Il Menante - Marzo 2009

28
ANNO VI, NUMERO 3 MARZO 2009 € 1,00 e m u t s o c e o m s i r u t , a r i t a s , a c i t i l o p i d o c i d o i r p e Consorzio Agroalimentare CONFLITTO DI INTERESSI Consorzio Agroalimentare CONFLITTO DI INTERESSI Dieci o undici assessori Rubrica Appunti Incidente con feriti gravi LE RONDE ANOMALE HA ORDINATO LA NEVE LE RONDE ANOMALE HA ORDINATO LA NEVE LA QUESTIONE MERIDIONALE LA QUESTIONE MERIDIONALE Operazione della Guardia di Finanza Impegno contro la centrale elettrica Sequestro a norma di legge Ischia-Fasano una trasferta speciale Torna “il Leone Franco” D’Amico La Classe di Anna La Classe di Anna DANNOSI VIZI DANNOSI VIZI CONSIGLIO COMUNALE LA POLITICA DELLO SCARICABARILE LA PAROLA AI DIRIGENTI LA PAROLA AI DIRIGENTI RITARDI E RESPONSABILITÀ RITARDI E RESPONSABILITÀ INVALIDITÀ CIVILE INVALIDITÀ CIVILE RETTIFICA RETTIFICA LA DOPPIA INTERVISTA LA DOPPIA INTERVISTA EROS FASANESE EROS FASANESE

description

Mensile di informazione locale per la zona di Fasano in provincia di Brindisi e dintorni

Transcript of Il Menante - Marzo 2009

Page 1: Il Menante - Marzo 2009

ANNO VI, NUMERO 3MARZO 2009

€ 1,00

emutsoc e omsirut ,aritas ,acitilop id ocidoirpe

Consorzio Agroalimentare

CONFLITTO DI INTERESSIConsorzio Agroalimentare

CONFLITTO DI INTERESSI

Dieci o undici assessori

Rubrica Appunti

Incidente con feriti gravi

LE RONDE ANOMALE

HA ORDINATO LA NEVE

LE RONDE ANOMALE

HA ORDINATO LA NEVE

LA QUESTIONE MERIDIONALELA QUESTIONE MERIDIONALE

Operazione della Guardia di Finanza

Impegno contro la centrale elettrica

Sequestro a norma di legge

Ischia-Fasano una trasferta speciale

Torna “il Leone Franco” D’Amico

La Classe di Anna

La Classe di Anna

DANNOSIVIZI

DANNOSIVIZI

CONSIGLIO COMUNALE

LA POLITICA DELLO SCARICABARILE

LA PAROLAAI

DIRIGENTI

LA PAROLA AI

DIRIGENTI

RITARDI E RESPONSABILITÀRITARDI E RESPONSABILITÀINVALIDITÀ CIVILEINVALIDITÀ CIVILE

RETTIFICARETTIFICA

LA DOPPIA INTERVISTALA DOPPIA INTERVISTA

EROS FASANESEEROS FASANESE

Page 2: Il Menante - Marzo 2009

marzo 2009pag. 2

Page 3: Il Menante - Marzo 2009

pag. 3marzo 2009

La Classe di Anna

“Saper leggere il libro del mondo, con

parole cangianti e nessuna scrittura,

nei sentieri costretti in un palmo di

mano, i segreti che fanno paura….e

ogni Terra si accende e si arrende la

Pace…” (Fabrizio De Andrè)

La professoressa Anna Zizzi, nata a

Montalbano il 12 ottobre 1969 e

laureatasi in Lingue e Letterature

straniere a Bari nel 1994, insegnava

Inglese da 9 anni. Il suo stile, la sua

sobria ed innata compostezza, la sua

Classe appunto, avevano qualcosa

di anglosassone.

La sua famiglia era ed è modello di

laboriosa rettitudine e bontà

genuina: l 'anziano papà Vito

Vincenzo è stato per una vita il

conduttore (insieme alla mamma

Comasia) del la “Taverna” di

Montalbano, bianco fabbricato

rustico che si affaccia sulla Statale

16, oggi in fase di ristrutturazione.

Dopo tanti anni dedicati all'alleva-

mento e alla produzione del latte e

dei prodotti caseari, i coniugi Zizzi

sono in pensione da oltre un

decennio. Anna aveva già insegnato

per due anni a Fasano; poi, dal 2002

al 2006, 4 anni in scuole del

Piemonte, dove il fratello Antonio

(chi lo conosce davvero sa cos'è la

Purezza di un Amico) è Maresciallo

nell'Arma dei Carabinieri. Aveva poi

ottenuto il trasferimento prima a

Trinitapoli (Foggia) e, da tre anni, a

Fasano, anche per la necessità di

essere più vicina ai genitori nella loro

terza età.

L e p a r o l e d e l p r e s i d e A l d o

Maschietti, durante l'ultimo saluto

nella gremita Chiesa della sua

Montalbano (dove ha insegnato 2

anni fa), ne descrivono perfet-

tamente il profilo professionale: “La

nostra collega Anna ci ha lasciato in

eredità una delle sue doti più

immediate: la dolcezza; tutto da lei

traspirava serenità e amore,

atteggiamenti propri di chi ha una

forza ed un equilibrio interiori

notevoli, raggiunti con la convinzione

e la maturità psicologica. Anche

quando doveva impartire una

punizione, per dovere professionale,

lo faceva con tale sensibilità da

renderla bene accetta. Professionista

seria e scrupolosa, ha sempre dato

prova di credere in ciò che faceva; e lo

faceva con dedizione e comunque in

favore dei suoi alunni. Forse era

troppo buona e sensibile per

rimanere in un mondo sempre più

egoista e cattivo; ci piace pensare che

la sua squisita sensibilità non

meritava di essere contaminata dalle

brutture alle quali assistiamo ogni

giorno. La disperazione del momento

è attenuata dalla certezza cristiana

che lei ora non soffre più e che può

rappresentare, per tutti, un modello

positivo di vera ed alta umanità.”

Anna aveva un rapporto aperto e

collaborativo con tutti i suoi colleghi

docenti; un posto “d'onore” ha

l'amicizia con la prof.ssa Anna Luisa

Grimaldi, il cui pensiero è speciale:

“Nel cammino della vita si incrociano

sguardi, si incontrano uomini, donne,

nascono empatie, sorgono amicizie, si

condividono interessi e a poco a poco

alcune persone si staccano dal fondo,

per diventare sempre più importanti,

protagonisti nella sfera emotiva della

tua vita . Cosi è accaduto con Anna,

persona discreta e sensibile, che

imparavi a conoscere ed apprezzare

piano piano, collega encomiabile per

senso del dovere, roccia a cui

appoggiarsi quando era necessario.

Mai un no al turbine delle richieste,

sempre pronta a condividere

entusiasmi e progetti, razionale e

paziente, un mare di serenità nel

frastuono del quotidiano. Di lei ci

mancherà la serietà, il sorriso. Le

lacrime non leniscono il dolore,

ancora per tanto tempo resterà quel

malessere nel guardare il suo cassetto

chiuso, ma abbiamo avuto la fortuna

di fare un pezzo di strada della nostra

vita con lei, perché quando incontri

una “persona perbene”, come era la

nostra Anna, la tua vita ne resta

arricchita oltre il tempo, oltre la

morte.”

Chi lavora come noi nella scuola sa

quanto sia importante (anche e

soprattutto ai fini della buona

didattica) l'intesa tra gli insegnanti e

il personale “non docente”. Il

personale amministrativo, le

collaboratrici e i collaboratori

scolastici della “sua” Scuola Media

Pascoli hanno voluto mandarle un

triste ma non ultimo bacio. E a noi

sembra giusto chiudere questa

pagina, amara e sincera, con le

parole e i nomi di queste persone:

“Sarai sempre nei nostri cuori per

l'amore incondizionato che hai

saputo donare, per la dolcezza innata

che traspariva dai tuoi occhi, per

tutte le volte che, girando il capo,

abbiamo visto il tuo sorriso incorag-

giante.

Per mille altre ragioni, ma si sa che le

cose più importanti sono le più difficili

da d ire , perché le parole le

sminuiscono.

Grazie per averti conosciuta; con

immenso affetto: Anna, Antonella,

Zina, Antonietta, Laura, Angela,

Maria Delia, Maria Antonietta,

Angelo, Giusy, Maria, Angela.”

Vincenzo Zizzi

In Paradiso

Goodbye

2 marzo 2009Alla notizia della tua scomparsa, mi è crollato il mondo addosso, non volevo crederci, non potevo! Non potevo pensare che la mia dolce professoressa di inglese non c'era più, che non l'avrei più vista, che non avrei più avuto il piacere di apprendere i suoi insegnamenti. Mi dispiace per tutte le volte che ti ho fatta arrabbiare, tu mi hai aiutata sempre, mi hai aiutata a crescere. Non ci sono parole per descrivere il mio dolore, non riesco a concepire la tua perdita, mi tornano in mente tutti i ricordi, la tua voce, il tuo modo di fare e tutte le volte che scherzavamo. Tu comprendevi le mie pazzie, conoscevi tutti i miei gusti, sorridevi alle mie battute e mi rimproveravi nei momenti giusti.La vita è strana, ora c'eri ed ora non ci sei più! Dopo i sacrifici di una vita, dopo tutto lo studio, tutto finisce in un istante, non avrei mai potuto immaginare di perdere una persona prudente come te in un tragico incidente stradale. Il destino è stato crudele con te, sicuramente ora sei in Paradiso e ci osservi e proteggi da lassù, così almeno puoi vedere che io ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò per sempre BENE. Questo dolore me lo porterò per sempre nel cuore, così come porterò per sempre il tuo dolce ricordo. Ho avuto il piacere di conoscere una persona splendida, solare e piena di vita…Per questo voglio ringraziarti, per tutto, anche per il semplice fatto di averti conosciuta.Spero che la tua anima ora abbia trovato pace, perché credo che questa sia la giusta ricompensa per una persona BUONA come lo eri tu! Sarai per sempre nel mio cuore, non ti dimenticherò, e forse un giorno ci rincontreremo, non voglio dirti addio, per adesso solo ciao e grazie di tutto.Ti aspetto nei miei sogni. La tua alunna.

Giada Laguardia (classe III B)

Dear Teacher,che strano scriverti, mi chiedo perché? Qual è il motivo che mi spinge a fare questo? Ci si vede a scuola, quasi ogni giorno, spesso al cambio d'ora, ci si saluta con la certezza di rivederci il giorno dopo; quindi, perché dovrei avere questa necessità?All'improvviso mi rendo conto che tutto questo da oggi non ci sarà più. Stento a crederci, ma un tragico evento, il caso o chiamiamolo destino, così ha voluto! Le Parche hanno deciso di recidere anzi tempo il filo della tua vita, ma perché?Increduli pensiamo al vuoto che ci lasci.I tuoi alunni non riescono a credere di non doverti vedere, ascoltare, far disperare come spesso accadeva.Noi colleghi non apprezzeremo più i tuoi silenzi, la tua aria da prof. seria e distinta, precisa, forse un po' timida, ma DOCENTE a tutti gli effetti, con la d maiuscola.Infaticabile, preparata, amabile, riservata, confidente silenziosa. Sei volata fra gli Angeli troppo in fretta, ma perché questa velocità?Non era nel tuo stile, ogni parola al momento giusto, mai un'emozione o parola fuori luogo!Così sei per me e per noi tutti colleghi.In questo momento così triste, che ci vede qui tutti riuniti per partecipare al tuo funerale, un pensiero ed una certezza ci risollevano, miei, nostri, cara Anna.Anche dall'Alto saprai guardarci, perdonare gli strafalcioni miei e dei tuoi alunni in inglese. Il tuo ricordo e la tua bella presenza rimarranno impressi con caratteri diamantati nei nostri cuori.Goodbye Anna.

Page 4: Il Menante - Marzo 2009

pag. 4 marzo 2009

La crisi economica punisce oltre

misura migliaia di famiglie fasanesi. Se

le cronache nazionali raccontano una

situazione preoccupante, quelle locali

aggiungono, evidenziandoli, i dannosi

vizi di una collettività che a volte si

mostra senza memoria. Chi ha letto

alcune dichiarazioni apparse su un

periodico locale nel mese di febbraio

scorso si rende conto che si sta

toccando il fondo. Chi ha scritto quel

p e z z o , p r e s o p r o b a b i l m e n t e

dall'amarezza di una sua personale

disavventura, ha descritto una realtà

che definire di stile mafioso, forse,

non rende appieno l'idea. Odi,

censure, amicizie negate o perse, così

raccontate, attribuiscono all'autore

di quell'articolo un grande merito:

aver raccontato, attraverso un'

esperienza personale, il dramma di

una collettività sempre meno libera.

Come si è alimentata questa grave

forma, che per ora, possiamo ancora

definire di disagio? Da un lato, con la

politica “del tutto è possibile” e con

l'improvvisazione amministrativa che

hanno, di fatto, cancellato quel

p r o c e s s o v i r t u o s o c h e a v e v a

registrato, con l'impegno di tutti, una

inversione di tendenza nella metà

degli anni novanta, dall' altro, con la

p r a t i c a i n v o g a p r e s s o g l i

amministrati di ricercare corsie

privilegiate per far prevalere le

proprie ragioni, spesso, a danno di

altri. Un gioco in cui l'unico punto di

incontro è dato dal rinfacciarsi

r e c i p r o c a m e n t e a m a r e z z e e

sconfitte. In questo desolante quadro,

val la pena di ricordare alcune note

vicende amministrative: l'esternaliz-

zazione dell'ufficio tributi, un danno

di milioni di euro per le casse comunali

a fronte di cinque o sei posti di lavoro

consegnati alla oramai logora

polemica chiamata parentopoli;

l'arbitrato con la ditta che gestisce il

pattume, una decina di milioni euro,

coperti con una nuova tassa;

l'estendimento della rete metanifera,

una curiosa gara affidata all'unica

ditta rimasta in gara che si è

aggiudicata l'appalto pur avendo

offerto un prezzo più alto; il

Consorzio Agroalimentare, nato per

essere il fiore all'occhiello di una realtà

territoriale a forte vocazione agricola -

un patrimonio dei fasanesi di svariati

milioni di euro - traghettato sull'orlo

del fallimento e diventato oggetto

del desiderio di qualche rampante o di

uno sparuto gruppo di furbi che,

nessuno si stupisca, si fregeranno, ad

operazione conclusa, del titolo di

salvatori della patria; la gestione dei

fondi per i servizi sociali, cinque

milioni di euro - Piano di Zona -

disponibili per interventi sui comuni di

Fasano, Ostuni e Cisternino non si

traducono in alcun beneficio visibile a

favore dei cittadini. Bastano questi

pochi, ma significativi accadimenti

per comprendere che sulle famiglie

fasanesi, oltre al peso della crisi

generale, gravano anche il fardello di

scelte amministrative sbagliate e

l'arroganza di personaggi senza

scrupoli. Dulcis in fundo, le imprese

poco v irtuose del s ignorotto

latifondista che tenta di usare la

disponibilità di un gruppo di giovani

volenterosi per fini impropri.

Aldo Carbonaro

Invalidità civileRITARDI E RESPONSABILITA'

Rettifica della dottoressa Sandra CapozziGentile Direttore, Le scrivo per fare alcune precisazioni in merito a quanto riportato nell'articolo in oggetto.Innanzitutto mi preme sottolineare che, in merito ai tempi dell'iter procedimentale in materia di invalidità civile, la scrivente si è limitata, nel corso dell'intervista telefonica, a riferire che l'Ufficio Invalidi del Comune di Fasano ha sempre rispettato i termini previsti dalla legge, anche in periodi di carenza di personale, senza peraltro specificare i tempi concreti di definizione, che ad oggi sono di circa 30 giorni dall'arrivo del verbale sanitario dall'ASL competente e fino alla trasmissione all'Inps, che provvede ai pagamenti, escludendo dal computo i tempi necessari per l'acquisizione della documentazione istruttoria, così come previsto dalla legge. In secondo luogo, preciso che il numero di "800 pratiche" che la scrivente ha comunicato all'intervistatrice corrisponde al numero medio di nuovi invalidi in un anno; in realtà il numero degli invalidi del Comune di Fasano è pari a circa 1.600, mentre il numero dei procedimenti è notevolmente superiore, in quanto per alcuni nominativi possono essere aperti più procedimenti (es. nuova domanda, a cui segue visita di revisione, domanda di aggravamento, revoche, etc.), ai quali vanno aggiunti quelli relativi ai deceduti e ai contenziosi; in questa accezione il numero delle pratiche lievita notevolmente. Appare evidente, pertanto, come le risposte della scrivente siano state utilizzate in modo tendenzioso, per mettere in cattiva luce il Comune di Fasano, che, al contrario, in diverse occasioni, è stato ritenuto dalla stessa Inps di Brindisi, uno dei Comuni più efficienti della Provincia; senza contare, poi, la malafede in chi riporta affermazioni mai espresse dalla scrivente, che non ha mai parlato di "personale non adeguato a svolgere le mansioni dell'Ufficio", ma esclusivamente della necessità a marzo 2008 di formare "adeguatamente" il nuovo personale, che non aveva alcuna esperienza in materia, al fine di operare correttamente, autonomamente e in tempi rapidi. Tale necessità ha comportato nei primi mesi un rallentamento dell'attività istruttoria, ma ad oggi, grazie all'impegno e al lavoro dell'ufficio tutto, i provvedimenti di concessione vengono redatti quasi contestualmente alla ricezione della documentazione istruttoria e,quindi, i procedimenti relativi alla legge 80/2006 non necessitano di priorità, perché definiti all'esito della completezza della pratica, così come avviene per tutte le altre pratiche.Dette precisazioni sono per me necessarie oltre che doverose, sia nei confronti degli utenti che nei confronti dell'Amministrazione Comunale, che hanno potuto constatare in diverse occasioni l'efficienza dell'ufficio, nonostante le difficoltà oggettive in cui lo stesso, più volte, si è trovato ad operare, e non da ultimo nei confronti del personale che quotidianamente svolge il proprio lavoro con responsabilità, professionalità e senso del dovere, nonostante le mille difficoltà, e che dal Vs articolo si è sentito, invece, profondamente offeso. Forse prima di concludere un articolo affermando che "...il rispetto del termine stabilito dalla legge (centottanta giorni dall'arrivo del verbale), se può definirsi in linea con i termini fissati dalla stessa, cozza un bel pò con le aspettative dei cittadini", sarebbe stato più professionale per l'intervistatrice e per la redazione, approfondire la questione e ove anche i tempi fossero stati quelli da voi indicati, capirne le motivazioni, senza dipingere il Comune di Fasano e, in particolare, l'Ufficio Invalidi Civili, come un insieme di persone che non lavorano, o che lavorano poco, o che comunque svolgono male il proprio lavoro.Non sarebbe stato più opportuno utilizzare l'articolo in questione per rassicurare i cittadini, piuttosto che strumentalizzare una particolare categoria di utenti (gli invalidi civili, appunto!), per chissà quale altro fine?! Corre, pertanto, per Voi l'obbligo, ai sensi della normativa vigente, di pubblicare la mia rettifica sul prossimo numero del Vs mensile.

Distinti saluti.***

Gentilissima dottoressa, La ringrazio per l'attenta lettura dell'articolo “ Invalidità civile – Ritardi e Responsabilità” di Francesca Radesco; consegnerò all'articolista copia della Sua lettera, affinché, se lo riterrà opportuno, possa fornire eventuali altri particolari sull'inchiesta che in maniera pregevole sta conducendo. Approfitto della richiesta di pubblicazione delle sue precisazioni per garantirLe che non era assolutamente nostra intenzione - non appartiene al nostro stile - offendere il personale dell'Ufficio Invalidi Civili. Se abbiamo dato questa impressione, chiediamo scusa. Noi siamo sempre dalla parte di chi lavora. Il nostro dovere è raccontare i fatti e questi ci dicono che gli utenti - così li chiama Lei, per noi sono persone cui bisogna prestare la massima attenzione - sono costretti spesso ad ingiustificabili attese, soprattutto quando si tratta del riconoscimento di sacrosanti diritti. Avviare un'inchiesta - così come abbiamo fatto - per capire come è articolato l'iter procedurale per il riconoscimento di una invalidità civile è poco professionale? Sarebbe stato più professionale organizzare una sorta di

DANNOSI VIZIretoetir dalre Lette

Page 5: Il Menante - Marzo 2009

pag. 5marzo 2009

chiacchierata convegno? Qual è la differenza? Quella forse di farLe perdere parte del Suo prezioso tempo? Le incongruenze pubblicate e nella sostanza confermate con la lettera da Lei trasmessaci avrebbero avuto lo stesso identico valore. Sarebbe comunque emerso che bisogna migliorare un servizio che per certi aspetti è carente di quel pizzico di attenzione che va dedicato, sempre e comunque, soprattutto quando si toccano fasce deboli della società. C'è poco da fare poesia; di fronte ad una pratica di riconoscimento di una indennità di accompagnamento, per esempio, di un malato terminale, anche le ore e persino i minuti persi in assurdi cavilli burocratici, hanno la loro importanza. Per concludere, colgo l'occasione per ringraziarLa della disponibilità mostrata nel fornire gli elementi necessari ad avviare un lavoro che la redazione ritiene, anche alla luce di quanto Lei ha riferito a mezzo lettera, meritevole di ulteriori approfondimenti nell'interesse di tutti i cittadini, ed in particolar modo dei nostri lettori.

***La lettera inviata dalla dottoressa Capozzi alla redazione mi offre l'opportunità di ringraziare il funzionario comunale per avere indotto in me quella giusta dose di curiosità per guardare, con molta più attenzione, a una problematica che investe tantissime persone. L'iter procedurale di cui ci stiamo occupando - riconoscimento dell'invalidità civile - interessa migliaia di persone, stabilire il numero preciso delle pratiche istruite, annualmente, dal Comune di Fasano è stato uno dei primi problemi da risolvere nella trattazione dell'argomento. Infatti, in un primo momento, la dottoressa Capozzi mi parlò di tremila pratiche; a seguito di una mia riflessione sul dato numerico che interessava le visite effettuate dalla commissione Asl e di una evidente discrasia con la risposta ricevuta, fu lo stesso funzionario a rettificare l'informazione fornitami, affermando che si trattava, in media, di ottocento pratiche annue. Dalla lettera si evince, inoltre, un ulteriore dato: milleseicento pratiche annue. Insomma, questa miriade di elementi numerici, tutti differenti tra loro e resi in un lasso temporale brevissimo, è bastata ad aumentare il livello di attenzione di chi, come me, scrive per informare. A seguito di successiva ricerca, ho finalmente acquisito un dato più preciso. Le pratiche istruite dall'Ufficio Invalidi Civili del Comune di Fasano per il riconoscimento dei benefici economici, comprese quelle di diniego, sospensione, ripristino ecc., quali previste dalla legge, sono: circa 680 per l'anno 2007 e circa 970 per il 2008, anno in cui l'ufficio, secondo le dichiarazioni della dottoressa Capozzi, disponeva di un organico adeguato e formato.

Francesca Radesco

Gentilissimo dott. Tedeschi,pubblico la Sua lettera, anche perché mi dà l'opportunità di esprimere alcune considerazioni sulla professione del giornalista, cui ci si accosta, a volte verrebbe da pensare sulla base della direzione del vento, con eccessiva superficialità o con smisurato rigore. Ritengo, in cuor mio, che entrambi gli approcci, come sempre accade per gli estremi, siano da ricondurre alla media via.

VETERANI SI NASCE

Caro Direttore, il 24/11/2008, presso la sala di rappresentanza del Comune, su invito del Circolo della Stampa di Fasano, il giornalista del "Corriere della Sera" Carlo Vulpio, ha presentato il suo libro, "ROBA NOSTRA". Al termine della presentazione alcuni presenti, tra cui lo scrivente, hanno espresso le proprie opinioni sul libro e formulato alcune domande e manifestazioni di elogio all'autore. La cosa, di per se normale in queste circostanze, non lo è stata per l'inviato de "l'eco di Fasano", il quale, sul numero di dicembre 2008 (che incidentalmente ho sfogliato), non si è peritato di descrivere l'incontro, come ci si sarebbe aspettato ma ha preferito dedicare la sua attenzione, con malcelata malevolenza, a questi interventi, dedicando un "corsivo" nel quale si è sbracato, con "pindarica disinvoltura", in una serie di insulti, gratuitamente offensivi, malamente camuffati da giudizi severi e sprezzanti: un plateale e consapevole atto di diffamazione a mezzo stampa, le cui conseguenze sono state scongiurate, vigliaccamente, dal fatto che non sono stati fatti i nomi, pur insinuandone la conoscenza. Ho ritenuto inutile manifestare le mie doglianze al direttore responsabile de "l'eco di Fasano" perché egli, consentendo la pubblicazione del corsivo, lo ha approvato e, questa circostanza rende ancora più grave il contenuto dello stesso. Se l'intento del corsivista era quello di voler dimostrare, a dispetto della sua giovane età, una profonda conoscenza della coltura e dell'animo umano, c'è riuscito in pieno: un "veterano nato", direbbe ironicamente Longanesi, se non fosse che egli, "pudicamente" celandosi dietro l'abbreviazione delle sue iniziali, altro non ha fatto che prestare la sua firma e la sua penna ad un miserabile lavoro scritto sotto dettatura. Continui così, illustre tirone, pardon "veterano" e diventerà un "vero giornalista" e saprà spiegare benissimo quello che non sa.

Antonio Tedeschi***

erotteirdl ae rteetL

Pur riconoscendo il carattere energico con cui l'autore ha descritto il dibattito successivo all'incontro con Vulpio, ritengo che, in ogni caso, tale comportamento sia il frutto della sensazione di audacia provocata dalle considerazioni emerse nel corso della serata. Penso, infatti, che la trattazione di determinati temi induca nei giovani e non, un'infinita ammirazione per chi dimostra tanta temerarietà e contestuale inevitabile deminutio del contesto locale. Quella sera ero presente anch'io e ho apprezzato, come non potrebbe esserlo, l'esposizione, spesso amara, di Vulpio, ma ancor di più il seppur breve dibattito scaturito, segno della partecipazione dell'intero uditorio.

APPALTO IMPIANTI RISCALDAMENTO

Caro direttore,il Comune di Fasano ha indetto una gara di appalto per il controllo impianti riscaldamento, previsto dalla legge 3/1/91, n.10, art.31, punto3 e dal Regolamento Regione Puglia n.24 del 27/9/2007, art.4 punto 6. Il 5/2/09 è scaduto il termine per la presentazione delle buste; il 12/2/09 si è proceduto alla apertura e a fine febbraio si conoscerà, a seguito di valutazione di apposita commissione, l'impresa aggiudicataria. La citata legge e regolamento prevedono, però, tassativamente, che tale controllo lo possono fare direttamente (o in appalto) solo i comuni superiori a 40.000 abitanti. Per i comuni inferiori a 40.000 abitanti tale adempimento è di esclusiva competenza della Provincia; se la Provincia è inadempiente la Regione attiva gli opportuni poteri sostitutivi. E poiché il Comune di Fasano, in base ai dati ISTAT (gli unici da prendere in considerazione) al 31/8/2008 conta 38.406 abitanti, l'appalto di cui trattasi è illegittimo, con l'aggravante, nei confronti del dirigente che ha indetto la gara e della Giunta, per aver dichiarato, che il Comune di Fasano supera i 40.000 abitanti. Questa operazione illegale ha un sapore strano e machiavellico. Denunci alla popolazione questo sconcio.

Grazie da un suo lettore***

Car0 lettore non gradisco molto l'anonimato; ho deciso, però, di pubblicare la Sua lettera, anteponendo alla questione di stile l'importanza della segnalazione. Mi auguro che chi di dovere verifichi gli atti sin qui prodotti, onde evitare, come ormai troppo spesso accade al Comune di Fasano, incomprensibili, quanto inutili e dispendiosi contenziosi.

Page 6: Il Menante - Marzo 2009

pag. 6 marzo 2009

Foto Chicco Saponaro

troverebbero con nuovi insegnanti; ogravi problemi per gli insegnanti del 3

circolo - di cui c'era una grande rappresentanza al consiglio comunale - che potrebbero perdere la cattedra; lamentele dei genitori per la perdita di continuità didattica. Presenti al consiglio comunale c'erano i dirigenti scolastici fasanesi: Mariagrazia Di Bari, Aldo Maschietti, Alma Narducci e la

odirigente proprio del 3 circolo Federica Celeste Gennari. L'audizione dei dirigenti era stata chiesta nella mozione che i consigl ier i del Centrosinistra hanno presentato in riferimento alla “delibera assassina” e nella quale si chiedevano un Consiglio comunale monotematico e il ritiro della incriminata delibera. Ritiro che è stato fatto proprio dalla Giunta con nuova delibera del 12 febbraio per raggiungere posizioni “davvero larga-mente condivise”, come ha chiarito il Primo Cittadino precisando, tra l'altro, l 'onestà del l 'Amministraz ione nell'ammettere un errore. Il Comune ha chiesto alla Regione Puglia, dunque, il mantenimento dello status quo. Non si capisce ovviamente il motivo di una delibera che da organizzativa si rivelava negli effetti distruttiva. In Puglia non c'è mai stato rischio di chiusura per alcuna scuola - nemmeno per quelle che non raggiungono il limite minimo previsto dalla riforma governativa - perché la Regione ha approvato tutte le proposte dei comuni pugliesi. Ma ancora meno si capisce perché mai, se la delibera è un “errore”, dagli scranni della maggioranza si urla alla sua correttezza.Il consigliere Mastro - fresca la sua adesione alla maggioranza – ha tentato invece di scaricare la responsabilità del pastrocchio sui dir igenti comunal i . Un po' di confusione… Intanto, il 9 marzo sono scaduti i termini per il ripristino dei vecchi codici meccanografici.Insomma, la delibera “assassina”, nella realtà, si è rivelata tale: ha fatto tanti danni.

Francesca Radesco

INTERVENTO PORTO DI SAVELLETRI Alcune settimane fa, vi esternai miei timori sulla qualità dei lavori che l'impresa vincitrice di appalto, aveva da poco iniziato sul porto di Savelletri. Affermai che stavamo buttando via tanti soldi, che il lavoro, così fatto non sarebbe durato, che alla prima mareggiata, il mare l'avrebbe distrutto e così è stato.1 abbiamo speso soldi che allo stato attuale in cui versa il nostro Comune…; 2 il lavoro fatto non esiste quasi più ed occorre rifarlo; 3 oltre il danno “la beffa”, nel senso che tutto il terriccio che era stato messo giace sul fondo del mare causando un forte inquinamento delle acque. Facendo i debiti scongiuri, augurandoci che le correnti non lo spostino all'interno del porto aggravandone lo stato già precario. In relazione a quanto sopra detto,

CHIEDOche il responsabile politico, con delega ai Lavori Pubblici, nella persona del Vice Sindaco dott. Antonio Scianaro, venga a riferire in Consiglio, sullo stato dei lavori già effettuati e danneggiati dalla mareggiata. Se è stato rispettato in toto il capitolato d'appalto; Come intende procedere, nella situazione attuale, l'Ufficio Lavori Pubblici; Se alla luce di quanto accaduto i tempi previsti per la ultimazione dei lavori subiranno variazioni.

Saladino PietroConsigliere Comunale

MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLEBasta tragedie:priorità per il Ministro Gelmini “la messa in sicurezza delle scuole italiane”, sono le parole che aprono un trafiletto riportato da Il Giornale in data venerdì 30 gennaio 2009.Certo, il Ministro dice di più, entra nel merito delle tragedie avvenute. Mentre leggevo quel trafiletto, seguito da un più ampio articolo, pensavo a quante volte e per anni ho chiesto interventi per gli Istituti di ogni grado, dalle Materne alle Medie, presenti sul nostro territorio.Riferimento particolare alla nuova scuola elementare di Via Eroi dello Spazio, della scuola materna e della scuola media di Piazza Beccaria e, per finire, la scuola elementare di Via Bertani. Non mi ripeterò nel descrivere le condizioni in cui versano le citate scuole, oramai note a tutti, tecnici e politici. Ma le stesse, oggi, sono notevolmente peggiorate sotto il piano della sicurezza.Una per tutte:Scuola Elementare sita in via Eroi dello Spazio, fu inaugurata e aperta circa sette anni fa, dovrei classificarla... mi astengo. Nella suddetta scuola, inoltre, sono state allestite alcune aule per le Materne, quindi con bambini che necessitano di attenzioni e di esigenze diverse.

CHIEDO E INTERROGOIl Vice Sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Dott. Antonio Scianaro, cosa sta facendo o cosa intende fare per il prossimo futuro, “cioè subito” anche perché di anni ne sono passati tanto.

Cordialmente Il Consigliere Pietro Saladino

Dopo più di due mesi di silenzio, il Consiglio comunale ha aperto le porte il 25 febbraio. I lavori cominciano nel nuovo anno con un ordine del giorno importante sia per numeri che per temi. Nove punti tra i qual i : l'approvazione del regolamento per l'istituzione della Commissione per le pari opportunità; la comunicazione del prelievo dal fondo di riserva di 1200 euro per il nolo degli alberi di Natale; la disciplina dell'uso temporaneo della fascia costiera. Si è inoltre discusso su alcune interrogazioni, altre sono state rinviate ad un prossimo consiglio comunale. L'assise consiliare si è occupata della questione Consorzio Agroalimentare e della oramai famosa “delibera assassina”, quella con la quale l'Amministrazione comunale ha riorganizzato la rete scolastica fasanese, in ossequio alla riforma Gelmini. La delibera prodotta dalla Giunta applica con precisione la riforma: ha sostenuto durante il Consiglio Comunale l'Assessore alla Pubblica Istruzione Nicola Mola. Su questa questione, tante sono state le proteste della comunità montal-

obanese. La delibera infatti toccava il 3 Circolo Didattico ed in particolare prevedeva la disaggregazione delle scuole elementari e materne di Montalbano accorpate, tramite costituzione di un istituto com-

oprensivo, nella scuola secondaria di 1 grado sempre di Montalbano. Tutto ciò per garantirne la sopravvivenza. In realtà si sono fatti male i conti. Infatti la cost ituzione di un ist ituto comprensivo è stata elaborata sulla base della popolazione scolastica del 2008/2009 e non su quella del 2009/2010, alla cui riorganizzazione fa

oriferimento la programmazione. Il 3 Circolo perderebbe dunque la p o p o l a z i o n e d i M o n t a l b a n o , rischiando il prossimo anno di avere una popolazione scolastica inferiore al limite (500 unità) previsto dalla stessa riforma. Quella che è stata applicata -per riferita dell'Assessore- con precisione. D i s a g i p e r i b a m b i n i c h e s i

Consiglio Comunale

LA POLITICA DELLO SCARICABARILELe Interrogazioni

Page 7: Il Menante - Marzo 2009

CONSUMI E RISPARMIO ENERGETICO SU EDIFICI ED ILLUMINAZIONE PUBBLICAIl gruppo consiliare di Fasano Democratica nelle persone dei sottoscritti Consiglieri Comunali Giacomo Rosato, Leonardo Musa e Salvatore Ferrara, VISTO l'art. 46 dello “Statuto della città di Fasano”; VISTO l'art. 23 comma 1 e 4 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari”; Con l‘obiettivo di richiamare l'attenzione e stimolare il dibattito sul tema di cui all'oggetto:

PREMESSO CHEda un' indagine effettuata analizzando i bilanci di altri Comuni, alla voce costo per energia elettrica pubblica, ha riscontrato che il rapporto costi/punti luce del nostro Ente è ingiustificatamente differente come risulta dal prospetto che segue: Comune di Fasano = punti luce 4600, costo energia 860.000, rapporto costo punto luce 185;Comune di Monopoli = punti luce 4700, costo energia 450.000, rapporto costo punto luce 95;Comune di Corato = punti luce 5560, costo energia 450.000, rapporto costo punto luce 82;Comune di Bisceglie = punti luce 6000, costo energia 450.000, rapporto costo punto luce 75;Comune di Trani = punti luce 4760, costo energia 450.000, rapporto costo punto luce 95;

CONSIDERATO CHEdai dati si evince chiaramente come il nostro Ente sopporti un costo notevolmen-te maggiore e spesso più che doppio rispetto a quello che accade negli altri Comuni analizzati

CHIEDEche l'Amministrazione si attivi per verificare ed eliminare le cause delle onerose differenze riscontrate e renda noto se, in conformità a quanto dichiarato dal Sindaco in risposta alla nostra interrogazione del 22/09/08 (con la quale proponemmo soluzioni per un risparmio energetico), si stia adoperando per attuare le soluzioni di risparmio di spesa pubblica. Si sottolinea che settimanalmente i quotidiani informano riguardo a Comuni che già si stanno avvantaggiando di tali soluzioni ed, a titolo esemplificativo, si allegano due articoli. Ai sensi dell'art.53 del Regolamento si chiede l'iscrizione alle interrogazioni del primo Consiglio Comunale utile.

Firmato: Giacomo Rosato, Leonardo Musa e Salvatore Ferrara

STATO IMMOBILE “MINARETO” IN LOCALITÀ SELVA DI FASANOIl gruppo consiliare di Fasano Democratica nelle persone dei sottoscritti Consiglieri Comunali, Salvatore Ferrara, Leonardo Musa e Giacomo Rosato, VISTO l'art. 46 dello Statuto della Città di Fasano; VISTO l'art. 23, commi 1, 4 e 5 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari;Con l'obiettivo di richiamare l'attenzione e sollecitare i necessari interventi di tutela della cosa pubblica:

PREMESSO CHEin agro di Fasano, località Selva, la struttura il “MINARETO”, antica villa in stile moresco, sita nel viale omonimo di proprietà della Regione Puglia è detenuta in locazione dal Comune di Fasano con l'obiettivo di restaurarla e di utilizzarla come contenitore culturale; l'immobile su menzionato versa in deprecabile stato di abbandono, senza qualsivoglia sistema di guardiania, tanto che da alcuni anni la struttura è sottoposta a continue incursioni da parte di vandali che ne hanno sottratto ornamenti, cancelli di partico1are pregio artistico e persino parte dei muri perimetrali costituiti da pietra tipica del nostro territorio; sulla cupola della torre del Minareto si intravede la presenza di alcune antenne o ripetitori per linee di telefonia cellulare;

SI CHIEDEquali decisioni ed iniziative intende adottare l'Amministrazione comunale per risolvere tale situazione di abbandono, prima che il su menzionato immobile raggiunga uno stato di degrado irreversibile; se esistono autorizzazioni per la installazione delle antenne e quant'altro sito sulla cupola e se per tale installazione l'Amministrazione percepisce qualche remunerazione che, in attesa di una definitiva ristrutturazione dell'immobile, possa essere utilizzata per creare delle forme di video-sorveglianza che evitino il persistere degli episodi di vandalismo; che, in attesa della definitiva sistemazione, si provveda a chiudere l'accesso dell'immobile in maniera confacente ed a pianificare sistemi di intervento anche da parte della vigilanza per la salvaguardia della pregiata struttura; in quale modo intende utilizzare tale struttura ed entro quali tempi intende procedere al recupero del Minareto, testimonianza storica del nostro territorio.

Firmato: Salvatore Ferrara, Leonardo Musa e Giacomo Rosato

SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI MAGGIORENNIIl sottoscritto Vito Ventrella,

VISTOl'art. 43 del D. L.vo 267/2000;l'art. 46 dello Statuto comunale;l'art. 23 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari”;l'art. 53 comma 12° del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari”;

premessoche il servizio di assistenza domiciliare ai disabili maggiorenni è stato fornito dal Comune di Fasano per un tempo limitato, in attesa dell'avvio del servizio predisposto in ambito zonale;che tale essenziale ed importantissimo servizio alla persona disabile - e ai suoi familiari, - è stato appaltato, attraverso l'espletamento di una gara in sede di ambito, già ad agosto del 2008; che, nonostante il trascorrere dei mesi, non è ancora stato sottoscritto il relativo contratto con la cooperativa assegnataria del servizio, tanto che ad oggi lo stesso servizio non è disponibile;che nonostante il ruolo di Comune capofila, ed in specie il compito di controllo che si è voluto garantire a Fasano, nessun controllo, o attività di stimolo e di censura sono stati compiuti di fronte alle lentezze e ai conseguenti disservizi registrati; Tutto ciò premesso,

si chiede di conoscere i motivi del ritardo nel garantire la fornitura di tale servizio nell'intero ambito sociale; di conoscere le determinazioni della Giunta in merito ai numerosi disservizi, e alle inefficienze dell'intera gestione del Piano sociale di zona, per nulla mitigate dall'accordo sottoscritto in ottobre del 2008, che attribuisce di fatto l'intera gestione del Piano al Comune di Ostuni;di conoscere inoltre le scelte di fondo della Giunta e della maggioranza consiliare, nell'individuazione dei prossimi progetti di servizi sociali di ambito, oggetto del futuro ciclo di finanziamenti, nonché le determinazioni in merito alla fondamen-tale tematica della gestione dell'intero Piano sociale; Si chiede l'illustrazione della presente interrogazione nel prossimo Consiglio comunale.

Il Consigliere comunale del PDVito Ventrella

pag. 7marzo 2009

Le Interrogazioni

Page 8: Il Menante - Marzo 2009

pag. 8 marzo 2009

Basta dare una sbirciatina al sito web del Consorzio per ricavare la prova che l'altra sera, in Consiglio Comunale, si è discusso di aria fritta. Il progetto Consorzio agroalimenta-re di Fasano si sostanziava in brevissimi, ma chiari punti, ancora in bell'evidenza nelle pagine del sito del consorzio. “ ... mettere a disposizione - si legge sul sito - degli operatori del settore - dai piccoli produttori ai grossisti, ai dettaglianti e ambulanti del settore alimentare, ai ristoratori e agli Enti e comunità – un'area organizzata in maniera innovativa capace di canalizzare nella maniera migliore la produzione locale, agevolando gli scambi a livello nazionale ed internazionale; accanto all'area destinata alla commercializ-zazione, la realizzazione di un centro lavorazione di frutta e ortaggi; un centro per la lavorazione della carne; una struttura destinata al Centro Ittico si comporrà – così si legge ancora nel sito del consorzio - di un edificio per la lavorazione e refrigera-zione e di uno per la commercializza-zione dei prodotti stessi”. Vien da chiedersi che fine abbia fatto questo progetto. Chi ha deciso di modificare il Consorzio agroalimentare – un fiore all'occhiello, non solo per Fasano, ma per l'intera Regione – in un semplice mercato ortofrutticolo, pur se lussuoso e confortevole? Le r isposte, anche se appaiono complicate, sono da ricercare nel gioco al massacro progettato da una classe politica e imprenditoriale che si è avvitata su se stessa nella strenua difesa d i interess i d i parte. L'esercizio, purtroppo, è continuato nello scorso Consiglio Comunale. Un consiglio, convocato per discutere degli ennesimi e poco chiari avvicendamenti in seno al Consiglio di amministrazione del Consorzio, si è trasformato in sterile dibattito su come liberarsi di un altro gioiello di

famiglia. Su questo tema si è ascoltato di tutto, dalla posizione del Consigliere Mastro che, bontà sua, lascerebbe al patrimonio comunale solo il terreno circostante la struttura consortile e consegnereb-be tutto il resto agli standisti, a quella non precisata di una maggioranza trasversale - almeno così è apparsa - in attesa di una, ancor meno chiara, proposta di piano industriale, predisposto dal nuovo Consiglio di amministrazione. Nessuno ha osato chiedere, invece, chi ha fatto cambiare idea ad alcuni componenti del Consiglio di amministrazione - quelli, per intenderci, che si erano dimessi per aver valutato pesante la situazione economica del consorzio - inducendoli ad accettare ruoli di primo piano nella nuova - si fa per dire - gestione. Si è taciuto sul conflitto di interessi che questo Consiglio di amministrazione, a maggioranza composto da standisti, pone in essere in un momento in cui si deve decidere di questioni che riguardano le proprie tasche. La trasversalità confusa in Consiglio comunale, quindi, fatta qualche sparuta eccezione, complica ancor di più una questione già fin troppo contorta. Molti in Città si interrogano sul da fare; la risposta appare scontata. Bisogna agire subito, recuperando la finalità progettuale che illuminò l'idea Consorzio. Bisogna chiamare a raccolta tutte le capacità produttive del territorio e con queste ridisegnare spazi e ruoli da assegnare a ciascuno. Partire, insomma, dal progetto originario per dar vita a nuove e più adeguate strategie di investimento per consentire alla Città e all'intera Regione di creare il vero Consorzio agroalimentare.

a.c.

Dal consiglio comunale del 25 febbraio scorso è emerso un malcontento nei confronti dei dirigenti comunali. I cittadini, sempre più insofferenti, si lamentano della burocrazia comunale. “Non si muove una foglia”, il nuovo slogan che ormai accomuna tutti i fasanesi, Lello's people compresi! Ma i bistrattati dirigenti comunali, spesso visti come “santoni” a cui chiedere favori per velocizzare le proprie pratiche, cosa ne pensano? Sempre più bersaglio di attacchi, capri espiatori per antonomasia, li abbiamo intervistati. Tre dei quattro dirigenti, il dottore Fernando Virgilio, l'avvocato Ottavio Carparelli e l'architetto Antonello Carrieri, si sono prestati alla nostra penna. Ringraziamo la disponibilità di chi ci ha aperto immediatamente le porte dei propri uffici, mostrando piena disponibilità ad analizzare la situazione attuale del nostro comune. Da veri cittadini, da chi ha a cuore le sorti della nostra città.

Quali sono i settori a lei assegnati?VirgilioIl Settore polizia locale e sicurezza urbana e il settore servizi generali che comprende i: servizi demografici e cimiteriali, servizi socio educativi , servizio Gestione beni e attività culturali, sport, biblioteca, archivio storico, servizio URP, comunicazione istituzionale, sistemi informativi, invalidi civili, staff , servizi di segreteria.Tranne il personale, un po' tutto il Comune.CarrieriSettore pianificazione e gestione del territorio che comprende: servizio Ambiente, ecologia, trasporti, utilities, servizio demanio e relative concessioni, interventi di manutenzione del patrimonio e del verde pubblico, controllo servizi esternalizzati, servizio LLPP, opere pubbliche, protezione civile, servizio pianificazione e progettazione urbanistica, sportello unico edilizia, sportello unico attività produttive ed economiche (SUAP), promozione economica del territorio, commericio e artigianato, ufficio Europa, staff di supporto e coordinamento giuridico -amministrativo del settore , appalti ed espropriazioni.CarparelliSettore avvocatura: servizio legale e contratti. Quali sono le difficoltà che si incontrano nella gestione dei diversi settori?VirgilioLe difficoltà derivano dalla complessità dei servizi e dal carico di lavoro enorme per una sola persona. Probabilmente la mia capacità professionale non è ancora in grado del tutto a coprire questa mole di competenze. Questi uffici, poi, si denotano per la particolare ricchezza di compiti e la difficoltà degli stessi, e per problematiche che risalgono da anni precedenti. Tra l'altro sono da solo e nel medio periodo non c'è possibilità di assunzioni o attribuzioni di incarichi. Quindi le difficoltà sono inerenti a problematiche oggettive che riguardano la condivisione operativa e funzionale del Comune nel suo complesso. Come dirigenti siamo davvero pochi e forse la complessità dei problemi è eccessiva nei confronti della forza lavoro a disposizione. CarrieriLe difficoltà derivano dalla mole dei servizi a me affidati. Mi occupo di settori diversi e spesso non basta l'intera giornata per affrontare i problemi che giornalmente devono essere trattati. Ho la fortuna di essere a capo di servizi diversi ma che tra loro interagiscono. Così posso avere una visione più chiara del corpus comunale. Sono solo e non vedo a breve possibilità di assunzioni o di incarichi superiori affidati ad altri dipendenti. Mi considero un fortunato così come considero fortunato chi oggi abbia una posizione lavorativa a tempo indeterminato nel Comune. Forse potremmo dare di più, infatti non considero sottodimensionati, dal punto di vista di posizioni lavorative, i settori di mia competenza. Ma a volte non posso comportarmi come un “capo” di una azienda privata, cercando di spostare a mansioni secondo me più appropriate dipendenti a me affidati. E di questo ne è a conoscenza il Sindaco. Sono cosciente che la gente ha bisogno per la risoluzione dei propri problemi di una risposta veloce dalla macchina amministrativa. Ma spesso, sia per la complessità che per la mole degli atti, la risposta non può esser breve come richiesto dal cittadino. Tra l'altro di questioni “spinose” sui nostri tavoli ce ne sono già tantissime e spesso siamo costretti a procedere con cautela nell'analizzare tutti gli atti.

Consorzio Agroalimentare

CONFLITTO DI INTERESSI LA PAROLA AI DIRIGENTI

Page 9: Il Menante - Marzo 2009

pag. 9marzo 2009 Cronaca

CarparelliNon incontriamo difficoltà, ma poi non sono tenuto a risponderle.

Ha qualcosa da dichiarare a chi, nell'ultimo consiglio comunale, ha criticato il vostro operato?VirgilioMi sembra insolito che maggioranza e minoranza abbiano trovato un comune punto di incontro e che lo abbiano individuato nell'additare come incapaci o professionalmente incompetenti i dirigenti.Forse vi è inconsapevolmente il tentativo di additare a terzi ( a noi dirigenti o ai nostri dipendenti), che poco fanno per difendersi, la responsabilità delle cose che non vanno. Tutto sommato ci può anche stare. Forse tatticismo (non proprio inciucio): ci si mette d'accordo che la responsabilità sia solo dei dirigenti. CarrieriIo al consiglio non c'ero. A parte la battuta, credo sia insito nel gioco delle parti subire tali critiche. Di sicuro noi dipendenti comunali non svolgiamo il nostro lavoro con una velocità tale da soddisfare il bisogno dei cittadini con l'urgenza richiesta. Per una pratica edilizia, per esempio, non si può rilasciare un parere così velocemente come chiesto dal cittadino. Di sicuro potremmo lavorare meglio ma una serie di fattori ci rallenta. In più, e non è colpa nostra ma di chi ci ha amministrato, non si possono assumere nuovi dirigenti o personale per snellire l'iter dell'immensa mole di pratiche. Anche noi siamo cittadini e siamo consci dei problemi che ha chi si approccia con la burocrazia comunale. Spesso sono stato tacciato di far politica, ma credo che nel mio lavoro io mi comporti non solo da tecnico ma anche da cittadino e il mio fine principale è quello di far del bene per la mia città. Forse per questo mi viene addebitata tale critica. E se volessi “ottimizzare” l'operato dei miei dipendenti rischierei di andar incontro a problemi relazionali…non è facile far cambiar mansione a un dipendente nel pubblico. Ma questo è un altro discorso. CarparelliQuali critiche?

La strada per uscire da questa situazione?VirgilioCi vuole più chiarezza, rispetto dei ruoli e un maggior lavoro. Mia opinione modestissima è che la parte tecnica, quella politica, i dipendenti e gli organismi di consulenza provino a fare il proprio dovere per governare bene il Comune. Gli amministratori, partendo dal Sindaco e finendo all'ultimo consigliere circoscrizionale, hanno la possibilità e la libertà di svolgere il proprio compito. Nei limiti delle competenze e delle professionalità presenti in questo Comune hanno sempre incontrato la disponibilità di tutto il personale. A volte si creano situazioni particolarmente complicate e contrastate a livello di gestione che portano ad una “paura professionale” che non permette di svolgere le proprie mansioni serenamente. Si danno quindi prove non adeguate. Io, per esempio, non mi riconosco nei giudizi di ingerenza nell'operato dei politici o negli eccessivi interventi. I pareri li do quando mi vengono richiesti. Ci sono strumenti diversi tecnici per evitare di chiedere i pareri dei dirigenti, qualificando la proposta di provvedimenti che la giunta o il consiglio fa. Basterebbe che la giunta o il consiglio li giustifichi come atti di mero indirizzo (con il presupposto che questi atti fossero solo di mero indirizzo) a quel punto non sarebbe più necessario il nostro parere. Ma se viene richiesto, e il parere comporta una certa responsabilità personale anche in termini di legge, deve essere rispettato. Non condiviso politicamente, questo sì. E' il caso della delibera inerente il ridimensionamento della rete scolastica. Se ho ecceduto nel mio operato qualsiasi consigliere potrebbe contestarlo.CarrieriDovremmo tutti lavorare per il bene della Città. Giustamente il politico rappresenta il cittadino, si fa portavoce dei disagi che la burocrazia comunale può arrecare. Facciamo tutti un mea-culpa ma in questo momento la Città ha bisogno di rimettersi in moto, in tutti i settori. Noi dovremmo lavorare di più e meglio, gli amministratori non dovrebbero metterci i bastoni tra le ruote. Non dimentichiamo che il Comune non può assumere altri dirigenti per “alleggerire” il nostro compito, e non è certo colpa nostra.CarparelliNon abbiamo posto la domanda, in quanto implicito che per l'avvocato Carparelli non ci siano problemi da risolvere.

Gianluca Monopoli

DIECI O UNDICI ASSESSORINon possono non colpire le dimissioni dell'Assessore Enrico Di Geronimo. Stimato ed apprezzato collaboratore del Sindaco, soprattutto per l'istituzione della tassa sul morto, primo esempio nel globo di accani-mento oneroso alla fatal quiete, e per la gestione del personale dipendente. L'uomo del sorriso, anche quan-do, dopo aver provocato l'ira delle Confraternite, decise di non rinunciare al suo intendi-mento e con gaio aplomb stabilì che, se uno moriva, doveva anche pagare una tassa al Comune. Sempre sorridendo spiegava che le casse dell'erario erano misere-volmente vuote e chiunque, vivo oppure morto, avrebbe dovuto con-tribuire al risanamento. Non è escluso che, se avesse continuato a fare l'Assessore, avrebbe addirittura imposto alla salma di seppellirsi da sola, non senza aver versato l'obolo per l'occupazione di area pubblica. Sempre col sorriso, ha gestito il personale dipendente. Memorabili le sue gesta spensierate, come quando ridefinì la struttura organizzativa, attribuendo ad un solo dirigente la gestione dell'urba-nistica, dei lavori pubblici, del commer-cio e ad un altro ancora la polizia munici-pale, l'anagrafe, i servizi cimiteriali, la pubblica istruzione, i servizi sociali, il pro-tocollo, la biblioteca, la cultura, lo sport e il turismo. Effettivamente, nutriva un vivo apprezzamento per i propri dirigenti, al punto da considerarli supereroi. E poi, anche per il personale valeva la stessa regola: risparmiare, anche se non è riuscito ad imporre una nuova tassa riservata ai dipendenti comunali. Risparmio col sorriso anche per la retrocessione dei dipendenti che avevano superato i concorsi interni. In quel caso, fu addotta la scusa che la Ragioneria dello Stato aveva imposto al Comune di Fasano una brusca retro marcia rispetto a certe scelleratezze compiute negli anni precedenti. Per esempio, incarichi dirigenziali a chi dirigente non era. Oggi, grazie anche all'ex Assessore Digeronimo, si è pro-ceduto a una netta inversione di rotta e i servizi finanziari del Comune sono diret-ti da chi dirigente non è. Questione di cavilli, l'ex Assessore è un avvocato, peral-tro esperto nella tutela dei consumatori. Ed in effetti, di personaggi che hanno consumato il Comune ce ne sono tanti. Lui li ha difesi tutti. Tra le tante gesta memorabili, vi sono poi … non ve ne sono più. Dall'ultimo Consiglio comunale è emerso che l'ex Assessore andrà a tutelare, lautamente remunerato, i “consu-matori” del Consorzio agroalimentare. Abbandonata la moda delle tasse senza senso e del risparmio a tutti i costi, pare che adesso sia molto trendy andar per consulenze, non senza aver fatto presente, col solito sorriso, che le dimissioni da Assessore servivano a fare spazio nella Giunta. Beata sincerità quella di chi, sem-pre col sorriso, ammette che le superfici sono esigue e decide di farsi da parte. Provate a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se si fosse inventato qual-che escamotage per trasformare da dieci ad undici gli assessori comunali. O forse è andata proprio così! Infatti il suo posto è stato occupato da Stefano Dalena, anche lui alla prima esperienza amministrativa, ma con la differenza che si porta addosso l'ingombrante fardello del Consigliere Franco Mastro, riconosciuto stratega della politica locale. Infatti, i fasanesi lo ricordano assessore nella giun-ta di centro sinistra di De Carolis e poi assessore nella giunta di centrodestra di Ammirabile.

Il Tulipano Nero (la vignetta è di Cosimo Rosati)

L’uscita del 77 ha determinato le condizioni per l’uscita del 59.Possibile ambo in cadenza 23-59; Terno 29-23-59.

ANGOLO DEL LOTTO

Page 10: Il Menante - Marzo 2009

pag. 10 marzo 2009

Il Comune di Fasano ha aggiudicato alla ditta di Monopoli “Ladogana Antonio” la gara mediante cottimo fiduciario relativa alla manutenzione ordinaria delle strade e degli spazi pubblici di proprietà comunale per un importo di 200mila euro complessivi all'incirca (costo delle opere ed Iva inclusa). Alla gara erano state invitate sei ditte e quella di “Ladogana” è risultata l'impresa che ha presentato l 'offerta economicamente più vantaggiosa con un ribasso del 5,190 per cento sul prezzo a base d'asta. Soddisfazione esprime l'assessore ai Lavori pubblici, Antonio Scianaro: « F i n a l m e n t e c o m i n c e r e m o a rattoppare le nostre disastrate arterie stradali ed anche quei marciapiedi delimitanti le vie più rappresentative dell'intero territorio comunale. Certo – sottolinea l'assessore – le risorse economiche sono limitate rispetto agli interventi che occorrerebbe fare, data la grave situazione in cui versano le arterie; però, le difficoltà di cassa per quel che riguarda il nostro C o m une , a l m o m e nt o no n c i consentono di fare di più. I lavori di manutenzione ordinaria delle strade dovrebbero avere inizio tra una quindicina di giorni sotto la direzione

del tecnico comunale Dino Angelini che è anche redattore del progetto e degli atti di gara. Sarà proprio Angelini – spiega Scianaro - sulla base delle segnalazioni pervenute al Comune da parte dei cittadini, a verificare quali arterie (con la priorità a quelle che vengono attraversate da maggior traffico veicolare) inserire per i lavori di manutenzione. Intanto, posso anticipare – annuncia Scianaro – che sta andando avanti la progettazione per il rifacimento più o meno complessivo delle strade comunali. Tutto dipenderà dalla disponibilità del le r isorse economiche che inseriremo nel Bilancio di previsione di q u e s t ' a n n o c h e a n d r e m o a d approvare entro il 31 di questo mese: calibreremo, quindi, il progetto ai fondi che riusciremo a reperire. In ogni caso – puntualizza Scianaro – con questa prossima progettazione saranno interessate dai lavori di rifacimento del manto le strade di Fasano, Pezze di Greco e Torre Canne. Montalbano, invece, rientra nell'altro progetto i cui lavori sono attualmente in corso, mentre Savelletri è tutto sommato sotto controllo per quel che riguarda lo stato delle sue arterie interne».

DAL COMUNE RIFERISCONOManutenzione strade

NICAUTOdi Nicola Putignano

Vendita, Assistenza e RicambiVia de Deo, 18/20- 72015 FASANO (BR)

Tel. 080.4391041 - Fax [email protected]

Chi Scende La lettera di dimissioni dell'assessore Digereronimo recapitata al Sindaco il 24 febbraio 2009.

“Preg.mo Sig. Sindaco, il 24 luglio 2007 Lei mi conferiva la delega assessorile al personale per la quale ho profuso un serio impegno riconosciuto e gratificato anche da Sue dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa. Ho creduto, e credo tuttora, che amministrare un comune come quello di Fasano richiede un grande senso di responsabilità. Ma tutto questo non sempre basta. Ci sono gli equilibri politici da rispettare ed il sottoscritto, incaricato in virtù di accordo elettorale, non ha peso politico sufficiente in consiglio comunale. Allora Lei mi chiede un sacrificio per permettere ad una

forza di opposizione (anzi un consigliere che io stesso ho aiutato ad eleggere ma che in sede di ballottaggio ha operato una scelta diversa) di fornire il proprio appoggio in consiglio comunale in cambio di un posto in giunta. Il mio senso di responsabilità mi spinge a rimettere il mandato conferitomi, tutto questo per un rispetto verso il lavoro compiuto (tra le molte difficoltà) e soprattutto per non interrompere quel programma che l'Amministrazione continuerà a portare avanti. La ringrazio per la fiducia riposta nella mia persona e Le auguro buon lavoro. Con stima”.

Chi saleNota dell' Ufficio stampa Comune di Fasano

Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, con apposito decreto ha conferito oggi (24 febbraio 2009) incarico assessorile a Stefano Dalena, 42 anni, dirigente dell'Ufficio imposte di Ostuni, dopo aver preso atto delle dimissioni da assessore dell'avvocato Enrico Digeronimo. A Dalena, il sindaco ha conferito la stessa delega di lavoro gestita da Digeronimo, ossia quella ad Organizzazione, Pianificazione e controllo, Stato attuazione del programma amministrativo, Risorse umane, Formazione, Politiche dei consumatori. Dalena si era candidato nel 2007 al Consiglio comunale nelle fila

dell'Italia di mezzo a sostegno del candidato sindaco Franco Mastro, attuale consigliere comunale dichiaratosi quest'anno al fianco della maggioranza di centrodestra ed al sostegno del governo cittadino.

tel. 080 4391643

scommesse onlinescommesse online

CLIMATIZZATORE AUTO

ANTIFURTI SONORI E SATELLITARI

DIAGNOSI UNIVERSALE

IMPIANTI HI-FI

INSTALLAZIONE BLOCK SHAFT

sicurezza infinita

via Valletta ( , 29 - 72015 Fasano (BR)tel. 080 4425402 - cell. 338 8483490 E-mail: [email protected]

Trav. via Roma)

elettrauto

SERVICE NETWORKcheckstar

Page 11: Il Menante - Marzo 2009

pag. 11marzo 2009

INCIDENTE SULLA STATALE 172Brutto incidente, per fortuna senza conseguenze tragiche, nella notte tra il 16 e il 17 febbraio scorsi sulla statale 172 nei pressi dalla curva della “Madonnina”. Mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando il conducente di un tir che procedeva in direzione di Locorotondo ha perso il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva un'auto utilitaria con a bordo una famiglia di quattro persone. L'autista del camion - un cittadino rumeno residente in Italia - ha sterzato bruscamente ma non è riuscito a evitare l'impatto, finendo fuori strada. Le condizioni più gravi sono parse subito quelle dei due genitori, un 30enne fasanese che era alla guida dell'auto e sua moglie. I due coniugi sono stati ricoverati in prognosi riservata rispettivamente nei reparti di Chirurgia e Neurochirurgia dell'ospedale “Perrino” di Brindisi, ma non sono in pericolo di vita. È andata meglio ai loro due figli di dieci e otto anni. Ferite giudicate guaribili in dieci giorni per il primo. Il secondo ha riportato invece numerose fratture e un mese di prognosi. Solo qualche graffio e tanta paura per l'autotrasportatore. Fortunatamente gli alberi hanno evitato che il camion precipitasse lungo la scarpata. Per diverse ore il traffico sulla statale è rimasto bloccato per consentire ai vigili del fuoco di spostare il mezzo pesante. L'episodio ripropone in maniera drammatica il problema della pericolosità della cosiddetta “statale dei trulli” specialmente nel tratto che va da Fasano a Locorotondo. Ricordiamo che nel luglio scorso, a poche decine di metri dal punto in cui si è verificato l'incidente, un pullman di turisti si scontrò frontalmente con un camion che trasportava legname. Allora il bilancio fu di cinque morti e di quaranta feriti.

Valerio Fiume

COMMERCIANTE ARRESTATO PER DROGA Beccato mentre spaccia cocaina, cerca di fuggire ma alla fine viene bloccato e arrestato. A finire in manette nelle scorse settimane un 45enne commerciante incensurato residente a Fasano. I carabinieri lo avrebbero notato in una strada del centro mentre passava una dose a un cliente. Alla vista dei militari, l'uomo sarebbe salito a bordo della sua auto per poi essere subito raggiunto dagli agenti. Dopo una breve colluttazione nel corso della quale i due carabinieri avrebbero riportato lesioni giudicate guaribili rispettivamente in quattro e in otto giorni, gli sarebbe stata trovata addosso una dose di cocaina più 75 euro, ritenuti proventi dello spaccio. Dall'interno dell'auto sarebbero poi spuntate altre nove dosi oltre a vario materiale per il confezionamento della droga, compreso un coltello di genere proibito. Materiale di questo tipo sarebbe stato trovato anche durante la perquisizione di due furgoni di proprietà dell'uomo. Nella sua abitazione, infine, sarebbero venuti fuori altri sei grammi insieme a 2800 euro. Ora il commerciante è accusato di spaccio, e di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

V.F.

MARITO E PADRE VIOLENTOVoleva portarsi via moglie e figli e, arrivati i carabinieri, avrebbe cercato di aggredire uno degli agenti. Con l'accusa di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, nelle scorse settimane è finito in carcere un 37enne di nazionalità albanese. Nonostante un provvedimento del Tribunale che vietava all'uomo di far visita a sua moglie e ai suoi due figli, si sarebbe presentato in un Centro educativo per minori pensando probabilmente di poter tornare con i suoi familiari a Gioia del Colle, città nella quale risiedeva. Il comportamento dell'uomo, che pare fosse ubriaco, ha indotto il personale dell'istituto ad avvisare i carabinieri. I militari non sarebbero però riusciti a riportare alla calma il 37enne, che anzi avrebbe cercato di scagliarsi contro uno di loro. Per lui, quindi, sono scattate le manette. Secondo quanto riferito dai responsabili della Comunità, l'uomo avrebbe dato in escandescenze all'esterno della struttura. Pare, inoltre, che per la donna e i suoi due bambini l'indomani fosse previsto il trasferimento in un altro Centro.

V.F.

INCIDENTE CON FERITI GRAVITragedia sfiorata, nel pomeriggio del 17 febbraio scorso, lungo la statale 16 all'altezza della concessionaria Fiat. Un'Opel Tigra che viaggiava in direzione di Fasano, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, ha invaso la corsia opposta

andandosi a schiantare contro un albero. A bordo della vettura c'erano una 49enne del posto, i suoi due figli di 19 e 10 anni e una ragazza anche lei 19enne. Ai sanitari del 118 le condizioni più gravi sono sembrate subito quelle del figlio maggiore della donna, il quale avrebbe subito, oltre a un trauma cranico, anche una forte contusione polmonare. Traportato al “Perrino”, il giovane - che probabilmente era alla guida dell'auto - non è comunque in pericolo di vita. La donna 49enne - che in seguito all'impatto con l'albero è stata sbalzata fuori dalla vettura finendo sull'asfalto - pare se la sia cavata solo con qualche escoriazione. Praticamente illesi anche suo figlio e la ragazza.

V.F.

DOCUMENTI CONTRAFFATTIGirava con la patente falsa, ma è stato scoperto e denunciato. E adesso per un po' non potrà più tornare a Fasano. Protagonista dell'episodio, accaduto nelle scorse settimane a Pozzo Faceto, un 19enne di nazionalità albanese da tempo stabilitosi a Montalbano. Fermato dai carabinieri per un normale controllo, il giovane avrebbe mostrato un documento di guida che ha insospettito gli agenti. Dopo ulteriori accertamenti, è emerso che la patente sarebbe stata contraffatta. È allora scattata per il giovane la richiesta di foglio di via con divieto di ritorno a Fasano. Per qualche tempo l'incauto guidatore non potrà quindi mettere piede senza autorizzazione nella nostra città.

V.F.

DISCARICHE ABUSIVELo scorso mese di febbraio, la Guardia di Finanza di Fasano, comandata dal Capitano Antonio Nigro, ha sottoposto a sequestro due aree adibite abusivamente allo stoccaggio di rifiuti. Le Fiamme Gialle, dopo i dovuti accertamenti, hanno rinvenuto nella discarica abusiva numerosissimi pneumatici e vari cumuli di materiale di risulta. Oltre al sequestro delle aree e dei materiali stoccati, i Finanzieri hanno anche denunciato all'Autorità giudiziaria due persone.

OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZAAveva messo su una società fantasma con un giro d'affari di 750mila euro che sarebbe potuto arrivare anche a tre milioni. Ma è stato scoperto e denunciato. Nei guai è finito un fasanese, accusato nelle scorse settimane dalla Guardia di Finanza di frode ed evasione fiscale. L'uomo, spacciandosi con una falsa dichiarazione d'intenti come un abituale importatore ed esportatore di detersivi e bevande, ne avrebbe acquistati in grande quantità senza versare la dovuta Iva. Ad attirare l'attenzione dei finanzieri, il fatto che l'azienda in questione sarebbe nata e morta nello stesso anno, non avendo quindi i requisiti per chiedere l'esenzione dal pagamento dell'imposta sul valore aggiunto. Pare inoltre che l'uomo avesse intestato la società ad un'altra persona a sua insaputa.

V.F.

SEQUESTRO A NORMA DI LEGGEÈ finita bene la brutta avventura vissuta da una studentessa barese, la chiameremo A, cittadina albanese, che da anni vive nel capoluogo pugliese e d'estate passa un periodo di vacanza a Savelletri col suo fidanzato, fasanese d'origine. Proprio insieme al fidanzato, A ha trascorso parte delle vacanze natalizie in Albania a casa dei genitori. Purtroppo, il giorno previsto per il rientro, il fidanzato sarebbe dovuto tornare da solo. La ragazza non poteva tornare a casa sua in Italia: il permesso di soggiorno le era scaduto. Era successo, infatti, che, l'ultima volta che l'aveva rinnovato, anziché ricevere la consueta proroga con scadenza trentun gennaio, qualche zelante impiegato aveva pensato bene di arrotondare al trentun dicembre senza avvisarla. “Avrei dovuto controllare” ammette A, “ma siccome rinnovo il permesso ogni anno e la prassi è di rinnovare per periodi di dodici mesi, non capisco perché questa volta avrebbero dovuto farlo di undici, eppure è quello che è successo”. Così, partita con le carte in regola subito dopo Natale, A si è ritrovata fuorilegge prima dell'Epifania! La coppia ha quindi dovuto iniziare un frenetico match contro la burocrazia. Tra rappresentanze diplomatiche in Albania, dove qualcuno faceva intendere di potersi interessare ad accelerare le pratiche, e amici da Bari che incontravano la comprensione e la disponibilità della Questura, la questione si è risolta dopo quindici giorni di traversie per la coppia e di lavoro perso per il fidanzato. La giovane ci racconta

Via Roma, 115FASANO (BR)Tel./Fax 080.442.71.63Cell. [email protected]

Page 12: Il Menante - Marzo 2009

pag. 12 marzo 2009

che ha provato la sgradevole sensazione di essere sequestrata. Non poter tornare a casa ed essere trattenuti altrove contro la propria volontà, cos'è se non un sequestro legale prodotto da una normativa assurdamente repressiva nei confronti di chi ha un passaporto diverso?

Francesco Vergine

RICORSO PER MOBBING: VINCE IL COMUNEIl Comune di Fasano ha vinto un ricorso per mobbing presentato circa sei anni fa da un vigile urbano che asseriva di essre stato vittima, da parte di un superiore, di comportamenti persecutori, reiterati nel tempo e causa di varie patologie, tra cui un forte stato depressivo. Al ricorso era associata richiesta di risarcimento danni per duecentomila euro. Il giudice, tuttavia, nel respingere la pretesa assolvendo la Pubblica Amministrazione, ha sottolineato l'inadeguatezza delle prove addotte a sostegno del risarcimento.

CONFERENZA DI MONS. CARMELO CARPARELLI SUL BULLISMOMons. Carparelli, nel salone affollatissimo dell'Associazione culturale formativa “San Giuseppe” in Bari ha svolto il tema “Il bullismo”. “Che cos'è il bullismo? E' l'idiota che è dentro di noi. Chi lo fa esplodere, fa male a se stesso e agli altri; perciò – ha detto– Mons. Carparelli – sono necessarie la prevenzione ed un'educazione ai veri valori morali. Che saranno domani questi giovani, se non hanno modelli a cui ispirarsi? E' necessario impegnarsi nelle famiglie, prima che nella scuola; diversamente, tutto sarà un fallimento”.

F.A.

LETTERA AL SINDACOSi sa: chi risiede nelle frazioni vive in generale disagi legati al collegamento con la città. Compito delle amministrazioni è quello di comprendere i disagi e cercare il più possibile di porvi rimedio. Alcuni abitanti di Savelletri hanno avviato una raccolta firme per sollecitare l'intervento comunale sulla società di trasporto urbano. Il disagio consiste nel fatto che dopo le ore 9.15 è prevista solo una corsa con partenza da Fasano alle 14.00 con arrivo al borgo marinaro alle 14.30. Per questo motivo, più di cento cittadini residenti a Savelletri chiedono l'istituzione di una nuova corsa alle ore 11.15. Corsa che si effettua solo nel periodo estivo ma che è necessaria tutto l'anno.

F.R.

UN IMPEGNO CONTRO LA CENTRALE ELETTRICANella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso si è tenuta, organizzata dall'associazione “The Wall”, presieduta da Alessandro Amati, una conferenza dal titolo “Quale futuro per Fasano”. L'argomento in discussione ha riguardato, in particolare, la paventata realizzazione di una centrale a combustione per la produzione di energia elettrica. Il Presidente dell'Associazione ha rimarcato l'indiscussa vocazione turistica del nostro territorio, mentre l'intervento della dott.ssa Angela Melpignano ha affrontato il tema della salute, anche in termini di possibili ripercussioni derivanti dalla presenza di una centrale elettrica. L''intervento di Martino Bonomo, Presidente del Fai Puglia, è stato incentrato sugli aspetti positivi e negativi dell'insediamento di una centrale, mentre le parole del prof. Dino Borri hanno sottolineato la necessità di una migliore organizzazione dello sviluppo del territorio da parte delle Amministrazioni pubbliche. La conferenza è stato chiusa dall'intervento del Senatore Nicola Latorre che ha usato parole forti verso l'atteggiamento del Governo nazionale che mira a trasformare il Sud Italia in un'enorme centrale energetica. Ha riscosso il caloroso applauso dei presenti la paraola del Sindaco Lello Di Bari che ha garantito che la centrale elettrica a Fasano non si farà.

A.N.

ALLA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO Anche quest' anno la Città di Fasano ha preso parte alla BIT, Borsa Internazionale del Turismo di Milano, dal 19 al 21 febbraio. Con lo stand rappresentativo della “Terra di Brindisi”, progetto cui hanno preso parte tutti gli Enti più importanti della relativa provincia, a livello enogastronomico, storico e turistico, la nostra cittadina ha suscitato vivo interesse nei tanti visitatori soprattutto stranieri, nonché della stampa internazionale, con la presentazione del Corteo storico ricreativo pluridecennale “La Scamiciata”. Degna di nota, la partecipazione attiva alle quattro conferenze stampa programmate durante le giornate della BIT, il primo cittadino di Fasano, Lello Di Bari, insieme con gli assessori provinciali al Turismo, Giorgio Cofano, e alle attività Produttive, Donato De Carolis.

NEVICATE ECCEZIONALIL'eccezionale ondata di maltempo che ha investito l'Italia non ha risparmiato la nostra cittadina.Una nevicata tanto breve quanto intensa ha imbiancato la zona del fasanese, per la gioia dei bambini e, soprattutto, degli innamorati, lo scorso 14 febbraio, rendendo ancora più romantico e memorabile il giorno di San Valentino. Tuttavia, dopo una tregua durata appena una settimana, la neve é tornata a fare la sua comparsa, questa volta con maggiore insistenza, creando non pochi disagi alla popolazione della Valle d'Itria. Qualche problema si è avuto anche a Fasano, ove sono caduti alcuni centimetri di neve. Il Sindaco, Lello Di Bari, ha emanato un'ordinanza di chiusura degli istituti scolastici, a causa delle condizioni meteorologiche avverse.

SOSTITUZIONE SPETTACOLO DI PROSA Variazioni nel programma della stagione di prosa 2008-2009 del Comune di Fasano. Il prossimo 24 marzo, a causa dell'indisponibilità della protagonista di “Ogni anno punto e a capo”, Tosca D'Aquino, avrà luogo lo spettacolo “Caro Frankie” di e con Massimo Lopez. Quest'ultimo interpreterà i più famosi successi di Frank Sinatra, accompagnato dalla Big Band Jazz Company e arrangiamenti curati da Gabriele Comeglio, ripercorrendo la vita del celebre cantante italo-americano.

INCONTRO SULLA SHOAHEsclusivo incontro con lo scrittore israeliano Aharon Appelfeld, presso la Sala di rappresentanza del Palazzo Municipale, a Fasano.“Una memoria solitaria: persecuzione e scrittura”. Questo il tema della serata, organizzata dall' associazione “Presidi del libro” di Fasano in collaborazione con la Regione Puglia e con il patrocinio dei Comuni di Bari e Fasano, nonché della Provincia di Brindisi. Hanno preso parte attivamente all'incontro Manuela Consonni, docente dell'Università di Gerusalemme e Leonardo Arnese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Fasano.L'intellettuale Appelfeld, testimonianza vivente dell'Olocausto, al termine dell'incontro ha avuto modo di presentare la sua ultima opera letteraria, “Paesaggio con bambina”, edito da Guanda.

Valeria Panzetta

PER NON OFFENDERE Tempo fa, un amico disabile mi raccontava che esisteva una psicologia per non offendere il disabile. Quando un disabile comincia ad amare una persona, inizia la guerra dell'ignoranza, dissimulata dalla scusa “siamo amici, ma non andiamo oltre”. Oppure, “ non sei amico mio”. Dopo ti guardano con un'aria imponente , come se minacciassero. La mia posizione smaschera l'ignoranza in materia. Perché il disabile non ha chiesto di nascere, ad esempio , paralizzato, o con un altro problema fisico. Succede che la natura dà a queste persone una maggiore dose di intelligenza a compensazione di ciò che manca nel fisico. Ho sentito anche che spingere una carrozzella stanca con l'andare del tempo. Queste piccole ferite pongono innanzi al disabile una barriera enorme da abbattere. Ciò è dovuto a una cultura dell'ignoranza e di non amore verso il disabile, o meglio ad un amore a metà. Perché non si accettano le diversità della natura. Tutto sembra orientato alla cultura professata ai tempi di Hitler, che voleva una razza perfetta e nessun fastidio tra i piedi. Ecco le barriere da abbattere ora, con molta cura. Nessuno si offenda, ma è così. Parlo chiaro.

Pino Carrone

Page 13: Il Menante - Marzo 2009

pag. 13marzo 2009

Production ha prodotto ottimi risultati, come da copione. L'iniziativa sta riscontrando cospicue adesioni da parte di tutti coloro che offrono alla platea le proprie potenzialità canore e anche da parte di tanti giovani che si dilettano col canto per semplice divertimento. Come ogni manifestazione canora che si rispetti, la giuria era composta da personaggi del mondo musicale locale e nazionale tra cui: Benito Furleo Semeraro (ex batterista fasanese), Pietro Cascione (Diplomato al conservatorio - Violinista-Chitarrista monopolitano), Giuseppe Potenza (libero professionista ex titolare di reti televisive e radiofoniche) Aldo Carbonaro (direttore de il Menante), Francois Micheal (noto cantante professionista).La vincitrice della seconda edizione del Fasankaraoke è stata Daniela Maselli che si è esibita con il brano Insieme di Mina, ricevendo un punteggio totale di 84 .Le qualità e

Nell'incantevole cornice della selva fasanese si è svolta, presso il ristorante “Il Castelluccio”, la seconda edizione del Fasankaraoke. I partecipanti provenivano da vari comuni, Martina Franca, Monopoli, Mola di Bari, Putignano, Locorotondo e naturalmente Fasano. L'efficace organizzazione dello Staff della Diroma

la dolcezza della voce di Daniela meriterebbero di travalicare i confini locali e non è escluso che col tempo tali capacità trovino il giusto riconoscimento. Sul podio, al secondo posto Mosè Schiavone, con il brano Nel sole di Albano (punteggio 69), mentre il terzo posto è toccato ad Antonella Brogna, esibitasi con Brivido caldo dei Matia Bazar (punteggio 68). Altri premi, miglior duetto, sono stati assegnati a Mariacarmen Papagni e Tonino Lomascolo che hanno cantato Vivo per lei di Bocelli e Giorgia. Davide Maselli per la miglior interpretazione canzone anni '70. Mariella Trisciuzzi con il brano Tu si 'na cosa grande di Domenico Modugno per la miglior interpretazione della canzone napoletana. Vito Grassi, detto Vitullo, con il brano Angeli negri di Fausto Leali, premio simpatia. Dino Zigrino con il brano Bimba mia di Franco Califano, il premio Il Menante, come miglior interpretazione d'autore.

F.A.

RISTORANTE - SALA RICEVIMENTI - PIZZERIA

Viale Castelluccio, 54/bis - 72010 Selva di Fasano (Br)Tel. 080.4331026 - 338 4460579

FASANKaraokeFASANKaraoke

Page 14: Il Menante - Marzo 2009

pag. 15marzo 2009

L'IMPORTANZA DI UNA FESTAIn Italia i pugliesi danno molta importanza alle feste. La dimostrazione di ciò sta nel fatto che molti premi d'elogio sono stati attribuiti alla Puglia per l'organizzazione di feste pubbliche. Durante il periodo carnevalesco ha ottenuto un discreto successo la frazione di Fasano, Pezze di Greco. I carri messi in scena sono stati per lo più ispirati ai classici di Walt Disney ed ad altri cartoni animati. Molta gente è accorsa per ammirare la sfilata, altri, invece, hanno preferito disinteressarsene. Non tutti, infatti, comprendono il significato del carnevale. Le origini del carnevale sono antichissime e traggono spunto dalle dionisiache greche e dai saturnali romani. In queste feste antiche l'uomo sentiva la necessità di svincolarsi dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Nella tradizione cristiana il tempo di Carnevale, detto anche tempo di Settuagesima, era visto come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Il carnevale, quindi, non ha nulla da invidiare alle altre feste, è anzi un periodo in cui all'uomo viene concessa massima libertà senza paura di essere giudicato, ovviamente nel rispetto della legge.

Giovanni Loparco

foto: Giovanni Cardone

Studio di medicina estetica

Effettua trattamenti di:• Fotoringiovanimento con IPL• Epilazione progressiva definitiva con IPL• Trattamento di capillari, cuperosi, nevi rubri con laser• Trattamento di cellulite con mesoterapia• Trattamento di adiposità localizzata

Piazza Plebiscito, 5 - FASANO (BR)Tel. 080 4421422 - Cell. 338 7686895

medicina estetica

Page 15: Il Menante - Marzo 2009

pag. 14 marzo 2009

PER TUTTI È CARNEVALE“Una volta l'anno è lecito impazzire”. L'espressione è antica, eppure di gran moda e si riferisce ad un rito collettivo frequente in molte culture. In un ben definito periodo di ogni anno sono tutti autorizzati a non rispettare le convenzioni religiose e sociali, a compor-tarsi quasi come se fossero altre persone. Per esempio, a carnevale.Le immagini parlano da sole, anche a Fasano, almeno una volta l'anno, è lecito impazzire. Così la festa delle maschere non è più un piacere dedicato esclusivamen-te ai bambini, ma coinvolge tutti quanti, anche chi, per mancanza di fantasia o per timidezza, ha preferito respirare l'aria della festa in abiti borghesi.Per il 2009 Piazza Ciaia è stata animata dai carri tematici. Solo per citarne alcuni: l'Ape Maya, i personaggi di Walt Disney, un pullmino allestito modello “favolosi anni '70”, un carro funebre per celebrare la dipartita di un certo “Magnaccio”. Spuntavano, inoltre, a far bella mostra di sé, un cassonetto per i rifiuti e un missile pronto ad essere silurato nello spazio.Il dato più piacevole che è emerso è che per far festa basta davvero molto poco: qualche travestimento (apprezzabili i maschietti che hanno deciso di imbellet-tarsi con rossetti, calze a rete e tacchi a spillo saccheg-giati dagli armadi delle mamme e delle sorelle), un po' di coriandoli, musica a tutto volume e soprattutto desiderio di spensieratezza.Anche se il tempo non è stato proprio clemente – la temperatura era molto bassa – i bambini l'hanno fatta da maestri e hanno sfidato i geli invernali pur di sfoggiare le proprie mise, noncuranti delle mamme che strillavano loro di indossare le giacche a vento. Persino i piccolissimi in passeggino, probabilmente non del tutto consapevoli del clima festaiolo, hanno esibito simpatici vestitini e musetti colorati.Per gli amanti del gossip locale, pare che persino il Primo Cittadino, nonostante i numerosissimi impegni, abbia trovato il tempo per dimenarsi, in pieno centro cittadino, in un ballo selvaggio con un gruppo di maschere scatenate.

F.A.

foto: Pina Meuli

Page 16: Il Menante - Marzo 2009

pag. 16 marzo 2009

Santa Pasqua, la gioia per noi cattolici, la tristezza per i nostri fratelli cattolici in Rwanda. Tra qualche settimana i cattolici di tutto il mondo festeggeranno la Santa Pasqua nella gioia ma, proprio negli stessi giorni, in Rwanda si farà memoria del terribile genocidio dei tutsi che nei giorni tra il 7 aprile e luglio del 1994 causò la morte di oltre un milioni di tutsi e hutu moderati di ogni sesso ed ogni età. Il governo ruandese ha decretato che ogni anno nei giorni dal 7 al 12 aprile si faccia memoria di quei terribili momenti. In quei giorni in Ruanda non c'è festa, è un grande momento di tristezza. Molti di noi hanno avuto modo di seguire gli

eventi dalle scarne notizie dei media. Altre cose le abbiamo viste in film e documentari. Ma oggi è importante raccogliere la testimonianza dalla voce di Padre Aimé ( Amato) Rukanika, parroco a Savelletri, che si è reso disponibile a raccontarci, non senza sofferenza, quei drammatici momenti perché siano di monito per l'umanità che deve impegnar-si affinché eventi del genere non abbiamo più a ripetersi. Chiunque voglia incontrarlo potrà ascoltare dalla sua voce fatti ed episodi di quei terribili giorni. “Il Ruanda - dice Padre Amato - è una nazione al centro dell'Africa, non toccata dal mare. La sua superficie è di ventiseimi-

latrecentotrentotto chilometri quadrati abitata da più di otto milioni di persone. Le donne sono più del cinquantadue per cento ; mentre l'età media è inferiore a venticinque anni. Quindi una popolazione molto giovane che ha una speranza di vita che raggiunge almeno il cinquantacinque per cento. In genere, l'economia del Ruanda è basata sull 'agricoltura manuale. Oltre ai prodotti generalmente coltivati per il fabbisogno delle famiglie, come patate dolci, banane, mais, a livello industriale si coltivano il caffè e il tè. Il reddito pro capite non è superiore a trecento euro l'anno. La popolazione ruandese è per il 70% cristiana e la maggioranza è cattolica; anche se la religione cristiana è arrivata non più di cento anni fa, la Chiesa , oltre che di evangelizzazione , si occupa anche dell'istruzione, della sanità, della carità per venire incontro alle diverse necessità degli abitanti. Prima di essere affidato dalla Società delle Nazioni al Belgio come territorio sotto tutela, fin dalla prima guerra mondiale, il Ruanda è stato governato dalla monarchia. Nel 1962 venne proclamata l'indipendenza e avvenne la proclamazione del la repubblica. I governi che sin dalla colonizzazione si sono succeduti non hanno mai tenuto in considerazione i diritti dei cittadini. Hanno invece governato il paese basandosi sulla mobilitazione e sugli affronti fra le etnie. Questa mancanza di rispetto portò molti dissidenti ad esiliarsi nelle nazioni circostanti come anche in America e in Europa. Cinquanta anni dopo che il mondo aveva gridato ad alta voce lo slogan di “ never again” “ plus jamais” “ mai più”, in seguito allo sterminio degli ebrei, il popolo ruandese ha vissuto i momenti più tragici della sua storia con il genocidio dei tutsi e i massacri degli hutu moderati nel 1994. Questo terzo genocidio del ventesimo secolo, particolare nella sua drammaticità e nella sua velocità - oltre un milione di morti di ogni sesso e di ogni età, solo in novanta giorni- è stato il frutto di una politica etnico- razzista di lunga data. Infatti, il tessuto sociale ruandese, per lungo tempo saldo nei suoi tre gruppi sociali, è stato distrutto da una ideologia razzista introdotta e da una pratica politica discriminante, a base razziale , ben eseguite , applicate in modo consapevole e metodico. E'importante sottolineare che questo genocidio fu decretato ed eseguito dal governo dell'epoca, sotto lo sguardo volutamente inattivo di tutta la comunità internazionale. Questo luttuoso evento ha lasciato la nazione completamente distrutta, sia economica-mente che nelle infrastrutture. Tutta la popolazione profondamente ferita perché colpita negli affetti più cari. La ferita è stata talmente profonda che ancora oggi non si è rimarginata. Dopo quindici anni , non c'è un giorno che passi senza dimenticare quella disastrosa tragedia. Personalmente ho combattuto fra la vita e la morte per un mese, scappando da una parte all'altra. Nel frattempo non sapevo cosa stesse succedendo alla mia famiglia. Durante le tre notti e tre giorni che ho passato in soffitta dell'episcopio dove stavo nascosto ho fatto una promessa a Dio che se riuscivo a salvarmi , la mia preoccupazione sarebbe stata di occuparmi degli orfani.E questa promessa è stata la prima motivazione per rientrare in Ruanda nel

mese di dicembre 1994, subito dopo il genocidio. Arrivato in Ruanda , ho saputo dello sterminio della mia famiglia; per fortuna mia madre e due sorelle erano in Congo, e ho preso in visione la reale e concreta situazione del Ruanda e dei ruandesi. Dopo questa tragedia, la volontà comune è quella di onorare il Paese e i suoi morti, evitare rancore e vendetta, costruire uno stato di diritto, inculcare nei giovani una educazione ai valori fondamentali della vita, della pace, della vera libertà e del rispetto dell'altro. Dobbiamo allora occuparci delle vittime del genocidio: gli scampati alla morte, le vedove , gli orfani che sono più di trecentomila, i feriti fisici e morali, le donne violentate che hanno anche contratto l'AIDS. Di fronte a questi problemi, qualche volta mi sento squalificato, come una persona senza alcuna importanza, fino a screditare anche gli altri, soprattutto coloro che hanno mezzi e non fanno niente. Francamente, di fronte alla situazione che i bambini vivono ed altre conseguen-ze del genocidio , mi capita anche di non rimpiangere la morte dei nostri genitori, fratelli e sorelle e altri parenti e amici. Visto come sono stati uccisi innocente-mente, secondo le testimonianze, come all'ultimo minuto sono stati pronti a morire e come hanno vissuto il loro calvario: sicuramente ora sono in cielo. Al contrario, io rimpiango questi bambini che vivono soli, che sono senza fissa dimora, senza famiglia, in breve questi bambini che sembrano essere rifiutati dal mondo. Ho pietà di queste ragazze violentate durante il genocidio e che oggi hanno questa ferita e tra loro ci sono quelle che hanno contratto malattie incurabili. Ho pietà di queste vedove disperate ed alcune tra loro abitano nei tuguri e nella loro povertà vivono col virus dell'AIDS. Ho pietà di tutte queste famiglie che non hanno partecipato al genocidio ma che si sentono colpevoli, perché i loro familiari hanno partecipato a questo genocidio. Ed ancora ho pietà di tutti i ruandesi che hanno partecipato a questo genocidio: invece di riconoscere il male che hanno fatto, resistono sempre all'ideologia del genocidio. Ed infine, ho pietà di tutti i politici che restano indifferenti a tutte le conseguenze del genocidio e tutto ciò che in questo ultimo periodo si sta verificando: in Sudan , in Somalia ed in altre nazioni dalle quali di tanto in tanto ci pervengono notizie luttuose. Per finire , approfitto di questa occasione per ringraziare tutti gli amici di Castellana, Polignano, Fasano, Monopoli, Conversano, Savelletri che hanno preso a cuore i problemi dei ruandesi attraverso l'associazione ABBRACCIAMOCI ONLUS, con adozioni a distanza di bambini e ragazzi, con la costruzione di una casa alloggio per studenti a Kigali, e coloro che hanno avuto il coraggio di andare a vedere e vivere la nostra realtà. Prego sempre Dio affinché si moltiplichino le opere di carità verso le popolazioni bisognose. Malgrado i problemi del nostro Paese , il Ruanda una piccola nazione , rimane sempre un bel paese con un splendido panorama grazie alle sue colline , un paese con un clima piacevole e senza dimenticare la sua accoglienza e la sua cultura che toccano il cuore di tutti coloro che lo visitano . Auguro a tutti Buona Festa di Santa Pasqua”!

Carmine Gimmi

TESTIMONIANZA DI UN GENOCIDIO

Mamma Raffaella, papà Francesco Rivizzigno e la piccola Angelica annunciano la nascita di Asia.

Dal 7 marzo il piccolo Mariano lieta il cuore di mamma Mariarosaria e papà Angelo Clemente.

Eleonora, la gioia che è entrata in tanti cuori di oggi e di ieri.

B e n v e n u t o M a t t e o ! “ U n neonato ci restituisce il mondo che abbiamo perso, un mondo di prodigi.”

momenti specialimomenti specialimomenti speciali

Page 17: Il Menante - Marzo 2009

pag. 17marzo 2009

Una nostra amica operaia e sindacali-sta ci ha segnalato un'originale iniziativa sindacale e ci ha invitato a seguirla. Stranamente l'appuntamento era fissato presso l'Istituto Alberghiero dove si sarebbe dovuto tenere un corso di formazione per lavoratori. Poi, a causa dell'ordinanza del sindaco di Fasano che, venerdì 20 febbraio, ha tenuto le scuole chiuse per neve (ma la neve non c'era), l'incontro è stato spostato nella sede della Camera del Lavoro CGIL di Fasano, al numero 21 di Via Verdi. Il corso per operatori alimentaristi, ci ha spiegato la docente, la tecnologa alimentare Ivana Cavaliere, rilascia un attestato indispensabile per lavorare a contatto col cibo. Questo attestato, di durata quadriennale, sostituisce, in base alla legge regionale pugliese n° 22 del 24/7/2007, il vecchio libretto (tesseri-no) di idoneità sanitaria. Ai corsisti vengono forniti elementi base di conoscenza per poter valutare i rischi chimici, fisici e microbiologici cui i cibi sono sottoposti, allo scopo di garantire la sicurezza degli stessi operatori e di chi consuma i prodotti. Abbiamo quindi approfondito il discorso col referente di questo corso per la Camera del Lavoro, il professor G i u s e p p e V e n t r e l l a d o c e n t e dell'Istituto Alberghiero, che ci ha spiegato intanto che la CGIL locale ha inteso offrire un servizio ai lavoratori ed alle imprese del territorio, in collaborazione con l'agenzia di formazione Smile Puglia. Grazie ad un'apposita convenzione regionale stipulata con questa agenzia dal sindacato di categoria degli alimentaristi della CGIL, la FLAI, si è potuto rilasciare l'attestato già a 112 nostri concittadini nel mese di febbraio, altri corsi sono previsti per marzo e ancora se ne potranno organizzare se perverranno ulteriori

r ichieste. I l tutto abbattendo notevolmente i costi. Ventrella, in particolare, ha curato gli aspetti logistico-organizzativi e non a caso i corsi si tengono presso l'Istituto Alberghiero “la mia scuola sperimenta piatti e abbinamenti in ambiente didattico, ma abbiamo voglia di farci conoscere dagli operatori del settore”. Scrutando tra i partecipanti al corso abbiamo notato, accanto agli operai, i volti di noti imprenditori locali della ristorazione. La domanda a Ventrella è sorta spontanea: ma cosa ci fa qui la vostra controparte? In particolare voi della CGIL non siete quelli che dicono sempre di no agli imprenditori e fomentate il conflitto in azienda? Il sindacalista sorridendo ci risponde che: “Evidentemente questo stereoti-po non corrisponde al vero, a noi piace pensare che sindacato ed impresa possano entrambi essere parti attive di un processo di crescita”. E a questo punto abbiamo voluto sentirla, la “controparte”, abbiamo scelto la signora Lina Furleo, titolare di una nota azienda (gastronomia Moretti). Signora, cosa ci fa un datore di lavoro qui in CGIL, nella tana del lupo? “Abbiamo fatto questo bel corso insieme alle dipendenti, io lavoro insieme con loro e quindi anch'io sono tenuta a farlo. Per quanto riguarda il sindacato, io credo che svolga la giusta tutela dei lavoratori. A noi non capitano vertenze perché mio marito dice sempre che piuttosto dobbiamo fare sacrifici in famiglia, ma gli operai vanno pagati! I nostri dipendenti sono molto legati a noi e non mandiamo via nessuno, ma quando qualcuno di loro decide di prendere altre strade io consiglio sempre di farsi fare i conteggi dal sindacato e poi di parlare insieme col nostro commercialista”.Andasse sempre così.

F.V.

Signor Presidente, vorrei che spiegasse a gran parte degli italiani la maniera per arrivare alla fine del mese. A casa siamo in tre e dobbiamo fare i salti mortali per arrivare a fine mese. Come noi, ce ne sono tanti in Italia. L'unico stipendio che entra in casa è quello di mia moglie, seicentocinquanta euro. Ogni mese ci sono da pagare acqua, luce, bisogna far la spesa per mangiare, comprare qualche indumento ed è gia tanto potercela fare. Ma quando iniziano problemi di salute e bisogna ricorrere alle medicine o a visite specialistiche e al ticket da pagare, la situazione comincia davvero a precipitare. Una famiglia con un reddito di appena settemila euro l'anno deve fare i conti con bollo auto, assicurazione, bollette varie, non ultimo il canone rai, che al 2009 è ancora obbligatorio, ecc… Mi spieghi Lei come è possibile, in queste condizioni, condurre un'esistenza dignitosa. Vorrei proporLe un cambio, se è disposto ad accettare. Le offro di abitare in casa mia, 30 metri di superficie, di vivere con seicentocinquanta euro al mese, mentre io, insieme alla mia famiglia, andremmo a stare nella sua lussuosa villa ad Arcore, serviti, riveriti e immersi nella serenità che solo l'agio riesce a dare, come penso sia per Lei. Con profondo rispetto verso l'Istituzione che rappresenta, Le chiedo di avviare iniziative concrete per i cittadini, italiani e non, che vivono questa condizione di disagio. Nel ringraziarLa, porgo distinti saluti.

Domenico Diroma

AI GIOVANIIn un periodo in cui si parla di crisi finanziaria, di crisi economica, frutto di negligenza e superficialità, di crisi dei valori e di sfiducia nei partiti politici, un periodo in cui sovrano regna il populismo ben lontano dal prendere in reale considerazione i disagi delle persone comuni, non restare solo, non scoraggiarti, non consentire agli altri di decidere per te. Aderisci al Partito Democratico per diventare protagonista. Abbiamo bisogno di te per diventare una vera forza e per costruire una società migliore. Il Partito Democratico è il partito dei giovani. A Pezze di Greco il nostro impegno è indirizzato a: costituire una cooperativa di servizi per creare nuove opportunità di lavoro, realizzare un corso teorico pratico di primo soccorso, dar vita a un dibattito sulla sicurezza e l'ordine pubblico, costruire gruppi di volontariato, avviare un dibattito sui temi “Giovani e sport” e “Giovani e tempo libero”. Se le nostre proposte ti sembrano degne di attenzione, indica a quale di queste occorre dare priorità, oppure segnalaci altre problematiche da approfondire insieme.Per ogni informazione, info tel. 338/7686895, e-mail

Vito [email protected]

72015 FASANO (BR)Via Bari Evoli, 31 - cell. 335.8406325

IL SINDACATO CHE NON TI ASPETTI

“ T e s t i m o n e s i l e n z i o s o m a straordinariamente eloquente”: così Giovanni Paolo II ha definito la Sacra Sindone, l'antico lenzuolo di lino in cui fu avvolto il Cristo morto, ben custodita nel Duomo di Torino e donata al Papa da Umberto II di Savoia dopo la sua morte. Il 28 febbraio la Sacra Sindone è stata la protagonista di un'importante conferenza, “La Sindone avvolta nel mistero”, patrocinata dalla Città di Fasano e organizzata dalla sezione provinciale dell'Uciim, “Unione cattolica italiana insegnanti medi”, la cui presidenza è tutta fasanese: la prof.ssa Chelli Nardelli. Ospitata al Teatro Sociale, la Conferenza ha visto la partecipazione di una tra le voci più importanti nel panorama della sindonologia, la p r o f . s s a E m a n u e l a M a r i n e l l i . Numerosi sono i saggi pubblicati dalla sindonologa, quasi trenta gli anni

dedicati allo studio della Sindone. La c o n f e r e n z a s i è a p e r t a c o n l'introduzione della prof.ssa Chelli N a r d e l l i c h e h a e v i d e n z i a t o l ' interminabi le r icerca mist ica dell'uomo posta alla base di un' esigenza metafisica: lo studio d e l l ' i n f i n i t a m e n t e p i c c o l o e dell'infinitamente grande. Fede e ragione sono le due ali per giungere alla verità. Interessante l'intervento del teologo Michele Loconsole, dott. in Sacra Teologia ecumenica e collaboratore della prof.ssa Marinelli. Il teologo ha relazionato su un altro dei simboli della morte del Cristo, la Corona di spine, ed ha sottolineato la storicità del cristianesimo: esso non è né un'ideologia né una religione. È un accadimento perché Dio si è fatto Uomo. Ma la relazione della prof. ssa Emanuela Marinelli è stata il fulcro della conferenza. Un approccio

CONFERENZA SULLA SACRA SINDONE

scientifico quello utilizzato dalla sindonologa per illustrare la storicità e la verità della Sacra Sindone che, per altro, sarà oggetto di una nuova ostensione nel 2010. Secondo la sindonologa non c'è alcun dubbio sulla veridicità della Sindone: non è un falso medioevale; poco attente invece sono state le analisi effettuate con la tecnica del Carbonio 14 che hanno datato il lenzuolo tra il Duecento e il

Trecento. Il motivo? L'utilizzo di una parte del lenzuolo di lino troppo inquinata da fattori esterni. Tante sono dunque le prove, secondo la prof.ssa Marinelli, della verità della S a c r a S i n d o n e , l ' o g g e t t o archeologico più studiato: lo dimostrano i circa trecento articoli pubblicati sulle riviste scientifiche più prestigiose.

Francesca Radesco

LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Page 18: Il Menante - Marzo 2009

pag. 18 marzo 2009

A Padova si sono scontrate ronde leghiste dedite alla repressione degli extracomunitari, con ronde di sinistra che portavano coperte ai barboni. Sono i primi effetti del decreto che ammette e legalizza le ronde fai da te. Ognuno se ne crea una e vorrebbe ottenere l'accredito in prefettura. Prima o poi arriveranno anche a Fasano, strano che ancora non ci siano. Cosa succederà tra breve nella nostra città col proliferare delle ronde politicamente schierate? Vediamolo insieme.Ronde Rifondarole. Giorgio Cofano chiama a raccolta l'intero elettorato di sinistra. I quattro volontari radunati iniziano a battere i quartieri periferici per aiutare gli extracomunitari senza tetto. Poiché non ce ne sono, iniziano a spiegare ad alcuni disoccupati che la proprietà privata è un furto: nel giro di mezz'ora organizzano degli espropri proletari ma, poco abituati all'azione, vengono arrestati mentre tentano di forzare la serratura della Ferrari del sindaco.Ronde Nazionalalleate. Quella che a prima vista sembra una divisa mimetica, si rivela presto una vecchia camicia nera sbiadita dalla candeggina e coperta di chiazze di ragù di brasciole e unto di polpette fritte. Sostituito l'olio di ricino con dell'autarchico limoncello, si aggirano lungo via Forcella promettendo a presunti delinquenti dei posti di lavoro in cambio del voto. Molti sedicenti malfattori si riveleranno semplici disoccupati bisognosi di lavoro, subito scartati poiché incensurati.Ronde Leghiste. Ci ha provato. Purtroppo il geometra Filippo Meneghetti da Vergate sul Membro, impiegato presso un locale centro commerciale, non ha trovato altri lombardi con cui aggirarsi per le vie cittadine. L'ultima volta è stato visto aggirarsi nei pressi del dolmen di Montalbano, da lui ritenuto sacro luogo di cultura celtica, mentre grugniva come Borghezio durante un comizio.Ronde Uddiccine. Si aggirano per le viuzze del centro storico per convertire al cristianesimo i piromani che danno fuoco alle auto. Vengono presto arrestati per possesso di stupefacenti. Loro sostengono trattarsi di incenso, ma desta sospetti la presenza tra loro di un sacerdote giamaicano…Ronde Socialiste. Riescono ad individuare rapidamente scassinatori e topi d'appartamento, ma anziché denunciarli alle forze dell'ordine si dimostrano stranamente interessati al 10% delle refurtive.Ronde Piddine. Appena costituite, iniziano a litigare tra le correnti per chi dev'essere il caporonda. Per accontentare tutte le fazioni, sono istituite le figure di 4 vicecaporonda e 16 sottovicecaporonda. Quando si tratta di decidere chi deve ricoprire i posti dei 64 sottovicecaporondavicari si accorgono che non ci sono abbastanza iscritti per ricoprire tutti i ruoli e si ricomincia la discussione. Il tutto senza mai essere usciti dalla sezione.Ronde Italoforzute. I seguaci di Silvio Berlusconi (tessera P2 n. 1816) divisi in due opposte fazioni (i Lello's Boys e i Vituccio's Angels) si scontrano per il controllo del territorio. Luogo preferito per lo scontro è Piazza Ciaia dove i gruppi rivali se le suonano a colpi di riviste locali appositamente patinate per fare più male. La cosa sarebbe anche piacevole da vedere, se non fosse per i motoscafi parcheggiati selvaggiamente lungo i corsi principali che ingorgano il traffico.Ronde Francomastriane. Scorrazzano per la città passando dal marciapiede di destra a quello di sinistra e facendo le pernacchie ai passanti. La cosa strana è che i componenti delle altre ronde, invece di caricarli di mazzate, li invitino a unirsi a loro.Ronde Cittadine. Formate da casalinghe, pensionati e gente che la mattina vorrebbe andare a lavorare, ma la notte non riesce a dormire perché tutte le ronde precedenti fanno troppo casino senza che ce ne sia bisogno. Escono armati di mattarello e menano chiunque ostenti simboli di partito.

LE RONDE ANOMALE

HA ORDINATO LA NEVEDio creò il mondo. La Genesi contiene un'accurata e poetica descrizione della solerzia e dell'impegno che tale opera richiese: le acque, la terra, il cielo, gli animali e infine l'uomo, forgiato a immagine dell'Onnipo-tente, la donna, maldestra compagna e scellerata consigliera. Il disegno divino era ben congegnato, il paradiso terrestre è il luogo in cui è negata ospitalità alla sofferenza, ai patemi, alle malattie. L'uomo e la donna erano destinati alla perpetua felicità. La storia insegna che Eva non era immune alle tentazioni, che Adamo non era così insensibile alle seduzioni femminili, la mela era tanto saporita e il serpente sarebbe stato meglio tenerlo relegato in un terrario. C'è una storia parallela che solo in pochi conoscono, gli esegeti dei libri antichi e polverosi conservati nelle bibliote-che comunali. Pare, infatti, che Eva non tanto dalla mela fosse attratta. Poteva forse immaginare che il saporito frutto le avrebbe risparmiato copiose attese dai medici? Del resto, nel paradiso terrestre non vi era spazio per le malattie e quindi la maliarda non nutriva alcun interesse per le mele, preferiva le mousse che il suo c o m p a g n o A d a m o l e f o r n i v a quotidianamente. Eppure Eva aveva un desiderio, uno di quei capricci femminili che va assecondato altrimenti l'intesa della coppia va a farsi benedire, le recipro-che promesse di amore lasciano spazio alle ripicche e il talamo non è più alcova avvolgente, ma campo di battaglia. Non abiti, non borse, né scarpe e neppure accessori: Eva voleva la neve. Adamo, che certamente non spiccava per un elevato quoziente intellettivo, in un primo momento le aveva rifilato un bastoncino di zucchero filato, di modo che, placando lo stomaco, la compagna avrebbe finalmente taciuto. Nulla di fatto; non bastarono lo zucchero filato, le meringhe, i tuorli delle uova montati a neve. Eva era bene decisa ad ottenere ciò che aveva

in animo. Come biasimarla? Dio aveva creato il mondo in pochi giorni e il suo compagno non riusciva a procurarle un po' di neve? La vita di coppia non era più quella di una volta: liti, zizzanie, risentimento e perfino dispetti avevano preso il sopravvento. Fino alla mattina in cui Adamo, mentre leggeva il giornale davanti a una tazza di caffè bollente, ebbe finalmente l'illuminazione. C'era un paese – un posto che nulla effettivamente avrebbe da invidiare al paradiso terrestre – in cui il Primo Cittadino era in grado di produrre la neve con un'ordinanza. Detto fatto. Adamo procura ad Eva un biglietto (la storia appurerà che si trattava di biglietto di sola andata) per Fasano. Era il 18 febbraio 2009, un po' di neve si era delicatamente adagiata sulla collina. All'indomani, però, era scomparsa ed Eva era sull'orlo di una crisi isterica. Detto fatto: pur di evitare il triste epilogo, il Sindaco ordinò la neve ed in previsione di questa chiuse pure tutte le scuole. Quando assunse la decisione, il cielo era nero (infatti era sera inoltrata) e plumbeo, l'aria molto fredda, ma di neve neanche a parlarne; restava solo il morboso desiderio – quella che poi sarebbe stata spacciata come la buona fede del Primo Cittadino - che il cielo scaricasse una vera e propria tormenta. Il 20 febbraio, in barba al Sindaco che credeva di potere ordinare la neve, il sole fece un irriverente capolino, allietando la mattinata dei bambini che dai capricci di Eva avevano tratto indubbio beneficio. Che ne è stato di Eva? Dato che il biglietto era di sola andata, la maliarda ha deciso di trasferire la propria residenza a Palazzo di Città, dove pare – ahi noi – che più spazio venga dato alle bizzarrie che alle cose serie. Adamo? Continua a spassarsela nel paradiso terrestre. Il Sindaco? Pare che abbia deciso di affidarsi, per le prossime nevicate, a una ditta che fornisce neve artificiale.

Il Tulipano Nero

VAMPASCIOLI A GO GOIo dott. prof. cons., specialista in patologie della nutrizione e della digestione; perfez. in terapia della riabilitazione della muscolatura liscia; docente in malattie del sistema gastrointestinale presso la libera Università del Granturco,Annunciazione, annunciazione!Ho il piacere di partecipare che, per le h. 8.00, con la continuazione, del 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, ecc., del corrente 2009, presso il ristorante “La Squola”, si svolgerà il Convegno, da me promosso, sul tema: “ Vampascioli a Gogò – ostruzionismi, gonfiori e flatulenze discendenti”.Relatori: io; il dottore, già Chiar.mo aspirante al primariato dell'Unità Operativa “Fate voi”.Moderatore: Gianfranco Mi / VissaniIn relazione allo spessore e alla dimensione sociale del tema in trattazione, si auspica l'adesione dell'intera cittadinanza e si raccomanda di evitare ogni tentativo di ostruzionismo, politico e non.

Presidente della Commissione“Ottimo e Abbondante”

Page 19: Il Menante - Marzo 2009

pag. 19marzo 2009

La grammatica dice che in un tempo composto se l'ausiliare usato è il verbo essere il participio passato va accordato con il soggetto. Nel caso in cui l'ausiliare dovesse essere il verbo a v e r e l ' a c c o r d o s i f a c o n i l complemento oggetto ma solo se questo precede il verbo. Per cui si dice lei è arrivata e noi siamo venuti, si dice n o i a b b i a m o m a n g i a t o e l a peperonata che abbiamo mangiata. Non si dice la minestra che ho

mangiato e le cicorielle che ho raccolto. Si dice invece le cicorielle che ho raccolte e la minestra che ho mangiata (anche se faceva schifo la minestra e le cicorielle le ho comperate). Si dice io sono arrivato e noi siamo arrivati anche se non siamo mai partiti. Si dice che ho perso la coincidenza e che la coincidenza l'ho persa, ma non si dice dove l'ho perso (la coincidenza no, ma il portafoglio sì). Si spera che chi il portafoglio lo ha trovato e non me lo ha restituito gli sia venuto un colpo. Se ha trovato pure la coincidenza che avevo persa se la può tenere tanto il treno è già partito e noi siamo rimasti a terra. Si dice che mi hanno rubato la macchina ma non si dice che avevo lasciate le chiavi vicino al quadro perché se no faccio la figura del coglione. Con i verbi servili nei tempi composti, quando sono seguiti da un altro infinito, il participio passato è preceduto dall'ausiliare che si sarebbe usato se ci fosse stato soltanto il verbo all'infinito e le regole del suo accordo sono le stesse di prima per cui abbiamo dovuto seguire un filo logico per capire ma ci siamo dovuti arrendere perché non abbiamo capito una mazza e non siamo potuti andare a chiedere consiglio ad uno studioso di grammatica perché la peperonata che aveva mangiata pure lui è stata talmente tanta che gli ha fatto male e sta chiuso in bagno da due ore e noi stiamo qui ad aspettarlo perché continui la lezione.

Nicola Fiume

ACCORDO DEL PARTICIPIO PASSATO

RedazioneVia F.lli Rosselli, 51 - Fasano

tel./fax [email protected]

mensile

Direttore responsabileAldo Carbonaro

[email protected]

iscritto col n. 3/04nel Registro della Stampa

presso il Tribunaledi Brindisi

StampaLineagrafica - Fasano

www.ilmenante.it

Anno VI - n. 3Chiuso il 9 marzo 2009

la vignetta è di Cosimo Rosati

I dubbi dubbi e altro di Nicola Fiume

Tra il serio e il faceto

“CHI SOFFRE D'INSONNIA CHE CONTI LE PECORE”che significache il contadino non saprà mai quante pecore tiene.

“UNA MELA AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO”che significa:“Passi pure per i problemi intestinali, ma voglio vedere che ci faccio con le mele se mi spezzo una gamba.”

“TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE”che significa:“Tagliati i capelli!”

Complichiamoci la vita. Come se non bastassero le rogne che gli imprenditori hanno da grattarsi, anche per la crisi economica, l'illuminato amministratore che cosa fa? Provvede a procurarne altre. Un bel giorno si alza e decide di convocare mezza città per decidere quello che ha già in mente: forzare la legge che disciplina l'apertura domenicale delle attività commerciali. Protestano tutti, quelli a favore e quelli contro. Non si comprende però a favore di chi o di cosa, contro chi o contro cosa. Ma questo è un dettaglio, l'obiettivo è stato raggiunto, l'amministratore ha imposto la sua decisione; sempre la stessa che aveva in mente prima degli incontri. Alcuni gridano: ci vogliono affamare. Altri: perderemo il posto di lavoro. Altri ancora: falliremo; e ancora: siamo un paese turistico e per noi la Regione ha fatto una legge speciale!!! Sì, la legge, bisogna rispettare la legge!!! La legge? Quale legge? La questione invade il sonno di un commerciante che si sforza di capire. Appena si addormenta, comincia un complicato dialogo con un funzionario comunale.Scusi, lei che continua a scrivere ordinanze, cosa dice questa benedetta legge? Ma come si permette, le ordinanze non le scrivo sempre io, anzi quelle più enigmatiche sono farina del sacco di altri miei colleghi. Ho capito, ma mi può spiegare come si risolve questo gran casino? Ho sentito dire che si farà un referendum. Per decidere cosa? Allora lei è proprio duro di comprendonio! Si è vero, ma mi faccia un piacere, mi dica, cosa si decide? Con il referendum si deciderà chi è a favore dell'apertura dei negozi la domenica e chi è contro. Ah, adesso ho capito, grazie. Quindi è tutto risolto? No!!! Se vincono quelli a favore dell'apertura bisogna stabilire con un'ordinanza, secondo la legge, chi può stare aperto e chi no. E se vincono quelli a favore della chiusura? Uffa, bisogna aspettare che il sindaco firmi la stessa ordinanza. Ma allora perché tutto questo casino? Chi me la fa fare, mi sveglierò pure con il mal di testa, a me questi sogni complicati fanno venire il mal di testa. Lo capisce lei che mi viene il mal di testa? Caro signore, non sono stato certo io a cercarla, io stavo in grazia di Dio. Stavo riposando al caldo tra le braccia di mia moglie. Mia moglie queste domande non le fa più, neppure quando è sveglia. I negozi che frequenta lei possono stare aperti! Che dice, posso sognare una mezzoretta sua moglie? Ma come si permette, lei è proprio strano, sa? Non si arrabbi, io voglio solo capire. Lei può farmi capire? Facciamola finita, le spiego tutto io. Faccia attenzione, non ho altro tempo da perdere: possono stare aperti tutti i negozi, ho detto tutti, ad esclusione dei supermercati che hanno una superficie superiore ai 250 metri. Veramente?!? Allora chiude solo Conforama? Non chiude Conforama, ho detto solo i supermercati. E il sindaco lo sa? Be! mo ne vuole sapere assai, certo che lo sa. Ma lui - lo sanno pure i bambini - è fatto così, è sportivo.E sì, senza competizione non sa proprio stare. Bravo, mo si è inventato il referendum, comunque vada, vincerà pure quello e tutti grideranno: W Lello!

W LELLO!

Page 20: Il Menante - Marzo 2009

pag. 20 marzo 2009

brevissime dalla Regione

SICUREZZA STRADALE – "GUAGLIÒ, METTIAMOCI SULLA BUONA STRADA"Su richiesta dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia è stato pubblica-to il regolamento relativo al concorso di illustrazione denominato “Sicurezza stradale – Guagliò, mettiamoci sulla buona strada”, finalizzato alla sensibilizza-zione dell'opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale. Il concorso è aperto a tutti gli illustratori, professionisti e non, purchè maggiorenni e residenti in Italia e ha come oggetto la realizzazione di un'opera grafica relativa al tema della sicurezza stradale. I lavori dovranno essere consegnati entro le ore 12 del giorno 30 aprile 2009 secondo le modalità indicate nel regolamento.

EMANATI GLI INDIRIZZI PER IL PIANO REGIONALE DELLE POLITICHE SOCIALI 2009-2011 Con delibera n. 168 del 17 febbraio 2009 la Giunta regionale ha approvato gli indirizzi generali per l'attivazione e l'articolazione del percorso del secondo triennio di programmazione sociale, il 2009-2011. L'atto definisce le modalità di avvio e di realizzazione del percorso di programmazione partecipata, le priorità di intervento e le modalità di assegnazione e utilizzo delle risorse finanziarie. Come è noto la Giunta Regionale, con deliberazione n. 1104 del 4 agosto 2004, ha approvato il primo “Piano Regionale delle Politiche Sociali - Interventi e Servizi in Puglia”, riferito al triennio 2005-2007, anche se i suoi effetti e le iniziative con esso attivate si sono protratti fino a tutto il 2008. Con il piano regionale delle politiche sociali su base triennale, previsto dall'art. 9 della Legge Regionale n. 19 del 10 luglio 2006, la Regione provvede al riparto delle risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali e del Fondo Globale socio-assistenziale, per le relative annualità di competenza, al fine del finanziamento dei Piani Sociali di Zona di tutti gli ambiti territoriali pugliesi, in attuazione dell'art. 67 della stessa Legge Regionale n. 19/2006. Il provvedimento n. 168/2009 è pubblicato nel Bollettino ufficiale regionale n.33 del 3 marzo 2009.

INIZIATIVE REGIONALI DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO Adottato dalla Giunta regionale lo schema di convenzione da sottoscrivere con ottantasei associazioni di volontariato per la protezione civile, iscritte nell'elenco regionale, per potenziare l'operatività di campo del sistema regionale di protezione civile, utile nel fronteggiare le situazioni di rischio idrogeologico sul territorio pugliese. L'elenco delle ottantasei associazioni è condiviso dalla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e dai cinque Comandi provinciali. Al termine del periodo convenzionato, in favore delle Associazioni sottoscrittrici della convenzione, la regione erogherà un contributo sulle spese forfettario per ogni mezzo di proprietà dell'associazione messo a disposizione della regione e da questa accettato. Il provvedimento della Giunta, n.172/2009, è pubblicato nel Bollettino ufficiale regionale n.33 del 3 marzo 2009.

EURES - NUOVE OPPORTUNITÀ DI LAVORO Stagione estiva 2009: selezioni per gli operatori turistici. Il 17 marzo a Bari arriva Valtur con moltissime opportunità di lavoro in svariate posizioni, specialistiche e non. Le locandine con tutti i dettagli inerenti ai profili ricercati e alle modalità di partecipazione ai colloqui sono registrate sulla pagina Eures del portale Sistema Puglia: www.sistema.puglia.it/eures. A fine marzo (20 e 21) si terrà a Torino “Io lavoro” estate 2009, ormai una delle più importanti Fiere del Lavoro italiane per il settore Turistico Alberghiero dove centinaia di aziende interviste-ranno migliaia di candidati per offrire ai più idonei un impiego nelle strutture turistiche italiane ed estere. L'evento è organizzato dall'Agenzia Lavoro Piemonte in collaborazione, tra gli altri, con l'Eures Piemonte. Tutte le informa-zioni su www.sistema.puglia.it/eures e su www.iolavoro.org. Il 12 e 13 marzo a Benevento arriva “Movida” per selezionare Animatori Turistici. L'Eures Toscana ricerca un ingegnere Urbanista che una ONG italiana impiegherà in un progetto di Pianificazione Territoriale a Cuba e in Argentina. L'ICAM S.r l. di Putignano seleziona un Responsabile per lo sviluppo del Business aziendale in Italia e in Europa; Il Centro Europeo Formazione ed Orientamento (CEFO) ricerca circa 700 figure professionali da impiegare nel settore turistico in Italia e all'estero per la stagione estiva 2009.

POR PUGLIA 2007/2013: ASSE "SISTEMI LOCALI DI SVILUPPO" Con Determinazione n. 214 del 23 febbraio 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 26 febbraio 2009, il Dirigente del Servizio Formazione Professionale ha approvato l'Avviso pubblico n. 5/2009 per la presentazione di progetti per interventi cofinanziati dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia e relativo impegno di spesa. L'Avviso intende in particolare finanziare corsi di aggiornamen-to/perfezionamento finalizzati all'integrazione professionale di giovani e adulti non occupati, in possesso di qualifica, diploma di scuola media secondaria o

laurea per interventi nel settore: nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nell'industria, nell'artigianato, nel turismo e nel commercio. Tali corsi permettono di conseguire un attestato di frequenza rilasciato dall'organismo attuatore, senza lo svolgimento di prove di esame che richieda-no la presenza di commissioni nominate dalla Regione.

POR PUGLIA 2007/2013: ASSE "SETTORE RISORSE CULTURALI" Con Determinazione n. 213 del 23 febbraio 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 26 febbraio 2009, il Dirigente del Servizio Formazione Professionale ha approvato l'Avviso pubblico n. 4/2009 per la presentazione di progetti per interventi cofinanziati dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia e relativo impegno di spesa. L'Avviso intende in particolare finanziare corsi di aggiornamen-to/perfezionamento finalizzati all'integrazione professionale di giovani e adulti non occupati, in possesso di qualifica, diploma di scuola media secondaria o laurea attinenti al settore delle Risorse Culturali. Tali corsi permettono di conseguire un attestato di frequenza rilasciato dall'organismo attuatore, senza lo svolgimento di prove di esame che richiedano la presenza di commissioni nominate dalla Regione.

POR PUGLIA 2000/06: ASSE "RETI E NODI DI SVILUPPO" Con la determinazione dirigenziale n. 215 /2009 del Servizio Formazione Professionale è approvato l' Avviso pubblico n. 6/2009 per la presentazione di progetti per interventi cofinanziati dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia con relativo impegno di spesa. In particolare, con l'avviso si intende finanziare corsi di aggiornamento o perfezionamento finalizzati all'integrazione professionale di giovani e adulti non occupati, in possesso di qualifica, diploma di scuola media secondaria o laurea attinenti al settore Reti e Nodi di Sviluppo. I corsi permettono di conseguire un attestato di frequenza rilasciato dall'organismo attuatore, senza lo svolgimento di prove di esame che richiedano la presenza di commissioni nominate dalla Regione.

Oreficeria - Gioielleria - Argenteria Orologeria - Gioielli in acciaio

Via S. Francesco, 9 - 72015 Fasano (Br) nei pressi del Torrione

tel. 080 4413662

T IME

D&GDOLCE &GABBANA

DonnaOro

Page 21: Il Menante - Marzo 2009

marzo 2009 pag. 21

brevissime dalla Regione

POR PUGLIA 2007/2013: ASSE "RISORSE NATURALI" Con Determinazione n. 212 del 23 febbraio 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 26 febbraio 2009, il Dirigente del Servizio Formazione Professionale ha approvato l'Avviso pubblico n. 3/2009 per la presentazione di progetti per interventi cofinanziati dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia ed il relativo impegno di spesa. L'Avviso intende in particolare finanziare corsi di aggiornamen-to/perfezionamento finalizzati all'integrazione professionale di giovani e adulti non occupati, in possesso di qualifica, diploma di scuola media secondaria o laurea attinenti il settore Risorse Naturali. Tali corsi permettono di conseguire un attestato di frequenza rilasciato dall'organismo attuatore, senza lo svolgimento di prove di esame che richiedano la presenza di commissioni nominate dalla Regione.

EMANATE LE DIRETTIVE REGIONALI PER L'ASSEGNO DI CURA PER MALATI DI SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Con determina n. 23 del 23 febbraio 2009 la Dirigente del Servizio Programmazione e Integrazione ha approvato le direttive per le ASL pugliesi al fine della istituzione del Fondo per l'assegno di Cura per i malati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica ) e per l'assegnazione a ciascuna ASL delle risorse necessarie ad assicurare su base annuale l'erogazione dei contributi economici agli aventi diritto. Si tratta di un beneficio destinato a sostenere la permanenza a domicilio del paziente e la sua assistenza assicurata da un familiare "care giver", consistente in Euro 500,00 mensili, fino a un massimo di 6.000,00 Euro annui. L' assegno di cui trattasi è previsto dalle “Linee guida regionali per le non autosufficienze”, già approvate con delibera di Giunta n. 1984 del 28 ottobre 2008, e per l'erogazione dello stesso le ASL pugliesi disporranno, per la prima annualità, di una copertura finanziaria complessiva di Euro 2.000.000,00. Le

Direttive , contenute nell'Allegato A all'atto dirigenziale, definiscono i requisiti di accesso al contributo, le modalità di richiesta agli Uffici delle ASL, nonché il modello di domanda da compilare conformemente all'Allegato 1 al medesimo provvedimento n. 23/2009. Determina ed allegati sono pubblicati nel Bollettino ufficiale regionale n. 32 del 26 febbraio 2009.

A V V I S O O F / 2 0 0 8 : U L T E R I O R E S C O R R I M E N T O GRADUATORIE Con la determinazione dirigenziale n. 217/2009 del Servizio Formazione Professionale si approva un ulteriore scorrimento delle graduatorie per le province di Bari e Brindisi, relative all'Avviso OF/2008, rivolto all'offerta formativa di istruzione e formazione professionale. Il provvedimento è consecutivo alla revoca motivata di due attività previste, che ha prodotto un'economia sull'impegno di spesa riutilizzabile per progetti inseribili a scorrimento graduatoria nelle suddette province pugliesi, considerando il consistente tasso di dispersione e di evasione scolastica presente nella nostra regione. Il provvedimento è pubblicato nel Bollettino ufficiale regionale n.32 del 26 febbraio 2009.

ASSISTENZA SANITARIA: IL MODELLO ORGANIZZATIVO DAY SERVICE Approvato dalla Giunta regionale, con la deliberazione n.35/2009, il nuovo modello organizzativo assistenziale definito Day Service, finalizzato a garantire al cittadino le prestazioni necessarie al proprio bisogno di salute, semplificando l'accesso ai percorsi assistenziali. Il Day Service, in sostanza, rappresenta una modalità organizzativa alternativa alla degenza, di livello intermedio tra l'assistenza ospedaliera e quella ambulatoriale. La novità della proposta consiste nella funzionalità organizzativa del modello: la possibilità per il cittadino di ottenere una diagnosi o una terapia effettuando le visite specialisti-che, gli esami strumentali o le prestazioni terapeutiche necessarie in un solo giorno o in un numero limitato di accessi, migliorando la qualità dell'attività specialistica ambulatoriale. Al Day Service non si accede mediante il Centro Unificato di Prenotazione (CUP) ma, a seguito della valutazione dello speciali-sta a cui si ricorre, attraverso i punti di accoglienza, in modo da agevolare l'accesso dell'utente alle prestazioni richieste. Per la gestione della struttura organizzativa del Day Service, si è provveduto a costituire una Commissione tecnica che, in collaborazione con le Società Scientifiche, deve definire i percorsi diagnostico-terapeutici che possono essere erogati nell'ambito dei modelli di assistenza in premessa elencati, previsti dalla Legge regionale n. 23/2008 “Piano Regionale di Salute 2008- 2010”.

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DELL'INTERNAZIO-NALIZZAZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI PER IL 2009 Con deliberazione di Giunta n. 46 del 27 gennaio 2009 si approva la proposta di integrazione del “Programma di promozione dell'internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, 2009”, approvato con la Delibera di Giunta n. 2593 del 23/12/2008, con la iniziativa promozionale “Festival dell'Energia” - Lecce 14-17 Maggio 2009. L'atto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 31 del 25 febbraio 2009.

PROSECUZIONE ATTIVITÀ DEL CALL CENTER INFORMATIVO SANITARIO Con deliberazione n.116/2009 la Giunta regionale ha autorizzato la prosecuzione delle attività del Call Center informativo sanitario, garantendo il necessario supporto alla struttura di gestione ed implementazione telematica dei dati informativi utili a garantire specifici servizi sanitari, per la durata di almeno sei mesi, e nell'attesa che si definisca il progetto di realizzazione del Portale della Salute. Il provvedimento assicura, in particolare, la continuità del servizio di informazione telefonica al cittadino, attraverso l'utilizzo del numero unico regionale 800955155, mantenendo i livelli offerti fino al 31 dicembre 2008. L'intervento del governo regionale è complessivamente finalizzato a sviluppare un'azione di coordinamento dei servizi informativi e prenotativi in ambito sanitario e alla costituzione di una Commissione interistituzionale sulla comunicazione.

PRODOTTI ITTICI: PROMOZIONE 2009 Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 28 del 19 febbraio 2009 il provvedimento di approvazione del Programma delle azioni promozionali dei prodotti ittici pugliesi per l'anno 2009. La Regione Puglia, attraverso l'attuazione del Programma, mira a promuovere i prodotti locali e le proprie realtà produttive per espandere il mercato nazionale ed internazionale, e a rafforzarne l'immagine. La programmazione prevede, fra l'altro, la

AESSE HOSPITAL

AZIENDA DI DISTRIBUZIONEDISPOSITIVI MEDICI

APPARECCHIATURE MEDICALI

CONCESSIONARIA ESCLUSIVADI MARCHI PRESTIGIOSI PER LA REGIONE PUGLIA

70126 Bari - Via M. Quintavalle, 9Tel. 080 5492855 pbx - Fax 080 5492653

www.aessehospital.it - [email protected]

Page 22: Il Menante - Marzo 2009

pag. 22 marzo 2009

L'associazione “Fasano Demo-cratica” continua la sua serie di incontri-dibattiti: questa volta al centro dell'iniziativa si è posta la storica ma quanto mai attuale “Questione Meridionale”. Tema importante che sin dall'Ottocento ha visto impegnati importanti scrittori: Giustino Fortunato, B e n e d e t t o C r o c e , G a e t a n o Salvemini, Francesco Saverio Nitti, per citarne alcuni. Una classe intellettuale importante “senza la q u a l e l a s t e s s a q u e s t i o n e meridionale sarebbe rimasta una leggenda nera dello Stato Italiano” come sosteneva i l s ic i l iano Leonardo Sciascia. Il 27 febbraio, p r o t a g o n i s t i d e l d i b a t t i t o organizzato dall'associazione sono stati il senatore fasanese del Pd, Nicola Latorre, e la senatrice leccese del Pdl, Adriana Poli Bortone: presenze centrali della serata coordinate dal direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Giuseppe De Tomaso. Ma non basta: “Fasano Democratica” ha voluto dare spazio anche ai giovani fasanesi. Difatti l'incontro è cominciato propr io con gl i interventi del dott. Giuseppe Palazzo e del dott. Ubaldo Villani Lubelli: la necessaria valoriz-zazione delle risorse meridionali e l'imprescindibile creazione di una nuova classe meridionale di intellettuali sono state le chiavi dei loro interventi. Durante l'incontro s i è p o s t o l ' a c c e n t o s u l l a controversa questione del fede-ralismo. Per la senatrice Poli Bortone si tratta di una nuova occasione di competizione, di un modo per rivendicare un orgoglio meridionale scomparso da tempo. Per il senatore Latorre, invece, il federalismo è solo la conseguenza di un'egemonia culturale affer-matesi negli ultimi anni: quella della “questione settentrionale” che, in realtà, non è mai esistita. Altro punto affrontato è stato il rinnovo

della classe dirigente italiana che stenta ad arrivare, nonostante giovani cervelli italiani, se pur in fuga, esistano: bisogna trovare il modo per non farli fuggire. Il sen. Latorre si è pronunciato sulla questione, sottolineando la crisi del sistema politico italiano: oramai è il leader che impera - ha detto Latorre - mentre i territori si desertificano e non ci sono soggetti politici in grado di offrire il giusto ricambio. Secondo la Poli Bortone, che ha ricevuto numerosi applausi dalla platea, il problema del mancato rinnovo dirigenziale sta nell'assenza di un forte sentimento meridionalistico da parte dei partiti. Tanti sono stati gli altri punti toccati durante la discussione. Peccato che si sia interrotta col buio in sala.Causa: problemi tecnici al Teatro Sociale. Però, tra federalismo, unioni per il sud e partiti del nord che non sono precisamente le soluzioni migliori per riaffermare prima di tutto l'italianità scomparsa, vogliamo concludere con uno spiraglio di riflessione. Scriveva Carlo Levi, più di cinquant'anni fa, in “Cristo si è fermato ad Eboli”: “Il problema meridionale non si risolve dentro lo Stato attuale, né dentro quelli che senza contraddirlo radicalmente lo seguiranno. Si risolverà soltanto fuori di essi, se sapremo creare una nuova idea politica e una nuova forma di Stato. […]L'individuo non è una entità chiusa, ma un rapporto, il luogo di tutti I rapporti.Questo concetto di relazione, fuori del la quale l'individuo non esiste, è lo stesso che definisce lo Stato. Individuo e Stato coincidono nella loro essenza, e devono arrivare a coincidere nella pratica quotidiana, per esistere entrambi”.

F.R.

QUESTIONE MERIDIONALE

ASSEGNO AI DISOCCUPATIDal teatro Piccinni di Bari il Segretario nazionale del Partito Democratico denuncia la prima vera emergenza italiana. “C'è la necessità - ha detto Dario Franceschini - di dare un assegno mensile di disoccupazione a tutti quelli che non ce l'hanno più, un lavoro”. Non si è fatta attendere la risposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “L'assegno di disoccupazione non è sostenibile, ci costerebbe un punto e mezzo di Pil”. Secondo il segretario del Pd, invece, si può intervenire subito. “Presenti pure un decreto legge - ha tuonato, chiamando in causa il Cavaliere - visto che ne ha già fatti tanti, noi lo voteremo”.

PARADISI FISCALITesi contrapposte sulla questione “lista nera dei paradisi fiscali”. Il Presidente francese Sarkozy ritiene che la Svizzera potrebbe essere inserita nella lista, il Presidente italiano Berlusconi sostiene, invece, che non ci sono rilievi da porre nei confronti della Svizzera. Intanto i Paesi europei del G20, riuniti a Berlino, hanno predisposto un documento per sollecitare la necessità di sanzioni da applicare ai cosiddetti paradisi fiscali. Della questione se ne discuterà a Londra nel prossimo mese di aprile.

LAVORATORI E FAMIGLIEAnche il Papa si è schierato dalla parte degli operai che hanno perso o che stanno per perdere, per effetto della crisi, il posto di lavoro. “Incoraggio le Autorità sia politiche che civili, come anche gli imprenditori, affinché, con il concorso di tutti, si possa far fronte a questo delicato momento. C'è bisogno, infatti, di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie”.

LE RONDEI primi gruppi organizzati in ronde si sono fronteggiati a Padova con gruppi di ragazzi no-global. Le Forze dell'Ordine sono dovute intervenire per sedare i disordini. Intanto, le rappresentanze delle Forze di Polizia bocciano l'iniziativa del Governo di istituzione dei volontari della sicurezza in quanto, dicono, non conforme all'impianto di sicurezza che opera nel nostro Paese. Il sindacato dei Carabinieri ha chiaramente fatto comprendere che la sicurezza non si fa con le ronde, dentro le quali si potrebbero infiltrare anche soggetti pericolosi, ma con l'incremento di risorse economiche a favore delle Forze dell'Ordine e la realizzazione di nuovi istituti di pena.

LA CGIL MANIFESTA A ROMA CONTRO L'ACCORDO SEPARATOLa CGIL, esclusa dall'accordo separato sulla contrattazione, siglato invece dal governo con CISL, UIL e UGL, indice una consultazione tra i lavoratori per chiedere il loro parere sul testo che, sostiene, non consente il pieno recupero del potere d'acquisto dei lavoratori e svuota il valore del contratto nazionale. La protesta sindacale avrà il suo apice nella manifestazione di Roma del 4 aprile prossimo. Chi fosse interessato alla consultazione e alla partecipazione alla manifestazione,

Appunti

LA MEMORIA BRUCIAIl treno arrivò lento,appesantito dal carico di doloreriversato sulle rotaie gelate.Nell'aria plumbea grida, spavento e strazio,mentre il treno ritornava veloceper caricare ancora altro umano dolore.Bimbi atterriti strappati alle madri,madri che invocavano inutilmente pietà;intorno fili spinati, ringhiare di cani, spari!Solo il fumo delle ciminiere rendeva liberi,restituendo al cielo i sogni violati.Oggi la memoria brucia,oggi il rimorso è rovente per tutti.Spero che l'uomo mai più si rinneghiE non aspiri a purezza di razza,ma di intelletto, di cuore e di civiltà!

Marco Soave Carparelli Classe 2^/D – Scuola secondaria di I° grado

“Giacinto Bianco”

Page 23: Il Menante - Marzo 2009

pag. 23marzo 2009

srlLabLab

IL VALORE

DELL'ESPERIENZA

LA RISPOSTA PIÙ QUALIFICATA AI PROBLEMI SANITARI DELLA DIAGNOSTICA

DI IMMAGINE E DI LABORATORIO

70126 Bari – Via G. Amendola, 191/S

Tel 080.5586634 (Pbx 3 linee) – Fax 080.5586582

www.teknolab.it – [email protected]

C'è una storia diver-tente, ma al contempo tanto amara per il suo epilogo, che ho di recente ritrovato in un libro e mi ha riportato ai tempi in cui, nell'in-fanzia, la nonna me la raccontava tenera-mente edulcorata. La rateta presumida, la topina presuntuosa. C'era un tempo una topolina fortemente intenzionata a coro-

nare il proprio sogno d'amore, era alla ricerca di un compagno per convolare a giuste nozze e costruire una bella famiglia. Si agghindò di tutto punto con un bel fiocchetto rosso sulla testa e, affacciandosi al balcone, cominciò ad aspettare che i pretendenti arrivassero. Non ricordo che avesse particolari pretese, nel senso che non era alla ricerca di un partner simile a sé nell'aspetto o nella condizione sociale, non ambiva alla ricchezza, né voleva un principe azzurro. Sognava solo che l'amore si materializzasse davanti ai sui occhi. Il fiocchetto rosso diede i propri benefici: arrivò un cane che, alla richiesta della topolina di sussurrarle qualcosa di dolce, cominciò ad abbaiare, spaventandola a morte. Il cane fu escluso. Si fece avanti un serpente, ma quel suo modo di avvinghiarsi, proprio non garbava alla topolina. Il serpente fu escluso. Arrivò un toro, ma il suo aspetto possente e minaccioso contrastava con le sembianze minute della topolina. Il toro fu escluso. Si fece infine avanti un gatto che conquistò colei che era affacciata al balcone con il suo elegante “miao”. I preparativi per le nozze erano ormai avviati: la topolina aveva già pronto un ricco corredo e un abito da sposa regale. Era tutto ormai deciso e a nulla valevano i consigli delle amiche che le suggerivano di non farsi ammaliare da un “miao”, visto che, comunemente, i gatti mangiano i topi e anche le topoline. L'amor che tutto supera fece il resto ed arrivò il giorno delle nozze, esattamente come l'innamorata l'aveva sognato. La topolina pronunciò emozionata il proprio consenso, ma quando fu la volta del gatto, il felino, invece di dire sì, spalancò la bocca e in un sol boccone divorò la topolina che per l'occasione aveva indossato il fiocco rosso, abbaglio di felicità e presagio di disgrazia. L'otto marzo si celebra la festa della donna. La mimosa, il tenero peluche, il decreto legge che sanziona pesantemente gli stupratori, la proposta di elevare a sessantacinque anni l'età pensionabile per il gentil sesso, l'ilarità di un Presidente del Consiglio per il quale non basterebbero tutte le Forze armate per proteggere le belle fanciulle italiane: differenti modi per regalare considerazione alle donne. Su ognuno di questi cade facilmente la scure di un pesante e severo giudizio; perché non serve saccheggiare gli alberi, né svuotare i negozi, neppure legiferare per sfogo demagogico o per ripianare le vuote casse dello Stato (dissimulando una odiosa politica delle pari opportunità in linea con le direttive comunitarie) e neanche mascherare col sorriso la copiosa ignoranza se permane, immutata e tramandata negli anni, l'idea che quella topolina era presuntuosa. Forse ingenua, forse vanitosa (per via del fiocchetto rosso), forse sognatrice, certamente salda nei propri propositi. Presuntuosa no, coraggiosa sì. Buona festa delle donne a tutte le ratete coraggiose.

Aurora Nardelli

Venerdì pomeriggio, ore 14.00, mi trovo all'ingresso del Grand Hotel Baglioni, in Via Indipendenza, a Bologna. Fa caldo, la ressa è insopportabile, ma resisto. Da fonti, ovviamente non attendibili, ho avuto la soffiata che sta per arrivare l'Eros nazionale. Mi sento un po' a disagio, forse per via dell'età: io ho ventidue anni e studio all'univer-sità, il resto della ressa non supera i quindici e ignora i congiuntivi e buona parte della grammatica italiana. Io ho gli occhiali e indosso una vecchia tuta da ginnastica, il resto della ressa è munito di microscopici top e pantaloncini. Resisto, perché dicono che stia per arrivare Eros, compagno dei miei studi per via del suo ritmo melodico e della sua voce un po' nasale. Sono ormai le 20.00: Eros non è arrivato, chissà dove sta, non sono demoralizzata più di tanto, perché l'aria fresca della sera ha dato ragione alla mia tuta, mentre i top e i pantaloncini sono ormai intirizziti. Mi arrendo e torno a casa. Dieci anni dopo. Stessa tuta, ambientazione domestica e non più Grand Hotel. Scopro dai giornali che Eros – lo stesso che io chiamavo il mio Eros – ha una tenera amicizia, relazione, simpatia, affetto attrazione con la sig.na Natalia Angelini di Fasano. Ovviamente la storia è avvolta in un sorta di velo, non vi sono né conferme né smentite da parte degli interessati. Però mi convinco che c'è un fondo di verità: entrambi belli e famosi, mi sembrano proprio una gran bella coppia. Se son rose, fioriranno! Certo è che, data la mia età, Eros non potrà aspettarsi che lo attenda al di fuori di una delle nostre belle e rinomate masserie!

a.n.

UNA FESTA PER LA DONNA EROS FASANESE

Page 24: Il Menante - Marzo 2009

marzo 2009pag. 24

Dr. MARCELLA LATORRE

Ortopedia - Cosmesi - Primainfanzia

Via F.lli Rosselli, 30/b - Fasano (Br) - Tel. 080 439 11 90

FARMASANITARIAPARAFARMACIA

PREMIO LETTERARIO DONNA

Nome CinziaCognome MarasciuloSoprannome No comment! Purtroppo me ne hanno affibiati molti, troppi per i miei gusti e non possono essere pubblicati! Età 25 (oramai compiut i qualche mese fa . . . )Ruolo LiberoGiochi dal 1995 (almeno credo!)Il tuo mito Sto cercando di smettere! nel passato c'e' stato Liga e la Cardullo (libero della nazionale femminile di volley!) ovviamente!Hai iniziato a giocare al volley perchéIo dico sempre: "galeotto fu" quello splendido cartoon... "mila & shiro"! Il volley per te è Un elemento importante della mia vita! la mia passione!La giocatrice con cui hai legato di più La mia migliore amica Mina Lacirignola.La giocatrice con cui hai legato di menoNo comment.Sestetto base del Fasano Alzatrice Pamela Moliterno, opposto Marika Lacerignola, laterali Milena Gialluisi e Alessandra Turchiarulo, centrali Rosanna Gagliulo e Anita Casavola, libero Annalisa Ditoma.Carriera pallavolistica Mi prendi in giro?! Ho sempre giocato qui a Fasano... e sempre totalmente "a gratis"! La serie c con promozione in b2 e' stato il massimo livello di campionato che sono riuscita a disputare...

Di Pierharpo Marx

Ormai tutti hanno l'intervista doppia.Solo il Menante ha la doppia intervista dei cugini Marx.

A Fasano gira voce che lei giochi nella squadra di pallavolo femminile. In realtà nessuno l'ha mai vista giocare, al massimo in panchina: com'è che a Fasano girano tante voci infondate?Non mi nota nessuno solo perché sono piccola piccola, quasi tascabile… Cari Fasanesi, aprite gli occhi!Mi sa che prima o poi farò attaccare sulla porta d'ingresso del tensostatico un cartello con su scritto: “Prima di entrare si prega di munirsi di cannocchiale, preferibilmente professionale!”Tutte le ragazze che giocano a pallavolo, te compre-sa, nel loro gruppo di amicizie vengono soprannomi-nate Mila. Se le giocatrici di pallavolo uscissero insieme la sera, come farebbero a riconoscersi tra di loro? Dal numero di maglia?Direi più dal numero di lividi e cicatrici presenti sulle ginocchia (d'estate è più facile!) o dal numero di falangi ancora in vita… La pallavolo è uno sport noiosissimo, voi giocatrici siete coscienti che in realtà gli spettatori vengono solo per guardarvi le gambe?Noooo, non puoi dirmi questo, io speravo che interessasse più un'altra parte del corpo situata un po' più in alto (rispetto alle gambe!)… così potrei almeno “giocare” alla pari con le altre ragazze e magari (se questo potesse lontanamente influire sulle decisioni del mister) riuscire pure a giocare per davvero! Cos'ha influito di più nella sua vocazione di panchina-ra: il fatto di essere alta un metro e quaranta o che senza occhiali non ci vede?Mi riesce difficile risponderle con certezza matemati-ca a questo insidioso quesito… Entrambi sono da sempre elementi importanti della mia lunga “carrie-ra”, ma io non parlerei di vocazione, piuttosto di attitudine, un vero talento insomma! È risaputo che, a differenza delle lanciatrici di peso, le pallavoliste sono ragazze bellissime: qual è il suo record nel lancio del peso?Poco, sinceramente non ricordo i metri esatti, comunque sono scarsa pure in questo sport… Posso provare a migliorare il mio record lanciando te dal balcone di casa mia?Visto che durante le partite io e lei giochiamo lo stesso numero di minuti, le dispiace se la prossima volta faccio io la doccia al posto suo? Un paio di giocatrici sono niente male.Eh no, mi spiace, ma qualche privilegio (come fare la doccia gratuitamente) l'ho acquisito pure io… Prima allenati 3 giorni a settimana e fa “malesangue” (come me) per 13 anni e poi ne riparliamo! E non preoccuparti del volo che hai appena fatto… abito al primo piano, qualche livido non ha mai stroncato una carriera sportiva, anzi!

Di Piergroucho Marx

In occasione della festa della donna, si è tenuta presso il Teatro Sociale la consueta cerimonia di conferimento del Premio Letterario “Donna”. Il premio letterario, che si tiene ogni anno, è alla XXI edizione e pur essendo organizzato dalla sezione fasanese, di cui è presidentessa l'ins. Maria Martellotta, del Centro Italiano Femminile, ha oramai una portata nazionale. Da tutta Italia, infatti, provengono gli elaborati. Quest'anno la serata di premiazione, condotta dal dott. Vito Giannulo giornalista RAI, è stata arricchita dalla delicata e piacevole partecipazione della scrittrice fasanese Susi Brescia. Al centro dell'intervista alla scrittrice, che partecipò e fu premiata in passato proprio al Premio Letterario “Donna”, il suo ultimo libro “Tu mi dai il male”: storia d'amore e di dolore tra l'attrice Marie Trintignant e il cantante dei Noir Dèsir Bertrand Cantant, arrestato per aver causato la morte della compagna. Una bella chiacchierata con una delle penne più belle della nostra Città. Al saluto della Presidentessa del Cif, che ha sottolineato l'esigenza di una collaborazione delle amministrazioni locali al sostegno del Premio “Donna”, è seguita la premiazione. Presenti sul palco anche l'Assessore Provinciale alla Cultura avv. Giorgio Cofano, l'Assessore Comunale alla Cultura avv. Alfredo Manfredi e il Sindaco di Fasano dott. Pasquale Di Bari. Quest'anno sono 113 gli elaborati pervenuti da tutt'Italia. Diamo un po' di numeri: il 71% dei partecipanti sono donne, solo il 27% giovani; il 59% degli elaborati proviene dal Sud; il 90% delle produzioni è in poesia; 34 sono i testi di scrittori fasanesi. I temi trattati dagli elaborati spaziano dalla precarietà dell'esistenza alla nostalgia, dalla pace alla disabilità, dal dolore all'amore, dalla figura della madre alla morte. Un lavoro dunque importante quello svolto dalla giuria composta dai professori Michele Iacovazzi, Adriana Tarricone, Angela Ranieri Dellino, Rita Sovrani e Mina Corelli. Per la Sezione “Giovani” hanno ricevuto menzioni di merito Fiorella Orofalo, Lucia Carparelli e Josephine Calefati, mentre altra menzione di merito è stata data al lavoro “Strega sarai tu” della bolognese Catia Brentani. Arriviamo al podio: terzo premio alla poesia “Vagabonda” dell'ingegnere torinese Gianni Contarino; secondo premio a Loriana Capecchi che da Pistoia ha presentato due poesie “Mani di donna” e “Da semina a semina il conto degli anni”; primo premio al racconto “Marina” di Serena Castrostera di Trieste. Soggetto del primo premio il confine tra normalità e diversità: i due protagonisti si incontrano in un cammino di paure e di vita, morte e rinascita.

Francesca Radesco

Page 25: Il Menante - Marzo 2009

pag. 25marzo 2009

Con il temporaneo addio di Carlo Sgarbi e della B1 a Fasano, oggi di casa ad Alberobello, il volley vede come prima squadra cittadina l'ASD Volley Rosa. Progetto nato due anni fa all'interno della società maschile, quest'anno la pallavolo “al femminile” cammina da sola. Presidente Gianpiero Lozupone, già presente nell'organigramma della Polisport di Carlo Sgarbi. Allenatore Giampiero Campanella, ormai al quarto anno a Fasano. Per due anni, infatti, è stato lo scout della prima squadra maschile. Dall'anno scorso allena le ragazze. Per noi, un'intervista con il presidente e, in seconda voce, con il dirigente Pierpaolo Cupertino.Presidente, come mai quest'anno da soli?Dopo il traferimento ad Alberobello della Polisport per motivi di struttura, abbiamo deciso di “staccarci” completa-mente creando questa nuova realtà fasanese.Come è composto il vostro team?In squadra abbiamo due ragazze di Monopoli, Pamela Moliterno e Chiara Napoletano; due di Martina, Anita Casavola e Loredana Russano; una ragazza di Cutrofiano che però vive a Martina, Emanuela Ferraro; tre di Putignano, Genni Vittorione, Elisabetta Gioia e Mariangela Impedovo; le fasanesi Monica Rosato, il capitano (attualmente infortunato), Milena Gialluisi, Annalisa De Toma, Cinzia Marasciulo e le under 18, tra cui la promettente Rosanna Galiulo.Lo sponsor?Il Banco Metalli Italiano, dell'amico Giacomo Rosato. Abbiamo tante spese, tra cui la convenzione per l'utilizzo il tensostatico. A fronte dei 10.000 euro richiesti l'anno scorso per la convenzione di utilizzo della struttura (ma gas e acqua erano a carico del Comune) siamo passati ai 9.000 euro di quest'anno con in più le spese di gestione. Il Basket Fasano contribuisce alle spese, poiché si allena come noi nella tenso-struttura.Praticamente abbiamo costi di gestione abbastanza onerosi e il Comune non elargisce nulla.Che campionato disputate?Siamo iscritti alla serie D regionale. A

differenza dell'anno scorso ci troviamo nel girone con baresi e foggiane. Più semplice per le trasferte ma, forse, più duro come livello tecnico delle squadre iscritte.Obiettivi?Sinceramente non ce ne siamo posti. Se ci qualificassimo ai play-off potremmo dire la nostra per la promozione in serie C. Peccato per l'infortunio del capitano Monica Rosato. Abbiamo comunque una rosa molto competitiva con tante ragazze che possono partire nel sestetto base, perfettamente intercambiabili. Ci descrivi il settore giovanile?Il nostro settore giovanile è guidato da Romina Cataldi per i team femminili e Simone Cremisio per i team maschili. Under 14, under 16 e under 18 i campiona-ti a cui siamo iscritti. Cento tesserati, credo numeri di rilievo a Fasano. Purtroppo, non abbiamo sviluppato il progetto “lovolley “, che l'anno scorso ci ha visti, come polisportiva, entrare nelle scuole fasanesi; un ottimo strumento di reclutamento.Programmi futuri?Aspettiamo la fine dell'anno. Partiamo da una base solida, la riconferma dello sponsor. In base al risultato conseguito decideremo il da farsi, acquisti e altro. Ci piacerebbe poter utilizzare diversamen-te la struttura. Non più gestione diretta ma il pagamento di un ticket orario al proprietario (Comune). Speriamo, poi, di avere il coach con noi anche per altri progetti. La volontà è di portare il volley rosa sempre più in alto, tenendo conto di una gestione economica attenta ed evitando sprechi. Quanti spettatori seguono le partite casalinghe?Certamente non abbiamo i numeri del basket, ma siamo fieri dei nostri tifosi. Il tensostatico si riempie, anche se spesso giochiamo in orari proibitivi. A volte la domenica pomeriggio, altre il sabato pomeriggio ; qualche disguido per chi ci segue sempre.Un presidente pacato, giovane e professionale. Dirigenti competenti. Un vivaio numericamente importante. Uno sponsor forte e vicino alla squadra. Le componenti giuste per poter programmare in modo importante e ambizioso, in attesa che il volley rosa fasanese torni ad alti livelli.

G.M.

Il presidente De Finis, nonostante i risultati del Fasano calcio, continua il suo lamento ininterrotto nei confronti dei tifosi. Una squadra che convince e pratica un bel calcio merita più gente al botteghino. I tifosi della sud, sempre presenti, anche in trasferta, meritano un elogio. E il presidente, puntualmente, sottolinea l'attaccamento ai colori di questi “veri” tifosi. Ma la tribuna? Mai gremita, fredda. Il risultato? Poco sostegno in termine di calore e moneta (che non fa male…mai!). Se c'è, però, da criticare l'operato di squadra e società, tutti sono pronti, allineati in prima fila. Prima di Ischia ben otto risultati positivi. Si sale in classifica ma si scende come paganti. Misteri di Fasano. E se analizziamo le diatribe tra tifosi, rischiamo di sforare nel comico. Quattro ragazzini che sparano cori contro le forze di polizia, in netto contrasto con i tifosi più maturi, critici e vero supporto verso una squadra che merita il sostegno continuo per inseguire un sogno chiamato play off.

Nel frattempo, il Fasano Calcio continua con le sue emozioni. Per l'iniziativa “Il Fasano nello zaino”, sabato 28 febbraio è stato distribuito un kit di dodici colori, 11 più uno, il dodicesimo in campo, il bambino. All'uscita dei plessi di Via Mignozzi, Via Galizia e la Collodi (e il Terzo Circolo?) i bambini si sono accalcati per ricevere il gradito dono. Il fine delle iniziative di “Emozionati” è quello di avvicinare i ragazzi allo sport calcio, nel pieno rispetto delle regole. In uno sport praticato da professionisti viziati e maleducati, che rispecchiano comunque la nostra società, il recupero dei valori del fair play diviene fondamentale. Il bambino che impara a scuola il rispetto delle regole diverrà il tifoso corretto che tutti i giocatori vorrebbero avere in supporto allo stadio. E per la trasferta di Ischia imponente è l'esodo dei “soliti” tifosi del faso, anche attratti dal la bel lezza del l ' isola campana.

G.M.

VOLLEY IN ROSA IL PRESIDENTE E I TIFOSI

Via Napoli, 351/a-b-c - 70123 Bari (BA) - www.ladisaristorazione.com

ristorazione - multiservizi - edilizia

L’UNDER 18 VINCE IL CAMPIONATO

Il campionato interprovinciale di calcio under 18 2008\2009 è terminato con il Pezze primo in classifica, con un punto di vantaggio nei confronti del Talsano. Sabato 7 marzo 2009, nell'ultima giornata di campionato, con un netto di 5 a 0 è stato sconfitto il Martina Franca. La formazione guidata dal mister Giovanni Cardone ha ottenuto ben 41 punti e ha realizzato 45 gol. Merito dei bomber bomber Marco Donnaloia, Roberto Mileti, Gabriele Patisso e Giampiero Zizzi . Solo 14 i gol subiti grazie al muro difensivo composto dai gemelli Saponaro, Daniele Pinto, Giuseppe Vitti, Massimiliano Mancini e il portiere Antonio Bufano. Le gare, inoltre, sono state impreziosite dalle magie di Sante Amati, Gianluca Renna, Flavio Trisciuzzi e Leo Cardone, dalla voglia e la grinta del capitano Vito Cardone e da Vito Palmisano; hanno fatto parte di questa squadra anche Antonio e Marco Potente, Ignazio Gentile, Vincenzo Colucci, Vito Cofano e Feliciano Lapertosa. Un plauso va anche al lavoro della dirigenza composta dal presidente Gialluisi, da Domenico Renna, Leo Pantaleo, Salvatore Mulè e dall'allenatore in seconda Cesare Guaragna. La società, inoltre, ringrazia gli sponsor “Ristorin Alberobello”di Maria Spalluto e “Trade cash and carry”. Questa è la prima volta che a Pezze di Greco l'under 18 vince un campionato,passando così di diritto alle fasi regionali.

Page 26: Il Menante - Marzo 2009

pag. 26 marzo 2009

Avremmo dovuto commentare la gara di calcio fra Ischia e Fasano, valevole per un posto nei Play-Off della Serie D. Avremmo voluto commentare una vittoria dei nostri alfieri biancazzurri, che ahimè, nella suggestiva isola partenopea sono stati sconfitti, per 1-0. Invece, siamo “costretti” ma con molto piacere a commentare una sana giornata di un’allegra comitiva, quella dei tifosi del Fasano. Come dicevamo, Ischia – Fasano non era solo la sfida fra pretendenti ai play off di categoria, ma è stata anche l'occasione per molti fasanesi di unire l'utile al divertimento. Erano circa 120 i fasanesi al seguito della squadra, un pullman di “Allentati”, due pullmini di “liberamente Ultras” (costola degli ultras fasanesi), vari tifosi in borghese e due auto della “Vecchia Guardia”, che addirittura erano giunti nell'isola, già dal sabato pomeriggio per trascorrere lì un week end in albergo. Giunti nella mattinata al porto di Ischia col traghetto che collega Napoli all'Isola, i tifosi fasanesi, con tanto di divise “griffate”, sciarpe e bandiere, hanno invaso la graziosa cittadina turistica, trascorrendo la mattina giocando, scherzando, o gustando le prelibatezze culinarie fatte in casa e anche quelle dei ristorantini ubicati nei pressi della spiaggia. L'eccessivo caldo (più estivo che primaverile) ha messo a dura prova l'adrenalina dei nostri sostenitori, che dopo aver sonnecchiato sulla spiaggia hanno raggiunto lo stadio a piedi, oltre 2 km, quasi tutti in salita. Nello stadio è riesploso l'entusiasmo, mentre è doveroso segnalare il gesto dei tifosi locali, che hanno “omaggiato” gli ospiti, con una confezione di acqua per dissetarsi. La partita è cominciata male per il Fasano, che ha subito il gol di Saurino già al quarto minuto, oltre che il pressing dei padroni di casa per tutto il primo tempo. Il secondo tempo, al contrario è stato ad appannaggio del Fasano, che con Milozzi ha colpito un palo a portiere battuto al 6', stesso legno fiorato dal solito Esposito con un tiro quasi da calcio

d'angolo. Nonostante il forcing del Fasano, sono stati i gialloblu locali a sfiorare il raddoppio sul finale con un contropiede della mezzapunta Mazzella. Dopo il triplice fischio finale, a centrocampo scoppia una rissa tra gli atleti, fomentata da Mattera, beniamino locale e ischitano di nascita, reo di aver risposto ad una provo-cazione. Sugli spalti? Tutto tranquillo. Gli Allentati hanno cantato e tifato per 90 minuti ed oltre, ma si sono affrettati per raggiungere il traghetto che li avrebbe portati a Napoli. Sulla stessa nave sarebbe dovuto esserci anche il pullman della squadra che non ha trovato posto, a differenza della terna arbitrale scortata con molta discrezione dalla polizia, sapendo della presenza dei tifosi fasanesi. Infatti, nessuno dei presenti poteva immaginare che quella numerosa e colorata comitiva, fosse così allegra e spensierata, nonostante la sconfitta. I nostri ragazzi si sono sistemati sul piano superiore semiscoperto della nave, dove hanno cominciato a scherzare e inneggiare non solo canti da stadio o canti in dialetto, ma anche famosi ritornelli di musica leggera e colonne sonore di films comici. Dopo i primi minuti di “allarme” degli addetti alla sicurezza del traghetto, quest'ultimi insieme a decine e decine di persone provenienti dai salotti interni della nave, si sono affacciati e o addirittura accomodati per ammirare da vicino con un sorriso o con eloquenti risate, questo inconsueto “spettacolo di cabaret casereccio” generato da questa allegra brigata proveniente dal cuore della Puglia, anzi, con orgoglio, dalla nostra Fasano. Emblematica la domanda di una signora napoletana ad uno dei tifosi: “Ma a Fasano siete t u t t i c o s ì a l l e g r i ? ” … “ N o , o g g i s i a m o particolarmente tristi perché abbiamo perso!”. Ecco il perché dello slogan: “siamo strani ma ci piace”…

Uccio Laguardia

Il calcio sente la sua mancanza, e sicuramente Franco D'Amico avverte ancor più nostalgia del pallone, l'unica sua vera grande passione. L'ex presidente del Montalbano dei miracoli, e della storica promozione in serie D dell'A.S. calcio Fasano di due anni fa, sta per tornare. Ha resistito alle pressioni di alcune società di calcio delle province limitrofe, Bari, Brindisi e Taranto, e addirittura della Campania, ma lui, senza il suo giocattolo e tutto ciò che gli ruota attorno, in primis media e tifosi, non riesce a star lontano. Si vocifera da qualche settimana, che dovrebbe rientrare, ma che avrebbe proposto la fusione fra il Pezze di Greco e il Montalbano, per poter acquisire un titolo sportivo in Promozione o in Eccellenza. I suoi concittadini di Montalbano non hanno, però, condiviso il progetto di fusione, e quindi potrebbe essere solo la formazione biancorossa ad usufruire della gloria portata da D'Amico, militando in una categoria prestigiosa per una frazione. I titoli appetibili potrebbero essere quello del Liberty Bari (che a sua volta potrebbe subentrare al Noicattaro in 2° Divisione, la vecchia serie C2), o quello del Putignano (a sua volta Ex Molfetta) derelitto all'ultimo posto e imminente retrocesso in Promozione. Secondo i regolamenti federali, però, l'acquisizione di titoli sportivi può avvenire solo con sodalizi della stessa provincia o di città confinanti col proprio territorio comunale, e quindi in nessun dei due casi la fusione sarebbe fattibile. Ma il ritorno nel calcio di D'Amico potrebbe avvenire da un'a ltra porta, v isto i l cont inuo corteggiamento da parte dello zoccolo duro della tifoseria fasanese, grata e affezionata anche dal punto di vista umano al mitico presidente della serie D (e della miracolosa salvezza dello scorso anno dopo la gestione turbolenta del presidente-Sindaco Di Bari). Il tutto si fonde con le pressioni fatte dagli stessi tifosi all'attuale presidente DeFinis, un matrimonio fra Pozzo Faceto e Montalbano si potrebbe anche fare. D'Amico e De Finis si conoscono e tra di loro c'è stima reciproca, come imprenditori e come esperti di calcio. Il progetto di De Finis è ambizioso, creare il Fasano calcio s.r.l. per unire i capitali e le risorse umane per poter riportare la nostra città nel calcio professionistico. Fino ad oggi, nessun imprenditore si sarebbe fatto avanti (eccezion fatta per i vari sponsor),ma proprio questo avvicinerebbe il “leone Franco”, così definito da Annino De Finis, al progetto dell'ingegnere foggiano. Per la prossima stagione si punta a vincere il campionato, per questo è stato confermato il duo vincente Leo Vinci-Enzo Miuri, quest'ultimo portato a Fasano proprio da D'Amico, esperto di vittorie e trionfi, tant'è che nel suo palmares personale conta in soli otto anni, ben 4 campionati vinti e 3 salvezze miracolose. Chi vivrà, vedrà. Intanto, noi de Il Menante stiamo indagando per voi e nel prossimo numero chiederemo ai diretti interessati quanto c'è di vero in questa possibile unione fra i due progetti. Dovete attendere un mese.

T. F.

Ischia-Fasano “IL LEONE FRANCO”UNA TRASFERTA SPECIALE

Corso XX Settembre, 6670010 Locorotondo (Ba)Tel. 080.431 12 84

Corso Vittorio Emanuele, 7672015 Fasano (Br)Tel. 080.439 57 39BAR - PASTICCERIA

Page 27: Il Menante - Marzo 2009

.

.

(Nei pressi della chiesa “S. Maria de La Salette” - Tel. 080.4413699)

Prezzi Bassi Sempre, senza mai rinunciare alla qualità: ecco il nuovo modo di fare la spesa.Le basi su cui si fonda Simply sono poche e chiare:- tutto a prezzi bassi tutti i giorni: basta rincorrere le promozioni!- scelta facile e veloce: i nostri punti vendita sono luminosi,piacevoli, facili e veloci da utilizzare- qualità: Simply è freschezza e Grandi Marche. In poche parole... Qualità! Simply è l'unico marchio a unire la convenienza del discount con la qualità del supermercato.Come? Semplice... con prezzi bassi sempre!Simply è il nuovo modo di fare la spesa: più semplice, più diretto, ma soprattutto molto più conveniente!Più facilità di scelta e quindi risparmio di tempo: ecco come cambia il tuo modo di fare la spesa.Non devi più rincorrere i prodotti in promozione: da noi il risparmio è assicurato sempre, con prezzi bassi tutti i giorni dell'anno.Anche la freschezza di carne, pane e prodotti gastronomici diventa conveniente con Simply.Quella che ti presentiamo è un'occasione imperdibile: vero risparmio sempre, tutti i giorni, senza mai rinunciare alla qualità.

È aperto a Fasano in Viale Longo

Dal Lunedì al Sabato 8,00/13,00 - 16,30/20,30

marzo 2009 pag. 27

Page 28: Il Menante - Marzo 2009

marzo 2009pag. 28