo!-Eurinome, furibonda, urla: -Come osi, serpente? Senza di me non saresti stato nulla. Io devo sedermi sul trono e governare tutto!-I due lottano violentemente: Eurinome, con un calcio, fa cadere tutti i denti di Ofione.Toccando la terra i denti del serpente si trasformano in esseri umani, il primo uomo si chiama Pelasgo.(Mito greco)

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Una volta la Terra era vuota e senza abitanti. Il dio Magbabaya, il Creatore, pensa allora di scendere sulla Terra e di riempirla di persone.Appena arrivato, prende la creta e costruisce tante figure umane. Poi mette le figure umane al sole per asciugare la creta e torna in Cielo per andare a caccia. Quando torna dalla caccia, si ricorda delle sue statue di creta. Corre a vedere, ma hanno preso troppo sole e ormai la creta è nera come il carbone. Il giorno dopo costruisce altre statue, mette queste statue all’ombra di un albero e va ancora a caccia. Quando torna, le statue sono tanto pallide.

COSMOGONIA FILIPPINA

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Allora fa un’ultima prova: costruisce con la creta altre statue e mette queste figure a seccare al sole. Questa volta, però, resta a guardare e, quando il sole diventa troppo forte, copre le statue con grandi foglie fresche. Verso sera le statue sono di un bel colore bruno, uguale a quello della pelle del dio. Poi prende le statue che aveva preparato in quei tre giorni e con un soffio dà loro la vita.Infine le sistema in tutti i luoghi della Terra ed è per questo che oggi ci sono uomini con la pelle nera, bianca o bruna.

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Odino e i suoi fratelli usarono il corpo di Ymir percreare l'universo. Questo universo era fatto dinove mondi. Loro posero il corpo sul vuotochiamato Ginnungagap, usarono la sua carne perla creazione della terra e il suo sangue per il mare.

MITO DEI POPOLI NORDICI

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Il suo teschio , tenuto su da quattro nani (NordriNord, Sudri Sud, Austri Est, e Vestri Ovest), fuusato per creare il paradiso. Quindi usando

scintille da Muspelheim, gli dei crearono il sole, laluna e le stelle. Le sopracciglia di Ymir invece

furono usate per creare un posto l’uomo potessevivere su. Questo posto fu chiamato Midgard. I

primi umani, Ask e Embla, furono creati da tronchi