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1 3°ISTITUTO COMPRENSIVO “ E. DE CILLIS” CODICE FISCALE E PART. IVA 83001290895-CODICE MECCANOGRAFICO SRIC85000E E-mail [email protected] VIA RAPISARDI N° 25 TEL. 0931-855460\855510 FAX 0931-503085 96019 ROSOLINI (SR)

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Giornalino on.line del 3° Istituto Comprensivo "E. De Cillis" Rosolini (SR)

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3°ISTITUTO COMPRENSIVO “ E. DE CILLIS” CODICE FISCALE E PART. IVA 83001290895-CODICE MECCANOGRAFICO

SRIC85000E E-mail [email protected] VIA RAPISARDI N° 25 TEL. 0931-855460\855510 FAX 0931-503085

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Indice pag 2

Premessa pag 3

Parte I Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali pag 6

Parte II Diritti e doveri del personale docente e non docente pag 11 Regolamento di Disciplina pag 15

Organo di Garanzia interno pag 22 Provvedimenti disciplinari pag 23 Disposizioni finali pag 29

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REGOLAMENTO DI ISTITUTO

PREMESSA ART. 1 Il presente Regolamento è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto. ART.2 Il presente Regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, comprese quelle degli alunni e dei genitori, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Sono previsti dei documenti aggiuntivi per regolamentare singole discipline di rilevanza interna all’Istituto quali: regolamenti di classe, regolamenti specifici per l’utilizzo degli spazi attrezzati, procedure attuative. E’ inoltre possibile dotarsi di altri regolamenti specifici, sempre tenendo conto della partecipazione attiva e responsabile delle componenti della comunità scolastica direttamente coinvolte nella materia regolamentata. ART.3 La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L’indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione repubblicana, al fine di realizzare una scuola democratica, dinamica, aperta al rinnovamento didattico-metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà di insegnamento e nell’ambito della legislazione vigente. La scuola è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: alunni, genitori, personale ATA e docenti. Gli organi collegiali competenti potranno, inoltre, prendere in considerazione altri apporti che dovessero pervenire dalle forze sociali e culturali organizzate esterne alla scuola. Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie

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componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. ART. 4 La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli alunni vengono favoriti e garantiti dal “patto formativo”; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto . Nello spirito del “patto formativo”, ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell’Art. 10.3, comma a, del D.Lgs.297/1994 ed ha pertanto carattere vincolante. E’ uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica. ART.5 Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli organi collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica. ART. 6 Gli alunni hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà d’apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d’insegnamento. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (didattica per livelli, recupero, approfondimento, ecc.) tesi a promuoverne il successo formativo. Sin dall’inizio del curriculum l’alunno è inserito in attività orientanti, tese a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta tra i diversi indirizzi di studi o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Ciascun alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; a tale riguardo i docenti si

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impegnano a coinvolgere gli alunni nei processi di valutazione, comunicando tempestivamente esiti delle verifiche e a riferire ai genitori nelle apposite riunioni. La scuola garantisce l’attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio, anche mediante forme di insegnamento individualizzato. ART. 7 Gli alunni ed i genitori hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare sulla conoscenza delle scelte relative all’organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico in generale ed in particolare su tutto ciò che può avere conseguenze dirette sul percorso formativo. ART. 8 La scuola organizza attività integrative, obbligatorie e facoltative. Le attività complementari si inseriscono a pieno titolo nel Piano dell’offerta Formativa. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal Consiglio di classe ai fini della valutazione complessiva dell’alunno. La scuola s’impegna, compatibilmente con la risorse disponibili, ad acquisire una dotazione di nuove tecnologie e ne promuove l’utilizzo consapevole e, compatibilmente con l’età del discente e con la doverosa vigilanza, l’accesso gradualmente sempre più autonomo . ART. 9 Le persone appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si ispirano ai principi di appartenenza e solidarietà. L’alunno ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti. I dati personali dell’alunno e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati all’interno della comunità scolastica nel rispetto della normativa vigente Tutti gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono, con particolare attenzione ai bisogni degli studenti. La Scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici, ricorrendo anche, ove è possibile, alle opportunità formative offerte dal territorio. La scuola promuove nell’ambito degli scambi culturali iniziative di

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accoglienza e attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture (scambi culturali e gemellaggi) La scuola garantisce, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie, ambienti e strutture adeguati agli studenti portatori di handicap.

PARTE I

DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO D’ ISTITUTO ART.10 MODALITA' DI CONVOCAZIONE La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere disposta dal Presidente con un congruo preavviso (di massima non inferiore a 5 giorni) rispetto alla data delle riunioni. Alla stessa data, presso l'ufficio di segreteria, debbono essere depositati tutti i materiali preparatori delle eventuali deliberazioni, a disposizione dei componenti il consiglio, i quali a richiesta possono averne copia. In caso di urgenza, su valutazione discrezionale del Presidente, è possibile la convocazione straordinaria con preavviso di 48 ore. E' possibile in questi casi la convocazione anche per via telefonica, purchè tale modalità di notifica venga registrata nell'apposito registro dei fonogrammi e protocollata. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale, notificata anche brevi manu, e mediante affissione all'albo di apposito avviso. La lettera e l'avviso di convocazione del C.d.I devono indicare data, ora e sede della riunione oltre agli argomenti da trattare nella seduta . Le ricevute delle notifiche vanno regolarmente acquisite agli atti. L'ordine del giorno degli argomenti da trattare viene predisposto dal presidente su proposta del Dirigente. Il Presidente del Consiglio di Istituto può integrare tale proposta inserendo argomenti propri o richiesti dalla maggioranza dei componenti il Consiglio. L'aggiunta di argomenti può anche essere proposta da qualsiasi componente del Consiglio di Istituto. In tal caso la discussione degli argomenti aggiunti ha luogo solo se durante la seduta si avrà l'approvazione dei 2/3 dei presenti. L'ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più componenti e dietro approvazione della maggioranza.

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ART.11 PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente, su delega del Provveditore agli Studi, entro 15 giorni dalla proclamazione degli eletti. Nella prima seduta il Consiglio elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio, il proprio Presidente a scrutinio segreto. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima elezione. Il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che abbiano partecipato alla votazione il 50% + 1 dei componenti in carica. In caso di parità si procede ad ulteriori votazioni fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno degli eligendi. Successivamente, viene eletto un Vicepresidente secondo le stesse modalità previste per il Presidente. Infine il Consiglio elegge nel suo interno, a scrutinio segreto, la Giunta esecutiva (un docente, un non docente e due genitori). ART 12 PUBBLICITA' DELLE SEDUTE Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere, senza poter intervenire alla discussione, genitori degli alunni, docenti e non docenti. . Possono partecipare, con diritto di parola e su argomenti ben definiti, esperti, professionisti, autorità degli enti locali e genitori, previo formale invito del Presidente del Consiglio o del Dirgente. ART. 13 VERBALIZZAZIONE DELLE SEDUTE Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. E' possibile far riferimento nel verbale a documenti in allegato che vanno regolarmente vidimati con il bollo ufficiale della Scuola e controfirmati dal Presidente e dal segretario del Consiglio di Istituto. Ogni componente del Consiglio di Istituto può far inserire a verbale proprie dichiarazioni.

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ART.14 PUBBLICITA' DEGLI ATTI Le deliberazioni, in copia integrale, sottoscritta e autenticata dal segretario del C.d.I, vengono affisse all'albo entro giorni 8 dalla relativa seduta e rimangono esposte per gg 10. Il preside attesta in calce ad esse la data iniziale di affissione. I verbali e gli atti connessi alle deliberazioni sono depositati in segreteria e sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salva contraria richiesta dell'interessato. ART 15 COMMISSIONI DI STUDIO Il C.d.I può al suo interno costituire gruppi di lavoro per lo studio e l'approfondimento di alcuni problemi riguardanti la comunità scolastica nell'ambito delle materie di propria competenza. Il presidente o coordinatore del gruppo viene designato dal Consiglio di Istituto. I risultati del lavoro di gruppo vengono presentati al C.d.I senza alcun vincolo per lo stesso. GIUNTA ESECUTIVA ART.16 La Giunta esecutiva si riunisce normalmente in concomitanza delle riunioni del Consiglio di Istituto in orario precedente con le modalità di convocazione e avviso previste per il consiglio di Istituto. Nel caso la preparazione degli atti o l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Istituto necessitassero riunioni apposite, queste saranno convocate con apposito o.d.g e preavviso di gg tre. ART.17 ASSENZE I membri eletti nel Consiglio e nella Giunta che si assentano per tre volte consecutive senza giustificati motivi decadono dalla carica e vengono surrogati. Le assenze dei consiglieri e le relative giustificazioni vengono annotate sul verbale di ciascuna seduta.

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COLLEGIO DOCENTI ART.18 CONVOCAZIONE COLLEGIO DEI DOCENTI. Il Collegio dei docenti è convocato per gli adempimenti di cui all'art.7 del T U e per quanto previsto dalla carta dei servizi, con avviso predisposto, affisso all'albo e fatto sottoscrivere da tutti i docenti per presa visione, di norma, almeno 5 giorni prima della seduta. Alla stessa data presso l'ufficio di presidenza debbono essere depositati tutti i materiali preparatori delle eventuali deliberazioni a disposizione dei Componenti il Collegio, i quali, a richiesta, possono averne copia. Le riunioni del Collegio docenti hanno luogo durante l'orario di servizio e in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Di ogni seduta va redatto apposito processo verbale, firmato dal preside e dal segretario. Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente ad un docente. Il Collegio docenti si articola in :

Collegio docenti unitario Collegio docenti di sezione: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.

Ogni collegio ha potere deliberante. Per argomenti comuni alle tre sezione è competente il collegio unitario; per argomenti specifici è competente il Collegio di sezione. Rimane salva la facoltà del Collegio unitario di deliberare anche su argomenti oggetto di deliberazione dei Collegi di sezione Le modalità di funzionamento dei vari collegi docenti sono identiche. Il segretario del collegio di ciascuna sezione viene designato dal Dirigente tra i docenti. ART.19 CONVOCAZIONE COLLEGIO DOCENTI IN SEDUTA ORDINARIA Il Collegio docenti si riunisce in via ordinaria: - all'inizio di ogni anno scolastico per procedere alla redazione e/o verifica e aggiornamento del POF, alla stesura del Piano delle attività annuali; - entro il 30 novembre per predisporre il piano delle attività di formazione ed aggiornamento; - entro la seconda decade di febbraio per procedere alla verifica in itinere del Piano delle attività e del POF e predisposizione di eventuali modifiche ed integrazioni - entro il 18 maggio per la conferma e l'eventuale adozione dei libri di testo - entro la fine di giugno per la verifica finale del Piano delle attività annuali. ART. 20 CONCOCAZIONE COLLEGIO DOCENTI IN SEDUTA STRAORDINARIA Il collegio docenti si riunisce in seduta straordinaria ogni volta che il Dirigente ne

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ravvisi la necessità o quando un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. ART. 21 ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO IN GRUPPI DI LAVORO E DIPARTIMENTI Al fine di predisporre proposte, progetti, iniziative il Collegio docenti può articolarsi in dipartimenti, commissioni o gruppi di lavoro individuandone coordinatori o referenti in base alle competenze richieste.

CONSIGLI DI CLASSE, DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE ART. 22 CONVOCAZIONE I Consigli di classe, interclasse e intersezione vengono convocati dal Dirigente di propria iniziativa, o su richiesta motivata di un terzo dei suoi membri, escluso dal computo il suo presidente. I Consigli di classe, interclasse e intersezione si riuniscono normalmente a cadenza mensile o bimestrale e in via straordinaria quando se ne ravvisi la necessità o l'urgenza. Gli estremi di necessità e urgenza sono competenza discrezionale del Dirigente.

COMITATO DI VALUTAZIONE ART. 23 Il Comitato per la valutazione del servizio, composto da 4 componenti effettivi + 2 supplenti, viene eletto dal Collegio docenti unitario all’inizio dell'anno scolastico. Si riunisce a fine anno scolastico per procedere alla valutazione dell'anno di servizio e/o dell'anno di formazione dei docenti interessati. Per i docenti interessati all'anno di formazione il Collegio docenti entro il mese di settembre designa i docenti tutor. Il Comitato per la valutazione si riunisce inoltre per la valutazione del servizio su richiesta dei singoli interessati ai sensi dell'art.66 del D:P:R 31/5/1974, n. 417 e tutte le volte che se ne ravvisi la necessità.

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PARTE II

DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE ART. 24 SCIOPERI E ASSEMBLEE Si rimanda a quanto specificatamente previsto dal CCN Comparto scuola vigente ART. 25 ASSENZE Il dipendente in caso di assenza per qualsiasi causa, salvo comprovato impedimento, è tenuto ad avvisare la scuola tramite telefono, fax o telegramma, in tempo utile e comunque non oltre l'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica l'assenza. Per i dipendenti impegnati in turni pomeridiani è fatto obbligo di avvisare la scuola nelle ore antimeridiane, salvo gravi e comprovati motivi impediscano di farlo. ART. 26 ORARIO DELLE LEZIONI Scuola secondaria di I grado a) Lezioni antimeridiane: Hanno inizio alle ore 8.25 e terminano alle ore 13.25 b) Lezioni pomeridiane.Tempo prolungato con due rientri dalle 14,25 alle 16,25 c) Mensa dalle 13,25 alle 14,25 d) Avviamento alla pratica sportiva e ai Giochi della Gioventù: tali attività si svolgeranno dal lunedi al venerdi nella fascia pomeridiana 15,00-18,00. Nei mesi di aprile, maggio e giugno è possibile posticipare di mezz’ora l'inizio e la fine dei turni pomeridiani. Scuola primaria Orario lezioni

8.20—13.20 Scuola dell’infanzia 8.20—16.20 dal lunedì al venerdì Sarà assicurato il servizio scolastico nel giorno di sabato previo accertamento delle esigenze degli utenti e secondo le modalità di volta in volta deliberate dagli organi collegiali competenti.

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ART. 27 VIGILANZA ALUNNI a) I docenti per assicurare l'accoglienza e la vigilanza sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni sia antimeridiane che pomeridiane. Sono tenuti inoltre ad assistere all'uscita gli alunni al termine dei turni di lezione.. b) durante la ricreazione, che viene svolta dalle ore 10.10 alle ore 10.25, tutti gli alunni stanno nei corridoi e i docenti della 2^ ora stazionano davanti alle rispettive aule per vigilare insieme al personale ausiliario sui propri alunni. ART. 28 COLLABORATORI SCOLASTICI La suddivisione dei reparti ai Collaboratori scolastici avviene all'inizio di ogni anno scolastico ed è fatta dal Direttore servizi generali e amministrativi in esecuzione di direttive di massima.impartite dal dirigente scolastico Il Collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della Scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico:

cura la pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; cura la sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, negli spazi comuni, in

occasione di momentanea assenza degli insegnanti; ha compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento

delle suppellettili; può svolgere assistenza agli alunni portatori di handicap; è addetto alla custodia e alla sorveglianza degli ingressi con apertura e chiusura

degli stessi, per lo svolgimento delle attività scolastiche e delle altre connesse al funzionamento della Scuola;

concorre all'accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche;

collabora con i Docenti nelle attività scolastiche nell'ambito della sua sfera di competenza.

ART. 29 ORARIO PERSONALE A.T.A. L'orario del personale A.T.A. è articolato in sei ore giornaliere e in linea di massima va dalle ore 8.00 alle ore 14.00. Nelle giornate in cui si svolgono attività pomeridiane un Collaboratore scolastico per piano a turno presterà servizio pomeridiano dalle ore 12,30 alle ore 18,30.

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ART. 30 RAPPORTI CON FAMIGLIE E STUDENTI Il Consiglio di Istituto, sulla base delle proposte del Collegio docenti, definisce le modalità e i criteri di svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli alunni. I rapporti docenti genitori vengono così regolati: a) incontri antimeridiani: un'ora di ricevimento settimanale b) incontri pomeridiani: tre incontri (ottobre- dicembre -marzo) Gli incontri di cui alla lettera "a" vengono comunicati alle famiglie all'inizio dell'anno scolastico, quelli della lettera "b" vengono comunicati dalla presidenza con preavviso di gg 5. Per particolari esigenze didattico-educative è possibile fissare appuntamenti tra genitori e docenti previa comunicazione da parte della presidenza. ART. 31 ASSEMBLEE DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE E DI ISTITUTO Le assemblee di classe possono essere convocate dal Dirigente, da almeno tre docenti o due rappresentanti dei genitori. Le assemblee di Istituto possono essere convocate dal Dirigente, da almeno 5 membri della componente genitori nel C.d.I e da almeno un quinto dei rappresentanti di tutte le classi. Le assemblee di classe e di istituto devono essere convocate con preavviso, in via ordinaria, di almeno 48 ore, con regolare ordine del giorno. Le assemblee di classe e/o di istituto vengono presiedute dal Dirigente o da un suo delegato. USO DELLA PALESTRA, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA ART. 32 PALESTRA Nella palestra non possono svolgere contemporaneamente attività di Educazione motoria piu' di 4 squadre.

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Qualora le squadre superino detto numero, gli insegnanti stessi concordano tra loro quali squadre devono utilizzare i locali del cortile attrezzato della sede centrale e della succursale o, in caso di cattive condizioni meteorologiche, svolgere lezioni teoriche in classe. Gli alunni sono tenuti a svolgere le attività didattiche forniti di tute e scarpette. ART. 33 LABORATORI I laboratori multimediali e le attrezzature tecnico-scientifiche vanno fruiti dalle varie classi secondo un calendario che sarà concordato dai docenti e dal referente. Questi avrà cura del loro funzionamento e manutenzione. I docenti sono tenuti alla massima cura del materiale e delle attrezzature sottoposti alla loro vigilanza Ogni danno o comportamento anomalo da parte degli alunni va segnalato immediatamente dal docente alla presidenza per gli opportuni provvedimenti. ART 34 BIBLIOTECA DOCENTI E ALUNNI Il prestito dei libri è curato da un docente incaricato secondo un calendario comunicato all'inizio dell'anno scolastico. Il docente incaricato avrà cura della registrazione dei libri e del riscontro della restituzione, inoltre raccoglierà segnalazioni di nuovi acquisti di libri, vocabolari, enciclopedie, cd rom, ecc. e proporrà piani di acquisti al Collegio docenti.

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ART. 35 Doveri I doveri tendono, a garantire nella quotidianità della vita scolastica, l’esistenza di un contesto consono all’attuazione del “patto formativo” e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita. Ogni componente della comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo. ART. 36 Comportamenti In attuazione del D.P.R n° 249 del 24/6/98, art. 4 comma 1° e dopo consultazione degli alunni, dei genitori e dei docenti, sono stati individuati i comportamenti che gli alunni devono tenere durante tutta l’attività scolastica, secondo le coordinate definite all’art. 3 del D. P .R n° 249 La non conformità ai comportamenti sotto elencati si configurerà come mancanza disciplinare punibile con le sanzioni di cui all’art.15 del presente Regolamento. 1) Ingresso ai locali della Scuola. L’alunno deve entrare e uscire dalla porta di accesso assegnata alla classe all’inizio dell’anno scolastico e non può accedere ai locali scolastici prima del suono della campana. Nell’attesa non deve ammassarsi nè spingere i compagni. Per la scuola dell’Infanzia l’alunno va accompagnato dai genitori dentro le sezioni e nell’aula di accoglienza. 2) Puntualità L’alunno è tenuto a presentarsi in modo puntuale a tutte le attività scolastiche sia antimeridiane che pomeridiane, sia curricolari che extracurricolari, sia obbligatorie che opzionali. Per la scuola dell’Infanzia l’alunno va accompagnato dai genitori a scuola entro le ore 9.00 e prelevato alla fine delle lezioni e comunque non prima delle ore 16.00

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3) Sicurezza e prevenzione L’alunno deve muoversi all’interno dei locali scolastici in modo da non arrecare danno a sè e agli altri, mantenere il massimo autocontrollo e osservare tutte le regole di prevenzione che, all’inizio dell’anno, gli verranno illustrate dai coordinatori dei consigli di classe nell’ambito del piano di informazione ( particolare attenzione va rivolta al Piano di evacuazione ) curato dal Responsabile della Sicurezza e Prevenzione. 4) Impegno nello studio L’alunno durante le lezioni deve: - essere provvisto del materiale didattico occorrente; - prestare attenzione durante le lezioni; -intervenire opportunamente e produttivamente; - impegnarsi nelle varie discipline ( sia in classe che a casa ) secondo le proprie capacità e i propri interessi; -evitare di usare materiale didattico dei compagni senza il loro esplicito permesso; - rispettare sempre le consegne impartite da parte dei docenti. 5) Rispetto a) verso se stesso. L’alunno deve frequentare la scuola avendo cura dell’igiene personale, del modo di vestirsi ( che deve essere sempre adeguato ), del modo di atteggiarsi, del linguaggio, del tono, tenendo sempre presente che la Scuola è un luogo di formazione. b) verso il Dirigente scolastico e i docenti. L’alunno deve essere rispettoso e cordiale nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, titolari e supplenti, verso i quali deve manifestare disponibilità, dialogo collaborazione. c) verso i compagni. L’alunno deve: - rispettare non solo i compagni della propria classe ma tutti gli alunni della scuola ed in particolare quelli in difficoltà, verso i quali deve dimostrare una particolare disponibilità a comprenderli e ad aiutarli. -rispettare sempre la privacy dei compagni ( oggetti personali, diario );

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- evitare qualsiasi occasione di litigio, sia in classe che negli altri locali scolastici; - rispettare,anche se non le condivide, le idee degli altri; - dimostrarsi sempre solidale, usare gesti e parole da persona educata e cortese. d) verso il personale A.T.A. L’alunno deve rispettare tutto il personale A.T.A. e dare ad esso il proprio contributo per mantenere pulito e sicuro l’ambiente scolastico. e) scuola-famiglia L’alunno deve favorire in tutti i modi la collaborazione tra la scuola e la famiglia, informare i genitori dell’andamento scolastico con particolare riferimento alle comunicazioni del Dirigente scolastico e dei docenti . f) rispetto verso l’arredo scolastico e il materiale didattico. L’alunno deve: -fare un uso appropriato dell’arredo scolastico (della classe, dei corridoi, dei bagni...) che è tenuto a rispettare, quale patrimonio della Comunità scolastica, non sporcandolo, non danneggiandolo e non distruggendolo; -utilizzare in modo appropriato i sussidi didattici (computer, strumenti musicali, attrezzi sportivi.) prendendosi cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella dei compagni; - non manomettere prese, sistemi di allarme e di sicurezza; - non scrivere sui muri e sui banchi nel rispetto dell’ambiente scolastico. 6) Intervallo L’alunno durante l’intervallo deve: - uscire dalla classe (tranne che non sia espressamente autorizzato dal docente assistente per documentati motivi) e rientrarvi ordinatamente; - muoversi solo lungo il corridoio assegnato senza correre e senza passeggiare “a schiera”; - mantenere pulito il bagno e sostarvi il tempo strettamente necessario; - non sporgersi dalle finestre non lanciare alcun oggetto (gesso, carta, etc. ); - al termine rientrare in classe immediatamente. Per la Scuola primaria l’alunno consuma in classe la colazione e si reca in bagno previa autorizzazione. Per la Scuola dell’Infanzia il pasto va consumato in locali prestabiliti intorno alle ore

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12.00. 7) Cambio dell’ora. L’alunno : - non deve muoversi dal proprio posto; - deve mantenere un comportamento civile ed educato; - deve attendere seduto al proprio banco l’arrivo dell’insegnante preparando l’occorrente per la imminente lezione; - può recarsi in segreteria o in presidenza durante le ore di lezione, previo regolare permesso dei docenti, solo per motivi urgenti . 8) Uscita dai locali scolastici. L’alunno deve:

- prepararsi in tempo utile, mettere a posto sedie e banchi, buttare le carte nel cestino, uscire ordinatamente in fila dietro l’insegnante di turno e secondo l’ordine impartito.

9) Situazione di pericolo. Ogni alunno deve : - segnalare qualsiasi situazione che possa provocare pericolo o danno a sè o a qualsiasi utente della scuola; -osservare scrupolosamente le regole impartite per le situazioni di emergenza. 10) Comportamento durante le visite guidate e i viaggi di istruzione L’alunno durante le visite didattiche e i viaggi di istruzione deve: - tenere un comportamento esemplare sia per la peculiarità delle suddette attività sia per l’immagine e il buon nome della Scuola all’esterno. - in particolare ottemperare a tutte le istruzioni e ordini impartiti dal docente accompagnatore e/o dal capo comitiva, mantenendo sempre un comportamento responsabile e maturo. 11) Frequenza. L’alunno è tenuto a frequentare regolarmente le lezioni

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12) Assenze e ritardi A) ASSENZE Le assenze (ritardi e uscite anticipate compresi ) vanno registrate (con firma di uno dei genitori) sia nell'apposito libretto delle giustificazioni che viene consegnato dalla Scuola all'inizio dell'anno scolastico sia nel registro di classe. Le assenze fino ad un massimo di giorni 5 (regolarmente provviste di firma autentica di uno dei genitori ) vanno giustificate in via permanente dal docente della 1^ ora. Le assenze superiori a giorni 5 vanno giustificate in presidenza; se dovute a malattia devono essere corredate da certificato medico dal quale risulti l’avvenuta guarigione. Nel caso di frequenti e/o prolungate assenze il Dirigente invita il genitore a giustificare personalmente. B) RITARDI I ritardi vanno giustificati dal Dirigente per la sede centrale e dai fiduciari per le succursali e registrati dai docenti interessati. In caso di assenza del fiduciario, tale compito viene assicurato dal docente più anziano in servizio nel plesso. Le entrate e le uscite anticipate dopo la 1^ ora vengono autorizzate, solo in casi eccezionali ampiamente motivati, dal Dirigente su richiesta scritta in apposito modulo di uno dei genitori. In tali casi queste debbono essere annotate sul registro di classe dal docente dell'ora e l'alunno va accompagnato dal genitore o da un maggiorenne da questi espressamente delegato, tramite apposito modulo predisposto dalla Scuola, Sono assimilati alle lezioni, ai fini delle giustificazioni delle assenze, le attività sportive pomeridiane, le visite didattiche e le attività parascolastiche ed extrascolastiche regolarmente programmate nell’ambito del P.O.F

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ART. 37 SANZIONI La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Hanno perciò il solo scopo di ripristinare un clima didattico–educativo idoneo a far interiorizzare, previa condivisione, le regole comportamentali adottate. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dell’alunno. All’alunno è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (sanzioni alternative) compatibilmente con l’età. Possono essere di tre tipi: 1, 2, 3 e sono raccolte in tabelle di riferimento: 1) infrazioni disciplinari non gravi, facilmente verificabili e individuali (tabella A); 2) infrazioni disciplinari gravi e individuali (tabella B); 3) infrazioni disciplinari sanzionabili pecuniariamente (tabella C). ESSE POSSONO ESSERE: di competenza del docente : Tabella A 1) rimprovero del docente in classe con discussione della regola violata per favorirne la condivisione e l’interiorizzazione in tutti gli alunni; 2) rimprovero del docente fuori della classe; 3) nota sul registro di classe; 4) allontanamento momentaneo dalla lezione; 5) nota sul registro con richiesta di intervento del dirigente scolastico; di competenza del Dirigente scolastico (di propria iniziativa e/o su richiesta del docente o di un collaboratore scolastico): Tabella (A+ B+ C ) 1) ammonizione verbale dell’alunno;

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2 ) ammonizione verbale dell’alunno in presenza del genitore e/o del docente; 3) ammonizione scritta; 4) richiesta di risarcimento alla famiglia dell’alunno che, a causa del suo comportamento doloso, ha provocato danni al patrimonio della Scuola. 5) convocazione del Consiglio di classe per eventuali punizioni di competenza di competenza del Consiglio di classe: tabella B + C 1) allontanamento dalla comunità scolastica da uno ad un massimo di 15 giorni ai sensi dell’art. 4-punti 6-7-8 DPR n° 249/98 ART. 38 RICORSI E’ AMMESSO 1)Ricorso alle sanzione disciplinari di cui alle tabelle “A” e “C”. Può essere avanzato dai genitori degli alunni o da chiunque ne abbia interesse entro giorni 15 dalla comunicazione della loro irrogazione. Competenza: Organo di garanzia interno 2) Ricorso alle sanzioni di cui al punto “B”: allontanamento dalla comunità scolastica da uno a giorni 15 Competenza :Ufficio scolastico provinciale Contro le violazioni dell’applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del presente Regolamento interno di Disciplina decide in via definitiva l’USP, previo parere vincolante dell’Organo di garanzia provinciale.

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ART. 39 ORGANO DI GARANZIA INTERNO L’organo di garanzia (OG) è composto da:

- Dirigente scolastico; - 3 docenti, designati dal Collegio Docenti; - 3 genitori, designati dal Consiglio d’Istituto.

Le funzioni dell’ OG sono: controllo sull’applicazione del Regolamento (tramite interviste, questionari,

statistiche, ecc .); proposta di eventuali modifiche/integrazioni (a seguito delle indagini effettuate); informazione sul Regolamento di istituto (distribuzione di materiali, controllo

sull’efficacia degli interventi informativi); assistenza agli studenti che subiscano un provvedimento di allontanamento della

scuola (sospensione) durante e dopo il provvedimento stesso (art. 4, comma 8 dello Statuto);

. Il ricorso all’OG avviene entro 15 giorni dall’erogazione della sanzione e può essere inoltrato da parte dello studente o da chiunque ne abbia interesse. In caso di ricorso o di conflitto l’OG convoca preliminarmente le parti in causa per permettere loro di esporre il proprio punto di vista; qualora lo ritenga opportuno, può consultare un esperto anche esterno alla scuola. Lo scopo primario dell’OG è quello di arrivare ad una mediazione soddisfacente per le parti in causa; nel caso ciò non sia possibile, l’OG elabora una risoluzione a cui le parti si devono attenere. La decisione viene verbalizzata e pubblicizzata mediante l’affissione in un apposito spazio. L’OG si riunisce periodicamente per procedere all’attività di valutazione del funzionamento del Regolamento secondo le modalità prestabilite. Le riunioni dell’OG devono almeno prevedere la presenza di quattro eletti (tra cui almeno 1 genitore) per avere validità legale. Le decisioni all’interno dell’OG vengono prese a maggioranza o per consenso, a discrezione dell’OG stesso. L’OG ha diritto qualora ne faccia richiesta, ad avere una formazione specifica e/o una supervisione di esperti su temi attinenti la propria funzione (ad esempio: la risoluzione dei conflitti, la negoziazione, la normativa scolastica, ecc.). Il presente Regolamento di Disciplina viene redatto nel rispetto e ai sensi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti di cui al D.P .R n°249/98. Per quanto non previsto si fa riferimento allo Statuto suddetto.

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ART. 40 RESPONSABILITÀ DEI GENITORI I genitori degli alunni saranno chiamati a rifondere alla scuola i danni provocati da questi ( per incuria o dolo) alle strutture, alle suppellettili, alle attrezzature scolastiche e a provvedere al risarcimento degli altri alunni o operatori scolastici danneggiati nella persona e nei propri beni (Tabella C ). ART. 41

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Vengono adottati in base a: - Statuto delle Studentesse e degli Studenti -Regolamento interno di Disciplina Il Dirigente scolastico convoca il Consiglio di classe per eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.ai sensi dell’art 22 del presente Regolamento secondo le modalità di funzionamento previste dal Regolamento di Istituto.

TABELLA A INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI,

INDIVIDUALI

DOVERI

(art. 3 dello Statuto)

COMPORTAMENTI

che si caratterizzano

come infrazioni ai “doveri”

QUANDO scatta la

sanzione?

CHI accerta e

stabilisce?

COME Procedere?

FREQUENZA REGOLARE * “comportamenti individuali che non compromettano il regolare svolgimento

*elevato numero di assenze *assenze ingiustificate “assenze strategiche *ritardi e uscite anticipate oltre il

Dopo15 giorni anche non consecutivi per motivi non gravi Tutti quanti

Docente dell’ora o dell’attività, Dirigente scolastico, Consiglio di classe

I DOCENTI comunicano al Dirigente scolastico le infrazioni avvenute durante le loro lezioni con nota sul registro

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delle attività didattiche garantite dal curricolo” RISPETTO DEGLI ALTRI “comportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali RISPETTO DELLE NORME DISICUREZZA CHE TUTELANO LA SALUTE “comportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui” RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE

consentito (non documentate) *ritardi al rientro- intervalli o al cambio di ora ------ *insulti, termini volgari e offensivi tra studenti *interventi inopportuni durante le lezioni *non rispetto del materiale altrui atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri studenti -------- *violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati *lanci di oggetti non contundenti ---------- *mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente *incisione di banchi/porte *danneggiamenti involontari delle

dopo 5 volte (a seguito di nota scritta sul registro) Per tutti sanzione immediata Per tutti sanzione immediata

IL DIRIGENTE SCOLASTICO, sentito il docente, convoca l’alunno e /o il genitore e accertato che l’alunno ha raggiunto il numero di infrazioni previsto, definisce la sanzione (lavoro didattico extra, responsabilità su un particolare compito, lavoro utile per la scuola, ecc.) o modalità e interventi didattici idonei.

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ATTREZZATURE “ comportamenti individuali che non danneggino le strutture e le attrezzature didattiche

attrezzature di laboratori, ecc. *scritte su muri, porte e banchi

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TABELLA B INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI, INDIVIDUALI

DOVERI (Art. 3 dello

Statuto)

COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni ai

“doveri”

QUANDO scatta la sanzione?

CHI accerta e stabilisce?

RISPETTO DEGLI ALTRI (compagni, docenti, personale non docente) RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE

*ricorso alla violenza all’interno di una discussione *atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui *utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui * discriminazione nei confronti di altre persone *furto *lancio di oggetti contundenti *violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati *introduzione nella scuola di oggetti pericolosi (temperini, bombe,ecc) *danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e

Per tutti subito Per tutti subito Per tutti subito

IL PRESIDE accerta la gravità dell’infrazione tramite istruttoria e di conseguenza convoca il Consiglio di Classe dello studente che ha commesso l’infrazione. IL CONSIGLIO DI CLASSE (docenti, rappresentanti dei genitori- se un rappresentante è parte in causa deve essere sostituito dal primo dei non eletti) decide se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica, decide l’entità della sanzione, propone una sanzione, propone una sanzione alternativa

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suppellettili nelle palestre….) *infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate

Alla terza sanzione

TABELLA C INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI, SANZIONABILI

PECUNIARIAMENTE (“MULTA”)

DOVERI Art. 3 dello

Statuto

COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni ai

“doveri”

QUANDO scatta la

sanzione?

CHI accerta e

stabilisce?

COME procedere?

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE

*infrazione al divieto di fumare all’interno della scuola *utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni *danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza *aule e spazi lasciati

All’accertamento dell’infrazione All’accertamento dell’infrazione da parte del docente

IL CONSIGLIO

D’ISTITUTO stabilisce - le procedure per i ricorsi all’Organo di Garanzia

- le sanzioni ulteriori per chi non ottempera al pagamento della multa (aumento della sanzione pecuniaria e/o ricorso a sanzioni ulteriori)

- l’entità delle

Procedure e modalità di emissione e pagamento della sanzione sono definite dal Consiglio d’Istituto. Devono ovviamente venire sanzionati tutti i trasgressori (non solo gli studenti, ma anche il personale docente e non

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RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE

in condizioni tali (per eccessivo disordine o sporcizia) da pregiudicarne l’utilizzo per le attività immediatamente successive.

responsabile della classe o del docente dell’ora successiva o del personale non docente.

sanzioni - chi è abilitato a emettere tali sanzioni.

docente) seppure con modalità che tengano conto del diverso stato giuridico e dei diversi ruoli di responsabilità ricoperti all'interno dell'istituzione. Anche l’entità della sanzione può essere opportunamente diversificata. I fondi raccolti con queste modalità saranno messi a disposizione del C.d.I. col vincolo di spenderli per il diritto allo studio o per interventi di prevenzione

DISPOSIZIONI FINALI ART. 42 Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento,vale il riferimento alle norme vigenti in materia.

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ART. 43 MODIFICA DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento può essere modificato, totalmente o parzialmente, in apposita seduta dove la proposta di modifica sia stata posta espressamente all'o.d.g. Tale seduta è validamente costituita quando siano presenti i due terzi dei consiglieri in carica. La delibera di modifica deve essere approvata dai due terzi dei consiglieri in carica. Il presente Regolamento interno è stato adottato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 06-11-2009