Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i...

2
anno 9° n. 7 lu/ago ‘14 PROVINCIA PROVINCIA PROVINCIA M. . . IMMACOLATA IMMACOLATA IMMACOLATA” - ROMA ROMA ROMA Ricordiamo nella preghiera i nostri cari defunti: Filomena: mamma di sr. Theresa K. Gude Jerry : cugino di sr. Marilyn Yu Tan Aurelio: fratello di sr. M. Rosaria Padula Lucia: cugina di sr. M. Rosaria Padula Montale: incontro dei cresimandi di Monte Porzio Sabato 13 settembre abbiamo avuto la gioia di ospitare i ragazzi cresimandi di Monte Porzio per una giornata di ritiro spirituale in preparazione alla S. Cresima. Erano accompagnati dal Parroco Don Luigi Gianantoni, dalle due catechiste Annarosa e Maria insieme all’autista Loren- zo. Il contenuto dell’incontro si è rivelato intenso, prepara- to con cura, rispettoso delle esigenze dei ragazzi. Le suore hanno contribuito con una accoglienza calorosa e collaborativa. Suor Loida è stata straordinaria nell’accom- pagnamento dei canti e guida alla preghiera, Sr Annaluisa ci ha seguito con attenzioni e gentilezze. A conclusione della giornata, è stato richiesto a Sr Oliviera, come intervento integrativo delle riflessioni sullo Spirito San- to, un incoraggiamento a continuare nel coltivare la propria vita di fede e inserirsi nelle attività del dopo-cresima. Non sono mancati momenti di svago ed un pranzetto delizioso preparato da Sr Rosassunta. 4 ottobre: San Francesco Io non potrei dire a nessuno come mai mi hanno rivestito di bianco. Ho dovuto donare le mie vesti con mani tremanti. Ero nudo e colpevole, ma non è questo il miracolo: è che improvvisamente un angelo mi ha rivestito di sacco e questa tunica era luminosa. Nessuno ha visto che, pur piena di rattoppi, era una veste angelica. Dio mi ha messo in mano una cetra e ho cominciato a cantare le meraviglie dell'universo e soprattutto le meraviglie di Dio. Oh, è molto più del sole, lo sguardo di Dio raggiunge anche l'inferno. Io sono passato dall'inferno al paradiso del suo sguardo, e anche se ero nudo sentivo in me un immenso calore. Dio mi ha salvato dall'acqua del tradimento, Dio mi ha reso apostolo di sogni. A me hai dato la felicità del silenzio, a me hai dato i sandali per poter salire fino al Golgota. Io sono ormai il liuto di Dio e canterò le sue canzoni d'amore. Malgrado non conosca la musica, le mie mani suoneranno per lui tutti gli spettri della gioia. Dio è luce: io canterò per lui tutti i colori della terra. (Alda Merini) Sr. Marta Camerotto e Sr. Lilibeth hanno parte- cipato al convegno su “Vocazione e Connessio- ne” programmato dal 22 al 24 di Settembre all’I- stituto Francescano di Spiritualità della PUA. Nel primo giorno, Sr. Pina Riccieri, FSP, ha introdotto il tema “La comunica- zione digitale: nuovo ambiente per la formazione alla vita consacrata”. Il Prof. M. Pollo ha trattato “Il Sacro e la ricerca di senso nell’era dei social network”, un approccio di Psicopedagogia cultura- le e il Prof. T. Cantelmi ha svolto il tema: “Vita Consacrata in una società liquida: quale costru- zione dell’identità umana e spirituale?” C’è stata una condivisione sulla positività e la negatività della tecnologia digitale. Il tema su: “Diagnosi e Terapia della dipendenza da internet” è stato ela- borato dalla Prof.ssa Anna Rita Colasanti. Il Prof. Bruno Secondin, carmelitano, ha fatto una rela- zione su: “Esperienza spirituale nell’era digitale: presupposti teologici e antropologici”. L’obbiettivo di questo convegno è stato quello di condurre i partecipanti ad approfondire le sfide antropologiche relative ai processi formati- vi e alla costruzione dell’identità dei consacrati. Sono state enucleate alcune strategie formative per un uso responsabile, apostolico e spirituale dei mezzi digitali. Il problema non è usare o non usare i social network, ma come e perché li usia- mo. Bisogna sviluppare progressivamente una maturità critica e responsabile nella fruizione del mondo digitale. Una intensa spiritualità cristiana, l’esercizio costante del discernimento e la forma- zione della retta coscienza, giocano un ruolo fon- damentale per non cadere nell’abuso e nella di- pendenza da internet. La tecnologia non può so- stituire l’amore! La prospettiva deve essere quella del dialogo, dell’incontro, della fecondazione e osmosi fra Vangelo e cultura. Non l’idolatria fana- tica della novità digitale, non la esaltazione no- stalgica della tradizione premoderna, ma un impe- gno serio e profetico di fedeltà creativa, per aprire nuovi cammini al Vangelo, fecondi, audaci e in- culturati. (sr. Lilibeth) Anno scolastico 2014/15 Con le parole di Don Milani, un augurio a tutte le sorelle impegnate nella missione educativa: “Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare do- mani e che noi vediamo solo in confuso.”

Transcript of Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i...

Page 1: Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i ...francescanemissionarie.altervista.org/wp-content/...sione di suo padre e ha s elto ome simolo un frate fran esano legato

anno 9° n. 7 lu/ago ‘14

PROVINCIAPROVINCIAPROVINCIA “““MMM. . . IMMACOLATAIMMACOLATAIMMACOLATA” ” ” --- ROMAROMAROMA

Ricordiamo nella preghiera i nostri cari defunti:

Filomena: mamma di sr. Theresa K. Gude

Jerry : cugino di sr. Marilyn Yu Tan

Aurelio: fratello di sr. M. Rosaria Padula

Lucia: cugina di sr. M. Rosaria Padula

Montale: incontro dei cresimandi di Monte Porzio

Sabato 13 settembre abbiamo avuto la gioia di ospitare i

ragazzi cresimandi di Monte Porzio per una giornata di ritiro

spirituale in preparazione alla S. Cresima.

Erano accompagnati dal Parroco Don Luigi Gianantoni, dalle

due catechiste Annarosa e Maria insieme all’autista Loren-

zo. Il contenuto dell’incontro si è rivelato intenso, prepara-

to con cura, rispettoso delle esigenze dei ragazzi.

Le suore hanno contribuito con una accoglienza calorosa e

collaborativa. Suor Loida è stata straordinaria nell’accom-

pagnamento dei canti e guida alla preghiera, Sr Annaluisa ci

ha seguito con attenzioni e gentilezze.

A conclusione della giornata, è stato richiesto a Sr Oliviera,

come intervento integrativo delle riflessioni sullo Spirito San-

to, un incoraggiamento a continuare nel coltivare la propria

vita di fede e inserirsi nelle attività del dopo-cresima. Non

sono mancati momenti di svago ed un pranzetto delizioso

preparato da Sr Rosassunta.

4 ottobre: San Francesco

Io non potrei dire a nessuno

come mai mi hanno rivestito di bianco.

Ho dovuto donare le mie vesti con mani tremanti.

Ero nudo e colpevole, ma non è questo il miracolo:

è che improvvisamente un angelo

mi ha rivestito di sacco

e questa tunica era luminosa.

Nessuno ha visto che,

pur piena di rattoppi, era una veste angelica.

Dio mi ha messo in mano una cetra

e ho cominciato a cantare

le meraviglie dell'universo

e soprattutto le meraviglie di Dio.

Oh, è molto più del sole, lo sguardo di Dio

raggiunge anche l'inferno.

Io sono passato dall'inferno

al paradiso del suo sguardo,

e anche se ero nudo

sentivo in me un immenso calore.

Dio mi ha salvato dall'acqua del tradimento,

Dio mi ha reso apostolo di sogni.

A me hai dato la felicità del silenzio,

a me hai dato i sandali

per poter salire fino al Golgota.

Io sono ormai il liuto di Dio

e canterò le sue canzoni d'amore.

Malgrado non conosca la musica,

le mie mani suoneranno per lui

tutti gli spettri della gioia.

Dio è luce: io canterò per lui

tutti i colori della terra. (Alda Merini)

Sr. Marta Camerotto e Sr. Lilibeth hanno parte-cipato al convegno su “Vocazione e Connessio-ne” programmato dal 22 al 24 di Settembre all’I-stituto Francescano di Spiritualità della PUA. Nel primo giorno, Sr. Pina Riccieri, FSP, ha introdotto il tema “La comunica-zione digitale: nuovo ambiente per la formazione alla vita consacrata”. Il Prof. M. Pollo ha trattato “Il Sacro e la ricerca di senso nell’era dei social network”, un approccio di Psicopedagogia cultura-le e il Prof. T. Cantelmi ha svolto il tema: “Vita Consacrata in una società liquida: quale costru-zione dell’identità umana e spirituale?” C’è stata una condivisione sulla positività e la negatività della tecnologia digitale. Il tema su: “Diagnosi e

Terapia della dipendenza da internet” è stato ela-borato dalla Prof.ssa Anna Rita Colasanti. Il Prof. Bruno Secondin, carmelitano, ha fatto una rela-zione su: “Esperienza spirituale nell’era digitale: presupposti teologici e antropologici”.

L’obbiettivo di questo convegno è stato quello di condurre i partecipanti ad approfondire le sfide antropologiche relative ai processi formati-vi e alla costruzione dell’identità dei consacrati. Sono state enucleate alcune strategie formative per un uso responsabile, apostolico e spirituale dei mezzi digitali. Il problema non è usare o non usare i social network, ma come e perché li usia-mo. Bisogna sviluppare progressivamente una maturità critica e responsabile nella fruizione del mondo digitale. Una intensa spiritualità cristiana, l’esercizio costante del discernimento e la forma-zione della retta coscienza, giocano un ruolo fon-damentale per non cadere nell’abuso e nella di-pendenza da internet. La tecnologia non può so-stituire l’amore! La prospettiva deve essere quella del dialogo, dell’incontro, della fecondazione e osmosi fra Vangelo e cultura. Non l’idolatria fana-tica della novità digitale, non la esaltazione no-stalgica della tradizione premoderna, ma un impe-gno serio e profetico di fedeltà creativa, per aprire nuovi cammini al Vangelo, fecondi, audaci e in-

culturati. (sr. Lilibeth)

Anno scolastico 2014/15

Con le parole di Don Milani, un augurio a tutte le sorelle impegnate nella missione educativa:

“Il maestro deve essere per quanto può, profeta,

scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi

dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare do-

mani e che noi vediamo solo in confuso.”

Page 2: Il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i ...francescanemissionarie.altervista.org/wp-content/...sione di suo padre e ha s elto ome simolo un frate fran esano legato

Villanova di Istrana (TV): 70° di Professione religiosa

di Suor Anna Luisa Vanin

Attenzione, commozione, ascolto e anche tanti applau-si alla messa di anniversario giubilare celebrata il 24 agosto 2014. A 89 anni

compiuti, sr. Annaluisa ha prestato servizio fino a pochi anni fa nella scuola materna di

Montale di Arcevia, nelle Marche, con il ruolo di educatrice. Aveva 16 anni quando, ottava di 10 fratelli, è entrata

in convento e 20 quando decise di donarsi interamente al Signore nella vita religiosa.

Alla fine della celebrazione, suor Anna Luisa si è acco-stata al microfono per un indirizzo di saluto: Reverendo signor Parroco, La ringrazio di cuore per questa celebrazione bella e

significativa, di lode e ringraziamento al Signore nell'anniversario dei miei 70 anni di vita consacrata. Mi è particolarmente caro questo momento tanto inaspettato. Qui a Villanova sono cresciuta in un conte-

sto familiare e paesano di vera fede, un dono che sen-to e porto nel cuore. La vostra partecipazione, cari parrocchiani, mi commuove e mi fa rivivere nel pre-sente anche il mio passato. Preziosa per me è la pre-

senza dei miei famigliari, con loro sento vicini anche i miei genitori, fratelli e sorelle, tra cui il carissimo don Domenico. A tutti voi il mio grazie più cordiale unito ad un particolare ricordo nella preghiera. Il Signore vi

ricompensi.

in memoria dei martiri albanesi Da quando il Papa ha dato la notizia che avrebbe

visitato l'Albania e che sarebbe venuto per rafforzare nella fede un popolo che ha molto sofferto e che vive in serena armonia la relazione musulmani-ortodossi e cattolici , tutto è stato vissuto in funzione dell'evento.

Il Ministero della cultura, in collaborazione con la Chiesa Cattolica, ha organizzato un concerto che è stato dato nella cattedrale di Tirana, a Durazzo e nella catte-drale di Scutari il 18 settembre. In quella occasione ab-biamo vissuto un momento di alto valore e che confer-ma le convinzioni del Papa, che in questo popolo le au-torità religiose vivono relazioni serene, fraterne ri-spettandosi e onorandosi con reciproche visite.

Prima del concerto è stata scoperta e inaugurata una scultura, tra il Vescovado e l'ingresso della cattedrale di Scutari. La scultura è dedicata alle sofferenze del popolo albanese, tutti senza distinzione di fede, perché tutti hanno sofferto la persecuzione di una dittatura atea terribile.

L'autore è un musulmano, l'ha realizzata su commis-sione di suo padre e ha scelto come simbolo un frate francescano legato mani e piedi da una pesante catena ma con il volto rivolto al cielo.

Un applauso caloroso è echeggiato come a voler con-fermare la volontà di continuare a testimoniare la fede fino all'eroismo mentre l'Arcivescovo toglieva il velo alla scultura suscitando emozione e commozione.

www.francescanemissionarie.org

Ci stiamo lenta-mente risvegliando dall’incan-

tevole sogno: la giornata trascorsa con il Papa a Tirana. Sia-mo stati al centro dell'attenzione del Papa che ha mostrato il nostro volto al mondo intero, un volto che ci riabilita, ci nobilita e si propone come esempio di serena convivenza e rispettosa collaborazione tra diverse confessioni religiose e schieramenti politici.

Ora abbiamo un prima e un dopo la visita di Papa France-sco, nulla dovrà restare come prima, la vita cristiana deve rifiorire, l'impegno della testimonianza si deve fare concreto. Abbiamo dei mo-delli che amiamo e che spe-riamo presto di venerare come beati.

Quando ho imboccato il Boulevard e mi sono incon-trata con il volto dei martiri la cui immagine sovrastava, mi sono sentita guardata, fissata nel profondo e chia-mata ad alta voce. Anche Papa Francesco li ha guardati e ci ha confidato la sua emo-zione ed ammirazione, poi insistentemente li ha additati come modelli. Non vogliamo essere orgogliosi di loro a pa-role, ma con la nostra vita di autentici cristiani pur vivendo tra la maggioranza musulmana.

"Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace..." mi ha confidato il nipote di una vittima che ha sofferto insieme a tutta la sua famiglia ed ora si sente pronto a lasciare questo mondo, felice di aver visto il Papa toccare la sua terra e parlare in una pubblica piazza. (dall’Albania, le nostre sorelle)

Con Papa Francesco a TiranaCon Papa Francesco a TiranaCon Papa Francesco a Tirana