Il Mensile - Febbraio 2012 - n.0

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IL MENSILE IL MENSILE "I LUOGHI DELL'ACCOGLIENZA SOLIDALE NEI BORGHI DELL'AREA GRECANICA" mensile n.0- Anno 1 Reggio Calabria Febbraio 2012 IN QUESTO NUMERO pagina 2 Saline Joniche: Protocollo d’intesa tra Borghi solidali e Provincia RC pagina 4-5 Ri-progettiamo il paesaggio con i Parchi antropici pagina 9 Crowdfunding, il fi- nanziamento parte dal basso e si fa online Una bacheca aperta a tutti coloro che vorranno condividere questa nuova avventura con noi. Uno spa- zio per confrontarci e sviluppare una coscienza critica sui temi che ci stanno più a cuore. Legalità, am- biente, ecologia, solidarietà ma, anche tradizioni e valorizzazione degli splendidi luoghi della nostra Calabria. E’ questa la mission con cui diamo avvio al nostro mensile, che diviene lo strumento ufficiale di divulgazione del progetto “Borghi Solidali” e con cui ci poniamo alcuni obiettivi. Primo fra tutti quello di creare un ponte tra il nostro progetto e tutte le realtà territoriali grecaniche e non. Speriamo,infatti, che i nostri lettori attraverso approfondimenti, temi attuali, rapporti scientifici, ma anche tematiche come quella del- l’emergenza ecologica (per esempio l’attività No-carbone e proposte alternative di svi- luppo sostenibile), siano stimolati a fare delle scelte consapevoli. Perchè qui c’è spazio per tutti: per chi vuole raccontarci le “tradizioni”, per chi si occupa di cultura, per chi opera nel volontariato. All’interno troverete ogni mese un focus e tante rubriche: dagli aforismi alle ricette; dal riuso alla pagina letteraria. E in ogni numero racconteremo in pillole il no- stro progetto che ha per capofila l’Associazione Pro-Pentedattilo Onlus, e il sostegno di Fondazione con il Sud, di cui l’Agenzia dei Borghi Solidali è l’organo di gestione. Buona lettura, la Redazione www.borghi solidali.it [email protected] c/o Villa Placanica – Contrada Placanica, Melito di Porto Salvo (RC) Tel. 0965-595032 0965-026557 Fax. 0965-598925 0965-027136 Redazione Francesco Iriti Fabio Macheda Santo Marra Piero Polimeni Dominella Trunfio Elena Trunfio Eric Van Monckhoven Hanno collaborato Michele Ambrogio (foto) Demetrio Marra (dise- gno) Emanuele Milasi Orchisimia Il mensile dell’Agenzia dei Borghi Solidali I NOSTRI APPUNTAMENTI LUNEDI’ 13 FEBBRAIO 2012 SPAZIO FIERA DI ROGHUDI NUOVO ORE 16.00 NON PERDETE IL PROSSIMO IN-SEMINARIO INSOSTENIBILE RIGENERARE PAESAGGI Tre progetti per l’area grecanica Il seminario è gratuito e previa iscrizione all’indirizzo [email protected], prevede il rilascio di un attestato di partecipazione Borgo di Pentedattilo Mensile online a distribuzione gratuita

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Il Mensile dei Borghi Solidali: l' E-zine dell'Agenzia dei Borghi Solidali. Per raccontare il progetto e il territorio.

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IL MENSILEIL MENSILE

"I LUOGHI DELL'ACCOGLIENZA SOLIDALE NEI BORGHI DELL'AREA GRECANICA"

mensile n.0- Anno 1 Reggio Calabria Febbraio 2012

IN QUESTONUMERO

pagina 2Saline Joniche: Protocollo d’intesatra Borghi solidali e Provincia RC

pagina 4-5Ri-progettiamo ilpaesaggio coni Parchi antropici

pagina 9Crowdfunding, il fi-nanziamento partedal basso e si fa online

Una bacheca aperta a tutti coloroche vorranno condividere questanuova avventura con noi. Uno spa-zio per confrontarci e sviluppare unacoscienza critica sui temi che cistanno più a cuore. Legalità, am-biente, ecologia, solidarietà ma,anche tradizioni e valorizzazionedegli splendidi luoghi della nostraCalabria. E’ questa la mission concui diamo avvio al nostro mensile,che diviene lo strumento ufficiale didivulgazione del progetto “BorghiSolidali” e con cui ci poniamo alcuniobiettivi. Primo fra tutti quello dicreare un ponte tra il nostro progettoe tutte le realtà territoriali grecaniche e non. Speriamo,infatti, che i nostri lettori attraversoapprofondimenti, temi attuali, rapporti scientifici, ma anche tematiche come quella del-l’emergenza ecologica (per esempio l’attività No-carbone e proposte alternative di svi-

luppo sostenibile), siano stimolati a fare delle scelte consapevoli. Perchè qui c’è spazioper tutti: per chi vuole raccontarci le “tradizioni”, per chi si occupa di cultura, per chi operanel volontariato. All’interno troverete ogni mese un focus e tante rubriche: dagli aforismialle ricette; dal riuso alla pagina letteraria. E in ogni numero racconteremo in pillole il no-stro progetto che ha per capofila l’Associazione Pro-Pentedattilo Onlus, e il sostegno diFondazione con il Sud, di cui l’Agenzia dei Borghi Solidali è l’organo di gestione.

Buona lettura, la Redazione

www.borghi [email protected]

c/o Villa Placanica – Contrada Placanica,

Melito di Porto Salvo

(RC)

Tel. 0965-595032

0965-026557

Fax. 0965-598925

0965-027136

RedazioneFrancesco Iriti

Fabio Macheda

Santo Marra Piero Polimeni

Dominella TrunfioElena Trunfio

Eric Van Monckhoven

Hanno collaboratoMichele Ambrogio (foto)Demetrio Marra (dise-

gno)Emanuele Milasi

Orchisimia

Il mensile dell’Agenzia dei Borghi Solidali

I NOSTRI APPUNTAMENTILUNEDI’ 13 FEBBRAIO 2012

SPAZIO FIERA DI ROGHUDI NUOVOORE 16.00

NON PERDETE IL PROSSIMO

IN-SEMINARIO INSOSTENIBILERIGENERARE PAESAGGI

Tre progetti per l’area grecanicaIl seminario è gratuito e previa iscrizione all’indirizzo

[email protected], prevede il rilascio di un attestato di partecipazione

Borgo di Pentedattilo

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Stretta di mano

tra Borghi solidali e Provincia RC

per Concorso di idee

Siglato il Protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione di Saline Jonche ealla realizzazione di un Parco naturale e antropico. Quattro i punti di intervento,dalla Liquichimica al relitto della “Laura C”, dai Laghetti alle Officine delle FS.

DI SANTO MARRADI SANTO MARRA

Una collaborazione che solleciti unintervento urgente su un’area dalleforti potenzialità ambientali, purtropposimbolo da anni, di errate scelte politi-che ed interventi fallimentari e su cuioggi addirittura grava l’insostenibileprogetto per la realizzazione di unamega centrale a carbone. Questa lamission del Protocollo d’intesa si-glato l’ 11 gennaio scorso, tra la Pro-vincia di Reggio Calabria e l’Agenziadei Borghi Solidali, organo di gestionedel progetto “I luoghi dell'accoglienzasolidale nei Borghi dell'Area Greca-nica". Il Protocollo è finalizzato allacooperazioneper l’epletamento delConcorso internazionale di idee perla “Riqualificazione del waterfront diSaline Joniche e la realizzazione di unParco Naturale e Antropico”, di pros-sima pubblicazione. La volontà congiunta di attivare questoprocedimento concorsuale nasce ap-punto dalla constatazione delle poten-zialità non sfruttate, specificitàgeologiche, storico-paesaggistiche eculturali, che l’area, nonostante lostato di degrado, ancora può offrire. L’area estesa di riferimento è da con-siderarsi una regione omogenea percaratteristiche naturali e topografiche,i suoi limiti infatti sono determinati daelementi naturali: da una parte, Capod’Armi, lo sperone di roccia bianca apicco sul mare, di pregio geologico,dall’altra la Fiumara S. Elia, facenteparte della peculiare struttura naturaleche solca e segna il passo del territo-rio reggino. Lungo tale fascia si indivi-duano quattro punti focali di

intervento (sub-aree), divisitra aree dismesse e aree diparticolare rilevanza natura-listica, che possono essereriutilizzate e valorizzate attra-verso modelli di sviluppo so-stenibile e di fruizioneresponsabile, che sono:1. L’ex-area industrialedella Liquichimica. L’areadell’intero stabilimento, in di-suso da anni, unitamente alporto, è oggi oggetto del pro-getto della centrale a car-bone. 2. I Laghetti di Saline.L’Oasi Faunistica, contiguaall’area dell’ex-Liquichimicaè da anni attenzionata per larealizzazione di progetti diprotezione naturalistica, èanche area SIC.3. Le Officine Grandi Riparazioni.Grande infrastruttura ex fiore all’oc-chiello delle Ferrovie dello Stato, oggidismessa, recentemente è stata og-getto di studio per un’ ipotesi di ricon-versione a polo per le energiealternative.4. Il relitto della “Laura C”. L’imbar-cazione giace da tempo nei meravi-gliosi fondali marini antistanti questotratto costiero. In passato sono statefatte varie ipotesi di valorizzazione delsito.A sostegno del Concorso di ideel'Agenzia dei Borghi Solidali, già attivasul territorio di riferimento, con inizia-tive mirate alla diffusione di una cul-tura della sostenibilità, promuoverà

anche in questo caso sia seminarispecifici e di supporto alla diffusionelocale dell’iniziativa sia ad attività dianimazione territoriale nell’area greca-nica attraverso le proprie lineed'azione del progetto. Inoltre, supporterà la Provincia nel-l'espletamento dei sopralluoghi e nel-l’organizzazione di giornate dipresentazione del concorso, mettendoa disposizione le sedi dell’agenzia nelterritorio grecanico. Lo scopo dell’Agenzia dei Borghi Soli-dali dell’Area Grecanica è di sensibi-lizzare i concorrenti a proporreprogetti sul tema della valorizzazionedei centri storici e borghi antichi orbi-tanti intorno all’area di intervento postaa concorso.

Sollecitare un intervento urgente su area dalle forti potenzialità

Una vista di Saline Joniche

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L'ORIGINE DEI NOMI

La Lingua

Cosa succederà ai borghi antichi della Calabria fra duecento anni? E alle nostrecittà? Qui inizia un viaggio che ci porterà lontano, fin dentro l'essenza dei nostriluoghi e delle nostre origini. Allora cominciamo, e buon divertimento!

DI EMANUELE MILASIDI EMANUELE MILASIPentedattilo si trascina lentamentesulla salita ripida costeggiando la Lin-gua.

La Lingua, una delle sette meravigliedel mondo post moderno, per essereammirata va vista dall’alto.All’inizio del XXI secolo la Lingua eraun tapis roulant che collegava la partealta della città a quella bassa, taglian-dola di netto fino a perdersi sul mare.Poi con l’Ultima Depressione il tapisroulant smise di funzionare e ora, due-cento anni dopo, è invaso da erbe gri-gie e decadenti. Per la sua posizione centrale il tapisroulant morto divenne presto ritrovoper tossicodipendenti. Se Pentedattilo si trovasse in alto po-trebbe vedere lo spettacolo di questiuomini piccoli che, come formichenelle ferite delle mattonelle, stannouno dietro l’altro passandosi siringhee cucchiai caldi.

La Lingua si dipana fra le case comelingua sporca nella bocca dell’amantee i suoi occupanti proprio sulla loro lin-gua, meglio se all’apice, si bucano.

Pentedattilo guarda l’insegna di unbar, G, e lo riconosce subito come ilsuo nuovo luogo di lavoro. Entra dentro e un odore di zucca frittagli occlude il naso.

Una donna alta dai fianchi pesanti losquadra da dietro il bancone. Lui non è bello. Basso e col mento ta-gliato, mani grandi, sproporzionate ri-

spetto a un corpo che sembra chiu-dersi in sé fino a scomparire. Sicuramente lei non lo sta guardandoper il suo fascino.“Stai cercando il Santo, te lo chiamo”gli dice la donna sparendo dentro unaporta piccola.Passandoci attraverso la testa delladonna si abbassa naturalmente, comese l’abbassasse da una vita.Dopo pochi minuti dalla porta esceun uomo che è la porta, e Pentedattiloindividua l’attimo in cui il corpo è incorrispondenza con gli infissi: le spallesfiorano il legno, i capelli dritti si pie-gano leggermente.“Sono Lorenzo, il Santo” dice.“Piacere, sono quello del lavoro.”“A quest’ora non c’è niente da fare, ilcasino è la sera”“Immagino.”“Hai conosciuto Bova, ti insegnerà lacassa.”“Bene.”“Spesso vengono quelli della Lingua,ti puntano un coltello e vogliono spic-

cioli. Daglieli.”“Certo.”“Stai sostituendo uno che ha fattol’eroe ed è morto come uno stronzo.”“Lo so.”Un ragazzino della Lingua, neanchedodici anni, entra nel locale, in manouna pistola.“Vedi?” dice il Santo a Pentedattilo.“Abbiamo aperto adesso. In cassac’ho niente. Passa fra due ore.” diceserafico il Santo al ragazzo.“Cerco lui.” risponde il ragazzo indi-cando Pentedattilo con la pistola.Poi uno sparo.Il Santo vede la pallottola infilarsi nelcorpo di Pentedattilo, all’altezza delcuore. Vede il buco, vede Pentedattiloaccasciarsi come morto e poi morire.Lo vede davvero morire, e subito dopoanche Bova appoggia l’orecchio sultorace e sa che è morto.Per questo si stupiscono quando Pen-tedattilo riapre gli occhi. Solo il ragazzo non si sorprende, sor-ride e va via.

Ogni mese l’incontro con il romanzo a puntate

RUBRICA3

Disegno diDemetrio Marra

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DI ELENA TRUNFIODI ELENA TRUNFIO

I Borghi solidali, in occasione del secondo In-Semi-nario Sostenibile, incontrano l’architetto e paesaggi-sta PhD Michelangelo Pugliese per discutere sulle piùrecenti esperienze di progettazione del paesaggio.

Le più recenti ricerche in ambito pae-saggistico stanno portando a rifles-sioni importanti che, partendodall’esperienza dei parchi naturali, mi-rano alla codificazione di "azioni dipaesaggio" che abbiano l’uomo comeprotagonista. Si tratta dei Parchi An-tropici, dove l’essere umano non èsolo un animale imperfetto che di-strugge il suo habitat ma è il principaleresponsabile della sua caratterizza-zione. Il prof. Franco Zagari, direttorescientifico spiega come: «l’istituzionedei Parchi Antropici della Provincia diReggio Calabria nasce con la finalitàdi proteggere, gestire, innovare e pia-nificare parti circoscritte del territorio,riconoscibili come complessi di inte-resse culturale, nelle quali sia ricono-sciuta la presenza di beni materiali eimmateriali caratterizzati dall’operadell’uomo». I Borghi solidali, in occasione del se-condo In-Seminario Sostenibile, in-contrano l’architetto e paesaggistaPhD Michelangelo Pugliese per discu-tere sulle più recenti esperienze di pro-getto di paesaggio.Qual è la differenza tra ambiente epaesaggio?«Quando si discute di ambiente, in-teso come ambiente naturale, si parlaspesso di una serie di dati scientificioggettivi, riferiti alla qualità della vitabiologica, al clima, ecc. Questo nonavviene per il paesaggio. Per essonon esistono dati indiscutibili e la suadefinizione sfugge ad ogni semplifica-zione. L’unica certezza è che, affinchéesista un paesaggio, ci deve essere

qualcuno che l’osservi, lo sveli o loracconti. Ambiente, paesaggio e ag-giungo anche territorio, sono terminiche erroneamente vengono accomu-nati ma, sono elementi distinti che sisovrappongono e relazionano. Sem-plicisticamente potremmo provare adire che, fissando ad esempio un’ im-ponente discarica di rifiuti, l’osserva-tore potrebbe descriverla come un“ambiente” contaminato, degradatoma allo stesso momento potrebbe per-cepirlo come uno straordinario pae-saggio della nostra contemporaneità,con tutte le possibili visioni letterariee filosofiche. Il paesaggio può esseredefinito quindi come una sequenza disenso tra elementi, che possono es-sere materiali o immateriali, che com-pongono assieme un corpo di caratteririconoscibili e nominabili da chi abita osente propri questi luoghi e riconosceinoltre in esso un valore etico, esteticoe di conoscenza». Cosa sono i Parchi Antropici?«Sono un’originale iniziativa della Pro-vincia di Reggio Calabria che nel 2001decide di istituire dodici aree omoge-nee: Amendolea, Careri, Città delSole, Costa Viola, Galatro, Mamerto,Metauro, Morgete, Pentedattilo, SantoNiceto, Zaleuco, Zeffirio. Si tratta diun’esperienza unica in Italia. Per laprima volta una provincia riconosce, indeterminati ambiti del proprio territorio,la coesistenza di qualità naturali e an-tropiche tali da rappresentare un’ im-portante risorsa per azioni di tutela,valorizzazione ed innovazione, defi-nendo una serie di strumenti di in-

Ri-Progettare il paesa a misura d’uomo

FOCUS

dirizzo per la valorizzazione di questearee (deliberazione del Consiglio n. 30del 18/07/2001). Questi nuovi parchigravitano per buona parte lungo il pe-rimetro del Parco Nazionale del-l’Aspromonte ma, a differenza diquest’ultimo, nascono con un pro-gramma di indirizzo delle strategie enon hanno delle conseguenze pre-scrittive, ovvero non sono aree pro-tette. Questo punto rappresenta forsel’elemento più originale del pro-gramma e permette una certa libertàdi movimento all’interno di questi am-biti. Progettare i Parchi antropici signi-fica così, costruire un complessoprogramma di azioni simultanee cheapportano al progetto un forte carat-tere di innovazione. Proposte semplicima, allo stesso tempo, ambiziose nelvoler rimettere in tensione un paesag-gio antropico complesso, ancorato for-temente ad un paesaggio del tuttoimmateriale, di antiche culture che an-cora oggi parlano una propria lingua.

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aggio

Poter accedere, saper accogliere,saper comunicare e poter partecipare,divengono le parole chiave per avviareun’ importante processo anche econo-mico per il paesaggio».Parchi antropici e parchi naturali.Punti di incontro e differenze.«Il termine Parco Antropico può appa-rire una semplice forzatura comunica-tiva che intende coniugare sotto ununico slogan l’idea delle risorse natu-rali e di quelle antropiche. In realtà le

suggestioni che provoca sono moltopiù profonde. In Europa il carattere deiparchi naturali è inscindibile dalla sto-ria, dalle tradizioni e dall’opera del-l’uomo, anche quando questi confinidesignano parti importanti e apparen-temente “naturali” del Continente. Edè secondo quest’ottica che si sono vo-lute fortemente contrapporre e carat-terizzare queste aree a ridosso delParco d’Aspromonte denominandoleParchi Antropici. Un caso emblematico

è rappresentato da Pentedattilo. Laseconda cosa che differenzia questacategoria di parchi, è questo loro ca-rattere di indirizzo e non di prescri-zione». Come si pone la Calabria in rela-zione ai Parchi Antropici?«Come istituzione, stentano a trovareuna loro reale affermazione per motivispesso legati ad una mancanza di ri-sorse economiche, di indirizzo politico,ma credo soprattutto di idee».

Didascalie

In primo piano: ILGIARDINO DI DRA-PIA, UN PROGETTOPARTECIPATO DIPAESAGGIO (VV)2010

Foto a sinistra:ARIA|ACQUA|TERRA|FUOCO, QUATTROINSTALLAZIONIPARCO DELLA SILA(CS) 2010

Foto a destra:

MATA E GRIFONE|IN-STALLAZIONE, AUDI-TORIUM PARCODELLA MUSICA,ROMA 2011

Foto di MichelangeloPugliese

5 FOCUS

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I territori dell’ Aspromonte sono sem-pre stati scenario di conquiste e colo-nizzazioni responsabili dellacaratterizzazione di un paesaggio al-tamente suggestivo, percepibile an-cora oggi. Frammentarie sono leevidenze archeologiche dei popoli piùantichi mentre, ben salde persistonoquelle degli insediamenti urbani me-dievali che hanno modificato, a partiredal VI secolo, le valli e i monti dellaparte più meridionale della Calabria. Ubicati in siti impervi e nascosti tra lerocche, i borghi antichi grecanicisono i custodi di un patrimonio identi-tario ben radicato, la cui linfa vitale de-riva dalla forte integrazione tral’azione dell’uomo e l’ambiente natu-rale. Le tecniche costruttive tradizionali el’utilizzo di materie prime e mae-stranze locali hanno permesso a que-sti sistemi urbani di crescere emantenere inalterate le loro caratteri-stiche urbanistiche realizzate in pienoaccordo con gli impianti medievali ca-nonici formati da strade strette e tor-tuose, percorsi impervi e unitàabitative minime. Molti di questi borghimantengono intatta la loro identitàstorica, altri invece, vittime spesso difalsi allarmismi e minacce infondate dipericolo, sono stati snaturati e con fa-tica trattengono il filo che li lega allapropria gente. Il nostro viaggio allascoperta dei borghi dell’area greca-

nica non può che partire da Pentedat-tilo. Borgo d’eccellenza, affascinantee vivo, ben si lega alle nostre memorieinvisibili, non perché non goda di famae sia poco valorizzato ma, perché evo-cativo, capace di creare suggestioniprofonde legate alle tradizioni di scon-tri, battaglie, passioni amorose e fan-tasmi.Abitato fin dall’epoca ellenistico - ro-mana quando le minacce arabe porta-rono gli abitanti dell’attuale Melito aspostarsi sulle pendici del geosito aforma di mano, viene conquistato nelVI secolo dai Bizantini. Dimora di nu-merose strutture religiose monastichediviene sede protopapale e si arric-chisce della fondazione della chiesadedicata ai SS. Pietro e Paolo, dellachiesa dittereale di S. Costantino edella chiesa di rito greco de-dicata alla Vergine che oggicorrisponde alla cappella delSS. Sacramento della chiesadella Candelora. Le vicendereligiose medievali sono le-gate a due personaggi fon-damentali per la religiositàcalabrese: Sant’Orsola, mo-naca greca e Pietro Vitali,archimandrita divulgatoredella cultura greca in occi-dente. Durante il periodonormanno, i conti francesimantengono viva la tradi-zione religiosa fino al periodo

angioino quando il “castrum Pentedac-tili” viene fortificato e coinvolto nellaguerra dei vespri combattuta nelleacque dello Stretto. La fortificazionemedievale, incastonata nella roccia, èoggi altamente degradata e poco co-nosciuta per la mancanza di scavi ar-cheologici. La struttura insediativa ècondizionata dall’orografia, le strettevie infatti seguono le curve di livellodel terreno. Le abitazioni, di ridotte di-mensioni, si sono sviluppate secondodiverse tipologie. La caratteristica piùfrequente e suggestiva è nella naturastessa di queste costruzioni. Esseinfatti si inseriscono perfettamente nelpaesaggio naturale e geologico e di-vengono parte di esso poiché le strut-ture murarie si appoggiano e

compenetrano con la roccia. (ET)

Insediamenti urbani medievali nell’area grecanica

RUBRICA

MEMORIE DELL’INVISIBILE

Da Borghi storici a Borghi solidali

Nel numero 19 del fumetto Dylan Dog “Lememorie dall’invisibile” erano scritte da unuomo medio la cui vita si era rivelata insi-gnificante per il semplice fatto di non averlacondivisa con nessuno. Abbiamo scelto didare questo nome a questa rubrica perchéspesso il paesaggio culturale di cui di-spone la nostra regione, è una “memoriainvisibile” alla quale non viene riconosciutala dignità storica e artistica che merita. Ilnostro scopo è quindi quello di raccontare,diffondere e condividere il passato che ciappartiene attraverso le opere architettoni-che degli uomini che lo hanno generato.

Pentedattilo (Foto Michele Ambrogio)

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Car sharing, bike sharing, auto a basso impatto ambien-tale? Un’utopia. Almeno per il comune di Reggio Ca-labria. A dirlo è il quinto Rapporto sulla “Mobilitàsostenibile in Italia 2011”, presentato lo scorso dicem-bre, che assegna alla punta dello Stivale solo il 46esimoposto su cinquanta città prese in considerazione. Sul podio dell’indagine patrocinata dal Ministero dell'Am-biente, Torino che vince grazie a un trasporto pubblicoche funziona, al miglior car sharing della penisola, ad unefficiente servizio di biciclette messe a disposizione deicittadini, ad una quota significativa di auto a basso im-patto ambientale e ad una elevata sicurezza sulle stradecittadine. Condizioni che, tutte insieme però, non rie-scono a far rientrare i valori di inquinamento atmosfericonei limiti. Ciò a causa delle condizioni climatiche che in-teressano il capoluogo piemontese e tutto il bacino pa-dano. Nella top ten, che dà la vittoria al nord - tranneper il caso di Firenze al nono posto - ci sono Veneziache guadagna il secondo posto, seguita da Milano, Bre-scia e Parma. Dal sesto all’ottavo troviamo Bologna, Pa-dova e Bergamo, mentre al decimo si piazza Genova.Ultimi due nella classifica della mobilità sostenibile,Campobasso e Foggia. Anche se gli indici mostrano unleggero miglioramento rispetto allo scorso anno, su gustie abitudini degli italiani, le buone pratiche sono ancoraun miraggio. Si continua a inquinare e lo si fa consa-pevolmente: solo il 30,5% del campione preso in consi-derazione (860 intervistati) sa cos'è il bike sharing, il24,4% ha un veicolo Gpl e solo il 21,5% utilizza mezzipubblici per spostarsi durante la giornata. Reggio è ul-tima per piste ciclabili e al 43esimo posto per l’as-senza di aree pedonali urbane. Una strada tutta in salita,speriamo almeno che la si faccia in bici.

Dallo scorso lu-glio, nel Comunedi Melito PortoSalvo e nell'am-bito del progettoBorghi Solidali, éstato attivato unservizio navettacon due macchineelettriche, che collega Pentedattilo e il suo borgo anticoarroccato sulla rupe del Monte Calvario. Al costo di uneuro a corsa ( esclusivamente a sostegno del progetto),queste due navette a impatto zero sull’ambiente permet-tono ai visitatori, di arrivare fino alla piazza della chiesadei santi Pietro e Paolo partendo dal parcheggio auto si-tuato vicino alla chiesa della Candelora. Il tratto seppurmolto breve, è piacevole da percorrere se non altro per-chè dà la possibilità di ammirare il bellissimo paesaggiocircostante. A fare da contorno, l’autista Giorgio che, com-preso nel prezzo, racconta la storia del borgo di Pente-dattilo. Il servizio, oltre ad essere attivo durante i grandieventi estivi come il Festival Paleariza e il PentedattiloFilm Fest, è in funzione anche durante i Sabati letterari

organizzati dai Borghi Solidali. (DT)QUANDO: tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15.00alle 19:00.INFO e CONTATTI: Giorgio Ielo cell. 3453427958

«Sii il cambiamento che vuoi veder avvenire nel mondo»

Ghandi

Poche le auto e bici condivise Dal 2011 due macchine elettriche per i visitatori

Su mobilità

Reggio bocciataDI DOMINELLA TRUNFIODI DOMINELLA TRUNFIO

LA FINESTRA SUL MONDO

L’ABC VERDE

A come

Ambiente:Sto bene quando vivo in armo-

nia con l’ambiente. Quando

sono responsabile e scelgo il ri-

spetto delle persone, degli ani-

mali e di ciò che mi circonda.

Sono sostenibile quando mo-

dero i consumi e decido consa-

pevolmente. (continua nel prossimo numero)

E’ gigantesca, è inalta definizione, lasua bellezza è in-credibile: è TheBlue Marble 2012,la nuova foto rila-sciata dalla NASAe che ha immorta-lato la Terra. Ar-riva quarant’annidopo la prima fotoThe Blue Marble,scattata nel 1972.

Ma Pentedattilo

è sostenibile

Pentedattilo, scorcio di Michele Ambrogio

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gli Aforismi In- Sostenibili DI SANTO MARRADI SANTO MARRA

DantescoAd ognuno la sua penitenza, qui interra ai presuntuosi tocca scontarlacome architetti

SocialeQuando una persona pensa diavere dei diritti è più contenta

Della mobilitàMobilità sostenibile: meglio nonmuoversi, si spende meno non in-quinando

Dell’ottimista Vivere è resistere ma l'uomoquando nasce inizia a morire

Del PaesaggioIl mare, l’aria, l’Aspromonte, i bor-ghi, le fiumare…basta poco persciupare una ricchezza così grande,sporcarla, offuscarla, consumarla,avvelenarla, ma occorre molto im-pegno per tutelarla, molto tempo perripararla

Solidale (dei Borghi)Quando penso a Pentedattilo,penso davvero a un borgo solidale,le sue minute costruzioni, debolinell’autocostruzione, stanno in piediperché si aiutano l’un l’altra a soste-nersi, insieme protetti sotto la fortemano di pietra

A Ribbata DI ORCHISIMIADI ORCHISIMIA

E’ locu riparatu,locu mmucciatu.For’i manu,ma no stramanu.

Aund’a milinga,o tempu non singa.Locu ombrusu,mutu buntatusu.

Locu sensa pinsèri,pinsandu sul’i veri.A mmenz’e casi,n’e vidi sti spasi.

Locu i tradimenti,di voti pi certi genti.Non valiru nenti,sti serpenti.

Arret’a n’angulu,resta nu triangulu.Si nn’o vidi,no sai,nti stu riparu ti stai.

I dda vidi e senti,malifusculi e malidicenti. Locu cu poca luci,e pi fora ti dduci.

I dda si sent’a to vuci,sula com’a na nuci.Na palora chi scrusci,sti tempi chissù musci.

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Il progetto "I luoghi dell'accoglienza solidale nei borghi dell'Area grecanica" intende, attraverso un coinvolgimentoattivo delle forze sociali e istituzionali, sviluppare buone pratiche di economia solidale, attivare percorsi d’integrazioneculturale e generazionale, contribuire alla ricostruzione del tessuto culturale identitario delle comunità locali, e rafforzarele relazioni delle stesse comunità con realtà, esperienze e iniziative di livello nazionale e internazionale. Il progettos’ispira ai principi dell’approccio territorialista e alle esperienze di accoglienza solidale realizzate negli ultimi anni inCalabria nei Comuni di Riace e Caulonia. Gli obiettivi principali sono: la promozione, la cura e l'utilizzo diffuso del pa-trimonio collettivo caratteristico dell'identità locale mediante la valorizzazione dei beni comuni dell'area; la messa inrete di luoghi, associazioni e istituzioni per il rafforzamento dei punti nodali dell'accoglienza solidale, dai beni confiscatialla mafia e dai borghi antichi dei territori coinvolti; il potenziamento delle esperienze di promozione giovanile e di ac-coglienza solidale, facilitando il percorso d’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti più deboli presenti sul territorio;l'educazione dei giovani alla cultura della legalità e della giustizia sociale, alla cultura ecologica e dello sviluppo so-stenibile; la sperimentazione di forme innovative e integrate di servizi di accoglienza, integrazione e promozioneumana. Il progetto si attua attraverso linee d’azione, governate dall’ Agenzia per l’Accoglienza Solidale nell'Area Gre-canica, creata all’uopo come centro di gestione e di servizi per il progetto e per il distretto comunitario di riferimento.

Il nostro Progetto in pillole

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Crowdfunding:

Quando il finanziamento

parte dal basso e online

L'idea di fondo del crowd funding o crowdfunding è che tuoi amici sono il tuocapitale e possono aiutarti a realizzare i tuoi sogni. Ad oggi con questo sistemaonline sono stati raccolti 250mila dollari per finanziare ottomila progetti.

DI ERIC VAN MONCKHOVENDI ERIC VAN MONCKHOVEN

Nel 2009 Alberto Falossi, giovaneconsulente informatico e professoreall'Università di Pisa, lanciaKapipal.com: piattaforma di crowdfun-ding italiana, la prima nel mondo dedi-cata anche a progetti "personali". Ilsito consente agli utenti la creazionedi una pagina di donazione in cui iproponenti descrivono la causa e ilmotivo per cui ricercano fondi. Graziea un acconto Paypal, l'utente che de-cide di finanziare un progetto effettuaun versamento. Dal giorno della suafondazione a oggi sono stati raccolti250mila dollari per finanziare ottomilaprogetti. L'idea di fondo del crowd funding ocrowdfunding (dall'inglese crowd, follae funding, finanziamento) è che tuoiamici sono il tuo capitale e possonoaiutarti a realizzare i tuoi sogni. Con ilcrowdfunding si attiva un processocollaborativo di un gruppo di personeche utilizzano il proprio denaro in co-mune per sostenere gli sforzi di per-sone ed organizzazioni. È unprocesso di finanziamento dalbasso che mobilita persone e risorseper sostenere progetti di qualsiasi ge-nere, dall'aiuto in occasione di trage-die umanitarie, al sostegno all'arte e aibeni culturali, al giornalismo partecipa-tivo, fino all'imprenditoria innovativa ealla ricerca scientifica, senza dimenti-care la politica. Il web è la piattaforma che permettel'incontro e la collaborazione dei sog-getti coinvolti. Esiste un numero cre-scente di siti che si possonodistinguere in generalisti, che raccol-

gono progetti di ogni area di interesse,e verticali o tematici, specializzati inprogetti di particolari settori. Per farealcuni esempi basta pensare a siti ge-neralisti come Indiegogo e Kickstarter,a Quirky per i designer, Cofundos perla realizzazione di software open-source, Microfundo che aiuta la mu-sica ad emergere dal basso. In Italiapossiamo citare Youcapital, natacon l’obiettivo di promuovere strumentie attività nel mondo del giornalismo,dell’ informazione e della comunica-zione, Fund for Culture che facilita l'in-contro tra chi fa cultura e chi vuolesostenerla, Eppela che si rivolge piùgenericamente a professionisti, istitu-

zioni e privati, che intendono promuo-vere la creatività, o Open Geniuscheche aspira a supportare il mondo dellaricerca scientifica e tecnologica. Statistiche generali dicono che unamedia di 60% delle proposte avan-zate vengono finanziate. A provache il sistema funziona, ricordiamociche Barack Obama ha pagato partedella sua campagna elettorale per lapresidenza con i soldi donati dai suoielettori attraverso un sistema di crowd-founding. Nei prossimi mesi, anche il progettoBorghi Solidali studierà con qualimodalità usare e promuovere il crowd-funding nell'area di progetto.

Circa il 60 % delle proposte vengono finanziate: dall’arte al giornalismo

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Page 10: Il Mensile - Febbraio 2012 - n.0

Oltre ad essere conosciuto per le sue proprietà dige-stive, il bicarbonato può essere utilizzato per sgras-sare ed igenizzare la nostra casa. Preparare il nostrodetersivo fai da te è molto semplice ed economico. Irisultati sono anche migliori dei comuni detergenti ag-gressivi ed altamente inquinanti che troviamo sugliscaffali dei supermercati.

PER SGRASSARE IL LAVANDINO della cucina edel bagno e pulire tutte le superfici in vetro occorrono:

- 48 grammi di bicarbonato- 1/2 litro di acqua- uno spruzzinoPrendiamo il bicarbonato, lo mettiamo nell’acqua emescoliamo bene. Trasferiamo il tutto nello spruzzinoed il nostro detersivo è fatto.

PER PULIRE L’ARGENTO e togliere il calcare dallavandino occorrono:

- 150 ml di bicarbonato- 50 ml di acqua

Anche qui basta mescolarli per ottenere un impastocremoso e sgrassante.

PER ASSORBIRE GLI ODORI basta mettere unaciotolina di bicarbonato nel frigorifero, e ricordarsi dicambiarla ogni tre mesi.

PER TOGLIERE LA BRUCIATURA dalla pentolamettiamo sul fondo del bicarbonato e lasciamolo inammolo per un pò di tempo con dell’acqua calda chenon deve superare i 60 gradi altrimenti il bicarbonatosi scompone.

PER LAVARE LE VERDURE ne basta un cucchiaioper litro d’acqua

Il laboratorio del riusoIl laboratorio del riuso

Quanti oggetti ogni giorno buttiamo via senzasapere che possiamo ricrearli, riusarli e rici-

clarli? In questa rubrica, troverete alcune pic-cole abitudini che sostengono l’ambiente e checontribuiscono alla lotta allo spreco. Se anche

tu vuoi inviarci il tuo contributo scrivi a [email protected] con oggetto RIUSO

Da digestivo a igienizzante

Un alleato importante:

il Bicarbonato

Informati su ciò che puoi fare per l’ambiente

Cu' si ma-rita faci

festa 'nu

jornu, cu'ammazza 'u

porcu facifesta tuttul'annu.

Da generazioni si tramanda da padre in figlio, è da sem-pre un rito che raccoglie tutta la famiglia, una festa per ilpaese e per il palato. E’ per questo motivo che tutto siferma quando nelle campagne calabresi, qualcuno uc-cide il maiale. Per secoli, in tempi di crisi la carne di maiale è statol’unica fonte di sostentamento soprattutto per la classecontadina. Consentiva, insomma, di superare momentidifficili legati alla mancanza di cibo durante determinatiperiodi dell’anno, come l’inverno. Del maiale d’altrondenon si butta nulla e le frittole ne sono un classico esem-pio. Tutti gli scarti del maiale che non possono esserealtrimenti consumati e conservati si trasformano in frit-tole: costine, interiora, stinchi, grassi dell’omento, lardotagliato a strisce, muso, zampe, orecchie e persino lacoda. Il giorno prima delle cottura tutto viene pulito e la-vato con acqua, poi asciugato sui cannizzi (canne) e co-perto dai teli bianchi. Riempita la caddhara (pentolone),sistemata su un sostegno di ferro vengono inseriti i pezzirispettando caratteristiche e tempi di cottura: dalle settealle otto ore. Cuocere è compito “ru frittularu” che ag-giunge il sale solo alla fine. Si gustan calde, fumanti edaccompagnate da tanto vino rosso.

Ricapitoliamo gli ingredienti:- parti di scarto del maiale a volontà: ventre, grasso,orecchie, zampe, rognoni, cotenna, muso, lingua, ecc.- sale- pepe q.b. (a piacere)- arance e limoni per servire

I sapori della cucina calabrese nel tuo piatto

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con oggetto  CUCINA

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Una Festa per il paese:

I Frittuli

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