Il libro - Ingenio Il portfolio fotografico presente nel libro da un lato documenta il proces-so...

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12 Primo Piano Calcestruzzo di Qualità V enti anni sono sinonimo di gio- ventù e quindi di vivacità, di in- traprendenza, di entusiasmo. Tutte caratteristiche che si adattano perfettamente alle iniziative dell’ATE- CAP e non solo perché discendono da un modo di essere o meglio da un approccio sistemico con cui gli organi direttivi dell’Associazione af- frontano i problemi del settore. Si tratta di una corrispondenza che trova origine, e alimento, anche nel profilo professionale della struttura In Concreto n°103 che opera in ATECAP. Specialmen- te in questi ultimi anni, ma anche in passato, si è verificata la felice cir- costanza di avere obiettivi associativi ben definiti, in linea con una visione moderna dell’attività produttiva ri- spondente a criteri avanzati anche dal punto di vista sociale, a cui si è accompagnata una struttura assai sensibile al perseguimento di tra- guardi che, pur nella logica della di- fesa di posizioni ed esigenze di una categoria di imprenditori industriali, presentano anche profili di spiccata valenza civica. Ne è riprova il volume realizzato in occasione del Ventennale dell’ATE- CAP, dove non hanno trovato posto le opere che sono realizzate grazie all’impiego virtuoso del calcestruzzo preconfezionato; una galleria di belle immagini a documentare le poten- zialità anche estetiche del prodotto. Si è fatta, infatti, una scelta diversa, decidendo di dare visibilità in primo luogo al protagonista assoluto di Il libro Il commento del Direttore ATECAP, Alberto de Vizio

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    Calcestruzzo di Qualità

    Venti anni sono sinonimo di gio-ventù e quindi di vivacità, di in-traprendenza, di entusiasmo. Tutte caratteristiche che si adattano perfettamente alle iniziative dell’ATE-CAP e non solo perché discendono da un modo di essere o meglio da un approccio sistemico con cui gli organi direttivi dell’Associazione af-frontano i problemi del settore.Si tratta di una corrispondenza che trova origine, e alimento, anche nel profilo professionale della struttura

    In Concreto n°103

    che opera in ATECAP. Specialmen-te in questi ultimi anni, ma anche in passato, si è verificata la felice cir-costanza di avere obiettivi associativi ben definiti, in linea con una visione moderna dell’attività produttiva ri-spondente a criteri avanzati anche dal punto di vista sociale, a cui si è accompagnata una struttura assai sensibile al perseguimento di tra-guardi che, pur nella logica della di-fesa di posizioni ed esigenze di una categoria di imprenditori industriali,

    presentano anche profili di spiccata valenza civica.Ne è riprova il volume realizzato in occasione del Ventennale dell’ATE-CAP, dove non hanno trovato posto le opere che sono realizzate grazie all’impiego virtuoso del calcestruzzo preconfezionato; una galleria di belle immagini a documentare le poten-zialità anche estetiche del prodotto. Si è fatta, infatti, una scelta diversa, decidendo di dare visibilità in primo luogo al protagonista assoluto di

    Il libroIl commento del Direttore ATECAP, Alberto de Vizio

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    Primo Piano

    ogni attività produttiva, l’uomo. Ad esso vengono affiancati altri elementi caratterizzanti il processo produttivo del calcestruzzo ovvero le macchine, i materiali, le attrezzature e, in qual-che modo, le attività a servizio.A questa visione di essere e di fare associazione si ispira la struttura dell’ATECAP a cui è affidato il com-pito di attuare e rendere operative le scelte degli organi direttivi dell’Asso-ciazione. Un compito davvero deli-cato e di certo non facile. Delicato, per l’intrinseca rilevanza dei temi trattati; non facile, perché richiede un impegno notevole soprattutto per superare le resistenze indotte, nel migliore dei casi, da impostazioni mentali e da consuetudini ormai su-perate.Per gestire al meglio una simile situa-zione le iniziative avviate dalla strut-tura per raggiungere gli obiettivi as-sociativi devono pertanto possedere caratteristiche solo apparentemente contrastanti. Devono essere quindi al contempo determinate e prudenti, innovative e soppesate, strategiche e tattiche. Riu-scire a cogliere tutte queste sfumature non è cosa da poco. Sicuramente è possibile solo a una struttura motivata che trova spunti e sostegno continui e costanti negli organi direttivi dell’Asso-ciazione.

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    Calcestruzzo di QualitàIn Concreto n°103

    contribuito alla finalizzazione del te-sto oltre al sottoscritto i colleghi Mas-similiano Pescosolido, Pina Esposi-to, Margherita Galli e Michela Pola. Le fonti principali sono state la rivista In Concreto, i verbali delle riunioni di Giunta e Consiglio Direttivo, le re-lazioni dei Presidenti, i report delle Commissioni, le note e i promemo-ria per meeting, convegni, congressi, tavole rotonde e vari documenti con-servati negli archivi dell’Associazione e disponibili presso gli uffici dell’ATECAP. Da questo lavoro sono emerse molte centinaia di nomi di Vice Presidenti, Presidenti di Commissione, Consi-glieri, membri di Commissioni, Diret-tori, funzionari, collaboratori, partner e in generale delle tante persone che hanno contribuito a comporre la sto-ria dell’Associazione.

    Così come l’uomo rimane al centro della attività produttiva del settore è sempre l’uomo che da’ corpo e sostanza al lavoro svolto dall’Asso-ciazione. Senza il lavoro dei colleghi attuali e di quelli che ci hanno pre-ceduto non sarebbe stato possibile scrivere molte pagine del libro.Dunque, un volume celebrativo che ripercorre le tappe più importanti dell’attività dell’associazione, un te-sto ricco che si intreccia con foto-grafie appositamente scattate con il fine di ritrarre la bellezza del lavoro di produzione del calcestruzzo precon-fezionato. La ricostruzione storica e la redazione del volume sono state curate da Alfredo Martini, mentre la ricerca della documentazione di base e la cronologia sono state af-fidate a Stefania Ficacci. Hanno poi

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    Primo Piano

    Il portfolio fotografico presente nel libro da un lato documenta il proces-so produttivo nelle sue varie fasi, evi-denziando il ruolo dell’uomo e il suo rapporto con le macchine e con la produzione, dall’altro presta grande attenzione agli aspetti e alle valenze della materia. Lo stesso fotografo mi raccontava che fare scatti al calcestruzzo signi-fica per lui viaggiare nella memoria passata, presente e futura, viaggiare nell’anima del costruito. Lo credo anch’io.

    Nella impossibilità di dar voce ad ognuna di queste componenti, tut-te importanti e tutte determinanti per la vita associativa, si è scelto di procedere lungo una via istituzionale attraverso le posizioni assunte nel corso di questi venti anni dai Presi-denti dell’ATECAP a rappresentanza di tutte le altre voci comunque evo-cate nel testo.Il percorso fotografico presente nel libro ha ripreso tre temi collegati alla produzione del calcestruzzo metten-do in risalto attraverso le immagini l’impegno degli uomini, la forza dei mezzi, la qualità dei materiali. Le immagini sono state scattate dal fotografo francese Jean-Matthieu Domon che ha ritratto alcuni mo-menti topici del “vissuto” di un im-pianto di lavorazione del calcestruz-zo preconfezionato, esaltandone le potenzialità e rendendolo anche più vicino al pubblico dei “non addetti ai lavori”. Le foto del vissuto di alcuni impianti di calcestruzzo animano la materia rendendola pura arte. Si tratta di istantanee creative su particolari e dettagli che mettono in risalto “l’or-goglio, la passione, l’umanità, la de-dizione” di chi ogni giorno lavora nel settore del calcestruzzo.L’obiettivo è stato quello non solo quello di esaltare ed elevare un lavoro troppo spesso non adeguatamente considerato dagli stessi produttori di calcestruzzo, ma anche quello di far comprendere alla pubblica opinione l’importanza di questo comparto e il rilievo anche estetico che può essere assunto dalle fasi del suo processo produttivo.