Emmaus Marzo 2009

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“…mentre discorrevano Gesù si avvicinò” PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA E MILLEPERTICHE ANNO 3 - N. 5 MARZO 2009 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - E-mail: [email protected] Auguri di Buona Pasqua Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso la Pasqua e, come tutti sappiamo, proprio la Pasqua è il centro, il “motore” di tutta la nostra vita cristiana. Pasqua ri- torna ogni anno eppure ogni anno viviamo una Pa- squa diversa: entriamo in maniera differente dentro al mistero della morte e della Risurre- zione di Gesù. Siamo noi diversi: ab- biamo un anno in più, forse siamo “freddi” spiritualmente, oppure arrab- biati con Dio, soli, con problemi di sa- lute. Oppure questo è un bel momento per la nostra vita, siamo felici, spiritual- mente vicini al Signore. Pasqua significa Passaggio. Forse, in modo molto semplice, è il caso di far attenzione a quali passaggi siamo stati chiamati o siamo tuttora chiamati nella nostra vita. Proviamo a dare uno sguardo di fede a ciò che stiamo vi- vendo. Passaggio significa cambia- mento, rinnovamento: come sto vivendo? Mi sento fermo, giro intorno a me stesso op- pure vedo qualche luce? Per quale motivo vivo e non sopravvivo? Nei primi articoli di questo numero di Emmaus ci fer- meremo davanti a due temi che toccano tutti noi: “La solitudine” e “La bellezza di mettersi a servizio degli altri”. Proviamo a riflettere su questi temi chiedendoci: come mi sento? Cosa sto vivendo? Cosa posso fare per voler più bene alla mia vita e alla vita degli altri? Non vuol essere questa un’analisi psicologica ma possiamo dire che la vita di Gesù e soprattutto la sua morte e risurrezione ci spronano ad amare l’umanità, la nostra umanità, tutta l’umanità: l’incarnazione si fa definitivamente luogo dell’incontro con Gesù proprio nel mistero della morte e risurrezione. Un Dio che muore sulla croce (un Dio così è presente solo nella nostra fede cristiana) vuole dire ad ognuno di noi: “Ti voglio bene e arrivo al punto di dare la vita per te! Ti voglio bene e sei pre- zioso ai miei occhi! Ti voglio bene e in te ho riposto tutta la mia vita!” Un Dio che risorge dai morti vuole dire ad ognuno di noi: “Sta’ sicuro che l’ul- tima parola nella tua vita non sarà la parola del dolore, della solitudine, della morte ma sarà la parola della vita vera, della vita che supera, oltrepassa la morte e quella vita non te la toglierà nessuno. Ricorda che nella battaglia tra la vita e la morte vince sempre la morte, ma nella battaglia tra l’Amore Vero e la morte, vince l’Amore Vero, questo Amore se ne fa un baffo della morte, è un Amore che resiste a tutto: al tempo, alla fedeltà, alla sofferenza, alla malattia, alla morte: è un Amore sicuro. E’ lo stesso Amore che non lascia nes- suno di noi sottoterra ma ci apre ad una vita inspe- rata, appunto nuova, risorta.” Questo è in definitiva il grande messaggio di Pasqua: il passaggio dalla vita alla morte, dalla solitudine alla comunione, dalla tristezza alla gioia, dal pianto al sor- riso. Vi auguro una bellissima Pasqua, un passaggio con- creto verso la vita vera vissuta nell’amore. don Saverio “Ormai tutto ha un senso. Tu non morrai. Quelli che ami non morranno. Quello che è vivo e bello, fino all'ultimo filo d'erba, fino a quell'attimo fugace in cui hai sentito le tue vene piene di esistenza, tutto sarà vivente per sempre. Anche la tua sofferenza, anche la morte hanno un senso, diventano vie della vita. Tutto è già vivente perchè Cristo è risorto.” Cari amici di Musile, Chiesanuova e Millepertiche P.S.: Sentite cosa ci dice Atenagora (per molti anni patriarca di Costantinopoli):

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Collaborazione Pastorale di Musile di Piave - Emmaus Marzo 2009

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“…mentre discorrevano Gesù si avvicinò”PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA E MILLEPERTICHE

ANNO 3 - N. 5 MARZO 2009 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - E-mail: [email protected]

Auguri di Buona Pasqua

Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso la Pasquae, come tutti sappiamo, proprio la Pasqua è il centro,il “motore” di tutta la nostra vita cristiana. Pasqua ri-torna ogni anno eppure ogni anno viviamo una Pa-squa diversa: entriamo in maniera differente dentroal mistero della morte e della Risurre-zione di Gesù. Siamo noi diversi: ab-biamo un anno in più, forse siamo“freddi” spiritualmente, oppure arrab-biati con Dio, soli, con problemi di sa-lute. Oppure questo è un bel momentoper la nostra vita, siamo felici, spiritual-mente vicini al Signore.Pasqua significa Passaggio. Forse, inmodo molto semplice, è il caso di farattenzione a quali passaggi siamostati chiamati o siamo tuttora chiamatinella nostra vita. Proviamo a dare unosguardo di fede a ciò che stiamo vi-vendo. Passaggio significa cambia-mento, rinnovamento: come stovivendo? Mi sento fermo, giro intorno a me stesso op-pure vedo qualche luce? Per quale motivo vivo e nonsopravvivo?Nei primi articoli di questo numero di Emmaus ci fer-meremo davanti a due temi che toccano tutti noi: “Lasolitudine” e “La bellezza di mettersi a servizio deglialtri”. Proviamo a riflettere su questi temi chiedendoci:come mi sento? Cosa sto vivendo? Cosa posso fareper voler più bene alla mia vita e alla vita degli altri?Non vuol essere questa un’analisi psicologica mapossiamo dire che la vita di Gesù e soprattutto la suamorte e risurrezione ci spronano ad amare l’umanità,

la nostra umanità, tutta l’umanità: l’incarnazione si fadefinitivamente luogo dell’incontro con Gesù proprionel mistero della morte e risurrezione. Un Dio chemuore sulla croce (un Dio così è presente solo nellanostra fede cristiana) vuole dire ad ognuno di noi: “Ti

voglio bene e arrivo al punto di dare lavita per te! Ti voglio bene e sei pre-zioso ai miei occhi! Ti voglio bene e inte ho riposto tutta la mia vita!”Un Dio che risorge dai morti vuole diread ognuno di noi: “Sta’ sicuro che l’ul-tima parola nella tua vita non sarà laparola del dolore, della solitudine,della morte ma sarà la parola della vitavera, della vita che supera, oltrepassala morte e quella vita non te la toglierànessuno. Ricorda che nella battagliatra la vita e la morte vince sempre lamorte, ma nella battaglia tra l’AmoreVero e la morte, vince l’Amore Vero,questo Amore se ne fa un baffo della

morte, è un Amore che resiste a tutto: al tempo, allafedeltà, alla sofferenza, alla malattia, alla morte: è unAmore sicuro. E’ lo stesso Amore che non lascia nes-suno di noi sottoterra ma ci apre ad una vita inspe-rata, appunto nuova, risorta.”Questo è in definitiva il grande messaggio di Pasqua:il passaggio dalla vita alla morte, dalla solitudine allacomunione, dalla tristezza alla gioia, dal pianto al sor-riso.Vi auguro una bellissima Pasqua, un passaggio con-creto verso la vita vera vissuta nell’amore.

don Saverio

“Ormai tutto ha un senso.Tu non morrai.

Quelli che ami non morranno.Quello che è vivo e bello, fino all'ultimo filo d'erba, fino a quell'attimo fugace in cui

hai sentito le tue vene piene di esistenza, tutto sarà vivente per sempre.Anche la tua sofferenza, anche la morte hanno un senso, diventano vie della vita.

Tutto è già vivente perchè Cristo è risorto.”

CCaarrii aammiiccii ddii MMuussiillee,, CChhiieessaannuuoovvaa ee MMiilllleeppeerrttiicchhee

P.S.: Sentite cosa ci dice Atenagora (per molti anni patriarca di Costantinopoli):

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Nella nostra moderna società,che fino a qualche tempo fa po-tevamo definire senza remora,opulenta e ricca, si è innestatacon forza e vigore, sempre più inprofondità, una situazione di di-sagio da non sottovalutare: la so-litudine. Una povertà sempre piùin espansione come una macchiad’olio che ci scivola tra le manipermeando la vita moderna dioggi e alla quale in modo passivoci stiamo abituando.

Dal libro della Genesi : “ … Inprincipio Dio creò il cielo e laterra. Il mondo era vuoto e de-serto, le tenebre coprivano gliabissi e un vento impetuoso sof-fiava su tutte le acque. Dio disse: Vi sia la luce! .. e apparve laluce. Dio vide che la luce erabella e separò la luce dalle te-nebre. ….. Dio creò l’uomo si-mile a sé, lo creò a immagine diDio, maschio e femmina li creò.Li benedisse con queste parole: Siate fecondi, diventate nu-merosi, popolate la terra. ….”Se andiamo a verificare in unqualsiasi comune vocabolario diitaliano, sotto la parola solitudinetroviamo la seguente spiega-zione: condizione di chi è o viveda solo.Sembra un paradosso: Dio creòl’uomo e lo benedisse affinchépopolasse la terra, il mondo cheal principio era vuoto e deserto.L’uomo procreò, divenne nume-roso e popolò il mondo. Quellelande deserte e silenziose lascia-rono poco a poco lo spazio al-l’uomo; hanno assistito alla suaevoluzione, lo hanno supportatonella sua crescita e nel suo svi-luppo scientifico e tecnologico fa-cendone spesso e volentieri lespese. Fino ad arrivare ai nostrigiorni, a quello che siamo diven-tati con tutte le nostre contraddi-zioni, i nostri errori e le nostrevittorie. Ci siamo evoluti, il pro-gresso ci ha fatto crescere sottotutti i punti di vista e siamo in con-tinua ricerca per migliorare la no-

stra esistenza, abbattere tutte lebarriere che ci rendono vulnera-bili e indifesi. E sebbene viviamoin paesi, città popolose, sebbeneogni giorno che ci svegliamosiamo chiamati ad interagire contantissime altre persone a partireda chi ci sta accanto, sebbene lascienza e la tecnologia ci fa pro-grediti e supertecnologici, chissàperché nei cuori e negli animi di

molte persone trasuda, vive epulsa una sorta di malessere, unmalcontento interno: ci si sentesoli. In questi anni tra le situa-zioni di disagio che viviamo, staprendendo sempre più piedequesto senso di malessere in-terno: LA SOLITUDINE. Ma cosaè per noi la solitudine? Perché inquesti tempi in cui il progresso ciporta ad abbattere tutte le bar-riere possibili al fine di migliorarela nostra esistenza …. ci si sentesoli ad affrontare i problemi quo-tidiani?? Una risposta probabilepuò essere data dal fatto che lafrenesia in cui siamo incameratie verso la quale ci spinge la so-cietà e la vita di oggi (attenzioneche la società siamo noi in primapersona) obbligandoci a percorsiben definiti, percorsi che in modopalliativo ci mostrano un mondofelice, un mondo che risolve tuttii nostri problemi …. e solo dopoci accorgiamo della nuvola difumo in cui abbiamo creduto,NON CI RENDE ALTRO che soli.

A mio parere le frenesia modernaci spinge in modo sottile e velatoverso un individualismo caparbio: alla fine quello che conta sonosolo io e il mio benessere, chi miè accanto non è un compagnodi viaggio bensì diventa solouno strumento attraverso ilquale io posso arrivare in cima.La solitudine è una povertà dallediverse sfaccettature e le sue ra-dici volgono e si diramano ovun-que.- La solitudine la possiamo co-gliere e vedere negli occhi dei di-versi anziani abbandonati a séstessi, sia dalle istituzioni chedagli affetti familiari. Proviamo achiudere gli occhi e pensare unattimo a quanti di loro ci è dataopportunità di incontrare durantele nostre giornate. A volte la fre-nesia, il correre, questi super im-pegni che intersecano la nostraquotidianità ci portano a perdereil timone della nostra nave facen-doci ciechi di fronte a chi incon-triamo giornalmente : ci passanoaccanto, li vediamo, spesso li co-nosciamo ma non ci accorgiamo(forse perché non vogliamo ac-corgerci) del vuoto e della grandesolitudine in cui vivono EPPUREstranamente il sorriso è semprepresente nel loro volto di nonni.Semplici nonni, con tutte le lorodifficoltà quotidiane, che vivono laloro solitudine, i cui figli magari siricordano di loro ogni tanto, ma-gari quando hanno necessità. - La solitudine si vive nelle fami-glie. A volte si parla e parla ma leparole rimangono vuote perchéchi ascolta non è sintonizzatonella nostra lunghezza d’onda.Siamo, apparentemente, una fa-miglia felice e normale MA senzarendercene conto si vivono situa-zioni di solitudini interiori perchénon capiti e compresi. Quantevolte si sente parlare di genitoriche non capiscono e ascoltano ifigli … MA pure quante volte i figlinon si pongono in ascolto dei ge-nitori? Pur parlando la stessa lin-gua è come una “Torre di

LA SOLITUDINE: LA POVERTA’ NELLE POVERTA’ DI OGGI

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Babele”: si parla e parla MA PER-CHE’ POI CI SI SENTE SOLI EDINCOMPRESI?- La solitudine è presente nel-l’ambiente di lavoro. Sebbeneluogo di interazione e dialogo,pure nell’ambiente di lavoro,anche il più confortevole, ci sipuò sentire soli. Forse perchéanche qua si vivono relazioni fracolleghi che apparentementesono amicali e di confidenza mapoi alla fine si dimostrano esserevuote perché ognuno pensa a sestesso; e chi in modo palliativoera convinto di aver trovato delle“persone” si rende poi conto dellasolitudine e del vuoto.- La solitudine si vive nel gruppodi amici. Spesso ho sentito frasidel tipo: siamo un gruppo unito,facciamo tante cose assieme …..per poi sentire : “ ma perché misento solo/a delle volte? A voltesiamo talmente attorniati dallepersone che può sembrare im-possibile sentirsi soli … EPPUREchissà perché dentro di noi pulsaun senso di vuoto e di abban-dono, ci si sente soli ad affrontareproblemi e difficoltà- La solitudine è presente nei mo-menti di dolore e malattia.Spesso ci si sente soli in questimomenti in cui magari non siamoadeguatamente supportati dalleistituzioni e anche chi ci è ac-canto non lo sentiamo veramentepresente.- La solitudine è presente e vivanei momenti di difficoltà familiare,personale, ecc. e anche nei mo-menti di difficoltà economica,dove per incanto, chissà perché,chi si reputava amico per mille ra-gioni scompare come se si fossedegli appestati.Dio creò l’uomo e lo rese fecondoperché popolasse il mondo cheera una landa deserta. MA IL DE-SERTO è oggi giorno una po-vertà nella quale molti di noi siritrovano: o per una o per altra si-

tuazione. E allora ci si domanda :come mai? Viviamo in case, incondomini con tante persone; la-voriamo e siamo a contatto contante altre con le quali ci met-tiamo in relazione; la tecnologiaci ha regalato mille e mille mezziper restare in contatto: dal sem-

plice telefono con i fili ai telefo-nini ecc. Eppure questa povertà,questo stato d’animo interno stadilagando sempre più fra di noi ein modo passivo ci stiamo abi-tuando a tutto questo come sefosse una cosa normale. Un esempio? I ragazzi e giovanidi oggi come prima cosa quandogli chiedi: “Cosa vorresti?” “un te-lefonino”, perché pare l’emblemadi uno status di vita superiore; mal’uso che ne fanno li sta ren-dendo, senza che se ne accor-gano, soli e isolati. Come? diretevoi: avete mai notato che per par-lare e comunicare tra loro diversiragazzi non cercano il rapportovisivo e vocale con le personema si affidano sempre più all’usodegli SMS anche e soprattuttoquando sono distanti solo qual-che metro tra loro? Sembra unasciocchezza ma è ciò che suc-cede ogni giorno. Scienza e sviluppo ci hanno resol’opportunità di evolverci e cre-scere, migliorare la situazione divita: siamo progrediti. Ma pur-troppo il progresso, visto e vis-suto non come beneficio perl’intera comunità mondiale macome possibilità economica solo

per alcuni a discapito di altri, ciha intrappolati in una rete fitta di“povertà” e se il benessere alquale siamo arrivati (ora in unasituazione di “crisi” mondialecome quella che stiamo vivendoè meglio non parlare di benes-sere a tutto campo) ci fa apparireun mondo confortevole e senzaproblemi dall’altra parte ci na-sconde una serie infinita di disagiai quali ci stiamo abituando, tracui l’essere e sentirsi soli di frontealle realtà di tutti i giorni. Un ma-lessere, la solitudine, che nascee cresce dentro e che non riu-sciamo ad esternarla per poterlaaffrontare e vivere in positivo :tante persone ruotano attorno anoi ma se i rapporti sono solo ar-tificiosi e vuoti quello che ab-biamo è solo vuoto e solitudine.

A voi rivolgo con semplicità, l’oc-casione di completare questo ar-ticolo dando spazio e possibilitàalle vostre impressioni su questagrande povertà che si espandesempre più. Come già ribadito, lasolitudine ha diverse facce esfaccettature: ognuno di voi hauna sua personale opinione eperché non cogliere l’occasioneper metterle assieme tutte? Par-tendo dalla domanda di base :cosa è la solitudine per te? E oggila si può definire una povertà trale povertà che ci appartengono?Quali possono essere le situa-zioni e i luoghi comuni in cui sivive tale povertà? aspettiamo dicondividere i vostri pensieri edopinioni in merito.

Laura

EmmausPeriodico bimestrale delle parrocchie di Musile di Piave, Chiesanuova e Millepertiche.

Direttore Responsabile: Dino Boffo - Via Amalfi, 41 - TVDirezione e Redazione: Piazza Libertà, 1 - Musile di Piave - VE

Registrazione al Tribunale di Venezia n. 884 del 21.03.1987Stampa: Tipografia COLORAMA: San Donà di Piave - VE - Tel. 0421.40225

Hanno collaborato a questo numero di Emmaus:

don Saverio, don Giorgio, don Vanio, don Flavio

Luca Cadamuro, Barbara Fornasier, Laura Scabbio,

Anna Scappatura, Federico Contarin, Adalberta Contarin.

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“La vita è fatta per la serenità e lagioia, ma purtroppo può accadere chesia segnata dalla sofferenza per unamalattia che colpisce il corpo o l'anima,per il distacco dalle persone che siamano per la difficoltà a vivere in pacee con gioia in relazione con gli altri econ se stessi. La sofferenza appar-tiene al mistero dell'uomo e resta inparte imperscrutabile: solo “per Cristoe in Cristo si illumina l'enigma del do-lore e della morte”. Chi soffre, poi, nonva lasciato solo. L'amicizia, la compa-gnia, l'affetto sincero e solidale pos-sono fare molto per rendere piùsopportabile una condizione di soffe-renza. Il nostro appello si rivolge, in

particolare, ai parenti ed agli amici deisofferenti, a quanti si dedicano al vo-lontariato, a chi in passato è stato eglistesso sofferente e sa cosa significhiavere accanto qualcuno che fa com-pagnia, incoraggia e dà fiducia.”Queste righe sono solo uno stralcio delmessaggio che i vescovi italiani hannovoluto indirizzare a tutta la Chiesa inoccasione della giornata mondiale perla vita.Sono parole che vogliono farciriflettere su una realtà molto presenteoggi e di grande attualità. Un tempo ,quando i nuclei famigliari erano più nu-merosi, gli ammalati o gli anziani eranoassistiti dai propri famigliari che si av-vicendavano in questo servizio ed

erano rari i casi di abbandono: c'era unmaggior numero di figli perciò più di-sponibilità di risorse umane, molti la-voravano in casa, soprattutto le donne,la vita media era inferiore rispetto aquella odierna.La realtà ora è ben diversa, tutte que-ste motivazioni sono radicalmente mu-tate tanto che le famiglie, pressate daritmi di vita sempre più frenetici, nonsono in grado di far fronte con serenitàai bisogni di un anziano, alle soffe-renze fisiche o psichiche di un fami-gliare, spesso anche giovane e non èraro assistere a casi di persone noncompletamente autosufficenti che vi-vono sole o vengono accudite per lun-

“IO PER LUI HO FATTO TE”

FARSI PROSSIMO PER AIUTARE A SPERARE

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vorrei ringraziarvi per tutto quello che mi avete dato e continuate a darmidalla mia nascita.Vi ringrazio per essermi sempre stati vicini, per avermi sostenuta nei momentiin cui vacillavo e in quelli in cui ero in caduta libera, per avermi consigliatae mai obbligata, per aver cercato sempre un dialogo e aver voluto il meglioper me.

Mi avete insegnato ad essere umile, ad aver rispetto verso gli altri, ad essere contenta delle pic-cole cose e dei piccoli gesti perché sono questi che fanno piena una Vita, a non essere pre-suntuosa, a non giudicare mai a prescindere.Mi avete insegnato il senso del dovere, che sia essa scuola o lavoro, e mi avete insegnato anchea divertirmi, senza esagerare.Mi avete spiegato che l’Amicizia come l’Amore sono dei valori preziosi che vanno curati comeuna piccola pianta che cresce e che il gesto del dare non dev’essere fatto perché ci si aspettaqualcosa in cambio.Mi avete insegnato a non essere egoista, a dire grazie, e soprattutto a chiedere scusa quandosbaglio, a prendere atto delle mie azioni e delle loro conseguenze, siano esse positive o nega-tive. Mi avete fatto capire quanto sia bello ridere.Vi ringrazio per il vostro affetto incondizionato che c’è sempre stato e sempre ci sarà.Siete i miei eroi, i miei punti di riferimento e soprattutto siete le persone che io vorrei diven-tare, perchè grazie a voi so cosa significa far parte di una Famiglia.Vi auguro che possiate passare insieme il maggior numero di anni insieme, che manteniate sem-pre quell’alchimia e quella misteriosa complicità tra voi due.E’ inutile dirvi quanto vi voglia bene e quanto io vi ammiri.

pulce

CCaarrii mmaammmmaa ee ppaappàà,,

La lettera che vi riportiamo qui di seguito non è frutto della nostra fantasia bensì ci è stata scritta da una nostra giovaneparrocchiana e con grande piacere abbiamo deciso di pubblicarla perchè crediamo sia bello dare spazio a quanti vo-gliono interagire con la redazione di Emmaus.

Anche voi volete scriverci? La nostra mail è: [email protected] siete pratici con il computer?

Fateci pervenire le vostre lettere in canonica indirizzandole a “Redazione Emmaus”

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ghi periodi da una sola persona. Si ècostretti, a volte a ricorre al ricovero instrutture pubbliche o private di assi-stenza a medio lungo periodo. Pur-troppo questa realtà, da tempopresente nelle grandi città, si registraanche nelle nostre zone, nei nostri pic-coli centri, e diventa urgente e dove-roso farsi in qualche modo carico diquesti bisogni. Ma come?La domanda in ogni cristiano, che sisente toccato da tutto questo, sorgespontanea: cosa mi sta chiedendo ilSignore di fronte ad una realtà a voltecosi' silenziosa, ma a volte tanto rumo-rosa da occupare le prime pagine?

Un antico detto recita così: “Un giorno unuomo passa per la strada, vede un bam-bino che muore di fame, e grida al cielo:“Dio, che cosa fai per lui? “ Ed una vocerisponde:- Io per lui ho fatto te. Il servizio guarisce dall'egoismo, feb-bre mortale dell'uomo. Solo nel servi-zio reciproco saremo tutti finalmenteliberi “Portate i pesi gli uni degli altri,così adempirete la legge di Cristo “ ag-giunge S.Paolo.Questo ci porta a riflettere sul sensodel nostro vivere, sui valori che costi-tuiscono le radici profonde della pro-pria esistenza quali la gratuità, lagenerosità, il senso della provvidenza,la gratitudine. Valori non facili da per-seguire ma che danno modo di gu-stare e valorizzare la quotidianità cosìcome il Signore ce l'ha donata, valoriche vanno invocati, coltivati, scelti e...trasmessi agli altri con coerenza edumiltà attraverso la testimonianza divita e l'esempio.La malattia, la sofferenza fanno partedell'esistenza umana perchè nessunone è immune, ma si fatica ad accettaretale condizione che rappresenta siaper chi la vive, ma anche per la fami-

glia che la subisce un cambiamentorepentino di abitudini, stili di vita, di li-bertà, di progetti. Non è preventivata, equindi ci si può sentire schiacciati dalpeso della propria inadeguatezza edalla solitudine. Come dare voce aduna richiesta di aiuto, spesso ine-spressa, ma tanto presente nelle no-stre comunità?Recentemente in parrocchia a Musileè stato promosso un incontro al qualesono stati invitati i ministri straordinaridell'eucarestia delle tre parrocchie, ilgruppo Caritas e tutti colori che giàsono sensibili e dedicano parte del lorotempo accanto a coloro che necessi-tano di assistenza perchè anziani, am-malati o portatori di handicap.Da questo incontro è emerso il deside-rio e la necessità di coordinare e met-tere in comune esperienze, forze,ministeri per avviare una pastoraledella salute attenta e sensibile verso ipiù deboli, sostenuta da una forma-zione periodica non solo spirituale maanche umana che consenta di agirecon sensibilità, competenza e discre-zione. Lo scopo è quello di essere at-tenti e presenti, anome di tutte le parrocchie, per inter-venire o segnalare situazioni di disa-gio, dare voce e sostegno nellesituazioni di povertà e di solitudine.Creare una rete di persone che si im-pegnano con semplicità e disponibilità,vincendo ritrosie o titubanze, a viverequella pagina del vangelo che ci invitaa farci prossimo, attraverso piccoligesti di generosità e carità.Erano presenti all'incontro anche al-cuni volontari di due associazioni cheda tempo operano nel nostro territorioe svolgono un prezioso servizio, volon-tario, gratuito a favore dell'ammalatoed a sostegno delle loro famiglie: L'as-sociazione Insieme e i Volontari Ope-dalieri.– I volontari Ospedalieri è un'associa-zione fondata dalla Società San Vin-cenzo de Paoli formata di giovani eadulti che dal '93, anno in cui si è co-stituita , intervengono in ospedale aSan Donà di Piave su richiesta dei pa-renti o su segnalazione delle strutturesociali per dare assistenza morale, af-fettuosa presenza e piccoli servizi aldegente, per es: aiutarlo durante ipasti se non è autosufficiente. Non sitratta di sostituire il personale infermie-ristico, ma piuttosto suppliscono i fami-gliari lontani o mancanti. Ai volontari

viene chiesto poco tempo, anche soloqualche ora, in base alla propria dispo-nibilità. Al momento dell'adesione sa-ranno indicate, da parte del volontario,le ore, i giorni che metterà a disposi-zione e che potrà variare con brevepreavviso.

(Se sei interessato puoi contattare:0421.54312 / 0421.800058

0421.42252).

– L'Associazione Insieme è un'asso-ciazione di volontari che assistono gra-tuitamente anche a domicilio malationcologici e, grazie alla competenzaed esperienza acquisita offrono un so-stegno umano e psicologico alla fami-glia del malato. Se c'è la necessitàcollaborano con il medico di famigliaed i servizi sanitari per una assistenzaintegrata. Interessante è la costitu-zione di gruppi di Auto Mutuo Aiuto perl'elaborazione del lutto. Il gruppo rap-presenta il luogo per uscire da questivissuti emotivi dove trovare ascolto ecomprensione, rendendo la propriasofferenza condivisibile con altri equindi più tollerabile ed accettabile.I volontari dell'associazione, proprioper il tipo di servizio che svolgono, si ri-trovano periodicamente per una for-mazione personale e vengonocoordinati da una Equipe di medici, in-fermieri e psicologi.(Se sei interessato puoi contattare:0421.331463 [email protected])

I Volontari ospedalieri e L'Associa-zione Insieme sono disponibili ad ac-cogliere chiunque voglia unirsi a loroper dedicare un po' del proprio tempoa fronte delle numerose richieste di as-sistenza presenti nel nostro territorio.

Adalberta Contarin

Associazione VolontariAssistenza Malati OncologiciGruppi di Auto Mutuo Aiutoper i Familiari dei Pazienti

SOCIETA’S. VINCENZO DE PAOLI

S. DONA’ DI PIAVE

O.N.L.U.S.ASSOCIAZIONE

VOLONTARI OSPEDALIERI

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La discussione circa il finanziamentostatale alle istituzioni scolastiche nonpubbliche è oggetto, da anni, di aspriconfronti tra fazioni politiche e so-ciali. Ricordiamo, in tal senso, labreve diatriba intercorsa tra governoe CEI, lo scorso 5 dicembre, in se-guito alla presa di posizione dei ve-scovi italiani in merito ai tagli deifinanziamenti pubblici alle scuole pa-ritarie, previsti nella finanziaria per il2009. Immediata fu, allora, la rispo-sta della maggioranza che, perbocca del sottosegretario al Tesoro,Giuseppe Vegas, rassicurò gli inte-ressati. I tagli inizialmente annunciatisarebbero stati di 133 milioni di euro,su un complessivo di 534 milioni dieuro, destinati a questo capitolo dispesa; in seguito all’intervento dellaCEI, la cesura di finanziamento èstata ridimensionata a 120 milioni dieuro. Al di là delle critiche sollevate

dalle diverse fazioni politiche edideologiche e analizzando i fatti daun piano di neutralità, si evince comela sfera delle scuole sottoposte a ge-stione non pubblica e legalmente pa-rificate, secondo quanto stabilitodalla legge 62/2000, sia una realtàormai largamente affermata, sia sulterritorio nazionale che su quello lo-cale. Tale condizione conduce, ine-vitabilmente, questi istituti educativia svolgere una inconfutabile fun-zione di servizio pubblico, talora ga-rantendolo anche in zone ove lapresenza pubblica sia del tutto as-

sente. Certo, secondo taluni inter-preti, il fatto che questi istituti esi-stano e che operino una politica diservizio pubblico è un gesto nobile,tuttavia, sempre nell’opinione di dettiindividui, non è lecito che questi ot-tengano finanziamenti dallo Stato.Altri ancora sarebbero favorevoli aduna minuziosa opera di soppres-sione di questi istituti. Va anzitutto ri-cordato cosa conduce tali interpretia sostenere la loro tesi: l’articolo 33,comma 3, della nostra Costituzione.Detto articolo, nel 3° comma, sanci-sce che “enti e privati hanno il dirittodi istituire scuole ed istituti di educa-zione, senza oneri per lo Stato”. Invirtù della postilla “senza oneri per loStato”, molte deviazioni si sono ge-nerate in questa materia. Tuttavia,analizzando con attenzione quantoaffermato dall’on. Corbino, propo-nente di questa integrazione al

comma 3, in sede Costituente,si evince, dalle sue testuali pa-role, che "noi [Stato] non di-ciamo che lo Stato non potràmai intervenire in aiuto degli isti-tuti privati, ma che nessun isti-tuto privato potrà sorgere con ildiritto di avere aiuti da partedello Stato. È una cosa diversa:si tratta della facoltà di dare o dinon dare". Che una finanziaria,dunque, contenga una voce dispesa in favore di questi istituticertamente non è fatto illegit-

timo, anzi, manifesta quello che èl’ideale di pluralismo, con i relativioneri ed onori, sancito dal modernospirito costituzionale. Riprendendo la legge 62/2000, laquale appunto sancisce che l’istru-zione paritaria è effettivamente parteintegrante del sistema dell’istruzionepubblica nazionale, possiamo affer-mare che un passo è stato fattoverso una più ampia libertà educa-tiva. Tuttavia tale principio, per molticittadini e sotto numerosi aspetti,resta di mera eguaglianza formale:come può una famiglia con difficoltà

economiche permettersi ancheun’esosa retta per la scuola dei figli?Giacché non sono le scuole a potervantare diritti di finanziamento in ma-niera diretta, la questione è stata ov-viata con l’introduzione dei “bonusscuola” regionali, che tuttavia sonoindirizzati, come rimborso parzialeprogressivo su base reddituale, allefamiglie e non come finanziamentoper le attività degli istituti educativi; ecerto non è se non con rette esorbi-tanti che una scuola potrebbe conti-nuare le sue attività, giacchéimpostare una programmazione sco-

lastica affidandosi sull’esclusivo au-tofinanziamento previo introiti darette risulterebbe pura utopia, valu-tando lo stato attuale della situa-zione. È dunque auspicabile che laRepubblica, garante dei principi fon-damentali di pluralismo e di diritti le-gittimi, assicuri non solo eguaglianzaformale ma anche e soprattuttoeguaglianza sostanziale. Questi problemi, in ultima analisi,non appartengono esclusivamente aluoghi e tempi diversi dai nostri:anche la nostra parrocchia e quellevicine, nel loro piccolo, gestendo iservizi per l’infanzia, notano come ladiminuzione dei fondi a disposizionee la crescente difficoltà delle famiglienel vedersi aumentare le rette, ge-neri incertezza e dubbi.Certo è che le difficoltà economichenelle quali il nostro paese versa sonotra le indubbie cause di questa que-stione.

Luca Cadamuro

SCUOLA PARITARIA: UN PROBLEMA CHE NON CI PUO’ LASCIARE INDIFFERENTI

Destano preoccupazione i tagli presentati dalla manovra finanziaria 2009 per la voce di spesa per gli isti-tuti educativi paritari. Sebbene l’esecutivo abbia ridimensionato la cesura inizialmente proposta e si sia im-pegnato a stanziare quanto promesso, numerose restano le voci di dissenso nei confronti di taleprovvedimento, soprattutto all’interno dei nuclei familiari, che usufruiscono del servizio offerto dagli istitutiparitari per l’educazione dei propri figli. Per la nostra zona ci riferiamo particolarmente alle scuole dell’in-fanzia paritarie di Chiesanuova e Millepertiche.

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MARZO 2009 77

CCHHIIEESSAANNUUOOVVAA

Gentile famiglia,tra qualche settimana vorremmo riprendere la visita alle famiglie.

E' un gesto semplice con il quale vi diciamo che ci state a cuore anche se forse non ab-biamo avuto ancora il modo di conoscervi e di farci conoscere.Ci state a cuore tutti, indistintamente, che frequentiate o meno la parrocchia e qualunquesia il vostro sentire nei riguardi della fede, di Dio e della Chiesa.

Ci piacerebbe che questa visita fosse l'occasione per ascoltare con rispetto qualcosa delvostro percorso di vita...per parlarci un po' delle vostre richieste, delle vostre speranzecome delle vostre preoccupazioni o sofferenze...per avviare un rapporto più confiden-ziale e anche, se lo desiderate, per pregare insieme invocando la benedizione del Signoresulla vostra casa e famiglia.

Vi invitiamo quest'anno a farci presente il vostro desiderio di ricevere la visita, recapitan-doci (siamo in via San Giovanni, 3...subito dopo il campetto dietro la chiesa) il tagliandoche vedete più sotto: è un modo semplice con il quale possiamo venirci incontro recipro-camente...non vorremmo, infatti, che viveste in modo un po' passivo questa visita o, peg-gio, che la sentiste un sorta di invadenza da parte nostra.

Attendiamo allora con fiducia un vostro cenno al riguardo e fin da adesso vi facciamo inostri più sinceri auguri di Buona Pasqua!

don Saverio, don Vanio, don Giorgio, don Flavio

Sì, desideriamo ricevere la visita del sacerdote nella nostra casa!Il giorno/ i giorni della settimana e gli orari più consoni per noi sono:

…...............................................................................................................................................................

Il nostro numero di telefono è....................................................................................................................

Il nostro indirizzo è.....................................................................................................................................

Nome e cognome del/dei capofamiglia

…...............................................................................................................................................................

VISITA ALLE FAMIGLIE 2009

I NOSTRI SACERDOTI CI VENGONO A FAR VISITA!Qui di seguito vi riportiamo una lettera scritta per noi da d. Saverio, d. Vanio, d. Giorgio e d. Flavio.I nostri sacerdoti ci chiederanno, semplicemente, se possono venire a trovarci. Tanti anni fa si diceva che ilsacerdote, o per essere più precisi il parroco, passava a benedire le case e certamente gli aneddoti non man-cano uno fra tutti: si lasciavano le chiavi alla vicina affinché il sacerdote entrasse in casa e benedisse la casao ancora meglio i muri. Ecco il primo messaggio che i nostri sacerdoti vogliono far passare: la visita alle fa-miglie è un incontro tra persone, un parlare con le famiglie, un conoscersi, un confrontarsi e certa-mente un pregare insieme. Queste lettere, quindi, giungeranno nelle nostre case non come un’imposizione,o come qualche cosa che bisogna fare perché in quel determinato periodo i sacerdoti stanno visitando la miavia o il mio condominio, devono essere accolte come la proposta di un amico che vuole venire a trascorrereun po’ di tempo con la nostra famiglia, per conoscerci e, se vogliamo, per pregare insieme.

Tagliare e recapitare in canonica

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MARZO 200988

Immancabile da 30 anni ormai, ilmese di febbraio, nella nostraparrocchia, fa rima con mostramissionaria in occasione del com-patrono San Valentino.Inizialmente era un semplice mer-catino che negli anni si è svilup-pato sempre più fino a diventarela mostra che noi conosciamo.

La mostra è allestita con unagrande quantità di oggetti fatti siadal gruppo missionario sia datanti volontari del nostro paese.Quest’anno, grazie anche ai fe-steggiamenti svoltisi in piazza epresso il campo dell’oratorio, si èprotratta per 17 giorni, circa unadecina di giorni in più rispetto agli

altri anni.I visitatori che si sono avvicendatiin questi giorni sono stati tanti,tantissimi al punto che nelle gior-nate di festa era assai complicatomuoversi nella stanza che ospitala mostra e si pensa che le per-sone che sono passate, prove-nienti anche dai paesi limitrofi,siano state circa 1 migliaio.Sicuramente per noi organizzatoriè stato bello notare che da partedegli “acquirenti” c’era in primisnon solo la voglia di comperarema innanzitutto il desiderio di farequalche cosa di buono per i piùpoveri e i più disagiati.Ci sembra doveroso alla fine diqueste poche righe ringraziarequanti hanno visitato la mostra equanti hanno permesso di aiutarealcuni progetti concreti in terraafricana.

Per il Gruppo Missionario FIDELMA

Riquadro per i progetti e il ricavato

MOSTRA MISSIONARIA a MUSILE

MMUUSSIILLEE DDII PPIIAAVVEE

Nel nostro calendario parroc-chiale il mese di giugno è sino-nimo di pellegrinaggio.Agli inizi di giugno, infatti, comeormai è risaputo, partirà il pellegri-

naggio in Turchia –sulle orme di SanPaolo che vedrà coin-volte circa novantapersone provenientinon solo da Musile diPiave, Chiesanuova eMillepertiche maanche da altre zonedella nostra diocesi eun piccolo gruppettoda Addis Abeba e gui-dato da Padre Ottone

Cantore – insegnante di SacraScrittura a Nairobi in Kenia. Ma perché proprio la Turchia?Quanti sono ormai presenza fissadel pellegrinaggio parrocchiale

potrebbero vedere nella propostadi quest’anno una sorta di “conti-nuazione” con il pellegrinaggio del2007 che ci aveva portati in Gre-cia sulle orme di San Paolo.In realtà, la proposta fattaci que-st’anno, trova il suo perché, nel-l’anno giubilare indetto da PapaBenedetto XVI°“ … e proprio per questo, sono

lieto di annunciare ufficialmenteche all’apostolo Paolo dediche-remo uno speciale anno giubilaredal 28 giugno 2008 al 29 giugno2009 in occasione del bimillena-rio dalla Sua nascita …” Ma perché proprio in Turchia, nonsi poteva andare semplicemente

PELLEGRINAGGIO IN TURCHIA – SULLE ORME DI SAN PAOLODal 5 al 14 giugno 2009

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MARZO 2009 99

a Roma magari recandoci a SanPietro, o all’Abbazia delle 3 fon-tane dove il Santo fu decapitato opresso la Basilica di San Paolofuori le mura dove si trova la suatomba?In realtà la scelta di andare in Tur-chia è stata dettata da una molte-plicità di aspetti che molte volte aipiù sfugge.Credo che quanto scritto sul libro:“Guida alla Turchia” curata daLuigi Padovese – frate cappuc-cino e vescovo della Anatolia dal2004 e da Oriano Granella – fratecappuccino e dal 2008 Superiore

Regolare dei cappuccini di Tur-chia possa rispondere in modoesaustivo alla domanda “perchéla Turchia”?“qui abbiamo avuto la presenza ela predicazione degli Apostoli(Paolo, Pietro, Giovanni, …); quisono sorte, dopo Gerusalemme,le prime vivaci comunità (Antio-chia, Efeso, …) …; qui è natoPaolo –apostolo dei gentili e vi hacompiuto la maggior parte deisuoi viaggi predicando il Vangelo…; qui c’è la tomba di Giovanni…; qui c’è la casa della Madonna… qui si sono svolti i primi concili;in questa terra abbiamo avuto il-lustri Padri della Chiesa e un mo-nachesimo fiorente; … quitroviamo radicata la ricca tradi-zione liturgica orientale e la pro-fonda spiritualità dell’ortodossiabizantina.Concludo queste poche righe ga-rantendo a quanti non potrannocamminare con noi in Turchia che

durante quei giorni li ricorderemoe che sarà nostra cura, al rientro,renderli partecipi di quanto vis-suto affinché il nostro pellegrinag-gio lasci un segno non solo a noima anche alle nostre comunità.

Barbara Fornasier

Nella Parrocchia di Musile di Piave c’èuna lunga tradizione nella cura e for-mazione del gruppo di chierichetti cheoggi conta circa 50 ragazzi dalla 4^elementare alla 3^ media. Da diversi anni mi è stato chiesto di or-ganizzare qualcosa anche per le ra-gazze e così ho pensato di creare unservizio pensato appositamente perloro e inventato un po’ con loro e di-verso da quello dei chierichetti. Ora la parrocchia, nel giro di tre setti-mane, conta già la bellezza di 30 an-celle dalla 4^ elementare alla 1^

media. Sono vi-vaci, disponibili eprecise come solole ragazze sannoessere e soprat-tutto felici. Alloraci poniamo alcunedomande…Perché il nome:Ancelle? Diversesono state le pro-poste per il nomedi questo nuovogruppo ma un po’improponibili per-ché poco com-prensibili rispetto

al servizio cheavrebbero intrapreso. Allora ci siamoorientati su Ancelle o Sentinelle. Que-sti due nomi hanno dei riferimenti bi-blici. Le ragazze hanno scelto Ancellee così è stato. Ancella come chieri-chetto ricorda l’essere servi del Si-gnore Gesù. E così i chierichettiservono all’altare e le ancelle com-piono il loro servizio nell’assemblea. Che impegno comporta l’essereAncelle? Con le ancelle ci si ritrovacirca una volta al mese, di domenicapomeriggio, e insieme con me, don

Vanio, ci sono due ragazze di 3^media che mi aiutano Elisa e Sara,che ringraziamo per la loro disponibi-lità. Durante l’incontro c’è un tempo diformazione sull’importante ruolo chehanno avuto le donne nella vita diGesù, di prove in chiesa per il servizio,di gioco e di festa insieme con i geni-tori che lo desiderano. E il servizio in che cosa consiste?Come dicevo all’inizio le ancelle si oc-cupano del servizio all’assemblea,quindi cura il rapporto con le personeche vengono in chiesa curando l’acco-glienza, consegnando il foglietto dellamessa e augurando una buona dome-nica, vivendo con rispetto e testimo-nianza il momento dellaconsacrazione, portando la Pace delSignore Risorto alla comunità e infineconsegnare il foglietto degli avvisi allaconclusione della celebrazione. Come diventare un’ Ancella? È sem-plice, basta che la ragazza lo facciapresente ad un sacerdote o alla pro-pria catechista dando il proprio nome,indirizzo e numero di telefono e poisarà contattata. Oppure per “contagio”le Ancelle chiamano nuove ancelleportandole agli incontri di formazione.

don Vanio

È nato il gruppo delle Ancelle… ma chi sono?

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Carissimi,l’arrivo della bella stagione ci sembra l’occasioneper incontrarci e stare insieme alcune ore in alle-gria. E’ per questo che vi proponiamo una gior-nata speciale alla S. Messa delle 11.00 epranzare insieme

DOMENICA 26 APRILE 2009S. Messa alle ore 11.00Pranzo alle ore 12.00

Sono previsti simpatici momenti di intratteni-mento che trasformeranno questo incontro in unautentico giorno di festa!

Le adesioni devono pervenire in canonica o inchiesa entro e non oltre il 10 aprile 2009 (conse-gnando la scheda allegata alla presente) la quotadi partecipazione è di euro 10,00

Gruppo Caritas e Ministri dell’Eucaristia

Parrocchia di Musile di PiaveTelefono: 0421 52308

MARZO 20091100

CONCERTO DELLE PALMEINGRESSO LIBERO

La nostra parroc-chia propone perla prima voltaun'iniziativa musi-cale in aperturadella SettimanaSanta: un concertocon le corali di Mu-sile, Chiesanuovae Millepertiche, lecui parrocchie sonounite nel camminodi collaborazioneche vede la condivi-sione dei nostri sa-cerdoti e di tanteattività pastorali. La serata prevedel'esecuzione di cantisacri con la lettura di alcune composizioni poetichedi Don Vanio e un intervento teatrale di don Giorgioche reciterà l'ultimo canto del Paradiso di Dante. Il Concerto-recital è anche l'occasione per sostenereun progetto di solidarietà a favore di suor Rina Con-tarin, originaria di Chiesanuova, da alcuni anni impe-gnata in Guinea Bissau.

Vi aspettiamo:

DOMENICA 5 APRILE 2009ALLE ORE 21.00

Nella Chiesa di Musile di Piave

CHE BELLA LA TERZA ETÀ…IN FESTA !

MUSILE DI PIAVE

FOTO RICORDO S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE

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MARZO 2009 1111

MUSILE DI PIAVE

CALENDARIO DELLA SETTIMANA SANTA 2009Domenica delle Palme 5 aprile ore 8.00 S. Messa

ore 9.30 S. Messa con benedizione e processione delle palmeore 11.00 S. Messaore 15.00 Canto dei Vespriore 18.30 S. Messa

Lunedì 6 aprile ore 8.30 Esposizione Santissimo e recita delle Lodiore 11.30 Chiusura dell'Adorazione Eucaristicaore 15.00 Apertura dell'Adorazione Eucaristicaore 18.30 Riposizione dell'Eucaristia e S. Messaore 20.30 Confessioni per adolescenti e giovani

Martedì 7 aprile ore 8.30 Esposizione Santissimo e recita delle Lodiore 11.30 Chiusura dell'Adorazione Eucaristicaore 15.00 Apertura dell'Adorazione Eucaristicaore 18.30 Riposizione dell'Eucaristia e S. Messa

Mercoledì 8 aprile ore 8.30 Esposizione Santissimo e recita delle Lodiore 11.30 Chiusura dell'Adorazione Eucaristicaore 15.00 Apertura dell'Adorazione Eucaristica.ore 18.30 Riposizione dell'Eucaristia e S. Messaore 20.30 Confessioni per gli adolescenti e giovani

GIOVEDI’ SANTO 9 aprile ore 7.30 Recita delle Lodiore 17.00 S. Messa per bambini, anziani e chi non può partecipare

alla celebrazione della seraore 20.00 Celebrazione della S. Messa con il gesto della lavanda dei piedi;

colletta destinata a “Un pane per amor di Dio”; l'Eucaristia viene riposta solennemente nel tabernacolo. Seguirà una vegliaper tutta la notte della Passione fino alle 8,00 con recita lodi

VENERDI’ SANTO 10 aprile(GIORNO DI DIGIUNO E ASTINENZA) ore 7.30 Recita delle Lodi e dell'Ufficio delle Letture

ore 15.00 Celebrazione della Via Crucisore 20.00 Solenne azione liturgica: lettura della Passione, adorazione e

bacio della Croce; Comunione; processione con reliquia della Croce.SABATO SANTO 11 aprile ore 7.30 Recita delle Lodi e dell'Ufficio delle Letture

PASQUA DI RISURREZIONESera del 11 aprile ore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE

Domenica 12 aprile SS. Messe alle 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30

Lunedì di Pasqua 13 aprile SS. Messe alle 8.30 - 10.30

Confessionitutti i giornidurantel'Adorazione Eucaristica

Confessioni: 15.30 - 17.00; 18.00 - 19.00

Confessioni: 9.00 - 12.00; 16.00 - 18.30

Confessioni: 9.00 - 12.00; 15.00 - 19.00

La notte tra il Giovedì e il VenerdìSanto è una notte speciale. L'eucaristia non è più nel taber-nacolo centrale della chiesa main uno laterale. La tradizione prevede che ci si

fermi in preghiera silenziosa e adorante davanti a Gesùche dona il suo corpo per noi. Quest'anno vogliamo cogliere l'invito di Gesù: “Vegliatee pregate” e vegliare per tutta la notte tra il giovedì e ilvenerdì santo a partire dalla fine della celebrazione delGiovedì Santo 9 aprile (dalle 21 alle 8 del VenerdìSanto). Ognuno può partecipare quando vuole donando un'oradel suo tempo nella notte. Per assicurare una presenza e per non “lasciare solo”Gesù, assieme al Consiglio Pastorale abbiamo stabilitoun calendario dove i gruppi parrocchiali possono esserepresenti. Eccolo:

VEGLIA DEL GIOVEDI' SANTO21.00 - 22.00 Catechismo elementari

e ACR elementari22.00 - 23.00 Catechismo medie e ACR medie23.00 - 24.00 1a e 2a superiore24.00 - 01.00 3a e 4a superiore01.00 - 02.00 5a superiore e gruppo giovani02.00 - 03.00 Gruppo educatori

e gruppo sposi/fidanzati03.00 - 04.00 CPP e CPAE04.00 - 05.00 Ministri straordinari cori - gruppo lettori05.00 - 06.00 NOI - comunità in festa - EMMAUS06.00 - 07.00 Gruppo caritas e missionario07.00 - 08.00 Chierichetti e ancelle

UNA NOTTE SPECIALE

Aspettiamo anche te per questo intenso momento di preghiera.

don Saverio

PER VEGLIARE DAVANTI A GESU’ EUCARISTIA

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MARZO 20091122

MUSILE DI PIAVE

SONO DIVENTATI FIGLI DI DIO20 BOZZO EMILY di Tiziano e di Carpenedo Michela 01-06-200821 COPPO ARIANNA di Cristiano e di Salvador Jessica 01-06-200822 LANCEROTTI RICCARDO di Germano e di Enzo Simonetta 01-06-200823 MAZZON GIANLUCA di Marco e di Cadamuro Silvia 01-06-200824 MONTAGNER ALBERTO di Carlo e di Doratiotto Elisabetta 01-06-200825 ANIRO EMMAUEL di Cletus e di Onuoha Regina 06-07-200826 BIANCO TOMMASO di Stefano e di Pelagatti Simona 06-07-200827 CECCATO AURORA di Eros e di Bincoletto Roberta 06-07-200828 DAL BEN MATTIA di Alessandro e di Guiotto Maura 06-07-200829 MARION FILIPPO di Mirko e di Giaretta Martina 06-07-200830 PEDOL LEONARDO PIO di Mirco e di Sforzin Barbara 06-07-200831 ZOIA VIRRORIA MARIA LUISA di Andrea e di Ferrari Federica 06-07-200832 COSMO SAMUELE di Cristian e di Favaro Katia 07-09-200833 MAZZUIA ALEX di Thomas e di Fuser Candida 07-09-200834 BISIOL SOFIA di Andrea e di Boem Silvia 13-09-200835 BOATO FRANCESCO di Alessio e di Pivetta Monica 05-10-200836 DONE' LEONARDO di Andrea e di Miroslava Cejnkova 05-10-200837 PAULON CHIARA di Graziano e di Moretto Marta 05-10-200838 ONGARETTO PIETRO MARIA di Massimiliano e di Pivato Catia 05-10-200839 ROSSATO NICOLO' di Gilberto e di De Lazzari Anna 05-10-200840 COTTOLI THOMAS di Massimiliano e di Tommasella Tatiana 05-10-200841 TONON GIORGIA di Alessandro e di Davanzo Paola 05-10-200842 CALLAHAN MARK di Christopher e di Vinale Lara 26-10-200843 BERTACCO FABIO di Fabrizio e di Benetton Paola 14-12-200844 BOTTAN MATTIA di Andrea e di Casella Michela 14-12-200845 MARTINELLI GIORGIA di Alessandro e di Olivo Silvia 14-12-200846 PERUCH ALESSANDRO di Bruno e di Frasson Vera 14-12-200847 ZANELLA PIETRO di Loris e di Pellegrini Tiziana 14-12-2008

HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO4 TEZZA STEFANO - CHANAA' ELISA 22-06-20085 ROMANO SALVATORE - SOLDERA CHIARA 28-06-2008

6 FLORIAN IVAN - ZACCARIOTTO MARTA 12-07-20087 CAMATA DIEGO -AGOSTINETTO CINZIA 19-07-20088 COPPO GUIDO - TANGANELLI SERENA 30-08-20089 DAL BEN IGOR - MONTAGNER ELEONORA 06-09-200810 MORO LUCA - GAMBATO FEDERICA 06-09-200811 PANADA UMBERTO - ALFIER CRISTINA 13-09-200812 BADIN ALESSIO - VAZZOLER FEDERICA 20-09-200813 ORLANDO FRANCESCO - BEDIN FRANCESCA 27-09-200814 CELOTTO LUCA - ZOCCOLETTO FRANCESCA 11-10-2008

SONO RITORNATI AL PADRE30 MARIUZZO FRANCESCO N. 20-01-1952 M. 01-06-200831 CADAMURO MARIA N. 23-10-1933 M. 22-06-200832 ZAGO GIUSTINA N. 09-12-1919 M. 03-07-200833 ZOTTINO VALLY N. 15-04-1924 M. 06-07-200835 PIASENTIN ELIO N. 03-07-1925 M. 07-08-200836 FRANCESCON OLIDE N. 21-08-1951 M. 08-08-200837 BENZONI FAUSTO N. 23-06-1942 M. 09-08-200838 GIRARDI SUOR ROSELLA N. 05-01-1947 M. 21-08-200839 FURLANETTO GIOVANNINA N. 15-07-1938 M. 18-09-200840 BELLOTTO FERRUCCIO N. 17-05-1924 M. 20-09-200841 FERLAZZO MARIA N. 28-07-1925 M. 02-10-200842 AUGUSTINI ANNA N. 01-05-1921 M. 05-10-200843 SGORLON FRANCESCA N. 28-01-1956 M. 12-10-200844 BRUNELLO BRUNA N. 03-03-1951 M. 16-10-200845 MUFFATO LEONIDA N. 07-12-1925 M. 20-10-200846 MANZINI GIUSEPPE N. 26-03-1938 M. 24-10-200847 SARTO MARIA N. 25-09-1918 M. 05-12-200848 TAFFON MARIA (LUIGINA) N. 12-04-1944 M. 06-12-200849 LAZZARATO ROSA N. 28-05-1921 M. 19-12-200850 GAINO ANDREA N. 21-09-1973 M. 19-12-200851 DALLA MORA TULLIA N. 21-10-1922 M. 20-12-200852 GATTO MARIA N. 17-02-1922 M. 21-12-2008

PARROCCHIA SAN DONATO V.M. di MUSILE DI PIAVE ANAGRAFE PARROCCHIALE dal 01-06-2008 al 31-12-2008

PARROCCHIA SAN DONATO VESCOVO MARTIREANNIVERSARI DI MATRIMONIO

70 ANNI DI MATRIMONIO1 GIUSTO VITTORIO - ORMENESE ELISABETTA 18-11-1939 VIA V. BELLINI 33/2

60 ANNI DI MATRIMONIO1 FURLAN SILVANO - MARITAN MARIA 23-11-1949 VIA G. ROSSINI 32 ROCCO ELIA - BONESSO RINA 12-09-1949 VIA DON ORIONE 103 TALON ESTERINO - FINOTTO ANGELA 05-11-1949 VIA MARTIRI 191

50 ANNI DI MATRIMONIO1 BATTELLO LEONELLO - SCALON MARIA 30-05-1959 VIA MARTIRI 1382 BELLINASO ATTILIO - MANZATO ITALIA 26-09-1959 VIA GENOVA 53 BOERON ALBERTO - ZUSSO FRANCESCA 26-12-1959 VIA INDUSTRIE 294 FOLADOR CARLO - BERALDO LILIANA 05-09-1959 VIA MARTIRI 1215 GRANZOTTO VITTO - FRARA DORINA 05-09-1959 VIA N. BIZZARO 16 LORENZON RINO - MARSON ANITA 30-08-1959 VIA CASEBIANCHE 167 MATTIOLO ANTONIO - ISEPPI GIULIANA 19-04-1959 VIA N. BIZZARO 308 MONTAGNER ANTONIO - BRAVO NILDA 19-09-1959 VIA CASEBIANCHE 709 PARINI EMILIO - BARBIERI TERESA 08-08-1959 VIA A. DE GASPERI 11/110 PAVAN LIVIO - MAZZON ADRIANA 02-05-1959 VIA CAPOSILE 2811 PIVATO ALDO - GARATTO ADA 14-11-1959 VIA D. CHIESA 2012 SEGATO GIORGIO - DE MARCHI PIERINA 03-10-1959 VIA MARTIRI 62/213 SEQUI CARLO - BINI IRIS 11-04-1959 VIA ROMA 1114 TAMAI PIETRO - CASAGRANDE MARIA 28-11-1959 VIA A. DE GASPERI 1/3

25 ANNI DI MATRIMONIO1 AGOSTINETTO GIANCARLO - BARDELLOTTO PIA 08-09-1984 VIA XXIX APRILE 562 ALFIER MIRCO - CARAMEL LUCIA 26-08-1984 VIA GIOTTO 103 AMBROSIN GIANNINO - GUARRO ITALIA 31-03-1984 VIA V. BELLINI 40/84 BARBIERI CLAUDIO - CIBIN MARISA 24-06-1984 VIA PIAVE VECCHIA 245 BIDOIA PAOLO - SOLIGON ANTONELLA 05-05-1984 VIA V. BELLINI 826 BURATTO ROBERTO - MONTAGNER ASSUNTA 24-11-1984 VIA MILLEPERTICHE 377 CAMATA FRANCESCO - CARRER CINZIA 22-09-1984 VIA GIACOMO NOVENTA 13

8 COPPO MICHELE - BARBAZZA PATRIZIA 26-05-1984 VIA CASEBIANCHE 629 COPPO PIETRO - ZENNARO MARIA ANTONIA 13-10-1984 VIA MARTIRI 21710 COSTANTIN GRAZIANO - PERSICO STEFANIA 22-09-1984 VIA ARG.S.MARCO INF. 61-C11 FINOTTO WALTER - BORTOLUZZO LUCIANA 07-10-1984 VIA V. BELLINI 47/112 GAINO ORFEO - PIVETTA MANUELA 12-05-1984 VIA STANGA 2413 GIACOMEL CLAUDIO - SAGGIN PATRIZIA 07-04-1984 VIA PASUBIO 214 GIUSTO LINO - PAVAN SARA 30-06-1984 VIA V. BELLINI 33/115 MARCASSA GIORGIO - CAPRARA ANGELINA 18-03-1984 VIA XXIX APRILE 4916 MARION WALTER - BOERON ANNALISA 26-05-1984 VIA TRIESTINA 10217 MARITAN TIZIANO - VELLO LINDA 20-10-1984 VIA G. LEOPARDI 318 MASCHIO MARIO DANIELE - ORLANDO MARILENA 29-09-1984 VIA G. MARCONI 54/1019 MELLARA ALBINO - STELLO LOREDANA 19-05-1984 VIA G. VERDI 7/220 MONTAGNER ANTONIO PAOLO - ZANELLA EGLE 05-05-1984 VIA DON ORIONE 2621 MONTAGNER LORENZO - FORNER EMANUELA 06-05-1984 VIA PIO X 3122 NEGRO ALBERTO - MUFFATO LEONIA 08-09-1984 VIA V. BELLINI 83/423 PAPA PAOLO - BOZZATO GIULIANA 16-09-1984 VIA PASCUTTO ROMANO 224 PELIZZON LUIGI - CAPUTO ANNA 07-07-1984 VIA PASUBIO 3925 PIASENTIN GIORGIO - BORTOLONI MARIA 29-09-1984 VIA XXIX APRILE 7726 PREVEDELLO ALBERTO - BELLESE CELESTINA 19-05-1984 VIA ROMA 20/727 RICCI LUCIANO - FOLADOR ANTONELLA 28-04-1984 VIA MILANO 628 SEGATO CLAUDIO - CALLEGARI LUIGIA 03-11-1984 VIA XXIX APRILE 71/429 SGNAOLIN CLAUDIO - SANTIN ROSANNA 10-06-1984 VIA GIACOMO NOVENTA 2130 SIMIELE RAFFAELE - CAVALLUZZO ROSETTA 28-07-1984 VIA S. GIOVANNI 28/931 TALON COSTANTE - TREMONTI ANTONELLA 10-05-1984 VIA V. BELLINI 22/132 TAMAI VITTORIO - CALDERAN ANTONELLA 11-08-1984 VIA S. GIOVANNI 28/733 TURCHETTO ARTURO - PAGOTTO LORELLA 21-03-1984 VIA V. BELLINI 34/434 TURCHETTO FABIO - MARTINA DANIELA 20-10-1984 VIA G. MATTEOTTI 4/235 VINALE ROBERTO - FINOTTO STEFANIA 20-10-1984 VIA DON ORIONE 1/236 XAIZ PIERLUIGI - MASIERO ANTONIETTA 20-10-1984 VIA ARG.S.MARCO INF. 61-G37 ZORZETTO ANTONIO - CARLO DELFINA 08-09-1984 VIA F. FILZI 1638 ZORZETTO MAURIZIO - BOZZATO PATRIZIA 24-03-1984 VIA E. TOTI 9

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CHIESANUOVA

A volte viene da chiedersi comestiano andando le cose. Quale sial'effettivo stato di salute della comu-nità cristiana. Come sta il Corpo diCristo? Quanto forte e radicata é laFede in questo tempo, in questa so-cietà? Insomma: quanto viva è laChiesa? Forse per meglio cercare dicomprendere questa realtà sarà utileconsiderare la comunità dei credentisecondo le condizioni di quelle chesono le sue 'divisioni amministrative'più semplici: le parrocchie. Quand'èche una parrocchia si può conside-rare vitale?Un indice della vitalità di una parroc-chia è dato sicuramente dall'insiemedi attività che in essa vengono orga-nizzate e dalle iniziative che vengonoportate avanti. Beninteso: è solo unaspetto del suo stato di salute. Certo,non darà indicazioni circa la profon-dità della Fede nel cuore degli uo-mini, né della maturità spirituale diquesti ultimi, ma costituisce un puntodi vista significativo di uno dei lati piùpratici del vivere cristianamente: lostare assieme, il sentire assieme, ilvivere assieme.Un modo, in fondo, forse non è sba-gliato crederlo, per continuare il so-dalizio del banchetto eucaristico, perriscoprire, restando assieme, di essertutti fratelli. Nel mio piccolo posso tut-t'al più spingere la mia analisi alla de-finizione di quello che è lo status quodella mia parrocchia. In questi ultimiperiodi - avventizio, natalizio e carne-valesco - si è assistito allo svolgersidi non pochi eventi per una comunitàcosì piccola. Ad esempio il concorso paesanodei presepi. Un'iniziativa promossadal GR.O.G. - GRuppo Oratorio Gio-

vani - che ha l'intento di coedere ilpaese e farlo sentire in qualche modounito di fronte alla realtà del Natale,seppur con uno spirito piuttosto leg-gero e disimpegnato. Quanto appenascritto non è espressione d'un vuotospirito velleitario nel pretendere di ri-trovare significati profondi anchenelle cose più semplici ... è solo lapresa d'atto che queste possono faree significare molto, più di quanto nonsi creda. Non sto asserendo che ilconcorso abbia instillato marcata-mente nei miei compaesani un sensodi adorazione dell'evento della Nati-vità o che abbia infuso un saldo sen-timento d'appartenenza alla comunitàparrocchiale ... non nel loro coscienteper lo meno.Ma ci sono pensieri, parole, azioni egesti che nella loro semplicità nonparlano all'intelletto delle persone,bensì al cuore. Così non sembrastrano pensare che le persone, parte-cipando al concorso, nell'ospitare perun po' i delegati alla premiazione ab-biano percepito un clima tipicamentecristiano e natalizio; il tutto in un con-testo comunitario.Un altro caso si ha ad esempio nellagestione delle attività di Carnevale.Carro in primis. In un momento sto-rico che sembra contraddistinto dagrande egoismo, ritmi veloci con laconseguente indifferenza dilaganteche ne deriva, può apparire quasistraordinario che delle persone - i ge-nitori dei fanciulli del nostro asilo maanche altre persone piene di buonavolontà - dedichino tutto il tempo cheresta della loro giornata per costruireun carro di carnevale. Alla sera, stan-chi dopo una giornata di lavoro e -umanamente - desiderosi probabil-mente d'avere solo del tempo da de-dicare un po' a se stessi e riposare. Lisi poteva vedere praticamente ognisera dediti alla propria opera fino adorari talora impossibili. E perché? Perdare alla parrocchia anche solo unaltro stimolo ... che potesse dare unpo' di sale in più in un momento di ag-gregazione qual'è la festa di carne-vale. Sempre finalizzate alla buonariuscita della festa di carnevale erano

anche le attività di appoggio delGR.O.G.; queste consistevano in gio-chi, nelle rifiniture estetiche e di con-torno. L'opera di qualche giovanegeneroso e disinteressato. Un'operache, va detto, sostiene la parrocchianell'arco di tutto l'anno con iniziativevecchie e nuove nel costante intentodi animare il paese. Un'opera che siappoggia ai gruppi parrocchiali. Qual-cuno si chiederà a che pro. Perchétutto questo. Perché per un cristianoè importante che il suo paese restivivo. Oltre al già menzionato propo-sito di proseguire l'intento di NostroSignore di “fare Comunione”, siponga mente ad un fine altrettantopratico: il mantenere i giovani - attra-verso i gruppi e il GR.O.G. - e i menogiovani - con altre iniziative di variogenere - vicino all' ambiente di più di-retta divulgazione del messaggio cri-

stiano: la parrocchia appunto. Questaè la divisione amministrativa territo-riale in cui la Chiesa s'è ordinata per-ché la divulgazione della BuonaNovella fosse più efficace. Mantenere vitale questa realtà è lachiave per garantire una buona divul-gazione del messaggio. Ovvio é checi sono anche iniziative in corso piùinerenti l'attività pastorale. Si consi-deri la lettura della Bibbia. Un'occa-sione veramente buona perconoscere meglio il nostro testosacro e il suo contenuto salvifico - eche si distingue, per altro, anche peril pregio d'avere un taglio storico eletterario interessante e costituisce inqualche modo un vero e proprioevento culturale parrocchiale e nonsolo. Poi ci sono ovviamente le litur-gie e il conferimento dei sacramentiche, contando sulla partecipazione

MEDITAZIONE SULLE ATTIVITA’ PASTORALI DI CHIESANUOVA

CCHHIIEESSAANNUUOOVVAA

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CHIESANUOVA

della comunità, sono il modo più di-retto di trasmettere il messaggioevangelico. Basti pensare alla PrimaComunione di questo dicembre. Incui, oltre a conferire il sacramento ainuovi comunicati, un'intera comunitàsi stringe attorno a questi e rinfrescae riscopre il senso dell'Eucarestia,che è il concetto centrale poi dellanostra Fede. In fondo celebriamo laMessa per vivere questo momento.Ma non è così scontato tenere amente simili concetti senza eventicome questo. Volendo fare un pic-

colo bilancio non ci si potrebbe la-mentare di come vanno le cose inquel di Chiesanuova. E per quel chesi sa lo stesso vale per Musile e Mil-lepertiche. Sembrano realtà ancoravitali. Ma la tendenza futura qualesarà? Il ricambio di forze sarà suffi-ciente? A volte viene da dubitarne.Questo perché è sempre più fre-quente osservare come l'onere delleiniziative da prendere e portareavanti gravi sempre più sulle spalledelle stesse persone. Quand'anchequeste fossero abbastanza forti da

sopportare questo peso da sole, nonsarebbe comunque questo un mododi vivere comunitario. Appare ovvioquindi che la vitalità d'una parrocchiasi misura soprattutto in base alla par-tecipazione delle persone. Personal-mente mi sento di ringraziare tutticoloro che danno un po' del propriotempo - cioè un po' di sé stessi - perla vita della parrocchia o per la vitadella Fede che dir si voglia.

Federico Contarin

FOTO RICORDO S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE

60 ANNI DI MATRIMONIO

1 CARPENEDO ENRICO (TARCISIO) - RIZZETTO DORINA 29-11-1949 Via Chiesanuova 22

50 ANNI DI MATRIMONIO

1 BERNARDI CELESTE - FURLAN TERESA 05-09-1959 Via Calle dell'Orso 56

2 CUZZOLIN SILVIO - FERRARESE CANDIDA 25-04-1959 Via Chiesanuova 1

3 DONE' SERGIO - MAMPRIN EUFEMIA 07-11-1959 Via Argine di Mezzo 29

25 ANNI DI MATRIMONIO

1 FINOTTO ANTONIO - GIUSTO FEDERICA 15-09-1984 Via Armellina 21

2 MAZZON CESARINO - BAILO CASONATO PAOLA 26-05-1984 Via Casonato 3

3 PAVANELLO FRANCO - FOLLADOR ANTONELLA 03-03-1984 Via Calle dell'Orso 14

PARROCCHIA SAN CARLO BORROMEO di CHIESANUOVAANNIVERSARI DI MATRIMONIO

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CHIESANUOVA

PARROCCHIA SAN CARLO BORROMEO di CHIESANUOVAANAGRAFE PARROCCHIALE dal 01-01-2008 al 31-12-2008

SONO DIVENTATI FIGLI DI DIO1 CARRER MICHELE di Giorgio e di Billotto Francesca 13-01-20082 VAZZOLER DAVIDE di Luca e di Zanchetta Sara 06-04-20083 FERRO GIULIA di Robertino e di Tuis Renata 06-04-20084 TUIS ANNA di Omar e di Montagner Sonia 06-04-20085 TONTI NOEMI di Manolo e di Giacomini Sabrina 27-04-20086 CEOLIN AMANDA di Flavio e di Don Barbara 01-06-20087 TROIANI MARTINA di Francesco e di Filippetto Sonia 01-06-20088 TUIS NICOLO' di Fabio e di Florian Antonella 01-06-20089 FAVA IRENE di Leonardo e di Ive Monica 13-07-200810 SORGON EDOARDO di Nicola e di Florian Caterina 13-07-200811 BALDO TOMMASO di Marco e di Carpenedo Vania 18-10-200812 TUIS SEBASTIANO di Manuele e di Bragato Sonia 23-11-200813 SUTTI GIORGIA di Andrea e di Finotto Federica 21-12-200814 ALBERTINI IRENE di Giambattista e di Scanferlato Monica 21-12-200815 ALBERTINI LARA di Giambattista e di Scanferlato Monica 21-12-2008

HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO1 CIMAROSTO ALESSANDRO - CERESER TIZIANA 25-04-20082 VIO VALENTINO - CHINELLATO FRANCESCA 09-08-20083 VAZZOLER MAURIZIO - ANDREETTA DEBORAH 30-08-20084 BALDO MARCO - CARPENEDO VANIA 18-10-2008

SONO RITORNATI AL PADRE1 CONTARIN BRUNO N. 05-01-1933 M. 30-01-20082 FINOTTO ANGELO N. 12-02-1949 M. 04-02-20083 MORANDO ENRICHETTA N. 05-07-1918 M. 08-04-20084 CAPPELLOTTO LUIGI N. 04-03-1913 M. 03-05-20085 FREGONESE ARPALICE N. 17-10-1915 M. 30-08-20086 BASSO LUIGIA N. 06-08-1913 M. 04-09-20087 MARINI ENEA N. 01-12-1947 M. 24-10-2008

CALENDARIO DELLA SETTIMANA SANTA 2009Domenica delle Palme 5 aprile ore 8.00 S. Messa ore

ore 10.00 S. Messa con benedizione e processione delle palme

Lunedì 6 aprile - Martedì 7 aprile - Mercoledì 8 aprileore 8.30 Recita comunitaria delle Lodiore 15-16 Adorazione Eucaristica, partecipata dalle famiglie di via Argine

destro, Chiesanuova (dal Piave nuovo al Botteghino), D'Andrea, Argine di Mezzo, Bosco, Cimitero, Taglio del Re, Casonato.

ore 16-17 Adorazione Eucaristica per le famiglie di via Calle dell'Orso, Armellina, Peruch.

ore 17-18 Adorazione Eucaristica per le famiglie di via Chiesanuova (dal Botteghino verso Caposile) e Pireo.

ore 18.00 Riposizione dell'Eucaristia e S. Messa ore 20.30 Confessioni adolescenti e giovani a Musile

GIOVEDI’ SANTO 9 aprile ore 7.30 Recita comunitaria delle Lodiore 20.00 Celebrazione della S. Messa con il gesto della lavanda dei piedi;

colletta destinata a “Un pane per amor di Dio”; l'Eucaristia viene riposta solennemente nel tabernacolo. Seguirà una veglia nella notte della Passione.

VENERDI’ SANTO 10 aprile(GIORNO DI DIGIUNO E ASTINENZA) ore 7.30 Recita comunitaria delle Lodi e dell'Ufficio delle Letture

ore 20.00 Solenne azione liturgica: lettura della Passione, adorazione e bacio della Croce; Comunione; processione con reliquia della Croce.

SABATO SANTO 11 aprile ore 7.30 Recita delle Lodi e dell'Ufficio delle Letture

PASQUA DI RISURREZIONESera del 11 aprile ore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALEDomenica 12 aprile SS. Messe alle 8.00 - 10.00Lunedì di Pasqua 13 aprile S. Messa alle 9.00

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Sono passati parecchi mesi ormaida quando don Narciso, parroco perben 40 anni della nostra parrocchia,si è ritirato dal suo servizio e volen-tieri ci rechiamo presso la casa delclero a Treviso a fargli visita co-gliendo l’occasione per sentire in-nanzitutto come sta, e di seguitoalcune sue impres-sioni sulla suanuova vita.Ci accoglie inmodo caloroso,con il sorriso di chiha sempre nelcuore i propri par-rocchiani e la gioiadi sapere che an-ch’essi lo ricor-dano con affetto.Dobbiamo dire chelo troviamo moltobene; sereno e ri-lassato; certo lesue giornate, ora,sono tutt’altro chestressanti, hamolto tempo perriposare, leggere e pregare in modocomunitario e personale. Lui stessoammette di trovarsi bene e di rice-vere assistenza giorno e notte.Ricorda insieme a noi il momentodel suo arrivo a Millepertiche, il suosoffrire inizialmente la solitudine inun paese così piccolo e sperduto,l’aiuto morale e materiale ricevutosuccessivamente dai genitori e dalla

gente che piano piano cominciava aconoscerlo.Sorride quando ricorda le belle gitefatte con i giovani della parrocchia inmontagna, quante risate e che bellepasseggiate. Per non parlare dellabella esperienza di Lourdes; il suo“compagno di vita”, così lo chiama

ironicamente, cioè il bastone con cuisi aiuta a camminare, viene proprioda Lourdes, ma l’esperienza piùbella è stata l’incontro con il papaGiovanni Paolo II.A Roma, in udienza dal papa, si è re-cato quattro volte, ma vederlo dalontano non gli bastava, voleva par-largli personalmente, chiedere bene-dizioni per sè, per i propri cari e per

le famiglie della sua parrocchia. Grazie alla sua caparbietà il suo de-siderio fu sempre esaudito.Si commuove raccontandoci che ilPapa aveva baciato la madre in car-rozzella durante una sua visita aimalati e di come lui stesso anni dopoin visita a Castel Gandolfo aveva

avuto la possibilitàdi ringraziare per-sonalmente suaSantità.Ma l’emozione piùbella è stata lapossibilità di con-celebrare la SantaMessa in mododel tutto privato,nella cappella delSanto Padre conlui e con don Ar-mando, parroco diCaposile.Certamente donNarciso ha la-sciato un’improntanotevole a Mille-pertiche, ma allo

stesso tempo si è portato un baga-glio di esperienze e di ricordi chenon lo lasceranno mai.

La felicità con cui ci ha accolto e laspontaneità con cui si è aperto, su-scita in noi un invito rivolto a tutti iparrocchiani: andate a fargli visita.

Anna Scappatura

UNA VISITA A DON NARCISO

Don Armando Durgihetto, sacerdote da 73 anni, parroco di Caposile da 53 anni, parroco più anziano d’Eu-ropa ancora in attività pastorale parrocchiale e avendo al suo attivo 37.250 S. Messe celebrate, il 09 maggio2009 compirà 98 anni.

Da parte delle comunità di Musile di Piave, Chiesanuova e Millepertiche i più affettuosi auguri ed un ricordo nelle nostre preghiere.

TANTI AUGURI DON ARMANDO!Un pastore particolare della nostra Chiesa dell’ anno 2009

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MILLEPERTICHE

Pubblichiamo l’intervento di don Saverio e don Giorgio perl’ASSEMBLEA PARROCCHIALE del19 FEBBRAIO 2009

Introduzione:Grazie per essere qui stasera, inquesto luogo, la Chiesa, per questaassemblea parrocchiale. Dopo l’ar-rivo di don Giorgio e don Saverio,dall’ottobre scorso, da varie parti eda tante persone si è percepito il bi-sogno di trovarsi insieme, semplice-mente, per poter guardarci negliocchi e, nel nome del Signore, chie-derci a che punto siamo nel nostroessere comunità parrocchiale.Ringraziando il Signore per tuttoquello che don Narciso ha fatto neitanti anni di permanenza qui a Mille-pertiche (lo abbiamo incontrato sa-bato scorso e ci ha detto di salutarvie che vi ricorda sempre!), ora dob-biamo guardare avanti e, con calma,senza nessuna fretta, ma anche condecisione “tentare” nuove piste per-ché la nostra parroc-chia possa vi-vere la sfida dell’oggi, e possasoprattutto essere credibile davantiai nostri giovani, ai nostri ragazzi. Al-terneremo alcune riflessioni a spazi diinterventi liberi.

1. LE COLLABORAZIONI PASTORALIE’ la prima volta per noi di Milleperti-che, come per tante (e sempre dipiù) parrocchie della diocesi di Tre-viso, che non c’è più un parroco re-sidente e, proprio qualche settimana,fa il nostro Vescovo Andrea BrunoMazzoccato ha riunito tutti i ConsigliPastorali e i Consigli per gli AffariEconomici delle 265 parrocchie dellaDiocesi per parlare delle nuoveCOLLABORAZIONI PASTORALI.Eccoci allora al primo punto di que-sta serata: IMPARARE A COLLA-BORARE TRA PARROCCHIE.Il cambio che sta avvenendo in tantediocesi in Italia (in altri paesi delmondo è già avvenuto ormai da al-cuni decenni) dovuto soprattutto allamancanza di sacerdoti, impone dicambiare mentalità e di non più pen-sare alla parrocchia come era pernoi logico fino a pochissimo tempofa. Sapete che già da 15 anni Chie-sanuova non ha un parroco resi-dente e per tutti questi anni, ilparroco di Musile precedente, donMario Salviato era anche ammini-stratore di Chiesanuova… Ora il Ve-scovo, dopo una paziente ricerca, ha

individuato 73 possibili “collabora-zioni pastorali”: preti che vivono in-sieme e che si mettono a servizio dipiù parrocchie.Il Vescovo ha dato delle linee e ha ri-cordato in sintesi:- non viene cancellata nessuna par-rocchia…- si lavoro e si interagisce tra parroc-chie vicine dello stesso territorio,sono collaborazioni elastiche e ser-vono anche per rivitalizzare le parroc-chie stesse.E’ per noi di Millepertiche una buonaopportunità e, senza paura, senzasguardi nostalgici al passato, dob-biamo metterci dentro quest’ottica e“pensarci insieme”, programmare in-sieme sapendo che sarà non tuttofacile …. Lavorare insieme, per oracon Musile e Chiesanuova, è sem-pre difficile ma anche emozionante.Abbiamo l’esperienza di Chiesa-nuova che all’inizio ha fatto fatica acollaborare con Musile, ora, possodire, c’è una buonissima intesa etante cose vengono organizzate in-sieme: la formazione dei catechisti,gli incontri di preghiera, incontri per igiovani e le associazioni, corsi di for-mazione per tutti (Bibbia..cate-chesi…), gruppo Caritas, gruppoMissionario… questo per collaboraremeglio e soprattutto aprire gli oriz-zonti di tutti.Cosa pensate? Dobbiamo ormai tutti in-camminarci su questa strada e un po’alla volta sapere che non sempre trove-rete il prete in canonica ma che peròsarà sempre presente nei momenti es-senziali della vita della comunità.

2. IL NOSTRO “ESSERE PARROCCHIA”Il secondo punto che ora affronte-remo è uno sguardo, pur superfi-ciale, sulla nostra parrocchia. Misono ricavato del tempo per leggerenegli archivi, le tante iniziative fatte,le tantissime lettere che don Narcisovi inviava, i lavori e le strutture realiz-zate… davvero dobbiamo ringra-ziare il Signore.A tutt’oggi sono ancora molti i gruppipresenti in parrocchia: catechisti, let-tori, la corale, gruppo sposi, chieri-chetti, i giovani aiutati dagli amicisalesiani di San Donà, i consigli dellascuola materna, il Consiglio per gli

Affari Economici…e tra poco vote-remo anche per il Consiglio Pasto-rale Parrocchiale (CPP). Sonopresenti poi, come realtà vicine allaparrocchia, “La voce del paese” e ilgruppo del calcio… (ne abbiamo di-menticato qualcuno?).I vari gruppi lavorano e si danno dafare ma credo ci sia bisogno di una“sinergia”, di lavorare insieme perla stessa causa: eccoci al punto fon-damentale. Perché lavorare in par-rocchia? Perché non dire: siarrangino i preti? Cosa si guadagnalavorando per la parrocchia?Sono domande lecite… ma dicia-moci la verità: sappiamo tutti che la-vorare per il Signore è innanzituttoaver capito cosa significa esseredavvero cristiani… Essere cristiani,

credere e fidarsi di Gesù significadarsi da fare per Lui, non può più ba-stare dire le preghiere e andare amessa e confessarsi una voltal’anno… non è questo “rapporto con-trattuale” con Dio che ci fa cristiani…Darsi da fare per Gesù non per met-terci al primo posto, non per guada-gnare chissà cosa! Chi serve ilSignore lo fa al di là di ogni ricom-pensa, lo fa gratuitamente e soprat-tutto tenendo lontane le varietentazioni: di potere, di successo, diautogratificazione… servire il Signoreè un umile servizio che si fa sapen-doci amati per primi da Lui, con tutti inostri limiti e le nostre doti per donarcia nostra volta e far crescere il suoRegno, che resta sempre Suo.Facciamo un piccolo esempio:senza voler essere polemici, ma noisacerdoti ci sentiamo un po’ a disa-gio quando, durante la messa delsabato sera e della domenica alle

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otto, la gran parte dei fedeli ama se-dersi in fondo alla chiesa… quasinon si voglia sentirsi coinvolti. Sonopiccoli segni di partecipazione e divicinanza. Non credete?Ecco che far parte della parrocchiavuol dire non vivere solo di chiac-chiere e di fazioni, non siamo unasocietà, una fabbrica, un partito po-litico… siamo parrocchia: doveognuno ha il diritto-dovere di sentirsiconvocato perché amato da Diosempre e comunque. E nella parroc-chia, avendo chiari gli obiettivi, c’èposto per tutti, e quando diciamo tuttiintendiamo le persone più diverse:cultura, etnia, pensiero politico, si-tuazione familiare…E’ per questo che stasera, alla finedel nostro incontro, ci sarà chiesto divotare per il nuovo CPP che restal’organismo parrocchiale che ha ilcompito di verificare se la vita e la te-stimonianza della comunità corri-sponde sempre più al progettoevangelico di Gesù, che programmail servizio della comunità, che rap-presenta la comunità nei suoi servizie ministeri, nei vari problemi e nellericchezze. Il CPP è l’organo più im-portante, insieme a quello per gli af-fari economici, di ogni parrocchia.Dobbiamo crederci e sentirci coin-volti tutti. Senza il CPP una parroc-chia manca di una parte essenzialedi compartecipazione per poter ri-spondere alla chiamata del Signore.Proprio il CPP vuole essere il primoluogo nel quale cerchiamo di fare co-munità, parlandoci e ascoltandoci.

3. IL PROBLEMA ECONOMICODELLA NOSTRA PARROCCHIACome tutti sapete ogni parrocchiagestisce e amministra i propri beni esoprattutto organizza e programmaanche dei concreti lavori che ser-vono per il bene di tutti. La nostraparrocchia ha fatto grandi e impor-tanti lavori ma ancora restano tantecose da fare. Il problema economico,come in ogni famiglia, è essenzialeper una buona amministrazione eper la vita stessa della parrocchia.Insieme al parroco è estremamenteimportante che nella parrocchia vigilie dia il suo contributo e il suo as-senso il Consiglio per gli Affari Eco-nomici. Nel 2007 don Narciso avevarinnovato il Consiglio che, in un in-contro fatto qualche mese fa, ha ri-dato la sua disponibilità (grazie dicuore). Il Consiglio che sarà in caricafino al 2012 è composto da: Ervas

Orazio, Forcolin Artemio, MariuzzoGraziano, Maristella De Zotti Marton,Rubin Mario, Venturato Elia.Come sta la parrocchia dal punto divista finanziario?Nell’incontro del 15 gennaio scorso(erano invitati tutti i gruppi della par-rocchia) abbiamo presentato un po’la situazione attuale:abbiamo a tutt’oggi un debito di48.933 euro dopo che la Corale (con4.000 euro) e la Voce del Paese (con25.000 euro) hanno dato tutti i lororicavi. Il fido passivo può arrivare finoa 90.000 euro ma è molto meglio re-stare sempre al di sotto di 50.000euro per non pagare interessi dav-vero gravosi. Le varie offerte sono certamentedate con generosità, ogni domenicadurante la messa si ricevono più omeno dai 100 ai 150 euro. Ci ren-diamo conto che questo non può ba-stare per sanare il nostro debito.Oltre a ciò, la Scuola Materna, cheda qualche anno è di proprietà dellaparrocchia (tutti sapete che lo stabiledella scuola era del Comune),avrebbe in programma alcuni lavoriessenziali per poter renderla anorma. Si parla di circa 200.000euro. La nostra Scuola Materna è unbene preziosissimo e non possiamocerto abbando-narlo. Come poter af-frontare tutto ciò?La sera del 15 gennaio, come pic-colo possibile aiuto, abbiamo ascol-tato la testimonianza di due amici diMusile per poter iniziare anche qui,come in tante altre parrocchie vicine,un Fondo di Solidarietà. Ci sem-brava che tutti, quella sera, fosserod’accordo. Ne riparliamo veloce-mente stasera. Lascio la parola aPasquale e Fabrizio.

4. ALCUNE COMUNICAZIONILa celebrazione della S. Messa alleTrezze e a Lazzaretto:Non potendo garantire la messa ognidomenica, noi sacerdoti pensavamodi celebrare la S. Messa alle Trezzeil primo sabato del mese alla 18.30al posto della Messa a Millepertiche.E, come a Millepertiche, due oreprima della celebrazione ci sarà untempo di adorazione con la possibi-lità delle confessioni. Per quando riguarda la S. Messa aLazzaretto pensavamo di utilizzarela bella chiesetta per incontri partico-lari o ritiri con i ragazzi e i giovani.La pastorale giovanile:Si auspica che l’attività dell’ADS dei

Salesiani di San Donà, per i ragazzidelle elementari e medie, sia incen-tivata. Dobbiamo dire un grande gra-zie agli animatori che vengono ognisabato da San Donà. Organizziamoci anche per far vivereai nostri ragazzi l’esperienza del cam-poscuola… sono sempre momenti in-dimenticabili! Si sta tentando di avviare il gruppodelle superiori (con l’aiuto di dueanimatori del comune e due anima-trici della parrocchia).La visita e benedizione delle famiglie:D. Giorgio ha iniziato la visita alle fa-miglie e dove non ha trovato nes-suno ha lasciato un bigliettino per chivolesse ricontattarlo. Vi proponiamouna nuova modalità: con il prossimogiornalino Emmaus (che avete rice-vuto per la prima volta a Natale ecome per il foglietto settimanalevuole essere un piccolo segno di col-laborazione tra le tre parrocchie) cisarà un foglio con un “tagliando” perrichiedere la visita del sacerdote.Pensiamo sia importante che la fa-miglia scelga la visita e non le sia im-posta soprattutto per viverla meglioinsieme. L’esperienza “Siloe”:Dal 20 al 22 marzo prossimi sarannotra noi tre seminaristi del Seminariodi Treviso per portare la loro testimo-nianza e incontrare la nostra comu-nità. Alcuni anni fa don Narcisoaveva già organizzato questa espe-rienza, ora la ripeteremo. Vi chie-diamo di essere presenti ai varimomenti proposti: per tutti, per i gio-vani, per i ragazzi delle elementari edelle medie. Servono tre famiglie perdar loro da dormire il sabato sera.

5. VOTAZIONE PER IL NUOVOCONSIGLIO PASTORALEConcludiamo questa nostra seratacon la votazione per il nuovo CPP. Irappresentanti scelti dai vari gruppisono otto. A questi si aggiungerannoaltre 10 persone votate stasera sullalista che presentiamo. Questa lista èstata indicata da voi. Erano stati se-gnalati circa 70 nomi. Don Giorgio hachiesto ad ognuno la disponibilità dimettersi in lista. Togliendo quelli chehanno rifiutato per vari motivi sonorimasti quelli che ora vedete nel fo-glio. Date tre preferenze, non di più.Votano le persone che hanno più di18 anni. I primi dieci entrano auto-maticamente nel nuovo consiglio. Grazie a tutti e buona notte.

don Saverio e don Giorgio

MILLEPERTICHE

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MILLEPERTICHE

ECCO I COMPONENTI DEL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE:Eletti dai gruppi: Badalin Gianni, Cadamuro Barbara, Cadamuro Chiara, Mariuzzo Deon Viviana, Mariuzzo Gio-vanni, Mariuzzo Graziano, Notargiacomo Fausto, Orlando Roberta.Eletti nell’assemblea: Bortoletto Nicoletta, Cadamuro Adriamo, Cadamuro Sergio, Forcolin Attilio, Furlan Er-manno, Trevisan Meneghel Manuela, Mariuzzo Finotto Silvia, Sforzin Mazzarotto Severina, Niero Pegorer Stefa-nia, Rossi Giuliano, Vallese Ovidio.

Buon lavoro al nuovo Consiglio

CALENDARIO DELLA SETTIMANA SANTA 2009Domenica delle Palme 5 aprile ore 8.00

ore 10.30 S.Messa con benedizione dell'ulivo e processione

ore 14.30 Vespri

Lunedì 6 aprile - MARTEDI’ SANTO 7 aprileore 8.00 Esposizione dell'Eucaristiaore 10.00 Riposizioneore 15.00 Esposizioneore 18.00 Riposizioneore 18.30 S.Messa

MERCOLEDI’ SANTO 8 aprile ore 8.00 Esposizione dell'Eucaristiaore 10.00 Riposizioneore 15.00 Esposizioneore 16.00 S.Messa per gli anziani (con unzione degl infermi)ore 18.00 RiposizioneCONFESSIONI: tutti i giorni durante l'Adorazione eucaristica

GIOVEDI’ SANTO 9 aprile ore 7.30 Lodi mattutineore 20.00 S.Messa “in coena Domini”

con il gesto della lavanda dei piedi (?);colletta destinata a “Un pane per amor di Dio”l'Eucaristia viene riposta solennemente neltabernacolo. Seguirà un tempo di veglia notturna.

CONFESSIONI: dalle 15.30 alle 19.00

VENERDI’ SANTO 10 aprile (GIORNO DI DIGIUNO E ASTINENZA)ore 7.30 Lodi mattutineore 15.00 Via Crucisore 20.00 Solenne Azione liturgica: lettura della Passione

secondo S.Giovanni, adorazione e bacio della Croce, Comunione, processione con la reliquia della croce

CONFESSIONI: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30

SABATO SANTO 11 aprile ore 7.30 Lodi mattutine CONFESSIONI: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

PASQUA DI RISURREZIONESera del 11 aprile ore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALEDomenica 12 aprile SS. Messe alle 8.00 - 10.30

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MARZO 20092200

MILLEPERTICHE

PARROCCHIA MADONNA DELLE BONIFICHE di MILLEPERTICHEANAGRAFE PARROCCHIALE dal 01-01-2008 al 31-12-2008

SONO DIVENTATI FIGLI DI DIO1 CASONATO GIOIA di Hans Peter e di Pavanetto Chiara 06-04-20082 DE ZOTTI DANIEL ARMANDO di Simone e di Andreetta Elisa 18-05-20083 RUBELLO ALICE di Gaetano e di Faltibà Giovanna 27-07-20083 RUBELLO JONATHAN di Gaetano e di Faltibà Giovanna 27-07-20085 FORCOLIN GIULIA di Simone e di Florian Monica 06-09-20086 MELCHIORI CHIARA di Luca e di Antoniazzi Tiziana 06-09-20087 BENETTI GRETA di Simone e di Coller Sara 07-12-20088 ZANCHETTA RICCARDO di Omar e di Rubion Tamara 07-12-20089 DE FAVERI GAIA di Walter e di Vazzoler Maura 07-12-2008

HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO1 VALLESE EMANUELE - BOREGGIO MICHELA 29-03-20082 VETTOR STEFANO - ORLANDO ROBERTA 28-06-20083 DALLA MORA GRAZIANO - MUSIELLO DOMENICA 04-10-20084 PERISSINOTTO PIERPAOLO - DANIELI EVELINA 06-12-2008

SONO RITORNATI AL PADRE1 ROSIN MORENO N. 30-07-1961 M. 04-01-20082 DE VECCHI OLIVO N. 17-07-1929 M. 06-01-20083 BINCOLETTO IOLANDA N. 04-09-1923 M. 04-03-20084 ORMENESE CAROLINA N. 02-01-1921 M. 02-05-20085 CAPPELLETTO GUERRINA N. 23-04-1917 M. 02-05-20086 ROSIN ANGELO N. 09-06-1925 M. 14-08-2008 7 AMADIO SANTE N. 06-12-1944 M. 22-08-20088 TREVISAN GIANNINO N. 10-12-1931 M. 22-10-20089 TREVISAN NATALE N. 06-01-1927 M. 20-11-2008

60 ANNI DI MATRIMONIO1 TONIOLO GUIDO - PASQUAL LUCIA 29-01-1949 VIA RIVIERA SILE 33

50 ANNI DI MATRIMONIO1 BORGOGNO CARLO - TONETTO ANNA 10-01-1959 VIA MILLEPERTICHE 1252 FORCOLIN GIORGIO - PIVETTA LIVIA 14-11-1959 VIA BELLESINE 293 FURLANETTO ENIO - TOMASONI OSVALDA 10-01-1959 VIA MILLEPERTICHE 1514 GUERRA ANTONIO - SCARABEL BRUNA 30-05-1959 VIA MUTILATI 20

25 ANNI DI MATRIMONIO1 CARRARA CARLO - DAVANZO PATRIZIA 08-09-1984 VIA COOPERATIVE 29

PARROCCHIA DI MILLEPERTICHEANNIVERSARI DI MATRIMONIO

Il primo marzo è iniziato il Fondodi Solidarietà parrocchiale alloscopo di raccogliere le offerteche i fedeli versano periodica-mente in conto prestito graziosoalla parrocchia, la quale si impe-gna a restituirle alla fine del-l’anno stesso. Il Consiglio delFondo di Solidarietà è formatoda un Presidente (nella personadel Parroco), un Segretario, dueRevisori dei conti e dieci Consi-glieri. La raccolta non ha scopo

di lucro e l’interesse bancariomaturato verrà devoluto a favoredelle iniziative delle struttureparrocchiali. L’iscrizione alFondo è gratuita; ci si può iscri-vere anche durante l’anno incorso. La quota da versare set-timanalmente è libera. I versa-menti delle quote si raccolgonoogni domenica, dalle ore 8.30alle ore 12, presso l’Oratoriosotto la Chiesa. La raccolta ter-minerà domenica 29 novembre

2009 e nellaseconda do-menica suc-cessiva siprovvederà alla restituzione. Chidesidera prelevare la sommaversata o parte di essa, può farloin qualsiasi momento.Fino ad oggi gli iscritti sono 120.La grande adesione notata è pertutti noi motivo di entusiasmo!

E’ nato a Millpertiche il FONDO DI SOLIDARIETA’ PARROCCHIALE

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MARZO 2009 2211

E' SOLO L'INIZIO...

Anna è una ragazzina di 16 anni che abita in unpaesino di provincia, dove si sta così bene perché è un posto tranquillo, ma ci si annoia molto per il medesimo motivo. Anna frequenta il liceo delpaese vicino; se la cava abbastanza bene, ma se-condo i suoi insegnanti potrebbe fare di più ed avere ottimi voti, se solo si interessasse e si impegnasse un po’. Ma Annanon ha gli stimoli giusti, le giornate sembrano nonpassare mai e si susseguono l’una uguale all’altra,lasciandole addosso una sensazione di desolazionee di indolenza.Qualche volta osa spezzare la circolarità del tempouscendo con l’unica vera amica che ritiene di avere:Francesca, anche lei sedicenne. Si conoscono fin dapiccole, abitando l’una accanto all’altra da quandosono nate. Anna non ha molte altre amicizie; è ti-mida e impacciata al punto che anche il pensiero di camminare per la piazza del paese o per i corridoidella scuola le mette ansia.Nemmeno nella sua classe ha delle amiche. Le suecompagne, tutte molto più vivaci e intraprendenti dilei, sembrano non tenerla molto in considerazione elei non ha nemmeno il coraggio di tentare di intavolare con loro anche la più banale discussione,poiché teme di risultare ridicola e sciocca. Anche leore di scuola quindi, come i lunghi pomeriggi passatiin casa, le risultano un’agonia.Quando arriva la primavera però, Teresa, una dellesue compagne è solita dare delle feste a casa sua,approfittando del fatto di possedere un enorme

Come avrete notato, già dallo scorso numero, il nostro giornale parrocchiale sta, pian piano, cambianoqualcosa. Con questo numero vorremmo apportare un ulteriore tassello a questo percorso di innova-zione. Ragionando tra noi in redazione ci siamo domandati se qualche volta non rischiamo di trasfor-mare il nostro giornale in un qualche cosa per "addetti ai lavori" o, peggio ancora, in un sempliceriassunto di quanto fatto. Dall'altro lato crediamo sarebbe bello che il nostro giornale diventasse unospazio interattivo dove tutti possiamo intervenire. Infatti, come avrete già potuto vedere, da questo nu-mero potrete utilizzare il nostro nuovo indirizzo di posta elettronica per dialogare con la redazione. Inoltre abbiamo deciso di avviare un gioco che coinvolgerà tutti, grandi e piccoli: Elena ha iniziato unastoria e sarebbe bello che ci suggeriste come proseguirla: alla fine, se tutti collaboreremo, avremo unastoria scritta dalle 3 parrocchie.

STORIA DI ANNA

giardino.Anna non ha mai partecipato a queste feste, ma Teresa le è sembrata più gentile del solito nell’invitarla, dicendole anche che può invitare qualche amica, sempre che ne abbia. Anna pensaimmediatamente che inviterà Francesca.Il sabato seguente le due ragazze si presentanopuntuali a casa di Teresa, sentendosi esattamentecome si sentirebbero due pesci fuor d’acqua. Nonappena entrano nella casa si sentono abbagliate esopraffatte da tutto quello sfarzo, da tutta quellamarea di gente che indossa abiti firmati al contrariodi loro. Sentendosi a disagio, entrano nel grande salotto addobbato per la festa e prendono posto suun paio di sedie appartate, tanto nessuno fa moltocaso alla loro presenza.Dopo una noiosissima ora, decidono di uscire aprendere un po’ d’aria, imbattendosi in Teresa e unaltro paio di amiche. Teresa ha una bottiglia di birrain una mano e una sigaretta nell’altra e non appenasi accorge delle due ragazze che escono, cominciaa confabulare con le sue amiche.Anna, ricordando che è stata invitata gentilmente, siavvicina a Teresa e alle amiche per scambiare duechiacchiere sulla festa e sulla scuola. Francesca lasegue titubante; le compagne di Anna non le piacciono. Tra una parola e l’altra infatti Teresa offreloro della birra; Francesca non accetta, ma Anna siritrova a pensare che forse, diventando come le suecompagne, sarà accettata non solo da loro, maanche da tutti gli altri…

Continua tu....

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Calendario delle tre parrocchie periodo aprile - ottobre 2009APRILE 20094 Veglia Diocesana dei Giovani – San Nicolò

5 LE PALME – 24^ giornata mondiale della Gioventù – Mercatino missionario (Musile) – 1° Concerto delle Palme (Musile)

12 S. PASQUA16 Per le tre parrocchie 1° Incontro di formazione

per i genitori di tutti i ragazzi delle superioricon Massimo e Annalisa Fenzi.

19 Raccolta ferro pro-missioni a MusileNel pomeriggio uscita Cresimandi (Musile, Chiesanuova, Millepertiche, Passarella di sopra e di sotto e Santa Maria di Piave)con i loro genitori e padrini presso la Casa S.ta M. Assunta Ca’ di Valle.

26 Festa della Terza Età: messa ore 11.00 segue il pranzo

25-26 Ritiro Key Boys a Caorle

26 Festa del Grazie

27 San Liberale patrono della Diocesi.Per le parrocchie 2° Incontro di formazione per i genitori di tutti i ragazzi delle superiori con Mons. Livio Buso.

MAGGIO 20091 Incontro Mov. Chierichetti diocesano in Seminario

2 Cresima a Musile ore 17.00Inizio Mese di Maggio a Millepertiche

9-10 Uscita Educatori Musile e Chiesanuova

10 Cresima a Millepertiche ore 16.0011 Incontro per gli anniversari di matrimonio

(Musile e Chiesanuova)

13 Festa al Capitello di v. Pietra (Millepertiche)

17 Anniversari di matrimonio a Chiesanuova (ore 10.00)Domanda di Ammissione alla Cresima per la 2^ Media di Musile (9.30)Nel pomeriggio tornei e giochi al Bar Rinnovato dell’Oratorio a Musile

24 Ascensione – Santa Messa con gli amici Casa Rossa (Musile)

25 Chiusura catechismo medie celebr. eucaristica (ore 19.00)

27 Chiusura catechismo elementari celebrazione eucaristica (ore 19.30)

29 Inizio di Comunità in Festa (Musile)

30 Chiusura catechismo elementari e medie e Chiusura del mese mariano (ore 18.30) Chiesanuova

31 Pentecoste Anniversari di matrimonio a Musile (ore 11.00)Pentecoste Santa Messa con processione al Lazzaretto (17.00)

GIUGNO 20095 Partenza del pellegrinaggio in Turchia:

“Sulle orme di San Paolo”

6 Convocazione dioc. Per la consegna dell’Esortazione pastorale a TrevisoChiusura del mese di Maggio (Millepertiche)

7 Trinità

8 Fine di Comunità in festa

14 Corpus Domini

22 Inizio GR.EST. a Musile (per Musile e Chiesanuova)

29 Inizio GR.EST. a Millepertiche

LUGLIO 20095 Passaggio a 3 messe festive a Musile (domeniche

di Luglio e Agosto)

16 Serata di fine GR.EST a Musile

17 Inizio Sagra a Millepertiche

26 Fine Sagra a Millepertiche

18-25 Campo scuola 1^ media a Villa Letizia

24 Serata di fine GR.EST a Millepertiche

25 luglio-1° Agosto Campo Key Boys - Millepertiche ADS

AGOSTO 20092 Perdon d’Assisi

7 San Donato, patrono (Musile)

8-15 Campo Gen 2-3 ADS

14 Confessioni nel pomeriggio (Musile)

15 B. M. V. Assunta

21 Inizio sagra a Chiesanuova

22-29 Campo scuola 3^ media a Villa Letizia

SETTEMBRE 20091 Fine sagra a Chiesanuova

19 Pellegrinaggio con la Parrocchia di Chiesanuovasulla tomba di San Carlo Borromeo (Patrono)

OTTOBRE 200912-14 Pellegrinaggio sulla tomba di San Donato

(Arezzo) e San Valentino (Terni) e udienza dal Papa a Roma

Data da definire - Domanda di Ammissione alla Cresima per la 2^-3^ Media di Chiesanuova (10.00)

SETTIMANA COMUNITARIA PER ADULTI E FAMIGLIE

Stiamo organizzando una settimana per adulti e famiglie insieme alle parrocchie di Ormelle e Roncadelle

dal 9 al 16 agosto 2009 a Roverè (vicino a Bosco Chiesa Nuova a Verona)La settimana sarà caratterizzata da un clima fraterno e sereno con diverse possibilità ricreative espirituali a seconda dei bisogni e degli interessi di ciascuno. Saranno presenti don Giorgio e donSaverio. Per chi fosse interessato può contattarli al più presto in canonica a Musile di Piave.

MARZO 2009

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DUE POESIE27 marzo 2007Troppo silenzio in questa Notte di Sole nemmeno le allodolefanno sentire il loro canto notturnoe certamente tutto si ferma nelle profondità dell’uomoin attesa del duello finale dove nemmeno Tu - o Cristo – … forse, nemmeno Tu…

conoscevi la potenzadi Risurrezione nelle mani del Padre.

11 maggio 2007C’è una ferita. Nel cuore del mondo… Nel cuore dell’umanità,c’è una ferita dolorante,aperta. Sono entrato nel Silenzio.Sono rimasto a contemplare, interrogante, nel Silenzio. Mi nutro del Silenzio e - in un angolo – scorgo il grido dell’Uomo-Totale- per la ferita che non può guarire. E il Soffio mi ha condotto e ho udito il Tuo grido sulla crocee, poi, Tu morto sulla crocee Tu disceso dalla crocee Tu deposto nel sepolcro e chiusoe in Silenzio sei rimasto- oh Sabato Santo! Silenzio del Padre. Silenzio del Figlio. Silenzio dello Spirito, - oh Sabato Santo!Rimango, così, nel Tuo Silenzioe continuo a contemplare e vedo la ferita - che aperta rimane – ora colpisce, anche, Te e Tu sempre a rincorrercisempre a curarci sempre a parlare,ad incontrare e a colmarci delle Tue Tenerezze. Sono rimasto a contemplare, interrogante, nel Silenzio.

Vanio Garbujo nasce a Montebelluna l’8 luglio 1976. Si diploma al LiceoScientifico “Primo Levi” di Montebelluna. Entra in Seminario Diocesanoa Treviso nel settembre del 96. Dopo alcune esperienze a S. Andrà di Po-vegliano, S. Agnese di Treviso e a Mussetta diventa sacerdote il 21 mag-gio 2005 e da quattro anni è vicario parrocchiale nelle nostre parrocchiedi Musile e Chiesanuova. Dal 1996 scrive poesie e ha pubblicato in pro-prio alcuni fascicoli. Ecco i titoli: “Qualcosa è cambiato” (1997), “Al di làdel velo” (1998), “Filo Rosso” (1999), “Con piedi di piuma” (2000), “Pellee ossa” (2001), “Dense nube” (2002), “Fra le tue mani” (2005), “Parolesulle labbra” (2006), “Come perle d’oceano” (2007), “L’oro e la luce”(2008), “Sentieri abbozzati dal sole” (2009) di prossima pubblicazione.Le sue poesie sono state pubblicate nel volume “Poeti del nuovo millen-nio volume 6” Ed. Aletti.

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BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUSUN TESTIMONE

INGRID, LA FEDE E IL PERDONO

Ingrid Betancourt, colombiana ma di origini francesi, finda giovane si dedica alla politica nel suo paese, la Colom-bia, impegnandosi nella lotta contro la corruzione impe-rante ed il traffico di droga. Quando viene eletta deputatocontinua la sua battaglia contro i narco-trafficanti, tantoda subire continue minacce ed attentati.Il 23 febbraio 2002 viene rapita da un gruppo di guerri-glieri della Farc, fatta prigioniera, per sei lunghi anni vivenella foresta colombiana.Il 2 luglio 2008le viene resa la libertà.Vi proponiamo, qui di seguito, alcuni passaggi di un'in-tensa intervista che ha rilasciato ad un giornale francesedove racconta la sua esperienza. “Ho scoperto la mia fede in Dio durante la mia prigionia...Quando mi sono ritrovata nella giungla, ho avuto moltotempo e per unica lettura la Bibbia. Ho avuto il piacere, insei anni, di leggerla e di meditarla... Forse era una prigio-nia necessaria. Essa mi ha permesso di capire chi è Dio... Non ho avuto illuminazioni,no! Ho semplicememnteletto la Bibbia, razionalmente. Sono stata colpita da tuttii brani che mi hanno connesso emozionalmente ed inte-riormente con la parola di Dio. Ho sentito la voce di Dioin un modo assai umano e molto concreto.Leggevo e rileggevo alcuni passaggi dicendomi: “Questoè stato scritto per me!”Avevo sentito a lungo senza capire e di colpo, è statocome se mi fossi collegata alla presa di corrente giusta.... Come sono cambiata ...Il passaggio attraverso la prigionia non ha ucciso la miavolontà, anzi ha cambiato la natura della mia speranza.La sola risposta alla violenza è l'amore. ...Ho scoperto che si può essere condotti ad odiare unapersona, ad odiarla con tutte le forze del nostro essere e,allo stesso tempo, a trovare nell'amore il solllievo rispettoa questo odio.Non si può amare qualcuno che vi fa del male. Ma si puòtrovare, e io l'ho trovato in Cristo, un punto di appoggio,come un trampolino.... Oggi credo più profondamente che possiamo cambiareil mondo perchè io stessa sono stata trasformata. Ma, inquesto mondo di dominio e di possesso, so che è nelcuore che si generano i cambiamenti essenziali. La pace,che sogniamo, sarà possibile il giorno in cui ci sarà un at-teggiamento diverso nei cuori.”

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BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUSB

UN LIBRO

Nel cammino d’innovazione del nostro giornale parroc-chiale, un angolo che, nel numero natalizio, ha destatoparticolare entusiasmo è stato quello dedicato al libro,quindi …

SONO CATTOLICA E STO MALE di Christine Cayol Ed. Servitium

E’ questo il titolo del libro chequesta volta pensiamo di pro-porvi.Scritto da Christine Cayol, già do-cente di filosofia, e poi fondatricedi “Studi Synthesis” – agenzia pa-rigina che propone corsi di forma-tivi di arte e cultura, questolibricino di neanche 200 pagine

affronta con particolare dolcezza e delicatezza alcunimomenti dell’essere cristiani.Però non è il “classico” libro melenso dove tutto è belloe dove si accavallano le classiche frasi fatte che cipiacciono tanto perché, come dice la stessa autrice,credere non è sempre facile, ed è proprio tale consa-pevolezza che rende piacevole la lettura di questo libro.Sono tante le righe che colpiscono o le pagine che ci“costringono” a fermarci per riflettere perché questonon è un libro da leggere in fretta ma è da assaporarefrase dopo frase.Riteniamo non sia giusto riportare stralci di questo libroperché toglieremmo il piacere della scoperta a quantidecideranno di seguire il nostro consiglio ma, essendoquesto il numero di Emmaus che giunge nelle vostrecase a ridosso della Pasqua, ci piace riportare qui diseguito le parole che la scrittrice dedica alle donne chesi recano alla tomba di Cristo la domenica di Pasqua:“Sono uscite di mattina presto le donne che amavanoCristo. … Camminavano in fretta, lo fanno sempre. Vo-levano portare rapidamente gli unguenti … non crede-vano completamente a quella morte, eppure erano lìpresenti, avevano visto tutto. Ma non si rassegnavano.… Tremanti e gioiose, non temevano il miracolo anchese non osavano crederci. … Non hanno scritto niente…. Si accontentavano di vivere, di esserci.”Buona lettura!

Voto: 10 +

LE DISAVVENTURE DELLA NUOVA CANONICA