Il lavoro per obiettivi e per progetti Dario Nicoli.

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Il lavoro per obiettivi e per progetti Dario Nicoli

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Il lavoro per obiettivi e per

progetti

Dario Nicoli

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Il progetto per il cambiamento Per raggiungere un cambiamento in una realtà

complessa dove agiscono forze differenti e diversamente orientate, occorre la capacità di delineare un costrutto – il progetto - che definisca le forze attive nella direzione del cambiamento atteso, le risorse necessarie e le condotte da porre in atto.

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Cultura progettuale Il progetto non è l’unico ambito nel quale si

sviluppa progettualità. L’organizzazione deve essere dotata di una

cultura progettuale diffusa, che consiste nella capacità di fronteggiare i compiti, ed i problemi connessi, con un atteggiamento positivo, teso a comprendere la loro natura e ad esercitarsi nella soluzione, verso il miglioramento continuativo.

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Intesa progettuale Tutto ciò non è possibile realizzare né tramite

una procedura routinaria e neppure per mezzo di una delega ad un gruppo di specialisti. E’ necessaria quindi la mobilitazione degli stessi attori del campo in cui si svolge il progetto, con il supporto necessario di esperti, tramite un’intesa che prevede un assenso di fondo ed uno specifico apporto di ciascuno rispetto al fine convenuto.

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Progetto / problema La progettazione ha perso nel tempo la sua

valenza di realizzazione di disegni pensati in anticipo che chiedono solo di essere realizzati.

Il progetto oggi viene sempre più assimilato all’atto di risolvere un problema e ciò comporta la capacità di prevedere le condizioni atte ad accertare un evento che si presenta sempre come problematico ovvero non è perseguibile mediante il corso normale delle cose oppure in base alla mera applicazione di leggi oggettive ed a considerazioni soggettive di opportunità.

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In situazione L’azione progettuale non è un artifizio astratto,

svincolato dalla situazione reale. Risolvere un problema significa infatti studiarlo, e ciò comporta l’interesse del soggetto a sua volta riferito ad un’aspettativa e ad un’intenzionalità che lo possa guidare.

E’ solo attraverso il desiderio di risolvere qualcosa e di elaborare intenzionalità e aspettative che si potrà trovare l’energia atta ad intervenire per risolvere quel particolare problema. L’attore in tal senso non fa ricerca ma è in ricerca esprimendo così un coinvolgimento personale circa l’oggetto della sua azione (Kurt Lewin).

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Cosa contraddistingue un progetto

Un cambiamento atteso, definito

preventivamente

In termini osservabili \ misurabili

Da ottenere mediante un processo

Che coinvolge più persone \ ruoli \ funzioni

E sì può valutare.

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Un progetto non è

Un’intenzione Un pio desiderio Un’agitazione sociale Un vincolo normativo.

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Un progetto è

Un impegno responsabile e condiviso

per garantire

il raggiungimento

di obiettivi definiti.

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Progettazione

L’attività progettuale è un processo intenzionale, razionale (cioè dotato di senso specifico) e tendenzialmente orientato allo scopo; è inoltre un insieme più o meno fortemente strutturato di azioni finalizzate (e quindi una forma di organizzazione), il cui svolgersi – in un campo di risorse, vincoli ed opportunità – è caratterizzato e al tempo stesso condizionato dall’intreccio continuo di strategie articolate.

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Check-list sulle caratteristiche di un progetto

1. Finalità ed obiettivi2. Contestualizzazione 3. Azioni4. Responsabili5. Criteri di qualità 6. Strumenti, mezzi, metodi7. Risorse, tempi e scadenze8. Verifiche e controllo 9. Valutazione10. Flessibilità e tolleranza.

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1. Intenzione progettuale

4. Progettazione

2. Disposizione degli attori

3. Condizioni di fattibilità

5. Implementa-zione

6. Verifica E valutazione

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Dimensioni

di un’azione sociale

Intenzione progettuale

Rete progettuale

Situazione di arrivo

esiti del progetto:•Beni e servizi•Apprendimenti•Socialità

Situazione di partenza

Ostacoli

Leve

Risorse

Organizzazione

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Elementi del progetto

Intenzione: volontà e interesse verso un cambiamento Situazione di partenza: caratteristiche del contesto nel

momento in cui si agisce su di esso Rete progettuale: insieme dei soggetti che concorrono

all’esito Risorse: materiale ed energie disponibili Ostacoli: tutti i fattori (altri interessi, carenza di risorse,

resistenza anche passiva…) che si oppongono all’esito progettuale

Leve: opportunità su cui agire per superare gli ostacoli Organizzazione: struttura stabile di responsabilità, ruoli e

procedure.

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Rete progettuale

Esistono due tipologie di rete:1. la rete istituzionale, costituita dai vari attori

che operano nel contesto delle politiche di riferimento

2. la rete professionale e volontaria, ovvero l’insieme delle risorse mobilitate intorno ad azioni ed obiettivi ben definiti.

Le reti possono essere temporanee/stabili, deboli/coese, monopoliste/pluraliste…).

Occorre concentrarsi su reti che consentono di moltiplicare le opportunità di successo dell’azione sociale.

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Carattere “critico” del progetto

Ogni progetto che mira ad un reale cambiamento di una situazione data rappresenta l’intervento di un fattore critico e pertanto si dovrà confrontare con molteplici forme di opposizione se non di resistenze.

Occorre distinguere tra:1. una situazione in equilibrio (più difficile)2. una situazione in disequilibrio (meno difficile).Ha maggiori possibilità di successo quel progetto i

cui esiti apportano beneficio ai diversi attori (anche se si tratta di un caso ideale).

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Progetto, per che cosa? Due sono i legami tra progetto (straordinario) ed

attività ordinaria: Il progetto trae motivazioni e spunti dal contesto,

in quanto tende a fronteggiare un problema che non è risolvibile con i mezzi ordinari. Solo se il problema è stato già elaborato ed ha prodotto spunti progettuali, lo si può fare oggetto di un progetto.

Il progetto mira ad un risultato – un’innovazione - che non ne costituisce il primo scopo; il secondo consiste nel contaminare il modo di essere ordinario delle cose, attraverso il processo detto di “trasferimento”.

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Rilevanza del “fattore sensibile” E’ decisivo per il successo di un progetto la

presenza di un leader che sappia suscitare le risorse dei collaboratori e che disegni un legame tra il progetto stesso e le loro attese personali, comunicando una visione che consenta il superamento dello stato attuale delle cose.

Nel contempo è decisivo il coinvolgimento delle persone che debbono andare oltre la logica prestativa quotidiana e mirare al risultato oltre che alla condivisione di uno stile di lavoro.

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Rilevanza del controllo

Un progetto, di media criticità, esige un controllo rigoroso che richiede:

un coordinamento stabile e “pressante” l’intesa su compiti e ruoli la scansione dei tempi la definizione degli output un processo di comunicazione un processo di condivisione un riconoscimento del contributo di tutti.

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Il progetto si vede da… Dalla capacità di interiorizzare gli obiettivi Dal senso di appartenenza (“noi”) Dall’assenza di una negoziazione continua degli

apporti Dal fronteggiamento immediato degli eventi

critici Dalla spinta collettiva a valorizzare i tempi e le

risorse e non cadere nelle lamentazioni (impegno sistematico ad evidenziare i motivi per cui non si possono realizzare gli obiettivi visto lo stato delle cose)

Dal clima di mobilitazione.

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Esiti di un progetto sociale e loro controllabilità

Esiti Controllabilità

Beni e servizi: incremento di risorse a carico di specifici target di utenti

Buona per i beni, complessa per i servizi

Apprendimenti: acquisizione di competenze che consentono di sviluppare un ruolo sociale

Buona – anche se impegnativa - la valutazione finale, complessa quella ex post

Socialità: incremento della rete di relazioni personali direttamente mobilitabili da un individuo per perseguire i suoi fini e migliorare la sua posizione sociale

Complessa, specie per l’attribuibilità certa dei fenomeni rilevabili all’azione progettuale stessa

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Processo di pianificazione

Lettura del problema nel suo

contesto di riferimento

Individuazione delle componenti

dell'obiettivo e delle risorse

Elaborazione del progetto di

azione

1

2

3

Implementazione del progetto

4

Valorizzazione e potenziamento della qualità

5

Capitalizzazione degli esiti del

ciclo di lavorazione

6

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La valutazione nella teoria degli stakeholder (portatori di interessi)

Anche nella riflessione economica, si pone l’accento sulla capacità del progetto di incrementare non solo la redditività, ma soprattutto il “valore” dei diversi soggetti che sono portatori di interessi circa il progetto ed i suoi esiti.

Tale valore implica un aumento di spendibilità sociale delle proprie prerogative, al fine di una maggiore accessibilità a beni e servizi anche simbolici (prestigio sociale).

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Stakeholder nell’azione sociale e loro interessi

Stakeholder Interessi

Cittadini Aumento di “capitale sociale” ovvero di legami che consentono maggiori opportunità di accesso a beni/servizi

Istituzioni Aumento di efficacia/efficienza delle politiche e di consenso

Organismi sociali

Aumento di opportunità di azione sociale efficace e riconosciutaIncremento di legami, di partecipazione, di intrapresa sociale, di riconoscimento.

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Valutazione

Ex ante(prima dell’avvio del progetto)

Fattibilità del progetto

In itinere(lungo tutto il percorso progettuale)

Monitoraggio circa la giusta direzione e possibilità di correzione

Finale(al termine del tempo dato)

Perseguimento effettivo degli esiti previsti per il tempo dato

Ex post (a n___ mesi dalla fine del progetto)

Perseguimento effettivo degli obiettivi che si rilevano dopo la fine del progetto

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Approccio valutativo prevalente

Viene meno l’idea della valutazione come giudizio “obiettivo” da parte di un soggetto esterno: è inutile un apporto che intervenga a progetto concluso; inoltre non è possibile elaborare progetti bell’è fatti che siano solo da attuare (principio di contingenza).

Prevale l’idea della valutazione come accompagnamento dell’azione da parte di un soggetto terzo, il quale concorre alla riflessione della compagine progettuale ed alla opportuna riprogettazione continuativa, per mirare meglio gli esiti attesi.