Il Lib Bi i C t tiIl Libro Bianco sui Contenuti...14‐ott‐2009 Comunicazione ‐Univ. Cattolica...

Il Lib Bi i C t tiIl Libro Bianco sui Contenuti

Presentazione di Augusto Preta

Coordinatore

Roma, 8 aprile 2011

Il Libro Bianco

Il Libro Bianco sui Contenuti è frutto di un lavoro di raccolta, analisi ed elaborazione durato circa 2 anni.

Sono state direttamente coinvolte tre Direzioni dell’AGCOM:

Direzione Contenuti audiovisivi e multimediali che ha svolto un ruolo diDirezione Contenuti audiovisivi e multimediali, che ha svolto un ruolo di raccordo di tutta l’attività;

Direzione Analisi dei Mercati, Concorrenza e Assetti;i i S di i iDirezione Studi, Ricerca e Formazione.

Coordinatore: Augusto Preta.

Redattori: Maja Cappello, Roberto De Martino, Giuliano De Vita, Lucrezia Micangeli, Teresa Perrucci, Ines Pinto, Antonio Provenzano, Camilla Sebastiani, Raffaella Sibilla Luigia Spadaro Loredana Vajano

Augusto Preta Il Libro Bianco sui Contenuti I‐Com, Roma, 8 aprile 2011 2

Raffaella Sibilla, Luigia Spadaro, Loredana Vajano.

Contributi al Libro Bianco

Ascoltati in audizione 54 operatori in Italia attraverso un’indagine

Attività preparatoria

Ascoltati in audizione 54 operatori in Italia, attraverso un indagine conoscitiva iniziata nel novembre 2008;

intervistati a Bruxelles e Londra esperti e responsabili di importantiintervistati, a Bruxelles e Londra, esperti e responsabili di importanti procedimenti della Commissione Europea, della Competition Commission UK, di OFCOM e alcuni dei maggiori player internazionali ( C)(MPA, BBC);

realizzati workshop tematici con esperti del settore;

coinvolti Università e primari Centri di Ricerca;

consultate 179 fonti bibliografiche (libri, riviste, rapporti di ricerca).


Contributi al Libro Bianco

Audizioni Incontri/Interviste

LondraAdlink Doc.it NOKIA

Aeranti Corallo Einstein QVC

Competition Commission UK ‐ Caso KangarooTony Gooch (resp.), Bill Roberts, Jonathan Blackburn

OFCOM ‐ Indagine sulla pay TV:

AESVI Endemol RAI

AIE FAPAV RCS

AIIP Fastweb Rete Blu

Steve Unger, resp. Indagine

Digital Britain:David Mahoney, Condirettore

ANFOV Fedoweb RNA

ANICA FIEG RTI

APT FIMI Samsung

O S G

Bruxelles

ATDI FOX SEAT PG

Audiweb Google SIAE

Babelgum Gruppo l'Espresso SKY

Buongiorno it H3G Telecom ItaliaDG INFSO: Anna Herold, Andreas Roever e Adam Watson Brown

DG COMP:

Buongiorno.it H3G Telecom Italia

Class editori Hachette Rusconi TIMedia

CNU IAB Tivù

Confindustria SI IPTV UPAHelena Larsson‐Haug, Carlo Toffolon

Motion Pictures of America (MPA):Chris Marcich

Confindustria SI IPTV UPA

Consorzio Alphabet Lega Calcio Vodafone

Conto Tv Magnolia Wind

Dgtvi Microsoft Zero 9


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Contributi al Libro Bianco: workshop

Televisione e Internet

Il servizio pubblico in Matteo Maggiore (BBC)

ambiente digitale24‐set‐2009

Matteo Maggiore (BBC)

Internet: la nuova catena del valore

Gilberto Nava (Legance)

La domanda di contenuti, tutela e gestione dei diritti

Trasformazione dei Fausto Colombo (Osservatorio della consumi

14‐ott‐ 2009Comunicazione ‐ Univ. Cattolica MI)

Digital Rights e gestione dei diritti digitali

Juan Carlos De Martin (Politecnico di Torino)dei diritti digitali Torino)

Circolazione dei contenuti, accesso, barriere all'ingresso e nuovi servizi

Mobile Content 13‐nov‐2009 Andrea Rangone (Politecnico di Milano)


La struttura

Il Libro Bianco è organizzato in 3 capitoli.

Il primo capitolo affronta il tema della convergenza digitale e dell’impatto socio‐i l i t d ll i i ll l i t di t tieconomico sul sistema della comunicazione e sulla relazione tra media e contenuti.

Il secondo capitolo analizza la configurazione e il funzionamento del nuovo mercato/i dei contenuti, le caratteristiche dal lato della domanda e dell’offerta, la / , ,catena del valore, gli attori e i modelli di business, definendone anche la dimensione economica.

Il ter o capitolo costit isce na sorta di doc mento di riflessione in c i si presentanoIl terzo capitolo costituisce una sorta di documento di riflessione in cui si presentano gli elementi chiave di una possibile regolamentazione dei contenuti, da realizzare nel rispetto di due pilastri fondamentali: la neutralità tecnologica e la neutralità della rete.


Il mutamento di paradigma

Il digitale La centralità del contenuto

Processo distruttivo guidato dall’innovazione tecnologica.

Affrancamento del contenuto dal supporto fisico

Non vale più:

assume una propria autonomia e centralità, diventando il driver del cambiamento,

accessibile in forme e dimensioni mai conosciute prima e su una molteplicità dii d t t i i conosciute prima e su una molteplicità di device e di piattaforme.

corrispondenza tra mezzo trasmissivo e contenuto veicolato

una ripartizione per settori distinti, p p ,organizzati in mercati autonomi e regolati in maniera separata.

Questo fenomeno prende il nome diQuesto fenomeno prende il nome di

convergenza


Il fattore internet

Internet e banda larga vettori del cambiamento e della centralità dei contenuti

Dematerializzazione e Disintermediazione

Internet e banda larga vettori del cambiamento e della centralità dei contenuti.

Dematerializzazione: separazione del contenuto dal supporto fisico e affrancamento dai limiti fisici dell’analogico: tempo, la qualità e quantità della riproduzione, eliminazione della distinzione tra originale e copia.

Disintermediazione: fruizione dei contenuti senza intermediazione ‘istituzionale’ (il tradizionale editore); creazione e distribuzione di contenuti propri Se il contenuto sitradizionale editore); creazione e distribuzione di contenuti propri. Se il contenuto si affranca dal mezzo trasmissivo, l’attore che gestiva la fruizione del contenuto può essere più facilmente disintermediato e nuovi soggetti entrano in gioco nella catena del valore dei contenuti digitali.

Il risultato è una nuova articolazione dei processi di produzione, circolazione e fruizione dei contenuti in ambiente digitale, che è perfettamente riassunta dal paradigma “anywhere, anytime on any device”anytime, on any device .

Il vero fattore critico diventa la disponibilità dei contenuti: ruolo centrale per i produttori e i titolari dei diritti, ai quali però si affianca la nuova figura dell’aggregatore.


Discontinuità tecnologica e new business model

Il caso musica

L’industria musicale costituisce un ottimo esempio della rivoluzione che ha interessato i modelli distributivi e di business dei media tradizionali. Per mezzo delle reti di telecomunicazioni e via protocollo IP gli utenti possono ora scegliere fra innumerevoli modalità di fruizione profondamente diverse dal passato

Il consumatore può decidere di acquistare un album intero o un singolo branoIl consumatore può decidere di acquistare un album intero o un singolo brano, oppure di rivolgersi agli store online, a servizi in abbonamento o persino a piattaforme gratuite; può usufruire dei servizi incorporati nei dispositivi di lettura, comprare applicazioni per terminali mobili a contenuto musicale, ascoltare musica gratuitamente grazie ai siti di streaming e ancora guardare, spesso gratuitamente, un video o un concerto dell’artista preferito sul proprio pc, ascoltare migliaia di brani segnalati da altri utenti della rete, conoscere migliaia di nuovi gruppi musicali grazie ai siti di social network scambiare opinioni e osservazioni su forum etcgrazie ai siti di social network, scambiare opinioni e osservazioni su forum, etc..


Gli attori e la nuova catena del valore

In questo processo di forte discontinuità, favorito dallo sviluppo della banda larga, viene messa in discussione la storica struttura di mercato oligopolistica e verticalmente integrata,messa in discussione la storica struttura di mercato oligopolistica e verticalmente integrata, a favore di una configurazione sul modello della filiera produttiva caratterizzata dalla partecipazione di una molteplicità di attori.

ll f d l d d l è ll’ dNella prima fase del processo di digitalizzazione si è assistito all’ingresso di attori provenienti da settori attigui, che hanno sfruttato l’opportunità rappresentata dalla convergenza, per entrare nel mercato, unita generalmente ad una posizione di forza nei confronti del cliente finale.finale.

Si tratta degli operatori di telecomunicazioni, che in vista di una riduzione del volume di affari causata dalla saturazione delle componenti tradizionali (voce), hanno iniziato a offrire

i i d i id ( i l d l l ) d il i i i d ll i di Lservizi dati e video (triple e quadruple play), secondo il principio delle economie di gamma. Le telcos hanno però incontrato notevoli difficoltà di natura culturale e operative, che ne hanno determinato un riposizionamento strategico rispetto all’offerta di contenuti multimediali prevalentemente come meri fornitori di connettività.prevalentemente come meri fornitori di connettività.


L’economia dei contenuti

Gli aggregatori e la centralità del consumatore

Quali attori del tutto nuovi si sono invece affacciati sul mercato i cosiddetti aggregatori, che hanno sfruttato il loro know‐how tecnologico per raccogliere i contenuti disponibili sul web, organizzarli e offrirli ad una platea indifferenziata di utenti internet. Questi nuovi soggetti possono contare sulla conoscenza delle componenti chiave del settore e la conseguentepossono contare sulla conoscenza delle componenti chiave del settore e la conseguente capacità di contenere, mediante le potenzialità offerte dalla rete, i costi d’investimento in infrastrutture e contenuti.

Questi elementi hanno favorito l’affermarsi di società .com quali Google, Yahoo, Amazon, Facebook, che, nate in ambiente internet, si occupano principalmente dell’aggregazione di contenuti, entrando in concorrenza con gli editori tradizionali, i broadcasters e i fornitori di connettività e di accesso.connettività e di accesso.

L’altro importante fenomeno è rappresentato dalla possibilità per il consumatore di divenire parte attiva nella catena del valore, appropriandosi di funzioni prima appartenenti al solo l d ll’ ff l’ d l l h l f hlato dell’offerta, come l’organizzazione dei contenuti, con il risultato che sono le specifiche esigenze della domanda a definire sempre più le modalità di fruizione dei contenuti (UGC e social network).


Social Couch Potatoes

500

600

Facebook active users worldwide (million)

Il social network viene utilizzato per promuovere i programmi

300

400

per promuovere i programmi, comunicare con i propri telespettatori e creare

comunità di utenti con gli

0

100

200 stessi interessi.

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Fonte: Facebook data processed by ITMedia Consulting


La TV Over-The-Top

RICEVITORI IBRIBI CONNECTED TV

CONSOLE PER VIDEO GAME DIGITAL MEDIA PLAYERS


I modelli di business

PRE‐ROLL/POST ROLL ADS

ADVERTISINGPOST‐ROLL ADS

OVERLAY ADS

PAY‐PER‐STREAM

PAY‐PER‐DOWNLOAD

PAY PER STREAMPAY‐PER‐PROGRAMMEB2C

MONTHLYSUBSCRIPTION

MONTHLYUNLIMITED ACCESS


Le questioni aperte

Innovazione e concorrenza

Se questo moltiplicarsi dei prodotti offerti, nonché delle modalità di fruizione e di distribuzione dei contenuti, da un lato aumenta le possibilità dei consumatori di accesso all’informazione e alla conoscenza e amplia i mercati di sfruttamento dei contenuti, al contempo solleva una serie di problematiche fondamentali, che lo sviluppo della banda larga (e ultra larga) tendono ancor più a drammatizzare, quali la gestione della rete la tutela e la gestione dei diritti digitali i diritti di proprietàla gestione della rete, la tutela e la gestione dei diritti digitali, i diritti di proprietà intellettuale, l’accessibilità dei contenuti e la tutela della privacy.

In questo grande universo in trasformazione, in cui persino la dimensione geografica nazionale appare inadeguata, è possibile garantire un adeguato level playing field?

Qual è conseguentemente il ruolo della regolamentazione?Qual è conseguentemente il ruolo della regolamentazione?


La regolamentazione

I 2 pilastri

Nel terzo capitolo, dedicato alla regolamentazione, vengono individuati i profili più rilevanti in materia di regolamentazione dei contenuti, affrontati in una prospettiva forward looking.

Il capitolo costituisce pertanto una sorta di documento di riflessione, in cui gli elementi chiave di una possibile regolamentazione vengono analizzati e inseriti nell’ambito di due principi e filoni fondamentali: la neutralità tecnologica e la p p gneutralità della rete.


La neutralità tecnologica

Accesso ai contenuti e servizio pubblico

La ratio sottesa al principio di neutralità tecnologica risiede nella necessità di favorire il benessere dei consumatori, ovvero la loro possibilità di avere accesso ai contenuti, senza discriminazione tra le reti di trasmissione.

Il principio è a sua volta declinato in due modi:• Neutralità tecnologica rispetto alla rete

• Neutralità tecnologica rispetto al servizio g p

Con l’emanazione del quadro europeo delle Comunicazioni elettroniche, il principio di neutralità tecnologica ha assunto sempre più un significato chiave nell’improntare l’attività degli Stati membri e in particolare delle Autorità di regolamentazione nazionalil attività degli Stati membri e, in particolare, delle Autorità di regolamentazione nazionali.

L’accesso ai contenuti e la concorrenza tra piattaforme da un lato (e il peso dell’esclusiva in questo contesto) e il ruolo del servizio pubblico in ambiente digitale e multipiattaforma dall’altro sono i principali temi su cui si concentrerà l’attività di regolazione nel prossimo futuro


La neutralità della rete

Gestione della rete, copyright e access to the search

La possibilità di distribuire e scambiare agevolmente contenuti attraverso canali digitali determina conflitti sempre più frequenti tra l’accesso libero e senza limiti ai contenuti e l’esigenza manifestata dagli operatori di rete di gestire il traffico Internet sulla propria infrastruttura per evitarne la congestione.

L’eventualità di tale conflitto ha posto al centro del dibattito sul futuro di internet il tema della network neutrality In questa chiave i contenuti (video) rappresentano un fattoredella network neutrality. In questa chiave i contenuti (video) rappresentano un fattore primario per lo sviluppo della domanda di banda larga e ultra larga e la creazione di meccanismi di gestione della rete ritenuti necessari, basati sulla qualità del servizio (vs best effort) possono determinare forme di discriminazione che possono essere arbitrarie. In tal senso il ruolo del Regolatore appare essenziale.

Connessi a questi temi (contenuti online) emergono con forza le problematiche del copyright in ambiente digitale e la regolazione (o meno) dei nuovi soggetti forti colorocopyright in ambiente digitale e la regolazione (o meno) dei nuovi soggetti forti, coloro che detengono la leve principali dello sviluppo di internet (aggregatori, motori di ricerca).


Il Libro Bianco sui Contenuti è scaricabile dal sito dell’Agcom:Il Libro Bianco sui Contenuti è scaricabile dal sito dell Agcom:

http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=5558&Search=libro_bianco_sui_contenuti

Grazie dell’attenzione


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